COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Venerdì, 06 gennaio 2017
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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Venerdì, 06 gennaio 2017 Cronaca 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 22 Santi (Pd): Dove è finito il progetto del Postrino? 1 Sport 06/01/2017 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Pagina 5 GIORGIO BURREDDU VERDI: BEATI VOI CHE LO GIOCATE 2 05/01/2017 corrieredellosport.it Butler sbanca Cleveland, Durant esalta Golden State 4 06/01/2017 Data Sport SEGNALAZIONI E COMMENTI Nba: Gallinari e Belinelli ko, i Rockets piegano i Thunder 5 05/01/2017 gazzetta.it MARCO MILANO Nba, per Belinelli ritorno vincente. Bene Clippers, Hawks e Bucks 6 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 19 ALESSANDRO GALLO Peterson resta muto nel timeout Martini dà la sveglia ad Antonelli 9 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 21 ALESSANDRO GALLO Messina e Belinelli sintonizzati E' la sfida che esalta Bologna 11 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 23 MASSIMO SELLERI Pellanera, Lombardi e gli altri Se il derby è una partita doppia 13 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 31 MASSIMO SELLERI Mulino Bruciato, Rivabella & Co. La rivalità nasce anche in... 15 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 54 23 marzo 2003 17 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 54 11 marzo 2007 18 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 54 4 dicembre 2005 19 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 54 29 ottobre 2006 20 06/01/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 54 15 aprile 2006 21 06/01/2017 TuttoSport Pagina 22 Belinelli, rientro positivo Charlotte mata Oklahoma 22 05/01/2017 tuttosport.com Butler sbanca Cleveland, Durant esalta Golden State 23
6 gennaio 2017 Pagina 22 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca PERSICETO Santi (Pd): Dove è finito il progetto del Postrino? SAN GIOVANNI IN PERSICETO CHE FINE ha fatto l' area di sviluppo urbanistico del Postrino?. Lo chiede il segretario del Pd di Persiceto Michael Santi al sindaco Lorenzo Pellegatti. Il Postrino è diventato celebre tra i persicetani durante la scorsa campagna elettorale ed è stato oggetto di pesanti critiche da parte del Movimento 5 Stelle e di ambientalisti. Si tratta di un progetto, nato negli anni Novanta, che prevede un centro commerciale di medie dimensioni e di capannoni che dovrebbe sorgere in un futuro prossimo tra Persiceto e Sala lungo la Trasversale di pianura. Il Postrino spiega Santi venne previsto dal Piano regolatore del 1996 ed è singolare che proprio l' attuale sindaco, nonostante allora fosse all' opposizione, votò a favore in consiglio comunale. Proprio Pellegatti, durante le elezioni amministrative, si è dichiarato contrario a questa area commerciale salvo poi aver vincolato 20 anni fa le generazioni future di amministratori a portare avanti quelle scelte urbanistiche. Ora tutto tace e dell' incontro pubblico annunciato dal sindaco a luglio scorso non se n' è fatto nulla. Prendendo atto che quello del Postrino è un progetto superato, è indispensabile salvaguardare i contributi già previsti ai commercianti dei centri storici, il miglioramento della viabilità urbana delle Budrie e la rotonda al semaforo di Sala. In merito alla vicenda del Postrino replica Pellegatti , nei prossimi mesi organizzeremo un incontro pubblico per informare i cittadini sulla situazione, che è abbastanza complessa, risalendo ad un progetto modificato nel corso degli anni.Vorrei ricordare che quanto previsto dal Prg del 1996 riguardava lo sviluppo urbanistico dell' intero territorio e non può essere confrontato con l' attuale situazione. p.l.t. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
6 gennaio 2017 Pagina 5 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Sport VERDI: BEATI VOI CHE LO GIOCATE Ho la passione del basket da sempre, ora che sono qui voglio godermi lo spettacolo di Giorgio Burreddu BOLOGNA E' un momento triste. Non l' ho conosciuto, questo no. Ma i campioni e le loro storie poi si conoscono sempre un po' lo stesso. E so quanto lui sia stato importante per questa città, per la maglia del Bologna, per tutta la gente. L' addio di Pascutti è una cosa molto triste. Poi il silenzio, quello tiene assieme sempre tutto. E dopo però la vita va avanti, continua, e allora anche Simone Verdi rilassa le guance, gli scivola un sorriso e sembra proprio avere l' aria di uno che non aspettava altro da un pezzo: Ah, io non vedrei l' ora di giocare, di scendere in campo davanti a diecimila persone in un palazzetto strapieno. Sarà bellissimo. Basket City dà il benvenuto a tutti, anche a Verdi, che all' Unipol Arena ci sarà per assistere al derby che mancava. Come sarà? Mmm. Non lo so. Bello di sicuro. Sentitissimo. Evviva la par condicio (Se vince una o l' altra non è importante, l' im portante è lo spettacolo... ), ma anche no (Però logico che vedere la Fortitudo... ), e così Simone Verdi che sta facendo riabilitazione all' Isokinetic è ormai un vero cittadino della città del basket. Mica perché gioca nel Bologna. Di pallacanestro sono appassionato da sempre, è uno sport che mi fa piacere vedere, a casa me le guardo in televisione. Meglio dal vivo, no? Sicuramente, e il derby sarà una bella emozione, mi godrò lo spettacolo. Pensare che a una partita di A2 ci sarà così tanto pubblico è davvero incredibile. Com' è nata questa passione della Effe? La Fortitudo la conosco da un pezzo. Quando stavo a Milano andavo a vedere l' Armani e mi ricordo la finale scudetto con quel tiro di Douglas mozzafiato. Adesso che sono a Bologna ci vado volentieri. E come le sembra? E' un ambiente pazzesco, sembra di essere allo stadio anziché al palazzetto. E poi conosco i ragazzi, li Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
5 gennaio 2017 corrieredellosport.it Sport Butler sbanca Cleveland, Durant esalta Golden State ROMA Nella notte NBA clamoroso tonfo interno di Cleveland con i Bulls, terza sconfitta casalinga della stagione. I Cavaliers subiscono 36 punti nel secondo quarto e poi si arrendono al talento di Jimmy Butler, 14 punti negli ultimi minuti e 20 totali: 18 e 7 rimbalzi per Dwyane Wade. A Lue manca anche Love oltre a Irving e Smith, James chiude a 31 punti e 8 rimbalzi, il sorprendente McRae a 21 punti. Quarta vittoria consecutiva di Golden State, 125117 ai Blazers. I Warriors vanno sotto di 8 punti nel terzo quarto e poi si mettono nelle mani di Durant: 30 punti, 5 rimbalzi e 4 assist. Formidabile Steph Curry, 35 punti e 7 rimbalzi. McCollum risponde con 35 punti e 9 rimbalzi, Plumlee ne aggiunge 16 con 10 rimbalzi ma senza Lillard i Blazers non potevano fare di più. TORNA BELI Charlotte supera OKC 123112 grazie a un quarto periodo da 36 punti, splendido Batum con 28 punti, 20 punti e 9 assist per Walker. Marco Belinelli torna in campo dopo l' infortunio e segna 7 punti in 14 minuti. Per i Thunder Westbrook chiude con 33 punti, 15 rimbalzi e 8 assist ma non basta. I Knicks sono sconfitti per la sesta partita consecutiva, i Bucks passano al Garden 105 104 dopo aver recuperato 16 punti nel terzo quarto e grazie alla magia di Antetokounmpo a fil di sirena. Per il greco 27 punti e 13 rimbalzi, 18 e 9 rimbalzi per Monroe uscendo dalla panchina. Per i Knicks 30 di Anthony, 15 di Rose ma pesa oltremodo l' assenza di Kristaps Porzingis. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
6 gennaio 2017 Data Sport Sport Nba: Gallinari e Belinelli ko, i Rockets piegano i Thunder Gli Spurs si impongono sui Nuggets nonostante i 15 del Gallo. I Pistons battono gli Hornets: sulla sirena annullata la tripla della vittoria a Beli Notte amara per i colori azzurri in Nba . Danilo Gallinari sigla 15 punti in 28 minuti ma i suoi Nuggets vengono travolti 12799 in casa dagli Spurs . Per San Antonio Aldridge ne mette a referto 28. I Detroit Pistons sconfiggono 115 114 i Charlotte Hornets di Marco Belinelli (5 punti). Il cestista di San Giovanni in Persiceto si vede annullare la tripla della possibile vittoria, messa a segno pochi istanti dopo la sirena. La sfida più emozionante della notte è andata in scena al Toyota Center di Houston : i Rockets piegano 118116 i Thunder con 26 punti e 12 assist di James Harden . Decisivi i due liberi messi a segno a 0"7 dalla sirena dal brasiliano Nené (al secolo Maybyner Rodney Hilario). I texani consolidano il terzo posto ad Ovest alle spalle di Warriors e Spurs, conquistando la sesta vittoria di fila. Ad Oklahoma City non bastano i 49 punti di un sontuoso Russell Westbrook per evitare il terzo ko di fila. Dopo la battuta d' arresto con San Antonio, riprende il cammino dei Raptors che regolano 10193 i Jazz grazie ad un super Kyle Lowry , autore di 33 punti (16 dei quali nel quarto parziale). Fanno festa anche gli Indiana Pacers che si sbarazzano 121109 dei Brooklyn Nets portando due giocatori in doppia doppia. Jeff Teague sigla 21 punti e 15 asssist mentre Myles Turner termina la sua gara con 25 punti e 15 rimbalzi. Ottava sconfitta nelle ultime 10 apparizioni per i Lakers, battuti 118109 dai Trail Blazers. CJ McCollum trascina Portland con 27 punti mentre Damian Lillard , tornato dall' infortunio alla caviglia, ne sigla 21 con 10 assist. I Suns espugnano l' American Airlines Center di Dallas vincendo 10295 sui Mavericks . Gli Atlanta Hawks , infine, vincono la loro quinta partita consecutiva battendo 9994 i New Orleans Pelicans. SEGNALAZIONI E COMMENTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
5 gennaio 2017 gazzetta.it Sport Nba, per Belinelli ritorno vincente. Bene Clippers, Hawks e Bucks Sesta sconfitta consecutiva per i Knicks, mentre Los Angeles supera l' esame Grizzlies. Successo anche per Miami 5 gennaio 2017 Milano Marco Belinelli s i rivede finalmente sul parquet dopo 4 gare fermo ai box a causa dei problemi alla caviglia sinistra. Partita difficile per l' azzurro che chiude con 7 punti in 15 minuti nel successo dei suoi Hornets sui Thunder. Antetokounmpo regala la vittoria all' ultimo secondo ai suoi Bucks, con un fade away che manda al tappeto i Knicks, costretti ora a fare i conti con la sesta sconfitta in fila. Trascinati da Crawford e Rivers i Clippers passano l' esame Grizzlies. Chiude la notte la W degli Heat sui Kings. charlotte hornetsOklahoma City Thunder 123 112 Il rientro di Marco Belinelli dopo 4 partite fermo ai box a causa dei problemi alla caviglia sinistra coincide con il ritorno al successo degli Hornets (2016) dopo 2 sconfitte consecutive. La squadra di coach Clifford chiude le porte di casa in faccia a Westbrook e ai suoi Thunder (2115). Partita difficile per il Beli, chiusa con 7 punti in 15 con 1 solo canestro dal campo, un importante reverse che regala il +2 Charlotte a 6'37" dalla sirena finale. Al resto ci pensano Batum e Walker che trascinano i loro in un break di 112 (2211 negli ultimi 6 minuti) che regala il decisivo +10, siglato da 2/2 dalla lunetta dello stesso Kemba quando sul cronometro rimangono solo 1'15". Dall' altra parte il solito Russell (33, 15 rimbalzi e 8 assist), ben sostenuto questa volta da Kanter (22), Adams e Oladipo (18 a testa), è la scossa per la rincorsa e il sorpasso messi in piedi da OKC nel 3 periodo, che recupera la doppia cifra di svantaggio e centra il sorpasso grazie alla tripla di Kanter, allo scadere della frazione. Poi il buio. Nel periodo conclusivo gli ospiti non trovano più risposte alle invenzioni della coppia WalkerBatum (28 punti, season high), finendo per fare i conti con la seconda L in fila, la terza nelle ultime 4 uscite. Charlotte: BELINELLI 7 (1/4 da 2, 5/6 ai tiri liberi con 2 rimbalzi e 1 assist in 15 minuti), Batum 28, Walker 20; rimbalzi: KiddGilchrist 11; assist: Walker 9 Oklahoma City: Westbrook 33 (8/19, 2/12 da 3, 11/13 tl), Kanter 22, Oladipo, Adams 18; rimbalzi: Westbrook 15; assist: Westbrook 8 Titolo New York KnicksMilwaukee Bucks 104105 Notte dopo notte, gara dopo gara, il processo di consacrazione di Giannis Antetokounmpo continua. È tutto suo il fade away che, sulla sirena del 4 periodo, regala il decisivo +1 ai Bucks (1816) assieme, ovviamente, alla vittoria, la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6
6 gennaio 2017 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport DAN, UN MAGO IN PANCHINA Peterson resta muto nel timeout Martini dà la sveglia ad Antonelli Alessandro Gallo STATISTICHE del derby alla mano ci sono, nella storia della stracittadina, ben quattro allenatori che possono vantare una percentuale di successi pari al cento per cento. Pur essendo nomi importanti (i primi due, per esempio, possono dire di aver conquistato almeno uno scudetto), non sono percentuali apprezzabili. Perché Jasmin Repesa, detto Gelsomino, di derby ne ha portati a casa tre su tre. Due su due, invece, per Terry Driscoll uno che da giocatore imparò a sue spese cosa volesse dire incrociare la strada del Barone Schull e una vittoria in altrettante uscite per Andrea Mazzon e per Luca Dalmonte, che subentrò a Sergio Scariolo, tenendo in caldo, per una settimana, una panchina che sarebbe poi stata affidata a Valerio Bianchini. Così, gratta gratta, si scopre che la percentuale più interessante, su un numero sufficiente di derby, è legata al piccolo grande uomo di Chattanooga, nel Tennessee. Proprio lui, Dan Peterson, coach della Virtus dal 1973 al 1978, il coach capace di portare una Coppa Italia (1974) e soprattutto uno scudetto alla Virtus (1976). Aggiungendo alla sua incredibile carriera anche due finali scudetto e una finale di Coppa delle Coppe (1978), persa a Milano, contro Cantù. MA NON SONO tutte le gesta di Dan a interessarci, sono le sue avventure, meglio, i suoi rapporti con il derby. Dieci panchine complessive, nove successi, per una percentuale di vittorie che si calcola senza particolari difficoltà: il novanta per cento. Di più: molti successi Dan li ottiene contro il suo vecchio allievo che, ironia della sorte, ha un record assolutamente negativo. Sei panchine, sei sconfitte per John McMillen che pure, negli anni Settanta, è stato il tecnico di una delle Fortitudo più belle di tutti i tempi. Anzi, confrontando le spese non c' è assolutamente paragone tra la Fortitudo degli anni Settanta che stringeva la cinghia e quelle successive di Giorgio Seràgnoli che avrebbero speso a piene mani si scopre che la Fortitudo povera di John McMillen non è stata bella, ma bellissima. Contro Dan, però, John non trova mai il guizzo giusto per mettere in crisi la V nera. Peterson, poi, oltre all' innato talento e alle capacità tecniche, capisce subito, fin dalle prime uscite, come il derby sia una partita diversa da tutte le altre. Come l' atmosfera di BasketCity possa cambiare, radicalmente, per una vittoria o per una sconfitta in quel genere di gara. E GRAZIE A QUESTA scaltrezza e a questa straordinaria capacità di comprendere il match, Peterson sbaglia poco o nulla. Lasciando per altro molto spazio ai suoi ragazzi. Come quella volta è il 14 marzo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9
6 gennaio 2017 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed.
6 gennaio 2017 Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport DERBY IN SALSA AMERICANA Messina e Belinelli sintonizzati E' la sfida che esalta Bologna Speranza Presto rivedremo entrambe le squadre ai massimi livelli Alessandro Gallo BOLOGNA OMBELICO del mondo. Qui, tra un portico e l' altro, tra San Luca e piazza Maggiore, abbiamo sempre pensato di aver dei canestri speciali. Siamo a BasketCity che, per un giorno, sarà il centro del mondo, con collegamenti anche dall' altra parte del mondo. Sì, anche negli States di parla del derby perché qui sono passati fior di campioni. Stelle Nba di prima grandezza, persino prime scelte assolute chi non ricorda, anche se pochi lo rimpiangono Michael Olowokandi? transitate da queste parti. Persino Michael Jordan, sì, proprio lui, aveva sentito parlare del derby di Bologna. E aveva scambiato una maglia, nella prima metà degli anni Novanta, con Roberto Brunamonti, all' epoca capitano e icona della Virtus. E MAGARI in questi giorni proprio Michael chiederà notizie a un suo giocatore. Perché Marco Belinelli, che ha giocato il derby con entrambe le maglie, oggi è uno dei suoi ragazzi, nella franchigia di Charlotte. Belinelli e Messina (ma anche Claudio Crippa, che lavora nel mondo Spurs e ha deciso più di un derby) sono i due agganci di Bologna negli States. E magari si scambieranno battute, impressioni, su quello che succederà a Bologna. Marco Belinelli, cresciuto in Virtus e diventato grande in Fortitudo, ha un carissimo amico da queste parti. Uno che gli racconta tutto quello che succede nella città dei canestri. Stiamo parlando del capitano della Fortitudo, Stefano Mancinelli, che provò a che la strada della Nba, prima di pensare che forse, la sua America, l' ha trovata tra via San Felice e via Lame, dove si trova il Campione, uno dei suoi locali preferiti. Sono contento che sia tornato il derby le parole di Marco pronunciate qualche mese fa, prima di iniziare la sua decima stagione nella Nba . Lo vorrei vedere anche a più alto livello e non solo in A2. Ma conosco Bologna, conosco la passione e il trasporto di una città intera. E sono sicuro che, sulla scorta di questa sfida, Bologna tornerà presto ai massimi livelli. MARCO LI CONOSCE quei livelli, perché prima di iniziare la sua avventura a stelle e strisce, con la maglia della Fortitudo, aveva vinto un titolo italiano, conquistando anche una finale di Eurolega. Quei livelli che la Virtus non raggiunge scudetti ed Euroleghe da quando, nell' estate del 2002, separò la sua strada da quella di Ettore Messina, uno che da queste parti ha vinto tre scudetti, due Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11
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6 gennaio 2017 Pagina 23 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport IN CAMPO SU DUE FRONTI Pellanera, Lombardi e gli altri Se il derby è una partita doppia Fra chi ha cambiato, solo Jaric ha vinto lo scudetto su entrambe le sponde Massimo Selleri IL PRIMO CESTISTA a giocare un derby sia con la maglia della Virtus che con quella della Fortitudo fu Corrado Pellanera che militò nelle fila bianconere per dieci anni e poi nel 1969 cambiò casacca andando alla Effe. Dado Lombardi fu, invece, il primo ad essere venduto: nel primo derby della storia segnò 30 punti poi nel 1970 per 25 milioni delle vecchie lire passò nel nido dell' Aquila e nel primo confronto con la V nera ne segnò 23. Si narra che la moglie, accanita tifosa virtussina, si infuriò e lo mando a letto senza cena per quella sua prestazione, ma si sa che al "Dadone" piaceva spararle grosse come quando disse che con il padre veniva a veder giocare la Virtus ai tempi della Sala Borsa. IL CAMBIO di casacca più difficile da digerire rimane quello di Marko Jaric. Uno scudetto vinto con la Fortitudo, poi l' approdo all' Arcoveggio e un contributo altrettanto importante per la conquista del quindicesimo scudetto bianconero in una serie finale proprio contro la Effe. L' esterno serbo è ad oggi l' unico giocatore ad aver vinto un titolo italiano con entrambe le squadre di Bologna. La colpa di quello che ad oggi viene ancora considerato un disastroso autogol venne appioppata a Charlie Recalcati, ma il vero motivo di quella scelta fu la difficile convivenza tra Jaric e Myers, ormai trasformatasi in una faticosa sopportazione. L' avvocato Gigi Porelli si era innamorato di Maurizio Ferro e fece di tutto perché vestisse la maglia bianconera. Dal punto di vista tecnico la scelta era ineccepibile, il problema è che la guardia di origini veneziane aveva fondato la Fossa dei Leoni, un' onta che il pacato parterre virtussino non poteva dimenticare con il risultato che Ferro rimase solo per una stagione, quella 1981/82. Un altro scambio che creò parecchie tensioni fu quello di Alessandro Frosini. La Fossa lo accusò di essersi tirato indietro nella finale scudetto del 1997 avendo già un accordo con la V nera. L' accoglienza al PalaDozza non fu delle migliori con gli striscioni che richiamano al generale Badoglio o ai 30 anni del Giuda traditore. Altri nomi che si potrebbero citare sono quelli di Marco Bonamico, uno tra i pochi ad andare e a tornare, Aj Guyton, Marco Belinelli e Matjaz Smodis, ma in questi casi il clamore fu minimo. TRA GLI ALLENATORI Matteo Boniciolli è probabilmente il passaggio di panchina più significativo. Arrivato a Bologna in una torrida giornata di luglio, portò in finale scudetto la Fortitudo, lasciandosi alla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13
6 gennaio 2017 Pagina 23 Il Resto del Carlino (ed.
6 gennaio 2017 Pagina 31 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport PALLA A DUE IN TAVOLA Mulino Bruciato, Rivabella & Co. La rivalità nasce anche in cucina Al Victoria Station gli ultimi arrivati devono portare la loro nuova maglia Massimo Selleri RISPETTO agli anni Novanta, i costumi della Bologna cestistica sono cambiati. Oggi locali prettamente virtussini, come poteva essere la Pizzeria Piazza di Pino in via Stalingrado, o esclusivamente fortitudini, vedi la Trattoria Rivabella della famiglia Bartolini, di fatto non esistono più. Anche nei due ristoranti citati non è raro trovare giocatori e dirigenti dell' altra sponda e questo probabilmente dipende dal fatto che i cestisti difficilmente vestono la stessa maglia per più di un paio di stagioni, creando così un vorticoso turnover. Un dato resta, però, certo: tutti quelli che passano da Basketcity si innamorano della sua cucina e quando possono tornano per mantenerne sempre vivo il ricordo. PER RENDERSENE conto basta passare al Victoria Station, dove chi lascia o la Fortitudo o la Virtus ha un prezzo da pagare per potersi nuovamente mettersi a sedere sui suoi tavoli: deve portare la sua nuova maglia. Rigorosamente appese sul soffitto, l' esposizione potrebbe far invidia al più incallito dei collezionisti, Peppe Poeta e Stefano Mancinelli sono tra i più presenti, ma c' è anche chi come Viktor Sanikidze utilizza questa scusa per transitare ancora sotto le Due torri almeno una volta all' anno. I tortellini e le tagliatelle, fatte ancora con la ricetta della nonna, si gustano rigorosamente alla Trattoria Bertozzi. Il titolare, Fabio Berti, è un inossidabile fortitudino e le sue prese quando si presenta un cliente virtussino sono probabilmente una delle migliori rappresentazioni di quella che è la tipica ironia bolognese. Dal lunedì al sabato tutta la pallacanestro della città orbita attorno alla trattoria il Mulino Bruciato di Luciano Andalò. Dall' ultima squadra di prima divisione a qualche capatina di chi oggi gioca in serie A e in carriera è passato da queste parti. I preparatori atletici della V nera e della Effe sono terrorizzati da un consumo eccessivo di spiedoni, i medici ogni tanto si domandano se la cotoletta alla bolognese non crei qualche problema con le analisi antidoping, i giocatori più in lotta con il peso forma fanno passare il loro assalto alle zucchine fritte come il richiesto consumo di verdure previsto dalla dieta. DA APRILE a settembre tra il Victoria Station e il Mulino Bruciato c' è una storica baracchina dei gelati. Si trova all' angolo tra via Zanardi e via Vasco de Gama e nella scorsa estate non è stata una rarità vedere virtussini e fortitudini che si sfidavano a biliardino durante il periodo della preparazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15
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6 gennaio 2017 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport 23 marzo 2003 Virtus 70 Fortitudo Skipper 82 VIRTUS: Scarone 5, Bell 19, Dial 25, Frosini 6, Koturovic 5, Avleev 6, Murdock, Brkic 1, Belinelli 3, Gagneur ne. All. Bianchini. FORTITUDO SKIPPER: Basile 30, Scepanovic 2, Barton 3, Galanda 6, Skelin 6, Pozzecco 8, Mancinelli 3, Van den Spiegel 10, Kovacic 14, Fultz. All. Repesa. Arbitri: Colucci, Tola e Borroni. Note: parziali 2418; 4245; 6164. Tiri da due: Virtus 12/40; Skipper 22/45. Tiri da tre: 8/21; 8/22. Tiri liberi: 22/27; 14/24. Rimbalzi: 40; 44. Usciti per 5 falli: 38'37" Koturovic, 39'49" Dial. Spettatori: 6.550. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17
6 gennaio 2017 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport 11 marzo 2007 Fortitudo Climamio 81 Virtus VidiVici 92 FORTITUDO CLIMAMIO: Edney 23, Belinelli 21, Mancinelli 12, Bluthenthal, Moiso 2, Cavaliero 2, Thomas 15, Norris 6, Gay ne, Chiarini ne, Fultz ne. All. Ataman. VIRTUS VIDIVICI: Best 2, Blizzard 22, Drejer 24, Giovannoni 11, Lang 9, Ilievski 12, Gugliotta (0/1), Vukcevic 10, Michelori, Crosariol 2, Ilian Evtimov ne, Masciadri ne. All. Markovski. Arbitri: Cerebuch, Taurino, Borroni. Note: parziali 1324; 2948; 6169. Tiri da due: Climamio 24/50; VidiVici 21/35. Tiri da tre: 1/10; 13/28. Tiri liberi: 30/39; 11/21. Rimbalzi: 35; 36. Usciti per 5 falli: Best, Cavaliero, Belinelli. Spettatori: 5.570. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18
6 gennaio 2017 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport 4 dicembre 2005 Fortitudo Climamio 93 Virtus Caffè Maxim 81 FORTITUDO CLIMAMIO: Garris 12, Belinelli 10, Mancinelli 8, Lorbek 23, Bagaric 4, Watson 12, Becirovic 9, Rombaldoni 6, Green 9, Ress, Kommatos ne, Bruttini ne. All. Repesa. VIRTUS CAFFE' MAXIM: Di Bella 3, English 14, Drejer 10, Milic 2, Lacey 2, Lang 17, Pelussi 4, Rodilla 2, Bluthenthal 27, Bonfiglio, Gugliotta, Tommasini ne. All. Markovski. Arbitri: Cicoria, Cerebuch e Quacci. Note: parziali 2822; 5344; 7156. Tiri da due: Climamio 16/32; Caffè Maxim 23/48. Tiri da tre: 14/29; 5/17. Tiri liberi: 19/23; 20/27. Rimbalzi: 37; 36. Usciti per 5 falli: 38'30" Di Bella. Spettatori: 5.449. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19
6 gennaio 2017 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport 29 ottobre 2006 Virtus VidiVici 64 Fortitudo Climamio 60 VIRTUS VIDIVICI: Best 17, Blizzard 8, Drejer 3, Giovannoni 7, Lang 2, Malagoli 3, Di Bella 10, Davison 2, Crosariol 6, Vukcevic 4, Ilian Evtimov 2, Gugliotta. All. Markovski. FORTITUDO CLIMAMIO: Hamann 10, Belinelli 6, Shumpert, Bluthenthal 8, Thomas 10, Edney 2, Cavaliero 11, Mancinelli 7, Vasco Evtimov 6, Ress ne, Fultz ne, Bruttini ne. All. Frates. Arbitri: Lamonica, Sabetta e Duranti. Note: parziali 1513; 2626; 4641. Tiri da due: VidiVici 22/44; Climamio 16/32. Tiri da tre: 4/17; 5/14. Tiri liberi: 8/17; 13/21. Rimbalzi: 34; 37. Usciti per 5 falli: Cavaliero, Hamann. Spettatori: 8.056. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20
6 gennaio 2017 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport 15 aprile 2006 Virtus VidiVici 84 Fortitudo Climamio 86 VIRTUS VIDIVICI: Vukcevic 20, English 7, Milic 1, Bluthenthal 10, Lacey 4, Pelussi 5, Di Bella 20, Drejer 2, Gugliotta, Lang 15, Moraschini ne, Malagoli ne. All. Markovski. FORTITUDO CLIMAMIO: Garris 13, Becirovic 21, Belinelli 18, Lorbek 10, Bagaric 6, Diawara 7, Mancinelli, Watson 9, Green 2, Ress, Rombaldoni ne, Bruttini ne. All. Repesa. Arbitri: Ursi, Sabetta e Sahin. Note: parziali 2224; 3939; 5568. Tiri da due: VidiVici 18/43; Climamio 19/32. Tiri da tre: 7/21; 10/27. Tiri liberi: 27/40; 18/26. Rimbalzi: 40; 39. Usciti per 5 falli: 37'22" Drejer; 38'01" Diawara. Spettatori: 8.340. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21
6 gennaio 2017 Pagina 22 TuttoSport Sport NBA I PROGRAMMI TV DI OGGI Belinelli, rientro positivo Charlotte mata Oklahoma Dopo cinque partite saltate per un infortunio alla caviglia sinistra, Marco Belinelli ha fatto ritorno in campo nella vittoria di Charlotte contro Oklahoma City 123112. Non vedo l' ora di tornare e aiutare i miei fratelli aveva twittato l' 1 gennaio. In campo per 15 minuti Beli ha effettivamente dato una mano chiudendo con 7 punti, i liberi della staffa e un incisivo +8 di plus/minus. Per gli Hornets, saldamente in zona playoff, un rientro atteso per allungare le rotazioni in vista di un tour de force niente male con cinque trasferte di fila tra cui Houston, San Antonio e Boston. La vittoria di Charlotte è passata sia dalle prestazioni maiuscole di Batum e Walker sia dalla buona difesa di squadra su Westbrook, che ha sì chiuso con 33 punti e 15 rimbalzi ma anche con scarse percentuali dal campo. Inoltre il play di OKC ha subito un tecnico per un quasi comico episodio: alla pausa per un timeout ha lanciato la palla in direzione di uno dei tre arbitri colpendolo involontariamente alla testa. Chiedere scusa e disperarsi non è servito per evitargli la sanzione. Il re di giornata Il re della scorsa nottata è stato senza ombra di dubbio Giannis Antetokounmpo. Il 22enne greco dei Bucks ha tirato fuori tutto il suo talento e la sua prepotenza fisica nel canestro a fil di sirena con cui Milwaukee ha vinto a New York. Ricezione in post basso, palleggio con annesse spallate al difensore, virata e tiro in allontanamento. Sapevo che non mi avrebbero potuto stoppare: dovevo solo assicurarmi che il pallone entrasse ha detto a caldo con la calma e la lucidità tipica dei grandi. Solidarietà doverosa per Lance Thomas, che ha fatto davvero tutto quel che poteva. Per i Knicks sesto ko consecutivo e non basta l' assenza di Porzingis per spiegare il momento difficile. Brutte notizie anche per un altro volto giovane dell' NBA: Justise Winslow dovrà operarsi alla spalla destra. La stagione dell' ala ventenne, su cui Miami ripone grandi speranze per il futuro, è già finita. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22
5 gennaio 2017 tuttosport.com Sport Butler sbanca Cleveland, Durant esalta Golden State ROMA Nella notte NBA clamoroso tonfo interno di Cleveland con i Bulls, terza sconfitta casalinga della stagione. I Cavaliers subiscono 36 punti nel secondo quarto e poi si arrendono al talento di Jimmy Butler, 14 punti negli ultimi minuti e 20 totali: 18 e 7 rimbalzi per Dwyane Wade. A Lue manca anche Love oltre a Irving e Smith, James chiude a 31 punti e 8 rimbalzi, il sorprendente McRae a 21 punti. Quarta vittoria consecutiva di Golden State, 125117 ai Blazers. I Warriors vanno sotto di 8 punti nel terzo quarto e poi si mettono nelle mani di Durant: 30 punti, 5 rimbalzi e 4 assist. Formidabile Steph Curry, 35 punti e 7 rimbalzi. McCollum risponde con 35 punti e 9 rimbalzi, Plumlee ne aggiunge 16 con 10 rimbalzi ma senza Lillard i Blazers non potevano fare di più. TORNA BELI Charlotte supera OKC 123112 grazie a un quarto periodo da 36 punti, splendido Batum con 28 punti, 20 punti e 9 assist per Walker. Marco Belinelli torna in campo dopo l' infortunio e segna 7 punti in 14 minuti. Per i Thunder Westbrook chiude con 33 punti, 15 rimbalzi e 8 assist ma non basta. I Knicks sono sconfitti per la sesta partita consecutiva, i Bucks passano al Garden 105 104 dopo aver recuperato 16 punti nel terzo quarto e grazie alla magia di Antetokounmpo a fil di sirena. Per il greco 27 punti e 13 rimbalzi, 18 e 9 rimbalzi per Monroe uscendo dalla panchina. Per i Knicks 30 di Anthony, 15 di Rose ma pesa oltremodo l' assenza di Kristaps Porzingis. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23
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