Guida al deployment Come distribuire e impiegare iOS 6 nella didattica
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Guida al deployment Come distribuire e impiegare iOS 6 nella didattica Prima edizione Dicembre 2012
Guida al deployment iOS nella didattica Indice iOS nell’istruzione 3 Requisiti di sistema 5 Prepararsi alla distribuzione 6 Allestire uno spazio di lavoro 6 Verificare i requisiti per il firewall 6 Scoprire le app per lo studio 6 Contattare Apple 6 AppleCare Protection Plan (APP) 6 Apple Solution Expert per il settore Education (ASE) 7 Apple Professional Development (APD) 8 Predisporre la rete Wi-Fi 9 Pianificare in base a copertura e densità 9 Apple iPad Learning Lab 11 AirPlay, AirPrint e Bonjour 12 Configurazione e gestione 13 Configurazione manuale 13 Profili di configurazione 13 Utility Configurazione iPhone 14 Gestione dei dispositivi mobili (MDM) 14 Apple Configurator 16 Exchange ActiveSync 19 Scegliere gli strumenti di gestione 19 Acquistare contenuti 20 Carte di credito e Carte regalo iTunes 20 Volume Purchase Program (VPP) 20 Ruoli del programma 21 Come iscriversi al Volume Purchase Program 21 Come usufruire del Volume Purchase Program 22 Prezzi a volume 22 Tecniche di distribuzione dei codici 22 Strategie di deployment 24 Strumenti 24 Gestire documenti 25 Modelli di deployment 25 Proprietà personale 26 Proprietà centralizzata 27 Proprietà mista 31 Come funziona iCloud 35 Apple TV 35 Per risolvere eventuali problemi 36 Riepilogo 37 2
Guida al deployment iOS nella didattica iOS nell’istruzione Come distribuire e gestire i dispositivi iOS in un ambiente didattico. Questa guida è destinata a chi si occupa del deployment (distribuzione) di dispositivi iOS in ambiente didattico. Si rivolge sia ai responsabili IT sia a chi attuerà il progetto sul campo, fornendo best practice e considerazioni utili sulla distribuzione e gestione dei dispositivi iOS. N.B. La definizione dei programmi scolastici non è fra gli scopi di questo documento. Prima di distribuire i dispositivi, è importante sviluppare e comunicare un progetto che comprenda obiettivi e modalità. Le decisioni iniziali hanno effetti che si amplificano, in positivo o in negativo, con l’aumentare dell’entità del deployment. Perciò i responsabili informatici e quelli dei programmi scolastici, così come coloro che attueranno il progetto, dovrebbero essere coinvolti in fase di pianificazione. Un deployment ben pianificato includerà le seguenti fasi e domande. 1. Comprendere gli obiettivi della distribuzione. • Quali sono i risultati attesi? 2. Valutare l’infrastruttura. • Le reti LAN e Wi-Fi sono in grado di supportare un’elevata densità di dispositivi? • Rivedere la configurazione di server e dischi di archiviazione (locali o esterni). • Rivedere la configurazione della stazione Apple Configurator. • Valutare l’ampiezza di banda internet. 3. Pianificare le azioni di supporto. • Un Apple Solutions Expert per il settore Education (ASE) fornirà assistenza nella gestione del progetto? • Chi saranno i responsabili del supporto post-deployment? • Chi attuerà il progetto sul campo seguirà un programma Apple Professional Development (APD)? 4. Pianificare l’attuazione. • Ci sono policy da creare o rivedere? • Chi riceverà i dispositivi? In quale ordine saranno distribuiti i dispositivi? • Anche istruttori e amministratori seguiranno corsi APD? • Qual è il programma di training per gli studenti? • Chi sarà autorizzato all’acquisto di app? • Di quali dati dei dispositivi iOS occorre effettuare il backup, e in che modo? • Quali strategie di distribuzione saranno adottate? • La distribuzione verrà effettuata da un ASE? • Iscriversi al programma di acquisti a volume (Volume Purchase Program, VPP). • Valutare una soluzione MDM (Mobile Device Management). • Scaricare e usare Apple Configurator. 3
Guida al deployment iOS nella didattica 5. Comunicare con tutte le parti interessate (consigli di istituto, gruppi di genitori, ministero e provveditorati). • Descrivere e spiegare il piano di deployment. • Ribadire i risultati attesi. 6. Effettuare l’acquisto. • Ordinare i dispositivi iOS, gli accessori e le altre apparecchiature necessarie. • Acquistare app a volume attraverso il VPP. 7. Prepararsi alla prima fase di distribuzione. • Predisporre un luogo sicuro dove ricevere e custodire i dispositivi, attivarli ed eseguire la sincronizzazione iniziale. • Configurare le stazioni di configurazione, i carrelli e i dispositivi iOS. 8. Effettuare la prima fase di distribuzione. • Distribuire i dispositivi nelle sedi coinvolte nella prima fase. • Verificare se il modello di deployment funziona. 9. Ampliare la distribuzione. • Estendere il deployment alle sedi rimanenti seguendo le best practice. 10. Verificare. • Raccogliere i dati e verificare la buona riuscita del deployment. Questo documento verte sugli aspetti tecnici delle fasi sopra elencate. Per avere maggiori informazioni sulla progettazione di flussi di lavoro in aula che prevedono l’uso di dispositivi iOS, è possibile consultare svariate risorse didattiche. • Per saperne di più sull’uso di iPad nella didattica www.apple.com/it/education/ipad • Per saperne di più sull’uso di iPod touch e iPhone nella didattica www.apple.com/it/education/ipodtouch-iphone • Per consultare risorse didattiche, tutorial video e altre guide www.apple.com/it/education/resources 4
Guida al deployment iOS nella didattica Requisiti di sistema Ecco dove trovare informazioni sulle versioni del sistema operativo e del software necessarie per poter seguire i suggerimenti di questo documento. iPhone, iPad e iPod touch • Per saperne di più sulle specifiche di iPhone www.apple.com/it/iphone/specs.html • Per saperne di più sulle specifiche di iPad www.apple.com/it/ipad/specs • Per saperne di più sulle specifiche di iPad mini www.apple.com/it/ipad-mini/specs • Per saperne di più sulle specifiche di iPod touch www.apple.com/it/ipod-touch/specs.html • Per saperne di più sulle specifiche di Apple TV www.apple.com/it/appletv/specs.html • Per saperne di più sull’ultima versione di iOS www.apple.com/it/ios Apple Configurator • Per saperne di più sui requisiti di sistema per Apple Configurator itunes.apple.com/it/app/apple-configurator/id434433123?mt=12 iTunes • Per saperne di più sui requisiti di sistema per iTunes www.apple.com/it/itunes/download OS X • Per saperne di più sui requisiti di sistema per OS X www.apple.com/it/macosx/specs.html • Per saperne di più sui requisiti di sistema per OS X Server www.apple.com/it/macosx/server/specs.html 5
Guida al deployment iOS nella didattica Prepararsi alla distribuzione Una buona preparazione strategica semplifica le operazioni di deployment. In questo capitolo vengono illustrate le scelte preliminari più importanti. Allestire uno spazio di lavoro Prima di ricevere le apparecchiature, è utile individuare e allestire un’area di lavoro adatta al deployment. Potrebbe essere necessario configurare i dispositivi e farne un inventario prima di distribuirli agli utenti: sarà bene, quindi, designare un luogo sicuro con alimentazione elettrica e connessioni di rete adeguate. Verificare i requisiti per il firewall Prima di procedere con le fasi illustrate in questa guida, verificate che le porte appropriate del firewall siano aperte. È anche utile sapere quali porte vengono usate da iTunes e dai dispositivi iOS per i vari servizi. • Per saperne di più sulle porte TCP e UDP utilizzate da Apple http://support.apple.com/kb/TS1629?viewlocale=it_IT • Per saperne di più sui requisiti per il firewall di Apple TV http://support.apple.com/kb/HT2463?viewlocale=it_IT Scoprire le app per lo studio Per un deployment più efficiente, prima dell’arrivo dei dispositivi consigliamo di informarsi sulle app disponibili. I docenti che usano iOS per la prima volta potranno trovare utile avere una base di partenza nella scelta di app per specifiche aree tematiche. • Per saperne di più sulle migliori app per lo studio www.apple.com/it/education/apps Contattare Apple Per saperne di più su Apple nell’istruzione, vai su www.apple.com/it/education o chiama il numero 800 915 901 e parla con un consulente Apple Education. AppleCare Protection Plan (APP) Sono disponibili prodotti APP per istituti di ogni dimensione. Opzioni APP per iPhone, iPad o iPod touch Ogni iPhone, iPad e iPod touch offre fino a due anni di supporto tecnico via telefono da parte di esperti e opzioni aggiuntive di assistenza hardware Apple. • Per saperne di più su APP per iPhone www.apple.com/it/support/products/iphone.html • Per saperne di più su APP per iPad www.apple.com/it/support/products/ipad.html 6
Guida al deployment iOS nella didattica • Per saperne di più su APP per iPod touch e Apple TV www.apple.com/it/support/products/ipod.html AppleCare – Programma iOS Direct Service Il programma iOS Direct Service è associato all’AppleCare Protection Plan. Permette di eseguire una scansione delle unità per rilevare eventuali problemi hardware: se necessario, si possono ordinare direttamente nuovi iPhone, iPad, iPod touch o accessori inclusi, ritirandoli presso il centro assistenza più vicino in cambio degli articoli difettosi. In questo modo le organizzazioni possono ridurre i costi usufruendo di un comodo servizio. Il programma può essere sottoscritto da aziende, istituti didattici, enti locali ed enti ministeriali. • Per saperne di più sul programma iOS Direct Service www.apple.com/it/support/programs/ids AppleCare – Help Desk Support AppleCare Help Desk Support garantisce un accesso telefonico prioritario ai migliori esperti Apple, permettendo alle organizzazioni di gestire le proprie risorse in modo più efficiente, migliorare i tempi di risposta e ridurre i costi di formazione. AppleCare Help Desk Support copre un numero illimitato di interventi di assistenza per la diagnosi e la risoluzione di problemi hardware o software e l’isolamento di problemi per i sistemi basati su prodotti Apple. • Per saperne di più su AppleCare Help Desk Support www.apple.com/it/support/products/enterprise/help.html AppleCare – OS Support AppleCare OS Support include l’AppleCare Help Desk Support e, in aggiunta, interventi di assistenza di livello enterprise: supporto per i componenti di sistema, configurazione e amministrazione della rete, integrazione in ambienti eterogenei, supporto per le applicazioni professionali, supporto per applicazioni e servizi web e supporto per problemi tecnici la cui risoluzione implica l’utilizzo di strumenti a riga di comando. • Per saperne di più su AppleCare OS Support www.apple.com/it/support/products/enterprise/server.html Per saperne di più • Per maggiori informazioni su AppleCare, consultate la sezione Contattare Apple di questo documento. Apple Solution Expert per il settore Education (ASE) Gli Apple Solution Expert (ASE) sono fornitori indipendenti di servizi, selezionati da Apple per la loro comprovata esperienza nell’offrire soluzioni tecnologiche specifiche per gli istituti scolastici. Esperti del settore Education, hanno una conoscenza approfondita della gamma di prodotti, servizi e soluzioni Apple: individuano i problemi di fondo da affrontare e sanno come risolverli utilizzando le soluzioni Apple e le best practice valide in ambito didattico. Possiedono una formazione aggiornata nelle aree dell’istruzione e della tecnologia, e sono sempre al passo con le ultime novità in entrambi i settori; possono contare inoltre su un’esperienza pluriennale e su un solido curriculum di clienti soddisfatti. 7
Guida al deployment iOS nella didattica Gli Apple Solution Expert possono assistervi nell’acquisto, installazione e supporto di soluzioni integrate che includono prodotti complementari di altre aziende. Inoltre sono in grado di integrare prodotti e soluzioni Apple in tutti i tipi di ambienti didattici (dotati di soli PC o di Mac e PC), e possono essere di grande aiuto nell’aggiornamento e nello sviluppo di una piattaforma esistente, il tutto garantendo il massimo ritorno sul vostro investimento. Apple Professional Development (APD) Il programma Apple Professional Development (APD) prevede una serie di workshop della durata di uno o due giorni, tenuti direttamente nelle scuole da facilitatori indipendenti. Questi laboratori pratici sono creati in base alle specifiche esigenze di ciascuna scuola e sono pensati per mostrare ai partecipanti come utilizzare i prodotti Apple per trasformare l’insegnamento e l’apprendimento. Tutti i facilitatori del programma APD sono a loro volta educatori: sanno perfettamente cosa è importante in classe, e come insegnare ai partecipanti a conoscere i loro prodotti Apple in modo che siano davvero utili a docenti e studenti. I workshop Apple Professional Development sono flessibili e la frequenza può iniziare in qualsiasi momento a seconda del livello di sviluppo professionale. Si può partire da qualsiasi categoria, a seconda delle esigenze della scuola. Per andare incontro alle esigenze dei vari gruppi, i workshop di una giornata possono essere divisi in due sessioni da mezza giornata, e possono ospitare tra 16 e 20 partecipanti. L’acquisto del programma Apple Professional Development è riservato a istituzioni e gruppi. Dopo l’acquisto, verificate le modalità di attuazione con un facilitatore APD. Workshop disponibili I workshop Apple Professional Development sono suddivisi in diverse categorie: • Nozioni di base Sono workshop di primo livello, pensati per conferire ai docenti le capacità tecnologiche necessarie a integrare facilmente i prodotti Apple nei programmi di insegnamento. • Programmi didattici Incentrati sui differenti piani di studio, questi workshop aiutano i docenti ad applicare la propria conoscenza dei prodotti Apple ad aree e discipline specifiche, in modo che l’insegnamento risulti più coinvolgente ed efficace. • Supporto Sono workshop rivolti a dirigenti scolastici e decision-maker nel settore didattico, incentrati sull’ottenimento di risultati attraverso la progettualità e la pianificazione. Per saperne di più • Per maggiori informazioni sul programma Apple Professional Development, consultate la sezione Contattare Apple di questo documento. 8
Guida al deployment iOS nella didattica Predisporre la rete Wi-Fi Nel preparare l’infrastruttura Wi-Fi per il deployment di iOS, bisogna considerare vari fattori: • area da coprire; • numero e densità dei dispositivi che si collegheranno alla rete Wi-Fi; • tipo di dispositivi e loro specifiche Wi-Fi; • tipo e quantità di dati da trasferire; • esigenze relative alla sicurezza nell’accesso alla rete wireless; • esigenze relative a protezione e codifica dei dati trasferiti. L’elenco non è completo, ma include alcuni dei principali fattori da considerare nella predisposizione di una rete Wi-Fi. Questo capitolo potrà essere utile agli amministratori di rete che saranno responsabili del deployment, aiutandoli a discutere con i fornitori di soluzioni Wi-Fi l’allestimento di una rete wireless ottimale. Promemoria: questo capitolo illustra la predisposizione di reti Wi-Fi negli Stati Uniti. Il modo di procedere potrebbe essere differente in altri Paesi. Pianificare in base a copertura e densità Per l’uso dei dispositivi iOS è fondamentale garantire una copertura Wi-Fi, ma è altrettanto importante progettare la rete in base alla densità di dispositivi che verranno utilizzati in una data area. La maggior parte degli odierni punti di accesso di classe enterprise può gestire fino a 50 client Wi-Fi, ma l’esperienza utente non è delle migliori se un numero così alto di dispositivi è associato a un unico punto di accesso. La velocità di navigazione sul singolo dispositivo dipende infatti dall’ampiezza di banda wireless disponibile sul canale in uso, e dal numero di dispositivi che stanno condividendo l’intera banda: maggiore è il numero di dispositivi collegati a uno stesso punto di accesso, più lenta sarà la rete. Nel predisporre la propria rete Wi-Fi, quindi, bisogna tenere conto di quanti dispositivi iOS la useranno. Prevedere la copertura Per fare un esempio, immaginiamo un edificio a due piani con dieci grandi uffici e una sala conferenze su ciascun piano. Cinquanta dipendenti lavorano con MacBook Pro, iPad e iPhone 4S o iPhone 5 sui due piani. Se usati alla scrivania, i MacBook Pro sono collegati via cavo alla rete Ethernet, mentre i dispositivi iPad e iPhone si spostano di continuo. 9
Guida al deployment iOS nella didattica La disposizione degli uffici favorisce le comunicazioni e collaborazioni informali: i dipendenti possono incontrarsi e tenere riunioni sia nelle sale conferenze sia nelle loro stanze, spostandosi con i loro iPad e iPhone e, talvolta anche con i MacBook Pro. L’accesso alla rete avviene principalmente per controllare posta e calendari e per navigare in internet. In questo scenario, una buona copertura Wi-Fi è il primo obiettivo da perseguire. Probabilmente questi utenti non trasferiscono spesso grandi quantità di dati attraverso la rete, e la densità di dispositivi Wi-Fi è piuttosto bassa. La rete Wi-Fi potrà essere formata da due o tre punti di accesso su ciascun piano per garantire la copertura negli uffici, e da un punto di accesso in ogni sala conferenze. I punti di accesso potranno essere configurati sulla banda 802.11n a 5GHz, che è supportata dai portatili MacBook Pro e dagli iPad. Per aumentare il throughput dei MacBook Pro è possibile abilitare la tecnologia HT40. • Per saperne di più sul supporto degli standard Wi-Fi, incluse le specifiche per i prodotti Apple, potete consultare l’Appendice A – Standard Wi-Fi alla fine di questo documento. Ricordate che alcuni dei dipendenti usano un iPhone 4S mentre altri usano un iPhone 5, quindi ci deve essere anche una rete a 2,4GHz per gli iPhone 4S (gli iPhone 5 preferiranno la rete a 5GHz). Poiché la maggior parte degli odierni punti di accesso funziona in dual band simultanea, potranno essere abilitate entrambe le frequenze: 2,4GHz e 5GHz. iPhone 4 supporta lo standard 802.11n, ma se si usano altri dispositivi mobili che non lo supportano bisognerà abilitare anche lo standard 802.11b/g. Prevedere la densità Confrontate l’esempio dell’ufficio appena descritto con un liceo che ha 1000 studenti e 30 insegnanti distribuiti sui due piani di un edificio. A ogni studente è stato assegnato un iPad, e ogni insegnante ha ricevuto un MacBook Air e un iPad. Le aule sono una adiacente all’altra e ognuna ospita 35 studenti circa. Durante l’intera giornata scolastica gli studenti fanno ricerche su internet, guardano video inerenti al programma didattico e trasferiscono documenti da e verso un file server sulla LAN. 10
Guida al deployment iOS nella didattica Predisporre una rete Wi-Fi in questo scenario è un’operazione più complessa per via della maggiore densità di dispositivi mobili. Ogni aula ha circa 35 studenti che usano un iPad per tutta la giornata scolastica, perciò si dovrà prevedere un punto di accesso per ogni classe. Per gli spazi comuni bisognerebbe prevedere più punti di accesso, così da garantire una copertura adeguata. Il numero effettivo dei punti di accesso per gli spazi comuni varierà in base alla densità dei dispositivi Wi-Fi in quelle aree. I dispositivi più usati in questa scuola sono gli iPad, pertanto si dovrà prestare particolare attenzione alle specifiche tecniche di questi dispositivi. iPad supporta lo standard 802.11n a 2,4GHz e 5GHz, quindi i punti di accesso dovranno essere configurati sulla banda 802.11n a 5GHz. Tuttavia, in questo scenario di deployment ad alta densità in cui la maggior parte dei dispositivi non supporta il channel bonding, si consiglia di lasciare il channel bonding disabilitato. Sarà così possibile installare più punti di accesso senza riutilizzare lo stesso canale nelle aree vicine. Se il channel bonding è abilitato (cioè ogni punto di accesso usa due canali), sono complessivamente disponibili meno canali. • Per saperne di più sul supporto degli standard Wi-Fi, incluse le specifiche per i prodotti Apple, potete consultare l’Appendice A – Standard Wi-Fi alla fine di questo documento. Lo schema appena descritto potrebbe essere leggermente modificato nel caso in cui si dovessero collegare anche dispositivi che supportano solo lo standard 802.11b o 802.11g. Se vengono configurati punti di accesso dual band, una possibilità è abilitare l’802.11g/b. Un’altra possibilità è prevedere un SSID (Service Set Identifier) che usa l’802.11n a 5GHz per i dispositivi più recenti, e un secondo SSID a 2,4GHz per i dispositivi che supportano gli standard 802.11b e 802.11g. È comunque importante evitare di creare troppi SSID. In entrambi gli esempi, bisogna evitare l’uso di SSID nascosti. Per i dispositivi Wi-Fi è più difficile ricollegarsi a un SSID nascosto che non a un SSID con broadcast abilitato; inoltre un SSID nascosto non offre grandi vantaggi in termini di sicurezza. Poiché gli utenti si spostano di frequente con i loro dispositivi iOS, gli SSID nascosti potrebbero allungare i tempi di associazione alla rete. • Per saperne di più sulla sicurezza delle reti Wi-Fi, potete consultare l’Appendice B – Sicurezza wireless alla fine di questo documento. Tenete presente che le configurazioni di rete sopra descritte sono esempi ipotetici. La rete da predisporre per uno specifico ambiente avrà caratteristiche che dipendono dalla particolare struttura dell’edificio, dai flussi di lavoro degli utenti, dal tipo di dispositivi Wi-Fi effettivamente utilizzati, dalle esigenze in fatto di sicurezza e da altri fattori. Contattate un fornitore di infrastrutture Wi-Fi per garantirvi una progettazione ottimale. Apple iPad Learning Lab Un Apple iPad Learning Lab semplifica la gestione di set di iPad da usare in classe. Ogni Learning Lab può custodire, ricaricare e sincronizzare fino a 30 dispositivi, e c’è spazio anche per un MacBook. Il carrello è facile da spostare e quindi può essere usato agevolmente in più aule, e può essere chiuso a chiave per tenere al sicuro i dispositivi quando non vengono utilizzati. Così, invece di far spostare intere classi nel laboratorio informatico della scuola, è il Lab che viene portato dove serve. Allestire il Wi-Fi per i carrelli mobili potrebbe essere più complesso, a seconda dell’infrastruttura già esistente. Ci sono due modi per predisporre una rete Wi-Fi destinata ai Learning Lab mobili: si può prevedere un punto di accesso fisso per gestire i dispositivi ovunque vengano portati, o si può montare un punto di accesso sul carrello. 11
Guida al deployment iOS nella didattica Prendete nota delle classi o delle altre aree in cui verranno usati i laboratori mobili. Quando progettate un’infrastruttura Wi-Fi fissa per i carrelli, considerate sia la copertura sia la densità: la rete dovrà essere in grado di supportare il numero di dispositivi che verranno usati in ciascuna di queste aree. Potrebbe quindi essere necessario un punto di accesso per ogni classe o area di utilizzo designata. Se non è già presente un’infrastruttura Wi-Fi o non c’è copertura nelle aree designate, è possibile installare un punto di accesso direttamente sul carrello, purché questo si trovi vicino a una presa Ethernet. In questo caso, il Wi-Fi sarà sempre disponibile ovunque si useranno i dispositivi. Se invece è già presente un’infrastruttura Wi-Fi fissa, installare un punto di accesso su ogni carrello potrebbe creare problemi. Le infrastrutture Wi-Fi ben progettate avranno un utilizzo del canale bilanciato affinché i punti di accesso vicini non interferiscano tra loro. Le impostazioni della velocità di trasmissione saranno inoltre configurate per minimizzare la sovrapposizione delle aree di copertura. Se un carrello con punto di accesso viene spostato in un’area già coperta da un’infrastruttura Wi-Fi fissa, potrebbe verificarsi una forte interferenza, soprattutto se entrambi i punti di accesso usano la frequenza a 2,4GHz. Se l’infrastruttura Wi-Fi esistente opera esclusivamente sulla frequenza a 2,4GHz, per evitare interferenze il punto di accesso sul carrello dovrebbe essere configurato sulla frequenza a 5GHz. Contattate un fornitore di reti Wi-Fi per individuare la copertura Wi-Fi più adatta agli Apple iPad Learning Lab. • Per saperne di più sugli Apple Learning Lab www.apple.com/it/education/labs Problemi simili potrebbero verificarsi se gli utenti installano punti di accesso propri, che potrebbero competere con l’infrastruttura Wi-Fi fissa per i canali da usare. AirPlay, AirPrint e Bonjour Se il deployment di iOS prevede l’uso di AirPlay o AirPrint, verificate che la rete Wi-Fi sia stata progettata in modo da supportare il traffico Bonjour. Questi servizi usano Bonjour per il rilevamento automatico, per cui occorre che i dispositivi che comunicano tra loro siano su un’unica sottorete con traffico broadcast abilitato. • Per saperne di più sul supporto di Bonjour sulle reti Wi-Fi, potete consultare l’Appendice C – Supporto per Bonjour alla fine di questo documento. • Per saperne di più su AirPlay http://support.apple.com/kb/HT4437?viewlocale=it_IT • Per saperne di più su AirPlay Mirroring http://support.apple.com/kb/HT5209?viewlocale=it_IT • Per saperne di più su AirPrint http://support.apple.com/kb/HT4356?viewlocale=it_IT 12
Guida al deployment iOS nella didattica Configurazione e gestione Esistono molti modi di configurare e gestire i dispositivi iOS: si può agire manualmente sul dispositivo, oppure utilizzare profili di configurazione, o scegliere una soluzione MDM (Mobile Device Management), Apple Configurator o Exchange ActiveSync. Configurazione manuale Le restrizioni e informazioni di configurazione possono essere impostate direttamente su ciascun dispositivo iOS. È il metodo di configurazione più laborioso, adatto soprattutto nei deployment di piccole dimensioni o nelle situazioni in cui ogni utente configura da sé il proprio dispositivo. Alcune restrizioni possono essere impostate soltanto agendo direttamente sul dispositivo, nel pannello Restrizioni dell’app Impostazioni: per esempio la possibilità di modificare gli account per iCloud, Mail, Contatti e Calendario, di attivare e disattivare i servizi di localizzazione, e anche di apportare modifiche all’app Trova i miei amici. Per modificare le restrizioni direttamente su un dispositivo iOS occorre inserire un codice di accesso di quattro cifre diverso dal codice PIN del dispositivo. Il codice per le restrizioni può essere impostato o modificato soltanto sul dispositivo. • Per saperne di più sulle restrizioni dei dispositivi http://support.apple.com/kb/HT4213?viewlocale=it_IT Profili di configurazione I profili di configurazione sono file XML contenenti criteri per i codici di accesso, restrizioni, impostazioni di account e di rete, web clip, credenziali e altre impostazioni che permettono a iPhone, iPad e iPod touch di interagire con i sistemi aziendali. Possono essere bloccati, così che l’utente finale non possa rimuoverli senza resettare il dispositivo. I profili di configurazione possono essere distribuiti via internet o email, oppure installati via USB usando Utility Configurazione iPhone o Apple Configurator. • Per saperne di più sui profili di configurazione developer.apple.com/library/ios/featuredarticles/iPhoneConfigurationProfileRef Configurare account e credenziali I profili di configurazione possono installare account e informazioni di configurazione da usare con Exchange ActiveSync, email IMAP/POP/SMTP, servizi di calendario CalDAV, servizi di rubrica indirizzi CardDAV e LDAP, reti Wi-Fi, servizi VPN e calendari con accesso limitato agli iscritti. Possono includere sia le impostazioni degli account sia le relative credenziali. Se un profilo privo di credenziali viene installato manualmente su un dispositivo, l’utente dovrà inserire una password. Se invece un profilo privo di credenziali viene installato in remoto via MDM o Apple Configurator, l’utente non dovrà inserire alcuna credenziale. Si consiglia di far scaricare manualmente all’utente un profilo di configurazione per queste impostazioni dell’account. Se usate Microsoft Exchange, configurate l’ambiente Exchange per l’individuazione automatica: in questo modo gli utenti dovranno solo inserire un indirizzo email e una password per configurare i servizi senza un profilo. 13
Guida al deployment iOS nella didattica Configurare le restrizioni Gli istituti possono impedire il download e l’utilizzo di app non autorizzate abilitando la restrizione relativa a “Installare app”. Questa restrizione rende anche impossibile sincronizzare e aggiornare le app in iTunes; se si vogliono installare nuove app o aggiornare quelle esistenti, occorre disabilitarla. Ulteriori restrizioni permettono di limitare l’accesso ad app come Fotocamera, FaceTime, Siri e altre ancora. • Per saperne di più sulle restrizioni in iOS http://support.apple.com/kb/HT4213?viewlocale=it_IT • Per saperne di più sulle restrizioni per iBooks e iBookstore http://support.apple.com/kb/HT5492?viewlocale=it_IT Web clip Il web clip è un’icona sulla schermata Home di un dispositivo: può servire ad aprire direttamente un sito web o a lanciare web app a tutto schermo, e funzionare offline usando l’archiviazione locale HTML 5. I profili di configurazione possono includere web clip con titolo e icona personalizzati ed essere impostati per impedirne la rimozione. In caso di deployment di grandi dimensioni, si consiglia di includere un web clip per semplificare in futuro la gestione e la configurazione dei dispositivi. Potete usare i web clip per indirizzare facilmente gli utenti alle informazioni future di deployment, come nuovi profili di configurazione, app dell’App Store raccomandate e registrazione a una soluzione MDM. • Per saperne di più sui web clip www.apple.com/it/webapps/whatarewebapps.html Utility Configurazione iPhone Con Utility Configurazione iPhone (iPCU) gli istituti possono facilmente creare, gestire, crittografare e installare profili di configurazione e app in-house su computer Mac e Windows. Inoltre possono acquisire informazioni dai dispositivi, inclusi i log della console. • Come usare Utility Configurazione iPhone developer.apple.com/library/ios/#featuredarticles/FA_iPhone_Configuration_Utility/ Introduction/Introduction.html Gestione dei dispositivi mobili (MDM) Il Mobile Device Management (MDM) consente agli istituti scolastici di registrare in totale sicurezza i dispositivi in un ambiente enterprise, di configurare e aggiornare le impostazioni in wireless, di monitorare la conformità alle policy d’istituto, e persino di resettare o bloccare a distanza i dispositivi gestiti. Le soluzioni MDM sono disponibili presso fornitori esterni che offrono un’ampia gamma di piattaforme server, console di gestione, funzioni aggiuntive e prezzi. Prima di scegliere una soluzione MDM, valutate quali sono gli aspetti più importanti per la vostra organizzazione. • Per saperne di più sul Mobile Device Management www.apple.com/it/iphone/business/integration/mdm Requisiti Il Mobile Device Management richiede che i dispositivi abbiano installato iOS 4 o successivo. Alcune funzioni sono supportate solo da versioni specifiche di iOS o richiedono l’uso di Apple Configurator. 14
Guida al deployment iOS nella didattica Registrazione La registrazione dei dispositivi permette di catalogarli e gestirli. Il processo di registrazione si avvale del protocollo SCEP (Simple Certificate Enrollment Protocol), permettendo ai dispositivi iOS la registrazione over-the-air dei certificati di identità per l’autenticazione ai servizi dell’istituto. Gli utenti possono accettare o non accettare la registrazione MDM, ma gli istituti dovrebbero incentivarli ad acconsentire alla gestione del proprio dispositivo. Per esempio, possono richiedere la registrazione MDM per l’accesso alla rete Wi-Fi, facendo in modo che la soluzione MDM fornisca automaticamente le credenziali wireless. Quando un utente disabilita la gestione MDM, il dispositivo cerca di inviare una notifica al server MDM. Configurazione Una volta registrato, il dispositivo potrà essere configurato dinamicamente dal server MDM con le impostazioni e i criteri previsti. Per farlo, il server MDM invia al dispositivo i profili di configurazione, che vengono installati senza che l’utente debba fare nulla. Abbinata alla registrazione, la configurazione dei dispositivi garantisce che solo gli utenti autorizzati possano accedere ai servizi dell’istituto e che i loro dispositivi rispettino le policy stabilite. I profili di configurazione possono essere firmati, crittografati e bloccati, impedendo l’alterazione o la condivisione delle impostazioni. Ciò significa che se gli utenti vogliono rimuovere le impostazioni di gestione, devono scollegarsi dalla soluzione MDM, perdendo la possibilità di accedere alle risorse di rete dell’istituto. Interrogazione Il server MDM è anche in grado di ottenere dai dispositivi una serie di informazioni, sia relative all’hardware (come numero di serie, UDID del dispositivo o indirizzo MAC Wi-Fi) sia relative al software (come la versione iOS e un elenco dettagliato di tutte le app installate sul dispositivo). Queste informazioni possono servire a controllare che gli utenti mantengano il set di app appropriato. Cancellazione, blocco, rimozione del codice di accesso Un dispositivo può essere gestito dal server MDM mediante una serie di azioni specifiche. Tra queste vi sono la modifica delle impostazioni di configurazione, la cancellazione a distanza dei dati presenti sul dispositivo e la rimozione del blocco con codice di accesso. Quest’ultima opzione può essere utile quando un utente crea un codice sul dispositivo di un altro utente o dimentica il proprio codice di accesso. App gestite I server MDM possono distribuire over-the-air ai dispositivi sia i codici delle app presenti sull’App Store sia le app in-house. Le app a pagamento richiedono l’iscrizione al programma Volume Purchase Program (VPP). Quando i codici delle app VPP vengono distribuiti mediante server MDM, l’utente finale deve inserire il proprio Apple ID: è una soluzione che va bene negli scenari di deployment dove le app acquistate diventano definitivamente di proprietà dell’utente finale. Le app distribuite tramite server MDM possono essere rimosse a distanza dal server o quando l’utente si dissocia dal sistema MDM, unitamente ai dati collegati a ogni app. Le app scaricate usando un Apple ID personale possono essere scaricate nuovamente dall’App Store dall’utente finale. È anche possibile impedire che le app creino un backup dei propri dati su iCloud o iTunes, affinché questi dati non possano essere recuperati in caso di rimozione o reinstallazione di quelle app. 15
Guida al deployment iOS nella didattica Servizio notifiche push di Apple (APNS) Tutte le soluzioni MDM usano il servizio notifiche push di Apple (APNS) per mantenere una comunicazione continuativa con i dispositivi su reti sia pubbliche sia private. Per saperne di più sul servizio notifiche push di Apple http://support.apple.com/kb/HT3576?viewlocale=it_IT Per saperne di più sulle porte del firewall richieste per APNS e altri servizi, potete consultare la sezione Verificare i requisiti per il firewall di questo documento. Certificati MDM Un sistema MDM richiede vari certificati, tra cui un certificato APNS per comunicare con i client e un certificato SSL per comunicare in modo sicuro. Le soluzioni MDM possono anche firmare i profili con un certificato. I certificati devono essere rinnovati. Nella maggior parte dei casi i certificati, inclusi quelli APNS, devono essere rinnovati annualmente. Se il certificato è scaduto, il server MDM non può più comunicare con il client finché il certificato non viene aggiornato. Dovrete quindi ricordare di aggiornare tutti i certificati MDM prima della scadenza. Gestore profilo OS X Server include Gestore profilo, una soluzione basata su server per la gestione a distanza dei dispositivi iOS con iOS 4 o successivo e dei sistemi Mac con OS X Lion o successivo. Gestore profilo semplifica la creazione di profili di configurazione, l’imposizione di restrizioni attraverso MDM e la distribuzione di app iOS. Gestore profilo permette inoltre agli utenti di accedere a un portale web self-service da cui scaricare e installare nuovi profili di configurazione, nonché di svolgere operazioni come la rimozione dei codici di accesso, la cancellazione dei dati e il blocco dei dispositivi smarriti o rubati. OS X Server è disponibile sul Mac App Store e può essere usato per trasformare un Mac con OS X in un server; si può anche richiedere che venga pre-installato sui nuovi Mac mini o Mac Pro. Gestore profilo è il modo più semplice e veloce di iniziare a implementare una soluzione MDM in quanto l’utilizzo delle funzioni di OS X Server non richiede l’acquisto o la gestione di licenze client. • Per saperne di più su Gestore profilo http://www.apple.com/it/osx/server/features/#profile-manager • Per assistenza su Gestore profilo help.apple.com/profilemanager Apple Configurator Apple Configurator semplifica la configurazione e la distribuzione di un numero elevato di iPhone, iPad e iPod touch a scuola o in azienda. Tre semplici flussi di lavoro permettono di preparare i nuovi dispositivi iOS per la distribuzione immediata, supervisionare quelli che devono mantenere una configurazione standard, e assegnare i dispositivi agli utenti. Potete aggiornare rapidamente all’ultima versione di iOS fino a 30 dispositivi alla volta, configurare le impostazioni, e installare app e dati per gli studenti, il personale amministrativo o il corpo docente. Preparazione Apple Configurator permette di preparare facilmente fino a 30 dispositivi alla volta, e molti di più se collegati singolarmente o a scaglioni. Durante la preparazione, ogni 16
Guida al deployment iOS nella didattica dispositivo collegato via USB a un Mac con Apple Configurator sarà configurato automaticamente. Per preparare i dispositivi all’uso, Apple Configurator può supervisionarli consentendo all’istituto di controllarli meglio e di aggiornare o ripristinare l’ultima versione di iOS, ripristinare più dispositivi da un backup master, nominare i dispositivi in sequenza, installare i profili di configurazione e le app. Supervisione I dispositivi iOS supervisionati sono di proprietà dell’istituto. La supervisione permette agli istituti scolastici di controllare aspetti aggiuntivi oltre ai profili di configurazione e alle restrizioni. I dispositivi supervisionati non possono essere sincronizzati con iTunes su altri computer, così che gli utenti non possano eliminare le app richieste. Apple Configurator distribuisce in automatico i profili di configurazione via USB, senza la necessità di toccare il display per completare l’installazione. Quando un dispositivo supervisionato viene collegato a Apple Configurator, viene automaticamente ripristinato alla configurazione desiderata con app, profili di configurazione e schermata di blocco personalizzata. I dispositivi supervisionati si ricollegheranno a Apple Configurator per scaricare gli aggiornamenti delle app. Possono essere organizzati in gruppi, perciò ogni gruppo potrà essere configurato per ricevere app e impostazioni specifiche. Possono essere supervisionati solo i dispositivi con iOS 5 o successivo, e solo se non sono stati ancora configurati né sono state ripristinate le impostazioni di fabbrica. Si consiglia di non cercare di supervisionare i dispositivi iOS di proprietà personale degli utenti, in quanto tutte le app e i contenuti verrebbero cancellati. Per i dispositivi con iOS 6 o successivo sono disponibili ulteriori impostazioni e restrizioni. Quando un dispositivo è supervisionato, è possibile configurare tali restrizioni attraverso profili di configurazione distribuiti tramite Apple Configurator, MDM o download manuale. Ecco alcune delle possibili restrizioni. • Modalità app singola: l’utente può usare solo una determinata applicazione. Se il dispositivo viene spento, l’app in questione si riapre al riavvio. Si consiglia di abilitare e disabilitare questa impostazione via MDM per avere un controllo dinamico. • Global Network Proxy per l’HTTP: indirizza la maggior parte del traffico web del dispositivo al server proxy specificato nelle impostazioni. Questa impostazione viene applicata su tutti gli SSID Wi-Fi e le reti cellulari. Per un’imposizione più rigida, installate questa impostazione con Apple Configurator in un profilo non rimovibile. Si consiglia di usare un file PAC per avere maggiore flessibilità. • Consenti rimozione app: disabilitando questa impostazione si impedisce agli utenti di eliminare le app dalla schermata Home. • Consenti utilizzo di Game Center: disabilitando questa impostazione l’icona di Game Center verrà rimossa dalla schermata Home. Insieme a questa impostazione, disabilitate le opzioni “Consenti gioco multigiocatore” e “Consenti aggiunta amici” per disattivare completamente Game Center sui dispositivi supervisionati. • Consenti iMessage: disabilitando questa impostazione, l’icona Messaggi sarà rimossa dalla schermata Home. • Consenti iBookstore: disabilitando questa impostazione, si impedisce l’accesso a iBookstore, pur consentendo l’uso dell’app iBooks per leggere libri e PDF. • Consenti contenuti sessuali espliciti iBookstore: disabilitando questa impostazione si impedisce l’accesso ai contenuti per adulti presenti su iBookstore. • Consenti installazione profilo di configurazione: disabilitando questa impostazione, si impedisce agli utenti di installare manualmente i profili di configurazione sui dispositivi, inclusa la registrazione a un server MDM. 17
Guida al deployment iOS nella didattica Assegnazione Apple Configurator può assegnare i dispositivi a singoli utenti, i cui profili possono essere creati manualmente in Apple Configurator o importati da un servizio di directory. Quando un dispositivo viene assegnato a un utente, le sue impostazioni e i dati personali vengono caricati sul dispositivo, e la foto e il nome dell’utente appaiono sulla schermata di blocco. Quando il dispositivo viene ritirato, le impostazioni e i dati personali dell’utente vengono copiati sul Mac che esegue Apple Configurator, così che in futuro si potrà assegnare un nuovo dispositivo allo stesso utente. Gli utenti possono essere creati manualmente in Apple Configurator o importati da un servizio di directory come Open Directory o Active Directory. I docenti possono facilmente distribuire documenti a più utenti e poi ritirarli. Solo i dispositivi supervisionati possono essere assegnati agli utenti in Apple Configurator. Brian Parker Denise Robinson Fernando Thomas Heather Miller Jason Chadwell Leo Smith Lisa Yen Neil Kennedy Il tempo necessario per assegnare o ritirare i dispositivi dipende dalla quantità di dati fruiti da ciascun utente. Prima del deployment verificate il flusso di assegnazione pianificato. Se i dispositivi vengono assegnati per lunghi periodi, per esempio un intero anno scolastico, non sarà necessario pianificare rilasci e ritiri frequenti. Questa funzione è sconsigliata per i dispositivi registrati con un server MDM . Installare app con Apple Configurator Con Apple Configurator si possono installare app sviluppate in-house e app dell’App Store. L’installazione di app dell’App Store con Apple Configurator è più indicata in caso di dispositivi supervisionati che useranno esclusivamente Apple Configurator per le nuove app e gli aggiornamenti. L’installazione di app a pagamento con Apple Configurator può essere effettuata solo sui dispositivi supervisionati. Per installare le app acquistate sull’App Store sono necessari i codici del Volume Purchase Program per i settori Education o Business. Il Volume Purchase Program non è disponibile in tutti i Paesi. I codici che servono a sbloccare le app a pagamento installate tramite Apple Configurator vengono utilizzati con l’Apple ID dell’istituto scolastico. Di conseguenza, si hanno più codici per una stessa app scaricata con lo stesso Apple ID, che per Apple Configurator è univoco. Una volta esauriti i codici di quell’app, le licenze vengono gestite in locale. Le licenze delle app possono essere trasferite tra i dispositivi tramite Apple Configurator. Si consiglia di effettuare un backup di Apple Configurator per conservare il database delle licenze. • Apple Configurator: backup e ripristino dati http://support.apple.com/kb/HT5194?viewlocale=it_IT 18
Guida al deployment iOS nella didattica • Per saperne di più sui codici delle app VPP e Apple Configurator http://support.apple.com/kb/HT5188?viewlocale=it_IT Apple Configurator è disponibile gratuitamente sul Mac App Store. Conoscere la tecnologia USB È disponibile un’ampia gamma di periferiche USB, e molte hanno specifici requisiti di alimentazione. Conformemente alle specifiche USB, le porte USB dei computer e dei monitor Apple forniscono ognuna 500mA (milliampere) a 5V (volt), siano esse USB 1.1 o USB 2.0. Per funzionare o per ricaricarsi più in fretta, periferiche Apple come iPhone, iPad e iPod touch potrebbero richiedere porte con più di 500mA (milliampere) a 5V (volt). • Per saperne di più sull’alimentazione delle periferiche USB http://support.apple.com/kb/HT4049?viewlocale=it_IT Per sincronizzare e ricaricare più dispositivi simultaneamente basta usare un hub USB. Per avere risultati migliori, scegliete prodotti con il logo “Made for iPhone”, “Made for iPad” o “Made for iPod”. Questi loghi indicano che l’accessorio è stato progettato per essere collegato specificamente a iPhone, iPad o iPod touch, e che la sua conformità agli standard Apple è certificata. Gli Apple iPad Learning Lab e Apple iPod Learning Lab rispettano questi requisiti. • Per saperne di più sugli Apple Learning Lab www.apple.com/it/education/labs • Per saperne di più sugli accessori “Made for iPhone”, “Made for iPad” e “Made for iPod” http://support.apple.com/kb/HT1665?viewlocale=it_IT Exchange ActiveSync I dispositivi iOS comunicano direttamente con Microsoft Exchange Server tramite Microsoft Exchange ActiveSync (EAS), attivando le funzioni push per email, calendari, contatti e attività. Inoltre Exchange ActiveSync permette agli utenti di accedere alla Global Address List (GAL), e agli amministratori di controllare i criteri di accesso e le azioni di cancellazione a distanza. iOS supporta sia l’autenticazione di base sia quella via certificato per Exchange ActiveSync. Se Exchange ActiveSync è abilitato, i servizi necessari per supportare iPhone e iPad sono già presenti e non occorrono ulteriori configurazioni. • Per saperne di più su Exchange ActiveSync su iOS images.apple.com/iphone/business/docs/iOS_EAS_Sep12.pdf Scegliere gli strumenti di gestione Nei deployment di iOS è possibile usare uno o più strumenti di configurazione e gestione. Scegliete gli strumenti più appropriati in base alle esigenze della vostra organizzazione. Ogni set di strumenti ha caratteristiche specifiche ideali per un determinato deployment, e alcuni tool possono funzionare in abbinamento con altri. Per esempio, si può usare Apple Configurator per supervisionare i dispositivi di proprietà dell’istituto, e MDM e Gestore profilo per la gestione over-the-air dei dispositivi su tutta la rete internet. Apple Configurator può essere abbinato a MDM abilitando il server MDM per la configurazione a distanza delle impostazioni supervisionate. 19
Guida al deployment iOS nella didattica Acquistare contenuti Gli istituti scolastici possono acquistare app e libri in vari modi. Come tutti gli utenti di iTunes, anche gli utenti del settore Education possono usare carte di credito o carte regalo per effettuare i propri acquisti. Per comprare app a volume, gli istituti scolastici possono iscriversi al programma Volume Purchase Program (VPP) e pagare con carta di credito. • Le nostre app preferite per lo studio: www.apple.com/it/education/apps Carte di credito e Carte regalo iTunes In Italia può acquistare app e libri sull’iTunes Store chiunque abbia almeno 13 anni, sotto la supervisione di un adulto se minorenne. Il pagamento può avvenire con carta di credito o Carta regalo iTunes. Le Carte regalo iTunes sono disponibili in molti negozi, oppure possono essere acquistate attraverso il servizio di vendita Apple per il settore Education. Vantaggi e regole sono simili, sia che si paghi con carta di credito sia che si utilizzino Carte regalo iTunes. In entrambi i casi, si acquista un’app o un libro alla volta e ciascun articolo può essere acquistato una sola volta per ogni account iTunes. L’intero valore di una Carta regalo iTunes deve essere usato attraverso un unico account iTunes e non può essere condiviso con altri account. Il pagamento con carta di credito può avvenire, per esempio, quando gli amministratori delle scuole acquistano app o libri per uso personale, quando i docenti acquistano app o libri da usare solo sui propri dispositivi, o quando gli studenti usano la carta di credito personale per acquistare app o libri necessari per un particolare corso. Alcuni istituti possono scegliere di dare carte regalo agli insegnanti per permettere loro di provare nuove app dell’App Store prima di acquistarle a volume attraverso il Volume Purchase Program. Volume Purchase Program (VPP) Il Volume Purchase Program permette a scuole e università di acquistare grandi quantità di app per iOS e di distribuirle a studenti, docenti, amministratori e dipendenti (sono previsti termini e condizioni). Lo stesso programma permette agli sviluppatori di offrire prezzi speciali per gli acquisti di 20 o più app. Il Volume Purchase Program può essere sottoscritto da scuole primarie e secondarie, licei e università. Se un istituto è esentasse, può acquistare contenuti attraverso il Volume Purchase Program senza che gli vengano applicate le tasse. Come funziona il VPP Le figure coinvolte nel VPP sono tre: il Program Manager, il Program Facilitator e l’utente finale. Questi tre ruoli possono dare vita a diverse modalità di acquisto e distribuzione, a seconda delle esigenze dell’istituto scolastico. 20
Guida al deployment iOS nella didattica Ruoli del programma Program Manager Il Program Manager del VPP è responsabile dell’iscrizione di un istituto al programma VPP. È inoltre autorizzato dall’istituto scolastico a creare e gestire gli account dei Program Facilitator. Program Facilitator I Program Facilitator possono scegliere le app, ordinarle nelle quantità necessarie e acquistarle sullo Store del Volume Purchase Program pagando con carta di credito. I Program Facilitator sono designati dal Program Manager e possono essere, per esempio, rettori, professori, ricercatori, presidi, insegnanti, coordinatori o consulenti tecnici. Questo ruolo può essere assegnato alla persona che già si occupa dell’acquisto di software per l’istituto. Può anche essere ricoperto dallo stesso Program Manager, che però deve utilizzare un account diverso quando opera come Program Facilitator. Il Program Manager crea un nuovo Apple ID per ciascun Program Facilitator da usare esclusivamente per lo Store VPP. Non è possibile usare Apple ID pre-esistenti. Per ogni Program Facilitator occorre fornire un indirizzo email valido, diverso da quello già usato come Apple ID. Questo indirizzo email dovrebbe essere controllato dal vostro istituto scolastico per garantire che l’account non sia legato a una singola persona fisica. Utente finale Ai fini del programma VPP, si definisce utente finale qualsiasi account iTunes usato per scaricare le app. Per l’acquisto di app, gli istituti scolastici possono usare un codice per ogni computer con accesso autorizzato ad iTunes (o “stazione di configurazione”) e conservare gli altri codici come prova d’acquisto. Per queste stazioni di configurazione, l’account iTunes dell’utente finale può essere creato usando un indirizzo email controllato dalla scuola, e l’amministratore della stazione di configurazione dovrebbe essere un utente autorizzato. Si tenga presente che Apple Configurator richiede un codice VPP valido per ogni copia di un’app distribuita a un dispositivo. Per creare un account iTunes non serve la carta di credito, il che facilita la creazione di account iTunes dell’istituto. • Per saperne di più sugli account iTunes, consultate la sezione Strumenti di questo documento. Come iscriversi al Volume Purchase Program Gli istituti scolastici che hanno i requisiti per iscriversi al programma VPP possono farne richiesta online. • Per saperne di più sull’iscrizione al programma VPP www.apple.com/it/education/volume-purchase-program 21
Guida al deployment iOS nella didattica • Per consultare le domande frequenti sul programma VPP www.apple.com/it/education/volume-purchase-program/faq.html Come usufruire del Volume Purchase Program Soltanto i Program Facilitator possono acquistare app sullo Store del VPP, ma chiunque può accedervi, così anche chi non è designato come Program Facilitator può controllare facilmente i prezzi in qualsiasi momento. Al momento dell’acquisto, il Program Facilitator deve inserire un valore nel campo relativo alla quantità. Agli istituti che possono effettuare acquisti esentasse non verranno applicate le tasse sugli acquisti fatti attraverso lo Store del VPP. Dopo l’acquisto, il Program Facilitator riceve un foglio di calcolo con una lista dei codici che saranno usati dagli utenti finali in iTunes. Il Program Facilitator può scaricare versioni aggiornate del foglio di calcolo per rimanere aggiornato sui codici via via utilizzati. • Per visitare lo Store del VPP https://volume.itunes.apple.com/it/store Prezzi a volume Molti sviluppatori di app applicano prezzi a volume attraverso un VPP. In questi casi, gli istituti scolastici ricevono uno sconto del 50% sull’acquisto di 20 o più licenze di un’unica app. I prezzi a volume si applicano al singolo acquisto: gli acquisti precedenti o futuri non vengono conteggiati. Promemoria: se possibile, è preferibile coordinare e consolidare le richieste di acquisto per raggiungere un minimo di 20 licenze per app e usufruire così dei prezzi a volume. Tecniche di distribuzione dei codici L’istituto scolastico è responsabile della distribuzione dei codici. I codici possono essere distribuiti a mano, spediti via email o pubblicati su un sito web interno, come un wiki. Le organizzazioni possono creare appositi siti web per la distribuzione dei codici. Alcune soluzioni MDM integrano la funzione di utilizzo dei codici VPP nelle loro applicazioni client self-service. Il foglio di calcolo con i codici ricevuto attraverso il VPP include un URL per ogni singolo codice. Ogni URL contiene il codice associato e può essere usato come link per distribuire i codici agli utenti. La struttura dell’URL è questa: https://buy.itunes.apple.com/WebObjects/MZFinance.woa/wa/freeProductCodeWizard? code=REDEMPTIONCODEHERE 22
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