Rassegna stampa 15 settembre 2016 - Anica
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Rassegna stampa 15 settembre 2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE ANICA - ANICA CITAZIONI 14/09/2016 Key4Biz 7 Online la campagna 'Io Faccio Film' per le maestranze dell'audiovisivo (reportage video) ANICA - ANICA SCENARIO 15/09/2016 Corriere della Sera - Nazionale 9 Sky, arrivano gli spot differenziati Tra le novità c'è MasterChef vip 15/09/2016 Il Sole 24 Ore 10 Sky presenta i nuovi palinsesti 15/09/2016 Il Sole 24 Ore 11 Infinity ed Eppela insieme su progetti finanziati dal web 15/09/2016 La Repubblica - Nazionale 12 Serie tv e spot ad personam Sky lancia la sfida al web 15/09/2016 La Repubblica - Nazionale 13 Se muore tua moglie smonta il frigorifero e demolisci la casa 15/09/2016 La Repubblica - Nazionale 14 Prima del Leone Diaz raccontava il ciclone Yolanda 15/09/2016 Panorama 15 SE IL CINEMA DI VENEZIA PARLA FILIPPINO MA NON ITALIANO 15/09/2016 Panorama 16 Io, Dory e l'Alzheimer 15/09/2016 La Stampa - Nazionale 19 Lo psichiatra che restaura film 15/09/2016 La Stampa - Nazionale 20 "Ho fatto un film piccolo su una storia vera che mi piaceva troppo" 15/09/2016 La Stampa - Nazionale 21 Sky conferma l'intrattenimento Il futuro è il racconto del reale e la pubblicità personalizzata 15/09/2016 La Stampa - Nazionale 22 "La Casa", cult di Sam Raimi ora diventa horror con ironia
15/09/2016 Il Messaggero - Nazionale 23 Amanda Knox, ora i dubbi li hanno anche gli americani 15/09/2016 Il Fatto Quotidiano 25 John, Paul, George e Ringo come non li abbiamo mai visti 15/09/2016 Il Fatto Quotidiano 27 Un professore o un poliziotto: è sempre Marco Giallini ANICA WEB - ANICA WEB 14/09/2016 brescia.corriere.it 10:18 29 Il giorno dei cinema a 2 euro fa breccia anche a Brescia 14/09/2016 www.ilsecoloxix.it 09:40 30 Oggi il cinema costa 2 euro. E Muccino anticipa l'uscita 14/09/2016 www.lanazione.it 16:33 31 Cinema a 2 euro, ecco le sale di Firenze 14/09/2016 primissima.it 01:00 32 Gli spot della campagna istituzionale "Io faccio film" 14/09/2016 www.gds.it 11:10 34 #Cinema2day, al via da oggi l'ingresso a due euro: ecco le sale siciliane che aderiscono 14/09/2016 www.ilgiorno.it 18:18 36 Cinema2day, mercoledì 14 settembre film a 2 euro: ecco le sale a Milano 14/09/2016 www.ilsussidiario.net 14:47 37 CINEMA 2 EURO / Parte oggi l'iniziativa Cinema2Day: date, sale aderenti e i film disponibili (oggi, 14 settembre 2016) 14/09/2016 www3.lastampa.it 05:52 38 Oggi il cinema costa 2 euro. E Muccino anticipa l'uscita 14/09/2016 intelligonews.it 13:23 39 Oggi è il Cinema2Day con la prima di Muccino: trama e trailer di L'estate addosso 14/09/2016 tuttoconsumatori.org 11:43 40 Cinema2day: il 2° mercoledì del mese al cinema con 2 euro 14/09/2016 www.ecodibergamo.it 09:41 41 Cinema a 2 euro una volta al mese A Treviglio incasso per i terremotati 14/09/2016 www.firstonline.info 13:34 42 Al cinema con 2 euro: da oggi in 3.000 sale
14/09/2016 www.guidaviaggi.it 19:47 43 E´ boom sul web per #cinematoday 14/09/2016 www.key4biz.it 16:45 44 Online la campagna 'Io Faccio Film' per le maestranze dell'audiovisivo (reportage video) 14/09/2016 www.movieplayer.it 15:44 45 Io faccio film: on line la campagna a sostegno del cinema 14/09/2016 www.movieplayer.it 08:02 46 Cinema2Day, ecco le sale che aderiscono all'iniziativa 14/09/2016 popcorntv.it 12:04 47 Cinema2Day: da oggi si va al cinema con 2 euro 14/09/2016 traniviva.it 11:00 48 Rubrica: Al Cinema Impero arriva "L'estate addosso" di Gabriele Muccino 14/09/2016 www.bresciatoday.it 11:43 49 "Cinema2Day", il mercoledì biglietti a 2 euro: le sale aderenti a Brescia 14/09/2016 www.cesenatoday.it 10:15 50 Al cinema con 2 euro ogni secondo mercoledì del mese: ecco dove 14/09/2016 www.forlitoday.it 10:09 51 Ogni secondo mercoledì del mese al cinema a 2 euro: ma a Forlì nessuna sala aderisce 14/09/2016 www.ravennatoday.it 12:14 52 Al cinema con 2 euro ogni secondo mercoledì del mese: ecco dove 14/09/2016 www.riminitoday.it 12:33 53 Al cinema con 2 euro ogni secondo mercoledì del mese: ecco dove 14/09/2016 yourlifeupdated.it 18:51 54 Cinema2Day: come andare al cinema pagando solo 2 euro il biglietto 14/09/2016 spettacoli.leonardo.it 09:40 56 Al cinema con 2 euro: parte oggi Cinema2Day, tutte le sale 14/09/2016 hitechweb.info 10:43 57 Cinema2day: l'iniziativa di Anec, Anem e Anica approda nelle sale 14/09/2016 youmovies.it 14:02 58 UCI Cinemas aderisce a Cinema2Day 14/09/2016 cineblog.it 09:32 59 Cinema2Day, in 3000 sale film a due euro - al via oggi l'iniziativa
14/09/2016 cineblog.it 09:20 60 Box Office Italia 13 settembre, Io prima di te sempre in testa - oggi cinema a 2 euro 14/09/2016 itismagazine.it 23:26 62 E2Forum, l'evento più innovativo del settore ascensoristico 14/09/2016 laprovinciadelsulcis.com 63 "Cinema2Day", al cinema con due euro ogni secondo mercoledì del mese 14/09/2016 larampa.it 11:59 64 Oggi al Cinema con 2 euro: ecco in quali cinema e per quali film 14/09/2016 radiomontecarlo.net 13:06 65 Al cinema con 2 euro. L'iniziativa del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo 14/09/2016 rbcasting.com 13:35 66 Partita la campagna Io Faccio Film, a supporto delle maestranze del settore audiovisivo
ANICA - ANICA CITAZIONI 1 articolo
14/09/2016 Sito Web Key4Biz La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Homepage Online la campagna 'Io Faccio Film' per le maestranze dell'audiovisivo (reportage video) A una settimana dalla presentazione di Io faccio film (Chi ama il cinema non lo tradisce) e dalla contemporanea messa on line del sito www.iofacciofilm.it vengono svelati i prossimi appuntamenti con gli eventi speciali della campagna: Io faccio film arriverà a Roma in occasione del Roma Web Fest (30 settembre 2016) e a Napoli nell'ambito del Galà del Cinema e della Fiction in Campania (5 ottobre 2016). Presentata il 6 settembre scorso nell'ambito della 73/ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Io faccio film è un'iniziativa, unica nel panorama italiano, promossa dalle Associazioni dell'industria audiovisiva a tutela del patrimonio creativo italiano. Nel reportage video di Key4biz, le voci dei protagonisti dell'iniziativa presenti a Venezia73 per il lancio. I primi dati indicano un successo della campagna: la pagina Facebook (https://www.facebook.com/IoFaccioFilm) ha raggiunto più di 85.000 utenti con contenuti organici nella prima settimana. Per sostenere la campagna gli utenti possono twittare le proprie foto con il gesto "finger frame", utilizzando l'hashtag #IoFaccioFilm. Sul sito ufficiale dell'iniziativa verranno raccolte le foto degli utenti e di tutti coloro che desiderano mostrare il loro amore per il cinema. Il progetto Io faccio film, è una straordinaria campagna nata per sostenere e valorizzare le professionalità del cinema italiano e gli appassionati della settima arte. Con oltre 170.000 professionisti impiegati, infatti, l'industria audiovisiva italiana ha un valore di circa 14 miliardi di euro e costituisce un'importante risorsa culturale, economica e occupazionale per il nostro Paese. Una preziosa risorsa che va sostenuta, tutelata e rispettata. Per questo Io faccio film chiama in campo e si propone di coinvolgere non solo l'industria cinematografica, le istituzioni e gli addetti ai lavori ma anche il pubblico. La campagna è promossa da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), MPA (Motion Picture Association EMEA) e UNIVIDEO (Editoria Audiovisiva Media Digitali e Online). ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 7
ANICA - ANICA SCENARIO 15 articoli
15/09/2016 diffusione:266814 Pag. 43 tiratura:354388 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I palinsesti Sky, arrivano gli spot differenziati Tra le novità c'è MasterChef vip Debutta la serie «Il racconto del reale», 18 reportage su temi d'attualità Campagne mirate La tecnologia consente pubblicità diversificate in base alle aree geografiche e al target R. Fra. Benvenuti nel 2054. Con un certo anticipo rispetto a quanto previsto in Minority Report (il film di Spielberg che attingeva dalla fantasia premonitrice di Philip K. Dick) la novità più importante (e inquietante) del palinsesto di Sky non ha a che fare con i programmi, ma con le pause all'interno degli stessi programmi. Ovvero l'applicazione della nuova tecnologia (grazie al sistema Sky AdSmart, attivo su tutti i My Sky) che consente di differenziare per target e per area geografica le campagne pubblicitarie, indirizzando per la prima volta spot differenti a diverse categorie di abbonati, anche sui canali lineari, veicolando messaggi più affini ai gusti e alle preferenze degli spettatori. Tra uno spot e l'altro però sono previsti anche i programmi dove ci sono più conferme che novità. Sky Uno, la rete più generalista della piattaforma pay, riparte da X Factor (da oggi le audizioni) con la giuria Fedez, Arisa, Soler e Agnelli. Torna anche Fiorello con la sua Edicola Fiore : dopo l'esperimento di nove puntate a giugno, la rassegna stampa mattutina si riavvia il 10 ottobre (anche in replica su Tv8) con un appuntamento quotidiano in diretta e l'edizione estesa della sera. Per distrarre i più giovani dai tablet e fargli accendere la tv si punta a un contenuto tipicamente Internet, ovvero #Socialface, con protagonisti sette tra gli youtubers più famosi d'Italia, da Favij in giù con le loro sfide ai limiti del demenziale (e oltre) che lasciano perplessi gli adulti ma fanno impazzire i ragazzini. Si cucina sempre parecchio (pure troppo). Dunque rieccoli. MasterChef (dal 22 dicembre) con i soliti quattro giudici (Bastianich, Cracco, Barbieri e Cannavacciuolo). Cracco si sdoppia perché è anche alla guida di Hell's Kitchen Italia (qui i cuochi professionisti sostituiscono quelli amatoriali). Mentre Alessandro Borghese si cimenta in 4 Ristoranti , la novità è Celebrity MasterChef - come la casa del Grande Fratello Vip ma ridotta a cucina - con 12 famosi un po' morti di fama, un po' morti di fame. Tra di loro Alex Britti, Maria Grazia Cucinotta, Filippo Magnini. A febbraio si rivede anche il conduttore di X Factor , che torna con il suo one man show E poi c'è Cattelan, che da quest'anno debutta in versione giornaliera con cinque puntate in onda dal lunedì al venerdì. Quanto alle serie tv - con lo sport tra i pilastri della piattaforma - il canale di riferimento è Sky Atlantic, che trasmetterà da ottobre Il racconto del reale, serie di 18 reportage su temi di attualità, dal Papa alla chirurgia estetica fino all'immigrazione. Dal 21 ottobre arriva The Young Pope di Sorrentino di cui si è già detto tutto e non resta che guardarla. Tra le produzioni originali Sky ancora in fase di produzione la terza stagione di Gomorra ; la lavorazione di Zero Zero Zero (dal libro di Saviano); e The Comedians con Claudio Bisio e Frank Matano, tratta dall'omonima serie svedese, che ha già visto un'edizione americana con Billy Cristal e Josh Gad. Nel frattempo grandi classici ( House of Cards 5 , Fargo 3 , Il trono di spade 7 ) e novità come Divorce con Sarah Jessica Parker, The Night Of con John Turturro, il kolossal Britannia ambientato nell'impero romano, 1993 su Tangentopoli un anno dopo con Stefano Accorsi protagonista e grande attesa per la recitazione di Tea Falco. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ai fornelli Mara Maionchi, Alex Britti, Filippo Magnini e Maria Grazia Cucinotta (foto) sono tra i vip protagonisti della prima edizione del talent «Celebrity MasterChef d'Italia». A sinistra, James Mardsen e Evan Rachel Wood in «Westworld - Dove tutto è concesso», serie la cui prima stagione andrà in onda dal 3 ottobre su Sky Atlantic ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 9
15/09/2016 diffusione:149769 Pag. 13 tiratura:200828 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TELEVISIONE Media Sky presenta i nuovi palinsesti Andrea Biondi Sky presenta i nuovi palinsesti pagina 18 p«Su Premium non c'è interesse. C'è un accordo, hanno intimato agli altri di comprarla, noi siamo interessati a noi stessi». Andrea Zappia, numero uno di Sky in Italia, parlando con i giornalisti a margine della presentazione dei palinsesti 2016-2017 risponde in maniera tranchant. Nella disfida fra Mediaset (che vuole che si rispetti il contratto di vendita della pay Premium) e Vivendi (che non vuole) la media company di casa Murdoch non ha tardato a entrare nel copione rappresentato soprattutto da report delle banche d'affari ritornate a caldeggiare l'ipotesi di un acquisto di Mediaset Premium da parte di Sky. «Da sempre le banche dicono questo, noi però oggi siamo qui per raccontare la nostra di storia, non quella di Ubs. Perché dovremmo commentare quello che sostengono le banche?» ha aggiunto. Conclusione: «Siamo molto interessati a quello che facciamo, siamo tornati a crescere; dopo un po' di anni l'anno scorso». È l'unica concessione che Zappia fa al tema durante una serata dedicata alla prossima offerta tv e dopo un pomeriggio che, in casa Sky, è stato anche tempo di decisioni, anche queste, tranchant. Sky ha infatti deciso di sospendere il programma "Di Canio Premier Show" dopo le polemiche scaturite sui social a causa del tatuaggio con la scritta "Dux" sul braccio destro dell'ex calciatore Paolo Di Canio, apparso in maniche corte in un video. «È un errore che abbiamo fatto», ha detto Jacques Raynaud, executive vice president di Sky sport e Sky Media. «In quattro anni abbiamo fatto tantissime cose, siamo diventati la prima media company del Paese», ha detto invece in avvio di serata Andrea Zappia, ricordando «il lancio della prima nostra rete generalista (Tv8, ndr. )» prima di dare spazio alle carte che Sky intende calare sul tavolo per gioca- re la sua partita nella prossima stagione televisiva. Una stagione che segue un punto di svolta importante per la tv della galassia Murdoch tornata alla crescita sul versante abbonati- 17mila in più- saliti a 4,742 milioni. Un incremento netto arrivato dopo 5 anni e proprio nell'anno della grande assente: quella Champions League in esclusiva Mediaset fino 2017-2018. Champions assente ma i ricavi per Sky Italia sono aumentati del 2% annuo e del 13% nel trimestre marzio-giugno, toccando i 2,79 miliardi di euro. In questo quadro, Sky ha presentato la sua offerta di contenuti insieme con una novità tecnologica al via dal 2017e che (si veda Il Sole 24 Ore in edicola ieri) promette di rappresentare una svolta in tema di pubblicità in Tv. Fra Natalee l'inizio del 2017 partirà infatti AdSmart, in grado di differenziare le campagne pubblicitarie per targete per area geografica. Il tutto innestandosi in un mercato pubblicitario in crescita (+21,1% nei primi sei mesi dell'annoa 267 milioni di euro)e nel quadro di una audience che alla fine della scorsa stagione è risultata in aumento. I dati Auditel elaborati dallo Studio Frasi per la stagione 2015-2016 indicano una crescita di un punto percentuale nello share sia della prima serata sia del giorno medio, con una quota di ascolto del 5,8% nel giorno medio e del 7,3% in prima serata. Aggiungendo il dato di Fox (che al contrario dell'editore Sky non risulta in crescita) si arriva al 6,9% in prima serata e all'8,4%, ponendosi in entrambii casi come terzo editore tv per share dopo Raie Mediaset. Guardando all'offerta per la nuova stagione, al pilastro dell'on demand (200 milioni di visulalizzazionii) e dello sport (tutta la serie A, la Serie B, l'Europa League, i campionati esteri, Moto Gp, Formula 1) si accompagnano in misura sempre più accentuata le produzioni di intrattenimento (da X Factor, a Masterchef a Edicola Fiore), cinemae serie tv. Una citazione la merita sicuramente "Il racconto del reale": 18 film-documentari. Il debutto sarà con "Ultimo Stadio", dedicato agli scontri durante la finale di Coppa Italia giocata a Roma il 3 maggio 2014 e montato esclusivamente con immagini girate da polizia e ultras di Fiorentinae Napoli. Foto: Network. La sede di Sky ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 10
15/09/2016 diffusione:149769 Pag. 18 tiratura:200828 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato AUDIOVISIVO In breve Infinity ed Eppela insieme su progetti finanziati dal web Web series, documentari e content in ambito cinematografico, da finanziare con il crowdfunding. E sul progetto, o sui progetti, più finanziato (e quindi gradito) Infinity, la piattaforma di videostreaming Ott di Mediaset, interverrà direttamemente cofinanziando il 50% della produzione. Infinity ed Eppela - piattaforma italiana di crowdfunding, reward-based (sistema delle ricompense) presenteranno oggi questa iniziativa all'interno della terza edizione dell'Infinity Film Festival. Non si parla di grosse cifre. Ma l'iniziativa in sè è indicativa di una tendenza che, se prendesse piede anche presso altri soggetti, andrebbe a tutto vantaggio della creatività. Eppela - 3.500 progetti finanziati in 3 anni - e Infinity sfrutteranno i propri atout, con la piattaforma di casa Mediaset che ospiterà le produzioni vincenti al pari di altri canali del gruppo di Cologno. La raccolta dei progetti creativi inizierà oggi sulla piattaforma (www.eppela.com/it/infini ty) fino al 15 ottobre. Da novembre e sino alla fine dell'anno sarà possibile da parte degli utenti finanziare le idee considerate più meritevoli. «Quest'anno abbiamo deciso di fare un passo oltre rispetto al nostro Infinity Film Festival», spiega Chiara Tosato, direttore commerciale di Infinity. Ottimista Nicola Lencioni, ad di Eppela: «Oggi inizia una nuova era che unisce tv, cinema e web». (A. Bio.) ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 11
15/09/2016 diffusione:226066 Pag. 51 tiratura:334292 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 Serie tv e spot ad personam Sky lancia la sfida al web In programma anche un'inchiesta sulla felicità realizzata da Walter Veltroni e la storia di Pertini raccontata da De Cataldo SILVIA FUMAROLA MILANO DIMMI cosa ti piace e ti dirò che spot vedrai. Addio alla pubblicità televisiva uguale per tutti. Arriva anche in Italia, dopo il lancio nel Regno Unito, Sky AdSmart, la nuova tecnologia che consente di differenziare per target e area geografica le campagne, indirizzando per la prima volta spot differenti a diverse categorie di abbonati. Spot su misura: a casa della single quarantenne modaiola arriveranno spot di scarpe e trucchi, mentre lo sportivo agiato si beccherà quelli sulle nuove auto. Con i dati degli abbonati tutto si può fare. È una delle novità, un po' inquietanti, annunciate alla presentazione dei palinsesti di Sky a Milano. Il Grande fratello è tra noi, con le informazioni personali ormai è possibile radiografare i gusti e creare una mappa geografica dell'offerta. Spiega Daniele Ottier, direttore Sky Media: «Se l'influenza inizia prima al Nord che al Sud le case farmaceutiche possono programmare adeguatamente gli spot. O, seguendo lo stesso principio, non ci saranno spot sulle auto con quattro ruote motrici nelle zone dove non ci sono montagne. In questo modo My Sky diventa un server che veicola messaggi più affini ai gusti e alle preferenze degli spettatori, con meno invasività e senza spot addizionali». Tutto da vedere. La pubblicità personalizzata, o ad personam, segue il principio del web: fatta una ricerca su un tipo di scarpe firmate, qualsiasi sito si visiti dopo, si aprirà una finestra su quel prodotto. Spot su misura, serie d'autore (da The Young Pope di Paolo Sorrentino alla terza stagione di Gomorra) e racconto della realtà. Il neorealismo televisivo targato Sky non si affida alle parole e ai talk show, ma al linguaggio cinematografico: dal caso Yara Gambirasio al naufragio nel Mediterraneo del 18 aprile 2015 in cui morirono 970 persone all'omicidio del tifoso Ciro Esposito il giorno della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli il 3 maggio 2014 (con i filmati delle volanti e l'audio delle telefonate), alle elezioni americane alla chirurgia estetica estrema, alla storia di Pertini raccontata da Giancarlo De Cataldo all'inchiesta sulla felicità firmata da Walter Veltroni (con gli alunni della scuola Mazzini di Roma). Il racconto del reale è una collana di 18 film che debutterà il 13 novembre su Sky Atlantic Hd e su Sky On Demand. «Abbiamo scelto di collocarlo su Sky Atlantic proprio perché vogliamo sia seguito come le serie tv», spiega Andrea Scrosati, vice president programmi Sky, «la diretta resta fondamentale per l'informazione, ma per l'approfondimento puntiamo sullo sguardo d'autore». Tra i diciotto film, tre progetti arrivano da 42esimo Parallelo, la società di cui Mauro Parissone è il direttore editoriale. Si tratta di Ultimo stadio, Come è profondo il mare, Papa Francesco social network, che racconta il Pontefice visto dal web. Per l'intrattenimento Sky Uno HD punta su X Factor, Edicola Fiore (con 50 puntate), Masterchef Italia (anche in versione "celebrity"), Hell's kitchen e debutterà la versione quotidiana di E poi c'è Cattelan. Foto: IL RACCONTO DEL REALE La sfida tra Clinton e Trump sarà uno dei diciotto film prodotti da Sky per la sua serie "Racconto del reale" ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 12
15/09/2016 diffusione:226066 Pag. 53 tiratura:334292 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 Al cinema IL FILM DI ROBERTO NEPOTI/ DEMOLITION-AMARE E VIVERE Se muore tua moglie smonta il frigorifero e demolisci la casa La performance di Jake Gyllenhaal, totalmente calato nella parte, rende più accettabili gli eccessi del personaggio ROBERTO NEPOTI ACHI non piacerebbe smontare la propria vita, come si fa con un orologio o un altro oggetto d'uso, per vedere cos'è che non va e rimetterlo in funzione? È quel che accade a Davis, brillante broker nel mercato azionario, dopo la morte della moglie in un incidente d'auto. Davis comincia col frigorifero, prosegue con una macchina per il caffè quindi demolisce da cima a fondo la casa, che rappresenta la sua vita precedente il lutto (e che, tra l'altro, non è mai riuscito ad amare). Frattanto l'uomo intrattiene una stravagante corrispondenza con Karen, addetta al servizio clienti di un distributore automatico di merendine che gli ha fatto il torto di non erogargli il pacchetto di noccioline prescelto. Lui le scrive lunghe lettere piene di confidenze personali; poi la incontra, e con lei suo figlio Chris, adolescente problematico e ribelle. È una piccola folla di personaggi, ciascuno alla ricerca di una propria identità, quella che popola Demolition. Amare e vivere (ma il sottotitolo italiano è superfluo), il nuovo film di Jean-Marc Vallée, regista canadese amato da Hollywood e già autore di Wild e del premiato Dallas Buyers Club. Nato nel Canada francofono, Vallée è un cineasta di sensibilità più europea che americana. Nel bene e nel male. Qui il male - ancorché veniale - è la tendenza fin troppo insistita a procedere per metafore (come ammette anche una battuta del film, scritta da Bryan Sipe e pronunciata dalla voce narrante del protagonista); a partire ovviamente da quella, centrale, della demolizione di cose proprie e altrui. A tratti il simbolismo - radere al suolo il passato - si fa un po' greve e l'eroe della storia sembra un mezzo matto via via che i riferimenti della sua esistenza si rovesciano e quel che sembrava essenziale perde valore, mentre cose da sempre trascurate diventano importanti. Fortuna che la performance di Jake Gyllenhaal, totalmente calato nella parte, rende più accettabili gli eccessi del personaggio. Quanto alle parti migliori della sensibilità "europea" di Vallée, il film non si nega una benefica vena di humour, con l'effetto di alleggerire risvolti melodrammatici (un episodio di omofobia, la scoperta di lati nascosti della vita familiare...) che, gestiti diversamente, potevano prendere una piega imbarazzante. Se oggi il titolo di "regista visionario" si spende con troppa facilità, Vallée si concede una certa quota di visionarietà senza cadere nel cattivo gusto: inserisce un fantasma, ci offre un poetico episodio con una giostra di cavalli vintage accompagnata dalle note della Bohème di Charles Aznavour, fino a un epilogo da inscrivere, sì, nel repertorio del feel-good-movie, però non troppo consolatorio. Senza essere un capolavoro, Demolition è un film ben gestito nella progressione drammatica, nella regia misurata e, soprattutto, nell'utilizzo degli attori. Di Gyllenhaal s'è già detto. Ma anche Naomi Watts risulta, una volta di più, ineccepibile; Chris Cooper interpreta bene il burbero suocero di Davis e il quindicenne Judah Lewis (lo sfrontato e vulnerabile Chris Moreno) merita la definizione di "terrifying young newcomer", eccezionale giovane debuttante, attribuitagli da una rivista americana. PER SAPERNE DI PIÙ trovacinema.repubblica.it www.repubblica.it/spettacoli/cinema Foto: IL REGISTA Il regista canadese Jean-Marc Vallée è nato a Montreal 53 anni fa Prima di "Demolition - Amare e vivere", ha diretto un film all'anno: nel 2013 "Dallas buyers club", nel 2014 "Wild" e nel 2005 C.R.A.Z.Y. Sposato con Nadia Live, ha due bambini Foto: DEMOLITION - AMARE E VIVERE Regia di Jean-Marc Vallée Con Jake Gyllenhaal, Naomi Watts Chris Cooper, Judah Lewis, Heather Lind ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 13
15/09/2016 diffusione:226066 Pag. 53 tiratura:334292 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 DOCUMENTARIO Prima del Leone Diaz raccontava il ciclone Yolanda (r.n.) Benché sia un frequentatore abituale dei grandi Festival, i film del regista filippino Lav Diaz non sono mai arrivati in Italia. Con la fresca assegnazione del Leone d'Oro al suo The woman who left, però, le cose dovrebbero cambiare: e ne è un'avvisaglia I figli dell'uragano, distribuito da questa settimana in poche sale scelte ma anche visibile on demand, a un costo simbolico, su Vimeo. Va detto che chi lo vede non deve aspettarsi di restare nella sua zona di "comfort" cinematografico. Fotografato in bianco e nero, fatto di poche, lunghissime inquadrature perlopiù fisse, il cinema di Diaz è un'unica interpellazione allo sguardo dello spettatore: puro cinema, o cinema allo stato puro. Il regista si sofferma alle latitudini devastate dal ciclone Yolanda, o Haiyan, nel 2013. Un paesaggio spettrale; ma abitato dai bambini, i veri protagonisti del documentario. Che, all'opposto dell'occhio distratto dei reportage, li osserva mentre pescano, si tuffano, giocano e cercano "tesori" anche in mezzo alla distruzione. Foto: I FIGLI DELL'URAGANO Regia di Lav Diaz Film documentario ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 14
15/09/2016 diffusione:176463 Pag. 35 N.38 - 21 settembre 2016 tiratura:257931 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SCENARI _ CULTURA SE IL CINEMA DI VENEZIA PARLA FILIPPINO MA NON ITALIANO (Claudio Trionfera) Ha vinto un film flippino in biancoe nero lungo quasi quattro ore, The Woman Who Left di Lav Diaz. Nonè una novità, viste le tendenze degli ultimi decenni. Zero titoli al cinema italiano. L'ha spuntata solo tre anni fa un documentario, Sacro Gra. La verità è che la Mostra del Cinema di Venezia ha il braccino cortoo la visione parziale quando affronta la nostra cinematografia. Senza ragionare in prospettiva, senza uno straccio di progetto promozionale del cinema italiano: che non soloè frutto di opera d'ingegno ma anche di applicazioni industriali, contributi ministeriali, di sforzi della Raie di coraggiosi privati.E invece. Pare che si voglia agirea dispetto. Umiliando autorie film, con giurie poco propensea valutare una cinematografia ospitante, dando un'immagine fasulla di crisi.È il contrario di quel che succedea Cannes, dove non si vergognano di essere nazionalistie fanno volare il loro cinema anche al boxoffice. E sì che la Mostra costa allo Stato trai 7,5e gli 8,1 milioni di quei 13 che fanno il budget complessivo. Senza che qualcuno si preoccupi di trasformare quelle cifre in utilità di formae sostanza.È un caso se dal 1959 al 1966 il cinema italiano ha vinto sette volte il Leone, in un periodo che coincideva con le sue migliori fortune commerciali? Solo un problema di qualità o c'è dell'altro? ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 15
15/09/2016 diffusione:176463 Pag. 70 N.38 - 21 settembre 2016 tiratura:257931 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato REALTÀ E FINZIONE Io, Dory e l'Alzheimer Non ricorda, è allegra e tutti la sostengono. Vuoi vedere che la pesciolina della Disney-Pixar può aiutare chi si trova a fare i conti con la malattia che colpisce milioni di anziani? Per capirlo, abbiamo mostrato in anteprima il film a una signora che ne è afflitta. Il risultato? Commovente. Un pomeriggio al cinema , il trailer di Dory, due bambine che si guardanoe dicono: «Non ti sembra la nonna con la sua malattia?». Una pazza idea in testa: non è che questa pesciolina smemorata potrebbe diventare, al di Stefania Berbenni Se ti rispecchi in un pesce blu che continua a ripetere «Non ricordo, non ricordo» e con una tristezza infantile si domanda: «L'ho dimenticato di nuovo?». Se quel pesce è famoso nel mondo, si chiama Dory e si presenta agli altri dicendo «Soffro di perdita di memoria a breve termine» e quando fa per contare, arriva fino a tre perché i numeri seguenti si sono persi fra i suoi neuroni. Se quel pesce ammette con fare scherzoso: «Ovviamente di ieri non ricordo quasi niente» e si spaventa quando gli danno delle indicazioni da seguire («Mi scorderò dove sto andando»), allora puoi essere anche una guerriera della vita come lo è Annamaria Cimarelli, 76 anni, da tre affetta da Alzheimer, ma alla fine fai quello che ti sei negata da quando ti hanno diagnosticato la malattia: piangi. «Sa, scusi... ma mi ha scosso, mi ha emozionato. Vedere questo film per quel motivo... È come se lo rifiutassi». Il marito, un elegante ottantenne, l'abbraccia sulla scala del cinema dove Alla ricerca di Dory, il nuovo film d'animazione della Disney-Pixar, è stato proiettato per una visione privata prima dell'uscita nelle sale, il 15 settembre. Con loro anche una nipote. Nell'oceano delle emozioniè difficile nuotare. Annamaria ha due figli, nove nipoti, si è sposata 52 anni fa, è stata per decenni dietro una cattedra come maestra. Anche ora ha molto da insegnare: la dignità della sofferenza, il non mollare, l'ottimismo come esercizio quotidiano. «Sullo schermo ho visto la mia paura di non ricordare. L'ho rivissuta. Ho sentito sulla pelle la sofferenza di questo "personaggio". Però mi piace che gli altri l'aiutino: mi sembra un bel messaggio. Dory non si arrende mai, non si demoralizza. Quando mi prende lo sconforto, mi dico che poteva venirmi un tumore, o un altro male più cattivo. Del resto, sono più longeva dei miei genitorie di mio fratello che sono mancati...». Nel 2003 Alla ricerca di Nemo fu un blockbuster, a tutt'oggi al 35esimo posto tra i film a più alti incassi: racconta la storia di un pesciolino «sbagliato», con una pinna non sviluppata, che vuole arrivare finoa Sydney e scappa da casa. Il padre Marlin riescea ritrovarlo solo graziea Dory, amabile svampita grintosa. Fin da subito questo pesce chirurgo blu e giallo ha bucato lo schermo:i suoi assist sono humor, ottimismo, generosità; il deficit di memoriaè servitoa farla amare di più. «Dory mi piace tanto perché ha trasformato il suo handicap in un punto di forza», ha detto la doppiatrice americana, la comica Ellen DeGeneres. Non si sa se la Disney-Pixar, nel calcare la mano sulla smemoratezza cronica di Dory, abbia voluto con questo secondo film sensibilizzare bambini e famiglie su quella cheè un'emergenza sanitariae sociale: l'Alzheimer. Sono infatti quasi 47 milioni i malati nel mondo e si stima che nel 2050 saranno 131. In Italia si è superato da tempo il milione di casi, nel 2015 si sono registrati 269 mila nuovi malati. Costo totale per le cure: 37,6 miliardi di euro. Non c'è traccia della parola Alzheimer nel film. La Disney-Pixar ha scientificamente scansato il termine, anche se su molti siti (in America il film è uscito in giugno, battendo in poche settimane gli incassi di Alla ricerca di Nemo) si è sottolineata la coincidenza di comportamenti. Dory ricorda infatti la sua infanzia, mentre l'immediato passato si dissolve nel nulla, sparisce, sintomo tipico di questa forma di demenza senile. Annamaria Cimarelli racconta che spesso, quando va a fare il pisolino, la testa si affolla di immagini lontane: «Di me bambina a Spello, mentre gioco per strada in un vicolo stretto, con le mie compagne. Vorrei tornare al paese e portare tutti i nipoti». Pochi giorni fa la famiglia ha fatto una gita a Firenze, sono partiti in 18 parenti per festeggiare gli 80 anni di Ugo Lucarelli, il marito: «Vedevo dei postie mi dicevo: "Ma qui ci sono già stata o no?" Pazienza!». Ha un trucco questa combattente della memoria: cercare le notizie su Internet, è il suo modo per fissarle. Ma non è il solo accorgimento che si è inventata: «Cerco di fare degli esercizi: leggo una frase e la ripeto tre volte, ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 16
15/09/2016 diffusione:176463 Pag. 70 N.38 - 21 settembre 2016 tiratura:257931 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato oppure metto dei bigliettini ovunque in casa per sapere cosa devo fare. Vivo con l'agenda apertae poi mi sforzo, mi sforzo tanto. Anche cucinare mi aiuta a esercitare la memoria, mi domando dove è finita la tal padella...è una ginnastica del cervello. Quando vado dal parrucchiere, mio marito mi accompagna e mi chiede: "Vuoi che ti vengaa prendere?", "No, grazie". Rispondo così perché voglio provare a cavarmela da sola: concentro l'attenzione sul vialone che porta a casa, vedendolo, capisco la direzione da prendere. La memoria visiva mi aiuta molto». Però, quando sullo schermo passa Dory spersa nel parco oceanografico dove è finita, le cresce la preoccupazione: «Il film mi ha dato un'idea. Sa cosa devo fare? Scrivermi bene bene un biglietto con il mio indirizzo di casa e il telefono di mio marito, così se mi perdo, sanno chi chiamare. Io giro sempre con la carta d'identità, ma quella non basta». È serena Annamaria. La perseveranza le appartiene, altra dote che condivide con il pescetto Disney: «Ho sempre pensato positivo. Dio mi ha aiutato in alcune occasioni difficili. No, che non mollo, solo che mi dispiace...». Dispiaciuta, di cosa? «Incontro le persone per stradae mi chiedono dei miei nipotie io non so che domande fare loro, perché non rammento che famiglie hanno. Forse penseranno che sono superba, scortese». Dory, quando con un flashback realizza di avere dei genitori, decide di rivederlie nulla la può fermare, neppure quella memoria zoppa. Sono in molti ad aiutarla nell'impresa: Nemo e il padre, un polpo scorbutico, uno squalo balena e una beluga. Francesca Arosio, psicologa dell'Associazione Alzheimer, anche lei alla proiezione riservata di Alla ricerca di Dory, commenta: «Ci si può ridere sopra ma non prendere in giro chi ha qualche difficoltà di natura.È la collettività che aiuta le persone. C'è un messaggio forte nel film: gli altri pesci valorizzano le potenzialità di Dory. Bisogna farsi aiutare, perché gli altri ti offrono quello che ti manca». Nel caso di Annamariaè Ugo, il marito, il suo complemento: «L'ho aiutata tutta la vita, lo faccio anche adesso. Nonè cambiato niente. Per convincerla a fare il test, tre anni fa, me lo sono fatto prescrivere anch'io. Siamo andati insieme». Lei: «Mi hanno letto un breve racconto ma non sono stata capace di ripeterlo. E con le pedine mi confondevo... non sapevo dove metterle. I medici mi curano bene, ogni sera prendo una pasticca. Oltrea mio marito, ci sonoi miei nipoti, loro mi aiutano tanto». Sa guardare oltre il suo male, da educatrice ricorda, questo sì, quanto conti l'esempio: «Di messaggi ce ne sono in questo film, eccome! Nessunoè perfetto. Bisogna aiutaree farsi aiutare. Pensare positivo per non arrendersi. Ed essere coscienti di quello che si ha». Annamaria Cimarelli lo è talmente tanto che l'associazione le ha ventilato l'ipotesi di un percorso con un gruppo per parlare agli altri malati. Racconta il marito: «Quando ci hanno comunicato la diagnosi, non c'è stata nessuna reazione drammatica anche perché la cosa si è sviluppata in maniera molto lenta. Per noi che le stiamo vicino, le domande sono tante: come dobbiamo comportarci? Essere morbidio fermi? Negli ultimi tempi ha un po' di ansia da controllo... le scadenze dei prodotti alimentari. Ma è stata sempre serena, non piange mai. Temevo andasse un po' in depressione invece...». Invece Annamariaè come Dory, nuota nel suo oceano dove le acquea tratti sono torbide, poi ridiventano cristalline poi buie e chi lo sa perché. Per fortuna ha persone con le quali condividere la sua nuova avventura. Che non è un film d'animazione, ma vita vera. E per questa vale l'aforisma di Yogi Berra, idolo del baseball, noto per le sue sentenze sagge: «Se il mondo fosse perfetto, non lo sarebbe». - foto di Roberto Caccuri 47 MILIONI i malati di Alzheimer nel mondo. 1 i malati certificati in Italia. OLTRE MILIONE 131 MILIONI ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 17
15/09/2016 diffusione:176463 Pag. 70 N.38 - 21 settembre 2016 tiratura:257931 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato il numero stimato di persone affette da Alzheimer nel 2050 nel mondo.INSIEME SI AFFRONTA MEGLIO: DUE PROGETTI PENSANO A MALATI E FAMIGLIE Due progetti unici in Italia per far vivere meglio i malati di Alzheimer e le loro famiglie. Il primo sarà realizzato dalla Federazione Alzheimer Italia ad Abbiategrasso, alle porte di Milano, dove sorgerà la prima Comunità amica delle persone con demenza: la popolazione, le istituzioni, le categorie professionali formeranno una rete sociale che saprà come rapportarsi ai pazienti, facendoli sentire a proprio agio, aiutandoli, sostenendoli con spazi dedicati, iniziative, contatti (www. alzheimer.it). Il secondo progetto, voluto dalla cooperativa La Meridiana, si chiama Il paese ritrovato: un villaggio dell'Alzheimer che sarà realizzato a Monza nel 2018, sul modello di un villaggio simile che esiste, da anni e con successo, in Olanda. Un intero quartiere (14 mila metri quadrati) immerso in un parco e dedicato ai malati di demenza senile: avrà quattro palazzine di otto appartamenti ciascuna, centri di riabilitazione, bar, minimarket, parrucchiere, ufficio postale, chiesa, teatro e palestra (www. cooplameridiana.it). Foto: Annamaria Cimarelli, 76 anni, davanti al cartonato di Alla ricerca di Dory, in uscita il 15 settembre. Panorama ha organizzato una preview con la signora, da tre anni affetta da Alzheimer. Foto: All'entrata del cinema milanese dove è avvenuta l'anteprima: alle spalle della signora Annamaria Cimarelli, la nipote Elisabetta Soldavini e il marito Ugo Lucarelli. Avete una storia legata all'Alzheimer da raccontare? Di' la tua sulla pagina Facebook di Panorama. ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 18
15/09/2016 diffusione:159940 Pag. 1 tiratura:227480 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LE STORIE Lo psichiatra che restaura film Emanuela Minucci A PAGINA 16 Ha cominciato a salvare film con la leggerezza di uno dei palloncini di Break Up di Marco Ferreri che grazie al suo contributo è tornato a nuova vita. All'inizio ha investito 50 mila euro nel restauro di questa pellicola «così, per il piacere di veder scorrere il mio nome, in una delle sale del Lido». Il risultato è andato ben oltre. L'uomo dei cinque palloni, protagonista un sublime Marcello Mastroianni, nel ventennale della sua morte ha vinto il Leone d'Oro di Venezia nella categoria Classici per il miglior restauro. Per la felicità del presidente del Museo del Cinema di Torino Paolo Damilano ha avuto la meglio su capolavori come Manhattan e La battaglia di Algeri. L'ha deciso la giuria di 26 laureandi in Storia del Cinema, guidati dall'esperienza di Roberto Andò. E la loro scelta ha entusiasmato anche critici come Steve Della Casa che ha subito chiamato il mecenate per portare L'uomo dei cinque palloni a Sottodiciotto, il Festival da lui diretto : «Sono molto grato a chi ha salvato dall'oblio una pellicola tanto surreale quanto importante». Così, il sogno di Massimo Sordella, 59 anni, psichiatra torinese, si è realizzato andando oltre ogni aspettativa. Non solo il grande applauso dei critici, ma anche il red carpet e un Leone d'Oro da esibire davanti a una pioggia di flash. Con nove fotografi su dieci che lo scambiavano per John Mal kovich (la somiglianza è davvero sorprendente). Lanci ato come un bimbo felice nell'iperuranio del Lido, l'uomo che voleva restaurare un'emozione ha deciso che continuerà, «perché salvare un'opera d'arte è una delle poche cose che conta». E ha già in mente la prossima pellicola: La strategia del ragno film di Bertolucci del 1970 liberamente ispirato a un racconto di Jorge Luis Borges. E anche in questo caso la trama si rivela molto intrigante per uno che di mestiere fa lo psichiatra: il tema del traditore e dell'eroe. Senza contare che le tavole dei titoli di testa sono del pittore Antonio Ligabue, un altro personaggio in bilico tra genio e traslucida follia. «Speriamo di farcela - spiega Sordella io ce la metterò tutta, quando però ci sono di mezzo i diritti d'autore il cammino è tutt'altro che sempli ce». Se non sarà Bertolucci sarà un altro film di peso, ma una cosa è certa: l'avventura di questo signore che nella libreria di casa ospita oltre mille film conservati come neppure i gioielli della Regina, e che trascorre intere giornate nella Cinémathèque di Parigi a gustarsi vecchie pellicole in bianco e nero e in lingua come la ret rospetti va su Gus Van Sant, è appena cominci ata: «Potessi ne salverei a centinaia - confessa - perché è un modo di recuperare quello che siamo stati, la nostra memoria è tutta lì, nel bene e nel male». Sordella considera il cinema una terapia dell'anima e il suo restauro «una maxi-dose di anti-depressivi omeopatici»: è il primo mecenate del genere in Italia e racconta così il suo gesto d'amore verso Break Up. «Al di là del fatto che ho avuto la fortuna di conoscere Marco Ferreri, in realtà è stato il film a scegliere me, avevo deciso di farmi un regalo, di restituire a nuova vita un titolo che appartenesse agli Anni 60/70, il periodo cinematografico che amo di più». Fra le proposte che gli sono state fatte dal direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera ha scelto il film interpretato da Mastroianni: «Perché è la storia di un pensiero ossessivo conclude, non dimenticando il suo lavoro di psichiatra - dove il ricco produttore di caramelle s'interroga su quanto un palloncino possa essere gonfiato prima di scoppiare. Una spietata analisi sul vuoto della società capitalistica». c Foto: Leone a Venezia Qui accanto Massimo Sordella e Paolo Damilano sotto il film L'uomo dei cinque palloni, con Marcello Mastroianni ANSA ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 19
15/09/2016 diffusione:159940 Pag. 30 tiratura:227480 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Intervista "Ho fatto un film piccolo su una storia vera che mi piaceva troppo" Gabriele Muccino e il suo "L'estate addosso" "Racconto le scelte di vita dopo la Maturità" FULVIA CAPRARA ROMA Più che una stagion e, l'estate è una condizione dell'anima, un modo di essere che può durare una vita intera, un sentimento da rimpiangere per sempre, nella consapevolezza che «qualcosa in noi cambia, e non tornerà più come prima». Con L'estate addosso, protagonisti Brando Pacitto, Matilda Lutz, Taylor Frey, Joseph Haro, musiche originali di Jovanotti, Gabriele Muccino torna al suo cinema vitalistico, grandi spazi e g randi sentimenti, per un'avventura ispirata a una storia reale «leggera sì, ma non intima». Come nasce l'idea del film? «E' un progetto che avevo nel cassetto da otto anni, desideravo realizzare un film "piccolo", senza la responsabilità dei grandi budget, su un momento di scelte esistenziali importanti, come quello che viene dopo la Maturità». «L'estate addosso» fa ripensare a «Come te nessuno mai», l'impressione è che abbia deciso di tornare all'origine della sua ispirazione artistica. «Sì, è una storia in cui mi ritrovo, nasce da una pulsione personale, dall'esigenza di descrivere una cosa che mi piaceva. La vicenda mi è stata raccontata dalle persone che l'hanno vissuta, i dialoghi sono genuini, vengono da stralci di diari personali da cui mi è stato permesso di attingere». Il film parla anche di omosessualità e di come possa essere difficile, soprattutto da ragazzi, comunicare a se stessi e agli altri il proprio orientamento. « Non sono gay e avevo paura, affrontando il tema, di non riusci re a esse re autenti co, e i nve ce è fil ato tutto lisci o, anzi, ho avuto o ccasione di impa ra re molte cos e. Sop rattutto dalla coppia gay che ha ispi rato il film, stanno insieme da trent 'anni, ment re io ho avuto già vari m atrimoni». Dopo aver diretto grandi star internazionali, eccola alle prese con un cast di giovani promesse. Come è andata? «Ho imparato da tempo che le persone o sono grandi o sono piccole, non importa se prendono un cachet da 25 milioni di dollari oppure molto meno. Con gli interpreti dell' Estate addosso mi sono trovato bene come con Will Smith e Russell C rowe, la fama non c 'ent ra niente, sto bene con chi decide di fidarsi di me». Ha accettato di partecipare alla Mostra di Venezia fuori concorso, e nella sezione più popolare del Cinema in giardino. Non tutti l'avrebbero fatto. «Penso di meritare di più, ma ho sempre sognato di andare a Venezia e sono entusiasta di esserci riuscito. Poi mi è tornato in mente quando ci andavo in tenda, per vedere i film, sistemandomi dove potevo...». Le sue opere vengono giudicate sempre con particolare attenzione, per non dire severità. Come mai? «È come se vivessi un'eterna prima volta, eppure, dal 1997, quando ho iniziato, ho visto tante cose, molte più di quelle che avrei immaginato. Comunque so bene che è già un dono fare il mestiere che faccio». Il prossimo progetto sarà americano? «Non lo so ancora, sono alla ricerca di una nuova tappa, in quel vuoto pneumatico che sta tra un film e l'altro, quando ti chiedi: "E adesso che faccio?". Il portone dell'America è aperto, se volessi chiuderlo dovrei dire: "Non mandatemi più copioni". E invece ne ricevo moltissimi, leggerli è un lavoro enorme, e poi devo scegliere, e questo intralcia la creatività». c A Venezia non in gara? Penso di meritare di più, però ricordo anche quando ci andavo in tenda, per vedere i film Gabriele Muccino Regista di «L'ultimo bacio» e «La ricerca della felicità» Diari personali Qui sopra, una scena del film, per cui Muccino si è ispirato a diari personali da cui gli è stato concesso di attingere Da oggi al cinema Muccino con i quattro giovani attori di «L'estate addosso», che esce oggi dopo essere stato presentato alla Mostra di Venezia ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 20
15/09/2016 diffusione:159940 Pag. 30 tiratura:227480 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PRESENTATI I NUOVI PALINSESTI Sky conferma l'intrattenimento Il futuro è il racconto del reale e la pubblicità personalizzata LUCA DONDONI MILANO Tra le novità presentate ieri da Sky agli Arcimboldi di Milano con la consueta potenza di fuoco, il vicepresidente del gruppo Andrea Scrosati si è soffermato a lungo su «Il racconto del reale», nuovo appuntamento settimanale per 18 film (ce ne sono quattro quasi pronti e altri se ne produrranno) che debutterà da ottobre su Sky Atlantic. Tra i produttori Mauro Parissone con la sua società 42°Parallelo, neonata casa editrice multimediale che prende il nome dal romanzo del 1930 di Dos Passos e si ispira alla sua struttura narrativa sperimentale. «Sono temi che hanno un impatto sulle nostre vite - dice Scrosati - dall'immigrazione alla criminalità organizzata. Poi personaggi e fatti di cronaca, tic e ossessioni della società. Il primo è U ltimo stadio, sulle ore drammatiche prima della finale di Coppa Italia 2014, quando fu ferito mortalmente Ciro Esposito. Ricostruiremo tutto con filmati aerei e delle volanti, immagini realizzate dagli agenti con i cellulari e dai tifosi, con l'audio delle conversazioni tra gli agenti e la sala operativa. Il risultato sarà esplosivo: nessun filtro, nessuna morale, presa diretta sulla realtà». Su Sky Uno torna X Factor, poi Edicola Fiore con cinquanta puntate dal 10 ottobre al 18 dicembre, MasterChef Italia, il nuovo Celebrity MasterChef. Carlo Cracco condurrà una nuova stagione di Hell's Kitchen, come previsto E poi c'è Cattelan da settimanale diventerà quotidiano. Grande risalto anche per le nuove serie tv: su Sky Atlantic arriverà The Young Pope di Paolo Sorrentino (dal 21 ottobre) e la terza stagione di Gomorra; in contemporanea con gli Usa grandi titoli Hbo come Westworld, la settima stagione del Trono di spade e The Night Of. Tra i prodotti italiani, Claudio Bisio e Frank Matano in The Comedians, mentre su Fox Life arriva la versione italiana di Dance Dance Dance, dove sei coppie di personaggi noti ricreano coreografie tratte dai film. Si lavora a una serie tratta dai fumetti di Diabolik: «L'episodio pilota è scritto, c'è un'ipotesi di regia. Ma non produciamo finché la sceneggiatura non ci convince», ha detto Nils Hartmann, capo delle produzioni originali Nel futuro della piattaforma c'è anche tanto sport e una novità importante che non a che fare con la programmazione. In questi giorni viene lanciato Sky AdSmart, software capace di differenziare per target e per area geografica le campagne pubblicitarie. In pratica Sky potrà indirizzare spot differenti a diverse categorie di abbonati, anche sui canali lineari. «Un modo di fare entrare la pubblicità nelle case in modo meno invasivo», dicono a Sky, anche se l'idea ha un aspetto orwelliano che preoccupa un po'. c Foto: Mimmo Calopresti in uno dei documentari in programma su Sky Foto: Sky punta forte anche sulle elezioni Usa ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 21
15/09/2016 diffusione:159940 Pag. 32 tiratura:227480 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TV Il film del weekend Serie "La Casa", cult di Sam Raimi ora diventa horror con ironia Il 3 ottobre, in contemporanea con gli Usa, su Infinity tv arriva la seconda stagione di «Ash vs Evil Dead». Protagonista come al cinema , Bruce Campbell GIANMARIA TAMMARO Domanda: che cosa succ e d e r e b b e s e u n network decidesse di dare massima libertà a un regista, e di permettergli di raccontare la sua storia in una serie tv? Risposta: avremmo Ash vs Evil Dead, o qualcosa di molto simile. L'idea è di Sam Raimi, regista de La Casa (in originale: Evil Dead) e di Spider-Man, di suo fratello Ivan e di Tom Spezialy. La faccia, quella che vediamo schiaffata sul piccolo schermo, rincorsa da mostri, ricoperta di sangue e quasi perennemente accigliata, è di Bruce Campbell, già protagonista della trilogia originaria. Produce Starz, canale nazional-popolare Usa, che negli ultimi anni - con Power, Flesh and Bone, Spartacus e Black Sails - sta diversificando la propria offerta. Il risultato finale è una serie tv che cita il mito, lo rimaneggia, e cambia - spesso e volentieri - la prospettiva non solo di chi guarda, ma anche dei personaggi. Se La Casa (e la Casa 2) erano nati come film horror a basso budget, in cui l'elemento comedy era il finale perfetto, sinonimo e sintesi di schizofrenia (dopo tutto quello che succede ad Ash e ai suoi amici, voi come reagireste?), qui - e ancora prima ne L'armata delle tenebre - le cose cambiano. E la commedia prende il sopravvento sull'horror. Si ride prima ancora di avere paura. E si ha paura solo a tratti, per jumpscare strutturati ad hoc, frame ad alto tasso adrenalinico e scene macabre. A qualcuno questo cambiamento è piaciuto. Tanto che Starz ha rinnovato praticamente subito, addirittura tre giorni prima della messa in onda del pilot, la serie. A qualcun altro, no. È la solita storia: c'è il fan e c'è il meno fan; c'è chi si è accontent ato del l avo ro dello showrunner Craig DiGregorio, e chi no e pretende qualcosa di più (o qualcosa di meno?). Ash vs Evil Dead è comunque uno dei titoli più interessanti del genere. Ogni episodio dura circa mezz'ora; il protagonista, Campbell, è sempre lo stesso. Perfetto. Insieme a lui, va citata anche Lucy L awless, exprincipessa guerriera in Xena. La storia si svolge trent'anni dopo L'armata delle tenebre (a cui, per problemi di copyright, non viene mai fatto chiaro riferimento). Ash è tornato a lavorare in un centro commerciale (lo stesso dei tempi de La Casa) e una notte, per puro caso, rimette mano (non lui, ma una ragazza che si è portato a casa) al Necronomicon, libro delle tenere e del demonio. Corsa contro il tempo, lotta senza sosta, sparatorie, inseguimenti, adrenalina e tanta, tantissima ironia. Ora Ash vs Evil Dead torna: il 3 ottobre, sia su Starz che su Infinity tv, arriva la seconda stagione: altri dieci episodi, stessa durata, stesso format. E le cose, se possibile, andranno anche peggio. Guardare per credere. c Foto: L'attore Bruce Campbell in una scena di «Ash vs Evil Dead» ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/09/2016 - 15/09/2016 22
Puoi anche leggere