Penta gramm - Alla ricerca di un approdo per l'anima - 2016 Numero 1 - Edizioni Rosacroce
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co s mi im co ea tr ee nd ri s de re lm ter on gio do iag de nv ll’a nim e ru a li p g na se poss er m p ibilità emb : com r i, e in alliev alto e am i così ici – in ba lecto sso – r iu il mir m ro acolo ruci sic del anum quot idian o pentagramma – base della coscienza dell’anima pentagramma
2016 numero 1 pentagramma “Rinnovamento” è una parola chiave, in ogni caso dovrebbe esserlo per i Rosacroce. L’uomo spirituale opera ogni giorno al piano potente e gran- dioso di riconciliazione di se stesso con il suo regno interiore. Lo fa con l’aiuto del soffio incommensurabile dell’Eternità che lavora in lui. Se per caso egli si volta per controllare il risultato, è solo per migliorare il suo modo di lavorare. Né il passato né il fatto di avere un obiettivo ben definito sono determinanti. Per la coscienza dell’anima liberata, il pas- sato gnostico è un gioiello, e il futuro una certezza che brilla nel presente. La Rosacroce sintonizza la forza motrice delle sue azioni col battito del cuore del momento – l’eterno presente – e dedica all’Eternità il frutto del suo lavoro. Conta solo il rinnovamento, la volontà di utilizzare in ogni momento la forza dell’origine, a prescindere dall’esperienza, dal soggettivo; perciò, l’ispirazione è necessaria. L’ispirazione è spirituale, ci innalza al di sopra di noi stessi. L’ispirazione è un impulso che diviene realtà quando può convi- vere con un’attitudine personale. Il nuovo Pentagramma è il risultato di un tale impulso. La sua fonte è il campo di forza della Scuola della Rosacroce; la qualità degli allievi determina la forza e il carattere del suo contenuto. Con questo numero del Pentagramma inizia un duplice cambiamento. La rivista sarà ora pubblicata quattro volte l’anno. Allo stesso tempo, stiamo lavorando su una versione digitale compatibile con i tablet, i PC e gli smar- tphone, e sarà presto disponibile. Questo editoriale vuole anche rivolgere un appello a voi tutti: inviateci i vostri contributi, i vostri pensieri ispirati, i vostri articoli e le vostre rifles- sioni. Questo è il nostro indirizzo e-mail: info@rozekruispers.nl. Ci sforzeremo di rispecchiare più che mai il lavoro della nostra Scuola Spirituale nel mondo, affinché, anche in questa forma, siano conosciute le possibilità della nuova anima rinata, e ci auguriamo che il Pentagramma possa far risuonare la vita dei Rosacroce nel mondo intero. Copertina All’orizzonte, nuove spiagge si presentano. Nelle opere di Cindy Patrick si affaccia sempre un elemento stravagante che esprime in modo commovente la ricerca di una coscienza particolare della realtà, che a prima vista potrebbe sembrare alienante. © Cindy Patrick Photography. http://www.cindypatrick.com 1
Sommario 4 La sede dell’anima Jan van Rijckenborgh 8 La salute 14 Quando la parola si sacrifica 16 Di ciò che è indicibile 20 L’impostura 22 L’umanità ingannata Il denaro, gli arconti e gli eoni Ad Broere 28 Un mondo sostenibile è ancora possibile? Frans Spakman 37 Cronaca L’istinto di essere buoni 38 Un processo limitato 44 La Via Regale 46 Il grande Amico di Dio dalle regioni dell’Alto J.P. Wils 60 Il tango delle contraddizioni 64 Cronaca Resistere ci obbliga a lavorare su noi stessi 2
Il pensiero lucido di Jan van Rijckenborgh e il suo grande amore per l’umanità lo condussero a fondare, con Catharose de Petri, una moderna scuola di trasformazione della coscienza: il Lectorium Rosicrucianum. L’idea di partenza era che colmare le lacune concernenti le conoscenze situate sullo sfondo dell’esistenza costituisce un lievito per attenuare la sofferenza del mondo. 4
La sede dell’anima La mattina del Quarto Giorno Cristiano Rosacroce riceve i nuovi abiti d’oro e anche gli ornamenti del Vello d’Oro, prova che il nuovo abito eterico ha influenzato il cuore e che lo sterno manifesta un irradia- mento e un funzionamento nuovi. Quando lo Spirito entrerà nelle sette cavità cerebrali, avverrà la stessa cosa per il cuore, poiché esso è in stretto contatto con la testa. Come la forza dell’anima, tramite il cuore, ha provocato l’apertura del pensiero, ora è l’apporto del nuovo pensiero a far funzionare il cuore in modo nuovo. questo primo stadio della Quando la forza dell’Anima si allea alla A Dall’inizio e fino alle sue ultime Trasfigurazione, il cuore e la forza dello Spirito, qualcosa si apre nel conferenze, J. van Rijckenborgh testa hanno dunque subito più profondo della natura umana, ma è non cessò di porre Le Nozze un evidente cambiamento. I necessario che questa apertura abbia Alchemiche di Cristiano Rosa- candidati così equipaggiati luogo nel senso del vero tirocinio gno- croce (1459) al centro della sono condotti verso una porta che Cri- stico. Mercurio è sempre stato il grande nostra attenzione e ne rivelò i stiano Rosacroce non ha ancora mai visto simbolo dell’iniziazione; la Luna, il sim- numerosi livelli di lettura, come aperta e che dà accesso alla scala regale, bolo dell’Anima; il Sole, il simbolo dello altrettante chiavi nascoste. una scala a chiocciola con 365 gradini. La Spirito; la Croce, il simbolo della materia. porta di questa scala si apre sempre Il cammino del tirocinio è il cammino di davanti al candidato il cui stato d’essere croce del non-io, in totale resa di sé, il può essere definito mercuriano. Nel cammino di croce di Giovanni: «Non io, numero 365 riconosciamo, infatti, il ma l’Altro in me. Egli deve crescere e io numero di Mercurio, un numero che devo diminuire». L’essere umano che evoca una forza e un’attività mercuriane, percorre questo cammino conquista uno stato mercuriano. Mercurio, l’Anima e poi lo Spirito. Se si apre un po’ chiamato a giusto titolo il messaggero all’Anima, riceverà anche lo Spirito. Subi- degli dei, esige – come necessità vitale – sce la prova dei sette pesi. I sette pesi che l’Anima si unisca alle radiazioni dello sono rimessi al loro posto. Nella sua testa, Spirito, affinché, uniti, possano manife- l’Acqua Viva inonda le sette sorgenti di starsi nel corpo fisico e attraverso di esso. coscienza ed egli non può far altro che 5
bere quest’Acqua, quindi vivere e agire modo, gli esseri nati dalla natura prose- Avete certamente letto o sen- con Essa. Immediatamente comincia il guono il loro cammino, dotati di tito dire che la pineale, il processo della Trasfigurazione, è l’inizio un’anima nata dalla natura, finché non braccio più alto del candela- della fase mercuriana, che comporta tre sopraggiunge la fine. bro, viene paragonato a una aspetti: lo Spirito, l’Anima e il corpo. All’inizio del Quarto Giorno appare uno rosa o a un loto a sessanta Sarebbe meglio dire: l’Anima, lo Spirito e stato assolutamente diverso. Prima, non si petali. Comprendete allora il corpo, poiché, in questo processo, trattava di una vera manifestazione di cosa vuole mostrare questo viene prima l’Anima. È la Sposa ad atten- Mercurio. Nell’essere umano nato dalla passaggio. È la descrizione dere lo Sposo. Quando l’Anima, lo Spirito natura, il santuario della testa è un tem- del primo incontro del can- e il corpo si uniscono l’uno all’altro e il pio che il cuore, cioè gli istinti naturali, didato con il Re e la Regina, candidato diviene il vivente simbolo di profanano completamente. Quanto all’in- in presenza di tutti gli aspetti Mercurio, si apre la scala a chiocciola, telligenza, è occupata unicamente a e di tutte le forze della sua l’unico passaggio regale diretto tra la testa risolvere i problemi dell’auto-conserva- coscienza. e il cuore, di cui il chakra del cuore zione e della lotta per l’esistenza. L’Anima ha la sede nel posto diviene la porta aperta. Quando la filosofia ermetica considera che le è stato assegnato per Prima di proseguire, ripetiamo che, nel- l’essere umano nato dalla natura un disposizione divina, cioè nel l’essere ordinario della natura, la uomo-animale, cioè un essere dotato di santuario superiore, vicino al coscienza ha sede nel cuore e nella testa, vita e null’altro, ha pienamente ragione. Re, vicino allo Spirito. Questa il candelabro della coscienza brucia nel Ma nello stato d’essere descritto dal pas- grande vittoria dell’Anima è cuore e nella testa, e che vi è una sorta di saggio analizzato qui, il cuore, con di enorme importanza per il divorzio tra questi due aspetti della l’abbandono totale di ogni desiderio candidato. L’Anima è sottratta coscienza. Non si può parlare di unità, istintivo, ha riscattato la sua colpa fonda- al cuore, affinché le poiché le ragioni e le considerazioni del mentale verso la testa. Il cuore si è aperto cuore sono, in genere, assolutamente sotto l’effetto dei sette raggi del Cuore diverse da quelle della testa. E poiché il centrale del microcosmo. L’anima viene cuore è in collegamento diretto con il corpo astrale, esso esercita un potente rinnovata, una nuova nube astrale si dispiega nel campo di respirazione e lo Il Vello d’Oro dominio sulla testa; per questo si dice: «Quello che il cuore non vuole, non Spirito può toccare il candelabro a sette bracci del santuario della testa. Il sacrifi- è il segno entra nella testa». Dal momento che nell’essere nato dalla natura il fattore cio del sangue ha aperto con la forza il cammino verso l’alto. che lo sterno astrale “cuore”, cioè l’anima naturale, gioca il ruolo principale, la coscienza Ed ecco che si apre una nuova porta; si instaura un equilibrio tra il cuore e la è divenuto cerebrale, alimentata dal fluido astrale testa, tra l’Anima e lo Spirito. Infatti irradiante, che delle sette cavità cerebrali, gioca soltanto quello che si trova nella testa si trova ora il ben noto ruolo intellettuale; di conse- anche nel cuore e quello che si trova nel nuovi valori guenza, i vari centri cerebrali si cuore si trova anche nella testa, il santua- accordano perfettamente allo stato natu- rio superiore. abitano il rale e finiscono per cristallizzarsi, al Allora la Vergine Alchimia mette il candi- punto che ogni cambiamento diviene dato in grado di seguire, con il fuoco del cuore e sono impossibile e l’interessato deve piegarsi serpente, il nuovo cammino verso l’alto. sotto il peso delle malattie, della miseria e Egli sale i gradini sotto la guida di Alchi- ormai attivi della sofferenza. Infatti l’intelligenza, con mia. Arrivano così in cima, «sotto una i principi intellettuali che si dà, non può volta dipinta dove sono ricevuti da ses- nella ragione più discernere nessun’altra via! In tal santa vergini riccamente vestite». 6
radiazioni spirituali dello Spirito settem- Senza dubbio sarebbe bene, per finire, riflettore e di etere luce – plice accedano alle sette cavità cerebrali. gettare ancora un po’ di luce su alcuni eteri mentali e sensoriali visi- Allora l’Anima e lo Spirito assicurano il dettagli dell’insieme per rendere più con- bilmente animati da un controllo dell’intera esistenza e la creto ciò che potrebbe sembrare troppo movimento a spirale. È que- divisione che causava tanto dolore spari- astratto. Per cominciare, ancora una sto che è simboleggiato dalla sce. Anche Cristiano Rosacroce esulta parola sulla scala a chiocciola che porta scala a chiocciola. letteralmente quando dice: «Se, ieri, non alla Sala delle Nozze Regali. È il simbolo Per finire gettiamo un colpo fossi stato amichevolmente avvertito dalla dell’unione tra il chakra del cuore e il d’occhio iniziale sulla Sala Regina, mi sarei certo dimenticato e avrei chakra superiore della pineale. Quando delle Nozze, la parte del cer- paragonato al cielo questo indicibile l’Anima è rinata e i sette bracci del cande- vello che protegge la pineale splendore. Infatti, oltre alla sala labro bruciano in serenità e unità, nel e che è la sede della più alta scintillante d’oro fino e di pietre preziose, corpo, tra la testa e il cuore, si sviluppa rivelazione dello Spirito, a l’abito della Regina era così magnifico e letteralmente un legame di luce eterica condizione che sia unito splendente che ero incapace di sostenerne che non comporta alcun aspetto anato- all’Anima. In questa parte del la vista». mico. Questo legame è costituito di etere cervello che protegge la pineale, si proietta non solo la lipika del microcosmo, ma anche la lipika del mondo dell’Anima vivente. Tenuto conto del fatto che questa possibilità appare nel momento della resurrezione dell’Anima che emana dal Cuore centrale del microco- smo, si comprende come la Regina abbia prodotto un’impressione tanto abba- gliante su Cristiano Rosacroce: «Come le stelle nel cielo, questo supera in sublimità tutto ciò che avevo ritenuto bello finora». In effetti, è così! Senza dimenti- care però che tutto questo in realtà è solo l’inizio! µ 7
La salute Chi è sano non ci bada. Una buona salute, senza richiedere una particolare concentrazione, ci fornisce una naturale libertà di azione. Questo ci dà la possibilità di sfruttare al meglio il nostro tempo. Ma, a forza di prenderci cura di un sacco di cose, ci dimentichiamo… la salute. om’è diversa la situazione per una persona malata! La salute ci C mette le ali e anima la nostra vita; al contrario, quando siamo malati, diventiamo molto limitati. Siamo monopolizzati dal nostro malessere, perché quando certi segnali e sintomi com- paiono, siamo costretti a prestargli attenzione. E se la malattia è grave, non c’è spazio per nient’altro, perché richiede tutte le nostre forze. Dobbiamo chiedere aiuto. Quando un medico è lui stesso amma- lato, di solito è impotente. Non sorprende che i medici e il mondo medico facciano della malattia l’oggetto dei loro studi. La guarigione significa soprattutto sollievo, la liberazione dalla malattia. Si è sempre celebrata come una vittoria perché dà, ai medici e ai pazienti – e forse anche ai farmacisti – la sensazione di aver risolto un enigma. Anche se molti problemi medici sono stati risolti – fatto ovviamente molto positivo – scopriremo che il vero mistero non è perché e come ci si ammala, ma piuttosto cos’è la “salute”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito questa parola in termini di “assenza di malattia”. Recentemente ha però rivisto la definizione, e ora parla di uno stato di completo benes- sere fisico, mentale e sociale. Tuttavia, questa non è ancora la definizione corretta, anche se ciò è perlomeno sorprendente! Tant’è che nella nostra percezione e consapevolezza, salute e malattia sono l’opposto l’una del- l’altra. Non ci sorprende quindi se, fin dall’antichità, esistono due scuole di medicina. In una ci si concentra sulla malattia, sui suoi sintomi e sui modi per combatterla. Nell’altra ci si concentra sulle forze rigeneratrici innate dell’uomo e della natura. Nell’antica Grecia, la scuola che lottava contro la malattia si trovava nella città di Knidos, sulla terraferma; mentre la scuola che si concentrava sull’auto-rigenerazione si trovava sull’isola di Kos; dove il famoso medico Ippocrate era la guida. Quest’ultimo non si considerava un avversario dei combattenti della malattia, ma svelava l’anello mancante tra i rispettivi approcci. 9
Naturalmente, in alcuni casi è necessario temporaneamente, medico e paziente si Allo stesso tempo, la salute combattere la malattia, in modo partico- siedono e si rilassano. Tuttavia, essi non sembra sparire quando regna lare nella sua fase acuta, ma ciò offre solo vedono – o danno per scontato – che la febbre. Essa non è tuttavia un equilibrio temporaneo. Inoltre, è l’uso delle armi abbia causato “danni col- assente, ma agisce in segreto, importante rendersi conto che non fac- laterali”; il problema è semplicemente in modo diverso e non meno ciamo un solo passo verso la salute. Chi si rimosso, e pertanto non è stato risolto. A importante. avvicina alla malattia in termini di lotta va volte è solo molto più tardi che ce ne Siamo così abituati a porre la incontro a una serie di battaglie senza accorgiamo, e spesso il rapporto di causa- salute in contrapposizione fine. Un giorno si ritroverà esausto, per- effetto non è ristabilito. La domanda alla malattia, che alla fine ché la vittoria è impossibile. Ippocrate rimane: dobbiamo abbandonare definiti- sembra persino logico. vedeva la malattia come espressione della vamente ogni lotta, ogni combattimento? Chiedete a chi ha una forte vita così come la conosciamo, come Certamente no, dobbiamo innanzitutto influenza da diversi giorni a siamo costretti a subirla. La malattia è proteggere l’organismo dai danni perma- cosa aspira di più! Chi dedica l’altro polo della salute, che è necessario nenti e dagli eccessi – nello stesso modo tempo allo studio della correggere, ciò sembra ovvio, ma in in cui nel nostro giardino proteggiamo malattia e della salute, in modo diverso. piante vulnerabili contro le forti gelate modo imparziale, scopre che Dobbiamo allora accettare passivamente senza farne piante da serra. Allora: com- la malattia è uno strumento tutto ciò che ci capita? E attendere battere, se necessario, e favorire la salute di vitalità e salute. È sempre pazientemente il concretizzarsi di dov’è possibile. Come la primavera è un effetto di quella forza un’eventuale guarigione, aspettando fino celata in pieno inverno, così il fiore deli- dinamica e misteriosa che ci a che, in modo naturale, si possa “stare cato rimane al riparo nel suo germoglio spinge a un equilibrio supe- meglio”? fintanto che gela. Aspetta con pazienza, riore, verso la vera armonia. È questo ragionamento disperato che come la farfalla nel suo bozzolo, fino a Chi può riconoscere questo pone l’uomo sulla via della lotta. E che il suo tempo non sia giunto. Ma è nella propria situazione di quando la situazione sembra migliorare, giusto attendere... o è preferibile agire vita reagirà in modo diverso e un equilibrio è ristabilito con maggior efficacia? nell’affrontare la malattia. 10
Lui o lei comprenderà naturalmente che chi è malato non soffre solamente, ma anche – cosa molto più importante – che è accompagnato. L’arte della guarigione, dell’autoguarigione, non significa arren- dersi alla sofferenza, accettare passivamente, ma nel lasciarsi guidare. Il “lasciarsi gui- dare” appare come un atteggiamento consapevole e dunque attivo. La guarigione, nel senso di un processo che porta alla vera armonia, non può essere associata alla passività. Stagnazione signi- fica regressione, e la passività è legata alla resistenza. Collaborare è sempre un’atti- vità, un’azione intelligente che si svolge nella calma. Andare nel senso di tale pro- cesso esige di lasciare la presa, BURNING MAN-FESTIVAL (FESTIVAL DELL’UOMO TRA LE FIAMME) l’abbandono del vecchio e la rinuncia di Queste foto riguardano una serie di sculture laser di HYBYCOZO che sono state ciò che si è ricevuto geneticamente. Que- esposte al Festival Dell’Uomo tra le Fiamme, nel deserto Black Rock del Nevada sto richiede una chiara comprensione dei (USA). HYBYCOZO (per iperspazio bypass centro abitato) è un progetto che opera processi vitali e delle logiche alla base dei all’intersezione tra scienza, tecnologia e cultura. Queste sculture sono ispirate dal fenomeni, l’accettazione delle ragioni libro Hitchhikers Guide to Galaxy (Guida per gli autostoppisti della Galassia) e d’essere della malattia, la quale vuole riflettono la passione di portare l’arte dell’installazione a un livello superiore per la condurci da qualche parte. Chi si ammala sua concezione, tecnologia e geometria. © https://www.kickstarter.com/projects/hybycozo/hybycozo-the-hyperspace-bypass- spesso è tormentato dall’interrogativo: construction-zone «Perché? Perché sta succedendo proprio a 11
«Colui che guarisce ha ragione». un’intellettualità corrotta. Corrotta e avvelenata dal- «Il corpo non mente mai». l’isolamento, dal desiderio di essere autosufficiente, di es- Dixit Paracelso sere in grado di compren- dere tutto senza l’aiuto dello Spirito. Che cosa si nasconde dietro me? Che cosa ho fatto di male, avrei cui è indotto sempre più a seguire le questa pretesa? Non può che potuto agire diversamente?» Le risposte a linee guida e i protocolli stabiliti. Non è essere la paura. La paura di queste domande si perdono nella molti- forse il colmo dell’ironia: a causa dell’ac- perdere tutto, la paura di es- tudine dei fattori generatisi nel nostro cumulo di conoscenze, non può più sere dipendenti, di non avere passato. La ragione della malattia ci mette pensare liberamente, è sottomesso alle più il controllo. È la nostra direttamente di fronte a una possibilità, regole! Un altro aspetto sorprendente è mancanza di vera conoscenza ci apre un cammino, il cammino della che le malattie acute, le malattie dette che ci spinge continuamente vita. Su questo cammino la pazienza è “calde” sono in gran parte sotto nella direzione sbagliata. Il uno strumento importante. Le persone controllo, mentre le malattie croniche, primo e più importante attive spesso confondono la pazienza con dette “fredde”, sono in forte aumento. passo sul cammino è ricono- la passività. Ma per essere veramente In questo momento, in Olanda, si stima scere questo stato pietoso. pazienti, quando moriamo dalla voglia di ci siano più di cinque milioni di malati Non sappiamo nulla, siamo agire, abbiamo bisogno, oltre che di cronici tra gli anziani oltre i 75 anni, disperatamente persi, siamo comprensione, di forza e di perseveranza. l’80% dei quali soffre almeno di una di fondamentalmente ammalati. Allo stesso modo, la vera guarigione non queste malattie. Pertanto, non sorprende Medici famosi come Ippo- può essere associata alla passività, non che solo poche persone muoiano natural- crate e Paracelso hanno sem- può neanche essere una semplice lotta. mente di vecchiaia. pre sostenuto che la vera Spesso si dice che la nostra salute è la Finché continueremo a vedere la malat- guarigione è possibile solo se nostra principale preoccupazione, ed è tia come l’opposto della salute e ad agire accettiamo la nostra condi- giusto così, ma quando ci troviamo di di conseguenza, fino a quando la repri- zione di ammalati. fronte alla malattia, cadiamo nel panico e meremo e la combatteremo, le malattie Accettarlo positivamente ri- ricorriamo alle armi. In effetti, la medi- croniche, vale a dire “permanenti”, vela un atteggiamento attivo cina occidentale moderna conferma aumenteranno. e intelligente. E così, colmi di questi timori. Inoltre, essa ha adottato il È molto diverso quando percepiamo sa- desiderio, “alziamo lo principio del pieno controllo della vostra lute e malattia come due espressioni di sguardo verso la montagna”, salute. L’idea alla base di questo approccio un’unica forza vitale superiore, di verso il regno dello Spirito è che un giorno tutto sarà risolto, tutto un’unica forza luminosa che vuole illu- vivificante, da dove proviene sarà scoperto, e l’uomo, come un Dio, minare il nostro cammino di vita. Finché la nostra salvezza. deciderà della vita e della morte. Tuttavia, ignoreremo e rifiuteremo le sue indica- Quando l’allievo è in questo vediamo le contraddizioni che derivano zioni, questa forza genererà nuovi indizi, stato d’animo, orientato da questo approccio accumularsi sempre nuove esperienze, nuove forme di malat- verso lo Spirito, allora il di più. L’attuale crescita delle conoscenze tia scaturite dal suo inesauribile arsenale, Maestro appare. L’allievo è mediche è così veloce che il costo delle a testimonianza che la Luce è eterna, e nella fase di realizzazione applicazioni pratiche rischia di divenire che lo Spirito non ci abbandona mai. della padronanza di sé. Tale è insostenibile. Rimanere aggiornati su Comprendiamo anche che l’idea di dutti- il significato delle parole di tutto è diventato impossibile per un lità della vita, di una vita modificabile a Paracelso che conosciamo medico generico. Questo è il motivo per piacere, è il risultato dell’orgoglio di bene: «Nessuno può essere 12
schiavo di qualcun altro se è padrone di rinnovato che i suoi rimedi, i suoi mezzi La salute, come abbiamo se stesso». Come abbiamo detto, il leg- terapeutici acquisiscono e manifestano visto, è un concetto sottile, gendario Ippocrate aveva cognizione potenza ed efficacia. insondabile, e rappresenta, dell’anello mancante nell’approccio abi- Esorta poi i suoi seguaci ad applicare la con la malattia, un’espres- tuale alla salute. Sapeva che solo lo Spirito medicina celeste con maggior riguardo e sione della vita stessa. Non è porta alla vera salute. Come il calore della amore della medicina corruttibile. Dai certo un privilegio riservato febbre aiuta la guarigione di molte malat- suoi scritti è evidente che Paracelso era ai giovani. Anche il morente tie acute, il fuoco dello Spirito è un far- un uomo estremamente pratico e con- può partecipare o benefi- maco di prim’ordine. La tradizione vuole creto. «Chi guarisce ha ragione», era uno ciare del processo di guari- che Ippocrate abbia liberato una città dei suoi adagi preferiti; ma anche: «Il gione, e “salvare” la sua vita, dalla peste distribuendo bracieri in cui i corpo non mente mai». Per quanto ri- non quella del corpo, ma morti e le loro proprietà furono bruciati. guarda quest’ultimo adagio, molti pensa- quella dell’anima immortale. Aveva anche scoperto che le persone che tori hanno in seguito riconosciuto che il Morire è inestricabilmente lavoravano vicino al fuoco delle fonderie sintomo, segno funzionale della malattia, legato alla nostra esistenza erano state risparmiate dalla peste. I è un puro riflesso logico di ciò che ci temporale, ma nella nostra grandi in spirito hanno generalmente “affligge”, letteralmente quello di cui ab- interiorità immortale, la parlato ai loro allievi in parabole. Essi co- biamo bisogno; non nel nostro corpo, ma morte non ha posto, perché noscevano la grande legge di coesione bensì nella nostra coscienza. nella vita dell’anima-spirito sulla quale tutto riposa. L’anima sensibile Intuitivamente diciamo: «Non sto bene». noi abbandoniamo tutto, na- e risvegliata dell’allievo riceveva così il L’uomo orientato sulla natura terrena turalmente e completa- fluido della verità, ed era stimolato a cerca di ritrovare la naturalezza familiare, mente, così com’è naturale esplorare in profondità e a cercare la mas- cerca la “restaurazione”... del vecchio il respirare. Per custodire sima autorità, il potere dello Spirito, che stato. L’uomo orientato sullo Spirito sa questo pensiero nei nostri porta tutto a manifestazione, che nutre, che il sintomo esiste per aiutarlo a trovare cuori, ecco, per terminare, riscalda e guarisce. Quest’anima risve- un ordine superiore, l’armonia con lo come il Maestro Eckhart ha gliata è chiamata da Karl von Eckartshau- Spirito, e che deve abbandonare il vec- formulato l’idea dell’abban- sen “l’uomo interiore”, un uomo sempre chio ordine. Poco importa se questa tappa dono: «A nome della verità giovane, nobile, l’archetipo del sé e il sarà la prima o l’ultima sulla via dell’ar- eterna di Dio, dichiaro che modello dell’uomo esteriore. È impossi- monia divina. La salute terrestre coadiu- Dio è obbligato a sfogare bile parlare in maniera diretta della Forza vata dal suo assistente, la malattia, ha un tutta la sua potenza su dello Spirito, del suo fuoco salvifico e unico obiettivo: la riunione perfetta del chiunque si arrenda all’ul- unificante. Ecco perché vediamo intere corpo e dell’anima con lo Spirito. Questa timo baluardo». µ biblioteche piene di libri sulla guarigione è la guarigione definitiva, salutare. per mezzo delle forze della natura ter- Tutto il resto costituisce la grande scuola rena, ma molto pochi sulla guarigione delle esperienze in cui l’equilibrio inte- per mezzo della natura superiore. riore è mantenuto debole per evitare una Paracelso disse che la medicina della vera cristallizzazione sempre minacciosa. Noi vita si basa su di una nuova nascita. Que- non siamo mai “a posto”, non c’è pace sta medicina libera l’uomo dal ciclo delle duratura. Se non riflettiamo sul significato nascite e delle morti. La natura terrestre profondo della salute e della malattia, non è adatta a questa medicina e non ne guarire non rappresenta che una sensa- ha mai fatto oggetto di applicazione. Pa- zione di sollievo, sempre temporanea. Nel racelso concluse, quindi, che la medicina caso contrario, la malattia è un grido, un celeste non ha spazio sulla terra in cui appello, anche se il suo reale contenuto crescere e prosperare. È solo in un corpo può essere solo percepito. 13
Quando la parola si sacrifica In fondo alle grotte non c’è “campo”. Sulla Terra esistono ancora alcuni mano dell’uomo, e immer- luoghi che non sono bersagliati dai satelliti e dove il silenzio regna gerci nella sua armonia. Possiamo rinnovare tale espe- sovrano come nei secoli passati. Altrove, l’uomo è sottomesso alle rienza più volte al giorno e radiazioni che lui stesso ha creato. Non è strano che il silenzio sia restaurare, così, continua- divenuto così raro? mente l’armonia, eventual- mente turbata dai dissensi dei rapporti terreni».(1) oiché ciò che è raro diventa rimanere in mezzo al frastuono del Ecco una verità senza tempo P prezioso, così anche il silen- zio a poco a poco è diventato oggetto di bramosia. Ovun- que sono proposti dei ritiri dove le circostanze esteriori devono con- tribuire al così desiderato silenzio interiore. Vale a dire, alla possibilità di campo di battaglia del mondo, sforzan- doci di conquistare, anche nelle condizioni più difficili, i mezzi necessari allo sviluppo animico, mediante servizi altruistici e, contemporaneamente, di costruire all’interno di noi stessi un san- tuario, saturo di quella musica silenziosa formulata un secolo fa: la ne- cessità di costruire nel più profondo di noi stessi un santuario abilitato a ricevere qualcosa di superiore. Quando si è veramente silen- ziosi si è immensamente ric- tornare in se stessi per raggiungere il che risuona sempre nell’anima servizie- chi. Il silenzio è la porta che proprio vero sé e a fare spazio per il vole come una fonte di elevazione, e che conduce a una dimensione divino in noi. ci mantiene sempre al di sopra delle superiore. Questo è il mi- Max Heindel lo esprime in modo vicissitudini dell’esistenza terrena». stero del silenzio, del silenzio poetico: «Il silenzio è uno dei maggiori Max Heindel prosegue: «Avendo questa sacro, del silenzio creatore. fattori per l’accrescimento dell’anima. “chiesa vivente in noi” ed essendo diven- Possiamo e dobbiamo almeno coltivare la tati perciò dei “templi viventi”, possiamo, L’Ogdoade e l’Enneade virtù del silenzio in noi stessi, altrimenti in qualsiasi momento, volgere la nostra Che il silenzio sia di un il nostro progresso animico sarà ben attenzione, se non è legittimamente ri- ordine superiore possiamo scarso. [...] Non ci rimane dunque che un chiesta dagli affari temporali, verso tale leggerlo nei testi di Nag solo metodo sicuro di condotta, quello di dimora spirituale non costruita dalla Hammadi che trattano 14
dell’Ogdoade e dell’Enneade. Vi troviamo della parola raggiunge quindi il suo cul- Un’offerta di parole degli inni cantati in silenzio, mine nella preghiera silenziosa. interiormente, in onore dell’Unico. Nell’Ogdoade e nell’Enneade, l’esercizio si esige il fiorire Nell’opuscolo del simposio La Saggezza compie davanti ai nostri occhi, ma noi dell’anima e dello di Ermete,(2) Jean-Pierre Mahé, nel suo non possiamo farcela al primo colpo, spirito, lo sforzo contributo L’inno ermetico: una preparazione dobbiamo passare attraverso diversi tenta- orientato di tutte le al silenzio, si chiede quale fosse stata la tivi infruttuosi prima di poter “cantare un facoltà spirituali funzione di tali inni. Evoca “l’offerta inno in silenzio”. Più avanti, Mahé dice delle parole”: ancora: «È raggiungere uno stato in cui si «Un’offerta di parole esige il fiorire del- constata la propria impotenza a esprimere l’anima e dello spirito, lo sforzo orientato l’inesprimibile grandezza di Dio, accon- di tutte le facoltà spirituali che si precipi- sentendo nello stesso tempo a donare se tano verso la trascendenza divina. stessi nel silenzio. Esso non è una Durante questo sforzo, lo spirito viene a semplice assenza di rumore, ma una pre- tal punto unito alle parole della preghiera ghiera; non è né un vuoto né una perdita che il suo trasporto costituisce l’essenza di coscienza, ma una concentrazione del dell’offerta: “Ti ringraziamo, con tutta la pensiero fondata su una sensazione molto nostra anima e con tutto il nostro cuore intensa dell’essere, un’immersione nel- rivolti verso di Te”. Ogni tentativo di l’invisibile». lodare la divina trascendenza urta contro l’impossibilità di tradurla in parole. È dif- Chi sacrifica le parole e si esercita al vero ficile farsi un’immagine di Dio, e anche silenzio diventa immensamente ricco. µ se qualcuno dovesse riuscirvi, non sarà mai in grado di descriverla». Note Ecco perché la parola si sacrifica per invo- 1. Max Heindel, Spigolature di un mistico, Edizioni del Cigno, 1995 care «l’inesprimibile, l’indicibile che solo 2. Opusculo del simposio La saggezza il silenzio può nominare». Il sacrificio di Ermete 15
Di ciò che è indicibile 16
È impossibile dare un’idea della realtà eterna del Regno immutabile. Nel mondo dialettico non esiste forma, suono, colore, sentimento, né alcuna idea che sia a essa comparabile. La verità eterna non può mai essere perfettamente espressa; è impossibile trasmetterla da bocca a orecchio; né alcuna penna saprebbe farne la descrizione. È assolutamente impossibile, anche per gli iniziati più sublimi.(1) ben rifletterci, il cercatore di verità si trova dinnanzi ad A alcune domande urgenti: siamo destinati a non dire nulla sulla verità eterna, oppure dobbiamo, seppure in maniera maldestra, seguitare a parlarne? In altre parole, per condivi- dere ciò che ci tocca nel profondo di noi stessi è meglio serbare il silenzio o parlarne? Parlare e tacere sono legati da una relazione complessa e paradossale. Un silenzio espressivo tra due persone può essere artefice di una completa intesa, mentre le parole talvolta creano confusione. Paradossalmente, la lingua sacra e quella profana abbondano di poemi lirici dedicati al silenzio. E numerosi testi appartenenti alle più svariate tradizioni elogiano l’arte di tacere spiegando, con fiumi di parole, quanto queste siano inutili. Nelle culture antiche, così come oggi, siamo sommersi da un eccesso di parole. Sacre o profane, esse sono comunque sempre delle parole, senza le quali sembrerebbe che non si possa esistere. Tutta l’acqua del mare in un piccolo buco Di solito, gli uomini che hanno incontrato la Luce hanno anche un biso- gno irresistibile di comunicare la propria esperienza. Alcuni ne parlano con cautela, cercando le parole più adatte; altri utilizzano espressioni magniloquenti, estatiche, come se fossero in comunione diretta con la divinità stessa. Comunque sia, i cercatori di verità non possono fare a meno di parlarne e scriverne. «ll messaggero cerca di donare al mondo l’intero oceano in una bottiglia». Con questa espressione, Inayat Khan esprime l’effettiva impossibilità del compito che i cercatori attribuiscono a se stessi. 17
Così come capitò al celebre Padre della Petri scrive: «Dovete però comprendere una lingua originale, fatta di Chiesa, Sant’Agostino, che fu ammonito che il Verbo dimenticato si eleva al di silenzio e senza parole? Una da un bambino: «Mentre meditava sul sopra del metodo, al di sopra della Sacra lingua che riecheggia prima mistero della Trinità lungo la riva del Scrittura, al di sopra della concezione e dopo, sopra e sotto, all’in- mare, Agostino incontrò un bambino che, filosofica. Il Verbo dimenticato è uno stato terno e al di là delle parole? E munito di un cucchiaio (o di una conchi- d’essere».(2) Ciò significa che siamo cie- come possiamo imparare a glia), gli disse di voler trasferire tutta chi, incapaci di comprendere ciò che è parlare questa lingua? E se l’acqua del mare in un piccolo buco sca- scritto: «Leggi, ma ciò che tu leggi non invece la conoscessimo già? vato nella sabbia della spiaggia. Il santo esiste».(3) E se ci trovassimo più di quanto Se l’avessimo soltanto rispose stupito che l’impresa era irrealiz- è scritto? Quali sono le condizioni per cui dimenticata? Potrebbe essere zabile. Il bambino, che si rivelò essere un le parole diventano chiavi ed è quindi la parola dimenticata che, angelo (o secondo un’altra versione, lo smentita l’affermazione secondo la quale secondo Jan Van stesso Gesù bambino), prima di sparire discutere di ciò che È sia sempre inade- Rijckenborgh, è uno stato rispose: forse è più facile per me fare guato e pretestuoso, come afferma d’essere? Dovremmo forse questo, che per te sviscerare, con la tua l’Ecclesiaste? A questo punto può venirci semplicemente ricordare la sola ragione, le profondità del mistero in aiuto una poetessa, Emiliy Dickinson, lingua che potrebbe essere la della Trinità». che con spirito realista afferma: «Per ogni nostra vera madre lingua, la Tutti quelli che si sforzano di parlare idea trovai le parole, sempre le trovai, lingua parlata nella patria dell’essenza delle cose, si confrontano tranne Una». Avrà forse incontrato originale? Meister Eckhart, con la scarsità di parole, utilizzano quindi l’unico pensiero per il quale la sua lingua che voleva mantenere il espressioni inadatte, e più parole utiliz- non possedeva parole, ma del quale aveva silenzio a proposito di Dio, zano, meno queste parlano! già una conoscenza interiore, per così ha prodotto sull’argomento Forse bussano invano alla porta dell’indi- dire, ante litteram? È possibile un innumerevoli scritti! E Lao cibile? Possiamo sperare di ottenere un pensiero senza parole? Si può pensare Tze dedica ben ottantuno giorno una risposta alle nostre domande indipendentemente dal linguaggio? Inol- capitoli a Tao, anche se nel esistenziali? E, per citare un’immagine tre, può lo spirito esprimersi attraverso la primo afferma che non può evocativa, c’è ancora spazio per l’Altro, lettera morta? Non intesa letteralmente, essere espresso a parole! Il nella locanda del linguaggio? E se la lin- ma vista come la suggestione intuitiva di poeta Rilke scrive: «Credo in gua sacra, considerata il lievito delle cose una percezione, di un’esperienza, di una tutto ciò che non è stato essenziali, ne fosse intrisa al punto che reminiscenza del divino? Sarebbe quindi ancora detto finora». sia sempre possibile assaporare “Quello”, possibile utilizzare il linguaggio per Pertanto, in apparente con- quando serve, negli spazi bianchi tra le andare oltre le parole? O forse esiste, per traddizione, l’umanità di righe? A questo proposito, Catharose de esprimere l’indicibile, un’altra lingua, ogni tempo ha utilizzato 18
pienamente il proprio linguaggio per silenziosa o con una profusione di parole, della pienezza, quelle del fare avvicinarsi al sacro, per dargli un nome. E ci porrà sempre sul filo del rasoio. E in e del non fare. È lì che ciò ha fatto ciò in modo coraggioso e imper- ogni modo, si tratterà sempre di ponti, di che è diviso si riunifica e turbabile, seguendo sempre il proprio pietre di guado, di bussole e di indicatori. irradia pienamente. Perché desiderio più profondo, alla ricerca della In fin dei conti saremo sempre obbligati a non può essere altrimenti. vera Parola di Dio. L’uomo non può fare respingere la scala fatta di parole su cui Infatti, Dio non tace mai, di meglio per cercare di esprimere ciò abbiamo cercato il nostro cammino verso Egli parla sempre. µ che gli è più vicino dei piedi e delle l’alto, al fine di ritornare allo stato che mani, ma che non è di questo mondo. precedette la creazione, verso il senza parole e il senza nome. Le parole e i La scala colori si fondono per riunirsi nella luce Per quanto sia tenue la separazione tra bianca invisibile. una lingua morta e una viva, e anche se «La verità eterna non può mai esprimersi Lo perdiamo e Lo distruggiamo volendo perfettamente a parole. Non può essere nello stesso tempo esprimerLo a parole, trasmessa da bocca a orecchio. Nessuna non possiamo – a differenza di come la penna può descriverla. È assolutamente pensa Wittgenstein – tacere riguardo a impossibile, anche per gli iniziati più Ciò di cui non si può parlare. sublimi. C’è un’unica possibilità per L’uomo tende sempre ad attribuire signi- l’uomo di trovare da sé la risposta ai pro- ficati, traducendo ed esponendo pri dilemmi esistenziali, opprimenti e l’indicibile per mezzo della sua lingua, urgenti; e si trova nel santuario del suo alla stregua della luce bianca invisibile cuore, nelle profondità interiori del con- che si divide e si rifrange in colori visibili tatto con il divino, nel momento in cui attraverso un prisma. Se tutto va bene, le l’illusione del proprio essere si parole diventano ponti o pietre di guado, annienta».(1) con le quali degli esseri temporanei e Dopo tutti i tentativi pretenziosi e vani di transitori possono collegarsi all’eternità, dirLo, impariamo progressivamente o senza timore di perdersi o affondare. istantaneamente che la nostra volontà di Notes: Senza questi strumenti rischiamo di parlare deve svanire per lasciare posto alla 1. Catharose de Petri, smarrirci per strada, se ci mettiamo sul Sua volontà. Ed è lì – al di là dell’io spo- La Parola Vivente, cap. 34. sentiero della via spirituale in silenzio, destato – che la Parola di Dio è 2. J. van Rijckenborgh - C. de Petri, senza parole, senza indicazioni né pronunciata in tutte le lingue, quelle del La Fraternità di Shamballa, cap. 2. bussola. Parlare in maniera quasi tacere e del parlare, quelle del vuoto e 3. Martinus Nijhof, Awater, 1934. 19
L’impostura IN CHE MODO L’ORO, IL DENARO E I BENI ESSENZIALI SI TRASFORMANO IN NEMICI DELL’UOMO INVECE DI PROCURARGLI VANTAGGIO 20
Due conferenze tenute nel 2014, a Bruges (Belgio) e a Groningue (Olanda), nel contesto di un simposio organizzato dalla Fondazione Rosacroce, dal titolo «Come potrebbe ancora essere plausibile l’esistenza di una terra “santa” libera da una progressiva degradazione?» I relatori hanno aperto un dibattito su questioni quali «Come potremmo cambiare coscientemente il nostro comportamento per vivere rendendo il nostro pianeta perennemente sano e “santo”?» «In che modo il fatto di affidarsi al sé più profondo s’accorda a quello di affidarsi a un ordine cosmico immutabile?» 21
LA TRAPPOLA IL DENARO, GLI ARCONTI E GLI EONI Non esiste miglior esempio del nostro sistema monetario e dell’economia attuale per illustrare la profonda visione degli antichi gnostici sulla mutua connessione del mondo, delle energie e dei vari poteri. In diversi incontri organizzati dalla Fondazione Rosacroce, Ad Broere e Frans Spakman hanno messo in luce queste relazioni fondamentali. Ad Broere 22
L’umanità ingannata L L’attuale sistema monetario è strutturato moneta sonante sottratta direttamente al finanze dell’Europa del XVIII in modo da fornire beneficio soltanto ad popolo. e XIX secolo, di affermare alcuni. Per la maggior parte delle persone che «nessuna guerra viene è più che altro un enorme ostacolo alla L’elite dei banchieri condotta senza la volontà e realizzazione di una degna esistenza. Inizialmente alcune famiglie di banchieri l’interesse dei miei figli». Appare dunque logico chiedersi perché entrarono in possesso di patrimoni stra- Da questa prima generazione esista un sistema monetario che opera a ordinari. Il modo in cui questi se li è uscita l’elite dei banchieri, detrimento dell’essere umano, piuttosto procurassero non interessava i poteri in molti dei quali, tra essi, che a vantaggio del bene di tutti. La carica. E nemmeno il fatto che i fondi ottennero persino un titolo risposta a questa domanda va ricercata in presi a prestito non fossero che parzial- di nobiltà. Ancora oggi l’in- primo luogo nello studio del periodo in mente coperti da un corrispettivo d’oro e fluenza di questa casta di cui si è sviluppato il sistema monetario d’argento; era nato il sistema bancario a banchieri continua a farsi che conosciamo: occorre risalire al XVII e riserva frazionaria e il suo principale fon- sentire, benché invisibilmente, XVIII secolo, all’epoca in cui i re e la datore, Mayer Amschel Bauer, che mutò operando da dietro le quinte. nobiltà chiedevano in prestito denaro ai più tardi il proprio nome in Rothschild, E questo a dispetto di tutti i banchieri, per finanziare catastrofiche fece questa dichiarazione, ancora fraintesa tentativi di riforma e di guerre e il loro spesso stravagante stile di ai nostri giorni: «Datemi il controllo sulla nazionalizzazione delle ban- vita. Per questi prestiti veniva quasi sem- moneta di una nazione, ed io non mi che centrali.* pre stabilito un elevato tasso d’interesse e preoccuperò di quelli che fanno le sue il popolo veniva utilizzato come garanzia leggi». Dal momento che il re e la nobiltà Un tesoro dentro una giara verso i creditori, che sarebbero stati non erano in grado di rimborsare la Come può un numero relati- pagati attraverso imposte al cui montagna di debiti in continua crescita, vamente esiguo di individui, pagamento questi sarebbe stato obbligato. l’entità degli interessi non fece che attraverso il denaro, eserci- Banchieri ed esattori delle imposte erano aumentare, e ciò li costrinse sempre più a tare una simile influenza su spesso una stessa persona; i prìncipi e la dipendere dai banchieri che, dietro le quasi tutta l’umanità? Per loro cerchia potevano quindi disporre di quinte, acquisirono un’influenza rispondere a questa domanda mezzi considerevoli senza preoccuparsi crescente sugli affari pubblici. Questo risaliamo ancora una volta della necessaria raccolta di fondi, e i ban- sovrabbondare di potere e d’influenza nel tempo e torniamo al IV chieri che facevano il “lavoro sporco” permise alla madre dei cinque Rothschild, secolo dopo Cristo, epoca in venivano generosamente ricompensati in la cui casata controllava interamente le cui la Chiesa cattolica 23
romana stabilì definitivamente il proprio djinn, uno spirito malvagio. Ero da solo, potere temporale. I dissidenti furono per- quando ho rotto la giara; avrei voluto che seguitati e assassinati, gli scritti e i i miei amici fossero lì. Dopo averla spac- vangeli, che non rientravano nel canone cata, ho trovato al suo interno dei libri su stabilito dalla Chiesa di Roma, soppressi e cui erano incisi dei testi. Ho deciso allora proibiti. Fu allora che il dogma, secondo di cercare i miei amici per raccontare la il quale il contatto tra l’uomo e Dio non cosa. Eravamo in sette e abbiamo capito si può ottenere se non attraverso l’inter- subito che quei testi avevano qualcosa a mediazione della Chiesa cattolica romana che vedere con i cristiani. Ci siamo detti e del suo clero, venne profondamente che per noi erano cose di nessun inciso negli spiriti. Noi saremmo, proba- interesse e che semplicemente non ave- bilmente, ancora fermi a quel punto – vano alcun valore. Allora abbiamo portato ignoranti dell’esistenza di manoscritti che i libri alla guida spirituale del nostro vil- informano l’essere umano della possibi- laggio che ci ha detto che non potevamo lità che porta in se stesso di essere del farci molto con quelli. Per noi si trattava tutto libero e indipendente da ogni auto- soltanto di anticaglie. Li ho portati poi a rità, e della potenza che ciò gli conferisce – casa mia; alcuni libri sono stati bruciati, se nel 1945, a Nag Hammadi (Egitto), un mentre alcuni altri ho tentato di venderli». agricoltore intento a scavare in un vecchio cimitero non fosse inciampato su Gli arconti un’enorme giara di ceramica. Questo La crescente notorietà di questi scritti nel contadino, che si chiamava Mohammed, mondo occidentale, suscitò anche un nel 1975 narrò la sua storia a Gilles Qui- certo scalpore tra gli scienziati, in seguito spel, allora professore all’Università di al riconoscimento della loro antichità e Utrecht: «Ho ritrovato quella giara sul del loro far parte di testi perduti nei Monte Hamra Dun nel dicembre del primi secoli dell’era cristiana. Una tradu- 1945, verso le sei del mattino, mentre zione integrale dei cinquantadue testi stavo cominciando a lavorare. Quando apparve in inglese nel 1977, seguita nel l’ho trovata, ho avuto la sensazione che ci 1988 da un’edizione migliorata, nota con fosse qualcosa al suo interno. L’ho osser- il nome di “Biblioteca di Nag Hammadi” vata a lungo e, visto che quel mattino su Internet. Nella maggior parte di questi faceva freddo, ho deciso di lasciarla lì e di scritti si parla di arconti. Il termine tornare più tardi a prenderla, per vedere ‘arconti’ viene dal greco archontòi, che cosa contenesse. Infatti sono tornato il significa dominatori. Gli arconti vogliono giorno stesso e l’ho rotta. All’inizio avevo mantenere l’umanità in condizione di un po’ di paura per quello che avrei schiavitù. Possiamo ritrovare questo tema potuto trovarvi dentro – poteva esservi un tra l’altro nel Vangelo di Filippo e nel Libro 24
Gli arconti sottrassero il nome a ciò che è bene per attribuirlo a ciò che non è bene 25
segreto di Giovanni, due testi che fanno parte alcuna verità, né conosciuto il Dio di L’oro e il denaro sono le di quelli ritrovati a Nag Hammadi. Verità. È così che la creazione intera armi che vengono utilizzate a Ed eccone due estratti: venne tenuta in schiavitù, dalla tal fine contro di lui. Mam- «Gli arconti vollero ingannare l’uomo, fondazione del mondo fino ad ora». mona (la malefica potenza quando videro che egli ha la stessa ori- [tratto dal Libro segreto di Giovanni, trad. da edizione del denaro) ha radicalmente gine di ciò che è veramente buono. Essi francese] invertito, nello spirito danno il nome di bene a ciò che ha qua- umano, la comprensione di lità di male per ingannare l’uomo e Appare dai precedenti testi che gli arconti ciò che ha veramente valore. legarlo al male. Dopo di ciò, se egli prefe- mantengono l’umanità prigioniera per- Ogni persona crede che il risce il male, gli arconti ridanno il nome ché l’uomo «ha la stessa origine di ciò denaro sia il punto di par- di male a ciò che essi avevano fatto appa- che è veramente buono». Si fa tenza e non il valore in sé dei rire come bene. Essi fanno ciò per riferimento, qui, al «Sé irradiante, nasco- beni e dei servizi che produ- esercitare la loro influenza sull’uomo sto nel cuore, più piccolo di un grano di cono per se stessi gli esseri libero e fare di lui un loro schiavo, per riso, o di un granello di senape», come umani. Dal momento che il sempre. Gli arconti sono queste forze che viene descritto nelle Chandogya Upani- denaro occupa un posizione lottano contro l’uomo, perché non shad. Gli arconti vogliono impedire che centrale e che il suo possesso vogliono che egli sia salvato, in modo da l’uomo si riunisca al Sé nascosto nella viene considerato come prio- poterlo dominare». cavità del cuore, perché questo Sé è Brah- ritario, troppo pochi si do- [tratto dall’edizione francese L’Évangile de Philippe man. In un altro testo, La verità sugli arconti, mandano perché si esiga un (v. 10a e 10b) – Éd. Alétheia] ritrovato sempre a Nag Hammadi, il capo interesse sui prestiti. L’inte- degli arconti, accecato dal potere e dal- resse (l’usura) viene conte- «Allora i demoni cambiarono aspetto l’ignoranza, afferma: «Io sono Dio e stato da tutte le grandi apparendo come i mariti delle donne. Essi nessun’altro è Dio tranne me». Un’entità religioni, e non senza ra- riempirono le donne con lo spirito del- di tal genere, che si interpone tra l’uomo gione, perché a lungo ter- l’oscurità e malvagità, che era stato e Dio pretendendo di essere lei stessa Dio, mine impoverisce la maggior incorporato in essi stessi. Essi hanno por- escludendo ogni altro Dio, non può man- parte della popolazione a tato qui l’oro e l’argento, il denaro e le tenere il proprio potere che impedendo vantaggio di un ristretto nu- monete, il bronzo, il ferro e altri metalli e all’essere umano di riunirsi al Dio di mero di persone. Gli ottanta- tutte le cose di questo genere. E così Verità. cinque individui più ricchi resero dipendenti gli esseri umani che ne del mondo possiedono più furono attratti, e che furono messi in Divisione e redistribuzione della metà dei beni materiali grande difficoltà, venendo fuorviati e Questo potere si salvaguarda ingannando disponibili, mentre l’80 per ingannati. E invecchiarono senza trovar e fuorviando l’essere umano, con lo cento dell’umanità non pos- pace, e morirono senza aver raggiunto scopo di mantenerlo in stato di schiavitù. siede quasi nulla. Non si Sul quotidiano olandese Trouw, nella pagina “Opinioni”, il 26 maggio del 2015 è stata pubblicata la seguente lettera: BANCHE Con chi vi mettete a discutere voi sulle banche? Il mio, con mia figlia di cinque anni, è stato molto istruttivo. «Papà, che cos’è la circolazione dei pagamenti?», mi ha domandato. Bisognava darle una risposta comprensibile. La circolazione delle automobili è qualcosa che riesce a capire. Le automobili si spostano sulle strade da un luogo all’altro. Ma cosa rispondere alla sua domanda: «A chi appartengono le strade?» Non ho potuto rispondere altro che «A tutti noi». Poi la mia certezza è crollata. Per i paga- menti, il denaro viaggia da uno all’altro; il sistema di trasferimento non deve necessariamente essere in mano alle banche. Se il sistema di pagamento appartiene a tutti, noi possiamo organizzare la sua circolazione allo stesso modo in cui abbiamo stabilito quella della nostra rete stradale. Pagheremmo allora allo stesso modo per la sua costruzione e il suo mantenimento. (N. A. Offenberg, Leeuwarden) 26
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