Il Teatro Pergolesi non si ferma
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Il Teatro Pergolesi non si ferma Jesi (An), 30 aprile 2020 – Sabato 2 maggio dalle ore 21 e per le 48 ore successive, in streaming gratuito sul sito della Fondazione Pergolesi Spontini, è di scena il divertimento con gli intermezzi “Livietta e Tracollo” di Pergolesi, dal Festival Pergolesi Spontini 2010. Il Teatro Pergolesi non si ferma e propone ogni settimana, in collaborazione con Unitel, le opere di Pergolesi e di Spontini registrate a Jesi. Ancora una proposta online dedicata al pubblico del Teatro Pergolesi e a tutti coloro che amano la musica e l’opera lirica. Sospesa l’attività teatrale per effetto delle misure di contenimento del Covid-19, la Fondazione Pergolesi Spontini non si ferma e continua a promuovere la bellezza dell’esperienza artistica, attraverso le sue pagine social ed il proprio sito internet. Tra gli appuntamenti più attesi, c’è la trasmissione in streaming gratuito per 48 ore, ogni settimana, di alcune tra le opere di Pergolesi e di Spontini registrate a Jesi in occasione delle scorse edizioni del Festival Pergolesi Spontini; si tratta di allestimenti di successo, registrati in dvd da Unitel che gentilmente ne ha concesso la messa in onda.
Dopo “La serva padrona” di Pergolesi, “La fuga in maschera” di Gaspare Spontini, e “Il prigionier superbo” di Pergolesi, sabato 2 maggio dalle ore 21 e per le 48 ore successive va in onda “Livietta e Tracollo” di Pergolesi, intermezzi comici registrati nel giugno 2010 al Teatro Pergolesi di Jesi in occasione delle Celebrazioni per i 300 anni del compositore jesino. La trasmissione sul sito www.fondazionepergolesispontini.com/diretta-streaming/ Prossimi appuntamenti saranno venerdì 8 maggio ore 21 “Adriano in Siria” di Pergolesi, venerdì 15 maggio ore 21 “Il Flaminio” di Pergolesi, venerdì 22 maggio ore 21 “L’Olimpiade” di Pergolesi, venerdì 29 maggio ore 21 “Lo frate ‘nnamorato” di Pergolesi, sabato 6 giugno ore 21 “La Salustia” di Pergolesi. L’operina “Livietta e Tracollo” su libretto di Tommaso Mariani e musica di Giovanni Battista Pergolesi, è andata in scena al Teatro Pergolesi di Jesi il 10 giugno 2010, come accadeva nel Settecento, con i due intermezzi programmati tra un atto e l’altro del dramma per musica “Adriano in Siria”, sempre di Pergolesi. Nuovo l’allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini, con la regia del madrileno Ignacio García, le scene di Zulima Memba del Olmo, i costumi di Patricia Toffolutti. Ottavio Dantone dirigeva l’Accademia Bizantina e un cast di voci specializzate nel repertorio barocco: Monica Bacelli nel ruolo di Livietta e Carlo Lepore in quello di Tracollo. Rappresentati per la prima volta al Teatro San Bartolomeo Napoli il 25 ottobre 1734, gli intermezzi “Livietta e Tracollo” conobbero un successo europeo grazie alla circolazione dei cantanti che lo misero nel loro repertorio: dal 1743 venne rappresentato, tra l’altro, ad Amburgo, Praga, Lipsia, Dresda, Madrid, Vienna, Braunschweig, Parigi, Barcellona e Copenaghen. Il libretto ripropone il tema dei travestimenti, motivo di giochi linguistici, dialettismi e
comiche storpiature: Tracollo, da pessimo ladro qual è, tenta invano di imbrogliare Livietta, presentandosi sempre camuffato e puntualmente smascherato dalla astuta ragazza. Tuttavia, nonostante la completa inverosimiglianza del plot, i due finiranno per giurarsi eterno amore… Si chiude un’edizione di successo del Festival Pergolesi Spontini Jesi (AN), 1 ottobre 2019 – XIX Festival Pergolesi Spontini, si chiude un’edizione di successo con + 131% di incassi e + 14% di spettatori sul 2018. Oltre 5000 le presenze, 150 gli artisti, 31 gli eventi, 10 i luoghi di spettacolo. Annunciato il tema dell’edizione 2020: “Tu sei meraviglia”. Oltre 5000 presenze di pubblico (+14% sul 2018) e l’aumento del 131% degli incassi di biglietteria sono i ‘numeri’ del XIX
Festival Pergolesi Spontini, rassegna internazionale a cura della Fondazione Pergolesi Spontini e con la direzione artistica di Cristian Carrara, che si è conclusa domenica scorsa, 29 settembre, tra opere concerti ed eventi intorno al tema “Futuro. Infinito”. È stato un successo l’edizione 2019 che in 24 giorni ha portato in scena 150 artisti in 31 spettacoli e in 10 luoghi – tra Jesi, Maiolati Spontini e cittadine della Vallesina – con 1 prima mondiale, 3 prime assolute e 6 percorsi suggeriti al pubblico: “Al Festival con mamma e papà”, “Vivaldi e Pergolesi”, “Virtuosismo classico”, “Dal jazz ai confini del pop”, “Non solo musica” e i “Concerti in cantina”. L’inaugurazione il 31 agosto, con la prima rappresentazione della versione italiana dell’opera “Aucassin et Nicolette” scritta da Mario Castelnuovo-Tedesco nel 1938. Tar gli spettatori dell’edizione 2019, molti hanno assistito per la prima volta al Festival Pergolesi Spontini; il 12% del pubblico è stato composto da giovani e giovanissimi (da 0 a 26 anni) e da famiglie che hanno acquistato il biglietto Family. Forte la presenza di pubblico da Jesi e dal territorio, da registrare – inoltre – presenze da tutte le Marche e da varie regioni d’Italia, da nord a sud. Tra le presenze internazionali, sono giunti spettatori dal Belgio, Germania, Svizzera, Giappone e Olanda. In tanti hanno acquistato i carnet proposti e hanno assistito a più di un appuntamento. Appuntamento dunque al 2020 con l’edizione numero 20 che si terrà a Jesi e dintorni il prossimo mese di settembre. La Fondazione Pergolesi Spontini ne annuncia oggi il titolo: “Tu sei meraviglia”.
Antonella Ruggiero al Festival Pergolesi Spontini Jesi (AN), 27 settembre 2019 – Sabato 28 settembre alle ore 21, Antonella Ruggiero, tra le voci più intense del panorama musicale italiano, in concerto al Teatro Pergolesi di Jesi in duo con il chitarrista Francesco Buzzurro. Alle ore 18, sempre per il XIX Festival Pergolesi Spontini, appuntamento con il concerto “Popularia Aurea” con Mauro Bibbò flauto, Piero Viti chitarra, voci recitanti Elettra Zeppi e Patrizio Rispo. Sabato 28 settembre alle ore 21, Antonella Ruggiero, tra le voci più intense e suggestive del panorama musicale italiano, sarà in concerto al Teatro Pergolesi di Jesi in duo con il chitarrista agrigentino Francesco Buzzurro, straordinario “uomo orchestra” con cui la cantante genovese condivide una visione della musica priva di confini. Nel corso della serata i due artisti proporranno alcuni tra i più grandi successi della cantante, ma anche brani della canzone d’autore
italiana, dando vita a intrecci sonori resi unici da grande libertà interpretativa e dall’improvvisazione. Il concerto è organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini nell’ambito del XIX Festival Pergolesi Spontini, in programma fino al 29 settembre nella città di Jesi e in Vallesina intorno al tema “Futuro.Infinito”. Il concerto si apre con “Film Suite”, brano strumentale su musiche di Morricone, Rota, Nyman, Bachalov, e prosegue con “Amore lontanissimo”, la canzone che nel 1998 segnò il ritorno della Ruggiero, come solista, sul palcoscenico del Festival di Sanremo, vincendo il secondo posto. Tra gli assoli di virtuosismo chitarristico, sarà eseguito anche il “Nessun dorma” dalla “Turandot” di Giacomo Puccini. La serata alterna grandi successi della carriera della Ruggiero con i classici della canzone d’autore, italiani ed internazionali. Tra le hit più popolari interpretate ai tempi dei Matia Bazar, la Ruggiero propone “Stasera che sera” (A. Stellita, C. Marrale, P. Cassano), la celeberrima “Vacanze romane” (G. Golzi, C. Marrale) Premio della Critica al Festival di Sanremo 1983, “Ti sento” (A. Stellita, C. Marrale, S. Cossu), “Cavallo bianco” (A. Stellita, C.Marrale, P.Cassano). Della carriera solistica, canta “Echi d’infinito” di Kaballà-Venuti terza classificata al Festival di Sanremo 2005. In scaletta, anche, “Tornerai” composta nel 1936 da Dino Olivieri con le parole di Nino Rastelli, “Blue Moon / Luna Malinconica” scritta nel 1934 da Richard Rodgers e Lorenz Hart, “Ma se ghe penso” storica canzone in lingua genovese di Mario Cappello e Attilio Margutti, “Caravan” tra i più celebri brani di Duke Ellington, “Alfonsina y el mar” scritta negli anni ‘60 dagli argentini Ariel Ramirez e Felix Luna, “Gracias a la vida” canzone del 1966 di Violeta Parra, “Amapola” del 1924 di Jose Maria Lacalle, e l’intensa “Canzone dell’amore perduto” di Fabrizio De André. Antonella Ruggiero negli anni ha mostrato la sua curiosità sperimentando diverse forme sonore e artistiche. Dopo il
percorso con i Matia Bazar, durato quattordici anni e una pausa di sette anni, l’artista ha ripreso la sua attività nel 1996, spaziando dalla musica sacra al jazz, passando per la musica ebraica, portoghese, orientale e della tradizione popolare. Recentemente, ha pubblicato un cofanetto con 6 cd, dal titolo “Quando facevo la cantante”, contenente 115 brani registrati dal 1996 ad oggi, con varie formazioni, dove affronta differenti stili musicali: sessanta di questi brani non sono stati mai pubblicati precedentemente. Francesco Buzzurro è uno dei più apprezzati e poliedrici chitarristi italiani, votato dalla rivista di settore Musica Jazz come uno dei più talentuosi del panorama internazionale. È stato eletto “Miglior chitarrista Jazz” dalla rivista Guitar Player Magazine, ed è apprezzato in tutto il mondo per il suo approccio “orchestrale” alla chitarra e uno stile trasversale che fonde il mondo classico con il jazz e la musica popolare. Sempre sabato 28 settembre, alle ore 18, al Teatro Pergolesi di Jesi, il XIX Festival pergolesi Spontini propone il concerto “Popularia Aurea”, in collaborazione e con il contributo di Associazione Circolo Ernesto Nathan Jesi, Collegio Circoscrizionale MM.VV.Marche Grande Oriente d’Italia. Suonano Mauro Bibbò flauto traverso e Piero Viti chitarra, voci recitanti Elettra Zeppi e Patrizio Rispo, regia di Elettra Zeppi. Lo spettacolo, partendo da Bach con un sinuoso percorso artistico fino alla musica moderna unitamente al pensiero filosofico antropocentrico, unisce in un progetto comune il cuore e la mente. La musica barocca è stata l’ispirazione di un grande musicista Heitor Villa Lobos per comporre le famose “Bachianas”, di cui all’interno del concerto viene eseguita la N° 5 “Aria” o “Cantilena”,secondo la denominazione mitteleurpea o sudamericana, che è ispirata proprio all’ ”Aria sulla quarta corda” di J.S.Bach. Villa Lobos ha sviluppato una sorta di musica classica brasiliana, in cui, pur mantenendo la struttura formale e l’atmosfera Bachiana, viene instillato al suo interno lo spirito
segnatamente sudamericano più popolare ma contemporaneamente molto onirico e più passionale. A seguire una serie di autori che, come Villa Lobos, hanno intrecciato musica popolare e classica, tanto da portare ad un livello intellettuale delle opere popolari come, Bèla Bartòk, con le “Danze popolari rumene”, Astor Piazzolla ha fatto del tango un’opera intellettuale degna di entrare nelle migliori sale da concerto attraverso La sua “Histoire tango” in cui declina tutto l’iter temporale del tango dimostrando una particolare perizia nella composizione molto ispirata seppur relativamente semplice. Termina il viaggio musicale nella musica ispirata alla cultura popolare con la “Fantasie brillante sur Carmen” di F.Borne sull’opera “Carmen” di George Bizet che esalta la tecnica musicale, l’ispirazione è l’emblema della forza e della felicità, a cui viene abbinata proprio il pensiero di Gaetano Filangieri che è riuscito a trasmettere il concetto di felicità come bene comune e farlo inserire nella costituzione americana attraverso l’intercessione di Benjamin Franklin, Epicuro, lettera sulla felicità a Meneceo, Giordano Bruno che, a causa della sua teoria sulla presenza in ogni uomo e in ogni essere vivente della “Scintilla divina” ha subìto un fatale processo terminato con la sua messa al rogo e Tommaso Campanella che ha teorizzato una fantastica “Città del sole” in cui tutti vivevano in pace e d’accordo. È un progetto particolarmente simbolico, in cui la musica viaggia tra una serie di simboli musicali e intellettuali, con una inattesa architettura simbolica sul Tetraktis pitagorico che fa da sfondo a tutta l’azione musicale e scenica. Info 0731 206888 oppure www.fondazionepergolesispontini.com
Carmen, dove sono le emozioni” per il 19° Festival Pergolesi Spontini Jesi (AN), 24 settembre 2019 – Con “Banco di scena” e “Opera H” il melodramma entra nel mondo della scuola, della disabilità e del disagio sociale. Venerdì 27 settembre debutta al Teatro Pergolesi di Jesi lo spettacolo “Carmen, dove sono le emozioni” per il XIX Festival Pergolesi Spontini. Venerdì 27 settembre ore 21 debutta al Teatro Pergolesi di Jesi per il XIX Festival Pergolesi Spontini il nuovo Social Opera della Fondazione Pergolesi Spontini, uno spettacolo in cui l’opera lirica incontra il mondo dell’educazione e della disabilità (ingresso 1 euro). Lo spettacolo, dal titolo “Carmen, dove sono le emozioni”, è ispirato all’opera Carmen di Bizet e vede in scena la compagnia OperaH, un gruppo di dieci persone con disabilità fisica/intellettiva, sul palcoscenico al termine del laboratorio teatrale condotto dal regista Gianfranco Frelli, e da Sara Lippi esperta di espressività corporea. L’iniziativa, realizzata con il contributo di A.S.P. Ambito 9 – Comune di Jesi ed in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta ASUR MARCHE AV2- JESI, COOSS Marche, Teatrococuje.it, Rugby Jesi?70 , Nuovo Spazio Studio Danza, coinvolge in maniera attiva anche gli studenti delle scuole partecipanti al progetto di Alternanza Scuola-Lavoro “Banco di scena” nato da una idea di Massimo Ippoliti, titolare della cattedra di discipline plastiche presso il Liceo artistico “Mannucci”, e di Paolo F. Appignanesi, responsabile produzione della Fondazione Pergolesi Spontini. Nella messa in scena al Teatro Pergolesi, gli studenti del Liceo Artistico “E. Mannucci” si
occupano dell’ideazione, realizzazione e montaggio delle scenografie, gli studenti dell’I.I.S. “Marconi Pieralisi” realizzano costumi e light design, gli studenti del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” collaborano alla regia e realizzano un piano di comunicazione per la promozione dell’evento. “Banco di scena” e “Opera H” sono due delle numerose attività del progetto “Social Opera” della Fondazione Pergolesi Spontini, un percorso che da anni promuove il melodramma nel mondo della scuola, della disabilità e del disagio sociale di Jesi e della Vallesina. Social Opera 2019 è un progetto sostenuto da Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo e Caterpillar Hydraulics Italia Srl. “Banco di scena” è un innovativo progetto di Alternanza Scuola-Lavoro destinato ai ragazzi del terzo e del quarto anno delle scuole della città. Organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con i tre Istituti, il progetto prevede l’attivazione di quattro corsi di formazione paralleli: in scenografia e scenotecnica per i ragazzi dell’Artistico, in sartoria teatrale per gli studenti dell’indirizzo “Moda” e in illuminotecnica per gli studenti dell’indirizzo “Elettronica” del “Pieralisi Marconi”, e in drammaturgia, regia e comunicazione per gli allievi del Classico. Il progetto si propone di offrire agli studenti opportunità formative di alto e qualificato profilo volte a valorizzare il curriculum scolastico, offrendo un orientamento per le scelte in campo universitario e l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. I quattro corsi si sviluppano in lezioni teoriche e pratiche al Teatro Pergolesi, nel Laboratorio Scenografico della Fondazione e nella Sartoria Teatrale dello stesso Teatro. Le lezioni sono tenute da maestranze tecniche e qualificati operatori della Fondazione e del territorio. Al termine del percorso formativo, i ragazzi collaborano alla messa in scena dello spettacolo “Carmen, dove sono le emozioni”.
“Banco di scena” nasce nel 2014 come corso di formazione in scenografia teatrale e scenotecnica per gli studenti del Liceo Artistico di Jesi. Il successo di questa esperienza ha indirizzato la Fondazione ad estendere i corsi di formazione, coinvolgendo l’intera filiera produttiva del Teatro Pergolesi, dall’ideazione ed organizzazione dello spettacolo fino alla sua realizzazione finale. Nel 2018, sono così entrate a far parte del progetto per la prima volta Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” e I.I.S. “Marconi Pieralisi” di Jesi, con apposite convenzioni triennali. PERGOLESI SPONTINI FESTIVAL 19° EDIZIONE “FUTURO.INFINITO” VENERDÌ 27 SETTEMBRE 2019, ORE 21 JESI, TEATRO G.B. PERGOLESI Dedicato ed Enrico e Cristiano “CARMEN” DOVE SONO LE EMOZIONI Social Opera regia Gianfranco Frelli assistente alla regia Milena Gregori e Adelaide Cascia espressività corporea Sara Lippi, Federica Palazzi e Beatrice Guerri (assistenti) educatori Mariano Fagioli, Chiara Riccetto (Cooss Marche)
Compagnia “Operah” (laboratorio di teatralità 2018-2019 – VIII edizione): Chiara Scortichini, Alessandro Coppari, Daniele Marcellini, Nicola Bartolucci, Emanuele Gonnelli, Cristopher Balercia, Valentino Campana, Maria Rita Di Palma, Eva Palomba, Lorenzo Cantarini E con la partecipazione degli allievi del Teatrococuje.it e dei giocatori della squadra di Rugby Jesi?70 Nuovo Spazio Studio Danza: Maria Laura Berti, Lorenzo Cardinali, Gloria Cerioni, Martina Copparoni, Yeta Gashi, Carolina Mecarelli, Siria Maiolatesi, Maria Vittoria Milletti, Kayl Polidori, Alessia Scarponi, Elisa Staffolani. Maestre responsabili: Beatrice Guerri, Mariella Strappa. Il progetto “OperaH” è realizzato con il contributo di A.S.P. – Ambito 9 – Comune di Jesi in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta ASUR MARCHE AV2- JESI, COOSS Marche Nell’ambito del Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro “Banco di Scena” VI edizione scene e attrezzeria realizzati dagli studenti del Liceo Artistico “E. Mannucci” di Jesi Alessia Carloni, Cristina Albanesi, Dario Bocchini, Matteo Ausili, Alessio Gomez Molina, Sofia Tomassoni, Arianna Moretti, Margherita Belegni, Davide Bongiovanni, Federico Marcucci, Francesco Filonzi, Nicolò Donati coordinati da Benedetta Trani Gatti, Ilaria Sebastianelli, Marco Carosati,
Maria Cristina Ponzetti e Massimo Ippoliti; costumi realizzati dagli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Marconi Pieralisi” di Jesi Rebecca Bartolomeoli, Jhoshly Marcelloni Gregori, Nataly B Gomez, Tanya Flagiello coordinati da Roberta Fratini, Sara Pitocco e Sonia Marini; disegno luci realizzato dagli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Marconi Pieralisi” di Jesi: Gabriele Vignaroli, Lorenzo Mancini, Teo Conigli, Francesco Nitrati, Alessandro Scolpati, Nicola Pieralisi, Andrea Galli, Nicholas Becci, Manuel Garofoli coordinati da Simone Caproli, Alessandro Ganzetti e Paolo Marmorano; comunicazione a cura degli studenti del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” di Jesi Beatrice Filippucci, Camilla Caldarigi, Elena Santoni, Eleonora Giampieri, Elisa Sabbatini, Eugenia Coltorti, Matilde Possanzini, Sofia Fioretti, Veronica Mignanelli, Linda Bellagamba coordinati da Gianfranco Frelli e Federico Lecchi. Immagini Gianfranco Frelli e Adelaide Cascia Elettricisti/fonici Marco Scattolini, Roberto Valentini Macchinisti Marco Gagliardini, Paolo Fenucci Tecnico video Mario Spinaci Social Opera 2019 è un progetto sostenuto da FONDO DI BENEFICENZA INTESA SAN PAOLO
CATERPILLAR HYDRAULICS ITALIA SRL Due nuovi appuntamenti al Festival Pergolesi Spontini Jesi (AN), 21 settembre 2019 – Domenica 22 settembre due appuntamenti per il XIX Festival Pergolesi Spontini: ore 11 il Wine Opera “Frivolezza” in cantina presso Colonnara a Cupramontana tra lirica e vino, alle ore 17 al Teatro Pergolesi il musical “Into the woods” sulle più celebri fiabe dei Fratelli Grimm, adatto a tutta la famiglia. Due nuovi appuntamenti per il XIX Festival Pergolesi Spontini nella giornata di domenica 22 settembre. Alle ore 11 presso l’azienda Colonnara di Cupramontana si tiene il terzo ed ultimo dei concerti dal titolo “Wine opera” che abbinano la magia delle campagne marchigiane e il gusto del Verdicchio alla piacevolezza della musica con le più
celebri arie d’opera intorno al tema della “Frivolezza” eseguire da giovani solisti accompagnati al pianoforte da Marta Tacconi. Il concerto si terrà in cantina, posti a disposizione esauriti. Le voci sono quelle di Andrea Tabili, Luca Giorgini, Martina Rinaldi, Katia Di Munno, Margherita Hibel, Lucia Conte, Linwei Guo, Anastasiia Petrova, Joanna Lewinska, le musiche tratte da opere di Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi, Gounod, Bizet, Delibes, Mascagni, Bernstein. Al termine del concerto visita guidata della cantina e degustazione di Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C., in collaborazione con Istituto Marchigiano di Tutela Vini. L’evento è promosso da Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali, con il sostegno di Unione Europea, Stato Italiano, Regione Marche, Leader, GAL Colli Esini – San Vicino. Alle ore 17 al Teatro Pergolesi di Jesi c’è “Into the woods”, dal capolavoro di Stephen Sondheim, un classico del musical teatrale adatto anche ai bambini che omaggia alcune delle più celebri fiabe dei fratelli Grimm, protagonista la Bernstein School of Musical Theater, prima Accademia di Musical Theater in Italia. Il libretto di James Lapine è proposto nella versione italiana di Andrea Ascari; la regia à di Mauro Simone, la direzione musicale di Farrell. “Into the woods” (titolo italiano: “C’era una volta”) è un’avventura magica e fantasiosa, durante il quale i protagonisti delle fiabe, ma anche il giovane pubblico, potranno esplorare da vicino temi legati alla sofferenza del crescere, alle responsabilità personali e ai valori morali e sociali con cui inevitabilmente ognuno di noi deve fare i conti. Questo particolare mondo delle fiabe è diverso da quello a cui siamo abituati: è un mondo in cui le perfide sorellastre non sono affatto brutte e le persone belle possono essere cattive, un mondo in cui le domande secche non hanno risposte facili e il lieto fine da tutti sperato non è scontato.
Un fornaio senza bambini e sua moglie – gli unici due personaggi che non sono tratti da alcuna fiaba e sui quali pende la maledizione di una strega malvagia – attraversano il bosco sperando di liberarsi dal malefico incantesimo. La loro storia è il filo rosso che lega insieme tutti gli altri racconti: ed è proprio questa la particolarità del musical. Tra divertenti ricerche di principesse smarrite nei boschi, incontri animali, scalate fino al cielo, elementi magici e oggetti da scovare, i personaggi coinvolti affronteranno le loro paure e daranno voce ai loro desideri più nascosti. Biglietti da 10 a 30 euro. Ridotto famiglia (2 bambini e due adulti) da 20 a 50 euro. Info biglietti 0731 206888 oppure www.fondazionepergolesispontini.com – www.vivaticket.it Alice, “Art et Décoration” al
Festival Pergolesi Spontini Jesi (AN), 20 settembre 2019 – Un’icona della musica italiana ed europea, Alice, accompagnata al pianoforte da Michele Fedrigotti, sabato 21 settembre ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi nel concerto “Art et Décoration” per il XIX Festival Pergolesi Spontini. Un’icona della musica italiana ed europea, Alice, accompagnata al pianoforte da Michele Fedrigotti, in un’interpretazione sul filo della delicatezza degli spartiti che anticiparono la forma-canzone nel genio di Satie, Fauré, Montsalvage, Sadero, Hahn, Gurney, Ravel, Villa-Lobos. È il programma del concerto “Art et Décoration”, in programma sabato 21 settembre ore 21, al Teatro Pergolesi di Jesi per il XIX Festival Pergolesi Spontini. Dalla canzone leggera degli esordi all’imprevisto trionfo sanremese, nel 1981 con “Per Elisa”, dal sodalizio con Franco Battiato alla evoluzione internazionale che l’ha portata a collaborare con musicisti di rango mondiale, la carriera di Carla Bissi alias Alice è quella di una cantautrice alla perenne ricerca della “realtà oltre l’apparenza”. Il tema del viaggio, con tutte le implicazioni che esso comporta, ricorre spesso nella sua poetica, e così è nel programma al centro del concerto, caratterizzato da un viaggio attraverso l’origine della canzone con brani di confine, chansons, songs e melodie di compositori di fine Ottocento e primi Novecento. Insieme ad un musicista di grande spessore come il M° Fedrigotti, Alice propone una musica composta da ingredienti colti e popolari, che evoca la piacevolezza gaia e confortevole delle ore dedicate al divertimento e al riposo, nell’aspirazione ad un’arte, per dirla come Matisse, “che non tratti alcun tema preoccupante o angoscioso… qualcosa di analogo ad una buona poltrona”. Era la “musica d’arredamento”, intesa da Satie come
arte che non era più necessario ascoltare “tenendo la testa tra le mani”. Il programma della serata si apre con Gnossienne N. 1 piano solo e la Gymnopédie n. 1 di Erik Satie; per voce e canto, sono le Trois mélodies scritte dal compositore francese su versi di JoséPatricio Contamine de Latour: “Les angels”, “Sylvie”, ed “Elégie”; in scaletta, sempre di Satie, l’”Air du poète” su versi di Léon Paul Fargue, “Spleen”, “Daphénéo” su testi di Mimi Godebska, l’ “Air Du Rat”, la “Chanson” su versi di J.P. Contamine de Latour, e ancora Gnossienne n. 4 e Gnossienne n. 5. Di Gabriel Fauré sono la “Chanson d’amour” (testo di Armand Silvestre), la “Barcarolle” (testo di Marc Monnier), “Après un reve” (testo di Romain Bussine), “Adieu” su versi di Charles Jean Gradmougin; di Xavier Montsalvage, la “Cancion de cuna para dormir a un negrito” (testo di Ildefonso Pereda Valdes) e “Irish Lullaby” (testo di Afred Perceval Graves”, di Geni Sadero – il nome d’arte di Eugenia Scarpa – “Era la vo (Berceuse sicilienne). In scaletta anche “L’énamourée” (Theodore de Banville / Reynaldo Hahn), “Neere” (Leconte de Lisle / Reynaldo Hahn), “Sleep” (John Fletcher / Ivor Gurney), “Là-bas, vers l’église” di Maurice Ravel, “Adeus Ema” di Heitor Villa-Lobos, “Down by the Salley Gardens” e “Down east” di Ivor Gurney su versi di William Butler Yeats, “L’heure exquise” di Reynaldo Hahn su versi di Paul Verlaine. Il Festival Pergolesi Spontini prosegue domenica 22 settembre ore 11 con il concerto “Wine opera” dedicato al Tema della Frivolezza, presso l’azienda Colonnara a Cupramontana (i posti limitati dentro la cantina aziendale sono già esauriti) e alle ore 17 al Teatro Pergolesi di Jesi con il musical teatrale “Into the woods”, dal capolavoro di Stephen Sondheim, un classico adatto anche ai bambini che omaggia alcune delle più celebri fiabe dei fratelli Grimm, protagonista la Bernstein School of Musical Theater.
Biglietti da 10 a 15 euro. Info biglietti 0731 206888 oppure www.fondazionepergolesispontini.com – www.vivaticket.it Il violoncello barocco di Gaetano Nasillo al Festival Pergolesi Spontini Jesi (AN), 18 settembre 2019 – Giovedì 19 settembre ore 21 la piccola Chiesa degli Aroli di Monsano, un gioiello dell’architettura romanica immerso tra gli olivi, accoglie il violoncello barocco di Gaetano Nasillo in concerto con Anna Fontana e Sara Bennici con le sonate napoletane di Pergolesi, Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti, Supriani, per il XIX Festival Pergolesi Spontini. Giovedì 19 settembre ore 21 alla Chiesa degli Aroli di Monsano il violoncellista Gaetano Nasillo, tra i più acclamati violoncellisti che si occupano di esecuzione su strumenti originali, propone – con Anna Fontana al clavicembalo e Sara Bennici al violoncello – il concerto “Nel giardino di Partenope”, con le sonate napoletane per violoncello (musiche
di Pergolesi, Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti, Supriani), in uno degli eventi del XIX Festival Pergolesi Spontini. La grande stagione del Barocco a Napoli, durante tutto il Settecento, non ha prodotto soltanto un nuovo linguaggio per il teatro d’opera, ma anche musica strumentale di notevole rilievo. La presenza di un’importante scuola per gli strumenti ad arco determinò anche lo sviluppo della letteratura per violoncello, usato ora in veste solistica e virtuosistica invece di limitarsi all’esecuzione del basso continuo. Il concerto “Nel giardino di Partenope” dà conto di questo capitolo affascinante e poco conosciuto della storia della musica strumentale in Italia. Dopo il successo dei “Concerti Napoletani per violoncello”, registrati con Ensemble 415 (Zig Zag Territoires), Gaetano Nasillo chiude il cerchio con una collezione di Sonate della scuola violoncellistica napoletana, in un’ideale prosecuzione del progetto precedente. Il programma della serata fornisce un affascinante panorama del repertorio napoletano per lo strumento, dalla sua apparizione alla fine del XVII secolo fino alla seconda metà del XVIII secolo. Con un buon equilibrio tra esponenti di spicco della scuola partenopea (Pergolesi, Porpora) e violoncellisti-compositori ancora poco conosciuti: Salvatore Lanzetti (di cui Nasillo ha inciso un cd monografico delle Sonate op.1, vincitore del Premio Amadeus), Francesco Alborea, Giulio di Ruvo, Francesco Supriani ed altri ancora, i quali dettarono nuovi standard tecnico – espressivi del violoncello che definiranno lo sviluppo del repertorio successivo, anche grazie al successo che tali virtuosi ebbero in Francia e in Inghilterra. Di Giovanni Battista Pergolesi verrà eseguita la “Sinfonia à Violongello Solo in Fa maggiore” nei tempi Comodo – Allegro – Adagio – Presto. Gaetano Nasillo suona un violoncello Antonio Ungarini (Fabriano 1750). Sara Bennici suona un violoncello Barak Norman costruito a Londra nel 1710.
Biglietti da 10 a 15 euro. Info biglietti 0731 206888 oppure www.fondazionepergolesispontini.com – www.vivaticket.it Pergolesi Spontini Festival continua Jesi (AN), 18 settembre 2019 – Giovedì 19 settembre ore 21 la piccola Chiesa degli Aroli di Monsano, un gioiello dell’architettura romanica immerso tra gli olivi, accoglie il violoncello barocco di Gaetano Nasillo in concerto con Anna Fontana e Sara Bennici con le sonate napoletane di Pergolesi, Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti, Supriani. Giovedì 19 settembre ore 21 alla Chiesa degli Aroli di Monsano il violoncellista Gaetano Nasillo, tra i più acclamati violoncellisti che si occupano di esecuzione su strumenti originali, propone – con Anna Fontana al clavicembalo e Sara Bennici al violoncello – il concerto “Nel giardino di Partenope”, con le sonate napoletane per violoncello (musiche di Pergolesi, Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti, Supriani), in uno degli eventi più attesi del XIX Festival Pergolesi Spontini. La grande stagione del Barocco a Napoli, durante tutto il
Settecento, non ha prodotto soltanto un nuovo linguaggio per il teatro d’opera, ma anche musica strumentale di notevole rilievo. La presenza di un’importante scuola per gli strumenti ad arco determinò anche lo sviluppo della letteratura per violoncello, usato ora in veste solistica e virtuosistica invece di limitarsi all’esecuzione del basso continuo. Il concerto “Nel giardino di Partenope” dà conto di questo capitolo affascinante e poco conosciuto della storia della musica strumentale in Italia. Dopo il successo dei “Concerti Napoletani per violoncello”, registrati con Ensemble 415 (Zig Zag Territoires), Gaetano Nasillo chiude il cerchio con una collezione di Sonate della scuola violoncellistica napoletana, in un’ideale prosecuzione del progetto precedente. Il programma della serata fornisce un affascinante panorama del repertorio napoletano per lo strumento, dalla sua apparizione alla fine del XVII secolo fino alla seconda metà del XVIII secolo. Con un buon equilibrio tra esponenti di spicco della scuola partenopea (Pergolesi, Porpora) e violoncellisti-compositori ancora poco conosciuti: Salvatore Lanzetti (di cui Nasillo ha inciso un cd monografico delle Sonate op.1, vincitore del Premio Amadeus), Francesco Alborea, Giulio di Ruvo, Francesco Supriani ed altri ancora, i quali dettarono nuovi standard tecnico – espressivi del violoncello che definiranno lo sviluppo del repertorio successivo, anche grazie al successo che tali virtuosi ebbero in Francia e in Inghilterra. Di Giovanni Battista Pergolesi verrà eseguita la “Sinfonia à Violongello Solo in Fa maggiore” nei tempi Comodo – Allegro – Adagio – Presto. Gaetano Nasillo suona un violoncello Antonio Ungarini (Fabriano 1750). Sara Bennici suona un violoncello Barak Norman costruito a Londra nel 1710. Biglietti da 10 a 15 euro. Info biglietti 0731 206888 oppure www.fondazionepergolesispontini.com – www.vivaticket.it
Il Festival Pergolesi Spontini continua in Piazza delle Monachette a Jesi Jesi (AN), 16 settembre 2019 – Martedì 17 settembre ore 21 Il francese Baptiste Herbin, uno dei più importanti giovani sassofonisti jazz, in concerto con la Colours Jazz Orchestra in Piazza delle Monachette a Jesi per XIX Festival Pergolesi Spontini in collaborazione con Jesi Jazz Festival. Torna il grande jazz sotto le stelle di Jesi per un nuovo appuntamento del XIX Festival Pergolesi Spontini in collaborazione con Jesi Jazz Festival 2019. Martedì 17 settembre ore 21 il palcoscenico di Piazza delle Monachette accoglie il francese Baptiste Herbin, tra i migliori giovani sassofonisti jazz, in un concerto esclusivo con la Colours Jazz Orchestra, formazione nata nel 2002 da un’idea di Massimo Morganti, trombonista, compositore e direttore, e che riunisce i migliori musicisti marchigiani. Il programma è un omaggio ai grandi classici, da “On the sunny side of the street” di Jimmy McHugh che fu un cavallo di
battaglia di Louis Armstrong, a “Desafinado” di Antonio Carlos Jobim, tra i brani di bossa nova brasiliana più eseguiti al mondo. In scaletta, standard jazz tra i più noti come “Strike up the band”, “I got rhythm – But not for me” e “Summertime” di George Gershwin, “Silver lining” di Bob Brookmeyer, “Alice in wonderland” di Sammy Fain, “Skylark” di Hoagy Carmichael, “Lullaby of Birdland di George Shearing, “Moment’s notice” di John Coltrane. Originario di Chartres, Baptiste Herbin è stato allievo di Riccardo Del Fra al conservatorio di Parigi e si è affacciato giovanissimo sulla vibrante scena jazzistica della capitale francese. La sua musica e il suo stile risentono dell’influenza di Charlie Parker, Cannonball Adderley, Ornette Coleman, Maceo Parker, John Coltrane, della musica tradizionale del Madagascar, ma anche di compositori classici come Debussy, Ravel e Bach. Oltre che nel suo paese si è esibito in Belgio, Germania, Inghilterra, Italia, Madagascar, Stati Uniti, Svizzera, Tailandia etc. insieme ad una serie di musicisti di prim’ordine tra cui di André Ceccarelli, Aldo Romano, Jeff Tain Watts, Archie Shepp, Glenn Ferris, e molti altri. Massimo Morganti, che dirige la big band, è un esperto trombonista e docente di Conservatorio a Rovigo e Perugia. Ha lavorato al fianco di artisti come Kenny Wheeler, Bob Brookmeyer, Fabrizio Bosso, Gianluigi Trovesi e molti altri. La Colours Jazz Orchestra si è imposta all’attenzione della critica e del pubblico per le sonorità contemporanee ed innovative; tra le file dell’orchestra oltre a validi jazzisti attivi da anni sono presenti giovani musicisti emergenti a livello nazionale. Suonano: ai sassofoni Simone La Maida, Maurizio Moscatelli, Filippo Sebastianelli, Antonangelo Giudice, Marco Postacchini; alle trombe Giorgio Caselli, Giacomo Uncini, Samuele Garofoli, Luca Giardini; ai tromboni Luca Pernici, Paolo Del Papa, Carlo Piermartire, Pierluigi
Bastioli; chitarra Luca Pecchia; pianoforte Emilio Marinelli; contrabbasso Gabriele Pesaresi; batteria Massimo Manzi. Biglietti da 8 a 15 euro Antonella Ruggiero al Festival Pergolesi Spontini
(Rimandato a sabato 28 settembre) Jesi (AN), 14 settembre 2019 – Rimandato a sabato 28 settembre ore 21 (Teatro Pergolesi di Jesi) il concerto di Antonella Ruggiero E’ stato rimandato di due settimane, causa indisposizione della cantante, il concerto di Antonella Ruggiero che stasera avrebbe dovuto esibirsi al Teatro Pergolesi di Jesi, insieme al con il chitarrista Francesco Buzzurro, nell’ambito del XIX Festival Pergolesi Spontini. Il concerto sarà recuperato sabato 28 settembre alle ore 21, sempre al Teatro Pergolesi. I biglietti acquistati o prenotati resteranno validi. Per informazioni di Biglietteria, tel 0731 206888. Jesi (AN), 13 settembre 2019 – Sabato 14 settembre alle ore 21, Antonella Ruggiero, tra le voci più intense del panorama musicale italiano, in concerto al Teatro Pergolesi di Jesi in duo con il chitarrista Francesco Buzzurro, per il XIX Festival Pergolesi Spontini. Sabato 14 settembre alle ore 21, Antonella Ruggiero, tra le voci più intense e suggestive del panorama musicale italiano, sarà in concerto al Teatro Pergolesi di Jesi in duo con il chitarrista agrigentino Francesco Buzzurro, straordinario “uomo orchestra” con cui la cantante genovese condivide una visione della musica priva di confini. Nel corso della serata
i due artisti proporranno alcuni tra i più grandi successi della cantante, ma anche brani della canzone d’autore italiana, dando vita a intrecci sonori resi unici da grande libertà interpretativa e dall’improvvisazione. Il concerto è organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini nell’ambito del XIX Festival Pergolesi Spontini, in programma fino al 29 settembre nella città di Jesi e in Vallesina intorno al tema “Futuro.Infinito”. Il concerto si apre con “Film Suite”, brano strumentale su musiche di Morricone, Rota, Nyman, Bachalov, e prosegue con “Amore lontanissimo”, la canzone che nel 1998 segnò il ritorno della Ruggiero, come solista, sul palcoscenico del Festival di Sanremo, vincendo il secondo posto. Tra gli assoli di virtuosismo chitarristico, sarà eseguito anche il “Nessun dorma” dalla “Turandot” di Giacomo Puccini. La serata alterna grandi successi della carriera della Ruggiero con i classici della canzone d’autore, italiani ed internazionali. Tra le hit più popolari interpretate ai tempi dei Matia Bazar, la Ruggiero propone “Stasera che sera” (A. Stellita, C. Marrale, P. Cassano), la celeberrima “Vacanze romane” (G. Golzi, C. Marrale) Premio della Critica al Festival di Sanremo 1983, “Ti sento” (A. Stellita, C. Marrale, S. Cossu), “Cavallo bianco” (A. Stellita, C.Marrale, P.Cassano). Della carriera solistica, canta “Echi d’infinito” di Kaballà-Venuti terza classificata al Festival di Sanremo 2005. In scaletta, anche, “Tornerai” composta nel 1936 da Dino Olivieri con le parole di Nino Rastelli, “Blue Moon / Luna Malinconica” scritta nel 1934 da Richard Rodgers e Lorenz Hart, “Ma se ghe penso” storica canzone in lingua genovese di Mario Cappello e Attilio Margutti, “Caravan” tra i più celebri brani di Duke Ellington, “Alfonsina y el mar” scritta negli anni ’60 dagli argentini Ariel Ramirez e Felix Luna, “Gracias a la vida” canzone del 1966 di Violeta Parra, “Amapola” del 1924 di Jose Maria Lacalle, e l’intensa “Canzone dell’amore perduto” di Fabrizio De André.
Antonella Ruggiero negli anni ha mostrato la sua curiosità sperimentando diverse forme sonore e artistiche. Dopo il percorso con i Matia Bazar, durato quattordici anni e una pausa di sette anni, l’artista ha ripreso la sua attività nel 1996, spaziando dalla musica sacra al jazz, passando per la musica ebraica, portoghese, orientale e della tradizione popolare. Recentemente, ha pubblicato un cofanetto con 6 cd, dal titolo “Quando facevo la cantante”, contenente 115 brani registrati dal 1996 ad oggi, con varie formazioni, dove affronta differenti stili musicali: sessanta di questi brani non sono stati mai pubblicati precedentemente. Francesco Buzzurro è uno dei più apprezzati e poliedrici chitarristi italiani, votato dalla rivista di settore Musica Jazz come uno dei più talentuosi del panorama internazionale. È stato eletto “Miglior chitarrista Jazz” dalla rivista Guitar Player Magazine, ed è apprezzato in tutto il mondo per il suo approccio “orchestrale” alla chitarra e uno stile trasversale che fonde il mondo classico con il jazz e la musica popolare. Biglietti da 10 a 15 euro Info biglietti 0731 206888 oppure www.fondazionepergolesispontini.com – www.vivaticket.it
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