Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti

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Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
                       con
                       Angela Calvo, Egidio Dansero, Cristiano Lanzano,
                       Agnese Migliardi, Cecilia Navarra, Monica Petri

Progetto IAO/Gender: una lettura di genere
                       dei programmi di sviluppo rurale
Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
Progetto IAO/Gender: una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale
Roberta Pellizzoli, Gabriella Rossetti
dal volume "Donne, terre, mercati" (Cleup, 2013)
con i contributi di Angela Calvo, Egidio Dansero, Cristiano Lanzano, Agnese Migliardi, Cecilia Navarra, Monica Petri

Ministero degli Affari Esteri
Istituto Agronomico per l’Oltremare
Via Antonio Cocchi, 4 - 50131 Firenze
Tel: ++39 055 5061.1
Fax: ++39 055 5061333
www.iao.florence.it
iao@iao.florence.it

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commerciali senza l’autorizzazione dell’Istituto Agronomico per l’Oltremare .

Progetto grafico e realizzazione editoriale
Laura Bonaiuti, IAO

Stampato in Italia
NOVA ARTI GRAFIChE, Firenze
Giugno 2013

Il programma di ricerca IAO/Gender è stato finanziato dalla Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli
Affari Esteri italiano ed eseguito dall’Istituto Agronomico d’Oltremare (IAO) di Firenze. I membri del gruppo di ricerca ringraziano Bianca
Pomeranzi, Giovanni Totino, Vito Grammatico, Maria Cristina Mazzei e tutto il personale della DGCS e dello IAO per il sostegno.
Si ringraziano inoltre l’Unità Tecnica Locale di Maputo (Mozambico) e di Dakar (Senegal), i rispettivi direttori e tutto il personale per la
collaborazione. Un ringraziamento particolare va a tutte le persone, in Burkina Faso, Senegal, Mozambico e Italia che hanno concesso il loro
tempo per discutere e confrontarsi con i ricercatori del progetto IAO/Gender e che hanno dunque permesso la realizzazione del lavoro
di ricerca.

Foto di copertina - Avicoltrici dell'associazione Asas, Beira, Mozambico (foto di Roberta Pellizzoli)
Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
Foto prima pagina: Fondo Italia-CILSS. Lotta alla desertificazione per la riduzione della povertà nel Sahel
(Foto di Laura Bonaiuti).
Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
Progetto IAO/Gender

Premessa

IAO/Gender è un Progetto di ricerca che si è          le “Linea Guida per l’Agricoltura”. Nel primo
svolto dal 2010 al 2012 con l’obiettivo di offrire    documento si collocano al secondo posto tra i
strumenti per una lettura di genere dei pro-          temi salienti lo “sviluppo rurale, la protezione
grammi di sviluppo rurale della Cooperazione          ambientale e la sicurezza alimentare” (subito
Italiana allo Sviluppo e proporre suggerimenti e      dopo il tema dei “diritti umani e della lotta alla
raccomandazioni per garantire l’uguaglianza di        violenza contro le donne”). Nel documento di
genere e la valorizzazione del ruolo delle donne      orientamento delle politiche in agricoltura, si af-
in agricoltura.                                       ferma che “Il tema della efficacia degli aiuti per
                                                      sicurezza alimentare, agricoltura e sviluppo ru-
Il Progetto è stato finanziato dalla Cooperazione     rale, deve tener conto delle specificità proprie
Italiana allo Sviluppo e realizzato dall’Istituto     di questo settore”, in primis, “dell’importanza
Agronomico di Oltremare in convenzione con            centrale delle tematiche di genere (la maggio-
il Consorzio Ferrara Ricerche e il CISAO e con        ranza dei piccoli agricoltori di sussistenza sono
la collaborazione di esperte/i esterni che hanno      donne)”. Entrambi i testi si rifanno ad una storia
hanno svolto le indagini sul campo in Senegal,        ormai più che trentennale di politiche e di rea-                                                                                        3

                                                                                                             Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana
Burkina Faso e Mozambico.                             lizzazioni di cui non si vuole perdere memoria.

L’obiettivo generale del lavoro di ricerca era for-   Da una parte la storia delle conferenze ONU
nire dati di osservazione sul territorio per i pro-   sulle donne nella quale dal 1975 al 1995 “si era
grammi che mirano alla lotta alla povertà e alla      evidenziato “ l’intreccio tra tematiche di genere
ricerca di sviluppo sostenibile attraverso l’em-      a povertà” sostenuto dall’analisi approfondita
powerment sociale, economico e politico delle         offerta nel “Human Development Report”
donne, inteso come esercizio della loro “sogget-      (UNDP) del 1995 del “ruolo delle donne
tività” nelle attività di produzione e riprodu-       nell'economia di riproduzione e di sussistenza
zione e il mainstreaming delle tematiche di           evidenziando come il fattore "di genere, ovvero
genere, ovvero l’analisi delle relazioni tra uo-      le differenze che la cultura iscrive all'essere
mini e donne in questioni riguardanti l’accesso       donna e all'essere uomo in tutte le società, aves-
alla terra, il lavoro, i mercati, i modelli di        sero un notevole impatto sia a livello macroe-
business inclusivo, i cambiamenti dello sviluppo      conomico, che microeconomico”. Dall’altra, la
locale, le legislazioni locali e internazionali, la   storia delle politiche di sviluppo rurale in cui “si
sicurezza alimentare e la sostenibilità ambien-       è passati dai programmi di trasferimento di tec-
tale degli interventi.                                nologie degli anni ’70 ai programmi di sviluppo
                                                      rurale integrato degli anni ’80, a quelli di svi-
Il progetto IAO/gender si colloca alla con-           luppo locale e di sviluppo comunitario in am-
fluenza di due importanti documenti che infor-        bito rurale in cui venivano realizzate attività non
mano le politiche della Cooperazione Italiana:        soltanto mirate al miglioramento delle produ-
le “Linee guida per l’Uguaglianza di Genere” e        zioni agricole, ma allo sviluppo delle condizioni
Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
Progetto IAO/Gender

                                                                                     generali dell’area di intervento, incluse quindi      tale”) e alla proposta di “markers di efficacia”,
                                                                                     la condizione femminile, l’accesso all’istru-         ancora in via di elaborazione, che dovrebbero
                                                                                     zione, la governance, soprattutto delle ammini-       permettere, in futuro, un monitoraggio efficace
                                                                                     strazioni locali più piccole”. Da una parte e         dei programmi capace di garantire la realizza-
                                                                                     dall’altra si approda alla ricerca di dialogo poli-   zione di quanto affermato nelle linee guida.
                                                                                     tico con i partners (Conferenza di Bamako del         I risultati della ricerca IAO/gender offrono una
                                                                                     2007 “Donne Protagoniste in Africa Occiden-           piattaforma di partenza in questa direzione.

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    Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana
Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
Progetto IAO/Gender

1       Introduzione: la ricerca IAO/Gender
        e il dibattito internazionale su donne e terra

Nel dibattito e nella pratica dello sviluppo e           nomica e della sicurezza alimentare presen-
della cooperazione internazionale si assiste, da         tando un circolo, che si vorrebbe virtuoso, degli
alcuni anni a questa parte, ad una straordinaria         effetti che un aumento della produttività do-
esplosione di interesse per la terra accompa-            vrebbe avere sulla crescita e quindi sul benes-
gnata da una altrettanto straordinaria, nuova            sere di tutti coloro che vi hanno partecipato.
(o rinnovata) attenzione per le donne che la la-
vorano. Lo slogan “No women, no growth”                  È in questo quadro che, tra il 2010 e il 2012, ha
viene ripetuto da organizzazioni internazionali          operato il progetto IAO/Gender, nato con
quali FAO, IFAD, WFP, ILO. Lo stesso tema è in-          l’obiettivo di creare le condizioni atte ad incre-
tonato dall’ultimo rapporto sullo sviluppo mon-          mentare e riqualificare la partecipazione delle
diale della Banca Mondiale (si veda Box 1). Si           donne e la valorizzazione del loro ruolo nei pro-
forniscono i dati che mostrano quanto più mais,          grammi di sicurezza alimentare, di sostenibilità
riso o pomodori si potrebbero produrre se solo           ambientale e di sviluppo rurale della Coopera-
le donne avessero più accesso alla terra, al cre-        zione Italiana allo sviluppo. Si trattava quindi
dito, alle tecnologie, alla conoscenza, ai semi o        di elaborare una strategia d’intervento volta a fa-
                                                                                                                                                                                                 5

                                                                                                                Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana
ai fertilizzanti e, soprattutto, ai mercati – se-        vorire il protagonismo femminile con l’obiettivo
condo una strategia discorsiva che evoca i diritti       ultimo di contribuire così alla lotta alla povertà.
delle donne con l’argomento della crescita eco-          A questo fine, il gruppo di lavoro IAO/Gender

       Box 1 - "No women, no growth"

       Lo State of Food and Agriculture 2010-11 della FAO, Women in Agriculture. Closing the Gender
       Gap for Development, muove dal presupposto che la crisi di produttività nel settore agricolo è
       dovuta al gap di genere nell’accesso alle risorse e alle opportunità da parte delle donne
       contadine. Chiudere questo gap – attraverso il sostegno all’implementazione di politiche e di
       programmi di sviluppo sensibili al genere – produrrebbe risultati significativi accelerando la
       produzione agricola, la riduzione della povertà e la crescita economica.
       Il World Development Report 2012 della Banca Mondiale, Gender Equality and Development,
       sostiene che l’uguaglianza di genere, oltre che smart economics, sia di per se un obiettivo chiave
       dello sviluppo: l’uguaglianza di genere aumenterebbe la produttività, migliorerebbe l’impatto
       del processo di sviluppo per le generazioni future, e renderebbe le istituzioni più rappresentative.
       A questo fine, è necessario promuovere politiche che mirino a eliminare le differenze
       nell’accesso alle opportunità economiche e nella produttività di uomini e donne, oltre che
       ridurre il gap di genere nella voice all’interno delle unità familiari e nella società.
       Nonostante la rilevanza di questi documenti nel dibattito sullo sviluppo, si tratta di individuare
       un modo di produrre voce e sapere che abbia altre fondamenta, e che, soprattutto, permetta
       interazioni e includa i soggetti cui si rivolge evitando un uso strumentale dei soggetti interessati
       per avallare soluzioni che possono anche essere “giuste” ma che spesso non hanno alcun
       riscontro con la realtà, o che non vengono tenute in adeguata considerazione nel lavoro dei
       policy-makers.
Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
Progetto IAO/Gender

                                                                                     ha elaborato una metodologia di ricerca inter e          Cooperazione Italiana, Burkina Faso, Mo-
                                                                                     multidisciplinare che coinvolgesse più livelli di        zambico e Senegal – con la realizzazione di
                                                                                     analisi e di lavoro:                                     interviste, focus-group, ricerca visuale, map-
                                                                                                                                              pature e la restituzione dei risultati ottenuti
                                                                                     - l’analisi della letteratura scientifica e tecnica      con le persone coinvolte.
                                                                                       e del dibattito in corso sui temi individuati
                                                                                       come prioritari : la questione della terra, la      I risultati del progetto di ricerca IAO/Gender
                                                                                       difesa delle risorse naturali, il rapporto tra      sono stati diffusi – oltre alle iniziative di restitu-
                                                                                       produzione contadina e mercato, l’associa-          zione realizzate nei paesi oggetto della ricerca
                                                                                       zionismo, la territorialità, lo sviluppo rurale     – in un seminario internazionale realizzato il 23
                                                                                       e agricolo, la sicurezza alimentare secondo         e 24 ottobre 2012 presso il Ministero degli Esteri
                                                                                       una prospettiva di genere;                          a Roma e in un volume intitolato Donne, terre
                                                                                     - l’analisi a livello intermedio della logica e       e mercati. Ripensare lo sviluppo rurale in Africa
                                                                                       degli esiti di progetti di sviluppo della Coo-      sub-sahariana (CLEUP 2013). Il presente rap-
                                                                                       perazione Italiana, individuati come rilevanti      porto sintetizza i risultati della ricerca e le que-
                                                                                       per le finalità di IAO/Gender – anche attra-        stioni principali che sono emerse da
                                                                                       verso interviste a testimoni privilegiati;          IAO/Gender e dalla discussione con gli attori
                                                                                     - l’analisi a livello di terreno, svolta attraverso   coinvolti e si pone l’obiettivo di diventare uno
                                                                                       periodi di ricerca su campo – nei paesi indi-       strumento utile per i policy-makers e gli attori
                                                                                       viduati come prioritari per l’azione della          della cooperazione.

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    Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana

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Progetto IAO/Gender

2        La ricerca: il contesto, le domande,
         le riflessioni

Muovendo dal dibattito brevemente delineato               non è che una relazione sbilanciata tra donne e
nell’introduzione, il progetto IAO/Gender ha              uomini) , a quali condizioni si può trasformare
tentato di indagare in quali contesti, globali e          tale relazione , con quali esiti per obiettivi e pra-
locali, si collocano le insistenti richieste di “col-     tiche dello sviluppo rurale. Diventa necessario
mare il divario” tra donne e uomini in agricol-           indagare le scelte del cosa produrre, del come,
tura e nelle politiche di sviluppo rurale (si veda        a quali condizioni e per quali mercati, tenendo
Box 2). Sullo sfondo delle grandi trasformazioni          conto della vita quotidiana delle donne (e degli
dei sistemi agricoli in corso, e dell’attenzione          uomini), delle condizioni ambientali, della di-
posta sulla necessità di far crescere la produ-           sponibilità e dei modelli di utilizzo delle risorse
zione attraverso l’inclusione delle donne nei si-         naturali e dei costi sociali della contrazione o
stemi di produzione agricola, partiamo dalla              dell’espansione dei lavori di cura delle donne.
constatazione che tale inclusione esiste già,
                                                          Abbiamo pertanto tentato di analizzare come
come mostrano i dati continuamente ribaditi
                                                          parole chiave quali “terra”, “cibo”, “risorse”,
che dicono quanta parte della produzione agri-
                                                          “mercati”, “filiere”, “lavoro”, “associazionismo”
cola sia “femminilizzata”. Se quindi si tratta di
                                                          stiano mutando di significato e portata nel di-                                                                                          7

                                                                                                                  Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana
fare altro quando si dichiara di voler colmare il
                                                          battito internazionale e questo ci ha consentito
“gender gap”, sembra urgente chiarire da quali
                                                          di porre domande in parte nuove .
elementi è costituito questo “divario” (che altro

       Box 2 - Due politiche a confronto: il CAADP e la RAP

       Il Comprehensive African Agricultural Development Programme (CAADP) della New Partnership
       for Africa’s Development (NEPAD) dell’Unione Africana mira a incrementare la produttività
       dell’agricoltura africana e la sicurezza alimentare attraverso una serie di strategie che possano
       aumentare gli investimenti nel settore agricolo. Il documento tuttavia manca di un’adeguata
       analisi di genere del contesto e delle possibili conseguenze delle strategie proposte – carenza
       peraltro ammessa nella presentazione stessa del documento, che si limita a sottolineare il ruolo
       fondamentale di produttrici di cibo e di imprenditrici delle donne nelle comunità rurali e urbane
       in Africa.
       Nella Regional Agricultural Policy (RAP) della Southern African Development Community
       (SADC) si sottolinea invece come le disuguaglianze di genere rimangano una sfida cruciale per
       lo sviluppo del settore agricolo regionale e debbano dunque essere ‘messe al centro’ attraverso
       una valutazione delle implicazioni per uomini e donne di tutte le iniziative previste, e
       l’elaborazione di specifiche linee guida di genere. All’interno della Par si mette in luce sia il
       modo in cui le questioni di genere nelle aree rurali influiscono sul ruolo cruciale che le donne
       giocano nell’ambito della sicurezza alimentare sia l’impatto dei modelli di sviluppo agricolo
       sulle relazioni di genere, affermando che una politica agricola solida dovrebbe rivestire un ruolo
       significativo nella promozione dell’uguaglianza di genere molto più che altre politiche settoriali.
Progetto IAO/Gender: una lettura di genere - dei programmi di sviluppo rurale Roberta Pellizzoli e Gabriella Rossetti
Progetto IAO/Gender

                                                                                     Ci si chiede:                                           andando a verificare perché le cose non hanno
                                                                                     1. In che modo le trasformazioni dei mercati,           funzionato che si può cercare di ripensare lo svi-
                                                                                         locali e globali, agiscono sulle possibilità di     luppo rurale. Si tratta di includere nell’esistente
                                                                                         accesso per le donne in diversi contesti, e in      e di garantire accesso a ciò che si dà, oppure di
                                                                                         diverse condizioni socio-economiche?                scoprire che esclusione e barriere all’accesso
                                                                                     2. Come incidono i cambiamenti demografici,             alle risorse e ai diritti sono parte integrante e
                                                                                         per esempio la diminuzione del numero               necessaria del modo in cui si propone lo
                                                                                         di figli e la spinta alla scolarizzazione, sulla    sviluppo?
                                                                                         divisione del lavoro delle piccole aziende
                                                                                         agricole famigliari? Che cose significa per le      D’altra parte, ci si chiede come realizzare con-
                                                                                         donne contadine di molte aree rurali la cre-        cretamente la promessa “trasformativa” delle
                                                                                         scita dei flussi migratori verso la città o verso   politiche di genere proposta nei decenni delle
                                                                                         altre regioni ?                                     conferenze ONU delle donne: cambiare le re-
                                                                                     3. Quali problemi si pongono con l’introdu-             lazioni tra le donne e i mondi sociali, econo-
                                                                                         zione di nuove tecnologie comunicative che          mici, culturali e politici in cui queste operano e
                                                                                         permettono di esercitare nuove forme di con-        modificare le relazioni “di genere” in senso più
                                                                                         trollo sulla terra, sui processi di accatasta-      equo permetterà di smuovere altre relazioni di-
                                                                                         mento e anche sui mercati del cibo?                 suguali e di potere nelle società in cui la produ-
                                                                                     4. Come reagiscono in modo diverso, donne e             zione agricola ha ancora un posto centrale? Fino
                                                                                         uomini, al fenomeno dei grandi investimenti         ad oggi questa prospettiva si è espressa princi-
                                                                                         e all’introduzione di nuove forme di offerta        palmente nel linguaggio dei diritti che però mo-
                                                                                         di lavoro agricolo dipendente o semi – auto-        stra una serie di limiti:
                                                                                         nomo (contract farming, lavoro salariato)?          - la richiesta meramente ridistributiva di ugua-
                                                                                     5. Se tutti questi aspetti producono cambia-                glianza e di parità (ad es. nell’acquisto di
8                                                                                        menti nelle relazioni di genere, quali risposte         terra o nell’uso delle risorse) che non mette
    Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana

                                                                                         sono già state elaborate da gruppi, associa-            in discussione le questioni di accesso e in-
                                                                                         zioni, reti di donne contadine attive a tutti i         clusione non rivisti criticamente
                                                                                         livelli delle loro (e delle nostre) società?        - la non chiarezza sui modi di sostenere le ca-
                                                                                      Questo spostamento di prospettiva ha consen-               pacità di rivendicazione individuali e/o col-
                                                                                     tito di comprendere meglio i concetti di “vulne-            lettive
                                                                                     rabilità” ed “esclusione” attribuiti alla               - la necessità di adattare i diritti ai contesti (ad
                                                                                     condizione delle donne che spesso mal si con-               es. i rischi della stagionalità nelle coltivazioni
                                                                                     ciliano con il ruolo che esse, pur in assenza di            non irrigue non si superano semplicemente
                                                                                     diritti giuridici e politici, riescono a svolgere per       rivendicando diritti di accesso e di inclu-
                                                                                     il sostentamento delle famiglie e di intere comu-           sione, ma anche il diritto a qualche forma di
                                                                                     nità.                                                       protezione sociale, assicurazione, ecc.)
                                                                                     Abbiamo anzitutto riletto criticamente, vista la
                                                                                     persistenza della povertà anche estrema nel-            Alla luce di queste riflessioni che emergono
                                                                                     l’Africa rurale, l’ipotesi implicita nelle analisi e    dalla ricerca IAO/Gender, è necessario mettere
                                                                                     nelle proposte di miglioramento delle politiche         in discussione la tranquilla fiducia nell’“inclu-
                                                                                     di sviluppo rurale oggi promosse: che l’inclu-          sione” e nell’“accesso” e individuare nuovi
                                                                                     sione di soggetti ancora esclusi, marginali e per       modi di pensare la sicurezza alimentare (locale
                                                                                     questo vulnerabili (le donne, in primis, ma non         e globale), l’organizzazione dei mercati, le ri-
                                                                                     solo) sia la via da percorrere.                         forme dei sistemi fondiari e delle rendite. Nello
                                                                                     Inclusione e accesso sono dunque ancora le              stesso tempo cercare gli spazi e le condizioni
                                                                                     parole chiave, i criteri di efficacia, dopo più di      perché si possa negoziare con i governi e con
                                                                                     trent’anni di politiche di gender mainstreaming         gli attori economici un sostegno reale alle
                                                                                     e empowerment delle donne. Ma è proprio                 donne che coltivano la terra in diverse colloca-
Progetto IAO/Gender

zioni e contesti. Si arriva così alla ricerca di        servazione della bio-diversità, e i soggetti della
nuovi criteri di efficacia (discussi più in dettaglio   cooperazione decentrata. Ma è necessario chie-
nelle sezioni successive) e di un rovesciamento         dersi come questi soggetti intendano le asimme-
nelle modalità di ricerca che implica il guardare       trie tra i generi e il protagonismo femminile e
non più solo l’impatto (diverso, si dice, sulle         come riescano ad evitare il rischio di conside-
donne e sugli uomini e peggiore per le donne)           rare le donne rurali e il loro lavoro una sorta di
dei nuovi sistemi fondiari, nuovi mercati, nuove        “ammortizzatore sociale” in grado di assorbire
forme di governance (dal territorio al mondo            la spinta dei mercati, senza tuttavia avviare al-
globale), ma le reazioni (resistenze, resilienze)       cuna positiva trasformazione.
che possono essere adattive o critiche o propo-
sitive.                                                 Le donne rurali protagoniste della ricerca
                                                        IAO/Gender, da soggetto deprivato e mancante,
In questo senso, diventa cruciale il ruolo delle        visto in una sorta di atemporale staticità, diven-
nuove soggettività collettive che operano all’in-       gono soggettività molteplici inserite in una rete
terno dei paesi e nelle reti trans-nazionali: asso-     di relazioni pubbliche e private che strutturano
ciazioni di piccoli produttori, reti per i beni         il loro agire ma che, a loro volta, ne sono modi-
comuni e la sostenibilità ambientale, per la con-       ficate.

                                                                                                                                                                                              9

                                                                                                             Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana

              La parcella orticola del GPF di Ngoundioura Diop Dipartimento Louga, Senegal
              (foto di Agnese Migliardi)
Progetto IAO/Gender

                                                                                      Fondo Italia-CILSS - Pozzo nella ZARESE di Oubrintenga, Burkina Faso (foto di Laura Bonaiuti)

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     Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana

                                                                                      Fondo Italia-CILSS, associazione di artigiane, ZARESE di Kourintenga, Burkina Faso, (foto di Laura
                                                                                      Bonaiuti)
Progetto IAO/Gender

3       Risultati del progetto IAO/Gender:
        una discussione critica

In questa sezione riportiamo alcuni dei risultati        che permetta loro di avviare accordi contrattuali
principali e dei temi rilevanti emersi dalle ricer-      con gli investitori privati e che, più in generale,
che realizzate nell’ambito del progetto                  il processo decisionale sulla terra diventi mag-
IAO/Gender in Burkina Faso, Senegal e Mozam-             giormente inclusivo e trasparente.
bico.
                                                         La ricerca condotta in Mozambico mostra che,
3.1     La terra e il lavoro                             per quanto le iniziative formalizzate di partena-
                                                         riato tra il settore privato e i gruppi di produttori
3.1.1 Il caso dei partenariati strategici in Mozambico   e contadini siano ancora limitate, il dibattito che
                                                         si sta sviluppando a livello locale e nazionale è
A partire dal Rapporto sull’agricoltura della            piuttosto acceso e i diversi attori coinvolti oscil-
Banca Mondiale del 2007, nel dibattito interna-          lano tra l’interesse concreto per le possibilità of-
zionale sullo sviluppo si viene sottolineando            ferte da queste iniziative al completo
l’importanza di modelli di sviluppo rurale che           scetticismo. In questo ventaglio di opinioni,
siano basati su accordi (generalmente nella              quella più comune è che, in un contesto carat-
                                                                                                                                                                                                  11

                                                                                                                 Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana
forma di joint-venture o contract farming) tra gli       terizzato da una crescente e continua pressione
investitori privati e i piccoli produttori (spesso       sulla terra, i partenariati dovrebbero essere ade-
organizzati in associazioni) o le comunità. Si ri-       guatamente definiti e implementati in modo da
tiene che questi accordi, mediati dalle istituzioni      garantire un certo livello di benefici e da mini-
di governo locale, possano giocare un ruolo cru-         mizzare i rischi per tutti coloro che sono coin-
ciale nell’integrare i piccoli produttori rurali         volti:
nelle catene di valore dell’agrobusiness e nei
mercati rurali, contribuendo così allo sviluppo          - È necessario un contratto formale tra investi-
economico rurale, alla riduzione della povertà             tore privato e produttori locali, siano essi or-
e alla sicurezza alimentare dei poveri che vi-             ganizzati in associazioni o a livello
vono nei contesti rurali. Tuttavia, molti hanno            comunitario, che includa accordi prefissati
messo in luce come il modello prevalente di ac-            sugli standard di qualità e sul prezzo finale.
quisizioni di terra su larga e media scala stia          - Le associazioni di contadini e produttori lo-
mettendo a repentaglio i diritti sulla terra e sulle       cali devono essere appoggiate da un avvo-
risorse, le strategie di livelihood e la sicurezza         cato o esperto legale per tutta la fase di
alimentare delle comunità e dei poveri che vi-             negoziazione sino alla firma del contratto.
vono nei contesti rurali: l’ingresso di nuovi at-        - Le associazioni di contadini e produttori de-
tori, portatori di interessi economici e sostenuti          vono essere rafforzate attraverso il conferi-
da politiche e pratiche che agevolano le acqui-             mento di status giuridico e del titolo sulla
sizioni di terra, mette a rischio il controllo che i        terra e attraverso meccanismi di inclusione
contadini esercitano su di essa e fa aumentare              trasparenti e orientati alla promozione del-
le possibilità di esproprio. Pertanto, è necessario         l’empowerment delle donne: questo per-
che le comunità abbiano i diritti sulle risorse,            mette di limitare la vulnerabilità dei piccoli
l’organizzazione e la capacità di negoziazione              produttori rispetto al settore privato.
Progetto IAO/Gender

                                                                                      - Poiché i partenariati sono limitati nel tempo          Tale approccio, e la legge che ne è scaturita, si
                                                                                        e soggetti alle fluttuazioni dei mercati, è ne-        vogliono più attenti alla specificità dei contesti
                                                                                        cessario continuare a rafforzare la piccola            locali e tentano di “far emergere” i diritti sulla
                                                                                        agricoltura famigliare anche ai fini della si-         terra esistenti e riconosciuti al livello consuetu-
                                                                                        curezza alimentare.                                    dinario. L’approccio della “messa in sicurezza
                                                                                                                                               fondiaria” promuove una formalizzazione del
                                                                                      3.1.2 I paradossi dell’approccio della “messa in sicu-   diritto tradizionale. Inoltre, nonostante la nuova
                                                                                      rezza fondiaria” in Burkina Faso                         legge preveda il riconoscimento di diritti collet-
                                                                                                                                               tivi o di regimi di accesso diversi da quello del
                                                                                      In Burkina Faso, la crescente istituzionalizza-          “possesso fondiario” individuale, come ad
                                                                                      zione dell’approccio di genere e la domanda di           esempio i prestiti di terre, alcuni critici sottoli-
                                                                                      parità nell’accesso alla terra incrociano la que-        neano la scarsa compatibilità dell’approccio di
                                                                                      stione fondiaria intesa in senso più ampio e le          “messa in sicurezza fondiaria” con un plurali-
                                                                                      sue dinamiche evolutive di lungo termine. Dopo           smo giuridico e una sovrapposizione di diversi
                                                                                      la fine dell’esperienza rivoluzionaria sankarista,       ordini di diritti che danno origine a situazioni
                                                                                      dagli anni Novanta del XX secolo l’approccio di          estremamente complesse – situazioni riguardo
                                                                                      riferimento è quello della “messa in sicurezza           a cui tale approccio rischierebbe di proporre so-
                                                                                      fondiaria”. Inizialmente sperimentato in località        luzioni eccessivamente semplicistiche.
                                                                                      specifiche sotto forma di progetti, esso è poi di-
                                                                                      venuto la base per documenti politici di portata         Con l’adozione della legge 034, si è riaperto
                                                                                      nazionale e per una legge (la legge 034 del              inoltre il dibattito sull’accesso delle donne alla
                                                                                      2009) che intende applicare la messa in sicu-            terra. In Burkina Faso, seppur con importanti dif-
                                                                                      rezza fondiaria alle terre rurali, trascurate dalle      ferenze tra i diversi contesti sociali, laddove il
                                                                                      precedenti riforme.                                      diritto consuetudinario regola le relazioni fon-
12
     Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana

                                                                                      Coltivazione di peperoncini con contratto di outgrowing, Distretto di Vanduzi, Mozambico
                                                                                      (foto di Roberta Pellizzoli)
Progetto IAO/Gender

diarie le donne sono generalmente prive di di-        molto dipenderà da come essa sarà effettiva-
ritti di amministrazione sulla terra ma viene loro    mente applicata e resa operativa sul terreno.
garantito l’accesso e il controllo della produ-
zione su almeno una parte minoritaria dei             3.2    I mercati
campi familiari o del marito. La discriminazione
permane – ed è talvolta aggravata dal venir           3.2.1 I vincoli allo sviluppo dei mercati agricoli in
meno degli accordi informali interni al gruppo        Mozambico e i benefici ineguali che questi producono

famigliare – anche nelle situazioni “moderniz-
zanti” in cui la terra è allocata su base indivi-     L’analisi condotta in Mozambico ha messo in
duale da un’istituzione formale, come nel caso        luce innanzitutto il bisogno di allontanarsi dal-
di interventi di sviluppo o progetti statali di in-   l’immagine stereotipata delle donne come sog-
frastrutturazione agricola.                           getti sconnessi dai mercati: il fatto che siano
                                                      responsabili della sussistenza e della produ-
Sebbene la nuova legge sia stata preceduta da         zione nel campo famigliare non significa che
tavoli di concertazione con la società civile e in    non entrino sistematicamente in relazione con
particolare con le associazioni femminili, l’ap-      il mercato del beni alimentari, dei beni di con-
proccio a cui essa si ispira pone un doppio pa-       sumo, degli input agricoli.
radosso: prima di tutto, i tentativi di
formalizzazione dei diritti non sempre vanno a        Guardare i mercati rurali attraverso la lente della
vantaggio della posizione delle donne nell’ac-        condizione delle donne, ne mette in luce alcuni
cesso alla terra, che è spesso il risultato di una    squilibri. Innanzitutto impone di guardare dal
negoziazione informale, e hanno invece in al-         lato della domanda: per chi si produce? Da nu-
cuni casi consolidato la posizione degli attori       merose interviste emerge come il limite all’au-
più forti; in secondo luogo, la proclamata ricon-     mento della produzione sia principalmente la
ciliazione con l’ambito della “legittimità” e del     mancanza di sbocchi per la sua vendita. Si tratta                                                                                        13

                                                                                                              Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana
diritto tradizionale potrebbe rischiare di accen-     di un problema che ha diverse componenti: la
tuarne il carattere patriarcale.                      debolezza delle filiere e della trasformazione
                                                      agroalimentare, lo scarso potere negoziale dei
Nell’attuale fase di implementazione della            contadini e gli elevati costi della commercializ-
legge, sono presenti molte esperte di genere e vi     zazione. Emerge in modo forte, inoltre, la persi-
è una partecipazione attiva delle associazioni di     stenza della produzione per consumo famigliare
donne. Queste chiedono, da un lato, politiche         a causa della vulnerabilità rispetto alla variabi-
di discriminazione positiva per favorire l’ac-        lità dei prezzi dei beni alimentari sul mercato:
cesso alla terra delle donne o dei gruppi femmi-      si tratta di un fattore alla base della ridotta spe-
nili che intendono coltivare collettivamente.         cializzazione produttiva, a cui viene imputata
D’altra parte, la legge prevede la creazione di       la difficoltà di ottenere economie di scala e
nuovi organi consultivi a livello comunale e di       quindi di ridurre i costi della produzione.
villaggio, in cui è rivendicata la partecipazione
femminile. Infine, le sessioni di diffusione dei      L’analisi delle strategie che potrebbero rispon-
contenuti della legge alla base sono viste come       dere all’esigenza di garantire contemporanea-
opportunità in cui inserire anche formazioni          mente accumulazione e sicurezza del reddito,
sulla parità di genere e sensibilizzare le autorità   ne fa emergere alcune debolezze: da un lato, i
di villaggio in questo senso. Sinora, la formula-     contratti con gli investitori privati in agricoltura
zione piuttosto generica e inclusiva della nuova      non riescono sistematicamente a sollevare i pic-
legge non permette di prevedere se le disegua-        coli produttori dal rischio connesso con la pro-
glianze di accesso siano destinate a ridursi, o se    duzione e a trasferire questo rischio sull’impresa
invece l’ingresso dei privati e le operazioni di      acquirente. Da un altro lato, il mercato del la-
formalizzazione rischino di renderle più acute:       voro salariato non corrisponde salari sufficienti
Progetto IAO/Gender

                                                                                                                                           Il quadro che emerge è complesso ed evidenzia
                                                                                                                                           l’esigenza di una maggiore solidità dei redditi
                                                                                                                                           “off farm”, il bisogno di maggiori strumenti per
                                                                                                                                           poter fare affidamento sulla produzione del
                                                                                                                                           campo famigliare, e politiche che garantiscano
                                                                                                                                           la sicurezza del reddito, al fine di non costrin-
                                                                                                                                           gere le donne nel ruolo di “ammortizzatori so-
                                                                                                                                           ciali”. Solo un approccio articolato di politica
                                                                                                                                           economica e sociale può immaginare risposte a
                                                                                                                                           esigenze così interconnesse.

                                                                                                                                           3.2.2 Donne e mercati in Senegal: i limiti della
                                                                                                                                           standardizzazione degli interventi

                                                                                                                                           L’analisi di alcuni micro-progetti promossi all’in-
                                                                                                                                           terno del Fondo Italia-CILSS (si veda Box 3) nella
                                                                                                                                           regione di Louga (Senegal) mette in luce un ap-
                                                                                                                                           proccio di cooperazione poco rivolto alla di-
                                                                                      Commerciante del mercato centrale di Maputo,         mensione        relazionale del genere e, invece,
                                                                                      Mozambico (foto di Roberta Pellizzoli)               molto concentrato sulla promozione di attività
                                                                                                                                           prettamente femminili.

                                                                                      a permettere l’abbandono della produzione
                                                                                                                                           In particolare, colpisce la standardizzazione di
                                                                                      agricola per consumo famigliare, né un mag-
                                                                                                                                           questi interventi, che pure sono stati definiti con
                                                                                      giore investimento in essa.
14                                                                                                                                         modalità “bottom-up”: la standardizzazione
     Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana

                                                                                                                                           delle pratiche dell’aiuto allo sviluppo sembra
                                                                                      Infine: chi “può permettersi” il mercato? Non
                                                                                                                                           plasmare anche le proposte e le aspettative dei
                                                                                      tutti beneficiano dalla vendita dei prodotti agri-
                                                                                                                                           beneficiari e delle beneficiarie. Nello specifico,
                                                                                      coli: chi ne trae vantaggio è generalmente chi
                                                                                                                                           la grande maggioranza dei progetti incontrati
                                                                                      dispone di mezzi già in partenza superiori agli
                                                                                                                                           consiste in progetti di trasformazione su piccola
                                                                                      altri, ovvero chi ha accesso al mercato degli
                                                                                                                                           scala di prodotti agricoli o della pesca, che ruo-
                                                                                      input e ha sufficienti strutture di stoccaggio. La
                                                                                                                                           tano intorno all’organizzazione di formazioni e
                                                                                      partecipazione al mercato per la vendita dei
                                                                                                                                           alla messa a disposizione di nuove infrastrutture
                                                                                      propri prodotti ha quindi spesso l’effetto di am-
                                                                                                                                           comuni per gruppi di donne. Queste pratiche
                                                                                      plificare le disuguaglianze esistenti.
                                                                                                                                           sembrano essere state messe in atto indipenden-
                                                                                                                                           temente dall’analisi degli specifici mercati in cui
                                                                                      Il mercato dei prodotti agricoli, inoltre, anche
                                                                                                                                           le attività si sarebbero dovute inserire (ortaggi,
                                                                                      quando accessibile, non sempre è fonte di
                                                                                                                                           pesce secco, cereali, prodotti caseari).
                                                                                      empowerment. Per la fascia più povera dei pro-
                                                                                      duttori agricoli, la commercializzazione rappre-
                                                                                                                                           Si è tentato di gettare uno sguardo critico su
                                                                                      sen- ta spesso una strategia obbligata a causa
                                                                                                                                           questa modalità di intervento, sollevandone i
                                                                                      dell’assenza di mezzi per conservare o trasfor-
                                                                                                                                           potenziali rischi di chiusura delle donne in ruoli
                                                                                      mare la produzione. Da un lato abbiamo quindi
                                                                                                                                           predefiniti all’interno delle filiere agricole e in
                                                                                      i più ricchi, che “si possono permettere il mer-
                                                                                                                                           posizioni di mercato che permettono solo gua-
                                                                                      cato”, grazie al fatto che hanno garantita la sus-
                                                                                                                                           dagni ridotti. Se è vero che si tratta di attività che
                                                                                      sistenza altrimenti, e dall’altro, in coda alla
                                                                                                                                           vengono trasferite dalla sfera domestica a un
                                                                                      distribuzione del reddito, i più poveri che “sono
                                                                                                                                           contesto esterno, allo stesso tempo non sem-
                                                                                      obbligati al mercato” perché non si possono per-
                                                                                                                                           brano produrre redditi stabili.
                                                                                      mettere l’autoconsumo.
Progetto IAO/Gender

      Box 3 - Il Fondo Italia - CILSS

      Il “Fondo Italia-CILSS di lotta contro la desertificazione per la riduzione della povertà nel Sahel”
      (FIC) viene approvato dalla Direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) presso
      il Ministero degli Affari Esteri nel mese di ottobre 2002 e prende avvio formalmente nel 2004,
      per una durata prevista di tre anni ma poi di fatto protratto fino al 2011 .
      Elemento chiave del programma è stata la scelta delle aree di intervento per concentrare
      geograficamente le iniziative su popolazioni e aree vulnerabili, aride e semi aride del Sahel.
      Queste zone sono state definite Zarese, acronimo per "zones à risque élevé social et
      environnemental".
      I beneficiari del Fondo erano la popolazione rurale, individui e piccoli imprenditori, famiglie
      contadine, associazioni rurali legalmente o tradizionalmente riconosciute e le Amministrazioni
      locali.

Grande enfasi è, inoltre, posta sulla formaliz-          tore agricolo famigliare e che per i singoli pro-
zazione delle attività come strumento di                 duttori sarebbero troppo costose, possono essere
empowerment, anche se non è chiara la rela-              accessibili per le associazioni. Un’associazione
zione tra informalità e sfruttamento: se da un           può inoltre assumere il rischio della produzione
lato, esiste il rischio che filiere legate all’espor-    al posto loro e adottare meccanismi di socializ-
tazione sfruttino la posizione informale delle           zazione delle perdite: si tratta di un elemento
donne per avere manodopera sottopagata, dal-             che gioca a favore dell’organizzazione coope-
l’altro, l’eccessiva enfasi posta in questi casi         rativa di imprese che applicano schemi di out-
sulla formalizzazione rischia di legarsi alla cri-       growing. I casi di outgrowing incontrati, però,
stallizzazione della posizione delle donne nelle         prevedono, sì, l’esistenza di associazioni, ma
filiere agroalimentari che non permette di an-           non in posizione di acquirente: nella relazione                                                                                         15

                                                                                                                Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana
dare oltre i “petits revenus”.                           con l’impresa, l’associazione svolge semplice-
                                                         mente un ruolo di inquadramento e organizza-
3.3    La voce e l’agency                                zione dei contadini.

3.3.1 L’associazionismo contadino nella relazione tra    La promozione dell’associazionismo come
produttori e mercati come strumento di empowerment       forma di empowerment non può prescindere
in Mozambico                                             dall’analisi di come le associazioni interagi-
                                                         scono con le disuguaglianze di potere, e di ge-
Una possibile risposta ad alcuni dei problemi            nere, esistenti nelle comunità locali. Un
sollevati analizzando il rapporto tra piccoli pro-       dibattito aperto è infatti quello sull’opportunità
duttori e mercati viene dall’associazionismo, in-        di associazioni miste o esclusivamente femmi-
teso come forma di azione collettiva con                 nili per promuovere l’empowerment delle
l’obiettivo di fornire benefici ai membri, in par-       donne. Il modello associativo proposto dal-
ticolare per la commercializzazione dei pro-             l’União Nacional dos Camponeses (UNAC) in
dotti, la messa in comune di infrastrutture,             Mozambico è misto poiché l’associazionismo
l’acquisto degli input, la gestione di alcuni pas-       esclusivamente femminile è visto come poco in-
saggi delle filiere.                                     cisivo sulle relazioni all’interno della famiglia,
                                                         in quanto rischia di relegare le donne ad attività
I vantaggi che l’associazionismo contadino può           generatrici di piccoli redditi e di aumentare il
produrre sono innanzitutto in termini di econo-          loro carico di lavoro, che già grava fortemente
mie di scala e di potere negoziale di fronte ai          sulle loro spalle per quanto riguarda la produ-
commercianti. Quelle infrastrutture che potreb-          zione agricola famigliare. Laddove l’UNAC mira
bero permettere di stabilizzare le entrate del set-      a integrare le donne nelle organizzazioni con-
Progetto IAO/Gender

                                                                                      Assemblea dei membri dell'associazione Nhamanembe di Vanduzi, Mozambico (foto di Cecilia Navarra)

                                                                                      tadine, in quanto produttrici, questo modello          fanno progetti, imparano a leggere e a scrivere,
16                                                                                    tuttavia ha il limite di non affrontare le disugua-    iniziano attività economiche, di risparmio e cre-
     Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana

                                                                                      glianze interne alle associazioni e non modifi-        dito: esplorano e usano le risorse del loro parti-
                                                                                      care il controllo delle risorse a vantaggio delle      colare territorio (a ogni luogo i suoi gruppi).
                                                                                      donne. D’altro canto, nella maggior parte dei          Vengono da lontano (dalla tradizione delle
                                                                                      casi di associazioni femminili studiati, i guada-      “tontin”, del mutuo aiuto), sono suggeriti da go-
                                                                                      gni ricavati dalle attività associative sono effet-    verni e ministeri, ma anche dalla necessità: la
                                                                                      tivamente gestiti dalle donne, pur essendo questi      crisi dell’arachide, i tagli alla spesa pubblica.
                                                                                      limitati e non sufficienti ad attivare processi di     Conoscono i mercati (o, meglio i loro effetti) lo-
                                                                                      accumulazione cruciali.                                cali e globali, incrociano il sistema degli aiuti.
                                                                                                                                             Potrebbero travasare nelle strutture locali dello
                                                                                      3.3.2 Il caso dei Gruppi di Promozione Femminile       stato, tutta la complessità della vita: sopravvi-
                                                                                      in Senegal: il problema della rappresentanza           venza, cura, lavoro, relazioni, progetti, desideri
                                                                                                                                             di futuro. Presuppongono però dei processi se-
                                                                                      Insieme, in gruppo, in associazione è più facile
                                                                                                                                             lettivi di temi, voci, portavoci e beneficiari ma
                                                                                      superare esclusione e discriminazione? Le
                                                                                                                                             anche di comunicazione di informazioni e com-
                                                                                      donne delle aree rurali fanno associazione
                                                                                                                                             petenze strategiche.
                                                                                      ovunque, ma in modi e per motivi diversi.
                                                                                      Quale efficacia può avere l’associarsi, per quali
                                                                                                                                             Quel che accade però, è che la “filiera” della
                                                                                      fini e a quali condizioni? In Senegal sono
                                                                                                                                             rappresentanza spesso si spezza, le dirigenze si
                                                                                      1.056.000 le donne associate in 6.816 Gruppi
                                                                                                                                             trasformano in elite che parlano altri linguaggi,
                                                                                      di Promozione Femminile, federati fin dal 1987.
                                                                                                                                             simboli di privilegio. Il lavoro collettivo è rifiu-
                                                                                      Questi gruppi sono veri e propri “mondi so-
                                                                                                                                             tato quando “suggerito” dall’alto, la rivendica-
                                                                                      ciali”: in essi, donne vicine di casa e di villaggio
                                                                                                                                             zione di “diritti” nasce solo come risposta alla
Progetto IAO/Gender

soluzione di un problema (manca l’acqua, i              può rispondere ad un’ampia gamma di obiettivi,
prezzi del cibo salgono, la terra è stata venduta).     inclusi:
I gruppi si trasformano, esplorano i piani del-         - l’identificazione dei gruppi target e delle
l’economico e del sociale, dei poteri politici e           priorità d’intervento nell’ambito dei pro-
dei mercati, del vicino e del lontano dalla vita           grammi di cooperazione;
quotidiana. Usufruiscono anche dei progetti             - lo studio partecipativo della fattibilità degli
della cooperazione, come quelli proposti da                interventi al fine di identificare attività di svi-
Italia CILSS. Ma qui il grande programma deve              luppo redditizie e durature;
affrontare una sfida difficile: sostituirsi o affian-   - il monitoraggio delle attività femminili in
care le istituzioni della governance locale?               corso (sia produttive che non produttive);
Come evitare gli effetti debilitanti dell’aiuto (di-    - la determinazione dell'analisi della situa-
pendenza donor driven) sostenendo filiere di               zione iniziale che fornisca la base per la va-
decisione politica multilivello? Forse l’unico             lutazione dei risultati degli interventi alla fine
modo per superare queste impasse e sostenerne              del progetto.
la straordinaria, potenziale capacità di rappre-
sentanza e di cambiamento è mettere a disposi-          L’applicazione di questo approccio si realizza
zione strutture, luoghi di dialogo politico e di        in tre fasi distinte: (1) fase preparatoria, analisi
negoziazione.                                           delle ricerche e dei dati già esistenti e selezione
                                                        degli indicatori. Questa fase prevede l’utilizzo
3.4     Gli strumenti                                   dell’approccio partecipativo per coinvolgere
                                                        tutti gli attori locali che lavorano per la promo-
Una parte della ricerca è stata dedicata allo stu-      zione dell’uguaglianza di genere, e per definire
dio e all’elaborazione di strumenti adeguati a          alcuni degli indicatori dello status e delle oppor-
misurare la condizione delle donne nei contesti         tunità per le donne. Tali indicatori, per essere
di riferimento, sia attraverso indicatori in grado      monitorabili a scala geografica di dettaglio, de-                                                                                         17

                                                                                                                 Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana
di rendere conto della complessità delle vite           vono essere misurabili o stimabili dagli attori
delle donne e della loro relazione con la terra,        coinvolti. (2) fase della mappatura: descrizione
sia attraverso metodologie e strumenti che per-         dell’uso del suolo da parte delle donne. Questa
mettono la mappatura delle attività e dei luoghi        fase permette la pianificazione delle attività che
di vita e di lavoro delle donne. I risultati del la-    sono di maggior interesse per le donne e include
voro sono qui presentati.                               l’identificazione negoziata e partecipata delle
                                                        attività del progetto. Questa mappatura simulta-
3.4.1   Il GIS critico partecipativo per l’empower-     nea delle attività delle donne e degli interventi
ment delle donne                                        previsti facilita la presa di coscienza della auto-
                                                        rappresentazione delle donne nonché l’espres-
Il Geographic Information System (GIS) critico è        sione di concetti che sono insiti nella
un approccio di valutazione della tecnologia            conoscenza delle donne, ma che non vengono
GIS che utilizza diverse scienze e schemi intel-        generalmente descritti in forma geografica. Tali
lettuali - dalla geografia, alla teoria sociale, alle   concetti possono venire pertanto considerati
scienze dell’informazione - e permette di ana-          come ‘nuovi’ concetti. (3) fase conclusiva: rea-
lizzare il contesto (territorio) da un punto di vista   lizzazione di una nuova mappatura, finalizzata
olistico, utilizzando sia le metodologie qualita-       a monitorare le nuove attività delle donne, la
tive sia quelle quantitative. Tale approccio per-       loro rinnovata percezione della gestione del ter-
mette di valutare e validare, in maniera                ritorio e delle loro priorità e la funzionalità degli
partecipata, vecchie e nuove pratiche di utilizzo       interventi realizzati attraverso la stima degli in-
del territorio, di produzione e di intensificazione     dicatori misurati all’inizio del progetto e l’analisi
sostenibile della produzione agricola. In parti-        dell’accessibilità dei nuovi servizi attivati.
colare, il GIS partecipativo orientato al genere
Progetto IAO/Gender

                                                                                      3.4.2   Applicabilità degli indicatori multidimensionali   casse delle organizzazioni contadine), del red-
                                                                                      negli studi di caso del progetto IAO/Gender                dito (i ricavi sono nelle mani degli uomini o dei
                                                                                                                                                 comitati di gestione) e della leadership (le donne
                                                                                      Gli indicatori multidimensionali (come il re-              di Mbédiènne hanno maggiori difficoltà a rela-
                                                                                      cente il Women’s Empowerment in Agriculture                zionarsi con l’esterno e “tendono a rimanere pri-
                                                                                      Index, WEAI, che misura i ruoli, la rappresenta-           gioniere del villaggio”). Anche l’appartenenza a
                                                                                      tività, l’empowerment e l’inclusione delle                 gruppi diversi (GPF piuttosto che organizzazioni
                                                                                      donne in agricoltura) possono essere utilizzati            contadine locali) comporta differenze impor-
                                                                                      in contesti specifici e diventare uno strumento            tanti, in termini non solo di formazione, ma so-
                                                                                      proponibile anche a livello micro da chi si oc-            prattutto di accesso alle risorse economiche. In
                                                                                      cupa di cooperazione sul terreno, senza rima-              tutti i casi le donne più giovani devono soppor-
                                                                                      nere necessariamente confinati ai piani alti delle         tare carichi di lavoro domestico più pesanti e di
                                                                                      agenzie internazionali o dei grandi centri di ri-          conseguenza hanno meno tempo per svolgere
                                                                                      cerca. Gli indicatori possono inoltre essere utili         altre attività. Per contro, le donne agricoltrici
                                                                                      per influenzare la scelta delle zone di intervento         maggiormente benestanti dispongono di una su-
                                                                                      di una cooperazione che sia attenta alle                   perficie coltivabile inferiore, in quanto il mag-
                                                                                      questioni di genere e alla promozione                      giore benessere rende meno necessario il lavoro
                                                                                      dell’empowerment delle donne, come tentiamo                nei campi.
                                                                                      di mostrare usando come esempio l’applicabi-
                                                                                      lità dell’indice WEAI allo studio di caso delle            Quello che però sfugge ad un indicatore come
                                                                                      Zone a Elevato Rischio Sociale e Ambientale                il WEAI è l’aspetto delle relazioni. Un indicatore
                                                                                      (ZARESE) all’interno del Programma Fondo Italia            è un mezzo, senza dubbio efficace, tramite il
                                                                                      CILSS. Questo elemento è importante perché gli             quale si possono giustificare politiche di inter-
                                                                                      interventi orientati al genere non possono essere          vento in macro-aree, ma ad esso devono essere
18                                                                                    aggiunti a posteriori, ma devono essere pro-               affiancate indagini puntuali, mirate alla com-
     Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana

                                                                                      grammati prima.                                            prensione di ciò che succede realmente ‘in quel
                                                                                                                                                 paese’, ‘in quella comunità’, ‘in quell’associa-
                                                                                      Prendendo in esame il caso più specifico delle             zione’, ‘in quella famiglia’.
                                                                                      donne appartenenti ai gruppi di promozione
                                                                                      femminile (GPF) nelle comunità rurali di Mbé-              3.4.3 Terra e territorializzazione. Vedere le donne
                                                                                      diènne e Léona in Senegal si evidenzia un                  nello sviluppo locale: il caso Italia CILSS
                                                                                      aspetto fondamentale di sovrapposizione con il
                                                                                      WEAI nell’analisi dei diversi fattori che influen-         Nel Fondo Italia CILSS (FIC) troviamo due temi
                                                                                      zano i GPF (condizioni ambientali, qualità e               essenziali: 1) la sicurezza alimentare, sostenuta
                                                                                      quantità delle infrastrutture, vicinanza dei mer-          da tecnologie per il monitoraggio e la preven-
                                                                                      cati settimanali locali, relazioni con le mutuelle         zione delle crisi ambientali ed economico-so-
                                                                                      di risparmio e di credito, con le ONG, con le or-          ciali; 2) un'azione sinergica tra attori della
                                                                                      ganizzazioni contadine, presenza di politiche              cooperazione e governi nazionali impegnati in
                                                                                      governative locali o di programmi di co-                   processi di decentramento politico e ammini-
                                                                                      operazione di grande portata) e, quindi,                   strativo. La metodologia adottata è quella della
                                                                                      l’empowerment delle associate. Le donne agri-              promozione di una nuova governance territo-
                                                                                      coltrici di Mbédiènne sono svantaggiate rispetto           riale sensibile alle diverse scale (micro, meso,
                                                                                      alle omologhe di Léona nel dominio della pro-              macro), indirizzata alla difesa delle terre in via
                                                                                      duzione (i suoli sono maggiormente degradati,              di desertificazione e alla loro riabilitazione.
                                                                                      il clima è più siccitoso, la disponibilità di acqua
                                                                                      è scarsa), delle risorse (mancano strade per la            L’approccio geografico, la territorializzazione di
                                                                                      commercializzazione dei prodotti, non esiste la            FIC, affronta però lo svuotamento dei poteri lo-
                                                                                      possibilità di avere crediti bancari o presso le           cali prodotto dallo spostamento centrifugo dei
Progetto IAO/Gender

centri decisionali (la globalizzazione) e il con-      3.5   Un tema trasversale: la sicurezza
seguente svuotamento di senso di molte parole          alimentare
chiave come partecipazione, territorio, locale.
Anche in FIC lo sviluppo locale rischiava di ri-       Tutta la riflessione portata avanti dal progetto
dursi a un insieme di meri accordi per la sparti-      IAO/Gender incrocia il tema della sicurezza ali-
zione locale di risorse finanziarie, legittimata da    mentare, oggi al centro di tutte le discussioni su
una pletora di “microprogetti di ancoraggio”.          come orientare le politiche di sviluppo rurale. Il
Però è proprio la riflessione critica su territoria-   nuovo protagonismo delle donne in agricoltura
lità e sviluppo locale che permette di chiedersi       non è oggi legato ad una esigenza di aumento
se le programmazioni siano avvenute dall’alto          della produzione, quanto alla necessità di tro-
o dal basso o, meglio, se si è trattato di politiche   vare risposte alla crisi alimentare e di produ-
“normative” o “positive”: se cioè si pensa lo svi-     zione di cibo che, secondo alcune autorevoli
luppo come dovrebbe essere, oppure si inda-            analisi, altro non è che il risultato del fallimento
gano dinamiche già in essere. Rileggendo il            dei mercati “globali” a dare una risposta al fab-
programma in una prospettiva di genere, ci si          bisogno alimentare. È in seguito a questo falli-
accorge che è solo nella scelta della seconda al-      mento che si torna a rivolgersi alla agricoltura
ternativa (progettazione “positiva”) che possono       famigliare e dei piccoli proprietari come coloro
diventare visibili i soggetti nella loro concre-       che sono capaci di garantire sovranità alimen-
tezza, quindi anche come donne e uomini che            tare ai livelli locali e nazionali se opportuna-
interagiscono con le risorse territoriali presenti,    mente sostenuti.
entrano in relazioni anche conflittuali con i li-      L’esperienza delle donne, socialmente respon-
velli sovralocali, calcolano vantaggi competitivi.     sabili della cura e del sostentamento di altre per-
I luoghi diventano a loro volta protagonisti e         sone, ha in sé la possibilità di ricostruire la filiera
giocano un ruolo nell’orientare i processi di svi-     complessa del sistema alimentare su base lo-
luppo, “offrendo opportunità e contribuendo a          cale, dalla produzione all’assimilazione, mo-                                                                                              19

                                                                                                                 Una lettura di genere dei programmi di sviluppo rurale in Africa sub-sahariana
contenere e ridurre i rischi”. In sintesi, non si      strando i nessi tra sicurezza alimentare e sistema
tratta di affermare che “ci sono anche le donne”,      di produzione dei beni alimentari. Il sostegno
o che sono in maggioranza, e di promettere “ac-        alle donne produttrici di cibo, nell’agricoltura
cessi” e “input”, ma di collocarsi al centro della     per autoconsumo, ma anche nelle coltivazioni
loro esperienza di vita, improntando ogni pro-         delle piccole imprese agricole può prendere di-
grammazione a partire anche dai loro bisogni e         verse direzioni:
dai loro interessi, cogliendo così le condizioni       1) Fornire sapere, input, tecnologie per elevare il
del vivere che disegnano una geografia della               livello di queste attività e renderle competitive
cura, la copresenza di interessi spesso conflit-           con altre forme di lavoro agricolo stipendiato
tuali tra crescita e coesione e protezione sociale,    2) Sostenere programmi che aiutino la ridistribu-
tra lavoro per il cibo e per il mercato, come si è         zione equa delle risorse all’interno dei bilanci
notato in altre parti di questa ricerca.                   famigliari
                                                       3) Sostenere filiere di vicinanza, laddove possi-
Si arriva così a rovesciare la prospettiva di ciò          bile, favorendo la commercializzazione di al-
che è centrale in quella che è stata chiamata              meno parte dei prodotti di trasformazione
una “place-based politics” capace di vedere                gestiti dalle donne
soggetti “collocati”, ma non per questo isolati        4) Sostenere le campagne e i movimenti, spesso
nel localismo. E’ solo così che, anche nel caso            cospicuamente femminilizzati, che rivendi-
FIC, si sarebbero potute cogliere resistenze e             cano il cibo come diritto prima che come
conflitti che, ignorati dalla programmazione               merce e resistono agli eccessi della commer-
“normativa” o intesi solo come “ostacoli da su-            cializzazione
perare”, aprono invece su altre priorità di “svi-      5) Analizzare i contesti in cui si attua il contract
luppo” e, soprattutto, di gestione dei processi di         farming in modo da evitare che questo risulti
cambiamento.                                               in un aumento dell’insicurezza alimentare.
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