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Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica Relazione sulle attività svolte nel 2011 dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici
Relazione sulle attività svolte nel 2011 dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici
INDICE SINTESI 3 1. INVESTIMENTI PUBBLICI E VINCOLI DI BILANCIO: L’IMPORTANZA DELLA QUALITÀ 7 1.1 L’INDAGINE “DOING BUSINESS SUBNATIONAL IN ITALY” SULLA COMPETITIVITÀ DEI TERRITORI 7 1.2 LA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN OPERE PUBBLICHE 10 2. INFRASTRUTTURE E TRASPORTI 13 2.1 IL “PIANO CASA” E L’HOUSING SOCIALE 13 2.2 IL SOSTEGNO AL RECUPERO DELLE OPERE PUBBLICHE INCOMPIUTE 20 3. IL FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE 26 4. LA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ 32 5. POLITICHE ENERGETICHE E AMBIENTALI 38 5.1 LE POLITICHE PER LA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI IN ITALIA 39 6. IL SETTORE AGRO-ALIMENTARE 46 7. MONITORAGGIO DEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE IN ABRUZZO 49 8. L’ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE 52 8.1 LA QUALITÀ DELLA REGOLAMENTAZIONE STRUMENTO DI CRESCITA E DI COMPETITIVITÀ 52 8.2 IL GRUPPO DI LAVORO AIR 54 9. I SEMINARI ORGANIZZATI DAL NUCLEO 58 2
SINTESI La presente Relazione dà conto delle attività A tal fine, è sempre più importante assicurare svolte durante l’anno 2011 e nei primi mesi del la qualità e la sostenibilità degli investimenti 2012 dal Nucleo di valutazione e verifica degli pubblici, attraendo maggiori risorse dall’estero, investimenti pubblici nell’ambito del rafforzando le attività di valutazione e Dipartimento per la programmazione e il riconsiderando le eventuali scelte del passato coordinamento della politica economica della non sufficientemente motivate sulla base delle 1 Presidenza del Consiglio dei Ministri . valutazioni disponibili. Nel periodo in esame, l‘intensificazione della Al riguardo, è in pieno svolgimento l’indagine crisi a livello europeo e le esigenze di “Doing business subnational in Italy” sulla risanamento della finanza pubblica e di messa competitività dei territori, condotta dal Gruppo in sicurezza del paese hanno prolungato la Banca Mondiale su richiesta del DIPE. tendenza al calo della spesa pubblica in conto L’indagine verifica a livello locale in 12 città e 7 capitale, passata dal 4,4% del PIL nel 2009 al porti italiani la capacità di attrazione e di 3,5% nel 2010 e al 3,2% nel 2011 (DEF di sostegno alle attività d’impresa e aprile 2012). Nonostante ciò, il Governo si è d’investimento sulla base di alcuni indicatori di posto l’obiettivo di mantenere per quanto costo e di rapidità di realizzazione nelle attività possibile un adeguato livello degli investimenti, economiche. Il rapporto sarà pronto ad vero motore dei guadagni di produttività e della autunno 2012 e potrà fornire indicazioni di 2 crescita economica futura. policy utili per l’attuazione di alcuni dei punti più qualificanti dell’agenda del Governo discussa nel Consiglio dei Ministri del 24 agosto 2012 e relativi sia al sostegno all’internazionalizzazione e all’export che alla 1 Con il DPCM del 25 novembre 2008 è stato semplificazione in materia di attività produttive istituito il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (di seguito Nucleo) presso il che al miglioramento della giustizia civile, Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica (DIPE) tramite una aumento di efficienza e una della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con riduzione dei tempi e dei costi.. successivo DPCM del 15 luglio 2009, la composizione del Nucleo è stata ampliata fino a quindici componenti al fine di fornire supporto Sul fronte della valutazione, come anticipato tecnico al Dipartimento per gli Affari Giuridici e nella Relazione dello scorso anno, il Nucleo ha Legislativi (DAGL) della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Analisi di Impatto della fornito un contributo determinante Regolamentazione (AIR) dei provvedimenti normativi. nell’attuazione della legge delega in materia di 2 Il Ministro Giarda ha indicato la spesa per valutazione degli investimenti in opere investimenti pubblici tra le componenti della spesa pubblica che non dovrebbero essere soggette a pubbliche, in particolare nella stesura del revisione nella spending review (cfr. “Elementi per D.Lgs. n. 228 del 29 dicembre 2011. Al fine di una revisione della spesa pubblica”, 8 maggio 2012, par.3.2, p. 20)”. garantire maggiore efficienza e efficacia alla http://www.governo.it/GovernoInforma/spending_rev iew/documenti/Revisione_spesa_pubblica_2012050 spesa in conto capitale, è stata disposta una 8.pdf 3
più incisiva attività di valutazione (ex ante e ex Province autonome e Ministero per le post) e di monitoraggio in itinere degli infrastrutture e trasporti, destinati a aumentare investimenti pubblici. E’ stato introdotto il l’offerta di social housing. Complessivamente Documento Pluriennale di Pianificazione negli accordi di programma sono previsti (DPP), nel quale ogni Amministrazione deve investimenti per 3 miliardi di euro, dei quali far confluire in maniera coerente, tutti i piani e i 377,9 milioni di euro di fondi statali, 477 milioni programmi d’investimento per opere pubbliche di altri fondi pubblici e 2,1 miliardi di fondi di propria competenza, reso prescrittivo tramite privati. Sono previsti complessivamente 17.101 la non ammissibilità al finanziamento di opere alloggi, 65,7% dei quali localizzati nel non incluse nel documento o nelle Relazioni Mezzogiorno, e destinati nel 42% dei casi ad annuali. Sono stati successivamente elaborati affitto sociale per 25 anni o più. Tuttavia solo il due ulteriori schemi di DPCM, il primo di 18,5% degli alloggi verrà reperito tramite definizione di linee guida standardizzare per la recupero o ristrutturazione di edifici già valutazione degli investimenti da parte dei esistenti, benché il riutilizzo di patrimonio Ministeri e di uno schema-tipo di Documento edilizio abbandonato, inutilizzato o Pluriennale di Pianificazione; il secondo di sottoutilizzato sia una priorità largamente definizione dei criteri di designazione e delle accettata e di recente ribadita anche dal modalità di selezione dei componenti dei Governatore della Banca d’Italia per assicurare Nuclei che ne garantiscano l’indipendenza e la la difesa del territorio e assicurare una professionalità. Entrambi gli schemi sono stati adeguata manutenzione dell’importante 3 condivisi con il Nucleo di valutazione e verifica patrimonio edilizio già esistente. del Dipartimento di sviluppo e coesione e sono Complessivamente gli oltre 17.000 alloggi attualmente in corso di formalizzazione. rappresentano una risposta, sia pure parziale, ad alcune criticità del mercato della casa e un Con riferimento alla revisione e alla sostegno all’attività di un settore molto colpito accelerazione della attuazione delle strategie dalla crisi. di investimento, è stata completata la riprogrammazione di 21 miliardi di euro del Sempre seguendo la tematica del migliore uso Fondo per lo Sviluppo e la Coesione effettuata di risorse scarse, il Nucleo ha anche tra agosto 2011 e agosto 2012. Oltre a approfondito la questione del recupero delle perseguire l’obiettivo di una maggiore opere pubbliche incompiute. Tale lavoro è coesione territoriale, la riprogrammazione ha avvenuto anche alla luce di una specifica inteso offrire un sostegno all’attività economica previsione del decreto cosiddetto “SalvaItalia”, in una fase di recessione, concentrando le risorse disponibili su alcune priorità definite. E’ stata altresì completata la fase di 3 Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha recentemente indicato due grandi aree per il programmazione da parte del CIPE del Piano rilancio degli investimenti, prima delle quali “Un nazionale di edilizia abitativa, con l’esame di ampio progetto di manutenzione immobiliare dell’Italia, di cura del territorio, una terapia contro il 21 accordi di programma tra Regioni e dissesto idrogeologico.” Intervista al Corriere della Sera del 7 luglio 2012, 4
che prevede la creazione di “elenchi-anagrafe” l’Italia aveva conseguito solo una riduzione regionali per dare impulso al censimento, delle emissioni del 3% sul 1990, anno di all’uso e alla valorizzazione di tali opere. riferimento, rispetto a un obiettivo di riduzione Anche in questo caso sarà necessario fare uso del 6,5%. Pertanto si dovrà procedere di un maggiore contributo finanziario privato all’acquisto sul mercato di crediti emissivi con laddove possibile per programmi di recupero. importanti oneri per il bilancio dello Stato. Per il mantenimento degli obietti comunitari di Le politiche energetiche pongono la sfida di ulteriori riduzioni delle emissioni per gli anni conciliare obiettivi assai diversi tra loro. Questi, successivi sarà inoltre di fondamentale vanno dalla riduzione delle emissioni di CO2, importanza il risparmio e l’efficienza nel rispetto di impegni comunitari e energetica. internazionali, all’esigenza di contenere il costo dell’energia per imprese e consumatori al fine Anche nell’Università è in corso un processo di di sostenere l’attività economica, a quello dello razionalizzazione della spesa, attraverso una sviluppo del settore delle fonti energetiche maggiore responsabilizzazione delle università alternative, importante sia dal punto di vista rispetto al proprio bilancio, con lo scopo di occupazionale sia della riduzione della premiare il merito e migliorare la qualità di dipendenza energetica dall’estero e del didattica e ricerca. E’ stata monitorata relativo deficit commerciale. l’attuazione della riforma dell’Università promossa dalla legge 30 dicembre 2010, n. Anche grazie ai consistenti incentivi, si è 240 in tema di reclutamento e stato giuridico registrata in Italia una rapida crescita delle dei docenti universitari. In particolare, la fonti energetiche rinnovabili; nel 2011 sono politica di allocazione delle risorse è diventata nati più di 160.000 nuovi impianti di più meritocratica, anche grazie all’Agenzia generazione da fonte rinnovabile. La Nazionale di Valutazione del Sistema produzione di energia solare, in particolare, è Universitario e della Ricerca (ANVUR), istituita recentemente aumentata in maniera nel 2010 e insediata nel 2011. La riforma del esponenziale (da 39 GWth nel 2007 a 1.906 reclutamento è basata su di una valutazione nel 2010 e a 10.730 nel 2011). La quota delle della produzione scientifica sia dei candidati rinnovabili nella produzione lorda di energia alla docenza che dei commissari incaricati di elettrica in Italia è cresciuta dal 22,4% nel selezionarli, la cui compiuta attuazione 2010 al 24% nel 2011, raggiungendo richiederà di superare ancora alcuni ostacoli. complessivamente 84.190 GWth. L’elevato costo degli incentivi (9 miliardi di euro nel Altri interventi significativi approfonditi dal 2011) ha reso tuttavia necessario l’avvio di un Nucleo riguardano la ricostruzione dell’Abruzzo processo di rimodulazione. e l’andamento della spesa per lo sviluppo rurale. Malgrado ciò, secondo le previsioni elaborate dal Ministero dell’ambiente, l’Italia sforerà il Riguardo alla ricostruzione dell’Abruzzo dopo il limite emissivo di CO2 imposto dal Protocollo di sisma del 2009, il CIPE ha stanziato Kyoto anche nel 2011 e nel 2012. Nel 2010 complessivamente 4,936 miliardi di euro nel 5
2009. Di questi, sono stati destinati 3,955 Regulation in Europe: Italy” che l'Italia ha miliardi prioritariamente agli interventi che compiuto notevoli sforzi, pur sottolineando che riguardano il patrimonio abitativo. Nei restano ancora diverse criticità, quali in successivi tre anni, a valere su tale particolare la necessità di prestare maggiore stanziamento, il CIPE ha disposto attenzione alle implicazioni che comporta una assegnazioni complessive per 2,314 miliardi di governance multilivello, alla capacità di euro. Nell’ambito del complesso processo di legiferare, alle tecniche di consultazione ricostruzione, gli interventi più urgenti hanno pubblica e gli altri strumenti di comunicazione riguardato il settore abitativo, quello delle attività di regolamentazione. Sempre infrastrutturale e in particolare la ricostruzione secondo l’OCSE mancano inoltre disposizioni delle reti viarie e ferroviarie, e gli edifici pubblici efficaci per monitorare e valutare la e scolastici. programmazione normativa. Per quanto riguarda il sistema agroalimentare, In linea con queste raccomandazioni, nel corso la programmazione 2007-2013 della politica del 2011 sono state introdotte, con il concorso europea di sviluppo rurale, finanziata del Gruppo AIR del Nucleo di valutazione, attraverso il Fondo Europeo Agricolo per lo significative innovazioni normative e Sviluppo Rurale (FEASR), ha previsto a favore regolamentari, sul piano della qualità della delle Regioni italiane uno stanziamento regolamentazione, che hanno inciso sulla complessivo di 8,8 miliardi di euro, a fronte di disciplina dell’Analisi di Impatto della una dotazione finanziaria complessiva, Regolamentazione (AIR) e della Verifica di ottenuta aggiungendo alle risorse comunitarie Impatto della Regolamentazione (VIR). Nel il cofinanziamento nazionale, di 17,2 miliardi di 2011 inoltre sono pervenute al Dipartimento euro per l’intero periodo. I dati di monitoraggio per gli Affari Giuridici e Legislativi (DAGL) 150 indicano che alla data del 31 dicembre 2011 le Relazioni AIR, in calo del 27,5% rispetto azioni concretamente poste in essere dalle all’anno precedente. Regioni italiane nell’ambito dei rispettivi Programmi di Sviluppo Rurali (PSR) hanno prodotto una spesa pubblica cumulata di 6,42 miliardi di euro, equivalente al 37,15% del totale disponibile. Il Nucleo ha dedicato particolare attenzione all’analisi dell’impatto della regolamentazione quale elemento cruciale ai fini del miglioramento della competitività economica del paese tramite la semplificazione normativa, la riduzione dei costi ed una migliore qualità della regolamentazione. L’OCSE ha riconosciuto nel rapporto 2012 “Better 6
1. INVESTIMENTI PUBBLICI E VINCOLI insolvenze (tempi di chiusura e tasso di DI BILANCIO: L’IMPORTANZA DELLA recupero dei crediti in caso di bancarotta di QUALITA’ un’impresa) e il 158 posto nell’assicurare il rispetto dei contratti. 1.1 L’indagine “Doing Business Al fine di “calibrare” le misure di subnational in Italy” sulla competitività semplificazione e attrazione degli investimenti, dei territori. tenendo in debito conto l’impatto di alcuni In contesto in cui i margini per stimoli espansivi fattori di contesto sulla competitività dei singoli della spesa pubblica sono limitati, il nostro territori, il Dipartimento per la programmazione paese ha bisogno di accrescere i propri livelli e il coordinamento della politica economica di efficienza, produttività e competitività, come (DIPE) ha incaricato il GBM di svolgere confermato anche nell’agenda di governo l’indagine Doing Business a livello regionale in “Obiettivo crescita”, approvata il 24 agosto Italia, con particolare attenzione alle aree del 2012 . Mezzogiorno. Al fine di individuare i maggiori nodi al fare impresa nel nostro Paese, il Alle misure già adottate, seguiranno ulteriori Nucleo, il GBM e le Amministrazioni centrali semplificazioni procedurali e autorizzative per interessate all’iniziativa, hanno esaminato le le imprese e la facilitazione di investimenti modalità attuative dell’indagine territoriale e le diretti esteri verso il nostro Paese, allo studio possibili opzioni riguardo alla scelta degli del Governo. indicatori da rilevare, delle realtà regionali da A questo riguardo, a partire dal 2003, il Gruppo sottoporre a indagine e dei soggetti attuatori e Banca Mondiale (GBM) ha avviato l’indagine 5 partner locali da coinvolgere nell’esercizio . annuale Doing Business per valutare, sulla Gli indicatori sono stati individuati sulla base base di alcuni indicatori, la capacità di dell’importanza che rivestono nelle decisioni di attrazione e di sostegno alle attività d’impresa investimento degli imprenditori italiani e e d’investimento (business environment) dei stranieri e al fine di valutare gli effetti delle singoli Paesi4. Il Rapporto Doing Business misure adottate negli anni recenti in materia di 2012 colloca l’Italia complessivamente all’87° semplificazione, accelerazione delle procedure posto su 183 Paesi, in calo di 4 posti rispetto e attrazione degli investimenti. Tali indicatori all’anno precedente, con una posizione sono: avvio di impresa, ottenimento di oscillante a seconda degli aspetti esaminati tra il 30° posto per la capacità di risolvere le 5 Sono stati coinvolti il Ministero dell’economia e 4 delle finanze, Ministero degli affari esteri, Banca L’indagine ha ormai diffusione e rilevanza mondiali d’Italia, il Ministero dello sviluppo economico – ed è stata adottata anche dal Fondo Monetario Dipartimento per lo sviluppo e la coesione Internazionale in sede di recenti consultazioni con economica e il Dipartimento per lo sviluppo delle l’Italia sub Article IV per l’analisi della competitività economie territoriali e l’Unità per la semplificazione, del Sistema Paese. della Presidenza del Consiglio dei Ministri. 7
permessi edilizi, trasferimento di una proprietà Per dare avvio al progetto, il 22 giugno 2011 si immobiliare, risoluzione di dispute commerciali, è tenuto a Roma un kick-off meeting durante il commercio internazionale. La scelta dei luoghi quale i rappresentanti del DIPE e del GBM dove è stata effettuata la rilevazione è in hanno illustrato gli obiettivi, le fasi di buona parte conseguente a quella degli svolgimento e la metodologia dell’indagine ai indicatori: le aree urbane dove si concentrano referenti e ai rappresentanti del settore privato le attività produttive e i servizi, generalmente i individuati dal GBM. L'incontro è stato capoluoghi di Regione, e i maggiori porti organizzato al fine di preparare la successiva commerciali, selezionati sia in relazione al fase di rilevazione dei dati sul territorio, che si volume di movimentazione merci, sia in è conclusa nel mese di novembre. Nel corso di funzione della distribuzione sul territorio. questa fase, il GBM ha svolto nelle varie città e nei vari porti coinvolti delle interviste mirate, La decisione di dedicare uno degli indicatori al riguardanti gli indicatori sia con i referenti commercio internazionale marittimo è legata nominati dalle amministrazioni pubbliche che all’importanza che questo settore potrebbe con esperti del settore privato e rappresentanti avere nello sviluppo economico dei territori delle associazioni professionali. La interessati dall’indagine. L’indagine Doing partecipazione da parte sia del settore Business subnational analizza modalità, tempi pubblico sia di quello privato è stata ampia e e costi relativi alle procedure di tutti gli attori interpellati hanno manifestato movimentazione merci per sette dei maggiori grande interesse per l’iniziativa. All’inizio del porti commerciali italiani. I risultati dell’indagine 2012 il GBM ha intrapreso il cosiddetto “diritto saranno confrontati con quelli di una ricerca di replica” con le amministrazioni pubbliche svolta presso il DIPE che ha analizzato interessate dall’Indagine, confrontando con caratteristiche e peculiarità del nostro sistema queste ultime i dati preliminari raccolti presso i portuale, lo stato delle infrastrutture portuali, soggetti privati riguardo gli indicatori sopra l’andamento del traffico nei principali porti indicati. italiani e le priorità per la programmazione e il riparto delle risorse in tale settore. I risultati scaturiti, affinati e analizzati da Banca Mondiale, saranno diffusi al momento della Il 14 dicembre 2010 è stato firmato l’Accordo di pubblicazione del Rapporto finale il 14 collaborazione fra il GBM e la Presidenza del novembre 2012. Il rapporto evidenzia rilevanti Consiglio dei Ministri - DIPE per l’avvio diversità sul territorio, segnalando significativi dell’indagine “Doing Business subnational in spazi di miglioramento per alcuni indicatori, in Italy”, registrato dalla Corte dei conti il 18 particolare sui permessi edilizi. Alcune febbraio 2011. Successivamente, le Regioni, i esperienze di successo a livello locale, se Comuni e le Autorità portuali interessati diffuse a livello nazionale, consentirebbero un dall’indagine hanno nominato un referente per ulteriore sensibile miglioramento della facilitare le attività preparatorie alla fase di posizione italiana nel ranking globale raccolta dei dati. 8
(attualmente 73º posto su 185 paesi rispetto Il rapporto terrà conto sia delle difficoltà all’87º posto dell’anno scorso). emerse a livello locale nel fare impresa, che degli sforzi del Governo Italiano nell’affrontare Esistono però anche criticità che attraversano questi problemi all’interno dalla sua agenda, tutto il paese, come la scarsa concorrenza che raccomandazioni di policy in materia di nell’ambito dei servizi professionali; ad semplificazione amministrativa e normativa, di esempio, Milano presenta dei costi per l’avvio miglioramento del funzionamento della di un’impresa superiori di oltre tre volte alla giustizia civile, e di riduzione dei costi, media Ue, oppure Torino, pur essendo al 1° elaborate dalla Banca Mondiale, anche alla posto in Italia per la soluzione di dispute luce della sua esperienza internazionale nel commerciali richiede comunque quasi un anno sostenere la competitività e la crescita di attesa in più rispetto alla media europea. economica. Il rapporto subnational, il primo su Nel corso del progetto il Nucleo ha tenuto di un paese dell’area euro, è concepito come riunioni di coordinamento con il GBM, durante strumento di sostegno alle istituzioni, al mondo le quali sono stati affrontati ostacoli e difficoltà dell’impresa e alla società civile di natura organizzativa e logistica incontrati nell’elaborazione e attuazione di politiche di durante le fasi di raccolta e verifica dei dati. riforma. 9
1.2 La valutazione degli investimenti in economico in cui queste dovranno opere pubbliche. essere realizzate e, ex post, la realizzazione di quanto previsto nella Come preannunciato nella Relazione programmazione. dell'anno 2010, il D.Lgs. n. 228 del 29 dicembre 2011, recante “Attuazione Alle attività di valutazione previste dal dell'articolo 30, comma 9, lettere a), b), citato D.Lgs. n. 228/2011 sono soggette c) e d) della legge 31 dicembre 2009, n. tutte le opere finanziate a valere sulle 196, in materia di valutazione degli risorse iscritte negli stati di previsione investimenti relativi a opere pubbliche” è dei singoli Ministeri, le opere finanziate a stato pubblicato nella G.U. n. 30 del 6 valere su risorse trasferite dai Ministeri a febbraio 2012. soggetti attuatori, pubblici o privati, in forza di specifica delega, nonché le Nel corso del 2011, il Nucleo ha opere pubbliche che prevedono collaborato alla redazione dello schema emissioni di garanzie a carico dello del predetto decreto legislativo, Stato (articolo 1). successivamente condiviso con il DAGL della Presidenza del Consiglio dei Il decreto introduce l'obbligo per i Ministri e con altre Amministrazioni Ministeri di predisporre con cadenza interessate dal provvedimento triennale il Documento Pluriennale di normativo, tra cui la Ragioneria Pianificazione (DPP), in base alle nuove Generale dello Stato, il Ministero delle modalità di programmazione degli infrastrutture e trasporti ed il Ministero interventi (articolo 2), al cui interno dello sviluppo economico. confluiscono. in maniera coerente, “tutti i piani e i programmi d’investimento per Il decreto trae origine essenzialmente opere pubbliche di propria competenza” dall'esigenza di garantire maggiore (ivi compresi i contratti di programma efficienza ed efficacia alla spesa in che i Ministeri stipulano con le aziende conto capitale dell'Amministrazione dagli stessi vigilate). statale, attraverso una più incisiva attività di valutazione (ex ante ed ex Il Documento non ha solo valore post) e monitoraggio in itinere degli programmatorio, ma anche prescrittivo, investimenti pubblici. prevedendo che “le opere non incluse nel Documento o nelle Relazioni annuali Elementi qualificanti del provvedimento non possono essere ammesse al sono il rafforzamento delle attività di finanziamento”, con l’eccezione, come valutazione che dovranno non solo previsto dal Codice dei Contratti verificare le caratteristiche tecniche e Pubblici, degli interventi da realizzare finanziarie dell’opera, ma anche ex ante mediante finanza di progetto (articolo. 5, il fabbisogno e le esigenze di comma 3). infrastrutture del contesto socio- 10
La finalità principale della nuova spesa quali obiettivi fondamentali disciplina è di evitare richieste di perseguiti nell’azione del Governo, pur ammissione a finanziamento per progetti rimanendo la spesa in conto capitale di opere che non siano stati sottoposti esclusa dalla spending review in senso all’indispensabile ciclo della valutazione stretto. del DPP; a tal fine, si prevede Il DPP si articola in tre sezioni: una esplicitamente la non ammissione a prima sezione contenente la valutazione finanziamento delle opere non incluse ex ante dei fabbisogni infrastrutturali e nel DPP o nelle Relazioni di delle singole opere da realizzare, aggiornamento annuali. mediante studi di fattibilità ove è inclusa Un altro elemento qualificante del l’analisi dei rischi (articoli 3 e 4) (per decreto legislativo in esame è costituito opere da oltre 10 milioni di euro); una dall’ulteriore estensione e valorizzazione seconda sezione concernente la 6 dello studio di fattibilità che diviene selezione delle singole opere da strumento indispensabile per includere nel Documento, anche al fine l’inserimento nel DPP di tutte le opere di di individuare le priorità di intervento 7 importo superiore a 100 mila euro e per (articolo 5); una terza sezione stabilisce i la successiva fase di selezione delle criteri per le valutazioni ex post degli priorità tra le singole opere da interventi individuati e sintetizza gli esiti realizzare, previa verifica della delle valutazioni ex post per le opere possibilità di realizzazione mediante realizzate (articolo 6). contratti di partenariato pubblico/privato. Il Documento triennale è sottoposto Al tempo stesso, risultato atteso all’esame del CIPE entro il 31 ottobre dall’introduzione di questo sistema di dell’anno precedente il triennio di programmazione e valutazione (con riferimento. Entro il 31 dicembre di ogni particolare riguardo all'attività di anno, invece, i Ministeri trasmettono al valutazione e verifica ex post) è un più CIPE una relazione sullo stato di stringente rispetto dei vincoli di finanza attuazione del Documento. pubblica. Questo si pone in piena Per la realizzazione delle infrastrutture coerenza con le misure di contenimento strategiche, il Documento resta costituito e di miglioramento della qualità della dal Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS), sebbene da integrare ai sensi degli articoli 3, 4, 5, 6 e 7 del D.Lgs. n. 228/11. 6 Rafforzato dalle recenti disposizioni del Codice dei Contratti e del relativo Regolamento di attuazione, In aggiunta, l’art. 8 (1° comma) del anche rispetto a quanto già disponeva la legge n. 144/1999. decreto legislativo prevede che i 7 L’importo si desume dalla lettura congiunta del Ministeri predispongano “linee guida per testo e dell’articolo 128, commi 1,2 e 6 del D.Lgs. 163/06. 11
la valutazione degli investimenti in opere D.Lgs. n. 228/2011) sono individuati dai pubbliche nei settori di propria Ministeri nei Nuclei di valutazione e competenza, finalizzate alla redazione verifica degli investimenti pubblici, e i del Documento pluriennale di Ministeri ne “assicurano l’indipendenza pianificazione”. Inoltre, il comma 3 (…) nell’esercizio delle attività valutative prevede che, al fine di garantire la cui essi sono preposti”. predisposizione di linee guida Sia i nuclei che i Ministeri potranno standardizzate, venga emanato un chiedere il supporto di altre strutture DPCM che definisce un modello di operanti nel campo della valutazione, fra riferimento per la redazione da parte dei le quali il Nucleo di valutazione e verifica Ministeri delle linee guida nonché uno degli investimenti pubblici e dell’Unità schema-tipo di DPP, il cui rispetto è tecnica finanza di progetto operanti nel condizione necessaria per l’iscrizione DIPE e del Consiglio superiore dei lavori all’ordine del giorno del CIPE ai fini della pubblici nella valutazione di interventi deliberazione. Entro 90 giorni dalla particolarmente complessi o che pubblicazione del DPCM i Ministeri richiedono competenze di natura devono adottare le linee guida e multisettoriale. Il supporto metodologico trasmetterle al CIPE per la relativa presa nella valutazione sarà affidato al Nucleo d’atto. Le linee guida devono in di valutazione e verifica degli particolare, definire i criteri e le investimenti pubblica del Dipartimento procedure per la valutazione ex ante da per lo sviluppo e la coesione economica utilizzare per la selezione degli interventi del MISE. da includere nel Documento, quelli per Ai fini dell’esame da parte del CIPE, il la valutazione ex post e come garantire DIPE verifica, la corretta predisposizione il coinvolgimento degli Organismi citati. dei DPP e delle relative Relazioni Nel più ampio contesto di elaborazione annuali di aggiornamento, nonché il della normativa secondaria e di rispetto delle indicazioni contenute nelle attuazione del D.Lgs. n. 228/11, il linee guida, eventualmente formulando Nucleo ha partecipato alla redazione osservazioni e rilievi. dello schema del DPCM contenente il Inoltre il DIPE predispone una relazione modello di riferimento per la redazione di triennale sulla valutazione degli linee guida standardizzate da parte dei investimenti in opere pubbliche da Ministeri, nonché lo schema-tipo di trasmettere al Parlamento e cura Documento pluriennale di pianificazione, l’istruttoria per l’adozione da parte del in corso di pubblicazione in Gazzetta CIPE della delibera di riparto delle Ufficiale. risorse del Fondo di cui all’articolo 1, Gli organismi responsabili delle attività di comma 7, della citata legge 17 maggio valutazione (articolo 7, comma 1 del 1999, n. 144. 12
2. INFRASTRUTTURE E TRASPORTI 2.1 Il “Piano Casa” e l’housing sociale. (ERP) ed inquadra il settore all’interno delle politiche di welfare. Il bisogno abitativo e le La normativa sull’edilizia abitativa trova origine condizioni socio economiche dell’individuo e nel 1903 quando, su iniziativa dell’on. Luigi della famiglia trovano una forte legittimazione Luzzatti, viene approvata la legge n. 251 che nella norma che trasferisce agli IACP tutto il permette ai Comuni di edificare case popolari patrimonio edilizio esistente costruito tramite le facendo nascere gli Istituti Autonomi Case contribuzioni Ina casa e Gescal (la cosiddetta Popolari (IACP), in un contesto di sviluppo edilizia economica e popolare). delle politiche sociali a tutela delle classi meno abbienti. La legge stabiliva che gli IACP non Un altro importante cambiamento avviene nel avessero un interesse prettamente economico 1977 con il trasferimento alle Regioni delle o esigenze di profitto, ma intervenissero per funzioni amministrative statali concernenti la promuovere esclusivamente il "bene casa". programmazione, la localizzazione, le attività di costruzione e la gestione di interventi di edilizia Nel 1949 viene varato il Piano Fanfani e nasce residenziale e abitativa pubblica, di edilizia l’INA Casa, attivando un meccanismo di convenzionata, di edilizia agevolata, di edilizia realizzazione di abitazioni per i lavoratori, sovvenzionata nonché le funzioni connesse grazie a finanziamenti a carico degli stessi alle relative procedure di finanziamento. lavoratori dipendenti, dei datori di lavoro e dello Stato. Sempre nello stesso anno viene Da allora saranno più di dieci le norme ancora approvata la legge Tupini, che concedeva agli emanate sul comparto casa, fra le quali la IACP la possibilità di contrarre mutui con la legge n. 457 del 1978 che istituisce il Piano Cassa Depositi e Prestiti e con altri enti decennale per l’edilizia residenziale pubblica e autorizzati per la costruzioni di alloggi popolari. prevede norme per il credito fondiario, il recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico Il 14 febbraio 1963 il Parlamento licenzia la esistente e il finanziamento del medesimo legge n. 60 per la liquidazione del patrimonio Piano decennale. Sempre nel 1978, nasce il edilizio della gestione INA Casa e l’avvio di un cosiddetto “equo canone” grazie alla legge n. programma decennale per la realizzazione di 392 del 27 luglio che mira a disciplinare le abitazioni per i lavoratori dipendenti. Inoltre locazioni di immobili urbani definendo le viene introdotta una tassa di scopo modalità economiche e normative degli affitti denominata Gescal, a carico del lavoratore nel settore dell’edilizia privata. La legge in dipendente per lo 0,35% della retribuzione, e questione fu utilizzata anche nell’edilizia del datore di lavoro per un ulteriore 0.70% residenziale pubblica per la determinazione del della retribuzione del dipendente. canone oggettivo da far pagare agli inquilini. Le iniziative in materia abitativa si moltiplicano Con la delibera CIPE. del 19 novembre 1981, negli anni settanta, con la “legge di riforma per avviene sostanzialmente il primo atto la casa” (LEGGE n. 865 del 22 ottobre 1971) programmatorio dello Stato che, a oltre 10 anni che dà vita all’Edilizia Residenziale Pubblica 13
di distanza, dà attuazione ai contenuti della l’occupazione, favorendo l’integrazione sociale citata legge di riforma n. 865 del 1971. La e l’adeguamento dell’offerta abitativa. delibera aggiorna il concetto di edilizia Nel 2008 viene approvato un nuovo piano residenziale pubblica fissando i criteri per casa per rispondere all’emergenza abitativa, l’assegnazione degli alloggi, i limiti di reddito che include sia incentivi per iniziative degli aventi diritto e stabilendo i livelli di puramente private che misure per favorire il canone in relazione al reddito famigliare degli cosiddetto housing sociale. Con DPCM del 16 assegnatari. luglio 2009 è stato approvato, previa delibera La delibera costituirà uno spartiacque per una CIPE n. 18/2009, il Piano nazionale per serie di leggi regionali che, negli anni l’edilizia abitativa, piano previsto dall’art. 11 del successivi al 1981, furono emanate dagli enti DL n. 112/2008, convertito dalla legge n. territoriali in questione. 133/2008 e destinato a iniziative di housing sociale prevedendo un nuovo concetto di Una sensibile novità introdotta dal legislatore alloggio sociale come definito dal DM 22 aprile avviene nel 1998 quando nascono i Contratti di 2008. quartiere, il cui bando nazionale viene pubblicato sul n. 24 della Gazzetta Ufficiale del Il Piano nazionale di edilizia abitativa intende 30 gennaio 1998. Un aspetto molto importante sostenere le fasce meno abbienti nell’accesso introdotto riguarda il tema della sostenibilità alla prima casa (art. 11, comma 2, DPCM 16 ambientale che viene sottolineato nella “Guida luglio 2009) . In dettaglio, il piano è destinato a alla sperimentazione”, allegata ai Contratti di nuclei familiari a basso reddito, anche quartiere, dove si individua nella qualità monoparentali o monoreddito, a giovani coppie ecosistemica il termine più significativo per i a basso reddito, anziani in condizioni sociali o futuri interventi di riqualificazione del economiche svantaggiate, a studenti fuori patrimonio di ERP. sede, soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio, altri soggetti in possesso Con la legge n. 281 dell’8 febbraio 2001 si dei requisiti di cui all’art.1 della legge 8 avvia il Programma innovativo in ambito febbraio 2007, n. 9, e infine immigrati regolari urbano (poi denominato Contratti di quartiere a basso reddito, residenti da almeno dieci anni II), guidato dal Ministero dei lavori pubblici ed nel territorio nazionale ovvero da almeno orientato in via prioritaria a incrementare, cinque anni nella medesima regione. anche grazie alla compartecipazione di investimenti privati, delle Regioni, dei Comuni Il citato DPCM prevede la stipula di accordi di e degli IACP a diverso titolo denominati, la programma tra il Ministero delle infrastrutture e dotazione infrastrutturale dei quartieri dei trasporti, Regioni e Comuni da approvare degradati di ERP di Comuni e città con con DPCM, previa delibera CIPE, d’intesa con maggiori problematiche legate al disagio la Conferenza Unificata, e con i quali abitativo ed occupazionale, prevedendo concentrare gli interventi, nell’ambito delle misure e interventi per aumentare risorse attribuite, sull’effettiva richiesta abitativa nei singoli contesti, rapportati alla dimensione 14
fisica e demografica del territorio di riferimento, ▪ il 50% del costo per quelli locati per una attraverso la realizzazione di programmi durata superiore ai 25 anni; integrati di promozione di edilizia residenziale ▪ anche il 100% nel caso di alloggi di edilizia sociale e di riqualificazione urbana. residenziale pubblica a canone sociale. Il Piano è articolato in sei linee di intervento: Le dotazioni finanziarie (Art. 2) sono così ▪ costituzione di un sistema integrato regolate. nazionale e locale di fondi immobiliari; ▪ sino all'importo massimo di 150 milioni di ▪ incremento del patrimonio di edilizia euro per gli interventi nel sistema integrato residenziale pubblica con risorse dello di fondi immobiliari; Stato, delle Regioni, delle Province ▪ una quota non superiore a 200 milioni di autonome, degli Enti locali e di altri enti euro per gli interventi di competenza degli pubblici; ex IACP; ▪ promozione finanziaria, anche a iniziativa ▪ nei limiti delle residue risorse per di privati, di interventi ai sensi del D.Lgs. concedere contributi per il finanziamento di 12 aprile 2006, n. 163; ciascuna linea d'intervento come indicate ▪ agevolazioni a cooperative edilizie inizialmente nel decreto del Ministero delle costituite tra i soggetti destinatari degli infrastrutture e dei trasporti 8 marzo 2010, interventi; “Riparto delle risorse del piano nazionale di edilizia abitativa”. e pari a 377,9 milioni ▪ programmi integrati di edilizia residenziale di euro (Tabella 3.1.1 e per la ripartizione sociale; regionale grafico 3.1.1). Con un secondo ▪ interventi di competenza degli ex IACP o decreto del 19 dicembre 2011, il MIT ha dei Comuni, già compresi nel Programma ripartito ulteriori fondi per 116,2 milioni di straordinario di edilizia residenziale euro, ma alla fine di luglio 2012 non erano pubblica caratterizzati da immediata ancora pervenute le proposte delle Regioni fattibilità, ubicati nei comuni ove la in merito a questi finanziamenti addizionali. domanda di alloggi sociali risultante dalle Il fine degli accordi di programma è quello di graduatorie è più alta. promuovere l’housing sociale anche attraverso Per quanto riguarda i capitali pubblici, le linee la riqualificazione urbana e secondo i criteri di di intervento vengono regolate secondo i elevato livello di vivibilità, di sicurezza e seguenti parametri di finanziamento: sostenibilità ambientale ed energetica, nonché ▪ il 30% del costo di realizzazione, attraverso progetti di risoluzione dei problemi acquisizione o recupero se offerti in di mobilità, promuovendo e valorizzando la locazione a canone sostenibile, anche partecipazione di soggetti pubblici e privati. trasformabile in riscatto, per una durata di 25 anni; 15
Con tre diverse delibere8 il CIPE ha espresso Inoltre il CIPE ha indicato che la Regione Lazio parere favorevole sui contenuti degli schemi di dovrà adoperarsi per concentrare le prossime accordo di programma relativi a 19 Regioni e 2 risorse sul territorio del Comune di Roma, che province autonome. Oltre alle prescrizioni non è oggetto di interventi nel programma relative ai primi 15 schemi di accordi, di cui si è attuale, pur rappresentando quasi il 50% della reso conto nella relazione del Nucleo sulle popolazione regionale. attività del 2010, il CIPE ha anche invitato le Più in generale le Regioni e gli Enti locali Regioni a “ricorrere maggiormente al dovranno riferire al Comitato per il recupero/ristrutturazione rispetto alla monitoraggio dell’attuazione del Piano ex art. costruzione di nuovi alloggi” nell’uso dei 13 del DPCM 16 luglio 2009, sull’impiego delle prossimi finanziamenti destinati ai relativi risorse pubbliche, affinché sia coerente con le accordi di programma (i 116,2 milioni di euro finalità sociali delle stesse. individuati dal decreto del MIT del 19 dicembre Complessivamente gli alloggi destinati all’ 2011). housing sociale, previsti sulla base degli Questa prescrizione deriva dal fatto che a accordi esaminati dal CIPE tra maggio 2011 e livello nazionale solo il 18,5% degli alloggi luglio 2012 sono 17.101, dei quali il 65,7% è previsti sono stati recuperati o ristrutturati (32% localizzato nel Mezzogiorno, il 17,5% nel Nord nel Nord e 12% nel Centro-Sud), cfr. grafico e il 9,4% nel Centro (tabella 2.1.1 e grafico 2.1.2, a dispetto dell’esigenza di fare maggior 2.1.3). Il Mezzogiorno è relativamente uso del patrimonio immobiliare esistente e sovrarappresentato in termini di alloggi previsti inutilizzato. Esistono già 27 milioni di alloggi in rispetto alla sua quota della popolazione Italia, di cui il 20,3 % risultava in stato di nazionale (il 34,5% secondo l’Istat) ma non conservazione mediocre o pessima (5,5 rispetto alla sua quota dei nuclei familiari in milioni) già in occasione del censimento 2001 povertà relativa a livello nazionale (69,2% (non sono ancora disponibili i dati sul secondo l’Istat). L’investimento complessivo censimento 2011). In molte regioni il territorio è previsto è vicino ai 3 miliardi di euro. Il già caratterizzato da una elevata densità contributo statale è di 377,9 milioni di euro, costruttiva, con ampi spazi abbandonati, sia in mentre 293,9 milioni provengono da fondi zone industriali dimesse che in zone regionali, 183,1 milioni da altri fondi pubblici e residenziali periferiche o centrali (come 2.1 miliardi da fondi privati. I fondi privati numerosi centri storici da recuperare e rappresentano circa il 50% dei finanziamenti rivitalizzare). complessivi nel Centro-Nord e l’81,3% nel Mezzogiorno (soprattutto a causa dei massicci investimenti privati in Campania (1,38 miliardi, fattore che spiega perché tale regione 8 Si tratta della delibera 5 maggio 2011, n. 16 (G.U. rappresenta da sola il 41,3% degli n. 215/2011), della delibera 20 gennaio 2012, n. 5 appartamenti previsti a livello nazionale). Il (G.U. n. 82/2012; errata corrige G.U. n. 127/2012) e della delibera 11 luglio 2012, n. 77 (in corso di riflesso dell’elevato contributo privato nel perfezionamento). 16
Mezzogiorno è che solo il 16,5% degli alloggi sociale a lunghissimo periodo (l’affitto vi risulta di proprietà pubblica (rispetto al 44% permanente o per almeno 25 anni riguarda il nel Centro-Nord) e che vi è limitata la quota di 29,8% degli alloggi nel Sud contro il 58,5% nel alloggi che saranno utilizzati per locazione Centro e 70,3% nel Nord). Tabella 2.1.1 – Finanziamenti previsti dagli accordi di programma esaminati dal CIPE (in euro) altri fondi fondi statali fondi regionali fondi privati TOTALE pubblici Piemonte 32.839.364 15.601.554 8.197.000 111.626.369 168.264.287 Valle d'Aosta 675.281 251.744 0 1.758.069 2.685.093 Lombardia 54.820.950 0 23.850.800 46.307.000 124.978.750 Trento 5.384.865 14.216.708 0 0 19.601.573 Bolzano 6.083.953 8.530.391 0 0 14.614.344 Veneto 22.732.444 1.231.000 10.379.028 23.302.470 57.644.941 Friuli-V. Giulia 7.955.996 0 7.664.500 5.250.214 20.870.711 Liguria 12.865.482 19.833.946 23.830.139 155.834.710 212.364.277 Emilia-Romagna 22.436.560 30.000.000 20.159.555 44.200.598 116.796.713 Toscana 21.832.133 21.832.133 0 44.889.744 88.554.009 Umbria 5.470.078 8.265.000 5.981.938 0 19.717.016 Marche 7.178.309 8.103.500 8.182.765 8.077.487 31.542.060 Lazio 38.574.906 6.364.109 2.956.080 63.517.051 111.412.146 Abruzzo 9.362.674 0 6.911.423 10.430.014 26.704.111 Molise 2.068.355 0 415.739 0 2.484.094 Campania 41.168.900 100.000.000 40.590.776 1.366.480.794 1.548.240.470 Puglia 24.964.424 28.797.552 14.776.175 28.535.924 97.074.075 Basilicata 3.608.804 10.253.850 0 50.702.490 64.565.144 Calabria 16.674.943 4.920.018 13.688 51.894.349 73.502.998 Sicilia 27.834.084 13.732.011 6.931.828 99.098.576 147.596.500 Sardegna 13.352.765 1.997.100 2.273.746 0 17.623.611 Totale 377.885.270 293.930.615 183.115.182 2.111.905.859 2.966.836.926 Fonte: elaborazione DIPE 17
Grafico 2.1.1 - Finanziamenti statali e alloggi previsti negli accordi di programma 60 12000 55 Finanziamenti statali (Decr MIT 8-3- 2010, valori a sinistra, in milioni di 10000 euro) 41 39 Numero di alloggi previsti (valori a 40 destra) 8000 7.059 33 28 6000 25 23 22 22 20 17 4000 13 13 2.029 9 8 7 6 5 773 1.287 5 4 2 1 2000 733 687 711 306 450 205 968 602 234 115 200 54 176 91 365 22 34 0 0 m ia sil o rd a To na a Tr a Li a Fr Ab ria ilia Ve a Bo he Ca n a Um o Pi zio om to Ve z o te M u. d'A e ia ta Va M a Ba e nt Sa bri n ni i n i l le li s at Ca ard gl br -R e on cil i os eg ag li- ru z c gu a lza G pa La n Pu ic la o ar sc Si em b n. m Lo iu Em Fonte: elaborazione DIPE Tabella 2.1.2 - Caratteristiche degli alloggi previsti dagli accordi di programma esaminati dal CIPE Numero di alloggi previsti Percentuale degli alloggi previsti Numero totale di Locazione Locazione Recup./ Proprietà Recup./ Proprietà alloggi permanente permanente ristrutt. pubblica ristrutt. pubblica o a 25 anni o a 25 anni Piemonte 733 415 346 129 56,6 47,2 17,6 Valle d'Aosta 34 34 0 0 100,0 0,0 0,0 Lombardia 968 214 668 529 22,1 69,0 54,6 Trento 91 0 91 91 0,0 100,0 100,0 Bolzano 54 0 54 54 0,0 100,0 100,0 Veneto 306 45 306 218 14,7 100,0 71,2 Friuli-V. Giulia 115 30 105 71 26,1 91,3 61,7 Liguria 1.287 690 793 719 53,6 61,6 55,9 Emilia-Romagna 687 211 532 217 30,7 77,4 31,6 Toscana 450 66 360 179 14,7 80,0 39,8 Umbria 176 23 76 76 13,1 43,2 43,2 Marche 200 96 200 137 48,0 100,0 68,5 Lazio 773 8 300 312 1,0 38,8 40,4 Abruzzo 205 18 101 90 8,8 49,3 43,9 Molise 22 0 22 22 0,0 100,0 100,0 Campania 7.059 310 1.014 396 4,4 14,4 5,6 Puglia 2.029 421 990 706 20,7 48,8 34,8 Basilicata 365 0 32 32 0,0 8,8 8,8 Calabria 711 69 616 357 9,7 86,6 50,2 Sicilia 602 304 360 13 50,5 59,8 2,2 Sardegna 234 214 214 234 91,5 91,5 100,0 Totale/media 17.101 3.168 7.180 4.582 18,5 42,0 26,8 nazionale Fonte: elaborazione DIPE 18
Grafico 2.1.2 - Distribuzione % per area geografica della propensione al recupero, alla locazione di lunghissimo periodo, all’utilizzo di fondi privati e alla proprietà pubblica negli accordi di programma 90,0 81,3 Nord 80,0 Centro 70,3 71,2 70,0 Mezzogiorno 58,5 Italia 60,0 52,6 50,0 46,4 42,0 43,8 44,0 40,0 31,8 29,8 30,0 26,8 18,5 16,5 20,0 12,1 11,9 10,0 0,0 Quota % di recupero Quota % di locazione Quota % di fondi Quota % di proprietà o ristrutturazione permanente o a 25 privati pubblica alloggi anni Fonte: elaborazione DIPE Grafico 2.1.3 - Distribuzione territoriale dei nuovi alloggi previsti dal piano casa rispetto alla distribuzione della popolazione e dei nuclei familiari poveri (in %) 80,0 Quota popolazione nazionale al 31 dic 2010 69,2 70,0 Quota alloggi previsti nel piano casa 65,7 Quota dei nuclei familiari in povertà relativa a 60,0 livello nazionale 50,0 47,5 45,8 40,0 34,5 30,0 25,0 24,9 24,4 20,3 19,7 20,0 9,4 10,5 10,0 0,0 Nord Centro Sud e is ole Sud s enza Cam pania Fonte: elaborazione DIPE su dati degli accordi di programma e ISTAT 19
2.2 Il sostegno al recupero delle opere essere evidenziate con chiarezza le pubbliche incompiute opportunità di riutilizzo, anche tramite eventuale cambio di destinazione d’uso, delle Le politiche di investimento infrastrutturale singole opere. Attualmente, non esiste una possono avere pieno effetto in termini di raccolta unitaria ufficiale di dati sulle opere accelerazione dello sviluppo economico solo pubbliche incompiute presenti in Italia e le se vengono tempestivamente realizzate e stime avanzate in anni recenti variano messe in esercizio. Le opere incompiute o sensibilmente; una valutazione, anche inutilizzate sono ancora più dannose per lo approssimativa, del valore di tale patrimonio è sviluppo in presenza di risorse scarse. impossibile a causa della mancanza di L’articolo 44-bis del decreto legge 6 dicembre informazioni sulle reali opportunità di 2011, n. 201 cosiddetto “SalvaItalia” definisce 9 valorizzazione dei singoli interventi . “incompiuta” un’opera pubblica che non risulta La prospettiva dell’articolo 44-bis si inserisce fruibile dalla collettività in quanto non nel più ampio sforzo di valorizzazione e completata per mancanza di fondi, per cause dismissione degli asset immobiliari pubblici, tecniche, per sopravvenute nuove norme promosso negli ultimi anni attraverso il varo di tecniche e disposizioni di legge, per il fallimento dell’impresa appaltatrice o per il diverse disposizioni ed atti normativi10, nonché mancato interesse da parte del gestore. Il citato articolo 44-bis dispone l’istituzione, 9 presso il Ministero delle infrastrutture e dei Una stima del numero di opere pubbliche incompiute presenti in Italia è stata avanzata dalla trasporti, di un elenco-anagrafe nazionale delle Procura antimafia di Palermo in una relazione del 2007 che evidenziava come su 357 interventi di opere pubbliche incompiute. Al Ministero è rilevanti dimensioni a livello nazionale, circa la metà delegata la responsabilità di stabilire, “entro tre si trovassero in Sicilia. Precedentemente, nel 2006, l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di mesi dalla data di entrata in vigore della legge lavori, servizi e forniture aveva elaborato un’indagine prendendo in esame 860 interventi,di di conversione del presente decreto” con cui 142 commissariati. Una raccolta capillare e proprio regolamento, le modalità di redazione documentata sulle “architetture” pubbliche incompiute (stimate in 370 in tutta Italia) è stata dell’elenco-anagrafe, nonché le modalità di presentata nel 2009 da Alterazioni Video, un collettivo di artisti, allo scopo di proporne un formazione della graduatoria e dei criteri in riutilizzo in chiave culturale. 10 base ai quali le opere pubbliche incompiute Fra questi si ricordano in particolare il DL 25 settembre 2001, n. 351 “Disposizioni urgenti in vengono iscritte. materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei E’ previsto inoltre che l’elenco-anagrafe fondi comuni di investimento immobiliare”, convertito con modificazioni dalla legge 23 nazionale sia articolato a livello regionale novembre 2001, n. 410; l’art. 58 (“Ricognizione e mediante l’istituzione di elenchi-anagrafe valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali”) del DL 25 giugno 2008, presso gli assessorati regionali competenti per n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 2008, n. 133; e l’art. 33 (“Disposizioni in le opere pubbliche. In particolare è previsto materia di valorizzazione del patrimonio che negli elenchi-anagrafe regionali debbano immobiliare”) del DL 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. 20
attraverso l’azione dell’Agenzia del Demanio. di sviluppo sostenibile e riqualificazione urbane Quest’ultima in particolare ha perseguito e del territorio. l’obiettivo di valorizzazione del patrimonio In questo senso, il tema assume notevole immobiliare pubblico inutilizzato, o dismissibile, rilevanza anche nel contesto del processo di anche promuovendo il coordinamento con le cessione dei beni immobiliari dello Stato agli strategie ed iniziative degli enti territoriali. Enti territoriali avviato con il D.Lgs. 28 maggio Sono infatti stati predisposti in anni recenti 2010, n. 85, il c.d. “federalismo demaniale”. Si Programmi Unitari di Valorizzazione (PUV) colloca ora al centro dell’agenda per la crescita insieme ad alcuni enti locali, a valle di appositi approvata dal Governo il 24 agosto 2012, Protocolli d’Intesa sottoscritti anche dal nell’ambito della riqualificazione della spesa Ministero della Economia e delle Finanze, al pubblica e della ridefinizione del perimetro fine di avviare processi di valorizzazione degli dello Stato. asset immobiliari pubblici integrati e coerenti Nell’ambito di tale contesto, Il lavoro svolto dal con gli indirizzi di sviluppo territoriale11. Nucleo ha avuto come obiettivo l’analisi degli Di fatto, oltre a dirette e positive, ancorché aspetti più rilevanti che caratterizzano l’azione potenziali, ricadute sul bilancio dello Stato, il di recupero delle opere incompiute, nel recupero delle opere pubbliche incompiute può tentativo di strutturare una proposta concreta rappresentare, al pari della valorizzazione del di approccio. E’ stata intrapresa una attività patrimonio immobiliare sottoutilizzato, un sperimentale, consistente nell’affiancamento di volano per operazioni di sviluppo di una amministrazione pubblica nella infrastrutture e di dotazioni pubbliche a livello strutturazione di un percorso di fattibilità mirato locale. Specie se attivata attraverso il ricorso a al recupero di un proprio bene immobiliare Partenariato Pubblico Privato (PPP), e incompiuto attraverso l’intervento di capitali coordinata con gli Enti locali competenti, la privati (PPP). valorizzazione del patrimonio può Tale approfondimento è ancor più opportuno efficacemente integrare e supportare politiche alla luce di quanto segnalato nel precedente paragrafo in merito agli schemi di accordo di programma presentati dalle Regioni per la partecipazione al Piano nazionale di edilizia 11 I PUV più significativi ad oggi in fase di sviluppo abitativa e sottoposti all’esame del CIPE. sono quelli che coinvolgono il Comune di Bologna, Il Complessivamente i 21 programmi regionali Comune di Ferrara e la Regione Liguria. Fra questi quello giunto alle stadio più avanzato è il PUV prevedono la realizzazione di oltre 17.000 bolognese che, a seguito di un percorso di analisi e programmazione iniziato con la sottoscrizione di un alloggi, dei quali solo il 18,5% tramite recupero Protocollo d’Intesa nel 2007, si è concretizzato, o ristrutturazione di edifici esistenti. Si tratta di nell’ottobre 2010, nella firma di un Accordo istituzionale fra Ministero dell’Economia e delle una proporzione che appare particolarmente Finanze, Agenzia del Demanio e Comune, avente ad oggetto la trasformazione di circa 83 ettari di modesta per un paese come l’Italia, dove l’”età aree urbane (principalmente ex militari) ed il media” dello stock edilizio è sensibilmente recupero o edificazione di 318.000 mq di superficie lorda. superiore a quella rilevata negli altri paesi 21
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