PRESENTATA STAGIONE 2019-2020 :Rossetti-TRIESTE al via la stagione 2019 - 2020 con Paolini, Elio e "Notre dame de Paris" - Il Discorso
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
PRESENTATA LA STAGIONE 2019-2020 :Rossetti-TRIESTE al via la stagione 2019 – 2020 con Paolini, Elio e “Notre dame de Paris” Da lunedì 2 settembre informazioni e depliant saranno disponibili presso la Biglietteria del Politeama Rossetti e presso gli altri punti vendita. La campagna abbonamenti sarà aperta da venerdì 6 settembre, giorno in cui ci si potrà rivolgere per informazioni, acquisti e prenotazioni in tutti i punti vendita dello Stabile regionale. La conferma degli abbonamenti a turno fisso va effettuata entro venerdì 27 settembre: i posti non confermati verranno messi in vendita a partire da lunedì 30 settembre. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511. “Oltre 50 titoli in cartellone e 5 nuove produzioni tratteggiano, attraverso tutti i linguaggi del teatro, la poesia e le contraddizioni del nostro tempo. Si alza il sipario sulla Stagione 2019-2020 de Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con “L’onore perduto di Katharina Blum” di Böll: un giallo e un’antesignana critica al mondo della comunicazione fra fake news e “macchine del fango”, in cui Franco Però dirige Elena Radonicich e Peppino Mazzotta. Attraverso la Prosa parlano Shakespeare e Goethe, Sofocle e Molière, e riecheggia il Novecento in Scarpetta e Nemirovsky, e nell’ironia di Kesserling e Frayn. Ma parole importanti richiedono interpreti importanti: come Giulia Lazzarini, Gabriele Lavia, Roberto Herlitzka, Luigi Lo Cascio,
Maddalena e Giovanni Crippa, Massimo De Francovich, Franco Branciaroli, Sergio Rubini, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi, Marco Paolini, Laura Curino, Francesco Mandelli, Giuseppe Cederna, Gioele Dix… Negli Altri Percorsi la drammaturgia contemporanea si contamina con la magia in “Valzer per un mentalista” di Davide Calabrese e Fabio Vagnarelli, con il fumetto in “Kobane Calling on Stage” da Zerocalcare, con il cabaret in “Sacco e Vanzetti” di Michele Santeramo. E naturalmente ci si apre a un vasto orizzonte di generi: ecco i Musical & Eventi con l’imponenza di “Notre Dame de Paris” con il cast originale, l’energia di “The Choir of Man” che ha stregato l’Edinburg Fringe Festival 2017, la poesia di “Slava’s Snowshow” e l’allegria di “Pinocchio Reloaded”. Poi l’internazionalità della Danza con “The Beginning of Nature” dell’Australian Dance Theatre per la prima volta in Italia, con l’hip hop di Käfig, la classe di Bodytraffic da Los Angeles, la Hubbard Street Dance e il talento coreografico di Micha Van Hoecke in “Shine” sulle note dei Pink Floyd. Fra gli Eventi brilla “Il Grigio” di Gaber con Elio, che Assicurazioni Generali offre a studenti e dipendenti. Presenti alla conferenza stampa, accanto al direttore Franco Però e alla vicepresidente dello Stabile Chiara Valenti Omero, l’Assessore alla Cultura della Regione Tiziana Gibelli, l’Assessore ai Teatri del Comune Serena Tonel, la presidente della Fondazione CRTrieste Tiziana Benussi e la responsabile di Corporate Identity del Gruppo Generali Emma Ursich”. A partire da “L’onore perduto di Katharina Blum” di Heinrich Böll, per la regia di Franco Però, debutto assoluto, con cui si inaugurerà il 22 ottobre la nuova Stagione al Politeama Rossetti. La magia e la poesia del teatro, ma anche la sua incisività critica e la sua spinta emozionale
saranno gli strumenti con cui attraversare e raccontare “i nostri giorni”, per comprenderne le contraddizioni e le utopie, ha spiegato il direttore Franco Però illustrando le evoluzioni di una programmazione che, come di consueto, propone una pluralità di generi – Prosa, Altri Percorsi, Danza, Musical & Eventi – ha respiro internazionale e si rivolge ad un pubblico ampio ed eterogeneo. La proposta di Prosa e la dinamica attività di produzione sono impegno fondamentale per il Teatro Stabile che nella Stagione 2019-2020 circuita nelle città italiane ben 8 spettacoli, di cui 5 sono novità assolute. Dopo il già citato “L’onore perduto di Katharina Blum” che nasce dalla collaborazione fra lo Stabile regionale, il Teatro Stabile di Napoli e quello di Catania, “L’infinito tra parentesi” di Marco Malvaldi, con Maddalena e Giovanni Crippa diretti da Piero Maccarinelli è una coproduzione con il Teatro della Toscana e Mittelfest (dove ha debuttato in anteprima con deciso successo). È invece firmato solo dallo Stabile “Valzer per un mentalista” di Davide Calabrese e Fabio Vagnarelli con Vanni De Luca, Andrea Germani e Romina Colbasso per la regia di Marco Lorenzi. Il Teatro Stabile rinnova l’impegno verso i vincitori del Premio Nazionale “Giovani Realtà del Teatro”, esprimendo sensibilità verso i talenti più giovani e attenzione ai nuovi linguaggi della scena: quest’anno si allestisce “Saduros” un lavoro del Collettivo L’Amalgama tratto dalle opere di Daniil Charms. Proseguono poi la tournée nazionale de “I Miserabili” di Victor Hugo con Franco Branciaroli e la regia di Franco Però e di “(Tra parentesi) La vera storia di un’impensabile rivoluzione” di e con Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua diretti da Erika Rossi. Infine il nuovo spettacolo dei giovani allievi dell’Associazione Culturale StarTs Lab, “Canto di Natale. Buon Natale Mr.Scrooge!” che Luciano Pasini trae dal classico
di Charles Dickens, mentre rimane “in repertorio” al Museo de Henriquez “A Sarajevo il 28 giugno” di Gilberto Forti. Una così cospicua attività è possibile anche grazie all’impegno degli attori di riferimento del Teatro, che continuano a recitare nella maggior parte degli spettacoli di produzione: Filippo Borghi, Romina Colbasso, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos. Anche quest’anno è la grande letteratura ad ispirare lo spettacolo d’apertura della Stagione: una contaminazione che ritornerà in più momenti della programmazione. Si inizia dunque dal premio Nobel Heinrich Böll che nei primi anni Settanta, con ironia ed acutezza e usando il modello del “giallo”, ne “L’onore perduto di Katharina Blum” denuncia in modo straordinariamente antesignano la deriva del mondo della comunicazione. Quella che oggi definiamo “macchina del fango” o le “fake news” dell’epoca social sono già intuite dallo scrittore tedesco nel tratteggiare la vicenda dell’irreprensibile segretaria Katharina Blum che, trascorsa una notte d’amore con un piccolo criminale conosciuto a un ballo, resta coinvolta in un’indagine di polizia e nel conseguente e infamante scandalo giornalistico. La sua vita ne viene stravolta. La pièce si avvale dell’efficace adattamento drammaturgico di Letizia Russo e della regia di Franco Però che vi dirige gli attori di riferimento del Teatro, cui si aggiungono Elena Radonicich (applaudita nella fiction “La Porta Rossa”, oltre che sul grande schermo) che sarà Katharina, e Peppino Mazzotta che il grande pubblico ammira nel ruolo di Fazio ne “Il commissario Montalbano” ma che è soprattutto un bravissimo attore di teatro.
Una seconda produzione “L’infinito tra parentesi” segue immediatamente quest’inaugurazione proseguendo nel dialogo fra scienza e linguaggi della scena che lo Stabile percorre in attesa di ESOF2020. Scritto dal romanziere, giallista e chimico Marco Malvaldi, questo confronto fra cultura umanistica e scientifica è incarnato da due eccellenti interpreti quali Maddalena e Giovanni Crippa: diretti da Piero Maccarinelli restituiscono ogni sfumatura del testo avvincendo il pubblico in una perfetta alchimia di talenti e sapienze. Il cartellone Prosa continua alternando grandi classici del Teatro di tutti tempi alla sensibilità di autori novecenteschi e contemporanei. Come Furio Bordon di cui ritorna in scena “Le ultime lune” nella bella edizione diretta da Daniele Salvo e interpretata da Andrea Giordana e Galatea Ranzi, o l’argentino Mario Diament che in “Cita a Ciegas” disegna un intreccio d’incontri apparentemente casuali che svelano sorprendenti relazioni d’amore: ne sono interpreti, diretti da Andrée Ruth Shammah Gioele Dix e Laura Marinoni. L’eclettico Michael Frayn racconta attraverso il “teatro nel teatro” sentimenti e debolezze umane nell’esilarante “Rumori fuori scena” architettura comica perfetta che il regista Valerio Binasco affida agli attori dello Stabile di Torino. Ma la comicità più accesa e raffinata ritorna anche nella scrittura del novecentesco Joseph Kesserling in “Arsenico e vecchi merletti” che conta su due assolute fuoriclasse quali protagoniste – Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini – e nella compiutezza drammaturgica di Carlo Goldoni ne “La casa nova” diretto da Giuseppe Emiliani, e ancora nell’ironia cupa di Eduardo Scarpetta in “Miseria e nobiltà” dove Lello Arena
diretto da Luciano Melchionna interpreta in modo personale l’iconica figura di Sciosciammocca. Marco Paolini rilegge con occhi contemporanei il mito di Ulisse in “Nel tempo degli dei-Il calzolaio di Ulisse” per la regia di Gabriele Vacis e traccia un ponte fra il presente e l’universalità del mondo classico. Un mondo che traduce inquietudini e dilemmi contemporanei con una forza che non smette di stupire: basti pensare alla voce di Sofocle, nell’“Antigone” di cui Laura Sicignano cura adattamento e regia affidando a Sebastiano Lo Monaco il ruolo di Creonte, oppure alla capacità di “leggere” l’animo umano di Shakespeare, di cui va in scena il capolavoro più denso di poesia, “La Tempesta” per la regia di Roberto Andò, con il magistrale Prospero di Renato Carpentieri. Ma il grande elisabettiano è anche oggetto di un’interessante rilettura – a firma del regista Antonio Calenda e di Nicola Fano – in “Falstaff e il suo servo”, in cui si confrontano due protagonisti assoluti della scena italiana, Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka. Il genio di Molière attraverso la regia attualizzante di Roberto Valerio nel “Tartufo” che – interpretato da Giuseppe Cederna – pone alla berlina la nostra società vuota di valori, corruttibile e materialista. E poi la travolgente prova d’attore di Gabriele Lavia nel “John Gabriel Borkman” di Ibsen: uno scontro fra maschile e femminile, fra repressione e istinto, gelo e desiderio di felicità che il regista Marco Sciaccaluga inscena in un allestimento di potente impatto. Delinea continuità con il mondo della narrativa “Jezabel” di Irène Nemirovsky, scrittrice che è stata vittima dei momenti più drammatici del secolo scorso e che tratteggia una figura femminile Seducente e misteriosa incarnata dalla brava Elena Ghiaurov. Infine “Le affinità elettive”, una vera perla del
cartellone: il regista Andrea Baracco (che lo scorso anno ha diretto l’applaudito “Il Maestro e Margherita”) porta in scena il capolavoro di Goethe con la medesima forza, affidando a un eccellente cast il tema senza tempo della lotta fra ragione e sentimento, sensualità e morale. Energia e momenti poetici vibrano nel cartellone Musical & Eventi. L’appuntamento d’apertura Torta a Trieste in esclusiva nazionale 1The Choir of Man” prodotto da Nic Doodson ed Andrew Kay (un team accreditato) che ha conquistato l’Edinburgh Fringe Festival 2017. Lo show avvolge il pubblico nell’atmosfera allegra di un enorme (vero) pub dove un cast tutto maschile di nove performer esegue un crescendo di numeri musicali e coreografici. Trascinanti canzoni pop, folk, classici di Broadway, rock, ballate… da Adele ai Queen, da Paul Simon ai Red Hot Chili Peppers, da Kety Perry al musical. Evento di caratura è “Notre Dame De Paris” che nel suo imponente allestimento va in scena per la seconda volta sul palcoscenico del Rossetti: l’effetto è davvero spettacolare e la resa delle coreografie, dei movimenti scenici, dell’interpretazione rende davvero preziosa l’opportunità di vederlo in questo contesto. Tratto dal capolavoro di Victor Hugo da Luc Plamondon e Pasquale Panella, sulle musiche di Riccardo Cocciante e con l’accurata regia di Gilles Maheu, lo spettacolo è ormai un “cult” e a Trieste ne saranno interpreti gli artisti del cast originale. “Pinocchio Reloaded. Favola di un burattino senza fili” è un musical inedito che grazie alle coinvolgenti musiche di Edoardo Bennato e all’intuizione registica di Maurizio Colombi (già regista
di “We Will Rock You” e “Peter Pan”) rivisita in modo surreale la famosa favola di Collodi. “Aggiungi un posto a tavola”, amatissima commedia musicale che tocca Trieste nella ricca messinscena originale (memorabile la costruzione dell’arca) è ripresa da Gianluca Guidi che interpreta un ammirevole Don Silvestro. La forza dello spettacolo è nel cast brillante (con Lorenza Mario nel ruolo di Consolazione), nelle belle musiche di Armando Trovaioli e nello spirito ironico e ineguagliabile di Garinei e Giovannini e Jaja Fiastri che rivivono nelle battute e nel’’intreccio. Non necessiterebbe parole di presentazione l’incantevole “SLAVA’S SNOWSHOW” che ritorna al Rossetti dopo 6 anni d’assenza con il suo linguaggio che sgorga dai sogni e dalle fiabe. Considerato “il miglior clown del mondo”, incluso stabilmente – con alcuni estratti nello spettacolo Alegrìa del Cirque du Soleil – Slava raccoglie nello SNOWSHOW i suoi numeri migliori e crea un’esperienza immersiva che culmina nella travolgente tempesta di neve cui allude il titolo. Otto spettacoli, per la massima parte selezionati dal panorama internazionale compongono il cartellone Danza. La prima eccellenza è certo l’Australian Dance Theatre è un ospite di pregio, al suo debutto in Italia: compagnia di danza contemporanea impeccabile ed elegante, si presenta al Rossetti con “The Beginning of Nature” del coreografo Garry Stuart, definita a Broadway “la performance del secolo”. La coreografia esplora la natura, i suoi ritmi, i suoi mutamenti e veicola un prezioso messaggio di rispetto per le popolazioni aborigene. Un’altra punta di diamante è la Hubbard Street Dance Chicago che ritorna allo Stabile per la terza volta: composta da 18 danzatori superlativi per intensità d’interpretazione e duttilità presenta
quattro coreografie di alcuni fra i più interessanti maestri contemporanei: la canadese Crystal Pyte, l’israeliano Ohad Naharin, lo spagnolo Alejandro Cerrudo e l’americana Robin Mineko Williams. Dopo il deciso successo di “Pixel” qualche stagione fa, lo Stabile ha coinvolto nuovamente la compagnia francese “Käfig” di Mourad Merzouki, che contamina hip hop e altre discipline artistiche: il loro “Charte Blanches” evoca la libertà creativa e nasce per celebrare i vent’anni dalla fondazione del gruppo. Ne raduna i primi elementi che creano una successione di numeri pieni di virtuosismi e di assoli memorabili. Micha van Hoecke – coreografo amato e richiesto dai maggiori teatri internazionali – è una presenza prestigiosa e carismatica: alla guida della compagnia di danza di Daniele Cipriani crea “Shine”, magnetico balletto sulla musica dei Pink Floyd eseguite dal vivo dai Pink Floyd Legend. Da Los Angeles arriva invece Bodytraffic, una compagnia giovane (è nata solo nel 2007) che in pochi anni si è imposta fra le più interessanti degli Stati Uniti, con il suo stile aperto a diversi impulsi, capace di armonizzare danza moderna e street dance. Dopo qualche anno d’assenza ritorna in scena il tango, in uno spettacolo puro e seducente: “Tango Fatal” creato dal danzatore, maestro e coreografo Guillermo Berzins e dal suo gruppo di ballerini che danzeranno sulle musiche eseguite dal vivo dall’orchestra “Corazon de Tango”. Ma nel carnet spicca ancora la compagnia italiana MM Contemporary Dance Company, che presenta un dittico: il direttore artistico Michele Merola traduce in danza le suggestioni della musica di Gershwin e della pittura di Edward Hopper; la coreografia di Enrico Morelli invece si lascia
ispirare dalla musica commovente di Schubert. Infine il repertorio classico e la tradizione russa sono protagoniste dell’appuntamento natalizio con “Lo schiaccianoci” di Čiaikovskij nell’esecuzione del Russian Classical Ballet. Alla proposta dei quattro regolari cartelloni, si aggiungono numerosi Eventi speciali: alcuni titoli vengono svelati nel corso della stagione, ma fin d’ora lo Stabile annuncia i due concerti di Patti Smith, quello di Simone Cristicchi, le due serate con l’Harlem Gospel Choir, il Galà dell’Operetta promosso dall’Associazione Internazionale dell’Operetta e il ritorno di Alessandro Albertin in “Perlasca. Il coraggio di dire no”. Enrico Liotti SERGEI POLUNIN E ALINA COJOCARU IN “ROMEO & GIULIETTA”, PRIMA MONDIALE 26 AGOSTO ARENA DI VERONA Spiazzante, travolgente, star assoluta del balletto internazionale, Sergei Polunin, la nuova “anima rock” della danza, debutta con Alina Cojocaru nella prima mondiale di Romeo & Giulietta, lunedì 26 agosto (ore 21.00) all’Arena di Verona per raccontare, attraverso la danza, una delle più belle, tragiche e romantiche opere di William Shakespeare. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con ilFestival della
Bellezza. Una versione originale e contemporanea della celebre tragedia musicata da Prokofiev. Grazie alle coreografie di Johan Kobborg alle scene di David Umemoto – scultore e visual artist – e a un corpo di danzatori di livello mondiale, Romeo & Giulietta, pur nella fedeltà alla tradizione del balletto classico, si arricchisce di traiettorie e gestualità che aprono nuove prospettive nell’arte della danza. Una messinscena vibrante di una delle più potenti e tragiche opere di William Shakespeare, nella città della coppia di innamorati più famosa della storia. Al centro della scena brilla l’estro virtuoso di Sergei Polunin, celebrità di fama mondiale che innova i canoni del balletto classico, circondato dall’alone delle rockstar, diretto discendente della stirpe di geniali, sensuali, iperbolici danzatori che da Nijinsky a Nureyev hanno infiammato i teatri e l’immaginario di milioni di fan. Un Romeo post-litteram, più veloce ed eccitante, proiettato al futuro, che trova nel talento e nei muscoli del trentenne danzatore ucraino il diapason delle infinite potenzialità della danza.
Romeo e Giulietta1 Polunin, spirito inquieto e indipendente, innovatore per vocazione, fa della commistione di contesti creativi – oltre alla danza, è protagonista al cinema, nella moda, nella recitazione – il tratto distintivo di un nuovo approccio all’arte di Tersicore. L’altra metà della storia d’amore vive nella grazia e nel talento di Alina Cojocaru, Giulietta, danzatrice rumena di fama mondiale, da anni ballerina principale dell’English National Ballet e parte di alcuni tra i più prestigiosi corpi di ballo internazionali. Grazie a un cast di eccezionali danzatori e a uno staff creativo di prim’ordine, Romeo & Giulietta riporta in vita la tragedia shakespeariana musicata da Sergei Prokofiev, con l’intenzione di raggiungere il cuore, non solo degli appassionati di balletto, ma anche di un pubblico meno esperto in materia. L’evento si tiene in collaborazione con la VI edizione del Festival della Bellezza di Verona – I Maestri dello spirito,
manifestazione ispirata proprio a Dante, Mozart e Shakespeare, punto di riferimento per riflessioni sulla bellezza espressa nell’opera di straordinari artisti, in scenari storici di grande suggestione architettonica e artistica. Romeo & Giulietta è realizzato da Polunin ink e Show Bees in collaborazione con ATER (Associazione Teatrale Emilia- Romagna) e con il Festival della Bellezza. Info biglietti: https://www.ticketone.it E.L. 50^EDIZIONE FESTIVAL DEI CUORI Dopo la presentazione del festival venerdì sera a Tarcento, ha preso via ieri sera sabato 17 agosto a preso inizio in Piazza del Ferro di Gemona del Friuli alla presenza del sindaco Revelant, per gli onori di casa, il Festival dei Cuori 2019 Giunto al prestigioso traguardo della 50ma edizione e carico del blasone che lo annovera tra le più prestigiose kermesse internazionali del folclore, il festival , dal 15 al 21 agosto, vestirà i panni del villaggio globale, significativo compendio dei giovani del mondo, palpitanti vettori di tradizioni, usi e costumi. Sono quasi trecento, provenienti da nove diverse nazioni (Italia inclusa) per un totale di dieci gruppi partecipanti. Parlano lingue diverse. Diversi anche per
il colore della pelle, ma tanto uguali, perché in grado di sfoggiare identici sorrisi che si incrociano nel segno dell’amicizia. Ecco perché, nel breve volgere di sette giorni, Tarcento, Gemona del Friuli, Udine, Lignano Sabbiadoro e Bovec (SLO) assumeranno le sembianze di avamposto per un mondo diverso, in quanto il Festival non è soltanto una parata di musiche e danze, ma soprattutto un momento culturale che diviene occasione di conoscenza, di confronto, di stimolo al reciproco rispetto. Il Festival, da ormai 54 anni, dà l’opportunità di assistere ad esibizioni di canti, musiche e balli tipici, dando l’impressione al pubblico di compiere un lungo viaggio attorno al mondo in una sola serata. La dimostrazione di fratellanza che tutti gli anni portano i giovani artisti che partecipano all’ evento, vale di per sé la sua realizzazione! Quest’anno, per la terza volta, la Città di Gemona del Friuli ha ospitato i gruppi partecipanti presso la Casa Dello Studente, e sè stata la sede di alcuni degli eventi programmati come l’inaugurazione ufficiale con tutti gruppi sul palco ieri sera. Dopo il successo dello scorso anno, il festival in anteprima a Udine il 16 agosto nel piazzale del Castello ha dato via ad una serata di gala con la presenza di tutti i gruppi partecipanti. Dopo ben quindici anni, il festival ritorna a Lignano Sabbiadoro lunedì 19 agosto dove è prevista una serata di gala presso l’arena Alpe Adria, con la presenza di tutti i gruppi partecipanti. Questo il dettagliato programma :
Dieci i gruppi partecipanti : dalla Macedonia IL GRUPPO SH.K.A. “JAHI HASANI”
Proveniente dalla città di Gostivar, e ̀ l’ensemble culturale e artistico piùa ttivo della Macedonia del Nord. Fondato nel 1974, possiede una grande tradizione nelcampo delle arti e della cultura popolare. Le peculiarità che lo contraddistinguono sono ledanze e i canti tradizionali, gli antichi strumenti e costumi della regione di Pollog. Hapartecipato con grande successo a molti festival internazionali del folklore. GRUPPO SPANDAN SANSKRUTIK TRUST L’Indiaè un Paese caratterizzato dalla grande varietà linguistica, culturale e folklorica. L’obiettivo del gruppo Spandan (battito cardiaco) è quello di regalare allo spettatore un magico viaggio attraverso l’India. Fondato nel 1989 a Ahmedabad da uno sparuto numero di persone, si è specializzato in danza, teatro, musica e intrattenimento della regione del Gujarat. Oggi è riconosciuto tra le associazioni culturali più note
dell’India. Dal PERU’ il GRUPPO “TRADICIONES PERU” L’associazione culturale “Tradiciones Peru’ “nasce nell’ ottobre del 2002 ad Arequipa. Conosciuta inizialmente come “Grupo de Danzas Tradiciones de Mi Tierra”, è formata da giovani studenti e professionisti di diversi settori legati da profondi rapporti di amicizia. Si propone di rivalutare, preservare e diffondere le espressioni tradizionali e folkloriche del proprio Paese. Ha partecipato a svariati festival nazionali e internazionali, tenendo alto l’onore del Perù grazie all’alta qualità artistica e al suo vario e colorato repertorio. Da CUBA COMPAÑÍA FOLKLÓRICA “CAMAGUA” Fu nel corso del suo primo viaggio alla scoperta dell'America che Cristoforo Colombo, il 27 ottobre del 1492, dopo aver toccato San Salvador, sbarcò per la prima volta su Cuba. Chi dice Cuba dice ritmo, musica, miscuglio di razze e di culture: ingredienti che rendono quest’isola unica e le valgono il ruolo di porta d’ingresso sul mondo e l’anima latini. E proprio la musica e la multiculturalità cubane rappresentano gli elementi fondamentali della Compañía Folklórica Camagua, un’associazione di professionisti (ballerini e musicisti) che, in collaborazione con il Ministero della Cultura della Repubblica di Cuba, si fa portavoce della diffusione della cultura cubana nel mondo.
La Compañía Folklórica Camagua trasferisce sul palcoscenico il cuore e l’anima di un popolo in cui la musica e la danza hanno un ruolo predominante, dando vita a spettacoli variopinti e travolgenti che riscuotono ovunque moltissimo successo. Direttore: M° Fernando Medrano Vireya DA TARCENTO (ITALIA) GRUPPO FOLK “CHINO ERMACORA” Il Gruppo Folkloristico Chino Ermacora di Tarcento, fondato nel 1952 da Vittorio Gritti rappresenta una viva realtà di testimonianza dei valori migliori della tradizione folklorica. Indossa costumi originali della zona di Poffabro (Maniago) e tipici dell’Ottocento. Oltre al tradizionale repertorio friulano, è autore di nuove coreografie che, ispirandosi a scene di vita semplici, ma significative, aggiungono un nuovo importante momento di sviluppo dei valori del folklore. Ha partecipato a centinaia di manifestazioni nazionali e ai più prestigiosi festival in vari Paesi europei e del mondo; ricordiamo Bolivia, Cina, Corea del Sud, Ecuador, Giappone, India, Messico, Ecuador, Taiwan, Tailandia, Indonesia (Sumatra e Giava), Russia, Stati Uniti d’America, Portorico, Brasile, Canada, Israele, Egitto, ecc. Il Gruppo è anche l’organizzatore del Festival dei Cuori. E’ diretto da Massimo Boldi. ITALIA SBANDIERATORI DEI RIONI DI CORI(Latina) Il gruppo è legato al “Chino Ermacora” da una profonda amicizia nata a Tarcento nel 1972 in occasione dell’ ottava edizione del Festival Int.le “Europa dei cuori”. Con una coreografia di gruppo generata da una tecnica di sbandieramento unica nel suo genere in tutta Italia, fece la sua prima apparizione nell’ edizione del Carosello Storico del 1966 il Gruppo Sbandieratori dei Rioni di Cori, autentici eredi sul
territorio romano di quei “bandierai” che nel Medioevo e nel Rinascimento professavano la nobile arte della bandiera. Nello stesso anno il gruppo fu socio fondatore della F.I.Sb. Federazione Italiana Sbandieratori. In tutti questi anni il Gruppo, attraverso le proprie performances altamente coreografiche ed acrobatiche, è riuscito con professionalità e successo ad affascinare le genti di tutto il mondo. Tra le tante significative partecipazioni ricordiamo la Cerimonia di Apertura dei Giochi delle XXIV OLIMPIADE a Seoul, alla Cerimonia di Apertura dei XX GIOCHI OLIMPICI INVERNALI Torino 2006, all’ evento Cinema Italian Style a Hollywood, Los Angeles, all’ ESPOSIZIONE UNIVERSALE di Tsukuba 1985 e Aichi in Giappone 2005, all’ importante Edinburgh Military Tatoo, rassegna scozzese di folclore militare, al Mood Indigo Worldfest Mumbai INDIA 2012, alla Parade through Macao, Latin City, CINA 2013 e nel 2014 al 130° Carnevale di Nizza. CILE – ISOLA DI PASQUA “MAORI TUPUNA” SABIDURIA ANCESTRAL RAPA NUI L’ Isola di Pasqua (Rapa Nui per i polinesiani) si trova solitaria in mezzo all’ Oceano Pacifico ed è famosa per i colossi di pietra (i Moai) e per le straordinarie tradizioni indigene; è un lembo di terra dalla storia affascinante e tormentata e uno dei luoghi più intriganti e misteriosi del mondo. La compagine artistica nasce dalla reinvenzione, avvenuta nel 2010, del gruppo Mata to’ a. E’ diretto da Carlos “Ariki” Lillo Haoa, cantautore, chitarrista, prima voce e direttore artistico. Il gruppo si propone di preservare ai posteri le profonde radici
culturali del popolo della “Grande Isola” attraverso la stretta interpretazione della propria tradizione orale. Sviluppa inoltre il proprio concetto di evoluzione musicale, teatrale e di danza verso i canoni contemporanei, rafforzando la propria identità per mezzo di un’ unicaed efficace proposta artistica. Le danze e musiche vi trasporteranno in un mondo magico fatto di eroi, divinità e astri. ISOLE MARCHESI POLINESIA FRANCESE TE TOA VII FENUA L’ arcipelago delle isole Marchesi, chiamato dai nativi “Terra degli uomini” (Henua enana), dista circa 1500 km. da Tahiti, è situato vicino all’ Equatore, all’ estremo settentrione della Polinesia Francese. Primo insediamento Maori nelle isole del triangolo polinesiano, le Marchesi erano abitate da tribù bellicose dedite al cannibalismo e per questo motivo furono a lungo ignorate dai colonizzatori occidentali. Hanno preservato quindi carattere di unicità nella cultura, lingua e costumi. Nell’ arcipelago vengono ancora effettuati riti antichi e presentate danze e musiche caratteristiche che rappresentano svago e divertimento per i polinesiani. Il ballo serve anche per onorare divinità e personalità estere. Le Marchesi risultano essere l’ angolo di cultura più vivo della Polinesia. In queste isole ha origine la sacra arte del tatuaggio, ancora oggi diffusa e praticata. KAMCHATKA RUSSIA EYGUNYCHVAN La Kamchatka, situata nell’ estremo oriente russo, è una penisola formata da
una vallata centrale e da ampi massicci composti da oltre 160 vulcani , 29 dei quali ancora attivi e lunga 1.250 km. Il Gruppo è stato creato nel marzo 2004 a Palana nella regione del Koriak, conosciuta per la bellezza del suo paesaggio che si riflette anche nelle danze di questo popolo, grazie alla volontà e all’ impegno della direttrice Svetlana BELIAEVA e sotto la direzione artistica del coreografo Sergey KUTYNKAVAV. Il loro obiettivo principale è quello di conservare, sviluppare e diffondere la cultura del proprio Paese attraverso la formazione musicale, vocale e coreografica dei giovani componenti del gruppo e lo sviluppo della loro percezione del mondo della cultura e dell’arte del folklore. Le principali danze del gruppo “Eygunychvan” sono il “Koriak”,”Etelmen”,”Chukcha”, che fondano insieme passi e coreografie vocali che rappresentano il profondo legame del popolo della Kamchatka con la natura che li circonda. La tradizione vuole che l’ apprendimento delle danze venga tramandato di generazione in generazione, all’ interno dello stesso nucleo familiare.Le ragazze indossano abiti con motivi Manchu ma cuciti nella pelle. Vivono a nove ore di aereo da Mosca e a dieci ore di slitta da Petropavlovsk. L’Ensemble ha partecipato attivamente a numerosi festival e seminari in tutto il mondo. SUDAFRICA UMUZI WENKOSI ZULU FOLKLORE DANCE ENSEMBLE
Il gruppo “Msunduzi Municipality Zulu Folklore Dance” della Città di Estcourt, della provincia di KwaZulu-Natal, è stato creato nell’anno 1994 sotto la direzione di Umuzi Wenkosi e Umgungundlovu, Musica ed Arti Tradizionali (UTAM). Durante il corso degli anni l’Ensemble ha dato l’opportunità ai giovani sudafricani di effettuare attività creative che spaziano dalle fasi primordiali alle eccellenze professionali. Le compagnie di artisti professionisti che hanno generato sono tutte composte da artisti multi-talento e provengono dalla provincia del regno di Kwa-Zulu Natal. L’Ensemble è continuamente impegnata in tutto il Sud Africa a educare i giovani nelle attività teatrali e dei Festival di arti tradizionali. Il vivace spettacolo presentato mette in mostra un dinamico caleidoscopio delle tradizioni Zulu, Tswana, Venda, Ingoma e della Cultura YeZintombi. Le incredibili voci della troupe, con la loro brillante armonia, hanno deliziato il pubblico di tutto il mondo. La potenza sequenziale delle splendide danze tradizionali, accompagnate dai “pulsanti” tamburi Zulu, riesce a tenere incantato qualsiasi tipo di pubblico. L’Ensemble attraverso una forte attività educativa, tra spettacoli e workshop, ha creato con successo un’opportunità per la coesione della comunità, per l’uguaglianza razziale. L’Ensemble Msunduzi Municipality Zulu Folklore Dance ha riscosso negli anni tantissimi successi in tutto il mondo. Tra i più importanti si ricordano le due occasioni in cui il gruppo si è esibito
per Sua Altezza Reale la Regina Elisabetta d’Inghilterra, gli spettacoli per Nelson Mandela e per il Campionato del mondo FIFA 2010. Direttore: Lucky Mkhize Dal sito del festival dei cuori BASSANO 17 AGOSTO SPETTACOLO, IN PRIMA NAZIONALE DALLA COREA “ELEPHANTS LAUGH”: BASSANO (VI)- Danzatrici immerse in cabine trasparenti coIme d’acqua e un artista solitario che incontra gli spettatori uno ad uno. Il racconto delle “Haenyeo”, donne pescatrici di Jeju Island in Corea – dal 2016 tutelate dall’Unesco quale Patrimonio culturale immateriale dell’umanità – e un appuntamento al buio che coinvolge individualmente il pubblico, in Bodies in the dark, sono le due attese prime nazionali che la celebrata compagnia coreana Elephants laugh presenta a questa edizione di Operaestate, il festival declinato tra danza, teatro e musica in corso fino a settembre a Bassano del Grappa. Il primo dei due debutti nazionali è quello di sabato 17
agosto nel chiostro del Museo civico con “Muljil”, spettacolo che la compagnia orientale dedica alle donne asiatiche che si tuffano in mare per raccogliere molluschi e alghe. Un lavoro antico, divenuto nei secoli prerogativa femminile tramandata di madre in figlia. Una sfida continua ai propri limiti, immergendosi in acque fredde, fino alla profondità di 20 metri, senza l’ausilio di bombole d’ossigeno e solo recentemente resa meno dura grazie alla protezione di mute da sub, che hanno sostituito la tradizionale dotazione di calzoncini e canottiera di cotone. Quando si tuffa nelle acque profonde, ogni aenyeo subisce almeno due volte un momento critico di mancanza di respiro. Solo le donne determinate a rischiare la propria vita possono superare questi momenti di crisi. Con gli artisti a muoversi nelle cabine piene d’acqua, la compagnia crea uno spettacolo toccante in uno dei chiostri più antichi del Veneto. Una performance che si concentra su una comunità nella quale si inizia a immergersi sin da giovanissime, imparando a conoscere il mare e le specie marine. Ma l’attività delle pescatrici e il messaggio di Muljil esalta l’importanza della collaborazione tra donne – a volte in una catena generazionale che unisce nonne, madri e figlie – che condividono rischi e fatiche. Un crocevia di vita e morte che si intersecano a storie di migranti (quattro di loro coinvolti nello spettacolo) e di genti che attraversano mari, storie che arrivano nella nostra vita quotidiana. Uno spettacolo che toglie letteralmente il fiato, che evoca viaggi e incontri e immergendo in cabine trasparenti colme d’acqua i suoi protagonisti. Una nuova sfida artistica di Elephants laugh che crea performance site specific basate su comunità specifiche e si concentra sull’estensione
del ruolo del pubblico creando performances che richiedono la partecipazione attiva dello spettatore Partecipazione ed estensione del ruolo del pubblico sono anche al centro di “Bodies in the dark”, lo spettacolo in programma il 21 e 22 agosto, nell’ambito della sezione B.Motion, il festival nel festival che indaga i linguaggi del contemporaneo. Ancora un luogo d’eccezione: Palazzo Bonaguro, antico edificio con affreschi di scuola del Veronese, nelle cui stanze gli spettatori saranno invitati a un appuntamento al buio. Bendati e muniti di cuffie che trasmettono le istruzioni, verranno condotti in una sala dove, nella completa oscurità, incontreranno un artista solitario e un narratore privi di emozione o personalità. Sarà la libertà dello spettatore a riempire di colore questa esperienza, mentre la regia coordinerà in tempo reale artisti e spettatori. Biglietteria aperta dal 3 giugno, tel. 0424 524214 Tutto il programma e biglietteria on line sul sito www.operaestate.it Operaestate Festival Veneto, in collaborazione con gli Albergatori di Bassano, offre una promozione speciale attiva per tutto il periodo del festival: dal 10 luglio al 15 settembre, con pernottamenti a tariffe scontate, ingressi ridotti agli eventi in cartellone ed entrata gratuita ai musei della città. Tutte le informazioni su Vacanze a Bassano http://www.operaestate.it/ospitalita/ Carlo Liotti
TEATRO COMUNALE DI CORMONS Svelata la stagione artistica 2019|20 dal direttore artistico Walter Mramor I protagonisti: Incontrada, Guerritore, Bassi, Zeno, D’Abbraccio, Lillo & Greg, Pistoia-Triestino Svelata dal direttore artistico di Artisti Associati Walter Mramor la nuova Stagione del Teatro Comunale di Cormòns, caratterizzata dalla qualità e dalla varietà delle proposte, in cui trovano spazio ben otto Prime Regionali e una Lo Schiaccianocy Prima Nazionale, tre serate internazionali e vede protagonisti interpreti d’eccezione e grandi maestri della regia. Dodici gli appuntamenti tra prosa, musica e danza ai quali si affianca un ricco programma dedicato alle nuove generazioni con matinée per le scuole, rappresentazioni pomeridiane e laboratori tematici. Il cartellone, che propone un interessante percorso sul Novecento, vede anche il debutto in Anteprima della nuova
produzione di Artisti Associati con protagonista d’eccezione Vanessa Incontrada. La Stagione si aprirà il 30 ottobre con la prima regionale di ‘Non si uccidono così anche i cavalli?’, uno spaccato dell’America degli Anni Trenta sconvolta dalla Grande Depressione, con Giuseppe Zeno e Sara Valerio a guidare una colorata folta compagnia di ballerini-attori, il 12 novembre un’altra prima regionale con ‘Un tram che si chiama desiderio’ in un’intensa interpretazione di Mariangela d’Abbraccio e Giulio Corso protagonisti del capolavoro di Tennessee Williams che alza il velo su una società moralista e oppressiva; prima regionale, il 30 novembre, anche per la festosa operetta ‘Il Pipistrello’ musicata dal re del valzer Johann Strauss, proposta dalla Compagnia Corrado Abbati. Gospel travolgente da Chicago, il 13 dicembre, in prima regionale, con Dexter Walker & Zion Movement impegnati in un fitto tour europeo; il 18 dicembre siamo pronti a rivivere, con Ettore Bassi, la storia appassionante del prof. Keating e degli studenti della pellicola cult ‘L’attimo fuggente’ che a 30 anni dall’uscita cinematografica continua ad ispirare i giovani di tutto il mondo; il classico natalizio per eccellenza ‘Lo Schiaccianoci’ è interpretato dal prestigioso Russian Classical Ballet in prima regionale il 10 gennaio 2020; tornerà a calcale il palco di Cormons Monica Guerritore, ne ‘L’anima buona di
Sezuan’ di Brecht, una coproduzione de La Contrada e ABC Teatro, con un testo che declina il tema universale del rapporto fra morale e società (16 gennaio). Prima nazionale, il 31 gennaio, per l’allestimento di ‘Jezabel’ dal romanzo di Irène Némirovsky che vedrà Elena Ghiaurov interpretare la bella e tragica figura di questa donna accusata dell’omicidio dell’amante. A Lillo e Greg febbraio spazio al buonumore con due serate imperdibili: il 13, l’umorismo colto e sagace di Lillo e Greg, spogliato di ogni orpello narrativo, in ‘Gagmen – I fantastici Sketch’ in prima regionale. E, il 27, un classico della comicità qual è ‘Il rompiballe’ del francese Veber, con Paolo Triestino e Nicola Pistoia anch’esso in prima regionale. A chiudere la prosa, in prima regionale il 14 marzo, ‘Scusa sono in riunione ti posso richiamare?’, un ritratto generazionale e insieme una commedia degli equivoci firmata da Gabriele Pignotta. Protagonista un’interprete riconosciuta per la sua bravura, simpatia e bellezza come Vanessa Incontrada, nuovo ‘acquisto’ della famiglia Artisti Associati. Chiusura di sipario il 20 marzo con i losangelini Bodytraffic, una delle compagnie americane di danza contemporanea più apprezzate, che propone un repertorio accattivante firmato dai migliori coreografi
della scena mondiale. La campagna abbonamenti prenderà il via sabato 14 settembre con le conferme (www.artistiassociatigorizia.it). Alla conferenza erano presenti il sindaco Roberto Felcaro, l’assessore alla cultura Martina Borraccia e il rappresentante della Fondazione CaRiGo Giulio Valentini. Assisi Suono Sacro: al via la 7° Edizione Mercoledì 31 Luglio: si apre la settima edizione di Assisi Suono Sacro, l’annuale appuntamento con musica e spiritualità, con l’evento che dà il titolo a questa settima edizione (Piazza della Basilica di Santa Maria degli Angeli, ore 21.00):Dialogos Francesco e il Sultano, un omaggio, fra musica e danza, al celebre incontro fra San Francesco e il Sultano Malek al Kamil di cui quest’anno si ricordano gli ottocento anni. Protagonisti della serata Frate Alessandro (tenore), Elisa Bovi (soprano), Hartmut Schulz (baritono) Andrea Ceccomori (flauto), Maria Chiara Fiorucci (arpa), Fabio e Diego Resta (strumenti etnici), Nevio Vitali (derviscio rotante), Rodolfo Mantovani (voce narrante). Il programma spazia lungo le suggestioni di un repertorio di musiche dal repertorio francescano e sufi.Il concerto sarà preceduto alle 18.00 a Santa Maria degli Angeli (Sala Pro Loco, p.za Garibaldi) da una Conferenza Dialogo sull’Islam: dal misticismo sufi all’integrazione delle nuove generazioni in occasione della quale verranno presentati due volumi: Luci e ombre: i musulmani d’Italia di Michele Groppi e
Sufismo di Padre Alberto Fabio Ambrosio. In un clima di guerra, durante la V crociata nel 1219, Francesco e il Sultano Malik al-Kāmil si incontrarono nel segno dell’accoglienza e del dialogo. A loro, alla loro saggezza e lungimiranza, è sembrato dovesse andare un tributo speciale in occasione di questo festival da anni votato ai temi della Pace attraverso il linguaggio della musica e della cultura. Da qui l’idea di questo evento che unisce l’arte dei dervisci rotanti, tipica del mondo sufi arabo, con quella occidentale legata a San Francesco e alla nostra cultura cristiana, per favorire un terreno di pace e dialogo nel mondo contemporaneo. Musica, danza, recitazione a servizio della storia di ieri e di oggi.
: queste le date della settima edizione del Festival Assisi Suono Sacro che quest’anno porta il nome di Dialogos: questo il titolo scelto per l’annuale appuntamento con musica e spiritualità diretto da Andrea Ceccomori, questo è anche il titolo del concerto di apertura del Festival che si terrà il 31 Luglio ad Assisi (Piazza della Porziuncola): un progetto che, ricordando l’incontro fra San Francesco e il Sultano Malek al Kamil di cui quest’anno ricorrono gli 800 anni, focalizza questa edizione del Festival su uno dei suoi temi più cari: il dialogo come strumento prezioso di crescita spirituale, umana e di Pace. Giocato nella doppia veste della rassegna e dell’accademia, il Festival si dipanerà lungo le prime due settimane di agosto. Fra i protagonisti di questa edizione, oltre al direttore artistico Andrea Ceccomori e alla coordinatrice artistica Maria Chiara Fiorucci, anche: Frate Alessandro, Elisa Bovi, Hartmut Sculz, Fabio e Diego Resta, Nevio Vitali, Rodolfo Mantovani, Cork Maul, Stefano Taglietti, Carlo Forlivesi, l’Ensemble Giovanile Assisi Suono Sacro, Gianluigi Caldarola, Michele Fabrizi, Sebastiano Brusco, Sara Rizzo e ovviamente tutti gli studenti.
Vietri sul mare(SA) mercoledì 17 Luglio “Ciak: si danza!” Danza e teatro a “Vietri in Scena”. La rassegna di musica e spettacoli organizzata dall’amministrazione comunale di Vietri sul Mare, con la direzione artistica del Maestro Luigi Avallone, presenta nella Villa Comunale del primo paese della Costiera amalfitana mercoledì 17 Luglio “Ciak: si danza!” a cura della Compagnia Studio Danza, coreografie di Maria Cardamone. La compagnia, diretta da Maria Cardamone, nasce con l’idea di divulgare la danza sul territorio campano e non solo, abbracciandone tutti i suoi aspetti attraverso manifestazioni culturali, spettacoli ed eventi di sensibilizzazione su temi sociali. Lo spettacolo si sviluppa sulle sulle note delle più celebri colonne sonore del cinema (Titanic, Pirati dei Caraibi, La vita è bella, Dirty dancing, Shall we Dance, The greatest showman, Ultimo dei moicani, Ritmo del successo, Canone inverso, Romeo e Giulietta) per un viaggio emozionante e unico nella danza e nella musica. Sul palco i ballerini Francesco Avallone, Amira Giglio, Luigi Lambiase, Gabriella Milito, Grazia Ragone, Laura D’Amore, Valentina Ferraioulo, Gaia Pellegrino. Venerdì 19 Luglio sarà la volta del teatro. La Compagnia “Il Grimaldello” porta in scena lo spettacolo “HELLO BOY – Ballata
sulle macerie”, con Pierluigi Cappiello, Sergio Claudini, Gianluca De Stefano, Michela Di Florio, Luisa Lorenzi, Gianluca Marotta, Annamaria Prisco. Regia Antonio Grimaldi. Attraverso le vite di personaggi famosi si prova a raccontare l’esistenza di oggi, del nostro tempo, forse non molto diversa da quella di ieri. Sono anime che vagano, che depongono la loro bellezza tra le macerie di questo mondo, quel che resta del caos che noi abbiamo creato. Ci si domanda, tra risate e idiozia, dove l’umanità stia andando. Un lavoro teatrale che porta sia il pubblico che gli attori a lavorare sul proprio doppio: bellezza e bruttezza. La manifestazione fa parte di un progetto annuale, “Vietri Cultura”, che gode del finanziamento Poc 2014-2020 linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”. Inizio spettacoli h 21, ingresso gratuito. TRIESTE: rinVERDIamoli DOMENICA 14 LUGLIO 2019 ALLE ORE 21 IN PIAZZA VERDI: INGRESSO LIBERO Sono passati trent’anni da quando è andata in scena la prima coreografia per quella che allora era Arteffetto, una cooperativa fondata da danzatori del corpo di ballo del Teatro Verdi di Trieste, che desideravano danzare di più e meglio. E proprio il primo brano che presenteranno domenica 14 luglio alle ore 21 in piazza Verdi sarà quello che aprì le danze nel 1989 Tanta acqua è passata sotto i ponti e nel frattempo ArteffettoDanza, la scuola nata in seno alla compagnia, ha compiuto a sua volta vent’anni dall’inaugurazione. E così,
approfittando di questa duplicità di anniversari, i danzatori Silvia Califano, Attilio De Gregorio, Sarah Taylor e Corrado Canulli, hanno pensato di regalare, di tramandare le coreografie da loro create e interpretate, ai migliori allievi di ArteffettoDanza. Torneranno così in scena estratti da Operettando ed È stato il freddo del 1995, Poteva essere una bellissima serata del 1991 e Duettandodel 1994, interpretate da Anna Somma, Laura Campanella, Rebecca Garitta, Marta Keller, Giulia Sorrentino, Giulia Cechet, Rossella Di Marco e Andrea Orsini, assieme alla più recente creazione per Arteffetto ad opera di Daša Grgič, che danzerà il capo vincitore di ITS 2013, la cui edizione del 2019 si è appena conclusa. Il panorama musicale spazia da Claude Debussy agli Yello, da Tchaikovsky a Toni Child, da Poulenc a Lehar e Kalmann. Sì, perché tanto spazio ha, nella memoria dei nostri, l’operetta che una volta trionfava nel corso delle estati triestine e che ora vive solo grazie alla memoria dei meno giovani. A chiudere la serata un omaggio al mondo del musical, erede della tradizione operettistica nei paesi anglosassoni, che propone l’assaggio dei tre tra i più conosciuti: Chicago, A chorus line e Fosse – The musical! Senza voler svelare tutto di questo spettacolo, questo passaggio coreografico di consegne avverrà sotto gli occhi del pubblico che potrà ammirare contemporaneamente l’interpretazione originale e quella attuale…come? Venite a vederlo!
Anghiari Dance Hub vince il bando Creative Europe Micro and Macro Dramaturgy in Dance, progetto nato da un’idea di Gerarda Ventura, direttrice artistica di Anghiari Dance Hub e Guy Cools, che gestisce da anni il seminario sulla drammaturgia della danza in programma ad Anghiari Dance Hub ha vinto il bando Creative Europe, con un ottimo piazzamento (17 su 87 progetti vincitori). Secondo la definizione di Marianne Van Kerkhoven, decana dei dramaturg della danza, la micro drammaturgia è la relazione tra coloro che collaborano al processo creativo, mentre la macro riguarda la rilevanza sociale e la funzione dell’opera. Il progetto ha quindi come obiettivo lo sviluppo delle capacità degli artisti (coreografi, interpreti, dramaturgs) di mettere in relazione la propria pratica artistica con i contesti sociali in cui si trovano ad operare. Il progetto è indirizzato a coreografi e dramaturg emergenti dei paesi partner e si svilupperà attraverso una serie di seminari itineranti sotto la guida del comitato scientifico e dei direttori artistici delle strutture coinvolte. Ogni struttura ha inoltre individuato una comunità locale di riferimento che per Anghiari sarà quella costituita dagli immigrati di seconda generazione, in collaborazione con Il Teatro di Anghiari e l’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano.
Il progetto si svilupperà in due anni, da ottobre 2019 a settembre 2021. Il comitato scientifico è composto, oltre al già citato Guy Cools, da Maja Hriešik, che ha curato per l’Istituto del Teatro Slovacco presentazioni internazionali della danza slovacca e workshop dedicati a coreografi emergenti, Katalin Trencsényi, autrice di numerose pubblicazioni sulla drammaturgia della danza e editor per la sezione drammaturgia del portale TheTheatreTimes.com, Anne- Marije van den Bersselaar, che ha creato un master interdisciplinare dedicato alle performance negli spazi pubblici e dal 2018 insegna al St.Joost Master Institute of Visual Cultures. I partner del progetto sono, oltre ad Anghiari Dance Hub in collaborazione con Marche Teatro, Tanec Praha, ente capofila, che organizza il più importante festival di danza della Repubblica Ceca e da 25 anni la Piattaforma di danza nazionale, l’olandese DansBrabant, luogo di ricerca e sviluppo per artisti della danza, di produzioni, ospitalità e sensibilizzazione del pubblico, Dance House Lemesos, di Cipro, che realizza attività a sostegno degli artisti della danza e il festival annuale Open House Festival con opere locali e internazionali e, infine, Dansens Hus Stockolm, la più grande struttura svedese per la danza.
SERGEI POLUNIN, PRIMA MONDIALE DI “ROMEO & GIULIETTA” IL 26 AGOSTO ALL’ARENA DI VERONA. La nuova anima della danza, la “rockstar” sulle punte ALINA COJOCARU, JOHAN KOBBORG e un cast di 20 ballerini nella prima mondiale di Romeo & Giulietta Il Festival della Bellezza di Verona balla sulle punte: spiazzante, travolgente, star assoluta del balletto internazionale,Sergei Polunin, la nuova “anima rock” della danza, debutta con Alina Cojocaru,Johan Kobborg e un cast di 20 ballerini nella prima mondiale di Romeo & Giulietta, lunedì 26 agosto (ore 21.00) all’Arena di Verona. Lo spettacolo è prodotto da Polunin ink eShowbees in collaborazione con ATER(Associazione Teatrale Emilia- Romagna) e con il Festival della Bellezza. Sergei Polunin è stato ospite il 21 giugno a Verona per assistere in Arena alla prima de “La Traviata”, ultimo lavoro firmato dal Franco Zeffirelli, da poco scomparso. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con PRAXI Intellectual Property SpA. Vini offerti dalla Cantina Giannitessari di Roncà (Vr).
“Zeffirelli è stato uno dei più grandi registi italiani – ha detto Sergei Poluninricordando l’artista scomparso -, sono contento di essere a Verona per assistere a La Traviata per la prima volta, e celebrare un regista leggendario. Sono affascinato dal cinema, e guarderò il suo film per farmi ispirare. Mi rende felice poter danzare sul palcoscenico dell’Arena, un luogo meraviglioso, spero che la città sia orgogliosa di ospitare il nostro spettacolo Romeo & Giulietta. Romeo è un personaggio non solo romantico, ma soprattutto passionale, vivace: cercherò di interpretarlo con questo spirito, e farlo a Verona lo rende una grande emozione”.
Puoi anche leggere