IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI - COVID - Ingenio

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IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI - COVID - Ingenio
IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA NEI
CANTIERI – COVID - 19
La volontà di non fermarsi – azioni – cautele – visione

Ing. G.G. AMARO – GAeengineering srl [Responsabile dei lavori e Coordinatore della sicurezza in fase di
Progettazione ed Esecuzione]
Arch. Patrizia Ganzi - GAeengineering srl[Responsabile Settore Coordinamento Sicurezza Cantieri].
Team GAeengineering srlUfficio Sicurezza Cantieri: Arch. Sabrina Contiero, Arch. Miriam Garramone, Arch. Claudia
Moroni, Arch. Salvatore Perret, Ing. Cristina Targhetta

L’articolo tratta dell’approccio di GAeEngineering srl ha attuato nella gestione dei cantieri, coinvolti
dall’emergenza COVID-19 dall’emanazione del primo DPCM del 21 febbraio 2020 sino al DPCM del 22
marzo2020, con unduplice obiettivo: la salvaguardia della salute e della sicurezza a 360°, la
ripianificazione delle attività per esser pronti a ripartire appena il contesto normativo nazionale lo
consentirà.

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COVID-19 - QUALE EMERGENZA– AZIONI – CAUTELE – VISIONE

Nonostante da qualche mese [dicembre 2019 - gennaio2020] le notizie provenienti dalla Cina, relative
all’emergenza COVID-19, non fossero così rassicuranti, nessuno di noi immaginava di doversi trovare
adaffrontare un’emergenza con una così rapida diffusione del contagio, estensione territoriale e gravità
per la perdita di vite umane.

L’emergenza CIVID – 19 ha portato ad attenzionare, valutare ed attuare, vista l’origine e la tipologia
emergenziale a valere sulla salute pubblica, quegli aspetti che per la tipologia propria del mondo
dell’edilizia avevano ed hanno una marcata rilevanza al fine di tutelare la salute e la sicurezza non solo
dei lavoratori, in quanto tali, bensì di tutte quelle persone con cui le stesse potevano essere venute in
contatto o potevano andare in contatto sia in cantiere che all’esterno dello stesso. Obiettivo: mettere in
atto azioni organizzative coordinate con misure di prevenzione e protezione finalizzate al contenimento
della diffusione del COVID – 19.

L’esperienza vissuta e maturata nel periodo dal 21.02.2020 fino ad oggi, pervasa inizialmente dalla
mancanza di certezze, visioni di inconsapevolezza nei ruoli e delle corrispondenti responsabilità e delle
azioni da mettere in atto, ha messo in evidenza, nel nostro panorama, come poche sono state le aziende
in grado di attuare rapidamente le prime misure di prevenzione e contenimento richieste dalle
istituzioni. Di contro la maggior parte si sono trovate impreparate con particolare riferimento alle azioni
di carattere organizzativo. Forse è stata per tutti ed a tutti i livelli,la “prima volta”.Resta comunque
evidente come la tipologia dell’agente e del corrispondente rischio,indicato come “rischio biologico
generico” [Cfr. Protocollo del 14.03.2020] permette di comprende la deroga temporale, di cui all’art.16
del D.L. 17.03.2020, che ci consente di qualificare le mascherine chirurgiche come D.P.I..

Bisogna inoltre considerare che situazioni come quelle in essere, che riguardano aspetti epidemiologici
propri della sanità pubblica, non sono mai state contemplate né ipotizzate, dalle norme

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antinfortunistiche, in quanto il “rischio biologico”, così come trattato dal D.LGS 81/08 e s.m.i., è riferito e
ne è quindi richiesta la valutazione del rischio, quando lo stesso si “connota” inun processo produttivo o
in ambiti dove vi è la presenza di “agenti biologici”.Questa evenienza deve far pensare come, nel futuro,
debba prendersi in considerazione situazioni come quelle che oggi stiamo vivendo inserendo nel PSC
una attenzione che indichi come il CSE debba, durante la fase di realizzazione dell’opera,
verificare/accertare, attraverso i canali istituzionali, la possibilità di eventuali fenomeni di diffusione di
virus che possono avere rilevanza ai fini dell’igiene e salute pubblica con riflessi sull’attività lavorativa
del cantiere. In tale logica valuterà altresì la definizione del sistema degli accessi e degli spazi da
destinare ai servizi igienico assistenziali.

Nel periodo che si esamina sono state emanate plurime disposizioni normative contenenti anche misure
di restrizione utili al contenimento dapprima dell’epidemia e poi pandemia che via via ha coinvolto tutto
il paese, l’Europa e il mondo; disposizioni suscettibili di attuazione, sin dal primo momento anche nel
contesto dei cantieri edili.

Attenendosi ai principi generali in materia di salute e sicurezza ci si deve soffermare al principio
costituzionale posto a difesa del “diritto alla salute” (art. 32, Costituzione), che deve orientare anche la
lettura dell’art. 2087 del codice civile.

La valutazione del rischio e le trattazioni in merito a misure di prevenzione e sicurezza da adottare non
possono pertanto non tenere in conto delle disposizioni normative in esame che diventano parte
integrante del processo valutativo di analisi.

L’esperienza che descriviamo è quella maturata da GAeengineering srl ove svolge attività di
coordinamento per la sicurezza in cantieri situati in territorio particolarmente interessato
dall’emergenza epidemiologica.

Nello schema temporale e delle azioni, riportato nel seguito, viene rappresentata l’evoluzione delle
disposizioni emesse dagli organi del Governo centrale e dalle Regioni, nonché le “linee guida del
MIT”unitamente alla “ linea guida cantieri”, sino ad arrivare al decreto legge del 25 marzo 2020.
Decreto-legge questo che ha l’obiettivo di riordinare le misure sino a quella data emanate, in modo che
le stesse siano utile riferimento per i DPCM successivi, tracciando così una unica linea comune di intenti
e di azioni fra Governo centrale, Governo Regionale e Comuni.

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Parallelamente al susseguirsi, a volte anche frenetico, delle varie disposizioni via via emanate e sulla
base delle specificità di ognuna delle stesse e dei periodi di loro attuazione e validità, sono state studiate
e messe in atto azioni messe in atto sia per il ruolo di Responsabile dei Lavori sia per il ruolo di CSE,con
l’obiettivo di allineare la gestione del cantiere alle nuove esigenze.

Si intende che, in ragione dell’analisi normativa condotta il ruolo di protagonista spetta al Datore di
Lavoro delle imprese coordinate, in analogia a quanto avviene con i POS, da parte dell’impresa
affidataria principale. Alla fine di questa fase, conclusasi in molti casi con la sospensione dei lavori, è
emerso come, in linea generale, il complessivo sistema di “sicurezza” approntato abbia dovuto
conoscere un affinamento per poter rispondere alle nuove esigenze emergenziali. Si intende che senza
una buona organizzazione precedente le misure di contenimento non sono affrontabili ma anche
quando la buona organizzazione è presente certune tipologie di lavorazioni hanno richiesto per la loro
intrinseca natura un momento di ripensamento. In taluni casi non è stato comunque possibile pensare
ad una continuità delle lavorazioni

Qui di seguito si riportano alcune delle circostanze rilevate, in uno dei cantieri gestiti da GAe nel ruolo di
RL, che hanno comportato la sospensione dell’attività lavorativa:
       poter reperire sul mercato i D.P.I. utili a costituire barriera tra gli operai; dispositivi questi che tra
        l’altro, anche per esigenze igieniche, hanno necessità di frequente ricambio/sostituzione.
       poter disporre, all’esterno dell’area di cantiere dei servizi di ristorazione utili a sostituire il servizio
        mensa per gli operai che, ai fini dell’attuazione del DPCM è stato preventivamente sospeso
        chiudendone l’accesso. Al contempo è impensabile realizzare una mensa per 500 persone per
        rispondere adeguatamente alle distanze ordinate dal DPCM, essendo ad oggi occupate 280
        persone, così come è ingestibile una turnazione nell’uso degli spazi ad oggi a disposizione.
       disporre del monta-persone ALIMAK nel rispetto delle distanze ordinate dal DPCM per il numero
        di operai attualmente impegnato in cantiere ed è impensabile predisporre l’installazione di
        ulteriori due monta-persone.

L’approccio partecipativo ed incisivo, proprio del nostro team, ha portato ad attivare, sin da subito,
disposizioni in coerenza con le misure“igienico-sanitarie” di protezione e contenimento contro la
diffusione del visus, così come evincibili immediatamente dai DPCM, ed altre norme.
L’applicazione di queste disposizioni è stata accompagnata ed in alcuni casi anche preceduta da riunioni
di coordinamento con le imprese, di natura straordinaria,con l’obiettivo comune di provare a
riorganizzare le attività lavorative sulla base di tale emergenza e delle conseguenti misure di sicurezza a
carattere prettamente igienico–sanitario da inserire nel contesto del cantiere e delle relative lavorazioni.

Dalle prime disposizioni sino al DPCM del 9 marzo, le azioni contenitive risultavano prevalentemente a
carico del datore di lavoro che, con l’ausilio del medico competente, aveva l’obbligo di garantire la
continuità del lavoro in condizioni adeguate al fine del “contenimento” della diffusione del Virus COVID-
19. Nella visione di GAe le comunicazioni prevedevano come l’aggiornamento del PSC avvenisse,
secondo lo standard GAe, attraverso Appendici e Disposizioni emesse contestualmente all’emanazione
di Decreti e/o Ordinanze governative, in merito alle cautele per il contenimento da adottare con
richiesta di redazione di idoneo “protocollo”a valere sul General Contractor. Mentre la valutazione degli
oneri della sicurezza doveva essere rendicontata, indipendentemente e prima ancora della decisione
sulla loro imputazione, anche in ragione della nuova e particolare esigenza non direttamente correlata
con le attività di cantiere.
In particolare le disposizioni emesse contengono le seguenti indicazioni e/o richieste:
     Necessità di messa in sicurezza del cantiere preliminarmente alla chiusura – attività quindi
         eseguita di concerto con l’impresa e riportata in apposito verbale
     Necessità di mantenere attivo il servizio guardiania
     all'ingresso in cantiere deve essere presente un’informativa delle principali norme di igiene e
         salute pubblica indicati dal Ministero della Salute come riportati nell'allegato 1 del DPCM del 8
         marzo 2020;

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    messa a disposizione di igienizzanti per le mani
       chi entra in cantiere deve avere DPI personali e non promiscui, indossare abiti da lavoro idonei
        alla mansione;
    chi lavora in cantiere deve essere dotato (oltre che dai soliti DPI idonei alle lavorazioni) di
        apposite mascherine protettive solo se le distanze con gli altri addetti può essere inferiore ad
        1,00 mt
    privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto, o in
        alternativa dare disposizioni di rispettare il “criterio di distanza droplet” (almeno 1 metro di
        separazione tra i presenti);
    regolamentare l’accesso agli spazi, programmando il numero di accessi contemporanei o dando
        disposizioni di rispettare il “criterio di distanza droplet” (almeno 1 metro di separazione tra i
        presenti
Tali attività di base, da sviluppare e organizzare operativamente attraverso il Protocollo dell’impresa
unitamente alla rivisitazione del cronoprogramma, consentiranno al CSE, sentito il Committente, di
valutare i costi della sicurezza aggiuntivi e specifici determinati da tale emergenza.

Questa visione, così come le disposizioni contenute negli aggiornamenti del PSC, hanno di fatto
anticipato alcune tematiche successivamente inserite nelle disposizioni normative via via susseguitesi.

                 Fig. 1–Azioni messe in campo da imprese e disposizioni da DPCM e Ordinanze Regionali

Sulla base delle fondamenta del DPCM 11.03.2020,con il Protocollo del MIT14.03.2020 e con le linee
guida cantieri del 19 e del 24 marzo 2020, la definizione del ruolo del Committente e del CSE è stato
definitivamente inquadrato e chiarito.
Prima di allora, per quanto a nostra conoscenza, la maggior parte dei Coordinatori hanno posto in essere
una attività di interpretazione a fronte di una normativa pensata per proteggere il lavoratore dal rischio
della lavorazione e non da un rischio esterno al cantiere stesso in taluni casi, come è il contagio. Sanno
bene i coordinatori che fra la fine di febbraio e il protocollo si è dovuto rincorrere e tamponare anche le
esternazioni delle imprese che parallelamente alle questioni legate alla tutela della salute dei lavoratori
ponevano l’accento sulla difficoltà sia di approvvigionarsi di DPI sia di garantire il distanziamento fisico
fra gli operatori, nelle aree destinate ai cosiddetti servizi igienico sanitari e in quelle di convergenza dei
flussi per raggiungere i vari livelli. Circostanze queste che mettevano in luce anche aspetti legati agli
obblighi contrattuali ed alle relative conseguenze in termini di ritardo e quindi con la possibilità di essere
soggetti a penali.

Il CSE ed il Committente diventano così parte attiva del processo e garantiscono l’attuazione dei
protocolli proposti dalle imprese attraverso: la “contabilizzazione” dei costi aggiuntivi per la sicurezza

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discendenti dalle nuove misure intraprese per garantire il contenimento del COVID-19 e di verifica (Il
committente) che le stesse vengano adeguatamente applicate.

Quindi è stata chiara l’esigenza di fornire al mondo delle committenze, dei professionisti e delle imprese
delle “disposizioni” che risultassero una chiara guida per applicare le misure dettate dal DPCM e dai
protocolli.
Queste disposizioni sono state divulgate dal Team Sicurezza Cantieri, già a partire dai primi
provvedimenti emanati nel mese di febbraio erano state trattate come un’“Appendice” del Piano di
Sicurezza e di Coordinamento.
L’appendice

    “DISPOSIZIONI PER DEFINIRE UNA LINEA UNICA E CONDIVISA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE DEL
  CANTIERE IN ATTUAZIONE DEI PROTOCOLLI CONDIVISI E SOTTOSCRITTO IN DATA 14.03.2020-19.03 E
                   24.03.20 E AGGIORNAMENTI DPCM E ORDINANZA REGIONALE”;

di fatto raccoglie e ordina temporalmente per logica ed attuazione le norme, le ordinanze, nonché gli
Ordini di servizio delle Direzioni Lavori e le comunicazioni e valutazioni delle imprese in merito a tale
emergenza.
Attraverso l’aggiornamento del Piano di Sicurezza e di Coordinamento si accompagna l’impresa entro un
processo che vedrà la stessa, in applicazione di un proprio protocollo aziendale e quindi di cantiere, a
rivedere e rivalutare numericamente ed organizzativamente le aree logistiche, l’organizzazione del
servizio di guardiania, i controlli al personale (provenienza, contatti, misurazione della temperatura), le
modalità di lavoro, le interferenze tra le squadre e tra i singoli operatori.
In questo periodo ed al fine della riapertura dei cantieri, Gae Engineering sta lavorando per rendere
operativi i protocolli elaborati dalle imprese a partire da una rivisitazione del cronoprogramma e ad una
rimodulazione delle attività in cantiere.

Tale attività risulterà utile a ridefinire e ridimensionare gli spazi e le aree logistico assistenziali utili alle
maestranze nonché a determinare ed organizzare i flussi di accesso e di uscita dal cantiere.

                             Fig. 2 – Ipotesi riorganizzazione flussi accesso in cantiere

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Relativamente alla scelta dei D.P.I. il DL 17.03.2020 nr°18 considera tali anche le maschere chirurgiche
ma in merito all’opportunità e alla scelta, derivante comunque da un processo di valutazione dei rischi
ma anche organizzativo, si è rimandato ai Datori di lavoro di concerto con il Medico competente
[valutazione per ogni lavoratore di patologie che possono aggravarsi per un eventuale contagio COVID
19] la scelta del dispositivo più idoneo da far adottare ai lavoratori.
Tali misure inserite nel “protocollo della sicurezza” ritagliato sulle caratteristiche dell’opera, del relativo
cantiere e sulla tipologia delle lavorazioni da attuare in queste condizioni di emergenza comportano
delle incidenze sui costi della sicurezza. Incidenze queste che possono essere valutate compiutamente
solo a valle della riorganizzazione e rimodulazione delle attività da parte delle Imprese e dei General
Contractor.
Ma soprattutto è importante sottolineare che l’emergenza COVID ha costretto le Imprese affidatarie e di
conseguenza anche i Committenti, i Responsabili dei Lavori, le Direzioni Lavori ed i CSE a rivedere le
modalità operative proprie dell’attività d’impresanonché, per tale effetto, le modalità attraverso cui
attuare il coordinamento e l’interfaccia tra i soggetti aventi funzione nel processo di realizzazione e
gestione dell’opera durante la fase di costruzione.

               Foto 1-2 di operatori in cantiere in attuazione di DPCM ed Ordinanze-prima della sospensione

La promozione delle azioni di contenimento, le valutazioni del contesto e delle esigenze, anche dei
singoli imprenditori, sono sempre state condotte, dal Team Sicurezza Cantieri di GAe, di concerto con
l’impresa affidataria nell’ottica di un processo partecipativo.

Questo potrà avvenire prevedendo nel protocollo i seguenti aspetti gestionali ed operativi:

    1) Sanificazione delle aree logistiche, degli uffici e del cantiere (comprese macchine ed
       attrezzature)
    2) Dotazione di servizi igienici e lavabi ai piani del fabbricato con detergenti disinfettanti-
       segnalazione con cartelli
    3) Affissione di cartellonistica informativa in tema COVID-19 in tutte le aree operative e logistiche
       del cantiere.
    4) Aggiornamento del Piano di emergenza del cantiere

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5) Turnazione delle squadre in modo da determinare il numero massimo di persone in
   accesso/uscita dal cantiere per fasce orarie per non creare file con attese eccessive e consentire
   ai lavoratori di mantenere le distanze di sicurezza e di non intralciare la pubblica via.
   Potrebbe essere necessario prevedere più varchi e/o tornelli di accesso/uscita per dividere i
   flussi e agevolare gli stessi.
   Nella gestione dei flussi dovrà essere presa anche in considerazione la distribuzione delle
   maestranze all’interno del cantiere che, nel caso di edifici di elevata altezza ordinariamente
   avviene con utilizzo di montacarichi da cantiere o ascensori propri del fabbricato già resi
   disponibili a tale uso. L’utilizzo dell’ascensore [Cfr. Fig. 3] dovrà essere regolamentato
   prevedendo un numero max. di persone pari alla metà o a un quarto delle condizioni ordinarie.
   La differenza numerica potrà essere stabilita dall’utilizzo di mascherine o dal mantenimento
   della distanza di almeno 1,00 mt tra gli utilizzatori.
   Si potrà prevedere che i primi piani dell’edificio (ad esempio i primi 5 piani ft) possano essere
   raggiunti attraverso le scale, con rispetto distanze e/o con mascherina), mentre l’accesso ai piai
   più alti potrà avvenire con montacarichi. Laddove possibile aumentare il numero di sistemi per il
   sollevamento di persone.

              Figura 3 - Esempio gestione capienza montacarichi cantiere al variare dei livelli di protezione

6) Dotare una persona in guardiania antistante all’accesso di cantiere di misuratore della
   temperatura per applicare, in caso di riscontro di persona con Temperatura > 37, 5 ° si
   procederà con allertamento delle autorità sanitarie e numeri di emergenza regionali. Il datore di
   lavoro dovrà dare riscontro alla Direzione Tecnica del cantiere ed al CSE di eventuali contatti con
   persone presenti in cantiere.
7) L’accesso avverrà con dotazione di D.P.I. adeguati (almeno maschera chirurgica) - anche la
   guardiania avrà in dotazione un kit di maschere protettive.
8) L’impresa dovrà segnalare su un registro tutte le attività di igienizzazione e sanificazione
   effettuate quotidianamente per le aree comuni e per i servizi generali attuando un Protocollo di
   sanificazione e utilizzando prodotti di sanificazione conformi alla Circ. 5443 del 22/02/20
   Ministero d. Salute
9) Ciascuna impresa dovrà registrare e rendicontare al General contractor/Impresa Affidataria
   l’igienizzazione quotidiana delle attrezzature e dei mezzi di cantiere

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10) Le attività in cantiere dovranno essere svolte indossando mascherine adeguate o attraverso il
        mantenimento della distanza di sicurezza, essendo la seconda opzioni di complessa attuazione
        tra i lavoratori di una stessa squadra, si propende ad accettare una soluzione che obbliga tutti i
        presenti ad indossare le maschere protettive.

Il progressivo inasprimento delle misure di contenimento, anche in ragione dell’impatto della
sovrapposizione fra Ordinanze Regionali e Ordinanze Governative, la cui efficacia reciproca è tema che
ha richiesto uno specifico approfondimento, prima dell’entrata in vigore della normativa di chiarimento,
hanno spesso costretto molte Imprese, Affidatarie ed I General Contractor, ad avviare un procedimento
di sospensione preventiva, condivisa fra le varie figure di responsabilità. La sospensione delle lavorazioni
ha comunque riguardato solo l’attività operativa in campo mentre non sono state sospese tutte le
attività tecniche funzionali allo sviluppo della programmazione, pianificazione unitamente a quelle
tecniche necessarie a garantire l’operatività gestionale tenuto conto che queste tipologie di attività
potevano e sono state gestite nel contesto del principio del “lavoro agile”..
Ad avvalorare questo scenario nei grafici seguenti viene rappresentano chiaramente la variabilità, circa
l’andamento dei flussi delle maestranze in cantiere, in relazione all’entrata in vigore delle richiamate
disposizioni.

                                Figura 5- Grafico Andamento presenze nei cantieri e stato cantieri

Di seguito si riporta una Tabella che sintetizza le azioni messe in atto nei cantieri in applicazioni di
Decreti e Ordinanze governative.

                   SINTESI NORMATIVA                                        AZIONI E MISURE CORRISPONDENTI
   limitazioni per attività tecniche d’ufficio in cantiere.   Attuare, in particolare per tutte le attività tecniche di
   informativa                                                progettazione      costruttiva,     gestione,    pianificazione,
   cartellonistica                                            approvvigionamento, sottomissione, in accordo con il
   disinfettanti nelle postazioni di lavoro                   Committente, il Responsabile dei Lavori, la Direzione dei
   distanze di 1.00 mt                                        lavori, il Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione,il
                                                               General Contractor e le imprese esecutrici il massimo utilizzo
                                                               delle modalità di lavoro agile per le attività di supporto al
                                                               cantiere che possono essere svolte dal proprio domicilio o in
                                                               modalità a distanza.
                                                               Siano incentivate le ferie maturate e i congedi retribuiti per i
                                                               dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla normativa

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vigente e dalla contrattazione collettiva per le attività di
                                                                 supporto al cantiere.
                                                                 Attuare una campagna mirata di informazione declinata anche
                                                                 attraverso idonea cartellonistica o sistemi interattivi di
                                                                 comunicazione mettendo a disposizione quanto necessario ai
                                                                 fini dell’attuazione di quanto indicato.
                                                                 Attuare una politica che consenta di rispettare la distanza
                                                                 interpersonale di 1,00 m. fra i lavoratori in tutte quelle
                                                                 situazioni in cui è necessario il confronto diretto dandosi
                                                                 altresì come principio quello di proteggersi.
   riorganizzazione attività della logistica e revisione        L’attuazione delle misure anti COVID 19 non può che passare
    cronoprogramma                                               attraverso una complessiva riorganizzazione della logistica di
   rimodulazione degli accessi                                  cantiere, delle modalità operative partendo dalle modalità di
                                                                 autorizzazione e gestione degli accessi.
                                                                 Questo processo deve essere un processo virtuoso che può
                                                                 prevedere la sospensione di quelle lavorazioni che possono
                                                                 essere svolte attraverso una riorganizzazione delle fasi
                                                                 eseguite in tempi successivi senza compromettere le opere
                                                                 realizzate o quelle che è possibile completare in continuità.
protocollo di sicurezza del cantiere.                            Siano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio valutando,
Documento elaborato dalle imprese ma condiviso da CSE            laddove non fosse possibile in relazione alle lavorazioni da
e committente; il protocollo contiene le misure attuative        eseguire rispettare la distanza interpersonale di un metro,
ai fini del contenimento del contagio quali ad Es.: verifiche    prevedere come principale misura di contenimento, dispositivi
temperature all’ingresso del cantiere; turnazione;               di protezione individuale. il coordinatore per la sicurezza
installazione di lavabi ed igienizzati ai piai dell’edificio o   nell'esecuzione dei lavori provvede ad integrare il piano di
dislocati in varie aree; informative e cartellonistica di        sicurezza e di coordinamento declinando la stima dei costi
buon comportamento                                               corrispondenti all’attuazione del protocollo. Ruolo importante
                                                                 sarà quello dei committenti, anche attraverso il Responsabile
                                                                 dei lavori, che dovranno vigilare affinché nei cantieri siano
                                                                 adottate le misure di sicurezza anti-contagio;
riorganizzazione attività e forniture.                           Devono essere rivalutati gli spostamenti all’interno e
Revisione della modulistica di accesso fornitori e visitatori    all’esterno del cantiere, contingentando l’accesso agli spazi
con divieto ad accesso di gruppi di visitatori                   comuni anche attraverso la riorganizzazione delle lavorazioni e
                                                                 degli orari di accesso al e verso il cantiere. Tale azione è di
                                                                 particolare rilevanza per quanto attiene le forniture e le
                                                                 attività di trasporto a discarica. Si tratta quindi di attuare un
                                                                 puntuale piano della logistica interna ed esterna.
coinvolgimento tra le parti sociali e imprese.                   Da non trascurare il principio della partecipazione fra i fari
il CSE deve essere consultato in merito al contenuto del         soggetti che hanno un ruolo in tema di garanzia della sicurezza
protocollo e rivisitazioni organizzative così come i RLS o       a tutela dei lavoratori; in tale ottica si deve considerare
RLST                                                             inserita l’indicazione che devono favorire intese tra
                                                                 organizzazioni datoriali e sindacali.
                                                                 Oltre a quanto previsto dal dpcm dell’11 marzo 2020, i datori
                                                                 di lavoro adottano il Protocollo di regolamentazione del
                                                                 cantiere, applicando, per tutelare la salute dei lavoratori
                                                                 presenti garantendo la salubrità dell’ambiente di lavoro,
                                                                 ulteriori misure di precauzione, da integrare eventualmente
                                                                 con altre equivalenti o più incisive, secondo la tipologia, la
                                                                 localizzazione e le caratteristiche del cantiere, previa
                                                                 consultazione del coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove
                                                                 nominato,           delle        rappresentanze          sindacali
                                                                 aziendali/organizzazioni sindacali di categoria e del RLST
                                                                 territorialmente competente.

       TABELLA 1 - COME ORIENTARSI TRA LE MISURE DEL DPCM 22.03.2020 – PROTOCOLLO DEL 14.03.2020 E LE LINEE
                                           GUIDA CANTIERI DEL 24.03.2020

La sospensione o rimodulazione delle attività è conseguente certo alle restrizioni ed al nuovo impianto
organizzativo che l’impresa è obbligata ad attuare, nonché alle criticità contingenti come la mancanza di
D.P.I. (nel caso specifico di protezioni per le vie respiratorie), o piuttosto la chiusura di servizi esterni, in
considerazione che molti addetti sono trasfertisti che normalmente usufruiscono di alberghi e ristoranti
delle zone in cui risultano insediati i cantieri. Si è potuto constatare, per esperienza, che anche con
riferimento ai cantieri delle cosiddette attività essenziali si sia potuto constatare la difficoltà delle

                                                                                                                                      10
imprese non tanto o non solo nell’eseguire le lavorazioni con una nuova organizzazione ma anche ed in
alcuni casi soprattutto nel garantire i servizi di supporto al personale in trasferta.
Nella tabella e nei grafici seguenti è chiaro numericamente e percentualmente, quanto, prima
dell’emissione del DPCM del 22.03.2020, le restrizioni, succedutesi nell’arco di due settimane abbiano
comportato una flessione negativa della presenza delle maestranze in cantiere, scontando l’effetto
sorpresa di uno scenario epidemiologico che fino a quel momento sembrava circoscritto.

                                                                                     NUMERO MAESTRANZE NEL PERIODO                                                                                                                            Data
RUOLO GAe

                                                                                                                                                                                                                                           sospensione
                        INTERVENTO
                                                     10/02/20

                                                                               17/02/20

                                                                                                         24/02/20

                                                                                                                                   02/03/20

                                                                                                                                                             09/03/20

                                                                                                                                                                                       16/03/20

                                                                                                                                                                                                                 23/03/20
                                                                    15/02/20

                                                                                              22/02/20

                                                                                                                        29/02/20

                                                                                                                                                  07/03/20

                                                                                                                                                                            14/03/20

                                                                                                                                                                                                      21/03/20

                                                                                                                                                                                                                                28/03/20
                                                                                                                                                                                                                                           temporanea
                                                                                                                                                                                                                                           cantiere[1]

                PORTA NUOVA GIOIA 22 [MI]
                                                         234                       255                       281                       292                       241                              0                         0               13/03/20
              Ristrutturazione edificio terziario
              PII Garibaldi Repubblica - NUOVO
                                                         108                       101                         81                        95                      105                              0                         0               13/03/20
             CENTRO DIREZIONALE UNIPOL [MI]
               EDIFICIO VIALE SARCA 223[MI]
                                                           51                        51                        48                        43                        45                             0                         0               13/03/20
             Riqualificazione edificio uso ufficio
                EDIFICIO RIPAMONTI 85 [MI]
                                                           20                        18                        20                        27                        25                             0                         0               13/03/20
 RL                   Opere di FIT OUT
CSE            PORTA NUOVA VARESINE[MI]
                                                                8                         9                         9                         7                         6                         4                         4               25/03/20
                      ACQUA DI FALDA
                 PORTA NUOVA ISOLA [MI]
                                                                8                         9                         9                         7                         6                         4                         4               25/03/20
                      ACQUA DI FALDA
              EDIFICIO VIA WINKELMANN [MI]
                                                                4                         5                         4                         3                         2                         2                         0               17/03/20
                 Recupero Edificio esistente
                EDIFICIO VIA MANGONE [MI]
                                                                3                         3                         2                         1                         3                         0                         0               13/03/20
                    Nuova realizzazione
             NUOVO PALAZZO UFFICI REGIONE
                                                           52                        51                        58                        55                        61                        55                        18                   24/03/20
                       PIEMONTE [TO]
                 INCUBATORE CIRPAK [TO]
                                                           39                        42                        21                        49                        48                             6                         0               19/03/20
                    Nuova realizzazione
CSE         INFRATO - Linea 1 Metropolitana [TO]
            Lotto 1 Tratta Collegno-Cascine Vica           33                        35                        31                        24                        25                        10                             4               22/03/20
                    Nuova realizzazione
                    UNIMI CA' GRANDA
                                                                4                         4                         4                         4                         0                         0                         0               12/03/20
            Intervento di adeguamento normativo
                                  TOTALE ADDETTI         564                       583                       568                       607                       567                         81                        30

[1] sono escluse, dalla sospensione, tutte le attività di lavoro agile connesse alla ripianificazione e alla
gestione del processo edilizio per poter ripartire in tempo “0”

                                    TABELLA 2 - NUMERO DI MAESTRANZE IMPIEGATE IN CANTIERE

                                                                                                                                                                                                                                                         11
FIGURA 6 - Grafico indicante e l’andamento decrescente delle presenze in cantiere nel periodo

Le misure messe già in campo, ed attuate nella fase transitoria dai cantieri preliminare alla sospensione
delle attività, ove richiesta dai DPCM, dovranno essere implementate e rese operative avendo quale
strumento il protocollo di sicurezza dello specifico cantiere ove la parte più significativa ed impattante
sarà quella della rimodulazione del processo di lavorazione e della logistica del cantiere integrata con la
pianificazione delle forniture e con le procedure di controllo preliminare all’accesso in cantiere.
Secondo questa logica è stata incentrata tutta l’attività di GAe sin dal primo momento con l’obiettivo che
la macchina di riavvio [o la prosecuzione del cantiere nel caso delle attività cosiddette essenziali] sia già
pronta a partire già dal primo giorno in cui sarà possibile riavviare le attività con la % di produzione
possibile. Tale opera è quindi stata incentrata nella individuazione di quanto necessario di come poterlo
approvvigionare e di come risultare subito operativi.
I protocolli che consentiranno la riapertura dei cantieri avvieranno una nuova “macchina” che si
muoverà quale parte integrante dell’applicazione del D.Lgs. 81/08 e con le norme antinfortunistiche. Al
CSE spetterà il compito di far interagire le varie misure e renderle compatibili e facilmente attuabili non
generando condizioni maggiormente critiche rispetto alle “normali lavorazioni”mentre al committente
spetterà monitorarle [CfrDoc. MIT PROTOCOLLO CONDIVISO DIREGOLAMENTAZIONE PER IL
CONTENIMENTO DELLADIFFUSIONE DEL COVID – 19 NEI CANTIERI EDILI – 19 marzo 2020] fermo
restando gli obblighi in capo all’impresa Affidataria e ai Datori di Lavoro delle imprese .
Non si nasconde comunque la possibilità che si ingenerino differenti vedute fra le imprese affidatarie ed
i Committenti con riferimento al ristori degli oneri di sicurezza comunque rendicontati, anche nel caso di
ristoro mediante le misure stratordinarie varate dallo stato.
Attraverso la promozione di sessioni informative che prevedono il coinvolgimento di tutte le imprese e
dei singoli lavoratori, l’alta vigilanza, con le azioni di verifica e controllo, potrà garantirsi l’attuazione
delle misure contenitive richieste dal nuovo quadro normativo emergenziale a cui deve unirsi il buon
senso operativo o senso comune e civico: questo deve aiutare ciascuno di noi ad affrontare
professionalmente ed umanamente l’emergenza definita dal COVID-19.

                                                   ^^^^^^^^^^^
Infine una riflessione per il futuro. La situazione venutasi a creare a seguito del COVID – 19 porta a
ripensare il ruolo di tutti gli attori della filiera. Il Committente, il team di progettazione, le Imprese, il
team della direzione lavori congiuntamente con il team di Project Management dovranno avere un
approccio volto ad includere e quindi valutare sin dalla fase di ideazione tutti i possibili e prevedibili
rischi funzionali a rallentare le lavorazioni di cantiere, incentrando ancor di più tale riflessione sulla
salute e sicurezza dei singoli lavoratori, considerando il cantiere una collettività nella collettività.

                                                                                                                 12
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