COMUNE DI GENZANO DI ROMA - Città Metropolitana di Roma Capitale - Finanze

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Allegato n. 1

         COMUNE DI GENZANO DI ROMA
                  Città Metropolitana di Roma Capitale

             PROSPETTO ECONOMICO FINANZIARIO 2019
      PER LA DETERMINAZIONE DELLA TASSA SUI RIFIUTI
                                       – TARI –
            (Art. 1, commi 651 e 654, della Legge n. 147/2013 e ss.mm.ii.)

Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. ____ del ______________
INDICE

Introduzione

1. Descrizione del modello gestionale ed organizzativo
      1.1 – Obiettivi di gestione del ciclo della raccolta differenziata 2019-2021

2. Individuazione dei costi del servizio
      2.1   - Costi operativi di gestione (CG)
      2.2   - I costi comuni (CC)
      2.3   - Riduzioni ed Agevolazioni
      2.4   - Ripartizione fra Costi Fissi e Costi Variabili

3. Le Tariffe
      3.1   - Ripartizione dei costi tra le Utenze Domestiche e NON Domestiche
      3.2   - Copertura costi-gettito
      3.3   - La determinazione dei “coefficienti K”
      3.4   - Le tariffe per le Utenze Domestiche (UD)
      3.5   - Le tariffe per le Utenze NON Domestiche (UND)
      3.6   - Approvazione delle tariffe e adempimenti formali

Allegato “A” – Coeff. di produzione per le Utenze Domestiche
                   DPR n. 158/1999

Allegato “B” – Coeff. di produzione per le Utenze NON Domestiche
                   DPR n. 158/1999

                                                                                     2
INTRODUZIONE

Con l’art. 14 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1,
comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successivamente modificato dall’art. 1,
comma 387, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità per il 2013), è stato
istituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES), destinato a trovare applicazione
dal 1° gennaio 2013 (comma 1) e a prendere il posto di “tutti i vigenti prelievi relativi alla
gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale sia di natura tributaria, compresa
l'addizionale per l'integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza” (comma 46).
Con la Legge n. 147/2013 (Legge di Stabilità per il 2014) la TARES è stata convertita in TARI
(Tassa sui Rifiuti), quale componente tributaria della nuova Imposta Unica Comunale – IUC,
finalizzata anch’essa a coprire interamente il costo della gestione dei rifiuti.
I commi 651 e 654 dell’Art 1 della Legge n. 147/2013 prevedono che il nuovo tributo sia
corrisposto anche in base a tariffa riferita all’anno solare e commisurata alle quantità e qualità
medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di
attività svolte, sulla base dei criteri determinati dal D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158, recante le
“norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di
gestione del ciclo dei rifiuti urbani”.
Come è noto, il D.P.R. n. 158 del 1999 venne emanato in attuazione del quinto comma dell’art.
49 del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 (c.d. decreto “Ronchi”), recante la disciplina della tariffa
per la gestione dei rifiuti urbani (la c.d. TIA1), norma in forza della quale “Il Ministro
dell'ambiente di concerto con il Ministro dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato, sentita
la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di
Trento e Bolzano elabora un metodo normalizzato per definire le componenti dei costi e
determinare la tariffa di riferimento, prevedendo disposizioni transitorie per garantire la
graduale applicazione del metodo normalizzato e della tariffa ed il graduale raggiungimento
dell'integrale copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani da parte dei comuni”.
Il D.P.R. n. 158 del 1999, invero, avrebbe già dovuto essere soppiantato da un nuovo atto
regolamentare, giacché il sesto comma dell’art. 238 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (T.U.
dell’Ambiente), recante la disciplina della c.d. TIA2, già prevedeva che “Il Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro delle attività produttive,
sentiti la Conferenza Stato regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, le
rappresentanze qualificate degli interessi economici e sociali presenti nel Consiglio economico e
sociale per le politiche ambientali (CESPA) e i soggetti interessati, disciplina, con apposito
regolamento da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della parte quarta del
presente decreto e nel rispetto delle disposizioni di cui al presente articolo, i criteri generali sulla
base dei quali vengono definite le componenti dei costi e viene determinata la tariffa, anche con
riferimento alle agevolazioni di cui al comma 7, garantendo comunque l'assenza di oneri per le
autorità interessate”.
Aggiungeva, peraltro, il comma 11 del predetto art. 238 che “Sino alla emanazione del
regolamento di cui al comma 6 e fino al compimento degli adempimenti per l'applicazione della
tariffa continuano ad applicarsi le discipline regolamentari vigenti”, costituite in particolare dal

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già citato D.P.R. n. 158 del 1999, che pertanto è destinato a “transitare” dalla TIA alla TARES,
ed ora in TARI.
Anche nell’originaria versione del comma 9 dell’art. 14 del D.L. 201 del 2011, il D.P.R. n. 158
del 1999 era previsto come riferimento provvisorio, in attesa dell’elaborazione di un nuovo
regolamento governativo che avrebbe dovuto vedere la luce entro il 31 ottobre 2011. Con la
legge n. 228 del 2012 il comma 9 è stato però riscritto, sancendo lo stabile riferimento alla
metodologia contenuta nel citato D.P.R. n. 158 del 1999.
Il richiamo del D.P.R. n. 158 del 1999 all’interno della disciplina della TARI presuppone che il
nuovo tributo risulti compatibile, almeno in linea di massima, con la metodologia contenuta in
tale decreto. Questo presupposto appare, peraltro, assicurato dal fatto che le disposizioni
contenute nell’art. 14 del D.L. n. 201 del 2011, ed ora nella Legge n. 147/2013 si pongono in
netta sintonia, per quanto riguarda gli aspetti tariffari, con le linee portanti della TIA1 (e della
TIA2).
Si può, infatti, rimarcare come nella TARI:
   a) il comune nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri determinati con il
      regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158
      (comma 651, Art. 1, Legge n. 147/2013);
   b) il comune, in alternativa ai criteri di cui al comma 651 e nel rispetto del principio “chi
      inquina paga”, sancito dall'articolo 14 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento
      Europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti, può commisurare la
      tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie,
      in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte, nonché al costo del servizio sui
      rifiuti;
   c) le tariffe per ogni categoria o sottocategoria omogenea sono determinate dal comune
      moltiplicando il costo del servizio per unità di superficie imponibile accertata, previsto
      per l'anno successivo, per uno o più coefficienti di produttività quantitativa e
      qualitativa di rifiuti (comma 652, Art. 1, Legge n. 147/2013);
   d) la tariffa sia composta da una quota determinata in relazione alle componenti
      essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite in particolare agli
      investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti, e da una quota rapportata alle
      quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione, in modo
      che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio,
      compresi i costi di smaltimento (comma 4 dell’art. 49 del D.Lgs. n. 22 del 1997 (TIA1) e
      il comma 4 dell’art. 238 del D.Lgs. n. 152 del 2006 (TIA2));
   e) siano assicurate riduzioni per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche
      (comma 658, Art. 1, Legge n. 147/2013), previsione già contenuta agli artt. 4, comma 1,
      e 7, comma 1, del D.P.R. n. 158 del 1999;
   f) sia applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati
      che il produttore dimostri di aver avviato al recupero (comma 661, Art. 1, Legge n.
      147/2013), norma già contenuta all’art. 49, comma 14, del D.Lgs. n. 22 del 1997 e
      all’art. 238, comma 10, del D.Lgs. n. 152 del 2006.
La piena compatibilità del D.P.R. n. 158 del 1999 con le disposizioni recate dalla Legge n.
147/2013 fa sì che l’analisi degli aspetti tariffari del tributo possa esser svolta direttamente

                                                                                                  4
sulla base dello stesso D.P.R. n. 158 del 1999, limitando i richiami delle norme della TARI a un
ruolo, almeno di regola, confermativo di quanto prescritto dal vigente metodo normalizzato.
La tariffa di riferimento rappresenta, come specificato dall’art. 2 del D.P.R. n. 158 del 1999,
“l’insieme dei criteri e delle condizioni che devono essere rispettati per la determinazione della
tariffa da parte degli enti locali” (comma 1), in modo da “coprire tutti i costi afferenti al servizio
di gestione dei rifiuti urbani” (comma 2).
Il metodo, pertanto, è costituito da un complesso di regole, metodologie e prescrizioni per
determinare, da un lato, i costi del servizio di gestione e, dall’altro, l’intera struttura tariffaria
applicabile alle varie categorie di utenza (cfr. anche art. 3, comma 1, D.P.R. n. 158 del 1999), in
maniera tale che il gettito che ne deriva copra tutti i costi del servizio.
Inoltre, l’art. 3, comma 2, specifica che “La tariffa è composta da una parte fissa, determinata in
relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti
per le opere e ai relativi ammortamenti, e da una parte variabile, rapportata alle quantità di
rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione”.
L’art. 4, comma 3, prescrive infine che “La tariffa, determinata ai sensi dell'art. 3, è articolata
nelle fasce di utenza domestica e non domestica”.
Dalle norme ora richiamate si trae quindi che la metodologia tariffaria si articola nelle
seguenti fasi fondamentali:
   1. individuazione e classificazione dei costi del servizio;
   2. suddivisione dei costi tra fissi e variabili;
   3. ripartizione dei costi fissi e variabili in quote imputabili alle utenze domestiche e alle
      utenze non domestiche;
   4. calcolo delle voci tariffarie, fisse e variabili, da attribuire alle singole categorie di
      utenza, in base alle formule e ai coefficienti indicati dal metodo.

Il presente Piano Finanziario rappresenta, pertanto, l’indispensabile base di riferimento per la
determinazione delle tariffe e per il loro adeguamento annuo (artt. 49, comma 8, del D.Lgs. n.
22 del 1997; art. 8 del D.P.R. n. 158 del 1999), ai sensi del quale “Il consiglio comunale deve
approvare le tariffe del tributo entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del
bilancio di previsione, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti
urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dall'autorità competente”.
Ed è esclusivamente questo l’aspetto - specificamente attinente al Prospetto economico-
finanziario (PEF) – che è oggetto della presente analisi.

                                                                                                    5
1. DESCRIZIONE DEL MODELLO GESTIONALE ED ORGANIZZATIVO
       (Art. 8, c. 3° DPR 158/99)

La gestione dei rifiuti solidi urbani è tipicamente definita come la raccolta, il trasporto, il
recupero e lo smaltimento dei rifiuti sia in discarica che presso gli impianti di smaltimento.
Il Comune di GENZANO DI ROMA conta 23.892 abitanti. Il numero delle utenze domestiche
iscritte a ruolo è di 12.924 unità, mentre il numero di utenze non domestiche è di 1.536 unità.
Il Comune di Genzano di Roma gestisce i servizi di Igiene Urbana attraverso vari contratti di
servizio.
Le aziende esterne alle quali sono affidati i vari servizi afferenti la gestione dell’Igiene Urbana
e le attività da esse svolte sono riassunte nella seguente tabella:

                           Tabella delle attività affidate all’esterno
                                                                                   Durata del
           Azienda            Attività Svolte       Riferimenti contrattuali
                                                                                    servizio
                         Raccolta rifiuti,
                                                     Contratto Rep. 1296 del
  AMBIENTE SPA           spazzamento, gestione                                  In proroga tecnica
                                                          23/09/2013
                         isola ecologica

  RIDA AMBIENTE          Trattamento TMB                Scrittura privata       Rinnovo annuale

                         Recupero rifiuti da         Contratto Rep. 1347 del
  ECOSYSTEM SPA                                                                 In proroga tecnica
                         spazzamento stradale             15/12/2015
                         Recupero rifiuti
                                                     Contratto Rep. 1359 del        Fino al
  ECO-CONSUL             provenienti da mense e
                                                          10/03/2016              26/08/2018
                         cucine
                         Recupero rifiuti
                                                     Contratto Rep. 1346 del
  REFECTA SRL            provenienti dal Centro                                 In proroga tecnica
                                                          15/12/2015
                         comunale di raccolta
                         Recupero rifiuti
  S.E.P.                 provenienti da mense e         Scrittura privata       Rinnovo annuale
                         cucine
                         Raccolta e smaltimento
  DITTE VARIE                                                                      Al bisogno
                         amianto

Al fine di fornire un quadro complessivo dei costi di gestione del servizio, nella tabella che
segue riportiamo i dati relativi alla gestione amministrativa, per quanto riguarda il Personale
utilizzato, il cui costo è stato calcolato in relazione al tempo dedicato al servizio suddetto.
Per ciascuna risorsa è riportato il costo da imputare al ciclo di gestione dei Rifiuti Solidi
Urbani.

                        Tabella dei costi per la gestione Amministrativa

                                                                                                     6
Percentuale           Costo da
            Risorse        Inquadramento              Area d’appartenenza            impiegata            imputare
               1                                            TECNICA                                       21.487,00
                             DIRIGENTE                                                  25%
               1                                            TECNICA                                       32.075,00
                                 D3                                                     80%
               1                 C1                         TECNICA                     25%               7.744,00
               1                 B5                         TECNICA                     25%               7.238,00
               1             DIRIGENTE              ECONOMICA FINANZIARIA               25%               21.487,00
               1                 C2                 ECONOMICA FINANZIARIA               25%               7.781,00
               1                                    ECONOMICA FINANZIARIA               70%               21.787,00
                                 C2
               1                                    ECONOMICA FINANZIARIA               40%               12.664,00
                                 C3
               1                                    ECONOMICA FINANZIARIA                                 8.215,00
                                 C5                                                     25%
               1                                    ECONOMICA FINANZIARIA                                 14.075,00
                                 B7                                                     50%
Totale        10                                            TOTALE                                      154.553,00

La tabella seguente riporta il dettaglio delle modalità e frequenza delle attività previste nella
gestione del ciclo RSU.

                           Tabella delle modalità e frequenze di raccolta
                           Modalità di attuazione                                  Modalità attuazione
    Flusso di raccolta                                     Frequenza
                               del servizio                                    (Porta / porta cassonetto ecc.)
        Raccolta            Gestione affidata a       Secondo calendario
                                                                               Ritiro Porta a Porta con sacchi
     Indifferenziata               terzi               PAP delle utenze
                            Gestione affidata a
          Toner                                            Al bisogno            Consegna Isola ecologica
                                   terzi
                            Gestione affidata a                               Spazzamento stradale manuale e
  Residui pulizia strade                                  Giornaliera
                                   terzi                                              meccanizzato
   Pitture con solventi     Gestione affidata a       Al bisogno / app. con
                                                                                 Consegna Isola ecologica
        pericolosi                 terzi                     gestore
                            Gestione affidata a       Al bisogno / app. con
    Batterie al piombo                                                           Consegna Isola ecologica
                                   terzi                     gestore
                            Gestione affidata a       Al bisogno / app. con
  App. fuori uso diverse                                                         Consegna Isola ecologica
                                   terzi                     gestore
      App. fuori uso        Gestione affidata a       Al bisogno / app. con
                                                                                 Consegna Isola ecologica
       pericolose                  terzi                     gestore
                            Gestione affidata a       Al bisogno / app. con
    App. e/e fuori uso                                                           Consegna Isola ecologica
                                   terzi                     gestore
                            Gestione affidata a       Al bisogno / app. con
    Tubi fluorescenti                                                            Consegna Isola ecologica
                                   terzi                     gestore
         Frigo con          Gestione affidata a       Al bisogno / app. con    Consegna Isola ecologica e/o
    clorofluorocarburi             terzi                     gestore                ritiro domiciliare
                            Gestione affidata a
         Amianto                                       Secondo necessità        Procedura della normativa
                                   terzi
                            Gestione affidata a       Secondo calendario      Ritiro Porta a Porta con Mastelli
      Carta Cartone
                                   terzi               PAP delle utenze                 bidoni roller
                            Gestione affidata a       Secondo calendario      Ritiro Porta a Porta con sacchi e
  Imballaggi di Plastica
                                   terzi               PAP delle utenze                    bidoni

                                                                                                                  7
Gestione affidata a    Secondo calendario     Ritiro Porta a Porta con Mastelli
    Imballaggi di Vetro
                                     terzi            PAP delle utenze                   bidoni
   Imballaggi di carta e      Gestione affidata a    Secondo calendario     Ritiro Porta a Porta con Mastelli
         cartone                     terzi            PAP delle utenze                bidoni roller
   Imballaggi materiali       Gestione affidata a
                                                         Al bisogno            Consegna Isola ecologica
          misti                      terzi
                              Gestione affidata a   Al bisogno / app. con    Consegna Isola ecologica e/o
       Ingombranti
                                     terzi                 gestore                ritiro domiciliare
                              Gestione affidata a
         Farmaci                                    Una volta a settimana         Contenitori stradali
                                     terzi
                              Gestione affidata a
    Medicinali diversi                              Una volta a settimana         Contenitori stradali
                                     terzi
                              Gestione affidata a
            Pile                                    Una volta a settimana         Contenitori stradali
                                     terzi
                              Gestione affidata a   Al bisogno / app. con
   Lampade al mercurio                                                         Consegna Isola ecologica
                                     terzi                 gestore
                              Gestione affidata a   Al bisogno / app. con
   Imballaggi di metallo                                                       Consegna Isola ecologica
                                     terzi                 gestore
                              Gestione affidata a   Al bisogno / app. con
          Legno                                                                Consegna Isola ecologica
                                     terzi                 gestore
                              Gestione affidata a   Al bisogno / app. con
      Ferro e acciaio                                                          Consegna Isola ecologica
                                     terzi                 gestore
                              Gestione affidata a   Al bisogno / app. con
   Rifiuti da costruzione                                                      Consegna Isola ecologica
                                     terzi                 gestore
   Rifiuti biodegradabili     Gestione affidata a    Secondo calendario     Ritiro Porta a Porta con Mastelli
     di cucine e mense               terzi            PAP delle utenze                   bidoni
     Apparecchiature          Gestione affidata a   Al bisogno / app. con
                                                                               Consegna Isola ecologica
    elettriche fuori uso             terzi                 gestore
         Abiti usati          Gestione affidata a                              Contenitore stradale in
                                                         Al bisogno
                                     terzi                                           convenzione
                              Gestione affidata a   Al bisogno / app. con    Consegna Isola ecologica e/o
           Inerti
                                     terzi                 gestore                ritiro domiciliare
                              Gestione affidata a   Al bisogno / app. con    Consegna Isola ecologica e/o
   Rifiuti Biodegradabili
                                     terzi                 gestore                ritiro domiciliare

La tabella successiva riporta il dettaglio delle quantità stimate, come proiezione sulla base
dei dati disponibili al primo semestre 2018 raccolte per ciascuna tipologia di rifiuti
(differenziati e non).

                                Tabella delle quantità di rifiuti raccolti
                                Destinazione
                                                                               Personale utilizzato
                                trattamento
  Flusso di raccolta                                  Kg rifiuti trattati       Interno / Esterno
                                  Impianto
   Rifiuti Urbani
                               RIDA AMBIENTE              3.279.771                  ESTERNO
   Indifferenziati
        Toner                   DITTE FILIERA                643                     ESTERNO
 Imballaggi di carta e
                             DITTE FILIERA CONAI           269.863                   ESTERNO
       cartone

 Imballaggi di Plastica     DITTE FILIERA COREPLA           4.191                    ESTERNO

 Imballaggi materiali        DITTE FILIERA CONAI           758.400                   ESTERNO
        misti

  Imballaggi di Vetro         CONSORZIO VETRO              775.303                   ESTERNO

  Miscugli o scorie di
                                REFECTA SRL                364.560                   ESTERNO
  cemento, mattoni,

                                                                                                                8
mattonelle, ceramica,
 provenienti solo da
 piccoli interventi di
  rimozione eseguiti
   direttamente dal
conduttore della civile
      abitazione
    Carta Cartone             DITTE FILIERA CONAI           765.977                ESTERNO
                                ECOCONSUL SRL
Rifiuti biodegradabili di
                                      SEP                  2.531.623               ESTERNO
     cucine e mense
                                   REFECTA

       Abiti usati                DITTE VARIE                1.500                 ESTERNO

Lampade al mercurio                 CDC RAEE                 1.474                 ESTERNO
       Frigo con
                                    CDC RAEE                 47.109                ESTERNO
  clorofluorocarburi
Oli grassi commestibili          CENTRO GRASSI                700                  ESTERNO
                                DITTE CONSORZIO
  Oli e grassi diversi                                       1.300                 ESTERNO
                                     CONOU
   Vernici, inchiostri            REFECTA SRL               19.047                 ESTERNO
         Farmaci                  REFECTA SRL                3.686                 ESTERNO
         Batterie                 REFECTA SRL                1.830                 ESTERNO
   App. e/e fuori uso               CDC RAEE                32.835                 ESTERNO
 App. fuori uso diverse             CDC RAEE                50.863                 ESTERNO
          Legno                   REFECTA SRL               322.697                ESTERNO
          Metallo                 REFECTA SRL               76.800                 ESTERNO
 Rifiuti Biodegradabili
  da manutenzione del           ECOCONSUL SURL              480.257                ESTERNO
     verde pubblico
  Rifiuti Pulizia strade          ECOSYSTEM                 324.823                ESTERNO
Ingombranti a recupero            REFECTA SRL               221.109                ESTERNO
        Totale                                             10.336.361

Con il modello gestionale ed organizzativo sopra descritto il Comune di GENZANO DI ROMA
è in grado di raccogliere in modo differenziato 7.056.590 Kg di rifiuti solidi urbani, pari al
68,27 % del totale dei rifiuti prodotti. La restante parte dei rifiuti solidi urbani prodotti pari
3.279.771 Kg è smaltita in modo indifferenziato.
Di seguito riportiamo un’analisi dettagliata delle quantità stimate di rifiuti raccolti distinte per
tipologia di materiali.
             Tabella di analisi delle Quantità di Rifiuti Prodotti stima anno 2018
                                                              Produzione Kg /
                            Quantità in Kg   Percentuale                             Produzione Kg /
 Flusso di raccolta                                          anno(Per Abitante)
                             stima 2018       sul totale                          giorno (Per Abitante)
                                                                 n. 23.892
     Rifiuti Urbani
                              3.279.771         31,73%                137,27              0,38
     Indifferenziati
         Toner                   643            0,01%                  0,03               0,00
 Imballaggi di carta e
                               269.863          2,61%                 11,30               0,03
        cartone
Imballaggi di Plastica          4.191           0,04%                  0,18               0,00
 Imballaggi materiali
                               758.400          7,34%                 31,74               0,09
          misti
  Imballaggi di Vetro          775.303          7,50%                 32,45               0,09
  Miscugli o scorie di
   cemento, mattoni,           364.560          3,53%                 15,26               0,04
mattonelle, ceramica,

                                                                                                          9
provenienti solo da
  piccoli interventi di
  rimozione eseguiti
   direttamente dal
conduttore della civile
       abitazione
     Carta Cartone          765.977       7,41%              32,06                   0,09
 Rifiuti biodegradabili
                           2.531.623     24,49%              105,96                  0,29
   di cucine e mense
       Abiti usati           1.500        0,01%               0,06                   0,00
Lampade al mercurio          1.474        0,01%               0,06                   0,00
        Frigo con
                             47.109       0,46%               1,97                   0,01
  clorofluorocarburi
        Oli grassi
                              700         0,01%               0,03                   0,00
      commestibili
  Oli e grassi diversi       1.300        0,01%               0,05                   0,00
   Vernici, inchiostri      19.047        0,18%              0,80                    0,00
         Farmaci             3.686        0,04%              0,15                    0,00
         Batterie            1.830        0,02%              0,08                    0,00
   App. e/e fuori uso       32.835        0,32%              1,37                    0,00
App. fuori uso diverse      50.863        0,49%              2,13                    0,01
          Legno             322.697       3,12%              13,51                   0,04
         Metallo            76.800        0,74%              3,21                    0,01
Rifiuti Biodegradabili
 da manutenzione del        480.257       4,65%              20,10                   0,06
    verde pubblico
 Rifiuti Pulizia strade     324.823       3,14%              13,60                   0,04
     Ingombranti a
                            221.109       2,14%               9,25                   0,03
        recupero
      TOTALE               10.336.361      100              432,63                  1,19

1.1 OBIETTIVI DI GESTIONE DEL CICLO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
  PER IL PERIODO 2019-2021

Al fine di una migliore pianificazione della gestione dei rifiuti urbani ed assimilati alla quale
deve essere commisurata una tariffa socialmente sostenibile, nel presente paragrafo si
vogliono riassumere obiettivi che il Comune di Genzano di Roma si prefigge nel triennio
2019/2021 per la gestione dei rifiuti urbani nel proprio territorio comunale.
Per una migliore chiave di lettura si riporta di seguito un grafico illustrativo:

   10.000.000

   8.000.000

    7.000.000
                                                                              differenziata
    5.000.000
                                                                              indifferenziata
    3.000.000

    2.000.000

             0
                    2019                 2020                    2021

                                                                                                10
Nella tabella seguente vengono riportati, in modo analitico per ciascuna tipologia di rifiuto
raccolto (differenziato e non differenziato), gli obiettivi di raccolta differenziata che il Comune
di Genzano di Roma vuole raggiungere nel triennio:

                          Tabella degli Obiettivi di Raccolta Differenziata
                                      Stima Kg Anno   Stima Kg Anno   Stima Kg Anno   Stima Kg Anno
        Tipologia Rifiuto
                                          2018            2019            2020            2021
   Rifiuti Urbani Indifferenziati       3.279.771       3.230.575       3.214.176       3.197.777
              Toner                       643             653             656             659
   Imballaggi di carta e cartone         269.863        273.911          275.260         276.609
       Imballaggi di Plastica             4.191          4.254            4.275           4.296
    Imballaggi materiali misti           758.400        769.776          773.568         777.360
        Imballaggi di Vetro              775.303        786.932          790.809         794.685
    Miscugli o scorie di cemento,
   mattoni, mattonelle, ceramica,
     provenienti solo da piccoli
                                         364.560        370.028          371.851         373.674
  interventi di rimozione eseguiti
 direttamente dal conduttore della
         civile abitazione
          Carta Cartone                  765.977        777.467          781.297         785.127
 Rifiuti biodegradabili di cucine e
                                        2.531.623       2.569.597       2.582.255       2.594.913
              mense
            Abiti usati                   1.500          1.523            1.530           1.538
       Lampade al mercurio                1.474          1.496            1.504           1.511
   Frigo con clorofluorocarburi          47.109          47.815          48.051          48.286
      Oli grassi commestibili             700             711             714             718
         Oli grassi diversi               1.300          1.320            1.326           1.333
        Vernici, inchiostri              19.047          19.333          19.428          19.524
             Farmaci                      3.686          3.741            3.759           3.778
             Batterie                     1.830          1.857            1.867           1.876
        App. e/e fuori uso               32.835          33.328          33.492          33.656
      App. fuori uso diverse             50.863          51.626          51.880          52.134
              Legno                      322.697        327.538          329.151         330.765
              Metallo                    76.800          77.952          78.336          78.720
    Rifiuti Biodegradabili da
                                         480.257        487.461          489.862         492.264
 manutenzione del verde pubblico
       Rifiuti Pulizia strade            324.823        329.695          331.319         332.943
     Ingombranti a recupero              221.109        224.425          225.531         226.636

             TOTALE                    10.336.361      10.393.014      10.411.898      10.430.782

 Totale % raccolta differenziata         68,27%         68,92%           69,13%          69,34%

                                                                                                      11
2 INDIVIDUAZIONE DEI COSTI DEL SERVIZIO
L’art. 2, comma 2, del D.P.R. n. 158 del 1999 sancisce il principio di obbligatoria e integrale
copertura di tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti tramite la tariffa, principio
ribadito dal comma 654 dell’Art 1 della Legge n. 147/2013, che prevede la copertura integrale
dei costi di investimento e di esercizio.
L’art. 3 del D.P.R. n. 158 del 1999 specifica poi che:
        il costo complessivo del servizio è determinato in base alle prescrizioni della tariffa di
         riferimento da dettagliare nel PEF (comma 1);
        le voci di costo sono determinate dal punto 3 dell’Allegato 1 al D.P.R. n. 158 del 1999
         (commi 2 e 3).
Nel PEF vanno dunque inserite tutte e sole le voci di costo indicate dal D.P.R. n. 158 del 1999,
cosicché:
     nessun costo che non sia previsto dal metodo può rientrare nel PEF;
     nessun costo individuato come rilevante dal metodo può esserne escluso;
     le voci di costo entrano esattamente nella misura consentita dal medesimo D.P.R. n.
      158 del 1999 e pertanto nessun costo può essere inserito nel PEF per un valore diverso
      - maggiore o minore - di quanto è previsto dal metodo.
Il punto 2, Allegato 1, del D.P.R. n. 158 del 1999 individua i costi da inserire nel PEF,
correlandoli alla loro natura - costi operativi di gestione, costi comuni e costi d’uso del
capitale - con ulteriori articolazioni al loro interno, come meglio dettagliato nella tabella
seguente:
Costi operativi di gestione (CG)          Costi comuni (CC)                    Costi d’uso capitale (CK)

Costi di gestione RSU indifferenziati     - costi amministrativi (CARC)        - ammortamenti (Amm.)
(CGIND):                                  - costi generali di gestione (CGG)   - accantonamenti (Acc.)
  - costi spazzamento e lavaggio          - costi comuni diversi (CCD)         - remunerazione del capitale investito (R)
  strade e piazze pubbliche (CSL)
  - costi di raccolta e trasporto RSU
  (CRT)
  - costi di trattamento e smaltimento
  RSU (CTS)
  - altri costi (AC)

Costi di gestione raccolta
differenziata (CGD):
  - costi di raccolta differenziata per
  materiale (CRD)
  - costi di trattamento e riciclo
  (CTR)

2.1 - Costi operativi di gestione (CG)
I costi operativi di gestione sono generati dalle attività che compongono direttamente il
servizio di gestione dei rifiuti urbani che, ai sensi dell’art. 184, comma 2, del D.Lgs. n. 152 del
2006 (T.U. dell’Ambiente), ricomprende:
    1. la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti “interni” prodotti nei locali e nelle
       aree scoperte soggette al tributo, ossia dalle utenze domestiche e non domestiche;
                                                                                                                       12
2. la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dallo spazzamento delle
       strade ed aree pubbliche;
   3. la gestione dei rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree
       pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico;
   4. la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dal “verde pubblico”, come
       giardini, parchi e aree cimiteriali;
   5. la gestione dei rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni e da altre attività
       cimiteriali, diversi da quelli contemplati da altre disposizioni relative ai rifiuti urbani.
Quindi i costi operativi di gestione sono dati dalle seguenti voci:
            CG = CGIND + CGD
dove
CGIND    =>       Somma dei costi relativi al ciclo di gestione dei rifiuti
                        indifferenziati
CGD     =>       Somma dei costi relativi al ciclo di gestione dei rifiuti differenziati

2.1.1 Costi relativi alla gestione dei rifiuti indifferenziati

Sulla base dei dati previsionali di spesa forniti dall’Ufficio Tecnico del Comune, i Costi relativi
alla categoria CGIND sono stati ricostruiti secondo il seguente schema:
                     CGIND = CSL + CRT + CTS + AC

e calcolati in riferimento al triennio 2019– 2021 ed avendo come riferimento i costi relativi
all'anno 2018, nonché rimodulati secondo le indicazioni pervenute dall’Amministrazione in
relazioni agli interventi aggiuntivi programmati, rispetto all’appalto di servizio di gestione dei
RSU.

                             Costi Gestione Servizi RSU Indifferenziati (CGIND)
                                     Piano finanziario ex art. 8 DPR 158/99
                                                                    ANNO DI RIFERIMENTO
                                                          2019              2020           2021
   A – Totale Costi Spazzamento e
                                                         337.188,75         839.300,00      839.300,00
   Lavaggio strade ed aree pubbliche(CSL)
   B – Costi Raccolta e Trasporto RSU e
                                                         412.984,00         412.984,00      412.984,00
   smaltimento (CRT)
   C – Costi Trattamento e Smaltimento RSU
                                                         490.000,00         483.316,00      480.850,00
   (CTS)
   D – Altri Costi (AC)- Costo dir. E controllo
   esec. contratto, scarichi indir. isola
   ecol.,smalt. residui e pulizia caditoie,
                                                         782.249,14         728.241,14      728.241,14
   interv. rimoz. rifiuti abbandonati, decreto
   ingiuntivo Pontina Ambiente, Automezzi,
   carburante…ecc…
                                                  2.022.421,89     2.463.841,14           2.461.375,14
   TOTALE (CGIND) = A + B + C + D

                                                                                                         13
2.1.2 Costi relativi alla gestione dei rifiuti differenziati

Dopo aver esposto analiticamente i costi relativi alla raccolta indifferenziata
valutiamo i costi afferenti la raccolta differenziata, riportando nella tabella seguente il
dettaglio della categoria CGD, composta a sua volta dalle seguenti sottocategorie:

            CGD = CRD + CTR

Anche in tal caso i costi previsti per gli anni 2020-2021 sono ottenuti dalle previsioni
di bilancio del 2019.

I costi relativi al ciclo di gestione dei rifiuti differenziati del comune di GENZANO DI
ROMA sono riportati nella tabella che segue:

                Tabella dei Costi di Gestione dei Rifiuti Differenziati (CGD)
                            Costi Gestione Servizi RSU Differenziati (CGD)
                                  Piano finanziario ex art. 8 DPR 158/99
                                                                   ANNO DI RIFERIMENTO

                                                     2019             2020                2021
   A – Costi di Raccolta Differenziata per
                                                   1.605.646,25     1.103.535,00         1.103.535,00
   materiali (CRD)
   B – Costi TRATTAMENTO E RICICLO (CTR)             540.000,00       483.316,00           480.850,00
                                                  2.145.646,25     1.586.851,00          1.584.385,00
   TOTALE (CGD) = A + B

2.2 - I costi comuni (CC)
L’allegato 1, punto 2.2, del D.P.R. n. 158 del 1999 ricomprende nei costi comuni:
  o    i costi amministrativi relativi allo svolgimento delle attività di accertamento,
       riscossione e contenzioso (CARC); vi rientrano in particolare, purché inerenti a tale
       attività i costi del personale, i compensi per consulenze legali e simili, l’acquisto di beni
       e servizi da terzi;
  o    i costi generali di gestione (CGG), che ricomprendono in particolare i costi relativi al
       personale impiegato nella gestione dei rifiuti differenziati e indifferenziati, per la quota
       non imputabile ai costi operativi di gestione;
  o    i costi comuni diversi (CCD), tra cui si ricordano i costi per studi e consulenze non
       inseribili nei costi operativi o nei costi amministrativi CARC, il fondo rischi crediti, i
       crediti inesigibili, gli interessi passivi.
I costi in esame non erano in alcun modo computabili nella determinazione della TARSU, in
quanto non diretti alla prestazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Essi devono
invece essere inseriti nel presente PEF e rilevano quindi nel computo delle tariffe TARI
applicandosi le disposizioni del D.P.R. n. 158 del 1999.
Sulla base dei dati previsionali di spesa forniti dall’Ufficio Tecnico del Comune, i Costi
operativi di Gestione, i quali si ripetono per tutte le annualità del triennio di riferimento 2019-
2021, sono stati ricostruiti secondo il seguente schema:

                                                                                                        14
CC - COSTI COMUNI
CARC - Costi Amm.vi accertamenti, riscossione e
                                                                 Importo            Importo
contenzioso
  Aggiornamento software                                   €      5.000,00
  Aggio riscossione coattivo                               €     15.000,00

Totale CARC                                                                         20.000,00

CGG - Costi Generali di Gestione                                  Importo           Importo
  Personale (50% dei costi del personale della ditta non
                                                           €     78.508,86
  direttamente Impiegato nell’attività operativa)
  Personale (Ente)                                         €    154.553,00

Totale CGG                                                                         233.061,86

CCD - Costi Comuni Diversi                                        Importo           Importo

  Fondo svalutazione crediti o FCDE                        €    200.000,00
  Crediti inesigibili al netto FSC                         €            -
  Contributo MIUR (a dedurre)                              -€    20.000,00
  Recupero evasione (a dedurre)                            -€    20.000,00

Totale CCD                                                                         160.000,00

Totale CC - Costi Comuni                                                           413.061,86

2.3 – Riduzioni ed Agevolazioni
Le riduzioni e le agevolazioni comportano in generale un minor introito da tariffa. Va peraltro
operata una netta distinzione tra le prime e le seconde, perché diversa è l’incidenza sul
presente PEF.
2.3.1 RIDUZIONI
Rientrano tra le riduzioni in senso stretto quegli abbattimenti della misura tariffaria rispetto
all’ammontare ordinario da applicare a talune fattispecie che presentano una minor attitudine
a produrre rifiuti o comunque a fruire del pubblico servizio di gestione dei rifiuti. In questo
insieme si collocano le ipotesi previste ai commi 649, 657, 658 e 659 dell’art. 1 della Legge n.
147 del 2013, ossia:
Comma 649 Nella determinazione della superficie assoggettabile alla TARI non si tiene conto
          di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti
          speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi
          produttori, a condizione che ne dimostrino l'avvenuto trattamento in
          conformità alla normativa vigente;
Comma 657 Riduzione non superiore al 60% della tariffa per le zone in cui non è effettuata la
          raccolta, determinata, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal
          più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita;
Comma 658 Riduzioni per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche;

                                                                                                15
Comma 659 Riduzioni tariffarie ed esenzioni nel caso di:
                a) abitazioni con unico occupante;
                b) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e
                   discontinuo;
                c) locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad
                   uso non continuativo, ma ricorrente;
                d) abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di
                   sei mesi all'anno, all'estero;
                e) fabbricati rurali ad uso abitativo.
Proprio perché esse presentano una minor attitudine a fruire del servizio pubblico, il minor
gettito che ne deriva non deve essere controbilanciato da entrate diverse dai proventi del
tributo, cosicché per assicurare l’integrale copertura dei costi, il minor gettito, suddiviso in
quote fisse e variabili, deve essere inserito tra i costi del PEF.
Sulla scorta dei dati riferiti all’esercizio 2018 attualmente presenti nell’anagrafe tributaria ai
fini TARI, l’ammontare complessivo delle superfici oggetto delle riduzioni, comportano in
termini di gettito previsionale da coprire, un ammontare pari ad € 38.993,00 .
2.3.2 AGEVOLAZIONI
Del tutto diversa è invece la situazione concernente le ulteriori riduzioni ed esenzioni atipiche
deliberate dal consiglio comunale ai sensi del comma 660 dell’art. 1 della Legge n. 147/2013.
Per tali agevolazioni la relativa copertura è assicurata da risorse diverse dai proventi del
tributo di competenza dell'esercizio al quale si riferisce l'iscrizione stessa. Le agevolazioni in
esame possono essere inserite nel PEF, purché controbilanciate da un eguale contributo a
carico del comune.
La stima per l’esercizio 2018 delle agevolazioni deliberate sono, in termini di gettito
previsionale, pari ad € 15.682,61 .

2.4 – Ripartizione fra Costi Fissi e Costi Variabili
Individuati e classificati i costi rilevanti nel PEF, il metodo tariffario ne opera una successiva
ripartizione in due grandi categorie:
    a) costi fissi o relativi alle componenti essenziali del servizio;
    b) costi variabili, dipendenti dai quantitativi di rifiuti prodotti.
La suddivisione in esame è attuata inserendo specifici insiemi di costo nell’una o nell’altra
categoria, secondo quanto dettagliato nella tabella seguente:
Costi fissi                                             Costi variabili
  costi di spazzamento e di lavaggio delle strade ed     costi di raccolta e trasporto relativi ai rifiuti
   aree pubbliche (CSL)                                    indifferenziati (CRT)
  costi per attività di accertamento, riscossione e      costi di trattamento e smaltimento dei rifiuti
   contenzioso (CARC)                                      indifferenziati (CTS)
  costi generali di gestione (CGG), tra cui almeno       costi di raccolta differenziata per materiale (CRD)
   la meta del costo del personale;                       costi di trattamento e riciclo, al netto delle entrate
  costi diversi (CCD)                                     dal recupero di materiali ed energia dai rifiuti
  altri costi (AC)                                        (CTR)
  costi d’uso del capitale (CK)

                                                                                                               16
Si evidenzia, pertanto il seguente prospetto riassuntivo:

      RIPARTIZIONE fra Costi FISSI e Costi VARIABILI        Importo
  COSTI VARIABILI
  CRT - Costi raccolta e trasporto RSU                                412.984,00
  CTS - Costi di Trattamento e Smaltimento RSU                        490.000,00
  CTR - Costi di Trattamento e Riciclo                                540.000,00
  CRD - Costi di Raccolta Differenziata per materiale             1.605.646,25
  Riduzioni parte variabile                                            28.489,00
  Totale COSTI VARIABILI                                         3.077.119,25
  COSTI FISSI
  CSL - Costi Spazz. e Lavaggio strade e aree pubbl.                  337.188,75
  CARC - Costi Amm. Di accertam., riscoss. e cont.                     20.000,00
  CGG - Costi Generali di Gestione                                    233.061,86
  CCD - Costi Comuni Diversi                                          160.000,00
  AC - Altri Costi                                                    782.249,14
  CK - Costi d'uso del capitale                                                -
  Riduzioni parte fissa                                                10.504,00
  Totale COSTI FISSI                                             1.543.003,75

           Totale COSTI DI GESTIONE DA COPRIRE                 4.620.123,00

                                                                                   17
3 – LE TARIFFE

3.1 – Ripartizione dei costi tra le Utenze Domestiche e NON Domestiche
Il PEF individua e classifica i costi che devono essere coperti con le entrate della TARI. Le
delibere tariffarie sono invece finalizzate a ripartire i costi indicati dal PEF tra gli utenti, in
conformità alle regole contenute nel metodo, e pertanto a determinare le voci tariffarie da
applicare ai parametri imponibili (superficie, numero degli occupanti).
La prima operazione da compiere a tal fine è costituita dalla ripartizione dei costi fissi e
variabili, come indicati dal PEF, tra le due macrocategorie di Utenze Domestiche e Utenze NON
Domestiche (art. 4, comma 2, del D.P.R. n. 158 del 1999), cosicché ne risulta la seguente
quadripartizione:

                             Utenze Domestiche (UD)            Utenze NON Domestiche (UND)

 Costi Fissi (CF)                        CFd                                 CFnd
 Costi Variabili (CV)                   CVd                                  CVnd

    Le Utenze Domestiche sono costituite soltanto dalle abitazioni familiari e pertinenze,
     suddistinte in n. 7 categorie in relazione al numero degli occupanti ;
    Le Utenze NON Domestiche ricomprendono tutte le restanti utenze (rappresentano
     quindi una categoria residuale), in cui rientrano, come specifica l’art. 6, comma 1, del
     D.P.R. n. 158 del 1999:
           o le attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere;
           o le “comunità”, espressione da riferire alle “residenze collettive e simili, di cui al
             gruppo catastale P1 del D.P.R. n. 138 del 1998, corrispondente all’attuale
             gruppo catastale B1 (collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi,
             conventi, seminari e caserme);
       Per il Comune di Genzano di Roma, contraddistinto da un numero di residenti
       superiore a 5.000 abitanti, le Utenze NON Domestiche sono differenziate in relazione
       all’attività svolta in n. 31 diverse tipologie.

Al fine di definire un criterio razionale di ripartizione dei costi, in ottemperanza dell’art. 4,
comma 2, del D.P.R. n. 158 del 1999, e constatato che, allo stato attuale, Ambi.en.te. SpA,
concessionaria del servizio di gestione, raccolta e smaltimento, non dispone di sistemi in
grado di individuare per ciascuna delle categorie di cui sopra l’esatta quantità di produzione
di rifiuti solidi urbani, si è scelto di utilizzare la base dati anagrafica del ruolo tributario.

Dall’analisi di quest’ultima, si evince come la bollettazione TARI 2018 ha presentato le
seguenti percentuali a fronte di una produzione complessiva di rifiuti quantificata

                                                                                                18
nell’esercizio 2018 in circa 10 MLN di Kg; pertanto, si delinea il seguente schema di
ripartizione dei costi di gestione:

                                 Utenze                 Utenze NON
                                                                                    TOTALE
                              Domestiche (UD)         Domestiche (UND)
 % Costi Fissi (CF)                47,60%                  52,40%                    100,00
 % Costi Variabili (CV)            80,65%                  19,35%                    100,00

3.2 – Copertura costi-gettito
L’art. 3 del D.P.R. n. 158 del 1999 prevede che la tariffa è composta da una quota determinata
in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite in
particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti, e da una quota
rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione,
in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio.
L’importo addebitato al singolo utente è, pertanto, dato dalla somma di due componenti, ossia
presenta una struttura c.d. “binomiale”:
   a) una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del
      servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere e ai relativi
      ammortamenti;
   b) una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e
      all’entità dei costi di gestione.
Con l’art. 5, comma 2, primo periodo, e l’art. 6, comma 2, primo periodo, del D.P.R. n. 158 del
1999, si dispone di determinare la parte variabile in una tariffa per unità di rifiuto conferito
dal singolo utente. La scarsa diffusione dei necessari sistemi di misurazione individuale ha
peraltro fatto emergere la necessità, già all’interno del D.P.R. n. 158 del 1999, “per gli enti
locali che non abbiano validamente sperimentato tecniche di calibratura individuale degli
apporti”, di rapportare la parte variabile anche a un quantitativo medio ordinario di rifiuto
prodotto.
La tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di
superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri
determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile
1999, n. 158. Ciò non esclude peraltro la possibilità (non l’obbligo) per “I comuni che hanno
realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio
pubblico” di prevedere con regolamento “l'applicazione di una tariffa avente natura
corrispettiva, in luogo del tributo”.

                                                                                                   19
L’entrata destinata a coprire i costi della gestione dei rifiuti urbani, si articola quindi in due
distinte forme:
   a) la TARIFFA-TRIBUTO, applicata nei comuni che non hanno attivato la misurazione
      puntuale della quantità di rifiuti conferiti e nei comuni che, pur attuando la
      misurazione puntuale, non optino per l’entrata-corrispettivo; è questo il regime
      scelto dal Comune di Genzano di Roma;
   b) la TARIFFA-CORRISPETTIVO, applicata solo nei comuni che abbiano attivato la
      misurazione puntuale e che abbiano specificamente optato, nel regolamento per
      questa forma di entrata;
Pertanto, alla quadripartizione dei costi (distinti in fissi e variabili e imputati alle
macrocategorie di utenza domestica e non domestica) corrisponde un’analoga
quadripartizione del gettito e soprattutto un sistema di equazioni che eguaglia ciascuna
delle corrispondenti componenti di gettito e quindi anche il complesso dei costi al gettito
globale.
                                Utenze                Utenze NON
                                                                                 TOTALE
                             Domestiche (UD)        Domestiche (UND)
 Costi Fissi (CF)                  € 734.469,79           € 808.533,97         € 1.543.003,75

 Costi Variabili (CV)            € 2.481.696,68           € 595.422,57         € 3.077.116,25

 TOTALE                          € 3.216.166,47         € 1.403.956,54         € 4.620.123,00

3.3 – La determinazione dei “coefficienti K”
La determinazione delle tariffe relative alle Utenze Domestiche si fonda su coefficienti Ka
(per la parte fissa) e Kb (per la parte variabile), il cui valore dipende dalle dimensioni del
comune (superiore a 5.000 abitanti nel caso del Comune di Genzano di Roma) e dalla
collocazione dell’ente nelle tre macroregioni Nord, Centro e Sud.
Mentre il coefficiente Ka è invero individuato in misura fissa in ragione della popolazione e
all’ubicazione (tab. 1a e 1b), il parametro Kb è invece proposto in range delimitati all’interno
di valori minimi e massimi (tab. 2a e 2b).
Analogamente, per le Utenze NON Domestiche, la tariffa dipende da coefficienti di
produzione potenziale Kc (per la parte fissa) e da intervalli di produzione Kd (per la parte
variabile), entrambi determinati in range compresi tra un massimo e un minimo (tabelle 3a,
3b, 4a, 4c, Allegato 1, del D.P.R. n. 158 del 1999).
La pluralità di possibili valori dei coefficienti Kb, Kc e Kd pone il problema di motivare la
scelta compiuta, anche per impedire che - secondo una nota formula individuata dalla Corte
Costituzionale – la discrezionalità amministrativa trasmodi in arbitrio.
Sulla scorta di diverse pronunce, che mostrano comunque impostazioni non sempre
coincidenti, si possono comunque trarre i seguenti principi di massima:

                                                                                               20
a) l’Ente Comunale gode di ampi spazi di discrezionalità nella scelta dei valori dei
      coefficienti e quindi non può essere vincolato a valori meccanicamente determinati
      sulla base di specifiche indagini volte a rilevare l’attitudine media ordinaria a produrre
      rifiuti delle varie categorie di utenza ubicate sul territorio;
   b) si deve comunque evitare che il comune possa arbitrariamente e immotivatamente
      individuare valori massimi per talune categorie e minimi per altre, pur all’interno dei
      limiti individuati dal D.P.R. n. 158 del 1999.
Sotto il primo profilo, non è quindi necessario che i valori dei coefficienti Kb, Kc e Kd siano
determinati soltanto all’esito di apposite rilevazioni della produttività media ordinarie delle
varie categorie di utenza site sul territorio.
Sotto il secondo profilo, eliminate le situazioni di più stridente e immotivata disparità di
trattamento, può ritenersi che il Comune possa muoversi con una certa libertà all’interno dei
range individuati dal metodo per i coefficienti Kb, Kc, e Kd, anche se sembra prudenziale
evitare di fissare valori troppo prossimi a quelli massimi, per scongiurare eccessive disparità
di trattamento tra le varie categorie di utenza, salvo che non sussistano attendibili e specifici
motivi per una scelta diversa.
L’Ente può anche derogare ai limiti minimi e massimi indicati dal D.P.R. n. 158 del 1999, a
condizione però che dimostri, in base a una specifica e rigorosa indagine, l’esistenza di
circostanze particolari e riferite ad una specifica situazione locale e produttiva, che possono
non essere state individuate dai compilatori del D.P.R. n. 158 del 1999, che hanno rilevato
valori medi-ordinari all’interno di grandi aggregazioni sovraregionali (nord, centro, sud).

3.4 – Le tariffe per le Utenze Domestiche (UD)
QUOTA FISSA DELLE UTENZE DOMESTICHE

Le tariffe unitarie TFd relative alla quota fissa delle Utenze Domestiche, espresse in €/mq e
da applicare alla superficie imponibile, sono differenziate in relazione al numero (n) dei
componenti del nucleo familiare (punto 4.1, Allegato 1, del D.P.R. n. 158 del 1999).

                                        TFd = Quf ∙ Ka(n)

dove:
  Quf = quota fissa unitaria per unita di superficie, data dal rapporto tra il totale dei costi fissi
  attribuiti alle utenze domestiche e la superficie totale delle abitazioni occupate,
  opportunamente corretta per tener conto del coefficiente Ka(n);
  Ka(n) = coefficiente di adattamento, che tiene conto del numero di persone che
  compongono il nucleo familiare, i cui valori sono fissati nelle tabelle 1a e 1b del metodo.

A sua volta Quf è dato dalla seguente equazione:
                                 Quf = Ctuf / (∑ Stot(n) ∙ Ka(n))

dove:
                                                                                                  21
Ctuf = totale dei costi fissi attribuibili alle utenze domestiche.
   Stot (n) = superficie totale delle utenze domestiche con n componenti del nucleo familiare
   per l’anno di riferimento
   Ka(n) = coefficiente di adattamento che tiene conto della reale distribuzione delle superfici
   degli immobili in funzione del numero di componenti del nucleo familiare.
Le superfici Stot(n) vanno determinate in relazione all’anno di riferimento (e quindi si tratta
di dati stimati) ed al netto delle superfici non imponibili (ovvero le riduzioni di cui al punto
1.5), in quanto non produttive di rifiuti o comunque non conteggiabili nella superficie cui
applicare l’entrata.

Calcolo Tariffa FISSA – Utenze Domestiche
Ctuf da coprire € 734.469,79
Quf € 0,78
N° Componenti N° Utenze         Superficie Netta in    Ka applicato       TFd €/MQ          Gettito di
                                       MQ                                                copertura costi
                                        A                                    B               C=A*B
        1              2 .822             201.688,27       0,86       €      0,669916    €    195.117,02
        2              2.999              255.750,01       0,94       €      0,732234    €    187.268,90
        3              2.099              193.811,22       1,02       €      0,794552    €    153.993,09
        4              1.614              155.697,35       1,10       €      0,856870    €    133.412,36
        5                 389              41.651,44       1,17       €      0,911398    €     37.961,03
       >6                 199              27.884,75       1,23       €      0,958136    €     26.717,39
pertinenze             2.785               89.567,51       0,86       €      0, 669916   €     60.002,71
TOTALE               12.907                966.050                                       € 794.472, 50

QUOTA VARIABILE DELLE UTENZE DOMESTICHE

Mentre, le tariffe TVd relative alla quota variabile delle Utenze Domestiche non si
rapportano alla superficie, ma sono espresse in cifra fissa e differenziate in relazione al
numero (n) dei componenti del nucleo familiare (punto 4.2, Allegato 1, del D.P.R. n. 158 del
1999).
                                        TVd = Quv ∙ Kb(n) ∙ Cu
dove:
  Quv = quota variabile unitaria di produzione rifiuti, determinata dal rapporto tra il totale
  dei costi variabili o “divisibili” attribuibili alle utenze domestiche e il numero totale delle
  stesse, opportunamente corretto per tener conto del coefficiente Kb(n);
   Kb(n) = coefficiente proporzionale di produttività, che tiene conto del numero di persone
   che compongono il nucleo familiare, i cui valori devono essere individuati all’interno dei
   limiti predeterminati nella tabella 2 del metodo.
   Cu = costo unitario, dato dal rapporto tra i costi variabili attribuibili alle utenze domestiche
   e la quantità totale di rifiuti dalle medesime prodotti.

A sua volta Quv è dato dalla seguente equazione:
                                    Quv = Qtot / (∑N(n) ∙ Kb(n))
                                                                                                         22
dove:
  Qtot = quantità totale dei rifiuti attribuibili alle utenze domestiche;
   N(n) = numero totale delle utenze domestiche con n componenti del nucleo familiare.

I coefficienti Kb sono riportati nella tabella 2, Allegato 1, del D.P.R. n. 158 del 1999, riprodotta
nell’Allegato B. Per determinare il valore di Kb all’interno dei range individuati dal D.P.R. n.
158 del 1999 è utile porre:
                              Kb(n) = Min(n) + Ps ∙ (Max(n) – Min(n))
dove
  Min(n) = valor minimo di Kb per un nucleo familiare con (n) componenti;
   Max(n) = valor massimo di Kb per un nucleo familiare con (n) componenti;
   Ps = percentuale scelta nel range minimo-massimo;
La percentuale Ps consente immediatamente di individuare in quale punto del range si
collochi Kb(n), a prescindere dall’ampiezza del range individuato dal metodo; infatti se Ps = 0,
Kb(n) = Min(n); se Ps = 100%, Kb(n) = Max(n); se Ps = 50%, Kb(n) = Med(n).
Applicando le modifiche introdotte in sede di conversione del D.L. n. 16/2014, unitamente a
quanto espresso nelle linee guida del MEF – Dipartimento delle Finanze, si può ritenere
legittimo l’utilizzo di valori di Ps con comportino uno scostamento fino al 50% in aumento
rispetto al valore massimo e in diminuzione rispetto a quello minimo, relativamente ai
coefficienti di cui alle tabelle 2, 3a, 3b, 4a e 4b dell’Allegato 1 del D.P.R. n. 158/1999.

Calcolo Tariffa VARIABILE – Utenze Domestiche
Ctuf da coprire € 2.481.696,68
Quv € 102,32
N° Componenti N° Utenze Superficie       Netta    Ka applicato   TFd €/MQ          Gettito         di
                               in MQ                                               copertura costi
                       A                                               B                 C=A*B
        1            2 .822          201.688,27       1,30       €    133,019114   €       375.379,94
        2            2.999           255.750,01       2,00       €    204,644790   €       613.729,73
        3            2.099           193.811,22       3,05       €    312,083305   €       655.062,86
        4            1.614           155.697,35       3,40       €    347,896143   €       561.504,38
        5               389           41.651,44       4,30       €    439,986299   €       171.154,67
       >6               199           27.884,75       5,15       €    526,960335   €       104.865,11
pertinenze           2.785            89.567,51       0,00
TOTALE              12.907            966.050                                      €   2.481.696,68

                                                                                                    23
Le quote così definite rispettano quindi il requisito di copertura dei costi assegnato alle
Utenze Domestiche che, come si è visto nel paragrafo 2.2):

                                                Utenze Domestiche (UD)

                    Costi Fissi (CF)                          € 734.469,79

                    Costi Variabili (CV)                    € 2.481.696,68

                    TOTALE                                  € 3.216.166,47

Le modalità di calcolo per la singola utenza (n) finalizzato a garantire la copertura
complessiva dei costi di gestione come sopra definiti è il seguente:
                                   (TFd x Superficie) + TVd

A questo risultato deve essere aggiunto il 5% dell’Addizionale Provinciale, pertanto le
modalità di calcolo complessivo per la singola utenza (n) sono le seguenti:
                                  TARI – Utenze Domestiche
                             (((TFd x Superficie) + TVd) x 1,05)

3.5 – Le tariffe per le Utenze NON Domestiche (UND)
QUOTA FISSA DELLE UTENZE NON DOMESTICHE

Le tariffe unitarie TFnd relative alla quota fissa delle Utenze NON Domestiche, espresse in
€/mq e da applicare alla superficie imponibile, sono differenziate in relazione alla tipologia di
attività svolta (punto 4.3, Allegato 1, del D.P.R. n. 158 del 1999).

                                  TFnd(ap) = Qapf ∙ Kc(ap)
dove:
  Qapf = quota fissa unitaria per unita di superficie, determinata dal rapporto tra il totale dei
  costi fissi o “indivisibili” attribuibili alle utenze non domestiche e la superficie totale
  occupata, opportunamente corretta per tener conto del coefficiente Kc(n);
  Kc(ap) = coefficiente potenziale di produzione, che tiene conto della quantità potenziale di
  produzione di rifiuto connesso alla specifica tipologia di attività, i cui valori sono
  individuati dai comuni tra i minimi e i massimi indicati dal metodo.

A sua volta:
                             Qapf = Ctapf / (∑Stot(ap) ∙ Kc(ap))
                                                                                              24
dove:
  Ctapf = totale dei costi fissi attribuibili alle utenze non domestiche;
     Stot(ap) = superficie totale occupata dalle utenze dove si svolge l’attività in questione,
     relativa all’anno di riferimento.
I coefficienti Kc(ap) sono indicati dal D.P.R. n. 158 del 1999, suddivisi per popolosità dei
comuni (sopra i 5.000 abitanti: tab. 3A; sotto i 5.000 abitanti: tab. 3B) e per area geografica
(Nord, centro e sud), e riprodotti nell’Allegato B.
A tal fine è utile porre:
                            Kc(ap) = MinKc(ap) + Ps ∙ (MaxKc(ap) – MinKc(ap))
dove:
  MinKc(ap) = valor minimo di Kc(ap) indicato dal metodo;
     MaxKc(ap) = valor massimo di Kc(ap) indicato dal metodo;
     Ps = percentuale scelta nel range minimo-massimo
Applicando le modifiche introdotte in sede di conversione del D.L. n. 16/2014, unitamente a
quanto espresso nelle linee guida del MEF – Dipartimento delle Finanze, si può ritenere
legittimo l’utilizzo di valori di Ps con comportino uno scostamento fino al 50% in aumento
rispetto al valore massimo e in diminuzione rispetto a quello minimo, relativamente ai
coefficienti di cui alle tabelle 2, 3a, 3b, 4a e 4b dell’Allegato 1 del D.P.R. n. 158/1999.
Si rimarca che le superfici imponibili vanno determinate in relazione all’anno di riferimento (e
quindi si tratta di dati stimati) al netto delle superfici non imponibili, in quanto non
produttive di rifiuti o produttive di regola di rifiuti non conferibili al pubblico servizio.

Calcolo Tariffa FISSA – Utenze NON Domestiche
Ctapf da coprire                                               € 808.533,965
Somma S(ap) * Kc(ap)                                           244.439,04
Qapf                                                           € 3,31
Attività produttive per comuni > 5000           Superficie          Kc      TFnd €/MQ   Gettito di Copertura
             abitanti Centro                   Netta in MQ      applicato                       Costi
                                                    A                           B              C=A*B
 1      Musei, biblioteche, scuole,
        associazioni, luoghi di culto               8.323,26        0,583   €    1,93   €         16.050,54
 2      Cinematografi e teatri                        732,00        0,450   €    1,49   €          1.089,56
 3      Autorimesse e magazzini senza
        alcuna vendita diretta                      6.944,48        0,507   €    1,68   €         11.645,96
 4      Campeggi, distributori carburanti,
        impianti sportivi                           2.896,54        0,800   €    2,65   €          7.664,74
 5      Stabilimenti balneari                              -        0,637   €    2,11                      0
 6      Esposizioni, autosaloni                     4.182,18        0,526   €    1,74   €          7.276,39
 7      Alberghi con ristorante                     4.600,73        1,514   €    5,01   €         23.039,89
 8      Alberghi senza ristorante                   2.056,23        1,139   €    3,77   €          7.746,81
 9      Case di cura e riposo                      16.907,19        1,470   €    4,86   €         82.208,45
 10     Ospedali                                    4.109,84        1,700   €    5,62   €         23.110,08
 11     Uffici, agenzie, studi professionali       21.252,46        1,395   €    4,61   €         98.064,34
 12     Banche ed istituti di credito               6.060,35        1,210   €    4,00   €         24.255,53
 13     Negozi abbigl., calzature, libreria,
        cartol., ferram. e altri beni durev.       27.262,80        0,920   €    3,04   €         82.963,29
 14     Edicola, farmacia, tabaccaio,
        plurilicenze                                1.708,48        1,368   €    4,52   €         7.730,79
                                                                                                      25
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