IL RUOLO DELLO STANDARD NEL MONDO DEI SERVIZI E APPLICAZIONI - Cecilia Corbi, Francesco Vadalà
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118 NOTIZIARIO TECNICO IL RUOLO DELLO STANDARD NEL MONDO DEI SERVIZI E APPLICAZIONI Cecilia Corbi, Francesco Vadalà
2/2015 119 L’ industria delle telecomunicazioni sta affrontando dei cambiamenti radicali con effetti sui modelli di business e conseguentemente la modalità con cui gli standard sono definiti. Anche se la situazione corrente può essere vista come una “caotica transizione” in un ecosistema in continua evoluzione, esiste ancora la necessità di utilizzare standard di rife- rimento, per assicurare l’interoperabilità tra soluzioni diverse. te dai vari pompieri. Nonostante si- standard nazionale per i connettori 1 Introduzione ano accorsi dalle città vicine (come Filadelfia e Washington D.C., ma degli idranti antincendio1. Può essere utile ricordare le origi- anche da New York City, Virginia, ni dello standard. Nel febbraio del Wilmington, e Atlantic City) nume- 1904, un grande incendio devastò per due giorni interi la città di Bal- rosi mezzi dei pompieri, molti non poterono essere utilizzati perché le 2 Dalla via “inerziale” ai nuovi modelli introdotti dagli OTT timora, nel Maryland (USA). Più di manichette dei mezzi antincendio Lo stesso principio fu applicato all’i- milleduecento pompieri furono ne- non poterono essere agganciati agli nizio dell’industria delle telecomu- cessari per domare le fiamme. Una idranti di Baltimora. Dopo l’incen- nicazioni. Agli albori delle telecomu- delle principali ragioni della durata dio di Baltimora, divenne chiaro nicazioni così come di Internet, dal di tale incendio fu la mancanza di che uno standard di riferimento era momento che una tecnologia fonda- uno standard nazionale nell’equi- necessario e fu adottato dalla Natio- mentale stava per essere inventa- paggiamento delle manichette usa- nal Fire Protection Association uno ta, era imperativo per la crescita di nuovi mercati che degli standard Figura 1 - L’incendio di Baltimora del 1904 e l’origine degli standard di riferimento fossero stabiliti pri- ma di un dispiegamento in grande scala della tecnologia e dei relativi servizi. Il processo per lo sviluppo di questi standard seguì un approccio tradizionale “a cascata” , il che aiutò ad armonizzare (a volte anche con delle alternative in ballo) soluzioni tecniche pre-standard alle necessi- tà del mercato. Agli inizi degli anni 2000, un evento “di rottura” invase l’industria delle telecomunicazioni: lo sviluppo di un tipologia di Service Provider del tutto nuova, i cosiddet- ti “OTT (Over The Top)”. Gli OTT come Apple, Google, Amazon e mol- te altre ‘web companies’ che si sono 1 The Great Baltimore Fire, pubblicato da ISO Standardization magazine nel 1953, http://fire.nist.gov/bfrlpubs/fire04/art095.html
120 NOTIZIARIO TECNICO sviluppate in questi anni hanno in- servizi. Accadde che gli OTT hanno zioni derivanti dall’impossibilità di trodotto un’innovazione radicale in preso l’egemonia sull’“Application controllare le policy di rete e avere termini sia di hardware e tecnolo- Layer” e sul “Control Layer”, rele- accesso alle informazioni del livel- gie sia di servizi, contribuendo si- gando il business degli operatori al lo di rete. Oggi la banda non è più gnificativamente alla crescita della solo “Network Layer”. E non solo, un problema in termini di offerta penetrazione del mobile e dell’uso ma gli OTT hanno anche “ri-dise- di servizi real-time per la rete fis- dei dati. Gli OTT hanno costruito il gnato” il mondo dei servizi e oggi sa e lo stesso sta già accadendo per loro successo sulla loro capacità di gli OTT sono i principali fornitori di la rete mobile con il dispiegamento capire e soddisfare i bisogni degli servizi. L’interoperabilità è ancora del 4G (e prossimamente il 5G). In utenti e per alcuni di essi addirit- necessaria e obbligatoria al livello aggiunta, gli OTT riescono a funzio- tura creare questi bisogni, sfruttan- di rete, ma per l’“Application Layer” nare senza informazioni provenien- do un approccio centrato sul cliente è diventata “utile” nel migliore dei ti dalla rete, facendo affidamento (“customer-centric”), educando il casi. solo sugli end-points su cui possono mercato ai propri servizi e prodotti. avere il controllo. Per esempio, per l’autenticazione, la stessa user ex- perience può essere resa all’utente 3 La “rottura” introdotta dagli OTT riflessa sul mondo degli standard 4 La reazione dell’industria delle telecomunicazioni finale, usando i cookies del browser web (con un livello di sicurezza in- L’industria delle telecomunicazio- feriore, ma senza che gli utenti ne La “rottura” che si è verificata nel ni (e con essa incluso l’ecosistema percepiscano la differenza). mondo dei servizi digitali ha avuto degli standard per le telecomuni- un riflesso sulle attività standard cazioni) ha reagito focalizzandosi dell’industria delle telecomunica- sull’arricchimento e valorizzazione zioni: la digital revolution ha infatti cambiato molto il mondo degli stan- degli asset degli Operatori, quelli esistenti (come la rete, i sistemi di 5 Application Layer: i punti chiave per il mondo degli standard dard per il layer dei servizi ed appli- billing, i sistemi di customer care, Il risultato di questa trasformazio- cazioni negli ultimi 15 anni. In pas- identità e autenticazione, sicu- ne è un ecosistema più complesso sato, l’”Application Layer” era sotto rezza) e identificandone dei nuovi che evolve sempre più velocemen- il completo controllo dell’Operatore. (come l’identità singola, gestione te man mano che ci avviciniamo al Solo l’Operatore era capace di for- del traffico attraverso policy control futuro in cui tutte le comunicazioni nire servizi all’utente finale. L’in- e deep-packet inspection, qualità (un tempo solo tra le persone, ma teroperabilità (e “interoperabilità” end-to-end, qualità differenziata, oggi sempre più tra le “cose”) saran- significa “standard di riferimento”) Network API, dati). Gli OTT sono no Internet-based. era necessaria a tutti i livelli, rete e stati bravi ad aggirare le limita- Per star dietro a questi cambiamen- ti, è importante realizzare quanto Figura 2 - Business degli OTT e degli Operatori a confronto differentemente rispetto a oggi, gli standard futuri debbano essere strutturati. Come raggiungere que- Application Layer sto obiettivo e stare al passo con i tempi? Attraverso un approccio con Business più sfaccettature, tra cui: degli OTT • assicurarsi che il processo di stan- Business Control Layer dardizzazione sia accompagna- degli operatori to da tool per sviluppatori in un ambiente di servizi aperto e pro- grammabile, attraverso API (Ap- plication Programming Interface) Network Layer esposte sia a livello di rete sia a livello di terminale; • adottare approcci agili e collabo- rativi per lo sviluppo di enabler
2/2015 121 “alla velocità di Internet”, che ri- Infine, un valore incommensurabi- dato da BT. L’obiettivo iniziale di sultino nel rendere disponibile del le per un SSO è rappresentato dal Parlay era la definizione di mecca- codice base che possa accelerare lo gruppo di persone, delegati esperti nismi ed interfacce per “aprire” la sviluppo dell’enabler; delle varie tecnologie. Le associa- Rete Intelligente dell’operatore ver- • estendere il focus su servizi per zioni SSO rappresentano un luo- so applicazioni di provider esterni, nuovi segmenti di mercato come go, una struttura dove i delegati al fine di soddisfare una richiesta Machine-to-Machine, Healthca- possono incontrarsi, condividere elaborata dall’authority britannica re, Public Safety, e conseguen- le attività su cui stanno lavoran- per le telecomunicazioni. temente, assicurarsi che il pro- do, discutere, identificare punti di Seguendo l’evoluzione tecnologica cesso di standardizzazione sia vista comuni, definire specifiche delle API, dalla metà degli anni multi-stakeholder, ossia non più tecniche che saranno più di valo- 2000 in ambito di lavoro congiunto un processo che vede coinvolti re che se specificate da una sola tra 3GPP e Parlay sono state stan- soltanto operatori e fornitori del azienda. dardizzate le API OSA (Open Servi- mondo telco, ma bisogna conside- ce Architecture) Parlay X Web Ser- rare tale processo come un effort vices, attività poi confluita nel 2008 "multi-stakeholder“ (Agenzie Go- in OMA (Open Mobile Alliance). vernative, utenti, Enti regolatori, operatori, fornitori, aziende auto- 6 Le Network API negli standard OMA è l’ente di riferimento per la standardizzazione dei cosiddet- mobilistiche, municipalità, OTT, Le API (Application Programming ti Service Enabler, ossia elementi ecc.), per avere l’opportunità per Interface, in italiano Interfaccia di abilitatori per realizzare servizi per molti altri gruppi di essere coin- Programmazione di un'Applicazio- l’utente finale. OMA ha istituito un volti nel definire i “requisiti” per ne) sono da tempo note agli svilup- “API Programme” ed è riconosciuta i prossimi standard, e special- patori come una modalità di inte- come riferimento per la definizione mente essere sicuri che qualsia- razione tra componenti software, delle API e del modello di esposizio- si standard tecnologico emerga, ossia uno strumento tecnico attra- ne (OMA Service Exposure Frame- esso non vincoli alcun modello di verso il quale semplificare e risol- work). Dal 2008 ad oggi, OMA ha business né alcuna tipologia di vere il problema dell’interoperabi- definito oltre 25 Network API con interazione applicazione/utente; lità tra moduli o piattaforme. Con paradigma REST che riguarda- Inoltre è importante per gli SSO il termine Network API (o NetAPI) no le principali funzionalità Telco non essere soli nel loro ruolo di sta- si intendono le API che descrivono “esponibili” dagli operatori Telco bilire standard di riferimento, ed è ed espongono funzionalità erogate verso terze parti (Content Servi- fondamentale riconoscere l’impor- dall’infrastruttura di un operatore ce Provider, Developers, Business tanza di lavorare con altre organiz- Telco e che abbiano caratteristiche Partners): messaging, audio call, zazioni per lavorare congiuntamen- di resilienza ed utilità di utilizzo payment, terminal status, customer te sulle stesse attività o su aspetti anche da parte di terze parti. Le profile, ecc. Tra le ultime Network complementari in maniera coordi- Network API sono nate a fine degli API rilasciate da OMA citiamo: la nata e all’interno di un quadro di anni ’90 nell’ambito dell’iniziativa Roaming REST API, che viene uti- riferimento cooperativo. Parlay (Figura 3), un consorzio gui- lizzata da tutti gli operatori europei Figura 3 - Le Network API negli standard 2007/8 2012 OneAPI 2014 1998-Parlay 2003-Parlay X 2009-OMA API 2010/11 2013-OMA API OMA API Program Exchange e Service Exposure Corba Web Service REST WAC Start REST GSMA OneAPI WAC End Reference Arch. Call Control Messaging OMA API: OMA API: OMA API: OMA API: Call Control Account SMS MMS Roaming WebRTC Management Payment Customer Profile QoS NextGeneration Location Anonymous Service Exposure Service Inteface Terminal Status Customer Ref. Reference Device Capability Architecture AudioCall
122 NOTIZIARIO TECNICO Il W3C e gli standard per le tecnologie WEB mercati aperti per i prodotti e servizi basati sensori e attuatori, e altri dati sul Web. Nell’ambito Web Real-Time Communi- cations il WebRTC Working Group pro- segue l'evoluzione della specifica verso una Candidate Recommendation. Il gruppo di interesse denominato ORTC (Object RTC) community group ha raccolto requisiti e spunti dalla tecno- logia ORTC che è il frutto di un’iniziativa Il W3C (World Wide Web Consortium), arricchire la esperienza Web di condu- Microsof parallela a Webrtc che defi- che conta ad oggi 382 membri, sviluppa centi e passeggeri negli autoveicoli. nisce APIs per la comunicazione real tecnologie e raccomandazioni che ga- L'impegno si concentra inizialmente sul time sul Web senza però, a differenza di rantiscono l'interoperabilità (attraverso fornire agli sviluppatori di applicazioni WebRTC, vincolare lo sviluppatore di specifiche, linee guida, best practices, uno strato di accesso standard e sicuro applicazioni all’utilizzo di specifici proto- software e applicazioni) per portare il ai dati del veicolo. colli o formati di segnalazione. World Wide Web al massimo del suo Case automobilistiche, produttori di chip, Attualmente si stanno discutendo i passi potenziale. Il W3Cha la missione di rag- i produttori di browser e operatori di te- operativi di una futura convergenza tra giungere il massimo consenso ed inclu- lefonia mobile hanno iniziato a lavorare le specifiche volta ad un arricchimen- sione degli attori coinvolti nel processo con il W3C sul progetto di specifica per to delle API e ad un miglioramento dei di evoluzione del Web con la diffusione i dati auto: identificazione del veicolo, meccanismi di gestione delle sessioni. di informazioni, comunicazioni e attività. accelerazione e velocità, pressione dei Telecom Italia è membro del W3C dal Con il contributo dei maggiori OTT pneumatici, lo stato della batteria e per- 2004 ed oltre a seguire le iniziative (Google, Facebook, Apple, Microsoft) e sonalizzazione informazioni come la po- evidenziate in precedenza presidia Telco operators, il W3C ha recentemen- sizione del sedile e informazioni clima. o ha presidiato diversi gruppi tecnici te celebrato il ventesimo anniversario La tecnologia Web riduce il time to tra i quali Social Web WG, WebRTC del W3C Europe a Parigi e come di con- market per le applicazioni automotive, WG, Device API WG e prima ancora sueto supportato la WWW conference consentendo una rapida innovazione; Semantic Annotation to WSDL e quest'anno ospitata a Firenze. Proprio anche per questo numerosi leader del Widgets WG. Telecom Italia ha anche in quest’ultima occasione Telecom Italia settore automobilistico partecipano all'i- partecipato attivamente a numerosi oltre a sponsorizzare l’evento, ha parte- niziativa tra cui: BlackBerry, Continen- eventi come workshop o online Jams cipato con uno stand e presentato alcu- tal, Ford, General Motors, Intel, Jaguar, per contribuire alla visione dei Telco ni risultati conseguiti in progetti correlati Land Rover, Porsche e Volkswagen. nell’ambito di un’arena prevalentemen- alle tecnologie Web proprio nell’ambito Nel contempo il Social Web WG sta de- te presidiata dagli OTT. Telecom Italia del W3C Track. finendo practices e API per facilitare la è anche membro dell’Advisory ������� Commit- W3C, oltre alle foundation alla base del- creazione di un Social Web fortemente tee, il cui mandato è quello di gestire il la Web platform come HTML5, prose- distribuito aderendo alle linee guida Eu- budget del consorzio oltreché indiriz- gue nella esplorazione di settori verticali ropee sul tema della privacy/proprietà zare le tematiche normative definendo come Web and TV, Web of Things, Web dei dati e per mitigare l’effetto accen- delle priorità ■ Payments e Web for Automotive. tratore delle attuali mainstream Onli- In risposta ad un aumento della doman- ne Social Network (Facebook, Twitter, da dei consumatori per i dati e servizi Linkedn). in Connected Auto, il W3C ha anche Nel febbraio 2015, il W3C ha anche recentemente rilanciato una collabora- rilanciato la iniziativa in ambito Web zione con l'industria automobilistica per of Things per accelerare lo sviluppo di claudio.venezia@telecomitalia.it
2/2015 123 per l’interconnessione con gli Alter- nate Roaming Provider al fine di ot- 7 Le Network API in Telecom Italia e nel mondo e TELUS, molto simili al Service Exposure di Telecom Italia. Tele- temperare alla nuova regolamenta- fonica è identificata invece come zione Roaming in vigore dal Luglio Prima di passare a cosa hanno fat- esempio di fallimento (riconosciu- 2014; la QoS REST API che abilita to o stanno facendo altri Operatori to e ammesso) di esposizione delle un’applicazione a controllare la sul tema delle Network API, si ren- API verso i developers (long tail), qualità del servizio (QoS) applicata de opportuna una precisazione. A con quella che era la loro iniziativa alla connettività di un utente finale volte si trovano in dei report o blog “BlueVia”. Telefonica ha spostato il su base temporanea. Tra le NetAPI su Internet delle considerazioni su focus verso un utilizzo interno delle in fase di specifica troviamo: confronti tra le API esposte da at- API, promuovendo in particolare le • la Zonal Presence REST API, che tori Web (quali Amazon, Google) e Payment e Communication API. permette l’accesso di terze parti le API esposte dagli Operatori, ma AT&T ha messo in piedi sicura- ad informazioni su utenti che si le Network API che un Operatore mente il più rilevante ecosistema trovano in determinate aree geo- può esporre sono e devono essere di esposizione API verso “develo- grafiche (es. in una determinata diverse da quelle esposte da Ama- per”, con un portale ed eventi, quali zona o in uno dei negozi di una zon o Google. Il Service Exposure di Summit e Hackaton, aperti ai deve- particolare catena); Telecom Italia (nato circa dieci anni lopers, ma non è chiaro che livello • la Twinning REST API che per- fa per implementare l’esposizione di di business AT&T faccia con questa mette di associare un “secondary” funzionalità verso i MVNO) è con- iniziativa, e sembra piuttosto che device ad un “primary” device, di siderato nel contesto internazionale l’iniziativa continui a fiorire solo modo che il secondary device as- un caso di successo di esposizione grazie ai capitali che AT&T conti- suma l’identità del primary device di API da parte di un Operatore. nua ad investirci. e quindi sia in grado di ricevere La scelta di Telecom Italia è stata In tutti i casi di successo di esposi- chiamate e messaggi destinati al infatti di creare un’infrastruttu- zione di Network API è stato molto primary device, originare chiama- ra di esposizione verso business importante e decisivo l’impatto in te e messaggi ed essere percepito partner e per utilizzo interno. Così termini di processi e governance dalla destinazione come se fosse il come sono ritenute esperienze di aziendale come elemento abilitan- primary device. successo quelle di Portugal Telecom te: non si tratta quindi solo di una Figura 4 - Architettura del Service Exposure di Telecom Italia >500 Terze Parti: Content Service Provider, Agenzie, Terze parti Applicationi >200 Servizi interni MVNO, OTT, Aggregatori interne TI NetAPI interface SDP “Service Exposure” Network & IT Enablers Mobile access Fixed access
124 NOTIZIARIO TECNICO M2M Voice Multimedia Localization UserIdentity Premium & Messaging MVNO Advertising Internet of Billing Things ▪ Conferencing ▪ Delivery: licenses ▪ Network ▪ OTT ▪ Attivaz/Disattivas ▪ SMS A2P ▪ Provisioning ▪ Banner Injection ▪ M2M ▪ ClickToCall ▪ Distribution: Localization ▪ Password VAS ▪ Mail ▪ MobileNumber Geo-localization ▪ Voice Protection ▪ Mobility ▪ PIN ▪ Billing VAS ▪ USSD Portability ▪ Voice Services encoding, Pattern ▪ MOO ▪ Attivazione ▪ MMS ▪ CDR VOD, EPG ▪ Profile Carte Servizi ▪ Change Service Syncronization ▪ InfoBundle ▪ IP2CLI ▪ IP2MSISDN (APIUNICA) Figura 5 - Network API esposte dal Service Exposure di Telecom Italia Easy API: strumento per la monetizzazione degli asset di Telecom Italia In un contesto dove la competizione tra do i propri asset attraverso le Network l’utilizzo di API costituisce lo strumento gli operatori è sempre più agguerrita e API e l’evoluzione del Service Exposure con cui creare valore, monetizzando gli dove il consolidamento del fenomeno che prevede anche utilizzo di “EasyA- asset dell’Operatore, attraverso un ap- “OTT” causa la riduzione dei profitti, gli PI”. Le Network API rivestono un ruolo proccio cooperativo con le Terze Parti, operatori devono essere “smart” e trova- rilevante come vettore di integrazione combinando l’intelligenza e le funzionali- re nuovi flussi di revenue: Telecom Italia tra l’ecosistema che le implementa ed tà Telco con servizi/contenuti esterni. Gli sta perseguendo questa via monetizzan- i mondi esterni; dal punto di vista Telco Operatori devono sfruttare le funzionalità Il layer EasyAPI Customer Partners Internal User Developers Mobile Apps Start-up Provisioning NetAPI Services Reporting- & Configuration Catalogue (Sandbox&Live) Accounting Consultazione Registrazione Consumo Reportistica Catalogo Portal API Services Reporting Easy API Exposure Content Network OSS BSS Cloud BIG Services Services Services Services Services Data
2/2015 125 questione tecnologica, ma anche di Le Network API oggi disponibi- mindset che l’Operatore deve assu- mere: anche su questo Telecom Ita- li ed esposte dal Service Exposure sono più di 50, raggruppate in aree 8 Un framework standard per le applicazioni Web: specifica OMA GotAPI lia ha fatto scuola. funzionali, con statistiche di utiliz- La Open Mobile Alliance ha rila- Le API pubbliche offerte sul Web zo che riportano circa 2 miliardi di sciato lo scorso febbraio l’enabler dagli OTT sono invece tipicamente invocazioni di API per mese distri- OMA GotAPI (Generic Open Ter- utilizzate per creare nuovi ecosiste- buita tra terze parti (13%) ed ap- minal API Framework) Version 1.0, mi e per supportare offerte digitali plicazioni interne a Telecom Italia un package di specifiche che può su Web Marketplace. (87%). influenzare la nostra vita di tut- ti i giorni. Noi tutti abbiamo uno smartphone e attraverso il nostro smartphone siamo sempre connessi ( “Smartphone Society”). E viviamo in un mondo connesso, un mondo di Internet delle Cose (“Internet of Things - IoT”): smart TV, tablet, di- spositivi wearable, e PCs, ma anche esistenti nella rete per fornire valore che te di disaccoppiare la logica delle API elettrodomestici, apparati di illu- vada oltre la sola connettività dati, attra- Platform dalla modalità di esposizione minazione e di riscaldamento, così verso Network API che rendono disponi- (separando quindi il back-end dal front- come dispositivi di monitoring delle bili le funzionalità di rete caratterizzati da end di esposizione), uniformando le in- nostre auto controllati dalle compa- eventi, informazioni e interfacce che abi- terfacce dal punto di vista tecnico con gnie di assicurazione che permet- litano la creazione di valore aggiunto (es. una erogazione uniforme (REST), con tono agli utenti di pagare il premio gestione policy, informazioni di profilo, un unico meccanismo di autenticazione assicurativo solo per la quantità di funzionalità di messaggistica e contatto, (basato su uso di token) e un unico set kilometri effettivamente percorsi. localizzazione, advertising, billing, espo- di codici di errore. In aggiunta alla parte Le previsioni dicono che per l’anno sizione di dati, …). run-time, Easy API prevede un ambien- 2020 ci saranno 50 miliardi di di- All’interno di Telecom Italia esistono di- te di staging, un catalogo usufruibile spositivi connessi alla Big Internet. verse API, esposte oggi in gran parte online dagli sviluppatori esterni ed in- L’aspettativa è che gli smartpho- del Service Exposure, create nel tempo terni, una interfaccia unificata di repor- ne saranno connessi a tutti questi con tecnologie diverse, per rispondere a tistica. Nel catalogo si possono trovare dispositivi e che applicazioni che esigenze di marketing puntuali. Ciò ren- i dettagli tecnici delle API, ma anche girano sugli smartphone permette- de l'insieme di API eterogenee dal pun- esempi di utilizzo (approccio «ready to ranno agli utenti di interagire con to di vista dell’erogazione del servizio; use»). Pertanto l’evoluzione del Service questi dispositivi attorno a loro per queste si presentano verso l’esterno Exposure consente da un lato una più controllarli, raccogliere dati da loro con specifici vincoli di rete (ad es. re- semplice e veloce integrazione da parte a fini di analisi e utilizzare i risul- lativamente al provisioning per l’utilizzo delle terze parti (compresi gli OTT), ma tati di questa analisi per migliorare delle API). Il layer EasyAPI (v. Figura) nel contempo rappresenta un elemento la vita di tutti i giorni degli utenti. ha lo scopo di uniformare la gestione abilitante per amplificare la monetizza- Connettere dei dispositivi ad uno delle NetAPI e si pone al di sopra delle zione di dati e funzionalità disponibili nel smartphone richiede delle applica- API Platform, rendendo più efficace l’u- Gruppo Telecom Italia ed offerti da terze zioni dedicate che devono essere in- tilizzo delle NetAPI, con un modello di parti mediante il riuso in diversi mercati stallate nello smartphone e che in- utilizzo snello e veloce, “self service”, di business (market place) di funzionali- cludano i driver per il controllo dei unico ed omogeneo sia per utilizzo in- tà e dati abilitati inizialmente per un mer- device, con differenti versioni di tali terno che esterno. cato specifico ■ applicazioni per ciascun sistema EasyAPI è quindi il framework di Servi- operativo, arrivando così a conside- ce Exposure di Telecom Italia utilizzato revoli costi di sviluppo. È qui che il per integrare facilmente terze parti all’u- GotAPI di OMA può giocare un ruo- tilizzo delle NetApi. EasyAPI permet- francesco.ludovico@telecomitalia.it lo chiave. OMA GotAPI definisce un framework per applicazioni Web (in esecuzione sullo smartphone) per
126 NOTIZIARIO TECNICO Web Server Toys Cameras Browser Web Apps HTTP, Websocket, --- Glasses GotAPI OS specific Sensors channel Plug-ins Device API Smart Light Remote control WiFi, Bluetooth, ... Watches Bands Healthcare devices Figura 6 - GotAPI (Generic Open Terminal API Framework) di OMA accedere a dispositivi esterni attra- re con tutti i dispositivi esterni per verso delle “device API” tramite tec- i quali è presente il plug-in. Questo Conclusioni nologie Web. Questo permette agli dà agli sviluppatori l’opportunità sviluppatori di creare applicazioni di creare un nuovo ecosistema di In questo attuale contesto di merca- (usando tecnologie Web) compati- dispositivi ed applicazioni intero- to fluido ed innovativo, la continua bili con una varietà di dispositivi. perabili, di cui gli utenti potranno evoluzione tecnologica dei servizi Gli utenti possono avere applicazio- beneficiare. digitali insieme al ruolo predomi- ni che girano nei browser dei loro Lo sviluppo del OMA GotAPI è sta- nante degli OTT e Web Companies smartphone, che possono accedere a to fortemente supportato da NTT avrà sempre più impatti dirompenti dispositivi esterni consistentemen- DoCoMo, che ha anche rilasciato il nella Social Digital Life e gli Opera- te per qualsiasi sistema operativo, codice open source del loro GotAPI- tori dovranno sempre più raccoglie- per esempio accedendo ad un moni- compliant software2. NTT DoCoMo re tali sfide contribuendo all’eroga- tor o ad una stampante dalla stessa ha anche annunciato ad Aprile la zione di servizi agili, affidabili e di applicazione attraverso le stesse de- creazione del Device WebAPI Con- elevata qualità. vice API. Ovviamente, lo smartpho- sortium3, al fine di promuovere la Come descritto in questo articolo, ne dovrà avere a bordo il plug-in che diffusione (inizialmente in Giap- anche se in un accezione differen- permetta allo smartphone stesso di pone, ma poi world-wide) del OMA te dagli standard di rete, sviluppa- interagire con il dispositivo esterno, GotAPI: tra i membri del consorzio re specifiche standard per il Ser- ma l’applicazione Web in esecuzio- ci sono NEC, CASIO, SHARP, Sony, vice Layer può costituire ancora ne sullo smartphone (unica per tut- SoftBank, Microsoft Japan, Vuzix, un elemento importante per acce- ti i sistemi operativi) potrà interagi- Fujitsu. lerare la diffusione di alcuni ser- 2 https://github.com/DeviceConnect/DeviceConnect 3 http://device-webapi.org
2/2015 127 NetAPI la parola a... Pierre-Henri Gross,Vice Chair OMA Architecture Working Group How long have you and Alcatel-Lu- To complement network APIs, opera- cent been involved in the API space? tors can use WebRTC client-side APIs to deliver communications in any device Alcatel-Lucent's involvement in API de- with a suitable browser, such as a tablet, Pierre-Henri Gross holds an engineering degree in velopments started in the early 2000 laptop, television, and bridge web and telecommunications from ParisTech with Parlay APIs defined within 3GPP telecom words. Telecom. He joined Alcatel- and later moved to OMA in 2008. We Lucent in 1989 and held various were pionneer with Application Enable- What are the Operator Benefits to ex- technical and management positions in R&D for wireless and ment concept in 2010 and more recently pose Network APIs? wireline network products. He we launched the New Conversation later joined the IP Platform CTO APIs program in 2012. Acceleration: deliver new carrier brand- Group and participated to several We are actively contributing to the ed applications faster by reducing time Service Standard working groups, in particular OMA and GSMA RESTful Network APIs in OMA and in to market from years to months, contributing on IMS and RCS, Web GSMA. We chair and champion sev- Adaption and differentiation: differenti- Technologies, WebRTC and APIs. eral groups and I am proud to be part of ate beyond IR.92 and IR.94 standard He is currently Vice Chair of the this as Vice Chair of OMA ARC working communication features and adapt the OMA Architecture Working Group ▪ group. user experience to meet the constantly Additionally, we contribute to client side changing needs of customers, pierre.gross@alcatel-lucent.com API standardization in ATIS ORCA and Simplification: completing cloud that W3C to enable WebRTC interworking eases the deployment and scaling of with IMS networks. services, APIs allow reducing both the development and integration costs. What are the opportunities enabled Monetization: by transforming IP-com- Can you tell us a bit what Alcatel- by Network APIs? munication features into an asset that Lucent expects from API strategies? can be built into any internet mobile APIs help Service Providers reach out application, web page or connected ob- Alcatel-Lucent strategy aims to help our to the broader developer ecosystem to ject, APIs enable exploring new markets customers to rethink their comms strat- unleash innovation. By tapping into de- (integrating with enterprise IT business egy and get a slice of the incoming 4th velopers’ creativity, Service Providers process, internet of things, mobile inter- wave of telecom revenues. can run a 2 way strategy: launch new net provider etc.). In opposite to the first 3 waves of rev- retailled services developed by trusted enues - mobile voice, messaging, 4G partners or expose APIs to enterprise Which is in your view the role of stan- LTE data-driven services - the 4th wave developers or long tail developers and dardization for API? of valued added services (VAS) marks explore new wholesale business models. the evolution of standalone services to- As an example, a service provider is Clearly our Customers and developers wards a portfolio of 3rd party contextual selling the API capability to a 3rd party want to see that any API fits in a long applications that embed IP-communica- application developer to connect ecom- term standardisation path and avoid tions features into any mobile applica- merce parties (e.g. rideshare taxi driv- vendor lock in. Of course we still want to tion, web application or the internet of ers and riders) using short lived phone keep extensibility to allow for innovation things. numbers without revealing identities of and differentiation. APIs are the integration point to lever- either party. The SP has revenue from From groups like OMA ARC we also get age voice, messaging and video fea- both API usage charges, virtual number valuable Best Practices from capital- subscription fees as well as from the ad- izing on years of member contribution ditional traffic terminating on its network. expertise. •••
128 NOTIZIARIO TECNICO ••• The competitive landscape of the 4th our network products with client and net- tures and offer them as an embeddable wave of VAS is tough as the barriers of work APIs and continue to support our and sellable “à la carte” IP-Comms fea- entry for developers and OTT players Service Provider customers in changing tures for developers and enterprises.. are low and not only require a more ag- how communication services are deliv- With APIs and simple software develop- ile Service Provider’s organization but ered and consumed shifting the focus to ment kits developers can easily insert require as well vendors to offer the tools service innovation and growth 4 ■ their app into any conversation, using and enablers for carriers to open their subscriber’s existing phone number and network to the developers community. enterprises can embed communications As a company we are committed to capability into their business process. consistently open up the capabilities of vizi, soprattutto se tali specifiche tro canto, focalizzandosi su design Il ruolo degli Operatori sarà quin- sono progettate con approccio dif- pattern e approcci condivisi che di quello di facilitare questo nuovo ferente dal passato. Lo standard possono divenire nel tempo linee modello, contribuendo con requisiti assomiglierà sempre più a qual- guida e diventare “standard” at- meno tecnologici ma più di busi- cosa che prende forma man mano traverso il suo utilizzo. E questo ness in un ecosistema di coopetion che la si usa. Tentare di imporre approccio è simile a quello che ac- (cooperation + competition) ■ standard in un ecosistema così di- cade nel mondo open source e per namico non può funzionare. D’al- gli standard Internet. ceciliamaria.corbi@telecomitalia.it francesco.vadala@telecomitalia.it 4 For more information, please see http://developer-ims.alcatel-lucent.com/
2/2015 129 Cecilia Francesco Corbi Vadalà Matematica, è entrata in Laureato in Ingegneria Azienda nel 1989 ed è elettronica, è entrato in Senior Project Manager Azienda nel 2000, dove ha nel gruppo "Standard lavorato in diversi progetti Coordination & Technical di innovazione e R&D. Disclosure". Da metà 2014, fa parte Si è occupata di attività del dipartimento “Smart di innovazione interna Pipe & Network API”, ed è stata responsabile dove analizza tecnologie di diversi progetti per emergenti e coordina per lo sviluppo e messa in il dipartimento le attività campo di servizi innovativi standard nell’area del per gli Operatori Mobili Service Layer, Smart delle consociate estere. Enablers, Network Dal 2006 segue e API, architetture per coordina le attività di applicazioni mobili standardizzazione nei e service delivery. diversi enti di normativa Delegato dell’ente OMA inerenti il Service e (Open Mobile Alliance), Application Layer quali è stato Chairman del OMA, W3C, ETSI, TM Requirements Work Group Forum. Dal 2012 ricopre (marzo 2009 – marzo l’incarico di Vice Chairman 2013) ed attualmente è del Board of Directors Chairman della Technical in OMA (Open Mobile Plenary (da novembre Alliance) ▪ 2012).
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