PRESENTATA STAGIONE 2019-2020 :Rossetti-TRIESTE al via la stagione 2019 - 2020 con Paolini, Elio e "Notre dame de Paris" - Il Discorso

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PRESENTATA STAGIONE 2019-2020 :Rossetti-TRIESTE al via la stagione 2019 - 2020 con Paolini, Elio e "Notre dame de Paris" - Il Discorso
PRESENTATA    LA   STAGIONE
2019-2020 :Rossetti-TRIESTE
al via la stagione 2019 –
2020 con Paolini, Elio e
“Notre dame de Paris”
Da lunedì 2 settembre informazioni e depliant saranno
disponibili presso la Biglietteria del Politeama Rossetti e
presso gli altri punti vendita.

La campagna abbonamenti sarà aperta da venerdì 6 settembre,
giorno in cui ci si potrà rivolgere per informazioni, acquisti
e prenotazioni in tutti i punti vendita dello Stabile
regionale.

La conferma degli abbonamenti a turno fisso va effettuata
entro venerdì 27 settembre: i posti non confermati verranno
messi in vendita a partire da lunedì 30 settembre.

Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

“Oltre 50 titoli in cartellone e 5 nuove produzioni
tratteggiano, attraverso tutti i    linguaggi del teatro, la
poesia e le contraddizioni del nostro tempo. Si alza il
sipario sulla Stagione 2019-2020 de Il Rossetti – Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia con “L’onore perduto di
Katharina Blum” di Böll: un giallo e un’antesignana critica al
mondo della comunicazione fra fake news e “macchine del
fango”, in cui Franco Però dirige Elena Radonicich e Peppino
Mazzotta. Attraverso la Prosa parlano Shakespeare e Goethe,
Sofocle e Molière, e riecheggia il Novecento in Scarpetta e
Nemirovsky, e nell’ironia di Kesserling e Frayn. Ma parole
importanti richiedono interpreti importanti: come Giulia
Lazzarini, Gabriele Lavia, Roberto Herlitzka, Luigi Lo Cascio,
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Maddalena e Giovanni Crippa, Massimo De Francovich, Franco
Branciaroli, Sergio Rubini, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi,
Marco Paolini, Laura Curino, Francesco Mandelli, Giuseppe
Cederna, Gioele Dix… Negli Altri Percorsi la drammaturgia
contemporanea si contamina con la magia in “Valzer per un
mentalista” di Davide Calabrese e Fabio Vagnarelli, con il
fumetto in “Kobane Calling on Stage” da Zerocalcare, con il
cabaret in “Sacco e Vanzetti” di Michele Santeramo. E
naturalmente ci si apre a un vasto orizzonte di generi: ecco i
Musical & Eventi con l’imponenza di “Notre Dame de Paris” con
il cast
originale, l’energia di “The Choir of Man” che ha stregato
l’Edinburg Fringe Festival 2017, la poesia di “Slava’s
Snowshow” e l’allegria di “Pinocchio Reloaded”. Poi
l’internazionalità della Danza con “The Beginning of Nature”
dell’Australian Dance Theatre per la prima volta in Italia,
con l’hip hop di Käfig, la classe di Bodytraffic da Los
Angeles, la Hubbard Street Dance e il talento coreografico di
Micha Van Hoecke in “Shine” sulle note dei Pink Floyd.
Fra gli Eventi brilla “Il Grigio” di Gaber con Elio, che
Assicurazioni Generali offre a studenti e dipendenti. Presenti
alla conferenza stampa, accanto al direttore Franco Però e
alla vicepresidente dello Stabile Chiara Valenti Omero,
l’Assessore alla Cultura della Regione Tiziana Gibelli,
l’Assessore ai Teatri del Comune Serena Tonel, la presidente
della Fondazione CRTrieste Tiziana Benussi e la responsabile
di Corporate Identity del Gruppo Generali Emma Ursich”.

A partire da “L’onore perduto di
Katharina Blum” di Heinrich
Böll, per la regia di Franco
Però, debutto assoluto, con cui
si inaugurerà il 22 ottobre la
nuova Stagione al Politeama
Rossetti.
La magia e la poesia del teatro,
ma anche la sua incisività critica e la sua spinta emozionale
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saranno gli strumenti con cui attraversare e raccontare “i
nostri giorni”, per comprenderne le contraddizioni
e le utopie, ha spiegato il direttore Franco Però illustrando
le evoluzioni di una programmazione che, come di consueto,
propone una pluralità di generi – Prosa, Altri Percorsi,
Danza, Musical & Eventi – ha respiro internazionale e si
rivolge ad un pubblico ampio ed eterogeneo.
La proposta di Prosa e la dinamica attività di produzione sono
impegno fondamentale per il Teatro
Stabile che nella Stagione 2019-2020 circuita nelle città
italiane ben 8 spettacoli, di cui 5 sono
novità assolute. Dopo il già citato “L’onore perduto di
Katharina Blum” che nasce dalla
collaborazione fra lo Stabile regionale, il Teatro Stabile di
Napoli e quello di Catania, “L’infinito
tra parentesi” di Marco Malvaldi, con Maddalena e Giovanni
Crippa diretti da Piero Maccarinelli
è una coproduzione con il Teatro della Toscana e Mittelfest
(dove ha debuttato in anteprima con
deciso successo). È invece firmato solo dallo Stabile “Valzer
per un mentalista” di Davide
Calabrese e Fabio Vagnarelli con Vanni De Luca, Andrea Germani
e Romina Colbasso per la regia
di Marco Lorenzi. Il Teatro Stabile rinnova l’impegno verso i
vincitori del Premio Nazionale
“Giovani Realtà del Teatro”, esprimendo sensibilità verso i
talenti più giovani e attenzione ai nuovi
linguaggi della scena: quest’anno si allestisce “Saduros” un
lavoro del Collettivo L’Amalgama
tratto dalle opere di Daniil Charms. Proseguono poi la tournée
nazionale de “I Miserabili” di Victor Hugo con Franco
Branciaroli e la regia di Franco Però e di “(Tra parentesi) La
vera storia di un’impensabile rivoluzione” di e con
Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua diretti da Erika Rossi.
Infine il nuovo spettacolo dei giovani allievi
dell’Associazione Culturale StarTs Lab, “Canto di      Natale.
Buon Natale Mr.Scrooge!” che Luciano Pasini trae dal classico
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di Charles Dickens, mentre rimane “in repertorio” al Museo de
Henriquez “A Sarajevo il 28 giugno” di Gilberto Forti.
Una così cospicua attività è possibile anche grazie
all’impegno degli attori di riferimento del Teatro,
che continuano a recitare nella maggior parte degli spettacoli
di produzione: Filippo Borghi,
Romina Colbasso, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea
Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria
Grazia Plos. Anche quest’anno è la grande letteratura ad
ispirare lo spettacolo d’apertura della Stagione: una
contaminazione che ritornerà in più momenti della
programmazione. Si inizia dunque dal premio Nobel Heinrich
Böll che nei primi anni Settanta, con ironia ed acutezza e
usando il modello del “giallo”, ne “L’onore perduto di
Katharina Blum” denuncia in modo straordinariamente
antesignano la deriva del mondo della comunicazione. Quella
che oggi definiamo “macchina del fango” o le “fake news”
dell’epoca social sono già intuite dallo scrittore tedesco nel
tratteggiare la vicenda dell’irreprensibile segretaria
Katharina Blum che, trascorsa una notte d’amore con un piccolo
criminale conosciuto a un ballo, resta coinvolta in
un’indagine di polizia e nel conseguente
e infamante scandalo giornalistico. La sua vita ne viene
stravolta. La pièce si avvale dell’efficace
adattamento drammaturgico di Letizia Russo e della regia di
Franco Però che vi dirige gli attori di
riferimento del Teatro, cui si aggiungono Elena Radonicich
(applaudita nella fiction “La Porta
Rossa”, oltre che sul grande schermo) che sarà Katharina, e
Peppino Mazzotta che il grande
pubblico ammira nel ruolo di Fazio ne “Il commissario
Montalbano” ma che è soprattutto un
bravissimo attore di teatro.
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Una seconda produzione “L’infinito
                            tra parentesi” segue immediatamente
                            quest’inaugurazione proseguendo nel
                            dialogo fra scienza e linguaggi
                            della scena che lo Stabile percorre
                            in attesa di ESOF2020. Scritto dal
                            romanziere, giallista e chimico
                            Marco Malvaldi, questo confronto
fra cultura umanistica e scientifica è incarnato da due
eccellenti interpreti quali Maddalena e Giovanni Crippa:
diretti da Piero Maccarinelli restituiscono ogni sfumatura del
testo avvincendo il pubblico in una
perfetta alchimia di talenti e sapienze.
Il cartellone Prosa continua alternando grandi classici del
Teatro di tutti tempi alla sensibilità di autori novecenteschi
e contemporanei. Come Furio Bordon di cui ritorna in scena “Le
ultime
lune” nella bella edizione diretta da Daniele Salvo e
interpretata da Andrea Giordana e Galatea Ranzi, o l’argentino
Mario Diament che in “Cita a Ciegas” disegna un intreccio
d’incontri apparentemente casuali che svelano sorprendenti
relazioni d’amore: ne sono interpreti, diretti da Andrée Ruth
Shammah Gioele Dix e Laura Marinoni.
L’eclettico Michael Frayn racconta attraverso il “teatro nel
teatro” sentimenti e debolezze umane nell’esilarante “Rumori
fuori scena” architettura comica perfetta che il regista
Valerio Binasco affida agli attori dello Stabile di Torino.
Ma la comicità più accesa e raffinata ritorna anche nella
scrittura del novecentesco Joseph Kesserling in “Arsenico e
vecchi merletti” che conta su due assolute fuoriclasse quali
protagoniste – Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini – e
nella compiutezza drammaturgica di Carlo Goldoni ne “La casa
nova” diretto da Giuseppe Emiliani, e ancora nell’ironia cupa
di Eduardo Scarpetta in “Miseria e nobiltà” dove Lello Arena
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diretto da
Luciano Melchionna interpreta in
modo personale l’iconica figura
di Sciosciammocca. Marco Paolini
rilegge con occhi contemporanei
il mito di Ulisse in “Nel tempo
degli dei-Il      calzolaio di
Ulisse” per la regia di Gabriele Vacis e traccia un ponte fra
il presente e l’universalità
del mondo classico. Un mondo che traduce inquietudini e
dilemmi contemporanei con una forza che       non smette di
stupire: basti pensare alla voce di Sofocle, nell’“Antigone”
di cui Laura Sicignano
cura adattamento e regia affidando a Sebastiano Lo Monaco il
ruolo di Creonte, oppure alla capacità
di “leggere” l’animo umano di Shakespeare, di cui va in scena
il capolavoro più denso di poesia, “La Tempesta” per la regia
di Roberto Andò, con il magistrale Prospero di Renato
Carpentieri. Ma il grande elisabettiano è anche oggetto di
un’interessante rilettura – a firma del regista Antonio
Calenda e di Nicola Fano – in “Falstaff e il suo servo”, in
cui si confrontano due protagonisti assoluti della scena
italiana, Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka. Il genio di
Molière   attraverso la regia attualizzante di Roberto Valerio
nel “Tartufo” che – interpretato da Giuseppe
Cederna – pone alla berlina la nostra società vuota di valori,
corruttibile e materialista. E poi la
travolgente prova d’attore di Gabriele Lavia nel “John Gabriel
Borkman” di Ibsen: uno scontro fra maschile e femminile, fra
repressione e istinto, gelo e desiderio di felicità che il
regista Marco    Sciaccaluga inscena in un allestimento di
potente impatto.
Delinea continuità con il mondo della narrativa “Jezabel” di
Irène Nemirovsky, scrittrice che è stata vittima dei momenti
più drammatici del secolo scorso e che tratteggia una figura
femminile   Seducente e misteriosa incarnata dalla brava Elena
Ghiaurov. Infine “Le affinità elettive”, una vera perla del
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cartellone: il regista Andrea Baracco (che lo scorso anno ha
diretto l’applaudito “Il Maestro e Margherita”) porta in scena
il capolavoro di Goethe con la medesima forza, affidando a un
eccellente cast il tema senza tempo della lotta fra ragione e
                              sentimento, sensualità e morale.
                              Energia e momenti poetici
                              vibrano nel cartellone Musical &
                              Eventi.        L’appuntamento
                              d’apertura   Torta a Trieste in
                              esclusiva nazionale 1The Choir
                              of Man” prodotto da Nic Doodson
ed Andrew
Kay (un team accreditato) che ha conquistato l’Edinburgh
Fringe Festival 2017. Lo show avvolge il pubblico
nell’atmosfera allegra di un enorme (vero) pub dove un cast
tutto maschile di nove
performer esegue un      crescendo   di   numeri   musicali   e
coreografici. Trascinanti canzoni pop, folk,     classici di
Broadway, rock, ballate… da Adele ai Queen, da Paul Simon ai
Red Hot Chili Peppers, da Kety Perry al musical.
Evento di caratura è “Notre Dame De Paris” che nel suo
imponente allestimento va in scena per la seconda volta sul
palcoscenico del Rossetti: l’effetto è davvero spettacolare e
la resa delle coreografie, dei            movimenti   scenici,
dell’interpretazione rende davvero
preziosa l’opportunità di vederlo
in questo contesto. Tratto dal
capolavoro di Victor Hugo da Luc
Plamondon e Pasquale Panella, sulle
musiche di Riccardo Cocciante e con
l’accurata regia di Gilles Maheu,
lo spettacolo è ormai un “cult” e a
Trieste ne saranno interpreti gli artisti del cast originale.
“Pinocchio Reloaded. Favola di un burattino senza fili” è un
musical inedito che grazie alle
coinvolgenti musiche di Edoardo Bennato e all’intuizione
registica di Maurizio Colombi (già regista
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di “We Will Rock You” e “Peter Pan”) rivisita in modo surreale
la famosa favola di Collodi.
“Aggiungi un posto a tavola”, amatissima commedia musicale che
tocca Trieste nella ricca
messinscena originale (memorabile la costruzione dell’arca) è
ripresa da Gianluca Guidi che
interpreta un ammirevole Don Silvestro. La forza dello
spettacolo è nel cast brillante (con Lorenza
Mario nel ruolo di Consolazione), nelle belle musiche di
Armando Trovaioli e nello spirito ironico e
ineguagliabile di Garinei e Giovannini e Jaja Fiastri che
rivivono nelle battute e nel’’intreccio.
Non necessiterebbe parole di presentazione l’incantevole
“SLAVA’S SNOWSHOW” che ritorna al
Rossetti dopo 6 anni d’assenza con il suo linguaggio che
sgorga dai sogni e dalle fiabe. Considerato
“il miglior clown del mondo”, incluso stabilmente – con alcuni
estratti nello spettacolo Alegrìa del
Cirque du Soleil – Slava raccoglie nello SNOWSHOW i suoi
numeri migliori e crea un’esperienza
immersiva che culmina nella travolgente tempesta di neve cui
allude il titolo.
Otto spettacoli, per la massima parte selezionati dal panorama
internazionale compongono il
cartellone Danza. La prima eccellenza è certo l’Australian
Dance Theatre è un ospite di pregio, al
suo debutto in Italia: compagnia di danza contemporanea
impeccabile ed elegante, si presenta al
Rossetti con “The Beginning of Nature” del coreografo Garry
Stuart, definita a Broadway “la
performance del secolo”. La coreografia esplora la natura, i
suoi ritmi, i suoi mutamenti e veicola un
prezioso messaggio di rispetto per le popolazioni aborigene.
Un’altra punta di diamante è la Hubbard Street Dance Chicago
che ritorna allo Stabile per la terza
volta: composta da 18 danzatori superlativi per intensità
d’interpretazione e duttilità presenta
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quattro coreografie di alcuni fra i più interessanti maestri
contemporanei: la canadese Crystal Pyte,
l’israeliano Ohad Naharin, lo spagnolo Alejandro Cerrudo e
l’americana Robin Mineko Williams. Dopo il deciso successo di
“Pixel” qualche stagione fa, lo Stabile ha coinvolto
nuovamente la
compagnia francese “Käfig” di Mourad Merzouki, che contamina
hip hop e altre discipline
artistiche: il loro “Charte Blanches” evoca la libertà
creativa e nasce per celebrare i vent’anni dalla
fondazione del gruppo. Ne raduna i primi elementi che creano
una successione di numeri pieni di
virtuosismi e di assoli memorabili.
Micha van Hoecke – coreografo amato e richiesto dai maggiori
teatri internazionali – è una
presenza prestigiosa e carismatica: alla guida della compagnia
di danza di Daniele Cipriani crea
“Shine”, magnetico balletto sulla musica dei Pink Floyd
eseguite dal vivo dai Pink Floyd
Legend.
Da Los Angeles arriva invece Bodytraffic, una compagnia
giovane (è nata solo nel 2007) che in
pochi anni si è imposta fra le più interessanti degli Stati
Uniti, con il suo stile aperto a diversi
impulsi, capace di armonizzare danza moderna e street dance.
Dopo qualche anno d’assenza ritorna in scena il tango, in uno
spettacolo puro e seducente: “Tango
Fatal” creato dal danzatore, maestro e coreografo Guillermo
Berzins e dal suo gruppo di ballerini
che danzeranno sulle musiche eseguite dal vivo dall’orchestra
“Corazon de Tango”.
Ma nel carnet spicca ancora la compagnia italiana MM
Contemporary Dance Company, che
presenta un dittico: il direttore artistico Michele Merola
traduce in danza le suggestioni della musica
di Gershwin e della pittura di Edward Hopper; la coreografia
di Enrico Morelli invece si lascia
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ispirare dalla musica commovente di Schubert.
Infine il repertorio classico e la tradizione russa sono
protagoniste dell’appuntamento natalizio con
“Lo schiaccianoci” di Čiaikovskij nell’esecuzione del Russian
Classical Ballet.      Alla proposta dei quattro regolari
cartelloni, si aggiungono numerosi Eventi speciali: alcuni
titoli
vengono svelati nel corso della stagione, ma fin d’ora lo
Stabile annuncia i due concerti di Patti
Smith, quello di Simone Cristicchi, le due serate con l’Harlem
Gospel Choir, il Galà
dell’Operetta promosso dall’Associazione Internazionale
dell’Operetta e il ritorno di Alessandro
Albertin in “Perlasca. Il coraggio di dire no”.

Enrico Liotti

SERGEI    POLUNIN   E   ALINA
COJOCARU     IN   “ROMEO    &
GIULIETTA”, PRIMA MONDIALE 26
AGOSTO ARENA DI VERONA
Spiazzante, travolgente, star assoluta del balletto
internazionale, Sergei Polunin, la nuova “anima rock” della
danza, debutta con Alina Cojocaru nella prima mondiale
di Romeo & Giulietta, lunedì 26 agosto (ore 21.00) all’Arena
di Verona per raccontare, attraverso la danza, una delle più
belle, tragiche e romantiche opere di William Shakespeare. Lo
spettacolo è realizzato in collaborazione con ilFestival della
Bellezza.

Una versione originale e contemporanea della celebre tragedia
musicata da Prokofiev. Grazie alle coreografie di Johan
Kobborg alle scene di David Umemoto – scultore e visual artist
– e a un corpo di danzatori di livello mondiale, Romeo &
Giulietta, pur nella fedeltà alla tradizione del balletto
classico, si arricchisce di traiettorie e gestualità che
aprono nuove prospettive nell’arte della danza.            Una
messinscena vibrante di una delle più potenti e tragiche opere
di William Shakespeare, nella città della coppia di innamorati
più famosa della storia.       Al centro della scena brilla
l’estro virtuoso di Sergei Polunin, celebrità di fama mondiale
che innova i canoni del balletto classico, circondato
dall’alone delle rockstar, diretto discendente della stirpe di
geniali, sensuali, iperbolici danzatori che da Nijinsky a
Nureyev hanno infiammato i teatri e l’immaginario di milioni
di fan. Un Romeo post-litteram, più veloce ed eccitante,
proiettato al futuro, che trova nel talento e nei muscoli del
trentenne danzatore ucraino il diapason delle infinite
potenzialità della danza.
Romeo e Giulietta1

Polunin, spirito inquieto e indipendente, innovatore per
vocazione, fa della commistione di contesti creativi – oltre
alla danza, è protagonista al cinema, nella moda, nella
recitazione – il tratto distintivo di un nuovo approccio
all’arte di Tersicore. L’altra metà della storia d’amore vive
nella grazia e nel talento di Alina Cojocaru, Giulietta,
danzatrice rumena di fama mondiale, da anni ballerina
principale dell’English National Ballet e parte di alcuni tra
i più prestigiosi corpi di ballo internazionali.

Grazie a un cast di eccezionali danzatori e a uno staff
creativo di prim’ordine, Romeo & Giulietta riporta in vita la
tragedia shakespeariana musicata da Sergei Prokofiev, con
l’intenzione di raggiungere il cuore, non solo degli
appassionati di balletto, ma anche di un pubblico meno esperto
in materia.

L’evento si tiene in collaborazione con la VI edizione del
Festival della Bellezza di Verona – I Maestri dello spirito,
manifestazione                 ispirata               proprio
a Dante, Mozart e Shakespeare, punto di riferimento per
riflessioni sulla bellezza espressa nell’opera di straordinari
artisti, in scenari storici di grande suggestione
architettonica e artistica.

Romeo & Giulietta è realizzato da Polunin ink e Show Bees

in collaborazione con ATER (Associazione Teatrale Emilia-
Romagna) e con il Festival della Bellezza.

Info biglietti: https://www.ticketone.it

E.L.

50^EDIZIONE                    FESTIVAL                DEI
CUORI
Dopo la presentazione del festival venerdì sera a Tarcento, ha
preso via ieri sera sabato 17 agosto a preso inizio in Piazza
del Ferro di Gemona del Friuli alla presenza del sindaco
Revelant, per gli onori di casa, il Festival dei Cuori 2019

Giunto al prestigioso traguardo della 50ma edizione e carico
del blasone che lo annovera tra le più prestigiose kermesse
internazionali del folclore, il festival , dal 15 al 21
agosto, vestirà i panni del villaggio globale, significativo
compendio dei giovani del mondo, palpitanti vettori di
tradizioni, usi e costumi. Sono quasi trecento, provenienti da
nove diverse nazioni (Italia inclusa) per un totale di dieci
gruppi partecipanti. Parlano lingue diverse. Diversi anche per
il colore della pelle, ma tanto uguali, perché in grado di
sfoggiare identici sorrisi che si incrociano nel segno
dell’amicizia. Ecco perché, nel breve volgere di sette giorni,
Tarcento,     Gemona     del   Friuli,     Udine,     Lignano
Sabbiadoro e Bovec (SLO) assumeranno le sembianze di avamposto
per un mondo diverso, in quanto il Festival non è soltanto una
parata di musiche e danze, ma soprattutto un momento culturale
che diviene occasione di conoscenza, di confronto, di stimolo
al reciproco rispetto. Il Festival, da ormai 54 anni, dà
l’opportunità di assistere ad esibizioni di canti, musiche e
balli tipici, dando l’impressione al pubblico di compiere un
lungo viaggio attorno al mondo in una sola serata. La
dimostrazione di fratellanza che tutti gli anni portano i
giovani artisti che partecipano all’ evento, vale di per sé la
sua realizzazione!

Quest’anno, per la terza volta, la Città di Gemona del Friuli
ha ospitato i gruppi partecipanti presso la Casa Dello
Studente, e sè stata la      sede di alcuni degli eventi
programmati come l’inaugurazione ufficiale con tutti gruppi
sul palco ieri sera.

Dopo il successo dello scorso anno, il festival in anteprima
a Udine il 16 agosto nel piazzale del Castello ha dato via ad
una serata di gala     con la presenza di tutti i gruppi
partecipanti.

Dopo ben quindici anni, il festival ritorna a Lignano
Sabbiadoro lunedì 19 agosto dove è prevista una serata di gala
presso l’arena Alpe Adria, con la presenza di tutti i gruppi
partecipanti.

Questo il dettagliato programma :
Dieci i gruppi partecipanti :

     dalla   Macedonia   IL     GRUPPO   SH.K.A.   “JAHI   HASANI”
Proveniente dalla città di Gostivar, e
                                     ̀ l’ensemble culturale e
artistico piùa ttivo della Macedonia del Nord. Fondato nel
1974, possiede una grande tradizione nelcampo delle arti e
della   cultura   popolare.    Le   peculiarità   che   lo
contraddistinguono sono ledanze e i canti tradizionali, gli
antichi strumenti e costumi della regione di Pollog.
Hapartecipato con grande successo a molti festival
internazionali del folklore.

GRUPPO   SPANDAN   SANSKRUTIK   TRUST   L’Indiaè   un   Paese
caratterizzato dalla grande varietà linguistica, culturale e
folklorica. L’obiettivo del gruppo Spandan (battito cardiaco)
è quello di regalare allo spettatore un magico viaggio
attraverso l’India. Fondato nel 1989 a Ahmedabad da uno
sparuto numero di persone, si è specializzato in danza,
teatro, musica e intrattenimento della regione del Gujarat.
Oggi è riconosciuto tra le associazioni culturali più note
dell’India.

     Dal PERU’ il GRUPPO “TRADICIONES PERU” L’associazione
     culturale “Tradiciones Peru’ “nasce nell’ ottobre del
     2002 ad Arequipa. Conosciuta inizialmente come “Grupo de

     Danzas Tradiciones de Mi Tierra”, è           formata da
     giovani studenti e professionisti di diversi settori
     legati da profondi rapporti di amicizia. Si propone di
     rivalutare, preservare e diffondere le espressioni
     tradizionali e folkloriche del proprio Paese. Ha
     partecipato a svariati festival nazionali e
     internazionali, tenendo alto l’onore del Perù grazie
     all’alta qualità artistica e al suo vario e colorato
     repertorio.

     Da CUBA   COMPAÑÍA FOLKLÓRICA “CAMAGUA”

                             Fu nel corso del suo primo
                             viaggio      alla      scoperta
                             dell'America che Cristoforo
                             Colombo, il 27 ottobre del 1492,
                             dopo aver toccato San Salvador,
                             sbarcò per la prima volta su
                             Cuba. Chi dice Cuba dice ritmo,
                          musica, miscuglio di razze e di
culture: ingredienti che rendono quest’isola unica e le
valgono il ruolo di porta d’ingresso sul mondo e l’anima
latini. E proprio la musica e la multiculturalità cubane
rappresentano gli elementi fondamentali        della Compañía
Folklórica Camagua, un’associazione di         professionisti
(ballerini e musicisti) che, in collaborazione con il
Ministero della Cultura della Repubblica di Cuba, si fa
portavoce della diffusione della cultura cubana nel mondo.
La Compañía Folklórica Camagua trasferisce sul palcoscenico il
cuore e l’anima di un popolo in cui la musica e la danza hanno
un ruolo predominante, dando vita a spettacoli variopinti e
travolgenti che riscuotono ovunque moltissimo successo.
Direttore: M° Fernando Medrano Vireya

     DA TARCENTO (ITALIA) GRUPPO FOLK “CHINO ERMACORA”     Il
     Gruppo Folkloristico Chino Ermacora di Tarcento, fondato
     nel 1952 da Vittorio Gritti rappresenta una viva realtà
     di testimonianza dei valori migliori della tradizione
     folklorica. Indossa costumi originali della zona di
     Poffabro (Maniago) e tipici dell’Ottocento. Oltre al
     tradizionale repertorio friulano, è autore di nuove
     coreografie che, ispirandosi a scene di vita semplici,
     ma significative, aggiungono un nuovo importante momento
     di sviluppo dei valori del folklore. Ha partecipato a
     centinaia di manifestazioni nazionali e ai più
     prestigiosi festival in vari Paesi europei e del mondo;
     ricordiamo Bolivia, Cina, Corea del Sud, Ecuador,
     Giappone, India, Messico, Ecuador, Taiwan, Tailandia,
     Indonesia (Sumatra e Giava), Russia, Stati Uniti
     d’America, Portorico, Brasile, Canada, Israele, Egitto,
     ecc. Il Gruppo è anche l’organizzatore del Festival dei
     Cuori. E’ diretto da Massimo Boldi.
     ITALIA SBANDIERATORI DEI RIONI DI CORI(Latina)

                             Il gruppo è legato al “Chino
                             Ermacora” da una profonda
                             amicizia nata a Tarcento nel
                             1972 in occasione dell’ ottava
                             edizione del Festival Int.le
                             “Europa dei cuori”. Con una
                             coreografia di gruppo generata
                             da una tecnica di sbandieramento
unica nel suo genere in tutta Italia, fece la sua prima
apparizione nell’ edizione del Carosello Storico del 1966 il
Gruppo Sbandieratori dei Rioni di Cori, autentici eredi sul
territorio romano di quei “bandierai” che nel Medioevo e nel
Rinascimento professavano la nobile arte della bandiera. Nello
stesso anno il gruppo fu socio fondatore della F.I.Sb.
Federazione Italiana Sbandieratori. In tutti questi anni il
Gruppo, attraverso le proprie performances altamente
coreografiche ed acrobatiche, è riuscito con professionalità e
successo ad affascinare le genti di tutto il mondo. Tra le
tante significative partecipazioni ricordiamo la Cerimonia di
Apertura dei Giochi delle XXIV OLIMPIADE a Seoul, alla
Cerimonia di Apertura dei XX GIOCHI OLIMPICI INVERNALI Torino
2006, all’ evento Cinema Italian Style a Hollywood, Los
Angeles, all’ ESPOSIZIONE UNIVERSALE di Tsukuba 1985 e Aichi
in Giappone 2005, all’ importante Edinburgh Military Tatoo,
rassegna scozzese di folclore militare, al Mood Indigo
Worldfest Mumbai INDIA 2012, alla Parade through Macao, Latin
City, CINA 2013 e nel 2014 al 130° Carnevale di Nizza.

     CILE – ISOLA DI PASQUA “MAORI TUPUNA” SABIDURIA
     ANCESTRAL RAPA NUI                      L’ Isola
     di Pasqua (Rapa Nui per i polinesiani) si trova
     solitaria     in   mezzo all’ Oceano   Pacifico

     ed è famosa per i colossi di pietra (i Moai) e per le
     straordinarie tradizioni indigene; è un lembo di terra
     dalla storia affascinante e tormentata e uno dei luoghi
     più intriganti e    misteriosi del mondo. La compagine
     artistica nasce dalla reinvenzione, avvenuta nel 2010,
     del gruppo Mata to’ a. E’ diretto da Carlos “Ariki”
     Lillo Haoa, cantautore, chitarrista, prima voce e
     direttore artistico. Il gruppo si propone di preservare
     ai posteri le profonde radici
culturali del popolo della “Grande Isola” attraverso la
     stretta interpretazione della propria tradizione orale.
     Sviluppa inoltre il proprio concetto di evoluzione
     musicale, teatrale e di danza verso i canoni
     contemporanei, rafforzando la propria identità per mezzo
     di un’ unicaed efficace proposta artistica. Le danze e
     musiche vi trasporteranno in un mondo magico fatto di
     eroi, divinità e astri.

ISOLE MARCHESI POLINESIA FRANCESE TE TOA VII FENUA

                             L’ arcipelago delle isole
                             Marchesi, chiamato dai nativi
                              “Terra degli uomini” (Henua
                              enana), dista circa 1500 km. da
                              Tahiti, è situato vicino all’
                              Equatore,      all’     estremo
                              settentrione della Polinesia
                              Francese. Primo insediamento
Maori nelle isole del triangolo polinesiano, le Marchesi erano
abitate da tribù bellicose dedite al cannibalismo e per questo
motivo furono a lungo ignorate dai colonizzatori occidentali.
Hanno preservato quindi carattere di unicità nella cultura,
lingua e costumi. Nell’ arcipelago vengono ancora effettuati
riti antichi e presentate danze e musiche caratteristiche che
rappresentano svago e divertimento per i polinesiani. Il ballo
serve anche per onorare divinità e personalità estere. Le
Marchesi risultano essere l’ angolo di cultura più vivo della
Polinesia. In queste isole ha origine la sacra arte del
tatuaggio, ancora oggi diffusa e praticata.

     KAMCHATKA RUSSIA EYGUNYCHVAN

                                    La Kamchatka, situata
     nell’ estremo oriente russo, è una penisola formata da
una vallata
centrale e da ampi massicci composti da oltre 160
vulcani , 29 dei quali ancora attivi e lunga 1.250 km.
Il Gruppo è stato creato nel marzo 2004 a Palana nella
regione del Koriak, conosciuta per la bellezza del suo
paesaggio che si riflette anche nelle danze di
questo popolo, grazie alla volontà e all’ impegno della
direttrice Svetlana BELIAEVA e sotto la direzione
artistica del coreografo Sergey KUTYNKAVAV. Il loro
obiettivo principale è quello di conservare, sviluppare
e diffondere la cultura del proprio Paese attraverso la
formazione musicale, vocale e coreografica dei giovani
componenti del gruppo e lo sviluppo della loro
percezione del mondo della cultura e dell’arte del
folklore. Le principali danze del gruppo “Eygunychvan”
sono il “Koriak”,”Etelmen”,”Chukcha”, che fondano
insieme passi e coreografie vocali che rappresentano il
profondo legame del popolo della Kamchatka con la natura
che li circonda. La tradizione vuole che l’
apprendimento delle danze venga tramandato di
generazione in generazione, all’ interno dello stesso
nucleo familiare.Le ragazze indossano abiti con motivi
Manchu ma cuciti nella pelle. Vivono a nove ore di aereo
da Mosca e a dieci ore di slitta da Petropavlovsk.
L’Ensemble ha partecipato attivamente a numerosi
festival e seminari in tutto il mondo.
SUDAFRICA UMUZI WENKOSI ZULU FOLKLORE DANCE ENSEMBLE
Il  gruppo   “Msunduzi
Municipality   Zulu   Folklore Dance” della Città di
Estcourt, della provincia di KwaZulu-Natal, è stato
creato nell’anno 1994 sotto la direzione di Umuzi
Wenkosi e Umgungundlovu, Musica ed Arti Tradizionali
(UTAM). Durante il corso degli anni l’Ensemble ha dato
l’opportunità ai giovani sudafricani di effettuare
attività creative che spaziano dalle fasi primordiali
alle eccellenze professionali. Le compagnie di artisti
professionisti che hanno generato sono tutte composte da
artisti multi-talento e provengono dalla provincia del
regno di Kwa-Zulu Natal. L’Ensemble è continuamente
impegnata in tutto il Sud Africa a educare i giovani
nelle attività teatrali e dei Festival di arti
tradizionali. Il vivace spettacolo presentato mette in
mostra un dinamico caleidoscopio delle tradizioni Zulu,
Tswana, Venda, Ingoma e della Cultura YeZintombi. Le
incredibili voci della troupe, con la loro brillante
armonia, hanno deliziato il pubblico di tutto il mondo.
La potenza sequenziale delle splendide danze
tradizionali, accompagnate dai “pulsanti” tamburi Zulu,
riesce a tenere incantato qualsiasi tipo di pubblico.
L’Ensemble attraverso una forte attività educativa, tra
spettacoli e workshop, ha creato con successo
un’opportunità per la coesione della comunità, per
l’uguaglianza razziale. L’Ensemble Msunduzi Municipality
Zulu Folklore Dance ha riscosso negli anni tantissimi
successi in tutto il mondo. Tra i più importanti si
ricordano le due occasioni in cui il gruppo si è esibito
per Sua Altezza Reale la Regina Elisabetta
     d’Inghilterra, gli spettacoli per Nelson Mandela e per
     il Campionato del mondo FIFA 2010. Direttore: Lucky
     Mkhize

                              Dal sito del festival dei cuori

BASSANO 17 AGOSTO SPETTACOLO,
IN PRIMA NAZIONALE DALLA
COREA “ELEPHANTS LAUGH”:
BASSANO (VI)- Danzatrici immerse in cabine trasparenti coIme
d’acqua e un artista solitario che incontra gli spettatori uno
ad uno. Il racconto delle “Haenyeo”, donne pescatrici di Jeju
Island in Corea – dal 2016 tutelate dall’Unesco quale
Patrimonio culturale immateriale dell’umanità – e un
appuntamento al buio che coinvolge individualmente il
pubblico, in Bodies in the dark, sono le due attese prime
nazionali che la celebrata compagnia coreana Elephants laugh
presenta a questa edizione di Operaestate, il festival
declinato tra danza, teatro e musica in corso fino a settembre
a Bassano del Grappa.

Il primo dei due debutti nazionali è quello di sabato 17
agosto nel chiostro del Museo civico con “Muljil”, spettacolo
che la compagnia orientale dedica alle donne asiatiche che si
tuffano in mare per raccogliere molluschi e alghe. Un lavoro
antico, divenuto nei secoli prerogativa femminile tramandata
di madre in figlia. Una sfida continua ai propri limiti,
immergendosi in acque fredde, fino alla profondità di 20
metri, senza l’ausilio di bombole d’ossigeno e solo
recentemente resa meno dura grazie alla protezione di mute da
sub, che hanno sostituito la tradizionale dotazione di
calzoncini e canottiera di cotone. Quando si tuffa nelle acque
profonde, ogni aenyeo subisce almeno due volte un momento
critico di mancanza di respiro. Solo le donne determinate a
rischiare la propria vita possono superare questi momenti di
crisi. Con gli artisti a muoversi nelle cabine piene d’acqua,
la compagnia crea uno spettacolo toccante in uno dei chiostri
più antichi del Veneto. Una performance che si concentra su
una comunità nella quale si inizia a immergersi sin da
giovanissime, imparando a conoscere il mare e le specie
marine.

Ma l’attività delle pescatrici e il messaggio di Muljil esalta
l’importanza della collaborazione tra donne – a volte in una
catena generazionale che unisce nonne, madri e figlie – che
condividono rischi e fatiche. Un crocevia di vita e morte che
si intersecano a storie di migranti (quattro di loro coinvolti
nello spettacolo) e di genti che attraversano mari, storie che
arrivano nella nostra vita quotidiana.

                             Uno spettacolo che toglie
                             letteralmente il fiato, che
                             evoca viaggi e incontri e
                             immergendo in cabine trasparenti
                             colme     d’acqua     i    suoi
                             protagonisti. Una nuova sfida
                             artistica di Elephants laugh che
                             crea performance site specific
basate su comunità specifiche e si concentra sull’estensione
del ruolo del pubblico creando performances che richiedono la
partecipazione attiva dello spettatore

Partecipazione ed estensione del ruolo del pubblico sono anche
al centro di “Bodies in the dark”, lo spettacolo in programma
il 21 e 22 agosto, nell’ambito della sezione B.Motion, il
festival nel festival che indaga i linguaggi del
contemporaneo. Ancora un luogo d’eccezione: Palazzo Bonaguro,
antico edificio con affreschi di scuola del Veronese, nelle
cui stanze gli spettatori saranno invitati a un appuntamento
al buio. Bendati e muniti di cuffie che trasmettono le
istruzioni, verranno condotti in una sala dove, nella completa
oscurità, incontreranno un artista solitario e un narratore
privi di emozione o personalità. Sarà la libertà dello
spettatore a riempire di colore questa esperienza, mentre la
regia coordinerà in tempo reale artisti e spettatori.

Biglietteria aperta dal 3 giugno, tel. 0424 524214

Tutto   il   programma    e   biglietteria   on   line    sul    sito
www.operaestate.it

Operaestate    Festival   Veneto,   in   collaborazione    con    gli
Albergatori di Bassano, offre una promozione speciale attiva
per tutto il periodo del festival: dal 10 luglio al 15
settembre, con pernottamenti a tariffe scontate, ingressi
ridotti agli eventi in cartellone ed entrata gratuita ai musei
della città. Tutte le informazioni su Vacanze                       a
Bassano http://www.operaestate.it/ospitalita/

Carlo Liotti
TEATRO COMUNALE DI CORMONS
Svelata la stagione artistica
2019|20     dal    direttore
artistico Walter Mramor
     I protagonisti: Incontrada, Guerritore, Bassi, Zeno,
         D’Abbraccio, Lillo & Greg, Pistoia-Triestino

Svelata dal direttore artistico di Artisti Associati Walter
Mramor la nuova Stagione del Teatro Comunale di Cormòns,
caratterizzata dalla qualità e dalla varietà delle proposte,
in cui trovano spazio ben otto Prime Regionali e una

Lo Schiaccianocy

Prima Nazionale, tre serate internazionali e vede
protagonisti interpreti d’eccezione e grandi maestri della
regia.

Dodici gli appuntamenti tra prosa, musica e danza ai quali si
affianca un ricco programma dedicato alle nuove generazioni
con matinée per le scuole, rappresentazioni pomeridiane e
laboratori tematici.

Il cartellone, che propone un interessante percorso sul
Novecento, vede anche il debutto in Anteprima della nuova
produzione di Artisti Associati con protagonista d’eccezione
Vanessa Incontrada.

La Stagione si aprirà il 30 ottobre con la prima regionale di
‘Non si uccidono così anche i cavalli?’, uno spaccato
dell’America degli Anni Trenta sconvolta dalla Grande
Depressione, con Giuseppe Zeno e Sara Valerio a guidare una
colorata folta compagnia di ballerini-attori, il 12 novembre
un’altra prima regionale con ‘Un tram che si chiama desiderio’
in un’intensa interpretazione di Mariangela d’Abbraccio e
Giulio Corso protagonisti del capolavoro di Tennessee Williams
che alza il velo su una società moralista e oppressiva; prima
regionale, il 30 novembre, anche per la festosa operetta ‘Il
Pipistrello’ musicata dal re del valzer Johann Strauss,
proposta dalla Compagnia Corrado Abbati. Gospel travolgente da
Chicago, il 13 dicembre, in prima regionale, con Dexter Walker
& Zion Movement impegnati in un fitto tour europeo; il 18
dicembre siamo pronti a rivivere, con Ettore Bassi, la storia
appassionante del prof. Keating e degli studenti della
pellicola cult ‘L’attimo fuggente’ che a 30 anni dall’uscita
cinematografica continua ad ispirare i giovani di tutto il
mondo; il classico natalizio per eccellenza ‘Lo Schiaccianoci’
è interpretato dal prestigioso Russian Classical Ballet
in prima regionale il 10 gennaio 2020; tornerà a calcale il
palco di Cormons Monica Guerritore, ne ‘L’anima buona di
Sezuan’ di Brecht, una coproduzione de La Contrada e ABC
Teatro, con un testo che declina il tema universale del
rapporto fra morale e società (16 gennaio). Prima nazionale,
il 31 gennaio, per l’allestimento di ‘Jezabel’ dal romanzo di
Irène Némirovsky che vedrà Elena Ghiaurov interpretare la
bella e tragica figura di questa donna accusata dell’omicidio
dell’amante. A

Lillo e Greg

febbraio spazio al buonumore con due serate imperdibili: il
13, l’umorismo colto e sagace di Lillo e Greg, spogliato di
ogni orpello narrativo, in ‘Gagmen – I fantastici Sketch’
in prima regionale. E, il 27, un classico della comicità qual
è ‘Il rompiballe’ del francese Veber, con Paolo Triestino e
Nicola Pistoia anch’esso in prima regionale. A chiudere la
prosa, in prima regionale il 14 marzo, ‘Scusa sono in riunione
ti posso richiamare?’, un ritratto generazionale e insieme una
commedia degli equivoci firmata da Gabriele Pignotta.
Protagonista un’interprete riconosciuta per la sua bravura,
simpatia e bellezza come Vanessa Incontrada, nuovo ‘acquisto’
della famiglia Artisti Associati. Chiusura di sipario il 20
marzo con i losangelini Bodytraffic, una delle compagnie
americane di danza contemporanea più apprezzate, che propone
un repertorio accattivante firmato dai migliori coreografi
della scena mondiale.

La campagna abbonamenti prenderà il via sabato 14 settembre
con le conferme (www.artistiassociatigorizia.it).

Alla conferenza erano presenti il sindaco Roberto Felcaro,
l’assessore alla cultura Martina Borraccia e il rappresentante
della Fondazione CaRiGo Giulio Valentini.

Assisi Suono Sacro: al via la
7° Edizione
Mercoledì 31 Luglio: si apre la settima edizione di Assisi
Suono Sacro, l’annuale appuntamento con musica e spiritualità,
con l’evento che dà il titolo a questa settima edizione
(Piazza della Basilica di Santa Maria degli Angeli, ore
21.00):Dialogos Francesco e il Sultano, un omaggio, fra musica
e danza, al celebre incontro fra San Francesco e il Sultano
Malek al Kamil di cui quest’anno si ricordano gli ottocento
anni. Protagonisti della serata Frate Alessandro (tenore),
Elisa Bovi (soprano), Hartmut Schulz (baritono) Andrea
Ceccomori (flauto),    Maria Chiara Fiorucci (arpa), Fabio e
Diego Resta (strumenti etnici), Nevio Vitali (derviscio
rotante), Rodolfo Mantovani (voce narrante). Il programma
spazia lungo le suggestioni di un repertorio di musiche dal
repertorio francescano e sufi.Il concerto sarà preceduto alle
18.00    a   Santa    Maria    degli    Angeli    (Sala    Pro
Loco, p.za Garibaldi) da una Conferenza Dialogo sull’Islam:
dal misticismo sufi all’integrazione delle nuove
generazioni in occasione della quale verranno presentati due
volumi: Luci e ombre: i musulmani d’Italia di Michele Groppi e
Sufismo di Padre Alberto Fabio Ambrosio. In un clima di
guerra, durante la V crociata nel 1219, Francesco e il Sultano
Malik al-Kāmil si incontrarono nel segno dell’accoglienza e
del dialogo. A loro, alla loro saggezza e lungimiranza, è
sembrato dovesse andare un tributo speciale in occasione di
questo festival da anni votato ai temi della Pace attraverso
il linguaggio della musica e della cultura.

Da qui l’idea di questo evento che unisce l’arte dei dervisci
rotanti, tipica del mondo sufi arabo, con quella occidentale
legata a San Francesco e alla nostra cultura cristiana, per
favorire un terreno di pace e dialogo nel mondo contemporaneo.
Musica, danza, recitazione a servizio della storia di ieri e
di oggi.
: queste le date della settima edizione del Festival Assisi
 Suono Sacro che quest’anno porta il nome di Dialogos: questo
   il titolo scelto per l’annuale appuntamento con musica e
 spiritualità diretto da Andrea Ceccomori, questo è anche il
   titolo del concerto di apertura del Festival che si terrà
     il 31 Luglio ad Assisi (Piazza della Porziuncola): un
  progetto che, ricordando l’incontro fra San Francesco e il
  Sultano Malek al Kamil di cui quest’anno ricorrono gli 800
 anni, focalizza questa edizione del Festival su uno dei suoi
temi più cari: il dialogo come strumento prezioso di crescita
                 spirituale, umana e di Pace.

                   Giocato nella doppia veste
                        della rassegna e
                  dell’accademia, il Festival
                   si dipanerà lungo le prime
                  due settimane di agosto. Fra
                    i protagonisti di questa
                  edizione, oltre al direttore
                  artistico Andrea Ceccomori e
                  alla coordinatrice artistica
                      Maria Chiara Fiorucci,
                    anche: Frate Alessandro,
                   Elisa Bovi, Hartmut Sculz,
                    Fabio e Diego Resta, Nevio
                    Vitali, Rodolfo Mantovani,
                        Cork Maul, Stefano
                   Taglietti, Carlo Forlivesi,
                   l’Ensemble Giovanile Assisi
                      Suono Sacro, Gianluigi
                   Caldarola, Michele Fabrizi,
                    Sebastiano Brusco, Sara
                  Rizzo e ovviamente tutti gli
                            studenti.
Vietri sul mare(SA) mercoledì
17 Luglio “Ciak: si danza!”
Danza e teatro a “Vietri in Scena”. La rassegna di musica e
spettacoli organizzata dall’amministrazione comunale di Vietri
sul Mare, con la direzione artistica del Maestro Luigi
Avallone, presenta nella Villa Comunale del primo paese della
Costiera amalfitana mercoledì 17 Luglio “Ciak: si danza!” a
cura della Compagnia Studio Danza, coreografie di Maria
Cardamone. La compagnia, diretta da Maria Cardamone, nasce
con l’idea di divulgare la danza sul territorio campano e non
solo, abbracciandone tutti i suoi aspetti attraverso
manifestazioni culturali, spettacoli ed eventi di
sensibilizzazione su temi sociali. Lo spettacolo si sviluppa
                              sulle sulle note delle più
                              celebri colonne sonore del
                              cinema (Titanic, Pirati dei
                              Caraibi, La vita è bella, Dirty
                              dancing, Shall we Dance, The
                              greatest showman, Ultimo dei
                              moicani, Ritmo del successo,
                              Canone    inverso,     Romeo    e
                              Giulietta) per un viaggio
                              emozionante e unico nella danza
e nella musica. Sul palco i ballerini Francesco Avallone,
Amira Giglio, Luigi Lambiase, Gabriella Milito, Grazia Ragone,
Laura D’Amore, Valentina Ferraioulo, Gaia Pellegrino.

Venerdì 19 Luglio sarà la volta del teatro. La Compagnia “Il
Grimaldello” porta in scena lo spettacolo “HELLO BOY – Ballata
sulle macerie”, con Pierluigi Cappiello, Sergio Claudini,
Gianluca De Stefano,     Michela Di Florio, Luisa Lorenzi,
Gianluca Marotta, Annamaria Prisco. Regia Antonio Grimaldi.
Attraverso le vite di personaggi famosi si prova a raccontare
l’esistenza di oggi, del nostro tempo, forse non molto diversa
da quella di ieri. Sono anime che vagano, che depongono la
loro bellezza tra le macerie di questo mondo, quel che resta
del caos che noi abbiamo creato. Ci si domanda, tra risate e
idiozia, dove l’umanità stia andando. Un lavoro teatrale che
porta sia il pubblico che gli attori a lavorare sul proprio
doppio: bellezza e bruttezza. La manifestazione fa parte di un
progetto annuale, “Vietri Cultura”, che gode del finanziamento
Poc 2014-2020 linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana,
politiche per il turismo e cultura”. Inizio spettacoli h 21,
ingresso gratuito.

TRIESTE:      rinVERDIamoli
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 ALLE
ORE 21 IN PIAZZA VERDI:
INGRESSO LIBERO
Sono passati trent’anni da quando è andata in scena la prima
coreografia per quella che allora era Arteffetto, una
cooperativa fondata da danzatori del corpo di ballo del Teatro
Verdi di Trieste, che desideravano danzare di più e meglio. E
proprio il primo brano che presenteranno domenica 14 luglio
alle ore 21 in piazza Verdi sarà quello che aprì le danze nel
1989    Tanta acqua è passata sotto i ponti e nel frattempo
ArteffettoDanza, la scuola nata in seno alla compagnia, ha
compiuto a sua volta vent’anni dall’inaugurazione. E così,
approfittando di questa duplicità di anniversari, i danzatori
Silvia Califano, Attilio De Gregorio, Sarah Taylor e Corrado
Canulli, hanno pensato di regalare, di tramandare le
coreografie da loro create e interpretate, ai migliori allievi
di ArteffettoDanza.     Torneranno così in scena estratti
da Operettando ed È stato il freddo del 1995, Poteva essere
una bellissima serata del 1991 e Duettandodel 1994,
interpretate da Anna Somma, Laura Campanella, Rebecca Garitta,
Marta Keller, Giulia Sorrentino, Giulia Cechet, Rossella Di
Marco e Andrea Orsini, assieme alla più recente creazione per
Arteffetto ad opera di Daša Grgič, che danzerà il capo
vincitore di ITS 2013, la cui edizione del 2019 si è appena
conclusa. Il panorama musicale spazia da Claude Debussy agli
Yello, da Tchaikovsky a Toni Child, da Poulenc a Lehar e
Kalmann. Sì, perché tanto spazio ha, nella memoria dei nostri,
l’operetta che una volta trionfava nel corso delle estati
triestine e che ora vive solo grazie alla memoria dei meno
giovani. A chiudere la serata un omaggio al mondo del musical,
erede della tradizione operettistica nei paesi anglosassoni,
che    propone     l’assaggio     dei    tre    tra    i    più
conosciuti: Chicago, A chorus line e Fosse – The musical!

                             Senza voler svelare tutto di
                             questo  spettacolo,   questo
                             passaggio    coreografico     di
                             consegne avverrà sotto gli occhi
                             del pubblico che potrà ammirare
                             contemporaneamente
                             l’interpretazione originale e
                             quella attuale…come? Venite a
vederlo!
Anghiari Dance Hub vince il
bando Creative Europe
                             Micro and Macro Dramaturgy in
                             Dance, progetto nato da un’idea
                             di Gerarda Ventura, direttrice
                             artistica di Anghiari Dance Hub
                             e Guy Cools, che gestisce da
                             anni    il   seminario   sulla
                             drammaturgia della danza in
                             programma ad Anghiari Dance Hub
                             ha vinto il bando Creative
                             Europe,     con   un    ottimo
                             piazzamento (17 su 87 progetti
                             vincitori).

Secondo la definizione di Marianne Van Kerkhoven, decana dei
dramaturg della danza, la micro drammaturgia è la relazione
tra coloro che collaborano al processo creativo, mentre la
macro riguarda la rilevanza sociale e la funzione dell’opera.
Il progetto ha quindi come obiettivo lo sviluppo delle
capacità degli artisti (coreografi, interpreti, dramaturgs) di
mettere in relazione la propria pratica artistica con i
contesti sociali in cui si trovano ad operare.

Il progetto è indirizzato a coreografi e dramaturg emergenti
dei paesi partner e si svilupperà attraverso una serie di
seminari itineranti sotto la guida del comitato scientifico e
dei direttori artistici delle strutture coinvolte. Ogni
struttura ha inoltre individuato una comunità locale di
riferimento che per Anghiari sarà quella costituita dagli
immigrati di seconda generazione, in collaborazione con Il
Teatro di Anghiari e l’Archivio dei Diari di Pieve Santo
Stefano.
Il progetto si svilupperà in due anni, da ottobre 2019 a
settembre 2021. Il comitato scientifico è composto, oltre al
già citato   Guy Cools, da Maja Hriešik, che ha curato per
l’Istituto del Teatro Slovacco presentazioni internazionali
della danza slovacca e workshop dedicati a coreografi
emergenti, Katalin Trencsényi, autrice di numerose
pubblicazioni sulla drammaturgia della danza e editor per la
sezione drammaturgia del portale TheTheatreTimes.com, Anne-
Marije van den Bersselaar, che ha creato un master
interdisciplinare dedicato alle performance negli spazi
pubblici e dal 2018 insegna al St.Joost Master Institute of
Visual Cultures.

I partner del progetto sono, oltre ad Anghiari Dance Hub in
collaborazione con Marche Teatro, Tanec Praha, ente capofila,
che organizza il più importante festival di danza della
Repubblica Ceca e da 25 anni la Piattaforma di danza
nazionale, l’olandese DansBrabant, luogo di ricerca e sviluppo
per artisti della danza, di produzioni, ospitalità e
sensibilizzazione del pubblico, Dance House Lemesos, di Cipro,
che realizza attività a sostegno degli artisti della danza e
il festival annuale Open House Festival con opere locali e
internazionali e, infine, Dansens Hus Stockolm, la più grande
struttura svedese per la danza.
SERGEI    POLUNIN,    PRIMA
MONDIALE    DI   “ROMEO   &
GIULIETTA”   IL  26  AGOSTO
ALL’ARENA DI VERONA.
La nuova anima della danza, la “rockstar” sulle punte

ALINA COJOCARU, JOHAN KOBBORG

e un cast di 20 ballerini

nella prima mondiale   di

Romeo & Giulietta

 Il Festival della Bellezza di Verona balla sulle punte:
spiazzante, travolgente, star assoluta del balletto
internazionale,Sergei Polunin, la nuova “anima rock” della
danza, debutta con Alina Cojocaru,Johan Kobborg e un cast di
20 ballerini nella prima mondiale di Romeo & Giulietta, lunedì
26 agosto (ore 21.00) all’Arena di Verona.

Lo spettacolo è prodotto da Polunin ink eShowbees in
collaborazione con ATER(Associazione Teatrale Emilia-
Romagna) e con il Festival della Bellezza.

Sergei Polunin è stato ospite il 21 giugno a Verona per
assistere in Arena alla prima de “La Traviata”, ultimo lavoro
firmato dal Franco Zeffirelli, da poco scomparso.

L’incontro è stato organizzato in collaborazione con PRAXI
Intellectual Property SpA.

Vini offerti dalla Cantina Giannitessari di Roncà (Vr).
“Zeffirelli è stato uno dei più grandi registi italiani – ha
detto Sergei Poluninricordando l’artista scomparso -, sono
contento di essere a Verona per assistere a La Traviata per la
prima volta, e celebrare un regista leggendario. Sono
affascinato dal cinema, e guarderò il suo film per farmi
ispirare. Mi rende felice poter danzare sul palcoscenico
dell’Arena, un luogo meraviglioso, spero che la città sia
orgogliosa di ospitare il nostro spettacolo Romeo & Giulietta.
Romeo è un personaggio non solo romantico, ma soprattutto
passionale, vivace: cercherò di interpretarlo con questo
spirito, e farlo a Verona lo rende una grande emozione”.
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