GUIDA ALLA TRANSIZIONE EDUCATIVA - L&T's River

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GUIDA ALLA TRANSIZIONE EDUCATIVA - L&T's River
GUIDA ALLA TRANSIZIONE EDUCATIVA
GUIDA ALLA TRANSIZIONE EDUCATIVA - L&T's River
GUIDA ALLA TRANSIZIONE EDUCATIVA - L&T's River
Questo progetto è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea. La presente
 pubblicazione rispecchia soltanto le opinioni dell'autore e la Commissione non può essere
ritenuta responsabile per l'uso che dovesse essere fatto delle informazioni in essa contenute.

         TITOLO DEL PROGETTO: IL FIUME COME SPAZIO DI APPRENDIMENTO ED INSEGNAMENTO

                            PROGETTO N.: 2019-1-ES01-KA201-065938

  Questo documento è stato pubblicato dal Partenariato Strategico del progetto L&T’S
  River, in Spagna, 2020.

         Autore(i): Fundación de la Comunitat Valenciana por una economía baja en
         carbón (Low Carbon Economy Foundation)

         Collaboratori: IES Botànic Cavanilles, Escola Profissional Candido Guerreiro,
         eco&eco, Istituto di Istruzione Superiore M. Montessori – L. Da Vinci

  Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.

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GUIDA ALLA TRANSIZIONE EDUCATIVA - L&T's River
INTRODUZIONE ........................................................................................................ 5

   IL PROGETTO L&T’S RIVER ........................................................................................................................ 5

ASPETTI GENERALI DELLA TRANSIZIONE .................................................................... 6

   SISTEMA EDUCATIVO IN EUROPA ............................................................................................................ 6
       SPAGNA .................................................................................................................................................. 8
           Sistema educativo spagnolo .......................................................................................................................... 11
       PORTUGAL ............................................................................................................................................ 11
           Sistema educativo portoghese ...................................................................................................................... 14
       ITALIA ................................................................................................................................................... 14
           Sistema educativo italiano ............................................................................................................................. 17
   TRANSIZIONI SCOLASTICHE .................................................................................................................... 17
       ALL’INTERNO DELLE TRANSIZIONI DEL PROGETTO ........................................................................................... 19
       EVOLUZIONE DELLO SVILUPPO NEGLI ADOLESCENTI NELLA SECONDA MAGGIORE TRANSIZIONE................................. 21
       CARATTERISTICHE DI UNA TRANSIZIONE POSITIVA .......................................................................................... 22

L’AMBIENTE FLUVIALE COME PIETRA MILIARE DELLA COOPERAZIONE PER LA
TRANSIZIONE ......................................................................................................... 26

   L’AMBIENTE FLUVIALE ........................................................................................................................... 27
       OBIETTIVI .............................................................................................................................................. 30
           Approccio interdisciplinare ............................................................................................................................ 30
           Competenze .................................................................................................................................................. 31
   SERVICE-LEARNING ................................................................................................................................ 32

PROTOCOLLO BASATO SULL’AMBIENTE FLUVIALE ................................................... 34

   FASI PRINCIPALI ...................................................................................................................................... 34
       FASE PREPARATORIA ................................................................................................................................ 34
       IMPLEMENTAZIONE ................................................................................................................................. 34
       VALUTAZIONE ........................................................................................................................................ 35
   PROTOCOLLO DI TRANSIZIONE GENERALE ............................................................................................ 35
   ALL’INTERNO DEL PROGETTO ................................................................................................................ 38

BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................ 42

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GUIDA ALLA TRANSIZIONE EDUCATIVA - L&T's River
INTRODUZIONE
Questa guida alla transizione educativa fa parte di uno degli output intellettuali del
progetto Erasmus+ L&T’S River (progetto numero 2019-1-ES01-KA201-065938)1. Si basa
sugli obiettivi di questo progetto, nel quale si è riscontrata la necessità di stabilire alcuni
punti per facilitare il passaggio degli studenti dalla scuola primaria alla scuola
secondaria. Questa guida descriverà in primo luogo i diversi sistemi d’istruzione in
Europa, concentrandosi sui tre Paesi che partecipano al progetto. Dopodiché, descriverà
i principali cambiamenti che gli studenti attraversano durante questa transizione, e
fornirà alcuni strumenti per gli insegnanti al fine di aiutare gli studenti a superare detti
cambiamenti, che talvolta possono avere effetti fortemente negativi, quali l’abbandono
scolastico.

Questa guida alla transizione educativa si avvarrà degli ambienti acquatici – come fiumi
o laghi – al fine di creare legami tra le scuole primarie e secondarie, così da permettere
agli studenti delle scuole primarie di interagire con l’ambiente della scuola secondaria
ed effettuare una transizione più graduale.

IL PROGETTO L&T’s RIVER
Questo Progetto innovativo finanziato dalla Commissione Europea è un progetto
Erasmus+ KA201 che si inserisce nell'ambito della cooperazione per l'innovazione e lo
scambio di buone prassi, ed è formato da un partenariato strategico per l'istruzione
scolastica che coinvolge tre Paesi europei: Italia, Portogallo e Spagna. Tra i partner ci
sono tre istituti scolastici: lo IES Botànic Cavanilles (Spagna), la Escola Profissional
Cándido Guerreiro, Alte (Portogallo) e l’Istituto Montessori Da Vinci (Italia); ed altre due
organizzazioni private: eco&eco, economia ed ecologia (Italia) e Fundación de la
Comunitat Valenciana por una economía baja en carbón (Spagna).

Gli obiettivi del Progetto sono: 1) migliorare la transizione educativa, aumentando le
competenze chiave attraverso la partecipazione degli studenti negli ambienti fluviali; 2)

1   Maggiori informazioni riguardo questo progetto sono disponibili nei risultati dei progetti Erasmus+
(https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/projects/eplus-project-details/#project/2019-1-ES01-KA201-065938)

                                                      5
sostenere lo sviluppo professionale degli insegnanti tramite le innovative opportunità
d’insegnamento offerte dai fiumi; 3) creare solidi partenariati tra scuole e stakeholders
che promuovano il recupero degli ambienti naturali.

Nell’ambito del progetto, i partners hanno creato diversi output intellettuali (IO) che
sono disponibili sia sul sito web2 del progetto, che nel sito web3 dei risultati dei progetti
Erasmus+. In particolare, questo è il terzo IO prodotto dal partenariato strategico del
Progetto L&T’s River, una guida alla transizione educativa. Consiste in una guida per l’uso
degli ambienti fluviali come luogo ove coinvolgere studenti di diversi livelli educativi –
così da incoraggiarne la riflessione e permettere un primo contatto con il livello
successivo d’istruzione – ed è soprattutto una guida destinata a scuole ed insegnanti.

ASPETTI GENERALI DELLA TRANSIZIONE
SISTEMA EDUCATIVO IN EUROPA
Non tutti i Paesi in Europa hanno lo stesso Sistema educativo. Si tratta di un aspetto
rilevante per questa guida, in quanto alcuni Paesi hanno un maggiore collegamento tra
scuole primarie e secondarie rispetto ad altri, a causa della loro normativa locale,
regionale o nazionale.

In questo documento, con la locuzione istruzione obbligatoria a tempo pieno si intende
il tempo di frequentazione scolastica obbligatorio per tutti gli studenti, regolato dalla
legge e solitamente legato all’età degli stessi. Per questo esistono un'età iniziale –
considerata come l'età ufficiale in cui gli studenti iniziano l'istruzione obbligatoria – ed
un'età di abbandono – che di solito corrisponde all'età in cui gli alunni avrebbero dovuto
completare i livelli d’istruzione obbligatoria; una volta raggiunta l'età di abbandono, gli
studenti possono legalmente lasciare il percorso d’istruzione.

Sulla base del rapporto Scuola dell’obbligo in Europa (European Commission, 2018),
l’istruzione obbligatoria solitamente è composta da scuola primaria e secondaria, anche
se in alcuni Paesi c’è anche un livello obbligatorio precedente.

2   http://erasmusriver.eu/
3   https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/projects/

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L’immagine sottostante (figura 1)4, illustra i diversi sistemi d’istruzione obbligatoria nei
vari Paesi europei.

                                                         Eurydice (2018)

4Fonte: European Commission/EACEA/Eurydice, 2018 (4). Compulsory Education in Europe – 2018/19.
Eurydice Facts and Figures. Luxembourg: Publications Office of the European Union. Disponibile
all’indirizzo: https://eacea.ec.europa.eu/national-policies/eurydice/sites/eurydice/files/compulsory_education_2018_19.pdf

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Più specificamente, segue una descrizione di dettaglio sul funzionamento del sistema
educativo nei tre Paesi che partecipano al progetto L&T’S River.

SPAGNA
Il sistema scolastico in Spagna ha diversi stadi e la scuola è obbligatoria dai 6 ai 16 anni.
Nel Paese, ci sono tre modalità di sistemi educativi: pubblici, privati e sponsorizzati
(educación concertada). Ai fini di questo documento, sarà posto il focus sull’istruzione
pubblica, sia perchè è il sistema educativo più comune nel Paese, sia perchè gli istituti
che partecipano al progetto fanno capo all’istruzione pubblica.

   ❖ EDUCAZIONE E CURA DELLA PRIMA INFANZIA - ECEC (EDUCACIÓN INFANTIL)
   -   Questa fase si divide in due cicli:
           o Guardería (asilo): il primo ciclo, fino ai 3 anni di età (non obbligatorio)
           o Preescolar (scuola materna): il secondo ciclo, dai 3 ai 6 anni
                 (obbligatorio).
   -   Dalla Preescolar, i bambini proseguono alla scuola elementare/primaria,
       solitamente restando nella stessa struttura e mantenendo gli stessi compagni di
       classe.

   ❖ SCUOLA PRIMARIA (ESCUELA PRIMARIA):
   •   La scuola primaria in Spagna è composta da corsi accademici (ovvero sei classi),
       svolti normalmente tra i 6 ed i 12 anni. Questa fase educativa è obbligatoria.
       Nella maggior parte dei casi, gli alunni hanno già potuto svolgere la scuola
       materna (dai 3 ai 6 anni di età) nella stessa struttura.
   •   L’ammissione alle scuole pubbliche è regolata da vari criteri:
           o Presenza di fratelli già registrati nel centro educativo, o genitori/tutors
                 che vi lavorano all’interno.
           o Vicinanza dell’abitazione o del posto di lavoro di genitori/tutors.
           o Reddito annuale del nucleo familiare, considerando anche la
                 specificazione per famiglie numerose.
           o Disabilità dello studente o dei componenti della sua famiglia.

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•   Una volta che gli studenti hanno completato con successo il livello primario,
       effettuano il passaggio alla scuola superiore. Ogni scuola primaria ha già
       designato in quale scuola superiore saranno trasferiti i suoi studenti, ma, se lo si
       desidera, si può richiedere di modificare la destinazione, in modo da trasferirsi
       in una scuola superiore diversa.
   •   Si compone di sei classi:
           o Primero de primaria
           o Segundo de primaria
           o Tercero de primaria
           o Cuarto de primaria
           o Quinto de primaria
           o Sexto de primaria

   ❖ ISTRUZIONE SECONDARIA (EDUCACIÓN SECUNDARIA – Scuola superiore):
   •   ESO    (Escuela   secundaria       obligatoria):   scuola   dell’obbligo   che    va
       approssimativamente dai 12 anni (dopo la fine della scuola primaria) ai 16 anni.
       Una volta sedicenni, gli studenti possono scegliere fra diverse soluzioni, in
       quanto in Spagna hanno raggiunto l’età legale per poter lavorare. Il livello
       secondario si compone di quattro classi:
           o Primero de la ESO
           o Segundo de la ESO Primo ciclo
           o Tercero de la ESO
           o Cuarto de la ESO         Secondo ciclo

Gli studenti condivideranno le materie nel corso del primo ciclo, mentre giunti alla
quarta classe dovranno decidere se intraprendere il percorso letterario o scientifico.

   •   Dopo aver completato con successo la ESO, gli studenti ottengono il graduado
       escolar (diploma di scuola secondaria); questo certificato riconosce loro di aver
       superato con successo tutte le materie, e dà loro accesso alla formazione
       professionale intermedia oppure al baccellierato (bachillerato).

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•   In ogni caso, se lo studente ha 16 anni e decide di non completare tutti i livelli
    della scuola secondaria, può scegliere di cominciare una formazione
    professionale di base. Se lo studente decide di lasciare l'istruzione secondaria e,
    successivamente, desiderasse ottenere il certificato di scuola secondaria, una
    volta diciottenne può raggiungere il livello educativo degli adulti.

       • IFP (FORMACIÓN PROFESIONAL – Scuola superiore):
               ▪   In Spagna esistono 3 livelli di formazione professionale
                   (Ministerio de educación y formación profesional, 2014):
                       •   Formación profesional grado básico (IFP di base) – EQF
                           level 3
                               o 15 anni (non più di 17), dopo aver completato
                                     segundo de ESO, o in alcuni casi eccezionali anche
                                     nel secondo ciclo.
                       •   Formación profesional grado medio (IFP intermedio) – EQF
                           level 4
                               o Dopo aver completato il secondo ciclo di istruzione
                                     secondaria.
                               o Dopo aver completato L’IFP di base.
                               o Dopo aver superato l’esame per l’accesso all’IFP
                                     intermedio (se lo studente ha più di 17 anni)
                       •   Formación professional grado superior (IFP avanzato) –
                           EQF level 5
                               o Dopo aver ottenuto il diploma di baccellierato
                               o Dopo aver completato l’IFP intermedio
                               o o Dopo aver superato l’esame per l’accesso all’IFP
                                     avanzato (almeno 19 anni)
                               o Dopo        aver    superato    l’esame    di   accesso
                                     all’Università, per i maggiori di 25 anni; ciò
                                     attesterebbe il possesso dei requisiti richiesti per
                                     poter superare l’esame d’accesso all’IFP avanzato.

                                          10
L’ottenimento del certificato di livello inferiore permette l’accesso al corso di livello
successivo. Dopo aver terminato l’IFP avanzato, gli studenti possono accedere ai corsi
universitari correlati a quel diploma IFP.

Sistema educativo spagnolo

                                                 SCUOLA
                                              DELL'INFANZIA

                                            SCUOLA PRIMARIA
                                            (Escuela primaria)

                                          SCUOLA SECONDARIA
                                           (Escuela secundaria)

                      IFP BASE
                  (FP grado básico)

                                                                  IFP INTERMEDIO
                                                                  (FP grado medio)

                      BACCELLIERATO
                       (Bachillerato)

                                              IFP AVANZATO
                                            (FP grado superior)

                                 UNIVERSITÀ

                                      Figure 1: Sistema educativo in Spagna

PORTUGAL
Il sistema educativo in Portogallo è diviso in cicli e la scuola è obbligatoria dai 6 ai 18
anni. È importante sottolineare che il sistema educativo portoghese usa nomi diversi per
i livelli educativi rispetto al sistema spagnolo di cui sopra, così l’istruzione primaria risulta

                                                      11
non del tutto equivalente con l’omonimo livello spagnolo; inoltre in Portogallo vi è un
altro livello educativo, chiamato Istruzione di Base. La loro struttura è la seguente:

   ❖ ECEC:
       Questa fase non è obbligatoria.
   •   Infantário: fino ai 3 anni di età.
   •   Jardim de Infância: dai 3 ai 6 anni di età.

   ❖ ISTRUZIONE PRIMARIA (ENSINO PRIMÁRIO):
   •   Inizio dell’istruzione obbligatoria in Portogallo; composta solo dal:
           o 1º ciclo (primo ciclo): dai 6 ai 9 anni; suddiviso in 4 livelli.

* L'istruzione primaria viene svolta solitamente in una scuola diversa da quella in cui si
completano il secondo e terzo ciclo dell’istruzione di base; anche se alcune scuole
consentono di svolgere i tre cicli interamente nella stessa struttura.

   ❖ ISTRUZIONE DI BASE (ENSINO BÁSICO):
   •   Si divide in:
           o 2º ciclo (secondo ciclo): dai 10 ai 12 anni; suddiviso in due livelli
           o 3º ciclo (terzo ciclo): dai 12 ai 14 anni; suddiviso in tre livelli
   •   In Portogallo, gli studenti che non sono in grado di completare l'istruzione
       obbligatoria possono proseguire gli studi tramite i programmi di istruzione e
       formazione per i giovani (CEF, cursos de educação e formação de jovens). Uno
       studente può accedere a questi corsi quando ha già ripetuto due anni nella
       normale istruzione di base. Ci sono due modalità: i corsi del secondo anno, che
       coprono tutta l'istruzione di base (7 º, 8 º e 9 º anno); e i corsi del primo anno,
       che coprono solo il 9 º anno.
   •   Un’altra opzione a disposizione di alcuni studenti è quella di completare
       l’istruzione obbligatoria di base tramite i programmi di Educazione Integrata ed
       i Programmi di Formazione (PIEF), pensati per quegli studenti che hanno
       difficoltà sociali. Questo programma, infatti, è stato creato come misura di
       inclusione sociale.

                                            12
❖ ISTRUZIONE SECONDARIA (ENSINO SECUNDÁRIO):
•   Questa fase va dai 15 ai 18 anni; si divide in tre livelli (10th, 11th & 12th).
•   Include diversi percorsi (DGERT, 2019):
        o Programmi generici inclusi nell’Istruzione Regolare (ENSINO REGULAR)
                ▪   Corsi di Lingue e Lettere
                ▪   Corsi di scienze sociali ed economiche
                ▪   Corsi di Scienze e Tecnologie
                ▪   Corsi di Arte
        o Programmi professionali (cursos profissionais): caratterizzati da una forte
            connessione col mondo del lavoro (IFP).
        o Programmi di apprendistato (cursos de aprendizagem): tenuti presso
            l’Istituto per l’Occupazione e la Formazione Professionale (I.E.F.P.)

                                          13
Sistema educativo portoghese

                                      SCUOLA DELL'INFANZIA

                                        SCUOLA PRIMARIA

                                       ISTRUZIONE DI BASE

                           CEF (IFP BASE)               PIEF (IFP BASE)

                           IFP INTERMEDIO

                                                  ISTRUZIONE SECONDARIA
                                                     (ENSINO REGULAR)

                           IFP AVANZATO

                                                        UNIVERSITÀ

                               Figure 2: Sistema educativo in Portogallo

ITALIA
L’istruzione obbligatoria dura dai 6 ai 16 anni, ma il sistema educativo italiano include
anche l’Educazione e Cura di Prima Infanzia (ECEC), dagli 0 ai 3 anni e dai 3 ai 6 anni
(Eurydice, 2019). Anche se l’istruzione è obbligatoria solo fino ai 16 anni, per via del
diritto/dovere gli studenti possono scegliere di restare nel sistema educativo fino ai 18
anni (Angotti, 2019).

   ❖ ECEC (non obbligatorio)
           -   ASILO NIDO, meno di 3 anni di età

                                               14
-   SCUOLA DELL’INFANZIA (Scuola materna), dai 3 ai 6 anni (di competenza
            del Ministero dell’Istruzione)

❖ ISTRUZIONE PRIMARIA (Scuola elementare):
•   dura 5 anni dall'età di 6 anni. È incluso nel primo ciclo di istruzione, assieme alla
    successiva scuola secondaria di primo grado.

❖ ISTRUZIONE SECONDARIA:
•   Si divide in due differenti livelli. Il primo, la scuola secondaria di primo grado
    (scuole medie), è composto da tre anni di corso, approssimativamente dagli 11
    ai 14 anni. Si tratta di un livello in cui è fatta formazione generica (una volta
    concluso, gli studenti si trasferiscono in un’altra scuola).
•   Il secondo livello, scuola secondaria di secondo grado (scuole superiori), comincia
    all’età di 14 anni. Corrisponde con l’inizio del secondo ciclo di istruzione e gli
    studenti hanno la possibilità di scegliere quale percorso seguire. Ci sono quattro
    diverse tipologie di istituti superiori in Italia, divisi in base alla loro
    specializzazione. Si tratta di:
        o Licei: (EQF level 4): educazione teorica (Arte, Lettere o Scienze).
            Programmi quinquiennali (dai 14 ai 19 anni), sotto la responsabilità del
            Ministero dell’Istruzione. Una volta completati, consentono agli studenti
            di accedere all’Università.
        o Istituti tecnici (EQF level 4): programmi quinquiennali per l’ottenimento
            di un diploma tecnico, sotto la responsabilità del Ministero
            dell’Istruzione. Una volta completati, consentono agli studenti di
            accedere all’Università.
        o Formazione Professionale (IFP): (EQF level 4) programmi quinquiennali,
            sotto la responsabilità del Ministero dell’Istruzione. Rispetto agli Istituti
            tecnici, i professionali offrono una formazione più specializzata e più
            focalizzata sulle applicazioni pratiche; ad oggi le differenze sono meno
            evidenti che in passato (prima del 2010), quando tali istituti
            predisponevano programmi di tre-cinque anni, con la possibilità di

                                          15
ottenere un diploma intermedio che abilitasse alla professione. Una volta
                completati, consentono agli studenti di accedere all’Università.
            o Istruzione e Formazione Professionale (IeFP): programmi triennali o
                quadriennali di formazione specialistica, sotto la responsabilità delle
                Regioni. Rispetto agli Istituti professionali, ancora più ore sono dedicate
                alla pratica piuttosto che alla teoria. Alla fine dei primi tre anni viene
                rilasciata una qualifica professionale (EQF3), mentre coloro che
                completano il quarto anno ricevono un diploma professionale (EQF4)
                (entrambi validi a livello UE). Sia dopo il terzo che dopo il quarto anno è
                possibile passare ad un Istituto professionale o ad un tecnico, opzione che
                permetterebbe agli studenti di accedere all'Università, al termine.

* Tutti gli istituti statali consentono l'accesso ad altri corsi specialistici di istruzione post-
secondaria (diversi dall'università): ITS (EQF 5, biennale) e IFTS (EQF 4, annuale); il
diploma di "Istruzione e Formazione Professionale", invece, consente l'accesso al solo
IFTS.

                                               16
Sistema educativo italiano

                                             ECEC
                                     (Scuola dell'Infanzia)

                                    ISTRUZIONE PRIMARIA
                                      (Scuola elementare)

                                  ISTRUZIONE SECONDARIA DI
                                        PRIMO GRADO
                                        (Scuole medie)

                           IeFP
                   (Scuola di istruzione e
                 formazione professionale)

         LICEO                        ISTITUTO TECNICO                     ISTITUTO PROFESSIONALE

                                             UNIVERSITÀ

                                   Figure 3: Sistema educativo in Italia

                                                   17
TRANSIZIONI SCOLASTICHE
Innanzitutto, il termine “transizione scolastica” può essere riferito a varie fasi nel corso
della vita scolastica: inizio della scuola, cambiamento tra i livelli d’istruzione sia
all'interno che fra un centro ed un altro, passaggio al mondo del lavoro. È un periodo di
adattamento a nuovi ambienti e persone, di acquisizione di nuove conoscenze e di
apprendimento        di   routine   diverse.    Coinvolge    l'ambiente    scolastico,   ma
contemporaneamente include anche molti cambiamenti sociali.

In tutti i Paesi dell’Unione Europea, gli studenti attraversano varie fasi nella loro
istruzione. Come visto nei precedenti paragrafi, non tutti i gradi d’istruzione
corrispondono tra Paesi diversi, ma vi sono alcune similarità. Tra queste somiglianze vi
sono le transizioni scolastiche degli studenti che procedono da una scuola all'altra, anche
se in modi diversi. È anche importante ricordare che (Alexiadou, Helgøy, & Homme,
2019, p. 298):

La storia, le strutture istituzionali, e la natura dell’offerta educativa nei vari Paesi
influenzano profondamente i modi in cui si costruiscono le politiche di transizione. La
scolarizzazione onnicomprensiva rispetto ad una socialmente selettiva o orientata al
mercato, e l'equilibrio tra le funzioni socio-culturali ed economiche dell’istruzione,
inquadrano risultati diversi in relazione al modo in cui le transizioni vengono negoziate
e attuate.

In questo documento riconosciamo che esistono 4 grandi transizioni educative,
basandoci sui tre diversi Paesi che partecipano a questo progetto: la prima coincide con
l’inizio     della   scuola;   la    seconda        è   la   transizione    dalle    scuole
elementari/primarie/educazione di base all’educazione secondaria inferiore; la terza è la
transizione dall’educazione secondaria inferiore all’educazione secondaria superiore o
baccellierato. La quarta dipende dal percorso scelto dallo studente. In alcuni Paesi, come
detto in precedenza, gli studenti possono lasciare la scuola dopo aver finito l’istruzione
secondaria ed aver ottenuto il diploma, oppure dopo essere diventati sedicenni; in altri,
necessiteranno prima di aver conseguito il diploma di maturità, oppure di avere
raggiunto l’età di 18 anni. Per questa ragione, la quarta transizione può collocarsi
quando gli studenti diventano parte del mondo del lavoro, oppure quando, dopo aver

                                               18
terminato il livello di istruzione secondario, passano alla formazione professionale (IFP
avanzato) o alle Università. Ai fini di questo documento, ci concentreremo solo sulle età
dai 9 ai 12 anni, che coprono una delle prime grandi transizioni nei diversi paesi che
partecipano al progetto L&T’S River.

È importante sottolineare che durante queste transizioni, avvengono numerosi
cambiamenti, non solo tangibili – come nuove strutture e professori – ma anche
cambiamenti individuali dello studente, a vari livelli: fisico, intellettuale ed emotivo
(Anderson, Schramm, Jacobs, & Splittgerber, 2000). La maggior parte di queste
transizioni sistemiche avvengono contemporaneamente ai cambiamenti dello sviluppo
(Anderson, Schramm, Jacobs, & Splittgerber, 2000), in quanto molti studenti
attraversano la pubertà proprio durante il passaggio dalla scuola primaria alla scuola
secondaria. Pertanto, "le transizioni sono legate ad una grande varietà di cambiamenti
comportamentali e psicologici [quali] cambiamenti nelle relazioni con coetanei, genitori
e insegnanti. [... ] Molte transizioni sono legate a notevoli cambiamenti nella
motivazione degli studenti ad imparare, nelle prestazioni accademiche, e negli
atteggiamenti verso la scuola" (Anderson, Schramm, Jacobs, & Splittgerber, 2000).

ALL’INTERNO DELLE TRANSIZIONI DEL PROGETTO
Ai fini di questo documento la transizione di riferimento sarà la seconda grande
transizione, che varia dai 9 ai 14 anni, a seconda del Paese. Ciò significa porre
l'attenzione su di un cambiamento di ciclo che in alcuni Paesi, a seconda dell'istituzione
in cui gli studenti sono iscritti, può comportare anche un cambiamento della struttura
ospitante e, quindi, dei compagni di classe. L’aspetto comune nei tre Paesi partecipanti
al progetto, è che comporta un'alterazione delle materie, dei requisiti educativi, delle
esigenze, delle competenze e dei professori. È importante evidenziare anche che questa
transizione ricade fra diversi livelli educativi, a seconda del Paese in cui ci troviamo. Nei
casi di Italia e Spagna, sarà lo stesso tipo di transizione, dalla scuola primaria alla
secondaria (entrambe di istruzione generica). Nel caso del Portogallo, varia un po’,
perché all’interno del loro sistema educativo presentano i corsi CEF per quegli studenti

                                            19
che hanno maggiori difficoltà a completare i livelli generali di istruzione, e ciò sarà il
fulcro di questa transizione, in questo caso specifico.

Tutti questi cambiamenti individuali sopra menzionati hanno implicazioni diverse per gli
educatori. È importante capire che ogni individuo si adatterà in modo diverso ai nuovi
ambienti di apprendimento e che le esigenze di sviluppo dei bambini dovranno essere
seguite non solo dagli educatori, ma anche dai genitori, dai consulenti scolastici o dagli
amministratori.

Perché la seconda transizione? Durante questa seconda maggiore transizione, “molti
studenti perdono motivazione ed interesse nella scuola” (Patrick & Drake). Ciò può
portare all’abbandono precoce della scuola (ESL)5; aspetto che, tra le altre cose, viene
considerato “come una sfida per società ed individui” (Alexiadou, Helgøy, & Homme,
2019). Perdipiù, “è spesso problematico per i primi adolescenti, perché le pratiche
didattiche di molte [...] scuole non soddisfano i loro bisogni di sviluppo” (Anderman, et
al., 2004). Questa situazione comporta alcune implicazioni anche per gli educatori, in
quanto assistere gli studenti in questo periodo può non essere affatto semplice, dal
momento che ciascun studente possiede differenti background e si adatta diversamente
alle situazioni. In questo senso, “gli educatori devono occuparsi dei bisogni di sviluppo
dei bambini e lavorare in collaborazione con i genitori, i consulenti scolastici e gli
amministratori per facilitare le transizioni per gli studenti di tutte le età” (Anderman, et
al., 2004). Inoltre, i centri educativi che partecipano al progetto ritengono che questo
rappresenti il momento più cruciale per motivare gli studenti ed evitare l’abbandono
scolastico precoce, che è una delle maggiori sfide nell’educazione, in quanto “è legato
alla disoccupazione, all'esclusione sociale, alla povertà ed alla cattiva salute” (European
Commission, n.d.). Ciò è stato evidenziato anche dalla Commissione Europea nel
documento Tackling early school leaving: A key contribution to the Europe 2020 Agenda
(2011), dove si afferma che “le transizioni tra le scuole e tra differenti livelli educativi
risultano particolarmente delicate per gli studenti a rischio di abbandono”.

5
  Il termine ESL comprende tutte le forme di abbandono dell'istruzione e della formazione prima del completamento dell'istruzione
secondaria superiore o di equivalenti nell'istruzione e formazione professionale (European Commission, 2011).

                                                              20
EVOLUZIONE DELLO SVILUPPO NEGLI ADOLESCENTI NELLA SECONDA MAGGIORE TRANSIZIONE
Le età su cui si concentrano gli obiettivi di questo documento variano dai 9 ai 14 anni.
Durante questo periodo, generalmente i ragazzi cominciano la fase della prima
adolescenza, durante la quale attraversano un “drammatico sviluppo fisico, cognitivo,
sociale, e psicologico” (Anderson, Schramm, Jacobs, & Splittgerber, 2000).
Successivamente, gli autori descrivono in breve alcuni dettagli sui cambiamenti subiti
dagli studenti per ciascuna categoria:

     •     Sviluppo fisico: gli adolescenti sperimentano un rapido impulso nella crescita, lo
           sviluppo dei caratteri sessuali secondari e l’interesse sessuale. Le femmine
           tendono a cominciare questa fase prima dei maschi.
     •     Sviluppo cognitivo: miglioramento in un’ampia gamma di capacità cognitive,
           elaborazione più rapida ed efficiente delle informazioni, migliore memoria e
           capacità di affrontare pensieri astratti e complessi, di ragionare, di prendere
           decisioni e di risolvere problemi. Diventano anche maggiormente consapevoli di
           sé stessi.
     •     Relazioni sociali: il sentimento di amicizia si fa più intenso ed aumentano
           l’importanza delle relazioni tra pari ed il desiderio di essere accettati, aspetti
           legati alla preoccupazione di avere una buona immagine sociale.
     •     Sviluppo psicologico: maggior desiderio di indipendenza ed autonomia. È anche
           un periodo importante per lo sviluppo della propria personalità e per la
           percezione del proprio essere, dei propri valori e delle proprie aspirazioni.

Inoltre, l’Education Review Office ha creato la seguente tabella6, basata sui cinque
aspetti chiave individuati dalla National Middle School Association della Nuova Zelanda,
che includono, per ciascun aspetto, una sua descrizione e le possibili implicazioni
educative:

    Aspetto                            Descrizione                                            Conseguenze

6La tabella è stata presa dal sito web ufficiale dell’Education Review Office (Nuova Zelanda). Puoi accedervi da questo indirizzo:
https://www.ero.govt.nz/publications/evaluation-at-a-glance-transitions-from-primary-to-secondary-school/6-transition-from-
primary-to-secondary-school/

                                                              21
I giovani adolescenti diventano più curiosi,        Gli studenti hanno l’opportunità di
Intellettuale motivati a superare le proprie sfide, e capaci di     essere curiosi, di ampliare il loro
                       pensiero complesso e critico                 pensiero e di metterlo alla prova
              I giovani adolescenti hanno un intenso bisogno
                                                                   Il bisogno degli studenti di essere
                di appartenere e di essere accettati dai loro
                                                                   sociali e di conoscere sé stessi, va
                 coetanei, mentre cercano il loro posto nel
   Sociale                                                       soddisfatto attraverso un programma
                   mondo. Sono impegnati nel formare ed
                                                                 culturalmente reattivo ed una cultura
              interrogare la propria identità su vari differenti
                                                                    di classe che celebra la diversità
                                    livelli
              I giovani adolescenti maturano a ritmi diversi e
               passano attraverso una crescita fisica rapida e     Il programma deve rispondere bene
   Fisico         irregolare, con cambiamenti corporei che         alle esigenze degli studenti di essere
                   possono causare movimenti impacciati e                    fisicamente attivi
                                  scoordinati
                I giovani adolescenti sono vulnerabili e a Gli insegnanti devono essere sensibili ai
 Emotivo e
             disagio, e spesso sperimentano sbalzi d’umore cambiamenti emotivi e psicologici che
 Psicologico
                                improvvisi                      avvengono nei propri studenti.
               Tramite una sensazione nuova di appartenere        Gli studenti hanno l’opportunità di
               ad un mondo più grande, i giovani adolescenti partecipare ai processi decisionali che
  Morale
              tendono ad essere idealisti ed a voler rendere il influenzano la loro vita all’interno della
                        mondo un posto migliore                                  scuola

                               Fonte: Education Review Office della Nuova Zelanda

Anche se la sequenza dei cambiamenti fisici sono generalmente simili da una persona
all'altra, il tasso, l'intensità e la tempistica di tali cambiamenti variano da individuo a
individuo. Pertanto, l’impatto di questa fase di sviluppo cambia da studente a studente
ed ha effetti differenti sulla loro attitudine ad imparare (N. Z. AIMS, 2011). In aggiunta,
le variabili di genere, i fattori socioeconomici e culturali, il grado di sviluppo nelle varie
competenze dello studente o la diversità nelle capacità degli individui, tra gli altri, sono
fattori che entrano in gioco nella transizione educativa (Trujillo Sáez, 2020).

CARATTERISTICHE DI UNA TRANSIZIONE POSITIVA
Come accennato in precedenza, le transizioni rappresentano un momento delicato per
i ragazzi, essendo stressanti per loro. Alcuni ragazzi possono necessitare di terapie
psicologiche prima di affrontare la transizione ad un altro livello d’istruzione, tanto più
nel caso in cui questo passaggio preveda un cambio di ambiente scolastico. Alcuni

                                                    22
governi o istituzioni7 hanno già riconosciuto l’importanza di una positiva transizione
scolastica, rendendosi conto di quanto possa rappresentare un momento difficile per i
ragazzi.

In accordo con Trujillo Sáez (2020) basandosi su di un articolo dell’International Journal
of Primary, Elementary and Early Years Education8, vanno considerati cinque “ponti” al
fine di migliorare la transizione educativa: ammnistrativo, sociale, pedagocico,
curriculum e gestione dell’apprendimento. In più, Trujillo Sáez menziona anche un
programma creato nelle isole Canarie come perfetto esempio di transizione positiva.
Riconoscendo che si basa su sette obiettivi fondamentali:

     1. Coordinamento tra i livelli di istruzione primaria (di base) e secondaria.
     2. Strategie per lo sviluppo della creatività e delle capacità emotive.
     3. Strategie per lo sviluppo delle capacità comunicative.
     4. Autonomia e cooperazione tra alunni.
     5. Progetti in comune fra diversi livelli educativi.
     6. Incontri per discutere delle questioni relative a come organizzare i programmi di
           studio ai fini della transizione.
     7. Partecipazione delle famiglie nel processo.

Nel contesto specifico in cui si colloca questo documento, il progetto L&T’S River
enfatizza la necessità di creare una strategia per rendere più dolce la transizione. Le
azioni positive intraprese si concentrano principalmente sugli studenti, creando attività
in cui si abituano a interagire con altri coetanei, ma anche con i futuri professori e il
nuovo ambiente scolastico. Il focus delle attività e delle idee proposte nel processo
(spiegato in IO1 e IO2) affronterà tutte le diverse fasi. Mettere in contatto studenti di
scuole primarie e secondarie e relativi professori, utilizzando il fiume o altri ambienti
affini, fornirà un'opportunità per socializzare, migliorare il programma d’insegnamento

7 Informazioni sull’istruzione nel Regno Unito al seguente link: http://www.educationengland.org.uk/documents/pdfs/2004-five-
year-strategy.pdf; Informazioni della Comunità Valenciana in Spagna riguardo l’importanza della transizione educativa:
http://www.dogv.gva.es/datos/2011/06/23/pdf/2011_7216.pdf; comunicazione in cui si afferma la significatività della transizione
tra scuola e/o livello di istruzione, da parte della Commissione europea: https://eur-lex.europa.eu/legal-
content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52011DC0018&from=EN
8 Maurice Galton, Linda Hargreaves & Tony Pell (2003) Progress in the middle years of schooling: Continuities and discontinuities at

transfer, Education 3-13: International Journal of Primary, Elementary and Early Years Education, 31:2, 9-18, DOI:
http://dx.doi.org/10.1080/03004270385200161

                                                               23
con nuove idee pedagogiche e creare attività per favorire l'apprendimento degli alunni.
Tutto questo creerà anche un primo contatto con il ponte amministrativo. Perdipiù,
usando la metodica del Service-Learning, aiuterà a far emergere la creatività,
l’autonomia e la cooperazione fra alunni, nonché a trovare uno spazio condiviso dalle
diverse scuole, che permetterà a tutti gli studenti di sentirsi a proprio agio. Questa
metodologia favorirà anche il coinvolgimento delle famiglie nel processo, non solo per
la parte amministrativa, ma anche nelle attività, essendo queste focalizzate ad offrire un
servizio per la società.

Oltre a ciò, va anche sottolineato che questo avrà implicazioni per i professori, i quali
saranno incaricati di accompagnare gli studenti lungo tutto il corso del processo. Per
creare attività che possano essere condivise in diversi livelli d’istruzione, di
fondamentale importanza è la comunicazione tra insegnanti/professori. Devono tenersi
in contatto per pianificare assieme il topic delle attività per la materia di riferimento, e
favorire le interazioni fra studenti, così da facilitarne il transito futuro. Si tratta di un
aspetto fondamentale, poiché la collaborazione tra insegnanti/professori avrà un effetto
diretto nell'agevolare la transizione degli studenti, con particolare riferimento alla loro
inclusione sociale, a maggior ragione in caso di studenti con esigenze speciali. Questa
collaborazione va fondata su di una efficace comunicazione, che non si basi solo sul topic
principale della classe, ma anche su altri aspetti del singolo studente, come i tratti
comportamentali; ciò andrà anche a beneficio delle interazioni studente-insegnante,
perché “la ricerca indica che un'efficace collaborazione tra insegnanti ha un legame
diretto con il rendimento degli studenti” (Levine & Marcus, 2007 come citato in Aldridge,
2015).

In accordo con Dettmer P. ed altri ricercatori, la collaborazione nel campo dell'istruzione
può essere definita come un processo interattivo in cui educatori, famiglie, studenti e
altri servizi correlati, collaborano condividendo “la loro diversità di conoscenze e
competenze al fine di definire le esigenze dello studente e quindi pianificare, attuare,
valutare, portare a termine, e monitorare le modalità per aiutare gli studenti a
svilupparsi appieno” (citato in Aldridge, 2015). Durante questo processo “accettare e
rispettare le differenze nelle prospettive professionali è particolarmente importante […]
per costruire relazioni positive” (Aldridge, 2015). In relazione a questa teoria

                                            24
collaborativa in campo educativo, Dettmer e colleghi hanno creato un modello di
problem-solving in 8 fasi che dovrebbe consentire una buona comunicazione e
collaborazione tra educatori (Dettmer et al., p. 122, 2013 come citato in Aldridge, 2015):

                1. Raccogliere dati, guidati dalle esigenze espresse o osservate
                2. Identificare e definire il problema
                3. Creare azioni per risolvere il problema
                4. Azioni proposte dalla critica
                5. Selezionare le migliori opzioni
                6. Sviluppare un piano
                7. Attuare gli elementi del piano prestabilito
                8. Portare a termine e monitorare per valutare i risultati

Un modello di risoluzione dei problemi come il precedente crea un flusso di
documentazione, implementazione e monitoraggio appropriati in relazione agli sforzi
degli educatori, i quali possono facilitare la valutazione a posteriori dell'evoluzione degli
studenti. Ma questo “processo di co-insegnamento deve cominciare prima dell'inizio del
trimestre, con i presidi che aiutano ad accogliere i team di insegnanti nella
pianificazione” (Robinson & Hutchinson, 2014). Inoltre, il co-insegnamento è un
processo lento in quanto occorre creare un'attenta pianificazione e ogni educatore può
avere bisogno di adattarsi ad altri stili di insegnamento (Robinson & Hutchinson, 2014).

Dal punto di vista dello studente invece, uno studio ha rivelato cinque aspetti di una
transizione positiva per i ragazzi (Evangelou, et al., 2008):

   •   Sviluppare nuove amicizie
   •   Migliorare la propria autostima e fiducia
   •   Nessuna preoccupazione per i genitori
   •   Abituarsi a nuove routine
   •   Sperimentare continuità nel programma di studio

D'altra parte, sempre secondo lo stesso studio, gli aspetti negativi della transizione
sono legati all'esperienza del bullismo, ai problemi con gli insegnanti o le materie, o al
non fare nuove amicizie.

                                            25
L’AMBIENTE FLUVIALE COME PIETRA MILIARE DELLA
COOPERAZIONE PER LA TRANSIZIONE
Nell’ambito di questo progetto, l’area dove gli studenti lavoreranno attivamente sarà
l’ambiente fluviale. In questo contesto, gli studenti non studieranno solo geografia, ma
anche antropologia, storia, scienze naturali… gli studenti impareranno anche
l’importanza dell’acqua come elemento chiave per la vita, e come prendersi cura delle
risorse naturali attraverso una loro gestione sostenibile; il punto di vista dello sviluppo
sostenibile sarà trasversale a tutti i topic delle diverse attività. Inoltre, contribuirà a
migliorare le soft skills delle persone coinvolte, come le capacità di comunicazione o il
lavoro di squadra.

A tal fine, è necessario formare insegnanti/professori aggiornati in merito alle
conoscenze sullo sviluppo sostenibile e sulla pedagogia. Nel caso del progetto L&T’s
River, il partenariato ha effettuato un'ampia ricerca per adattare le risorse di cui
disponeva alle attività connesse con il fiume. Così facendo, gli insegnanti/ professori
hanno acquisito conoscenze su diversi argomenti e creato "Il materiale pedagogico per
gli insegnanti" (IO1) e la "Guida per gli ambasciatori del fiume" (IO2). In questo modo,
gli insegnanti/ professori sono stati formati sulle diverse attività ed hanno aggiornato il
proprio bagaglio di conoscenze, ma hanno anche ricevuto alcune linee guida su come
agire per guidare le proprie classi. Per di più, facilitando la comunicazione e la
collaborazione tra insegnanti/professori, sono potuti entrare in contatto con altri
metodi pedgogici ed imparare dagli altri (per esempio, imparando la metodologia
dell’Istituto Montessori e come applicarla in classe); ciò può essere ancora più
produttivo se – come nel caso del progetto – gli insegnanti/professori provengono da
centri e Paesi diversi, in quanto generalmente vengono ad essere ampliate le differenze
fra i metodi di insegnamento.

Inoltre, un altro aspetto da considerare per questo lavoro è quello della preparazione
del materiale didattico. Come detto, il materiale che gli insegnanti/professori useranno,
è stato precedentemente scelto e preparato da tutte le organizzazioni partecipanti al
progetto, e le persone coinvolte lo hanno precedentemente revisionato, pertanto hanno
anche già avuto modo di acquisire familiarità con esso. In questo caso, il materiale è

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stato preparato seguendo una specifica transizione educativa, che sarà incentrata sul
primo cambiamento educativo degli studenti dopo l'istruzione primaria/di base. In
alcuni contesti, gli studenti si trasferiranno anche da una scuola all'altra, quindi, altri
incontri si sono tenuti al fine di spiegare il materiale fatto e iniziare a creare il canale di
collaborazione che è necessario per permettere a questo progetto di lavorare.

L’AMBIENTE FLUVIALE
Uno dei privilegi di questo progetto è di poter cogliere ciò che è a portata di mano. In
questo senso, il progetto include tre diversi centri d’istruzione che si trovano nei pressi
di un corso fluviale. Ma perché un ambiente fluviale? Perché può essere adattato al
programma di studi, imparando contemporaneamente riguardo a questioni urgenti
come la gestione e l'importanza dell'acqua, e come la siccità possa influenzare
l'ecosistema e la biodiversità di una zona. Inoltre, è necessario uno spazio comune in cui
gli studenti di diversi livelli di istruzione possano sentirsi a proprio agio, ed uno spazio
aperto è l’ideale sotto questo aspetto9. E non è tutto. Gli spazi fluviali costituiscono un
tassello molto importante del ciclo dell’acqua, e sono anche un habitat ricco di vita e di
cibo che finisce sulle nostre tavole. L’utilizzo di tali spazi come parte della metodologia
di insegnamento/apprendimento consentirà agli studenti di riconoscerne l’importanza
e di aiutare a conservarli e curarli.

In aggiunta, va detto che all’interno del progetto non tutti gli ambienti fluviali mostrano
gli stessi caratteri ambientali; per esempio, c’è anche un ambiente siccitoso, il cui
intorno è fortemente condizionato da ciò; e gli studenti potranno accorgersi di questo
aspetto confrontando detto ambiente con gli altri. Gli spazi fluviali interessati dal
progetto sono i seguenti:

     •     Il fiume Belcaire, situato nella Vall d'Uixó (Castellón – Spagna). Si tratta di un
           piccolo fiume che sorge nelle montagne di Espadán e sfocia nel Mar

9 Nel caso dell'attuale situazione di convivenza con il COVID-19, uno spazio aperto – combinato con le corrispondenti misure di
sicurezza quali indossare una maschera, mantenere le distanze di sicurezza e così via – influisce positivamente per prevenire
diffusione del virus, poiché il rischio di infezione sembra essere più elevato in ambienti chiusi (Universidad de los Andes Colombia
(2020). El riesgo de contraer Covid-19 en espacios abiertos no es cero. Preso da https://uniandes.edu.co/es/noticias/salud-y-
medicina/riesgo-contagio-coronavirus-espacios-abiertos).

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Mediterraneo, in corrispondenza del Comune di Moncófar. È lungo 18,2 Km. Il
           fiume ha avuto un'importanza significativa nella scelta di insediare i diversi centri
           abitati sulle sue rive. Nonostante ciò, è stato trascurato e ad oggi è
           perennemente in secca, ad eccezione di quando capita il fenomeno
           metereologico noto come gota fría10 (goccia fredda), durante il quale si
           verificano piogge intense ed abbondanti per più giorni consecutivi.

                Fiume Belcaire (sottolineato in giallo) nei pressi di la Vall d'Uixó (Bologna, Italia). L’Istituto IES
                          Botànic Cavallines è circolettato in rosso. Immagine presa da Google Earth.

       •   Il fiume Reno, situato nel Comune di Alto Reno Terme (Bologna – Italia). È il
           decimo fiume per lunghezza in Italia ed il più importante della Regione, dopo il
           Po. Ha un bacino idrografico di circa 5000 chilometri quadrati. Il corso superiore
           è caratterizzato da diversi laghi artificiali, i cui sbarramenti sono utilizzati per la
           produzione di energia elettrica. Oggi si unisce al mare Adriatico nei pressi di
           Casalborsetti, a sud-est delle Valli di Comacchio.

10
     In gergo tecnico il fenomeno è noto come DepressionA en Niveles Altos (DANA)

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Fiume Reno (sottolineato in giallo) nei pressi di Porretta terme (Bologna, Italia). L’Istituto
                 Montessori-Da Vinci è circolettato in rosso. Immagine presa da Google Earth.

•   Fontes de Alte e Queda do Vigário sono localizzate in Alte (Loulé – Portogallo).
    Le Fontes de Alte (la Grande e la Piccola) sono un patrimonio ambientale:
    sorgenti di acqua cristallina circondata da un maestoso boschetto. Per secoli le
    acque fluenti del torrente alimentato da Fonte Grande hanno servito il Paese e

              La Fonte Grande e la Queda do Vigario sono evidenziate in giallo. La Escola Profissional
                          de Alte è circolettata in rosso. Immagine presa da Google Earth.

                                                 29
fornito acqua utile per lavare ed irrigare. Ad oggi Fonte Grande è stata resa
        praticamente una piscina, ed è sede di varie feste folcloristiche, fra cui la
        tradizionale festa del 1° di Maggio. Queda do Vigário è invece l’ultima di una serie
        di cascate che il torrente Alte forma su tufi calcarei.

OBIETTIVI
All’interno del campo educativo e nell’ambito del progetto, lo scopo principale è quello
di facilitare la transizione all'istruzione. Inoltre, sono presi in considerazione anche altri
obiettivi:

        Comprendere l'importanza degli ambienti fluviali
        Aumentare la consapevolezza e acquisire nuove abitudini su come interagire
        positivamente con l'ambiente
        Migliorare la qualità dell’educazione ambientale
        Creare una cooperazione a lungo termine tra la comunità educativa
        Fomentare nuovi metodi educativi e pedagogici
        Promuovere maggiori interazioni tra pari
        Motivare gli studenti a svolgere il programma scolastico
        Favorire la partecipazione inclusiva degli studenti

Approccio interdisciplinare
Una parte molto importante di questo progetto è l'approccio interdisciplinare. In
accordo con l’International Bureau of Education11 (2020) è definito come:

        Un approccio all’integrazione del curriculum scolastico che genera una
        comprensione di temi ed idee che passa tramite l’insegnamento di
        differenti discipline, la loro connessione ed il loro rapporto con il mondo

11
   “Riguardo IBE-UNESCO: IBE-UNESCO è il centro mondiale di eccellenza in materia di curriculum
scolastico e materie correlate. In qualità di Istituto leader dell'UNESCO, siamo riconosciuti e apprezzati
per le conoscenze e le competenze specialistiche che portiamo negli Stati membri promuovendo una
nuova comprensione globale condivisa delle questioni relative ai programmi di studio.” Preso da:
www.ibe.unesco.org

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reale. Normalmente enfatizza il processo ed il significato piuttosto che il
           prodotto o il contenuto, combinando argomenti, teorie, metodologie e
           prospettive provenienti da due o più discipline.

Questo approccio permette di adattare l'ambiente alle materie curricolari di ogni scuola,
e permette anche una parte creativa, in cui insegnanti/professori/studenti possono
trasformare le attività presentate in questo progetto per adattarle alle esigenze del
proprio centro educativo o delle proprie classi. L’ambiente è posto alla base di questo
progetto educativo, poiché permette di lavorare attraverso le diverse materie incluse
nel curriculum ed al contempo di sensibilizzare gli studenti riguardo agli obiettivi di
sviluppo sostenibile (SDGs).

Diverse materie possono essere facilmente inserite nelle attività di progetto, quali:
Informatica, cercando informazioni sull'ambiente fluviale; Musica, imparando i diversi
suoni della zona o come utilizzare gli oggetti trovati nell’intorno per fare musica;
Geografia, lavorando sulla topografia e cartografia del fiume; Storia, analizzando il
patrimonio storico-artistico intorno al fiume; Scienze Naturali, studiando il bioma del
fiume e confrontandolo con altri; Arte, creando disegni, immagini, esibizioni… basate sul
fiume, tra l’altro.

Competenze12
In accordo con il Consiglio dell’Unione Europea (2018), ci sono otto competenze chiave
"di cui tutti gli individui hanno bisogno per realizzarsi e sviluppare la propria personalità,
per ottenere occupazione, inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, il successo in
società pacifiche, con attenzione verso la propria salute e la cittadinanza attiva”. Queste
competenze sono:

           Alfabetizzazione
           Multilinguismo
           Competenze numeriche, scientifiche e ingegneristiche

12
     Per maggiori informazioni, puoi consultare l’Output intellettuale n°1, da pagina 5 a pagina 23.

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Competenze digitali e basate sulle tecnologie
       Abilità interpersonali e capacità di adottare nuove competenze
       Cittadinanza attiva
       Capacità imprenditoriali
       Consapevolezza ed espressione culturale

Tenendo conto di questo e dell'approccio interdisciplinare spiegato sopra, le diverse
attività presentate nell'IO1 e nell'IO2 sono state create per soddisfare tutti questi
requisiti, facilitando la comunicazione tra pari al fine di rendere più agevoli le transizioni
fra sistemi educativi.

SERVICE-LEARNING
Il progetto non include solo l’uso dell’ambiente fluviale come spazio di apprendimento
quale unico aspetto innovativo, ma anche l’integrazione della metodologia service-
learning (SL) nelle varie fasi. La SL, è “un approccio di insegnamento e apprendimento
che fornisce opportunità strutturate per l'acquisizione di conoscenze e abilità […] in
attività che sono state progettate per soddisfare un bisogno della comunità” (Billig,
2020). In questo caso, si può notare come la SL si focalizzi sia sul servizio, che
sull’educazione. Per la pratica di questa metodologia, all’educatore spetta decidere se
sia meglio dare maggiore importanza in classe ad uno dei due focus, oppure se bilanciare
equamente gli obiettivi di apprendimento e le esigenze della comunità (Billig, 2020).
L’autore (2020) spiega anche che spesso questo tipo di metodologia “include indagini e
pianificazione, dimostrazioni e celebrazioni”. Uno degli aspetti più complicati per la
metodologia SL è la fase di valutazione, che si rende necessaria per valutare
l'apprendimento dei partecipanti, oltre che per capire se le attività stiano funzionando
o meno. Per farlo, sono necessari indicatori. A questo proposito, è possibile utilizzare
sondaggi, interviste o analisi dei contenuti del lavoro degli studenti attraverso attività di
riflessione o apprendimento applicato (Billig, 2020).

Perché la SL, e come includere gli elementi fluviali in questa metodologia? In primo
luogo, la ragione per scegliere questa metodologia applicata all'ambiente fluviale – che
è già stata precedentemente riflessa in dettaglio nell'IO1 – è perché è all'interno della

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