Il Teatro Pergolesi non si ferma

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Il Teatro Pergolesi non si ferma
Il Teatro Pergolesi non si
ferma
Jesi (An), 30 aprile 2020 – Sabato 2 maggio dalle ore 21 e per
le 48 ore successive, in streaming gratuito sul sito della
Fondazione Pergolesi Spontini, è di scena il divertimento con
gli intermezzi “Livietta e Tracollo” di Pergolesi, dal
Festival Pergolesi Spontini 2010. Il Teatro Pergolesi non si
ferma e propone ogni settimana, in collaborazione con Unitel,
le opere di Pergolesi e di Spontini registrate a Jesi.

Ancora una proposta online dedicata al pubblico del Teatro
Pergolesi e a tutti coloro che amano la musica e l’opera
lirica. Sospesa l’attività teatrale per effetto delle misure
di contenimento del Covid-19, la Fondazione Pergolesi Spontini
non si ferma e continua a promuovere la bellezza
dell’esperienza artistica, attraverso le sue pagine social ed
il proprio sito internet. Tra gli appuntamenti più attesi, c’è
la trasmissione in streaming gratuito per 48 ore, ogni
settimana, di alcune tra le opere di Pergolesi e di Spontini
registrate a Jesi in occasione delle scorse edizioni del
Festival Pergolesi Spontini; si tratta di allestimenti di
successo, registrati in dvd da Unitel che gentilmente ne ha
concesso la messa in onda.
Il Teatro Pergolesi non si ferma
Dopo “La serva padrona” di Pergolesi, “La fuga in maschera” di
Gaspare Spontini, e “Il prigionier superbo” di
Pergolesi, sabato 2 maggio dalle ore 21 e per le 48 ore
successive va in onda “Livietta e Tracollo” di Pergolesi,
intermezzi comici registrati nel giugno 2010 al Teatro
Pergolesi di Jesi in occasione delle Celebrazioni per i 300
anni del compositore jesino.

La                     trasmissione                         sul
sito www.fondazionepergolesispontini.com/diretta-streaming/

Prossimi appuntamenti saranno venerdì 8 maggio ore 21 “Adriano
in Siria” di Pergolesi, venerdì 15 maggio ore 21 “Il
Flaminio”    di   Pergolesi,     venerdì    22   maggio    ore
21 “L’Olimpiade” di Pergolesi, venerdì 29 maggio ore 21 “Lo
frate ‘nnamorato” di Pergolesi, sabato 6 giugno ore 21 “La
Salustia” di Pergolesi.

L’operina “Livietta e Tracollo” su libretto di Tommaso Mariani
e musica di Giovanni Battista Pergolesi, è andata in scena al
Teatro Pergolesi di Jesi il 10 giugno 2010, come accadeva nel
Settecento, con i due intermezzi programmati tra un atto e
l’altro del dramma per musica “Adriano in Siria”, sempre di
Pergolesi. Nuovo l’allestimento della Fondazione Pergolesi
Spontini, con la regia del madrileno Ignacio García, le scene
di Zulima Memba del Olmo, i costumi di Patricia Toffolutti.
Ottavio Dantone dirigeva l’Accademia Bizantina e un cast di
voci specializzate nel repertorio barocco: Monica Bacelli nel
ruolo di Livietta e Carlo Lepore in quello di Tracollo.
Rappresentati per la prima volta al Teatro San Bartolomeo
Napoli il 25 ottobre 1734, gli intermezzi “Livietta e
Tracollo” conobbero un successo europeo grazie alla
circolazione dei cantanti che lo misero nel loro repertorio:
dal 1743 venne rappresentato, tra l’altro, ad Amburgo, Praga,
Lipsia, Dresda, Madrid, Vienna, Braunschweig, Parigi,
Barcellona e Copenaghen. Il libretto ripropone il tema dei
travestimenti, motivo di giochi linguistici, dialettismi e
Il Teatro Pergolesi non si ferma
comiche storpiature: Tracollo, da pessimo ladro qual è, tenta
invano di imbrogliare Livietta, presentandosi sempre camuffato
e puntualmente smascherato dalla astuta ragazza. Tuttavia,
nonostante la completa inverosimiglianza del plot, i due
finiranno per giurarsi eterno amore…

Si chiude un’edizione di
successo    del    Festival
Pergolesi Spontini
Jesi (AN), 1 ottobre 2019 – XIX Festival Pergolesi Spontini,
si chiude un’edizione di successo con + 131% di incassi e +
14% di spettatori sul 2018. Oltre 5000 le presenze, 150 gli
artisti, 31 gli eventi, 10 i luoghi di spettacolo.

Annunciato il tema dell’edizione 2020: “Tu sei meraviglia”.

Oltre 5000 presenze di pubblico (+14% sul 2018) e l’aumento
del 131% degli incassi di biglietteria sono i ‘numeri’ del XIX
Il Teatro Pergolesi non si ferma
Festival Pergolesi Spontini, rassegna internazionale a cura
della Fondazione Pergolesi Spontini e con la direzione
artistica di Cristian Carrara, che si è conclusa domenica
scorsa, 29 settembre, tra opere concerti ed eventi intorno al
tema “Futuro. Infinito”.

È stato un successo l’edizione 2019 che in 24 giorni ha
portato in scena 150 artisti in 31 spettacoli e in 10 luoghi –
tra Jesi, Maiolati Spontini e cittadine della Vallesina – con
1 prima mondiale, 3 prime assolute e 6 percorsi suggeriti al
pubblico: “Al Festival con mamma e papà”, “Vivaldi e
Pergolesi”, “Virtuosismo classico”, “Dal jazz ai confini del
pop”, “Non solo musica” e i “Concerti in cantina”.
L’inaugurazione il 31 agosto, con la prima rappresentazione
della versione italiana dell’opera “Aucassin et Nicolette”
scritta da Mario Castelnuovo-Tedesco nel 1938.

Tar gli spettatori dell’edizione 2019, molti hanno assistito
per la prima volta al Festival Pergolesi Spontini; il 12% del
pubblico è stato composto da giovani e giovanissimi (da 0 a 26
anni) e da famiglie che hanno acquistato il biglietto Family.
Forte la presenza di pubblico da Jesi e dal territorio, da
registrare – inoltre – presenze da tutte le Marche e da varie
regioni d’Italia, da nord a sud. Tra le presenze
internazionali, sono giunti spettatori dal Belgio, Germania,
Svizzera, Giappone e Olanda. In tanti hanno acquistato i
carnet proposti e hanno assistito a più di un appuntamento.

Appuntamento dunque al 2020 con l’edizione numero 20 che si
terrà a Jesi e dintorni il prossimo mese di settembre. La
Fondazione Pergolesi Spontini ne annuncia oggi il titolo: “Tu
sei meraviglia”.
Il Teatro Pergolesi non si ferma
Antonella    Ruggiero     al
Festival Pergolesi Spontini
Jesi (AN), 27 settembre 2019 – Sabato 28 settembre alle ore
21, Antonella Ruggiero, tra le voci più intense del panorama
musicale italiano, in concerto al Teatro Pergolesi di Jesi in
duo con il chitarrista Francesco Buzzurro.

Alle ore 18, sempre per il XIX Festival Pergolesi Spontini,
appuntamento con il concerto “Popularia Aurea” con Mauro Bibbò
flauto, Piero Viti chitarra, voci recitanti Elettra Zeppi e
Patrizio Rispo.

Sabato 28 settembre alle ore 21, Antonella Ruggiero, tra le
voci più intense e suggestive del panorama musicale italiano,
sarà in concerto al Teatro Pergolesi di Jesi in duo con il
chitarrista agrigentino Francesco Buzzurro, straordinario
“uomo orchestra” con cui la cantante genovese condivide una
visione della musica priva di confini. Nel corso della serata
i due artisti proporranno alcuni tra i più grandi successi
della cantante, ma anche brani della canzone d’autore
Il Teatro Pergolesi non si ferma
italiana, dando vita a intrecci sonori resi unici da grande
libertà interpretativa e dall’improvvisazione. Il concerto è
organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini nell’ambito
del XIX Festival Pergolesi Spontini, in programma fino al 29
settembre nella città di Jesi e in Vallesina intorno al tema
“Futuro.Infinito”.

Il concerto si apre con “Film Suite”, brano strumentale su
musiche di Morricone, Rota, Nyman, Bachalov, e prosegue
con “Amore lontanissimo”, la canzone che nel 1998 segnò il
ritorno della Ruggiero, come solista, sul palcoscenico del
Festival di Sanremo, vincendo il secondo posto. Tra gli assoli
di virtuosismo chitarristico, sarà eseguito anche il “Nessun
dorma” dalla “Turandot” di Giacomo Puccini.

La serata alterna grandi successi della carriera della
Ruggiero con i classici della canzone d’autore, italiani ed
internazionali. Tra le hit più popolari interpretate ai tempi
dei Matia Bazar, la Ruggiero propone “Stasera che sera” (A.
Stellita, C. Marrale, P. Cassano), la celeberrima “Vacanze
romane” (G. Golzi, C. Marrale) Premio della Critica al
Festival di Sanremo 1983, “Ti sento” (A. Stellita, C. Marrale,
S. Cossu), “Cavallo bianco” (A. Stellita, C.Marrale,
P.Cassano). Della carriera solistica, canta “Echi
d’infinito” di Kaballà-Venuti terza classificata al Festival
di Sanremo 2005. In scaletta, anche, “Tornerai” composta nel
1936 da Dino Olivieri con le parole di Nino Rastelli, “Blue
Moon / Luna Malinconica” scritta nel 1934 da Richard Rodgers e
Lorenz Hart, “Ma se ghe penso” storica canzone in lingua
genovese di Mario Cappello e Attilio Margutti, “Caravan” tra i
più celebri brani di Duke Ellington, “Alfonsina y el
mar” scritta negli anni ‘60 dagli argentini Ariel Ramirez e
Felix Luna, “Gracias a la vida” canzone del 1966 di Violeta
Parra, “Amapola” del 1924 di Jose Maria Lacalle, e
l’intensa “Canzone dell’amore perduto” di Fabrizio De André.

Antonella Ruggiero negli anni ha mostrato la sua curiosità
sperimentando diverse forme sonore e artistiche. Dopo il
Il Teatro Pergolesi non si ferma
percorso con i Matia Bazar, durato quattordici anni e una
pausa di sette anni, l’artista ha ripreso la sua attività nel
1996, spaziando dalla musica sacra al jazz, passando per la
musica ebraica, portoghese, orientale e della tradizione
popolare. Recentemente, ha pubblicato un cofanetto con 6 cd,
dal titolo “Quando facevo la cantante”, contenente 115 brani
registrati dal 1996 ad oggi, con varie formazioni, dove
affronta differenti stili musicali: sessanta di questi brani
non sono stati mai pubblicati precedentemente.

Francesco Buzzurro è uno dei più apprezzati e poliedrici
chitarristi italiani, votato dalla rivista di settore Musica
Jazz come uno dei più talentuosi del panorama internazionale.
È stato eletto “Miglior chitarrista Jazz” dalla rivista Guitar
Player Magazine, ed è apprezzato in tutto il mondo per il suo
approccio “orchestrale” alla chitarra e uno stile trasversale
che fonde il mondo classico con il jazz e la musica popolare.

Sempre sabato 28 settembre, alle ore 18, al Teatro Pergolesi
di Jesi, il XIX Festival pergolesi Spontini propone il
concerto “Popularia Aurea”, in collaborazione e con il
contributo di Associazione Circolo Ernesto Nathan Jesi,
Collegio Circoscrizionale MM.VV.Marche Grande Oriente
d’Italia. Suonano Mauro Bibbò flauto traverso e Piero
Viti chitarra, voci recitanti Elettra Zeppi e Patrizio Rispo,
regia di Elettra Zeppi. Lo spettacolo, partendo da Bach con un
sinuoso percorso artistico fino alla musica moderna unitamente
al pensiero filosofico antropocentrico, unisce in un progetto
comune il cuore e la mente. La musica barocca è stata
l’ispirazione di un grande musicista Heitor Villa Lobos per
comporre le famose “Bachianas”, di cui all’interno del
concerto viene eseguita la N° 5 “Aria” o “Cantilena”,secondo
la denominazione mitteleurpea o sudamericana, che è ispirata
proprio all’ ”Aria sulla quarta corda” di J.S.Bach. Villa
Lobos ha sviluppato una sorta di musica classica brasiliana,
in cui, pur mantenendo la struttura formale e l’atmosfera
Bachiana, viene instillato al suo interno lo spirito
Il Teatro Pergolesi non si ferma
segnatamente sudamericano più popolare ma contemporaneamente
molto onirico e più passionale. A seguire una serie di autori
che, come Villa Lobos, hanno intrecciato musica popolare e
classica, tanto da portare ad un livello intellettuale delle
opere popolari come, Bèla Bartòk, con le “Danze popolari
rumene”, Astor Piazzolla ha fatto del tango un’opera
intellettuale degna di entrare nelle migliori sale da concerto
attraverso La sua “Histoire tango” in cui declina tutto l’iter
temporale del tango dimostrando una particolare perizia nella
composizione molto ispirata seppur relativamente semplice.
Termina il viaggio musicale nella musica ispirata alla cultura
popolare con la “Fantasie brillante sur Carmen” di F.Borne
sull’opera “Carmen” di George Bizet che esalta la tecnica
musicale, l’ispirazione è l’emblema della forza e della
felicità, a cui viene abbinata proprio il pensiero di Gaetano
Filangieri che è riuscito a trasmettere il concetto di
felicità come bene comune e farlo inserire nella costituzione
americana attraverso l’intercessione di Benjamin Franklin,
Epicuro, lettera sulla felicità a Meneceo, Giordano Bruno che,
a causa della sua teoria sulla presenza in ogni uomo e in ogni
essere vivente della “Scintilla divina” ha subìto un fatale
processo terminato con la sua messa al rogo e Tommaso
Campanella che ha teorizzato una fantastica “Città del sole”
in cui tutti vivevano in pace e d’accordo. È un progetto
particolarmente simbolico, in cui la musica viaggia tra una
serie di simboli musicali e intellettuali, con una inattesa
architettura simbolica sul Tetraktis pitagorico che fa da
sfondo a tutta l’azione musicale e scenica.

Info 0731 206888 oppure www.fondazionepergolesispontini.com
Carmen,    dove    sono    le
emozioni” per il 19° Festival
Pergolesi Spontini
Jesi (AN), 24 settembre 2019 – Con “Banco di scena” e “Opera
H” il melodramma entra nel mondo della scuola, della
disabilità e del disagio sociale. Venerdì 27 settembre debutta
al Teatro Pergolesi di Jesi lo spettacolo “Carmen, dove sono
le emozioni” per il XIX Festival Pergolesi Spontini.

Venerdì 27 settembre ore 21 debutta al Teatro Pergolesi di
Jesi per il XIX Festival Pergolesi Spontini il nuovo Social
Opera della Fondazione Pergolesi Spontini, uno spettacolo in
cui l’opera lirica incontra il mondo dell’educazione e della
disabilità (ingresso 1 euro).

Lo spettacolo, dal titolo “Carmen, dove sono le emozioni”, è
ispirato all’opera Carmen di Bizet e vede in scena
la compagnia OperaH, un gruppo di dieci persone con disabilità
fisica/intellettiva, sul palcoscenico al termine del
laboratorio teatrale condotto dal regista Gianfranco Frelli, e
da Sara Lippi esperta di espressività corporea. L’iniziativa,
realizzata con il contributo di A.S.P. Ambito 9 – Comune di
Jesi ed in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età
Adulta ASUR MARCHE AV2- JESI, COOSS Marche, Teatrococuje.it,
Rugby Jesi?70 , Nuovo Spazio Studio Danza, coinvolge in
maniera attiva anche gli studenti delle scuole partecipanti al
progetto di Alternanza Scuola-Lavoro “Banco di scena” nato da
una idea di Massimo Ippoliti, titolare della cattedra di
discipline plastiche presso il Liceo artistico “Mannucci”, e
di Paolo F. Appignanesi, responsabile produzione della
Fondazione Pergolesi Spontini. Nella messa in scena al Teatro
Pergolesi, gli studenti del Liceo Artistico “E. Mannucci” si
occupano dell’ideazione, realizzazione e montaggio delle
scenografie,     gli    studenti    dell’I.I.S.     “Marconi
Pieralisi” realizzano costumi e light design, gli studenti
del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” collaborano alla
regia e realizzano un piano di comunicazione per la promozione
dell’evento.

“Banco di scena” e “Opera H” sono due delle numerose attività
del progetto “Social Opera” della Fondazione Pergolesi
Spontini, un percorso che da anni promuove il melodramma nel
mondo della scuola, della disabilità e del disagio sociale di
Jesi e della Vallesina. Social Opera 2019 è un progetto
sostenuto    da   Fondo    di   Beneficenza     Intesa    San
Paolo e Caterpillar Hydraulics Italia Srl.

“Banco di scena” è un innovativo progetto di Alternanza
Scuola-Lavoro destinato ai ragazzi del terzo e del quarto anno
delle scuole della città. Organizzato dalla Fondazione
Pergolesi Spontini in collaborazione con i tre Istituti, il
progetto prevede l’attivazione di quattro corsi di formazione
paralleli: in scenografia e scenotecnica per i ragazzi
dell’Artistico, in sartoria teatrale per gli studenti
dell’indirizzo “Moda” e in illuminotecnica per gli studenti
dell’indirizzo “Elettronica” del “Pieralisi Marconi”, e in
drammaturgia, regia e comunicazione per gli allievi del
Classico. Il progetto si propone di offrire agli studenti
opportunità formative di alto e qualificato profilo volte a
valorizzare il curriculum scolastico, offrendo un orientamento
per le scelte in campo universitario e l’acquisizione di
competenze spendibili nel mercato del lavoro. I quattro corsi
si sviluppano in lezioni teoriche e pratiche al Teatro
Pergolesi, nel Laboratorio Scenografico della Fondazione e
nella Sartoria Teatrale dello stesso Teatro. Le lezioni sono
tenute da maestranze tecniche e qualificati operatori della
Fondazione e del territorio. Al termine del percorso
formativo, i ragazzi collaborano alla messa in scena dello
spettacolo “Carmen, dove sono le emozioni”.
“Banco di scena” nasce nel 2014 come corso di formazione in
scenografia teatrale e scenotecnica per gli studenti del Liceo
Artistico di Jesi. Il successo di questa esperienza ha
indirizzato la Fondazione ad estendere i corsi di formazione,
coinvolgendo l’intera filiera produttiva del Teatro Pergolesi,
dall’ideazione ed organizzazione dello spettacolo fino alla
sua realizzazione finale. Nel 2018, sono così entrate a far
parte del progetto per la prima volta Liceo Classico “Vittorio
Emanuele II” e I.I.S. “Marconi Pieralisi” di Jesi, con
apposite convenzioni triennali.

PERGOLESI SPONTINI

FESTIVAL 19° EDIZIONE

“FUTURO.INFINITO”

VENERDÌ 27 SETTEMBRE 2019, ORE 21

JESI, TEATRO G.B. PERGOLESI

Dedicato ed Enrico e Cristiano

“CARMEN” DOVE SONO LE EMOZIONI

Social Opera

regia Gianfranco Frelli

assistente alla regia Milena Gregori e Adelaide Cascia

espressività    corporea    Sara    Lippi,           Federica
Palazzi e Beatrice Guerri (assistenti)

educatori Mariano Fagioli, Chiara Riccetto (Cooss Marche)
Compagnia “Operah” (laboratorio di teatralità 2018-2019 – VIII
edizione): Chiara Scortichini, Alessandro Coppari, Daniele
Marcellini, Nicola Bartolucci, Emanuele Gonnelli, Cristopher
Balercia, Valentino Campana, Maria Rita Di Palma, Eva Palomba,
Lorenzo Cantarini

E con la partecipazione degli allievi del Teatrococuje.it e
dei giocatori della squadra di Rugby Jesi?70

Nuovo Spazio Studio Danza: Maria Laura Berti, Lorenzo
Cardinali, Gloria Cerioni, Martina Copparoni, Yeta Gashi,
Carolina Mecarelli, Siria Maiolatesi, Maria Vittoria Milletti,
Kayl Polidori, Alessia Scarponi, Elisa Staffolani. Maestre
responsabili: Beatrice Guerri, Mariella Strappa.

Il progetto “OperaH” è realizzato con il contributo di A.S.P.
– Ambito 9 – Comune di Jesi

in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta
ASUR MARCHE AV2- JESI, COOSS Marche

Nell’ambito del Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro “Banco di
Scena” VI edizione

scene e attrezzeria realizzati dagli studenti del Liceo
Artistico “E. Mannucci” di Jesi

Alessia Carloni, Cristina Albanesi, Dario Bocchini, Matteo
Ausili, Alessio Gomez Molina, Sofia Tomassoni, Arianna
Moretti, Margherita Belegni, Davide Bongiovanni, Federico
Marcucci, Francesco Filonzi, Nicolò Donati coordinati da
Benedetta Trani Gatti, Ilaria Sebastianelli, Marco Carosati,
Maria Cristina Ponzetti e Massimo Ippoliti;

costumi realizzati dagli studenti dell’Istituto d’Istruzione
Superiore “Marconi Pieralisi” di Jesi

Rebecca Bartolomeoli, Jhoshly Marcelloni Gregori, Nataly B
Gomez, Tanya Flagiello coordinati da Roberta Fratini, Sara
Pitocco e Sonia Marini;

disegno luci realizzato dagli studenti dell’Istituto
d’Istruzione Superiore “Marconi Pieralisi” di Jesi:

Gabriele Vignaroli, Lorenzo Mancini, Teo Conigli, Francesco
Nitrati, Alessandro Scolpati, Nicola Pieralisi, Andrea Galli,
Nicholas   Becci,   Manuel   Garofoli  coordinati    da
Simone Caproli, Alessandro Ganzetti e Paolo Marmorano;

comunicazione a cura degli studenti del Liceo Classico
“Vittorio Emanuele II” di Jesi

Beatrice Filippucci, Camilla Caldarigi, Elena Santoni,
Eleonora Giampieri, Elisa Sabbatini, Eugenia Coltorti, Matilde
Possanzini, Sofia Fioretti, Veronica Mignanelli, Linda
Bellagamba coordinati da Gianfranco Frelli e Federico Lecchi.

Immagini Gianfranco Frelli e Adelaide Cascia

Elettricisti/fonici Marco Scattolini, Roberto Valentini

Macchinisti Marco Gagliardini, Paolo Fenucci

Tecnico video Mario Spinaci

Social Opera 2019 è un progetto sostenuto da

FONDO DI BENEFICENZA INTESA SAN PAOLO
CATERPILLAR HYDRAULICS ITALIA SRL

Due nuovi appuntamenti al
Festival Pergolesi Spontini
Jesi (AN), 21 settembre 2019 – Domenica 22 settembre due
appuntamenti per il XIX Festival Pergolesi Spontini: ore 11 il
Wine Opera “Frivolezza” in cantina presso Colonnara a
Cupramontana tra lirica e vino, alle ore 17 al Teatro
Pergolesi il musical “Into the woods” sulle più celebri fiabe
dei Fratelli Grimm, adatto a tutta la famiglia.

Due nuovi appuntamenti per il XIX Festival Pergolesi Spontini
nella giornata di domenica 22 settembre.

Alle ore 11 presso     l’azienda Colonnara di Cupramontana si
tiene il terzo ed      ultimo dei concerti dal titolo “Wine
opera” che abbinano    la magia delle campagne marchigiane e il
gusto del Verdicchio   alla piacevolezza della musica con le più
celebri arie d’opera intorno al tema della “Frivolezza”
eseguire da giovani solisti accompagnati al pianoforte da
Marta Tacconi. Il concerto si terrà in cantina, posti a
disposizione esauriti. Le voci sono quelle di Andrea Tabili,
Luca Giorgini, Martina Rinaldi, Katia Di Munno, Margherita
Hibel, Lucia Conte, Linwei Guo, Anastasiia Petrova, Joanna
Lewinska, le musiche tratte da opere di Mozart, Rossini,
Donizetti, Verdi, Gounod, Bizet, Delibes, Mascagni, Bernstein.
Al termine del concerto visita guidata della cantina e
degustazione di Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C., in
collaborazione con Istituto Marchigiano di Tutela Vini.
L’evento è promosso da Fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale: l’Europa investe nelle zone rurali, con il sostegno di
Unione Europea, Stato Italiano, Regione Marche, Leader, GAL
Colli Esini – San Vicino.

Alle ore 17 al Teatro Pergolesi di Jesi c’è “Into the
woods”, dal capolavoro di Stephen Sondheim, un classico
del musical teatrale adatto anche ai bambini che omaggia
alcune delle più celebri fiabe dei fratelli Grimm,
protagonista la Bernstein School of Musical Theater, prima
Accademia di Musical Theater in Italia. Il libretto di James
Lapine è proposto nella versione italiana di Andrea Ascari; la
regia à di Mauro Simone, la direzione musicale di Farrell.

“Into the woods” (titolo italiano: “C’era una volta”) è
un’avventura magica e fantasiosa, durante il quale i
protagonisti delle fiabe, ma anche il giovane pubblico,
potranno esplorare da vicino temi legati alla sofferenza del
crescere, alle responsabilità personali e ai valori morali e
sociali con cui inevitabilmente ognuno di noi deve fare i
conti. Questo particolare mondo delle fiabe è diverso da
quello a cui siamo abituati: è un mondo in cui le perfide
sorellastre non sono affatto brutte e le persone belle possono
essere cattive, un mondo in cui le domande secche non hanno
risposte facili e il lieto fine da tutti sperato non è
scontato.
Un fornaio senza bambini e sua moglie – gli unici due
personaggi che non sono tratti da alcuna fiaba e sui quali
pende la maledizione di una strega malvagia – attraversano il
bosco sperando di liberarsi dal malefico incantesimo. La loro
storia è il filo rosso che lega insieme tutti gli altri
racconti: ed è proprio questa la particolarità del musical.
Tra divertenti ricerche di principesse smarrite nei boschi,
incontri animali, scalate fino al cielo, elementi magici e
oggetti da scovare, i personaggi coinvolti affronteranno le
loro paure e daranno voce ai loro desideri più nascosti.

Biglietti da 10 a 30 euro. Ridotto famiglia (2 bambini e due
adulti) da 20 a 50 euro.

Info            biglietti              0731            206888
oppure www.fondazionepergolesispontini.com – www.vivaticket.it

Alice, “Art et Décoration” al
Festival Pergolesi Spontini
Jesi (AN), 20 settembre 2019 – Un’icona della musica italiana
ed europea, Alice, accompagnata al pianoforte da Michele
Fedrigotti, sabato 21 settembre ore 21 al Teatro Pergolesi di
Jesi nel concerto “Art et Décoration” per il XIX Festival
Pergolesi Spontini.

Un’icona della musica italiana ed europea, Alice, accompagnata
al pianoforte da Michele Fedrigotti, in un’interpretazione sul
filo della delicatezza degli spartiti che anticiparono la
forma-canzone nel genio di Satie, Fauré, Montsalvage, Sadero,
Hahn, Gurney, Ravel, Villa-Lobos. È il programma del
concerto “Art et Décoration”, in programma sabato 21 settembre
ore 21, al Teatro Pergolesi di Jesi per il XIX Festival
Pergolesi Spontini.

Dalla canzone leggera degli esordi all’imprevisto trionfo
sanremese, nel 1981 con “Per Elisa”, dal sodalizio con Franco
Battiato alla evoluzione internazionale che l’ha portata a
collaborare con musicisti di rango mondiale, la carriera di
Carla Bissi alias Alice è quella di una cantautrice alla
perenne ricerca della “realtà oltre l’apparenza”. Il tema del
viaggio, con tutte le implicazioni che esso comporta, ricorre
spesso nella sua poetica, e così è nel programma al centro del
concerto, caratterizzato da un viaggio attraverso l’origine
della canzone con brani di confine, chansons, songs e melodie
di compositori di fine Ottocento e primi Novecento. Insieme ad
un musicista di grande spessore come il M° Fedrigotti, Alice
propone una musica composta da ingredienti colti e popolari,
che evoca la piacevolezza gaia e confortevole delle ore
dedicate al divertimento e al riposo, nell’aspirazione ad
un’arte, per dirla come Matisse, “che non tratti alcun tema
preoccupante o angoscioso… qualcosa di analogo ad una buona
poltrona”. Era la “musica d’arredamento”, intesa da Satie come
arte che non era più necessario ascoltare “tenendo la testa
tra le mani”.

Il programma della serata si apre con Gnossienne N. 1 piano
solo e la Gymnopédie n. 1 di Erik Satie; per voce e canto,
sono le Trois mélodies scritte dal compositore francese su
versi di JoséPatricio Contamine de Latour: “Les angels”,
“Sylvie”, ed “Elégie”; in scaletta, sempre di Satie, l’”Air du
poète” su versi di Léon Paul Fargue, “Spleen”, “Daphénéo” su
testi di Mimi Godebska, l’ “Air Du Rat”, la “Chanson” su versi
di J.P. Contamine de Latour, e ancora Gnossienne n. 4 e
Gnossienne n. 5. Di Gabriel Fauré sono la “Chanson d’amour”
(testo di Armand Silvestre), la “Barcarolle” (testo di Marc
Monnier), “Après un reve” (testo di Romain Bussine), “Adieu”
su versi di Charles Jean Gradmougin; di Xavier Montsalvage, la
“Cancion de cuna para dormir a un negrito” (testo di Ildefonso
Pereda Valdes) e “Irish Lullaby” (testo di Afred Perceval
Graves”, di Geni Sadero – il nome d’arte di Eugenia Scarpa –
“Era la vo (Berceuse sicilienne). In scaletta anche
“L’énamourée” (Theodore de Banville / Reynaldo Hahn), “Neere”
(Leconte de Lisle / Reynaldo Hahn), “Sleep” (John Fletcher /
Ivor Gurney), “Là-bas, vers l’église” di Maurice Ravel, “Adeus
Ema” di Heitor Villa-Lobos, “Down by the Salley Gardens” e
“Down east” di Ivor Gurney su versi di William Butler Yeats,
“L’heure exquise” di Reynaldo Hahn su versi di Paul Verlaine.

Il Festival Pergolesi Spontini prosegue domenica 22 settembre
ore 11 con il concerto “Wine opera” dedicato al Tema della
Frivolezza, presso l’azienda Colonnara a Cupramontana (i posti
limitati dentro la cantina aziendale sono già esauriti) e
alle ore 17 al Teatro Pergolesi di Jesi con il musical
teatrale “Into the woods”, dal capolavoro di Stephen Sondheim,
un classico adatto anche ai bambini che omaggia alcune delle
più celebri fiabe dei fratelli Grimm, protagonista la
Bernstein School of Musical Theater.
Biglietti da 10 a 15 euro.

Info            biglietti              0731             206888
oppure www.fondazionepergolesispontini.com – www.vivaticket.it

Il violoncello barocco di
Gaetano Nasillo al Festival
Pergolesi Spontini
Jesi (AN), 18 settembre 2019 – Giovedì 19 settembre ore 21 la
piccola Chiesa degli Aroli di Monsano, un gioiello
dell’architettura romanica immerso tra gli olivi, accoglie il
violoncello barocco di Gaetano Nasillo in concerto con Anna
Fontana e Sara Bennici con le sonate napoletane di Pergolesi,
Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti, Supriani, per il
XIX Festival Pergolesi Spontini.

Giovedì 19 settembre ore 21 alla Chiesa degli Aroli di Monsano
il violoncellista Gaetano Nasillo, tra i più acclamati
violoncellisti che si occupano di esecuzione su strumenti
originali, propone – con Anna Fontana al clavicembalo e Sara
Bennici al violoncello – il concerto “Nel giardino di
Partenope”, con le sonate napoletane per violoncello (musiche
di Pergolesi, Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti,
Supriani), in uno degli eventi del XIX Festival Pergolesi
Spontini.

La grande stagione del Barocco a Napoli, durante tutto il
Settecento, non ha prodotto soltanto un nuovo linguaggio per
il teatro d’opera, ma anche musica strumentale di notevole
rilievo. La presenza di un’importante scuola per gli strumenti
ad arco determinò anche lo sviluppo della letteratura per
violoncello, usato ora in veste solistica e virtuosistica
invece di limitarsi all’esecuzione del basso continuo. Il
concerto “Nel giardino di Partenope” dà conto di questo
capitolo affascinante e poco conosciuto della storia della
musica strumentale in Italia.

Dopo il successo dei “Concerti Napoletani per violoncello”,
registrati con Ensemble 415 (Zig Zag Territoires), Gaetano
Nasillo chiude il cerchio con una collezione di Sonate della
scuola violoncellistica napoletana, in un’ideale prosecuzione
del progetto precedente. Il programma della serata fornisce un
affascinante panorama del repertorio napoletano per lo
strumento, dalla sua apparizione alla fine del XVII secolo
fino alla seconda metà del XVIII secolo. Con un buon
equilibrio tra esponenti di spicco della scuola partenopea
(Pergolesi, Porpora) e violoncellisti-compositori ancora poco
conosciuti: Salvatore Lanzetti (di cui Nasillo ha inciso un cd
monografico delle Sonate op.1, vincitore del Premio Amadeus),
Francesco Alborea, Giulio di Ruvo, Francesco Supriani ed altri
ancora, i quali dettarono nuovi standard tecnico – espressivi
del violoncello che definiranno lo sviluppo del repertorio
successivo, anche grazie al successo che tali virtuosi ebbero
in Francia e in Inghilterra. Di Giovanni Battista Pergolesi
verrà eseguita la “Sinfonia à Violongello Solo in Fa
maggiore” nei tempi Comodo – Allegro – Adagio – Presto.

Gaetano Nasillo suona un violoncello Antonio Ungarini
(Fabriano 1750). Sara Bennici suona un violoncello Barak
Norman costruito a Londra nel 1710.
Biglietti da 10 a 15 euro.

Info            biglietti              0731             206888
oppure www.fondazionepergolesispontini.com – www.vivaticket.it

Pergolesi Spontini Festival
continua
Jesi (AN), 18 settembre 2019 – Giovedì 19 settembre ore 21 la
piccola Chiesa degli Aroli di Monsano, un gioiello
dell’architettura romanica immerso tra gli olivi, accoglie il
violoncello barocco di Gaetano Nasillo in concerto con Anna
Fontana e Sara Bennici con le sonate napoletane di Pergolesi,
Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti, Supriani.

Giovedì 19 settembre ore 21 alla Chiesa degli Aroli di Monsano
il violoncellista Gaetano Nasillo, tra i più acclamati
violoncellisti che si occupano di esecuzione su strumenti
originali, propone – con Anna Fontana al clavicembalo e Sara
Bennici al violoncello – il concerto “Nel giardino di
Partenope”, con le sonate napoletane per violoncello (musiche
di Pergolesi, Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti,
Supriani), in uno degli eventi più attesi del XIX Festival
Pergolesi Spontini.

La grande stagione del Barocco a Napoli, durante tutto il
Settecento, non ha prodotto soltanto un nuovo linguaggio per
il teatro d’opera, ma anche musica strumentale di notevole
rilievo. La presenza di un’importante scuola per gli strumenti
ad arco determinò anche lo sviluppo della letteratura per
violoncello, usato ora in veste solistica e virtuosistica
invece di limitarsi all’esecuzione del basso continuo. Il
concerto “Nel giardino di Partenope” dà conto di questo
capitolo affascinante e poco conosciuto della storia della
musica strumentale in Italia.

Dopo il successo dei “Concerti Napoletani per violoncello”,
registrati con Ensemble 415 (Zig Zag Territoires), Gaetano
Nasillo chiude il cerchio con una collezione di Sonate della
scuola violoncellistica napoletana, in un’ideale prosecuzione
del progetto precedente. Il programma della serata fornisce un
affascinante panorama del repertorio napoletano per lo
strumento, dalla sua apparizione alla fine del XVII secolo
fino alla seconda metà del XVIII secolo. Con un buon
equilibrio tra esponenti di spicco della scuola partenopea
(Pergolesi, Porpora) e violoncellisti-compositori ancora poco
conosciuti: Salvatore Lanzetti (di cui Nasillo ha inciso un cd
monografico delle Sonate op.1, vincitore del Premio Amadeus),
Francesco Alborea, Giulio di Ruvo, Francesco Supriani ed altri
ancora, i quali dettarono nuovi standard tecnico – espressivi
del violoncello che definiranno lo sviluppo del repertorio
successivo, anche grazie al successo che tali virtuosi ebbero
in Francia e in Inghilterra. Di Giovanni Battista Pergolesi
verrà eseguita la “Sinfonia à Violongello Solo in Fa
maggiore” nei tempi Comodo – Allegro – Adagio – Presto.

Gaetano Nasillo suona un violoncello Antonio Ungarini
(Fabriano 1750). Sara Bennici suona un violoncello Barak
Norman costruito a Londra nel 1710.

Biglietti da 10 a 15 euro.

Info            biglietti              0731             206888
oppure www.fondazionepergolesispontini.com – www.vivaticket.it
Il    Festival    Pergolesi
Spontini continua in Piazza
delle Monachette a Jesi
Jesi (AN), 16 settembre 2019 – Martedì 17 settembre ore 21 Il
francese Baptiste Herbin, uno dei più importanti giovani
sassofonisti jazz, in concerto con la Colours Jazz Orchestra
in Piazza delle Monachette a Jesi per XIX Festival Pergolesi
Spontini in collaborazione con Jesi Jazz Festival.

Torna il grande jazz sotto le stelle di Jesi per un nuovo
appuntamento del XIX Festival Pergolesi Spontini in
collaborazione con Jesi Jazz Festival 2019.

Martedì 17 settembre ore 21 il palcoscenico di Piazza delle
Monachette accoglie il francese Baptiste Herbin, tra i
migliori giovani sassofonisti jazz, in un concerto esclusivo
con la Colours Jazz Orchestra, formazione nata nel 2002 da
un’idea di Massimo Morganti, trombonista, compositore e
direttore, e che riunisce i migliori musicisti marchigiani. Il
programma è un omaggio ai grandi classici, da “On the sunny
side of the street” di Jimmy McHugh che fu un cavallo di
battaglia di Louis Armstrong, a “Desafinado” di Antonio Carlos
Jobim, tra i brani di bossa nova brasiliana più eseguiti al
mondo. In scaletta, standard jazz tra i più noti come “Strike
up the band”, “I got rhythm – But not for me” e “Summertime”
di George Gershwin, “Silver lining” di Bob Brookmeyer, “Alice
in wonderland” di Sammy Fain, “Skylark” di Hoagy Carmichael,
“Lullaby of Birdland di George Shearing, “Moment’s notice” di
John Coltrane.

Originario di Chartres, Baptiste Herbin è stato allievo di
Riccardo Del Fra al conservatorio di Parigi e si è affacciato
giovanissimo sulla vibrante scena jazzistica della capitale
francese. La sua musica e il suo stile risentono
dell’influenza di Charlie Parker, Cannonball Adderley, Ornette
Coleman, Maceo Parker, John Coltrane, della musica
tradizionale del Madagascar, ma anche di compositori classici
come Debussy, Ravel e Bach. Oltre che nel suo paese si è
esibito in Belgio, Germania, Inghilterra, Italia, Madagascar,
Stati Uniti, Svizzera, Tailandia etc. insieme ad una serie di
musicisti di prim’ordine tra cui di André Ceccarelli, Aldo
Romano, Jeff Tain Watts, Archie Shepp, Glenn Ferris, e molti
altri.

Massimo Morganti, che dirige la big band, è un esperto
trombonista e docente di Conservatorio a Rovigo e Perugia. Ha
lavorato al fianco di artisti come Kenny Wheeler, Bob
Brookmeyer, Fabrizio Bosso, Gianluigi Trovesi e molti altri.

La Colours Jazz Orchestra si è imposta all’attenzione della
critica e del pubblico per le sonorità contemporanee ed
innovative; tra le file dell’orchestra oltre a validi jazzisti
attivi da anni sono presenti giovani musicisti emergenti a
livello nazionale. Suonano: ai sassofoni Simone La Maida,
Maurizio Moscatelli, Filippo Sebastianelli, Antonangelo
Giudice, Marco Postacchini; alle trombe Giorgio Caselli,
Giacomo Uncini, Samuele Garofoli, Luca Giardini; ai tromboni
Luca Pernici, Paolo Del Papa, Carlo Piermartire, Pierluigi
Bastioli; chitarra Luca Pecchia; pianoforte Emilio Marinelli;
contrabbasso Gabriele Pesaresi; batteria Massimo Manzi.

Biglietti da 8 a 15 euro

Antonella    Ruggiero    al
Festival Pergolesi Spontini
(Rimandato                   a       sabato              28
settembre)
Jesi (AN), 14 settembre 2019 – Rimandato a sabato 28 settembre
ore 21 (Teatro Pergolesi di Jesi) il concerto di Antonella
Ruggiero

E’ stato rimandato di due settimane, causa indisposizione
della cantante, il concerto di Antonella Ruggiero che stasera
avrebbe dovuto esibirsi al Teatro Pergolesi di Jesi, insieme
al con il chitarrista Francesco Buzzurro, nell’ambito del XIX
Festival Pergolesi Spontini.

Il concerto sarà recuperato sabato 28 settembre alle ore 21,
sempre al Teatro Pergolesi. I biglietti acquistati o prenotati
resteranno validi. Per informazioni di Biglietteria, tel 0731
206888.

Jesi (AN), 13 settembre 2019 – Sabato 14 settembre alle ore
21, Antonella Ruggiero, tra le voci più intense del panorama
musicale italiano, in concerto al Teatro Pergolesi di Jesi in
duo con il chitarrista Francesco Buzzurro, per il XIX Festival
Pergolesi Spontini.

Sabato 14 settembre alle ore 21, Antonella Ruggiero, tra le
voci più intense e suggestive del panorama musicale italiano,
sarà in concerto al Teatro Pergolesi di Jesi in duo con il
chitarrista agrigentino Francesco Buzzurro, straordinario
“uomo orchestra” con cui la cantante genovese condivide una
visione della musica priva di confini. Nel corso della serata
i due artisti proporranno alcuni tra i più grandi successi
della cantante, ma anche brani della canzone d’autore
italiana, dando vita a intrecci sonori resi unici da grande
libertà interpretativa e dall’improvvisazione. Il concerto è
organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini nell’ambito
del XIX Festival Pergolesi Spontini, in programma fino al 29
settembre nella città di Jesi e in Vallesina intorno al tema
“Futuro.Infinito”.

Il concerto si apre con “Film Suite”, brano strumentale su
musiche di Morricone, Rota, Nyman, Bachalov, e prosegue
con “Amore lontanissimo”, la canzone che nel 1998 segnò il
ritorno della Ruggiero, come solista, sul palcoscenico del
Festival di Sanremo, vincendo il secondo posto. Tra gli assoli
di virtuosismo chitarristico, sarà eseguito anche il “Nessun
dorma” dalla “Turandot” di Giacomo Puccini.

La serata alterna grandi successi della carriera della
Ruggiero con i classici della canzone d’autore, italiani ed
internazionali. Tra le hit più popolari interpretate ai tempi
dei Matia Bazar, la Ruggiero propone “Stasera che sera” (A.
Stellita, C. Marrale, P. Cassano), la celeberrima “Vacanze
romane” (G. Golzi, C. Marrale) Premio della Critica al
Festival di Sanremo 1983, “Ti sento” (A. Stellita, C. Marrale,
S. Cossu), “Cavallo bianco” (A. Stellita, C.Marrale,
P.Cassano). Della carriera solistica, canta “Echi
d’infinito” di Kaballà-Venuti terza classificata al Festival
di Sanremo 2005. In scaletta, anche, “Tornerai” composta nel
1936 da Dino Olivieri con le parole di Nino Rastelli, “Blue
Moon / Luna Malinconica” scritta nel 1934 da Richard Rodgers e
Lorenz Hart, “Ma se ghe penso” storica canzone in lingua
genovese di Mario Cappello e Attilio Margutti, “Caravan” tra i
più celebri brani di Duke Ellington, “Alfonsina y el
mar” scritta negli anni ’60 dagli argentini Ariel Ramirez e
Felix Luna, “Gracias a la vida” canzone del 1966 di Violeta
Parra, “Amapola” del 1924 di Jose Maria Lacalle, e
l’intensa “Canzone dell’amore perduto” di Fabrizio De André.
Antonella Ruggiero negli anni ha mostrato la sua curiosità
sperimentando diverse forme sonore e artistiche. Dopo il
percorso con i Matia Bazar, durato quattordici anni e una
pausa di sette anni, l’artista ha ripreso la sua attività nel
1996, spaziando dalla musica sacra al jazz, passando per la
musica ebraica, portoghese, orientale e della tradizione
popolare. Recentemente, ha pubblicato un cofanetto con 6 cd,
dal titolo “Quando facevo la cantante”, contenente 115 brani
registrati dal 1996 ad oggi, con varie formazioni, dove
affronta differenti stili musicali: sessanta di questi brani
non sono stati mai pubblicati precedentemente.

Francesco Buzzurro è uno dei più apprezzati e poliedrici
chitarristi italiani, votato dalla rivista di settore Musica
Jazz come uno dei più talentuosi del panorama internazionale.
È stato eletto “Miglior chitarrista Jazz” dalla rivista Guitar
Player Magazine, ed è apprezzato in tutto il mondo per il suo
approccio “orchestrale” alla chitarra e uno stile trasversale
che fonde il mondo classico con il jazz e la musica popolare.

Biglietti da 10 a 15 euro

Info           biglietti          0731         206888
oppure       www.fondazionepergolesispontini.com
– www.vivaticket.it
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