QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO

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QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
Febbraio 2018 - Anno 12 - Numero 1

Periodico della Parrocchia
di Santa Maria Nascente
Piazza Santa Maria Nascente, 2
20148 Milano
                                                                                                   Orario delle S. Messe a Santa Maria Nascente
PREFESTIVO ore 18.30 sabato/vigilie - FESTIVO ore 8.30 - 10.15 - 11.30 - 18.00 - FERIALE ore 8.30 - 18.00

QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE
LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
Carissimi parrocchiani                              finale del quarto secolo; la società, in
       siamo entrati nel mese di febbraio che       quel periodo, era in via di progressiva
vedrà quest’anno l’inizio del tempo liturgi-        cristianizzazione e molti pagani, che si
co della Quaresima che ci accompagna alla           convertivano al cristianesimo, chiede-
Pasqua di risurrezione. Tutti conoscono             vano il battesimo diventando catecu-
quanto sia importante la Quaresima per              meni.
un cristiano, in particolare per quel tratto        Il termine “catecumeno” proviene dal
che lo sollecita ad una conversione nella           greco katà-oikoumène e lo possiamo
memoria del proprio battesimo, giacché              letteralmente tradurre “davanti alla
proprio a tale finalità risponde questo tem-        chiesa”. Con esso si indicava la con-
po tradizionalmente caratterizzato da un            dizione di coloro che, ancora non
impegno particolare da parte di tutti i fede-       cristiani (perché non battezzati) non
li: riscoprire la propria identità di battezzati.   facevano ancora parte a pieno tito-
La Quaresima, infatti, non è stata inventa-         lo della Chiesa, ma vi erano vicini, vi
ta come tempo di penitenza dopo il carne-           erano proprio “davanti”, pronti per
vale; è andata piuttosto configurandosi nel         entrarvi a far parte mediante il battesi-
tempo (ci riferiamo qui ai primi sei secoli         mo e gli altri sacramenti dell’Iniziazio-
della storia della Chiesa) come periodo di          ne cristiana (la cresima e l’eucaristia).
preparazione al battesimo che veniva allora         Ebbene, la Quaresima nasce proprio in
amministrato dal Vescovo una sola volta             questo contesto storico e, come si può
all’anno e precisamente durante la veglia           ben capire, non tanto come generico
pasquale. Dire qualcosa a proposito delle           periodo di preparazione alla Pasqua,            Piero della Francesca, Battesimo di Gesù, 1440 ca.,
sue origini e, in riferimento ad esse, com-         bensì come tempo in cui i catecume-             Londra, National Gallery. L’opera, originariamente
prenderne i contenuti, può dunque essere            ni concludevano il loro cammino di              nell’Abbazia camaldolese di Sansepolcro (Arezzo), presenta
                                                                                                    una struttura ad arco nella parte superiore nella quale è
di aiuto a viverla con spirito rinnovato e          preparazione per ricevere il battesimo.         inscrivibile un cerchio che include il busto di Cristo. Lungo
con i giusti intendimenti.                          “Concludevano” – si noti! – perché il           l’asse mediano verticale, al centro del cerchio, è dipinta la
Chi è solito frequentare la Santa Messa             periodo di preparazione non si limi-            colomba raffigurante lo Spirito Santo, mentre il cielo che
ricorderà che le domeniche di Quaresima             tava alla Quaresima: chi chiedeva di            fa da sfondo richiama la presenza del Padreterno. Tutte
sono caratterizzate da lunghi brani di Van-         diventare cristiano, cominciava un per-         le figure che attorniano Cristo battezzato sono incluse
gelo che di anno in anno si ripetono. È –           corso abbastanza lungo di preparazio-           nella parte quadrata della tavola. La sovrapposizione
                                                                                                    del cerchio (il Cielo) col quadrato (la Terra) ha come
questa – una struttura che affonda le radici        ne, che lo avrebbe condotto a ricevere i        figura inclusa Cristo, vero Dio e vero uomo. L’albero sulla
al tempo di Sant’Ambrogio nello scorcio             tre sacramenti e ad esprimere con tutta         sinistra è interpretabile come l’“arbor vitae”, la croce che
                                                                                     Don Mario      rappresenta l’esito della vita pubblica di Cristo, iniziata
                                                                           (continua a pagina 2)    proprio col Battesimo nel Giordano.

                      Orario delle S. Messe nel Santuario di Lampugnano
                      PREFESTIVO ore 17.30 sabato/vigilie FESTIVO ore 10.00
QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
VITA TRA NOI

(segue da pag. 1)
la grazia necessaria le esigenze della vita di    congruo contro la fede
fede. È il tempo del catecumenato. S. Ago-        professata dalla Chiesa.
stino delinea così tale itinerario: “All’inizio   Prima del battesimo, i
del catecumenato i catecumeni, come grano         catecumeni avrebbero
riposto nel granaio, vengono macinati per un      “restituito” al Vescovo il
lungo periodo con digiuni, preghiere ed esorci-   simbolo di fede recitan-
smi, per poter giungere al fonte battesimale ed   do a memoria il Credo e
essere imbevuti di acqua, poi, cotti dal fuoco    facendo così la loro pro-
dello Spirito, diventare pane del Signore”.       fessione di fede (è que-
Esso durava anche diversi anni ed era ge-         sta la Redditio Symboli). Resti della vasca battesimale di San Giovanni alle Fonti (sec.IX) sotto il sagrato
stito in prima persona dal Vescovo stesso.        Ulteriore gesto che pre- del Duomo di Milano.
Ai catecumeni veniva trasmessa la dottrina        cedeva il battesimo, era
della fede, la conoscenza delle Scritture, e      l’unzione con l’olio dei
la progressiva partecipazione alla vita della     catecumeni, una sorta
Chiesa, attraverso dei riti, costituiti da pre-   di esorcismo che mette-
ghiere, letture e gesti. Questo lungo itinera-    va in grado il battezzato
rio si concludeva quindi con la Quaresima         di combattere contro il
che conduceva alla notte pasquale nella           male.
quale si ricevevano i tre sacramenti. Du-         Questa prassi che carat-
rante questo periodo si intensificava la pre-     terizzava la Quaresima
parazione, e la si verificava; in particolare,    comportò, nel tempo
la 3°,4°,5° domenica erano chiamate le do-        a seguire, che essa assu-
meniche degli scrutini: una sorta di esami        messe quel forte carat-
attraverso i quali il Vescovo stesso verificava   tere battesimale che la
se il candidato al battesimo avesse imparato      liturgia ambrosiana ha
e capito quanto gli era stato insegnato e se      conservato fino ai no- Volta di San Giovanni in Fonte, Battistero paleocristiano di Napoli.
le sue disposizioni ad aderire a quanto ave-      stri giorni. Basterebbe
va ascoltato, fossero idonee.                     passare in rassegna i Vangeli delle domeni-           saremo ricondotti alla professione di fede
Nelle stesse domeniche venivano rispettiva-       che quaresimali, rileggendoli attraverso la           nel Dio uno e trino fatta poco prima del
mente letti tre brani evangelici: l’incontro      chiave di lettura della liturgia battesimale          lavacro battesimale.
di Gesù con la samaritana (Gv.4), la gua-         come, del resto, gli stessi prefazi ambrosiani        La domenica di Abramo ci ricorda l’inse-
rigione del cieco nato (Gv.9) e la risurre-       ci suggeriscono.                                      rimento nella Chiesa, il vero e definitivo
zione di Lazzaro (Gv.11) che favorivano           La Quaresima si apre con il brano delle ten-          popolo di Dio composto dai discendenti
un ulteriore approfondimento sul dono             tazioni di Gesù nel deserto: esse, insieme            di Abramo secondo la fede, piuttosto che
del battesimo. Il periodo della Quaresima         alla vittoria su Satana, alludono alla lotta          secondo il sangue e la carne: e tale inseri-
come periodo di preparazione al battesimo         che il catecumeno (ma anche il battezzato)            mento si realizza efficacemente attraverso il
conosceva altri riti. Il sabato precedente il     deve sostenere contro il male. Ascoltando             battesimo. Le domeniche quarta e quinta
triduo pasquale - chiamato il sabato in tra-      quell’episodio avremo modo di pensare alla            introducono il tema del peccato originale:
ditone symboli - nella chiesa di Milano si        rinuncia a satana e al male che abbiamo fat-          senza Cristo l’uomo è irrimediabilmente
svolgeva un altro rito significativo: appunto     to (i nostri genitori hanno fatto per noi) il         cieco (domenica del cieco nato) o - peggio
la Traditio symboli, ovvero la consegna da        giorno del nostro battesimo e all’unzione             ancora - è morto (domenica di Lazzaro);
parte del Vescovo ai catecumeni del testo         prebattesimale che ci ha messo nelle condi-           senza Cristo l’umanità porta dentro di sé
del “credo”. Veniva loro affidato oralmente       zioni di sostenere tale lotta.                        una menomazione che lo aliena da Dio e
perché lo imparassero a memoria, e dun-           Nella seconda domenica il prefazio am-                da se stesso. Ma nel battesimo Cristo libera
que senza alcun testo scritto affinché esso       brosiano afferma che Cristo, fermatosi al             l’uomo dalla sua cecità, illuminandolo, e
non cadesse improvvidamente nelle mani            pozzo di Giacobbe, aprì alla fede il cuore            gli dona di risorgere dalla morte del pec-
di chi ne avrebbe potuto fare un uso in-          della Samaritana: e, anche in questo caso,            cato alla vita di grazia. Nascono da qui i

                                                                         2
QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
due riti post-battesimali della consegna al       Quaresima battesimale era la condizione              biate: vivere ogni anno la Quaresima come
neo-battezzato della lampada accesa e della       necessaria perché il catecumeno, prove-              riscoperta del battesimo e delle esigenze che
veste bianca.                                     niente dal paganesimo, venisse ammesso al            da esso derivano, è condizione necessaria
Ed è così che anche noi di domenica in do-        sacramento del battesimo e diventasse cri-           non tanto per diventare cristiani (visto che
menica, a partire dai Vangeli che ascoltere-      stiano, oggi per noi, che abbiamo ricevuto           almeno anagraficamente lo siamo già), ma
mo, andremo rivivendo il nostro battesimo         il battesimo nei primi giorni della nostra           per esserlo effettivamente e soprattutto per
Se nell’antichità compiere il cammino della       vita, le cose non sono sostanzialmente cam-          restarlo.                         Don Mario

IL VALORE DELLA PENITENZA
È una parola spesso dimenticata ma, dice Benedetto XVI, “poter fare penitenza è il dono della grazia”.
Al di fuori della Chiesa la parola Peniten-       divina tramite Cristo incarnato, morto in            quando vedi uno ignudo tu lo copra, e che tu
za viene scritta con l’iniziale minuscola.        croce e risorto.                                     non ti nasconda a colui ch’è carne della tua
È una parola comune, con un’accezione             Un esempio significativo che prolunga nei            carne? Allora la tua luce spunterà come l’au-
negativa, un sinonimo di castigo e di pu-         secoli l’iniziativa divina verso l’uomo per-         rora, e la tua guarigione germoglierà pronta-
nizione. Mutuata dal mondo degli adulti,          ché offra il suo cuore contrito a Dio è la           mente; la tua giustizia ti precederà, e la gloria
era presente nei giochi dei bambini in cui        solenne benedizione papale “Urbi et Orbi”            dell’Eterno sarà la tua retroguardia”.
chi dirigeva sceglieva, per coloro che falli-     contenente una formula per la remissione             Collego queste parole del profeta a una
vano, la modalità della penitenza, metten-        dei peccati con indulgenza. Al suo interno           riflessione di Benedetto XVI: “(…) La pe-
do alla prova il penitente e divertendo gli       è contenuta l’espressione latina “spatium            nitenza è grazia; è una grazia che noi rico-
altri giocatori. Essa era presente nelle civil-   verae et fructuosae penitentiae, cor semper pa-      nosciamo il nostro peccato, è una grazia che
tà antiche come forma di espiazione; non          enitens”. La frase intera in cui è contenuta         conosciamo di aver bisogno di rinnovamento,
tragica come la vendetta, risposta cruenta        può tradursi così: “Dio onnipotente e mise-          di cambiamento, di una trasformazione del
e talora mortale ad un’aggressione o ad una       ricordioso vi dia l’indulgenza, l’assoluzione e      nostro essere. Penitenza, poter fare penitenza,
ribellione, ma come rituale per allontana-        il perdono di tutti i vostri peccati, un periodo     è il dono della grazia. E devo dire che noi
re da sé, con fuoruscite di sangue e lavacri      di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore          cristiani, anche negli ultimi tempi, abbiamo
sacri, la vendetta divina prima che questa        sempre penitente e una conversione della vita,       spesso evitato la parola penitenza, ci appari-
prendesse corpo. Presso il popolo d’Israe-        la grazia e il consiglio dello Spirito Santo, e      va troppo dura. Adesso, sotto gli attacchi del
le l’offesa recata a Dio s’interiorizzò dando     la perseveranza continua nelle opere buone”.                                       (continua a pagina 4)
origine al pentimento e al rimorso per evol-      In passato le penitenze più diffuse, parti-
vere verso forme di espiazione formali tipi-      colarmente sottolineate nel periodo quare-
che del Fariseismo. La “metànoia” dei greci,      simale, erano la preghiera, il digiuno e le
pur tradotta col termine latino “paeniten-        opere di carità, così come ancor oggi siamo
tia”, che significa pentimento, introduce il      invitati a fare. Utile a ciò la meditazione del
concetto di “conversione” che sarà poi dei        cap. 58 del libro di Isaia in cui, tra l’altro,
cristiani. Nelle parti iniziali dei tre Vangeli   è scritto: “È questo il digiuno di cui io mi
sinottici è riportato l’invito al pentimento      compiaccio? Il giorno in cui l’uomo affligge
come conversione dei cuori da parte di san        l’anima sua? Curvar la testa come un giunco,
Giovanni Battista (Matteo, III, 2; Marco, I,      sdraiarsi sul sacco e sulla cenere, è egli questo
4; Luca, III, 3).                                 che tu chiami un digiuno, un giorno accetto
Le vicende di Gesù narrate nel Vangelo, la        all’Eterno? Il digiuno di cui mi compiaccio
catechesi e la partecipazione viva alla co-       non è egli questo: che si spezzino le catene
munità cristiana ci insegnano il legame tra       della malvagità, che si sciolgano i legami del
il Battesimo, remissione del peccato origi-       giogo, che si lascino liberi gli oppressi, e che
nale e incorporazione nella Chiesa visibile       s’infranga ogni sorta di giogo? Non è egli que-
e invisibile, e la Confessione, successiva        sto: che tu divida il tuo pane con chi ha fame,                  Tintoretto, Maddalena penitente, 1598,
remissione dei peccati, doni della bontà          che tu meni a casa tua gl’infelici senz’asilo, che                             Roma, Musei Capitolini.

                                                                         3
QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
VITA TRA NOI

(segue da pag. 3)

Le tentazioni di Gesù, mosaico, Venezia, Basilica di San Marco                                                         Giuseppe Molteni, La confessione, 1863, Milano,
                                                                                                                                                        Gallerie d’Italia
mondo che ci parlano dei nostri peccati, ve-                lasciarsi trasformare. Il dolore della penitenza,      nità, chiede al battezzato, affinché realizza-
diamo che poter fare penitenza è grazia. E                  cioè della purificazione, della trasformazione,        re il programma radicale della comunità
vediamo che è necessario far penitenza, cioè                questo dolore è grazia, perché è rinnovamento,         cristiana, di confessarsi almeno una volta
riconoscere quanto è sbagliato nella nostra                 è opera della misericordia divina”.                    l’anno e di comunicarsi almeno a Pasqua.
vita, aprirsi al perdono, prepararsi al perdono,            Per questo la Chiesa, nella sua larga mater-                                    Emanuele Atanassiu

LA CARITATIVA NEL CARCERE DI SAN VITTORE
Ho iniziato deversi anni fa l’esperienza della caritativa in carcere poi-              sità dell’universo, la letteratura, l’arte, la musica, le scienze, le figure
ché sono stata colpita dal cambiamento della vita di alcuni detenuti                   dei santi, la nostra compagnia… Per noi è molto importante comu-
che avevo incontrato al Meeting di Rimini. Il mio desiderio era quel-                  nicarci il più possibile come noi e i detenuti viviamo i momenti di
lo di portare l’esperienza di bellezza che avevo incontrato a persone                  incontro e ricordarci sempre reciprocamente che è un gesto di comu-
che vivevano un grande dolore, con le quali dovevo e volevo essere                     nione e non di affermazione di noi stessi.
vera e non teorica.                                                                    È sempre l’incontro con un grande dolore, con un’umanità nascosta
La proposta mi è venuta da un gruppo di amici che andavano in                          che esce fuori in alcuni momenti (come quando ci parlano dei figli o
carcere da molti anni. La nostra caritativa consiste in un momento di                  dei genitori) e anche con la gioia e la speranza suscitate in loro da una
incontro in carcere, in cui facciamo ai detenuti una compagnia sem-                    testimonianza vera come è stata l’esperienza del coro venuto da loro
plice, senza progetti perché, in particolare nella realtà di San Vittore,              a Natale. È un dolore che ci portiamo anche a casa, che ci fa pregare
la persona puoi incontrarla una volta e poi più. Sappiamo che non                      per loro, che ci interroga su quello che è il mio e il loro vero bisogno.
possiamo risolvere chissà quali problemi, inadeguati, ma più consa-                    Li affidiamo a Gesù e capiamo che dobbiamo fare memoria di Gesù
pevoli che Gesù è la risposta. Cerchiamo di aiutarli a riprendere con-                 in ogni momento.
sapevolezza della loro umanità, del valore della loro persona, del loro                È un’esperienza che mi toglie dal formalismo con cui vivo tante volte
desiderio e di portare loro una speranza certa.                                        i rapporti e mi rende più vera (quella che era stata l’intuizione iniziale)
Negli anni abbiamo incontrato esperienze di grande umanità e anche                     anche quando torno a casa, nei rapporti quotidiani.
di fede; sono iniziati, e con qualcuno andati avanti dopo la scarcera-                 La caritativa non è un volontariato perché è volontariato se non an-
zione, dei rapporti sempre però condivisi con gli amici con cui erano                  diamo all’origine del nostro gesto, che è il rapporto con Cristo, per
iniziati; è diventato il gesto di ognuno dentro una compagnia.                         guardarli. Nel tempo ci siamo sentiti fare questa domanda: “Chi ve
Adesso continuo questo gesto insieme con alcune amiche quasi tutte                     lo fa fare?”. La condivisione è segno della presenza di un altro: Gesù
in pensione; abbiamo intitolato i nostri incontri in carcere “Incontro                 è venuto a farci compagnia.
con la bellezza”. La bellezza l’abbiamo incontrata attraverso l’immen-                                     Laura e le amiche della caritativa di San Vittore

                                                                                   4
QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
PER LA FESTA DELLA FAMIGLIA
DA SANTA GIANNA BERETTA MOLLA
In pellegrinaggio nei luoghi in cui la santa visse ed è sepolta. La testimonianza della figlia.
Eravamo in più di un centinaio domenica
21 gennaio a recarci in pellegrinaggio, gui-
dati da don Mario, ai luoghi in cui visse e
dove oggi è sepolta la santa Gianna Beretta
Molla per celebrare così, con una settimana
di anticipo, la Festa della famiglia.
Mesero, Magenta, Ponte Nuovo sono a
una manciata di chilometri da Milano. Ci
siamo arrivati in fretta in una giornata di
sole con il profilo delle montagne inneva-
te all’orizzonte. Sono località come tante,
ma che brillano della luce particolare della
santità da quando il 16 maggio 2004 san
Giovanni Paolo II ha proclamato Gianna
santa come madre di famiglia. La prima
madre dei nostri tempi a salire agli altari e
la seconda canonizzazione della diocesi mi-                      Altare laterale del Santuario di Mesero. Ai lati ex voto lasciati da donne che, dopo aver pregato santa Gianna,
                                                                                                                       sono riuscite ad avere bambini. (Foto di Sergio Malloggi).
lanese dopo quella di san Carlo Borromeo
nel lontano 1610.                                          della madre porta il nome - ci ha aiutato                     le rivelasse la Sua volontà nelle scelte della
Abbiamo recitato il S. Rosario e celebrato                 a fare. Ci ha raccontato in modo sincero e                    sua vita e perché ‘l’apostolato si fa in gi-
la S. Messa per preparare i nostri cuori ad                umile tanto della sua santa mamma, e an-                      nocchio’. Un luogo preciso, di per sé poco
incontrare questa grande testimonianza. Il                 che del suo papà, entrando nei particolari                    importante, ma che ci ha permesso di co-
contesto di assoluta semplicità degli am-                  più semplici come quando ci ha mostrato                       gliere l’accadere ‘fisico’ di una preghiera che
bienti aiuta molto ad entrare nello spirito                il banco della chiesa in cui la mamma era                     contraddice la mentalità in cui oggi siamo
di questa donna, così come la figlia - che                 solita inginocchiarsi per pregare Dio che                     immersi, dove domina un accentuato indi-
                                                                                                                         vidualismo e dove le scelte della vita sono
                                                                                                                         dettate da noi stessi.
                                                                                                                         La figlia Gianna Emanuela ha detto a un
                                                                                                                         certo punto: “La santità non si improvvisa,
                                                                                                                         si vive da santi e si muore da santi”. Abbia-
                                                                                                                         mo ascoltato il racconto di una vita in cui la
                                                                                                                         santità è maturata pian piano a partire dal
                                                                                                                         proposito emerso durante degli esercizi spi-
                                                                                                                         rituali nel 1938 (‘Voglio amare Gesù’) e si è
                                                                                                                         accresciuta attraverso l’amore per il marito
                                                                                                                         e i figli – sei anni e mezzo di matrimonio,
                                                                                                                         4 figli e due aborti spontanei - e attraverso
                                                                                                                         la dedizione agli altri nel lavoro di medico,
                                                                                                                         attraverso il forte senso della comunione

Santa Messa officiata da don Mario e don Alessandro. (Foto di Anna Carini).                                                                                (continua a pagina 6)

                                                                                    5
QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
VITA TRA NOI

(segue da pag. 5)

                                                Sagrato del Santuario di Mesero. A destra: l’interno della piccola cappella nel cimitero di Mesero, in cui riposa
                                                santa Gianna insieme ai suoi familiari. In basso: particolari della figlia di santa Gianna, Emanuela,
                                                che ci ha parlato della mamma nel Duomo di Magenta dove è custodita la veste battesimale della santa.
                                                (Foto di Sergio Malloggi e Anna Carini).
                                                bedienza e di offerta in cui il bene dell’altro                Paolo II ha pronunciato nel 1980 a propo-
                                                è sempre stato preferito al proprio proget-                    sito di san Benedetto e che risentivo attuali
                                                to. La lettura di alcuni passi delle lettere fra               nella vita di questa santa: “realizzare il pro-
                                                marito e moglie hanno commoventemente                          gramma radicale della santità evangelica, in
                                                documentato un matrimonio vissuto come                         una forma ordinaria, nelle dimensioni del-
                                                strada alla santità.                                           la vita quotidiana di tutti gli uomini. Era
ecclesiale e la sua passione educativa per i    Oggi santa Beretta Molla è diventata una                       necessario che l’eroico diventasse normale,
più giovani. Questa donna sapeva ‘vedere’       santa molto conosciuta. La figlia ci raccon-                   quotidiano, e che il normale, quotidiano
tutto –la bellezza della natura e la sua vita   ta di tanti viaggi da lei compiuti nel mondo                   diventasse eroico.”            Daria Carenzi
familiare – come dono di Dio. È Lui che         per testimoniare la vita della sua mamma e
fa tutto e la figlia, raccontando, ha sempre    come in America ci siano tantissime bam-
messo in evidenza questo: anche la santità      bine che portano in suo onore il nome di
è di Dio che la fa in chi a Lui totalmente      Gianna. Una santa alla cui intercessione ri-
si affida, diventandone strumento. Il sa-       corrono molte coppie per chiedere il dono
crificio della vita perché potesse nascere la   dei figli o perché vivono gravidanze difficili.
figlia, con cui santa Beretta Molla ha con-     Mentre tornavamo a casa, con il cuore lieto
cluso il suo cammino terreno, si rivela così    e riflettendo sulla ricchezza della giornata,
come un gesto preparato da una vita di ob-      mi ricordavo le parole che san Giovanni

                                                                          6
QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ,
COME ESSERE AIUTATE DALLA CHIESA
“La Chiesa, sulle orme del suo Maestro e Signore, vuole essere Madre che non abbandona ma che si avvicina e si
prende cura”. ( Papa Francesco, 25 febbraio 2017)
Grazie all’interessamento di don Mario           da diversi anni e in alcuni casi hanno già       grado di far loro comprendere come nel
ho avuto modo di dialogare con don Lu-           generato dei figli, altre coppie convivono       sacramento del matrimonio l’azione dello
igi Verga, un sacerdote particolarmente          senza porsi il problema del matrimonio; la       Spirito, trasfigurando sempre più l’amore
preparato sul delicato tema delle crisi co-      grande diminuzione delle nascite.                umano, permette agli sposi di vivere una
niugali, che purtroppo sono sempre più           Diverse sono state le cause che concorro-        comunione- unità sempre più grande e
frequenti all’interno di molte famiglie e        no a spiegare questa crisi, ne indico alcu-      quindi fonte di una gioia crescente.
che sono causa di tanta sofferenza sui di-       ne. 1) Il cambiamento della cultura attra-       Da una inchiesta sui giovani risulta che
retti interessati e sull’intero nucleo fami-     verso il fenomeno della “secolarizzazione”       una grande maggioranza desidera il ma-
gliare.                                          ha sviluppato una mentalità individua-           trimonio, che viene considerato come
Don Luigi Verga, sacerdote dal 1972, è           listica in cui la propria libertà è ritenuta     una meta da raggiungere. Questo dato
stato direttore del Consultorio di ispira-       un assoluto. Pertanto si ritiene giustificata    non contraddice quanto sopra esposto in
zione cristiana del decanato di Magenta          ogni scelta che di fatto scioglie da legami      quanto manifesta la verità profonda del-
dal 1988 al 2011. Dal 2011 è responsa-           liberamente assunti e non si considera a         la natura dell’amore a cui anela il cuore
bile della Comunità pastorale “Maria Ma-         sufficienza il fatto che la stessa scelta cau-   di tutti gli uomini. Questa affermazione
dre della Chiesa” di Bareggio e dal 2015         sa altri problemi al coniuge, ai figli e ai      dell’inchiesta è bella e significativa e chie-
membro dell’Ufficio accoglienza separati         membri delle famiglie d’origine. 2) L’in-        de alla Chiesa di considerarla come la
e divorziati della diocesi ambrosiana, vo-       troduzione delle leggi sul divorzio e sull’a-    possibile via per un nuovo cammino edu-
luto dal cardinale Angelo Scola prima del-       borto hanno ulteriormente reso fragile da        cativo che rilancia la speranza. Occorre
lo svolgimento del secondo Sinodo sulla          parte di molti la concezione della famiglia      ripensare la preparazione al matrimonio
famiglia e che ha la propria sede nella Cu-      fondata sulla indissolubilità, sulla fedeltà e   e il cammino pastorale degli adolescenti
ria di Milano. È anche membro del Con-           sull’apertura alla vita. Dallo Stato inoltre     e giovani.
siglio di amministrazione della Fondazio-        non si è mai attuata una positiva e efficace
ne “Fare Famiglia” che gestisce i consultori     politica per la famiglia. 3) Lo stesso inse-     La vita matrimoniale è spesso contrasse-
familiari di Assago, Bollate, Magenta e          gnamento della Chiesa, nella pastorale di        gnata da momenti difficili, di non dialogo,
Binasco. Ecco l’intervista con don Verga.        base, non sempre ha messo in luce ade-           di profonda crisi, fino ad arrivare talvolta
                                                 guatamente la bellezza e il compimento           alla rottura definitiva del legame coniugale.
Oggi si ha spesso l’impressione che i valo-      dell’amore coniugale nell’esperienza del         Nella realtà milanese esiste la possibilità per
ri fondanti della famiglia, anche di quella      cammino della coppia e della famiglia, in        una coppia in crisi di trovare aiuto, sostegno
cristiana, siano quasi del tutto sovvertiti o    grado di percepire il grande compito edu-        e conforto e di prevenire la fine del matri-
in via di dissolvimento. Quale è la sua opi-     cativo sociale che essa svolge mettendo in       monio?
nione sullo stato di salute della famiglia, in   relazione le varie generazioni. Si sviluppa      La Chiesa milanese da vari decenni ha svi-
particolare di quella cristiana?                 quindi nella società un orizzonte di bene        luppato una rete di consultori di ispirazio-
È evidente che oggi l’istituto famiglia è        comune e sociale. 4) Forse la Chiesa ha          ne cristiana sul suo territorio, proprio per
fortemente in crisi; per rendersene conto        compreso in ritardo il cambiamento               aiutare le singole persone, le coppie e le fa-
indico tre dati. Le statistiche riguardanti      che nella società era in corso. La fede in       miglie ad affrontare i vari problemi che la
le separazioni e i divorzi da decenni mo-        Gesù Cristo, non più considerata come            vita suscita e/o le situazioni di crisi. In essi
strano numeri in crescita; la maggior parte      fondamento della vita, non ha permesso           lavorano vari professionisti, quali psicolo-
delle giovani coppie, anche cristiane, che       alle nuove generazioni di sviluppare una         gi, ginecologi, assistenti sociali, ostetriche,
si apprestano a frequentare i “corsi fidan-      cultura familiare: oggi nei giovani la fede      avvocati, consulenti familiari, sacerdoti e
zati” per prepararsi alla celebrazione del       rappresenta una lieve ispirazione, staccata      personale amministrativo e di segreteria in
sacramento del matrimonio convivono              dalla vita reale, e di conseguenza non è in      grado di affrontare tutte le diverse proble-

                                                                      7
QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
VITA TRA NOI

(segue da pag. 7)

matiche familiari che possono sorgere.             alla comunità, non li hai mai esclusi; li ha       ri familiari.
Si possono trovare tutti gli indirizzi dei         affidati ai confessori, ai padri spirituali e
consultori di ispirazione cristiana sul sito       a gruppi preposti a un cammino cristia-            Un’ ultima domanda su un aspetto che cre-
FELCEAF di Milano, che così si presen-             no. Ribadisce anche oggi che è necessaria          do a molti risulti particolarmente confuso:
ta: “La rete della Federazione Lombarda            una cordiale accoglienza verso tutti che           che cosa è realmente cambiato da parte della
Centri Assistenza alla Famiglia opera nelle        permetta loro un reale progresso nella vita        Chiesa ufficiale verso i divorziati risposati
proprie strutture accreditate offrendo ser-        cristiana. Per questo anche l’esortazione          circa la loro possibilità di sentirsi comunque
vizi di consulenza alla persona e alla fami-       sinodale Amoris Laetitia propone alle fa-          parte della comunità cristiana?
glia attraverso proprie figure professionali.      miglie “ferite” di farsi accompagnare dalla        Papa Francesco non ha cambiato la dot-
Offre inoltre consulenza formativa alle            stessa Chiesa, attraverso i suoi sacerdoti e       trina del sacramento del matrimonio, ma
scuole, alle parrocchie, alle agenzie edu-         i suoi canali istituzionali, a intraprendere       vuole far sentire a tutti, anche alle famiglie
cative del territorio regionale avvalendosi        un cammino che porti a un sempre mi-               molto ferite, l’accoglienza misericordiosa
del bagaglio di esperienza e competenze            gliore discernimento, nella certezza che           di Cristo nella sua Chiesa, al fine di dona-
maturate in 40 anni di impegno nel cam-            l’intenzione profonda di ogni azione ec-           re a tutti la speranza della salvezza.
po della formazione, dell’educazione agli          clesiale esprime e attua la misericordia che       Credo che la confusione possa nascere
affetti e alla sessualità, e il sostegno alla      Gesù ha rivelato con la sua morte e risur-         da una comunicazione e interpretazione
genitorialità”.                                    rezione.                                           dell’esortazione apostolica non sempre
                                                   È possibile, nel caso dei separati o dei di-       lineare (ricordiamo come tutti i media
Un altro tema delicato riguarda la situazio-       vorziati, verificare se il matrimonio era re-      hanno presentato questa esortazione!) e
ne di tante tipologie di coppia, quali separa-     almente valido e quindi iniziare una causa         dal fatto che alcune prospettive hanno
ti, conviventi, divorziati risposati, eccetera,    di nullità. Per questo motivo la diocesi mi-       bisogno di un ulteriore approfondimen-
che si sentono in parte o del tutto esclusi dal-   lanese ha aperto l’ufficio in curia (piazza        to. Il rischio che a volte vedo attuarsi tra
la vita comunitaria cristiana, a causa della       Fontana 2) “Accoglienza separati e divor-          i pastori consiste nel fatto di proporre
loro situazione al di fuori dei canoni uffi-       ziati” per permettere tale verifica che può        una soluzione già preconfezionata a pre-
ciali della Chiesa cattolica. Che cosa possono     concludersi con l’indicazione di rivolgersi        scindere dalla coscienza retta dei fedeli e
fare queste persone, se comunque sentono e         al Tribunale ecclesiastico per presentare la       senza un reale cammino di conoscenza e
vivono il loro stato con sofferenza e si sento-    domanda di nullità, oppure si indirizzano          di proposta integrale di vita cristiana. Il
no ai margini?                                     i fedeli a percorrere altre strade possibili, al   discernimento richiede un tempo lungo e
La Chiesa ha sempre rivolto un’attenzione          fine di aiutare a fare chiarezza su situazio-      una conoscenza della persona e della sua
particolare a tutte le tipologie di coppia,        ni personali a volte molto complesse. In           storia molto profonda. Non è un caso che
quali i separati, i conviventi, i divorzia-        questa prospettiva si consiglia ai fedeli in-      i vescovi lombardi stanno preparando una
ti risposati, ecc. Ha sempre proposto un           teressati di farsi accompagnare dal parroco        nota esplicativa sull’esortazione Amoris
cammino che potesse aiutarli a progredire          o dal confessore; in altri casi si suggerisce      Laetitia.
nella fede e nella coscienza di appartenere        di compiere un “lavoro” presso i consulto-                                     Claudia Gariboldi

FAMIGLIE IN CAMMINO,
OLTRE LA MORTE DI UN FIGLIO
Il gruppo fondato nel 1991 da alcuni genitori in seguito ad un dolore difficile da accettare.

Nell’ambito della “Festa della famiglia”           perdita di un figlio. Per la nostra men-           zo, della morte di bambini e giovani a
che la Chiesa Ambrosiana ha celebrato              te tale morte è assurda: non riusciremo            causa di malattie inguaribili o a seguito
il 28 gennaio vi voglio parlare di fami-           mai ad accettare il perché di certi inci-          di atti di violenza.
glie che hanno vissuto il dramma della             denti mortali, del suicidio di un ragaz-           Occorre andare oltre, alla ricerca di

                                                                         8
QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
“qualcuno” che dia speranza e forza per       proposta la lettura di brani significa-     anche un periodo di vacanza estiva a cui
andare avanti.                                tivi.                                       partecipare.
“Famiglie in cammino” è un gruppo             Non mancano i momenti conviviali:           Adagio, adagio, con perseveranza e fidu-
fondato nel 1991 da alcuni genitori –         la domenica precedente il Natale e la       cia, questo cammino guarisce le ferite,
segnati da questa esperienza - che par-       domenica delle Palme ci si ritrova al       dà la forza e la serenità per guardare al
tecipavano agli esercizi spirituali della     mattino e, dopo la celebrazione della S.    futuro. Concludo con le belle parole
fraternità di Comunione e Liberazio-          Messa, si sta insieme a pranzo, ciascuno    che don Giussani ha scritto nel 1992
ne. Il desiderio di aiutarsi a vicenda li     porta qualcosa da mangiare o da bere,       a proposito di Famiglie in Cammino:
ha spinti a condividere quel tremendo         si condivide tra tutti i presenti, sono     “Io mi sento piccolo di fronte al cuore
dolore nell’ottica della speranza cristia-    benaccetti anche altri parenti o amici.     grande con cui voi, accettando da Dio
na. Il cammino non è certo facile. Ma la      Nel tempo sono nate delle belle ami-        una ferita che non si rimargina se non in
trasfigurazione del dolore passa obbliga-     cizie che proseguono anche al di fuori      Cielo, volete farne per la terra un solco
toriamente attraverso l’accettazione del-     del gruppo. Don Giancarlo propone           di seminagione buona per testimoniare
la croce di Cristo che salva e rigenera.      pellegrinaggi, gite giornaliere, incontri   e per confortare”.
Non ce la possiamo fare da soli....           di preghiera comunitaria e, volendo,              M. Giovanna Piglionica Malloggi
L’assistente spirituale che dall’inizio ha
voluto condividere questa esperienza
di dolore e speranza è don Giancarlo
Greco, amico carissimo di don Carlo
Casati, con cui ha condiviso gli anni del
seminario. Don Giancarlo è da pochi
mesi presso la parrocchia di San Vittore
Martire a San Vittore Olona, provincia
di Milano. Gli incontri si tengono una
volta al mese, di domenica pomeriggio,
nei locali del centro parrocchiale; la par-
tecipazione è libera, non ci sono regole
né iscrizioni. In genere funziona il pas-
saparola, ma vi è un sito ufficiale: www.
famiglieincammino.org
Chiunque sia schiacciato da un dolore
troppo grande da sopportare da soli,
può unirsi a questo gruppo di genitori
che negli anni si è naturalmente modi-
ficato, con persone che sono riuscite a
proseguire da sole il cammino, alcune si
sono allontanate, altre si sono aggiunte,
accolte da un sorriso e da una stretta
di mano che dicono più di tante parole.
Ci si sente in “famiglia”, liberi di espri-
mere le proprie emozioni e i propri sen-
timenti, sentendosi accolti, compresi,
confortati. Don Giancarlo ascolta tutti,
l’esperienza di ciascuno può essere di
aiuto agli altri, si prega insieme e viene

                                                                 9
QUARESIMA, TEMPO PER RISCOPRIRE LA GRANDEZZA DEL NOSTRO BATTESIMO
VITA TRA NOI

LA PREGHIERA DELLE MAMME
Gli incontri, anche nel nostro quartiere, per affidare i loro figli a Dio.
Una mia cara amica, una suora, direb-          troppa!) mi sono rivolta al priore che       è tenuto a raccontare i propri problemi
be che ho incontrato il gruppo Mothers         conoscevo e che mi ha rassicurato, di-       con i figli, se ciò avviene le altre mamme
Prayers, cioè La Preghiera delle Madri         cendomi che mi sarebbe stato molto           devono mantenere la massima riserva-
per… “Dioincidenza”, ovvero Provvi-            utile partecipare all’incontro. E così è     tezza, dunque tenere per sé le confiden-
denza, in un momento di difficoltà nel         stato. Da quel lunedì di marzo, giorno       ze ricevute.
rapporto educativo e quotidiano con            del mio primo incontro con “La Pre-          Altro punto importante, non si danno
i miei figli. Un momento di notevo-            ghiera delle Madri” è iniziato per me un     consigli: ogni figlio è diverso, per ognu-
le preoccupazione in cui paura e ansia         cammino di crescita nella fiducia verso      no Dio ha il suo progetto ed è lo Spirito
offuscavano l’obiettiva consapevolezza         il progetto buono che Dio ha per i no-       Santo che guida ogni mamma a capire
della realtà e delle azioni più indicate       stri figli e che continua tutt’ora, grazie   come accompagnarne la crescita. Non a
da compiere per il loro bene. Ma Dio,          ad altre mamme. Recitando le preghiere       caso nella preghiera iniziale ci si rivolge
e non finirò mai di ringraziarLo, mi ha        contenute nel libretto Mothers Prayers       allo Spirito Santo e una delle frasi che si
accompagnata nel cammino e una do-             (è tradotto in 40 lingue) con le indica-     dicono insieme è: “Spirito Santo… Fa
menica di 12 anni fa a Santa Maria del-        zioni da seguire, perché l’incontro av-      che questo incontro sia totalmente del
le Grazie, dopo la Messa, ho visto nella       venga nel rispetto della volontà di Dio,     Signore. Allontana da noi i nostri pensie-
bacheca della sacrestia un cartello con        da subito mi sono sentita alleggerita da     ri e metti al loro posto i tuoi… Donaci
la scritta: “Le mamme che Pregano si           ansia e paura e ho sentito l’amore e la      il dono dell’intercessione, perché possia-
trovano nella cappellina della Madonna         comprensione delle altre mamme. Que-         mo portarTi i nostri figli, con il desiderio
alle 16 tutti i lunedì”.                       sto senza aver espresso i motivi delle mie   di fare la Tua volontà…”. Spiego breve-
Attratta dalla possibilità di pregare con      preoccupazioni, cosa che è uno degli         mente in cosa consiste questa preghiera
altre mamme, ma non certa della serie-         aspetti più importanti della Preghiera       che vede gruppi di mamme riunirsi in
tà del gruppo (la prudenza non è mai           delle Mamme: nessuno, se non vuole,          molti case e chiese sia di Milano sia in
                                                                                            tutta Italia e ormai in diversi Paesi del
                                                                                            mondo (oltre all’Europa, anche in Brasi-
                                                                                            le, Australia, Canada, Papua Nuova Gui-
                                                                                            nea, Tonga, Isole Fiji…) e che è nata nel
                                                                                            novembre 1995 da una signora inglese,
                                                                                            Veronica Williams, e da sua cognata che
                                                                                            sentivano il desiderio di pregare in modo
                                                                                            più costante, come aiuto per risolvere i
                                                                                            problemi dei loro figli.
                                                                                            La Preghiera delle Madri è aperta a tut-
                                                                                            te le donne, tutte quelle che hanno un
                                                                                            cuore di madre. Non ci sono differenze
                                                                                            fra una donna fisicamente madre, una
                                                                                            donna nubile o sposata senza figli, tutte
                                                                                            sono benvenute. Ecco il semplice sche-
                                                                                            ma che viene seguito da tutti i gruppi
                                                                                            nel mondo: si recitano 9 brevi preghie-
                                                                                            re, si legge il Vangelo del giorno o un
                                                                                            brano che ha particolarmente colpito
                                                                                            una delle mamme del gruppo, si intona-
                                                                                            no uno o più canti di lode, poi a turno
Mamme in preghiera. (Foto di Barbara Valli).

                                                                  10
ogni mamma si inginocchia davanti ad          a una crescita nella fede, perché spes-      e da pochissimo a Bergamo è nato un
un crocefisso e prega in silenzio per i       so c’è una nuova mamma che arriva e          piccolo gruppo di papà che ha iniziato
figli suoi e di altri, mentre sempre in si-   chiede informazioni, cosa che ci aiuta       a pregare per i figli.
lenzio le altre mamme si uniscono alle        a ridirci ogni volta le ragioni per cui                            Antonella Franchini
sue intenzioni. Il tutto richiede circa       ci incontriamo: cioè l’affidamento dei
mezz’ora, ma è di conforto per molte,         nostri figli a Dio e la fiducia nel pro-     Per informazioni:
stare poi qualche minuto insieme dopo         getto che ha per loro. Così la preghie-      www.mothersprayers.org
la fine della preghiera.                      ra delle mamme continua a diffondersi        info per l’Italia italia@motherprayers.or
È straordinaria la pace che si riceve dal-
la preghiera comune ed è straordinaria
la rapidità con cui si sta diffondendo
la Preghiera delle Madri, grazie solo al
passaparola che, a volte, vede persino
l’intervento dei figli per cui si è prega-
to. Così è successo a me e a Barbara,
della Parrocchia di Santa Maria Na-
scente nel quartiere QT8, che ormai
da anni, ogni 15 giorni circa, ospita
a casa sua un gruppo di mamme che
pregano. Lei conosceva uno dei miei
figli, ma non me, ed è stato proprio lui
a parlarle della Preghiera delle Mamme
e a portarle spontaneamente il libret-
to. Io non avevo fatto proprio nulla
in proposito, aveva agito il Signore
attraverso mio figlio: un insegnamen-
to ad affidarmi a Lui e a non pensare
che tutto dipenda da me. L’incontro
da Barbara è particolarmente di aiuto

LE VOCI DEI RAGAZZI
Cosa passa di questi tempi nei loro cuori? Ecco una serie di testimonianze tratte dai loro compiti in classe di religione.
La cronaca ci ha recentemente messo           li accompagna giorno per giorno, fino a      segue è una testimonianza che mi ha
davanti alle vicende di baby-gang, di ra-     quando un tema assegnato in classe por-      molto colpito, e che trovo particolar-
gazzi a rischio, bulli, delinquenti preco-    ta a galla tutto in un istante, innescando   mente rivelativa di quale impegnativa
ci: ragazzi che, abbandonati a se stessi,     dramma su dramma.                            sfida affrontino i ragazzi nel loro diven-
sconfinano in comportamenti antiso-           Ma cosa passa di questi tempi nei cuori      tare grandi (e di quale parallela sfida
ciali e perdono il controllo della loro       di tanti ragazzi?                            sono chiamati a condividere con loro
impulsività fino a diventare pericolo-        Qualche volta trapela in ore di scuola       gli adulti educatori, le famiglie). Sono
samente violenti; oppure di ragazzi che       intensamente vissute e nei compiti in        voci che meritano di essere ascoltate e
tentano di soffocare dentro il dolore che     classe. Anche di religione. Il testo che     ringraziate.
                                                                                                                   (continua a pagina 12)

                                                                 11
VITA TRA NOI

(segue da pag. 11)
“Dopo i primi giorni, in cui ero pieno        gli altri prof. Proprio per questo mi indi-   ciamolo chiaro... si capisce che anche lei
di entusiasmo per la scuola che ave-          spone e mi infastidisce: perché sento che     è pasticcione come me”.
vo scelto, sono cominciati ad arrivare i      mi vuole bene e secondo me, invece, non       “Quel ragazzo di prima che le ha scrit-
primi voti e ho cominciato a piangere         c’è proprio nulla a cui volere bene”. “Ad     to che era contento i primi giorni ma
perché mi rendevo conto che niente era        un certo punto con tutte quelle sue can-      adesso non sa più se sia all’altezza di
come mi aspettavo, che in fondo io non        zoni prese da spotify, quelle frasi quasi     vivere mi ha raccontato del compito di
ero all’altezza non solo della scuola, ma     sussurrate, quelle parole che a volte dice    religione e ho iniziato a stare con lui e
forse della stessa vita”. “Viviamo in un      praticamente piangendo da quanto le           ad aiutarlo a fare i compiti. Perché tutti
tempo di confusione in cui non c’è più        sono costate, viene il dubbio atroce che      siamo all’altezza di vivere”. “Tra que-
nulla di certo e ci domandiamo perfino        ci sia dell’altro nella vita, qualcosa che    ste aule, in questi corridoi, con le nostre
se abbia senso stare al mondo: come Cai-      non si è ancora preso in considerazione”.     facce, succedono a volte cose straordina-
no abbiamo paura di non essere amati e        “Io penso che gli ebrei ci stessero bene in   rie: la gente piange, muore, si preoccu-
non capiamo più nulla”.                       Egitto e che Mosè non sia altro che quel-     pa, scappa, ma tutto il casino del mondo
“Tutto crolla: la politica, la società, la    la voce fastidiosa che a volte senti dentro   non sembra fermare il sole che sorge e il
fede. Non ci si può più rifugiare in nien-    e che ti dice: questa schiavitù non è alla    bene che avanza. C’è qualcosa che sfug-
te perché niente è sicuro e questo, an-       tua altezza. Questa canna non è alla          ge al nostro male e ho pensato che questo
che se non lo diciamo, ci fa stare male       tua altezza, questo sesso non è alla tua      qualcosa debba per forza essere il Bene”.
terribilmente”. “Nella mia vita questo        altezza, questi amici non sono alla tua       “In questi mesi siamo cambiati e il per-
dolore si è riaperto con la morte di mio      altezza... io lo capisco il Faraone... deve   ché è molto semplice: in questa scuola
nonno: da quando non c’è più, capisco         essere stato fastidiosissimo avere a che      abbiamo incontrato qualcosa. Già... la
che ad essersene andato è un pezzo di         fare con uno così”. “Ad un certo punto        scuola... dove nessuno vuole venire, ma
me. Non so come sia perdere un figlio         di quest’ora di religione non ne puoi più     dove invece tutto può succedere!”. “Io
o un marito, ma deve essere una cosa          fare a meno. La aspetti, la cominci ad        non so quale sarà il futuro del mondo,
simile: piangi e ti ripeti che una cosa del   aspettare. Solo per poter vedere un prof      se in Palestina ci sarà la pace o i miei
genere non può succedere, non è giusta,       che ti aspetta”.                              si rimetteranno insieme. Quello che so è
che nessun Dio può permetterla”.              “Quando l’anno scorso sono andato al          che ho cominciato a desiderare di parti-
“Per questo anche i discorsi della Chie-      gay pride io lo sapevo che lei lo sapeva e    re, di andare. Come gli Ebrei anch’io ho
sa sono appunto discorsi: ce li ripetono      mi domandavo quando mi avrebbe fat-           scoperto che il deserto non è uno spazio
fin da quando siamo bambini e anch’io         to la predica. Poi un giorno lei mi si è      vuoto, ma un luogo inesplorato dove ri-
qualche volta li ho ripetuti, ma poi cre-     avvicinato e mi ha detto che a volte i        trovare se stessi”.
sci, vuoi vivere, fare l’amore, smettere di   desideri si urlano, altre volte si pregano.   “E dopo tutto questo non posso che dire:
soffrire e quando dici queste cose al tuo     E io sono rimasta lì come una deficien-       qualunque cosa io viva, qualunque tri-
prete o ai tuoi catechisti ti guardano in     te. Perché a tutto avevo pensato tranne       stezza o dolore senta, non è la fine. Ma,
un modo assurdo. Come persone che ab-         che al fatto che l’amore e il bene si po-     come ci dice sempre a lezione, è il Con-
biano smesso di desiderare”. “Ci si sente     tessero chiedere. Da allora alla sera mi      fine. Il luogo in cui finisce ciò che sai e
come Giuseppe in Egitto: abbandonati e        ritrovo a pregare e a pensarla. Lei non       comincia l’imprevisto. Come ci ha detto
delusi da quelli che dovrebbero essere i      mi ha condannato, ma mi ha impedito           una volta prima di Natale guardando-
tuoi fratelli, pieni di gente che pensa di    di farmi del male. E questo proprio non       ci con occhi che io non dimenticherò
sapere tutto di te quando invece non ha       me lo aspettavo”.                             mai... ragazzi non temete di attraver-
capito che tu volevi solo sognare ed essere   “Tutto ricomincia, sempre. Sei tu che         sare il deserto: quello che vi aspetta si
speciale almeno per qualcuno”.                hai gli occhi dall’altra parte e, pieno       chiama Pasqua, si chiama Resurrezione.
“Lei prof entra in classe calmo e tran-       della tua rabbia e del tuo dolore, non        E la Resurrezione, prof, è la vita che ri-
quillo, come se l’unica cosa che deside-      vedi più niente”. “Davvero non so chi         comincia. All’improvviso”.
rasse fosse quella di incontrarci mentre      sia Dio, ma so che se è suo amico, prof                I ragazzi che hanno commosso
io non desidero affatto vedere né lei, né     potrebbe esserlo anche mio perché... di-                               Don Alessandro

                                                                 12
IL CONTRIBUTO DEI LAICI ALLA SACRA LITURGIA
Lettori, cantori, chierichetti, ministri straordinari, da qualche tempo anche una “voce guida” raccomandata dall’Arcivescovo.
Lettori, voce guida, cantori, chierichet-                                                              soprattutto aiuta i fedeli a seguire il suc-
ti, ministri straordinari, sagrestani, fio-                                                            cedersi delle letture dall’antico al nuo-
risti, addetti alle tovaglie e agli arredi,                                                            vo testamento cogliendo la potenza di
cerimonieri…                                                                                           direzione che il manifestarsi di Dio ad
Per i laici, prima ancora di essere un                                                                 un popolo e il Suo incarnarsi ha dato
servizio alla Chiesa, la partecipazione                                                                all’umanità.
alla sacra liturgia è una grazia e un dono                                                             L’esercizio a seguire la voce guida ci
ricevuto. Il dono in cui si fa evidente il                                                             arriva come esortazione ad una attitu-
nostro essere parte viva del corpo di Cri-                                                             dine più attenta e pensante e indica a
sto. In parrocchia i turni dei lettori del-                                                            ciascuno di noi un passaggio di crescita
la Messa del mattino, un lettore diverso                                                               umana e personale. Ci porta, da una
per ogni giorno della settimana, risalgo-                                                              partecipazione sentimentale-individua-
no indietro nel tempo e ognuno si tiene                                                                le, o anche mistica, alla sacra liturgia, a
stretto al suo compito. Ciascuno con-                                                                  una partecipazione più consapevole alla
sapevole del dono ricevuto. Il dono di                                                                 Parola che accompagna ogni rito e al
poter prestare la nostra incerta voce alla                                                             mistero stesso dell’Eucarestia.
certa parola di Dio. Personalmente ho                                                                  Nel processo in corso nella Chiesa del
conquistato il mio mercoledì di lettura                                                                passaggio da una partecipazione con-
per mandato o forse solo per concessione      Giotto, San Lorenzo diacono, 1320 ca. , Parigi,          venzionale a una esperienza reale quo-
                                              Museo Jacquemart-André.
della Teresina De Capitani che lo teneva                                                               tidiana di Cristo, questa maggior at-
‘da sempre’. Per qualche anno l’ho sosti-     Da qualche tempo anche una ‘voce gui-                    tenzione alla liturgia e alla parola può
tuita quando mancava e oggi che lei è in      da’ raccomandata dalla Diocesi milane-                   venir presa come un ritorno ad una
cielo, ogni volta che con emozione pre-       se accompagna l’assemblea nelle parti                    ubbidienza ordinata, tenuta per dovere,
paro la lettura del mercoledì penso a lei,    comuni della liturgia festiva. La ‘voce                  che ormai ha svuotato le chiese. Ma se
alla sua vita così più grande e luminosa      guida’ detta il ritmo della celebrazione                 rimaniamo saldi nel percorso fatto nel-
della mia, e umilmente provo a seguirla.      aiutando l’assemblea ad essere una cosa                  la carne, ora, seguendo la profondità
Per la Messa della domenica alle 11.30        sola: guidandola ad unità e attenzione                   della Parola/liturgia, diveniamo attivi e
alcuni anni fa ci è stata chiesta una di-     di preghiera anche nei piccoli gesti ma                                           (continua a pagina 14)
sponibilità. Molti di noi hanno risposto
partecipando a un breve corso parroc-
chiale di 3 o 4 lezioni, teoriche e prati-
che. Ci è stato spiegato che non si tratta
semplicemente di ‘leggere’ ma di ‘pro-
clamare la parola di Dio’. Abbiamo fat-
to anche delle prove di dizione al micro-
fono (alle quali io sono stata bocciata)
e soprattutto, dopo la distribuzione dei
turni, non più di un turno al mese per-
ché in molti potessimo partecipare, ab-
biamo imparato a prepararci, leggendo
e rileggendo il testo in modo che, anche
da debole voce, arrivasse all’assemblea la
fede di chi leggendo intende quello che
dice e lo annuncia.                           Gesù Buon Pastore, Ravenna, Mausoleo di Galla Placidia

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VITA TRA NOI

(segue da pag. 13)
maturi nell’intenderla come costitutiva             feticamente annunciato nella visione di
della nostra esperienza medesima. Allo-             don Giussani: “IO SONO TU CHE
ra questo passaggio diviene una prova di            MI FAI”. (Quanto diverso dall’uomo di
consapevolezza e di matura disposizione             Pascal “fuscello... ma pensante”...).
ad un rapporto oggettivo con un TU.                 Non possiamo pretendere che questo
Oggi il riconoscimento di un TU, di un              passaggio avvenga rapidamente, né
ALTRO che ci dà la vita non è compito               confonderlo con il tornare ad una ubbi-
solo interno alla Chiesa, ma la Chiesa è            dienza, ad una tradizione seguita passi-
chiamata ad annunciarLo ad una socie-               vamente, ma dobbiamo perseguirlo con
tà che, irretita a volte intrappolata in un         la fede nel manifestarsi di Cristo nella
ripiegamento introspettivo individuale,             storia, nel corpo vivo della Chiesa.
lo nega e disperatamente lo attende.                                           Paola Marzoli             Pulpito, Milano, Basilica di Sant’Ambrogio
Questo è il passaggio conoscitivo pro-

IL DIALOGO COL CONSIGLIO PASTORALE
Mi aggancio volentieri all’articolo di Paola Marzoli sui laici che dan-       Se è vero che pian piano ci abitueremo alla presenza di tale figura, è
no il proprio contributo a servizio della sacra liturgia per dare luogo       tuttavia utile dirci o ridirci il senso e le ragioni della sua presenza e
a quanto è emerso in Consiglio pastorale proprio in merito alla par-          dei suoi interventi e, riproponendomi di parlarne anche sui prossimi
ticolare attenzione raccomandata dall’Arcivescovo alla celebrazione           numeri del nostro mensile, inizio oggi col dire del perchè di quel …
eucaristica. Mi riferisco alla opportunità di accompagnare i parroc-          “ci alziamo” piuttosto che “ci sediamo” che ci sentiamo ripetere du-
chiani in talune novità che hanno avuto modo di registrare in questi          rante la celebrazione della Messa. È vero, tutti sappiamo quando ci si
mesi durante le assemblee liturgiche. Un compito che ben volentieri           deve sedere e quando ci si deve mettere in piedi ma… volete mettere
raccolgo iniziando col ringraziare i componenti del Consiglio pasto-          una assemblea che simultaneamente – all’unicrono verrebbe da dire
rale i quali, attraverso un dialogo costruttivo e appassionato, hanno         se esistesse la parola – si siede per mettersi in ascolto di una breve
aiutato, in questo caso, il parroco a non dare per scontato quello che        didascalia che introduca una lettura piuttosto che un gesto o piutto-
per lui risulterebbe del tutto pacifico. Ma solo per lui!                     sto che il silenzio, o si alza subito dopo essere stata invitata al canto
Già non poco è stato detto della figura della Voce Guida il cui com-          dell’alleluia? Anche questo è un segno che, oltre ad allietare la vista
pito – importantissimo – è di garantire uno svolgimento della liturgia        del parroco, se accolto nella sua autentica istanza di favorire l’ordine e
che sia consono alla natura della liturgia stessa favorendo, in modo          non di meno la bellezza, ci educa al Mistero che sempre e comunque
particolare una unità dei gesti e delle parole che abbia a evocare l’unità    supera le nostre misure.
più profonda del cuore e dell’animo: un cuor solo e un’anima sola.                                                                          Don Mario

GLI EVENTI DELL’11 FEBBRAIO
Dalla prima apparizione della Madonna di Lourdes alle dimissioni di Benedetto XVI, dalla nascita della Città del
Vaticano (e dei Patti Lateranensi ) al riconoscimento della Fraternità di CL. E al primo compleanno che don Mario
festeggia con noi.
Il fatto che più mi sorprende è che sono            forse neppure lo abbiamo compreso fino in            lata Concezione”, cioè persona creata così
ormai cinque anni da che Papa Benedet-              fondo.                                               come Dio aveva avuto in mente all’inizio la
to XVI ha rinunciato alla Cattedra e si è           Ma non possiamo scordare che l’11 feb-               creatura umana, e tale da rendere possibile
ritirato nel monastero Mater Ecclesiae.             braio è soprattutto il giorno della prima            il mistero dell’incarnazione.
Cinque anni e tuttavia sembra ieri perchè           apparizione della Madonna a Lourdes,                 Quando l’11 febbraio 1858 Maria si mo-
l’avvenimento continua a esserci presente e         della Madonna che si è definita “Immaco-             strò a Bernadette e iniziò quel dialogo

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