LICEO SCIENTIFICO PARITARIO "SAN GIUSEPPE" DI GROTTAFERRATA PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA 2015-2018
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LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “SAN GIUSEPPE” DI GROTTAFERRATA Via J.F. Kennedy 21-23 Grottaferrata (RM) PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA 2015-2018 1
Indice Principi del PTOF pag 4 Piano del POF pag 5 Notizie sul territorio pag 7 Finalità generali, obiettivi etc. pag 8 Estratto del regolamento di istituto pag 9 Autonomia didattica pag 24 Verifica e Valutazione pag 27 Griglia di Valutazione pag 29 Autonomia Organizzativa pag 31 Organizzazione interna dell’Istituto pag 32 Integrazione ed Inclusione pag 34 2
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento che costituisce l’identità culturale e progettuale” dell’Istituto Scolastico San Giuseppe di Grottaferrata (RM). 1) La sua funzione principale è quella di:informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto; 2) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto attua per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; 3) orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso. Completano il documento, il Patto di Corresponsabilità educativa, il PEI. Pur nella molteplicità delle azioni didattiche l’intero PTOF si presenta come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con lo scopo di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società. 3
Principi del PTOF Libertà di insegnamento, nel quadro delle finalità generali e specifiche del servizio, nel rispetto della promozione della piena formazione degli alunni e della valorizzazione della progettualità individuale e di istituto. Centralità dell’alunno, nel rispetto dei suoi bisogni formativi e dei suoi ritmi di apprendimento. Progettualità integrata e costruttiva, per garantire agli alunni maggiori opportunità d’ istruzione, di apprendimento, di motivazione all’impegno scolastico. Responsabilità, centrata su competenze disciplinari e relazionali. Trasparenza e accordo dei processi educativi, nella continuità educativa e didattica in senso verticale e orizzontale (scuola e territorio). Documentazione della progettualità scolastica, cercando la partecipazione di un numero sempre maggiore di soggetti. Ricerca didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della professionalità docente ed ATA. Verifica e valutazione, accurate in base a precisi indicatori elaborati all’interno dell’istituto, dei processi avviati e dei risultati conseguiti. Assicurare l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1,primo periodo, del predetto decreto- legge n. 93 del 2013. L'insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilità assicurato anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione. 4
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 1. A.S. 2015/2016 2. DAL 1 SETTEMBRE 2000 OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA È AUTONOMA. Il P.O.F. è il documento essenziale della scuola dell’Autonomia. Fonte normativa: Il Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche pubblicato sulla G.U. il 10/8/1999.Si riporta qui di seguito l’art. 3 Art. 3 (Piano dell'offerta formativa) 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio su una base temporale di tre anni. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. 3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto. 4. Ai fini di cui al comma 3 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. 5
Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e a disposizione degli alunni e delle famiglie all'atto dell'iscrizione. L’Istituto colloca la sua azione educativa nell’ottica di servizio offerto, nel rispetto dovuto agli studenti, che lo scelgono liberamente, convinto di fornire un contributo valido per la loro crescita, e alle loro famiglie, verso le quali si dispone in maniera trasparente iniziando proprio con l’offrire una completa informazione sui servizi prestati. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA SI ARTICOLA NELLE SEGUENTI PARTI: 1. NOTIZIE SUL TERRITORIO 2. FINALITÀ GENERALI, OBIETTIVI E PROGRAMMAZIONE 3. SITUAZIONE INTERNA ALL'ISTITUTO 4. AUTONOMIA DIDATTICA 5. VERIFICA E VALUTAZIONE 6. AUTONOMIA ORGANIZZATIVA 7. ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL'ISTITUTO 8. INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE 6
1. NOTIZIE SUL TERRITORIO: IL CONTESTO CULTURALE, ECONOMICO E SOCIALE Il Liceo Scientifico Paritario “San Giuseppe” è un istituto scolastico laico con sede a Grottaferrata nella zona dei Castelli romani in provincia di Roma. L'Istituto è luogo di affluenza dei giovani dei centri limitrofi e della periferia Sud di Roma, ed è pertanto caratterizzato da elevato pendolarismo. Dal punto di vista geologico il territorio ha un’origine omogenea, costituendo i Colli Albani il bordo della caldera del Vulcano Laziale, attivo a sud del Tevere a partire da circa 700.000 anni or sono e con manifestazioni secondarie testimoniate ancora in epoca storica. Nell’XI secolo, un monaco calabrese, S. Nilo, fondò un’Abbazia di monaci che fu fatta fortificare nel XV secolo dal cardinale Giuliano della Rovere. Intorno ad essa si sviluppò il paese che ha preso il nome di Grottaferrata. Le attività economiche sono caratterizzate dallo sviluppo del terziario avanzato collegato alla presenza di istituzioni pubbliche e private di grande rilevanza come le aree di ricerca dell’ENEA, ESA, INFN, CNR, il CEDE e il nuovo insediamento della Banca d’Italia.Si rileva, tuttavia, la presenza di realtà anche localmente marginali con un tessuto socioeconomico e culturale di livello non adeguato alla ricchezza degli stimoli economici e culturali che insistono sul territorio stesso. Prima necessità, dunque, dell'attività della scuola è quella di dare agli studenti in difficoltà o che presentino un curriculum scolastico tormentato la possibilità di sfruttare pienamente le occasioni di crescita culturale e relazionale,favorendo un nuovo equilibrio nei processi di studio e di apprendimento gradualmente più articolati e volti a garantire il successo formativo anche in riferimento alle diverse aspettative e potenzialità che si possano identificare inizialmente e in itinere. 7
2. FINALITA' GENERALI E OBIETTIVI Nel P.O.F. è contenuta la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa, ove si esplicano linee ed indirizzi formativi che si intendono attuare nell’ambito dell’autonomia. Coerente con gli obiettivi generali ed educativi, il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della necessità di individuare i saperi essenziali ed irrinunciabili della formazione moderna dei giovani attraverso percorsi progettati e realizzati con il contributo di tutte le componenti interne ed esterne del sistema scuola. La gamma dei percorsi formativi curricolari si interseca con gli insegnamenti facoltativi integrativi e i progetti di attività aggiuntive, creando un sistema interattivo in continua evoluzione con particolare attenzione a quanto espresso nel comma 33 della legge 13-7-2015 N0 107 relativamente all'alternanza scuola-lavoro Il Liceo Scientifico Paritario S. Giuseppe riconosce che le componenti che concorrono all'attività didattica sono soggetti attivi di un contratto formativo che prevede, per ciascuna componente, diritti da garantire reciprocamente: Gli alunni hanno il diritto di conoscere l'offerta formativa dell'istituto, gli obiettivi e le finalità dell'attività didattica nonché gli strumenti e i percorsi formativi predisposti al loro conseguimento;hanno, inoltre, diritto al rispetto per la persona, per le proprie tradizioni e scelte religiose, culturali ed etniche nonché ad un clima di tolleranza e di serena convivenza I docenti hanno il diritto di decidere la programmazione didattica armonizzando le scelte individuali con quanto deliberato in sede collegiale, nel rispetto del programma previsto per il corso di studi dal Ministero della Pubblica Istruzione I genitori hanno il diritto di conoscere l'offerta formativa dell'istituto, di essere informati costantemente sulla regolarità della frequenza nonchè sul percorso formativo ed educativo dei propri figli, interagendo con la cuola L’Istituto garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge 8
ESTRATTO DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO (approvato dal Consiglio di Istituto) Il regolamento d’Istituto riguarda gli alunni, i docenti, la famiglia degli alunni eil personale non docente. Si invitano tutti i componenti della comunità Educativa a prenderne visione e ad agevolare la propria condotta ai principi che lo ispirano perché è scaturita da imprecisabili ragioni organizzative dell’Istituto. Si invitano altresì gli alunni ad adeguare la propria condotta: 1 Con la disciplina considerata come necessità individuale e collettiva. 2 Con la buona educazione nella parola e negli atteggiamenti dentro e fuori la scuola. 3 Curando il materiale didattico dell’Istituto, la pulizia delle aule e del giardino 4 Sviluppando la coscienza della propria responsabilità civile e sociale. Gli alunni dovranno tenere un contegno particolarmente educato e corretto in occasione di visite di istruzione, competizioni sportive, ecc. alle quali parteciperanno in gruppo. 5 Gli alunni si recheranno puntualmente nelle aule, forniti dell’occorrente per 6 lo svolgimento delle attività e dovranno presentarsi a scuola all’ora stabilita per le lezioni rispettando il seguente orario: Dal Lunedì al Venerdì I ora 8.30 – 9.30 II ora 9.30 – 10.30 III ora 10.30 – 11.25* Intervallo: 11:25 - 11:40 IV ora 11.40 – 12.30* V ora 12.30 – 13.20* VI ora 13.20 – 14.10* Per le materie a cui è stata applicata una riduzione dell’orario è prevista una compensazione con delle lezioni che si terranno di sabato. Ciò verrà stabilito in base all’orario che sarà in vigore durante l’anno scolastico 9
Per le materie a cui è stata applicata una riduzione dell’orario è prevista una compensazione con delle lezioni che si terranno di sabato. Ciò verrà stabilito in base all’orario che sarà in vigore durante l’anno scolastico. 7 Dopo l’inizio delle lezioni nessun alunno potrà entrare in classe senza il permesso del Preside. I ritardi devono essere giustificati dalla famiglia come le assenze. 8 Dopo cinque giorni di assenza consecutiva deve essere presentato un certificato medico. Se si tratta di una malattia infettiva occorre un certificato medico di una struttura pubblica. 9 I genitori degli alunni possono richiedere per iscritto permessi anticipati per più giorni di assenza consecutivi (viaggi , pratiche sportive, ecc.); solo il Preside concede tali permessi annotandoli sul giornale di classe prima dell’assenza.Al rientro non deve essere richiesta la giustificazione.Tali permessi possono essere negati. 10 Non è lecito per nessun motivo uscire dall’Istituto durante il tempo delle 11 lezioni senza una particolare autorizzazione del Preside. 12 Non è permesso agli alunni, senza previa autorizzazione del Preside, rimanere nella scuola al termine delle lezioni. 13 Nell’Istituto è vietato agli alunni fumare, portare libri, giornali, oggetti non pertinenti all’insegnamento,come pure svolgere qualsiasi attività non scolastica. 14 L’Istituto non si fa responsabile degli oggetti lasciati fuori posto (giardini, palestra, corridoi). 15 Non è permesso ai genitori entrare nelle aule durante le ore di lezione. 16 Fuori dell’orario o attività scolastiche non è prevista l’assicurazione agli alunni. Si raccomandano ovviamente i genitori di favorire la puntuale presenza dei loro figli a scuola. 17 Gli alunni sono tenuti a risarcire la scuola per i danni eventualmente provocati per incuria o dolo alle strutture, alle suppellettili, alle attrezzature scolastiche o al risarcimento degli alunni o operatori danneggiati nei propri averi. 18 E’ fatto divieto di usare telefonini cellulari nelle ore di lezione. E’ fatto altresì divieto di fumare. 19 E’ fatto divieto di tenere o fare uso di sostanze stupefacenti all’interno dell’Istituto. 20 La gestione dell’Istituto è autorizzata ad effettuare rilievi su comportamenti contrari al presente regolamento. 21 Gli alunni che non si atterranno alle norme precedenti potranno essere immediatamente allontanati dall’Istituto. 10
Definizione del profilo di indirizzo Capacità Senso storico del sorgere e dello svilupparsi della civiltà europea Ampliamento dell’orizzonte storico Consapevolezza della propria identità culturale Capacità linguistiche ed espressive Capacità logico-interpretative Capacità di rielaborazione Capacità di adattamento a situazioni nuove Capacità di organizzare razionalmente il proprio lavoro Capacità di distinguere gli aspetti secondari o accessori da quelli primari e caratteristici di una qualsiasi situazione Acquisizione di un’autonoma capacità di giudizio Conoscenze Individuare gli elementi propri dell’oggetto di osservazione Riconoscere i legami fra un fenomeno e il suo contesto Riconoscere la relazione fra un fenomeno e la tradizione del sistema nel quale si inserisce Individuare analogie e differenze fra fenomeni diversi Individuare gli apporti di pensiero, di categorie mentali, di linguaggio che attraverso il tempo e lo spazio hanno formato la cultura europea Competenze Utilizzare linguaggi specifici adeguati al contesto, all’interlocutore, alla situazione Saper leggere, decodificare, interpretare e usare le fonti documentarie Saper costruire ragionamenti conseguenti e motivati Saper reperire fonti adeguate di approfondimento Saper utilizzare in modo autonomo le conoscenze acquisite Saper utilizzare schemi noti a situazioni nuove 11
Finalità e obiettivi Il progetto dell’autonomia organizzativa e didattica, ormai entrato a regime, avvia un radicale cambiamento della scuola italiana nelle sue strutture portanti. All’istituzione scolastica si chiede un impegno forte ed incisivo per coniugare la richiesta formativa dei suoi utenti e le esigenze sociali ed economiche della realtà locale con le indicazioni generali del corso di studi determinate a livello nazionale. In questa ottica il Liceo Scientifico S. Giuseppe intende realizzare la sua proposta didattica: - assumendosi la responsabilità di dare conto delle scelte, di saperle modificare - ed integrare in un processo di continuità e miglioramento dell’offerta formativa - ed educativa; dando alla proposta formativa il carattere della flessibilità, - affinché le attività curricolari ed extracurricolari si integrino in modo organico e - coerente;adeguando le scelte della scuola ai processi di cambiamento culturale in - atto per offrire agli studenti la possibilità di dilatare i propri orizzonti culturali e - di valorizzare le potenzialità;realizzando un’integrazione armonica di tutte le - componenti del sistema – scuola (docenti, personale ATA,genitori, alunni e - gestione) con le maglie della realtà locale, al fine di rendere più organica e - condivisa la gestione delle risorse umane, didattiche e strumentali. Finalità Raggiungere una formazione culturale articolata propedeutica agli studi universitari Acquisire la consapevolezza dell’identità culturale europea ed i valori della democrazia, della legalità e del pluralismo Riconoscere la diversità etnica, culturale, religiosa come fonte di arricchimento ed elementofondante della società moderna Raggiungere un equilibrio dinamico della persona nell’integrazione delle componenti affettivo/sociale, percettivo/motoria e logico/ razionale Interagire con il territorio attraverso la risorse pubbliche e private ( alternanza scuola-lavoro) 12
Obiettivi Creare un ambiente sereno e favorevole all’apprendimento. Assicurare agli alunni l’accoglienza, la continuità e l’orientamento. Favorire la flessibilità dei curricoli, l’interdisciplinarietà, la ricerca e la pratica di laboratorio Sviluppare le capacità di astrazione, riflessione, collegamento discernimento critico, decisione e progettazione Conoscere l’orizzonte storico e il valore della tradizione classica attraverso l’accesso diretto alle radici della cultura occidentale Comprendere e produrre linguaggi verbali e non verbali anche attraverso un approccio creativo e multimediale Fare propria la cultura delle “nuove tecnologie”, per utilizzarle in modo consapevole e creativo al fine di arricchire il sapere e le forme della comunicazione Potenziare la conoscenza e l’uso della lingua straniera. Favorire scambi culturali, stage, gemellaggi inserire i giovani nel mondo del lavoro con progetti specifici di medio- breve durata Per quanto riguarda gli obiettivi specifici disciplinari e trasversali si rimanda alle programmazioni di classe e dei singoli docenti 13
Opzione Liceo Scientifico ad indirizzo Sportivo Il liceo scientifico ad indirizzo sportivo permetterà di rafforzare la funzione dello sport nella scuola. La sezione relativa a questo indirizzo offre ad ogni studente la possibilità di valorizzare le proprie potenzialità in rapporto allo spazio ed al tempo utilizzando ed ampliando le sue capacità coordinative. Per il primo biennio l'attenzione sarà rivolta principalmente all'orientamento, ad una pratica sportiva individuale quale il nuoto ed al calcio ed alla pallavolo come sport collettivi. Ampio spazio sarà dedicato anche alla atletica leggera per la sua doppia valenza pratica e teorica. Nel secondo biennio e nel quinto anno si inserisce lo studio del diritto ed economia dello sport e si procederà con gli sport di squadra quali calcio e pallavolo e con il nuoto come sport individuale. Le attrezzature utilizzate saranno quelle dello Sporting Club “Le Colline” adiacente l'Istituto San Giuseppe. Gli studenti saranno sempre accompagnati dall'insegnante di Scienze Motorie e Sportive, con un pulmino di proprietà dello stesso istituto San Giuseppe. 14
Orari settimanali LICEO SCIENTIFICO INDIRIZZO ORDINAMENTO MATERIE I II III IV V Lingua e letteratura 4 4 4 4 4 italiana Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 Lingua e cultura 3 3 3 3 3 straniera Geostoria 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Filosofia - - 3 3 3 Matematica e 5 5 4 4 4 informatica Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali 2 2 3 3 3 Disegno e storia 2 2 2 2 2 dell’arte Scienze motorie e 2 2 2 2 2 sportive Religione cattolica o 1 1 1 1 1 attività alternativa Totale ore settimanali 27 27 30 30 30 LICEO SCIENTIFICO INDIRIZZO SPORTIVO MATERIE I II III IV V Lingua e letteratura 4 4 4 4 4 italiana Lingua e cultura 3 3 3 3 3 straniera Geostoria 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Filosofia - - 3 3 3 Matematica e 5 5 4 4 4 informatica Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali 2 2 3 3 3 Diritto ed Economia - - 3 3 3 dello Sport Scienze motorie 3 3 3 3 3 Discipline sportive 3 3 3 3 3 Religione cattolica o 1 1 1 1 1 attività alternativa Totale ore settimanali 27 27 30 30 30 Per quanto concerne le Scienze motorie e le Discipline sportive si prevedono le seguenti specialità nel corso degli anni per le varie classi Classe Sport collettivo Sport individuale I Calcio nuoto II Pallavolo karate III Basket tennis IV Palla a mano Lotta a terra V Rugby scherma 15
Scansione temporale delle attività Sulla base delle esperienze precedenti e in vista di una ottimizzazione del calendario, il Collegio dei docenti ha deciso una suddivisione dell’anno scolastico 2015/2016 in due quadrimestri Inizio I Quadrimestre 15/09/2015 Termine I Quadrimestre 31/01/2016 Inizio II Quadrimestre 01/02/2016 Termine II Quadrimestre 08/06/2015 Scrutini I Quadrimestre 03-04/02/2016 Scrutini finali 09-10/06/2016 Consigli di classe 24-25/11/2015 07-08/04/2016 Ricevimento pomeridiano genitori 2-3-4 /12/2015 05-06-07/04/2016 presentazione anno scolastico: 16 Ottobre 2015 Elezioni: 22-23-24/10/2015 elezioni rappresentanti ( classi, istituto, genitori ) 16
Progettazione curricolare Sul piano curricolare, il percorso formativo portante dell’indirizzo classico e/o scientifico mira a fornire ai giovani le conoscenze imprescindibili e qualificanti delle risorse logico- linguistiche antiche e moderne, tali da sviluppare le capacità di analisi, di valutazione, di rielaborazione dei contenuti disciplinari, al fine di decidere, progettare e costruire in piena consapevolezza il proprio futuro. Allo studio del passato, nei suoi aspetti linguistico-letterari e storico-filosofici, si affianca l’analisi dei processi scientifico-matematici: un nucleo omogeneo di “saperi”, inserito in una visione unitaria e globale, in grado di contribuire autenticamente alla crescita interiore. La programmazione didattica dell’attività curricolare, in linea con l’orientamento generale stabilito in sede collegiale, si colloca come uno dei momenti fondanti dell’attività decisionale dei singoli docenti, per le rispettive discipline d’insegnamento. L’attività didattica dei vari insegnamenti, comprese le iniziative relative ai viaggi d’istruzione, alle visite guidate e agli scambi culturali, è collegialmente condivisa ed organizzata dai Consigli di classe, di cui sono portavoce i rispettivi coordinatori. Alle programmazione individuali e collegiali, che verranno approntate entro un mese dall’inizio delle lezioni, spetta formalizzare e prospettare in dettaglio: obiettivi cognitivi ed operativi abilità di studio contenuti disciplinari metodologie didattiche criteri, strumenti e tempi per le verifiche degli apprendimenti strategie di recupero alternanza scuola-lavoro Nella programmazione di ciascun Consiglio di Classe potranno essere inserite attività di approfondimento e/o di integrazione ai contenuti curricolari. Le tematiche proposte, ove possibile, saranno inserite in un impianto modulare che faciliti le interconnessioni ed i richiami pluridisciplinari ed interdisciplinari. 17
L’attuazione di tali strategie e la creazione di percorsi più flessibili nel processo di insegnamento/apprendimento, che potrà essere personalizzato, risulta particolarmente funzionale alla nuova formula degli Esami di Stato . L'attività didattica nel suo complesso vede l'insegnante come mediatore tra i "saperi" che insegna e gli studenti che devono apprenderli; gli insegnanti, coordinando i loro piani di lavoro all'interno del Consiglio di classe, predispongono percorsi di apprendimento per gli allievi tenendo conto del loro modo di comprendere e rappresentarsi le discipline mettendoli in grado non solo di imparare nozioni, ma di costruirsi un collegamentotra i concetti. Curricoli Si danno di seguito alcune indicazioni di massima su cui i gruppi disciplinari potranno soffermarsi nella programmazione iniziale. AMBITO LINGUISTICO-LETTERARIO Una particolare attenzione andrà rivolta alle varie forme di scrittura (relazioni, saggi brevi, articoli, composizioni originali, anche con l’utilizzo dei linguaggi multimediali) accanto al classico tema "argomentativo" e questo soprattutto nel biennio. Lo studio della letteratura mirerà a evidenziare lo "specifico letterario" anche in rapporto ad altre forme di espressioni artistiche. Occorrerà ritagliare uno spazio non "residuale" alle espressioni "non verbali" e in particolare alla multimedialità, intesa come pluralismo "linguistico" LATINO E’ fondamentale nell’ambito delle discipline classiche fissare degli standard minimi, che siano in linea con i nuovi programmi del 1978 (vd. il metodo adottato dai curatori delle antologie dei classici) e/o griglie "qualitative" al posto di quelle "quantitative". (vedi Liceo europeo) Per tutti: riportare lo studio degli autori e della civiltà classica al centro dello studio delle discipline, specie nel triennio STORIA Superare la semplice storia "evenementielle" introducendo lo studio delle scienze sociali attraverso specifici moduli, da attuarsi nel biennio Costruzione del laboratorio di Storia 18
FILOSOFIA Inserire anche la produzione scritta di "piccoli saggi" filosofici e ricollocare strategicamente la disciplina in un percorso trans-disciplinare. AMBITO SCIENTIFICO Individuare chiaramente le "abilità" logiche, specie in campo matematico. Riservare una parte non residuale alla pratica di laboratorio. Ampliamento dell’offerta formativa (attività integrative/complementari) 3. LABORATORIO INFORMATICA Pur essendo un liceo Scientifico ordinario si fa uso del laboratorio di informatica fornito di un buon livello di tecnologia e software per l’approfondimento e il miglior apprendimento delle discipline. Il personal computer è un fondamentale mezzo di comunicazione e di sviluppo per i ragazzi soprattutto nell’ambito scolastico; adeguatamente utilizzato il computer è uno strumento che consente l’acquisizione delle informazioni in modo più interessante e stimolante. Per questo il laboratorio è utilizzato non solo nelle materie scientifiche, per effettuare approfondimenti e sperimentazioni virtuali, ma anche dalle discipline umanistiche per lo sviluppo di particolari argomenti e verifica della preparazione degli allievi. 19
Attività extracurricolari Viaggio-istruzione - premio associazione “Ex-alunni S. Giuseppe L’Associazione “Ex Alunni S. Giuseppe” istituisce un premio viaggio-istruzione in Inghilterra per gli studenti che hanno dimostrato durante l’anno scolastico un impegno costante e progressivo nello studio delle diverse discipline curricolari e in particolare della lingua inglese.Saranno coinvolte in questa iniziativa le classi del triennio. Gli alunni premiati saranno accompagnati da docenti dell’Istituto. PROGETTO DI ASTRONOMIA “Le basi della conoscenza del Cielo” Rivolto alla classe V Obiettivi generali: fornire agli studenti un approfondimento degli argomenti di geografia astronomica e di astronomia del Sistema Solare. Strumenti didattici: si farà uso di illustrazioni e modelli esplicativi, proiettati con diapositive lucidi e videoregistratore. La serata osservativa prevista a conclusione del ciclo di incontri si incentrerà sugli stessi argomenti trattati. Programma generale: gli interventi si articoleranno nel seguente modo: quattro interventi di tipo “teorico” della durata di circa 60 minuti ciascuno, in aula e con la proiezione di diapositive, lucidi centrate sui seguenti argomenti: 1. Le principali tappe della storia dell’astronomia. La nascita della speculazione cosmologica in Grecia. I sistemi del mondo antico. Le radici dell’idea eliocentrica. La rivoluzione copernicana. L’opera di Galileo e Newton e la nascita di una nuova fisica. 2. Il sistema solare. I pianeti rocciosi e i giganti gassosi. Gli asteroidi e le comete. Origine ed evoluzione del sistema solare. Cenni sui pianetiesterni. 3. Parametri stellari: massa magnitudine, spettro. 20
4. Diagramma Hertzsprung –Russel. L’energia nucleare. La distanza delle stelle. Struttura del Sole. 5. Le tappe fondamentali dell’evoluzione stellare. Le galassie. Ipotesi 6. sull’origine ed evoluzione dell’universo. Una serata osservativa, della durata di circa 120 minuti svolta presso l’Osservatorio Astronomico Pubblico a Vivaro (Rocca di Papa – da raggiungere con mezzi propri). Costo del progetto: per tutti gli interventi previsti il costo complessivo è di 150 euro. PROGETTO DI FISICA E’ prevista una visita ai Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare di Frascati nell’ambito di un progetto dell’INFN finalizzato a diffondere la ricerca fisica e le sue diverse applicazioni nelle scuole medie superiori. Questa iniziativa non comporta oneri economici da parte degli studenti. Non appena fissata, sarà comunicata agli studenti la data della visita che si svolgerà in giornata. SCIENZE MOTORIE – DISCIPLINE SPORTIVE Nell’ambito della proposta formativa per la materia di SCIENZE MOTORIE – DISCIPLINE SPORTIVE , il docente ha deciso di organizzare per il triennio scolastico 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018 una manifestazione sportiva d’Istituto. 1. 2. TORNEO DI NATALE Il “Torneo di Natale” è una manifestazione sportiva di Volley (pallavolo) , che si svolgerà prima delle vacanze natalizie. La manifestazione vedrà la partecipazione delle scuole dell’Istituto San Giuseppe: - Liceo Scientifico - Istituto Tecnico Commerciale Finalità e obiettivi: Trasmettere a tutti gli allievi/e partecipanti i seguenti valori agonistici: - lealtà sportiva - rispetto delle regole - conoscenza di nuove discipline sportive - confronto sportivo Si prevede, inoltre, durante l’anno scolastico un approfondimento teorico ed una adeguata preparazione fisica alla disciplina sportiva in oggetto. 21
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Il Dirigente Scolastico coadiuvato dal Consiglio dei Docenti si occupa della realizzazione della “alternanza scuola-lavoro” stipulando convenzioni con imprese o con idonee associazioni, industrie, artigianato etc. allo scopo di accogliere gli studenti per periodi di tirocinio senza alcun conseguente rapporto di lavoro. Un docente sara' incaricato di seguire gli studenti tirocinanti e di seguire i rapporti con gli enti ospitanti . Al termine verra' rilasciata una certificazione relativa all'esito di tale tirocinio con valutazione dei crediti formativi acquisiti dagli studenti. 3. SITUAZIONE INTERNA ALL'ISTITUTO Studenti Gli studenti provengono per la maggior parte dai comuni dei Castelli Romani e dalla zona sud-est di Roma. Il loro percorso formativo si presenta spesso irregolare, in quanto, negli anni scolastici precedenti, alcuni sono stati respinti in altre scuole superiori. Obiettivo primario della scuola è dunque rimuovere le cause di insuccesso scolastico allo scopo di perseguire il successo formativo. Il tasso di dispersione al termine sia del primo che del terzo anno risulta in effetti bassissimo. Le funzioni obiettivo Per l'anno scolastico 2015/2016 il collegio dei docenti ha individuato 3 specifiche funzioni-obiettivo riferite alle seguenti aree: I - gestione del piano dell'offerta formativa FINALITÀ: Progettazione e coordinamento delle attività Predisposizione materiale per la stesura del P.O.F. 2015/2018 Autovalutazione del piano dell'offerta formativa 22
Docente responsabile: Prof. Roberto Pavoni II - sostegno al lavoro dei docenti FINALITÀ: Coordinamento test d'ingresso e finale Raccolta documentazione didattica Accoglienza nuovi docenti Raccolta e comunicazione ai docenti dei progetti di aggiornamento provenienti dall'esterno Docente responsabile: Prof.re Marco Peverieri III - Accogliere, accompagnare, indirizzare Finalità: Consentire la conoscenza dell'ambiente scolastico Favorire la continuità degli studi e il successo formativo Favorire la relazione tra gli studenti, tra la classe e i docenti, tra docenti e allievi Consentire la conoscenza del curricolo, degli sbocchi professionali e culturali Costruire un raccordo con i docenti della scuola media inferiore Tale area rappresenta un impegno per tale istituto ad attivare iniziative che sostengano ed orientino gli studenti dal momento dell'iscrizione sino alle scelte post-diploma, che portino i giovani ad acquisire sicurezza e fiducia nelle loro possibilità Docente responsabile: Prof.re Claudio Tomassini 1. Risorse strutturali L’istituto opera in unica sede dotata delle seguenti strutture: Laboratorio di informatica Laboratorio linguistico Gabinetto di scienze e chimica Biblioteca Lavagna luminosa, proiettore diapositive, videoregistratore Punto di ristoro Un ampio posteggio è a disposizione degli studenti per auto o motorini. La palestra è fruibile presso una struttura esterna. 23
Rapporti integrati con il territorio La scuola promuove rapporti con altre realtà territoriali nell’ambito delle attività d’orientamento ed extracurricolari. I soggetti coinvolti negli anni scolastici precedenti sono stati: istituzioni culturali locali enti locali, volontariato e cooperazione sociale (no profit), associazioni locali università i centri di formazione professionale 4. AUTONOMIA DIDATTICA I. Definire gli obiettivi formativi della Scuola in maniera tale da poter II. indirizzare gli allievi verso comportamenti III. "positivi" e prevenire situazioni di disagio, disinteresse II. Definire gli obiettivi cognitivi, sia quelli disciplinari che trasversali, del Liceo in termini di conoscenze e di competenze E' necessario individuare i "contenuti" e gli "obiettivi" da perseguire annualmente con riferimento alle singole materie. Si tratta ora di precisare in maniera sintetica quali conoscenze, quali "competenze" e quali abilità ci si propone di far raggiungere agli allievi al termine del primo ciclo e soprattutto al termine del quinquennio. Il lavoro successivo sarà di definire in maniera più precisa gli indicatori o le "performance" impegnandosi a utilizzaretali indicatori nelle verifiche, soprattutto in quelle oggettive. Occorre in sostanza concordare all’interno dei Consigli di classe delle prove "pluridisciplinari" che accertino competenze e capacità trasversali. Questo vale anche come preparazione alle nuove modalità degli Esami di Stato. Nel contempo affinché lo studio non si riduca a semplice acquisizione di conoscenze e competenze occorre definire anche gli obiettivi in termini di "atteggiamenti" 24
INNOVAZIONI METODOLOGICHE 1) L’autonomia didattica comporta che si possa organizzare 2) l’insegnamento per unità didattiche o per moduli 3) anche di tipo interdisciplinare ( art. 4 del Regolamento). La scuola si 4) prefigge di sperimentare gradualmente le 5) nuove possibilità didattiche tenendo presente le difficoltà di realizzazione 6) che i vincoli di orario esistenti pongono 7) a tale realizzazione. La modularità rimanda all’articolazione flessibile 8) dell’orario e comunque comporta una organizzazione 9) della didattica nuova e dagli esiti per il momento non del tutto conosciuti. Gli elementi che dovrebbero caratterizzare il Progetto da un punto di vista didattico pertanto sono: la "didattica modulare" (anche se qui si avverte intanto la necessità di approfondire teoricamente e nelle modalità operative tali innovazioni, da cui discende la proposta successiva dei Corsi di aggiornamento). la multimedialità (presenza e uso sistematico della LIM in classe e conseguente estensione della didattica multimediale) Essenziale risulta un lavoro di analisi dei risultati dell’apprendimento attraverso la definizione degli standard disciplinari auspicabili alla fine di un ciclo e possibilmente alla fine di ogni anno scolastico. Si tratta di avviare gradualmente un discorso nei prossimi anni che tenga conto delle opportunità e delle molteplici possibilità che la scuola dell’autonomia offre. Ecco quindi la necessità di costituire dei gruppi di lavoro disciplinari al fine di individuare tali standard e di tradurli in strumenti utilizzabili da tutti. In prospettiva ci si propone di rivedere spazi e tempi dell'insegnamento/apprendimento adottando i seguenti accorgimenti organizzativi: Attuare una limitata flessibilità dell'orario in rapporto alle esigenze didattiche e soprattutto in vista di una maggiore integrazione tra le discipline di carattere storico, il cui svolgimento con gli attuali programmi è in molti casi sfalsato. Offrire opportunità formative differenziate tra coloro che hanno diversi ritmi di apprendimento. Ciò attraverso l'articolazione delle classi parallele per livelli di apprendimento, in maniera tale da suddividere in determinati periodi due o tre gruppi di più classi a docenti diversi della stessa disciplina. 25
Liberare spazi orari per altre attività da parte dei docenti (recupero/approfondimento, progetti multimediali o dialtro genere) e utilizzare al meglio le competenze dei singoli docenti su specifiche parti del programma (si pensi a storia-filosofia, matematica-fisica o anche italiano ecc.) OBIETTIVI DIDATTICI: Consigli di Classe, gruppo di docenti di disciplina e gruppo di docenti di Area definiscono gli obiettivi: Trasversali: Intervenire nelle discussioni collettive in modo pertinente rispettando le idee e le opinioni altrui; rispettare le persone e le strutture della Comunità scolastica; essere solidali nel gruppo, nella classe, nell'istituto. Acquisire nell'approccio alle varie discipline consapevolezza, autonomia di giudizio, disponibilità al cambiamento. Concettualizzare Interdisciplinari : L’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione e capacità di spaziare da un ambito all’altro. La percezione delle specificità dei vari linguaggi disciplinari L’esame critico e sistemazione logica delle conoscenze acquisite Disciplinari: Conoscere - conoscere termini e fatti Comprendere - concettualizzare Applicare - impiegare Analizzare - ricercare gli elementi e i rapporti Sintetizzare - produrre un'opera personale; produrre un piano d'azione Elaborare strategie - individuare gli obiettivi; produrre un progetto Giungere a consapevoli valutazioni - giudicare in termini di evidenza interna; giudicare in termini di evidenza esterna I suddetti obiettivi vengono annualmente rielaborati, alla luce dei nuovi progetti e delle nuove proposte formative. 26
Strategie didattiche Modalità di lezione: frontale con gruppo classe lezione interattiva lavoro con gruppo-classe o con gruppi di livello Strategie comunicative: utilizzo linguaggi diversificati (verbale, visivo, iconico, espressivo, ecc.) Strategie finalizzate motivazione studio: percorsi di studio individualizzati assegnazione tutor definizione obiettivi su più livelli di apprendimento Strumenti e materiali: libri di testo dispense elaborate dai docenti mezzi audiovisivi e multimediali L.I.M. presenti in ogni classe laboratori vari biblioteca Per realizzare nel concreto gli obiettivi individuati i docenti si avvalgono di metodologie e tecniche che vanno dai momenti dedicati a favorire l'acquisizione di strumenti elementari del metodo di studio (le abilità di studio),all'uso particolare delle nuove tecnologie multimediali attraverso cui si creano ambienti di lavoro collaborativi e mirati alla realizzazione di progetti. 5. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione scolastica non può essere ridotta a semplice giudizio di merito da attribuirsi agli alunni in base ai risultati conseguiti. Riteniamo infatti che la valutazione fornisca un controllo non solo sui prodotti (se i risultati corrispondono agli obiettivi), ma anche sui processi (se c'è riflessione sul proprio apprendimento). Inoltre la valutazione deve avere una funzione di controllo sull'intero processo di apprendimento/insegnamento diventando uno degli elementi che regola la programmazione didattica e l'attività che la mette in atto nelle classi. E' allora necessario individuare le condizioni di una classe per potere avviare una procedura didattica efficace verificando il grado di avanzamento dell'apprendimento a cui sono giunti i singoli alunni e la classe nel suo insieme. La valutazione non può limitarsi ad osservare il percorso dell'alunno e a registrarne i risultati, ma deve essere in grado anche di individuare le cause che provocano gli insuccessi per poter predisporre strategie di recupero e piani di intervento differenziati secondo i problemi. 27
Nella pratica didattica esistono due momenti strettamente legati tra loro 1) Verifica formativa: si svolge contestualmente al percorso di insegnamento/apprendimento con lo scopo di avere informazioni su come lo studente apprende, per orientare e adattare il processo formativo in maniera che sia più efficace 2) Verifica sommativa: serve soprattutto ad accertare se le competenze che caratterizzano il curricolo di una disciplina in un certo tratto del percorso sono state acquisite, e se sono stati raggiunti i livelli di sufficienza previsti. Tutte le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione, e realizzate in modo da poter accertare con sufficiente chiarezza quali delle competenze proposte l'alunno sia stato in grado di raggiungere. La verifica che accerta le competenze acquisite di per sé non esaurisce la valutazione, ma ne è una parte fondamentale, che offre elementi concreti e oggettivi al giudizio. E' importante che la programmazione preveda già nella sua strutturazione attività di sostegno e recupero sia nel momento in cui si predispongono le attività didattiche e si strutturano le sequenze di apprendimento che in dipendenza delle ricorrenti attività di valutazione (del prodotto e del processo) Le attività di sostegno devono intendersi: 1) come attività di rinforzo che nello sviluppo del curricolo aiutano lo studente 2) in difficoltà nel raggiungere gli obiettivi previsti 3) come attività che fanno parte integrante del curricolo, ma devono però in ogni modo essere percepite da studenti e genitori nella loro specificità. Il recupero è da intendersi come acquisizione di conoscenze e di abilità (previste nel curricolo come prerequisiti o come obiettivi da raggiungere) non presenti o non conseguite. La scuola, nel rispetto delle norme attualmente in vigore, utilizza tutti gli spazi di autonomia disponibili per diversificare e rendere efficaci gli interventi sia di sostegno che di recupero, e si è impegnata a rafforzare l'idea di una programmazione che, secondo le concrete esigenze di una didattica differenziata, tenga conto sia di attività di recupero che di approfondimento. 28
GRIGLIA DI VALUTAZIONE Voto (/10) CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ Da 1 a Da nessuna a gravi Da nessuna a Da nessuna a 2,5 lacune con errori mancanza di difficoltà ad applicazione di orientarsi anche in minime conoscenze una minima analisi anche se guidato nel percorso Da 3 a 4 Conoscenze Applica le conoscenze Compie analisi errate frammentarie e minime se guidato, o lacunose, non gravemente con gravi errori coerente o parziale lacunose, nella sintesi , con errori ed commette errori espressione non adeguata Da 4,5 a Conoscenze carenti o Applica le conoscenze Commette errori o 5,5 superficiali, , minime con errori o imprecisioni ed espressione con delle effettua analisi e difficoltosa con un imperfezioni sintesi parziali. linguaggio a volte improprio o con Imprecisioni nell'esposizione 6 Conoscenze Applica quasi Coglie il significato, essenziali, ma non correttamente le interpreta abbastanza approfondite, conoscenze acquisite le informazioni, esposizione semplice anche in modo analizza ma generalmente autonomo correttamente corretta semplici situazioni nuove Da 6,5 a Conoscenze Applica le conoscenze Interpreta 7 abbastanza complete, con autonomia anche correttamente il testo, approfondite, con a problemi di una coglie le esposizione corretta certa complessità, ma implicazioni, compie ed uso di linguaggio con qualche errore o analisi abbastanza appropriato imperfezione. complete e coerenti anche se con qualche imprecisione Da 7,5 a Conoscenze Applica in modo Coglie le 9,5 complete, con autonomo e corretto le implicazioni, compie approfondimento conoscenze, anche a correlazioni esatte e autonomo, problemi complessi: analisi approfondite. esposizione fluida trova appropriate Rielabora 29
con utilizzo del soluzioni correttamente in linguaggio specifico modo completo e autonomo 10 Conoscenze Applica in modo Rielaborare complete, autonomo e corretto le correttamente e approfondite ed conoscenze, anche a approfondisce in ampliate, esposizione problemi complessi, modo autonomo e fluida con utilizzo di trova da solo le critico situazioni un lessico ricco e soluzioni migliori complesse appropriato 30
6. AUTONOMIA ORGANIZZATIVA La scuola gradualmente dovrà pensare alla possibilità di articolare il programma delle discipline secondo moduli che richiedono scansioni temporali diverse, per cui a momenti "intensivi" possono seguire fasi di stasi nello svolgimento del programma per consentire un'adeguata assimilazione da parte degli allievi. Se questo avviene all'interno di una programmazione pluridisciplinare (docenti che insegnano due o più materie) ciò non comporta sconvolgimenti nell'orario della Scuola. In altri casi si rende necessario un accordo con colleghi della stessa classe o sezione o addirittura della Scuola. L'attività didattica viene distribuita in cinque giorni settimanali (lunedì/venerdì) per permettere agli studenti un lavoro didattico più concentrato e di maggiori stimoli con imput ravvicinati nei cinque giorni, per consentire, nel giorno libero da impegni scolastici, una maggiore possibilità di rielaborazione autonoma e di approfondimento personale. La mattinata del sabato potrà essere utilizzata per attività di sostegno, recupero, approfondimento. I docenti del Liceo Scientifico Paritario S. Giuseppe predisporranno attività di recupero per favorire il conseguimento, da parte dell'alunno, di un adeguato livello di preparazione, inserendole nella loro programmazzione e favoriranno attività di approfondimento rivolte a coloro che volessero qualificare ulteriormente la loro preparazione. Tali attività definite dal Collegio dei docenti ed attuati dai Consigli di classe prevedono le seguenti opzioni: Pausa didattica: svolta in orario scolastico con sosta nello svolgimento del programma, rivolta a tutta la classe o a singoli gruppi di lavoro. Tale attività, all'inizio dell'anno scolastico, servirà per verificare i prerequisiti ai programmi annuali Corsi di recupero: svolti in orario extra-scolastico all'inizio dell'anno o a fine quadrimestre o, infine, in periodo pre-esame per le classi quinte. Tali corsi, fino al 20 ottobre, saranno rivolti esclusivamente agli studenti con debito formativo. Corsi di approfondimento: svolti in orario extra-scolastico, in periodo pre-esami per le classi quinte Sportello didattico: svolto in oriaro extra scolastico, rivolto a singoli alunni che ne facciano richiesta 31
7. ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL'ISTITUTO Le attività dell'Istituto sono progettate e regolate da organismi previsti istituzionalmente e supportati da organismi strutturati per le specifiche esigenze dell'Istituto: - Consiglio di Gestione - Presidente: Fortunato Giovanni Consiglieri: Fortunato Francesco Docenti Prof.ssa Antonini Michela Prof.sa Barberi Viviana Prof.ssa Bianchi Assunta Prof. Cerroni Claudio Prof.sa Cinelli Sabrina Prof.sa Cirillo Dorina Prof.sa Costanzi Daniela Prof. sa De Joris Rita Prof. Fois Massimiliano Prof. Mariotti Lorenzo Prof.sa Maturi Novella Elena Prof. Pavoni Roberto Prof. Peverieri Marco Prof.sa Pizzari Giovanna Prof.sa Rispoli Maria Prof.sa Robinson Carlotta Prof.sa Terlizzese Monica Prof. Tomassini Claudio Coordinatori di laboratorio Prof. Mariotti Lorenzo ( scienze ) Prof. Fois Massimiliano (matematica, fisica) I servizi di segreteria e paradidattici sono organizzati secondo le seguenti aree omogenee: area dei servizi amministrativi area dei servizi contabili area archivio e protocollo area alunni 32
3. AREA DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI 4. Addetto: Francesco Fortunato Coordinamento e controllo dell’attività amministrativa e del personale non docente Bilancio e gestione finanziaria Riscossioni e pagamenti, tenuta dei registri e degli atti contabili Pagamenti stipendio, indennità e compensi accessori 5. AREA DEI SERVIZI CONTABILI 6. Addetto: Francesco Fortunato Gestione gare di acquisto Libri di testo Viaggi d’istruzione, visite guidate, attività culturali Tenuta dei registri facile consumo e inventario 7. AREA ARCHIVIO E PROTOCOLLO 8. Addetto: Francesco Fortunato Tenuta archivio annuale e del protocollo 9. AREA ALUNNI 10. Addetto: Francesco Fortunato Iscrizioni, pagamento tasse, costituzione e tenuta dei fascicoli personali Elenchi per fini interni, Registro delle assenze, certificati, registri, pagelle, stampati Comunicazioni ai genitori e corrispondenza con le famiglie Scrutini ed esami, operazioni propedeutiche. 33
INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE L’integrazione degli alunni in situazioni di svantaggio cognitivo, fisico e culturale, realizzata attraverso percorsi individualizzati, in stretta interazione tra famiglia, scuola e territorio. Nel programmare gli interventi specifici, calibrati sulle esigenze e sulle potenzialità degli alunni, la nostra scuola supera la logica emarginante della coppia alunno- insegnante specializzato e si orienta verso esperienze didattiche alternative, che mettono in primo piano il ruolo attivo di tutti gli alunni all’interno della classe. Il tessuto dei rapporti amicali e solidali è la condizione per favorire l’apprendimento cooperativo e il tutoring, strumenti efficaci per lo sviluppo della persona nell’apprendimento, nella comunicazione e nella socializzazione. Nel predisporre la programmazione generale, il Gruppo H d’Istituto intende attivare, in sinergia con tutte le risorse della scuola e gli operatori esterni degli enti locali preposti, una piena inclusione dell’alunno disabile, intesa ad assicurare l’uguaglianza nella diversità. Per gli stranieri la scuola assicura l’inserimento attraverso l’accoglienza l’alfabetizzazione con strumenti didattici flessibili che assicurino il raggiungimento degli standard minimi stabiliti dal Consiglio di classe la collaborazione con le nuove famiglie in un’ottica di scambio interculturale. Con la collaborazione del “Centro Superamento Handicap” si promuoveranno azioni di sensibilizzazione dei docenti e delle famiglie sui problemi dei diversamente abili. La nostra Istituzione scolastica accoglie alunni diversamente abili affetti da patologie diverse medio-gravi e vede coinvolti docenti specializzati, purtroppo, in numero sempre inferiore al fabbisogno e, per questo, si è cercato di annullare i disagi che ne possono derivare attraverso modalità organizzative utili a favorire contesti integrati per consentire a tutti gli alunni di usufruire delle migliori opportunità di crescita e di maturazione personale e sociale. La scuola che si intende realizzare, infatti, è una comunità di stimolo e sostegno per tutti gli allievi ed, in particolare, per i ragazzi con difficoltà. E’ nostra convinzione che l’integrazione non si esaurisca con l'inserimento nelle classi dei soggetti diversamente abili, ma è estremamente importante che l'accoglienza faccia rafforzare il senso di appartenenza e contribuisca alla concreta realizzazione del diritto allo studio costituzionalmente garantito. 34
E', dunque, compito di ciascuna scuola predisporre le condizioni affinché a tutti gli alunni siano offerti i servizi più idonei a partire dall’assistenza di base che costituisce un’attività interconnessa con quella educativa e che deve coinvolgere tutte le risorse umane e, soprattutto, operatori che hanno maturato una consolidata esperienza nel campo delle disabilità e sanno interagire tra loro in modo sistemico per garantire la continuità degli interventi. GRUPPO “H” DI ISTITUTO Garantire le pari opportunità delle persone disabili vuol dire innanzi tutto assicurare e promuovere l’esercizio del diritto all’educazione, all’istruzione ed all’integrazione sociale, migliorare la loro integrazione e ridurre l’effetto disorientamento dei docenti curricolari e specializzati, svolgendo un’opera di Informazione/Formazione e di Consulenza riguardo la tematica dell’handicap. La normativa italiana attraverso gli artt. 12, 13, 14, 15, 16, 17 della legge 104 del 1992, sancisce il diritto all’educazione e all’istruzione nelle istituzioni scolastiche di ogni genere e grado e stabilisce che “l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”. Il profilo dinamico funzionale e il piano educativo individualizzato sono strumenti indispensabili per perseguire tale obiettivo. Negli articoli sopra menzionati vengono, inoltre, indicate delle azioni volte a garantire la piena integrazione, per quel che riguarda la scuola media superiore queste sono: la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con altre attività sul territorio gestite da enti pubblici o privati; la dotazione alle scuole di attrezzature e sussidi didattici; attività di supporto mediante l’assegnazione di docenti specializzati, l’obbligo per gli enti locali di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale. Le modalità di attuazione dell’integrazione prevedono: attivazione di forme sistematiche di orientamento; organizzazione di attività educative e didattiche secondo i criteri di flessibilità, forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti dei vari ordini e gradi scolastici al fine di garantire la continuità educativa. 35
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