Intervista sulla politica a Salvatore Brizzi
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Intervista sulla politica a Salvatore Brizzi (Pinerolo, Torino - Maggio 2012) I politici sono i camerieri dei banchieri. Ezra Pound, poeta e saggista (1885-1972) La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi. Indro Montanelli, giornalista (1909-2001) www.primoraggio.it 1 www.salvatorebrizzi.com
Domanda: Di norma gli autori che si occupano di spiritualità si guardano bene dall’entrare nel mondo della politica, che considerano come un mondo alieno, e sono anche piuttosto restii a manifestare in pubblico le loro simpatie politiche, nel caso in cui ne abbiano. Perché invece tu hai deciso di entrare apertamente in politica e cosa è per te la politica? Risposta: Ho deciso di entrare in politica perché in me non si è ancora sopito lo spirito del monaco-guerriero, nonostante sia stato sottoposto anch’io per decenni al bombardamento mediatico/culturale che mira a creare servi, burocrati mediocri e nani psicologici. Nonostante a scuola, fin da tenere età, sia stato condizionato a obbedire e a non prendere iniziative... nonostante la mia intelligenza sia stata valutata per decenni in base alla mia capacità di ripetere a memoria ciò che i professori della cultura dominante volevano sentirsi dire... io non sono ancora morto dentro, come è invece accaduto a quasi tutti quelli delle ultime generazioni. Nel mio libro La Rinascita Italica dico: Solo uomini e donne che nel loro Cuore hanno posto il futuro della nazione davanti agli interessi personali potranno costruire una nazione con un futuro. Chi vuole prendere parte alla riedificazione dello Spirito Italico deve dimostrare di non essere più autocentrico nei propri interessi e di saper mettere le proprie qualità al servizio dell’intera comunità, come un Samurai che non combatte per se stesso ma mette la spada al servizio del suo signore. Proprio non me la sento di stare in disparte a coltivare il mio giardino, nella speranza che il Sistema non si abbatta mai con il suo pesante martello sulla mia testa. Preferisco muovermi incontro al nemico. Non sono nato per fare la fine dell’agnello a Pasqua. Intorno a me, nell’ambiente dell’esoterismo, è pieno di persone che si sono ritagliate la loro nicchia e si permettono di dire “a me la politica non interessa... io mi devo occupare di altro...”. Si nascondono nelle fogne, sperando non arrivi mai Il Grande Derattizzatore. I peggiori sono quelli www.primoraggio.it 2 www.salvatorebrizzi.com
che si occupano di argomenti spirituali e “risveglio della consapevolezza”. Loro sono convinti che la politica non debba entrare nella loro vita perché non vogliono inquinarsi con qualcosa che è “vibratoriamente basso”. Hanno impiegato così tanto tempo a costruirsi un’esistenza spirituale... stanno così bene nella loro nicchia new age... perché adesso sporcarla con la politica? Credono di poterla esorcizzare ignorandola. Si sbagliano. Fermo restando che ognuno di noi ha comunque una missione diversa su questo pianeta, in ogni caso... meno te ne occupi... più la politica si occupa di te, qualunque mestiere tu svolga; prima o poi viene a cercarti nel tuo giardino dorato a disturbare il tuo sonno e spezzare il tuo sogno. Come ho detto in un discorso tenuto a Roma all’Assemblea Nazionale del Partito Italia Nuova: “Se noi non facciamo politica, la politica ce la fanno addosso”. Quando ci rifiutiamo di fare politica, anche quando ci rifiutiamo di andare a votare... stiamo facendo il gioco del Sistema. È evidente che qualcuno vuole che noi ci disinnamoriamo della politica e dei partiti. Vogliono che non andiamo più a votare e deleghiamo totalmente “in alto” le decisioni. Crediamo di fare un dispetto al Sistema quando non andiamo a votare, invece gli stiamo facendo un favore, perché ci rifiutiamo di assumerci la piena responsabilità per quanto succede. Gli diamo sempre più potere, il nostro potere decisionale. Inoltre in questo modo incrementiamo la distanza fra “il mondo dei cittadini” e “il mondo della politica”, due universi sempre più divergenti. Ma di questo rifiuto, di questa mancanza d’interesse, di questo disinnamoramento per tutto ciò che è politica... le spese le facciamo noi, non il Sistema. Il Sistema si limita a sostituire i suoi uomini di punta e continuare per la sua strada. Il Sistema non si fonda sulla presenza di alcuni individui in particolare, perché nessun personaggio è indispensabile al mantenimento del Sistema; il Sistema gode di vita propria, è sovraindividuale. È il Sistema a creare i personaggi che lo rappresentano, non viceversa. www.primoraggio.it 3 www.salvatorebrizzi.com
Il mio libro La rinascita italica è un appello a chi ancora non si è fatto piegare, a chi è ancora animato d’una passione ardente, a chi è consapevole d’un destino storico. Mi rivolgo a chi tenacemente si rifiuta d’essere folla, a chi è venuto per lasciare un segno, per aggiungere qualcosa di suo a questo mondo. Il guerriero ha fede nei valori e in coloro che li incarnano. Se non è governato da individui all’altezza è autorizzato a disobbedire e rivoltarsi. In un’ora in cui la nazione crolla e, secondo ogni evidenza, sta per essere vittima d’una grave depressione in grazia dell’opera di pochi miserabili, l’adempimento del dovere e l’obbedienza prestata a questi miserabili spremitori di folle divengono azioni contronatura. Viceversa il rifiuto a piegarsi agli ordini di deboli burocrati risulta essere una conseguenza di quello che una volta veniva definito “amor patrio”. www.primoraggio.it 4 www.salvatorebrizzi.com
Stiamo parlando di “leadership dell’individuo”, ossia l’individuo che diviene leader di se stesso, dovunque esso sia e qualunque lavoro stia svolgendo in questo momento. Le nuove frontiere della leadership non coinvolgono solo chi occupa posizioni di potere all’interno d’un’azienda o d’un partito, bensì chiunque senta abbastanza Fuoco dentro di sé da decidere di prendere in mano e trasformare la propria vita. La leadership è uno stato di coscienza che non concerne né il titolo di studio né la posizione occupata. Quando economia, etica, politica... stanno toccando il fondo; allora questo è il momento di diventare leader di se stessi. Questa è l’occasione del singolo per emergere. Ognuno di noi può divenire, come non mai nel corso della storia passata, un elemento decisivo per la politica del suo Paese. Proprio quando le maglie del Sistema si fanno più fitte, le grandi masse hanno meno speranze, ma diviene più semplice sfuggire per i singoli che si rivelano maggiormente creativi e svegli. E tanti singoli sono l’inizio d’una »nuova specie«. Mi chiedi cosa è per me la politica. È una visione del mondo, una filosofia di vita. Il motivo per cui un uomo e un popolo sono quello che sono. Senza una Visione che mi contraddistingue e verso cui costantemente tendo, io non sono nessuno. Senza un sogno, senza un progetto evolutivo, un popolo è destinato a scomparire. Ciò che non evolve, involve. Nelle intenzioni dell’Unione Europea si prospetta invece un futuro di popoli senza scopo e senza identità. Il fatto di stare raggruppati per sopravvivere meglio nei periodi di crisi, non può essere di per se stesso uno scopo che cementa una reale unione fra gli Stati. L’Ideale si deve trovare al di sopra, non al di sotto. Non posso ispirare la mia vita a qualcosa che sta più in baso di me; devo sempre muovermi verso qualcosa che si trova più in alto e che mi costringe a compiere un salto di qualità nel tentativo di raggiungerlo. Lo Scopo deve riguardare la soddisfazione del mio spirito, non quella del mio ventre. E ciò che vale per me vale anche per la mia nazione. www.primoraggio.it 5 www.salvatorebrizzi.com
La politica è il mio modo di amare la mia Patria. Paradossalmente, avrei potuto fare politica anche senza entrare in politica, in quanto stiamo parlando di un modo di vivere e di sentire interiormente. Le azioni esteriori sono solo la conseguenza di questo sentire interiore... che è un Fuoco. Il Fuoco – il Vril – non ti può essere dato dall’esterno: o ce l’hai o non ce l’hai. Il mio desiderio che le culture delle singole nazioni europee sopravvivano di fronte alla decomposizione ideologica dell’occidente mi rende di fatto un “uomo politico”. Questa volontà mai spezzata di lottare contro il degrado delle coscienze fa di me un uomo più “politico” della maggior parte dei mestieranti che si trovano oggi al Governo... anche se come lavoro dovessi fare il pasticcere o l’informatico. Domanda: Nel tuo libro La rinascita italica sostieni di non essere né di destra né di sinistra. Però l’aggettivo “italica” sa molto di ventennio e lo stesso vale per il termine “patria”, che utilizzi spesso. Risposta: Il mio libro s’intitola Rinascita Italica perché il termine “italica” ha una forza maggiore rispetto a “italiana”, non perché io sia un nostalgico dei tempi del Duce! Le parole, oltre ad avere un senso, hanno anche un suono, il quale non è meno importante del senso, perché è in grado di trasmettere una precisa forza. “La Rinascita Italiana” non produrrebbe mai lo stesso effetto. Prova tu stessa a ripeterlo. È una questione energetica oltre che di scelta stilistica. In questo Paese si dovrebbe fare uno sforzo per evitare di aprire sempre la porta al passato, il quale risucchia con il suo veleno, il suo odio, le sue guerre ingiuste, i suoi rancori e i suoi crimini... ogni fenomeno che vuole essere nuovo nel Presente. Ma io vivo Adesso, non settant’anni fa. Sia nel mio libro che nei miei articoli utilizzo spesso il termine Patria. Patria è solo un nome, che però colpisce direttamente il Cuore (almeno il mio), molto www.primoraggio.it 6 www.salvatorebrizzi.com
più che i termini “nazione” o “Paese”, che sono più freddi, privi di anima. Vale lo stesso discorso fatto per “italica”. Ogni uomo ha la necessità interiore di una provenienza culturale, di una storia condivisa. Una Patria è una provenienza, è un mezzo per mantenere radici storiche e culturali; un punto di partenza che però non esclude altre esperienze di affratellamento. Proprio non capisco perché “patria” debba essere di destra e non di sinistra. Nel mio libro parlo di una fratellanza fra le varie Patrie europee, che però nulla ha da sparite con l’attuale dittatura di eurolandia, la quale mira invece a uccidere le singole identità nazionali. Domanda: Anche i continui riferimenti al fallimento della democrazia che ci sono nel tuo libro suonano molto di destra. Risposta: Bisogna distinguere fra ciò che funziona e ciò che non funziona, non fra ciò che è di destra e ciò che è di sinistra. Non necessariamente un’idea che viene solitamente attribuita alla destra non può essere valida! Il fallimento delle attuali democrazie in favore di oligarchie finanziarie più o meno occulte è sotto gli occhi di tutti. Io non ho in antipatia la democrazia, dico solo che nessuno l’ha difesa e adesso ci troviamo sotto una dittatura di banchieri e grandi finanzieri, per dirla in parole povere ma chiare. Non c’è un Governo forte. Non c’è un leader carismatico. In pratica non c’è nessuno che può opporsi al potere finanziario, il quale lavora praticamente indisturbato. La democrazia non esclude la presenza di un leader carismatico con pieni poteri decisionali. Anzi, questa figura è sempre indispensabile, altrimenti il suo posto resta vacante e in seguito viene occupato da poteri occulti che agiscono al di fuori della democrazia. L’illusione che potessero governare tutti, ha favorito l’instaurarsi di un’oligarchia. La democrazia parlamentare come forma di governo, unita all’ignoranza riguardo tutto ciò che è “mondo dello spirito”, fa sì che il Sistema possa ingrassare e vivere giorni tranquilli. La democrazia consente alle folle di www.primoraggio.it 7 www.salvatorebrizzi.com
governare, nella convinzione che dieci zoppi sommati insieme diano per risultato un gladiatore, e ciò comporta come conseguenza inevitabile che la società cessi di essere spirituale, in quanto le masse vogliono solo soddisfare le loro esigenze animali e gli istinti di sopravvivenza. E chi manifesta sentimenti e aspirazioni superiori alla media viene riportato in basso in nome dell’uguaglianza. Chi si distingue – perché è più intelligente o perché ha più successo – viene visto con antipatia e preso di mira. In questa società rovesciata, chi è povero, malato e carico di sfortune assurge a eroe e viene intervistato alla tv, mentre chi ha avuto successo nella vita e ha saputo crearsi la sua realtà viene denigrato e guardato con sospetto. Nell’attuale ciclo storico – mai era accaduto prima e mai tornerà ad accadere in futuro – le greggi pretendono di auto-governarsi facendo le veci dei pastori. Il risultato è che vengono comunque governate da qualcuno che le sottomette, ma anziché venire governate da individui capaci – i pastori – vengono governate da altre pecore scelte fra quelle del gregge, che come loro non sanno né dove andare né come andarci. E questo è il riassunto della democrazia per come è stata concepita fino a oggi. Ogni altra parola è in più. Scrivo nel mio libro: È pertanto irrazionale che una moltitudine pretenda di autogovernarsi, poiché, per essere in grado di prendere le decisioni migliori per il proprio benessere, tale moltitudine dovrebbe “uscire da sé” e osservarsi dall’esterno. [...] Dal momento che ogni ente deve necessariamente, per forza di cose, trovare fuori da sé il proprio governante, il risultato dell’infantile desiderio di autogoverno del popolo è la fatale sottomissione a chiunque possegga l’abilità d’illuderlo che ciò sia effettivamente possibile. L’irrazionale desiderio di democrazia avrà quindi sempre come effetto l’oligarchia [...] www.primoraggio.it 8 www.salvatorebrizzi.com
La democrazia parlamentare – così come la medicina moderna o l’odierna educazione – verranno guardate con orrore dai nostri discendenti. Si chiederanno com’è stato possibile tenere in piedi dei governi senza qualcuno che avesse il reale potere di governare e che fosse l’unico responsabile finale delle decisioni. Domanda: Devi ammettere che queste non possono che essere considerate idee di destra. Risposta: Non voglio essere etichettato in alcun modo, per cui ribadisco che io non sono né di destra né di sinistra. Ma in questo periodo storico non credo sia così importante stare a sinistra o a destra, credo sia più urgente stare lontani dal “grande centro”, ossia dal pensiero omologato, tiepido, frutto di una coscienza sonnolenta. È imperativo sgusciare fuori da vecchi schemi mentali che hanno sessant’anni sulle spalle. In politica utilizziamo espressioni e manifestiamo timori – come la paura che il governo venga affidato a una sola persona, ossia a un vero leader – che risalgono ai traumi psicologici derivanti dalla guerra. Siamo a tutti gli effetti sotto una dittatura europea [si vedano i miei articoli Cedere sovranità – Mes e Cedere sovranità – Fiscal Compact], con tanto di esercito sovranazionale, ma al contempo abbiamo il terrore che torni il Fascismo! Smettiamo di essere numeri e diventiamo individui con un Ideale, con una Visione verso cui tendere; allora non sarà più così importante se facciamo riferimento a personaggi di sinistra piuttosto che di destra. Questa dicotomia destra/sinistra è una trappola che impedisce alle persone di ipotizzare una società futura capace d’ispirarsi a valori saldi pur restando priva di qualunque colore ideologico. Vedere giovani che ancora oggi etichettano le idee e le persone come “di destra” o “di sinistra” mi fa piangere il cuore. Chi mi ascolta e poi mi etichetta come “di destra” non ha capito nulla di me e di ciò per cui sto lavorando. www.primoraggio.it 9 www.salvatorebrizzi.com
Tempo fa, quasi per gioco, ho individuato i valori del FUOCO come valori a cui ogni membro del Partito Italia Nuova che voglia dirsi tale deve potersi attenere. FUOCO è un acronimo che rende semplice ricordarsi cinque importanti valori a cui fare riferimento in ogni occasione: Fedeltà, Umiltà, Onestà, Coraggio, Onore. Poi ho cominciato a parlarne in giro e mi sono accorto che puntualmente a questi valori venivano appiccicate delle etichette: “La Fedeltà e l’Onore sono valori di destra” diceva qualcuno, in tono d’accusa. “E qual è un esempio di valore di sinistra?” chiedevo io. “Beh... la Libertà è un valore di sinistra” mi veniva talvolta risposto. Ero esterrefatto. Valori di sinistra e di destra! Ma quanto male deve essere ridotto il tuo materiale cerebrale per ritenere che la Libertà appartenga alla sinistra e l’Onore alla destra? Un giovane di sinistra è autorizzato a non avere un Onore? E un giovane di destra non aspira forse alla Libertà come chiunque altro? www.primoraggio.it 10 www.salvatorebrizzi.com
Etichette... etichette... etichette... create ad arte per custodire la separazione, il contrasto, la diffidenza... soprattutto fra i giovani, per impedire loro di unirsi e lavorare per uno scopo comune. Dagli anziani che si ostinano ad andare a votare per tenere in piedi lo stesso sistema sinistra/destra, non mi aspetto nulla, ma vedere giovani cuori intrappolati mi mette tristezza. Nel mio libro dico: Il discrimine non è più tra fascisti e comunisti, ma tra chi si è accorto della presenza d’un’oligarchia che vuole realizzare un progetto mondialista e globalizzatore, riducendo gli uomini a entità numeriche, e chi invece ancora non si è accorto di nulla o addirittura collabora consapevolmente con questo Sistema perché crede di avere qualcosa da guadagnarci. Il problema è che molti fra i giovani che oggi si occupano di politica o non hanno ideali o sono rimasti incollati a quelli degli anni ’70; sono intrappolati in qualcosa che oggi non è più evolutivo: la dicotomia destra/sinistra. Ciò che è evolutivo in un dato periodo storico non è detto che lo sia ancora in un periodo successivo. Andare alle manifestazioni di piazza con le immagini di Che Guevara o del Duce non ha più alcun senso. Vuol dire che politicamente sei morto come loro. Vuol dire che non hai fatto nessun passo avanti. Ed è esattamente questo che il Sistema vuole. Tutti si riempiono la bocca di democrazia e libertà, ma nessuno si fa scrupoli quando si trasferisce il potere di battere moneta dalle singole nazioni alla Banca Centrale Europea! Nel mio libro e nei miei post affermo di continuo che attualmente la democrazia non esiste, ma spesso non vengo creduto. Le persone, nonostante tutto, sono sempre convinte che se in parlamento si siedono 950 individui, allora deve essere per forza una democrazia. Siamo in democrazia quando si tratta di nascondere le responsabilità, ma siamo in dittatura quando si tratta di prendere decisioni impopolari. Così abbiamo il www.primoraggio.it 11 www.salvatorebrizzi.com
peggio di una e dell’altra. Questo è appunto ciò che viene indicato come “sonno della coscienza”. Domanda: Veniamo al Partito Italia Nuova di Armando Siri, di cui anche tu fai parte. Cosa ne pensate, per esempio, dell’Unione Europea? Come vi schierate a riguardo? Risposta: È stata edificata per motivi economici, per gli interessi delle solite lobby bancarie, come dico nel mio libro. Non c’è nessun valore elevato dietro la nascita dell’Unione, solo la convenienza di qualcuno. La giornalista Ida Magli ha scritto due libri magnifici: La dittatura europea e Dopo l’occidente. Lei in Italia rappresenta un’eccezione, perché osa andare controcorrente e cerca di aprire gli occhi alle persone. Non voglio ripetere qui le cose che ho già scritto nel mio libro, né quelle che ha scritto lei nei suoi. Ida Magli vede la questione dal punto di vista più pratico, riportando dati e date, io da quello più metafisico, ma arriviamo alle stesse conclusioni: qualcuno vuole estinguere le sovranità nazionali in previsione di un governo unico sovranazionale gestito da banchieri e finanzieri, dotato di una sua polizia sovranazionale già operante (Eurogendfor), dove i parlamentari europei sono solo fantocci. Questo è l’obiettivo verso cui si muovono sia l’Europa che il mondo. Chiedetevi perché i nostri politici si schierano compatti nel difendere a tutti i costi l’Unione Europea e la Banca Centrale Europea, anche di fronte all’evidenza dello sfacelo. Qualcuno lo fa per ignoranza e incompetenza, ma la maggior parte di loro spera di spartirsi una fetta della torta. E la torta sono i nostri risparmi, i nostri beni immobili e ciò che ancora è rimasto delle aziende pubbliche e dei beni pubblici, come i chilometri delle nostre coste, che fanno gola alle multinazionali estere. Oggi una parte della classe politica sta letteralmente svendendo l’Italia ai mafiosi e ai grandi finanzieri esteri in cambio di mazzette. [si veda Il sacco all’Italia di Armando Siri, ormai quasi introvabile] www.primoraggio.it 12 www.salvatorebrizzi.com
Gli italiani per tradizione hanno sempre investito nella casa, ma in virtù dei mutui insoluti le banche si stanno progressivamente appropriando delle case degli italiani. I banchieri sanno bene dove si trova la ricchezza reale, non quella finta dei conti correnti bancari. Ricchezza significa immobili e metalli preziosi, non banconote di cartastraccia o cifre su un display. Presto quelle cifre subiranno delle repentine variazioni e con le banconote potremo pulirci il sedere. Allora se la caverà chi avrà un tetto, un terreno, un po’ d’oro e un po’ d’argento. Questo al tg non ve lo dicono. A buon intenditor poche parole. Per concludere: siamo per una fratellanza dei popoli europei, ma non per la perdita della sovranità monetaria delle singole nazioni a cui ci stanno costringendo. Domanda: Qual è il programma fiscale del PIN? Risposta: Possiede due caratteristiche oggi introvabili negli altri programmi: è semplice e funziona. Tutti, dipendenti e aziende, versano allo Stato il 15% di quanto guadagnano, partendo da un minimo uguale per tutti di 3000 euro annui. Pertanto lavoratori autonomi, professionisti e dipendenti pagheranno solo il 15% di tasse all’anno. Se il lavoratore autonomo ha dei dipendenti, dovrà, al pari delle aziende, versare un contributo previdenziale annuo di 5000 www.primoraggio.it 13 www.salvatorebrizzi.com
euro per ogni dipendente. Per quanto concerne aziende ed esercizi commerciali oggi l’imposizione fiscale è del 51%, cioè più della metà dei soldi che un imprenditore guadagna va allo Stato (e poi ci lamentiamo che le aziende stanno chiudendo, non assumono, pagano stipendi bassi, spostano la produzione all’estero… e diamo la colpa agli imprenditori anziché allo Stato che li strozza). Con il nuovo sistema tutte le aziende pagheranno il 15% di imposta sul reddito con un minimo di 15000 euro all’anno per imprese con un fatturato uguale o superiore a 1 milione di euro. Il costo contributivo di ogni dipendente non sarà più proporzionale a salari e stipendi ma fisso e pari a 5000 euro. La filosofia che sottende questo nuovo sistema porta a stimolare le capacità imprenditoriali di ciascuno, fin dai 18 anni d’età, affinché l'individuo si abitui a prendere in mano la propria vita. Per esempio, lo stipendio ti viene erogato al lordo... ma poi sei tu a decidere come investire i soldi in più. [A questo link è possibile scaricare la brochure dove vengono illustrati il programma del partito, il nuovo sistema fiscale e la nuova Costituzione: brochure Partito Italia Nuova. A pag. 16 vengono forniti calcoli ed esempi pratici.] La Costituzione mente, lo Stato non può darti il diritto al lavoro, ma può creare il terreno più adatto rendendo più semplice la vita dell’imprenditore. In definitiva sono loro quelli che assumono. Le leggi attuali sono contro il lavoro e contro il lavoratore, non a favore. Sembra che proteggano il lavoratore perché rendono più dura la vita all’imprenditore in fatto di libertà di licenziamento, ma il risultato finale si ritorce sempre sul dipendente stesso, perché gli imprenditori stanno evitando sempre di più di assumere, e questo lo dicono le cifre. Allora il PIN prevede meno tasse e costi previdenziali fissi a 5000 euro. www.primoraggio.it 14 www.salvatorebrizzi.com
Meno tasse per l’azienda significa più lavoro per chi ha voglia di lavorare, mentre non ha alcun senso cercare di proteggere a tutti i costi, attraverso la legge, chi non ha voglia di lavorare. Domanda: Cosa ne pensi del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo? Risposta: In linea generale mi stanno simpatici e considero utile il loro lavoro. Stanno portando avanti un’indispensabile opera di rottura del vecchio e stanno aprendo gli occhi delle persone su certi argomenti che prima erano alla portata di pochi. La maggior parte dei giornalisti si è degnata di informarsi circa certe situazioni solo dopo che Grillo ha cominciato a parlarne nei suoi spettacoli. Il problema dei “grillini” è che Grillo, pur essendo un leader carismatico, non ha una Visione Politica. Non sa da che parte deve andare la nazione dal punto di vista socio/politico perché la crisi sfoci in un innalzamento delle coscienze e non in un caos. Detto con altre parole: sa cosa non serve più, ma non sa cosa serve per il futuro. Per cui il suo Movimento è utile ma non è ancora la risposta definitiva alla crisi italiana. Sta cavalcando l’onda del malcontento, ma non è in grado di cavalcare quella della ricostruzione. Io vedrei bene una collaborazione con il Partito Italia Nuova, perché ciò che mi ha subito affascinato di Armando Siri (fondatore del PIN) è stata proprio la chiarezza di Visione riguardo ciò che sta facendo ammalare l’Italia e ciò che invece può fungere da terapia. I risultati delle ultime amministrative hanno mostrato l’aumento delle astensioni e la crescita del Movimento 5 stelle. Sta vincendo il disgusto verso la politica e l’arrabbiatura delle persone – ricordiamoci i Vaffa-day istituiti da Beppe Grillo – le quali sono disposte a votare dei “non politici” pur di vedere cambiare le cose. Ma il Sistema continua a prenderti energia anche quando non vai a votare, ossia quando getti la spugna. Anche se farà in modo che tu creda di essere più libero perché decidi di non andar a votare. Il Sistema vuole che tu non t’interessi più a cosa sta accadendo in politica. Vuole che tu la odi. www.primoraggio.it 15 www.salvatorebrizzi.com
La fase rappresentata da Beppe Grillo è un’indispensabile fase di transizione verso qualcosa di nuovo. Il Partito Italia Nuova rappresenta il nuovo. Domanda: Nel tuo libro citi spesso la figura dell’»uomo verticale« o del monaco-guerriero. A una prima impressione sembra una figura piuttosto bellicosa. Vuoi dire qualche parola sulle sue caratteristiche? Risposta: Il guerriero e la guerriera non sono da confondere con il guerrafondaio. Non è guerriero chi dichiara guerra a destra e a manca o chi si esibisce in risse da strada. Il monaco-guerriero è una figura sacra, oserei dire “religiosa”, nel senso più spirituale del termine. Stiamo parlando dei guerrieri kshatriya dell’India vedica, dei Templari, dei Samurai, delle Amazzoni, dei guerrieri delle tribù indiane. Quando parlo di guerrieri non parlo di assassini senza onore. L’autentico guerriero sa incarnare il coraggio ma anche la compassione. Se non ha Cuore non è un guerriero. Nel mio libro scrivo: Il Monaco Guerriero vince quando trova la centratura perfetta in se stesso, la Quiete totale, la verticalità, non quando batte qualcuno all’esterno. Il Monaco Guerriero sa che l’avversario è sempre solo una parte di sé. In realtà non c’è nessuno là fuori, non c’è nessuno oltre i confini della sua coscienza. I suoi nemici sono quelli della sua casa. Il guerriero è anche colui che si attiva per cambiare il mondo con i fatti oltre che con le parole. All’interno del Partito Italia Nuova ci sono persone incredibili che unicamente con lo spirito del volontariato hanno aperto sedi in varie città d’Italia e stanno raccogliendo firme per presentarsi alle elezioni del 2013. Non si esce da una dittatura limitandosi a pregare e meditare. In un’ora di pericolo come questa non vige più la regola dell’obbedienza verso codardi burocrati asserviti ai banchieri. Il guerriero insorge poiché sente il dovere di assumersi una responsabilità personale di fronte a un popolo intero. Se non lo fa è complice di chi lo soggioga e vuole saccheggiare la sua Patria. www.primoraggio.it 16 www.salvatorebrizzi.com
Domanda: In quale direzione va il futuro? Risposta: Andiamo verso un divisione in due sia dell’Italia sia dell’umanità. Il vangelo dice che a un certo punto “Uno sarà preso, l’altro sarà lasciato”. [Vi dico: in quella notte due saranno in un letto: uno verrà preso e l'altro lasciato. Due donne si troveranno a macinare insieme il grano: una sarà presa e l'altra lasciata. Due uomini si troveranno nei campi: uno sarà preso e l'altro lasciato. Lc 17,34] Quando si parla di futuro si tende a parlare di futuro dell’intera umanità e di risveglio globale, ma non è esattamente così che funziona. Il mio futuro dipende solo da me e potrebbe non essere lo stesso delle migliaia di persone che mi circondano. Esiste una parte dell’umanità che vede già il nuovo – dal punto di vista sociale, politico, economico... – e si dirige da quella parte, mentre tutti gli altri continuano caparbiamente per la vecchia strada, votando gli stessi rappresentanti, alimentando le stesse divisioni. www.primoraggio.it 17 www.salvatorebrizzi.com
Andiamo verso un’Europa delle Patrie, dove gli Stati si riprendono la sovranità monetaria (possono tornare a battere moneta) e allo stesso tempo collaborano fraternamente invece di guardarsi con sospetto, come accade adesso, perché ognuno vuole badare al suo orticello e ha paura che le altre nazioni lo trascinino in basso con i loro debiti. Io sono convinto che il cittadino debba essere il portatore della volontà politica del popolo a cui appartiene. Se si produce uno scollamento fra Stato e cittadino ne pagano le spese entrambi. Il primo perde le sue fondamenta e il secondo perde la sua guida, i suoi valori di riferimento, che vengono dettati dall’alto ma possono essere incarnati solo per mezzo d’ogni singolo individuo. L’italiano ha bisogno di “sentirsi Stato” e sentire di conseguenza la piena responsabilità per quanto accade in Italia in virtù delle sue scelte o della sua inazione. La formulazione d’un programma politico portatore di valori non può fare concessioni allo spirito degenerato del tempo. Un qualunque partito politico è disposto ai compromessi, ma un partito che si vanta d’incarnare una concezione del mondo no. La nuova visione del mondo rappresentata dall’»uomo verticale«, il monaco-guerriero, non è un’opinione fra le altre, ma è pervasa d’un’infallibilità eroica. Non lavoreremo per accontentare tutti, ma per accendere il Fuoco nel Cuore di quei pochi che sono pronti a spostarsi s’un nuovo piano d’esistenza. Come dico nel mio libro, maggiore è il tuo senso di responsabilità maggiore è la tua capacità di metterti al servizio della comunità, e di conseguenza diviene maggiore anche la tua autorità. Partendo dal principio dell’associazione dell’assoluta responsabilità con l’assoluta autorità, in futuro avverrà una progressiva selezione di dirigenti sia nello Stato sia nelle aziende, una selezione che oggi, nell’epoca del parlamentarismo irresponsabile – dove di tutti è il merito e di nessuno la colpa – non è nemmeno pensabile. Per questa www.primoraggio.it 18 www.salvatorebrizzi.com
via si giungerà presto al governo d’un uomo solo capace d’esprimere la massima attitudine a servire il suo popolo. Salvatore Brizzi NON DUCOR DUCO (non vengo condotto, conduco) Vai al catalogo delle opere di Salvatore Brizzi: http://www.antipodiedizioni.com/catalogo.htm www.primoraggio.it 19 www.salvatorebrizzi.com
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