Piano Annuale Inclusione - ISTITUTO COMPRENSIVO ALBANO - Istituto ...
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO ALBANO - RMIC8GB00T ✉ via Virgilio n. 29 - 00041 Albano Laziale (Roma) – tel: 06/9320129 – Fax: 06/9321652 @: RMIC8GB00T@istruzione.it, RMIC8GB00T@pec.istruzione.it – C.F.: 90075170580 Piano Annuale Inclusione ISTITUTO COMPRENSIVO ALBANO a.s. 2019/2020
Indice PARTE PROGETTUALE 1 INTRODUZIONE .................................................................................................... 3 1.1 MAPPA SINTETICA ............................................................................................ 5 1.2 PEI ............................................................................................................................ 6 1.3 PDP ........................................................................................................................... 7 1.4 PEP ........................................................................................................................... 8 2 PAI .................................................................................................................................. 2.1 VERIFICA STATISTICA A.S. 2018/2019 ..................................................... 9 2.2 PROGETTUALITA’ ANNO SCOLASTICO 2019/2020 ........................... 14 STRUMENTI DI LAVORO 3 ALLEGATI ................................................................................................................... 20 3.1 SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI .......................................... 3.1.1 SCUOLA INFANZIA E CLASSE 1^ ....................................................... 21 3.1.2 SCUOLA PRIMARIA CLASSE 2^-3^-4^-5^ .......................................... 24 3.1.3 SCUOLA SECONDARIA .......................................................................... 28 3.2 PEI............................................................................................................................ 3.2.1 SCUOLA INFANZIA .................................................................................. 32 3.2.2 SCUOLA PRIMARIA .................................................................................. 37 3.2.3 SCUOLA SECONDARIA .......................................................................... 43 3.3 PDP .......................................................................................................................... 50 3.4 PEP........................................................................................................................... 64 2
INTRODUZIONE L'istituto comprensivo 'Albano' è situato nel centro della città di Albano laziale, un luogo dove storia, cultura e leggenda si mescolano, come il mito che vede Enea approdare sulle coste romane, sposare Lavinia da cui ebbe Ascanio, fondatore di Albalonga, antico nome di Albano. Oggi Albano è un comune di 41.715 abitanti di cui 1870 frequentano il nostro istituto. Il suo aspetto socio-economico vive una profonda trasformazione, attualmente la composizione della cittadinanza è stata modificata da flussi migratori rilevanti, sia da altre regioni italiane che da diversi paesi dell'Unione Europea ed extraeuropei, e ciò sta provocando un cambio di identità del paese, inoltre molte famiglie residenti ad Albano sono pendolari per motivi di lavoro. La scuola collabora con il comune e le realtà territoriali inserendosi in questo tessuto così eterogeneo e divenendo fondamentale veicolo di formazione, crescita e integrazione. Piano annuale per l'inclusione dell'Istituto comprensivo 'Albano' Il P.A.I. è il piano annuale per l'inclusività rivolto a tutti gli alunni con BES e deve essere redatto entro il 30 giugno di ogni anno scolastico. Il gruppo di lavoro per l'inclusione propone un nuovo P.A.I. per rispondere al meglio alle esigenze dei bambini e dei ragazzi frequentanti l'istituto che dovrà essere approvato in sede di collegio docenti. Normativa di riferimento Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 e dalla Circolare Ministeriale n.8 del 06.03.2013, "Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – Indicazioni operative", finalizzata a realizzare una scuola di tutti e di ciascuno. − Nota prot. 1551 del 27 giugno 2013, nota di chiarimento del 22 novembre 2013 , secondo cui il PAI è un’ integrazione del Piano dell’offerta formativa, di cui è parte sostanziale. Scopo del P.A.I. Il PAI non deve essere visto solo come un adempimento burocratico, ma quale integrazione del Piano dell’offerta formativa, di cui è parte sostanziale, inteso come un momento di riflessione di tutta la comunità educante per realizzare la cultura dell’inclusione, lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni. Ciascuna istituzione scolastica, nell’ambito della definizione del PTOF, predispone il Piano per l’inclusione che definisce le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica. Quali sono i punti da trattare In esso si individuano i punti di forza e criticità degli interventi di inclusione posti in essere nel corso dell’anno appena trascorso e, allo stesso tempo, si formulano ipotesi di utilizzo delle risorse specifiche, istituzionali e non, al fine di incrementare il livello di inclusione generale della scuola nell’anno successivo. Questo schema riassume i tempi, i soggetti coinvolti e le azioni da essi dovute per realizzare il PAI 3
Finalità del P.A.I. Garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni; Favorire il successo scolastico e prevenire le barriere nell’apprendimento, agevolando la piena integrazione sociale e culturale; Ridurre i disagi formativi ed emozionali; Assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità; Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate; Sensibilizzare e preparare docenti e genitori nei confronti delle problematiche specifiche. Destinatari del PAI I destinatari degli interventi sono tutti gli alunni, le famiglie e il personale della comunità educante. Come si realizza il PAI Tutta la comunità è coinvolta nella progettazione e realizzazione del PAI. 4
BES Bisogni Educativi Speciali includono ALUNNI DISABILI ALUNNI IN ALUNNI CON DISTURBI SITUAZIONE DI EVOLUTIVI SPECIFICI SVANTAGGIO Tutelati dalla LEGGE 104 del 1992 Tutelati dalla LEGGE 170 del 2010 Tutelati dalla LEGGE 170 del 2010 e dalla garantisce LEGGE 53 del 2003 Al cui interno vanno considerati alunni con: INSEGNANTE DI SOSTEGNO Disturbi Specifici dell’Apprendimento; Deficit del Linguaggio; Deficit delle abilità non verbali; Al cui interno vanno Deficit della coordinazione motoria; considerati alunni in Deficit di Attenzione e iperattività; situazione di comporta Funzionamento intellettivo al limite o Borderline svantaggio: cognitivo; di stesura Linguistico-culturale; comporta Socio-economico; del PEI stesura del PDP comporta stesura del PEP 5
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. E’ il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno in situazione di handicap, per un determinato periodo di tempo, con lo scopo di programmare strategicamente il percorso formativo di quest’ultimo (L. 104/92 art 14 commi 1-4 e D.P.R. 24/02/1994 art 5). A settembre saranno pubblicate le nuove linee guida per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Dal prossimo anno scolastico, per ogni alunno in situazione di handicap dovrà essere redatto il PEI sulla base dei dati raccolti nel Profilo Di Funzionamento. Il PEI viene costruito con scadenza annuale dopo un periodo di osservazione sistematica, di norma non superiore ai due mesi. Il documento viene condiviso da: ● insegnanti curricolari e di sostegno; ● operatori U.O.N.P.I.; ● operatori addetti all’assistenza; ● famiglia dell’alunno. La stesura di tale documento diviene il risultato di un’azione congiunta, da parte di una unità multidisciplinare, che acquisisce il carattere di progetto unitario e integrato di una pluralità di interventi espressi da più persone concordi sull’obiettivo da raggiungere, sulle procedure, sui tempi e sulle modalità sia degli interventi stessi che delle verifiche. Il PEI, partendo dalla sintesi dei dati conosciuti e dalla previsione degli interventi prospettati, specifica gli interventi che i diversi operatori intendono mettere in atto. Si riferisce alla programmazione della classe e al progetto d’Istituto nel rispetto delle specifiche competenze. In sintesi esso contiene: ● i dati sulla patologia dell’alunno; ● le potenzialità dell’alunno; ● gli obiettivi educativi/riabilitativi e di apprendimento riferiti alle aree e alle funzioni perseguibili in uno o più anni; ● i tempi, i metodi e le attività proposte per raggiungere tali obiettivi; ● i materiali, i sussidi con cui organizzare le proposte dell’intervento; ● le modalità di verifica e valutazione. Il PEI, essendo un programma educativo personalizzato, ha come scopo il raggiungimento da parte di ciascun alunno in situazione di handicap, in rapporto alle sue potenzialità, di obiettivi di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità motorie, cognitive, operative, comunicative ed espressive. 6
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) La legge 170/2010 indica che gli studenti con DSA possono beneficiare di misure educative e didattiche di supporto, di una didattica individualizzata e personalizzata, progettata tenendo conto delle difficoltà e dei punti di forza del singolo alunno, che rispetti il suo modo di imparare e garantisca il suo diritto allo studio e all’apprendimento. Il D.M. 5669 del 2011 stabilisce che la scuola garantisce gli interventi per gli studenti con DSA anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate. Il PDP è un documento dettagliato preparato dagli insegnanti che ricevono una diagnosi di DSA o altro disturbo dell’apprendimento o bisogni educativi speciali clinicamente certificati da uno specialista del Servizio Sanitario nazionale. Definisce il rapporto tra la scuola, i genitori e le figure che seguono lo studente nelle attività di recupero e riabilitazione indicando tutti gli interventi necessari, in particolare gli strumenti compensativi e le misure dispensative, per arrivare al successo scolastico, cioè agli stessi obiettivi di apprendimento dei suoi compagni. Il PDP è un documento che negli anni viene aggiornato e rivisto alla luce dei progressi e del cambiamento dei bisogni dello studente. Il primo responsabile della redazione del PDP è il Consiglio di classe o il Team Docenti dello studente che ha ricevuto una certificazione in base alla Legge 170/2010. Il Consiglio di classe può chiedere il supporto del referente DSA d’istituto. La famiglia e gli esperti esterni sono coinvolti nella redazione del PDP in quanto possono fornire tutte le informazioni e gli elementi necessari a renderlo più completo e utile possibile, elencando gli strumenti e le misure necessarie per lo studente. Le Linee guida 2011 chiariscono il ruolo della famiglia che condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati ed è chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di classe ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili. Il PDP firmato dalla famiglia è dunque il documento che consente di attivare tutte le misure previste ed indicate. 7
PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (PEP) E’ un documento che indica strategie didattiche e metodologie finalizzate a consentire all’alunno con bisogni educativi speciali non certificati clinicamente (alunni stranieri non italofoni, alunni con difficoltà di natura socio-economica-culturale…) il raggiungimento degli obiettivi comuni a tutta la classe. Di fatto non vengono personalizzati gli obiettivi, ma il percorso di apprendimento, ad esempio rendendo flessibile la programmazione con tempi più adeguati, con l’utilizzo di strumenti dispensativi e/o compensativi. Viene redatto dal Consiglio di classe/Team dei docenti dopo averne riscontrato la necessità a seguito di una osservazione almeno bimestrale. Il PEP deve contenere: - i dati anagrafici dell’alunno - le aree e gli ambiti in cui si sono riscontrate le difficoltà - le misure adottate per facilitare l’apprendimento e gli strumenti (peer to peer, tutoring, corsi di alfabetizzazione, mediatore linguistico…) - le modalità di verifica che si intendono utilizzare. Il PEP può essere prodotto già dalla Scuola dell’Infanzia e non necessita di accettazione da parte della famiglia; è particolarmente utile nel passaggio da un ordine di scuola all’altro e può essere modificato per adeguarlo alle necessità dello studente, tenendo conto dei suoi progressi. 8
P.A.I. VERIFICA STATISTICA a.s. 2018-2019 Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 85 e 3) ➢ minorati vista 1 ➢ minorati udito 5 ➢ Psicofisici 79 2. disturbi evolutivi specifici 105 ➢ DSA 45 ➢ ADHD/DOP 11 ➢ Borderline cognitivo 25 ➢ Altro 0 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 24 ➢ Socio-economico 17 ➢ Linguistico-culturale 5 ➢ Disagio comportamentale/relazionale 2 ➢ Altro 7 Totali 214 % su popolazione scolastica N° PEI redatti 85 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di 105 certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di 24 certificazione sanitaria 9
B. Risorse professionali Prevalentemente utilizzate Sì / No specifiche in… Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e Sì di piccolo gruppo Attività laboratoriali Sì integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e Sì di piccolo gruppo a supporto del docente Attività laboratoriali Sì integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) a supporto del docente Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e Sì di piccolo gruppo a supporto del docente Attività laboratoriali NO integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / Sì coordinamento Responsabili di Istituto (disabilità, Sì DSA, BES) Psicopedagogisti e affini NO esterni/interni Docenti tutor/mentor NO Altro: C. Coinvolgimento docenti Attraverso… Sì / No curricolari Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI 10
Progetti didattico- SI educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico- SI educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI NO Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico- SI educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: D. Coinvolgimento Assistenza alunni disabili SI personale ATA Progetti di inclusione / laboratori SI integrati Informazione /formazione su NO genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di NO inclusione Coinvolgimento in attività di NO promozione della comunità educante 11
Altro: Accordi di programma / SI protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / SI protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento SI sulla disabilità Procedure condivise di intervento SI su disagio e simili Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di SI singola scuola Rapporti con CTS / CTI NO Altro: Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di SI singola scuola Progetti a livello di reti di scuole NO Strategie e metodologie educativo- SI didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti SI educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano NO L2 Psicologia e psicopatologia dell’età NO evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su NO specifiche disabilità (autismo, 12
ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità 0 1 2 3 4 rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel X cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di X formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con X prassi inclusive Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti X all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti X all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare X supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla X promozione di percorsi formativi inclusivi Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive X utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che X scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 13
Parte II - PROGETTUALITA’ a.s. 2019-2020 Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo. (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) DIRIGENTE SCOLASTICO: nomina il GLI (Gruppo lavoro inclusione) e partecipa alla stesura del PAI (Piano Annuale Inclusione). GLI: elabora una proposta di PAI (Piano annuale per l’inclusività) in cui si indicano criticità, punti di forza e possibili interventi finalizzati all’inclusione scolastica per incrementare il livello di inclusività della scuola. E’ composto dal Dirigente Scolastico, Responsabile delle attività di sostegno, Responsabile BES, Funzioni strumentali area inclusione e Responsabile dei rapporti con i servizi Sociali. GLHI: Costituisce l’interfaccia della rete dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, monitoraggio, tutoraggio). Il G.L.H.I., presieduto dal Dirigente Scolastico, è composto da: Vicario, D.S.G.A., Referente per il sostegno, Referente per DSA e BES FF.SS. Inclusività, rappresentanti della ASL coinvolti con l’Istituzione scolastica, Servizi Sociali del Comune, rappresentanti delle Cooperative che erogano il servizio di assistenza educativa e/o alla comunicazione, un docente curricolare per ogni ordine di scuola e per ogni plesso. Il gruppo si riunisce ad inizio e fine anno. Consigli di classe/Team docenti: Elaborazione ed applicazione dei piani di lavoro (PEI – PDP – PEP) in condivisione con gli insegnanti di sostegno, se presenti. Individua casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rileva alunni in condizione di svantaggio di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produce un’attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come alunni non in possesso di certificazione; definisce interventi didattico-educativi; individua strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti al contesto di apprendimento; definisce i bisogni dello studente; progetta e condivide percorsi personalizzati; individua e propone le risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; cura la collaborazione scuola-famiglia-territorio. AEC: Collabora alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; collabora alla continuità nei percorsi didattici. Assistente alla comunicazione: Collabora alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; collabora alla continuità nei percorsi didattici. Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera il PAI (mese di Giugno); esplicita nel PTOF un concreto impegno programmatico per l’inclusione; esplicita i criteri e le 14
procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; si impegna a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Nel corso del corrente A.S., il nostro istituto si impegna a: Ogni anno vengono indicati ai docenti curriculari e di sostegno corsi di formazione esterni sui temi di inclusione, integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (AUTISMO - DSA). La pianificazione interna non può avere luogo per mancanza di fondi. Inoltre ci si propone: ● Condividere con il Comune di Albano e gli organi di competenza il “Vademecum Protection Network” che, ha lo scopo di proteggere minori, donne e tutte le vittime di maltrattamento (coinvolti tutti gli enti preposti, attraverso la condivisione di responsabilità). ● Formazione su temi inerenti disturbi evolutivi specifici, alunni in situazione di svantaggio e disabilità; ● Attivazione di un percorso L2 (italiano per alunni stranieri nella Scuola Primaria). ● Creazione di una equipe Multidisciplinare di supporto ai docenti a seguito di un’esigenza avvertita dal Collegio Docenti, con lo scopo di individuare precocemente le difficoltà e di avere un supporto per la progettazione delle unità di lavoro per alunni con Bisogni Educativi Speciali. Viste le delibere favorevoli del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto si prevede un percorso da porre a bando pubblico, per un numero di ore pari al numero di ore dell’attività di programmazione della scuola primaria. In tale tempo tutti i docenti dei tre ordini di scuola possono fruire di tale supporto professionale. Le figure previste sono: - Neuropsichiatra - Psicologo - Logopedista - Terapista occupazionale Gli interventi saranno modulati a rotazione a seconda delle risorse economiche che la scuola potrà consentirsi utilizzando una parte del contributo volontario dei genitori. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Per quanto concerne le modalità di verifica e valutazione degli apprendimenti, i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza dell’alunno e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli 15
apprendimenti, ciò viene praticato anche per gli alunni della secondaria di 1° grado nel momento in cui affrontano l’esame di licenza. Si punta sulla valutazione personalizzata e autentica, cercando di coinvolgere l’alunno nel processo di meta cognizione, di riflessione e di autovalutazione. La costruzione di rubriche di valutazione e di criteri condivisi rende il processo valutativo equo, coerente e attento ai progressi reali del bambino nelle diverse fasi della sua crescita. Gli strumenti digitali, spesso, sono di supporto alla valutazione. Relativamente agli alunni disabili è prevista: - Valutazione in decimi per coloro i quali è definita una programmazione didattica differenziata in una o più discipline; - Sostituzione della valutazione in decimi con una presentazione discorsiva dei livelli raggiunti nelle aree socio-affettiva-relazionale, cognitiva, senso-percettiva- motoria e dell’autonomia. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: si sottolinea la contitolarità dei docenti di sostegno con quelli di classe. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. L’AEC promuove interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità che favoriscono l’autonomia e la comunicazione. Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all’inclusione: peer to peer, apprendimento cooperativo, attività laboratoriali, tutoring e utilizzo della didattica digitale. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola Il supporto che arriva dall’esterno è costituito da Educatori e da mediatori culturali. il servizio di assistenza educativa è gestito dai comuni territoriali in sinergia con la richiesta di fabbisogno effettuata dalla scuola. Inoltre si effettuano incontri con operatori della Neuropsichiatria Infantile e si collabora con i Servizi Sociali per il Servizio di tutela minori. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi La nostra scuola si pone l'obiettivo di promuovere l'inclusione partendo dalla valorizzazione delle differenze: “la scuola inclusiva non è la scuola dell'uguaglianza ma la scuola dell'equità”, dove per equità si intende fornire agli alunni ciò di cui loro hanno bisogno. Un approccio educativo-didattico basato sull'equità ha come punto di partenza le differenze e si fonda su tre parole chiave: - Conoscerle - Ricercarle - Valorizzarle 16
Conoscere le differenze ci porta ad utilizzarle in maniera efficace. La prospettiva inclusiva è basata sul riconoscimento delle differenze di ciascun alunno e sulla conseguente necessaria programmazione didattica che la scuola e la classe devono attuare perché a ciascuna differenza sia riconosciuta la piena legittimità e a ogni alunno la piena partecipazione sia al processo di apprendimento, sia al contesto sociale. La scuola che ha politiche inclusive è una scuola flessibile. Pertanto ci proponiamo di attuare alcuni punti chiave della didattica inclusiva: - attivare risorse tra compagni di classe - promuovere l'adattamento come strategia inclusiva - utilizzare mappe e schemi visivi - promuovere l'autovalutazione da parte degli alunni - Valutazione, verifica e feedback Altra sfida educativa che il nostro Istituto si propone è quella di stimolare l'apprendimento attraverso le emozioni: la sfera emotiva deve stimolare quella cognitiva. Nel corso degli anni, diverse ricerche sono andate oltre lo studio dei processi cognitivi negli alunni con DSA, per prendere in esame anche tutti quei fattori emotivi che possono incidere profondamente sulla direzione dell’itinerario di sviluppo di un individuo e in tal modo possono concorrere a determinare situazioni di disagio, disadattamento o disturbo mentale. Quando si apprende si provano emozioni positive e negative e si attivano dei network: infatti oggi non si può più parlare di disturbi di apprendimento ma NETWORK DISFUNZIONALI L'unica didattica inclusiva è quella per abilità trasversali, pertanto il nostro Istituto punta l’attenzione sull’ambiente di apprendimento che mette al centro gli studenti. Lo studente è al centro dell’azione didattica e assume responsabilità e autonomia nella costruzione del suo apprendimento. Il lavoro in classe è centrato sull’esperienza, contestualizzata nella realtà, ed è sviluppato in modo significativo attraverso l’attuazione di compiti significativi. Il lavoro per abilità trasversali comporta che i docenti assumano una nuova e più consapevole responsabilità educativa: crescere cittadini autonomi e responsabili, facilitando e coordinando l’apprendimento di ciascuno e di tutti. La didattica per abilità trasversali, e il lavoro per compiti significativi, fa crescere l’abitudine nei giovani a lavorare insieme: organizzati in gruppi, essi imparano a porre domande e a dare risposte, si abituano a prendere decisioni, a discutere con responsabilità confrontando diverse opinioni, a darsi reciproco aiuto, ad assumere responsabilità. Si propongono come iniziative a carattere inclusivo: - coro (anche con la presenza di esperto LIS) - basket integrato - giochi di società Per ogni alunno con bisogni educativi speciali, si dovrà prevedere e costruire un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni individuali; - monitorare la crescita della persona e il successo delle azioni; - favorire il successo formativo. 17
Valorizzazione delle risorse esistenti La scuola vuole valorizzare ogni singolo suo elemento, inteso come risorsa umana con uno specifico profilo professionale, partendo dal bagaglio di esperienze e competenze che ciascuno possiede, nell’ottica di favorire lo sviluppo di una comunità educante attenta ai bisogni e alle esigenze di tutti. Le risorse materiali e tecnologiche già presenti saranno utilizzate per rendere l’azione inclusiva più efficace e generalizzata. Le iniziative a carattere inclusivo elencate nel precedente paragrafo possono essere realizzate utilizzando le risorse umane con specifiche competenze. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Per poter attivare, monitorare, verificare e valutare gli esiti di un progetto di inclusione sarebbero necessarie risorse umane. Oltre la formazione dei docenti che si ritiene indispensabile (personalizzazione, gestione dell’aula, apprendimento cooperativo, altre strategie inclusive) un minor numero di alunni per classe risolvibile con la presenza di un docente di sostegno per ogni classe ad alto numero di alunni e con alunni con DSA e BES. La personalizzazione degli interventi può dare risultati se si hanno gruppi meno numerosi e un numero maggiore di ore di sostegno nelle classi con alunni disabili. Le risorse digitali: ● LIM in ogni classe o aule 2.0 ● Pc portatile ● stampanti wifi con pc ● Sintesi vocali ● software didattici e riabilitativi ● libri di testo in adozione gratuiti per chi ha svantaggio socio economico culturale ● materiali per certificati 104 gravi (palloni, tappeti, attrezzature) ● allestire pc in biblioteca con database didattici ● arricchire sezioni specifiche della biblioteca con materiali, anche multimediali, utili alla personalizzazione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo Il nostro Istituto Comprensivo mostra particolare attenzione all’inserimento graduale degli alunni nei vari ordini di scuola. attenzione particolare viene data all’accoglienza; per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità in modo che essi possano vivere con minor ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Tutti gli ordini di scuola realizzano degli Open Day specifici per favorire la conoscenza della scuola e del P.T.O.F. 18
La scuola secondaria ospita le scuole secondarie di secondo grado che presentano i diversi indirizzi di istruzione e formazione agli alunni che effettuano il passaggio. Durante l’anno, si realizzano Progetti verticali che coinvolgono classi di ordini di scuola diversi, scuola infanzia/primaria; “Laboratorio di lettura” primaria/secondaria primo grado. Il progetto miniguide, caratterizzante dell’offerta formativa della scuola secondaria, ha assunto negli ultimi anni una declinazione sempre più inclusiva, diventando un elemento portante della costruzione di un curricolo verticale: basato sull’apprendimento significativo e finalizzato alla costruzione di un compito autentico, si esprime nella formazione di giovani guide (alunni di seconda e terza media) che entrano nelle classi dei loro compagni dell’infanzia e della primaria per raccontare le loro esperienze e prepararli alla conoscenza del territorio, e conducono gli alunni delle classi quinte della primaria in un tour attraverso i monumenti di Albano. Questa attività, che sollecita processi cognitivi complessi e un ventaglio di competenze di tipo relazionale e comunicativo, consentirà in futuro, così come avvenuto finora, una sempre maggiore valorizzazione di quegli alunni che l’ordinaria attività didattica e di valutazione non sempre riesce a porre sotto la giusta luce. La scuola dell’infanzia, in particolare, struttura un progetto (Progetto Accoglienza) per i nuovi inserimenti che si articola da settembre a dicembre. Inoltre, durante l’anno prende contatti con gli asili nido della zona, per organizzare incontri tra educatrici ed insegnanti e tra bambini del nido ed insegnanti. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 26 giugno 2019 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 27 giugno 2019 19
ALLEGATI 20
SCHEDE DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA (CLASSE 1^) DATA______________ Cognome Nome Nato a Indirizzo Scuola Infanzia e Primaria (1^) sezione DESCRIZIONE DELL’ALUNNO 1. AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE Indicare solo le difficoltà rilevate cercando di definire la gravità del problema secondo la seguente scala: 0 nessun problema 1 problema di lieve entità 2 problema di moderata entità 3 problema grave 4 problema completo (completamente non in grado di svolgere quel compito ) A) CURA DELLA PERSONA 0 1 2 3 4 D510 lavarsi D530 bisogni corporali D540 vestirsi D550 mangiare D560 bere B) MOBILITA’ 0 1 2 3 4 D410 cambiare la posizione corporea di base D415 mantenere una posizione corporea D430 sollevare e trasportare oggetti D435 spostare oggetti con arti inferiori D440 uso fine della mano D445 uso della mano e del braccio D450 camminare C) COMPITI E RICHIESTE GENERALI 0 1 2 3 4 D210 intraprendere un compito singolo D 230 eseguire la routine quotidiana D) AREE DI VITA PRINCIPALI 0 1 2 3 4 D 8800 gioco solitario D 8801 gioco d’osservazione D 8801 gioco parallelo D 8803 gioco cooperativo 21
2. AREA RELAZIONALE E DELLA COMUNICAZIONE A) INTERAZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI 0 1 2 3 4 D 710 interazioni interpersonali semplici D 720 interazioni interpersonali complesse A) COMUNICAZIONE 0 1 2 3 4 D 310 comunicare con – ricevere – messaggi verbali D315 comunicare con – ricevere – messaggi non verbali D330 parlare D335 produrre messaggi non verbali 3. AREA DELL’APPRENDIMENTO A) APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE 0 1 2 3 4 CONOSCENZE a) Esperienze sensoriali D110 guardare D115 ascoltare D120 altre percezioni sensoriali b) Apprendimento di base D130 copiare D1313 imparare attraverso il gioco simbolico D135 ripetere D1550 acquisizione di abilità basilari D1551 acquisizione di abilità complesse c) Applicazione delle conoscenze D160 focalizzare l’attenzione D163 pensiero D175 risoluzione di problemi D177 prendere decisioni Descrizione attività (comportamenti, situazioni, contesti in cui l’alunno riesce ad esprimere le migliori capacità) ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Strategie adottate nella classe e risorse già attivate ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Sintesi (problema principale della segnalazione) ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ 22
La famiglia è stata informata sulle difficoltà rilevate ed acconsente all’invio della presente scheda al servizio territoriale per un approfondimento diagnostico ai fini di una eventuale certificazione a norma della legge 104/92. Albano Laziale, ____________________ Gli insegnanti Nome e cognome Firma ________________ __________________ ________________ __________________ I genitori Nome e cognome Firma ________________ __________________ ________________ __________________ Il Dirigente Scolastico _______________________ 23
SCHEDE DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI SCUOLA PRIMARIA (CLASSE 2^-3^-4^-5^) DATA______________ Cognome Nome Nato a Indirizzo Scuola primaria (2^-3^-4^-5^) sezione DESCRIZIONE DELL’ALUNNO Sul piano scolastico si osserva, in generale: Materiale scolastico incompleto Materiale scolastico gestito in modo inadeguato Assenze da scuola Ritardi abituali Compiti a casa gestiti con trascuratezza o non eseguiti Crolli nel rendimento scolastico e periodo in cui si sono verificati __________________ Distrazione Svogliatezza Scarsa partecipazione Risultati inadeguati all’impegno scolastico Difficoltà nell’organizzazione del lavoro Miglior rendimento nelle materie orali Altro (specificare)________________________________________________________ Nell’esercizio della letto-scrittura si osserva: Difficoltà nell’esprimere un concetto in forma scritta, pur dando prova di averlo compreso Lentezza/errori nel copiare dalla lavagna Maggior partecipazione in classe se non si tratta di leggere o scrivere Omissioni di lettere, parole, righe durante la lettura Lentezza, esitazioni, errori nella lettura Autocorrezioni nella lettura Sostituzioni, aggiunte, inversioni di lettere nelle parole Comprensione scarsa/nulla se legge ad alta voce Comprensione scarsa/nulla su ascolto Difficoltà nella comprensione di testi scritti (anche problemi matematici) Grafia incostante nel tempo Inesatta legatura del tratto corsivo Variabilità nelle dimensioni del carattere (troppo grande o piccolo) Sostituzione, aggiunte, inversioni di lettere nella scrittura (scambia v/f) 24
Altro (specificare)________________________________________________________ Nell’ambito del calcolo si osserva: Difficoltà nel riconoscimento del valore posizionale delle cifre Numerazione regressiva difficoltosa Difficoltà nella memorizzazione di tabelline Difficoltà nella memorizzazione di formule Difficoltà nell’acquisire le procedure per le 4 operazioni Difficoltà nell’esplicitare le procedure seguite per risolvere la situazione problematica Inesatta discriminazione dei segni grafici >,
MORFO-SINTASSI Fatica a cogliere le regole di composizione delle parole (suffissi, prefissi, parole composte) Fatica ad individuare gli elementi base della frase (soggetto, verbo, oggetto) Mostra difficoltà nel comprendere le regole grammaticali Non riesce ad applicare le regole grammaticali seppur comprese Altro (specificare)________________________________________________________ Sul piano grafico, motorio, spaziale si osserva: Inesattezze gravi nel copiare alla lavagna Difficoltà nel copiare i diversi caratteri tipografici Mancato rispetto dei margini del foglio Eccessiva lentezza esecutiva Mancanza di spazi tra lettere e parole Capovolgimento di lettere e numeri (scrittura a specchio) Fluttuazioni di lettere sul rigo Incoerenze nell’inclinazione della scrittura Pressione inadeguata Tremori Inesatta postura braccio-mano Inesatta pressione delle dita Difficoltà ad eseguire movimenti complessi relativi alla vita di ogni giorno (es. allacciarsi le scarpe) Altro (specificare)______________________________________________________ Sul piano comportamentale si osserva: Ha difficoltà a restare seduto, chiede spesso di uscire dall’aula Ha scarsa fiducia nelle proprie capacità (non ci riesco!) Ha una consapevolezza inadeguata delle proprie capacità (so fare tutto!) Ha bisogno di continui incoraggiamenti nell’affrontare un compito Difficoltà a concentrare l’attenzione o a mantenerla per il tempo richiesto Fatica nel portare a compimento le istruzioni ricevute Difficoltà ad organizzarsi nei compiti e nelle attività Perdita di oggetti necessari per le attività Atteggiamenti oppositivo-provocatori Altro (specificare)_____________________________________________________________ Sul piano emotivo e motivazionale si osserva: Scarsa autostima causata dal perdurare degli insuccessi Consapevolezza delle proprie difficoltà Consapevolezza dei propri punti di forza Gestione non sempre adeguata della propria emotività Scarsa motivazione all’impegno scolastico Altro (specificare)____________________________________________________________ Nella relazione con i pari si osserva: Scarsa accettazione da parte dei compagni Scarsa motivazione ad interagire con i compagni Scarsa disponibilità alla cooperazione Scarsa disponibilità ad accogliere suggerimenti ed aiuti Altro (specificare)_____________________________________________________________ 26
Nella relazione con gli adulti si osserva: Scarsa disponibilità ad accogliere suggerimenti ed aiuti Scarsa motivazione ad interagire con gli insegnanti Scarsa disponibilità alla cooperazione Altro (specificare)____________________________________________________________ Espressione linguistica orale ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Competenze fonologiche e metafonologiche ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Iniziative di potenziamento già messe in atto dalla scuola e loro esiti (lettura, scrittura, calcolo, comprensione del testo, metodo di studio) ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Nell’ambito familiare si osserva: ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ La famiglia è stata informata sulle difficoltà rilevate ed acconsente all’invio della presente scheda al servizio territoriale per un approfondimento diagnostico ai fini di una eventuale certificazione a norma della legge 104/92. Albano Laziale, ____________________ Gli insegnanti Nome e cognome Firma ________________ __________________ ________________ __________________ I genitori Nome e cognome Firma ________________ __________________ ________________ __________________ Il Dirigente Scolastico _____________________ 27
SCHEDE DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI SCUOLA SECONDARIA DATA______________ Cognome Nome Nato a Indirizzo Scuola Secondaria sezione DESCRIZIONE DELL’ALUNNO Sul piano dell’impegno, dell’applicazione e dell’autonomia si osserva: Rispetto delle regole in classe Materiale scolastico incompleto Materiale scolastico gestito in modo inadeguato Assenze da scuola Ritardi abituali Compiti a casa gestiti con trascuratezza o non eseguiti Crolli nel rendimento scolastico e periodo in cui si sono verificati __________________ Distrazione Svogliatezza Scarsa partecipazione Risultati inadeguati all’impegno scolastico Difficoltà nell’organizzazione del lavoro Miglior rendimento nelle materie orali Altro (specificare)________________________________________________________ Sul piano linguistico comunicativo si osserva: Ha difficoltà ad utilizzare il lessico specifico delle varie discipline Ha difficoltà nella comprensione di un messaggio orale Ha difficoltà nel trovare le parole adeguate al contesto anche in occasione di conversazioni informali Altro (specificare)________________________________________________________ Nell’esercizio della letto-scrittura si osserva: Difficoltà nell’esprimere un concetto in forma scritta, pur dando prova di averlo compreso Lentezza/errori nel copiare dalla lavagna Maggior partecipazione in classe se non si tratta di leggere o scrivere Omissioni di lettere, parole, righe durante la lettura Lentezza, esitazioni, errori nella lettura Autocorrezioni nella lettura Sostituzioni, aggiunte, inversioni di lettere nelle parole Comprensione scarsa/nulla se legge ad alta voce 28
Comprensione scarsa/nulla su ascolto Difficoltà nella comprensione di testi scritti (anche problemi matematici) Grafia incostante nel tempo Inesatta legatura del tratto corsivo Variabilità nelle dimensioni del carattere (troppo grande o piccolo) Sostituzione, aggiunte, inversioni di lettere nella scrittura (scambia v/f) Altro (specificare)________________________________________________________ Nell’ambito del calcolo si osserva: Difficoltà nel riconoscimento del valore posizionale delle cifre Numerazione regressiva difficoltosa Difficoltà nella memorizzazione di tabelline Difficoltà nella memorizzazione di formule Difficoltà nell’acquisire le procedure per le 4 operazioni Difficoltà nell’esplicitare le procedure seguite per risolvere la situazione problematica Inesatta discriminazione dei segni grafici >,
Elimina o mescola le sillabe di una stessa parola Confonde parole molto simili Fatica a fere lo spelling delle parole anche dopo aver svolto esercitazioni mirate Non riesce a ricordare il significato delle parole in isolamento ma le ricorda meglio in un contesto Altro (specificare)______________________________________________________ MORFO-SINTASSI Fatica a cogliere le regole di composizione delle parole (suffissi, prefissi, parole composte) Fatica ad individuare gli elementi base della frase (soggetto, verbo, oggetto) Mostra difficoltà nel comprendere le regole grammaticali Non riesce ad applicare le regole grammaticali seppur comprese Altro (specificare)________________________________________________________ Sul piano comportamentale si osserva: Ha difficoltà a restare seduto, chiede spesso di uscire dall’aula Ha scarsa fiducia nelle proprie capacità (non ci riesco!) Ha una consapevolezza inadeguata delle proprie capacità (so fare tutto!) Ha bisogno di continui incoraggiamenti nell’affrontare un compito Difficoltà a concentrare l’attenzione o a mantenerla per il tempo richiesto Fatica nel portare a compimento le istruzioni ricevute Difficoltà ad organizzarsi nei compiti e nelle attività Perdita di oggetti necessari per le attività Atteggiamenti oppositivo-provocatori Altro (specificare)____________________________________________________________ Sul piano emotivo-affettivo-relazionale si osserva: Scarsa autostima causata dal perdurare degli insuccessi Consapevolezza delle proprie difficoltà Consapevolezza dei propri punti di forza Gestione non sempre adeguata della propria emotività Scarsa motivazione all’impegno scolastico Mette in evidenza reazioni eccessive Altro (specificare)_____________________________________________________________ Nella relazione con i pari si osserva: Scarsa accettazione da parte dei compagni Scarsa motivazione ad interagire con i compagni Scarsa disponibilità alla cooperazione Scarsa disponibilità ad accogliere suggerimenti ed aiuti Altro (specificare)____________________________________________________________ Nella relazione con gli adulti si osserva: Scarsa disponibilità ad accogliere suggerimenti ed aiuti Scarsa motivazione ad interagire con gli insegnanti Scarsa disponibilità alla cooperazione Altro (specificare)____________________________________________________________ Competenze fonologiche e metafonologiche ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ 30
Iniziative di potenziamento già messe in atto dalla scuola e loro esiti (lettura, scrittura, calcolo, comprensione del testo, metodo di studio) ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Nell’ambito familiare si osserva (supporto della famiglia, tutor o servizi sociali): ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Albano Laziale, ____________________ Gli insegnanti Nome e cognome Firma ________________ __________________ ________________ __________________ I genitori Nome e cognome Firma ________________ __________________ ________________ __________________ Il Dirigente Scolastico _____________________ 31
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO ALBANO - RMIC8GB00T ✉ via Virgilio n. 29 - 00041 Albano Laziale (Roma) – tel: 06/9320129 – Fax: 06/9321652 @: RMIC8GB00T@istruzione.it, RMIC8GB00T@pec.istruzione.it – C.F.: 90075170580 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola dell’Infanzia ALUNNO____________________________ PLESSO ____________________________ SEZIONE ____________________________ INSEGNANTI_______________________________________________ AEC_______________________________________________________ A.S _____________________ 32
DATI ALUNNO COGNOME NOME NATO A Il Comune di RESIDENZA Via e n. Recapito telefonico padre Recapito telefonico madre SCUOLA CLASSE e sezione SERVIZIO SOCIO-SANITARIO Diagnosi:___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Tempo scuola:_______________________________________________________________ Terapie in orario scolastico:____________________________________________________ _____________________________________________________ 33
PRESENTAZIONE DELL’ALUNNO _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Profilo di Funzionamento o PDF (se presente, allegare una copia del documento) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ AREA DELLA COMUNICAZIONE Obiettivi educativi _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Strumenti _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Metodologie _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ AREA RELAZIONALE Obiettivi educativi _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Strumenti _______________________________________________________________________ 34
Metodologie _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ AREA MOTORIO PRASSICA Obiettivi educativi _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Strumenti _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Metodologie _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ AREA DELL’AUTONOMIA Obiettivi educativi _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Strumenti _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Metodologie _______________________________________________________________________ 35
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