BATTEZZATI E INVIATI - DIOCESI DI ALBA - Centro missionario diocesano
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DIOCESI DI ALBA CENTRO/UFFICIO MISSIONARIO BATTEZZATI E INVIATI Supplemento n. 1 alla Rivista Diocesana n. 3 di Settembre 2019 - Anno XCVIII Ottobre 2019 Stampa “l’artigiana” srl azienda grafica - Alba
CENTRO/UFFICIO MISSIONARIO Presidente: Mons. Marco Brunetti, vescovo Responsabile: Gino Chiesa, prete Collaboratori in Ufficio: Palmo Dellapiana, Gianni Travaglio e Biancarosa Casavecchia, Suor Maria Antonietta Consiglio CMD Composto da una quindicina di persone Sede: Piazza Mons. Grassi 9 - 12051 ALBA Telefono e fax: 0173 223134 Orario di UFFICIO: dal martedì al sabato dalle ore 8,30 alle ore 12 Per informazioni, donazioni, adozioni, offerte presso l’ufficio oppure: Numero conto bancario Ufficio Missionario Diocesano P.za Mons. Grassi 9 – ALBA UniCredit Banca: Codice Bic Swift UNCRITB1R32 Agenzia ALBA - Piazza Rossetti Cod. IBAN IT 79 S 02008 22511 000010355512 Indicare causale del versamento CONTO CORRENTE POSTALE UFFICIO MISSIONARIO DIOCESANO CURIA VESCOVILE C/C n. 13234125 Indicare causale del versamento È con riconoscenza e affetto verso i nostri missionari/e che ci rimettiamo in cammino, sollecitati dall’Evangelo e da situazioni molto difficili. Scriveva pe Domingos, nostro Fidei Donum: ”Durante molti anni nella pratica pastorale e nelle organizzazioni popolari hanno funzionato i miei schemi. Le persone erano considerate semplici esecutrici o miei “aiutanti”. Persino parenti e amici italiani mi fanno frequentemente la domanda: “Hai qualcuno che ti aiuta nella tua mis- sione?” quasi come se la missione fosse mia... In realtá sono io che devo essere al servizio di questa chiesa locale. Ammetto che non é facile assumere tale atteggiamento, soprattutto tenendo presente che viviamo in una societá pluriculturale dove tutto é messo in discussione, ma è anche vero che questa nuova situazione è altamente feconda e provoca nuove e insperate sintesi”. Saranno necessari decenni o forse secoli di “mondialità” culturale, spirituale e teologica per puri- ficare le chiese da tali presupposti di individualismo. Venendo alla nostra situazione vediamo con speranza il sorgere di nuovi protagonisti coscienti di tali limiti e che si mettono con tutta sincerità in atteggiamento di dialogo e di ricerca di nuove forme di vita cristiana. C’è un futuro che siamo chiamati a costruire assieme. Questa è la sfida più difficile, ma anche la più entusiasmante. La nostra risposta si darà nella pratica: o stimolando il protagonismo dei cristiani o prolungando nocive e umilianti dipendenze. L’attenzione al destino della terra, la Parola ascoltata, la fraternità vissuta, la passione della missione come dono sono il percorso difficile e creativo da proseguire. Un grazie sincero ai nostri missionari Fidei Donum preti e laici/e, con loro in sintonia per una esperienza di Evangelo nel mondo di oggi. Buona lettura!
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO per la Giornata Missionaria Mondiale 2019 Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo C ari fratelli e sorelle, per il mese di ottobre del 2019 ho chiesto a tutta la Chiesa di vivere un tempo straordinario di missionarietà per commemorare il centenario della promulga- all’esperienza della sua mise- ricordia grazie alla Chiesa, sa- cramento uni- versale della sal- zione della Lettera apostolica Maximum vezza (cfr 1 Tm illud del Papa Benedetto XV (30 novembre 2,4; 3,15; Conc. 1919). La profetica lungimiranza della sua Ecum. Vat. II, proposta apostolica mi ha confermato su Cost. dogm. Lu- quanto sia ancora oggi importante rinnova- men gentium, 48). re l’impegno missionario della Chiesa, La Chiesa è riqualificare in senso evangelico la sua mis- in missione nel sione di annunciare e di portare al mondo la mondo: la fede in salvezza di Gesù Cristo, morto e risorto. Gesù Cristo ci dona la giusta dimensione di Il titolo del presente messaggio è uguale tutte le cose facendoci vedere il mondo con al tema dell’Ottobre missionario: Battezzati gli occhi e il cuore di Dio; la speranza ci e inviati: la Chiesa di Cristo in missione apre agli orizzonti eterni della vita divina di nel mondo. Celebrare questo mese ci aiu- cui veramente partecipiamo; la carità, che terà in primo luogo a ritrovare il senso pregustiamo nei Sacramenti e nell’amore missionario della nostra adesione di fede fraterno, ci spinge sino ai confini della terra a Gesù Cristo, fede gratuitamente rice- (cfr Mi 5,3; Mt 28,19; At 1,8; Rm 10,18). vuta come dono nel Battesimo. La nostra Una Chiesa in uscita fino agli estremi con- appartenenza filiale a Dio non è mai un atto fini richiede conversione missionaria individuale, ma sempre ecclesiale: dalla costante e permanente. Quanti santi, quante comunione con Dio, Padre e Figlio e donne e uomini di fede ci testimoniano, ci Spirito Santo, nasce una vita nuova insieme mostrano possibile e praticabile questa a tanti altri fratelli e sorelle. E questa vita apertura illimitata, questa uscita misericor- divina non è un prodotto da vendere – noi diosa come spinta urgente dell’amore e non facciamo proselitismo – ma una ric- della sua logica intrinseca di dono, di sacri- chezza da donare, da comunicare, da ficio e di gratuità (cfr 2 Cor 5,14-21)! Sia annunciare: ecco il senso della missione. uomo di Dio chi predica Dio (cfr Lett. ap. Gratuitamente abbiamo ricevuto questo Maximum illud). dono e gratuitamente lo condividiamo È un mandato che ci tocca da vicino: io (cfr Mt 10,8), senza escludere nessuno. sono sempre una missione; tu sei sempre Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi una missione; ogni battezzata e battezza- arrivando alla conoscenza della verità e to è una missione. Chi ama si mette in 1
movimento, è spinto fuori da sé stesso, è paternità di Dio nella nostra storia, impedi- attratto e attrae, si dona all’altro e tesse sce ogni autentica fraternità universale che relazioni che generano vita. Nessuno è inu- si esprime nel reciproco rispetto della vita tile e insignificante per l’amore di Dio. di ciascuno. Senza il Dio di Gesù Cristo, Ciascuno di noi è una missione nel mondo ogni differenza si riduce ad infernale perché frutto dell’amore di Dio. Anche se minaccia rendendo impossibile qualsiasi mio padre e mia madre tradissero l’amore fraterna accoglienza e feconda unità del con la menzogna, l’odio e l’infedeltà, Dio genere umano. non si sottrae mai al dono della vita, desti- L’universale destinazione della salvezza nando ogni suo figlio, da sempre, alla sua offerta da Dio in Gesù Cristo condusse vita divina ed eterna (cfr Ef 1,3-6). Benedetto XV ad esigere il superamento di Questa vita ci viene comunicata nel ogni chiusura nazionalistica ed etnocentri- Battesimo, che ci dona la fede in Gesù Cristo ca, di ogni commistione dell’annuncio del vincitore del peccato e della morte, ci rigene- Vangelo con le potenze coloniali, con i loro ra ad immagine e somiglianza di Dio e ci interessi economici e militari. Nella sua inserisce nel corpo di Cristo che è la Chiesa. Lettera apostolica Maximum illud il Papa In questo senso, il Battesimo è dunque vera- ricordava che l’universalità divina della mente necessario per la salvezza perché ci missione della Chiesa esige l’uscita da garantisce che siamo figli e figlie, sempre e un’appartenenza esclusivistica alla propria dovunque, mai orfani, stranieri o schiavi, patria e alla propria etnia. L’apertura della nella casa del Padre. Ciò che nel cristiano è cultura e della comunità alla novità salvi- realtà sacramentale – il cui compimento è fica di Gesù Cristo richiede il supera- l’Eucaristia –, rimane vocazione e destino per mento di ogni indebita introversione ogni uomo e donna in attesa di conversione e etnica ed ecclesiale. Anche oggi la Chiesa di salvezza. Il Battesimo infatti è promessa continua ad avere bisogno di uomini e realizzata del dono divino che rende l’essere donne che, in virtù del loro Battesimo, umano figlio nel Figlio. Siamo figli dei nostri rispondono generosamente alla chiamata genitori naturali, ma nel Battesimo ci è data ad uscire dalla propria casa, dalla pro- l’originaria paternità e la vera maternità: non pria famiglia, dalla propria patria, dalla può avere Dio come Padre chi non ha la propria lingua, dalla propria Chiesa Chiesa come madre (cfr San Cipriano, locale. Essi sono inviati alle genti, nel L’unità della Chiesa, 4). mondo non ancora trasfigurato dai Così, nella paternità di Dio e nella mater- Sacramenti di Gesù Cristo e della sua santa nità della Chiesa si radica la nostra missio- Chiesa. Annunciando la Parola di Dio, testi- ne, perché nel Battesimo è insito l’invio moniando il Vangelo e celebrando la vita espresso da Gesù nel mandato pasquale: dello Spirito chiamano a conversione, bat- come il Padre ha mandato me, anche io tezzano e offrono la salvezza cristiana nel mando voi pieni di Spirito Santo per la rispetto della libertà personale di ognuno, in riconciliazione del mondo (cfr Gv 20,19- dialogo con le culture e le religioni dei 23; Mt 28,16-20). Al cristiano compete que- popoli a cui sono inviati. La missio ad gen- sto invio, affinché a nessuno manchi l’an- tes, sempre necessaria alla Chiesa, con- nuncio della sua vocazione a figlio adotti- tribuisce così in maniera fondamentale al vo, la certezza della sua dignità personale e processo permanente di conversione di dell’intrinseco valore di ogni vita umana tutti i cristiani. La fede nella Pasqua di dal suo concepimento fino alla sua morte Gesù, l’invio ecclesiale battesimale, l’uscita naturale. Il dilagante secolarismo, quando si geografica e culturale da sé e dalla propria fa rifiuto positivo e culturale dell’attiva casa, il bisogno di salvezza dal peccato e la 2
liberazione dal male personale e sociale esi- dalla Chiesa universale, non sarebbe un gono la missione fino agli estremi confini progresso, bensì un regresso. In realtà, della terra. sarebbe un’involuzione verso un momento La provvidenziale coincidenza con la cele- storico ancorato nel passato» (Discorso brazione del Sinodo Speciale sulle Chiese in nella Sessione inaugurale, 13 maggio 2007: Amazzonia mi porta a sottolineare come la Insegnamenti III,1 [2007], 855-856). missione affidataci da Gesù con il dono A Maria nostra Madre affidiamo la del suo Spirito sia ancora attuale e neces- missione della Chiesa. Unita al suo Figlio, saria anche per quelle terre e per i loro fin dall’Incarnazione la Vergine si è messa abitanti. Una rinnovata Pentecoste spa- in movimento, si è lasciata totalmente coin- lanca le porte della Chiesa affinché nessu- volgere nella missione di Gesù, missione na cultura rimanga chiusa in sé stessa e che ai piedi della croce divenne anche la nessun popolo sia isolato, ma aperto alla sua propria missione: collaborare come comunione universale della fede. Nessuno Madre della Chiesa a generare nello Spirito rimanga chiuso nel proprio io, nell’auto- e nella fede nuovi figli e figlie di Dio. referenzialità della propria appartenenza Vorrei concludere con una breve parola etnica e religiosa. La Pasqua di Gesù sulle Pontificie Opere Missionarie, già rompe gli angusti limiti di mondi, religioni proposte nella Maximum illud come stru- e culture, chiamandoli a crescere nel mento missionario. Le POM esprimono il rispetto per la dignità dell’uomo e della loro servizio all’universalità ecclesiale donna, verso una conversione sempre più come una rete globale che sostiene il Papa piena alla Verità del Signore Risorto che nel suo impegno missionario con la pre- dona la vera vita a tutti. ghiera, anima della missione, e la carità dei Mi sovvengono a tale proposito le parole cristiani sparsi per il mondo intero. La loro di Papa Benedetto XVI all’inizio del nostro offerta aiuta il Papa nell’evangelizzazione incontro di Vescovi latinoamericani ad delle Chiese particolari (Opera della Aparecida, in Brasile, nel 2007, parole che Propagazione della Fede), nella formazione qui desidero riportare e fare mie: «Che cosa del clero locale (Opera di San Pietro ha significato l’accettazione della fede cri- Apostolo), nell’educazione di una coscien- stiana per i Paesi dell’America Latina e dei za missionaria dei bambini di tutto il Caraibi? Per essi ha significato conoscere e mondo (Opera della Santa Infanzia) e nella accogliere Cristo, il Dio sconosciuto che i formazione missionaria della fede dei cri- loro antenati, senza saperlo, cercavano nelle stiani (Pontifica Unione Missionaria). Nel loro ricche tradizioni religiose. Cristo era il rinnovare il mio appoggio a tali Opere, Salvatore a cui anelavano silenziosamente. auguro che il Mese Missionario Ha significato anche avere ricevuto, con le Straordinario dell’Ottobre 2019 contribui- acque del Battesimo, la vita divina che li ha sca al rinnovamento del loro servizio mis- fatti figli di Dio per adozione; avere ricevu- sionario al mio ministero. to, inoltre, lo Spirito Santo che è venuto a Ai missionari e alle missionarie e a tutti fecondare le loro culture, purificandole e coloro che in qualsiasi modo partecipano, sviluppando i numerosi germi e semi che il in forza del proprio Battesimo, alla missio- Verbo incarnato aveva messo in esse, orien- ne della Chiesa invio di cuore la mia bene- tandole così verso le strade del Vangelo. dizione. [...] Il Verbo di Dio, facendosi carne in Dal Vaticano, 9 giugno 2019, Gesù Cristo, si fece anche storia e cultura. Solennità di Pentecoste L’utopia di tornare a dare vita alle religioni precolombiane, separandole da Cristo e Francesco 3
MESSAGGIO DEL VESCOVO MARCO per il Mese Missionario straordinario di ottobre 2019 C ari fratelli e sorelle della nostra diocesi di Alba, quest’anno in occasione del cen- tenario della promulgazione della lettera Apostolica Maximum illud del Papa Benedetto XV (30 novembre 1919), Papa Missione e carità sono, dunque due dimensioni fonda- mentali e che non Francesco ha inteso rendere straordinario per possono mancare nella tutta la Chiesa il prossimo mese di ottobre, vita di fede di ogni bat- tradizionalmente dedicato alle missioni. tezzato. Siamo chiamati dunque a vivere con mag- Nella mia seconda gior impegno e consapevolezza il prossimo lettera pastorale “Va’ e mese missionario. Il tema che il Papa ci pro- anche tu fa’ così” a pone con il suo messaggio è provocante e pag. 9 scrivo: “La carità interpella tutti in prima persona: “Battezzati e assume senso solo se legata alla salvezza e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel alla verità. Chi si impegna nell’aiuto ai pove- mondo”. ri deve sentirsi missionario, vale a dire un La prima cosa che il Papa ci invita a risco- annunciatore di Cristo”. prire è che “celebrare questo mese ci aiuterà In questa prospettiva è importante che in in primo luogo a ritrovare il senso missiona- ogni comunità parrocchiale o in ogni unità rio della nostra adesione di fede a Gesù pastorale si consolidano se già esistono o si Cristo, fede gratuitamente ricevuta come costituiscano dei gruppi missionari, fondati dono nel Battesimo”. sulla parola di Dio, la preghiera e aperti alla La missione ha la sua fonte nel battesimo mondialità. Il compito di questi gruppi è ani- che abbiamo ricevuto come dono e come tale mare tutta la comunità alla missione renden- siamo inviati a portarlo a tutti gli uomini. dola una dimensione fondamentale della È il Battesimo che ci rende missionari, per pastorale ordinaria. cui ogni battezzato è un missionario là dove La lunga tradizione missionaria della il Signore lo chiama in qualsiasi parte del nostra Diocesi e l’esempio di tanti nostri mis- mondo, annunciando la buona novella, per- sionari del passato e del presente sono una ché, come scrive ancora il Papa: “Dio vuole risorsa e costituiscono un solco in cui inserir- che tutti gli uomini siano salvi arrivando alla si e proseguire questo impegno soprattutto conoscenza della verità e all’esperienza della con l’apporto di nuove generazioni. sua misericordia grazie alla Chiesa, sacra- Affido a Maria Regina delle Missioni e a mento universale della salvezza”. Santa Teresa, patrona delle Missioni l’impe- Il dono della fede ricevuto nel Battesimo gno e la dedizione che metteremo, per rende- che dobbiamo portare con gioia a tutti ha re questo mese missionario straordinario, nella carità il modo concreto per testimoniar- base per una missionarietà ordinaria. la, facendo della carità l’altra faccia della Vi benedico. stessa medaglia. ✢ Marco Brunetti, Vescovo di Alba 4
Gratuità - cuore della Missione di don Gino Chiesa Per un ottobre missionario straordinario abbiamo semplicemente bisogno di testimoni, che sappiano credere con gioia, siano compagni/e di viag- gio, sappiano ascoltare e stare dalla parte delle vittime, siano creativi e attenti nel non colonizzare nessuno, umili e semplici come il Maestro. In tempi incerti Lo stile e con una Chiesa che vive nella fragi- del buon samaritano, del buon Pastore lità il mondo ha bisogno di assoluta gra- chiede alla Chiesa un continuo esodo tuità nella accoglienza e nella solidarietà (EG 20), di non essere autoreferenziale, di fronte a immani tragedie e migrazioni fa preferire “una Chiesa accidentata, che sono epocali. Camminiamo in uscita ferita e sporca per essere uscita per le e in salita. Ogni comunità dovrà discer- strade, piuttosto che una Chiesa malata nere quale sia il cammino che il Signore per la chiusura e la comodità di aggrap- chiede, raggiungere le periferie umane parsi alle proprie sicurezze” (EG 49). ed esistenziali dove le soluzioni ai pro- “Io sono una missione su questa terra e blemi della vita non sono nei nostri per questo mi trovo in questo mondo” “prestampati”. (EG 273). La testimonianza e la trasmis- Nella dinamica dell’uscire e del cam- sione della fede, attraverso ponti interge- minare “nei villaggi vicini”, per la forza nerazionali nelle periferie più desolate inafferrabile della Parola che diventa della umanità, avviene con una presa di carne, i nostri progetti sfuggono spesso coscienza che essere battezzati e inviati alle nostre previsioni e i nostri schemi sono la stessa cosa. La missione non è sono carta straccia. più una cosa da preti e suore, ma è da L’intima comunione con Gesù diventa tutti il sentire nel cuore lo stesso impul- comunione missionaria, con opere e so irresistibile di San Paolo quando gesti nella vita quotidiana, fa fare il affermava: “Guai a me se non annuncio primo passo, accorcia le distanze, porta l’Evangelo” (1 Cor 9,16). l’odore delle pecore” e conosce i lunghi tempi dell’attesa, vive il desiderio di allargare gli spazi della misericordia e Io sono una missione dell’amore. Fa assumere la vita umana nella sua bellezza e nella sua fragilità. tu sei sempre una missione, ogni bat- Oggi, in questo cambiamento di epoca la tezzato/a è una missione e si mette in vocazione missionaria della Chiesa movimento, fa uscire dalla propria casa, richiede una continua conversione. dalla propria patria, dalla propria lingua, 5
dalla propria chiesa locale nel rispetto di con linguaggi comprensibili, con uno ogni coscienza, cultura e religione dei stile di compagnia rispettosa. Siamo popoli. Un costante confronto dal basso ancora in grado di raccontare le fonti verso l’alto e viceversa. La missione non della Scrittura, della Catechesi, dei nasce mai da un progetto perfettamente sacramenti, della Comunità, dell’amici- elaborato o da un manuale ben struttura- zia e risvegliare l’incanto della loro bel- to e programmato, la missione nasce lezza? sempre da una vita che si è sentita cerca- La nostra riconoscenza va a chi ha ta e guarita trovata e perdonata. La dato un volto di “Diocesi senza frontie- Chiesa che percorre le strade polverose re” alle nostre comunità, ai nostri mis- della storia attraversata tante volte da sionari e missionarie che in concreto conflitti, ingiustizie e violenza va a tro- hanno condiviso gioie e speranze, ango- vare i suoi fratelli, figli e figlie, non sce e tristezze, hanno aperto spazi di sal- resta indifferente, non si rassegna, ha vezza, cellule rigenerative capaci di dare l’audacia di resistere fino in fondo con respiro e concretezza ai diritti e alle spe- la sola forza della nonviolenza e della ranze dei più deboli. misericordia. Oggi seminiamo, qualcuno racco- glierà! E prestiamo attenzione alle gran- di ferite della terra in Amazzonia e da Una gioia condivisa tante altre parti del mondo, associate ad un inarrestabile processo di esclusione. Una gioia incorruttibile, una gioia Nella consolidata struttura dello scarto missionaria e sacerdotale che ha come la preferenza per i piccoli, i poveri e gli sorelle la povertà e la fedeltà. Ci dobbia- ultimi è il più bel segno di un banchetto mo sempre interrogare come annuncia- di festa dove l’umanesimo integrale sta mo il Regno di Dio in modo credibile, a fianco della più quotidiana gratuità. INVITIAMO TUTTI • Partecipiamo agli incontri programmati nelle zone • Alla VEGLIA MISSIONARIA al Divin Maestro alle ore 21 di sabato 19 ottobre • Alla GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE domenica 20 ottobre nelle nostre comunità 6
Il Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019 Nel 2019 ricorrono 100 anni dalla Lettera Apostolica Maximum Illud di Papa Benedetto XV. Per celebrare questa ricorrenza Papa Francesco ha indetto il Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019. Il tema del Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019 Il Santo Padre ha indicato per il Mese Missionario Straordinario il tema “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”. Risvegliare la consapevolezza della missio ad gentes e riprendere con nuovo slancio la responsabilità dell’annuncio del Vangelo, accomuna- no la sollecitudine pastorale di Papa Benedetto XV nella Maximum Illud e la vitalità missiona- ria espressa da Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium: «L’azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa» (EG 15). Come vivere il Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019 Quattro sono le dimensioni, indicateci dal Papa, per vivere più intensamente il cammino di preparazione e realizzazione del Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019: 1. L’incontro personale con Gesù Cristo vivo nella Sua Chiesa attraverso l’Eucaristia, la Parola di Dio, la preghiera personale e comunitaria; 2. La testimonianza: i santi, i martiri della missione e i confessori della fede, espressione delle Chiese sparse nel mondo intero; 3. La formazione missionaria: scrittura, catechesi, spiritualità e teologia; 4. La carità missionaria. La Congregazione di Propaganda Fide Nata nel 1622 per volontà di Papa Gregorio XV, la Congregazione di Propaganda Fide è pre- posta alla promozione, al coordinamento e alla direzione dell’opera di evangelizzazione dei popoli e della cooperazione missionaria nella Chiesa. Il Santo Papa Paolo VI nel 1967, confer- mandone la validità del servizio apostolico, diede a Propaganda Fide la nuova denominazione di Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (CEP). La concreta efficacia della fede cristiana attraverso la carità rende tutti i battezzati responsabili nel sostenere e nell’aiutare il Papa in questa sua missione di Pastore Universale. Pontificie Opere Missionarie La preghiera, il sacrificio di sé, le vocazioni missionarie e l’aiuto materiale continuano a rap- presentare l’impegno plurisecolare delle Pontificie Opere Missionarie (POM), nate nel XIX e nel XX secolo dall’ansia missionaria di laici e chierici. Insieme, Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (CEP) e Pontificie Opere Missionarie (POM), stanno riqualifi- cando «lo sforzo di raccolta e distribuzione degli aiuti materiali alla luce della missione e della formazione che questa richiede, affinché coscienza, consapevolezza e responsabilità missiona- ria ritornino a far parte del vissuto ordinario di tutto il santo Popolo fedele di Dio» (Papa Francesco ai Direttori Nazionali delle POM, 1 giugno 2018). 7
Ottobre 2019 mese missionario straordinario BATTEZZATI E INVIATI: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo Papa Francesco ha indetto il mese di otto- Croce è lo strumento e il segno efficace bre 2019 “Mese missionario straordinario”, della comunione tra Dio e gli uomini per per risvegliare maggiormente la consapevo- l’universalità della nostra missione: è lumi- lezza missionaria e riprendere con nuovo nosa, piena di colore, segno della vittoria e slancio la trasformazione missionaria della della risurrezione. pastorale. Il cuore del messaggio del Papa Il mondo è trasparente, perché l’azione di è: “Una Chiesa in uscita fino agli estremi evangelizzazione non ha barriere né confi- confini richiede conversione missionaria ni: è frutto dello Spirito Santo. La carità cri- costante e permanente”, sull’esempio di stiana e il mondo trasfigurato nello Spirito tanti santi che “ci mostrano possibile e pra- superano le distanze e aprono lo sguardo ticabile questa apertura illimitata”. della nostra mente e del nostro cuore. L’annuncio è contenuto nella Lettera indi- Le parole “Battezzati e Inviati”, che rizzata al Cardinale Fernando Filoni, prefet- accompagnano l’immagine, indicano i due to della Congregazione per l’evangelizza- elementi caratteristici di ogni cristiano: il zione dei popoli, datata 9 giugno 2019. battesimo e l’annuncio. Il Papa chiede a tutti i fedeli di avere “veramente a cuore l’annuncio del Vangelo e la conversione delle loro comunità in realtà missionarie ed evangelizzatrici”. Francesco ricorda che il 30 novembre 2019 ricorre il centenario della Lettera apostolica Maximum illud, di Papa Benedetto XV, considerata anche la magna charta dell’e- vangelizzazione in Cina. Era il 1919: al ter- mine di un tremendo conflitto mondiale, che il Papa definì “inutile strage”, Benedetto XV avvertì la necessità di riqua- lificare evangelicamente la missione nel mondo, purificandola da qualsiasi incrosta- zione coloniale e dalle mire nazionalistiche ed espansionistiche che tanti disastri aveva- no causato. Alcune riflessioni Il logo del mese missionario straordinario L’essere figli di Dio non è atto individua- Una Croce missionaria i cui colori tradi- le, ma ecclesiale zionali richiamano i cinque continenti. La In questo tempo straordinario di missio- 8
narietà, scrive il Papa, sarà importante “rin- senso della missione”. Nella missio ad novare l’impegno missionario della Chiesa, gentes, sottolinea Francesco, i missionari, riqualificare in senso evangelico la sua “annunciando la Parola di Dio, testimo- missione di annunciare e di portare al niando il Vangelo e celebrando la vita dello mondo la salvezza di Gesù Cristo, morto e Spirito chiamano a conversione, battezzano risorto”. Il titolo del messaggio e offrono la salvezza cristiana nel rispetto “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo della libertà personale di ognuno, in dialo- in missione nel mondo”, ricorda go con le culture e le religioni dei popoli a Francesco, è uguale al tema dell’Ottobre cui sono inviati”. Quindi il Pontefice ricor- missionario. La nostra appartenenza filiale da la “provvidenziale coincidenza con la a Dio non è mai un atto individuale, ma celebrazione del Sinodo Speciale sulle sempre ecclesiale: dalla comunione con Chiese in Amazzonia”, che si terrà in Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, nasce Vaticano dal 6 al 27 ottobre (al quale parte- una vita nuova insieme a tanti altri fratelli cipa anche il Vescovo nostro concittadino e sorelle. “E questa vita divina non è un mons. Marco Mellino), per dire che la mis- prodotto da vendere – noi non facciamo sione affidataci da Gesù “sia ancora attuale proselitismo – ma una ricchezza da donare, e necessaria anche per quelle terre e per i da comunicare, da annunciare: ecco il loro abitanti”. Anche nella nostra Diocesi si stanno organizzando, in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano, delle iniziative per dare maggior risalto a questo mese particolare. Martedì alle ore 20,30 a Cortemilia S. Pantaleo incontro con padre Massimo Bonino. Il 10 ottobre a Cherasco, alle ore 21 nel teatro Salmatoris ci sarà un incontro a cui faranno da relatori don Massimo Bonino, rientrato dal Brasile e suor Maria Antonietta Marchese, suora salesiana per molti anni missionaria in Benin. Domenica 13 ottobre presso i Piloni di Montà ci sarà una mar- cia per la terra in cui durante il tragitto verso la stazione del Santo Sepolcro, ci saranno degli interventi intercalati da canti che metteranno in risalto la precarietà e la fragilità del nostro pianeta terra e l’enorme responsabilità che abbiamo noi tutti nel gestire le risorse di cui disponia- mo. Sabato 19 ottobre, alle ore 21 presso la chiesa del Divin Maestro in Alba, ci sarà la Veglia di Preghiera guidata dal Vescovo Marco ricca di testimonianze e di riflessioni. Domenica 20 ottobre Giornata Missionaria Mondiale. L’invito è quello di partecipare a queste iniziative al fine di aumentare la sensibilità nei confronti di queste tematiche così care a Papa Francesco. 9
MESE MISSIONARIO E SINODO AMAZZONICO NUOVE SFIDE PER IL VANGELO OGGI Sono tante le suggestioni e le riflessioni essere la prima “palestra” di questo nuovo sul collegamento tra il Mese Missionario cammino. Papa Francesco ha scelto un ter- Straordinario 2019 e il prossimo Sinodo ritorio simbolico, esteso quanto l’Europa, dell’Amazzonia del mese di ottobre a poco abitato, multiculturale, povero quasi a Roma. dirci: partiamo da quello che è piccolo, che Innanzitutto il periodo: sia il primo che il conta poco nel mondo, da un territorio sof- secondo evento coincidono con l’intero ferente dal punto di vista sociale ed ecolo- mese di ottobre 2019. È lo stesso Papa a gico per aprire nuove strade anche per la sottolinearlo “La provvidenziale coinciden- chiesa universale. za con la celebrazione del Sinodo Speciale Senza dilungarmi troppo, a partire dal docu- sulle Chiese in Amazzonia mi porta a sotto- mento preparatorio del Sinodo, ecco alcune lineare come la missione affidataci da Gesù “parole chiave” che possono aiutarci a capire con il dono del suo Spirito sia ancora meglio la portata di cosa sta accadendo. attuale e necessaria anche per quelle terre e per i loro abitanti. Una rinnovata Sinodalità. L’elaborazione dell'instru- Pentecoste spalanca le porte della Chiesa mentum Laboris ha avuto una reale parteci- affinché nessuna cultura rimanga chiusa in pazione delle comunità amazzoniche, del- sé stessa e nessun popolo sia isolato, ma l’intero “popolo di Dio” in tutte le sue aperto alla comunione universale della espressioni. La voce dell'Amazzonia è stata fede”. (Messaggio del Santo padre ascoltata alla luce della fede, si è cercato di Francesco per la G.M.M. 2019). rispondere al grido del popolo e del territo- Poi, le tematiche: “Battezzati e inviati: la rio amazzonico per un'ecologia integrale e Chiesa di Cristo in missione nel mondo” ci per aprire nuovi cammini e speranze per i invita a ripensare la missione oggi come sui popoli. È più di un’indicazione. È un compito e responsabilità di tutti. Il Sinodo metodo. delle chiese dall’area amazzonica, ha, altrettanto, una sfida ampia e significativa: Minaccia Integrale. Il territorio del- “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa l'Amazzonia comprende parte di Brasile, e per una ecologia integrale”. Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Come non pensare alle Encicliche Venezuela, Guyana, Suriname e Guyana “Evangelii Gaudium” e “Laudato Si’”? C’è francese in un'area di 7,8 milioni di kmq, un discorso organico, un cammino che Papa nel cuore del Sud America. Le foreste Francesco ha impresso e che ha aperto amazzoniche coprono circa 5,3 milioni di “processi” inarrestabili. In sintesi, sembra kmq, che rappresentano il 40% della super- di capire che il Sinodo in Amazzonia voglia ficie globale delle foreste con l’acqua e i 10
grandi fiumi che scorrono come vene e hanno molto da insegnarci. Per migliaia di nutrono la natura, la vita e le culture di anni si sono presi cura della loro terra, migliaia di comunità indigene, contadini, dell’acqua e della foresta, e sono riusciti a afro-discendenti. Questo territorio è esposto preservarli fino ad oggi, affinché l'umanità ad una “minaccia integrale” guidata da inte- possa beneficiare della gioia dei doni gra- ressi economici e politici e dai settori domi- tuiti della creazione di Dio. I nuovi cammi- nanti della società odierna, in particolare ni di evangelizzazione devono essere dalle compagnie estrattive. costruiti in dialogo con queste sapienze ancestrali in cui si manifestano semi del Grido della terra, grido dei poveri. Verbo. Il Sinodo dell'Amazzonia diventa Attualmente, i cambiamenti climatici e così un segno di speranza per il popolo l’aumento degli interventi umani (defore- amazzonico e per tutta l’umanità. stazione, incendi e cambiamenti nell’uso del suolo, migrazioni) stanno portando Chiesa profetica. Il documento prepara- l’Amazzonia a un punto di non ritorno, con torio analizza il secondo punto del tema alti tassi di deforestazione, spostamenti for- proposto dal Papa: i nuovi cammini per la zati della popolazione e inquinamento per Chiesa nella regione. A partire dal Vangelo l’intero pianeta, mettendo a rischio i suoi di Cristo, le chiese locali hanno bisogno di ecosistemi ed esercitando pressione sulle una Chiesa partecipativa nella vita sociale, culture locali. politica, economica, culturale ed ecologica L'Amazzonia oggi è una bellezza ferita e dei suoi abitanti; di una Chiesa accogliente deformata. I rapporti delle Chiese locali verso la diversità culturale per poter servire ricevuti dalla Segreteria Generale del senza discriminazione persone e gruppi; Sinodo parlano di violenza, caos e la corru- una Chiesa “creativa”, che accompagni il zione dilagante. Il territorio è diventato uno suo popolo nella costruzione di nuove spazio di scontri e di sterminio di popoli, risposte ai bisogni urgenti, di una Chiesa culture e generazioni. C’è chi è costretto a armoniosa, che promuova i valori della lasciare la propria terra e molte volte cade pace, della misericordia e della comunione nelle reti delle mafie, del narcotraffico e della tratta di esseri umani (soprattutto “Chiesa che rimane” In Amazzonia, le donne) e della prostituzione minorile. distanze generano un grave problema pasto- Secondo i dati di istituzioni ecclesiastiche rale. È necessario promuovere vocazioni specializzate (es. CIMI), nel territorio autoctone di uomini e donne in risposta ai amazzonico ci sono tra 110 e 130 diversi bisogni di un’attenzione pastorale sacra- “popoli liberi”, che vivono ai margini della mentale; necessita un impulso ad un’auten- società attratti sempre più nelle grandi peri- tica evangelizzazione dal punto di vista ferie urbane vulnerabili alle minacce prove- indigeno: indigeni che parlino agli indigeni nienti dai mega progetti infrastrutturali e da con una profonda conoscenza della loro attività illegali legate ai modelli di sviluppo cultura e della loro lingua, capaci di comu- dominanti nicare il messaggio del Vangelo con la forza e l’efficacia di chi ha il loro bagaglio Amazzonia, territorio di speranza. Il culturale. È necessario passare da una Documento prende in esame e offre sugge- “Chiesa che visita” ad una “Chiesa che rimenti per le questioni relative all’“ecolo- rimane”, accompagna ed è presente attra- gia integrale”. I popoli amazzonici originari verso ministri che emergono dai suoi stessi 11
abitanti. Affermando che il celibato è un ampia nel campo della formazione: teolo- dono per la Chiesa, si chiede che, per le gia, catechesi, liturgia, scuole di fede e di zone più remote della regione, si studi la politica, nuove ministerialità. possibilità di ordinazione sacerdotale di anziani, preferibilmente indigeni, rispettati, Il documento tocca ancora temi impor- accettati dalla loro comunità, sebbene pos- tanti quali l’esigenza di una rinnovata vita sano avere già una famiglia costituita e sta- consacrata inter-congregazionale e inter- bile, al fine di assicurare i Sacramenti che istituzionale, un nuovo impulso ecumenico, accompagnano e sostengono la vita cristia- attenzione ai passaggi generazionali della na. fede. Ruolo della donna. Il documento ha il Qualche vescovo ha affermato che dopo merito di non “glissare” i problemi”. Tra il Sinodo dell’Amazzonia “niente sarà questi quello di identificare quale tipo di come prima”. ministero ufficiale possa essere conferito Ascoltiamo profondamente ciò che lo alle donne, tenendo conto del ruolo centrale Spirito dice alle Chiese. O forse abbiamo che esse svolgono oggi nella Chiesa amaz- smarrito entusiasmo, speranza, capacità di zonica. Viene chiesto come valorizzare le elaborazione e cambiamento, fiducia che le donne, a partire dai loro carismi e talenti, chiese europee possano scrivere una pagina recuperando lo spazio dato da Gesù alle significativa per il Vangelo del terzo millen- donne, “dove tutti/tutte possiamo ritrovar- nio? ci”. Si propone, inoltre, di garantire ad esse leadership e partecipazione sempre più Giovanni Magliano 12
MARTIRI DELL’AMAZZONIA PACHAMAMA, TERRA MADRE AMAZZONIA Martedì 3 agosto, alle tre del pomeriggio, Brasile, Jair Bolsonaro ha tentato di scredi- a San Paolo del Brasile è calata la notte. I tare questi dati come falsi e “lesivi dell’im- grandi incendi che stavano colpendo magine del Brasile”, ma il tema è stato l’Amazzonia, in particolare gli stati di oggetto di dibattito anche al recente G7. Il Rondonia e del Mato Grosso, hanno creato Presidente ha mandato l’esercito in una cappa che ha oscurato il cielo. Ma è Amazzonia. In realtà sappiamo bene che è solo l’ultimo evento negativo. Per stato eletto con il pieno appoggio dei grandi l’Amazzonia, il 2019 è stato un anno nero. latifondisti e che non ha mai esercitato nes- Gli incendi rilevati nella più grande foresta sun controllo sulle grandi proprietà, in dife- pluviale del mondo sono stati 72.800, sa dei popoli indigeni, gli abitanti e i veri l’83% in più rispetto allo stesso periodo custodi dell’Amazzonia. dell’anno scorso. Una siccità anomala sta Qui, in questo territorio che copre il 40% colpendo le aree già deforestate e quelle dell’America Latina, vivono, e spesso limitrofe, a causa dei cambiamenti climati- sopravvivono 400 popoli diversi, per un ci. Grazie a questo, i grandi latifondisti pos- totale di un milione di persone. Che contro sono appiccicare più facilmente il fuoco a di loro sia in atto una vera e propria guerra vaste aree destinate quasi sempre alla colti- si coglie anche dal fatto che 146 capi indi- vazione della soia o al pascolo delle man- geni sono stati uccisi recentemente in drie. È un circolo vizioso: la deforestazione America Latina! Sono gli ultimi di una crea siccità e mutamenti climatici e questi schiera di martiri. creano le condizioni per nuovi incendi e La foresta non è solo un insieme di albe- nuova deforestazione. ri, ma un ambiente vivo, la casa di tanti ani- Secondo vari esperti, la tendenza in atto mali, una riserva mondiale di biodiversità. potrebbe presto giungere ad un punto di C’è un solo modo di salvarla: riconoscerla non ritorno: trasformare l’Amazzonia in come patrimonio dell’umanità, come bene una savana, per di più poco fertile. Sarebbe comune. In quanto tale va sottratta agli un danno per l’intero pianeta, perché interessi economici dei politici locali, dei l’Amazzonia è un ecosistema in grado di cercatori d’oro, dei grandi proprietari terrie- catturare ogni anno milioni di tonnellate di ri. anidride carbonica, mentre già solo le emis- La difesa dell’Amazzonia chiama in sioni di questi mesi stanno rilasciando causa anche i nostri stili di vita: la foresta nell’atmosfera enormi quantità proprio di brucia anche per produrre la carne che noi anidride carbonica. Solo in luglio sono mangiamo. È noto che si disbosca per pro- andati persi 2.255 chilometri quadrati di durre soia o per avere a disposizione pasco- superficie di foresta. Il presidente del li estensivi per le grandi mandrie. Una parte 13
crescente della popolazione mondiale, in dicembre 1988, nella sua casa di Xapurì, primo luogo la Cina, sta modificando la nello stato dell’Acre, in Brasile, a 44 anni. propria dieta, orientandosi verso il consumo Era un “seringueiro”, un raccoglitore di di proteine di origine animale. Mais e soia caucciù, diventato presidente del sindacato sono elementi essenziali per la produzione dei lavoratori rurali di Xapurì. Ha legato il di mangimi animali. Il Brasile è il primo proprio nome alla lotta contro il disbosca- produttore ed esportatore mondiale di soia. mento dell’Amazzonia e per la difesa dei Ogni anno, ad esempio, l’Italia importa 1,3 popoli indigeni. Aveva parlato anche davan- milioni di tonnellate di soia, la metà delle ti al Senato degli Stati Uniti ed era in con- quali dal Brasile. tatto con l’ONU. Aveva subito parecchi processi e parecchie volte era stato minac- Al Sinodo per l’Amazzonia, ciato di morte, ma non per questo aveva il ricordo dei suoi martiri abbandonato la lotta. Quasi prevedendo la sua fine, aveva denunciato i suoi futuri Il Sinodo si terrà a Roma dal 6 al 27 otto- assassini. In suo ricordo è stato creato bre e avrà come tema “Nuove vie per una l’Istituto Chico Mendes per la conservazio- Chiesa e per un’ecologia integrale”. Già la ne della biodiversità. Leonardo Boff ha scelta del tema è indicativa: dopo un’enci- scritto che “Chico Mendes è diventato l’ar- clica dedicata alla salvaguardia del pianeta, chetipo che anima la lotta per preservare la Papa Francesco si concentra su uno dei foresta amazzonica e i popoli della foresta”. punti focali, proponendosi come custode Suor Dorothy Stang. Assassinata nel dei destini dell’umanità. Il Sinodo sarà Parà, il 12 febbraio 2005, era nata e cre- anche l’occasione per ricordare che molte sciuta negli Stati Uniti, ma si era trasferita persone, negli ultimi decenni, hanno pagato in Brasile e aveva scelto di vivere con i con la vita la loro lotta in difesa del- poveri dell’Amazzonia. Lì ha visto di per- l’Amazzonia. A questi martiri, il Sinodo sona e ha denunciato la brutalità degli alle- dedicherà un particolare ricordo. Ne voglia- vatori e l’abbattimento della foresta. Ha mo ricordare alcuni, i più noti qui da noi. parlato con coraggio e il suo nome è stato Chico Mendes. Sindacalista ed ecologi- inserito nella lista di persone da zittire. È sta brasiliano, è stato assassinato il 22 stata assassinata non “per odio verso la fede 14
cattolica” ma “per odio verso la giustizia”, quel- la desiderata da Dio. Sapeva i rischi che stava correndo: «So che vogliono ammazzarmi, ma io non me ne vado. Il mio posto è qui con questa gente che è con- tinuamente umiliata da quanti si ritengono potenti». Aveva capito che per salvare la fore- sta occorreva imboccare un nuovo cammino di agricoltura familiare e di sviluppo sostenibile, accanto ai popoli indi- geni, veri custodi della foresta. «La nostra mis- Padre Ezechiele Ramin sione di stare con il popolo – disse in occasione dei 50° di pro- meva con un linguaggio diretto e franco, il fessione religiosa – rende adesso urgente la suo amore per gli Indios e per i contadini sfida di vivere il Vangelo e di entrare nel senza terra, era così evidente che aveva terzo millennio con un progetto di una conquistato subito la loro fiducia: “Le società alternativa, capace di donare vita». popolazioni indigene sono minacciate e Ezechiele Ramin. Oggi servo di Dio, fu l’Amazzonia è una terra contesa”. È restata ucciso dai latifondisti nel 1985, a soli 33 memorabile l’ultima sua predica, fatta il 17 anni. A gennaio 1984 era partito per il febbraio 1985 alla gente di Cacoal, che Brasile, giungendo a Brasilia dove sostò per qualcuno ebbe la provvidenziale idea di sei mesi per lo studio del portoghese, ne registrare: “Il padre che vi sta parlando ha approfittò per girare come poteva le zone ricevuto minacce di morte… Cari fratelli, dell’interno per conoscere l’ambiente, la se la mia vita vi appartiene, vi appartiene popolazione, ma soprattutto i loro specifici anche la mia morte”. “Le aree libere del bisogni e ciò lo portò a sposare i problemi nostro Stato di Rondonia, cioè la terra di derivanti dall’ingiustizia sociale, che specie nessuno, appartengono ai nostri fratelli i contadini dovevano subire. Fu destinato a senza terra, e non ai fazendeiros avidi. No, Cacoal nello Stato di Rondonia, una Diocesi perché non è questa la giustizia”. Il 24 di 214.000 km quadrati; necessariamente luglio 1985 moriva ucciso in un’imboscata. bisognava spostarsi in macchina, celebran- Questi tre “martiri” sono parte di una do la Messa e incontrando i fedeli nelle lunga schiera che ricorda l’immagine chiesette di legno, spesso fatiscenti, costrui- dell’Apocalisse (7,9). Informazioni e foto te dai contadini stessi nella folta vegetazio- sul sito “I testimoni e martiri del- ne amazzonica; padre Lele coraggiosamen- l’Amazzonia. Sinodo”. te, senza molti calcoli di prudenza, si espri- Lidia Boccardo 15
BATTEZZATI E INVIATI IL NOSTRO CONTRIBUTO PER LA SALVEZZA DEL PIANETA Mese di ottobre 2019: dedicato da Papa sorte se 100 supericchi nel mondo detengo- Francesco al risveglio straordinario della no vergognosamente metà della ricchezza coscienza missionaria dei cristiani. A dire la planetaria complessiva). verità l’aggettivo straordinario nell’indizio- Ora in questo panorama desolante degli ne dell’iniziativa, è riferito al mese, ma io ultimi decenni la Chiesa ha sostanzialmente sono più che convinto che il Papa intendeva tenuto accesi due forni, in un forno, a sca- riferirsi al “risveglio straordinario” delle gliarsi decisamente contro il comunismo e il coscienze. capitalismo, la minoranza profetica dei testi- Perché in effetti la grande massa dei cri- moni, missionari in casa o per il mondo, stiani è BATTEZZATA E FERMA, e con- laici e religiosi, e anche qualche Papa; nel- vincere questo popolo di Dio a gettare in l’altro forno una sostanziale accettazione spalla la bisaccia, lasciando dietro sicurezze dello status quo consolidato nei paesi occi- e agi per diventare inviati di Cristo nel dentali, appunto in condizioni di liberismo mondo è certamente un compito straordina- economico. Ovviamente con i distinguo e le rio. raccomandazioni dei vertici ma con la Sappiamo bene che soltanto una piccola massa dei cristiani fluttuante nel magma minoranza di battezzati sa o vuole leggere, indefinito delle elastiche indicazioni. e a maggior ragione interpretare alla luce Negli ultimi anni all’interno della chiesa della fede i segni inconfondibili e inconfu- emerge chiaro, particolarmente con tabili di un’eccezionale crisi planetaria di l’Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, carattere sociale, umano ed ecologico. E che il forno che cuoce il promesso pane di non è neanche il caso di ripetere l’elenco vita, può essere uno solo, e presuppone un delle criticità ai vari livelli, di cui siamo radicale cambio di mentalità del nostro rap- giornalmente bombardati, aspetti deleteri, portarci con l’uomo e la natura. L’impietosa disumani del nostro complessivo modo di analisi sullo stato di salute del pianeta parla vivere che da una parte è causa di fame, molto chiaro, non possiamo permetterci miseria e migranti ambientali e dall’altra l’attuale modello di vita incontinente, con- comporta un’alterazione assurda e distrutti- sumista e abulico. Ma l’enciclica ha una va dei cicli vitali di Madre Terra. Il tutto per marcia in più perché parla di ecologia inte- permettere alla parte ricca del pianeta (tra grale, del fatto che non si possa disgiungere cui la nostra) di vivere ben al di sopra delle l’amore per la natura, dall’amore e l’atten- risorse che il pianeta stesso può fornire, per- zione per l’uomo. Ad esempio se noi difen- petuando ingiustizie mascherate da svilup- diamo le popolazioni di indios del- po, con “la sacra” logica liberista del mer- l’Amazzonia dall’atteggiamento criminale cato, e il conseguente mantra della crescita, del presidente Bolsonaro, difenderemo crescita, crescita. (Non è per un caso della direttamente la foresta che è loro fonte di 16
vita, ma anche polmone indispensabile del zata a servire l’ecologia invece che l’egoi- pianeta. E senza dimenticare che si incen- smo del capitale. diano o si tagliano le foreste per le sempre Tralasciando i mille comportamenti quo- maggiori richieste globali di legno, carne e tidiani virtuosi da adottare, che possiamo soia, e qui rientra prepotente la necessità di mettere in atto nel muoversi, nel fare acqui- moderare, di decrescere un consumo di sti, nel riciclare, occorre indirizzare tutti risorse per cui attualmente occorrono quasi noi a “piera pì basa”, cioè a limitare drasti- due pianeti Terra. camente le nostre esigenze. Risorse letteralmente rubate alle future In ultimo un invito diretto a noi tutti che generazioni. raccoglie un grido corale quasi disperato, Ora, dopo una così puntuale e drammati- una esigenza riconosciuta esiziale, anche ca denuncia papale della situazione planeta- dagli scienziati: mettere a dimora nuove ria, abbiamo assistito ad un timidissimo piante, riforestare o comunque inerbire riscontro ai livelli parrocchiali, ma se è ogni spazio disponibile. In questo senso si vero che abbiamo solo dodici anni di tempo rivolge appello a chiunque possieda terreni per invertire radicalmente la rotta (rapporto liberi di provvedere alla messa a dimora delle Nazioni Unite IPCC dell’ottobre delle piantine, e di curarle nella crescita 2018) passando dalle fonti fossili a quelle proprio come fossero loro figlie. rinnovabili con il cambio drastico di consu- Chi non ha di questi spazi può affidarsi mi e modelli di vita, bisognerebbe che negli ad associazioni che operano in questo avvisi che seguono le messe domenicali si campo, ad esempio Canale Ecologia, che ha desse conto dei progressi o dei regressi in al proprio attivo nei suoi quasi trenta anni questa battaglia epocale del genere umano, di attività, l’acquisto di 300.000 metri qua- e dei comportamenti sia collettivi che indi- drati di boschi nelle Rocche del Roero, viduali adottati o da adottare per rimediarvi. diventati polmone verde della nostra zona e Molto importante è ovviamente il livello parte di un disegno più ampio di compensa- individuale o se vogliamo il nostro piccolo zione ambientale. Contribuire all’acquisto mondo, forse basterebbe riferirsi al vivere di questi terreni, crediamo rientri piena- sobrio e risparmioso delle generazioni che mente nel discorso di ecologia integrale ci hanno preceduti. Se si viveva prima in promossa dal Papa e indirettamente negli modo più che decoroso senza petrolio e pla- obiettivi di quel “battezzati e inviati” del stica, a maggior ragione si potrà vivere ora mese missionario proposto. con una tecnologia che può essere indiriz- Gino Scarsi Lele, giovane missionario in Amazzonia Il sogno di tutta la vita. aveva scritto in una poesia mandata ai La vita che è un sogno è lieta. suoi amici. Una vita che segue un sogno si rinnova di giorno in giorno. “Abbiate un sogno” Sia il vostro un sogno che miri Una cosa vorrei dirvi a rendere liete È una cosa speciale per coloro non soltanto tutte le persone, che sono sensibili alle cose belle. ma anche i loro discendenti. Abbiate un sogno. È bello sognare di rendere felice tutta Abbiate un bel sogno. l’umanità. Seguite soltanto un sogno. Non è impossibile… 17
26 agosto 2012 - In vista del Tempo del Creato, il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e la Conferenza delle Chiese d’Europa hanno emesso una dichiarazione comune Chiediamo perdono per l’uso improprio delle risorse naturali “Ci uniamo per chiedere perdono. A sone che nel mondo soffrono a causa dei causa dell’uso improprio delle risorse natu- danni ambientali causati dall’egoismo e dal- rali, legato anche alla distruzione e all’in- l’abbandono. La rete della vita non deve quinamento, continuiamo a infliggere una essere interrotta dall’avidità umana e dal- dolorosa ferita all’opera di Dio che Egli l’indifferenza nei confronti degli esseri stesso definì «cosa molto buona» (Gen 1, umani e dell’intera creazione. […] 31). Riconosciamo che lo stile di vita della Ringraziamo Dio per la bellezza e la bontà società moderna ha conseguenze in tutto il della sua creazione, impegnandoci a non mondo. Questo è il motivo per cui dobbia- dare per scontato questo meraviglioso dono. mo fermare il ciclo dell’individualismo e Ci adoperiamo a mettere in atto modi per dell’isolamento, ricordando che siamo tutti curare e condividere, per rapportarci con membri di un’unica famiglia umana e che rispetto e amore all’opera di Dio. Portiamo siamo tutti creati a immagine di Dio (Gen 1, nelle nostre preghiere i nostri fratelli e 27). Pertanto, chiedendo perdono, intendia- sorelle che soffrono a causa dei nostri spre- mo cambiare i nostri cuori e i comporta- chi, della avidità e, spesso, della nostra menti per diffondere i semi della giustizia e indifferenza”. far germogliare i frutti della carità, contri- Dichiarando la necessità di un nostro buendo così a ripristinare la bellezza della impegno nei confronti della creazione che creazione”. Dio ci ha affidato, il documento chiede a In vista del Tempo del Creato, il periodo ogni comunità cristiana di rafforzarsi e cre- speciale del calendario liturgico che va dal scere nella propria missione attraverso azio- 1° settembre, Giornata di preghiera per il ni concrete e buone opere, ispirate alla pro- Creato, al 4 ottobre, Festa di San Francesco pria tradizione spirituale. Invita inoltre ogni d’Assisi, il Consiglio delle Conferenze singolo cristiano e ogni persona di buona Episcopali d’Europa e la Conferenza delle volontà a dimostrare la propria responsabi- Chiese d’Europa hanno emesso la dichiara- lità nei confronti del Creato, ad assumere zione comune “La rete della vita” a firma impegni concreti per lavorare come buoni dei rispettivi presidenti, il cardinale Angelo custodi e per lottare contro le disuguaglian- Bagnasco e il reverendo Christian Krieger. ze attraverso la protezione della diversità L’obiettivo è quello di unirsi in una sola biologica”. preghiera per riaffermare la nostra respon- sabilità nei confronti della creazione e ricor- Consiglio delle Conferenze Episcopali dare all’umanità di rispettare il pianeta. d’Europa e la Conferenza “Con tutto il cuore preghiamo per le per- delle Chiese d’Europa 18
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