GUIDA ALLA TRANSIZIONE EDUCATIVA - L&T's River
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Questo progetto è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea. La presente pubblicazione rispecchia soltanto le opinioni dell'autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per l'uso che dovesse essere fatto delle informazioni in essa contenute. TITOLO DEL PROGETTO: IL FIUME COME SPAZIO DI APPRENDIMENTO ED INSEGNAMENTO PROGETTO N.: 2019-1-ES01-KA201-065938 Questo documento è stato pubblicato dal Partenariato Strategico del progetto L&T’S River, in Spagna, 2020. Autore(i): Fundación de la Comunitat Valenciana por una economía baja en carbón (Low Carbon Economy Foundation) Collaboratori: IES Botànic Cavanilles, Escola Profissional Candido Guerreiro, eco&eco, Istituto di Istruzione Superiore M. Montessori – L. Da Vinci Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. 3
INTRODUZIONE ........................................................................................................ 5 IL PROGETTO L&T’S RIVER ........................................................................................................................ 5 ASPETTI GENERALI DELLA TRANSIZIONE .................................................................... 6 SISTEMA EDUCATIVO IN EUROPA ............................................................................................................ 6 SPAGNA .................................................................................................................................................. 8 Sistema educativo spagnolo .......................................................................................................................... 11 PORTUGAL ............................................................................................................................................ 11 Sistema educativo portoghese ...................................................................................................................... 14 ITALIA ................................................................................................................................................... 14 Sistema educativo italiano ............................................................................................................................. 17 TRANSIZIONI SCOLASTICHE .................................................................................................................... 17 ALL’INTERNO DELLE TRANSIZIONI DEL PROGETTO ........................................................................................... 19 EVOLUZIONE DELLO SVILUPPO NEGLI ADOLESCENTI NELLA SECONDA MAGGIORE TRANSIZIONE................................. 21 CARATTERISTICHE DI UNA TRANSIZIONE POSITIVA .......................................................................................... 22 L’AMBIENTE FLUVIALE COME PIETRA MILIARE DELLA COOPERAZIONE PER LA TRANSIZIONE ......................................................................................................... 26 L’AMBIENTE FLUVIALE ........................................................................................................................... 27 OBIETTIVI .............................................................................................................................................. 30 Approccio interdisciplinare ............................................................................................................................ 30 Competenze .................................................................................................................................................. 31 SERVICE-LEARNING ................................................................................................................................ 32 PROTOCOLLO BASATO SULL’AMBIENTE FLUVIALE ................................................... 34 FASI PRINCIPALI ...................................................................................................................................... 34 FASE PREPARATORIA ................................................................................................................................ 34 IMPLEMENTAZIONE ................................................................................................................................. 34 VALUTAZIONE ........................................................................................................................................ 35 PROTOCOLLO DI TRANSIZIONE GENERALE ............................................................................................ 35 ALL’INTERNO DEL PROGETTO ................................................................................................................ 38 BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................ 42 4
INTRODUZIONE Questa guida alla transizione educativa fa parte di uno degli output intellettuali del progetto Erasmus+ L&T’S River (progetto numero 2019-1-ES01-KA201-065938)1. Si basa sugli obiettivi di questo progetto, nel quale si è riscontrata la necessità di stabilire alcuni punti per facilitare il passaggio degli studenti dalla scuola primaria alla scuola secondaria. Questa guida descriverà in primo luogo i diversi sistemi d’istruzione in Europa, concentrandosi sui tre Paesi che partecipano al progetto. Dopodiché, descriverà i principali cambiamenti che gli studenti attraversano durante questa transizione, e fornirà alcuni strumenti per gli insegnanti al fine di aiutare gli studenti a superare detti cambiamenti, che talvolta possono avere effetti fortemente negativi, quali l’abbandono scolastico. Questa guida alla transizione educativa si avvarrà degli ambienti acquatici – come fiumi o laghi – al fine di creare legami tra le scuole primarie e secondarie, così da permettere agli studenti delle scuole primarie di interagire con l’ambiente della scuola secondaria ed effettuare una transizione più graduale. IL PROGETTO L&T’s RIVER Questo Progetto innovativo finanziato dalla Commissione Europea è un progetto Erasmus+ KA201 che si inserisce nell'ambito della cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone prassi, ed è formato da un partenariato strategico per l'istruzione scolastica che coinvolge tre Paesi europei: Italia, Portogallo e Spagna. Tra i partner ci sono tre istituti scolastici: lo IES Botànic Cavanilles (Spagna), la Escola Profissional Cándido Guerreiro, Alte (Portogallo) e l’Istituto Montessori Da Vinci (Italia); ed altre due organizzazioni private: eco&eco, economia ed ecologia (Italia) e Fundación de la Comunitat Valenciana por una economía baja en carbón (Spagna). Gli obiettivi del Progetto sono: 1) migliorare la transizione educativa, aumentando le competenze chiave attraverso la partecipazione degli studenti negli ambienti fluviali; 2) 1 Maggiori informazioni riguardo questo progetto sono disponibili nei risultati dei progetti Erasmus+ (https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/projects/eplus-project-details/#project/2019-1-ES01-KA201-065938) 5
sostenere lo sviluppo professionale degli insegnanti tramite le innovative opportunità d’insegnamento offerte dai fiumi; 3) creare solidi partenariati tra scuole e stakeholders che promuovano il recupero degli ambienti naturali. Nell’ambito del progetto, i partners hanno creato diversi output intellettuali (IO) che sono disponibili sia sul sito web2 del progetto, che nel sito web3 dei risultati dei progetti Erasmus+. In particolare, questo è il terzo IO prodotto dal partenariato strategico del Progetto L&T’s River, una guida alla transizione educativa. Consiste in una guida per l’uso degli ambienti fluviali come luogo ove coinvolgere studenti di diversi livelli educativi – così da incoraggiarne la riflessione e permettere un primo contatto con il livello successivo d’istruzione – ed è soprattutto una guida destinata a scuole ed insegnanti. ASPETTI GENERALI DELLA TRANSIZIONE SISTEMA EDUCATIVO IN EUROPA Non tutti i Paesi in Europa hanno lo stesso Sistema educativo. Si tratta di un aspetto rilevante per questa guida, in quanto alcuni Paesi hanno un maggiore collegamento tra scuole primarie e secondarie rispetto ad altri, a causa della loro normativa locale, regionale o nazionale. In questo documento, con la locuzione istruzione obbligatoria a tempo pieno si intende il tempo di frequentazione scolastica obbligatorio per tutti gli studenti, regolato dalla legge e solitamente legato all’età degli stessi. Per questo esistono un'età iniziale – considerata come l'età ufficiale in cui gli studenti iniziano l'istruzione obbligatoria – ed un'età di abbandono – che di solito corrisponde all'età in cui gli alunni avrebbero dovuto completare i livelli d’istruzione obbligatoria; una volta raggiunta l'età di abbandono, gli studenti possono legalmente lasciare il percorso d’istruzione. Sulla base del rapporto Scuola dell’obbligo in Europa (European Commission, 2018), l’istruzione obbligatoria solitamente è composta da scuola primaria e secondaria, anche se in alcuni Paesi c’è anche un livello obbligatorio precedente. 2 http://erasmusriver.eu/ 3 https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/projects/ 6
L’immagine sottostante (figura 1)4, illustra i diversi sistemi d’istruzione obbligatoria nei vari Paesi europei. Eurydice (2018) 4Fonte: European Commission/EACEA/Eurydice, 2018 (4). Compulsory Education in Europe – 2018/19. Eurydice Facts and Figures. Luxembourg: Publications Office of the European Union. Disponibile all’indirizzo: https://eacea.ec.europa.eu/national-policies/eurydice/sites/eurydice/files/compulsory_education_2018_19.pdf 7
Più specificamente, segue una descrizione di dettaglio sul funzionamento del sistema educativo nei tre Paesi che partecipano al progetto L&T’S River. SPAGNA Il sistema scolastico in Spagna ha diversi stadi e la scuola è obbligatoria dai 6 ai 16 anni. Nel Paese, ci sono tre modalità di sistemi educativi: pubblici, privati e sponsorizzati (educación concertada). Ai fini di questo documento, sarà posto il focus sull’istruzione pubblica, sia perchè è il sistema educativo più comune nel Paese, sia perchè gli istituti che partecipano al progetto fanno capo all’istruzione pubblica. ❖ EDUCAZIONE E CURA DELLA PRIMA INFANZIA - ECEC (EDUCACIÓN INFANTIL) - Questa fase si divide in due cicli: o Guardería (asilo): il primo ciclo, fino ai 3 anni di età (non obbligatorio) o Preescolar (scuola materna): il secondo ciclo, dai 3 ai 6 anni (obbligatorio). - Dalla Preescolar, i bambini proseguono alla scuola elementare/primaria, solitamente restando nella stessa struttura e mantenendo gli stessi compagni di classe. ❖ SCUOLA PRIMARIA (ESCUELA PRIMARIA): • La scuola primaria in Spagna è composta da corsi accademici (ovvero sei classi), svolti normalmente tra i 6 ed i 12 anni. Questa fase educativa è obbligatoria. Nella maggior parte dei casi, gli alunni hanno già potuto svolgere la scuola materna (dai 3 ai 6 anni di età) nella stessa struttura. • L’ammissione alle scuole pubbliche è regolata da vari criteri: o Presenza di fratelli già registrati nel centro educativo, o genitori/tutors che vi lavorano all’interno. o Vicinanza dell’abitazione o del posto di lavoro di genitori/tutors. o Reddito annuale del nucleo familiare, considerando anche la specificazione per famiglie numerose. o Disabilità dello studente o dei componenti della sua famiglia. 8
• Una volta che gli studenti hanno completato con successo il livello primario, effettuano il passaggio alla scuola superiore. Ogni scuola primaria ha già designato in quale scuola superiore saranno trasferiti i suoi studenti, ma, se lo si desidera, si può richiedere di modificare la destinazione, in modo da trasferirsi in una scuola superiore diversa. • Si compone di sei classi: o Primero de primaria o Segundo de primaria o Tercero de primaria o Cuarto de primaria o Quinto de primaria o Sexto de primaria ❖ ISTRUZIONE SECONDARIA (EDUCACIÓN SECUNDARIA – Scuola superiore): • ESO (Escuela secundaria obligatoria): scuola dell’obbligo che va approssimativamente dai 12 anni (dopo la fine della scuola primaria) ai 16 anni. Una volta sedicenni, gli studenti possono scegliere fra diverse soluzioni, in quanto in Spagna hanno raggiunto l’età legale per poter lavorare. Il livello secondario si compone di quattro classi: o Primero de la ESO o Segundo de la ESO Primo ciclo o Tercero de la ESO o Cuarto de la ESO Secondo ciclo Gli studenti condivideranno le materie nel corso del primo ciclo, mentre giunti alla quarta classe dovranno decidere se intraprendere il percorso letterario o scientifico. • Dopo aver completato con successo la ESO, gli studenti ottengono il graduado escolar (diploma di scuola secondaria); questo certificato riconosce loro di aver superato con successo tutte le materie, e dà loro accesso alla formazione professionale intermedia oppure al baccellierato (bachillerato). 9
• In ogni caso, se lo studente ha 16 anni e decide di non completare tutti i livelli della scuola secondaria, può scegliere di cominciare una formazione professionale di base. Se lo studente decide di lasciare l'istruzione secondaria e, successivamente, desiderasse ottenere il certificato di scuola secondaria, una volta diciottenne può raggiungere il livello educativo degli adulti. • IFP (FORMACIÓN PROFESIONAL – Scuola superiore): ▪ In Spagna esistono 3 livelli di formazione professionale (Ministerio de educación y formación profesional, 2014): • Formación profesional grado básico (IFP di base) – EQF level 3 o 15 anni (non più di 17), dopo aver completato segundo de ESO, o in alcuni casi eccezionali anche nel secondo ciclo. • Formación profesional grado medio (IFP intermedio) – EQF level 4 o Dopo aver completato il secondo ciclo di istruzione secondaria. o Dopo aver completato L’IFP di base. o Dopo aver superato l’esame per l’accesso all’IFP intermedio (se lo studente ha più di 17 anni) • Formación professional grado superior (IFP avanzato) – EQF level 5 o Dopo aver ottenuto il diploma di baccellierato o Dopo aver completato l’IFP intermedio o o Dopo aver superato l’esame per l’accesso all’IFP avanzato (almeno 19 anni) o Dopo aver superato l’esame di accesso all’Università, per i maggiori di 25 anni; ciò attesterebbe il possesso dei requisiti richiesti per poter superare l’esame d’accesso all’IFP avanzato. 10
L’ottenimento del certificato di livello inferiore permette l’accesso al corso di livello successivo. Dopo aver terminato l’IFP avanzato, gli studenti possono accedere ai corsi universitari correlati a quel diploma IFP. Sistema educativo spagnolo SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA (Escuela primaria) SCUOLA SECONDARIA (Escuela secundaria) IFP BASE (FP grado básico) IFP INTERMEDIO (FP grado medio) BACCELLIERATO (Bachillerato) IFP AVANZATO (FP grado superior) UNIVERSITÀ Figure 1: Sistema educativo in Spagna PORTUGAL Il sistema educativo in Portogallo è diviso in cicli e la scuola è obbligatoria dai 6 ai 18 anni. È importante sottolineare che il sistema educativo portoghese usa nomi diversi per i livelli educativi rispetto al sistema spagnolo di cui sopra, così l’istruzione primaria risulta 11
non del tutto equivalente con l’omonimo livello spagnolo; inoltre in Portogallo vi è un altro livello educativo, chiamato Istruzione di Base. La loro struttura è la seguente: ❖ ECEC: Questa fase non è obbligatoria. • Infantário: fino ai 3 anni di età. • Jardim de Infância: dai 3 ai 6 anni di età. ❖ ISTRUZIONE PRIMARIA (ENSINO PRIMÁRIO): • Inizio dell’istruzione obbligatoria in Portogallo; composta solo dal: o 1º ciclo (primo ciclo): dai 6 ai 9 anni; suddiviso in 4 livelli. * L'istruzione primaria viene svolta solitamente in una scuola diversa da quella in cui si completano il secondo e terzo ciclo dell’istruzione di base; anche se alcune scuole consentono di svolgere i tre cicli interamente nella stessa struttura. ❖ ISTRUZIONE DI BASE (ENSINO BÁSICO): • Si divide in: o 2º ciclo (secondo ciclo): dai 10 ai 12 anni; suddiviso in due livelli o 3º ciclo (terzo ciclo): dai 12 ai 14 anni; suddiviso in tre livelli • In Portogallo, gli studenti che non sono in grado di completare l'istruzione obbligatoria possono proseguire gli studi tramite i programmi di istruzione e formazione per i giovani (CEF, cursos de educação e formação de jovens). Uno studente può accedere a questi corsi quando ha già ripetuto due anni nella normale istruzione di base. Ci sono due modalità: i corsi del secondo anno, che coprono tutta l'istruzione di base (7 º, 8 º e 9 º anno); e i corsi del primo anno, che coprono solo il 9 º anno. • Un’altra opzione a disposizione di alcuni studenti è quella di completare l’istruzione obbligatoria di base tramite i programmi di Educazione Integrata ed i Programmi di Formazione (PIEF), pensati per quegli studenti che hanno difficoltà sociali. Questo programma, infatti, è stato creato come misura di inclusione sociale. 12
❖ ISTRUZIONE SECONDARIA (ENSINO SECUNDÁRIO): • Questa fase va dai 15 ai 18 anni; si divide in tre livelli (10th, 11th & 12th). • Include diversi percorsi (DGERT, 2019): o Programmi generici inclusi nell’Istruzione Regolare (ENSINO REGULAR) ▪ Corsi di Lingue e Lettere ▪ Corsi di scienze sociali ed economiche ▪ Corsi di Scienze e Tecnologie ▪ Corsi di Arte o Programmi professionali (cursos profissionais): caratterizzati da una forte connessione col mondo del lavoro (IFP). o Programmi di apprendistato (cursos de aprendizagem): tenuti presso l’Istituto per l’Occupazione e la Formazione Professionale (I.E.F.P.) 13
Sistema educativo portoghese SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA ISTRUZIONE DI BASE CEF (IFP BASE) PIEF (IFP BASE) IFP INTERMEDIO ISTRUZIONE SECONDARIA (ENSINO REGULAR) IFP AVANZATO UNIVERSITÀ Figure 2: Sistema educativo in Portogallo ITALIA L’istruzione obbligatoria dura dai 6 ai 16 anni, ma il sistema educativo italiano include anche l’Educazione e Cura di Prima Infanzia (ECEC), dagli 0 ai 3 anni e dai 3 ai 6 anni (Eurydice, 2019). Anche se l’istruzione è obbligatoria solo fino ai 16 anni, per via del diritto/dovere gli studenti possono scegliere di restare nel sistema educativo fino ai 18 anni (Angotti, 2019). ❖ ECEC (non obbligatorio) - ASILO NIDO, meno di 3 anni di età 14
- SCUOLA DELL’INFANZIA (Scuola materna), dai 3 ai 6 anni (di competenza del Ministero dell’Istruzione) ❖ ISTRUZIONE PRIMARIA (Scuola elementare): • dura 5 anni dall'età di 6 anni. È incluso nel primo ciclo di istruzione, assieme alla successiva scuola secondaria di primo grado. ❖ ISTRUZIONE SECONDARIA: • Si divide in due differenti livelli. Il primo, la scuola secondaria di primo grado (scuole medie), è composto da tre anni di corso, approssimativamente dagli 11 ai 14 anni. Si tratta di un livello in cui è fatta formazione generica (una volta concluso, gli studenti si trasferiscono in un’altra scuola). • Il secondo livello, scuola secondaria di secondo grado (scuole superiori), comincia all’età di 14 anni. Corrisponde con l’inizio del secondo ciclo di istruzione e gli studenti hanno la possibilità di scegliere quale percorso seguire. Ci sono quattro diverse tipologie di istituti superiori in Italia, divisi in base alla loro specializzazione. Si tratta di: o Licei: (EQF level 4): educazione teorica (Arte, Lettere o Scienze). Programmi quinquiennali (dai 14 ai 19 anni), sotto la responsabilità del Ministero dell’Istruzione. Una volta completati, consentono agli studenti di accedere all’Università. o Istituti tecnici (EQF level 4): programmi quinquiennali per l’ottenimento di un diploma tecnico, sotto la responsabilità del Ministero dell’Istruzione. Una volta completati, consentono agli studenti di accedere all’Università. o Formazione Professionale (IFP): (EQF level 4) programmi quinquiennali, sotto la responsabilità del Ministero dell’Istruzione. Rispetto agli Istituti tecnici, i professionali offrono una formazione più specializzata e più focalizzata sulle applicazioni pratiche; ad oggi le differenze sono meno evidenti che in passato (prima del 2010), quando tali istituti predisponevano programmi di tre-cinque anni, con la possibilità di 15
ottenere un diploma intermedio che abilitasse alla professione. Una volta completati, consentono agli studenti di accedere all’Università. o Istruzione e Formazione Professionale (IeFP): programmi triennali o quadriennali di formazione specialistica, sotto la responsabilità delle Regioni. Rispetto agli Istituti professionali, ancora più ore sono dedicate alla pratica piuttosto che alla teoria. Alla fine dei primi tre anni viene rilasciata una qualifica professionale (EQF3), mentre coloro che completano il quarto anno ricevono un diploma professionale (EQF4) (entrambi validi a livello UE). Sia dopo il terzo che dopo il quarto anno è possibile passare ad un Istituto professionale o ad un tecnico, opzione che permetterebbe agli studenti di accedere all'Università, al termine. * Tutti gli istituti statali consentono l'accesso ad altri corsi specialistici di istruzione post- secondaria (diversi dall'università): ITS (EQF 5, biennale) e IFTS (EQF 4, annuale); il diploma di "Istruzione e Formazione Professionale", invece, consente l'accesso al solo IFTS. 16
Sistema educativo italiano ECEC (Scuola dell'Infanzia) ISTRUZIONE PRIMARIA (Scuola elementare) ISTRUZIONE SECONDARIA DI PRIMO GRADO (Scuole medie) IeFP (Scuola di istruzione e formazione professionale) LICEO ISTITUTO TECNICO ISTITUTO PROFESSIONALE UNIVERSITÀ Figure 3: Sistema educativo in Italia 17
TRANSIZIONI SCOLASTICHE Innanzitutto, il termine “transizione scolastica” può essere riferito a varie fasi nel corso della vita scolastica: inizio della scuola, cambiamento tra i livelli d’istruzione sia all'interno che fra un centro ed un altro, passaggio al mondo del lavoro. È un periodo di adattamento a nuovi ambienti e persone, di acquisizione di nuove conoscenze e di apprendimento di routine diverse. Coinvolge l'ambiente scolastico, ma contemporaneamente include anche molti cambiamenti sociali. In tutti i Paesi dell’Unione Europea, gli studenti attraversano varie fasi nella loro istruzione. Come visto nei precedenti paragrafi, non tutti i gradi d’istruzione corrispondono tra Paesi diversi, ma vi sono alcune similarità. Tra queste somiglianze vi sono le transizioni scolastiche degli studenti che procedono da una scuola all'altra, anche se in modi diversi. È anche importante ricordare che (Alexiadou, Helgøy, & Homme, 2019, p. 298): La storia, le strutture istituzionali, e la natura dell’offerta educativa nei vari Paesi influenzano profondamente i modi in cui si costruiscono le politiche di transizione. La scolarizzazione onnicomprensiva rispetto ad una socialmente selettiva o orientata al mercato, e l'equilibrio tra le funzioni socio-culturali ed economiche dell’istruzione, inquadrano risultati diversi in relazione al modo in cui le transizioni vengono negoziate e attuate. In questo documento riconosciamo che esistono 4 grandi transizioni educative, basandoci sui tre diversi Paesi che partecipano a questo progetto: la prima coincide con l’inizio della scuola; la seconda è la transizione dalle scuole elementari/primarie/educazione di base all’educazione secondaria inferiore; la terza è la transizione dall’educazione secondaria inferiore all’educazione secondaria superiore o baccellierato. La quarta dipende dal percorso scelto dallo studente. In alcuni Paesi, come detto in precedenza, gli studenti possono lasciare la scuola dopo aver finito l’istruzione secondaria ed aver ottenuto il diploma, oppure dopo essere diventati sedicenni; in altri, necessiteranno prima di aver conseguito il diploma di maturità, oppure di avere raggiunto l’età di 18 anni. Per questa ragione, la quarta transizione può collocarsi quando gli studenti diventano parte del mondo del lavoro, oppure quando, dopo aver 18
terminato il livello di istruzione secondario, passano alla formazione professionale (IFP avanzato) o alle Università. Ai fini di questo documento, ci concentreremo solo sulle età dai 9 ai 12 anni, che coprono una delle prime grandi transizioni nei diversi paesi che partecipano al progetto L&T’S River. È importante sottolineare che durante queste transizioni, avvengono numerosi cambiamenti, non solo tangibili – come nuove strutture e professori – ma anche cambiamenti individuali dello studente, a vari livelli: fisico, intellettuale ed emotivo (Anderson, Schramm, Jacobs, & Splittgerber, 2000). La maggior parte di queste transizioni sistemiche avvengono contemporaneamente ai cambiamenti dello sviluppo (Anderson, Schramm, Jacobs, & Splittgerber, 2000), in quanto molti studenti attraversano la pubertà proprio durante il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria. Pertanto, "le transizioni sono legate ad una grande varietà di cambiamenti comportamentali e psicologici [quali] cambiamenti nelle relazioni con coetanei, genitori e insegnanti. [... ] Molte transizioni sono legate a notevoli cambiamenti nella motivazione degli studenti ad imparare, nelle prestazioni accademiche, e negli atteggiamenti verso la scuola" (Anderson, Schramm, Jacobs, & Splittgerber, 2000). ALL’INTERNO DELLE TRANSIZIONI DEL PROGETTO Ai fini di questo documento la transizione di riferimento sarà la seconda grande transizione, che varia dai 9 ai 14 anni, a seconda del Paese. Ciò significa porre l'attenzione su di un cambiamento di ciclo che in alcuni Paesi, a seconda dell'istituzione in cui gli studenti sono iscritti, può comportare anche un cambiamento della struttura ospitante e, quindi, dei compagni di classe. L’aspetto comune nei tre Paesi partecipanti al progetto, è che comporta un'alterazione delle materie, dei requisiti educativi, delle esigenze, delle competenze e dei professori. È importante evidenziare anche che questa transizione ricade fra diversi livelli educativi, a seconda del Paese in cui ci troviamo. Nei casi di Italia e Spagna, sarà lo stesso tipo di transizione, dalla scuola primaria alla secondaria (entrambe di istruzione generica). Nel caso del Portogallo, varia un po’, perché all’interno del loro sistema educativo presentano i corsi CEF per quegli studenti 19
che hanno maggiori difficoltà a completare i livelli generali di istruzione, e ciò sarà il fulcro di questa transizione, in questo caso specifico. Tutti questi cambiamenti individuali sopra menzionati hanno implicazioni diverse per gli educatori. È importante capire che ogni individuo si adatterà in modo diverso ai nuovi ambienti di apprendimento e che le esigenze di sviluppo dei bambini dovranno essere seguite non solo dagli educatori, ma anche dai genitori, dai consulenti scolastici o dagli amministratori. Perché la seconda transizione? Durante questa seconda maggiore transizione, “molti studenti perdono motivazione ed interesse nella scuola” (Patrick & Drake). Ciò può portare all’abbandono precoce della scuola (ESL)5; aspetto che, tra le altre cose, viene considerato “come una sfida per società ed individui” (Alexiadou, Helgøy, & Homme, 2019). Perdipiù, “è spesso problematico per i primi adolescenti, perché le pratiche didattiche di molte [...] scuole non soddisfano i loro bisogni di sviluppo” (Anderman, et al., 2004). Questa situazione comporta alcune implicazioni anche per gli educatori, in quanto assistere gli studenti in questo periodo può non essere affatto semplice, dal momento che ciascun studente possiede differenti background e si adatta diversamente alle situazioni. In questo senso, “gli educatori devono occuparsi dei bisogni di sviluppo dei bambini e lavorare in collaborazione con i genitori, i consulenti scolastici e gli amministratori per facilitare le transizioni per gli studenti di tutte le età” (Anderman, et al., 2004). Inoltre, i centri educativi che partecipano al progetto ritengono che questo rappresenti il momento più cruciale per motivare gli studenti ed evitare l’abbandono scolastico precoce, che è una delle maggiori sfide nell’educazione, in quanto “è legato alla disoccupazione, all'esclusione sociale, alla povertà ed alla cattiva salute” (European Commission, n.d.). Ciò è stato evidenziato anche dalla Commissione Europea nel documento Tackling early school leaving: A key contribution to the Europe 2020 Agenda (2011), dove si afferma che “le transizioni tra le scuole e tra differenti livelli educativi risultano particolarmente delicate per gli studenti a rischio di abbandono”. 5 Il termine ESL comprende tutte le forme di abbandono dell'istruzione e della formazione prima del completamento dell'istruzione secondaria superiore o di equivalenti nell'istruzione e formazione professionale (European Commission, 2011). 20
EVOLUZIONE DELLO SVILUPPO NEGLI ADOLESCENTI NELLA SECONDA MAGGIORE TRANSIZIONE Le età su cui si concentrano gli obiettivi di questo documento variano dai 9 ai 14 anni. Durante questo periodo, generalmente i ragazzi cominciano la fase della prima adolescenza, durante la quale attraversano un “drammatico sviluppo fisico, cognitivo, sociale, e psicologico” (Anderson, Schramm, Jacobs, & Splittgerber, 2000). Successivamente, gli autori descrivono in breve alcuni dettagli sui cambiamenti subiti dagli studenti per ciascuna categoria: • Sviluppo fisico: gli adolescenti sperimentano un rapido impulso nella crescita, lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari e l’interesse sessuale. Le femmine tendono a cominciare questa fase prima dei maschi. • Sviluppo cognitivo: miglioramento in un’ampia gamma di capacità cognitive, elaborazione più rapida ed efficiente delle informazioni, migliore memoria e capacità di affrontare pensieri astratti e complessi, di ragionare, di prendere decisioni e di risolvere problemi. Diventano anche maggiormente consapevoli di sé stessi. • Relazioni sociali: il sentimento di amicizia si fa più intenso ed aumentano l’importanza delle relazioni tra pari ed il desiderio di essere accettati, aspetti legati alla preoccupazione di avere una buona immagine sociale. • Sviluppo psicologico: maggior desiderio di indipendenza ed autonomia. È anche un periodo importante per lo sviluppo della propria personalità e per la percezione del proprio essere, dei propri valori e delle proprie aspirazioni. Inoltre, l’Education Review Office ha creato la seguente tabella6, basata sui cinque aspetti chiave individuati dalla National Middle School Association della Nuova Zelanda, che includono, per ciascun aspetto, una sua descrizione e le possibili implicazioni educative: Aspetto Descrizione Conseguenze 6La tabella è stata presa dal sito web ufficiale dell’Education Review Office (Nuova Zelanda). Puoi accedervi da questo indirizzo: https://www.ero.govt.nz/publications/evaluation-at-a-glance-transitions-from-primary-to-secondary-school/6-transition-from- primary-to-secondary-school/ 21
I giovani adolescenti diventano più curiosi, Gli studenti hanno l’opportunità di Intellettuale motivati a superare le proprie sfide, e capaci di essere curiosi, di ampliare il loro pensiero complesso e critico pensiero e di metterlo alla prova I giovani adolescenti hanno un intenso bisogno Il bisogno degli studenti di essere di appartenere e di essere accettati dai loro sociali e di conoscere sé stessi, va coetanei, mentre cercano il loro posto nel Sociale soddisfatto attraverso un programma mondo. Sono impegnati nel formare ed culturalmente reattivo ed una cultura interrogare la propria identità su vari differenti di classe che celebra la diversità livelli I giovani adolescenti maturano a ritmi diversi e passano attraverso una crescita fisica rapida e Il programma deve rispondere bene Fisico irregolare, con cambiamenti corporei che alle esigenze degli studenti di essere possono causare movimenti impacciati e fisicamente attivi scoordinati I giovani adolescenti sono vulnerabili e a Gli insegnanti devono essere sensibili ai Emotivo e disagio, e spesso sperimentano sbalzi d’umore cambiamenti emotivi e psicologici che Psicologico improvvisi avvengono nei propri studenti. Tramite una sensazione nuova di appartenere Gli studenti hanno l’opportunità di ad un mondo più grande, i giovani adolescenti partecipare ai processi decisionali che Morale tendono ad essere idealisti ed a voler rendere il influenzano la loro vita all’interno della mondo un posto migliore scuola Fonte: Education Review Office della Nuova Zelanda Anche se la sequenza dei cambiamenti fisici sono generalmente simili da una persona all'altra, il tasso, l'intensità e la tempistica di tali cambiamenti variano da individuo a individuo. Pertanto, l’impatto di questa fase di sviluppo cambia da studente a studente ed ha effetti differenti sulla loro attitudine ad imparare (N. Z. AIMS, 2011). In aggiunta, le variabili di genere, i fattori socioeconomici e culturali, il grado di sviluppo nelle varie competenze dello studente o la diversità nelle capacità degli individui, tra gli altri, sono fattori che entrano in gioco nella transizione educativa (Trujillo Sáez, 2020). CARATTERISTICHE DI UNA TRANSIZIONE POSITIVA Come accennato in precedenza, le transizioni rappresentano un momento delicato per i ragazzi, essendo stressanti per loro. Alcuni ragazzi possono necessitare di terapie psicologiche prima di affrontare la transizione ad un altro livello d’istruzione, tanto più nel caso in cui questo passaggio preveda un cambio di ambiente scolastico. Alcuni 22
governi o istituzioni7 hanno già riconosciuto l’importanza di una positiva transizione scolastica, rendendosi conto di quanto possa rappresentare un momento difficile per i ragazzi. In accordo con Trujillo Sáez (2020) basandosi su di un articolo dell’International Journal of Primary, Elementary and Early Years Education8, vanno considerati cinque “ponti” al fine di migliorare la transizione educativa: ammnistrativo, sociale, pedagocico, curriculum e gestione dell’apprendimento. In più, Trujillo Sáez menziona anche un programma creato nelle isole Canarie come perfetto esempio di transizione positiva. Riconoscendo che si basa su sette obiettivi fondamentali: 1. Coordinamento tra i livelli di istruzione primaria (di base) e secondaria. 2. Strategie per lo sviluppo della creatività e delle capacità emotive. 3. Strategie per lo sviluppo delle capacità comunicative. 4. Autonomia e cooperazione tra alunni. 5. Progetti in comune fra diversi livelli educativi. 6. Incontri per discutere delle questioni relative a come organizzare i programmi di studio ai fini della transizione. 7. Partecipazione delle famiglie nel processo. Nel contesto specifico in cui si colloca questo documento, il progetto L&T’S River enfatizza la necessità di creare una strategia per rendere più dolce la transizione. Le azioni positive intraprese si concentrano principalmente sugli studenti, creando attività in cui si abituano a interagire con altri coetanei, ma anche con i futuri professori e il nuovo ambiente scolastico. Il focus delle attività e delle idee proposte nel processo (spiegato in IO1 e IO2) affronterà tutte le diverse fasi. Mettere in contatto studenti di scuole primarie e secondarie e relativi professori, utilizzando il fiume o altri ambienti affini, fornirà un'opportunità per socializzare, migliorare il programma d’insegnamento 7 Informazioni sull’istruzione nel Regno Unito al seguente link: http://www.educationengland.org.uk/documents/pdfs/2004-five- year-strategy.pdf; Informazioni della Comunità Valenciana in Spagna riguardo l’importanza della transizione educativa: http://www.dogv.gva.es/datos/2011/06/23/pdf/2011_7216.pdf; comunicazione in cui si afferma la significatività della transizione tra scuola e/o livello di istruzione, da parte della Commissione europea: https://eur-lex.europa.eu/legal- content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52011DC0018&from=EN 8 Maurice Galton, Linda Hargreaves & Tony Pell (2003) Progress in the middle years of schooling: Continuities and discontinuities at transfer, Education 3-13: International Journal of Primary, Elementary and Early Years Education, 31:2, 9-18, DOI: http://dx.doi.org/10.1080/03004270385200161 23
con nuove idee pedagogiche e creare attività per favorire l'apprendimento degli alunni. Tutto questo creerà anche un primo contatto con il ponte amministrativo. Perdipiù, usando la metodica del Service-Learning, aiuterà a far emergere la creatività, l’autonomia e la cooperazione fra alunni, nonché a trovare uno spazio condiviso dalle diverse scuole, che permetterà a tutti gli studenti di sentirsi a proprio agio. Questa metodologia favorirà anche il coinvolgimento delle famiglie nel processo, non solo per la parte amministrativa, ma anche nelle attività, essendo queste focalizzate ad offrire un servizio per la società. Oltre a ciò, va anche sottolineato che questo avrà implicazioni per i professori, i quali saranno incaricati di accompagnare gli studenti lungo tutto il corso del processo. Per creare attività che possano essere condivise in diversi livelli d’istruzione, di fondamentale importanza è la comunicazione tra insegnanti/professori. Devono tenersi in contatto per pianificare assieme il topic delle attività per la materia di riferimento, e favorire le interazioni fra studenti, così da facilitarne il transito futuro. Si tratta di un aspetto fondamentale, poiché la collaborazione tra insegnanti/professori avrà un effetto diretto nell'agevolare la transizione degli studenti, con particolare riferimento alla loro inclusione sociale, a maggior ragione in caso di studenti con esigenze speciali. Questa collaborazione va fondata su di una efficace comunicazione, che non si basi solo sul topic principale della classe, ma anche su altri aspetti del singolo studente, come i tratti comportamentali; ciò andrà anche a beneficio delle interazioni studente-insegnante, perché “la ricerca indica che un'efficace collaborazione tra insegnanti ha un legame diretto con il rendimento degli studenti” (Levine & Marcus, 2007 come citato in Aldridge, 2015). In accordo con Dettmer P. ed altri ricercatori, la collaborazione nel campo dell'istruzione può essere definita come un processo interattivo in cui educatori, famiglie, studenti e altri servizi correlati, collaborano condividendo “la loro diversità di conoscenze e competenze al fine di definire le esigenze dello studente e quindi pianificare, attuare, valutare, portare a termine, e monitorare le modalità per aiutare gli studenti a svilupparsi appieno” (citato in Aldridge, 2015). Durante questo processo “accettare e rispettare le differenze nelle prospettive professionali è particolarmente importante […] per costruire relazioni positive” (Aldridge, 2015). In relazione a questa teoria 24
collaborativa in campo educativo, Dettmer e colleghi hanno creato un modello di problem-solving in 8 fasi che dovrebbe consentire una buona comunicazione e collaborazione tra educatori (Dettmer et al., p. 122, 2013 come citato in Aldridge, 2015): 1. Raccogliere dati, guidati dalle esigenze espresse o osservate 2. Identificare e definire il problema 3. Creare azioni per risolvere il problema 4. Azioni proposte dalla critica 5. Selezionare le migliori opzioni 6. Sviluppare un piano 7. Attuare gli elementi del piano prestabilito 8. Portare a termine e monitorare per valutare i risultati Un modello di risoluzione dei problemi come il precedente crea un flusso di documentazione, implementazione e monitoraggio appropriati in relazione agli sforzi degli educatori, i quali possono facilitare la valutazione a posteriori dell'evoluzione degli studenti. Ma questo “processo di co-insegnamento deve cominciare prima dell'inizio del trimestre, con i presidi che aiutano ad accogliere i team di insegnanti nella pianificazione” (Robinson & Hutchinson, 2014). Inoltre, il co-insegnamento è un processo lento in quanto occorre creare un'attenta pianificazione e ogni educatore può avere bisogno di adattarsi ad altri stili di insegnamento (Robinson & Hutchinson, 2014). Dal punto di vista dello studente invece, uno studio ha rivelato cinque aspetti di una transizione positiva per i ragazzi (Evangelou, et al., 2008): • Sviluppare nuove amicizie • Migliorare la propria autostima e fiducia • Nessuna preoccupazione per i genitori • Abituarsi a nuove routine • Sperimentare continuità nel programma di studio D'altra parte, sempre secondo lo stesso studio, gli aspetti negativi della transizione sono legati all'esperienza del bullismo, ai problemi con gli insegnanti o le materie, o al non fare nuove amicizie. 25
L’AMBIENTE FLUVIALE COME PIETRA MILIARE DELLA COOPERAZIONE PER LA TRANSIZIONE Nell’ambito di questo progetto, l’area dove gli studenti lavoreranno attivamente sarà l’ambiente fluviale. In questo contesto, gli studenti non studieranno solo geografia, ma anche antropologia, storia, scienze naturali… gli studenti impareranno anche l’importanza dell’acqua come elemento chiave per la vita, e come prendersi cura delle risorse naturali attraverso una loro gestione sostenibile; il punto di vista dello sviluppo sostenibile sarà trasversale a tutti i topic delle diverse attività. Inoltre, contribuirà a migliorare le soft skills delle persone coinvolte, come le capacità di comunicazione o il lavoro di squadra. A tal fine, è necessario formare insegnanti/professori aggiornati in merito alle conoscenze sullo sviluppo sostenibile e sulla pedagogia. Nel caso del progetto L&T’s River, il partenariato ha effettuato un'ampia ricerca per adattare le risorse di cui disponeva alle attività connesse con il fiume. Così facendo, gli insegnanti/ professori hanno acquisito conoscenze su diversi argomenti e creato "Il materiale pedagogico per gli insegnanti" (IO1) e la "Guida per gli ambasciatori del fiume" (IO2). In questo modo, gli insegnanti/ professori sono stati formati sulle diverse attività ed hanno aggiornato il proprio bagaglio di conoscenze, ma hanno anche ricevuto alcune linee guida su come agire per guidare le proprie classi. Per di più, facilitando la comunicazione e la collaborazione tra insegnanti/professori, sono potuti entrare in contatto con altri metodi pedgogici ed imparare dagli altri (per esempio, imparando la metodologia dell’Istituto Montessori e come applicarla in classe); ciò può essere ancora più produttivo se – come nel caso del progetto – gli insegnanti/professori provengono da centri e Paesi diversi, in quanto generalmente vengono ad essere ampliate le differenze fra i metodi di insegnamento. Inoltre, un altro aspetto da considerare per questo lavoro è quello della preparazione del materiale didattico. Come detto, il materiale che gli insegnanti/professori useranno, è stato precedentemente scelto e preparato da tutte le organizzazioni partecipanti al progetto, e le persone coinvolte lo hanno precedentemente revisionato, pertanto hanno anche già avuto modo di acquisire familiarità con esso. In questo caso, il materiale è 26
stato preparato seguendo una specifica transizione educativa, che sarà incentrata sul primo cambiamento educativo degli studenti dopo l'istruzione primaria/di base. In alcuni contesti, gli studenti si trasferiranno anche da una scuola all'altra, quindi, altri incontri si sono tenuti al fine di spiegare il materiale fatto e iniziare a creare il canale di collaborazione che è necessario per permettere a questo progetto di lavorare. L’AMBIENTE FLUVIALE Uno dei privilegi di questo progetto è di poter cogliere ciò che è a portata di mano. In questo senso, il progetto include tre diversi centri d’istruzione che si trovano nei pressi di un corso fluviale. Ma perché un ambiente fluviale? Perché può essere adattato al programma di studi, imparando contemporaneamente riguardo a questioni urgenti come la gestione e l'importanza dell'acqua, e come la siccità possa influenzare l'ecosistema e la biodiversità di una zona. Inoltre, è necessario uno spazio comune in cui gli studenti di diversi livelli di istruzione possano sentirsi a proprio agio, ed uno spazio aperto è l’ideale sotto questo aspetto9. E non è tutto. Gli spazi fluviali costituiscono un tassello molto importante del ciclo dell’acqua, e sono anche un habitat ricco di vita e di cibo che finisce sulle nostre tavole. L’utilizzo di tali spazi come parte della metodologia di insegnamento/apprendimento consentirà agli studenti di riconoscerne l’importanza e di aiutare a conservarli e curarli. In aggiunta, va detto che all’interno del progetto non tutti gli ambienti fluviali mostrano gli stessi caratteri ambientali; per esempio, c’è anche un ambiente siccitoso, il cui intorno è fortemente condizionato da ciò; e gli studenti potranno accorgersi di questo aspetto confrontando detto ambiente con gli altri. Gli spazi fluviali interessati dal progetto sono i seguenti: • Il fiume Belcaire, situato nella Vall d'Uixó (Castellón – Spagna). Si tratta di un piccolo fiume che sorge nelle montagne di Espadán e sfocia nel Mar 9 Nel caso dell'attuale situazione di convivenza con il COVID-19, uno spazio aperto – combinato con le corrispondenti misure di sicurezza quali indossare una maschera, mantenere le distanze di sicurezza e così via – influisce positivamente per prevenire diffusione del virus, poiché il rischio di infezione sembra essere più elevato in ambienti chiusi (Universidad de los Andes Colombia (2020). El riesgo de contraer Covid-19 en espacios abiertos no es cero. Preso da https://uniandes.edu.co/es/noticias/salud-y- medicina/riesgo-contagio-coronavirus-espacios-abiertos). 27
Mediterraneo, in corrispondenza del Comune di Moncófar. È lungo 18,2 Km. Il fiume ha avuto un'importanza significativa nella scelta di insediare i diversi centri abitati sulle sue rive. Nonostante ciò, è stato trascurato e ad oggi è perennemente in secca, ad eccezione di quando capita il fenomeno metereologico noto come gota fría10 (goccia fredda), durante il quale si verificano piogge intense ed abbondanti per più giorni consecutivi. Fiume Belcaire (sottolineato in giallo) nei pressi di la Vall d'Uixó (Bologna, Italia). L’Istituto IES Botànic Cavallines è circolettato in rosso. Immagine presa da Google Earth. • Il fiume Reno, situato nel Comune di Alto Reno Terme (Bologna – Italia). È il decimo fiume per lunghezza in Italia ed il più importante della Regione, dopo il Po. Ha un bacino idrografico di circa 5000 chilometri quadrati. Il corso superiore è caratterizzato da diversi laghi artificiali, i cui sbarramenti sono utilizzati per la produzione di energia elettrica. Oggi si unisce al mare Adriatico nei pressi di Casalborsetti, a sud-est delle Valli di Comacchio. 10 In gergo tecnico il fenomeno è noto come DepressionA en Niveles Altos (DANA) 28
Fiume Reno (sottolineato in giallo) nei pressi di Porretta terme (Bologna, Italia). L’Istituto Montessori-Da Vinci è circolettato in rosso. Immagine presa da Google Earth. • Fontes de Alte e Queda do Vigário sono localizzate in Alte (Loulé – Portogallo). Le Fontes de Alte (la Grande e la Piccola) sono un patrimonio ambientale: sorgenti di acqua cristallina circondata da un maestoso boschetto. Per secoli le acque fluenti del torrente alimentato da Fonte Grande hanno servito il Paese e La Fonte Grande e la Queda do Vigario sono evidenziate in giallo. La Escola Profissional de Alte è circolettata in rosso. Immagine presa da Google Earth. 29
fornito acqua utile per lavare ed irrigare. Ad oggi Fonte Grande è stata resa praticamente una piscina, ed è sede di varie feste folcloristiche, fra cui la tradizionale festa del 1° di Maggio. Queda do Vigário è invece l’ultima di una serie di cascate che il torrente Alte forma su tufi calcarei. OBIETTIVI All’interno del campo educativo e nell’ambito del progetto, lo scopo principale è quello di facilitare la transizione all'istruzione. Inoltre, sono presi in considerazione anche altri obiettivi: Comprendere l'importanza degli ambienti fluviali Aumentare la consapevolezza e acquisire nuove abitudini su come interagire positivamente con l'ambiente Migliorare la qualità dell’educazione ambientale Creare una cooperazione a lungo termine tra la comunità educativa Fomentare nuovi metodi educativi e pedagogici Promuovere maggiori interazioni tra pari Motivare gli studenti a svolgere il programma scolastico Favorire la partecipazione inclusiva degli studenti Approccio interdisciplinare Una parte molto importante di questo progetto è l'approccio interdisciplinare. In accordo con l’International Bureau of Education11 (2020) è definito come: Un approccio all’integrazione del curriculum scolastico che genera una comprensione di temi ed idee che passa tramite l’insegnamento di differenti discipline, la loro connessione ed il loro rapporto con il mondo 11 “Riguardo IBE-UNESCO: IBE-UNESCO è il centro mondiale di eccellenza in materia di curriculum scolastico e materie correlate. In qualità di Istituto leader dell'UNESCO, siamo riconosciuti e apprezzati per le conoscenze e le competenze specialistiche che portiamo negli Stati membri promuovendo una nuova comprensione globale condivisa delle questioni relative ai programmi di studio.” Preso da: www.ibe.unesco.org 30
reale. Normalmente enfatizza il processo ed il significato piuttosto che il prodotto o il contenuto, combinando argomenti, teorie, metodologie e prospettive provenienti da due o più discipline. Questo approccio permette di adattare l'ambiente alle materie curricolari di ogni scuola, e permette anche una parte creativa, in cui insegnanti/professori/studenti possono trasformare le attività presentate in questo progetto per adattarle alle esigenze del proprio centro educativo o delle proprie classi. L’ambiente è posto alla base di questo progetto educativo, poiché permette di lavorare attraverso le diverse materie incluse nel curriculum ed al contempo di sensibilizzare gli studenti riguardo agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Diverse materie possono essere facilmente inserite nelle attività di progetto, quali: Informatica, cercando informazioni sull'ambiente fluviale; Musica, imparando i diversi suoni della zona o come utilizzare gli oggetti trovati nell’intorno per fare musica; Geografia, lavorando sulla topografia e cartografia del fiume; Storia, analizzando il patrimonio storico-artistico intorno al fiume; Scienze Naturali, studiando il bioma del fiume e confrontandolo con altri; Arte, creando disegni, immagini, esibizioni… basate sul fiume, tra l’altro. Competenze12 In accordo con il Consiglio dell’Unione Europea (2018), ci sono otto competenze chiave "di cui tutti gli individui hanno bisogno per realizzarsi e sviluppare la propria personalità, per ottenere occupazione, inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, il successo in società pacifiche, con attenzione verso la propria salute e la cittadinanza attiva”. Queste competenze sono: Alfabetizzazione Multilinguismo Competenze numeriche, scientifiche e ingegneristiche 12 Per maggiori informazioni, puoi consultare l’Output intellettuale n°1, da pagina 5 a pagina 23. 31
Competenze digitali e basate sulle tecnologie Abilità interpersonali e capacità di adottare nuove competenze Cittadinanza attiva Capacità imprenditoriali Consapevolezza ed espressione culturale Tenendo conto di questo e dell'approccio interdisciplinare spiegato sopra, le diverse attività presentate nell'IO1 e nell'IO2 sono state create per soddisfare tutti questi requisiti, facilitando la comunicazione tra pari al fine di rendere più agevoli le transizioni fra sistemi educativi. SERVICE-LEARNING Il progetto non include solo l’uso dell’ambiente fluviale come spazio di apprendimento quale unico aspetto innovativo, ma anche l’integrazione della metodologia service- learning (SL) nelle varie fasi. La SL, è “un approccio di insegnamento e apprendimento che fornisce opportunità strutturate per l'acquisizione di conoscenze e abilità […] in attività che sono state progettate per soddisfare un bisogno della comunità” (Billig, 2020). In questo caso, si può notare come la SL si focalizzi sia sul servizio, che sull’educazione. Per la pratica di questa metodologia, all’educatore spetta decidere se sia meglio dare maggiore importanza in classe ad uno dei due focus, oppure se bilanciare equamente gli obiettivi di apprendimento e le esigenze della comunità (Billig, 2020). L’autore (2020) spiega anche che spesso questo tipo di metodologia “include indagini e pianificazione, dimostrazioni e celebrazioni”. Uno degli aspetti più complicati per la metodologia SL è la fase di valutazione, che si rende necessaria per valutare l'apprendimento dei partecipanti, oltre che per capire se le attività stiano funzionando o meno. Per farlo, sono necessari indicatori. A questo proposito, è possibile utilizzare sondaggi, interviste o analisi dei contenuti del lavoro degli studenti attraverso attività di riflessione o apprendimento applicato (Billig, 2020). Perché la SL, e come includere gli elementi fluviali in questa metodologia? In primo luogo, la ragione per scegliere questa metodologia applicata all'ambiente fluviale – che è già stata precedentemente riflessa in dettaglio nell'IO1 – è perché è all'interno della 32
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