IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - 31 ottobre 2016 - 06 novembre 2016

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IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - 31 ottobre 2016 - 06 novembre 2016
IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO
   ROMAGNOLO
   31 ottobre 2016 - 06 novembre 2016

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INDICE

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO
  06/11/2016 La Voce di Romagna - Forli - Cesena                         5
  'Io, colpita da tumore vi racconto il valore umano di chi ci cura'

  05/11/2016 Io Donna                                                    6
  un progetto per donare sorrisi

  04/11/2016 Corriere di Romagna - Rimini                                7
  "I menù della salute a tavola" con lo chef Luca Zannoni

  03/11/2016 La Gazzetta di Parma                                        8
  Borsa di studio a Francesca Corradi

  02/11/2016 QN - Il Resto del Carlino - Rimini                          9
  Ior, raccolti settemila euro per la ricerca

  01/11/2016 QN - Il Resto del Carlino - Forli                           10
  La Nazionale di nuoto con lo Ior: selfie coi baffi contro il cancro

  31/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Forli                           11
  Addobba la casa e accoglie centinaia di bambini. Per solidarietà

  05/11/2016 Corriere di Romagna - Forli                                 12
  E' morto l' avvocato Ariberto Arginelli

  04/11/2016 Corriere di Romagna - Forli                                 13
  Il Lions e la corretta alimentazione

  02/11/2016 La Voce di Romagna - Forli - Cesena                         14
  Ior Un selfie con i baffi per la prevenzione dei tumori

  01/11/2016 Corriere di Romagna - Forli                                 15
  Ior, una campagna " coi baffi"

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO WEB
  04/11/2016 www.ravennatoday.it 15:45                                   17
  Una stanza in memoria di Domenico Cirsone all'hospice Villa Adalgisa

  03/11/2016 www.famigliacristiana.it 12:00                              18
  Oltre la malattia: i "trucchi" per essere sempre belle
31/10/2016 www.ilrestodelcarlino.it 13:44                                       20
Un selfie coi baffi: contro i tumori anche la Pellegrini e Paltrinieri

31/10/2016 www.forlitoday.it 11:19                                              21
Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri per il Movember Romagnolo

04/11/2016 www.piunotizie.it 12:48                                              22
Inaugurata presso l'Hospice "Villa Adalgisa" una camera intitolata a Domenico
Cirsone

31/10/2016 www.forli24ore.it 11:54                                              23
Al via da domani la campagna social "Movember"
IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO
ROMAGNOLO

11 articoli
06/11/2016                                                                                             diffusione:12900
Pag. 6 Ed. Forli - Cesena

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  L'ALTRA SANITÀ
  'Io, colpita da tumore vi racconto il valore umano di chi ci cura'

  Vorrei rendere pubblico un buon servizio nella tanto criticata (molto spesso a buona ragione) nostra sanità.
  Mi sono trovata non più giovane ad affrontare il difficile percorso di una brutta malattia e se oggi si è aperta
  una luce nel tunnel, lo devo soprattutto alla disponibilità e professionalità che il personale medico e
  infermieristico mi hanno dedicato. Un dottore deve curare, è la sua missione, mentre un infermiere deve
  assistere. E del resto questo è il loro mestiere. Ma quello che secondo la mia esperienza ha fatto e fa la
  differenza, è l'aspetto umano e psicologico con cui certi medici accompagnano davvero per mano le
  persone, evitando di farli cadere nel baratro su cui facilmente si inciampa davanti a un male incurabile,
  nella depressione della solitudine o per l'incognita del futuro. Io sto affrontando tutto con tanta grinta e una
  giusta dose di positività proprio grazie ai medici e al personale degli ospedali Morgagni-Pierantoni (reparto
  medicina e Pronto Soccorso, dove sono stata accolta con tanta umanità) di Forlì e dell'Istituto oncologico di
  ematologia di Meldola e la loro sede di Forlì. Grazie alle loro spiegazioni, rassicurazioni e continua e totale
  assistenza, mi sono armata per andare in guerra con l'intenzione di combattere il nemico con tutta la forza
  che ho dentro e che mi hanno aiutato a tirar fuori. Voglio solo ringraziarli per quello che fin qui hanno fatto e
  che continueranno a fare con la stessa devozione, disponibilità e professionalità. Per le cure e soprattutto
  per la vicinanza morale e psicologica, aspetto fondamentale per un paziente - donne e uomini che siano -
  che si trova a dover affrontare questo difficile cammino. Grazie a medici e a infermieri come quelli che mi
  trovo ora accanto, posso dire con orgoglio che la sanità emiliano romagnola, almeno in questi reparti,
  funziona davvero bene. Un malato è in primis una persona che si trova all'improvviso 'debole', bisognosa di
  cure, certo, ma anche di essere considerato e assistito come essere prima di tutto umano. Credo sia
  questa, dinnanzi a una buona parte delle patologie, la differenza tra una buona assistenza e una
  assistenza. Non resta che augurarci che il futuro, oltre alle scoperte sempre più avanzate grazie alla ricerca
  che sta facendo passi davvero importanti e l'Irst ne è un esempio, ci riservi sempre più medici e personale
  come quello in forza oggi a Meldola e Forlì. Io come tanti altri pazienti, non so se raggiungerò la meta
  prefissa, quella di sconfiggere o allontanare quella che in reparto chiamano la 'bestia'. Una cosa è certa: in
  questo percorso so di non essere sola. E per noi pazienti non è poco. Anzi, è più di una speranza. Maria
  Assunta Bussi

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                         5
05/11/2016                                                                                              diffusione:246302
Pag. 171 N.46 - 5 novembre 2016                                                                            tiratura:355601

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  POST
  un progetto per donare sorrisi
  Loredana Ranni

  Istituto Ganassini e una giuria di esperti selezioneranno a fine novembre il miglior progetto di "social
  responsability" tra i 10 scelti al termine del concorso svolto questa estate. In palio una donazione di 5 mila
  euro. L'impegno sociale dei laboratori di ricerca biochimica (Rilastil, Korff, Bioclin, Comodynes, Compagnie
  de Provence...) non è una novità: sono, infatti, numerosi i progetti di sostegno già in corso. A cominciare da
  "Radio Immaginaria", che organizza incontri formativi dei giovani, per proseguire con "Free White", che
  promuove lo sport tra i disabili. E poi "la Forza e il Sorriso" e "Ospedale San Paolo", per le donne
  sottoposte a trattamenti oncologici. Ancora, "Amici di Gulu", che segue comunità in via di sviluppo
  dell'Uganda, e "Guri I Zi", imprenditorialità tessile per le donne albanesi. E infine, sostegno puro: all'Opera
  San Francesco e alle comunità parrocchiali. Info: ganassinisocialresponsability.com Medicine (buone) per
  bambini I dipendenti e i collaboratori di Lierac sono felici di mettersi in gioco per i bambini con un'azione di
  volontariato d'impresa. E venerdì 18 novembre saranno nelle farmacie italiane per aiutare i più piccoli che
  hanno bisogno di assistenza sanitaria in Italia e ad Haiti. In farmacia per i bambini è un'iniziativa della
  "Fondazione Francesca Rava" che, con un grande gioco di squadra, raccoglierà farmaci da banco, alimenti
  per l'infanzia e prodotti pediatrici. Testimonial della giornata, l'attrice Martina Colombari. Info: nph-italia-org
  La bellezza di non sentirsi soli Già coinvolta nel sociale con l'associazione "Fare x Bene", impegnata nella
  prevenzione e lotta a ogni tipo di discriminazione e violenza di genere, BioNike ha deciso di sostenere
  anche "La Nostra Famiglia", che - in Italia e in 27 località straniere - si dedica alla cura e alla riabilitazione
  delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva. Un impegno in linea con la filosofia
  "innovazione&ricerca" della casa cosmetica: il fondatore dell'associazione, Luigi Monza (beatificato nel
  2006), sosteneva infatti che "scienza e tecnica devono essere al servizio della carità". Info: bionike.it

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                           6
04/11/2016
Pag. 38 Ed. Rimini                                                                                       tiratura:15000

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  "I menù della salute a tavola" con lo chef Luca Zannoni
  Questa sera al ristorante MoCa di Coriano l' appuntamento dello Ior : piatti gustosi e attenzione alla salute

  CORIANO. Prosegue l' iniziativa dello Ior "I menù della salute a tavola" con lo chef consulting Luca Zannoni
  e il suo staff che questa sera dalle 20,30 saranno all' azienda MoCa di Coriano, in via Modena 22, per
  insegnare ai partecipanti come preparare piatti gustosi con un occhio particolare all'a limentazione degli
  adulti. La serata rappresenta solo il primo di una serie di tre incontri pratici, che proseguiranno venerdì 18
  novembre con l' appuntamento dedicato all' alimentazione dei bambini e venerdì 25 novembre con quello
  sulla pizza buona di qualità. «Il costo di un incontro è di 35 euro; chiunque volesse partecipare a tutti e tre
  gli appuntamenti avrà diritto al prezzo scontato di 90 euro, che andranno a sostenere i progetti di ricerca
  scientifica nella lotta contro il cancro e di assistenza pazienti d ell' Istituto oncologico romagnolo». La prima
  parte teorica si è svolta il 22 ottobre all' hotel Nautico con la dottoressa Annamaria Acquaviva, nutrizionista
  con laurea in Dietistica e Farmacia, e il dottor Alberto Farolfi, medico oncologo all' Irst Irccs di Meldola con
  la partecipazione di 130 persone. I corsi di cucina Ior hanno ancora alcuni posti disponibili: per prenotarsi,
  occorre chiamare il numero di telefono 0541 606060.

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                         7
03/11/2016                                                                                            diffusione:29846
Pag. 33                                                                                                  tiratura:39497

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 COLLECCHIO ISTITUITA DAL COMUNE ALLA MEMORIA DEL CAVALIER ENRICO GATTI
 Borsa di studio a Francesca Corradi
 Grazie alla laurea in Medicina e chirurgia con 110 e lode all'ateneo di Parma

 COLLECCHIO Lucia Carletti E ' Francesca Corradi la vincitrice della borsa di studio di 2.500 euro istituita
 dall ' Ammi nistrazione comunale intitolata alla memoria del Cavalier Enrico Gatti facendo seguito alle
 volontà espresse dalla vedova Bianca Nadotti. La giovane ozzanese ha vinto grazie al conseguimento della
 laurea magistrale in Medicina e chirurgia all ' Università di Parma con la votazione di 110 e lode discutendo
 la tesi «Correlazione tra i parametri di microscopia laser confocale ed i pattern dermoscopici con l '
 espressione della mutazione braf e nras in pazienti con melanomi multipli primitivi». La tesi è stata svolta
 con il professor Ignazio Stanganelli presso l ' Irst di Meldola, sede distaccata dell ' Università di Parma, e
 presso la clinica dermatologica di Parma. Come ha sottolineato il vicesindaco Gian Carlo Dodi durante la
 consegna della borsa di studio, «quest ' anno la selezione è stata particolarmente difficile perché i candidati
 avevano riscontri importanti. Per noi è motivo di soddisfazione, perché crediamo in questa attività». E ' un
 doppio vanto, ha detto l ' assessore alle Politiche giovanili Elena Levati, «aver avuto concittadini così
 generosi come i coniugi Gatti e poter al contempo premiare studenti meritevoli. E ' bello vedere che anche
 in momenti difficili e con strade lunghe davanti i ragazzi hanno ancora voglia di studiare e di impegnarsi». A
 tracciare un ricordo del Cavalier Enrico Gatti ci ha pensato Corrado Chierici, quale legatario del testamento
 della vedova Gatti. Ideatore di una nuova tecnica di stampa, quella a rilievo, Gatti ha «sempre promosso e
 incentivato i figli degli amici e la moglie lo ha seguito in tutto questo. Ha lasciato cifre importanti a diverse
 realtà del territorio e ha voluto istituire questa borsa di studio». Francesca Corradi si è detta «felice e
 onorata di far parte di questo comune che dà ai giovani questa possibilità. La borsa di studio mi sarà utile
 per proseguire i miei studi (la specializzazione in dermatologia, ndr) e raggiungere gli obiettivi che mi sono
 prefissata». u
 Foto: Borsa di studio Francesca Corradi (al centro) con la famiglia, gli amministratori e Corrado Chierici.

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                        8
02/11/2016                                                                                         diffusione:106165
Pag. 12 Ed. Rimini                                                                                    tiratura:153812

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  MISANO L'EVENTO AL CENTRO SOCIALE DEL BIANCO
  Ior , raccolti settemila euro per la ricerca

  IN 160 per la Festa della solidarietà al Centro sociale Del Bianco di Misano. Grazie al pubblico accorso, la
  festa ha permesso di ricavare 7.353 euro, interamente devoluti all'Istituto oncologico romagnolo per i
  progetti di ricerca nella lotta contro il cancro e di assistenza pazienti che la onlus porta avanti. Durante
  l'evento, che ha visto un pranzo, intrattenimento e una ricca lotteria, hanno preso la parola il direttore
  generale dello Ior, Fabrizio Miserocchi, che ha ringraziato i volontari. Presente anche il dottor Massimo
  Guidoboni, responsabile dell'Unità operativa di Immunoterapia e Terapia cellulare somatica dell'Irst Irccs di
  Meldola.

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                      9
01/11/2016                                                                                                 diffusione:106165
Pag. 6 Ed. Forli                                                                                              tiratura:153812

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  La Nazionale di nuoto con lo Ior : selfie coi baffi contro il cancro

  UNA CAMPAGNA di sensibilizzazione...Con i baffi. Si tratta di 'Movember', campagna social promossa
  anche quest'anno dallo Ior (Istituto oncologico romagnolo) per far capire l'importanza della prevenzione
  nella lotta contro i tumori maschili. Il Movember nasce nel 2003 in Australia: il nome è un gioco di parole tra
  il mese in cui si svolge, novembre; la parola 'move', per ricordare l'importanza del movimento fisico e
  'moustache' ovvero baffi. E sono proprio i baffi a caratterizzare la campagna: chiunque voglia partecipare,
  infatti, deve farsi ritrarre con un paio di baffi, veri o finti, e pubblicare la foto sui social utilizzando l'hashtag
  '#movemberromagnolo' e il tag alla pagina ufficiale. Quest'anno il lancio della campagna è stato affidato a
  dei testimonial d'eccezione: i ragazzi della Nazionale italiana di nuoto. A posare in nome della prevenzione,
  anche Federica Pellegrini, portabandiera della delegazione italiana agli ultimi Giochi Olimpici; Gregorio
  Paltrinieri, medaglia d'oro a Rio sui 1500 metri stile libero; Gabriele Detti, bronzo sulla stessa distanza nella
  competizione dei cinque cerchi e tutti i loro compagni di squadra, tra cui anche il dorsista romagnolo
  Simone Sabbioni.

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                             10
31/10/2016                                                                                              diffusione:106165
Pag. 2 Ed. Forli                                                                                           tiratura:153812

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  L'INIZIATIVA A CASTROCARO DA ANNI L'IDEA RISCUOTE SUCCESSO. INGRESSO A OFFERTA
  LIBERA PER L' IRST
  Addobba la casa e accoglie centinaia di bambini. Per solidarietà

  HA lunghi capelli biondi, occhi cerulei e le fattezze di un angelo. Ma stasera si trasformerà nella più
  spaventosa delle streghe. Monica Valentini (foto) è una ragazza castrocarese schiva ma popolarissima tra i
  bambini. Da ben vent'anni in occasione della festa di Halloween trasforma la sua abitazione in un
  laboratorio degli orrori. E apre le porte ai più piccoli che, a caccia di qualche dolcetto, si trovano in un
  magico mondo da brividi. «La festa di Halloween mi affascinava già prima che prendesse piede nel nostro
  Paese - racconta Monica -. Nel 1996 acquistai una minizucca, la intagliai assieme a mia nonna e la collocai
  in giardino per sfizio». L'anno seguente le cucurbitacee divennero due e due furono anche i bimbi che
  osarono bussare alla porta delle bella villetta di viale Marconi (di fronte a Claudio Sport). Purtroppo non ero
  preparata a riceverli e donai loro gli unici dolci che avevo in casa: le fave dei morti». Dodici mesi più tardi gli
  intrepidi in costume furono dieci. Da quel momento Monica decide di organizzare un allestimento più
  strutturato. La voce di diffonde e attraverso il passaparola il numero dei cuccioli in maschera si moltiplica.
  Fino ai 400 circa dello scorso anno. «I primi tempi non esistevano addobbi ed ero costretta a inventarli». E
  così il paiolo in rame della nonna diventa un pentolone magico, un tulle nero arrotolato su uno specchio una
  ragnatela. Poi, grazie a internet gli addobbi di modernizzano. Il cancello di casa Valentini apre intorno alle
  20.30. I bimbi attraversano il giardino da brividi, popolato da fantasmi, luminose zucche giganti, e si
  ritrovano nel laboratorio della paura. «Prima di uscire firmano il libro degli incantesimi e delle ombre e
  ricevono il dolcetto». Monica è assistita da una ventina tra parenti e amici, che si danno da fare per
  l'operazione Halloween. «ASSIEME a mio fratello, mia cognata e alcuni amici allestiamo in giardino un
  gazebo con ciambella, caldarroste e vin brulè. Gli ospiti lasciano un'offerta destinata all'Irst di Meldola.
  Quest'anno esporrò in giardino anche la vela con il logo dell'Istituto». Il denaro viene inserito direttamente
  nella cassetta, chiusa con lucchetto. Monica non detrae nemmeno le spese. E considerato il numero dei
  piccoli ospiti, non si tratta di poco. Nel 2015 sono stati raccolti più di 800 euro. Forse è davvero un angelo.
  f. m.

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                          11
05/11/2016
Pag. 12 Ed. Forli                                                                                        tiratura:15000

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  E' morto l' avvocato Ariberto Arginelli

  CESENA. E' morto nella giornata di ieri uno dei volti più noti tra gli avvocati della città di Cesena. L'
  avvocato Ar iberto Arginelli, che con il fratello, i figli ed i nipoti era ai vertici dello studio legale che da
  sempre porta il suo cognome. Da tempo Arginelli, 75 anni compiuti lo scorso mese di giugno, era
  impegnato nella lotta contro una malattia che alla fine non gli ha concesso tregue. E' morto nel cuore di due
  notti fa all' ospedale Maurizio Bufalini di Cesena. Il funerale è stato pianificato per la giornata di lunedì. Si
  terrà presso la chiesa dell'O sservanza di Cesena alle 9,30. I famigliari hanno chiesto " non fiori" ma, per
  coloro che vorranno donare qualcosa in sua memoria, offerte da destinare all' Irst di Meldola e quindi alla
  ricerca ed alla lotta contro i tumori.

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04/11/2016
Pag. 39 Ed. Forli                                                                                          tiratura:15000

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  Il Lions e la corretta alimentazione

  CESENA. Si è svolto il meeting del Lions "A tavola con gusto: prevenzione e salute senza rinunziare al
  piacere del cibo". Durante la serata presentato il service di sensibilizzazione nelle scuole " Progetto
  Martina" Ha relazionato della dottoressa Lucia Bedei, medico specialista in oncologia ed esperta di
  alimentazione. Presente anche la rappresentante della Lilt (Lega Italiana Lotta Tumori), Valentina Paiano,
  che ha spiegato come la Lilt collaborerà con il Lions per portare avanti il " Pr ogetto Martina". Il service è
  rivolto ai ragazzi del liceo scientifico Righi di Cesena, qui oncologi e psicologi della Lilt affronteranno con i
  ragazzi il tema "Educazi one alla salute e prevenzione". Presenti alla serata anche Fabrizio Miserocchi,
  direttore generale Ior; i professori del liceo scientifico che hanno aderito al progetto, le socie dell' Agorà
  Cesena e l'attrice Cecilia Dazzi. Il meeting si è tenuto nell'azienda agricola "La terra dei kaki" e tutti i piatti
  sono stati preparati secondo le indicazioni di corretta alimentazione della dottoressa Bedei.

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02/11/2016                                                                                           diffusione:12900
Pag. 17 Ed. Forli - Cesena

                                                                                                                        La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  "MOVEMBER ROMAGNOLO"
  Ior Un selfie con i baffi per la prevenzione dei tumori

  E' iniziato il "Movember Romagnolo" ideato dall'Istituto Oncologico Romagnolo, che riproduce la campagna
  globale sul nostro territorio. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di persone possibili visto
  che in Romagna i tumori maschili rimangono comuni, rappresentando circa il 21% della casistica totale, con
  picchi che arrivano al 25% per la fascia d'età compresa tra i 50 e i 69 anni. A chiunque voglia partecipare,
  lo Ior richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag "#movemberromagnolo"; il tag alla
  sua pagina ufficiale. Quest'anno, il lancio della campagna è stato affidato a dei testimoni davvero
  d'eccezione: la Nazionale Italiana di Nuoto, che si era data in questi giorni appuntamento a Livigno per uno
  stage di preparazione per la nuova stagione, volto anche a fare gruppo in vista dei prossimi eventi, con un
  sguardo a Tokyo 2020. Tra una vasca e l'altra gli azzurri, agli ordini dell'allenatore riminese Luca Corsetti,
  hanno trovato il tempo per alcune simpatiche foto coi baffi a bordo piscina: Federica Pellegrini; Gregorio
  Paltrinieri; Gabriele Detti e il dorsista romagnolo Simone Sabbioni si sono prestati al gioco. L'immagine è
  stata pubblicata sul profilo Facebook della Federazione Italiana Nuoto, a corredo di un post che recitava: "I
  campioni del nuoto per il #movemberromagnolo".
  Foto: I campioni del nuoto per il #movemberromagnolo

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                     14
01/11/2016
Pag. 6 Ed. Forli                                                                                           tiratura:15000

                                                                                                                            La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Salute. L' Istituto oncologico romagnolo per la prevenzione dei tumori maschili
  Ior , una campagna " coi baffi"
  Anche la Nazionale italiana di nuoto aderisce con simpatia

  FORLÌ. Anche l' Istituto oncologico romagnolo sostiene, da oggi, l'a vv io della campagna social " Mo ve mb
  er", iniziativa di sensibilizzazione a livello planetario per aumentare la consapevolezza sul ruolo della
  prevenzione nella lotta contro i tumori maschili. L' iniziativa, ideata nel 2003 in Australia, richiama l' idea del
  movimento, ovvero di una sana attività fisica che aiuti a prevenire il rischio di insorgenza di cancro e la
  parola " mo us tac he", che significa baffi. Infatti, tutto coloro che vorranno prendere parte alla campagna
  dovranno farsi ritrarre con un paio di baffi, veri o finti non importa, e pubblicare la foto sui propri profili
  social. Allineandosi a quanto già accade in vari Paesi del mondo, come ricordato, lo Ior ha ideato il "
  Movember Romagnolo" per raggiungere e sensibilizzare il maggior numero di persone considerando che in
  Romagna i tumori maschili rappresentano circa il 21 per cento della casistica totale nella fascia d' età che
  va dai 50 ai 69 anni. Per partecipare, quindi, l' Istituto oncologico richiede un selfie con i baffi; la specifica
  dell' hashtag "# movemberromagnolo"; il tag alla sua pagina ufficiale. A rafforzare il messaggio la Nazionale
  italiana di nuoto guidata dal riminese Luca Corsetti, i cui componenti si sono fatti ritrarre con i baffi a bordo
  piscina: Federica Pellegrini, Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, rispettivamente medaglia d' oro di bronzo
  a Rio sui 1.500 metri stile libero; e tutti i loro compagni di squadra.
  Foto: Nazionale italiana con i baffi per sostenere la campagna contro i tumori maschili promossa anche dall'
  Istituto oncologico

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                         15
IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO
ROMAGNOLO WEB

6 articoli
04/11/2016 15:45
Sito Web                                     www.ravennatoday.it

                                                                                                                      La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Una stanza in memoria di Domenico Cirsone all'hospice Villa Adalgisa
  pagerank: 4

  Sabato 29 ottobre, presso l'Hospice "Villa Adalgisa" di Ravenna, è stata inaugurata una targa in memoria di
  Domenico Cirsone, paziente che ha trascorso nella struttura le ultime settimane di vita. Hanno preso parte
  alla cerimonia la figlia Anna, la direttrice sanitaria della struttura dott.ssa Sara Ori, la responsabile d'area
  della Cooperativa Dolce Stella Coppola, il capo infermiere Mirco Coffari e il presidente dell'Associazione
  Volontari e Amici dell'Istituto Oncologico Romagnolo Mario Pretolani, responsabile della sede di Ravenna.
  Presente anche Annamaria Zaccherini, che con il suo contributo permette all'Hospice di garantire cure
  domiciliari ai pazienti che desiderano trascorrere a casa alcuni periodi, senza rinunciare all'assistenza di
  personale qualificato.
  La famiglia Cirsone ha vissuto il periodo di ospitalità del proprio congiunto nella struttura, e ha voluto
  contribuire all'arredo di una stanza versando una cospicua sottoscrizione come segno tangibile di
  ringraziamento per la dedizione che il personale ha riservato a Domenico. I parenti del defunto hanno
  anche deciso di devolvere le donazioni ricevute durante il funerale del loro caro allo IOR, per contribuire
  alle spese dell'Istituto per il sostegno dei progetti di assistenza e del personale medico dell'Hospice "Villa
  Adalgisa", di modo che la struttura possa continuare a garantire la tutela del diritto e della dignità del
  paziente anche laddove la malattia non possa essere curata.
  Mario Pretolani, durante la cerimonia, ci ha tenuto a ringraziare "la famiglia Cirsone per il bellissimo gesto:
  è anche attraverso la solidarietà di famiglie come questa che lo IOR può continuare a sostenere i
  programmi di ricerca scientifica, i servizi alla persona e le attività che fanno dell'oncologia in Romagna
  un'eccellenza riconosciuta in tutto il paese".

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO WEB - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                17
03/11/2016 12:00
Sito Web                                   www.famigliacristiana.it

                                                                                                                        La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Oltre la malattia: i "trucchi" per essere sempre belle
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  03/11/2016 La Onlus "La forza e il sorriso" organizza negli ospedali corsi di make up per le pazienti
  oncologiche: «Sentirsi ancora attraenti aiuta ad affrontare con più fiducia i momenti di difficoltà causati dal
  tumore».
  Chiara Pelizzoni chiapelizzoni
  Condividere la bellezza. È questo l'obiettivo dei laboratori di make up organizzati da La forza e il sorriso
  Onlus in 52 strutture ospedaliere del territorio nazionale, con il patrocinio di Cosmetica Italia e il sostegno di
  21 aziende della cosmesi tra cui, socio fondatore, L'Oréal Italia. Anche quando ti sembra che l'estetica sia
  l'ultimo dei pensieri, invece è proprio quella normalità fondamentale da cui ripartire. Anna Segatti,
  presidente da dicembre del 2015 de La forza e il sorriso Onlus, sa bene cosa provano le donne che
  decidono di partecipare. Lei ha 64 anni e da più di 16 è malata oncologica. «La cosa che fa più male è
  sentirsi malate. E il desiderio più forte è uscire dalla gabbia che crea la malattia. Bisogna fare qualcosa per
  sentirsi meglio ed ecco allora venirci in aiuto l'estetica». Perché quando ci si ammala non ci si riconosce
  più, la pelle diventa grigia, si perdono ciglia e sopracciglia: «I consigli delle consulenti di bellezza che
  coinvolgiamo servono proprio a questo. A trasformare il nostro volto restituendoci coraggio perché almeno
  l'aspetto esteriore sembri quello di prima».
  LA BELLEZZA È VOGLIA DI VIVERE
  Ed è questo che circa 180 consulenti, tutte volontarie, cercano di fare in un paio di ore con 6/8 donne alla
  volta. Suggerire come prendersi cura della propria pelle, scegliere e applicare il trucco adeguato alle
  caratteristiche di ognuna e valorizzare il proprio aspetto. In un momento di gioco, ludico, di svago e di
  condivisione, per sentirsi meglio. Un laboratorio che diventa anche un'occasione di risalita, avallato in tutto
  dai medici delle strutture.
  «Le pazienti col cancro sono donne molto fragili», commenta Marta Scorsetti, responsabile dell'Unità
  operativa di radioterapia e radiochirurgia di Humanitas a Rozzano. «Ingrassano, la pelle diventa sottile,
  perdono ciglia e sopracciglia. È giusto allora aiutarle ad avere anche un aspetto piacevole che le incoraggia
  nei momenti difficili. Perché queste donne continuano la loro vita, con figli, mariti e colleghi. Anche se la
  bellezza è interiore, si vede negli occhi». Perché la bellezza aiuta a superare tutto nella vita, «oltre
  all'affetto dei familiari e al lavoro, alle proprie passioni. La bellezza è sinonimo di voglia di vivere. La
  malattia non riesce a distruggere il desiderio di bellezza. Vederla aiuta a buttare il cuore oltre l'ostacolo».
  Un momento del laboratorio
  Un momento del laboratorio
  DUE ORE SPENSIERATE
  «Mia figlia mi diceva: "Mamma, alzati che oggi è il tuo compleanno"». Ha gli occhi lucidi Elisabetta, 41 anni,
  due figli piccoli, mentre ricorda il primo giorno di chemioterapia e come stava male tornata a casa, tanto da
  non poter fare altro che mettersi a letto. Il 26 ottobre scorso le hanno scoperto un cancro al seno e, oggi,
  dopo due operazioni e 16 cicli di cure sorride e ha speranza. «Ci si fa forza e si va avanti. Quel giorno, per
  esempio, mi sono alzata e ho fatto la torta. Quando ho perso i capelli ci siamo fatti una risata. Diciamo che
  per fortuna ho tutti intorno: i miei genitori, tante zie e cugini. La famiglia è stata indispensabile».
  Rita, 54 anni, di Milano, ha scoperto il suo male con un controllo di routine a Febbraio. Prima un piccolo
  tumore al seno, poi un altro e un altro ancora. Alcuni linfonodi già in metastasi. Lei ha un carattere d'oro,
  allegra e sempre pronta alla battuta. Così affronta la malattia, con quella forza e quel sorriso necessari per
  andare avanti. E così si pone anche durante il corso se, scherzando con le altre compagne, quando c'è da
  mettersi il mascara si chiede dove se non c'è più una ciglia. I figli, dal canto loro, di 28 e 30 anni, la

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03/11/2016 12:00
Sito Web                                   www.famigliacristiana.it

                                                                                                                    La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  vorrebbero sempre perfetta, «cerca di stare bene, di non abbatterti e non fare la vittima» le dicono per
  sostenerla. Ed ecco allora che lei si è iscritta al laboratorio di makeUp, «perché ci tengo all'esteriorità e,
  così, torno a casa bella. Oltre a evadere per un paio di ore, ne ho bisogno!, e scoprire cose nuove che
  quando stai a casa e ti impigrisci sul divano non hai voglia di fare».
  Maria Rosaria, 44 anni, insegnante, un giorno mettendo la crema ha scoperto di avere un nodulo al seno.
  «Quando sono iniziati a cadere i capelli è stato brutto. Anche se, alla fine, è la cosa meno importante. Per
  attutire il colpo ho chiesto alla parrucchiera di rasarmi completamente. L'inverno l'ho passato in casa con il
  cappello e fuori con dei gran turbanti. Piano piano ci ho fatto l'abitudine; la cosa strana è che non mi sono
  mai sentita malata, ma poi passando davanti allo specchio...». Ed ecco allora la spinta a partecipare al
  laboratorio: «Per avere dritte su come truccarmi senza ciglia né sopracciglia e per vedermi con un occhio
  diverso perché adesso, ironia della sorte, ho molta più paura di prima».
  Nadia, 35 anni, nel 2013 aveva partorito da pochi mesi. Ecco perché aveva associato quella tremenda
  stanchezza all'arrivo del suo secondo figlio. Ma poi un gonfi ore alla clavicola, una serie di controlli e una
  massa di linfonodi a cui la Tac ha dato un nome: linfoma di Hodgkin. Due cicli di chemio, un trapianto di
  cellule staminali, ancora terapie senza mai concludere nulla, fi nché non è approdata all'Humanitas dove ha
  provato un farmaco sperimentale. Qui è venuta a sapere dei laboratori de La forza e il sorriso e ha deciso di
  partecipare. «Mi piacciono i trucchi, vedere, imparare. Di solito vengo qui solo per le cure e le analisi.
  Avevo voglia di svagarmi un po'». Nadia che cerca respiro in una vita complicata dalla malattia e dalla
  distanza; lei che abita al Sud e che ha preso casa per un mese a Rozzano con la madre, il padre e il fi glio
  più piccolo. «Io mi trucco sempre, mi sistemo al punto che chi mi conosce dice che non si vede. Non voglio
  che le persone si accorgano. Qui ho imparato qualche segreto e ho vissuto due ore spensierate».
  RITROVARE SÉ STESSE
  Infine c'è Teresa, 33 anni. Per lei è il momento migliore nella vita quando arriva quello che chiama "il
  mostro". «Un dolore improvviso nell'estate del 2015, un nodulo al seno e la voce interiore che parla». Un
  esame istologico negativo fatto dove abita e uno contrario all'Humanitas: talmente brutto che operare è
  pericoloso. «Inizio la chemioterapia, inferno in terra. Rivedo nel mio viso la persona cara che ho perso
  qualche anno prima». Ed ecco l'importanza per lei di truccarsi: «Mi ritrovo a passare due o tre ore davanti
  allo specchio per ritrovare la Teresa che conosco. Non è tanto un problema di bellezza; desidero ritrovare
  me stessa».

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO WEB - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                              19
31/10/2016 13:44
Sito Web                                   www.ilrestodelcarlino.it

                                                                                                                      La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Un selfie coi baffi: contro i tumori anche la Pellegrini e Paltrinieri
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  E' partita la campagna di sensibilizzazione dello Ior contro i tumori, con un testimonial d'eccezione: la
  Nazionale italiana di nuoto
  Forlì, 31 ottobre 2016 - Scatta domani, in occasione dell'inizio del mese di novembre, la campagna social
  'Movember', iniziativa di sensibilizzazione dello Ior (Istituto oncologico romagnolo) volta ad aumentare la
  consapevolezza riguardo l'importanza della prevenzione nella lotta contro i tumori maschili. Il Movember
  nasce nel 2003 in Australia, un gioco di parole tra il mese in cui si svolge; la parola 'move' (movimento); e la
  parola 'moustache', ovvero baffi.
  Quest'ultimo è il vocabolo che più caratterizza la campagna: chiunque voglia partecipare, deve farsi ritrarre
  con un paio di baffi, veri o finti non importa, e pubblicare la foto sui propri profili social con l'hashtag
  #movemberromagnolo.
  L'Istituto Oncologico Romagnolo, dal 1979, è attivo nel campo della prevenzione, per diminuire i rischi di
  neoplasie. Per questo, da qualche anno, lo IOR ha ideato il "MovemberRomagnolo", che riproduce la
  campagna globale sul nostro territorio. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di persone
  possibili visto che in Romagna i tumori maschili rimangono comuni, rappresentando circa il 21% della
  casistica totale, con picchi che arrivano al 25% per la fascia d'età compresa tra i 50 e i 69 anni. A chiunque
  voglia partecipare, lo IOR richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag
  "#movemberromagnolo"; il tag alla sua pagina ufficiale; e tanta voglia di fare la differenza nella lotta contro
  il cancro.
  Quest'anno, il lancio della campagna è stato affidato a dei testimoni davvero d'eccezione: la Nazionale
  Italiana di Nuoto, che si era data in questi giorni appuntamento a Livigno per uno stage di preparazione per
  la nuova stagione, volto anche a fare gruppo in vista dei prossimi eventi, con un sguardo a Tokyo 2020. Tra
  una vasca e l'altra gli azzurri, agli ordini dell'allenatore riminese Luca Corsetti, hanno trovato il tempo per
  alcune simpatiche foto coi baffi a bordo piscina:Federica Pellegrini, portabandiera della delegazione italiana
  agli ultimi Giochi Olimpici; Gregorio Paltrinieri, medaglia d'oro a Rio sui 1500 metri stile libero; Gabriele
  Detti, bronzo sulla stessa distanza nella competizione dei cinque cerchi; e tutti i loro compagni di squadra,
  tra cui il dorsista romagnolo Simone Sabbioni si sono prestati al gioco. L'immagine è stata pubblicata sul
  profilo Facebook della Federazione Italiana Nuoto, a corredo di un post che recitava: "I campioni del nuoto
  per il #movemberromagnolo", in cui è stata taggata anche la pagina dell'Istituto.

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO WEB - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                20
31/10/2016 11:19
Sito Web                                        www.forlitoday.it

                                                                                                                      La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri per il Movember Romagnolo
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  A chiunque voglia partecipare, lo Ior richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag
  "#movemberromagnolo""
  Scatta martedì, in occasione dell'inizio del mese di novembre, la campagna social "Movember", iniziativa di
  sensibilizzazione a livello planetario volta ad aumentare la consapevolezza riguardo l'importanza della
  prevenzione nella lotta contro i tumori maschili. Il Movember nasce nel 2003 in Australia: il nome è un gioco
  di parole tra il mese in cui si svolge; la parola "move", per spiegare come in uno stile di vita corretto che
  minimizzi il rischio di insorgenza di cancro non possa prescindere dall'attività fisica e dal movimento; e la
  parola "moustache", ovvero baffi. Quest'ultimo è il vocabolo che più caratterizza la campagna: chiunque
  voglia partecipare, deve farsi ritrarre con un paio di baffi, veri o finti non importa, e pubblicare la foto sui
  propri profili social.
  L'Istituto Oncologico Romagnolo, dal 1979, è attivo nel campo della prevenzione, per diminuire i rischi di
  neoplasie. Per questo, da qualche anno, lo IOR ha ideato il "Movember Romagnolo", che riproduce la
  campagna globale sul nostro territorio. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di persone
  possibili visto che in Romagna i tumori maschili rimangono comuni, rappresentando circa il 21% della
  casistica totale, con picchi che arrivano al 25% per la fascia d'età compresa tra i 50 e i 69 anni. A chiunque
  voglia partecipare, lo Ior richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag
  "#movemberromagnolo"; il tag alla sua pagina ufficiale; e tanta voglia di fare la differenza nella lotta contro
  il cancro.
  Quest'anno, il lancio della campagna è stato affidato a dei testimoni davvero d'eccezione: la Nazionale
  Italiana di Nuoto, che si era data in questi giorni appuntamento a Livigno per uno stage di preparazione per
  la nuova stagione, volto anche a fare gruppo in vista dei prossimi eventi, con un sguardo a Tokyo 2020. Tra
  una vasca e l'altra gli azzurri, agli ordini dell'allenatore riminese Luca Corsetti, hanno trovato il tempo per
  alcune simpatiche foto coi baffi a bordo piscina: Federica Pellegrini, portabandiera della delegazione
  italiana agli ultimi Giochi Olimpici; Gregorio Paltrinieri, medaglia d'oro a Rio sui 1500 metri stile libero;
  Gabriele Detti, bronzo sulla stessa distanza nella competizione dei cinque cerchi; e tutti i loro compagni di
  squadra, tra cui il dorsista romagnolo Simone Sabbioni si sono prestati al gioco. L'immagine è stata
  pubblicata sul profilo Facebook della Federazione Italiana Nuoto, a corredo di un post che recitava: "I
  campioni del nuoto per il #movemberromagnolo", in cui è stata taggata anche la pagina dell'Istituto.
  "Appena ho proposto ai ragazzi l'iniziativa - spiega Luca Corsetti - hanno tutti accettato di partecipare in
  maniera entusiastica: anche la Federazione Italiana Nuoto, da sempre molto sensibile a queste cause, ci
  ha dato subito l'ok. Per me è stato un piacere e un onore fare la mia parte: assieme a Simone Sabbioni
  collaboro con le iniziative dell'Istituto Oncologico Romagnolo da ormai quattro anni, ma ahimè lo conoscevo
  già da prima a causa di alcuni problemi che ho avuto in famiglia. So bene quanto siano importanti le attività
  che questa Onlus svolge sia dal punto di vista del sostegno alla ricerca scientifica, sia per quel che riguarda
  l'assistenza ai pazienti: per questo quando posso nel mio piccolo cerco di dare una mano. L'auspicio è che
  questa campagna, anche grazie all'aiuto dei campioni italiani di nuoto, possa diffondersi e raggiungere più
  persone possibili".

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO WEB - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                                21
04/11/2016 12:48
Sito Web                                       www.piunotizie.it

                                                                                                                     La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Inaugurata presso l'Hospice "Villa Adalgisa" una camera intitolata a
  Domenico Cirsone
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  Inaugurata presso l'Hospice "Villa Adalgisa" una camera intitolata a Domenico Cirsone
  La famiglia Cirsone ha voluto contribuire all'arredo di una stanza versando una cospicua sottoscrizione
  come segno tangibile di ringraziamento per la dedizione che il personale ha riservato a Domenico
  Sabato 29 ottobre, presso l'Hospice "Villa Adalgisa" di Ravenna, è stata inaugurata una targa in memoria di
  Domenico Cirsone, paziente che ha trascorso nella struttura le ultime settimane della sua malattia. Hanno
  preso parte alla cerimonia la figlia Anna, la Direttrice Sanitaria della struttura dottoressa Sara Ori, la
  responsabile d'area della Cooperativa Dolce Stella Coppola, il capo infermiere Mirco Coffari e il Presidente
  dell'Associazione Volontari e Amici dell'Istituto Oncologico Romagnolo Mario Pretolani, responsabile della
  sede di Ravenna. Presente anche Annamaria Zaccherini, che con il suo contributo permette all'Hospice di
  garantire cure domiciliari ai pazienti che desiderano trascorrere a casa alcuni periodi, senza rinunciare
  all'assistenza di personale qualificato.
  La famiglia Cirsone ha vissuto il periodo di ospitalità del proprio congiunto nella struttura, e ha voluto
  contribuire all'arredo di una stanza versando una cospicua sottoscrizione come segno tangibile di
  ringraziamento per la dedizione che il personale ha riservato a Domenico. I parenti del defunto hanno
  anche deciso di devolvere le donazioni ricevute durante il funerale del loro caro allo IOR, per contribuire
  alle spese dell'Istituto per il sostegno dei progetti di assistenza e del personale medico dell'Hospice "Villa
  Adalgisa", di modo che la struttura possa continuare a garantire la tutela del diritto e della dignità del
  paziente anche laddove la malattia non possa essere curata.
  Mario Pretolani, durante la cerimonia, ci ha tenuto a ringraziare "la famiglia Cirsone per il bellissimo gesto:
  è anche attraverso la solidarietà di famiglie come questa che lo IOR può continuare a sostenere i
  programmi di ricerca scientifica, i servizi alla persona e le attività che fanno dell'oncologia in Romagna
  un'eccellenza riconosciuta in tutto il paese".

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO WEB - Rassegna Stampa 31/10/2016 - 06/11/2016                               22
31/10/2016 11:54
Sito Web                                        www.forli24ore.it

                                                                                                                     La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Al via da domani la campagna social "Movember"
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  Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri testimonial d'eccezione
  FORLÌ. Scatta domani, in occasione dell'inizio del mese di novembre, la campagna social "Movember",
  iniziativa di sensibilizzazione a livello planetario volta ad aumentare la consapevolezza riguardo
  l'importanza della prevenzione nella lotta contro i tumori maschili. Il Movember nasce nel 2003 in Australia:
  il nome è un gioco di parole tra il mese in cui si svolge; la parola "move", per spiegare come in uno stile di
  vita corretto che minimizzi il rischio di insorgenza di cancro non possa prescindere dall'attività fisica e dal
  movimento; e la parola "moustache", ovvero baffi. Quest'ultimo è il vocabolo che più caratterizza la
  campagna: chiunque voglia partecipare, deve farsi ritrarre con un paio di baffi, veri o finti non importa, e
  pubblicare la foto sui propri profili social.
  L'Istituto Oncologico Romagnolo, dal 1979, è attivo nel campo della prevenzione, per diminuire i rischi di
  neoplasie. Per questo, da qualche anno, lo IOR ha ideato il "Movember Romagnolo", che riproduce la
  campagna globale sul nostro territorio. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di persone
  possibili visto che in Romagna i tumori maschili rimangono comuni, rappresentando circa il 21% della
  casistica totale, con picchi che arrivano al 25% per la fascia d'età compresa tra i 50 e i 69 anni. A chiunque
  voglia partecipare, lo IOR richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag
  "#movemberromagnolo"; il tag alla sua pagina ufficiale; e tanta voglia di fare la differenza nella lotta contro
  il cancro.
  Quest'anno, il lancio della campagna è stato affidato a dei testimoni davvero d'eccezione: la Nazionale
  Italiana di Nuoto, che si era data in questi giorni appuntamento a Livigno per uno stage di preparazione per
  la nuova stagione, volto anche a fare gruppo in vista dei prossimi eventi, con un sguardo a Tokyo 2020. Tra
  una vasca e l'altra gli azzurri, agli ordini dell'allenatore riminese Luca Corsetti, hanno trovato il tempo per
  alcune simpatiche foto coi baffi a bordo piscina: Federica Pellegrini, portabandiera della delegazione
  italiana agli ultimi Giochi Olimpici; Gregorio Paltrinieri, medaglia d'oro a Rio sui 1500 metri stile libero;
  Gabriele Detti, bronzo sulla stessa distanza nella competizione dei cinque cerchi; e tutti i loro compagni di
  squadra, tra cui il dorsista romagnolo Simone Sabbioni si sono prestati al gioco. L'immagine è stata
  pubblicata sul profilo Facebook della Federazione Italiana Nuoto, a corredo di un post che recitava: "I
  campioni del nuoto per il #movemberromagnolo", in cui è stata taggata anche la pagina dell'Istituto.
  "Appena ho proposto ai ragazzi l'iniziativa - spiega Luca Corsetti - hanno tutti accettato di partecipare in
  maniera entusiastica: anche la Federazione Italiana Nuoto, da sempre molto sensibile a queste cause, ci
  ha dato subito l'ok. Per me è stato un piacere e un onore fare la mia parte: assieme a Simone Sabbioni
  collaboro con le iniziative dell'Istituto Oncologico Romagnolo da ormai quattro anni, ma ahimè lo conoscevo
  già da prima a causa di alcuni problemi che ho avuto in famiglia. So bene quanto siano importanti le attività
  che questa ONLUS svolge sia dal punto di vista del sostegno alla ricerca scientifica, sia per quel che
  riguarda l'assistenza ai pazienti: per questo quando posso nel mio piccolo cerco di dare una mano.
  L'auspicio è che questa campagna, anche grazie all'aiuto dei campioni italiani di nuoto, possa diffondersi e
  raggiungere più persone possibili".
  Ufficio Stampa Istituto Oncologico Romagnolo

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