I custodi di Pandora - Simone Conti

Pagina creata da Marta Leo
 
CONTINUA A LEGGERE
I custodi di Pandora - Simone Conti
I custodi di Pandora

     Simone Conti

        Edizione a cura di
         Words On-Line
          febbraio 2003

       www.wordson-line.it

     redazione@wordson-line.it

                1
A mia madre…che mi ha insegnato a sognare…

Seduto in riva all’onirico fiume del nulla, il suo sguardo volgeva lontano, verso quei palazzi in fiamme. Maestose torri
d’acciaio avvolte in ruggenti nubi di fuoco e polvere.Il mondo che credeva reale si stava sciogliendo, schiacciato dalla
nera follia umana. Uomini disperati le cui vite erano giunte inevitabilmente alla fine, precipitavano da quelle torri
andandosi a schiantare laggiù dove i suoi occhi non potevano vedere. Seppur attorniato da quei fotogrammi
allucinanti, Billy non aveva paura. Di colpo si trovava imprigionato in una sorta di cilindro fiammeggiante attraverso
il quale poteva scorgere il turbinoso scorrere delle epoche del mondo, ognuna delle quali, costellata da
quell’irrefrenabile ed umana cattiveria. Immagini grondanti sangue. Poi di colpo le fiamme cessavano e davanti ai suoi
occhi compariva una persona incappucciata. Il suo sguardo era privo di vita e pareva emanare l’essenza stessa della
morte. L’uomo lo osservava in silenzio senza mai parlare. Poi scompariva con la stessa leggiadria con la quale era
comparso. L’unico frammento del sogno che Billy ricordava era un dito scheletrico puntato freddamente nella sua
direzione.
Ogni notte faceva quel sogno…

                                                          1915
                                                   Atlantico del nord

L’u-boot U-20 inquadrò la preda nel periscopio. Finalmente, dopo giorni di caccia sfrenata nel nord Atlantico, il
Lusitania, la nave più veloce e sfarzosa del mondo, era comparsa come per incanto dalla fitta nebbia. Il Comandante
Schwieger con gli occhi incollati al tubo metallico sogghignò tra i denti, mentre alle sue spalle quattro uomini, tutti
avvolti in neri pastrani, osservavano la scena rimanendo in silenzio. Poi uno di loro posò la mano sulla spalla del
comandante.
< Comandante Schwieger è inutile che le rammenti che quest’operazione dovrà rimanere assolutamente segreta. L’esito
di questa guerra dipende dalla sua abilità. Si ricordi che la storia ci sta guardando…>, sussurrò con voce suadente il
misterioso ospite di bordo.
Quella voce fece rabbrividire Schwieger il quale, da buon militare, si limitò ad annuire col capo stando bene attento a
non porre alcuna domanda.
< Bene…molto bene! Potete procedere…>, continuò l’uomo.
Al segnale del comandante due siluri lasciarono i tubi di lancio dell’U-20 diretti verso l’obiettivo. La nave fu colpita a
tribordo e dal periscopio Schwieger poté osservare la potente esplosione che la avvolse. A poco servirono le 48
scialuppe di cui il lussuoso piroscafo della reale marina Inglese era fornito. Diciotto minuti dopo l’attacco, la nave colò
a picco portando con se le vite di 1.198 persone. All’interno del sommergibile tedesco regnava un silenzio glaciale,
interrotto solamente dal suono elettronico emesso dalla piccola scatola che quell’uomo stringeva gelosamente tra le
mani. Su di essa una luce rossa lampeggiava furiosamente emettendo un acuto stridulo gracchiante.Dopo alcuni istanti,
per la gioia dell’intero equipaggio dell’U-20, la luce divenne verde e l’allarme assordante si placò di colpo.
< I tre Custodi sono stati eliminati…laggiù negli abissi marini le sfere non potranno nuocere a nessuno!>, disse colui
che sembrava essere il comandante di quei misteriosi uomini neri, < possiamo tornare alla base…>.
< Ne manca ancora uno dottore!>, sussurrò uno di loro.
< Lo so perfettamente, Koltzov!>, rispose il dott. Linbergh, < Colui che porta l’innesco sarà presto scovato. Di Pandora
ne possiamo produrre altro, ma per quanto riguarda l’innesco…bè quella e tutt’altra faccenda!>.
 Gli uomini neri si scambiarono sguardi carichi di tensione, mentre il sommergibile s’immergeva nelle profondità
marine abbandonando il Lusitania ed il suo carico di morte alle fredde e silenziose acque dell’atlantico.

                                                      “ AVALON ”
                                                          2019

La spessa porta metallica dell’alloggio 1 si spalancò violentemente interrompendo di colpo il tormentato riposo del dott.
Lindbergh.
< Dottore venga, lo abbiamo trovato! L’ultimo Custode è stato finalmente individuato!>, esclamò colmo di gioia il
giovane ragazzo in camice bianco.
< Sei sicuro di quello che dici?!>.
< Venga lei stesso ad accertarsene. Il Custode è stato individuato nell’anno 2001 nella città di New York!>.
Il dott. Linbergh inforcò gli occhiali e balzando giù dal letto si precipitò al laboratorio.

Al centro di un’angusta stanza dalle asettiche pareti bianche i ricercatori non riuscivano a trattenersi dal gioire per ciò
che i numerosi schermi organici stavano loro mostrando: un piccolo puntino rosso lampeggiante all’interno di un

                                                            2
quadrato verde. Il dott. Linbergh non osava credere ai suoi occhi. Dopo una lunga caccia il Custode era stato scovato.
Pensava che se avessero agito nel modo giusto, il progetto Pandora si sarebbe salvato.
< Sig. Koltzov!>, lo sguardo del dottore saettò in direzione di un ragazzo di bassa statura che si manteneva alle spalle
dei colleghi raccolti davanti agli schermi, < avverta il Gruppo di ciò che è accaduto quassù!>.
< Come desiderate, Dottore>, rispose Koltzov precipitandosi fuori del laboratorio.
< Ah, Koltzov!>, la gelida voce di Linbergh lo bloccò sulla soglia della porta.< Si preoccupi di attivare i
Pretoriani…credo proprio che ci servirà il loro aiuto!>.
< Certo, Dottore!>, gli rispose il giovane scomparendo dalla sua vista.

                                                LIBIA 11 Settembre 2001

All’interno del Cubicolo, rifugio segretissimo situato a quindici metri al di sotto dell’infuocato deserto libico, tutti i
membri del Gruppo esplosero in grida di gioia, quando anche la torre sud si accasciò su stessa scomparendo in una
livida nube di polvere e fiamme: tutti tranne uno. Il dott. Linbergh poggiò la testa sul tavolo posto di fronte a decine di
schermi al plasma ognuno dei quali mostrava la raccapricciante immagine dell’apocalisse che era in atto a New York.
< Ehi Dottore, un goccio di champagne?>, esclamò festante il giovane Kolzov.
< Dimmi, razza d’idiota, a cosa dovrei brindare?! Forse a quelle tremila vittime innocenti oppure a quest’apocalisse
causata da un nostro stupido errore?!>, gli rispose senza degnarlo nemmeno di uno sguardo.
< Coraggio dottore, oggi è un gran giorno. L’ultimo Custode è stato eliminato e il nostro progetto potrà finalmente
ricominciare! Dico cazzo, dovrebbe essere felice di questo!>.Linbergh scostò il calice di champagne, si alzò, attraversò
in silenzio la stanza brulicante di biechi uomini festanti e si diresse al bagno col preciso intento di vomitare. Dopo anni
passati al servizio del Gruppo i suoi occhi avevano visto molte situazioni per così dire crudeli, ma quel disastro a New
York le aveva superate tutte. Come si erano potute sacrificare le vite di tremila innocenti per catturare quella…cosa
infernale che il suo stesso intelletto aveva creato! In quel frangente Linbergh si pentì di ciò che aveva fatto. Una volta
entrato in bagno il dott. Linbergh estrasse, da sotto il lungo soprabito, un piccolo aggeggio elettronico.< Ti prego non
rimanere rossa…>, sussurrò osservando i due led luminosi posti sullo strumento.< Merda, è ancora vivo!>, esclamò.

                                          NEW YORK…nello stesso istante…

Billy era incollato al televisore. Le livide immagini del crollo delle torri gemelle avevano un che d’ipnotizzante. Mai in
vita sua si sarebbe immaginato di assistere in diretta ad un’apocalisse di quelle dimensioni, e per di più nella sua città.
< Fanculo lo meritiamo!>, tuonò suo fratello Cloude, spaparanzato su di un logoro divano di pelle nera.
< Che cazzo vai dicendo! Ti rendi conto di quello che è accaduto?!>. Il fratello non fece una piega.< Certo, certo. E’ da
secoli che andiamo in giro per il mondo a rompere le palle a chiunque e alla fine qualcuno si è stancato e quel qualcuno
ha deciso di infilarci due aerei dritti, dritti nel buco del culo!>.
< Lo sai, a volte mi vergogno di essere tuo fratello!>, lo congedò Billy alzandosi ed uscendo dall’appartamento.
< Vai, vai, razza di stupido idealista…l’inferno oggi ha aperto le sue porte sulla nostra fredda e triste città…>, sussurrò
Cloude scolandosi la prima di una lunga serie di bottiglie di birra.

                                                   NEW YORK…oggi

Billy aprì gli occhi, spense la radiosveglia e si mise a fissare il soffitto. Erano ormai tre mesi che aveva lasciato il
vecchio appartamento e con quello l’insopportabile presenza dell’ubriacone di suo fratello, situazione questa che lo
rendeva particolarmente felice. Sbadigliando si diresse in bagno, aprì l’acqua della doccia e proprio nel momento in cui
si apprestava a concedersi al suo caldo abbraccio, qualcuno bussò violentemente alla porta. Billy rimase lì, in mutande,
immerso in una fitta nube di vapore, mentre lo scroscio della doccia attenuava, seppur lievemente, il rumore dei colpi
inferti alla porta d’ingresso. Indossato l’accappatoio si diresse con passo incerto verso l’uscio. Giunto sulla soglia chinò
il capo e sbirciando attraverso lo spioncino vide la possente sagoma di un uomo avvolto da una lurida cerata, mentre il
suo viso rimaneva nascosto sotto un largo cappuccio.
< Chi è!>.
< Colui che cercano non è morto…colui che cercano è giunto sino a qui…>, sibilò una voce tenebrosa dall’altra parte.
Billy sospirò profondamente. Colui che farneticava dall’altra parte era sicuramente uno degli innumerevoli predicatori
che riempivano le strade di New York. E con loro le palle di coloro che li vivevano.
< Io …io non vi conosco, forse avete sbagliato appartamento!>, borbottò Billy stringendosi nell’accappatoio.
< Tu sei colui che può salvare il mondo dall’apocalisse. Concedimi venia e tutto ti sarà svelato!>.Senza rendersene
conto, come in preda ad un inspiegabile sortilegio, spalancò la porta invitando il misterioso visitatore ad entrare.
< Il mondo degli uomini ti sarà grato per aver aperto questa porta, Billy… Già, non possono esserci errori, tu devi
essere Billy, Billy Blatta!>.

                                                             3
< Lei…tu che cavolo vai blaterando e cosa vuoi da me?!>.
< Calmati giovane ragazzo, c è tempo per spiegarti ogni cosa…loro non sono ancora arrivati, ma di tempo non ne
abbiamo molto…>, gracchiò l’uomo misterioso precipitandosi alla finestra, osservando la strada sottostante.
< Senti, io non so se sei pazzo o drogato, ma se sono soldi ciò che vai cercando…bè credo che tu sia capitato nel posto
più sbagliato in tutta New York!> borbottò Billy, paralizzato dalla paura.
< Non ti ho detto forse di calmarti? Siediti e ascolta le mie parole…>, disse l’uomo lasciandosi cadere sul soffice
divano.
Billy fece lo stesso. Il suo viso, non riusciva a scrutare il viso di quell’uomo.
< Ormai il veleno sta vincendo sul mio malandato organismo. Come Custode non valgo molto ormai, troppo tempo è
passato e le vibrazioni temporali che in passato mi permisero di fuggire…bè non riesco più a percepirle! Tu devi
aiutarmi, ragazzo, oppure le vite di miliardi di persone andranno incontro ad una fine che va ben aldilà della tua
immaginazione…>. Billy rimase smarrito nell’udire quelle incomprensibili parole.< Ma di che parli?>, sussurrò.
 L’uomo si tolse la cerata svelando il suo orribile aspetto: occhi candidi privi di cornee immersi in un viso esangue.
< Tu devi aiutarmi a portare a termine la mia missione affinché si impedisca all’umanità di essere sterminata da ciò che
voi uomini cosiddetti “civili” avete creato!!>.
< Senti, amico, se hai problemi con la tua esistenza io non posso farci niente e se devo essere sincero non me ne frega
proprio un cazzo! Non so nulla di questo… Pandora e sulla fine del mondo che vai predicando. Se non ti dispiace io
vivo di cose più terrene. Sono disoccupato ed oggi ho un colloquio di lavoro che per la mia vita futura è di vitale
importanza. Quindi se vuoi dei soldi io te li darò, ma porco diavolo ti ordino di levarti dalle palle!>.
< No, amico mio, sei tu a non voler proprio capire! Il lavoro di cui parli, la vita che vivi, l’amore che provi per le
persone a te care, tutte queste cose, tutte le semplici cose del vivere quotidiano saranno spazzate via da uomini che
hanno osato decidere il nostro futuro! Non vuoi proprio capire che io sono il messaggero della salvezza di questo brutto
pianeta di merda?! Vuoi capire che quella mattina di settembre al World Trade Center il Gruppo ha messo in atto un
progetto che né tu né io possiamo fermare? Tu non conosci la storia…il male che porto con affanno dentro al mio
corpo, fu creato molti anni nel tuo futuro! Certo quell’11 settembre tutto ebbe inizio, ma io vengo da un futuro per te
ancora molto lontano, un futuro che i tuoi occhi non vedranno. Io giungo dal luogo dove il progetto ha avuto inizio!
Ascolta ciò che ho da dirti e ti accorgerai tu stesso che il peggio dovrà ancora accadere…>. Billy non riusciva a
spiegarsi l’arcana attrazione che fuoriusciva dalla voce di quell’essere orripilante, una voce molto, molto suadente.
< L’apocalisse di New York fu l’artifizio diabolico architettato dalle menti malate del Gruppo, al fine di dare inizio al
progetto Pandora. Il Pandora è una terribile arma biologica in grado di sterminare miliardi di persone in sole dodici ore!
Fu nell’anno 2012 che produssero il primo milligrammo di Pandora Dopo quel terribile attacco a New York il Gruppo
organizzò numerose guerre, condotte contro un non ben precisato “terrorismo internazionale”…bè tutte cazzate! In
realtà questi conflitti servivano a celare all’opinione pubblica il reale obiettivo del Gruppo. Quei maledetti infusero ogni
sorta di paure nei popoli e col passare del tempo quegli stessi popoli si affidarono pienamente ai loro capi di Governo,
che in realtà comandavano proprio il Gruppo. Devi sapere che ciò che voi ora chiamate globalizzazzione del pianeta
porterà tra pochi anni tre quarti della popolazione mondiale sull’orlo della povertà. Miliardi di persone da
sfamare…miliardi di dollari da spendere ed è in questo il vero obiettivo del progetto Pandora! Il Gruppo, durante una
segretissima riunione decise di attuare una seconda versione di quella soluzione finale che i nazisti attuarono durante
l’ultimo conflitto m mondiale. Ritenendo il resto del pianeta come una palla al piede, decise di sterminare miliardi di
esseri umani: uomini auto elevatisi a Dei decisero di mettere in atto un'apocalisse planetaria al fine di instaurare un
nuovo ordine mondiale! Così, nell’anno 2014 fu costruito sulla superficie lunare un laboratorio segretissimo
denominato Avalon, nel quale portare a termine il Progetto. E’ da quel laboratorio che io provengo…>. Billy ascoltava
quel misterioso e folle interlocutore senza battere ciglio, e per quanto cercasse di non credere ad una sola parola di quel
racconto, parte di lui sapeva che l’animo umano sarebbe stato perfettamente in grado di creare quella terribile apocalisse
terrestre.
.
Il Custode lo guardò dritto in volto e Billy capì di aver centrato il punto.
< Nell’anno 2022 il progetto Pandora giunse al suo momento culminante.Il terribile veleno aerobico era pronto, ma
sorse il problema di come inglobarlo affinché non fosse dannoso per le nazioni appartenenti al Gruppo, ed è qui che
entrammo in scena noi Custodi>.
< Noi?>, sussurrò Billy sul cui viso scendevano ora calde gocce di sudore.
< Già, noi. All’inizio eravamo in quattro, quattro tecnici inviati sul laboratorio con l’incarico di riparare un grosso
guasto verificatosi lassù.Ma purtroppo fummo attirati in un tranello e sottoposti ad un terribile trattamento di
inglobalizzazzione venefica! Per molti giorni fummo immersi in sfere vitree ricolme di uno strano liquido, in “dolce”
compagnia di cordoni ombelicali plastici inseriti in ogni stramaledetto orifizio presente nei nostri corpi. Credimi, Billy,
durante il trattamento noi quattro vedemmo il lato oscuro di Dio…ed è un immagine che una mente razionale non potrà
mai accettare! >. Sull’inespressivo volto del custode parve comparire una leggera smorfia di dolore. Poi si ricompose
riprendendo a parlare.
< Il nostro organismo fu modificato geneticamente ed al suo interno furono inserite sfere contenenti il potente veleno!
Sopportammo indicibili dolori, dolori che nessun essere umano aveva mai provato! Ma in quell’anno ad Avalon si
verificò un problema. Misteriose fratture nello spazio tempo, chiamate vibrazioni, comparvero all’interno del
laboratorio. Veri e propri cunicoli in grado di collegare epoche temporali differenti. Nessuno sapeva come si erano

                                                             4
potute verificare e per nostra fortuna nessuno prestò loro la dovuta attenzione. Tanto meno gli scienziati di Avalon i
quali non si erano resi conto del pericolo imminente al quale il Progetto stava andando incontro.
Comunque, nell’anno 2019 terminammo il terribile trattamento. Nei nostri corpi erano state inserite sfere molecolari
contenenti 500 grammi del micidiale veleno. Il progetto del Gruppo era chiaro ed allo stesso tempo allucinante.
Saremmo stati riportati sulla terra col compito di diffondere chirurgicamente il Pandora in quelle nazioni incolpate di
rallentare lo sviluppo del Gruppo! Ti rendi conto? Quattro uomini in grado di sterminare miliardi di persone!>. Billy era
come paralizzato. Non riusciva a parlare e del motivo di questo era per lui un inspiegabile mistero. Ogni parola di
quell’uomo gli suonava …vera! D’altro canto, però, il raziocinio della mente lo costringeva a ritenere quelle stesse
parole niente di più che spazzatura sonora emessa da una mente malata.
< E cosa accade ?>, disse Billy curioso di sentire il prosieguo della storia
< Decidemmo di fuggire dal laboratorio utilizzando quelle vibrazioni nello spazio tempo. Eludendo la sorveglianza
riuscimmo ad entrare nella zona di Avalon dove le vibrazioni erano presenti.Queste vibrazioni erano in realtà sorte di
nuvole violacee che levitavano nell’aria senza emettere alcun suono. Facendoci coraggio ci gettammo al loro interno e
grazie al cielo lasciammo per sempre Avalon portando con noi il nostro carico di morte. A questo punto l’intero
progetto era in pericolo, ma in breve tempo gli scienziati del Gruppo riuscirono a controllare le vibrazioni, dando vita a
portali del tempo totalmente governabili. Facile intuire che il loro scopo era di scovarci in ogni parte ed in ogni epoca
del mondo.Il Gruppo si organizzò, creando i Pretoriani: automi invulnerabili al dolore, in grado di sopportare ogni
fatica e privi di qualsivoglia emozione. I Pretoriani sono comandati dal dott. Linbergh direttore generale del Progetto, e
poiché le sfere di Pandora sono state dotate di nanotrasmettitori in grado di rendere le sfere rintracciabili ovunque, noi
quattro divenimmo in breve prede da scovare. Fu così che ebbe inizio la lunga caccia nella quale io sono rimasto
l’ultima preda… la preda più importante!>.
< Cosa intendi per …importante?>, replicò Billy deglutendo nervosamente.
< Nel mio corpo fu introdotto l’innesco alle sfere, una sorta di detonatore organico. Senza l’innesco che ho in corpo, i
restanti tre Custodi non potevano attuare il piano di morte!>.
< E cosa accade a loro…intendo ai tuoi compagni d’evasione?>.
< Dopo essere fuggiti attraverso la vibrazione io fui catapultato nella New York del 1970, mentre loro si ritrovarono in
quella del 1915. Le sole notizie che fui capace di raccogliere mi confermarono che i tre Custodi trovarono la morte in
pieno oceano Atlantico >, il Custode fece una breve pausa riflessiva.< Tu conosci la storia del piroscafo Lusitania?>.
< Non fu affondato dai tedeschi in prossimità delle coste Irlandesi? Credo di averlo letto tanto tempo fa su un vecchio
libro di storia…>, rispose Billy cercando di far riemergere gli studi scolastici ormai dimenticati.
.
< In pieno conflitto mondiale quella non fu una mossa azzeccata.Se non ricordo male la Germania aveva deciso di
affondare ogni nave battente bandiera Inglese o di stati suoi alleati. L’affondamento del Lusitania fu uno degli eventi
che indussero gli Stati Uniti ad entrare nel primo conflitto mondiale!>, ribatté Billy orgoglioso di reggere perfettamente
la conversazione.
< Esatto la tua versione storica non fa una piega, ma in realtà i fatti non andarono proprio così. Furono i Pretoriani a
compiere quella terribile azione. Loro erano a bordo di quel sommergibile tedesco che lanciò i siluri contro il Lusitania.
Quel maledetto giorno morirono in 1198 ma la cosa importante per quei bastardi fu che i tre Custodi erano stati
finalmente eliminati!>.
< Vuoi dire che l’affondamento del Lusitania fu in realtà un’operazione del Gruppo?>.
< Certo, come lo è stato l’11 settembre e come lo sarà il bombardamento nucleare che in futuro si scatenerà sulle calde
terre d’oriente!>, sentenziò il Custode apparendo a Billy come uno spaventevole profeta.
< Perché il Gruppo spende così tante energie per catturarti. Perché non crea un nuovo innesco da utilizzare su altre
cavie? Per quale motivo tu sei indispensabile al progetto?>.
< Per quanto possa sembrarti pazzesco, gli scienziati del Gruppo non sono più in grado di costruirlo, almeno per ora. Ho
notizie che mi indicano che ad Avalon fervono già i lavori nel tentativo di realizzare un secondo innesco! Comunque,
l’innesco è una sorta di ricettore organico che si attiva mediante impulsi elettrici inviati dal cervello del Custode, in
questo caso io medesimo e solo il Custode è in grado di gestirlo. Per innescarlo il Gruppo avrebbe dovuto inviarmi da
Avalon un determinato impulso, ma sino a quando mi renderò a loro sfuggevole il mondo e le creature in esso contenute
saranno relativamente in salvo. Vedi, amico mio, io porto dentro di me una tecnologia troppo rara e preziosa per
permettersi di smarrirla attraverso i gelidi cunicoli del tempo!>.
Billy iniziava ad avere paura. Si sentiva all’interno di forze a lui del tutto sconosciute. Pochi minuti prima la sua vita
trascorreva in assoluta normalità ed ora…
Senza perdersi d’animo trasse un profondo respiro e fattosi forza continuò.
< Quali eventi ti hanno condotto nel mio appartamento?>, sembrò chiedere a se stesso un attonito Billy.
< Per trenta lunghi anni rimasi nascosto nelle fogne di questa città, ma quando ormai credevo di avercela fatta il
deperimento organico inflittomi dal veleno mi costrinse ad uscire allo scoperto. Per qualche bizzarro motivo quelle
fetide fogne che da tempo erano divenute la mia casa, avevano schermato il nanotrasmettitore, ma non appena risalii in
superficie i Pretoriani mi scovarono e per ironia della sorte mi ritrovai dove tutto era iniziato. All’alba dell’11 settembre
entrai in una delle grandi torri della città…ciò che accadde dopo è tristemente noto >.

                                                             5
< Merda! Il Gruppo è in grado di plasmare la storia a suo piacimento? Vuoi farmi credere che il disastro alle torri è stato
architettato dal gruppo col solo scopo di ucciderti? Migliaia di vittime innocenti per un uomo solo?! >Billy riuscì a
stento a trattenere un fiume d’ira che gli scorreva nelle vene, chiedendosi allo stesso tempo se non fosse mai stato
possibile che esseri umani avessero potuto organizzare e pianificare una tale follia.
< Per non so quale miracolo uscii indenne da quell’inferno. Tornato nelle fogne mi convinsi di non avere più scampo.
Ormai il mio corpo era sferzato da dolori indicibili e come contenitore del Pandora questo stava per cedere.Il rischio che
il terribile veleno fuoriuscisse era alto…stramaledettamente alto!Se questo fosse fuoriuscito dal mio debole corpo,
avrebbe inondato l’intero paese con conseguenze che non puoi immaginare!A confronto una guerra chimica dei giorni
nostri apparirebbe come una semplice scoreggia irritante! Passai giorni interi in uno stato comatoso, giorni durante i
quali ebbi molte visioni e in una di queste mi apparve il tuo volto. Tu eri l’uomo in grado di salvarmi. Rintracciarti non
fu difficile. La visione mi ha guidato da te ed ora, dopo un lungo e doloroso cammino, eccomi qui…>.
< Dimmi in tutta sincerità: cosa ti fa pensare che io possa credere ad una sola parola di ciò che mi hai raccontato!?>.
< Una parte di te è già consapevole che tutto questo è realtà. Lo avverto… lo avverto nitidamente…>, sentenziò a voce
bassa il custode.
< Non riesco a capir…Ok! Ipotizziamo che tutto corrisponda a verità, in che modo io sarei in grado di salvarti?>. Il
custode sembrava ormai allo stremo delle forze. Gesticolando con le sue mani scheletriche esortò Billy ad avvicinarsi.
< L’unico modo per salvare l’umanità e che io ti doni il Pandora…>. A Billy il sangue gli si gelò nelle vene.< No,
amico, no! Non voglio diventare ciò che tu sei diventato!>.
< Col trascorrere del tempo tu lo donerai ad altri e così per sempre! Solo mediante la successione del veleno saremo in
grado di preservare l’insana reliquia che ci fu donata. Ricorda che il nemico non si fermerà mai, e non si darà pace sino
a quando il Custode dell’innesco non sarà catturato! Io sono stanco, stanco di vivere ed incapace ormai a fuggire ai
Pretoriani. Tu, amico mio, sei l’unico in grado di salvarmi e il destino della vita sulla terra dipende da ciò da un sola
cosa...il dono! Ricorda che ormai sei dentro al gioco. Loro hanno posto le regole e soltanto noi Custodi potremo
violarle!>. Billy rimase in silenzio. Troppi pensieri gli affollavano la mente per permettergli di articolare anche una sola
sillaba.
< Perché io! Per quale arcano motivo tu hai scelto me!>, strillò ridestatosi improvvisamente da quell’improvvisa
catalessi.
< Tu hai già la risposta…ricordi il tuo sogno?>.
< Era…era solo un fottutissimo sogno di merda!!>, sbottò Billy rimembrando quell’incubo sovente.
< No, amico mio, Dio mi ha permesso di contattarti in sogno…Dio mi ha indicato la strada! Lo so che vorresti molte
più risposte, ma il tempo è nostro nemico…Guarda fuori della finestra…>.
< Cosa?>, borbottò Davide guardandosi nervosamente attorno.
< La finestra…loro sono già qui!>.
Billy vi si precipitò e vide che nella strada sottostante tre possenti monovolume, dotati di tetri finestrini oscurati. Billy,
per quanto sforzasse la vista, non riusciva ad intravedere chi vi fosse al loro interno, ma una strana sensazione gli indicò
che laggiù i Pretoriani avevano scovato la loro preda.
< Cazzo! E adesso che faccio?!>, esclamò fissando in volto il Custode.
< Non ti resta che affidarti all’irreversibile fato che forze a noi superiori ti hanno affidato. Come ti ho già detto il mondo
è nelle tue mani. Credimi, capisco che tutto questo ti possa apparire assurdo, ma altrettanto credimi, quando ti dico che
il dono è l’unica via d’uscita…>, sibilò il custode alzandosi stancamente dal divano.< Vieni, avvicinati…>.
Billy non riuscì a sottrarsi a quell’invito, poiché oscure forze parevano sospingerlo verso un inevitabile destino. Non
appena fu a pochi passi da lui, il Custode gli si gettò addosso ed entrambi caddero a terra. Billy si ritrovò sottomesso,
avvertendo sopra di lui il gelido ansimare del suo aggressore.
< Ti supplico non sono pronto per affrontare un tale compito!>, esclamò cercando di tenerlo lontano, ma la forza del
Custode si era fatta d’improvviso potente.
< Apri la bocca e lascia che porti a termine il mio lavoro!>.
Il volto di Billy fu invaso da un terribile lezzo nauseabondo. Il viso del custode era vicino e quell’odore vomitevole
emanato dal suo corpo era insopportabile. Il Custode lo tenne schiacciato a terra con un solo braccio, mentre con l’altra
mano gli aprì a forza la bocca. Ora Davide riusciva solamente ad emettere incomprensibili gorgoglii.
< Lascia che ti doni il pesante fardello che mi fu affidato… lascia che il tuo corpo accolga la sontuosa essenza
dell’innesco!>. Il Custode avvicino la sua bocca alla sua e baciandolo profondamente gli rigettò nel corpo un
putrescente liquido nero…

Gli uomini avvolti in neri pastrani sfondarono la porta dell’appartamento senza fare troppi complimenti. All’interno
trovarono i resti del Custode. Avvicinatosi al cadavere riverso a terra il dott. Lindbergh sospirò.
< Brutto pezzo di merda alla fine ci sei riuscito, vero? Ti ho rincorso attraverso il tempo e nonostante tutta la tecnologia
di cui disponiamo tu ci hai fregati…ci hai fregati tutti quanti! Ora mi chiedo solamente perché hai distrutto la vita di
quel giovane ragazzo... Era una cosa tra me e te, bastardo!>, tuonò Linbergh inginocchiato accanto a quel corpo
esanime.
.
< Come ci muoviamo, Signore?>, sussurrò Koltzov quasi ad aver paura di ridestare il dottore dagli oscuri pensieri che
gli annebbiavano la mente.

                                                              6
< Ora il Custode di Pandora è in grado di avvertire le vibrazioni temporali e questo non va per niente bene, o gli
impediamo di sfruttarle, oppure consideriamolo perduto e con lui il fondamentale innesco!>, poi Lindbergh estrasse da
sotto il nero pastrano il piccolo marchingegno che emetteva un sibilo assordante sul quale una luce rossa lampeggiava
convulsamente.
< Il tempo stringe, forza muoviamoci!>, esclamò correndo fuori dell’appartamento con i tre compagni incollati alle sue
spalle.

                                                       IRAQ 2004

Le sirene della contraerea risuonarono nel buio cielo d'oriente. Le strette strade della Casbah si riempirono di un fiume
inarrestabile di uomini e donne in fuga. Di lì a poco gli aerei avrebbero sganciato il loro carico di morte sulla città.
Centinaia di occhi impauriti erano rivolti verso il cielo notturno alla disperata ricerca di coloro che avevano osato
misurare i gomitoli delle loro vite.Ma in tutta la città un solo uomo non temeva l’imminente apocalisse. Celato da una
nera Djellabah quell’uomo camminava con passo lento scostando da se coloro che correvano verso di lui. Egli non
ricordava granché della propria vita ed oltre a quel vomitevole bacio, la sua esistenza passata sembrava svanita nel
nulla. Immerso in quei pensieri s’infilò in uno stretto vicolo sui cui lati sorgevano un infinità di negozi improvvisati che
vendevano ogni genere di mercanzia. Giunto ad un incrocio svoltò a destra infilandosi all’interno di un porticato
ammuffito, ritrovandosi di colpo in un ambiente buio e maleodorante. Strinse gli occhi per trafiggere l’oscurità e di
colpo la avvertì. Era la prima volta che gli accadeva e il Custode non seppe reagire alle insopportabili fitte di dolore che
assalirono ogni parte del suo corpo. Sul fondo del porticato un’etera nuvola violacea levitava a mezz’aria emettendo un
sibilo gracchiante.
< Eccoti finalmente…>, sussurrò osservando quella strana manifestazione, mentre in lontananza si udivano le prime
avvisaglie del bombardamento. Di colpo boati assordanti invasero l’aria ferma della sera. Non c'era tempo da perdere, i
Pretoriani erano sui suoi passi… questo riusciva a percepirlo distintamente. Il Custode trattenne il respiro e si gettò a
capofitto attraverso la vibrazione.
Non avvertiva dolore.Immerso in un mondo di pace, ridotto a sostanza polverosa, il Custode aleggiava sopra a bianche
nuvole gelatinose. Ovunque volgesse il suo inesistente sguardo un candido nulla gli si mostrava dinanzi. Non gli ci
volle molto a vincere quel comprensibile disorientamento.
 Billy sorrise, era felice di trovarsi finalmente all’interno del suo sogno, ma forse quello non era un sogno anzi…
Cavolo era bello viaggiare attraverso i cunicoli del tempo…

                                                                                           e-book realizzato da Francesco

                                                                                                     www.wordson-line.it
                                                                                               redazione@wordson-line.it

                                                             7
Puoi anche leggere