Rassegna stampa 15 settembre 2016 - Anica

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Rassegna stampa
   15 settembre 2016

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INDICE

ANICA - ANICA CITAZIONI
   14/09/2016 Key4Biz                                                                  7
   Online la campagna 'Io Faccio Film' per le maestranze dell'audiovisivo (reportage
   video)

ANICA - ANICA SCENARIO
   15/09/2016 Corriere della Sera - Nazionale                                          9
   Sky, arrivano gli spot differenziati Tra le novità c'è MasterChef vip

   15/09/2016 Il Sole 24 Ore                                                           10
   Sky presenta i nuovi palinsesti

   15/09/2016 Il Sole 24 Ore                                                           11
   Infinity ed Eppela insieme su progetti finanziati dal web

   15/09/2016 La Repubblica - Nazionale                                                12
   Serie tv e spot ad personam Sky lancia la sfida al web

   15/09/2016 La Repubblica - Nazionale                                                13
   Se muore tua moglie smonta il frigorifero e demolisci la casa

   15/09/2016 La Repubblica - Nazionale                                                14
   Prima del Leone Diaz raccontava il ciclone Yolanda

   15/09/2016 Panorama                                                                 15
   SE IL CINEMA DI VENEZIA PARLA FILIPPINO MA NON ITALIANO

   15/09/2016 Panorama                                                                 16
   Io, Dory e l'Alzheimer

   15/09/2016 La Stampa - Nazionale                                                    19
   Lo psichiatra che restaura film

   15/09/2016 La Stampa - Nazionale                                                    20
   "Ho fatto un film piccolo su una storia vera che mi piaceva troppo"

   15/09/2016 La Stampa - Nazionale                                                    21
   Sky conferma l'intrattenimento Il futuro è il racconto del reale e la pubblicità
   personalizzata

   15/09/2016 La Stampa - Nazionale                                                    22
   "La Casa", cult di Sam Raimi ora diventa horror con ironia
15/09/2016 Il Messaggero - Nazionale                                                23
  Amanda Knox, ora i dubbi li hanno anche gli americani

  15/09/2016 Il Fatto Quotidiano                                                      25
  John, Paul, George e Ringo come non li abbiamo mai visti

  15/09/2016 Il Fatto Quotidiano                                                      27
  Un professore o un poliziotto: è sempre Marco Giallini

ANICA WEB - ANICA WEB
  14/09/2016 brescia.corriere.it 10:18                                                29
  Il giorno dei cinema a 2 euro fa breccia anche a Brescia

  14/09/2016 www.ilsecoloxix.it 09:40                                                 30
  Oggi il cinema costa 2 euro. E Muccino anticipa l'uscita

  14/09/2016 www.lanazione.it 16:33                                                   31
  Cinema a 2 euro, ecco le sale di Firenze

  14/09/2016 primissima.it 01:00                                                      32
  Gli spot della campagna istituzionale "Io faccio film"

  14/09/2016 www.gds.it 11:10                                                         34
  #Cinema2day, al via da oggi l'ingresso a due euro: ecco le sale siciliane che
  aderiscono

  14/09/2016 www.ilgiorno.it 18:18                                                    36
  Cinema2day, mercoledì 14 settembre film a 2 euro: ecco le sale a Milano

  14/09/2016 www.ilsussidiario.net 14:47                                              37
  CINEMA 2 EURO / Parte oggi l'iniziativa Cinema2Day: date, sale aderenti e i film
  disponibili (oggi, 14 settembre 2016)

  14/09/2016 www3.lastampa.it 05:52                                                   38
  Oggi il cinema costa 2 euro. E Muccino anticipa l'uscita

  14/09/2016 intelligonews.it 13:23                                                   39
  Oggi è il Cinema2Day con la prima di Muccino: trama e trailer di L'estate addosso

  14/09/2016 tuttoconsumatori.org 11:43                                               40
  Cinema2day: il 2° mercoledì del mese al cinema con 2 euro

  14/09/2016 www.ecodibergamo.it 09:41                                                41
  Cinema a 2 euro una volta al mese A Treviglio incasso per i terremotati

  14/09/2016 www.firstonline.info 13:34                                               42
  Al cinema con 2 euro: da oggi in 3.000 sale
14/09/2016 www.guidaviaggi.it 19:47                                                 43
E´ boom sul web per #cinematoday

14/09/2016 www.key4biz.it 16:45                                                     44
Online la campagna 'Io Faccio Film' per le maestranze dell'audiovisivo (reportage
video)

14/09/2016 www.movieplayer.it 15:44                                                 45
Io faccio film: on line la campagna a sostegno del cinema

14/09/2016 www.movieplayer.it 08:02                                                 46
Cinema2Day, ecco le sale che aderiscono all'iniziativa

14/09/2016 popcorntv.it 12:04                                                       47
Cinema2Day: da oggi si va al cinema con 2 euro

14/09/2016 traniviva.it 11:00                                                       48
Rubrica: Al Cinema Impero arriva "L'estate addosso" di Gabriele Muccino

14/09/2016 www.bresciatoday.it 11:43                                                49
"Cinema2Day", il mercoledì biglietti a 2 euro: le sale aderenti a Brescia

14/09/2016 www.cesenatoday.it 10:15                                                 50
Al cinema con 2 euro ogni secondo mercoledì del mese: ecco dove

14/09/2016 www.forlitoday.it 10:09                                                  51
Ogni secondo mercoledì del mese al cinema a 2 euro: ma a Forlì nessuna sala
aderisce

14/09/2016 www.ravennatoday.it 12:14                                                52
Al cinema con 2 euro ogni secondo mercoledì del mese: ecco dove

14/09/2016 www.riminitoday.it 12:33                                                 53
Al cinema con 2 euro ogni secondo mercoledì del mese: ecco dove

14/09/2016 yourlifeupdated.it 18:51                                                 54
Cinema2Day: come andare al cinema pagando solo 2 euro il biglietto

14/09/2016 spettacoli.leonardo.it 09:40                                             56
Al cinema con 2 euro: parte oggi Cinema2Day, tutte le sale

14/09/2016 hitechweb.info 10:43                                                     57
Cinema2day: l'iniziativa di Anec, Anem e Anica approda nelle sale

14/09/2016 youmovies.it 14:02                                                       58
UCI Cinemas aderisce a Cinema2Day

14/09/2016 cineblog.it 09:32                                                        59
Cinema2Day, in 3000 sale film a due euro - al via oggi l'iniziativa
14/09/2016 cineblog.it 09:20                                                             60
Box Office Italia 13 settembre, Io prima di te sempre in testa - oggi cinema a 2 euro

14/09/2016 itismagazine.it 23:26                                                         62
E2Forum, l'evento più innovativo del settore ascensoristico

14/09/2016 laprovinciadelsulcis.com                                                      63
"Cinema2Day", al cinema con due euro ogni secondo mercoledì del mese

14/09/2016 larampa.it 11:59                                                              64
Oggi al Cinema con 2 euro: ecco in quali cinema e per quali film

14/09/2016 radiomontecarlo.net 13:06                                                     65
Al cinema con 2 euro. L'iniziativa del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo

14/09/2016 rbcasting.com 13:35                                                           66
Partita la campagna Io Faccio Film, a supporto delle maestranze del settore
audiovisivo
ANICA - ANICA CITAZIONI

1 articolo
14/09/2016
Sito Web                                                  Key4Biz

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 Online la campagna 'Io Faccio Film' per le maestranze dell'audiovisivo
 (reportage video)

 A una settimana dalla presentazione di Io faccio film (Chi ama il cinema non lo tradisce) e dalla
 contemporanea messa on line del sito www.iofacciofilm.it vengono svelati i prossimi appuntamenti con gli
 eventi speciali della campagna: Io faccio film arriverà a Roma in occasione del Roma Web Fest (30
 settembre 2016) e a Napoli nell'ambito del Galà del Cinema e della Fiction in Campania (5 ottobre 2016).
 Presentata il 6 settembre scorso nell'ambito della 73/ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di
 Venezia, Io faccio film è un'iniziativa, unica nel panorama italiano, promossa dalle Associazioni
 dell'industria audiovisiva a tutela del patrimonio creativo italiano. Nel reportage video di Key4biz, le voci dei
 protagonisti dell'iniziativa presenti a Venezia73 per il lancio. I primi dati indicano un successo della
 campagna: la pagina Facebook (https://www.facebook.com/IoFaccioFilm) ha raggiunto più di 85.000 utenti
 con contenuti organici nella prima settimana. Per sostenere la campagna gli utenti possono twittare le
 proprie foto con il gesto "finger frame", utilizzando l'hashtag #IoFaccioFilm. Sul sito ufficiale dell'iniziativa
 verranno raccolte le foto degli utenti e di tutti coloro che desiderano mostrare il loro amore per il cinema. Il
 progetto Io faccio film, è una straordinaria campagna nata per sostenere e valorizzare le professionalità del
 cinema italiano e gli appassionati della settima arte. Con oltre 170.000 professionisti impiegati, infatti,
 l'industria audiovisiva italiana ha un valore di circa 14 miliardi di euro e costituisce un'importante risorsa
 culturale, economica e occupazionale per il nostro Paese. Una preziosa risorsa che va sostenuta, tutelata e
 rispettata. Per questo Io faccio film chiama in campo e si propone di coinvolgere non solo l'industria
 cinematografica, le istituzioni e gli addetti ai lavori ma anche il pubblico. La campagna è promossa da
 ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), FAPAV
 (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), MPA (Motion Picture Association
 EMEA) e UNIVIDEO (Editoria Audiovisiva Media Digitali e Online).

ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016                                                    7
ANICA - ANICA SCENARIO

15 articoli
15/09/2016                                                                                              diffusione:266814
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 I palinsesti
 Sky, arrivano gli spot differenziati Tra le novità c'è MasterChef vip
 Debutta la serie «Il racconto del reale», 18 reportage su temi d'attualità Campagne mirate La tecnologia
 consente pubblicità diversificate in base alle aree geografiche e al target
 R. Fra.

 Benvenuti nel 2054. Con un certo anticipo rispetto a quanto previsto in Minority Report (il film di Spielberg
 che attingeva dalla fantasia premonitrice di Philip K. Dick) la novità più importante (e inquietante) del
 palinsesto di Sky non ha a che fare con i programmi, ma con le pause all'interno degli stessi programmi.
 Ovvero l'applicazione della nuova tecnologia (grazie al sistema Sky AdSmart, attivo su tutti i My Sky) che
 consente di differenziare per target e per area geografica le campagne pubblicitarie, indirizzando per la
 prima volta spot differenti a diverse categorie di abbonati, anche sui canali lineari, veicolando messaggi più
 affini ai gusti e alle preferenze degli spettatori.
 Tra uno spot e l'altro però sono previsti anche i programmi dove ci sono più conferme che novità. Sky Uno,
 la rete più generalista della piattaforma pay, riparte da X Factor (da oggi le audizioni) con la giuria Fedez,
 Arisa, Soler e Agnelli. Torna anche Fiorello con la sua Edicola Fiore : dopo l'esperimento di nove puntate a
 giugno, la rassegna stampa mattutina si riavvia il 10 ottobre (anche in replica su Tv8) con un appuntamento
 quotidiano in diretta e l'edizione estesa della sera. Per distrarre i più giovani dai tablet e fargli accendere la
 tv si punta a un contenuto tipicamente Internet, ovvero #Socialface, con protagonisti sette tra gli youtubers
 più famosi d'Italia, da Favij in giù con le loro sfide ai limiti del demenziale (e oltre) che lasciano perplessi gli
 adulti ma fanno impazzire i ragazzini.
 Si cucina sempre parecchio (pure troppo). Dunque rieccoli. MasterChef (dal 22 dicembre) con i soliti quattro
 giudici (Bastianich, Cracco, Barbieri e Cannavacciuolo). Cracco si sdoppia perché è anche alla guida di
 Hell's Kitchen Italia (qui i cuochi professionisti sostituiscono quelli amatoriali). Mentre Alessandro Borghese
 si cimenta in 4 Ristoranti , la novità è Celebrity MasterChef - come la casa del Grande Fratello Vip ma
 ridotta a cucina - con 12 famosi un po' morti di fama, un po' morti di fame. Tra di loro Alex Britti, Maria
 Grazia Cucinotta, Filippo Magnini. A febbraio si rivede anche il conduttore di X Factor , che torna con il suo
 one man show E poi c'è Cattelan, che da quest'anno debutta in versione giornaliera con cinque puntate in
 onda dal lunedì al venerdì.
 Quanto alle serie tv - con lo sport tra i pilastri della piattaforma - il canale di riferimento è Sky Atlantic, che
 trasmetterà da ottobre Il racconto del reale, serie di 18 reportage su temi di attualità, dal Papa alla chirurgia
 estetica fino all'immigrazione. Dal 21 ottobre arriva The Young Pope di Sorrentino di cui si è già detto tutto
 e non resta che guardarla. Tra le produzioni originali Sky ancora in fase di produzione la terza stagione di
 Gomorra ; la lavorazione di Zero Zero Zero (dal libro di Saviano); e The Comedians con Claudio Bisio e
 Frank Matano, tratta dall'omonima serie svedese, che ha già visto un'edizione americana con Billy Cristal e
 Josh Gad. Nel frattempo grandi classici ( House of Cards 5 , Fargo 3 , Il trono di spade 7 ) e novità come
 Divorce con Sarah Jessica Parker, The Night Of con John Turturro, il kolossal Britannia ambientato
 nell'impero romano, 1993 su Tangentopoli un anno dopo con Stefano Accorsi protagonista e grande attesa
 per la recitazione di Tea Falco.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA
 Ai fornelli
 Mara Maionchi, Alex Britti, Filippo Magnini e Maria Grazia Cucinotta (foto) sono tra i vip protagonisti della
 prima edizione del talent «Celebrity MasterChef d'Italia». A sinistra, James Mardsen e Evan Rachel Wood
 in «Westworld - Dove tutto è concesso», serie la cui prima stagione andrà in onda dal 3 ottobre su Sky
 Atlantic

ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016                                                        9
15/09/2016                                                                                           diffusione:149769
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 TELEVISIONE Media
 Sky presenta i nuovi palinsesti
 Andrea Biondi

 Sky presenta i nuovi palinsesti pagina 18 p«Su Premium non c'è interesse. C'è un accordo, hanno intimato
 agli altri di comprarla, noi siamo interessati a noi stessi». Andrea Zappia, numero uno di Sky in Italia,
 parlando con i giornalisti a margine della presentazione dei palinsesti 2016-2017 risponde in maniera
 tranchant. Nella disfida fra Mediaset (che vuole che si rispetti il contratto di vendita della pay Premium) e
 Vivendi (che non vuole) la media company di casa Murdoch non ha tardato a entrare nel copione
 rappresentato soprattutto da report delle banche d'affari ritornate a caldeggiare l'ipotesi di un acquisto di
 Mediaset Premium da parte di Sky. «Da sempre le banche dicono questo, noi però oggi siamo qui per
 raccontare la nostra di storia, non quella di Ubs. Perché dovremmo commentare quello che sostengono le
 banche?» ha aggiunto. Conclusione: «Siamo molto interessati a quello che facciamo, siamo tornati a
 crescere; dopo un po' di anni l'anno scorso». È l'unica concessione che Zappia fa al tema durante una
 serata dedicata alla prossima offerta tv e dopo un pomeriggio che, in casa Sky, è stato anche tempo di
 decisioni, anche queste, tranchant. Sky ha infatti deciso di sospendere il programma "Di Canio Premier
 Show" dopo le polemiche scaturite sui social a causa del tatuaggio con la scritta "Dux" sul braccio destro
 dell'ex calciatore Paolo Di Canio, apparso in maniche corte in un video. «È un errore che abbiamo fatto»,
 ha detto Jacques Raynaud, executive vice president di Sky sport e Sky Media. «In quattro anni abbiamo
 fatto tantissime cose, siamo diventati la prima media company del Paese», ha detto invece in avvio di
 serata Andrea Zappia, ricordando «il lancio della prima nostra rete generalista (Tv8, ndr. )» prima di dare
 spazio alle carte che Sky intende calare sul tavolo per gioca- re la sua partita nella prossima stagione
 televisiva. Una stagione che segue un punto di svolta importante per la tv della galassia Murdoch tornata
 alla crescita sul versante abbonati- 17mila in più- saliti a 4,742 milioni. Un incremento netto arrivato dopo 5
 anni e proprio nell'anno della grande assente: quella Champions League in esclusiva Mediaset fino
 2017-2018. Champions assente ma i ricavi per Sky Italia sono aumentati del 2% annuo e del 13% nel
 trimestre marzio-giugno, toccando i 2,79 miliardi di euro. In questo quadro, Sky ha presentato la sua offerta
 di contenuti insieme con una novità tecnologica al via dal 2017e che (si veda Il Sole 24 Ore in edicola ieri)
 promette di rappresentare una svolta in tema di pubblicità in Tv. Fra Natalee l'inizio del 2017 partirà infatti
 AdSmart, in grado di differenziare le campagne pubblicitarie per targete per area geografica. Il tutto
 innestandosi in un mercato pubblicitario in crescita (+21,1% nei primi sei mesi dell'annoa 267 milioni di
 euro)e nel quadro di una audience che alla fine della scorsa stagione è risultata in aumento. I dati Auditel
 elaborati dallo Studio Frasi per la stagione 2015-2016 indicano una crescita di un punto percentuale nello
 share sia della prima serata sia del giorno medio, con una quota di ascolto del 5,8% nel giorno medio e del
 7,3% in prima serata. Aggiungendo il dato di Fox (che al contrario dell'editore Sky non risulta in crescita) si
 arriva al 6,9% in prima serata e all'8,4%, ponendosi in entrambii casi come terzo editore tv per share dopo
 Raie Mediaset. Guardando all'offerta per la nuova stagione, al pilastro dell'on demand (200 milioni di
 visulalizzazionii) e dello sport (tutta la serie A, la Serie B, l'Europa League, i campionati esteri, Moto Gp,
 Formula 1) si accompagnano in misura sempre più accentuata le produzioni di intrattenimento (da X Factor,
 a Masterchef a Edicola Fiore), cinemae serie tv. Una citazione la merita sicuramente "Il racconto del reale":
 18 film-documentari. Il debutto sarà con "Ultimo Stadio", dedicato agli scontri durante la finale di Coppa Italia
 giocata a Roma il 3 maggio 2014 e montato esclusivamente con immagini girate da polizia e ultras di
 Fiorentinae Napoli.
 Foto: Network. La sede di Sky

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 AUDIOVISIVO In breve
 Infinity ed Eppela insieme su progetti finanziati dal web

 Web series, documentari e content in ambito cinematografico, da finanziare con il crowdfunding. E sul
 progetto, o sui progetti, più finanziato (e quindi gradito) Infinity, la piattaforma di videostreaming Ott di
 Mediaset, interverrà direttamemente cofinanziando il 50% della produzione. Infinity ed Eppela - piattaforma
 italiana di crowdfunding, reward-based (sistema delle ricompense) presenteranno oggi questa iniziativa
 all'interno della terza edizione dell'Infinity Film Festival. Non si parla di grosse cifre. Ma l'iniziativa in sè è
 indicativa di una tendenza che, se prendesse piede anche presso altri soggetti, andrebbe a tutto vantaggio
 della creatività. Eppela - 3.500 progetti finanziati in 3 anni - e Infinity sfrutteranno i propri atout, con la
 piattaforma di casa Mediaset che ospiterà le produzioni vincenti al pari di altri canali del gruppo di Cologno.
 La raccolta dei progetti creativi inizierà oggi sulla piattaforma (www.eppela.com/it/infini ty) fino al 15 ottobre.
 Da novembre e sino alla fine dell'anno sarà possibile da parte degli utenti finanziare le idee considerate più
 meritevoli. «Quest'anno abbiamo deciso di fare un passo oltre rispetto al nostro Infinity Film Festival»,
 spiega Chiara Tosato, direttore commerciale di Infinity. Ottimista Nicola Lencioni, ad di Eppela: «Oggi inizia
 una nuova era che unisce tv, cinema e web». (A. Bio.)

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 R2
 Serie tv e spot ad personam Sky lancia la sfida al web
 In programma anche un'inchiesta sulla felicità realizzata da Walter Veltroni e la storia di Pertini raccontata
 da De Cataldo
 SILVIA FUMAROLA

 MILANO DIMMI cosa ti piace e ti dirò che spot vedrai. Addio alla pubblicità televisiva uguale per tutti. Arriva
 anche in Italia, dopo il lancio nel Regno Unito, Sky AdSmart, la nuova tecnologia che consente di
 differenziare per target e area geografica le campagne, indirizzando per la prima volta spot differenti a
 diverse categorie di abbonati. Spot su misura: a casa della single quarantenne modaiola arriveranno spot di
 scarpe e trucchi, mentre lo sportivo agiato si beccherà quelli sulle nuove auto. Con i dati degli abbonati tutto
 si può fare. È una delle novità, un po' inquietanti, annunciate alla presentazione dei palinsesti di Sky a
 Milano. Il Grande fratello è tra noi, con le informazioni personali ormai è possibile radiografare i gusti e
 creare una mappa geografica dell'offerta.
  Spiega Daniele Ottier, direttore Sky Media: «Se l'influenza inizia prima al Nord che al Sud le case
 farmaceutiche possono programmare adeguatamente gli spot. O, seguendo lo stesso principio, non ci
 saranno spot sulle auto con quattro ruote motrici nelle zone dove non ci sono montagne. In questo modo
 My Sky diventa un server che veicola messaggi più affini ai gusti e alle preferenze degli spettatori, con
 meno invasività e senza spot addizionali». Tutto da vedere. La pubblicità personalizzata, o ad personam,
 segue il principio del web: fatta una ricerca su un tipo di scarpe firmate, qualsiasi sito si visiti dopo, si aprirà
 una finestra su quel prodotto. Spot su misura, serie d'autore (da The Young Pope di Paolo Sorrentino alla
 terza stagione di Gomorra) e racconto della realtà. Il neorealismo televisivo targato Sky non si affida alle
 parole e ai talk show, ma al linguaggio cinematografico: dal caso Yara Gambirasio al naufragio nel
 Mediterraneo del 18 aprile 2015 in cui morirono 970 persone all'omicidio del tifoso Ciro Esposito il giorno
 della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli il 3 maggio 2014 (con i filmati delle volanti e l'audio delle
 telefonate), alle elezioni americane alla chirurgia estetica estrema, alla storia di Pertini raccontata da
 Giancarlo De Cataldo all'inchiesta sulla felicità firmata da Walter Veltroni (con gli alunni della scuola
 Mazzini di Roma). Il racconto del reale è una collana di 18 film che debutterà il 13 novembre su Sky Atlantic
 Hd e su Sky On Demand. «Abbiamo scelto di collocarlo su Sky Atlantic proprio perché vogliamo sia seguito
 come le serie tv», spiega Andrea Scrosati, vice president programmi Sky, «la diretta resta fondamentale
 per l'informazione, ma per l'approfondimento puntiamo sullo sguardo d'autore». Tra i diciotto film, tre
 progetti arrivano da 42esimo Parallelo, la società di cui Mauro Parissone è il direttore editoriale. Si tratta di
 Ultimo stadio, Come è profondo il mare, Papa Francesco social network, che racconta il Pontefice visto dal
 web. Per l'intrattenimento Sky Uno HD punta su X Factor, Edicola Fiore (con 50 puntate), Masterchef Italia
 (anche in versione "celebrity"), Hell's kitchen e debutterà la versione quotidiana di E poi c'è Cattelan.
 Foto: IL RACCONTO DEL REALE La sfida tra Clinton e Trump sarà uno dei diciotto film prodotti da Sky per
 la sua serie "Racconto del reale"

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 R2 Al cinema IL FILM DI ROBERTO NEPOTI/ DEMOLITION-AMARE E VIVERE
 Se muore tua moglie smonta il frigorifero e demolisci la casa
 La performance di Jake Gyllenhaal, totalmente calato nella parte, rende più accettabili gli eccessi del
 personaggio
 ROBERTO NEPOTI

 ACHI non piacerebbe smontare la propria vita, come si fa con un orologio o un altro oggetto d'uso, per
 vedere cos'è che non va e rimetterlo in funzione? È quel che accade a Davis, brillante broker nel mercato
 azionario, dopo la morte della moglie in un incidente d'auto. Davis comincia col frigorifero, prosegue con
 una macchina per il caffè quindi demolisce da cima a fondo la casa, che rappresenta la sua vita precedente
 il lutto (e che, tra l'altro, non è mai riuscito ad amare). Frattanto l'uomo intrattiene una stravagante
 corrispondenza con Karen, addetta al servizio clienti di un distributore automatico di merendine che gli ha
 fatto il torto di non erogargli il pacchetto di noccioline prescelto. Lui le scrive lunghe lettere piene di
 confidenze personali; poi la incontra, e con lei suo figlio Chris, adolescente problematico e ribelle.
   È una piccola folla di personaggi, ciascuno alla ricerca di una propria identità, quella che popola
 Demolition. Amare e vivere (ma il sottotitolo italiano è superfluo), il nuovo film di Jean-Marc Vallée, regista
 canadese amato da Hollywood e già autore di Wild e del premiato Dallas Buyers Club. Nato nel Canada
 francofono, Vallée è un cineasta di sensibilità più europea che americana. Nel bene e nel male. Qui il male
 - ancorché veniale - è la tendenza fin troppo insistita a procedere per metafore (come ammette anche una
 battuta del film, scritta da Bryan Sipe e pronunciata dalla voce narrante del protagonista); a partire
 ovviamente da quella, centrale, della demolizione di cose proprie e altrui. A tratti il simbolismo - radere al
 suolo il passato - si fa un po' greve e l'eroe della storia sembra un mezzo matto via via che i riferimenti della
 sua esistenza si rovesciano e quel che sembrava essenziale perde valore, mentre cose da sempre
 trascurate diventano importanti. Fortuna che la performance di Jake Gyllenhaal, totalmente calato nella
 parte, rende più accettabili gli eccessi del personaggio. Quanto alle parti migliori della sensibilità "europea"
 di Vallée, il film non si nega una benefica vena di humour, con l'effetto di alleggerire risvolti melodrammatici
 (un episodio di omofobia, la scoperta di lati nascosti della vita familiare...) che, gestiti diversamente,
 potevano prendere una piega imbarazzante. Se oggi il titolo di "regista visionario" si spende con troppa
 facilità, Vallée si concede una certa quota di visionarietà senza cadere nel cattivo gusto: inserisce un
 fantasma, ci offre un poetico episodio con una giostra di cavalli vintage accompagnata dalle note della
 Bohème di Charles Aznavour, fino a un epilogo da inscrivere, sì, nel repertorio del feel-good-movie, però
 non troppo consolatorio.
  Senza essere un capolavoro, Demolition è un film ben gestito nella progressione drammatica, nella regia
 misurata e, soprattutto, nell'utilizzo degli attori. Di Gyllenhaal s'è già detto. Ma anche Naomi Watts risulta,
 una volta di più, ineccepibile; Chris Cooper interpreta bene il burbero suocero di Davis e il quindicenne
 Judah Lewis (lo sfrontato e vulnerabile Chris Moreno) merita la definizione di "terrifying young newcomer",
 eccezionale giovane debuttante, attribuitagli da una rivista americana.
  PER SAPERNE DI PIÙ trovacinema.repubblica.it www.repubblica.it/spettacoli/cinema
 Foto: IL REGISTA Il regista canadese Jean-Marc Vallée è nato a Montreal 53 anni fa Prima di "Demolition -
 Amare e vivere", ha diretto un film all'anno: nel 2013 "Dallas buyers club", nel 2014 "Wild" e nel 2005
 C.R.A.Z.Y.
  Sposato con Nadia Live, ha due bambini
 Foto: DEMOLITION - AMARE E VIVERE Regia di Jean-Marc Vallée Con Jake Gyllenhaal, Naomi Watts
 Chris Cooper, Judah Lewis, Heather Lind

ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016                                                    13
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 R2 DOCUMENTARIO
 Prima del Leone Diaz raccontava il ciclone Yolanda
 (r.n.)

 Benché sia un frequentatore abituale dei grandi Festival, i film del regista filippino Lav Diaz non sono mai
 arrivati in Italia. Con la fresca assegnazione del Leone d'Oro al suo The woman who left, però, le cose
 dovrebbero cambiare: e ne è un'avvisaglia I figli dell'uragano, distribuito da questa settimana in poche sale
 scelte ma anche visibile on demand, a un costo simbolico, su Vimeo. Va detto che chi lo vede non deve
 aspettarsi di restare nella sua zona di "comfort" cinematografico.
  Fotografato in bianco e nero, fatto di poche, lunghissime inquadrature perlopiù fisse, il cinema di Diaz è
 un'unica interpellazione allo sguardo dello spettatore: puro cinema, o cinema allo stato puro. Il regista si
 sofferma alle latitudini devastate dal ciclone Yolanda, o Haiyan, nel 2013. Un paesaggio spettrale; ma
 abitato dai bambini, i veri protagonisti del documentario. Che, all'opposto dell'occhio distratto dei reportage,
 li osserva mentre pescano, si tuffano, giocano e cercano "tesori" anche in mezzo alla distruzione.
 Foto: I FIGLI DELL'URAGANO Regia di Lav Diaz Film documentario

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  SCENARI _ CULTURA
  SE IL CINEMA DI VENEZIA PARLA FILIPPINO MA NON ITALIANO
  (Claudio Trionfera)

  Ha vinto un film flippino in biancoe nero lungo quasi quattro ore, The Woman Who Left di Lav Diaz. Nonè
  una novità, viste le tendenze degli ultimi decenni. Zero titoli al cinema italiano. L'ha spuntata solo tre anni fa
  un documentario, Sacro Gra. La verità è che la Mostra del Cinema di Venezia ha il braccino cortoo la
  visione parziale quando affronta la nostra cinematografia. Senza ragionare in prospettiva, senza uno
  straccio di progetto promozionale del cinema italiano: che non soloè frutto di opera d'ingegno ma anche di
  applicazioni industriali, contributi ministeriali, di sforzi della Raie di coraggiosi privati.E invece. Pare che si
  voglia agirea dispetto. Umiliando autorie film, con giurie poco propensea valutare una cinematografia
  ospitante, dando un'immagine fasulla di crisi.È il contrario di quel che succedea Cannes, dove non si
  vergognano di essere nazionalistie fanno volare il loro cinema anche al boxoffice. E sì che la Mostra costa
  allo Stato trai 7,5e gli 8,1 milioni di quei 13 che fanno il budget complessivo. Senza che qualcuno si
  preoccupi di trasformare quelle cifre in utilità di formae sostanza.È un caso se dal 1959 al 1966 il cinema
  italiano ha vinto sette volte il Leone, in un periodo che coincideva con le sue migliori fortune commerciali?
  Solo un problema di qualità o c'è dell'altro?

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Pag. 70 N.38 - 21 settembre 2016                                                                          tiratura:257931

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  REALTÀ E FINZIONE
  Io, Dory e l'Alzheimer
  Non ricorda, è allegra e tutti la sostengono. Vuoi vedere che la pesciolina della Disney-Pixar può aiutare chi
  si trova a fare i conti con la malattia che colpisce milioni di anziani? Per capirlo, abbiamo mostrato in
  anteprima il film a una signora che ne è afflitta. Il risultato? Commovente. Un pomeriggio al cinema , il
  trailer di Dory, due bambine che si guardanoe dicono: «Non ti sembra la nonna con la sua malattia?». Una
  pazza idea in testa: non è che questa pesciolina smemorata potrebbe diventare, al di
  Stefania Berbenni

  Se ti rispecchi in un pesce blu che continua a ripetere «Non ricordo, non ricordo» e con una tristezza
  infantile si domanda: «L'ho dimenticato di nuovo?». Se quel pesce è famoso nel mondo, si chiama Dory e
  si presenta agli altri dicendo «Soffro di perdita di memoria a breve termine» e quando fa per contare, arriva
  fino a tre perché i numeri seguenti si sono persi fra i suoi neuroni. Se quel pesce ammette con fare
  scherzoso: «Ovviamente di ieri non ricordo quasi niente» e si spaventa quando gli danno delle indicazioni
  da seguire («Mi scorderò dove sto andando»), allora puoi essere anche una guerriera della vita come lo è
  Annamaria Cimarelli, 76 anni, da tre affetta da Alzheimer, ma alla fine fai quello che ti sei negata da quando
  ti hanno diagnosticato la malattia: piangi. «Sa, scusi... ma mi ha scosso, mi ha emozionato. Vedere questo
  film per quel motivo... È come se lo rifiutassi». Il marito, un elegante ottantenne, l'abbraccia sulla scala del
  cinema dove Alla ricerca di Dory, il nuovo film d'animazione della Disney-Pixar, è stato proiettato per una
  visione privata prima dell'uscita nelle sale, il 15 settembre. Con loro anche una nipote. Nell'oceano delle
  emozioniè difficile nuotare. Annamaria ha due figli, nove nipoti, si è sposata 52 anni fa, è stata per decenni
  dietro una cattedra come maestra. Anche ora ha molto da insegnare: la dignità della sofferenza, il non
  mollare, l'ottimismo come esercizio quotidiano. «Sullo schermo ho visto la mia paura di non ricordare. L'ho
  rivissuta. Ho sentito sulla pelle la sofferenza di questo "personaggio". Però mi piace che gli altri l'aiutino: mi
  sembra un bel messaggio. Dory non si arrende mai, non si demoralizza. Quando mi prende lo sconforto, mi
  dico che poteva venirmi un tumore, o un altro male più cattivo. Del resto, sono più longeva dei miei
  genitorie di mio fratello che sono mancati...». Nel 2003 Alla ricerca di Nemo fu un blockbuster, a tutt'oggi al
  35esimo posto tra i film a più alti incassi: racconta la storia di un pesciolino «sbagliato», con una pinna non
  sviluppata, che vuole arrivare finoa Sydney e scappa da casa. Il padre Marlin riescea ritrovarlo solo graziea
  Dory, amabile svampita grintosa. Fin da subito questo pesce chirurgo blu e giallo ha bucato lo schermo:i
  suoi assist sono humor, ottimismo, generosità; il deficit di memoriaè servitoa farla amare di più. «Dory mi
  piace tanto perché ha trasformato il suo handicap in un punto di forza», ha detto la doppiatrice americana,
  la comica Ellen DeGeneres. Non si sa se la Disney-Pixar, nel calcare la mano sulla smemoratezza cronica
  di Dory, abbia voluto con questo secondo film sensibilizzare bambini e famiglie su quella cheè
  un'emergenza sanitariae sociale: l'Alzheimer. Sono infatti quasi 47 milioni i malati nel mondo e si stima che
  nel 2050 saranno 131. In Italia si è superato da tempo il milione di casi, nel 2015 si sono registrati 269 mila
  nuovi malati. Costo totale per le cure: 37,6 miliardi di euro. Non c'è traccia della parola Alzheimer nel film.
  La Disney-Pixar ha scientificamente scansato il termine, anche se su molti siti (in America il film è uscito in
  giugno, battendo in poche settimane gli incassi di Alla ricerca di Nemo) si è sottolineata la coincidenza di
  comportamenti. Dory ricorda infatti la sua infanzia, mentre l'immediato passato si dissolve nel nulla,
  sparisce, sintomo tipico di questa forma di demenza senile. Annamaria Cimarelli racconta che spesso,
  quando va a fare il pisolino, la testa si affolla di immagini lontane: «Di me bambina a Spello, mentre gioco
  per strada in un vicolo stretto, con le mie compagne. Vorrei tornare al paese e portare tutti i nipoti». Pochi
  giorni fa la famiglia ha fatto una gita a Firenze, sono partiti in 18 parenti per festeggiare gli 80 anni di Ugo
  Lucarelli, il marito: «Vedevo dei postie mi dicevo: "Ma qui ci sono già stata o no?" Pazienza!». Ha un trucco
  questa combattente della memoria: cercare le notizie su Internet, è il suo modo per fissarle. Ma non è il
  solo accorgimento che si è inventata: «Cerco di fare degli esercizi: leggo una frase e la ripeto tre volte,

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Pag. 70 N.38 - 21 settembre 2016                                                                         tiratura:257931

                                                                                                                           La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  oppure metto dei bigliettini ovunque in casa per sapere cosa devo fare. Vivo con l'agenda apertae poi mi
  sforzo, mi sforzo tanto. Anche cucinare mi aiuta a esercitare la memoria, mi domando dove è finita la tal
  padella...è una ginnastica del cervello. Quando vado dal parrucchiere, mio marito mi accompagna e mi
  chiede: "Vuoi che ti vengaa prendere?", "No, grazie". Rispondo così perché voglio provare a cavarmela da
  sola: concentro l'attenzione sul vialone che porta a casa, vedendolo, capisco la direzione da prendere. La
  memoria visiva mi aiuta molto». Però, quando sullo schermo passa Dory spersa nel parco oceanografico
  dove è finita, le cresce la preoccupazione: «Il film mi ha dato un'idea. Sa cosa devo fare? Scrivermi bene
  bene un biglietto con il mio indirizzo di casa e il telefono di mio marito, così se mi perdo, sanno chi
  chiamare. Io giro sempre con la carta d'identità, ma quella non basta». È serena Annamaria. La
  perseveranza le appartiene, altra dote che condivide con il pescetto Disney: «Ho sempre pensato positivo.
  Dio mi ha aiutato in alcune occasioni difficili. No, che non mollo, solo che mi dispiace...». Dispiaciuta, di
  cosa? «Incontro le persone per stradae mi chiedono dei miei nipotie io non so che domande fare loro,
  perché non rammento che famiglie hanno. Forse penseranno che sono superba, scortese». Dory, quando
  con un flashback realizza di avere dei genitori, decide di rivederlie nulla la può fermare, neppure quella
  memoria zoppa. Sono in molti ad aiutarla nell'impresa: Nemo e il padre, un polpo scorbutico, uno squalo
  balena e una beluga. Francesca Arosio, psicologa dell'Associazione Alzheimer, anche lei alla proiezione
  riservata di Alla ricerca di Dory, commenta: «Ci si può ridere sopra ma non prendere in giro chi ha qualche
  difficoltà di natura.È la collettività che aiuta le persone. C'è un messaggio forte nel film: gli altri pesci
  valorizzano le potenzialità di Dory. Bisogna farsi aiutare, perché gli altri ti offrono quello che ti manca». Nel
  caso di Annamariaè Ugo, il marito, il suo complemento: «L'ho aiutata tutta la vita, lo faccio anche adesso.
  Nonè cambiato niente. Per convincerla a fare il test, tre anni fa, me lo sono fatto prescrivere anch'io. Siamo
  andati insieme». Lei: «Mi hanno letto un breve racconto ma non sono stata capace di ripeterlo. E con le
  pedine mi confondevo... non sapevo dove metterle. I medici mi curano bene, ogni sera prendo una
  pasticca. Oltrea mio marito, ci sonoi miei nipoti, loro mi aiutano tanto». Sa guardare oltre il suo male, da
  educatrice ricorda, questo sì, quanto conti l'esempio: «Di messaggi ce ne sono in questo film, eccome!
  Nessunoè perfetto. Bisogna aiutaree farsi aiutare. Pensare positivo per non arrendersi. Ed essere coscienti
  di quello che si ha». Annamaria Cimarelli lo è talmente tanto che l'associazione le ha ventilato l'ipotesi di un
  percorso con un gruppo per parlare agli altri malati. Racconta il marito: «Quando ci hanno comunicato la
  diagnosi, non c'è stata nessuna reazione drammatica anche perché la cosa si è sviluppata in maniera
  molto lenta. Per noi che le stiamo vicino, le domande sono tante: come dobbiamo comportarci? Essere
  morbidio fermi? Negli ultimi tempi ha un po' di ansia da controllo... le scadenze dei prodotti alimentari. Ma è
  stata sempre serena, non piange mai. Temevo andasse un po' in depressione invece...». Invece
  Annamariaè come Dory, nuota nel suo oceano dove le acquea tratti sono torbide, poi ridiventano cristalline
  poi buie e chi lo sa perché. Per fortuna ha persone con le quali condividere la sua nuova avventura. Che
  non è un film d'animazione, ma vita vera. E per questa vale l'aforisma di Yogi Berra, idolo del baseball, noto
  per le sue sentenze sagge: «Se il mondo fosse perfetto, non lo sarebbe». - foto di Roberto Caccuri
  47
  MILIONI
  i malati di Alzheimer nel mondo.
  1
  i malati certificati in Italia.
  OLTRE
  MILIONE
  131
  MILIONI

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  il numero stimato di persone affette da Alzheimer nel 2050 nel mondo.INSIEME SI AFFRONTA MEGLIO:
  DUE PROGETTI PENSANO A MALATI E FAMIGLIE
  Due progetti unici in Italia per far vivere meglio i malati di Alzheimer e le loro famiglie. Il primo sarà
  realizzato dalla Federazione Alzheimer Italia ad Abbiategrasso, alle porte di Milano, dove sorgerà la prima
  Comunità amica delle persone con demenza: la popolazione, le istituzioni, le categorie professionali
  formeranno una rete sociale che saprà come rapportarsi ai pazienti, facendoli sentire a proprio agio,
  aiutandoli, sostenendoli con spazi dedicati, iniziative, contatti (www. alzheimer.it). Il secondo progetto,
  voluto dalla cooperativa La Meridiana, si chiama Il paese ritrovato: un villaggio dell'Alzheimer che sarà
  realizzato a Monza nel 2018, sul modello di un villaggio simile che esiste, da anni e con successo, in
  Olanda. Un intero quartiere (14 mila metri quadrati) immerso in un parco e dedicato ai malati di demenza
  senile: avrà quattro palazzine di otto appartamenti ciascuna, centri di riabilitazione, bar, minimarket,
  parrucchiere, ufficio postale, chiesa, teatro e palestra (www. cooplameridiana.it).
  Foto: Annamaria Cimarelli, 76 anni, davanti al cartonato di Alla ricerca di Dory, in uscita il 15 settembre.
  Panorama ha organizzato una preview con la signora, da tre anni affetta da Alzheimer.
  Foto: All'entrata del cinema milanese dove è avvenuta l'anteprima: alle spalle della signora Annamaria
  Cimarelli, la nipote Elisabetta Soldavini e il marito Ugo Lucarelli. Avete una storia legata all'Alzheimer da
  raccontare? Di' la tua sulla pagina Facebook di Panorama.

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 LE STORIE
 Lo psichiatra che restaura film
 Emanuela Minucci

 A PAGINA 16 Ha cominciato a salvare film con la leggerezza di uno dei palloncini di Break Up di Marco
 Ferreri che grazie al suo contributo è tornato a nuova vita. All'inizio ha investito 50 mila euro nel restauro di
 questa pellicola «così, per il piacere di veder scorrere il mio nome, in una delle sale del Lido». Il risultato è
 andato ben oltre. L'uomo dei cinque palloni, protagonista un sublime Marcello Mastroianni, nel ventennale
 della sua morte ha vinto il Leone d'Oro di Venezia nella categoria Classici per il miglior restauro. Per la
 felicità del presidente del Museo del Cinema di Torino Paolo Damilano ha avuto la meglio su capolavori
 come Manhattan e La battaglia di Algeri. L'ha deciso la giuria di 26 laureandi in Storia del Cinema, guidati
 dall'esperienza di Roberto Andò. E la loro scelta ha entusiasmato anche critici come Steve Della Casa che
 ha subito chiamato il mecenate per portare L'uomo dei cinque palloni a Sottodiciotto, il Festival da lui diretto
 : «Sono molto grato a chi ha salvato dall'oblio una pellicola tanto surreale quanto importante». Così, il
 sogno di Massimo Sordella, 59 anni, psichiatra torinese, si è realizzato andando oltre ogni aspettativa. Non
 solo il grande applauso dei critici, ma anche il red carpet e un Leone d'Oro da esibire davanti a una pioggia
 di flash. Con nove fotografi su dieci che lo scambiavano per John Mal kovich (la somiglianza è davvero
 sorprendente). Lanci ato come un bimbo felice nell'iperuranio del Lido, l'uomo che voleva restaurare
 un'emozione ha deciso che continuerà, «perché salvare un'opera d'arte è una delle poche cose che conta».
 E ha già in mente la prossima pellicola: La strategia del ragno film di Bertolucci del 1970 liberamente
 ispirato a un racconto di Jorge Luis Borges. E anche in questo caso la trama si rivela molto intrigante per
 uno che di mestiere fa lo psichiatra: il tema del traditore e dell'eroe. Senza contare che le tavole dei titoli di
 testa sono del pittore Antonio Ligabue, un altro personaggio in bilico tra genio e traslucida follia. «Speriamo
 di farcela - spiega Sordella io ce la metterò tutta, quando però ci sono di mezzo i diritti d'autore il cammino
 è tutt'altro che sempli ce». Se non sarà Bertolucci sarà un altro film di peso, ma una cosa è certa:
 l'avventura di questo signore che nella libreria di casa ospita oltre mille film conservati come neppure i
 gioielli della Regina, e che trascorre intere giornate nella Cinémathèque di Parigi a gustarsi vecchie
 pellicole in bianco e nero e in lingua come la ret rospetti va su Gus Van Sant, è appena cominci ata:
 «Potessi ne salverei a centinaia - confessa - perché è un modo di recuperare quello che siamo stati, la
 nostra memoria è tutta lì, nel bene e nel male». Sordella considera il cinema una terapia dell'anima e il suo
 restauro «una maxi-dose di anti-depressivi omeopatici»: è il primo mecenate del genere in Italia e racconta
 così il suo gesto d'amore verso Break Up. «Al di là del fatto che ho avuto la fortuna di conoscere Marco
 Ferreri, in realtà è stato il film a scegliere me, avevo deciso di farmi un regalo, di restituire a nuova vita un
 titolo che appartenesse agli Anni 60/70, il periodo cinematografico che amo di più». Fra le proposte che gli
 sono state fatte dal direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera ha scelto il film interpretato da
 Mastroianni: «Perché è la storia di un pensiero ossessivo conclude, non dimenticando il suo lavoro di
 psichiatra - dove il ricco produttore di caramelle s'interroga su quanto un palloncino possa essere gonfiato
 prima di scoppiare. Una spietata analisi sul vuoto della società capitalistica». c
 Foto: Leone a Venezia Qui accanto Massimo Sordella e Paolo Damilano sotto il film L'uomo dei cinque
 palloni, con Marcello Mastroianni ANSA

ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016                                                     19
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 Intervista
 "Ho fatto un film piccolo su una storia vera che mi piaceva troppo"
 Gabriele Muccino e il suo "L'estate addosso" "Racconto le scelte di vita dopo la Maturità"
 FULVIA CAPRARA ROMA

 Più che una stagion e, l'estate è una condizione dell'anima, un modo di essere che può durare una vita
 intera, un sentimento da rimpiangere per sempre, nella consapevolezza che «qualcosa in noi cambia, e
 non tornerà più come prima». Con L'estate addosso, protagonisti Brando Pacitto, Matilda Lutz, Taylor Frey,
 Joseph Haro, musiche originali di Jovanotti, Gabriele Muccino torna al suo cinema vitalistico, grandi spazi e
 g randi sentimenti, per un'avventura ispirata a una storia reale «leggera sì, ma non intima». Come nasce
 l'idea del film? «E' un progetto che avevo nel cassetto da otto anni, desideravo realizzare un film "piccolo",
 senza la responsabilità dei grandi budget, su un momento di scelte esistenziali importanti, come quello che
 viene dopo la Maturità». «L'estate addosso» fa ripensare a «Come te nessuno mai», l'impressione è che
 abbia deciso di tornare all'origine della sua ispirazione artistica. «Sì, è una storia in cui mi ritrovo, nasce da
 una pulsione personale, dall'esigenza di descrivere una cosa che mi piaceva. La vicenda mi è stata
 raccontata dalle persone che l'hanno vissuta, i dialoghi sono genuini, vengono da stralci di diari personali
 da cui mi è stato permesso di attingere». Il film parla anche di omosessualità e di come possa essere
 difficile, soprattutto da ragazzi, comunicare a se stessi e agli altri il proprio orientamento. « Non sono gay e
 avevo paura, affrontando il tema, di non riusci re a esse re autenti co, e i nve ce è fil ato tutto lisci o, anzi,
 ho avuto o ccasione di impa ra re molte cos e. Sop rattutto dalla coppia gay che ha ispi rato il film, stanno
 insieme da trent 'anni, ment re io ho avuto già vari m atrimoni». Dopo aver diretto grandi star internazionali,
 eccola alle prese con un cast di giovani promesse. Come è andata? «Ho imparato da tempo che le persone
 o sono grandi o sono piccole, non importa se prendono un cachet da 25 milioni di dollari oppure molto
 meno. Con gli interpreti dell' Estate addosso mi sono trovato bene come con Will Smith e Russell C rowe,
 la fama non c 'ent ra niente, sto bene con chi decide di fidarsi di me». Ha accettato di partecipare alla
 Mostra di Venezia fuori concorso, e nella sezione più popolare del Cinema in giardino. Non tutti l'avrebbero
 fatto. «Penso di meritare di più, ma ho sempre sognato di andare a Venezia e sono entusiasta di esserci
 riuscito. Poi mi è tornato in mente quando ci andavo in tenda, per vedere i film, sistemandomi dove
 potevo...». Le sue opere vengono giudicate sempre con particolare attenzione, per non dire severità. Come
 mai? «È come se vivessi un'eterna prima volta, eppure, dal 1997, quando ho iniziato, ho visto tante cose,
 molte più di quelle che avrei immaginato. Comunque so bene che è già un dono fare il mestiere che
 faccio». Il prossimo progetto sarà americano? «Non lo so ancora, sono alla ricerca di una nuova tappa, in
 quel vuoto pneumatico che sta tra un film e l'altro, quando ti chiedi: "E adesso che faccio?". Il portone
 dell'America è aperto, se volessi chiuderlo dovrei dire: "Non mandatemi più copioni". E invece ne ricevo
 moltissimi, leggerli è un lavoro enorme, e poi devo scegliere, e questo intralcia la creatività». c
 A Venezia non in gara? Penso di meritare di più, però ricordo anche quando ci andavo in tenda, per
 vedere i film Gabriele Muccino Regista di «L'ultimo bacio» e «La ricerca della felicità» Diari personali Qui
 sopra, una scena del film, per cui Muccino si è ispirato a diari personali da cui gli è stato concesso di
 attingere Da oggi al cinema Muccino con i quattro giovani attori di «L'estate addosso», che esce oggi dopo
 essere stato presentato alla Mostra di Venezia

ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016                                                     20
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 PRESENTATI I NUOVI PALINSESTI
 Sky conferma l'intrattenimento Il futuro è il racconto del reale e la
 pubblicità personalizzata
 LUCA DONDONI MILANO

 Tra le novità presentate ieri da Sky agli Arcimboldi di Milano con la consueta potenza di fuoco, il
 vicepresidente del gruppo Andrea Scrosati si è soffermato a lungo su «Il racconto del reale», nuovo
 appuntamento settimanale per 18 film (ce ne sono quattro quasi pronti e altri se ne produrranno) che
 debutterà da ottobre su Sky Atlantic. Tra i produttori Mauro Parissone con la sua società 42°Parallelo,
 neonata casa editrice multimediale che prende il nome dal romanzo del 1930 di Dos Passos e si ispira alla
 sua struttura narrativa sperimentale. «Sono temi che hanno un impatto sulle nostre vite - dice Scrosati -
 dall'immigrazione alla criminalità organizzata. Poi personaggi e fatti di cronaca, tic e ossessioni della
 società. Il primo è U ltimo stadio, sulle ore drammatiche prima della finale di Coppa Italia 2014, quando fu
 ferito mortalmente Ciro Esposito. Ricostruiremo tutto con filmati aerei e delle volanti, immagini realizzate
 dagli agenti con i cellulari e dai tifosi, con l'audio delle conversazioni tra gli agenti e la sala operativa. Il
 risultato sarà esplosivo: nessun filtro, nessuna morale, presa diretta sulla realtà». Su Sky Uno torna X
 Factor, poi Edicola Fiore con cinquanta puntate dal 10 ottobre al 18 dicembre, MasterChef Italia, il nuovo
 Celebrity MasterChef. Carlo Cracco condurrà una nuova stagione di Hell's Kitchen, come previsto E poi c'è
 Cattelan da settimanale diventerà quotidiano. Grande risalto anche per le nuove serie tv: su Sky Atlantic
 arriverà The Young Pope di Paolo Sorrentino (dal 21 ottobre) e la terza stagione di Gomorra; in
 contemporanea con gli Usa grandi titoli Hbo come Westworld, la settima stagione del Trono di spade e The
 Night Of. Tra i prodotti italiani, Claudio Bisio e Frank Matano in The Comedians, mentre su Fox Life arriva
 la versione italiana di Dance Dance Dance, dove sei coppie di personaggi noti ricreano coreografie tratte
 dai film. Si lavora a una serie tratta dai fumetti di Diabolik: «L'episodio pilota è scritto, c'è un'ipotesi di regia.
 Ma non produciamo finché la sceneggiatura non ci convince», ha detto Nils Hartmann, capo delle
 produzioni originali Nel futuro della piattaforma c'è anche tanto sport e una novità importante che non a che
 fare con la programmazione. In questi giorni viene lanciato Sky AdSmart, software capace di differenziare
 per target e per area geografica le campagne pubblicitarie. In pratica Sky potrà indirizzare spot differenti a
 diverse categorie di abbonati, anche sui canali lineari. «Un modo di fare entrare la pubblicità nelle case in
 modo meno invasivo», dicono a Sky, anche se l'idea ha un aspetto orwelliano che preoccupa un po'. c
 Foto: Mimmo Calopresti in uno dei documentari in programma su Sky
 Foto: Sky punta forte anche sulle elezioni Usa

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 TV Il film del weekend Serie
 "La Casa", cult di Sam Raimi ora diventa horror con ironia
 Il 3 ottobre, in contemporanea con gli Usa, su Infinity tv arriva la seconda stagione di «Ash vs Evil Dead».
 Protagonista come al cinema , Bruce Campbell
 GIANMARIA TAMMARO

 Domanda: che cosa succ e d e r e b b e s e u n network decidesse di dare massima libertà a un regista, e
 di permettergli di raccontare la sua storia in una serie tv? Risposta: avremmo Ash vs Evil Dead, o qualcosa
 di molto simile. L'idea è di Sam Raimi, regista de La Casa (in originale: Evil Dead) e di Spider-Man, di suo
 fratello Ivan e di Tom Spezialy. La faccia, quella che vediamo schiaffata sul piccolo schermo, rincorsa da
 mostri, ricoperta di sangue e quasi perennemente accigliata, è di Bruce Campbell, già protagonista della
 trilogia originaria. Produce Starz, canale nazional-popolare Usa, che negli ultimi anni - con Power, Flesh
 and Bone, Spartacus e Black Sails - sta diversificando la propria offerta. Il risultato finale è una serie tv che
 cita il mito, lo rimaneggia, e cambia - spesso e volentieri - la prospettiva non solo di chi guarda, ma anche
 dei personaggi. Se La Casa (e la Casa 2) erano nati come film horror a basso budget, in cui l'elemento
 comedy era il finale perfetto, sinonimo e sintesi di schizofrenia (dopo tutto quello che succede ad Ash e ai
 suoi amici, voi come reagireste?), qui - e ancora prima ne L'armata delle tenebre - le cose cambiano. E la
 commedia prende il sopravvento sull'horror. Si ride prima ancora di avere paura. E si ha paura solo a tratti,
 per jumpscare strutturati ad hoc, frame ad alto tasso adrenalinico e scene macabre. A qualcuno questo
 cambiamento è piaciuto. Tanto che Starz ha rinnovato praticamente subito, addirittura tre giorni prima della
 messa in onda del pilot, la serie. A qualcun altro, no. È la solita storia: c'è il fan e c'è il meno fan; c'è chi si è
 accontent ato del l avo ro dello showrunner Craig DiGregorio, e chi no e pretende qualcosa di più (o
 qualcosa di meno?). Ash vs Evil Dead è comunque uno dei titoli più interessanti del genere. Ogni episodio
 dura circa mezz'ora; il protagonista, Campbell, è sempre lo stesso. Perfetto. Insieme a lui, va citata anche
 Lucy L awless, exprincipessa guerriera in Xena. La storia si svolge trent'anni dopo L'armata delle tenebre
 (a cui, per problemi di copyright, non viene mai fatto chiaro riferimento). Ash è tornato a lavorare in un
 centro commerciale (lo stesso dei tempi de La Casa) e una notte, per puro caso, rimette mano (non lui, ma
 una ragazza che si è portato a casa) al Necronomicon, libro delle tenere e del demonio. Corsa contro il
 tempo, lotta senza sosta, sparatorie, inseguimenti, adrenalina e tanta, tantissima ironia. Ora Ash vs Evil
 Dead torna: il 3 ottobre, sia su Starz che su Infinity tv, arriva la seconda stagione: altri dieci episodi, stessa
 durata, stesso format. E le cose, se possibile, andranno anche peggio. Guardare per credere. c
 Foto: L'attore Bruce Campbell in una scena di «Ash vs Evil Dead»

ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016                                                         22
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