Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra

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Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
Tc  New   Country  Frascati
(tennis), che festa per la
“24  Ore”:   vittoria  alla
squadra Azzurra
Frascati (Rm) – La solita grande festa lunga 24 ore. Il Tc New
Country Frascati ha “messo in scena” sabato scorso la 27esima
edizione della “24 Ore di tennis”, storica manifestazione che
nel corso del tempo è diventato un vero e proprio “marchio di
fabbrica” del circolo tuscolano di via dell’Acquacetosa. Dopo
l’apertura della manifestazione con un aperitivo “inaugurale”
attorno alle 22,30 del venerdì, si è dato il via alle partite
con oltre 400 partecipanti di tutte le età a provare a portare
punti alle rispettive squadre, tramite partite da un’ora in
cui ogni game valeva un punto. Al termine della
manifestazione, la squadra Azzurra ha vinto per 423 a 412 su
quella Rossa e attorno alle mezzanotte del sabato c’è stata
anche la cerimonia di premiazione. Nel corso delle 24 ore di
tennis (anche quest’anno giocate a tutte le ore, perfino
quelle più notturne) la curiosità più grande è stata
sicuramente legata al doppio che ha visto protagonisti il
maestro del circolo Marcello Molinari assieme ad Enrico
Sellan: un vero e proprio “revival” per i due che venti anni
fa riuscirono a raggiungere la finale del challenger Atp di
Umago (in Croazia), torneo che si disputa ancora oggi nel
circuito professionistico. Per il secondo anno consecutivo,
inoltre, alla “24 Ore di tennis” è stata affiancata pure
quella del padel che ha avuto più uno scopo dimostrativo,
anche se il numero dei partecipanti è in significativa
crescita. Anche nell’edizione 2019 della kermesse, come da
tradizione, al fianco dell’evento sportivo (una vera e propria
festa delle famiglie e degli amici, uniti dalla passione per
il tennis) ha avuto una sua parte rilevante anche il lato
Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
enogastronomico. Al di là dell’aperitivo inaugurale, è stato
il solito grande successo anche la “mega cena” andata in scena
presso il circolo Tc New Country Frascati attorno alle ore 21
con circa cinquecento persone presenti, tra cui anche il
sindaco della cittadina tuscolana Roberto Mastrosanti. Il
fascino della “24 Ore di tennis” resiste al tempo che passa…
Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
Helsinki, il ritorno del
‘maresciallo’       migliora
l’offerta ricettiva
HELSINKI – Ha riaperto i battenti ad Helsinki, dopo una
radicale opera di ristrutturazione ed ammodernamento il noto
hotel Marski (‘maresciallo’) dedicato al padre della patria
finlandese, il maresciallo Mannerheim. L’hotel, che risale
nella sua antica versione al 1962, si trova nel cuore della
capitale finlandese, sul viale Mannerheimintie e la catena
proprietaria, Scandic, lo definisce il primo hotel d’autore
presente nel panorama alberghiero della città.

La scelta delle camere è ora versatile e si può scegliere tra
diverse alternative, da lussuose suite e camere con sauna a
stanze senza una finestra dove la città non disturba il sonno.
Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
il taglio del nasto del nuovo Marski, da sin., con Aki
Käyhkö, Managing Director, Scandic Hotels Oy, il sindaco
di Helsinki Jan Vapaavuori e Jouko Puranen, General
Manager , foto Scandic
Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
Il ristorante

camera al Marski
Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
una suite

I ristoranti dell’hotel sono stati progettati sia per gli
ospiti che per i locali. Il leggendario bar di Marski è tra
l’elite dei cocktail bar nel centro di Helsinki. Nel
ristorante, disponibili i classici finlandesi con un tocco
internazionale. Il caffè al livello della strada invita i
passanti con il profumo del caffè appena tostato.

Oltre a fornire strutture per riunioni tradizionali, Marski
può essere trasformato in un ambiente adatto per workshop,
sessioni di co-creazione o kick-off, dispone di una propria
palestra e offre agli ospiti lezioni gratuite di ginnastica .

L’hotel ristrutturato dispone di 363 camere e di spazi per
riunioni ed eventi, un ristorante, un bar, una caffetteria e
un centro benessere.
Il design e gli interni di Marski by Scandic si ispirano ai
Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
paesaggi: i boschi finlandesi verde scuro, le migliaia di
laghi e i caldi rossi delle bacche finlandesi. I pavimenti in
legno chiaro dell’hotel sono abbinati a pietra grigia che
ricorda le scogliere nell’arcipelago finlandese e
l’arredamento è una miscela di design moderno finlandese e
influenze dall’estero.
“ Il design armonioso dell’hotel trae ispirazione
dall’ambiente urbano locale e dal nostro interesse per la
natura, rendendo Marski by Scandic un eccitante luogo di
incontro che offre esperienze uniche nel mezzo della città, e
un’oasi di Finnfulness – un atteggiamento moderno che apre le
porte a Helsinki come la vediamo e lo sperimentiamo” dichiara,
Jouko Puranen, General Manager di Marski by Scandic.

Come in tutti gli hotel Scandic, la sostenibilità è una parte
naturale delle operazioni di Marski by Scandic. Durante la
ristrutturazione, i sistemi di costruzione dell’hotel sono
stati aggiornati per soddisfare i requisiti di efficienza
energetica di oggi. Marski ha la certificazione ufficiale
Nordic Swan Ecolabel con severi requisiti in materia di
limitazione del consumo di energia, acqua e prodotti chimici
nonché separazione dei rifiuti di origine. I materiali
riciclati sono anche stati usati ogni volta che è possibile,
compresi nelle uniformi del personale e nei tessili, nonché in
varie parti dell’arredo.

Volley            FB2.          Vbc        Viterbo.
Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
Giorgia Morri confermata in
gialloblu
Volley FB2. Vbc Viterbo. Giorgia Morri confermata in gialloblu
Prende corpo la nuova Vbc Viterbo che Emiliano Giandomenico
sta allestendo per poter affrontare al meglio il salto di
categoria. A vestire anche la prossima stagione la maglia
della società di via Gran Sasso sarà l'urbinate Giorgia Morri,
centrale di 178 cm, classe 1991, una delle protagoniste del
trionfale campionato dello scorso anno conclusosi con
l'accesso diretto alla B2. Per lei si tratta di un ritorno in
una categoria che ha già conosciuto qualche anno fa prima a
Todi e poi ad Acquasparta. Complimenti per la tua riconferma.
So che hai incontrato il nuovo coach, cosa vi siete detti?
“Sì, ho già incontrato il nuovo coach e fin da subito le
impressioni sono state ottime, ha una visione della pallavolo
basata sul sacrificio, il lavoro di squadra, la serietà e
professionalità senza tralasciare comunque il divertimento,
per questo è molto simile all'idea che ho io di questo sport.
Penso che sia un privilegio quest'anno essere allenata da una
persona così preparata che ha militato per tanti anni in
categorie superiori. Abbiamo solo da imparare”. Hai già
esperienze di B2. La domanda è d'obbligo: dove può arrivare
secondo te questa Vbc? “Sì, ho già avuto la fortuna di fare
l'esperienza della serie B2, ma ogni anno è sempre nuovo e
diverso e sono felice quest'anno di farlo con la Vbc. Penso
che possiamo raggiungere un bel risultato; io punto sempre in
alto quindi per me l'obiettivo è sempre quello di vincere
anche se dovremo fare i conti con una categoria superiore, ma
questo deve essere lo stimolo per lavorare ancora di più in
palestra. Le basi ci sono tutte per fare un bel campionato
divertendoci e facendo divertire chi ci guarda”. Come ti trovi
a Viterbo e che rapporto hai con la società? “Amo la mia
città, dalla quale provengo (Urbino ndr), e amo anche l'Umbria
nella quale mi sono fin da subito sentita a casa. Viterbo è
stata una bella scoperta, mi hanno accolto a braccia aperte a
partire dalle ragazze fino ai dirigenti e alla società: colgo
l occasione per ringraziare la società della Vbc perché ci ha
sempre supportato, non è scontato trovare società cosi serie e
Tc New Country Frascati (tennis), che festa per la "24 Ore": vittoria alla squadra Azzurra
professionali, per questo sono felice di vestire, per il
secondo anno, i colori della Vbc”. CARRIERA 2007/2010         D
Pol. Bottega Volley 2010/2014           C         Pol. Bottega
Volley 2014/2015             C         Bellaria Igea Marina
2015/2016         B2          Todi Volley 2016/2017          B2
Acquasparta Volley 2017/2018         C        Penna in Teverina
2018/2019          C         Vbc Viterbo 2019/2020           B2
Vbc Viterbo Giancarlo Guerra Addetto stampa Vbc Viterbo
Roma, ospedale Santo Spirito:
fa   il   matto   al  pronto
soccorso. Una furia
ROMA – Da in escandescenze al pronto soccorso dell’ospedale
Santo Spirito. L’uomo, una furia, ha iniziato a strillare
cercando di spaccare tutto. Quattro volanti della Polizia di
Stato intervenute al nosocomio. Il fatto si è verificato verso
le 19 di oggi e non si conoscono ancora le motivazioni che
hanno portato l’uomo ad agitarsi.
Estate 2019, tutti pazzi per
Mimmo al Ponzano beach

Dai locali della Roma by night al Ponzano beach prosegue con
successo il tour musicale di Mimmo, tra i migliori
pianobaristi della Capitale. Domenico D’agostino, in arte
Mimmo, uno dei pochi rimasti a saper fare questa professione
che spesso, soprattutto in occasione di matrimoni e
compleanni, vede gente improvvisata con dischetti e
marchingegni vari che fa finta di suonare mentre cerca di
intonare qualche canzone con tanto reverbero. Ma non è
certamente il caso di Mimmo che ormai da anni è presente nei
migliori locali capitolini dove intrattiene giovani e meno
giovani spaziando nel suo repertorio musicale “infinito” in
grado di soddisfare tutti. E così lo si può ascoltare mentre
canta un successo di Baglioni o di Renato Zero ma anche mentre
si esibisce in virtuosismi pianistici. E la caratteristica di
Mimmo è quella di interpretare ogni canzone riuscendo quindi a
suscitare emozioni negli ascoltatori. E per questa estate 2019
lo si può ascoltare anche di giorno tra un bagno in piscina o
mentre ci si abbronza al sole direttamente al Ponzano beach a
pochi chilometri da Roma, tutti i sabati e le domeniche dalle
12 alle 17.

Rocca   di   Papa,   Cangemi:
“Regione intitoli spazio in
memoria del sindaco Crestini”
“La morte del sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, ci
ha addolorato profondamente” ha detto il vicepresidente del
Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi all’indomani
della morte del primo cittadino rimasto gravemente ferito
durante l’incendio che il 10 giugno scorso ha devastato parte
del palazzo del Comune di Rocca di Papa, coinvolgendo anche
l’edificio di una vicina scuola materna. “Crestini è rimasto
al proprio posto, assolvendo ai propri doveri, al servizio
della comunità, fino all’ultimo istante di quel terribile
incendio – ha aggiunto – è stato e resterà esempio di
abnegazione e spirito di servizio cui va tutto il nostro
rispetto e gratitudine. Ho espresso alla sua famiglia e a
tutta Rocca di Papa la mia vicinanza e il mio cordoglio e ho
chiesto che la Regione Lazio intitoli uno spazio in memoria di
Emanuele Crestini, credo sia un gesto importante per ricordare
il suo sacrificio”.
Albano Laziale: dal 20 luglio
Anfiteatro     Estate,     il
programma completo
ALBANO LAZIALE (RM) – L’Anfiteatro Severiano di Albano Laziale
apre le porte all’ottava edizione della rassegna Anfiteatro
Estate. Il cartellone degli spettacoli, a cura
dell’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo del Comune
di Albano Laziale, in collaborazione con AB Management,
partirà sabato 20 luglio e si concluderà sabato 9 agosto.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.30.

La serata di apertura di Anfiteatro Estate sarà affidata al
comico Riccardo Rossi con “Così Rossi che più Rossi non si
può”. A seguire la cornice dell’Anfiteatro Severiano ospiterà
il 21 luglio il Balletto di Roma in “Io, Don Chisciotte”, il
26 luglio Simone Cristicchi con l’unica tappa laziale di “Abbi
cura di me”, il 27 luglio Antonio Giuliani e il suo “One man
show”, il 28 luglio Cattiva Compagnie con “39 scalini”, il 1
agosto Neri Marcorè con “Le mie canzoni altrui”, il 2 agosto
Lillo e Greg nel loro “Best of”, il 3 agosto Teo Mammucari in
“Più bella cosa non c’è”, il 4 agosto Compagnia Italiana di
Operette “La vedova Allegra”, il 5 agosto Paola Quattrini,
Gianluca Ramazzotti, Antonio Catania in “Se devi dire una
bugia dilla grossa” con Paola Barale, Nini Salerno e Marco
Cavallaro, l’8 agosto Max Giusti e SuperMax Band in
“Cattivissimo Max”, il 9 agosto Orchestraccia in concerto. Il
6 e 7 agosto spazio alle cover dei Genesis e dei Pink Floyd
con un unico biglietto! Info e prevendite al 3913793954.

Il Consigliere Comunale Vincenzo ha commentato: «Sarà una
stagione estiva davvero molto lunga e ricca di eventi. Siamo
riusciti a riempire la maggior parte delle serate a
disposizione con artisti di qualità. In questo modo
promuoviamo al meglio il patrimonio storico, archeologico,
naturalistico e culturale di Albano Laziale».

Il Sindaco Nicola Marini ha concluso: «Quindici serate di
spettacoli dal vivo nella cornice unica dell’Anfiteatro
Severiano! Assisteremo a spettacoli molto variegati con
cantanti, attori e comici di grande livello e assoluto valore.
Ci auguriamo che il nostro cartellone estivo confermi e
speriamo incrementi il successo e il gradimento delle scorse
edizioni».
Tre cuoche stellate per il
tennis femminile
PALERMO – Il ritorno del grande tennis femminile a Palermo con
il 30 Ladies Open in programma dal 20 al 28 luglio, sarà
celebrato con tre cene firmate da altrettante chef donna
stellate, accompagnate dai vini delle cinque tenute siciliane
di Cusumano che si svolgeranno in una lounge realizzata a
bordo piscina del Country Time Club. Tre ‘Stelle’ accomunate
dall’amore per la grande cucina del sud Italia e da una stella
Michelin. Il 23 luglio sarà la volta di Martina Caruso del
Signum di Salina, quindi il 24 toccherà a Caterina Ceraudo del
Dattilo di Strongoli in Calabria, mentre chiuderà la mini –
rassegna Patrizia Di Benedetto del Bye Bye Blues di Palermo
giovedì 25 luglio.

Sarà il cuoco e oste palermitano Filippo La Mantia ad aprire e
presentare il calendario degli appuntamenti con una festa
prologo lunedì 22 luglio.

I piatti, gli abbinamenti con i vini Cusumano, le ricette sono
raccolti in un libro “Il sapore della rinascita” del fotografo
Pucci Scafidi.

Cusumano. Fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a
Partinico dove ha sede, produce vini eleganti e identitari in
cinque tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di
Palermo, San Giacomo a Butera (Caltanissetta), Presti e Pegni
sulle colline di Monreale, Monte Pietroso a Monreale, San
Carlo a Partinico (Palermo). Nel 2013 la famiglia Cusumano ha
creato Alta Mora racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le
contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo
e Solicchiata sull’Etna.

Da IL SAPORE DELLA RINASCITA, il libro che accompagna la
rassegna

CATERINA CERAUDO

“Il mio obiettivo è di rendere felici i clienti”. Lo ripete
spesso Caterina, ultima dei tre figli di Roberto, che, a
Strongoli, nella provincia più povera della Calabria, lanciò
una scommessa che sembrava una pazzia. Quando il “bio” non era
come adesso materia quotidiana delle nostre ricerche a caccia
del prodotto lontano dai rischi dei pesticidi, Roberto volle
provare che il buon cibo, il buon vino, il buon olio sono
necessità assoluta per vivere sani.

Di Caterina colpisce il sorriso, ma soprattutto tenacia e
pragmatismo. Quando le chiedono quale sia l’ingrediente base
del suo lavoro, risponde in maniera disarmante: “Rimanere con
i piedi per terra”.
C’è tutta la cultura meridionale nelle sue parole, c’è la
consapevolezza che non si è mai arrivati alla meta, ma che
bisogna sempre provare a migliorarsi. Detto da una che poco
più che ventenne ha conquistato la Stella Michelin, sembra
quasi un paradosso. Detto da una che nel 2017 è stata
incoronata “Migliore chef donna dell’anno” per la Guida
Michelin, forse lo è ancor di più, ma Caterina ha studiato e
lavorato per fare dell’oggi solo una tappa di passaggio verso
nuovi traguardi, consapevole che nella vita non ti regala
niente nessuno.

A lei e alla sua famiglia piacciono le sfide e piace
realizzarle lì dove sono nati e cresciuti. La sfida più grande
è di trasformare ciò che ti circonda nella scenografia ideale
dei tuoi sogni da realizzare. Ci accomuna questa voglia di non
arrenderci davanti alle difficoltà, di provare a dimostrare
(soprattutto a noi stessi), che nel “profondo sud” volontà,
carattere e tenacia possono e devono essere le vere armi
vincenti per fare qualcosa.

Caterina ha dimostrato che Strongoli può essere una delle
capitali della ristorazione internazionale facendone un punto
di attrazione, così come noi vogliamo tornare a dimostrare che
si può e si deve provare ad organizzare grandi eventi sportivi
a Palermo. La rinascita passa dalla voglia di impegnarsi in
prima persona, senza sentirsi mai arrivati. Caterina mi ha
raccontato che “costanza, studio e passione” sono alla base
del suo lavoro. Un lavoro che ha nel ristorante Dattilo a
Strongoli la sua sede naturale. Realizzato in un vecchio
frantoio all’interno di un casolare del ‘600, è gestito
dall’intera famiglia Ceraudo. Un’oasi di paradiso diventato
anche luogo di attrazione “celebrato” dal New York Times che,
nel 2017, aveva inserito il Dattilo tra le 52 mete
imperdibili.

A 32 anni, Caterina è tra le chef più apprezzate per la sua
cucina che “rispetta” il territorio e la tradizione della
famiglia, ma il percorso di… avvicinamento ai fornelli, ha
origini lontane. Prima la laurea in Viticoltura ed Enologia a
Pisa, poi l’esperienza formidabile nella “Scuola di alta
formazione” di Niko Romito a Castel di Sangro in Abruzzo,
quindi nel 2013 il ritorno al Dattilo per mantenere la stella
Michelin che aveva conquistato lo chef che l’aveva preceduta,
Frank Rizzuti. “La stella Michelin? La vivo come un punto di
partenza” dice Caterina e non potrebbe essere diversamente per
chi vuole migliorarsi sempre attingendo dalla tradizione e dal
rispetto per la terra, consapevole che le difficoltà non
mancano e bisogna essere sempre pronti a superarle. Ama
J’ssuisjamais alle di YannTiersen, e per Caterina la felicità
ha il sapore del “cioccolato”, mentre sostiene che il piatto
che più la rappresenta è “Triglia, pane e arancia”. I dolci
preferisce mangiarli più che prepararli, anche se quasi tutti
i clienti che si recano al Dattilo non si perdono il “Dolce al
finocchio”, buonissimo e senza grassi.

“Il mio è il lavoro più bello” ripete e noi siamo felici che
un lavoro fatto di profumi e gusto troverà ospitalità per una
sera nel nostro circolo rendendo partecipi tutti coloro che lo
vorranno di un evento che, siamo sicuri, rimarrà nella testa e
nel cuore di chi ama cibarsi di emozioni.

MARTINA CARUSO

Martina ha virtualmente raccolto il testimone dalla Ceraudo,
anche se con un anno di…ritardo: Caterina nel 2017, Martina
nel 2019. Ha ricevuto la stella in una stagione della vita per
lei importante: il suo Signum ha festeggiato i 30 anni di
attività e lei ne compirà 30 a dicembre prossimo. “È il
riconoscimento – si legge nella motivazione – alla sua cucina
strutturata, ma allo stesso tempo fresca e delicata con
proposte originali che esaltano i sapori e i profumi dei
prodotti locali”, ma anche alla “sua gran-de volontà e
capacità di progredire e di rappresentare la sua isola
raggiante, attraverso una grande tecnica e il tocco femminile
di una giovane donna appassionata e determinata”. C’è tutta
Martina nella motivazione del Premio. C’è il suo essere figlia
di Salina al 100% e c’è la sua determinazione nel fare un
lavoro che aveva capito potesse essere la sua professione ad
appena 14 anni. Dieci anni dopo il suo nome era già scritto
nella Guida Michelin con accanto una stella: la più giovane
donna italiana a ricevere il riconoscimento al quale punta chi
guida un ristorante di prestigio.

Bisognerebbe andare almeno una volta al Signum, straordinario
Resort a Malfa con panorama mozzafiato su Panarea e Stromboli,
per capire e conoscere meglio Martina. Bisognerebbe godere di
uno dei tramonti più belli al mondo per apprezzare e
condividere la magia di un luogo unico. “La mia femminilità in
cucina è espressione della mia terra”, sostiene Martina che ha
viaggiato molto prima di tornare nella sua Salina, “isola
nell’isola”. In 27 chilometri quadrati c’è il mondo di
un’appassionata sognatrice che si è imposta una missione, e
cioè di “far crescere e valorizzare il patrimonio isolano
attraverso la sua cucina”.

“Salina è la mia isola e la amo infinitamente – dice Martina –
ne valorizzo il territorio e ne custodisco ogni dettaglio. È
una terra vulcanica, fonte di energia. Quell’energia che mi
scorre nelle vene e mi spinge a fare sempre di più”.
Un’energia che l’ha portata a 16 anni lontano dalla sua isola
per frequentare l’Istituto Alberghiero a Cefalù, poi le
esperienze professionali a Londra, Roma e Vico Equense, prima
di tornare a Salina e raccogliere in cucina l’eredità di papà
Michele. Molte delle sue ricette sono l’evoluzione di ciò che
cucinava il padre, mentre mamma Clara, psicologa, si è sempre
occupata dell’albergo. Ad unirci non c’è solo il “rimanere
sempre con i piedi per terra”, ma anche l’amore per lo sport:
nuoto, calcio, pallavolo e, adesso, la corsa. Ogni giorno
un’ora con le scarpe da ginnastica ai piedi ed il passo
sostenuto da Malfa a Capo Faro respirando i profumi di
un’isola che porta poi in tavola lavorando solo prodotti
locali ed eccellenze siciliane.

Ama Rino Gaetano (da ascoltare rigorosamente su vinile e
giradischi) ed il suo divertimento è la fotografia, mentre
l’inverno è la stagione dei viaggi. A Salina l’attività va in
letargo e Martina ne approfitta per soddisfare la voglia di
esplorare cucine nel mondo, come quella recente dallo chef
Pedro Miguel Schiaffino a Lima, anche se nella sua cucina c’è
e rimane sempre il “gusto della macchia mediterranea”.

Quel gusto che porterà al Country in una delle magiche serate
di luglio dedicate a loro, alle straordinarie chef stellate.
Pensate, nel mondo sono 169 i ristoranti guidati da donne: di
questi 41 sono in Italia (che è il primo paese al mondo per
ristoranti a guida femminile) e noi ne avremo 3 in occasione
del ritorno a casa del Torneo. Tre donne splendide e
sorprendenti: se per Caterina la felicità ha il sapore del
“cioccolato”, per Martina, appassionata sognatrice, la
felicità è, come ha detto lei stessa, un… panino con
mortadella.

PATRIZIA DI BENEDETTO

Patrizia è stata la nostra Beatrice nel Paradiso dell’alta
cucina. Ci ha guidato in un mondo affascinante che conoscevamo
solo da avventori. Grazie a lei si è realizzato il progetto
delle chef stellate per gli Open di Tennis.

Patrizia è stata nel 2011 la prima chef donna in Sicilia ad
ottenere la stella Michelin, riportando, con il suo Bye Bye
Blues di Mondello, il riconoscimento più prestigioso a Palermo
dopo 20 anni di assenza. “All’inizio è stata abbastanza dura e
ho dovuto faticare parecchio ma, a poco a poco, arrivavano le
prime soddisfazioni e di pari passo cresceva il mio amore per
questo lavoro” ci ha detto Patrizia, nata da una famiglia
palermitana in cui le donne hanno sempre coltivato l’amore per
la cucina e la passione per le tradizioni siciliane. È
diventata chef quasi inconsapevolmente (“un vero atto di
incoscienza” sostiene lei), quando immaginava, ormai, la sua
vita dietro una scrivania. Ed invece nel 1991, insieme al
marito, Antonio Barraco, sommelier di professione, rileva il
Bye Bye Blues ed il ristorante diventa subito un punto di
riferimento per i palermitani, ma la voglia di sperimentare e
sperimentarsi ha portato presto Patrizia in giro per il mondo.
“Attualmente sto collaborando ad un progetto in Giappone per
la valorizzazione e promozione dei loro prodotti
agroalimentari, acquacoltura e zootecnica, studiando dei menù
con profilo mediterraneo”.

La parola chiave e, che unisce Patrizia a Martina e Caterina,
è “Mediterraneo”, cioè l’essenza del nostro essere, l’insieme
di tante culture e dominazioni che hanno fatto delle nostre
terre e del nostro mare qualcosa di unico ed apprezzato nel
mondo. La buona cucina, la cucina di qualità sono il veicolo
per far conoscere il meglio di noi stessi e della nostra
tradizione.

“Due ingredienti sono sempre presenti nella mia cucina: il
mangiare bene ed in modo salutare – sottolinea Patrizia –
utilizzo unicamente prodotti del mio territorio e solo e
soltanto prodotti stagionali, con garanzia di qualità e
freschezza delle materie prime, che sono i protagonisti
indiscussi dei miei piatti”. Piatti che nascono dal cuore più
che dal cervello, piatti da gustare al Bye Bye Blues, nome di
un ristorante che racchiude anche un preciso intento: “Addio
tristezza”, perché chi fa il suo ingresso in via del Garofalo,
nel cuore di Mondello-Valdesi, lascia fuori da quelle mura
tutte le difficoltà del vivere quotidiano per abbandonarsi ai
piaceri della buona tavola.

“Mi propongo da sempre di raggiungere e riuscire a soddisfare
la gente che viene a trovarmi, regalando ai miei clienti
qualche momento piacevole e allegro come dice il nome del
ristorante”. Stesso nome che Patrizia e Antonio hanno voluto
dare ad un altro loro ristorante inaugurato 6 anni fa in
Brasile, nello Stato di Bahia, mentre nel 2017 hanno dato il
know-how per l’apertura di un ristorante di cucina italiana a
Taiwan.
“La mia è una cucina decisamente femminile e per femminile
intendo una cucina fatta d’istinto, sentimento e creatività”.
Una cucina che fa scuola nel mondo. Patrizia partecipa ogni
anno al Word Gourmet Summit di Dubai e, una volta l’anno, ad
eventi in Giappone per diffondere la cultura gastronomica
siciliana. Basta dare un’occhiata agli ultimi impegni
all’estero per capire quale sia l’impatto della cucina di
Patrizia all’estero: ha partecipato all’Italian Fair al
Marriott di Osaka, al Word Gourmet Summit ad Hong Kong e
Pechino ed al Creative Chef Summit in Ucraina. A luglio
prossimo, con Martina e Caterina, Patrizia sarà insieme a
tutti noi al Country per un torneo che vuole risplendere di
luce propria e, soprattutto, vuole continuare a regalare
emozioni.
Pinkpratola: grande successo
per   la    carovana   della
prevenzione
Prevenzione, benessere e consapevolezza, ma anche allegria e
aggregazione. In tanti, grazie anche ai tanti appelli vip
pubblicati sui social (Fiorello, Paolo Bonolis e Sonia
Bruganelli, Flavio Insinna, Maria Grazia Cucinotta, Stefano De
Martino, Vittorio Sgarbi, Jimmy Ghione, Emanuela Aureli, Maria
Monsè, etc) hanno partecipato alla seconda edizione di
#PinkPratola la manifestazione dedicata alla prevenzione del
tumore al seno organizzata dall’omonima associazione
presieduta da Rachele D’Andrea. Una imponente macchina
organizzativa tutta al femminile che ha visto l’intera
giornata animata da una serie di iniziative. Si è partiti la
mattina con la corsa rosa lungo le strade di Pratola Peligna a
cui hanno partecipato il sindaco Antonella Di Nino,
l’Assessore Marianna Palombizio e il Consigliere comunale Aldo
Di Bacco. Tanti i momenti dedicati alla prevenzione.
Quest’anno oltre al villaggio sanitario con medici locali era
presente la carovana della prevenzione della Susan Komen
Italia in collaborazione con il Policlinico Gemelli di Roma.
Nei camper posizionati in piazza Garibaldi sette medici hanno
eseguito 35 mammografie, 15 visite ecografiche, 15 visite
nutrizionali, 15 visite ginecologiche generiche e 50 visite
approfondite. E non è mancato il massaggio shiatsu per il
benessere. Ma #PinkPratola è stata anche la Passeggiata Rosa
alla scoperta del centro storico, una partita di Pallavolo a
cura della G.S. Volley 78, una Play House per far divertire i
più piccini, un Flash Mob a cura della A.S.D. Nicla, il lancio
dei palloncini in Piazza Garibaldi, lo show cooking nella
terrazza di palazzo Colella e la conferenza dedicata agli ex
voto mammari nella città di Castelli a cura del prof
Alessandro Bencivenga e del medico Gianluca Di Luigi. In
serata la suggestiva illuminazione rosa del Santuario della
Madonna della Libera. Durante la giornata sono stati raccolti
fondi per l’acquisto di una Dignicap, il macchinario che evita
la caduta dei capelli durante la chemioterapia, da donare al
reparto di oncologia dell’Ospedale di Sulmona.
Week end di gare al Trofeo
SIS Roma Summer e alle finali
Esordienti A per l’F&D H2O
Velletri
Erano due gli atleti dell’F&D H2O Velletri impegnati nelle
finali dei campionati estivi Esordienti A. Sofia Polverini e
Lorenzo D’Uffizi, accompagnati dal tecnico Emiliano Specchi,
sono scesi in acqua allo stadio del nuoto di Roma alla ricerca
di miglioramenti nei tempi. Sofia Polverini ha gareggiato nei
400 misti riportando un tempo di 6’02”47, ben quattro secondi
in meno rispetto al precedente. Molto bene anche Lorenzo
D’Uffizi, che ha gareggiato nei 100 delfino con 1’10”3 e poi
subito dopo, ancora stanco dalla gara effettuata, nei 100
dorso dove è riuscito comunque a migliorarsi di due secondi.
Mentre alcuni atleti erano allo stadio del nuoto, i più grandi
nuotatori dell’F&D H2O Velletri si sono impegnati nel Trofeo
SIS Roma, edizione summer, insieme al tecnico Roberto
Cianfarani. In vasca Bruno Chambery, Luca Tora, Alessio Borro,
Marta Cianfarani, Rachele Della Vecchia, Marika Botticelli,
Sara D’Achille, Sharon Haxhaj, Valeria Di Giacomantonio.
Notevoli le prestazioni di tutti i ragazzi e di tutte le
ragazze, con una menzione particolare per Valeria Di
Giacomantonio entrata in finale nei 400 stile libero, dove si
è posizionata seconda per soli otto decimi dietro un’atleta
del 2005 migliorando di quattro secondi e confermandosi tra le
prime cinque del Lazio. Ottime prove per lei anche nei 200
stile libero (sesta) e nei 100 rana (con 1’22”3). Bene anche
Luca Tora, che si è aggiudicato la finale con i 200 dorso, e
Alessio Borro, che ha fatto molto bene nei 200 stile libero
(2’03”2 e un sesto posto) e nei 200 misti, oltre che nei 50
stile libero con il tempo di 25”5. Più che confortanti anche i
tempi di Marika Botticelli, che ha riportato 1’13”6 nei 100
dorso e 1’13”4 nei 100 delfino. La domenica del Trofeo
Esordienti A si è invece conclusa con un’ottima prova di fine
stagione per Lorenzo D’Uffizi, che ha ripetuto il suo tempo
con 1’10”3 nei 100 delfino e 2’41”3 nei 200 dorso, e Sofia
Polverini, che ha fatto un buon 3’08” nei 200 rana. I due
giovanissimi, accompagnati dal tecnico Emiliano Specchi, si
sono ben comportati lasciando intravedere ottime prospettive
per le prossime gare. Anche il Trofeo SIS Roma nella sua parte
domenicale ha riservato tante soddisfazioni all’F&D H2O con
ottimi risultati cronometrici. Di seguito le prestazioni
offerte dai ragazzi:

     Alessio Borro ha totalizzato il sesto tempo per la
     finale con 55’2 nei 100 stile, poi migliorato a 54”7 con
     l’abbattimento del muro dei 55”, tra i primi nel Lazio.
     Valeria Di Giacomantonio è fra le prime nel Lazio nei
     400 stile libero e ha fatto un tempo di 5’35” nei 400
     misti. Benisimo anche nei 200 dorso con 2’39”.
     Sara Haxhaj è migliorata di 15 secondi nei 400 misti con
     il tempo di 5’38”.
     Rachele Della Vecchia si conferma su ottimi livelli con
     il suo 5’53” nei 400 misti. Nei 200 dorso, invece,
     riporta il tempo di 2’41”.
     Marika Botticelli si comporta bene sia nei 100 delfino
     (1’13”7) che nei 50 rana (38”7).
     Marta Cianfarani chiude con uno splendido tempo di
     1’05”3 nei 100 stile libero.
     Luca Tora accede alle finali con il nono posto grazie al
     tempo di 1’07”4 nei 100 dorso, poi migliorato a 1’04”7
     nella finale stessa dove si piazza settimo.
     Bruno Chambery riporta prove positive sia nei 400 misti
     con 5’07” che nei 200 dorso con 2’23”.

I ragazzi, accompagnati da Roberto Cianfarani, hanno poi
conosciuto il primatista italiano nei 50 e 100 stile libero
Marco Orsi. Complimenti a tutta la truppa dell’F&D H2O in
vista dei campionati regionali in programma dal 16 al 21
luglio!
Club Basket Frascati, il
presidente Monetti cala un
tris di colpi per la serie C
Gold maschile
Frascati (Rm) – Il presidente del Club Basket Frascati Monetti
Fernando torna a parlare dopo una stagione decisamente
soddisfacente e lo fa in occasione della presentazione del
roster della serie C Gold. “La stagione appena terminata ha
rappresentato per noi un altro momento di crescita un po’ in
tutti i settori – dice il massimo dirigente – Maschile e
femminile, ma non solo: stiamo portando avanti, infatti,
alcuni progetti importantissimi che ci auguriamo faranno fare
il salto definitivo di qualità a tutta la famiglia del CBF
group. Molto bene le giovanili sia maschili che femminili dove
abbiamo anche raccolto un titolo regionale under 16 (da
imbattute) e una Coppa Lazio under 18. Tantissimi sono stati
gli atleti sia nel femminile che nel maschile i quali si sono
affacciati nelle nostre due prime squadre, anzi tre se
consideriamo la Promozione fatta sotto il nome Monteporzio.
Questa è la nostra più grande vittoria, il percorso di
crescita per questi ragazzi è stato positivo e costante. Per
la prossima stagione il discorso di fondo non cambia: sempre
maggiori possibilità per i nostri giovani che lavorando forte
in allenamento e migliorando potranno farsi largo sempre, con
l’obiettivo di entrare in pianta stabile sia in C Gold che in
serie B femminile oltre che, come speriamo, anche nella serie
D maschile, categoria che chiederemo alla federazione con lo
scopo di dare sempre più minutaggio ai nostri promettenti
giovani in un campionato senior maggiormente strutturato
rispetto alla promozione. Veniamo ora al roster di C Gold che
già era abbozzato da settimane e che siamo in grado di
ufficializzare già da questi primi giorni di luglio, con lo
scopo di consegnarlo a coach Rossella Cecconi ed al suo
assistente Marcello Arcesi nei tempi corretti per iniziare a
preparare la stagione prossima con le giuste certezze. Prima
di parlare dei “nuovi”, vorrei ringraziare gli atleti che
nella passata stagione sono stati straordinari giocatori, ma
ancora di più eccezionali ragazzi, ai quali io e tutto il Club
Basket Frascati rimarremo sempre legati con sincero affetto e
che non scorderemo mai per le emozioni che ci hanno saputo
regalare. Mi riferisco a Roberto Pappalardo, Matteo Baruzzo,
Ndzie Bertrand e il “nostro” giovanissimo Alessio Okereke ai
quali auguro tanti successi sportivi, ma ancora di più una
serena e felice vita ricca di soddisfazioni. Con questo
livello di partenze non potevamo che orientarci su giocatori
forti, ma soprattutto che garantissero delle certezze sia in
campo che fuori, considerando che il gruppo di senior rimasto
è di assoluto valore. Stefano Cecchetti come Matteo Pierangeli
sono ragazzi che nel passato erano stati già vicini a poter
vestire la maglia Club Basket Frascati, ma per motivi diversi
questo non si era poi potuto avverare. La prossima stagione,
invece, le loro capacità ed il loro carisma saranno un valore
aggiunto straordinario, ma come per gli altri senior il loro
vero “plus” è certamente il fatto che sono ragazzi
straordinari anche fuori dal campo e nello spogliatoio quindi
giusti per il nostro ambiente: averli finalmente con noi mi
riempie di gioia. Per Luca Cammillucci si tratta di un felice
ritorno con la nostra maglia e con lui vogliamo riprendere
esattamente da dove ci siamo lasciati, ovvero dall’impegno
assoluto e da quella grandissima voglia di vincere che lo ha
sempre contraddistinto nel lungo periodo che ha vestito la
nostra maglia: anche Luca potrà essere per il gruppo e per
Rossella un importantissimo punto di riferimento. Davide
Serino, Nicolas Barucca, Edoardo Pedemonte e capitan Manuel
Monetti (da pochi giorni operato di ernia del disco e che
siamo fiduciosi sarà pronto per l’inizio della preparazione di
fine agosto) completano il roster senior, al quale si
aggiungeranno i diversi under già con buon minutaggio
conquistato nella passata stagione e che, con altri under i
quali si aggiungeranno durante il campionato, formeranno un
bel gruppo che con Rossella abbiamo cercato di costruire con
equilibri e prospettive in piena linea con quelle che sono le
nostre aspirazioni. L’estate continuerà ad essere per tutti
noi senza sosta: i tanti progetti a cui stiamo lavorando con
lo staff ristretto e a cui personalmente cercherò di dare
tutto il mio personale contributo, sono uno stimolo
straordinario a far bene: in fondo il passato anche recente ci
incoraggia. Auguro buone vacanze ai tanti tifosi del Club
Basket Frascati ed agli appassionati di basket in genere”
conclude Monetti.
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