Quiz commentati di Logica e Biologia - Promed Test

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Quiz commentati di Logica e Biologia - Promed Test
Pro-Med. Circondati di persone, non di libri.

Quiz commentati di Logica e Biologia.
Abbiamo pensato che vi sarebbe stato utile avere una trascrizione dei quiz che abbiamo
trattato nell’Evento Online del 6 giugno. Quindi, eccoci qui: stampate a più non posso
questo file, perché è davvero oro.
Abbiamo trattato i 5 quiz più frequenti e più difficili per ogni materia del test, in modo
da non scontentare nessuno. Qui trovi quelle di Logica e Biologia, in un secondo file vi
daremo la possibilità di scaricare anche le altre.
Mi raccomando: armatevi di carta e penna e rimanete focalizzati, rimanete concentrati,
prendete appunti e non abbiate paura di rileggere lo stesso quiz 1000 volte.
Come sempre, noi saremo qui per qualsiasi tuo bisogno: se ci conosci da un po’, sai che
Pro-Med punta proprio su questo. Sulla vicinanza agli studenti, sul fatto che sappiamo di
cosa avete bisogno, sul fatto che siamo studenti universitari e capiamo cosa state
passando in questo momento.
Prima di lasciarvi ai quiz, ti lascio i link dei nostri Corsi di preparazione intensivi:
    -   La Scuola Online, la piattaforma di preparazione con videolezioni, esercitazioni e
        simulazioni: https://www.promedtest.it/scuola-online
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scadranno, te li ricapitolo qui in basso:
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Inseriscili in fase di pagamento. Non ci sarà nessuna proroga: a mezzanotte del 30
giugno non potrai più usufruirne.
Ti lascio ai quiz. Un abbraccio forte, vi vogliamo bene
Pro-Med Family

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Logica.
La Logica è una sezione che è amata e odiata allo stesso tempo. Oggi ve la faremo
amare. O meglio, ci proveremo.
Seguiteci.

Le tavole della verità.

Iniziamo dalle tavole della verità (al test troverete solo quelle di congiunzione,
disgiunzione e negazione).

Questo è il quesito tipo cui vi troverete difronte; non spaventatevi, fatto uno di questi
esercizi si fanno tutti. Vediamo insieme come!

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Questo è solo un riassunto di quanto visto nelle slides precedenti; abbiamo pensato di
inserirlo perché per risolvere in maniera scritta un quesito sulle tavole della verità
occorrono varie slides, ma avete visto che il procedimento è meccanico e sempre
uguale, quindi non spaventatevi!

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Problemi con il tre semplice e con il tre
composto.

Gli esercizi su tre semplice e composto sono frequentissimi al test, ma anche in questo
caso vi consigliamo un metodo infallibile per risolverli!
Facciamo solo una piccola premessa.
Il rapporto tra due dati è di proporzionalità diretta quando all’aumentare del primo
anche il secondo aumenta, è inversa quando all’aumentare di uno l’altro diminuisce.
Entriamo quindi nel vivo, con un quiz.
Sai fare la pizza?
E’ un quiz sulla pizza, ma non devi per forza saperla fare.
Forse.

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Per gli esercizi sul tre semplice si può tranquillamente impostare una proporzione, ma
per i più complessi è più sicuro un altro metodo (Alt! La proporzione funziona sempre e
comunque, ma talvolta può essere complesso impostarla correttamente).

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Con il metodo della freccia non potrete sbagliare, sul serio!
N.B.: i medi di una proporzione sono i dati “vicino all’uguale” della proporzione, quelli
che stanno appunto “nel mezzo”; gli estremi sono i dati che sono “lontani dall’uguale”.

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Per i quiz sul tre composto non si utilizzano proporzioni! Non che la cosa non si possa
fare in assoluto, ma sicuramente le proporzioni possono indurre spesso all’errore nei
quiz con il tre composto!

Utilizziamo sempre il metodo della freccia, costruendo la solita tabella, prestando
attenzione ai versi in cui puntano le frecce stesse.

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Fissate nella memoria questa formula e non sbaglierete mai questi quiz!

Le implicazioni logiche.

Iniziamo a vedere le tanto temute implicazioni logiche; anche in questo caso, se
ricorderete le poche e semplici formule in viola nelle slides sicuramente non sbaglierete!

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Consiglio: Non cercate di fare le implicazioni logiche solo ragionando, senza appoggiarvi
alle formule che ora vedremo insieme; le risposte di questi quiz sono simili tra loro e vi
indurranno facilmente alla confusione più totale (quindi ansia da evitare il giorno del
test!). Seguiamo un metodo, come sempre, e diamo alla fine la risposta corretta!
Per la condizione sufficiente ricordate che “Se A allora B” equivale a “se NON B, allora
NON A”.

Consiglio: In ogni alternativa individuate IPOTESI (A) e TESI (B); a questo punto, dato
che stiamo lavorando con condizioni SUFFICIENTI, scartate tutte le risposte che non
sono del tipo “se NON B, allora NON A” (unica forma equivalente a “se A, allora B”).

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Per la condizione necessaria (solo se) “solo se A allora B” equivale a:
    1. “Se NON A allora NON B”
    2. “Se B allora A”

Ora dovrebbe essere chiaro come procedere: dovete cercare tra le alternative l’opzione
“Se NON A allora NON B” oppure “Se B allora A” (ovviamente ce ne sarà solo una delle

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due dato che sono entrambe corrette e ogni quiz ha una sola alternativa giusta!).

Per la condizione necessaria e sufficiente (SE E SOLO SE) la frase “se e solo se A
allora B” equivale a
    1. “Se NON A allora NON B”
    2. “Se NON B allora NON A”
    3. “Se B allora A”

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Calcolo delle probabilità.

Passiamo alla probabilità; fate tanti esercizi su questo, perché a differenza di altre
tipologie di quiz, in questi casi (come sempre in matematica) non basta sapere le
formule, bisogna saperle applicare! Quelle nella slides sono le principali che dovrete
sapere.
Nella prossima pagina vi spieghiamo una tipologia di quiz davvero molto frequente. Ha a
che fare con supermercati e bollini: avete presente quelle pentole inutili e che si
rompono in una settimana? Ecco, parliamo di questo nel prossimo quesito.
Pronti?

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Per risolvere l’esercizio tenete conto che:
    1. Non si specifica nella domanda la forma dei bollini verdi, quindi i casi favorevoli
       dell’evento E1 sono 4 (bollini verdi a stella) + 3 (bollini verdi tondi)
    2. Il testo chiede che si verifichi E1 oppure E2 → p(E1∪E2) = p(E1)+p(E2)

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Gli insiemi.

Cosa dobbiamo fare difronte al testo dell’esercizio? No panico, innanzitutto:
    1. Tutti gli attori di serie tv sono ricchi indica che, se le persone ricche (di qualsiasi
       mestiere) sono dentro il cerchio giallo, gli attori di serie tv sono certamente
       dentro il cerchio verde (sottoinsieme dell’insieme giallo, cioè insieme contenuto
       nell’insieme giallo)

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    2. Quasi tutti gli attori di teatro sono ricchi indica che, se gli attori di teatro sono
       identificati dal cerchio blu (lo scegliamo noi!), una parte sono ricchi (intersezione
       tra cerchio giallo e cerchio blu), una parte non lo sono
    3. Marco è un attore di teatro indica che Marco è un qualunque elemento
       dell’insieme blu, ossia che potrebbe essere ricco, ma anche non esserlo (notate
       che nella slides “*Marco”, cioè “l’elemento Marco”, può stare nell’area
       dell’insieme blu che non interseca il giallo, oppure in quella che lo interseca) → la
       risposta corretta è dunque “Marco potrebbe essere ricco”.

Biologia.
Bene, continuiamo con la sezione di Biologia. Alcuni la amano, alcuni la odiano, alcuni
sono indifferenti. La verità è che è una delle materie più affascinanti.
A patto che non abbiate prof che ve la facciano odiare, che purtroppo sono sempre più
frequenti a tutti i livelli (medie, liceo, università etc). Rimbocchiamoci le maniche, avrai
un po’ di pagine da leggere e da studiare.
Iniziamo.

Quale/i delle seguenti affermazioni riguardanti i checkpoint del ciclo cellulare
è/sono ERRATA/E?
    a)   sono punti di controllo tra la fase G1 e M del ciclo cellulare
    b)   sono garanti del corretto svolgimento delle fasi del ciclo cellulare
    c)   p53 è un esempio di proteina checkpoint del ciclo cellulare
    d)   p53 è presente tra le fasi G1 e S
    e)   i checkpoint possono essere anche estrinseci
Il ciclo cellulare è costituito da una serie di eventi cronologicamente ordinati che
permettono alla cellula eucariotica di crescere e di duplicarsi. Il ciclo cellulare è dunque
alla base del fenomeno di proliferazione cellulare, un processo vitale per qualsiasi cellula
eucariotica. Bisogna però tenere a mente che la divisione di una cellula è un evento
molto delicato, perché proprio in questi momenti vi è la più alta probabilità di assistere a
fenomeni mutazionali che riguardano il DNA, alterazioni della morfologia o della crescita
cellulare, così come grossolani errori di divisione della cellula stessa.
Proprio per questo motivo il ciclo cellulare è composto da diverse fasi, ciascuna delle
quali comprende diversi eventi specifici finemente controllati. Dunque il ciclo cellulare è
un processo geneticamente controllato, costituito da una serie di eventi coordinati e
dipendenti tra loro, dai quali dipende la corretta proliferazione delle cellule. Gli eventi

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molecolari che controllano il ciclo cellulare sono ordinati e direzionali: ogni processo è la
diretta conseguenza dell'evento precedente ed è la causa di quello successivo.
Ė caratterizzato da cinque fasi:
1) G1 (Gap 1) la cellula monitora le sue dimensioni e l’ambiente esterno e cresce
   sintetizzando RNA e proteine
2) S (Sitesi) replicazione del materiale genetico. Il DNA passa da 2n a 4n. Una cellula
   si definisce aploide se presenta un unico assetto cromosomico, ovvero possiede un
   solo cromosoma per ogni tipo.
   Una cellula aploide si differenzia da una cellula diploide in quanto questa ha due
   patrimoni genetici, ereditati solitamente dal padre e dalla madre. Per tale motivo,
   mentre per indicare una cellula diploide si usa usare la notazione 2n, per indicare
   una cellula aploide si usa n.
3) G2 (Gap 2) controllo dell’avvenuta replicazione di tutti i cromosomi e una crescita
   secondaria prima della mitosi. In questa fase il DNA ha un corredo 4n.
4) M (Mitosi) processo di divisione cellulare che garantisce la conservazione e la
   distribuzione dello stesso numero di cromosomi da una cellula madre alle due cellule
   figlie. Si compone di profase, metafase, anafase e telofase.
5) Citodieresi divisione del citoplasma Formazione di un solco in prossimità della zona
   equatoriale
Alcuni tipi cellulari non si dividono più (cellule terminalmente differenziate), sono usciti
irreversibilmente dal ciclo cellulare, altre cellule entrano in uno stato di quiescienza
chiamato G0 e possono essere stimolate a lasciare G0 e a rientrare nel ciclo cellulare.
Le cellule nervose e quelle striate dei muscoli scheletrici, ad esempio, rimangono in
questo stadio per tutta la vita dell'organismo.

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La progressione del ciclo cellulare è sottoposta ad un raffinato sistema di controllo che
verifica il passaggio tra le diverse fasi. Infatti, il passaggio da una fase all’altra avviene
solo dopo la verifica di segnali biochimici indicativi delle condizioni intracellulare ed
extracellulari.
Le verifiche applicate al ciclo cellulare vengono chiamate checkpoint o punti di controllo
(risposta B corretta). Ci sono tre principali checkpoint:
    a) Il checkpoint che controlla l’ingresso nella fase S (tra la fase G1 e la fase S).
       Questo checkpoint controlla che il DNA sia integro e che ci siano abbastanza
       nutrienti per la crescita cellulare oltre che i fattori di crescita idonei. Un non
       superamento di questo controllo determina l’uscita dal ciclo cellulare e l’ingresso
       della cellula in una fase G0 di quiescenza cellulare.
    b) Il checkpoint che controlla l’ingresso nella fase M (tra la fase G2 e la fase M),
       che controlla che il DNA non abbia subito danni o mutazioni. Se la cellula non
       supera questo controllo non prosegue con la mitosi. (risposta A errata)
    c) Il checkpoint che controlla il completamento della fase M (tra la metafase e la
       citodieresi). Questo checkpoint controlla la progressione della mitosi, in
       particolare l’interazione tra le fibre del fuso mitotico ed i diversi cromosomi, oltre
       che il loro corretto allineamento lungo la zona equatoriale della cellula.
Un ruolo fondamentale nella regolazione del ciclo cellulare lo giocano senza dubbio le
cicline, delle proteine con concentrazione citosolica oscillante legata ai vari stadi del
ciclo. Le cicline associandosi agli enzimi Cdk (Cyclin dependent kinase – Chinasi ciclina-
dipendente), formano dei complessi che, grazie alla loro attività enzimatica, permettono
il superamento dei checkpoint.
Durante il ciclo cellulare, il passaggio attraverso le diverse fasi è consentito proprio
dall’azione del complesso chinasi-ciclina. La chinasi funziona solo insieme alla subunità
regolativa ciclina, per questo è chiamata chinasi ciclina-dipendente. Durante il ciclo
cellulare non è sufficiente accumulare la ciclina per attivare la Cdk, ma il complesso Cdk-
ciclina è oggetto a molteplici regolazioni.
Esistono diversi tipi di checkpoint, che si dividono in intrinseci, che agiscono in un ciclo
cellulare imperturbato ed estrinseci, che agiscono solo in risposta ad agenti esterni
(risposta E corretta).
Questi ultimi vengono attivati in presenza di situazioni esterne che mettono a rischio la
corretta progressione del ciclo cellulare. Un esempio di checkpoint estrinseco è il
checkpoint da danno al DNA. Tra questi una proteina sicuramente indispensabile è la
p53 che è una proteina definita come oncosoppressore, che interviene bloccando il
ciclo cellulare sia nella fase G1/S o nella fase G2/M. (risposte C e D corrette).

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Indicare quanti legami ad idrogeno sono complessivamente presenti in un
frammento di DNA a doppia elica di cui uno dei due filamenti è così costituito:
ATTCGAGT
    a)   16
    b)   24
    c)   22
    d)   18
    e)   19
Per risolvere questo quesito è bene conoscere la struttura del DNA e la teoria della
complementarietà delle basi azotate all’interno di un frammento di DNA a doppia elica.
Le basi azotate sono composti organici eterociclici aromatici, contenenti atomi di azoto,
che prendono parte alla costituzione dei nucleotidi (frutto dell'unione di una base
azotata, un pentoso e un gruppo fosfato) che a loro volta sono le unità molecolare che
compongono gli acidi nucleici DNA e RNA. Nel DNA, le basi azotate sono: adenina,
guanina, citosina e timina; nell'RNA, sono le stesse, tranne la timina, al cui posto c'è una
base azotata chiamata uracile.
Esistono due classi di basi azotate: la classe delle basi azotate che derivano dalla
pirimidina e la classe delle basi azotate che derivano dalla purina, in particolare citosina,
timina e uracile appartengono alla classe delle basi azotate pirimidiniche; adenina e
guanina, invece, compongono la classe delle basi azotate puriniche.
Come si organizzano le basi all’interno di un nucleotide?
La base azotata di un nucleotide si unisce sempre al carbonio in posizione 1 del
pentoso corrispondente, attraverso un legame covalente N-glicosidico. Nello specifico
guanina e adenina si legano all’azoto in posizione 9, mentre citosina e timina all’azoto
in posizione 1. La combinazione di una base azotata e un pentoso forma una molecola
organica che prende il nome di nucleoside. Quindi, è l'aggiunta del gruppo fosfato che
cambia i nucleosidi in nucleotidi.
A fornire un contributo determinante alla scoperta della struttura del DNA furono il
biologo americano James Watson e il biologo inglese Francis Crick, nel 1953. Il DNA è
una macromolecola biologica costituita da due filamenti che non sono altro che polimeri
di nucleotidi, avvolti strettamente l’uno all’altro a formare una doppia elica.
Questi filamenti sono orientati in senso antiparallelo ed è importante sottolineare che i
nucleotidi che li costituiscono hanno una disposizione tale, per cui le basi azotate sono
orientate verso l'asse centrale (verso l’interno) di ciascuna spirale, mentre i pentosi e i
gruppi fosfato formano l'impalcatura esterna di quest'ultime, e sono dunque rivolte
verso l’esterno.

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In questo modo le basi azotate di ciascun filamento sono in grado di interagire
e di legarsi con la propria ‘gemella’ nel filamento opposto tramite legami ad
idrogeno.
L'appaiamento tra basi azotate è altamente specifico. Infatti l'adenina si unisce soltanto
alla timina, mentre la citosina si lega soltanto alla guanina. Questo concetto molto
importante è definito con il termine di “complementarietà tra basi azotate”, per indicare
l'univocità di legame dell'adenina con la timina e della citosina con la guanina.
L'individuazione degli appaiamenti complementari tra basi azotate rappresentò la chiave
di volta, per spiegare le dimensioni fisiche del DNA e la particolare stabilità di cui
godono i due filamenti polinucleotidici.
Ad unire due basi azotate in una molecola di DNA sono una serie di legami chimici, noti
come legami a idrogeno. Adenina e timina interagiscono tra loro per mezzo di due
legami a idrogeno, mentre guanina e citosina per mezzo di tre legami a idrogeno.
Conoscendo ora la teoria alla base dell’abbaiamento delle basi azotate all’interno di una
doppia elica di DNA per risolvere il quesito proposto sarà sufficiente svolgere due
passaggi:
    1) Individuare il filamento complementare al tratto proposto dal quesito. E questo lo
       possiamo fare sapendo che la timina è complementare dell’adenina (e viceversa)
       e la citosina è complementare della guanina (e viceversa). Su queste basi il
       filamento complementare sarà:
                                          TAAGCTCA
    2) Sommare i legami ad idrogeno che sono presenti tra le basi complementari di
       tale filamento. Questo lo possiamo fare sapendo che tra timina e adenina sono
       presenti 2 legami ad idrogeno mentre tra citosina e guanina 3. A questo punto
       basta fare la somma e avremo
                          2+2+2+3+3+2+3+2= 19 (risposta corretta E)

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Indica la resa complessiva di due glicolisi complete e una glicolisi interrotta
dopo le prime quattro reazioni considerando inoltre che al termine ciascuna
glicolisi si assiste al completamento di un ciclo degli acidi tricarbossilici:
               a) 2 NADH + 2 piruvato + 2 ATP + 2 H2O + 2 H
               b) 3 NADH + 2 FADH2 + 10 ATP + 1 GTP + 3 CO2
               c) 20 NADH + 4 FADH2 + 4 piruvati+ 12 CO2 + 2 ATP + 4 GTP + 4
                  H+
               d) 10 NADH + 3 piruvati + 5 ATP + 2 GTP + 2 FADH2 + 4CO2 + 4H+
               e) 10 NADH + 4 piruvati + 4 ATP + 2 GTP + 2 FADH2 + 4CO2 + 4H+

Questo quesito può apparire piuttosto complicato, ma è risolvibile tenendo a mente le
basi teoriche riguardanti glicolisi e ciclo di Krebs (ciclo degli acidi tricarbossilici).
La glicolisi è un processo biochimico costituito da 10 tappe enzimatiche specifiche, in
cui cioè ciascuna reazione è catalizzata da un proprio enzima, che ha lo scopo di
convertire una molecola di glucosio in due molecole di piruvato con guadagno di ATP e
di coenzimi ridotti.
Le varie tappe della glicolisi sono sequenziali e ordinate, e il prodotto di una reazione
diviene il substrato di quella successiva.
E' un processo completamente citoplasmatico, poiché tutti gli enzimi si trovano nel
citoplasma. La glicolisi può essere grossolanamente divisa in due grandi parti: una prima
fase preparatoria e non ossidativa e una seconda fase ossidativa in cui si ha la maggior
produzione di ATP. In particolare la fase preparatoria è definita endoergonica in quanto
è una fase di ‘energizzazione’ dei vari substrati presenti nelle prime cinque tappe. In
questa fase infatti vengono investite dalle cellule 2 molecole di ATP che vengono
utilizzate per fosforilare (per trasferire un gruppo fosfato da una molecola ad un’altra) il
glucosio e il fruttosio 6 fosfato rispettivamente. Questo processo può apparire
controproducente, ma in realtà il processo di fosforilazione di queste molecole permette
non solo di mantenere le stesse all’interno della cellula impedendo che fuoriescano
causando l’interruzione della glicolisi, ma anche di immagazzinare nelle molecole stesse
energia metabolica che permetterà una resa energetica migliore. La seconda fase
invece, quella ossidativa, è quella in cui si ha un vero e proprio guadagno di ATP
(esoergonica), che permette in ultima analisi di calcolare la resa complessiva della
glicolisi.

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Nell’immagine qui in basso sono indicate nel dettaglio tutte le tappe del processo
glicolitico, e per ciascuna sono indicate substrati, prodotti e enzimi che catalizzano la
reazione.

La reazione completa di una glicolisi è la seguente:
Glucosio + 2 NAD+ + 2 ADP + 2 Pi → 2 NADH + 2 piruvato + 2 ATP + 2 H2O
+ 2 H+.
Il quesito comincia chiedendo la resa di due glicolisi complete e di una glicolisi interrotta
dopo le prime 4 reazioni. Ora che conosciamo la resa di una glicolisi completa e che
sappiamo che la prima fase della glicolisi è quella di investimento energetico (in cui
vengono investite 2 ATP), non ci resta che moltiplicare per due (quante sono appunto
le glicolisi complete) la resa indicata sopra, ricordando di sottrarre a questo 2 molecole
di ATP della glicolisi interrotta a metà.
Dunque per quanto riguarda le due glicolisi e mezza la resa sarà: 4 NADH + 4 piruvato
+ 2 ATP + 4 H2O + 4 H+
Affrontiamo ora la seconda parte del quesito che tratta del ciclo degli acidi tricarbossilici
(ciclo di Krebs).

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Il ciclo di Krebs è anche chiamato ciclo degli acidi tricarbossilici e utilizza come
metabolita di partenza l'acetil coezima A, che si ottiene per azione della piruvato
deidrogenasi sul piruvato prodotto dalla glicolisi.
Dal ciclo di Krebs si ottengono ATP e potere riducente; il potere riducente viene inviato
alla catena respiratoria dove NADH e FADH2 vengono ossidati rispettivamente a NAD+
e FAD: il potere riducente viene ceduto, lungo la catena respiratoria, a dei sistemi di
accoppiamento dai quali viene prodotto ulteriore ATP.
In particolare la decarbossilazione ossidativa del piruvato è un processo metabolico che
converte il piruvato prodotto dalla glicolisi in acetil-coenzima A, substrato del ciclo di
Krebs. Per questo motivo, tale processo è a tutti gli effetti la via di collegamento tra
queste due vie metaboliche e, di conseguenza, una parte fondamentale
del catabolismo dei carboidrati.
La reazione ha luogo a livello del mitocondrio, all'interno del quale il piruvato viene
trasportato attivamente nella matrice mitocondriale mediante trasporto attivo secondario
sfruttando il gradiente protonico instauratosi a cavallo della membrana interna del
mitocondrio. È catalizzata dal complesso enzimatico della piruvato deidrogenasi.
Si forma 1CO2, 1acetil coA e 1NADH
La resa della decarbossilazione ossidativa deve essere quindi tenuta in considerazione
nel conteggio ai fini della risoluzione del quesito. In particolare dovremo moltiplicare tale
resa per 4, in quante sono solo 2 le glicolisi che sono state portate a termine e dunque
avremo a disposizione 4 piruvati per altrettante reazioni di decarbossilazione ossidativa.
Quindi terremo in considerazione la formazione di 4NADH e 4CO2.

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(l’immagine è esplicativa riguardo alle reazioni del ciclo)
All’interno del ciclo possiamo notare 4 processi di ossidazione, 3 mediati dalla
formazione di NADH e uno mediato da produzione FADH2. Pertanto il bilancio
energetico per ogni acetil coA che entra nel ciclo è:
3 NADH + 1 FADH2 + 2 CO2 + 1 GTP
Ai fini del quesito dobbiamo però moltiplicare tale resa x4, in quanto i piruvato che
abbiamo a disposizione per essere trasformati in Acetil Coa sono appunto 4, due per
ciascuna glicolisi che è stata portata a termine (due appunto).
Dunque anche in questo caso abbiamo: 12 NADH + 4 FADH2 + 8 CO2 + 4 GTP.
A questo punto per rispondere al quesito non ci resta che sommare tutto cio che
abbiamo calcolato fino ad ora:
4 NADH + 4 piruvato + 2 ATP + 4 H2O + 4 H+
4NADH e 4CO2
12 NADH + 4 FADH2 + 8 CO2 + 4 GTP
La risposta corretta è 20 NADH + 4 FADH2 + 4 PIRUVATO + 12 CO2 + 2 ATP + 4
GTP + 4 H+
Altro giro, altro quiz.
Indicare quante arterie coronarie sono presenti nel cuore di un essere umano:
    a)   4
    b)   5
    c)   3
    d)   2
    e)   7
Le coronarie sono le due (risposta corretta D) arterie del corpo umano, che hanno
l'importante compito di ossigenare il tessuto muscolare del cuore, al fine di mantenere
in salute quest'ultimo e ottimizzarne indirettamente la funzionalità.
Le due coronarie nascono dall'aorta ascendente, per la precisione in un tratto chiamato
radice aortica, e si distribuiscono una sulla porzione destra del cuore (arteria coronaria
destra) e una sulla porzione sinistra del cuore (arteria coronaria sinistra).
Come abbiamo detto le coronarie nascono in corrispondenza del primissimo tratto
dell'aorta ascendente, tratto che è conosciuto come radice aortica e che presenta 3
caratteristiche insenature note come seni aortici. Più nello specifico, la coronaria sinistra
origina dal cosiddetto seno aortico anteriore della radice aortica, mentre la coronarie
destra trae origine dal cosiddetto seno aortico posteriore sinistro della radice aortica.
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Dal seno aortico posteriore, la coronaria destra si porta verso la sezione destra del
cuore e, con un orientamento infero-diagonale, imbocca e transita attraverso il
cosiddetto solco coronarico destro, fino a raggiungere la crux cordis, che è il solco
cruciforme che si forma sulla parte inferiore del lato posteriore dal cuore, per effetto
dell'incontro tra i solchi coronarici (linea di separazione tra un atrio e il suo ventricolo
sottostante) e il setto interventricolare (lamina di tessuto cardiaco che separa i due
ventricoli).
Nel seguire il suddetto percorso (solco coronarico destro – crux cordis), la coronaria
destra emette 3 branche collaterali, che, nello specifico, sono:
    1) L'arteria discendente posteriore destra (o arteria interventricolare posteriore)
    2) L'arteria del nodo seno-atriale e del nodo atrio-ventricolare. Questa branca della
       coronaria destra si dirige laddove il cuore presenta il suo sistema di conduzione
       elettrica (pacemaker).
    3) L'arteria marginale destra
Per quanto riguarda invece la coronaria di sinistra a partire dal seno aortico anteriore,
l'arteria coronaria sinistra si porta verso la sezione sinistra del cuore e, con un
orientamento infero-diagonale, s'incunea nel solco coronarico sinistro per circa 20
millimetri; dopodiché, interrompe il proprio decorso, dividendosi in due branche, che
sono:
    1) L'arteria discendente anteriore sinistra (o arteria interventricolare anteriore).
    2) L’arteria circonflessa sinistra

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Indicare quale/i affermazione/i riguardanti l’aldosterone è/sono corrette
1. È un ormone peptidico
2. È responsabile della regolazione della concentrazione di K+
3. Agisce prevalentemente sulla volemia
a)1 e 2
b)2 e 3
c)Solo 1
d)1 e 3
e)Solo 2
L'aldosterone è un ormone steroideo capostipite della famiglia dei mineralcorticoidi
prodotto dalle ghiandole surrenali, in particolare dalla zona glomerulare, con lo scopo di
regolarizzare i livelli di sodio, di potassio ed è indispensabile per la regolazione del
volume dei liquidi extracellulari (risposta corretta B).
Più specificatamente, agendo soprattutto a livello renale, l'aldosterone: aumenta il
riassorbimento del sodio nel tubulo distale e nel dotto collettore e aumenta
l'eliminazione di potassio ed idrogenioni. Proprio per questo motivo è definito sodio
ritentivo e potassio espulsivo. Allo scopo di capire perche l’aldosterone sia cosi
importate nel nostro organismo è bene spiegare quali sono gli stimoli che ne inducono il
rilascio:
    1)   iperpotassiemia (elevata concentrazione di potassio nel sangue)
    2)   iponatremia (ridotta concentrazione plasmatica di sodio)
    3)   ipovolemia
    4)   ipotensione
Questi ultimi due stimoli sono spiegati dal fatto che la ritenzione di sodio
aumenta il volume di sangue circolante e con esso la pressione arteriosa e la
ritenzione di liquidi.
Uno stimolo molto importante è inoltre la costrizione dell’arteriola afferente, costituente
del glomerulo renale. Questo meccanismo di controllo è mediato dal sistema renina-
angiotensina-aldosterone (RAAS).
Questo complesso sistema presiede alla regolazione della pressione arteriosa, cioè della
forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie, da cui dipende l'adeguata
perfusione di sangue a tutti i distretti corporei.
Il RAAS agisce da un lato incrementando il volume del sangue (attraverso lo stimolo su
sintesi e rilascio di aldosterone dalla corteccia surrenale), e dall'altro inducendo
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vasocostrizione (ovvero riducendo il calibro dei vasi). ll centro di controllo primario del
sistema renina-angiotensina si trova a livello renale, e più precisamente nelle cellule
dell'apparato iuxtaglomerulare, dove viene prodotto e immagazzinato l'ormone
proteolitico renina (mi raccomando ricordate che la renina è un enzima).
Il suo effetto biologico lo porta ad agire su una proteina plasmatica sintetizzata dal
fegato, chiamata angiotensinogeno, trasformandola in angiotensina I. Questa proteina
ematica viene a sua volta trasformata da un enzima di conversione prodotto a livello
delle cellule endoteliali dei capillari polmonari (il cosiddetto ACE, acronimo di
Angiotensin Converting Enzyme) in angiotensina II.
L’angiotensina II in modo particolare agisce su una grande varietà di recettori identificati
come AT, e così facendo è in grado di:
    1) favorire la contrazione delle arteriole (con aumento della pressione arteriosa
       come abbiamo detto prima).
    2) Stimolare il centro della sete, che si trova a livello ipotalamico. In questo modo si
       introducono liquidi con lo scopo di aumentare la volemia
    3) Stimolare la secrezione di aldosterone a livello della zona glomerulata della
       corticale del surrene con lo scopo di riassorbire una grande quantità di sodio
       filtrato a livello renale e di conseguenza di riassorbire acqua, che esattamente
       come prima aumenterà la volemia. In pratica l’aldosterone aumenta il
       riassorbimento di sodio e cosi facendo sposta acqua dal rene al sangue
       impedendo a questa di diventare urina, e quindi di andare ‘persa’.
Il sistema renina-angiotensina viene quindi attivato ogni qualvolta si verificano in modo
acuto condizioni che portano ad una notevole caduta dei valori pressori, ad esempio un
trauma con perdita di sangue, o più semplicemente stati di disidratazione.

                                                                                     Pro-Med.
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Conclusioni.
Come è andata? Sentite che questo PDF e l’Evento Online a cui avete partecipato vi
hanno permesso di capire questo genere di quiz? Speriamo che sia così, perché ci
abbiamo messo settimane per rendere tutto perfetto. Anche questo stesso PDF è stato
sviluppato con lacrime e sudore, in quanto spesso ci chiedevamo come rendere un
concetto in modo ancora più semplice. Crediamo di essere riusciti a farvi entrare nella
testa queste tipologie di quesiti, in modo da permettervi di fare punti facili in caso
escano al test domande simili.
Sono passati ormai più di 4 anni da quando abbiamo lanciato Pro-Med. Siamo partiti da
una semplicissima pagina Facebook, nel febbraio del 2016. Eravamo (e siamo!)
studenti universitari. Eravamo al termine della nostra prima sessione universitaria e
volevamo promuovere un’idea:
I social network sono i migliori alleati degli studenti per la preparazione ai test
universitari, se usati con criterio. Non a caso, siamo stati i primi in questo settore a
sfruttare Instagram, WhatsApp e la newsletter per dare valore e utilità ai nostri studenti:
è quello in cui crediamo. Quando abbiamo preparato il test di Medicina (che abbiamo
fatto e passato nel 2015), studiavamo molto di più da Facebook e WhatsApp che dai
libri. Perché? Perché parlavamo con gli altri studenti, ci scambiavamo dubbi e metodi di
studio, ci tranquillizzavamo a vicenda. Condividevamo, proprio come, nel nostro caso,
dei buoni Medici nella loro equipe. La condivisione è la cosa che ci ha da sempre
appassionato di più. Siamo nati per coltivare community, gruppi di studio. Siamo nati
per dare supporto, didattico ed emotivo, a tutti gli studenti che fanno parte del nostro
ecosistema.
La Pro-Med Family è oggi un gruppo di oltre 50 studenti universitari che ogni giorno
lavorano sodo per aiutare. Lavorano sodo per ispirare. Lavorano sodo per creare la
nuova generazione di Medici e Professionisti Sanitari. E’ stato davvero un piacere tenervi
compagnia, speriamo di rivedervi nelle prossime attività gratuite (che sono all’ordine del
giorno nei nostri canali) e, se volete affidarvi a noi, nei nostri Corsi di preparazione
intensivi.
Vi ricordo i due codici sconto, attivi fino al 30 giugno 2020 alle 23.59, sulla nostra
Scuola Online e sulla nostra Masterclass, da inserire in fase di acquisto
    - SCUOLAONLINE20 per 20 euro di sconto sulla Scuola Online,
      https://www.promedtest.it/scuola-online
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      https://www.promedtest.it/masterclass
Un abbraccio forte, vi vogliamo bene. Pro-Med Family

                                                                                    Pro-Med.
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