Gubitosi: "Per il 2020 inviteremo Mattarella"

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Gubitosi:   “Per   il                               2020
inviteremo Mattarella”
di Giovanna Naddeo

Non è un addio, ma un arrivederci alla prossima edizione.
Anzi, si può dire che da ieri sera il cinquantenario sia già
cominciato. Una nuova decade, un nuovo nome, nuove
opportunità, ma la ricetta di base non cambia: azione,
curiosità e tanta, tanta passione. Non a caso “Ciò che
comincia qui migliora il mondo” ricorda patron Gubitosi
durante la conferenza stampa di chiusura dell’edizione 2019,
tenutasi nel pomeriggio di ieri presso la Multimedia Valley,
insieme al presidente di “Giffoni Experience” Pietro Rinaldi e
al sottosegretario ai beni culturali con delega al settore
cinematografico, Lucia Borgonzoni. Ad aprire l’incontro, il
racconto delle dieci giornate di festival vissute dai
protagonisti, i giurati. “A Giffoni non contano lingua,
religione, colore politico. A Giffoni si ha la libertà di
poter essere, pensare e parlare liberamente” dichiara Giovanni
Cioffi della sezione Masterclass Connect. “Qui ho avuto la
possibilità di incontrare ministri e attori di alto livello.
Un’esperienza a dir poco incredibile” continua Francesca
Marra, giurata della categoria +13. E poi: “Qui a Giffoni le
emozioni si susseguono senza alcun freno. Qui c’è la libertà
di mostrarsi forti quanto fragili. Per non parlare della
qualità dei film in concorso: ogni anno sono sempre più
innovativi e ricercati”. Un commosso Gubitosi prende la parola
e, dopo aver ringraziato i suoi “figli adottivi”, è tempo di
bilanci. Bilanci umani, che guardano prima alle persone e poi
ai numeri. “Oggi Giffoni (ieri, ndr) è un tripudio di
abbracci, emozioni e lacrime condivise. In dieci giorni di
festival abbiamo sfiorato le 350 mila presenze, un vero
record. Qui a Giffoni si respira un senso di comunità
imparagonabile: dai talent ai cantanti, dalla stampa agli
ospiti istituzionali, tutti hanno tratto beneficio dalla
nostra grande famiglia. Per questo motivo, guardiamo già alla
prossima edizione”. GIFFONI 2020 Confermato il percorso
riguardante le tematiche ambientali: dopo l’acqua (2018) e
l’aria (2019), sarà la volta del pianeta, per un’edizione
ricca di sorprese, la numero 50, in programma dal 16 al 25
luglio 2020. “Ci avvicineremo gradualmente al festival di
luglio attraverso quattro tappe in giro per l’Italia, in
particolar modo in Sicilia, Sardegna, Calabria e Veneto”
annuncia Gubitosi, che aggiunge: “Ci stiamo già attivando per
invitare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A
ottobre chiederemo al Quirinale di ricevere una delegazione di
giurati: saranno loro in persona a invitarlo qui a Giffoni
Valle Piana”. E poi: “Mi recherò in Europa per invitare il
Presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, e la
Commissione Ue”. Qualche indiscrezione sui talent c’è.
“Vorremmo invitare alcuni ospiti delle passate edizioni come
Roberto Benigni, Robert De Niro o Meryl Streep. Vedremo”.
Eppure la grande novità Gubitosi la riserva alla fine: “Dopo
dieci anni fantastici di “Experience”, è tempo di rinnovarsi:
da stasera ci chiameremo “Giffoni Opportunity”. E’ tempo di
opportunità”. Opportunità per i giovani, priorità assoluta per
il papà del festival. “Tra settembre e ottobre gli uffici
nella cittadella del cinema saranno a disposizione di 20
giovani start up del territorio”. E poi l’annuncio: “Il nostro
obiettivo è assumere 300 giovani entro il 2021”. Lavoro, ma
anche formazione con due indirizzi di studio in collaborazione
con Miur e MiBac. “Siamo al lavoro per aprire qui a Giffoni
due percorsi di studio della Scuola Nazionale di Cinema,
precisamente sceneggiatura e animazione” dichiara Borgonzoni.
“Dal MiBac massima disponibilità a supportare il festival e le
iniziative in programma per il cinquantesimo anniversario”.
L’appello di De Luca ai
giovani: “Meno telefonini,
più vita reale”
di Andrea Pellegrino

Stavolta ha mantenuto fede alla sua promessa ed è arrivato
alla Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana. Vincenzo De
Luca, il grande assente della scorsa edizione, stavolta ha
fatto tappa al Giffoni Film Festival nel penultimo giorno
dell’evento. Accolto dal patron Claudio Gubitosi e dal sindaco
di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano, De Luca ha
attraversato tutta la cittadella del cinema, stringendo mani e
non sottraendosi neppure ai selfie con curiosi e fan. Uno
scambio di battute veloci con Gabriel Zuchtriegel direttore
(riconfermato) del parco archeologico di Paestum – che nel
pomeriggio ha incontrato i giovani giurati del festival, poi
le interviste, la visita alle sale del cinema, allo stand
della Regione Campania e un omaggio alle forze dell’ordine,
nel giorno più drammatico per i carabinieri. Per lui niente
blu carpet riservato pochi minuti prima all’attrice Elena
Sofia Ricci ma una sosta al bar della cittadella. “Meno
telefonini più vita reale”, l’appello che lancia Vincenzo De
Luca al Giffoni Film Festival. In mattinata aveva fatto tappa
un’altra salernitana: la parlamentare azzurra Mara Carfagna;
qualche giorno fa, invece, il vicepremier Luigi Di Maio. “Noi
puntiamo sul lavoro – ha detto il governatore De Luca – e il
concorso della Regione Campania è una speranza per i giovani
che vogliono costruire un futuro solido in questa terra. Oggi
la Campania è la regione più stimolante d’Italia sotto il
profilo culturale e del sistema universitario. Abbiamo fatto
uno sforzo enorme per garantire un sistema di trasporto
gratuito agli studenti, non c’è neppure in Lombardia”. E
ribadisce ancora: “Il nostro piano lavoro, 10mila posti, è
fatto in maniera corretta e trasparente”. E su Universiadi
(recentemente conclusesi) e Giffoni, il governatore dice:
“Offriamo l’immagine più bella della nostra Campania. Abbiamo,
nel contempo, creato turismo, attratto persone. Giffoni è
dentro questo filone ed è un luogo di incontro, di dialogo e
di conoscenza e di pace”.

IN MATTINATA MARA CARFAGNA

La giornata è iniziata con la visita del vicepresidente della
Camera dei Deputati Mara Carfagna che da Giffoni lancia anche
un messaggio politico al Cav. “Il rilancio di Forza Italia
parte da un rinnovamento assolutamente necessario. I numeri
parlano chiaro: abbiamo perso troppi consensi negli ultimi
tempi. Il popolo deve tornare a contare”. “Non possiamo
chiudere gli occhi davanti alla realtà – dice Mara Carfagna –
Abbiamo perso troppi consensi nell’ultimo periodo. Dobbiamo
ristrutturare il partito coinvolgendo il nostro popolo. Per
troppo tempo è stato tagliato fuori dall’elaborazione di
scelte cruciali. Fa rabbia pensare come un partito che ha
fatto la storia degli ultimi 25 anni parli soltanto di se
stesso. Dobbiamo riprendere a parlare dei problemi degli
italiani”. Quanto al Festival, la deputata salernitana dice:
“Giffoni è una occasione di crescita che consente ai ragazzi
di puntare sul proprio talento e che si basa sull’intuizione
di un giovane, Claudio Gubitosi, un 18enne degli anni ’70 che
ha deciso di rischiare e di scommettere su se stesso. E’ la
conferma di come le buone idee abbiano bisogno delle persone
giuste per realizzarsi, come accaduto qui. Giffoni oggi è un
modello da esportare perché scommette sulla capacità di
credere in se stessi, sulla voglia di valorizzare i giovani. A
parole tutti dicono di volerlo fare, ma nella pratica pochi lo
fanno e pochissimi lo sanno fare. E’ la conferma di come i
ragazzi rispondano con entusiasmo di fronte a sfide concrete
che raccolgono ed in moltissimi casi vincono. Non così con le
promesse vuote da cui scappano. Come accade con la politica e
con i partiti. La scarsa partecipazione alla vita politica è
il fallimento di tutti”. Oggi l’ultima giornata del Festival
con il consueto bilancio di Gubitosi. Poi la macchina partirà
per l’edizione numero 50.

Di Maio sui navigator: “De
Luca non faccia un dispetto”
di Giovanna Naddeo

«Non assumendo i navigator, De Luca rinuncia a circa 70
milioni di euro per la ristrutturazione dei centri per
l’impiego. Dopo 20 anni di lamentele in Campania sul loro
malfunzionamento, io sono il primo ministro del Lavoro che
manda risorse e persone di rinforzo, e lui per una bega
politica ferma tutto. Spero ci ripensi, altrimenti la
Conferenza StatoRegioni dovrà prendere provvedimenti». Non
risparmia attacchi al governatore De Luca il super ospite
della quinta giornata del Giffoni Film Festival. Come promesso
lo scorso anno a patron Gubitosi, Luigi Di Maio è tornato
nella città picentina in qualità di ospite della 49esima
edizione. Nella mattinata di ieri, il vicepremier ha raggiunto
la cittadella del cinema, congratulandosi anche quest’anno con
i padroni di casa per la capacità di rinnovamento della
kermesse giovanile. «L’innovazione è fondamentale per
rilanciare il sud. Il Giffoni è precursore perché qui sono
state incubate delle start up innovative. Da settembre anche
il Governo ci metterà un miliardo: abbiamo intenzione di
finanziare un fondo mai esistito in Italia, un fondo per le
start up che consentirà non più a tanti ragazzi di dover
andare a Berlino, a Parigi o a Londra a farsi registrare e
finanziare delle belle idee ma di restare qui e attrarre anche
giovani francesi, tedeschi, americani in Italia che è il Paese
più bello del mondo e il più creativo che ci sia in Europa». E
a proposito del maxiconcorso della Regione Campania, dichiara:
«Lo conosciamo il gioco delle tre carte ad un anno dalle
elezioni ma io non ne faccio una questione politica: ho a
cuore il destino di quei 500 ragazzi laureati che hanno vinto
il concorso da navigator, così come ho a cuore il destino di
centinaia di migliaia di campani che vorrebbero essere
indirizzati dai centri per l’impiego. C’è un’emergenza
occupazionale in Campania e De Luca non vuole i quasi 500
dipendenti che stiamo mandando per supportare i centri. E’
un’assurdità». C’è anche un momento per c o m – m e n – tare
il c a s o Arata: « H o l e t t o un’intercettazione in cui si
dice che il M5S rompe le scatole, ferma emendamenti che
dovevano servire a fare business in combutta con i prestanome
di Matteo Messia Denaro. Si parlava di piazzare sottosegretari
nei Ministeri per provare ad arginare me e il Movimento. Siamo
orgogliosi di avere nemici indagati per corruzione e siamo
orgogliosi per aver bloccato gli emendamenti sull’eloico e sul
biometano che dovevano servire a far fare business». Infine,
il passaggio sull’autonomia differenziata. «L’autonomia si
deve fare ma senza danneggiare le regioni del sud e senza
togliere soldi, garantendo meccanismi di solidarietà che sono
mancati in questi anni. Questo è un progetto organico e spero
che ci possa essere un nuovo incontro con i governatori anche
del sud. Un Paese sovrano è un Paese unito. Se ci si disgrega,
viene meno la sovranità».

Gubitosi                ringrazia                      il
Ministro              ma dimentica                    i 4
milioni di euro di De Luca
Brigida Vicinanza

Alla fine Claudio Gubitosi tira le somme del Giffoni Film
Festival e come da un lato Vincenzo De Luca ha dato forfait,
facendo sentire la sua assenza, dall’altro lato il “patron”
dell’evento ha “snobbato” il governatore della Regione
Campania. Che qualcosa sia andato storto, non è dato sapere
ufficialmente, ma che l’assenza del presidente si sia fatta
sentire soprattutto dopo aver finanziato la manifestazione con
4milioni e 400mila euro è risaputo ma tra i ringraziamenti
finali la Regione non viene nominata mai. Ieri bilancio di
fine festival all’interno della Cittadella del Cinema di
Giffoni Valle Piana con il ministro dei Beni Culturali Alberto
Bonisoli, al quale parte subito la richiesta da parte di
Gubitosi di una legge di bilancio dello Stato in cui inserire
proprio il festival così come avviene per il festival di
Venezia. «Abbiamo fatto un lavoro immane in questi due anni,
nel 2020 ci saranno i 50 anni del festival. Mi ha segnato
molto questa edizione perché è quella in cui sto distruggendo
per poter ricostruire – ha dichiarato il direttore – quella
nella quale ho detto i “miti” non servono. Proprio perché ci
avviamo ad un’età diversa invito tutti ad amare Giffoni
guardandolo da un altro punto di vista. Non aspetterò più il
2020 per cambiare il nome di “experience” con “opportunity”,
anzi cominceremo già dalla grafica nuova. Dato che abbiamo
avuto un riconoscimento unico, per quello che facciamo qui può
essere un centro della cultura a tutti gli effetti, e dunque
chiedo al ministro: forse è arrivato il tempo che noi possiamo
chiedere, dato che rappresentiamo una bella storia italiana,
di avere la nostra legge di bilancio, domani che magari non
avremo più il finanziamento e di trasferire sul bilancio dello
Stato questa realtà come è per Venezia, quindi per chi verrà
dopo di me io sono guerriero, ma sarebbe bello che l’Italia
potesse segnare questa svolta e non dipendere più dal giudizio
dell’uno o dell’altro, quindi metterci nella legge dello
Stato». Poi dopo essere passato in rassegna agli ospiti che
hanno calcato il tappeto “blu” per circa 9 giorni e che hanno
segnato la 48esima edizione, Claudio Gubitosi passa ai
ringraziamenti: «Ma devo ringraziare tutti, anche il Miur e
Mibact, anche per i finanziamenti che Lei (riferendosi al
ministro) ha dato al Miur per insegnare il cinema nelle scuole
italiane – ha concluso – l’1% di questi finanziamenti siamo
stati noi a sollecitarlo e abbiamo fatto un buon lavoro,
quindi siamo pronti a partire nei prossimi anni a fare tanto
lavoro nelle scuole d’Italia».

Il plauso del ministro Bonisoli: «Il festival è unico nel suo
genere»

«Quando si parla di un festival che dura ormai da quasi
cinquant’anni, e’ giusto che si rifletta anche sulla sua
possibile istituzionalizzazione». A dichiararlo ieri è il
ministro per i Beni e per le Attività Culturali Alberto
Bonisoli, in occasione della giornata di chiusura del “Giffoni
Film Festival”, giunto alla sua 48esima edizione. “Prenderemo
in esame varie ipotesi. Certo è che il “Giffoni Film Festival”
è un esempio di eccellenza, un festival non paragonabile con
nessun altro festival del cinema, e che proprio per questo non
ha bisogno di definizioni. E’ unico nel suo genere – ha
dichiarato Bonisoli – per il festival di Giffoni sono stati
spesi soldi pubblici, ma sono stati spesi bene, con
ragionevole rispetto delle tempistiche e con l’approvazione da
parte di chi di solito, quando viene nel Mezzogiorno per
investire, parte da un fortissimo pregiudizio. Il “Giffoni
Film Festival” è un successo per tutte queste cose, e perchè
dura da decenni. In questo senso, l’intervento pubblico ha
senso quando va a supplire alla mancanza di opportunità
economiche da parte di privati». Il ministro Bonisoli, ha poi
concluso: «Se viene realizzato qualcosa che ha vale e dura nel
tempo, allora abbiamo fatto centro. L’uso intelligente di
proposte culturali di eccellenza puo’ diventare una
straordinaria “arma” diplomatica. Una volta la diplomazia si
faceva con le cannoniere, oggi grazie a Dio quel periodo è
finito, ci sono altre sfide a livello internazionale, e i
rapporti di tipo culturale le condizionano. Le iniziative
culturali fatte in altri Paesi del mondo, che vanno a
raccontare cosa è l’Italia di oggi, rappresentano
un’opportunità che dobbiamo sfruttare di più».

«La mia missione è quella di essere un produttore di felicità
e benessere»

«Il mio mestiere e la mia missione è di essere produttore di
felicità e benessere». Il direttore Claudio Gubitosi si lascia
andare anche alle emozioni, facendo un primo bilancio di
questo festival e non le nasconde, tra la voce piena di
soddisfazione: «Il calore dei ragazzi, le lacrime, gli
abbracci, tutta una serie di fattori che ho visto non verranno
mai trasferiti in un “analytics”. Il senso del Giffoni Film
Festival è quello di creare una grande aggregazione e comunità
– ha sottolineato – e trasferire determinati valori ai ragazzi
quali la trasparenza, fiducia, lealtà. È stata un’edizione di
rottura che ha battuto molti schemi. Non abbiamo il tappeto
rosso, non tagliamo nastri,non facciamo le solite cose,
torniamo ad essere quelli che siamo sempre stati, diversi.
Siamo un’idea di valori non saturi, in un’epoca in cui
sembrano smarriti. Giffoni è un’idea di storie e contenuti,
una grande famiglia. Quest’anno è stata una sfida, ho numerato
sette festival in uno. Non è stato nemmeno necessario fare uno
spot. Ho voluto questo momento anche per noi, abbiamo lavorato
con brand e associazioni di ogni tipo, messo a contatto con i
nostri ragazzi con numerose personalità del paese. Siamo i
sesti al mondo tra quelli che sono i festival internazionali
più amati. I dati che ci riguardano sono scandalosi per quanto
grandi. Per molti Giffoni è una persona fisica, molti ci
scrivono durante l’anno, Giffoni è una terra di mezzo tra
intercettare ciò che amano i ragazzi e trasmetterglielo. Il
bilancio sociale è fondamentale, qui molti arrivano e si
riconoscono. Tutti i riconoscimenti ricevuti sono frutto del
lavoro: portiamo centinaia di migliaia di ragazzi al cinema.
Qui si potrebbe aprire una delle sedi della scuola
internazionale di cinema. Abbiamo avuto 12000 auto al giorno,
chiuderemo con 300mila persone in più, senza fare pubblicità,
questa è stata la nostra sfida. Ho voluto questo momento per
capire qual è il senso di Giffoni e qui sono arrivati tutti,
un ritratto che ci soddisfa».

I    rifiuti    a   Sardone
“autorizzati” da Canfora
Brigida Vicinanza

L’ordinanza per smaltire i rifiuti a Sardone è stata firmata
proprio dal presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe
Canfora. A dichiararlo è proprio quest’ultimo che dopo
l’emergenza rifiuti è dovuto correre ai ripari: «Ho fatto io
l’ordinanza, in quanto non è possibile tenere i rifiuti in
strada in quasi tutti i comuni della Provincia, soprattutto
dopo il blocco dello Stir di Battipaglia, ma anche del guasto
al termovalorizzatore di Acerra – ha dichiarato Canfora – ci
tengo a precisare che i rifiuti fanno parte di quelli già
trattati ovvero il tritovagliato, ma questa situazione
permarrà fino a quando non saranno ripristinate le tre linee
del termovalorizzatore ad Acerra». In merito alla questione
però anche il consigliere provinciale delegato all’ambiente,
Vincenzo Servalli non le manda a dire: «Stiamo vivendo un
momento di grandissima difficoltà, un’emergenza che non è più
un’emergenza perché oramai è una costante difficoltà che i
comuni vivono per la gestione della propria parte del ciclo
dei rifiuti. La difficoltà è quella di conferire i rifiuti,
per quanto riguarda i nostri comuni che portano il
seccoindifferenziato all’interno dello Stir di Battipaglia e
noi abbiamo ogni mattina il dubbio di che cosa riusciamo a
scaricare e quanto riusciamo a scaricare – ha sottolineato
Servalli – con i camion che ci tornano dietro, con costi
enormi che hanno il rischio di essere trasferiti sulle
bollette dei cittadini. E quindi non ha più senso parlare di
emergenza perché rappresenta l’ordinarietà, un’emergenza è un
fenomeno che si verifica per un periodo e poi si risolve, noi
viviamo permanentemente in uno stato di emergenza ed è
diventato molto difficile andare avanti. Il trasferimento a
Salerno adesso è una scelta obbligata rispetto alla quale
dobbiamo fare tutti quanti con spirito di solidarietà uno
sforzo per affrontare questa situazione e credo che noi avremo
un’estate difficile». Ma dal Comune di Giffoni Valle Piana,
adesso vogliono vederci chiaro. Tra chi sostiene che i rifiuti
fanno parte della categoria del “secco” e chi sostiene che
siano rifiuti “organici”, adesso è caos e polemica. Infatti
proprio ieri, un’interrogazione urgente a firma del gruppo di
“Giffoni Democratica” che interrogano il primo cittadino “per
avere riscontro o smentita urgente di quanto asserito
nell’articolo succitato – riportato su queste colonne – e,
nello specifico, per conoscere tutti i dettagli della vicenda
che investe l’interesse pubblico dell’intera comunità di
Giffoni Valle Piana”. Infine proprio i consiglieri chiedono al
sindaco di “attivarsi affinché l’impianto venga immediatamente
chiuso e reso indisponibile all’accoglimento dei rifiuti per
salvaguardare la salute dei cittadini di Giffoni”.

Giuliano: «Giffoni è una città pulita»

Se da un lato i rifiuti continuano ad arrivare a Sardone, da
circa tre giorni, dall’altro lato il primo cittadino del
comune picentino Antonio Giuliano prova a difendere la “sua”
città: «Non c’è alcun rifiuto per strada a Giffoni e tantomeno
nei pressi della cittadella del Cinema dove si sta svolgendo
il festival. Lo stesso rifiuto organico che c’è qui è quello
prodotto in tutte le città, anche a Salerno la situazione è
uguale – ha sottolineato Giuliano – ma la città è pulita, non
vi è nemmeno una carta in strada». Ma il primo cittadino forse
prova a “bypassare” il problema, “criticato” anche dal gruppo
del comune di Giffoni che ieri gli hanno indirizzato
un’interrogazione a risposta urgente. Il problema c’è e
probabilmente forse non è stato centrato.

Tra infinite attese e caldo rovente: l’inferno degli autisti
davanti allo Stir di Marcello D’Ambrosio

Sono le 8:00 del mattino allo Stir di Battipaglia.
“Stabilimento di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti
Ecoambiente Salerno” come si legge sul cartello all’ingresso
dell’area. Il viale che porta all’ingresso dell’impianto è
occupato da una colonna di oltre trenta mezzi, fermi. Su
alcuni di essi è possibile leggere i nomi dei comuni di
provenienza: città di Castellabate, città di Scafati, Metellia
Servizi (Cava de’Tirreni). Gli autisti non sono a bordo dei
mezzi. Alcuni camminano nervosamente avanti e indietro sul
viale, altri sono fermi seduti sulle scale in prossimità del
casello d’ingresso. Il cielo è limpido, ci sono 26°, la
temperatura è in costante aumento e con il caldo l’odore dei
rifiuti diventa sempre più forte. Ogni tanto viene chiamato
dall’addetto il nome di un comune. È il turno del rispettivo
compattatore. Il mezzo si avvicina al gabbiotto, dove viene
effettuato un controllo, la consegna del “formulario”, e poi,
come ci spiega uno degli autisti, va a posizionarsi sulla
bilancia. Una volta rilevato il peso con il carico a bordo si
può procedere con il conferimento. Effettuato il quale viene
rilevato di nuovo il peso dell’automezzo “scarico”. Dopo
questi passaggi si può rientrare. Ci avviciniamo ad un gruppo
di autisti. Due di loro ci dicono di essere rispettivamente di
Pagani e di Minori. Inizialmente sono un po’ diffidenti, poi
si lasciano andare. All’impianto di Battipaglia, a cui si
arriva da nord attraverso l’uscita Eboli della Salerno –
Reggio Calabria e poi proseguendo per la zona industriale,
conferiscono “tutti i comuni della provincia di Salerno e
anche qualcuno del napoletano”. “Io sono qui dalle 6:00 di
stamattina. Ogni giorno è così. Lo scarico inizia alle 6:00. I
tempi di attesa per il conferimento non si conoscono, sono un
punto interrogativo”. L’autista del comune di Minori cede. E’
giovane, sotto i trent’anni. “Siamo stremati. Sono fermo qui
da due giorni. Non sappiamo da cosa dipende il tempo di
attesa. Motivi che non conosciamo, ci adeguiamo a quello che
ci dicono. Al momento dell’arrivo veniamo inseriti nella lista
d’attesa e poi aspettiamo che ci chiamino. I compattatori
restano fermi all’aperto anche per 48 ore. Ogni giorno ci sono
notizie di roghi. A Minori il comune si è attrezzato con una
pressa per superare il problema dell’attesa. Quando l’attesa è
molto lunga ricorriamo ad una pressa a compattazione a terra
che quando veniamo a scaricare viene riempita. Funge da
stoccaggio temporaneo. Ma è una soluzione che va bene per i
piccoli comuni, nelle città più grandi ce ne vorrebbero dieci,
quindici. Non è una soluzione praticabile nelle grandi realtà.
Con questa soluzione però aumentano i costi per i comuni, per
le ditte, per gli enti, per gli utenti. Sono soldi bruciati. E
noi facciamo questa vita, dieci, dodici ore di attesa al
giorno per due o tre giorni. Non è bello. Il tempo massimo di
attesa prima di conferire è arrivato anche a quarantotto ore.
Io sono un operaio part time, dovrei lavorare cinque ore al
giorno. E invece… Però mi viene consentito di recuperare, con
giorni di ferie. Sono anni che ci sono questi problemi. Nel
periodo estivo la situazione peggiora drasticamente, sono
pochi i mesi dell’anno nei quali si riesce a scaricare in
tempi ragionevoli. Ma anche nei mesi invernali ci vogliono
dalle quattro alle sei ore. Dipende anche dal giorno della
settimana. Ripeto, non si può andare avanti così. Perché alla
fine quelli che rischiano con la propria vita siamo noi.
Facciamo un mestiere già rischioso, poi fare dieci o dodici
ore al giorno non è sopportabile. Stare sempre a contatto con
i rifiuti, le mosche, le zanzare, respirare quest’aria. Nei
camion non si può stare. C’è un punto ristoro per gli autisti,
ma c’è solo qualche distributore, non c’è nemmeno un’area
attrezzata per riposarsi. Come vedi oggi ci sono oltre trenta
automezzi, per la maggior parte autocompattatori. L’emergenza
c’è e non credo che si risolva facilmente”.

La Gesco è una società in liquidazione da 10 anni: ma continua
ad operare con il liquidatore Morriello

E’ la società Gesco che gestisce il sito di trasferenza di
Sardone. Una società in liquidazione da circa 10 anni ma che
continua ad operare tranquillamente. Una delle stranezze:
perchè si mette in liquidazione ma poi si continua come nulla
fosse. Il commissario liquidatore è Vincenzo Morrillo,
avvocato di San Gregorio Magno, indicato da Cirielli quando la
Provincia era in mano al centrodestra. Inoltre c’è da
considerare che la Gesco è una società formata dai 4 Consorzi
di bacino che praticamente non essistono più. L’ultumo, quello
di Salerno affidato all’avvocato Corona, da qualche giorno ha
passato la mano a Salerno pulita.Quindi è inspiegabile questo
stato di cose: forse la magistratura dovrebbe metterci le mani
per capirne di più.

De Luca paga lo show a Di
Maio
Brigida Vicinanza

Se Vincenzo De Luca, il Giffoni Film festival lo ha disertato,
il suo “amico Luigino Di Maio” invece arriva puntuale e
rispetta il programma stilato la mattina con gli organizzatori
e con il patron Claudio Gubitosi. Una visita piacevole, con
tanto di risposta alle domande dei cronisti presenti ma
soprattutto l’incontro con i giovani della masterclass che ha
suscitato l’interesse di grandi e piccoli. Sull’assenza di De
Luca di martedì però non proferisce parola, anzi preferisce
non rispondere proprio. La “stoccata” però la lancia in merito
alle Universiadi 2019 in Campania. “Spero che la sfida delle
Universiadi possa essere vinta perché è una grande occasione
per il nostro territorio, ma deve esserci intesa tra le
istituzioni – ha dichiarato il vicepremier Luigi Di Maio che
ha spiegato – come il Governo abbia “comunque
responsabilizzato le istituzioni locali” alle quali è stato
detto che “‘se vi mettete d’accordo, le Universiadi si fanno.
Ma non si può scaricare sul Governo centrale i litigi che,
invece, si fanno a livello locale. Con tutto il rispetto e il
massimo della collaborazione”. Poi, ha ricordato che nel
“Milleproroghe” è stata inserita una norma con la quale
“abbiamo individuato come commissario il presidente
dell’Agenzia delle Universiadi, adesso hanno tutti gli
strumenti per poterle fare. E, speriamo che si le si facciano,
perché sarebbe veramente assurdo che per una differenza di
vedute tra enti locali ed enti territoriali, si perda tutto”.
Infine, sul periodo di gestione affidato al Governo centrale,
ha ricordato come la materia sia stata trattata in modo tale
da “non entrare a gamba tesa sulle decisioni dei territori.
Gli enti territoriali conoscono i territori e portano avanti
questi dossier”. Ma tanti gli argomenti toccati dal Ministro
del lavoro e dello sviluppo economico alla Cittadella del
Cinema di Giffoni Valle Piana, soprattutto tra i temi
nazionali più “caldi” in queste ore, rispondendo anche al
salernitano Vincenzo Boccia, presente martedì alla kermesse.
“Io sto cercando di mettere a posto tutte le storture che ha
fatto il Jobs Act. Poi, a Confindustria non piace.
Evidentemente, non ha letto neanche la fine del decreto perché
noi lo stiamo migliorando ancora”. Risponde così il ministro
del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, al
presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che martedì
mostrato non poche perplessità sul decreto “Dignità’. Il
vicepremier spiega poi che “stiamo dicendo che i contratti a
tempo determinato li disincentiviamo, ma mettiamo centinaia di
milioni di euro per dare gli incentivi agli imprenditori ad
assumere a tempo indeterminato. Il mio obiettivo è fare in
modo che, a un certo punto, un giovane che si è fatto 12 mesi,
24 mesi di precariato possa godere di un contratto a tempo
indeterminato in modo tale da poter prospettare la vita con il
proprio compagno, la propria compagna, di fare figli, di
potersi sposare. Altrimenti è inutile continuare a dire che
siamo l’ultimo Paese che fa figli in Europa. Lo siamo perché
siamo il Paese più precario d’Europa”. E sul Jobs Act poi: “E’
stata una legge che ha fatto finire nell’angoscia e in una
spirale di incertezze i giovani del nostro Paese”.

De Luca lascia Gubitosi in
mutande
Brigida Vicinanza

Era atteso da tutti, con l’organizzazione al completo e il
servizio d’ordine pronto a tenerlo sereno, come sempre. Ma di
Vincenzo De Luca al Giffoni film festival è arrivato soltanto
il suo staff al completo. Dal capo della comunicazione Paolo
Russo, al capo del cerimoniale, fino al capo dell’ufficio di
gabinetto Sergio De Felice. Dapprima il programma prevedeva
una masterclass con i giovanissimi presenti alla kermesse alla
cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana, subito dopo
annullata per fare spazio soltanto ad un incontro intorno alle
18.30 con la stampa e con gli organizzatori del festival e poi
il cambio di programma improvviso che ha fatto “arrabbiare”
non poco Claudio Gubitosi, patron dell’evento. La 48esima
edizione, inoltre, doveva essere inaugurata proprio da lui, ma
nemmeno il primo giorno utile per tagliare il nastro il
governatore della Regione Campania si è presentato. Al secondo
appuntamento mancato, però, i dubbi non sono mancati ma
soprattutto la richiesta di delucidazioni e motivazioni per la
seconda assenza sul registro di De Luca senior. Doveva essere
un incontro in “media res” per farsi perdonare l’assenza
dell’inizio, ma che qualcosa non sarebbe andato per il verso
giusto si leggeva dagli occhi preoccupati di Gubitosi già
da un’ora prima dell’incontro previsto con il governatore.
Dunque, nessuna domanda da parte dei giovani, nessuna domanda
da parte dei giornalisti, De Luca non si presenta proprio.
Eppure il presidente di Palazzo Santa Lucia, a quanto pare,
era già in auto in direzione Giffoni Valle Piana. Cosa abbia
costretto l’inversione di marcia ancora non è dato sapere,
nonostante ufficialmente il presidente era rimasto bloccato a
Napoli negli uffici regionali per alcuni adempimenti.
Ufficiosamente però, un’uscita pubblica che “non s’ha da
fare”. Il direttore Gubitosi però non ha nascosto la rabbia
per il cambio di programma improvviso, cercando fino alla fine
di convincere De Luca a palesarsi almeno per un saluto veloce.
Ma senza alcun risultato, soltanto la promessa di
“un’affacciata” al festival del cinema per ragazzi nel fine
settimana o almeno per la chiusura dell’evento, prevista per
sabato. Intanto oggi, chissà se il Ministro del lavoro, il suo
“antagonista Luigino”, sarà presente a Giffoni. Sicuramente è
previsto nell’agenda e nel programma di incontri quotidiano.

Luci,Verdi,     Giffoni   ed
eventi:   dalla   Regione  8
milioni e 300mila euro
Brigida Vicinanza

La giunta regionale approva gli stanziamenti per il piano
strategico “Cultura e beni culturali” e la programmazione del
2018. Una pioggia di finanziamenti al comune di Salerno, dove
l’ex primo cittadino Vincenzo De Luca fa arrivare più di 8
milioni di euro per finanziare eventi culturali e non solo e
che conferma il primato anche per i fondi ricevuti. A costare
di più è il Giffoni FIlm festival 2018 che riceverà 4 milioni
di euro dalla Regione Campania e che ricopre una voce a sè.
Mentre per quanto rigurda le attività di spettacolo dal vivo
nei teatri municipali, al teatro Verdi di Salerno spettano 1
milione e 500mila euro. E all’ultima voce della delibera di
giunta approvata dagli assessori regionali e dal Governatore
Vincenzo De Luca sulla “promozione dei beni culturali e
progetti strategici regionali di valorizzazione dei beni
culturali” c’è la kermesse natalizia di Luci d’Artista
2018/2019 che riceve risorse finanziarie per 2 milioni e
500mila euro. Ma ancora all’interno del “gruppo” di
finanziamenti ci sono “Progetti ed eventi di promozione del
turismo culturale nel Comune di Salerno” non ben identificati
e soprattutto non specificati che avranno altri 300mila euro.
Dunque a Palazzo di Città arriveranno più di 4 milioni di
euro, di cui proprio 300mila euro di cui non si conoscono
dettagli precisi e specifici. Facendo un confronto con i fondi
destinati agli altri comuni infatti, quello dell’ex primo
cittadino riceverà molto di più rispetto a tutti gli altri. Al
Comune di Napoli infatti saranno destinati soltanto 450mila
euro per progetti ed eventi (generici) in ambito culturale e
per la promozione del turismo. E anche per quanto riguarda le
somme stanziate per le attività di spettacolo all’interno dei
teatri municipali, gli altri comuni della Campania riescono a
“racimolare” ben poco rispetto al Verdi di Salerno. Al teatro
Gesualdo di Avellino, al teatro Comunale di Caserta e al
teatro Massimo di Benevento andranno infatti solo 250mila euro
rispetto al milione e mezzo per il teatro salernitano. Dunque
un totale di 12 milioni e 850 mila euro dalla Regione e per
tutti i capoluoghi ma a prendere di più è Salerno con più di 8
milioni di euro. Avellino, Caserta, Napoli e Benevento
dovranno dunque accontentarsi e “dividersi” i restanti 5
milioni di euro circa.

Gubitosi pronto a incontrare
il disabile cacciato dal
festival
Sarebbe pronto ad incontrare Pasqualino Esposito, il direttore
del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi. In una lettera
inviata al nostro quotidiano infatti ieri, il ragazzo di
origine napoletane e affetto da una grave disabilità, avrebbe
chiesto un incontro proprio al direttore del festival per
chiedere alcune spiegazioni e delucidazioni riguardo al
trattamento riservato durante le edizioni precedenti. “Un
giorno di 3 anni fa mi presentai al Giffoni e gli
organizzatori non mi fecero accedere in nessun area per poter
fare le foto con gli attori, quindi dal 2014 non ci andai più
                                                             .
Ci sono tornato nel 2017 e sono stato trattato malissimo; ci
sono stato male per- ché io amo questo festival, perche ́ non
posso avere un modo per fare qualche foto con gli artisti come
negli anni passati? – aveva scritto Pasqualino Esposito –
chiedo di avere un dialogo con il direttore Claudio Gubitosi
per trovare una soluzione. Non è giusto che i giurati e i fan
che stanno alle transenne hanno l’occasione di fare foto con
le star e io non posso”. Ma nessun “caso eclatante” per il
direttore del Giffoni Film Festival che si difende dichiarando
di non aver mai “trattato nessuno malissimo, ma anzi, proprio
noi che accogliamo tutti”. In ogni caso, Gubitosi sarebbe
pronto a contattare il ragazzo napoletano, per avere ulteriori
spiegazioni e per capire il problema. Inoltre, ha spiegato
Gubitosi, probabilmente sarà stato solo un problema di tutela
della sicurezza di tutti il non lasciare libero l’accesso al
ragazzo per potersi avvicinare e fare le foto tanto attese da
quest’ultimo. Si impegnerà dunque a verificare anche
quest’ultimo punto, sperando di non creare polemiche inutili
ma soprattutto sperando nella buona riuscita dell’evento anche
quest’anno, evento dell’accoglienza e della partecipazione di
tutti indistintamente.

Giffoni   Creative   Awards:
festival della pubblicità per
ragazzi
L’agenzia di comunicazione Creatiwa Studio, partner anche di
Cronache Salerno realizzerà in collaborazione con il Giffoni
Experience un nuovo evento dedicato ai progetti di
comunicazione pubblicitaria con target bambini e ragazzi.

Di seguito la notizia dal sito del Giffoni Experience:

Giffoni Creative Awards: Al Festival un premio per la
comunicazione diretta ai giovani

Nuova sfida per il GEX dopo l’inaugurazione della Multimedia
Valley, la struttura futuristica a pochi passi dalla
Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana. Il Giffoni
Experience lancia il Giffoni Creative Awards. Il progetto sarà
presentato in occasione della conferenza stampa di chiusura
della 47esima edizione del Giffoni Film Festival Giffoni
Creative Award nasce dalla volontà del GEX di premiare la
creatività in tutte le sue manifestazioni.

Il Giffoni Creative Awards, è stato ideato da Giovanni Sapere
con l’agenzia Creatiwa Studio di Salerno, è un evento volto a
valorizzare i brand e i creativi che si sono distinti
producendo progetti di comunicazione che hanno come target
bambini e ragazzi.

L’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi al mondo della
comunicazione rendendoli protagonisti del processo di
creazione di un prodotto pubblicitario, fornendo alle aziende,
a brand nazionali e internazionali e alle agenzie di
comunicazione formidabili spunti creativi per la definizione
di innovativi progetti di comunicazione.

Il Giffoni Creative Awards fa parte di un progetto più ampio,
definito Giffoni Promotion, che comprende anche, oltre a una
sezione che riguarderà la premiazione di progetti di
comunicazione con il target di riferimento, anche lo
svolgimento di laboratori creativi per far sviluppare ai
ragazzi i “Creative Labs”, affiancati da tutor professionisti
della comunicazione, progetti di comunicazione e pubblicità
per conto di vari brand.

Il Progetto prevede inoltre l’istituzione di corsi di
formazione relativi al marketing ed alla comunicazione
destinata al target, workshop tematici a cura delle aziende e
brand partner e la creazione del Giffoni Adv Museum, una
raccolta di materiali storici dedicati al mondo della
pubblicità per ragazzi, un luogo dove si intrecciano tendenze
artistiche e correnti sociologiche della società, una forma
d’arte che evidenzia la dimensione storica e socio-culturale.

Ancora una volta, quindi, un progetto realizzato per e insieme
ai giovani. Solo dall’energia creativa dei giovani può nascere
un progetto come il Giffoni Creative Awards. Un premio carico
di aspettative che rappresenta per il Giffoni Experience
l’inizio di una nuova avventura, di una nuova sfida da giocare
e vincere insieme a tutti i giovani che vedono e vivono il
festival come un punto di riferimento.

               fonte: (http://www.giffonifilmfestival.it/news)
E’ già presente online il sito   ufficiale   dell’evento,
www.giffonicreativeawards.it
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