Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2019/2022 - ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BELLAGIO Scuola infanzia, primaria e secondaria di I grado ...
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BELLAGIO Scuola infanzia, primaria e secondaria di I grado Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2019/2022
SEZIONE 1 - LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO 1.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio ………………………………. pag. 2 1.2 Caratteristiche principali della scuola …………………………………………. pag. 4 1.3 Ricognizione delle attrezzature e delle risorse strutturali…………………… pag. 7 1.4 Risorse professionali ………………………………………………………………… pag. 8 SEZIONE 2: LE SCELTE STRATEGICHE 2.1 Priorità e obiettivi formativi desunti dal RAV……………………………………… pag. 9 SEZIONE 3: L’OFFERTA FORMATIVA 3.1 Traguardi attesi in uscita. …………………………………………………………….. pag. 10 3.2 Insegnamenti e quadri orari…………………………………………………………… pag. 13 3.3 Curricolo di istituto………………………………………………………………………. pag. 16 3.4 Aree di progettazione didattico-educativa…………………………………………... pag. 17 3.4.1 Area di intervento: Ptof………………………………………………………………. pag. 17 3.4.2 Area di intervento: Nuove tecnologie……………………………………………… pag. 18 3.4.3 Area di intervento: Inclusione scolastica………………………………………… pag. 20 3.4.4 La valutazione degli apprendimenti …………………………………………….. pag. 22 3.4.5 Area di intervento: Valutazione ………………………………………………….. pag. 24 3.5 Iniziative di ampliamento curricolare: progetti d’Istituto…………………….. pag. 28 SEZIONE 4: L’ORGANIZZAZIONE 4.1. Modello organizzativo…………………………………………………………………… pag. 31 4.2. Rapporti con l’utenza e l’ambiente sociale………………………………………. pag. 32 4.3. Piano di formazione del personale docente e ATA …………………………….. pag. 33 2
SEZIONE 1- LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO 1.1. Analisi del contesto e dei bisogni del territorio. Il nostro Istituto opera nel territorio di 6 comuni distinti, tutti appartenenti alla provincia di Como ma disomogenei nella loro configurazione territoriale: Bellagio, Lezzeno, Nesso e Pognana Lario (comuni rivieraschi), Veleso e Zelbio (comuni montani). Una parte della popolazione scolastica affluisce anche da comuni limitrofi. La peculiarità dell’Istituto è la distribuzione sul territorio in diverse piccole sedi, che consente di conservare una dimensione ridotta tale da favorire la conoscenza degli alunni e delle loro famiglie. Nel corso degli anni, tuttavia, tra le diverse sedi si è realizzata una sinergica collaborazione in rete. L’organizzazione è sostenuta dalla collaborazione con le amministrazioni comunali di riferimento. Il territorio usufruisce di un discreto servizio della rete di trasporti pubblici (autolinee e navigazione) ed è sede di numerose attività economiche concentrate soprattutto nel settore terziario. Gli alunni provengono per la maggior parte da famiglie addette ai servizi e alle attività artigianali. La crisi degli ultimi anni ha inciso significativamente sul reddito delle famiglie con l’aumento della disoccupazione e di lavori precari ad eccezione della zona rivierasca del comune di Bellagio, località turistica rinomata a livello internazionale e molto frequentata nel periodo aprile-ottobre. Negli ultimi decenni la zona è stata interessata da una forte immigrazione straniera, in prevalenza proveniente da Marocco, Albania, Polonia, Turchia e Sudamerica. In questo contesto socio-economico eterogeneo gli alunni della scuola presentano situazioni familiari e bisogni socio-culturali molto diversificati. Ciò impone l’attuazione di un’opportuna selezione degli obiettivi, delle attività e delle strategie educative al fine di realizzare una ‘scuola dell’inclusione’. L’Istituto collabora con l’azienda ospedaliera Sant’Anna di Como, con l’associazione la Nostra Famiglia, l’ospedale Manzoni di Lecco e il centro Vela di Como con lo scopo di facilitare l’integrazione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali. 3
1.2. Caratteristiche principali della scuola La Mission del nostro istituto Considerata la delicata fascia d’età degli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo grado, possiamo affermare i principi ispiratori del nostro agire quotidiano: Attenzione e cura per il successo formativo in funzione di scelte consapevoli alla fine del ciclo; Attenzione a favorire comportamenti costruttivi, valorizzando potenzialità, capacità, attitudini; Impegno quotidiano al fine di rendere la nostra scuola un’area di benessere in cui ogni bambino e ragazzo affronti esperienze significative per la sua vita e per la sua crescita; Occhio serio e attento per prevenire, ove possibile, disagi personali e familiari; Sforzo continuo verso corretti interventi di aiuto, personalizzazione e sostegno ai disturbi specifici dell’apprendimento, ai bisogni educativi speciali, al deficit dell’attenzione ed all’iperattività; Dialogo costante con le famiglie e con le istituzioni. 1.2.1 L’Istituto Comprensivo La scuola oggi è, tra le agenzie educative, la più importante per lo svilppo della formazione di bambini, ragazzi e adolescenti e l’unica con specifico mandato istitutuzionale. E’ il luogo in cui prendono forma le competenze e le abilità richieste dalla vita sociale, unitamente alle conoscenze, per interagire efficacemente con altre persone. Gli Istituti Comprensivi sono nati come riorganizzazione del servizio scolastico sul territorio, nell’ambito di provvedimenti volti a tutelare un’ identità culturale altrimenti destinata a scomparire. La verticalizzazione nella scuola di base ha come elemento fondante la necessità di una progettazione collegiale integrata, basata sulla centralità del soggetto-alunno, la cui crescita formativa non procede a salti, ma è un processo continuo e graduale, legato non alle scadenze burocratiche, ma ai ritmi di apprendimento e alle diversità individuali, che si estende dall’ingresso nella scuola dell’infanzia fino al termine del 1° ciclo della scuola secondaria. Per questo è molto importante e rilevante che ci sia una continuità didattica- educativa fra i docenti dei vari ordini di scuola. In riferimento alle priorità e ai traguardi, l’Istituto ha stabilito le seguenti strategie operative 4
comuni: Le scelte educative e didattiche devono essere frutto di analisi, discussione e confronto negli ambiti di competenza partecipata Collegialità: (Collegio Docenti, Consigli di intersezione, interclasse, classe, team, commissioni). Negli organi collegiali è garantita la rappresentatività delle varie Rappresentatività: componenti (docenti, genitori, ATA) nel rispetto dei loro ruoli e funzioni. I principali atti della scuola sono pubblici ed è favorito l’accesso a chi Trasparenza: ne abbia titolo e diritto. 5
L’ I.C. di BELLAGIO comprende: Scuola di BELLAGIO (Primaria e Secondaria di I grado) Sede della Direzione e degli uffici amministrativi. e-mail: coic80600e@istruzione.it Via Domenico Vitali, 9 C.A.P. 22021 Bellagio (CO) Tel: 031.950438 Fax: 031.951985 Scuola di Scuola di LEZZENO LEZZENO (Primaria e (Scuola Secondaria dell’Infanzia) di I grado) Loc. Ponisio Frazione Chiesa 22025 Lezzeno 22025 Lezzeno (CO) (CO) Tel./Fax Tel. 031.914695 031.914944 Fax: 031.915619 Scuola di Scuola di NESSO (Primaria e Secondaria POGNANA LARIO di I grado) (Primaria) Via P. Binda Via Don Paolo 22020 Nesso (CO) Tel./Fax 031.910732 Benasconi,1 22020 Pognana Lario (CO) Tel/Fax 031.309791 e-mail: elementaripognana @virgilio.it Via Don Paolo Bernasconi, 1 22020 Pognana Lario (CO) Tel./Fax 031.309791 6
1.3. Ricognizione attrezzature e risorse strutturali La scuola dell’infanzia ha a disposizione uno spazio-teatro, uno spazio ludico-motorio e un refettorio. La scuola primaria di Bellagio dispone di: spazi - laboratorio per le attività espressive (immagine e musica), un’aula informatica, un’aula per le attività di potenziamento, uno spazio esterno per attività ludico-motorie, una palestra, un’aula adibita a refettorio e doposcuola. La scuola primaria di Lezzeno dispone di: spazi - laboratorio per le attività espressive (immagine e musica), un’aula informatica, un’aula per le attività di potenziamento, uno spazio esterno per attività ludico-motorie, una palestra comunale. La scuola primaria di Nesso dispone di: spazi - laboratorio per le attività espressive (immagine e musica), un’aula informatica, un’aula per le attività di potenziamento, uno spazio esterno per attività ludico-motorie, una palestra comunale e una mensa scolastica all’esterno del plesso. La scuola primaria di Pognana dispone di: spazi - laboratorio per le attività espressive (immagine e musica), un’aula informatica, un’aula per le attività di potenziamento, una palestra comunale, un’aula adibita a refettorio e doposcuola. Le scuole secondarie di primo grado di Bellagio, Lezzeno e Nesso dispongono tutte di: aule-laboratorio specializzate per l’uso linguistico e musicale, un’aula informatica, un’aula di educazione artistica, una palestra, uno spazio esterno per attività ludico-motorie e un campo sportivo. In tutti i plessi sono presenti biblioteche che raccolgono materiali a disposizione di alunni e insegnanti. Le scuole del nostro Istituto sia primarie che secondarie da anni hanno introdotto l’utilizzo della Lim nella pratica didattica quotidiana pertanto tutti i plessi sono dotati di adeguate attrezzature. L’Istituto possiede un sistema informatizzato avanzato di gestione dei dati relativi alla regolare frequenza degli alunni e dei voti. 7
1.4. Risorse professionali. L’Organico d’Istituto L’organico del personale docente e ATA viene determinato dal Ministero dell’Istruzione in base al numero degli iscritti e delle classi autorizzate per ogni ordine di scuola. Il numero di docenti di sostegno è definito in base al numero degli alunni diversamente abili e alla gravità della disabilità. L’organico del potenziamento è anch’esso dipendente dal numero degli alunni e delle classi, ma è pure legato all’ampliamento dell’offerta formativa progettata dal Collegio Docenti, con particolare riferimento ai progetti e alle attività (alfabetizzazione, recupero, potenziamento, laboratori, …) e alla necessità di supplire i docenti assenti. Il personale docente e ATA è assegnato ai plessi e alle classi dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno tenendo conto di criteri quali competenza, continuità, esigenze organizzative, aspetti relazionali. Assicurazione Gli alunni sono assicurati per il periodo che trascorrono a scuola, in tutte le strutture sopra citate, e per il tragitto da casa e scuola e viceversa purché sia diretto. L’assicurazione riguarda i casi di infortunio e la responsabilità civile verso terzi. 1) Il versamento della quota assicurativa annuale da parte dei genitori va effettuato all’inizio dell’anno scolastico. 2) Gli infortuni vanno segnalati prontamente in giornata alla Segreteria della scuola mediante compilazione dei moduli appositi, allegando la documentazione medica e Istituto Comprensivo Statale di BELLAGIO integrandola successivamente con quella di eventuali spese (in originale). 3) Occorre seguire tempistica e modalità definite nel contratto assicurativo fino alla chiusura della pratica e all’eventuale rimborso delle spese. 8
SEZIONE 2 - LE SCELTE STRATEGICHE 2.1. Priorita’ e Obiettivi formativi prioritari desunti dal Rav Nell’’ultimo Rav dell’Ic Bellagio (Rapporto di Autovalutazione approvato dal Collegio Docenti il 28/09/2015 e dal Consiglio d’Istituto il 13/10/2015) sono state articolate le seguenti priorità: Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e intraprendenza Consapevolezza ed espressione culturale Verifica dei risultati a distanza La situazione di partenza delineata dal Rav ha evidenziato carenze di competenze in ambito scolastico, sociale e civico. Da qui l’esigenza di creare un percorso graduale che promuovesse la capacità di ‘imparare ad imparare’ cioè la capacità di trovare, organizzare, ‘fare proprie’ e collegare informazioni diverse, utilizzandole in situazione. In ambito civico e sociale la necessità di promuovere il rispetto delle regole per una partecipazione attiva e costruttiva alla vita della comunità finalizzata al superamento dell’individualità nonchè la capacità di interagire in modo flessibile. Priorità e obiettivi formativi prioritari desunti dal Rav sono stati successivamente tradotti nel Pdm (Piano di Miglioramento approvato dal Collegio Docenti il 28/09/2015 e dal Consiglio d’Istituto il 13/10/2015). 9
SEZIONE 3 - OFFERTA FORMATIVA 3.1. Traguardi Attesi in Uscita Finalità educative generali delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria Favorire un’identità armoniosa e consapevole, ovvero consentire ad ogni bambino e ragazzo di rendersi conscio di potenzialità che lo rendono “unico e irripetibile”. Sostenere la necessità di dinamiche relazionali corrette, aperte alle nuove identità e differenze culturali che oggi entrano nel mondo della scuola, nello spirito di un’ educazione alla cittadinanza consapevole; Delineare la scuola dell’inclusione, che nella nostra dimensione locale si traduce nel favorire il senso di apertura e accoglienza verso i bambini provenienti da altre nazioni e culture e il rispetto verso qualsiasi situazione di disagio ed emarginazione; Sollecitare l’autonomia, orientando i ragazzi verso scelte autonome adeguate a vari contesti e situazioni; Rispondere concretamente alle sfide della società attraverso l’educazione alla legalità, che contribuisce a formare una coscienza personale, civica ed etica; educare al rispetto delle leggi, al rispetto del diritto di ogni individuo senza discriminazioni, alla consapevolezza dell’uguaglianza e parità tra generi. Finalità didattiche generali delle scuole infanzia, primaria e secondaria Favorire l’acquisizione di un metodo di studio personalizzato, efficace per la costruzione di saperi, abilità e competenze ; Favorire la curiosità e l’esplorazione; Potenziare l’osservazione, l’analisi, l’ intuizione e la sintesi; Potenziare le capacità espressive per l’acquisizione e la padronanza di tutti i linguaggi verbali e non verbali; Potenziare rielaborazioni e collegamenti tra discipline diverse; Favorire la creatività e l’originalità espressive nei vari ambiti disciplinari; Favorire l’acquisizione di una personale autonomia di giudizio. 10
IL PROCESSO FORMATIVO DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO o b i e t t i v i strategie competenze formativi del docente osservabili degli alunni Assumere un Conoscere l’organizzazione Rende nota Rispetta Comporta scolastica l’organizzazione compagni e mento e il Regolamento; scolastica; adulti; responsabile rispettare illustra il regolamento; rispetta i nell’ambiente l’orario scolastico; dà indicazioni regolamenti; scolastico, conoscere e rispettare metodologiche e si esprime naturale e il ruolo del personale della controlla che vengano e si comporta sociale. scuola; rispettate; in modo seguire le indicazioni accompagna gli alunni ordinato dell’insegnante; all’entrata e all’uscita; e corretto; muoversi in modo ordinato vigila durante rispetta all’entrata, all’uscita l’intervallo; le norme e durante l’intervallo; usa un atteggiamento e di convivenza usare un atteggiamento, un linguaggio e un civile; un linguaggio abbigliamento consono rispetta e un abbigliamento adeguato al proprio ruolo; gli ambienti. all’ambiente e alle stimola gli alunni ad circostanze. acquisire le norme fondamentali di convivenza civile e rispetto degli ambienti extrascolastici. Acquisire la Avere consapevolezza delle Stimola gli alunni a Mostra conoscenza e proprie inclinazioni naturali; riflettere sul proprio consapevolezza il rispetto di accettare pregi e difetti propri comportamento; in modo sé e degli ed altrui; valorizza gli aspetti graduale dei altri, curare la propria persona; positivi e, nella scuola propri difetti e acquisire la riconoscere gli aspetti più secondaria di I grado, pregi; conoscenza evidenti del proprio fisico e guida gli alunni rispetta le delle proprie carattere; all’autoconsapevolezza; osservazioni attitudini aiutare i compagni in stimola il lavoro di degli insegnanti anche in difficoltà; gruppo e le opinioni funzione accettare di far parte di favorendo lo scambio di altrui; orientativa. gruppi diversi; ruoli; interviene nelle accettare le osservazioni degli invita gli alunni alla discussioni in insegnanti e dei compagni; discussione e al dialogo. modo essere disponibili al dialogo; pertinente. accettare le opinioni altrui; essere disponibili a rivedere le proprie opinioni, confrontandosi con gli altri; riconoscere di essere in difficoltà e saper chiedere aiuto agli altri. 11
Acquisire un Portare e usare Controlla Porta e usa atteggiamento correttamente il materiale sistematicamente che correttamente il positivo nei didattico; l’alunno porti e usi materiale confronti collaborare con gli correttamente il occorrente; dell’attività insegnanti in modo positivo; materiale didattico; interviene nella scolastica. eseguire il proprio lavoro a dichiara il Piano di progettazione; casa e a scuola Lavoro: obiettivi - opera scelte rispettando modalità e tempi – risorse; responsabili. tempi. interviene in caso di mancati adempimenti e ne informa la famiglia e l’autorità scolastica. Acquisire Progettare correttamente le Propone schemi di Progetta autonomia e fasi di lavoro; lavoro; correttamente le metodo di eseguire correttamente le controlla l’esecuzione fasi studio. fasi di lavoro; del lavoro; di lavoro; Sviluppare essere in grado di risolvere formula ipotesi e esegue capacità di problemi concreti; propone soluzioni; correttamente le pensiero prendere appunti; discute e valuta le fasi di lavoro; critico. ordinare dati; soluzioni proposte é in grado di selezionare dati; dagli alunni; risolvere utilizzare dati. stimola osservazioni e problemi concreti; esprimere opinioni e valutazioni personali. esprime opinioni e valutazioni valutazioni personali. personali. Conseguire le Prestare attenzione per la Accerta i pre-requisiti; Presta attenzione abilità di base: durata della comunicazione; formula obiettivi; per tutta la durata ascolto, saper leggere in modo sceglie contenuti, della comprensione corretto/espressivo; metodi, comunicazione; , esposizione, cogliere l’essenziale di un attività; legge in modo osservazione, messaggio; attiva strategie di corretto/ analisi, esprimersi in modo adeguato recupero/potenziamen espressivo; sintesi, alle situazioni; to; coglie l’essenziale elaborazione. osservare cogliendo valuta i risultati. di un l’essenziale e i particolari; messaggio; saper descrivere l’essenziale si esprime in e i particolari; modo saper effettuare operazioni adeguato alle logiche; situazioni; saper leggere messaggi osserva cogliendo simbolici e multimediali. l’essenziale e i particolari; descrive l’essenziale e i particolari; effettua operazioni logiche; interpreta ed usa simboli e messaggi multimediali. 12
Le competenze disciplinari sono specificate nel Regolamento recante “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” adottato il 16 novembre 2012 a noma dell’art. 1, c.4 del DPR 20 marzo 2009, n.89. 3.2 Insegnamenti e quadri orario Organizzazione scolastica: Scuola dell’Infanzia sono accolti i bambini che compiono i 3 anni entro il 31 dicembre di ogni anno; anticipi* per i bambini che compiono i 3 anni entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento; orario di 40 ore settimanali (2 docenti per sezione), oppure su richiesta delle famiglie orario ridotto per complessive 25 ore settimanali, limitato alla sola fascia oraria del mattino, o 50 ore settimanali su richiesta delle famiglie. Al fine di garantire qualità pedagogica, flessibilità e specificità all’offerta educativa in coerenza con la particolare fascia di età interessata, l’ammissione dei bambini alla frequenza anticipata è condizionata, ai sensi dell’ art.2 comma 2 del Regolamento: alla disponibilità dei posti ed all’esaurimento di eventuali liste di attesa; alla disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell’agibilità e funzionalità, tali da rispondere alle diverse esigenze dei bambini di età inferiore a 3 anni; alla valutazione pedagogica e didattica, da parte del collegio dei docenti, dei tempi e delle modalità dell’accoglienza. Organizzazione scolastica: Scuola Primaria 1^ classe iscrizione dei bambini che compiono i 6 anni entro il 31 dicembre di ogni anno; 1^ classe anticipi per i bambini che compiono 6 anni entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento; orario settimanale di 27 ore per tutte le classi dell’istituto; sostegno in base alla legge Finanziaria (n. 244 del 27 dicembre 2007) tendenzialmente 1 docente ogni 2 alunni disabili; insegnamento delle lingue: 1 ora in classe prima, 2 ore in classe seconda, 3 ore nelle classi terza, quarta e quinta. 13
Organizzazione scolastica: Scuola Secondaria di I grado articolazione oraria settimanale: discipline – tempo normale 30 ore settimanali Discipline Tempo Italiano, Storia, Geografia. 9 ore Nell’area storico-geografica è inserito Approfondimenti 1 ora l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”. Matematica e Scienze 6 ore Tecnologia 2 ore Inglese 3 ore Seconda lingua 2 ore comunitaria Arte e immagine 2 ore Scienze motorie e sportive 2 ore Musica 2 ore Religione Cattolica 1 ora sostegno in base alla Legge Finanziaria (n. 244 del 27 dicembre 2007) tendenzialmente 1 docente ogni 2 alunni disabili. Organizzazione didattico-educativa: Scuola dell’Infanzia La scuola è aperta dal lunedì al venerdì con il seguente orario: Ingresso: dalle ore 8.00 alle 9.00 Uscita: dalle ore 11.50 alle ore 12.00 Per i bambini che rientrano dal pranzo, (su richiesta motivata e autorizzata) dalle ore 13.15 alle 13,30. dalle ore 13,15 alle 13.30 e dalle 15.45 alle ore 16.00. 14
Organizzazione didattico-educativa: Scuola Primaria Le discipline sono 11 (Cittadinanza e Costituzione verrà valutata nell’ambito di Storia e Geografia). ITALIANO MATEMATICA INGLESE STORIA GEOGRAFIA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA ARTE E IMMAGINE CORPO MOVIMENTO SPORT IRC (Insegnamento Religione Cattolica) ATTIVITÀ ALTERNATIVA Organizzazione didattico-educativa: Scuola Secondaria di I grado Le discipline sono 12 (Cittadinanza e Costituzione verrà valutata nell’ambito di Storia e Geografia). ITALIANO MATEMATICA INGLESE STORIA GEOGRAFIA SCIENZE TECNOLOGIA EDUCAZIONE MUSICALE ARTE E IMMAGINE SCIENZE MOTORIE IRC (Insegnamento Religione Cattolica) ATTIVITÀ ALTERNATIVA 2a LINGUA STRANIERA (FRANCESE O TEDESCO) Organizzazione oraria SCUOLA MATTINA POMERIGGIO Primaria 8.20-12.50 BELLAGIO Secondaria 8.30-13.30 di I° grado 8.00-13.15 ( Progetto Infanzia Accoglienza e 29 e 30 giugno ) LEZZENO dalle 8.00 alle 16.00 Primaria 8.15-12.45 Secondaria 8.10-13.10 di I° grado 15
Lunedì - Martedì- Primaria Mercoledì- Giovedì- 8.05-13.05 con servizio Venerdì mensa 14.05- Lunedì 16.05 13.10- Lunedì 8.10-12.10 NESSO 16.10 Secondaria Martedì - Giovedì – 8.10-13.10 di I° grado Venerdì con servizio 14.10- mensa Mercoledì 8.10 – 13.10 16.10 Giovedì 14.10- (a settimane alterne) 16.10 Lunedì - Martedì- Primaria Mercoledì-Giovedì- 8.05-13.05 POGNANA con servizio Venerdì mensa 14.05- Lunedì 16.05 I N T E R V A L L O SCUOLA PRIMARIA Sedi dalle ore alle ore dalle ore alle ore Bellagio 10,55 11,10 Lezzeno 10,47 10,52 Nesso Solo classe V 10,05 10,15 12,05 12,10 (escluso il 11.00 11,15 lunedì) Pognana 10,00 10,10 12,00 12,05 I N T E R V A L L O SCUOLA SECONDARIA Sedi dalle ore alle ore Bellagio 11,25 11,40 Lezzeno 11,00 11,15 Nesso 11,00 11,15 3.3 Il curriculo d’Istituto Lo Stato affida alla Scuola un compito di formazione culturale - educativa, attraverso le Indicazioni per il curricolo. Sarà cura del Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo elaborare un curricolo verticale per competenze nel corso del triennio 2019/22. In esso saranno contenuti i criteri metodologici e didattici del processo formativo. La Scuola dell’Infanzia costituisce, dopo la famiglia, un contesto di apprendimento e sviluppo, contribuendo a definire ulteriormente l’identità, l’autonomia e le competenze dei 16
bambini, attraverso il raggiungimento degli obiettivi specifici dei 5 campi di esperienza: - Il sé e l’altro; - Il corpo e il movimento; - I discorsi e le parole; - La conoscenza del mondo (oggetti e fenomeni viventi; numero e spazio); - Immagini, suoni e colori e Cittadinanza e Costituzione Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, oltre ad attenersi alle Indicazioni Nazionali, l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare. 3.4 Aree di progettazione didattico-educativa Le funzioni strumentali con le relative commissioni, il Piano di lavoro annuale dei docenti ed il Piano della formazione concorrono alla realizzazione dei Progetti d’Istituto suddivisi per aree di intervento. 3.4.1. Area di intervento: POF (Piano dell’Offerta Formativa) DI CHE Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il documento COSA SI rappresentativo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni OCCUPA Scolastiche, che esplicita alle famiglie e al territorio il percorso pedagogico e organizzativo che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Ha validità tre anni con revisione annuale; viene adeguato in base al rapporto di autovalutazione (R.A.V.) e al conseguente Piano di Miglioramento. E’ coerente con le Indicazioni Ministeriali, prevede collegamenti con gli Enti Territoriali e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. Dal punto di vista dell’ organizzazione, il P.T.O.F. è rivolto a rispondere alle esigenze delle famiglie e del territorio mantenendo sempre come obiettivo prioritario la crescita armonica dei bambini e degli adolescenti. Il P.T.O.F. ha carattere di trasparenza e verrà pubblicato sul sito dell’istituto. Viene elaborato e predisposto dal Collegio dei Docenti, tramite la commissione P.T.O.F. e approvato dal Consiglio d’Istituto. La Funzione strumentale con la Commissione di riferimento, coadiuvata dallo staff dovrà garantire l’elaborazione del POF triennale e si occuperà poi della sua revisione annuale. Il gruppo di lavoro per il POF si impegnerà a: ridefinire la Mission dell’istituto; 17
proporre attività volte a promuovere il successo scolastico e formativo di tutti gli alunni; coordinare tutte le Aree di Intervento previste favorendo una progettualità sempre più condivisa; condividere il lavoro con lo staff di Presidenza; FUNZIONI GRAMMA Tutti I componenti del gruppo collaborano alla realizzazione delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi. Il coordinamento è affidato alla funzione strumentale. La commissione POF opererà in stretto contatto con lo Staff di Presidenza. OBIETTIVI 1. Definire le finalità a medio e lungo termine che si intendono TRIENNALI raggiungere in riferimento al contesto socio-culturale per essere incisivi DI AREA sul territorio. 2. Promuovere e programmare progetti che siano corrispondenti alle esigenze formative rilevate e che abbiano come finalità la garanzia del successo formativo nella sua globalità. 3. Redigere verbali ad ogni incontro per rendere il più trasparente possibile e condivisa la progettualità d’Istituto. 4. Garantire la massima divulgazione dei progetti attraverso la pubblicazione sul sito della scuola. 5. Allegare al POF, in forma chiara e sintetica, le tabelle delle attività progettuali d’Istituto e di ciascun plesso e delle uscite didattiche. 6. Garantire un’informazione ed una verifica costante. ATTIVITÀ - Partendo dalle Indicazioni nazionali 2012 e dall’analisi delle richieste formative del territorio, definizione della MISSION del nostro Istituto. - Aggiornamento costante della parte relativa agli allegati del POF d’Istituto. - Organizzazione di attività e progetti che favoriscano il successo formativo attraverso la raccolta di proposte e la condivisione di esperienze tra colleghi. - Divulgazione delle informazioni relative alle progettualità in atto attraverso il sito web della scuola, tramite la FS Nuove Tecnologie. 3.4.2 Area di intervento: Nuove Tecnologie DI CHE Quest’area ha assunto un aspetto di “innovazione didattica e digitale”, nel COSA SI nostro istituto, quando è stata istituita, a partire dall’A.S. 2015-2016, la OCCUPA figura dell’Animatore Digitale che, secondo la normativa, ha il compito di divulgare i contenuti del Piano Nazionale Scuola Digitale, per tenere alta l’attenzione sui temi dell’innovazione a scuola. Per far questo l’AD funge da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, coinvolge l’intera comunità scolastica per la realizzazione di una cultura digitale condivisa, individua soluzioni metodologiche innovative. Questa figura gestisce i progetti europei PON, indirizzati al miglioramento delle risorse digitali delle scuole e programma azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD). L’AD riveste una mansione che pone particolare attenzione alla proposta di una didattica che tenga conto delle nuove metodologie che i docenti utilizzano nelle proprie classi, per rendere sempre più attiva e coinvolgente la propria lezione nel contesto della didattica per competenze. Le tecnologie, quindi, agevolano il lavoro dei docenti, in quanto vengono utilizzate come un supporto al lavoro didattico, per favorire il raggiungimento delle “competenze” degli studenti, le quali vengono 18
sottolineate anche a livello europeo. FUNZIONIGRAMMA Dall’anno scolastico 2018/2019 la funzione strumentale dell’area, su incarico della DS, svolgerà il compito di: Gestire, mantenere e aggiornare il sito web dell’istituto; Rendere funzionale il Registro Elettronico Coordinare la commissione di riferimento. ATTIVITÀ Un ruolo della funzione strumentale è quello di dare un supporto a chi non ha familiarità con l’uso delle nuove tecnologie o di alcune procedure ad esse relative. Lo scopo di questa proposta è quello di diffondere e amplificare i vantaggi e le agevolazioni offerti da un uso regolare degli strumenti elettronici e della rete. Questa finalità sarà perseguita tramite: l’allestimento di uno spazio sul sito web dell’Istituto dedicato alla documentazione delle esperienze che gli alunni vivono frequentando le classi del nostro Istituto Comprensivo; la diffusione di materiali didattici prodotti dai docenti. L’uso del Registro Elettronico prevede annualmente l’aggiornamento dei dati e l’implementazione di nuove funzionalità. Questa finalità sarà perseguita tramite: l’organizzazione di corsi di aggiornamento per i docenti riguardo alle nuove funzionalità del software; la preparazione di guide per l’uso del software; il supporto ai docenti e alla segreteria per l’approccio alle procedure relative all’uso del registro elettronico. La manutenzione del sito sarà perseguita tramite: implementazione di nuove sezioni e funzionalità; Di fondamentale importanza sarà: l’informazione continua riguardo alla pubblicazione di bandi ministeriali, PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), o europei (PON) per la redazione di progetti riguardanti la partecipazione ai suddetti bandi; la frequenza ai corsi di aggiornamento. Il nostro Istituto, in continuità con il PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) e in relazione al piano di miglioramento, intende favorire: la digitalizzazione, estesa ai plessi della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado. Le dotazioni multimediali e informatiche permettono l’adozione di una didattica attiva e coinvolgente. Verranno incrementate tali dotazioni. In particolare: LIM in tutte le aule, aggiornamento delle aule di informatica, revisione del sito Web dell’Istituto, attuazione di un processo di dematerializzazione (protocollo informatico, segreteria digitale, registro elettronico, archivio cloud e software Open Source.. …), impiego di un piano di manutenzione delle dotazioni informatiche (coordinata da gruppi di insegnanti che se ne occupino con continuità); 19
l’innovazione didattica, attraverso la costituzione di un gruppo di docenti (animatore digitale, team digitale, insegnanti della Commissione di supporto informatico e aggiornamento) che estenderanno agli altri colleghi le varie proposte emerse nel loro percorso di formazione e condivisione; l’utilizzo di semplici tecniche di costruzione di contenuti digitali per la didattica inclusiva e l’integrazione; la progettazione di ambienti per la didattica digitale; un percorso di sviluppo del pensiero computazionale con gli studenti (coding); il coinvolgimento della comunità scolastica e territoriale. 3.4.3. Area di intervento: Inclusione scolastica DI CHE Ha lo scopo di facilitare l’integrazione scolastica e sociale degli alunni con COSA Bisogni Educativi Speciali e di supportare docenti e genitori in questo SI OCCUPA compito. I riferimenti normativi su cui si basa il progetto triennale della Funzione Strumentale Simona Posca sono: 1. la Direttiva Ministeriale del 27.12.2012: “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”; 2.la Circolare Ministeriale n.8 del 06.03.2013: Indicazioni operative; Linee guida per l’integrazione e l’accoglienza degli alunni stranieri (DM 718 del 2014; DM 197 del 2016). La scuola inclusiva è uno spazio di convivenza nella democrazia, nel quale il valore dell’uguaglianza viene ribadito come rispetto delle diversità in tutte le sue forme. È il luogo in cui si differenzia la proposta formativa rispetto alla pluralità delle differenze e dei bisogni e in cui si deve attuare una didattica capace di rispondere alle richieste, ai bisogni e ai desideri di ogni alunno, facendo sì che egli si senta parte di un gruppo che lo riconosca, lo rispetti e lo apprezzi. A tal fine la Funzione Strumentale di questa area ha il compito di organizzare le azioni che portano alla valorizzazione delle infinite varietà delle diversità umane (dalle disabilità alle eccellenze, dalle differenze di stile e di apprendimento a quelle di genere, culturali e sociali) personalizzando strumenti, strategie e distribuendo le risorse secondo i bisogni di ciascuno. Nei Bisogni Educativi Speciali rientrano: 1. Le disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) - minorati vista; - minorati udito; - psicofisici. 2. I disturbi evolutivi specifici - D.S.A. (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e D.M. 12 luglio 2011); 20
- deficit disturbo attenzione e iperattività (ADHD); - funzionamento cognitivo limite; - disturbi area linguaggio; area non verbale; spettro autistico lieve. 3. Lo svantaggio (disagio prevalente) - socio-economico; - linguistico-culturale (ad es. alunni stranieri neoarrivati in Italia); - socio-emotivo (bambini adottati). FUNZIONIGRAMMA Il coordinamento delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi è affidato ai referenti disabilità), D.S.A/ B.E.S) e adozioni. OBIETTIVI L’Inclusione e il Successo Formativo di tutti i nostri alunni sono lo scopo TRIENNALI principale della scuola. In modo particolare, la risposta alle nuove problematiche della disabilità, dei disturbi specifici di apprendimento e dei DI AREA bisogni educativi speciali rappresentano un obiettivo significativo del nostro Istituto. La scuola attua la piena accoglienza nei loro confronti, consapevole che la diversità è una risorsa e che un’utenza sempre più diversificata rappresenta l’evoluzione normale di un ambito territoriale in crescita. ATTIVITA’ - Sostengono l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso la corretta attuazione delle linee guida del P.A.I (allegato 1 ) - Collaborano con il D.S. nell’organizzazione interna dell’istituto per quanto riguarda le risorse ed il personale destinati ai progetti di integrazione degli alunni con disabilità. - Coordinano l’azione degli insegnanti di sostegno attraverso riunioni di commissione, incontri informali e indicazioni. - Monitorano la realizzazione dei documenti richiesti fornendo indicazioni agli insegnanti : Piano Educativo Individualizzato (P.E.I allegato 2); Profilo Dinamico Funzionale ( P.D.F allegato 3) Piano Didattico Personalizzato (P.D.P allegati 4-5-6) e compilazione registro. - Collaborano con la segreteria rispettando le scadenze. - Collaborano con gli insegnanti di classe dove sono inseriti gli alunni in situazione di disagio. - Coordinano i progetti di continuità a favore degli alunni diversamente abili nel passaggio ai diversi ordini di scuola (in particolare aiutano le insegnanti della scuola primaria per l’individuazione tempestiva di casi nuovi e pro- blematici). - Seguono il percorso di una nuova segnalazione attivandosi con gli insegnanti di classe dell’alunno in difficoltà. - Promuovono una didattica inclusiva basata su una molteplicità di metodi e strumenti calibrati sulle diverse intelligenze e sui diversi stili cognitivi degli alunni. - Coordinano il Gruppo di Lavoro Inclusione. - Partecipano ai corsi di formazione riguardanti alunni con B.E.S. . - Attivano tutte le procedure previste dal protocollo di accoglienza per l’inserimento dell’alunno straniero. - Predispongono schede di rilevazione delle componenti linguistiche ed altre abilità di base dell’alunno straniero neo- arrivato. - Promuovono laboratori linguistici individuando risorse interne ed esterne e facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti che fanno 21
alfabetizzazione. - Stimolano alla realizzazione di progetti di integrazione aventi lo scopo di diffondere il principio dell’intercultura. 3.4.4 La valutazione degli apprendimenti Che cosa si valuta: il processo di maturazione della personalità; il processo di apprendimento in relazione alla situazione di partenza di ogni alunno; l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze; l’acquisizione e il rispetto delle regole della convivenza civile; l’impegno personale, le capacità, l’interesse e le attitudini individuali. Quando si valuta: in una fase iniziale, mediante la verifica del possesso di pre-requisiti; in itinere; alla fine dell’anno; alla fine del ciclo con l’esame di Stato; attraverso interventi di valutazione esterna da parte del Sistema Nazionale di Valutazione (INVALSI e INDIRE) Il Collegio Docenti stabilisce per ogni disciplina il numero minimo di verifiche da effettuare in corso d’anno e approva griglie di valutazione con indicatori quantitativi e qualitativi. Gli strumenti di valutazione: prove scritte, orali e pratiche; osservazioni sul comportamento; osservazioni su attività significative. autovalutazione (questionari, griglie…) La valutazione è legata all’attività di insegnamento, viene effettuata periodicamente e comunque alla fine di ogni percorso didattico. Al termine di ciascun quadrimestre, viene consegnato alle famiglie il “Documento di Valutazione” in cui si valutano il comportamento e gli apprendimenti. Nella Scuola dell’Infanzia il documento di valutazione è sostituito da un profilo sui processi relazionali, di apprendimento e delle competenze acquisite da ogni alunno. 22
Per gli alunni della scuola primaria è confermata la valutazione del comportamento con giudizio sintetico che tiene conto del rispetto delle persone, rispetto per le cose, modalità di comunicazione, rispetto delle regole, partecipazione e interesse, autonomia e impegno. La valutazione degli apprendimenti è espressa con voto in decimi (art. 3). Per la scuola primaria la decisione di un’eventuale non ammissione alla classe successiva è assunta all’unanimità da parte dell’equipe pedagogica ( tutti i docenti che operano sulla classe). Non è più richiesto il parere del Consiglio di Interclasse Tecnico ( D.lgs. n.° 59 / 2004 art. 8, c.1 e c.2). Per gli studenti della scuola secondaria di I° grado la valutazione degli apprendimenti è espressa con voto in decimi; la valutazione del comportamento invece, nell’a.s 2017/18 è stata espressa in lettere ma è tuttora oggetto di revisione da parte della commissione Valutazione. I criteri per l’ammissione alle classi successive o all’esame di Stato e i descrittori riguardo alla declinazione dei livelli di apprendimento sono reperibili negli allegati al PTOF. L’ esito conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza. Per l’insegnamento della religione cattolica e dell’attività alternativa continuano ad applicarsi le specifiche norme vigenti in materia, pertanto la valutazione degli apprendimenti dell’alunno viene espressa con giudizio sintetico. I docenti della scuola primaria e di quella secondaria di primo grado hanno predisposto delle griglie di valutazione per il comportamento e per le varie discipline, approvate dal Collegio Docenti. Queste assicurano agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. 23
3.4.5. Area di intervento: Valutazione DI CHE L’area di intervento per la valutazione riguarda il monitoraggio della COSA SI valutazione degli apprendimenti degli alunni; il coordinamento delle OCCUPA molteplici azioni valutative dei docenti, come il giudizio di comportamento, le valutazioni infraquadrimestrali, la certificazione delle competenze. Le azioni svolte in quest’area discendono dal Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), dal Rapporto di Autovalutazione (RAV), e sono normate dalle Indicazioni nazionali 2012 e dalle circolari del Ministero (in particolare dpr n. 80/2013; d.lgs 62/2017): Il Collegio Docenti ha nominato pertanto: una figura di riferimento per l’area, che è la funzione strumentale per la valutazion, e una commissione. La Commissione si occupa prevalentemente della revisione dei documenti da presentare all’utenza come le varie certificazioni e informative infraquadrimestrali; provvede inoltre alla lettura e declinazione delle varie normative. Dal 2016 i vari documenti allegati al Piano dell’offerta formativa hanno cadenza triennale ( a.s. 2019/2020 – 2020/2021 – 2021/2022 ). Gli aspetti di cui si occupa l’area di intervento per la valutazione sono: RISULTATI SCOLASTICI/INVALSI AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE RENDICONTAZIONE SOCIALE Azioni, nel dettaglio, per ogni punto: RISULTATI SCOLASTICI/INVALSI - monitorare i risultati delle Prove Nazionali Invalsi (se ne occupa la funzione strumentale). - monitorare i risultati degli Esami di Licenza di fine I ciclo; analisi dei risultati delle prove scritte e dei risultati in uscita (se ne occupa la funzione strumentale). - coordinare le azioni valutative tra le varie sedi per le prove Invalsi delle classi seconde e quinte della Primaria anche mediante l’analisi ed il confronto dei risultati (se ne occupa la funzione strumentale). - fornire supporto nelle varie sedi per il regolare svolgimento delle prove e l’inserimento dei dati INVALSI sul foglio elettronico fornito dal MIUR per la Primaria, presidiare la somministrazione CBT, novità per le classi terze della secondaria dal mese di Aprile 2018 (se ne occupa la funzione strumentale). - predisporre griglie valutative con i descrittori corrispondenti ad ogni valore numerico espresso, voto (se ne occupa la commissione). - preparare la documentazione necessaria per gli scrutini e per gli esami in collaborazione con la Segreteria (se ne occupa la commissione). AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO - monitorare punti di forza e di debolezza dell’Istituto al fine di elaborare il Rav, rapporto di autovalutazione (se ne occupa la commissione); - formulare il PdM (piano di miglioramento) conseguente alla pubblicazione del RAV (se ne occupa la commissione con lo Staff 24
di Presidenza). CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE - favorire la condivisione di materiali, tabelle e griglie per avviare una didattica per competenze ed agevolare questo aspetto valutativo alla luce delle normative a partire dalla circolare n. 3 del 13 Febbraio 2015 sulla certificazione delle competenze, dal d.lgs. 62 del 2017 e dai decreti ministeriale n. 741 e n.742 del 3 Ottobre 2017 (se ne occupa la commissione). - diffondere le informazioni, anche di tipo normativo, utili ad una compilazione consapevole e condivisa della certificazione delle competenze alla fine della quinta Primaria e terza Secondaria (se ne occupa la funzione strumentale). RENDICONTAZIONE SOCIALE - predisporre e revisionare in commissione i molteplici documenti di valutazione presenti nell’Istituto, rendendoli uniformi, snelli e comprensibili all’utenza (informativa alle famiglie, griglia del comportamento, informativa per il rischio bocciatura, consiglio orientativo, scheda di valutazione); - presentare al Collegio Docenti la sintesi delle varie azioni valutative effettuate sia dai docenti (risultati di fine anno, esami, statistica delle ripetenze ecc..) che dal MIUR (Invalsi) servendosi di semplici tabelle e grafici esplicativi (se ne occupa la funzione strumentale); - redigere il Rapporto di autovalutazione e il Piano di Miglioramento con la commissione. - Inserire i suddetti dati collaborando con la Segreteria e la funzione strumentale del POF; - inserire con la segreteria i dati sulla piattaforma INVALSI quando richiesto dal MIUR. FUNZIONIGRAMMA Tutti i componenti del gruppo dovranno collaborare alla realizzazione delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi. Il coordinamento dell’area valutazione di cui fa parte la commissione Valutazione è affidata alla funzione strumentale. OBIETTIVI - Valorizzare la responsabilità individuale nella valutazione come TRIENNALI priorità del processo educativo; DI AREA - curare la predisposizione della documentazione e l’organicità degli strumenti valutativi (griglie, schede infraquadrimestrali, verifiche ecc…); - valutare tramite i consigli di classe o i dipartimenti la coerenza delle verifiche iniziali, intermedie e finali con gli obiettivi e i traguardi previsti nel curricolo. - stimolare l’analisi dei risultati per attivare azioni da intraprendere con funzione formativa (attività di recupero/potenziamento, classi aperte); - promuovere il bilancio critico stimolando il miglioramento continuo - predisporre documenti e buone pratiche atte ad informare le famiglie in modo tempestivo e trasparente su criteri e risultati; - autovalutare l’efficacia dell’offerta educativa e didattica tramite i Piani di Miglioramento; - rilevare la qualità degli apprendimenti con riferimento a traguardi e obiettivi previsti dalle indicazioni nazionali e dal RAV (rapporto di autovalutazione). - confrontare le evidenze emerse da autovalutazione e valutazione 25
in un’ottica di riflessione interna sia sui contenuti delle indicazioni nazionali sia in relazione ai risultati nazionali per promuovere il miglioramento ATTIVITÀ RISULTATI SCOLASTICI (ogni anno con la commissione) - Ricontrollare annualmente i documenti valutativi considerando le nuove necessità didattiche e normative - Controllare nelle griglie valutative la corrispondenza tra descrittore e valore numerico espresso dai docenti nei molteplici atti valutativi della carriera scolastica di ogni alunno (voto di disciplina, giudizio di comportamento, livello di competenza). - Monitorare le parti riguardanti la valutazione presenti nel P.O.F. e valutare se sono funzionali alla MISSION della scuola. AUTOVALUTAZIONE (nel triennio) - Revisionare il Rav e predisporre il Piano di Miglioramento; CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (nel triennio con la commissione) - Agevolare l’introduzione della nuova certificazione delle competenze prevista dal d.lgs. 62 del 2017 e dal decreto ministeriale n. 742 del 3 Ottobre 2017. - Promuovere una didattica per competenze per favorire una più agevole compilazione della certificazione. RENDICONTAZIONE SOCIALE (ogni anno) - Visionare ed eventualmente adeguare la documentazione necessaria per gli scrutini e per gli esami con l’aiuto della commissione, condividere con la Segreteria per la pubblicazione (giudizio di idoneità, certificazioni delle competenze ecc…). - Elaborare strumenti atti a monitorare gli esiti elaborando griglie comuni per la rendicontazione tra i vari plessi e/o ordini di scuola. - Tabulare i risultati scolastici INVALSI per un’efficace comunicazione agli organi collegiali e all’utenza (sito della scuola). Valutazione degli alunni con certificazione di DSA e BES L'alunno con certificazione di DSA e BES può usufruire, laddove necessario, di strumenti compensativi e di misure dispensative. Può avvalersi di specifiche strategie di aiuto che lo portino al raggiungimento di competenze equipollenti. In questi casi la valutazione: - è in coerenza con tutte le modalità adottate nelle fasi del percorso di apprendimento effettuato; - ha l'obiettivo di ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti; Strategie adottate per gli studenti con DSA e BES: creazione di un clima di serenità; sufficiente tempo di rielaborazione; utilizzo di domande facilitanti; inserimento di domande intermedie in caso di procedure complesse; privilegio della qualità rispetto alla quantità; rilievo ai progressi più che alle carenze; predisposizione 26
di prove con particolarità grafiche facilitanti; scomposizione del compito in più parti; tempi di esecuzione allungati o distesi; sviluppo di strategie per un controllo attivo sul proprio processo di apprendimento; possibilità di programmare le interrogazioni; possibilità di verificare le conoscenze nell'orale nel caso di un insuccesso nello scritto. La valutazione per gli alunni con certificazione di disabilità La prevenzione dell’insuccesso scolastico parte dal riconoscimento delle difficoltà di un alunno. La diagnosi certifica la presenza di difficoltà e autorizza l’assegnazione di un insegnante di sostegno, che predispone, di concerto con l’ intero Consiglio dei docenti, una programmazione didattico-educativa adatta ai bisogni dello studente. La programmazione individualizzata è finalizzata a: - colmare carenze e lacune; - rendere l’alunno consapevole delle proprie attività di studio e di apprendimento; - delineare in maniera specifica le caratteristiche del disturbo per attivare un programma di riabilitazione. La valutazione è coerente con la programmazione effettivamente svolta e prende in considerazione i miglioramenti registrati rispetto ai livelli di partenza. Nel caso di alunni in difficoltà, la valutazione diviene un fenomeno ancora più complesso e sistematico. Si prendono in considerazione molti fattori tra cui la motivazione, le aspettative, l’atteggiamento, lo stile cognitivo. L’insegnante di sostegno trascorre una buona quantità di ore con l’alunno ed ha modo di annotare sistematicamente riflessioni, commenti ed osservazioni. La valutazione è quindi un momento di valorizzazione. La valutazione e la comunicazione con la famiglia Per favorire un percorso di riflessione e di monitoraggio degli apprendimenti riteniamo fondamentale una comunicazione costante, trasparente e collaborativa con le famiglie. Le valutazioni ed eventuali annotazioni o provvedimenti disciplinari sono puntualmente comunicati tramite il diario personale che i genitori sono invitati a controllare con sistematicità. Alla secondaria di primo grado, a metà quadrimestre, vengono inviate alle famiglie le informative per evidenziare le materie insufficienti e le problematiche nel comportamento, in modo da recuperare le lacune, prima della fine del quadrimestre". Certificazione della competenze (allegato) A partire dall’a.s. 2017-18 il nostro Istituto ha adottato il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo d’istruzione come stabilito dal Decreto Ministeriale 742 del 03/10/2017. 27
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