Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica - Relazione sulle attività svolte nel 2011 dal Nucleo di ...

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Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica - Relazione sulle attività svolte nel 2011 dal Nucleo di ...
Dipartimento per la Programmazione
         e il Coordinamento della Politica Economica

            Relazione sulle attività svolte nel 2011
dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici
Relazione sulle attività svolte nel 2011
dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici
INDICE

SINTESI                                                                                     3
1. INVESTIMENTI PUBBLICI E VINCOLI DI BILANCIO: L’IMPORTANZA DELLA QUALITÀ                  7
   1.1    L’INDAGINE “DOING BUSINESS SUBNATIONAL IN ITALY” SULLA COMPETITIVITÀ DEI TERRITORI 7
   1.2    LA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN OPERE PUBBLICHE                             10

2. INFRASTRUTTURE E TRASPORTI                                                              13
   2.1    IL “PIANO CASA” E L’HOUSING SOCIALE                                              13
   2.2    IL SOSTEGNO AL RECUPERO DELLE OPERE PUBBLICHE INCOMPIUTE                         20

3. IL FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE                                                  26

4. LA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ                                                              32

5. POLITICHE ENERGETICHE E AMBIENTALI                                                      38
   5.1    LE POLITICHE PER LA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI IN ITALIA                     39

6. IL SETTORE AGRO-ALIMENTARE                                                              46

7. MONITORAGGIO DEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE IN ABRUZZO                               49

8. L’ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE                                             52
   8.1    LA QUALITÀ DELLA REGOLAMENTAZIONE STRUMENTO DI CRESCITA E DI COMPETITIVITÀ       52
   8.2    IL GRUPPO DI LAVORO AIR                                                          54

9. I SEMINARI ORGANIZZATI DAL NUCLEO                                                       58

                                                   2
SINTESI

La presente Relazione dà conto delle attività              A tal fine, è sempre più importante assicurare
svolte durante l’anno 2011 e nei primi mesi del            la qualità e la sostenibilità degli investimenti
2012 dal Nucleo di valutazione e verifica degli            pubblici, attraendo maggiori risorse dall’estero,
investimenti      pubblici       nell’ambito    del        rafforzando      le        attività     di     valutazione       e
Dipartimento per la programmazione e il                    riconsiderando le eventuali scelte del passato
coordinamento della politica economica della               non sufficientemente motivate sulla base delle
                                        1
Presidenza del Consiglio dei Ministri .                    valutazioni disponibili.

Nel periodo in esame, l‘intensificazione della             Al riguardo, è in pieno svolgimento l’indagine
crisi a livello europeo e le esigenze di                   “Doing business subnational in Italy” sulla
risanamento della finanza pubblica e di messa              competitività dei territori, condotta dal Gruppo
in sicurezza del paese hanno prolungato la                 Banca     Mondiale           su       richiesta        del   DIPE.
tendenza al calo della spesa pubblica in conto             L’indagine verifica a livello locale in 12 città e 7
capitale, passata dal 4,4% del PIL nel 2009 al             porti italiani la capacità di attrazione e di
3,5% nel 2010 e al 3,2% nel 2011 (DEF di                   sostegno      alle            attività         d’impresa         e
aprile 2012). Nonostante ciò, il Governo si è              d’investimento sulla base di alcuni indicatori di
posto l’obiettivo di mantenere per quanto                  costo e di rapidità di realizzazione nelle attività
possibile un adeguato livello degli investimenti,          economiche.       Il       rapporto       sarà         pronto   ad
vero motore dei guadagni di produttività e della           autunno 2012 e potrà fornire indicazioni di
                             2
crescita economica futura.                                 policy utili per l’attuazione di alcuni dei punti
                                                           più   qualificanti         dell’agenda         del       Governo
                                                           discussa nel Consiglio dei Ministri del 24
                                                           agosto    2012         e    relativi     sia      al     sostegno
                                                           all’internazionalizzazione e all’export che alla
1
   Con il DPCM del 25 novembre 2008 è stato                semplificazione in materia di attività produttive
istituito il Nucleo di valutazione e verifica degli
investimenti pubblici (di seguito Nucleo) presso il        che al miglioramento della giustizia civile,
Dipartimento per la Programmazione e il
Coordinamento della Politica Economica (DIPE)              tramite una aumento di efficienza e una
della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con           riduzione dei tempi e dei costi..
successivo DPCM del 15 luglio 2009, la
composizione del Nucleo è stata ampliata fino a
quindici componenti al fine di fornire supporto            Sul fronte della valutazione, come anticipato
tecnico al Dipartimento per gli Affari Giuridici e         nella Relazione dello scorso anno, il Nucleo ha
Legislativi (DAGL) della Presidenza del Consiglio
dei Ministri per l’Analisi di Impatto della                fornito     un             contributo             determinante
Regolamentazione        (AIR)   dei    provvedimenti
normativi.                                                 nell’attuazione della legge delega in materia di
2 Il Ministro Giarda ha indicato la spesa per              valutazione      degli         investimenti            in    opere
investimenti pubblici tra le componenti della spesa
pubblica che non dovrebbero essere soggette a              pubbliche, in particolare nella stesura del
revisione nella spending review (cfr. “Elementi per        D.Lgs. n. 228 del 29 dicembre 2011. Al fine di
una revisione della spesa pubblica”, 8 maggio 2012,
par.3.2, p. 20)”.                                          garantire maggiore efficienza e efficacia alla
http://www.governo.it/GovernoInforma/spending_rev
iew/documenti/Revisione_spesa_pubblica_2012050             spesa in conto capitale, è stata disposta una
8.pdf

                                                       3
più incisiva attività di valutazione (ex ante e ex                Province       autonome          e      Ministero        per    le
post) e di monitoraggio in itinere degli                          infrastrutture e trasporti, destinati a aumentare
investimenti pubblici. E’ stato introdotto il                     l’offerta di social housing. Complessivamente
Documento       Pluriennale         di    Pianificazione          negli accordi di programma sono previsti
(DPP), nel quale ogni Amministrazione deve                        investimenti per 3 miliardi di euro, dei quali
far confluire in maniera coerente, tutti i piani e i              377,9 milioni di euro di fondi statali, 477 milioni
programmi d’investimento per opere pubbliche                      di altri fondi pubblici e 2,1 miliardi di fondi
di propria competenza, reso prescrittivo tramite                  privati. Sono previsti complessivamente 17.101
la non ammissibilità al finanziamento di opere                    alloggi,    65,7%       dei          quali     localizzati     nel
non incluse nel documento o nelle Relazioni                       Mezzogiorno, e destinati nel 42% dei casi ad
annuali. Sono stati successivamente elaborati                     affitto sociale per 25 anni o più. Tuttavia solo il
due ulteriori schemi di DPCM, il primo di                         18,5% degli alloggi verrà reperito tramite
definizione di linee guida standardizzare per la                  recupero       o    ristrutturazione           di   edifici    già
valutazione degli investimenti da parte dei                       esistenti, benché il riutilizzo di patrimonio
Ministeri e di uno schema-tipo di Documento                       edilizio       abbandonato,                  inutilizzato       o
Pluriennale di Pianificazione; il secondo di                      sottoutilizzato sia una priorità largamente
definizione dei criteri di designazione e delle                   accettata e di recente ribadita anche dal
modalità di selezione dei componenti dei                          Governatore della Banca d’Italia per assicurare
Nuclei che ne garantiscano l’indipendenza e la                    la difesa del territorio e assicurare una
professionalità. Entrambi gli schemi sono stati                   adeguata           manutenzione                dell’importante
                                                                                                                                   3
condivisi con il Nucleo di valutazione e verifica                 patrimonio           edilizio            già        esistente.
del Dipartimento di sviluppo e coesione e sono                    Complessivamente gli oltre 17.000 alloggi
attualmente in corso di formalizzazione.                          rappresentano una risposta, sia pure parziale,
                                                                  ad alcune criticità del mercato della casa e un
Con     riferimento     alla    revisione        e     alla
                                                                  sostegno all’attività di un settore molto colpito
accelerazione della attuazione delle strategie
                                                                  dalla crisi.
di    investimento,     è    stata       completata      la
riprogrammazione di 21 miliardi di euro del                       Sempre seguendo la tematica del migliore uso
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione effettuata                    di   risorse       scarse,      il     Nucleo       ha      anche
tra agosto 2011 e agosto 2012. Oltre a                            approfondito la questione del recupero delle
perseguire     l’obiettivo     di        una    maggiore          opere pubbliche incompiute. Tale lavoro è
coesione territoriale, la riprogrammazione ha                     avvenuto anche alla luce di una specifica
inteso offrire un sostegno all’attività economica                 previsione del decreto cosiddetto “SalvaItalia”,
in una fase di recessione, concentrando le
risorse disponibili su alcune priorità definite.

E’    stata   altresì   completata         la   fase     di       3 Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco,
                                                                  ha recentemente indicato due grandi aree per il
programmazione da parte del CIPE del Piano                        rilancio degli investimenti, prima delle quali “Un
nazionale di edilizia abitativa, con l’esame di                   ampio progetto di manutenzione immobiliare
                                                                  dell’Italia, di cura del territorio, una terapia contro il
21 accordi di programma tra Regioni e                             dissesto idrogeologico.” Intervista al Corriere della
                                                                  Sera del 7 luglio 2012,

                                                              4
che prevede la creazione di “elenchi-anagrafe”                       l’Italia aveva conseguito solo una riduzione
regionali per dare impulso al censimento,                            delle emissioni del 3% sul 1990, anno di
all’uso e alla valorizzazione di tali opere.                         riferimento, rispetto a un obiettivo di riduzione
Anche in questo caso sarà necessario fare uso                        del   6,5%.      Pertanto           si   dovrà         procedere
di un maggiore contributo finanziario privato                        all’acquisto sul mercato di crediti emissivi con
laddove possibile per programmi di recupero.                         importanti oneri per il bilancio dello Stato. Per il
                                                                     mantenimento           degli        obietti   comunitari        di
Le politiche energetiche pongono la sfida di
                                                                     ulteriori riduzioni delle emissioni per gli anni
conciliare obiettivi assai diversi tra loro. Questi,
                                                                     successivi       sarà     inoltre        di       fondamentale
vanno dalla riduzione delle emissioni di CO2,
                                                                     importanza        il     risparmio            e        l’efficienza
nel    rispetto     di     impegni         comunitari       e
                                                                     energetica.
internazionali, all’esigenza di contenere il costo
dell’energia per imprese e consumatori al fine                       Anche nell’Università è in corso un processo di
di sostenere l’attività economica, a quello dello                    razionalizzazione della spesa, attraverso una
sviluppo del settore delle fonti energetiche                         maggiore responsabilizzazione delle università
alternative, importante sia dal punto di vista                       rispetto al proprio bilancio, con lo scopo di
occupazionale       sia        della   riduzione         della       premiare il merito e migliorare la qualità di
dipendenza        energetica       dall’estero       e     del       didattica    e    ricerca.          E’   stata         monitorata
relativo deficit commerciale.                                        l’attuazione      della         riforma       dell’Università
                                                                     promossa dalla legge 30 dicembre 2010, n.
Anche grazie ai consistenti incentivi, si è
                                                                     240 in tema di reclutamento e stato giuridico
registrata in Italia una rapida crescita delle
                                                                     dei docenti universitari. In particolare, la
fonti energetiche rinnovabili; nel 2011 sono
                                                                     politica di allocazione delle risorse è diventata
nati   più   di    160.000         nuovi        impianti    di
                                                                     più meritocratica, anche grazie all’Agenzia
generazione        da      fonte       rinnovabile.        La
                                                                     Nazionale        di     Valutazione           del        Sistema
produzione di energia solare, in particolare, è
                                                                     Universitario e della Ricerca (ANVUR), istituita
recentemente         aumentata             in       maniera
                                                                     nel 2010 e insediata nel 2011. La riforma del
esponenziale (da 39 GWth nel 2007 a 1.906
                                                                     reclutamento è basata su di una valutazione
nel 2010 e a 10.730 nel 2011). La quota delle
                                                                     della produzione scientifica sia dei candidati
rinnovabili nella produzione lorda di energia
                                                                     alla docenza che dei commissari incaricati di
elettrica in Italia è cresciuta dal 22,4% nel
                                                                     selezionarli,     la     cui        compiuta           attuazione
2010    al   24%         nel     2011,     raggiungendo
                                                                     richiederà di superare ancora alcuni ostacoli.
complessivamente 84.190 GWth. L’elevato
costo degli incentivi (9 miliardi di euro nel                        Altri interventi significativi approfonditi dal
2011) ha reso tuttavia necessario l’avvio di un                      Nucleo riguardano la ricostruzione dell’Abruzzo
processo di rimodulazione.                                           e l’andamento della spesa per lo sviluppo
                                                                     rurale.
Malgrado ciò, secondo le previsioni elaborate
dal Ministero dell’ambiente, l’Italia sforerà il                     Riguardo alla ricostruzione dell’Abruzzo dopo il
limite emissivo di CO2 imposto dal Protocollo di                     sisma     del    2009,         il    CIPE         ha    stanziato
Kyoto anche nel 2011 e nel 2012. Nel 2010                            complessivamente 4,936 miliardi di euro nel

                                                                 5
2009. Di questi, sono stati destinati 3,955                                  Regulation in Europe: Italy” che l'Italia ha
miliardi prioritariamente agli interventi che                                compiuto notevoli sforzi, pur sottolineando che
riguardano         il     patrimonio              abitativo.      Nei        restano ancora diverse criticità,                  quali    in
successivi      tre           anni,     a    valere       su      tale       particolare la necessità di prestare maggiore
stanziamento,             il      CIPE            ha      disposto           attenzione alle implicazioni che comporta una
assegnazioni complessive per 2,314 miliardi di                               governance         multilivello,     alla      capacità     di
euro. Nell’ambito del complesso processo di                                  legiferare,     alle     tecniche       di    consultazione
ricostruzione, gli interventi più urgenti hanno                              pubblica e gli altri strumenti di comunicazione
riguardato         il         settore       abitativo,          quello       delle attività di regolamentazione. Sempre
infrastrutturale e in particolare la ricostruzione                           secondo l’OCSE mancano inoltre disposizioni
delle reti viarie e ferroviarie, e gli edifici pubblici                      efficaci     per       monitorare        e     valutare     la
e scolastici.                                                                programmazione normativa.

Per quanto riguarda il sistema agroalimentare,                               In linea con queste raccomandazioni, nel corso
la programmazione 2007-2013 della politica                                   del 2011 sono state introdotte, con il concorso
europea       di         sviluppo           rurale,      finanziata          del Gruppo AIR del Nucleo di valutazione,
attraverso il Fondo Europeo Agricolo per lo                                  significative          innovazioni           normative      e
Sviluppo Rurale (FEASR), ha previsto a favore                                regolamentari, sul piano della qualità della
delle   Regioni           italiane          uno     stanziamento             regolamentazione, che hanno inciso sulla
complessivo di 8,8 miliardi di euro, a fronte di                             disciplina      dell’Analisi       di        Impatto     della
una     dotazione               finanziaria         complessiva,             Regolamentazione (AIR) e della Verifica di
ottenuta aggiungendo alle risorse comunitarie                                Impatto della Regolamentazione (VIR). Nel
il cofinanziamento nazionale, di 17,2 miliardi di                            2011 inoltre sono pervenute al Dipartimento
euro per l’intero periodo. I dati di monitoraggio                            per gli Affari Giuridici e Legislativi (DAGL) 150
indicano che alla data del 31 dicembre 2011 le                               Relazioni AIR, in calo del 27,5% rispetto
azioni concretamente poste in essere dalle                                   all’anno precedente.
Regioni      italiane          nell’ambito         dei    rispettivi
Programmi di Sviluppo Rurali (PSR) hanno
prodotto una spesa pubblica cumulata di 6,42
miliardi di euro, equivalente al 37,15% del
totale disponibile.

Il Nucleo ha dedicato particolare attenzione
all’analisi dell’impatto della regolamentazione
quale     elemento               cruciale          ai    fini     del
miglioramento della competitività economica
del paese tramite la semplificazione normativa,
la riduzione dei costi ed una migliore qualità
della     regolamentazione.                       L’OCSE           ha
riconosciuto            nel     rapporto          2012      “Better

                                                                         6
1. INVESTIMENTI PUBBLICI E VINCOLI                              insolvenze (tempi di chiusura e tasso di
DI BILANCIO: L’IMPORTANZA DELLA                                 recupero dei crediti in caso di bancarotta di

QUALITA’                                                        un’impresa) e il 158 posto nell’assicurare il
                                                                rispetto dei contratti.
1.1 L’indagine “Doing Business
                                                                Al    fine    di    “calibrare”    le     misure      di
     subnational in Italy” sulla competitività
                                                                semplificazione e attrazione degli investimenti,
     dei territori.
                                                                tenendo in debito conto l’impatto di alcuni
In contesto in cui i margini per stimoli espansivi              fattori di contesto sulla competitività dei singoli
della spesa pubblica sono limitati, il nostro                   territori, il Dipartimento per la programmazione
paese ha bisogno di accrescere i propri livelli                 e il coordinamento della politica economica
di efficienza, produttività e competitività, come               (DIPE) ha incaricato il GBM di svolgere
confermato anche nell’agenda di governo                         l’indagine Doing Business a livello regionale in
“Obiettivo crescita”, approvata il 24 agosto                    Italia, con particolare attenzione alle aree del
2012 .                                                          Mezzogiorno. Al fine di individuare i maggiori
                                                                nodi al fare impresa nel nostro Paese, il
Alle misure già adottate, seguiranno ulteriori
                                                                Nucleo, il GBM e le Amministrazioni centrali
semplificazioni procedurali e autorizzative per
                                                                interessate all’iniziativa, hanno esaminato le
le imprese e la facilitazione di investimenti
                                                                modalità attuative dell’indagine territoriale e le
diretti esteri verso il nostro Paese, allo studio
                                                                possibili opzioni riguardo alla scelta degli
del Governo.
                                                                indicatori da rilevare, delle realtà regionali da
A questo riguardo, a partire dal 2003, il Gruppo
                                                                sottoporre a indagine e dei soggetti attuatori e
Banca Mondiale (GBM) ha avviato l’indagine                                                                  5
                                                                partner locali da coinvolgere nell’esercizio .
annuale Doing Business per valutare, sulla
                                                                Gli indicatori sono stati individuati sulla base
base di alcuni indicatori, la capacità di
                                                                dell’importanza che rivestono nelle decisioni di
attrazione e di sostegno alle attività d’impresa
                                                                investimento       degli   imprenditori    italiani   e
e d’investimento (business environment) dei
                                                                stranieri e al fine di valutare gli effetti delle
singoli Paesi4. Il Rapporto Doing Business
                                                                misure adottate negli anni recenti in materia di
2012 colloca l’Italia complessivamente all’87°
                                                                semplificazione, accelerazione delle procedure
posto su 183 Paesi, in calo di 4 posti rispetto
                                                                e attrazione degli investimenti. Tali indicatori
all’anno    precedente,       con    una     posizione
                                                                sono:    avvio     di   impresa,    ottenimento       di
oscillante a seconda degli aspetti esaminati tra
il 30° posto per la capacità di risolvere le

                                                                5
                                                                   Sono stati coinvolti il Ministero dell’economia e
4                                                               delle finanze, Ministero degli affari esteri, Banca
   L’indagine ha ormai diffusione e rilevanza mondiali          d’Italia, il Ministero dello sviluppo economico –
ed è stata adottata anche dal Fondo Monetario                   Dipartimento per lo sviluppo e la coesione
Internazionale in sede di recenti consultazioni con             economica e il Dipartimento per lo sviluppo delle
l’Italia sub Article IV per l’analisi della competitività       economie territoriali e l’Unità per la semplificazione,
del Sistema Paese.                                              della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

                                                            7
permessi edilizi, trasferimento di una proprietà            Per dare avvio al progetto, il 22 giugno 2011 si
immobiliare, risoluzione di dispute commerciali,            è tenuto a Roma un kick-off meeting durante il
commercio internazionale. La scelta dei luoghi              quale i rappresentanti del DIPE e del GBM
dove è stata effettuata la rilevazione è in                 hanno       illustrato      gli     obiettivi,     le      fasi       di
buona parte conseguente a quella degli                      svolgimento e la metodologia dell’indagine ai
indicatori: le aree urbane dove si concentrano              referenti e ai rappresentanti del settore privato
le attività produttive e i servizi, generalmente i          individuati     dal      GBM.            L'incontro      è         stato
capoluoghi di Regione, e i maggiori porti                   organizzato al fine di preparare la successiva
commerciali, selezionati sia in relazione al                fase di rilevazione dei dati sul territorio, che si
volume di movimentazione merci, sia in                      è conclusa nel mese di novembre. Nel corso di
funzione della distribuzione sul territorio.                questa fase, il GBM ha svolto nelle varie città e
                                                            nei vari porti coinvolti delle interviste mirate,
La decisione di dedicare uno degli indicatori al
                                                            riguardanti gli indicatori sia con i referenti
commercio internazionale marittimo è legata
                                                            nominati dalle amministrazioni pubbliche che
all’importanza che questo settore potrebbe
                                                            con esperti del settore privato e rappresentanti
avere nello sviluppo economico dei territori
                                                            delle       associazioni                 professionali.              La
interessati   dall’indagine.     L’indagine    Doing
                                                            partecipazione         da         parte     sia    del       settore
Business subnational analizza modalità, tempi
                                                            pubblico sia di quello privato è stata ampia e
e    costi     relativi   alle     procedure       di
                                                            tutti gli attori interpellati hanno manifestato
movimentazione merci per sette dei maggiori
                                                            grande interesse per l’iniziativa. All’inizio del
porti commerciali italiani. I risultati dell’indagine
                                                            2012 il GBM ha intrapreso il cosiddetto “diritto
saranno confrontati con quelli di una ricerca
                                                            di replica” con le amministrazioni pubbliche
svolta presso il DIPE che ha analizzato
                                                            interessate dall’Indagine, confrontando con
caratteristiche e peculiarità del nostro sistema
                                                            queste ultime i dati preliminari raccolti presso i
portuale, lo stato delle infrastrutture portuali,
                                                            soggetti privati riguardo gli indicatori sopra
l’andamento del traffico nei principali porti
                                                            indicati.
italiani e le priorità per la programmazione e il
riparto delle risorse in tale settore.                      I risultati scaturiti, affinati e analizzati da Banca
                                                            Mondiale, saranno diffusi al momento della
Il 14 dicembre 2010 è stato firmato l’Accordo di
                                                            pubblicazione         del     Rapporto            finale      il     14
collaborazione fra il GBM e la Presidenza del
                                                            novembre 2012. Il rapporto evidenzia rilevanti
Consiglio dei Ministri - DIPE per l’avvio
                                                            diversità sul territorio, segnalando significativi
dell’indagine “Doing Business subnational in
                                                            spazi di miglioramento per alcuni indicatori, in
Italy”, registrato dalla Corte dei conti il 18
                                                            particolare      sui     permessi            edilizi.        Alcune
febbraio 2011. Successivamente, le Regioni, i
                                                            esperienze di successo a livello locale, se
Comuni e le Autorità portuali interessati
                                                            diffuse a livello nazionale, consentirebbero un
dall’indagine hanno nominato un referente per
                                                            ulteriore      sensibile            miglioramento                  della
facilitare le attività preparatorie alla fase di
                                                            posizione       italiana           nel      ranking          globale
raccolta dei dati.

                                                        8
(attualmente 73º posto su 185 paesi rispetto                Il rapporto terrà conto sia delle difficoltà
all’87º posto dell’anno scorso).                            emerse a livello locale nel fare impresa, che
                                                            degli sforzi del Governo Italiano nell’affrontare
Esistono però anche criticità che attraversano
                                                            questi problemi all’interno dalla sua agenda,
tutto il paese, come la scarsa concorrenza
                                                            che raccomandazioni di policy in materia di
nell’ambito    dei   servizi   professionali;      ad
                                                            semplificazione amministrativa e normativa, di
esempio, Milano presenta dei costi per l’avvio
                                                            miglioramento        del    funzionamento        della
di un’impresa superiori di oltre tre volte alla
                                                            giustizia civile, e di riduzione dei costi,
media Ue, oppure Torino, pur essendo al 1°
                                                            elaborate dalla Banca Mondiale, anche alla
posto in Italia per la soluzione di dispute
                                                            luce della sua esperienza internazionale nel
commerciali richiede comunque quasi un anno
                                                            sostenere      la   competitività    e   la   crescita
di attesa in più rispetto alla media europea.
                                                            economica. Il rapporto subnational, il primo su
Nel corso del progetto il Nucleo ha tenuto
                                                            di un paese dell’area euro, è concepito come
riunioni di coordinamento con il GBM, durante
                                                            strumento di sostegno alle istituzioni, al mondo
le quali sono stati affrontati ostacoli e difficoltà
                                                            dell’impresa        e      alla     società     civile
di natura organizzativa e logistica incontrati
                                                            nell’elaborazione e attuazione di politiche di
durante le fasi di raccolta e verifica dei dati.
                                                            riforma.

                                                        9
1.2 La valutazione degli investimenti in                         economico      in   cui     queste       dovranno
        opere pubbliche.                                         essere     realizzate       e,    ex     post,   la
                                                                 realizzazione di quanto previsto nella
Come preannunciato nella Relazione
                                                                 programmazione.
dell'anno 2010, il D.Lgs. n. 228 del 29
dicembre      2011,          recante        “Attuazione          Alle attività di valutazione previste dal
dell'articolo 30, comma 9, lettere a), b),                       citato D.Lgs. n. 228/2011 sono soggette
c) e d) della legge 31 dicembre 2009, n.                         tutte le opere finanziate a valere sulle
196, in materia di valutazione degli                             risorse iscritte negli stati di previsione
investimenti relativi a opere pubbliche” è                       dei singoli Ministeri, le opere finanziate a
stato pubblicato nella G.U. n. 30 del 6                          valere su risorse trasferite dai Ministeri a
febbraio 2012.                                                   soggetti attuatori, pubblici o privati, in
                                                                 forza di specifica delega, nonché le
Nel corso del 2011, il Nucleo ha
                                                                 opere      pubbliche         che        prevedono
collaborato alla redazione dello schema
                                                                 emissioni di garanzie a carico dello
del      predetto        decreto            legislativo,
                                                                 Stato (articolo 1).
successivamente condiviso con il DAGL
della     Presidenza          del     Consiglio      dei         Il decreto introduce l'obbligo per i
Ministri e con altre Amministrazioni                             Ministeri di predisporre con cadenza
interessate            dal           provvedimento               triennale il Documento Pluriennale di
normativo,       tra      cui        la     Ragioneria           Pianificazione (DPP), in base alle nuove
Generale dello Stato, il Ministero delle                         modalità     di     programmazione           degli
infrastrutture e trasporti ed il Ministero                       interventi (articolo 2), al cui interno
dello sviluppo economico.                                        confluiscono. in maniera coerente, “tutti i
                                                                 piani e i programmi d’investimento per
Il decreto trae origine essenzialmente
                                                                 opere pubbliche di propria competenza”
dall'esigenza       di       garantire          maggiore
                                                                 (ivi compresi i contratti di programma
efficienza ed efficacia alla spesa in
                                                                 che i Ministeri stipulano con le aziende
conto      capitale          dell'Amministrazione
                                                                 dagli stessi vigilate).
statale,    attraverso         una        più    incisiva
attività di valutazione (ex ante ed ex                           Il   Documento        non    ha     solo    valore
post) e monitoraggio in itinere degli                            programmatorio, ma anche prescrittivo,
investimenti pubblici.                                           prevedendo che “le opere non incluse
                                                                 nel Documento o nelle Relazioni annuali
Elementi qualificanti del provvedimento
                                                                 non     possono       essere       ammesse       al
sono il rafforzamento delle attività di
                                                                 finanziamento”, con l’eccezione, come
valutazione che dovranno non solo
                                                                 previsto    dal     Codice        dei    Contratti
verificare le caratteristiche tecniche e
                                                                 Pubblici, degli interventi da realizzare
finanziarie dell’opera, ma anche ex ante
                                                                 mediante finanza di progetto (articolo. 5,
il    fabbisogno         e      le        esigenze     di
                                                                 comma 3).
infrastrutture      del         contesto          socio-

                                                            10
La    finalità         principale            della     nuova            spesa       quali    obiettivi          fondamentali
disciplina     è       di     evitare         richieste       di        perseguiti nell’azione del Governo, pur
ammissione a finanziamento per progetti                                 rimanendo la spesa in conto capitale
di opere che non siano stati sottoposti                                 esclusa dalla spending review in senso
all’indispensabile ciclo della valutazione                              stretto.
del   DPP;         a        tal     fine,      si    prevede
                                                                        Il DPP si articola in tre sezioni: una
esplicitamente la non ammissione a
                                                                        prima sezione contenente la valutazione
finanziamento delle opere non incluse
                                                                        ex ante dei fabbisogni infrastrutturali e
nel    DPP         o          nelle         Relazioni         di
                                                                        delle      singole   opere         da     realizzare,
aggiornamento annuali.
                                                                        mediante studi di fattibilità ove è inclusa
Un    altro      elemento             qualificante          del         l’analisi dei rischi (articoli 3 e 4) (per
decreto legislativo in esame è costituito                               opere da oltre 10 milioni di euro); una
dall’ulteriore estensione e valorizzazione                              seconda        sezione       concernente            la
                                        6
dello studio di fattibilità                   che diviene               selezione      delle     singole         opere      da
strumento                indispensabile                     per         includere nel Documento, anche al fine
l’inserimento nel DPP di tutte le opere di                              di individuare le priorità di intervento
                                                      7
importo superiore a 100 mila euro e per                                 (articolo 5); una terza sezione stabilisce i
la successiva fase di selezione delle                                   criteri per le valutazioni ex post degli
priorità     tra       le         singole       opere        da         interventi individuati e sintetizza gli esiti
realizzare,            previa          verifica            della        delle valutazioni ex post per le opere
possibilità di realizzazione mediante                                   realizzate (articolo 6).
contratti di partenariato pubblico/privato.
                                                                        Il Documento triennale è sottoposto
Al    tempo        stesso,            risultato        atteso           all’esame del CIPE entro il 31 ottobre
dall’introduzione di questo sistema di                                  dell’anno      precedente          il    triennio   di
programmazione                e      valutazione           (con         riferimento. Entro il 31 dicembre di ogni
particolare        riguardo                 all'attività      di        anno, invece, i Ministeri trasmettono al
valutazione e verifica ex post) è un più                                CIPE       una relazione         sullo      stato   di
stringente rispetto dei vincoli di finanza                              attuazione del Documento.
pubblica. Questo si pone in piena
                                                                        Per la realizzazione delle infrastrutture
coerenza con le misure di contenimento
                                                                        strategiche, il Documento resta costituito
e di miglioramento della qualità della
                                                                        dal     Programma          delle        Infrastrutture
                                                                        Strategiche (PIS), sebbene da integrare
                                                                        ai sensi degli articoli 3, 4, 5, 6 e 7 del
                                                                        D.Lgs. n. 228/11.
6
  Rafforzato dalle recenti disposizioni del Codice dei
Contratti e del relativo Regolamento di attuazione,                     In aggiunta, l’art. 8 (1° comma) del
anche rispetto a quanto già disponeva la legge n.
144/1999.                                                               decreto      legislativo     prevede          che    i
7
  L’importo si desume dalla lettura congiunta del
                                                                        Ministeri predispongano “linee guida per
testo e dell’articolo 128, commi 1,2 e 6 del D.Lgs.
163/06.

                                                                   11
la valutazione degli investimenti in opere                        D.Lgs. n. 228/2011) sono individuati dai
pubbliche         nei     settori          di    propria          Ministeri nei Nuclei di valutazione e
competenza, finalizzate alla redazione                            verifica degli investimenti pubblici, e i
del       Documento             pluriennale             di        Ministeri ne “assicurano l’indipendenza
pianificazione”.        Inoltre,      il    comma        3        (…) nell’esercizio delle attività valutative
prevede che, al fine di garantire la                              cui essi sono preposti”.
predisposizione            di        linee         guida
                                                                  Sia i nuclei che i Ministeri potranno
standardizzate,         venga         emanato           un
                                                                  chiedere il supporto di altre strutture
DPCM che definisce un modello di
                                                                  operanti nel campo della valutazione, fra
riferimento per la redazione da parte dei
                                                                  le quali il Nucleo di valutazione e verifica
Ministeri delle linee guida nonché uno
                                                                  degli investimenti pubblici e dell’Unità
schema-tipo di DPP, il cui rispetto è
                                                                  tecnica finanza di progetto operanti nel
condizione necessaria per l’iscrizione
                                                                  DIPE e del Consiglio superiore dei lavori
all’ordine del giorno del CIPE ai fini della
                                                                  pubblici nella valutazione di interventi
deliberazione. Entro 90 giorni dalla
                                                                  particolarmente        complessi          o     che
pubblicazione del DPCM i Ministeri
                                                                  richiedono      competenze         di         natura
devono       adottare      le       linee       guida    e
                                                                  multisettoriale. Il supporto metodologico
trasmetterle al CIPE per la relativa presa
                                                                  nella valutazione sarà affidato al Nucleo
d’atto.      Le   linee     guida          devono       in
                                                                  di   valutazione        e      verifica        degli
particolare,      definire      i     criteri      e    le
                                                                  investimenti pubblica del Dipartimento
procedure per la valutazione ex ante da
                                                                  per lo sviluppo e la coesione economica
utilizzare per la selezione degli interventi
                                                                  del MISE.
da includere nel Documento, quelli per
                                                                  Ai fini dell’esame da parte del CIPE, il
la valutazione ex post e come garantire
                                                                  DIPE verifica, la corretta predisposizione
il coinvolgimento degli Organismi citati.
                                                                  dei DPP e delle relative Relazioni
Nel più ampio contesto di elaborazione
                                                                  annuali di aggiornamento, nonché il
della     normativa        secondaria             e     di
                                                                  rispetto delle indicazioni contenute nelle
attuazione del D.Lgs. n. 228/11, il
                                                                  linee guida, eventualmente formulando
Nucleo ha partecipato alla redazione
                                                                  osservazioni e rilievi.
dello schema del DPCM contenente il
                                                                  Inoltre il DIPE predispone una relazione
modello di riferimento per la redazione di
                                                                  triennale      sulla      valutazione          degli
linee guida standardizzate da parte dei
                                                                  investimenti    in     opere    pubbliche        da
Ministeri, nonché lo schema-tipo di
                                                                  trasmettere     al     Parlamento         e    cura
Documento pluriennale di pianificazione,
                                                                  l’istruttoria per l’adozione da parte del
in corso di pubblicazione in Gazzetta
                                                                  CIPE della delibera di riparto delle
Ufficiale.
                                                                  risorse del Fondo di cui all’articolo 1,
Gli organismi responsabili delle attività di
                                                                  comma 7, della citata legge 17 maggio
valutazione (articolo 7, comma 1 del
                                                                  1999, n. 144.

                                                             12
2. INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

2.1 Il “Piano Casa” e l’housing sociale.                   (ERP) ed inquadra il settore all’interno delle
                                                           politiche di welfare. Il bisogno abitativo e le
La normativa sull’edilizia abitativa trova origine
                                                           condizioni socio economiche dell’individuo e
nel 1903 quando, su iniziativa dell’on. Luigi
                                                           della famiglia trovano una forte legittimazione
Luzzatti, viene approvata la legge n. 251 che
                                                           nella norma che trasferisce agli IACP tutto il
permette ai Comuni di edificare case popolari
                                                           patrimonio edilizio esistente costruito tramite le
facendo nascere gli Istituti Autonomi Case
                                                           contribuzioni Ina casa e Gescal (la cosiddetta
Popolari (IACP), in un contesto di sviluppo
                                                           edilizia economica e popolare).
delle politiche sociali a tutela delle classi meno
abbienti. La legge stabiliva che gli IACP non              Un altro importante cambiamento avviene nel
avessero un interesse prettamente economico                1977 con il trasferimento alle Regioni delle
o esigenze di profitto, ma intervenissero per              funzioni amministrative statali concernenti la
promuovere esclusivamente il "bene casa".                  programmazione, la localizzazione, le attività di
                                                           costruzione e la gestione di interventi di edilizia
Nel 1949 viene varato il Piano Fanfani e nasce
                                                           residenziale e abitativa pubblica, di edilizia
l’INA Casa, attivando un meccanismo di
                                                           convenzionata, di edilizia agevolata, di edilizia
realizzazione di abitazioni per i lavoratori,
                                                           sovvenzionata nonché le funzioni connesse
grazie a finanziamenti a carico degli stessi
                                                           alle relative procedure di finanziamento.
lavoratori dipendenti, dei datori di lavoro e
dello Stato. Sempre nello stesso anno viene                Da allora saranno più di dieci le norme ancora
approvata la legge Tupini, che concedeva agli              emanate sul comparto casa, fra le quali la
IACP la possibilità di contrarre mutui con la              legge n. 457 del 1978 che istituisce il Piano
Cassa Depositi e Prestiti e con altri enti                 decennale per l’edilizia residenziale pubblica e
autorizzati per la costruzioni di alloggi popolari.        prevede norme per il credito fondiario, il
                                                           recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico
Il 14 febbraio 1963 il Parlamento licenzia la
                                                           esistente e il finanziamento del medesimo
legge n. 60 per la liquidazione del patrimonio
                                                           Piano decennale. Sempre nel 1978, nasce il
edilizio della gestione INA Casa e l’avvio di un
                                                           cosiddetto “equo canone” grazie alla legge n.
programma decennale per la realizzazione di
                                                           392 del 27 luglio che mira a disciplinare le
abitazioni per i lavoratori dipendenti. Inoltre
                                                           locazioni di immobili urbani definendo le
viene    introdotta   una     tassa    di   scopo
                                                           modalità economiche e normative degli affitti
denominata Gescal, a carico del lavoratore
                                                           nel settore dell’edilizia privata. La legge in
dipendente per lo 0,35% della retribuzione, e
                                                           questione    fu   utilizzata   anche    nell’edilizia
del datore di lavoro per un ulteriore 0.70%
                                                           residenziale pubblica per la determinazione del
della retribuzione del dipendente.
                                                           canone oggettivo da far pagare agli inquilini.
Le iniziative in materia abitativa si moltiplicano
                                                           Con la delibera CIPE. del 19 novembre 1981,
negli anni settanta, con la “legge di riforma per
                                                           avviene     sostanzialmente      il    primo    atto
la casa” (LEGGE n. 865 del 22 ottobre 1971)
                                                           programmatorio dello Stato che, a oltre 10 anni
che dà vita all’Edilizia Residenziale Pubblica

                                                      13
di distanza, dà attuazione ai contenuti della                             l’occupazione, favorendo l’integrazione sociale
citata legge di riforma n. 865 del 1971. La                               e l’adeguamento dell’offerta abitativa.
delibera      aggiorna            il    concetto    di    edilizia
                                                                          Nel 2008 viene approvato un nuovo piano
residenziale pubblica fissando i criteri per
                                                                          casa per rispondere all’emergenza abitativa,
l’assegnazione degli alloggi, i limiti di reddito
                                                                          che      include   sia     incentivi       per    iniziative
degli aventi diritto e stabilendo i livelli di
                                                                          puramente private che misure per favorire il
canone in relazione al reddito famigliare degli
                                                                          cosiddetto housing sociale. Con DPCM del 16
assegnatari.
                                                                          luglio 2009 è stato approvato, previa delibera
La delibera costituirà uno spartiacque per una                            CIPE n. 18/2009, il Piano nazionale per
serie    di   leggi         regionali      che,     negli    anni         l’edilizia abitativa, piano previsto dall’art. 11 del
successivi al 1981, furono emanate dagli enti                             DL n. 112/2008, convertito dalla legge n.
territoriali in questione.                                                133/2008 e destinato a iniziative di housing
                                                                          sociale prevedendo un nuovo concetto di
Una sensibile novità introdotta dal legislatore
                                                                          alloggio sociale come definito dal DM 22 aprile
avviene nel 1998 quando nascono i Contratti di
                                                                          2008.
quartiere,        il    cui   bando         nazionale       viene
pubblicato sul n. 24 della Gazzetta Ufficiale del                         Il Piano nazionale di edilizia abitativa intende
30 gennaio 1998. Un aspetto molto importante                              sostenere le fasce meno abbienti nell’accesso
introdotto riguarda il tema della sostenibilità                           alla prima casa (art. 11, comma 2, DPCM 16
ambientale che viene sottolineato nella “Guida                            luglio 2009) . In dettaglio, il piano è destinato a
alla sperimentazione”, allegata ai Contratti di                           nuclei     familiari   a   basso       reddito,        anche
quartiere, dove si individua nella qualità                                monoparentali o monoreddito, a giovani coppie
ecosistemica il termine più significativo per i                           a basso reddito, anziani in condizioni sociali o
futuri     interventi         di        riqualificazione      del         economiche svantaggiate, a studenti fuori
patrimonio di ERP.                                                        sede,      soggetti      sottoposti        a     procedure
                                                                          esecutive di rilascio, altri soggetti in possesso
Con la legge n. 281 dell’8 febbraio 2001 si
                                                                          dei requisiti di cui all’art.1 della legge 8
avvia il Programma innovativo in ambito
                                                                          febbraio 2007, n. 9, e infine immigrati regolari
urbano (poi denominato Contratti di quartiere
                                                                          a basso reddito, residenti da almeno dieci anni
II), guidato dal Ministero dei lavori pubblici ed
                                                                          nel territorio nazionale ovvero da almeno
orientato in via prioritaria a incrementare,
                                                                          cinque anni nella medesima regione.
anche       grazie         alla        compartecipazione        di
investimenti privati, delle Regioni, dei Comuni                           Il citato DPCM prevede la stipula di accordi di
e degli IACP a diverso titolo denominati, la                              programma tra il Ministero delle infrastrutture e
dotazione              infrastrutturale       dei        quartieri        dei trasporti, Regioni e Comuni da approvare
degradati di ERP di Comuni e città con                                    con DPCM, previa delibera CIPE, d’intesa con
maggiori      problematiche               legate    al    disagio         la    Conferenza       Unificata,      e   con     i    quali
abitativo     ed          occupazionale,            prevedendo            concentrare gli interventi, nell’ambito delle
misure        e          interventi        per      aumentare             risorse attribuite, sull’effettiva richiesta abitativa
                                                                          nei singoli contesti, rapportati alla dimensione

                                                                     14
fisica e demografica del territorio di riferimento,                           ▪ il 50% del costo per quelli locati per una
attraverso      la    realizzazione            di     programmi                 durata superiore ai 25 anni;
integrati di promozione di edilizia residenziale
                                                                              ▪ anche il 100% nel caso di alloggi di edilizia
sociale e di riqualificazione urbana.
                                                                                residenziale pubblica a canone sociale.
Il Piano è articolato in sei linee di intervento:
                                                                            Le dotazioni finanziarie (Art. 2) sono così
 ▪ costituzione            di    un      sistema           integrato        regolate.
    nazionale e locale di fondi immobiliari;
                                                                              ▪ sino all'importo massimo di 150 milioni di
 ▪ incremento           del       patrimonio          di    edilizia            euro per gli interventi nel sistema integrato
    residenziale pubblica con risorse dello                                     di fondi immobiliari;
    Stato,      delle       Regioni,          delle        Province
                                                                              ▪ una quota non superiore a 200 milioni di
    autonome, degli Enti locali e di altri enti
                                                                                euro per gli interventi di competenza degli
    pubblici;
                                                                                ex IACP;
 ▪ promozione finanziaria, anche a iniziativa
                                                                              ▪ nei     limiti   delle   residue   risorse   per
    di privati, di interventi ai sensi del D.Lgs.
                                                                                concedere contributi per il finanziamento di
    12 aprile 2006, n. 163;
                                                                                ciascuna linea d'intervento come indicate
 ▪ agevolazioni             a      cooperative              edilizie            inizialmente nel decreto del Ministero delle
    costituite tra i soggetti destinatari degli                                 infrastrutture e dei trasporti 8 marzo 2010,
    interventi;                                                                 “Riparto delle risorse del piano nazionale
                                                                                di edilizia abitativa”. e pari a 377,9 milioni
 ▪ programmi integrati di edilizia residenziale
                                                                                di euro (Tabella 3.1.1 e per la ripartizione
    sociale;
                                                                                regionale grafico 3.1.1). Con un secondo
 ▪ interventi di competenza degli ex IACP o
                                                                                decreto del 19 dicembre 2011, il MIT ha
    dei Comuni, già compresi nel Programma
                                                                                ripartito ulteriori fondi per 116,2 milioni di
    straordinario           di     edilizia         residenziale
                                                                                euro, ma alla fine di luglio 2012 non erano
    pubblica         caratterizzati           da      immediata
                                                                                ancora pervenute le proposte delle Regioni
    fattibilità,     ubicati       nei    comuni           ove    la
                                                                                in merito a questi finanziamenti addizionali.
    domanda di alloggi sociali risultante dalle
                                                                            Il fine degli accordi di programma è quello di
    graduatorie è più alta.
                                                                            promuovere l’housing sociale anche attraverso
Per quanto riguarda i capitali pubblici, le linee
                                                                            la riqualificazione urbana e secondo i criteri di
di intervento vengono regolate secondo i
                                                                            elevato livello di vivibilità, di sicurezza e
seguenti parametri di finanziamento:
                                                                            sostenibilità ambientale ed energetica, nonché
  ▪ il   30%         del        costo    di     realizzazione,              attraverso progetti di risoluzione dei problemi
    acquisizione o recupero se offerti in                                   di mobilità, promuovendo e valorizzando la
    locazione a canone sostenibile, anche                                   partecipazione di soggetti pubblici e privati.
    trasformabile in riscatto, per una durata di
    25 anni;

                                                                       15
Con tre diverse delibere8 il CIPE ha espresso                            Inoltre il CIPE ha indicato che la Regione Lazio
parere favorevole sui contenuti degli schemi di                          dovrà adoperarsi per concentrare le prossime
accordo di programma relativi a 19 Regioni e 2                           risorse sul territorio del Comune di Roma, che
province autonome. Oltre alle prescrizioni                               non è oggetto di interventi nel programma
relative ai primi 15 schemi di accordi, di cui si è                      attuale, pur rappresentando quasi il 50% della
reso conto nella relazione del Nucleo sulle                              popolazione regionale.
attività del 2010, il CIPE ha anche invitato le
                                                                         Più in generale le Regioni e gli Enti locali
Regioni      a     “ricorrere     maggiormente                 al
                                                                         dovranno        riferire    al     Comitato       per    il
recupero/ristrutturazione                 rispetto           alla
                                                                         monitoraggio dell’attuazione del Piano ex art.
costruzione di nuovi alloggi” nell’uso dei
                                                                         13 del DPCM 16 luglio 2009, sull’impiego delle
prossimi finanziamenti destinati ai relativi
                                                                         risorse pubbliche, affinché sia coerente con le
accordi di programma (i 116,2 milioni di euro
                                                                         finalità sociali delle stesse.
individuati dal decreto del MIT del 19 dicembre
                                                                         Complessivamente gli alloggi destinati all’
2011).
                                                                         housing sociale, previsti sulla base degli
Questa prescrizione deriva dal fatto che a
                                                                         accordi esaminati dal CIPE tra maggio 2011 e
livello nazionale solo il 18,5% degli alloggi
                                                                         luglio 2012 sono 17.101, dei quali il 65,7% è
previsti sono stati recuperati o ristrutturati (32%
                                                                         localizzato nel Mezzogiorno, il 17,5% nel Nord
nel Nord e 12% nel Centro-Sud), cfr. grafico
                                                                         e il 9,4% nel Centro (tabella 2.1.1 e grafico
2.1.2, a dispetto dell’esigenza di fare maggior
                                                                         2.1.3).   Il     Mezzogiorno         è    relativamente
uso del patrimonio immobiliare esistente e
                                                                         sovrarappresentato in termini di alloggi previsti
inutilizzato. Esistono già 27 milioni di alloggi in
                                                                         rispetto alla sua quota della popolazione
Italia, di cui il 20,3 % risultava in stato di
                                                                         nazionale (il 34,5% secondo l’Istat) ma non
conservazione        mediocre         o     pessima         (5,5
                                                                         rispetto alla sua quota dei nuclei familiari in
milioni) già in occasione del censimento 2001
                                                                         povertà relativa a livello nazionale (69,2%
(non     sono     ancora    disponibili         i    dati    sul
                                                                         secondo l’Istat). L’investimento complessivo
censimento 2011). In molte regioni il territorio è
                                                                         previsto è vicino ai 3 miliardi di euro. Il
già caratterizzato da una elevata densità
                                                                         contributo statale è di 377,9 milioni di euro,
costruttiva, con ampi spazi abbandonati, sia in
                                                                         mentre 293,9 milioni provengono da fondi
zone      industriali   dimesse           che       in      zone
                                                                         regionali, 183,1 milioni da altri fondi pubblici e
residenziali      periferiche     o       centrali       (come
                                                                         2.1 miliardi da fondi privati. I fondi privati
numerosi       centri   storici   da        recuperare         e
                                                                         rappresentano circa il 50% dei finanziamenti
rivitalizzare).
                                                                         complessivi nel Centro-Nord e l’81,3% nel
                                                                         Mezzogiorno (soprattutto a causa dei massicci
                                                                         investimenti privati in Campania (1,38 miliardi,
                                                                         fattore   che     spiega         perché   tale    regione
8
  Si tratta della delibera 5 maggio 2011, n. 16 (G.U.                    rappresenta        da      sola     il    41,3%     degli
n. 215/2011), della delibera 20 gennaio 2012, n. 5                       appartamenti previsti a livello nazionale). Il
(G.U. n. 82/2012; errata corrige G.U. n. 127/2012) e
della delibera 11 luglio 2012, n. 77 (in corso di                        riflesso dell’elevato contributo privato                nel
perfezionamento).

                                                                    16
Mezzogiorno è che solo il 16,5% degli alloggi                 sociale   a   lunghissimo    periodo   (l’affitto
vi risulta di proprietà pubblica (rispetto al 44%             permanente o per almeno 25 anni riguarda il
nel Centro-Nord) e che vi è limitata la quota di              29,8% degli alloggi nel Sud contro il 58,5% nel
alloggi che saranno utilizzati per locazione                  Centro e 70,3% nel Nord).

Tabella 2.1.1 – Finanziamenti previsti dagli accordi di programma esaminati dal CIPE (in euro)
                                                              altri fondi
                      fondi statali   fondi regionali                       fondi privati   TOTALE
                                                               pubblici
Piemonte              32.839.364         15.601.554             8.197.000    111.626.369    168.264.287
Valle d'Aosta            675.281            251.744                       0    1.758.069      2.685.093
Lombardia             54.820.950                  0           23.850.800      46.307.000    124.978.750
Trento                 5.384.865         14.216.708                       0               0  19.601.573
Bolzano                6.083.953          8.530.391                       0               0  14.614.344
Veneto                22.732.444          1.231.000           10.379.028      23.302.470     57.644.941
Friuli-V. Giulia       7.955.996                  0             7.664.500      5.250.214     20.870.711
Liguria               12.865.482         19.833.946           23.830.139     155.834.710    212.364.277
Emilia-Romagna        22.436.560         30.000.000           20.159.555      44.200.598    116.796.713
Toscana               21.832.133         21.832.133                       0   44.889.744     88.554.009
Umbria                 5.470.078          8.265.000             5.981.938                 0  19.717.016
Marche                 7.178.309          8.103.500             8.182.765      8.077.487     31.542.060
Lazio                 38.574.906          6.364.109             2.956.080     63.517.051    111.412.146
Abruzzo                9.362.674                  0             6.911.423     10.430.014     26.704.111
Molise                 2.068.355                  0                415.739                0   2.484.094
Campania              41.168.900        100.000.000           40.590.776 1.366.480.794 1.548.240.470
Puglia                24.964.424         28.797.552           14.776.175      28.535.924     97.074.075
Basilicata             3.608.804         10.253.850                       0   50.702.490     64.565.144
Calabria              16.674.943          4.920.018                  13.688   51.894.349     73.502.998
Sicilia               27.834.084         13.732.011             6.931.828     99.098.576    147.596.500
Sardegna              13.352.765          1.997.100             2.273.746                 0  17.623.611
        Totale       377.885.270        293.930.615          183.115.182 2.111.905.859 2.966.836.926
Fonte: elaborazione DIPE

                                                        17
Grafico 2.1.1 - Finanziamenti statali e alloggi previsti negli accordi di programma

     60                                                                                                           12000
          55
                                                                         Finanziamenti statali (Decr MIT 8-3-
                                                                         2010, valori a sinistra, in milioni di   10000
                                                                         euro)
                41
                       39                                                Numero di alloggi previsti (valori a
     40                                                                  destra)                                  8000
               7.059        33
                                  28                                                                              6000
                                        25
                                              23 22 22
     20                                                    17                                                     4000
                                                                 13 13
                                       2.029                         9 8
                                                                            7 6 5
                       773                                     1.287                  5 4 2 1 2000
                             733                   687     711
                                               306     450         205
          968                      602                       234       115 200 54 176 91 365 22 34
      0                                                                                                           0
               m ia

               sil o
                rd a
              To na
                            a

                 Tr a
                Li a
   Fr Ab ria
     ilia Ve a

              Bo he
              Ca n a

               Um o
             Pi zio

              om to

             Ve z o
                         te

               M u.

               d'A e
                         ia

                         ta
     Va M a
            Ba e nt
             Sa bri

                        n
                      ni

                          i
                       n
                          i

          l le li s
                      at
           Ca ard

                     gl

                     br
          -R e
                    on

                    cil

                       i

                    os
                   eg
                   ag

        li- ru z

                     c
                   gu
                     a

                  lza
                    G
                  pa

                  La

                    n
                 Pu

                   ic
                  la

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                  ar
                 sc
                 Si
               em
                 b

                n.
               m
          Lo

     iu
  Em

Fonte: elaborazione DIPE

Tabella 2.1.2 - Caratteristiche degli alloggi previsti dagli accordi di programma esaminati dal CIPE
                                                 Numero di alloggi previsti         Percentuale degli alloggi previsti
                            Numero
                            totale di                    Locazione                           Locazione
                                             Recup./                 Proprietà    Recup./                   Proprietà
                             alloggi                    permanente                          permanente
                                             ristrutt.               pubblica     ristrutt.                  pubblica
                                                        o a 25 anni                         o a 25 anni
Piemonte                           733            415           346         129        56,6        47,2             17,6
Valle d'Aosta                       34              34            0           0      100,0           0,0             0,0
Lombardia                          968            214           668         529        22,1        69,0             54,6
Trento                              91                0          91          91         0,0       100,0           100,0
Bolzano                             54                0          54          54         0,0       100,0           100,0
Veneto                             306              45          306         218        14,7       100,0             71,2
Friuli-V. Giulia                   115              30          105          71        26,1        91,3             61,7
Liguria                          1.287            690           793         719        53,6        61,6             55,9
Emilia-Romagna                     687            211           532         217        30,7        77,4             31,6
Toscana                            450              66          360         179        14,7        80,0             39,8
Umbria                             176              23           76          76        13,1        43,2             43,2
Marche                             200              96          200         137        48,0       100,0             68,5
Lazio                              773                8         300         312         1,0        38,8             40,4
Abruzzo                            205              18          101          90         8,8        49,3             43,9
Molise                              22                0          22          22         0,0       100,0           100,0
Campania                         7.059            310         1.014         396         4,4        14,4              5,6
Puglia                           2.029            421           990         706        20,7        48,8             34,8
Basilicata                         365                0          32          32         0,0          8,8             8,8
Calabria                           711              69          616         357         9,7        86,6             50,2
Sicilia                            602            304           360          13        50,5        59,8              2,2
Sardegna                           234            214           214         234        91,5        91,5           100,0
Totale/media
                             17.101            3.168            7.180    4.582         18,5             42,0             26,8
nazionale
Fonte: elaborazione DIPE

                                                                18
Grafico 2.1.2 - Distribuzione % per area geografica della propensione al recupero, alla locazione di lunghissimo
periodo, all’utilizzo di fondi privati e alla proprietà pubblica negli accordi di programma

   90,0
                                                                               81,3                  Nord
   80,0
                                                                                                     Centro
                                         70,3                                           71,2
   70,0                                                                                              Mezzogiorno
                                               58,5                                                  Italia
   60,0
                                                                     52,6
   50,0                                                                   46,4
                                                         42,0                                  43,8 44,0
   40,0
              31,8                                  29,8
   30,0                                                                                                         26,8

                           18,5                                                                            16,5
   20,0
                   12,1
                       11,9
   10,0

    0,0
           Quota % di recupero Quota % di locazione                  Quota % di fondi          Quota % di proprietà
            o ristrutturazione  permanente o a 25                        privati                    pubblica
                  alloggi             anni

Fonte: elaborazione DIPE

Grafico 2.1.3 - Distribuzione territoriale dei nuovi alloggi previsti dal piano casa rispetto alla distribuzione della
popolazione e dei nuclei familiari poveri (in %)

   80,0
               Quota popolazione nazionale al 31 dic 2010
                                                                                    69,2
   70,0
               Quota alloggi previsti nel piano casa                         65,7
               Quota dei nuclei familiari in povertà relativa a
   60,0
               livello nazionale

   50,0                                                                                                       47,5

                     45,8
   40,0
                                                                      34,5
   30,0
                     25,0                                                                         24,9 24,4
                            20,3          19,7
   20,0

                                                 9,4 10,5
   10,0

    0,0
                     Nord                       Centro                   Sud e is ole          Sud s enza Cam pania

Fonte: elaborazione DIPE su dati degli accordi di programma e ISTAT

                                                           19
2.2 Il sostegno al recupero delle opere                              essere     evidenziate         con      chiarezza     le
     pubbliche incompiute                                            opportunità     di     riutilizzo,     anche     tramite
                                                                     eventuale cambio di destinazione d’uso, delle
Le politiche di investimento infrastrutturale
                                                                     singole opere. Attualmente, non esiste una
possono avere pieno effetto in termini di
                                                                     raccolta unitaria ufficiale di dati sulle opere
accelerazione dello sviluppo economico solo
                                                                     pubbliche incompiute presenti in Italia e le
se vengono tempestivamente realizzate e
                                                                     stime    avanzate      in    anni      recenti   variano
messe in esercizio. Le opere incompiute o
                                                                     sensibilmente;       una       valutazione,       anche
inutilizzate sono ancora più dannose per lo
                                                                     approssimativa, del valore di tale patrimonio è
sviluppo in presenza di risorse scarse.
                                                                     impossibile    a     causa     della     mancanza     di
L’articolo 44-bis del decreto legge 6 dicembre
                                                                     informazioni       sulle     reali     opportunità    di
2011, n. 201 cosiddetto “SalvaItalia” definisce                                                                 9
                                                                     valorizzazione dei singoli interventi .
“incompiuta” un’opera pubblica che non risulta
                                                                     La prospettiva dell’articolo 44-bis si inserisce
fruibile   dalla     collettività      in     quanto   non
                                                                     nel più ampio sforzo di valorizzazione e
completata per mancanza di fondi, per cause
                                                                     dismissione degli asset immobiliari pubblici,
tecniche, per sopravvenute nuove norme
                                                                     promosso negli ultimi anni attraverso il varo di
tecniche    e      disposizioni       di    legge,   per   il
fallimento dell’impresa appaltatrice o per il                        diverse disposizioni ed atti normativi10, nonché

mancato interesse da parte del gestore.

Il citato articolo 44-bis dispone l’istituzione,
                                                                     9
presso il Ministero delle infrastrutture e dei                           Una stima del numero di opere pubbliche
                                                                     incompiute presenti in Italia è stata avanzata dalla
trasporti, di un elenco-anagrafe nazionale delle                     Procura antimafia di Palermo in una relazione del
                                                                     2007 che evidenziava come su 357 interventi di
opere pubbliche incompiute. Al Ministero è
                                                                     rilevanti dimensioni a livello nazionale, circa la metà
delegata la responsabilità di stabilire, “entro tre                  si trovassero in Sicilia. Precedentemente, nel 2006,
                                                                     l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di
mesi dalla data di entrata in vigore della legge                     lavori, servizi e forniture aveva elaborato
                                                                     un’indagine prendendo in esame 860 interventi,di
di conversione del presente decreto” con
                                                                     cui 142 commissariati. Una raccolta capillare e
proprio regolamento, le modalità di redazione                        documentata         sulle    “architetture”   pubbliche
                                                                     incompiute (stimate in 370 in tutta Italia) è stata
dell’elenco-anagrafe, nonché le modalità di                          presentata nel 2009 da Alterazioni Video, un
                                                                     collettivo di artisti, allo scopo di proporne un
formazione della graduatoria e dei criteri in
                                                                     riutilizzo in chiave culturale.
                                                                     10
base ai quali le opere pubbliche incompiute                              Fra questi si ricordano in particolare il DL 25
                                                                     settembre 2001, n. 351 “Disposizioni urgenti in
vengono iscritte.                                                    materia di privatizzazione e valorizzazione del
                                                                     patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei
E’   previsto      inoltre      che    l’elenco-anagrafe             fondi comuni di investimento immobiliare”,
                                                                     convertito con modificazioni dalla legge 23
nazionale sia articolato a livello regionale                         novembre 2001, n. 410; l’art. 58 (“Ricognizione e
mediante        l’istituzione    di        elenchi-anagrafe          valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni,
                                                                     comuni ed altri enti locali”) del DL 25 giugno 2008,
presso gli assessorati regionali competenti per                      n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 8
                                                                     agosto 2008, n. 133; e l’art. 33 (“Disposizioni in
le opere pubbliche. In particolare è previsto                        materia       di   valorizzazione      del   patrimonio
che negli elenchi-anagrafe regionali debbano                         immobiliare”) del DL 6 luglio 2011, n. 98, convertito
                                                                     con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111.

                                                                20
attraverso l’azione dell’Agenzia del Demanio.                        di sviluppo sostenibile e riqualificazione urbane
Quest’ultima        in   particolare        ha    perseguito         e del territorio.
l’obiettivo di valorizzazione del patrimonio
                                                                     In questo senso, il tema assume notevole
immobiliare pubblico inutilizzato, o dismissibile,
                                                                     rilevanza anche nel contesto del processo di
anche promuovendo il coordinamento con le
                                                                     cessione dei beni immobiliari dello Stato agli
strategie ed iniziative degli enti territoriali.
                                                                     Enti territoriali avviato con il D.Lgs. 28 maggio
Sono infatti stati predisposti in anni recenti
                                                                     2010, n. 85, il c.d. “federalismo demaniale”. Si
Programmi Unitari di Valorizzazione (PUV)
                                                                     colloca ora al centro dell’agenda per la crescita
insieme ad alcuni enti locali, a valle di appositi
                                                                     approvata dal Governo il 24 agosto 2012,
Protocolli     d’Intesa        sottoscritti      anche    dal
                                                                     nell’ambito della riqualificazione della spesa
Ministero della Economia e delle Finanze, al
                                                                     pubblica e della ridefinizione del perimetro
fine di avviare processi di valorizzazione degli
                                                                     dello Stato.
asset immobiliari pubblici integrati e coerenti
                                                                     Nell’ambito di tale contesto, Il lavoro svolto dal
con gli indirizzi di sviluppo territoriale11.
                                                                     Nucleo ha avuto come obiettivo l’analisi degli
Di fatto, oltre a dirette e positive, ancorché
                                                                     aspetti più rilevanti che caratterizzano l’azione
potenziali, ricadute sul bilancio dello Stato, il
                                                                     di    recupero      delle   opere   incompiute,    nel
recupero delle opere pubbliche incompiute può
                                                                     tentativo di strutturare una proposta concreta
rappresentare, al pari della valorizzazione del
                                                                     di approccio. E’ stata intrapresa una attività
patrimonio         immobiliare       sottoutilizzato,     un
                                                                     sperimentale, consistente nell’affiancamento di
volano       per     operazioni        di     sviluppo     di
                                                                     una      amministrazione            pubblica      nella
infrastrutture e di dotazioni pubbliche a livello
                                                                     strutturazione di un percorso di fattibilità mirato
locale. Specie se attivata attraverso il ricorso a
                                                                     al recupero di un proprio bene immobiliare
Partenariato        Pubblico       Privato       (PPP),    e
                                                                     incompiuto attraverso l’intervento di capitali
coordinata con gli Enti locali competenti, la
                                                                     privati (PPP).
valorizzazione           del         patrimonio           può
                                                                     Tale approfondimento è ancor più opportuno
efficacemente integrare e supportare politiche
                                                                     alla luce di quanto segnalato nel precedente
                                                                     paragrafo in merito agli schemi di accordo di
                                                                     programma presentati dalle Regioni per la
                                                                     partecipazione al Piano nazionale di edilizia
11
    I PUV più significativi ad oggi in fase di sviluppo
                                                                     abitativa e sottoposti all’esame del CIPE.
sono quelli che coinvolgono il Comune di Bologna, Il                 Complessivamente i 21 programmi regionali
Comune di Ferrara e la Regione Liguria. Fra questi
quello giunto alle stadio più avanzato è il PUV                      prevedono la realizzazione di oltre 17.000
bolognese che, a seguito di un percorso di analisi e
programmazione iniziato con la sottoscrizione di un
                                                                     alloggi, dei quali solo il 18,5% tramite recupero
Protocollo d’Intesa nel 2007, si è concretizzato,                    o ristrutturazione di edifici esistenti. Si tratta di
nell’ottobre 2010, nella firma di un Accordo
istituzionale fra Ministero dell’Economia e delle                    una proporzione che appare particolarmente
Finanze, Agenzia del Demanio e Comune, avente
ad oggetto la trasformazione di circa 83 ettari di
                                                                     modesta per un paese come l’Italia, dove l’”età
aree urbane (principalmente ex militari) ed il                       media” dello stock edilizio è sensibilmente
recupero o edificazione di 318.000 mq di superficie
lorda.                                                               superiore a quella rilevata negli altri paesi

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