Digital Wealth Management HUB - The New Banker in the Digital Weal th Research Insight - IBM
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Strategia, innovazione e finanza. Questi i tre elementi fondanti le attività del CeTIF Il Centro di Ricerca su Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) dal 1990 realizza studi e promuove ricerche sulle dinamiche di cambiamento strategico e organizzativo nei settori finanziario, bancario e assicurativo. Ogni anno CeTIF attiva più di 15 strutture di ricerca, quali Competence Centre e Osservatori, cui possono partecipare gli oltre 20.000 professionisti che sono parte del network e organizza oltre 10 workshop dedicati a banche assicurazioni e aziende non finanziarie con l’obiettivo di favorire fra i partecipanti lo scambio di esperienze e l’adozione di pratiche innovative. Le attività di ricerca si focalizzano principalmente sugli effetti dello sviluppo di nuove strategie, sull’innovazione normativa, sull’approfondimento di prassi organizzative e di processo e sugli effetti dell’introduzione dell’innovazione tecnologica. Tra i partner istituzionali di CeTIF figurano: Banca d’Italia, IVASS, ABI, ANBP, ANIA, AIPB e CONSOB. In seno a CeTIF è stato costituito il CEFIRS - Centre for European Financial Regulations Studies - un Osservatorio Permanente sulla regolamentazione nel settore finanziario, bancario e assicurativo. Inoltre è presente la struttura CeTIF Academy, scuola di Alta Formazione Universitaria, che si pone l'obiettivo di trasferire ai top e middle manager le conoscenze sviluppate in oltre vent’anni di ricerca. CeTIF - Università Cattolica Via San Vittore, 18 - 20123 Milano Tel. +39 02 7234.2590 E-mail: cetif@unicatt.it www.cetif.it
3 CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | Digital Wealth Management HUB 2019 THE NEW BANKER IN THE DIGITAL WEALTH R e s e ar c h I n si g ht AUTORI: Chiara Frigerio Carlo La Rosa Federico Rajola Tudor Andrei Sava Clelia Tosi MEDIA PARTNER: Pubblicato nel mese di luglio 2019 Copyright © CeTIF. Tutti i diritti riservati. Ogni utilizzo o riproduzione anche parziale del presente documento non è consentita senza previa autorizzazione di CeTIF. DISCLAIMER: CeTIF assicura che il presente documento è stato realizzato con la massima cura e con tutta la professionalità acquisita nel corso della sua lunga attività. Tuttavia, stante la pluralità delle fonti d’informazione e nonostante il meticoloso impegno da parte di CeTIF affinché le informazioni contenute siano esatte al momento della pubblicazione, né CeTIF né i suoi collaboratori possono promettere o garantire (anche nei confronti di terzi) esplicitamente o implicitamente l'esattezza, l'affidabilità o la completezza di tali informazioni. CeTIF, pertanto, declina qualsiasi responsabilità per eventuali danni, di qualsiasi tipo, che possano derivare dall'uso delle informazioni contenute nel presente rapporto. Si evidenzia, inoltre, che il presente rapporto potrebbe contenere proiezioni future o altre dichiarazioni in chiave prospettica, circostanza che comporta rischi e incertezze. Si avvisano pertanto i lettori che tali affermazioni sono solamente previsioni e potrebbero quindi discostarsi in modo considerevole dagli effettivi riscontri ed eventi futuri. CeTIF declina fin d’ora qualsiasi responsabilità e garanzia in relazione a tali proiezioni. Research Insight | THE NEW BANKER IN THE DIGITAL WEALTH
4 CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | I PARTECIPANTI: Banca Generali BPER Banca CheBanca! Credito Emiliano Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea Mediobanca Poste Italiane UBI Banca UBS Si ringrazia in particolare l’Ufficio Studi di CONSOB per il contributo partecipativo alla ricerca oggetto del presente report. Gold Partner: © CeTIF 2019 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
Research Insight 5 THE NEW BANKER IN THE DIGITAL CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | WEALTH METODO LO GI A DELLA RI CERCA Il presente Insight ha l’obiettivo di presentare, sviluppare e analizzare gli aspetti relativi all’evoluzione della relazione con il cliente emersi durante la prima giornata del CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019, il percorso di ricerca dedicato alla trasformazione del settore verso lo sviluppo di una Digital Strategy integrata. La ricerca è costituita dai tre elementi di seguito riportati: 1. Analisi e studi in relazione allo stato dell’arte del mercato e ai trend evolutivi in atto in vero lo sviluppo e l’innovazione strategica, tecnologica e operativa dei modelli di servizio in ambito Wealth. 2. Contributi da parte di docenti, ricercatori, esponenti delle Autorità di Vigilanza e dei Responsabili delle Divisioni Wealth e Private delle Istituzioni Finanziarie, partecipanti alla ricerca. 3. Analisi Survey. È stata sviluppata una survey dal titolo «The New Banker in the Digital Wealth» progettata con l’obiettivo di analizzare i driver di innovazione a disposizione dei Banker per relazionarsi al meglio con i clienti alla luce della trasformazione digitale del settore. Il questionario è stato somministrato da CeTIF durante il periodo di aprile/maggio. Di seguito sono riportate le risultanze e le evidenze della Survey. Research Insight | THE NEW BANKER IN THE DIGITAL WEALTH
6 Research Insight THE NEW BANKER IN THE DIGITAL CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | WEALTH KEY TA KE A WA Y LO SVILUPPO DI UNA STRATEGIA DIGITALE 1 PER AUMENTARE L’EFFICACIA E L’EFFICIENZA DEI BANKER Il Digital Wealth Management rappresenta l’evoluzione del modello di servizio per il cliente spinta dalle tecnologie e dal Data Driven Approach al fine di sviluppare un’esperienza completa, fisica e digitale, per il cliente finale. In tale ottica il Banker resta la prima linea in tale rapporto e, per poter soddisfare al meglio tutte le esigenze, è chiamato ora a sfruttare competenze, processi e strumenti in modo integrato. IL DIGITAL WEALTH MANAGEMENT E I NUOVI 2 MODELLI DI SERVIZIO - IL PUNTO DI VISTA DI IBM Lo sviluppo tecnologico e normativo in atto nel settore del Wealth Management sta portando ad una «democratizzazione» di alcuni servizi ad alto valore aggiunto che prima erano riservati solo ad alcuni target di clientela. Per permettere ciò e mantenere un’alta efficienza operativa, gli Istituti stanno ridisegnando la loro intera Value Chain tramite collaborazioni con soggetti terzi e utilizzando tecnologie sempre più evolute. LA RELAZIONE CONSULENTE-CLIENTE ALLA 3 BASE DELLA DIGITALIZZAZIONE DEL WEALTH MANAGEMENT – LE EVIDENZE DI CONSOB I principali studi condotti da CONSOB in merito all’evoluzione della relazione consulente- cliente fanno emergere la necessità degli operatori di adattare le proprie competenze per integrare al meglio l’innovazione al fine di aumentare l’efficienza dei processi di offerta, elevando l’efficacia della relazione. Risulta, inoltre, necessario ridurre il disallineamento 4 informativo tra banker e cliente in un mercato dove il 50% di questi ultimi preferisce affidarsi a Informal Advisor (amici e parenti) non avendo, di conseguenza, nessun tipo di tutela. © CeTIF 2019 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
LO SVILUPPO DI UNA STRATEGIA DIGITALE PER AUMENTARE L’EFFICACIA E L’EFFICIENZA 7 CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | DEI BANKER EFFECTIVENESS AND EFFICIENCY IN A Robo 4 Advisor), deve saper interpretare il reale GLOBAL ADVISORY valore percepito dell’offerta e comunicarlo al Cliente. Il Digital Wealth Management rappresenta Efficienza dell’operatività ed efficacia della relazione l’evoluzione del modello di servizio per il cliente sono quindi i due obiettivi strategici che consentono Private/Wealth spinta dalle tecnologie, dal Data di sviluppare la Global Advisory: una consulenza Driven Approach e dall’esperienza digitale. integrata e personalizzata, che pone il cliente e il complesso delle sue esigenze al centro, sfruttando La direzione strategica che ne deriva, mira ad tutte le informazioni e i dati presenti all’interno aumentare la capacità di soddisfare in modo dell’Istituto, grazie al superamento dei silos personalizzato le esigenze finanziarie e non organizzativi e tecnologici. finanziarie dei clienti, di raggiungerne in maniera più efficace di nuovi e aumentare l’efficienza organizzativa e operativa generale, sia del banker, sia dell’Istituto. A questo scenario di trasformazione, si aggiunge la spinta normativa che mira allo sviluppo di servizi evoluti di consulenza in termini di ampliamento dell’offerta e gestione del ciclo di vita del cliente, coerentemente con i suoi bisogni. In questo senso diventa ancora più strategico e determinante il ruolo del banker che, supportato da piattaforme e strumenti integrati (anche in ottica Research Insight | THE NEW BANKER IN THE DIGITAL WEALTH
8 La logica del customer life cycle è la leva alla base della Global Advisory. In termini di offerta, infatti, si passa La tecnologia e in generale gli strumenti messi a CeTIF Wealth Management 2019 HUB 2019 | da un focus sul prodotto a quello sul servizio, disposizione del banker, giocano sicuramente un ampliando in primis gli ambiti della stessa: alla classica ruolo di primaria importanza in tale scenario, anche asset allocation e gestione patrimoniale si aggiungono se con gradi di maturità e implementazione differenti servizi per gestire il passaggio generazionale e nelle diverse istituzioni. Firma grafometrica, App, web l’ottimizzazione fiscale e quelli di carattere collaboration, CRM evoluto e integrato, piattaforme assicurativo di protezione del reddito e del omnicanali, fino ad arrivare ad algoritmi e software di patrimonio, oltre naturalmente ad offrire una visione analisi comportamentale, devono tuttavia essere integrata sugli altri componenti della famiglia, sugli governate e progettate strategicamente in una immobili posseduti e sul business e hobby del logica integrata e data driven le cui redini sono cliente. tenute dall’Istituto. Perché tale approccio sia concretamente attuabile, il banker è chiamato a ripensare, tuttavia, ad alcuni Efficientamento dei processi, miglioramento aspetti della propria professionalità. della experience sia del banker sia del cliente e consulenza a 360° sono quindi i primi aspetti da Nuove conoscenze sia di tipo non finanziario sia prendere in considerazione nella costruzione della legale e fiscale, ma anche nuove doti e capacità road map strategica del Digital Wealth Management, relazionali e tecnologiche, diventano la chiave di volta ma tale evoluzione implica sicuramente un per sviluppare una maggior attenzione e sensibilità cambiamento di paradigma organizzativo e di ai comportamenti del cliente (behavioral coaching) e competenze, anche alla luce del contesto traguardare gli obiettivi di una conoscenza olistica competitivo e di Open Banking con il quale questo del cliente, della corretta comunicazione del reale mercato sta iniziando ad avere a che fare. valore percepito della consulenza e della gestione della relazione per goal (goal management). © CeTIF 2019 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
IL DIGITAL WEALTH MANAGEMENT E I NUOVI MODELLI DI SERVIZIO - IL PUNTO DI VISTA DI 9 2 CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | IBM Sezione a cura di Silvia Agnelli, consentito alle reti di consulenti finanziari di competere Executive Partner ed emergere in una arena ancora abbastanza ampia per intercettare nuovi clienti. DA WEALTH MANAGEMENT A DIGITAL WEALTH MANAGEMENT LA DEMOCRATIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI CONSULENZA FINANZIARIA Il Wealth Management, o meglio, la consulenza finalizzata alla protezione e allo sviluppo dei patrimoni, è stato per La “democratizzazione” del servizio di consulenza molti anni un business rivolto quasi esclusivamente alla finanziaria è infatti stata sostenibile anche grazie alle nuove clientela più facoltosa: segmenti private o HNWI. strategie di trasformazione digitale dei processi core della banca e del suo modello distributivo: nel caso del Wealth Management, importanti programmi disruptive Diversi i motivi che rendevano esclusivo, e costoso hanno ridisegnato la value chain dell’advisory, anche per la Banca, il servizio: la necessità di una forte consentendo di mantenere alta la qualità del servizio competenza del mercato finanziario da parte dei banker , offerto, pur servendo un numero maggiore di clienti, che che dunque avevano una elevata esperienza e una – a loro volta - hanno cambiato abitudini ed aspettative. profonda competenza; l’importanza della relazione La possibilità di automatizzare alcune attività, di eliminare personale tra banker e cliente, che quindi imponeva al o ridurre drasticamente processi manuali che impongono consulente di avere un numero ridotto di clienti, per ancora l’utilizzo di documenti cartacei, l’introduzione di poterli seguire personalmente, conoscerne le esigenze, le strumenti di condivisione da remoto, o la disponibilità di abitudini, avere un quadro completo del loro patrimonio strumenti per lavorare in mobilità anche con il cliente, familiare (aziende incluse). Questi ed altri fattori consentono ora al banker o al consulente finanziario di consentivano di offrire un servizio di alta qualità, da concentrarsi principalmente sulla relazione e sulla analisi boutique, basato comunque sempre sulla frequentazione di portafoglio e costruzione delle migliori proposte di abituale tra banker e cliente, in luoghi riservati, in uffici o investimento. sedi prestigiose. L’IMPORTANZA DELLA DEFINIZIONE DI UNA Una caratteristica del servizio di Wealth Management è STRATEGIA DIGITALE tuttora la forte fidelizzazione del cliente al proprio, o, ai propri consulenti. La conoscenza del cliente è ed era decisamente nelle mani del banker. Il banker dunque o, più in generale, il consulente è l’elemento centrale del business di Wealth Management. Essendo chiaro che il servizio di consulenza finanziaria (e non solo finanziaria) sia una importante leva di crescita per la Banca ed un servizio di valore per il cliente finale, sono poi entrati nel mercato del private banking altri attori, in particolare le reti di “promotori” finanziari, con la missione di servire anche i segmenti affluent e mass- affluent, finora esclusi dal servizio. Modello distributivo decisamente nuovo, spesso privo della filiale tradizionale, ancora più incentrato sulla figura del consulente finanziario, che questa volta non è però un dipendente dalla Banca. La proattività del consulente diventa elemento chiave per il successo della iniziativa, così come la predisposizione di un catalogo prodotti Fig.1 IBM Digital ReinventionTM Framework rivolto al nuovo segmento di clientela. Ma al successo e alla sostenibilità e scalabilità del Research Insight | THE NEW BANKER IN THE DIGITAL WEALTH modello, hanno concorso altri elementi che hanno
10 Ma l’insidia di lanciare un programma di per fare una proposta al cliente; l’apertura del c/c e le CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | trasformazione digitale e poi non ottenere il beneficio altre fasi più amministrative dell’onboarding atteso è dietro l’angolo. potrebbero avvenire in un secondo momento; Come IBM, ci sentiamo infatti di suggerire - come la costruzione della proposta di investimento approccio chiave per il successo di un programma di dovrebbe essere supportata da strumenti di trasformazione digitale – la definizione di una chiara simulazione, uno spazio in cui il consulente possa strategia di trasformazione, che consideri gli configurare più portafogli, confrontarli, fare what if obiettivi del piano strategico della Banca, i vincoli analysis, analizzare i suggerimenti del Comitato temporali, le esigenze espresse dai banker investimenti centrale, considerare le preferenze del (normalmente un backlog lunghissimo...), le cliente, conservare comunque le simulazioni, e poi competenze interne per garantire il time to market inviare al cliente la proposta ritenuta più corretta; e, della iniziativa. per parlare di efficacia del processo e di E che, ancora una volta, consideri il banker o il riduzione dell’effort richiesto al banker in consulente finanziario centrali: il loro coinvolgimento attività di back office, il cliente dovrebbe poter firmare nel macro disegno della strategia è cruciale, chiave di digitalmente la proposta, eventualmente chiedendo successo. E ogni realtà deve affinare la propria maggiori spiegazioni nel corso di un incontro con il strategia, identificare iniziative tattiche, che possano proprio consulente, incontro fisico o attraverso essere lanciate velocemente anche per assecondare strumenti di digital collaboration; gli ordini sottostanti alcuni bisogni immediati di consulenti (e di clienti), e la proposta, una volta firmati, dovrebbero essere quelle più strategiche, che poi connoteranno immediatamente sottomessi, avendo creato l’immagine dall’azienda sul mercato. integrazione completa tra la simulazione, la Molte istituzioni hanno già avviato programmi di generazione della proposta, l’invio al cliente, le sue evoluzione e trasformazione del modello di business, firme e, infine, la gestione immediata degli ordini, introducendo elementi di innovazione sia di business senza bisogno di ulteriori imputazioni su altri che tecnologici, e lo stato dell’arte dipende dalla strumenti; maturità della Banca nell’accogliere l’innovazione e immaginarsi e disegnare il proprio percorso verso un Questo punto, che sembra di buon senso, è forse nuovo modello di azienda, che possiamo definire quello su cui ancora non troviamo completa Cognitive Enterpise. integrazione e automazione, e continua a richiedere molto tempo per il banker o per le strutture di back; https://www.ibm.com/thought-leadership/institute- ma è il post vendita l’attività più onerosa e forse business-value/report/cognitive-enterprise – proprio per questo – meno seguita dal consulente, soprattutto quando sono coinvolti portafogli mass- Nello schema seguente, abbiamo rappresentato – ad affluent. E’ però anche l’attività che, tenendo vivo il alto livello – la value chain della Consulenza portafoglio con ribilanciamenti che allineino il Finanziaria, lo stato dell’arte delle iniziative in corso e portafoglio del cliente alla strategia iniziale decisa, le evoluzioni a cui quasi tutti i player hanno pianificato consente al cliente finale di avere sempre un di realizzare. portafoglio rispondente ai propri bisogni e obiettivi e, Senza analizzare ogni passo del processo, riteniamo alla Banca, di generare profitto da attività di chiave che il banker o consulente sia supportato consulenza e sottoscrizione nuovi prodotti. E dunque soprattutto nei seguenti momenti: perché non supportare digitalmente le attività di post vendita in carico al banker, al consulente finanziario e, nella fase di onboarding di un potenziale cliente, in alcuni casi, anche al gestore di filiale, affinché il post che dovrebbe poter essere fatto anche in mobilità; il vendita sia correttamente indirizzato? banker dovrebbe poter censire un prospect almeno fino al questionario mifid, che dovrebbe diventare un questionario più ampio, in grado di raccogliere anche i bisogni del cliente, i suoi obiettivi di vita, di investimento e di protezione, le eventuali posizioni presso terzi, le preferenze; solo dopo questo processo di “conoscenza” il banker ha gli elementi © CeTIF 2019 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
11 CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | Fig.2 Evoluzione Digitale del processo di consulenza finanziaria ED ECCO CHE ENTRA UN NUOVO MA È UN BUSINESS REDDITIZIO E PROTAGONISTA “DIGITALE” SOSTENIBILE PER LA BANCA O PER LA FINTECH? NO, ASSOLUTAMENTE, Come nei libri gialli, dove alla fine si scopre che il NEANCHE NEI LARGHI SPAZI US colpevole è il maggiordomo, qui iniziamo ad introdurre un nuovo personaggio, noto nel mercato Tanto che è molto interessante guardare come la del Wealth Management come Robo Advisor: home page di questi primi roboadvisors, come insieme cerchiamo di capire se è colpevole o se, più Betterment, hanno nel tempo cambiato la realisticamente, è un egregio supporto al servizio di comunicazione: i clienti ora hanno i capelli grigi, consulenza finanziaria. dietro agli algoritmi viene assicurato che vi sono Iniziamo a dire che il termine è veramente molto, persone esperte, un financial advisor fisico è sempre a troppo abusato. disposizione. In sintesi, il robo advisor B2C, a supporto diretto dell’investitore, è dunque stato un ottimo modo di ingaggiare i clienti, per poi Ormai il mercato conosce perfettamente i primi casi traghettare quelli più interessanti verso la consulenza US, ma anche Europei, di Robo Advisors (B2C) che finanziaria più tradizionale, e più redditizia. sono stati capaci di ingaggiare molti clienti, collocando portafogli in ETF, quindi a basso costo, applicando fee Riteniamo che sia comunque una ottima scelta bassissime. La caratteristica di questi “consulenti strategica. Se, appunto, viene considerata strumento automatici online” era di avere una user experience di engagement. molto ingaggiante, facile, con termini semplici, accessibile a tutti, compresi i potenziali clienti che, Ma se invece volessimo supportare i nostri consulenti fino a quel momento, erano stati più risparmiatori che finanziari, i banker o i gestori nel post vendita, nel investitori e, comunque, mai serviti dalla consulenza processo di ribilanciamento di portafoglio, finanziaria. nell’incrementare la frequenza di visite del cliente, in sintesi, nell’aumentare la possibilità di rendere più Algoritmi molto buoni, capaci di elaborare i dati di profittevole per la banca il servizio erogato? portafoglio, i dati di mercato, le informazioni del Si può? Si, si può, e non è neanche troppo profilo del cliente, alcune informazioni di marketing, complicato. supportavano e supportano la generazione di portafogli di investimento e la gestione della loro “manutenzione”, attraverso ribilanciamenti periodici. Research Insight | THE NEW BANKER IN THE DIGITAL WEALTH
12 Perché se il famoso assistente/robo, nella modalità ribilanciamento, sfruttando tutto l’universo investibile CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | B2C, è un buon strumento di ingaggio di nuovi clienti, che la banca mette comunque a disposizione del noi pensiamo che l’assistente digitale/robo B2B (o consulente o del gestore. Robo 4 Advisors), cioé quello che supporta il banker o il consulente, e non il cliente finale, possa Ma siccome Mr Watson è colto e attento, aiuta il significativamente aiutare il processo, creando – per nostro consulente, sempre disponibile a fornire conto del banker – le proposte di investimento. informazioni, fornendo la story telling a supporto della Le stesse naturalmente atterrano sulla scrivania del proposta, raccontando i criteri del ribilanciamento, banker che le deve e le può modificare, ma può farlo spiegando i prodotti finanziari o assicurativi anche solo per i clienti che vuole seguire selezionati, garantendo quindi al banker, al consulente direttamente, magari perché hanno portafogli più o al gestore gli elementi utili e necessari per significativi. sostenere la discussione con il cliente. Se poi ci spostiamo nel mondo della consulenza Naturalmente Watson IBM è molto più che un erogata dai gestori di filiale, e pensiamo al numero di assistente e, soprattutto, si scopre che non è clienti serviti, capiamo quanto il servizio sia ”colpevole”, non si sostituisce al consulente che, inevitabilmente poco personalizzato, quanto poco invece, trova in Watson l’aiuto necessario per frequenti siano gli incontri e, quindi, i momenti di erogare un servizio di alta qualità, concentrandosi revisione del portafoglio, e dunque quanto l’attività di sulle attività di sviluppo delle relazioni e del proprio consulenza finanziaria erogata ai segmenti mass, mass- portafoglio, garantendo al cliente finale tutte le affluent, attraverso le reti di gestori di filiale sia poco informazioni relative alla proposta e ai suoi costi in redditizia. modo chiaro e trasparente. Ed è un vero peccato, sia per la banca che per il Con l’introduzione di Watson, strumento cognitivo a cliente finale. supporto del processo di consulenza finanziaria, la Banca intraprende il percorso di trasformazione in E allora interviene il nostro assistente Robo4Advisor, “Cognitive Enterprise”. che iniziamo a chiamare Mr. Watson, che, guidato da driver e kpi impostati, analizza i portafogli, seleziona https://www.ibm.com/thought- quelli da ribilanciare (per mercato, per rischio, per leadership/institute-business- cambio dei bisogni, per indicazioni di marketing, ...) e, value/report/cognitive-enterprise considerando il profilo del cliente, crea le proposte di Figura: Driver del processo automatico di generazione di proposte di ribilanciamento di portafoglio © CeTIF 2019 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
LA RELAZIONE CONSULENTE-CLIENTE E LA DIGITALIZZAZIONE DEL WEALTH MANAGEMENT – 13 3 CeTIF Digital Wealth Management HUB 2019 | Paola Soccorso1 L’intervento riprende gli esiti della ricerca sulla del valore) e il modello robo4advisor (servizio B2B – diffusione della consulenza automatizzata condotta business to business – che pone gli strumenti dalla CONSOB in collaborazione con la Scuola automatizzati a supporto del consulente). Il secondo Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università Bocconi, parametro riguarda l’eventuale appartenenza degli l’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’ e operatori a un gruppo finanziario già attivo nel l’Università degli Studi di Verona2, illustrati in comparto dei servizi di investimento e individua due dettaglio nel Quaderno FinTech n. 3, La macro-categorie di providers: start-ups stand alone e digitalizzazione della consulenza in materia di robo advisors di matrice bancaria. investimenti finanziari, a cura di Nadia Linciano, Paola Le principali caratteristiche dei modelli di business dei Soccorso (CONSOB) e Raffaele Lener (Università di robo advisors sono state delineate sulla base di dati e Roma ‘Tor Vergata’), disponibile al sito: informazioni raccolti mediante incontri e questionari http://www.consob.it/web/area-pubblica/fintech. In somministrati agli operatori e delle analisi dei siti web secondo luogo, l’intervento richiama le evidenze sulla dei robo advisors e dei questionari di profilatura della domanda di consulenza da parte dell’investitore retail clientela utilizzati dagli stessi robo advisors ai fini della raccolte dalla CONSOB nell’ambito dell’Osservatorio valutazione di adeguatezza. sulle scelte di investimento delle famiglie italiane Lo studio individua tre elementi distintivi (fattori (illustrati nel Report on financial investments of Italian critici di successo) della consulenza automatizzata households: http://www.consob.it/web/area- rispetto al servizio tradizionale: il prezzo, pubblica/report-famiglie) e di un esercizio di mirroring l’accessibilità del servizio e l’usabilità dei siti dei robo consulente-cliente realizzato in collaborazione con advisors. Nel corso degli incontri con gli operatori è l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei emerso, tuttavia, che a tali fattori critici di successo si consulenti finanziari (OCF), l’Università Roma Tre e affianca l’interazione tra cliente e consulente, che FINER. orienta il mercato verso la valorizzazione della relazione ‘umana’ anche nell’ambito della consulenza L’OFFERTA DI CONSULENZA IN ITALIA automatizzata. L’unico modello diffuso in Italia, difatti, La ricerca CONSOB-Università ha coinvolto 20 è quello ibrido, che combina il canale web con la operatori, di cui dieci intermediari tradizionali, sei possibilità di contattare un consulente fisico in una o providers di servizi online dedicati anche agli investitori più fasi del processo a seconda dell’operatore. retail (i robo advisors), un asset manager che offre online In un’ottica prospettica, è stato valutato anche il servizi destinati agli investitori professionali e tre contributo che i soggetti già attivi nel comparto della software houses. consulenza possono dare allo sviluppo del robo advice. I soggetti attivi nell’ambito della consulenza A tal fine il gruppo di lavoro CONSOB-Università ha automatizzata che hanno collaborato al progetto, raccolto informazioni presso dieci banche (gruppi complessivamente nove, sono stati classificati sulla universali o banche-reti), rappresentative di oltre il base di due parametri. Il primo riguarda l’intensità 50% degli asset under management in Italia a metà dell’automazione e distingue tra il modello cosiddetto 2017. La maggior parte degli istituti incontrati dichiara puro (servizio B2C – business to consumer – di aver già automatizzato specifiche fasi della automatizzato in tutte le sue fasi), il modello ibrido prestazione del servizio di consulenza e di avere (servizio B2C che combina e/o alterna l’elemento intenzione di procedere anche con riferimento ad umano e quello digitale in una o più fasi della catena altre aree. 1.Ufficio Studi Economici, CONSOB 2. Il Quaderno raccoglie i contributi di: L. De Bernardis, P. Ferrara, N. Linciano, P. Soccorso – CONSOB; E. Palmerini, S. Alberti, P. Cuzzola - Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; F. Annunziata, C. Mosca - Università Bocconi; R. Lener, M. Giorgi - Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’; M. de Mari, C. Ghielmi - Università degli Studi di Verona Research Insight | THE NEW BANKER IN THE DIGITAL WEALTH
14 La digitalizzazione di una o più fasi del processo viene sulla relazione e sulla cura del cliente come leve considerata strumentale ad ampliare gli spazi che il strategiche. CeTIF Wealth Management 2019 HUB 2019 | professionista può dedicare alla cura della relazione con i clienti, continuando quest’ultima a rivestire un PROFILI DI ATTENZIONE PER LA TUTELA ruolo centrale nel modello di business. Le modalità DELL’INVESTITORE concrete di realizzazione dei progetti di progressiva Alla luce del quadro normativo esistente e del automazione vanno dall’acquisizione di servizi in dibattito internazionale su benefici e rischi connessi outsourcing da soggetti terzi, a partnership con imprese con la diffusione della consulenza automatizzata, la FinTech, all’innovazione in house mediante l’istituzione ricerca CONSOB-Università analizza le specificità di un innovation team per lo sviluppo di algoritmi, della consulenza prestata dai robo advisors. Tra le software proprietari e competenze in tema di big data possibili criticità derivanti dalla diffusione del robo analytics. advice, sono stati valutati, in particolare: il rischio di elusione della normativa in tema di consulenza in LA DOMANDA DI CONSULENZA IN ITALIA materia di investimenti da parte di new comers non I dati dell’Osservatorio sulle scelte di investimento ricompresi nel perimetro tracciato dalla disciplina delle famiglie italiane CONSOB evidenziano che, MiFID; il rischio che gli algoritmi alla base della quando si tratta di prendere decisioni di investimento, consulenza automatizzata si rivelino poco trasparenti, più della metà degli investitori preferisce affidarsi ai rigidi, vulnerabili ad attacchi informatici o a consigli di amici, parenti e colleghi (informal advice), il malfunzionamenti, ovvero inadeguati a garantire la 30% circa sceglie prevalentemente in autonomia, qualità e l’adeguatezza del consiglio di investimento e mentre solo poco più del 20% si rivolge a un la privacy del cliente, sollevando criticità sul piano sia consulente e/o affida i suoi risparmi a un gestore. della trasparenza sia dell’organizzazione dell’attività; le Al dato sull’affidamento all’esperto si accompagna criticità derivanti dall’automazione della profilatura l’evidenza di una bassa conoscenza del servizio di del cliente e della (eventuale) inadeguata consulenza. Il Rapporto 2016 mostrava che più valorizzazione nel disegno dell’algoritmo dei dell’80% dei non investitori e circa il 50% degli meccanismi cognitivo-comportamentali che possono investitori non era in grado di identificare nella condizionare le scelte di investimento individuali. consulenza e nella gestione di portafoglio i servizi che garantiscono il più alto livello di tutela per effetto dell’obbligo della valutazione di adeguatezza dei prodotti al profilo del clienti, mentre il Rapporto 2018 evidenzia che il 70% dei non investitori non è in grado di definire il servizio di consulenza (il dato migliora solo di poco per il sotto-campione degli investitori) e che più dei due terzi degli intervistati non conosce le caratteristiche distintive della consulenza indipendente. Dalle rilevazioni 2018 emerge, inoltre, che il 37% degli intervistati è convinto che la consulenza sia gratuita, mentre il 45% non sa se il consulente viene retribuito. Nel complesso, poi, il 50% circa degli investitori non è disposto a pagare per il servizio. Dall’esercizio di mirroring risulta, infine, che la relazione consulente-cliente si caratterizza per taluni disallineamenti nella percezione di alcuni dei principali elementi della decisione di investimento, che generano una distanza tra i due soggetti su cui è necessario riflettere se si vuole continuare a investire © CeTIF 2019 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
CeTIF - Università Cattolica Via San Vittore, 18 - 20123 Milano Tel. +39 02 7234.2590 E-mail: cetif@unicatt.it www.cetif.it
Puoi anche leggere