PAZZA INTER - TMWma gazine TUTTOmercatoWEB com - TMW Magazine

Pagina creata da Camilla Ranieri
 
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                                         Mensile di critica e approfondimento calcistico

                   #59 - novembre 2016
                                                              TUTTOmercatoWEB       com®

                     PAZZA INTER
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                      JUVENTUS             NAPOLI                 FIORENTINA
                      Il pianista          InGabbiato             VIETATO SOGNARE
                      MILAN                ROMA                   LAZIO
                      SOLDI SPRECATI       Injury Thomas          Filip lo scontento
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                                                         di Michele
                                                       CRISCITIELLO
                                                         @MCriscitiello
                                                                                          # EDITORIALE                                           #INTER
                                                                                                                                                 #PIOLI
                                                                                                                                                                                                                         2

                                                                                                                                                                                            Editore:
                                                                                                                                                                                          TC&C srl
                                                                                                                                                                             Sede Centrale, Legale ed Amministrativa
                                                                                                                                                                                Strada Setteponti Levante, 114
                                                                                                                                                                                  52028 Terranuova B.ni (AR)
                                                                                                                                                                             Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872
                                                                                                                                                                                     Redazione giornalistica
                                                                                                                                                                             Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872
                                                                                                                                                                                     Sede redazione Firenze
                                                                                                                                                                                 Via da Pordenone 12, Firenze
                                                                                                                                                                             Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336

                                                                                                                                                                                   Direttore Responsabile:
                                                                                                                                                                                     Michele Criscitiello
                                                                                                                                                                                criscitiello@tmwmagazine.com

                                                                                                                                                                                     Direttore Editoriale:
                                                                                                                                                                                       Luca Bargellini
                                                                                                                                                                                bargellini@tmwmagazine.com

                                                                                                                                                                                         Redazione:
                                                                                                                                                                                       Marco Conterio
                                                                                                                                                                                 conterio@tmwmagazine.com
                                                                                                                                                                                       Chiara Biondini
                                                                                                                                                                                 biondini@tmwmagazine.com

                                                                                                                                                                                      Hanno collaborato:
                                                                                                                                                                             Simone Bernabei, Tommaso Bonan,

                                                                                                                                                          foto Image Sport
                                                                                                                                                                             Ivan Cardia, Alessandro Carducci, Bar-
                                                                                                                                                                             bara Carere, Raimondo De Magistris,
                                                                                                                                                                             Lorenzo Di Benedetto, Luca Esposito,
                                                                                                                                                                             Marco Frattino, Andrea Giannattasio,
Stefano                                                                                                                                                                      Pietro Lazzerini, Gianluigi Longari, Tom-
PIOLI                                                                                                                                                                        maso Loreto, Simone Lorini, Andrea
                                                                                                                                                                             Losapio, Lorenzo Marucci, Tommaso
                                                                                                                                                                             Maschio, Gaetano Mocciaro, Andrea

           Improvvisazione meneghina
                                                                                                                                                                             Piras, Stefano Sica, Daniel Uccellieri,
                                                                                                                                                                             Antonio Vitiello.

                                                                                                                                                                                           Fotografi:
                                                                                                                                                                             Federico De Luca, Federico Gaetano,

                  I
                                                                                                                                                                             Image Sport Agency, Agenzia Liverani
                          l caos in casa nerazzurra ha avuto una fine inevitabile per gran parte dell’opinione pubblica. Ed intendiamoci, non ci
                          sono motivi per ritenere che Stefano Pioli non sia il tecnico giusto per i colori nerazzurri. Ciò che lascia inter-detti, per
                          restare in tema, è piuttosto la scelta di arrivare alla decisione attraverso consultazioni pubbliche che hanno introdotto
                          non la classica “pezza a colori” da qui al termine della stagione, ma piuttosto un progetto che si illude di essere ad                                    Realizzazione grafica:
                          ampio raggio. Secondo le nostre valutazioni, infatti, sarebbe stato più coerente proporre all’ex tecnico della Lazio un                                         TC&C srl
                          contratto semestrale piuttosto che lo scenario di essere il conduttore dell’Inter presente e futura. Sia perché la situa-
                                                                                                                                                                                    TMWmagazine
          zione è complicata e portarla in salvo non sarà certamente facile, sia perché è inevitabile che in estate, con profili anche più spendibili                        Supplemento mensile gratuito alla testa-
          a livello mediatico di Pioli tra quelli disponibili, le scelte di una proprietà tanto abbiente come Suning possano rivolgersi altrove.                             ta giornalistica Tuttomercatoweb.com®
                                                                                                                                                                             Testata iscritta al Registro degli Opera-
          L’ennesimo inno ad un’improvvisazione che vorremmo non appartenesse ad una delle realtà più blasonate ed importanti del nostro                                     tori di Comunicazione, numero 18246
          calcio. Chiediamo troppo?
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                                                    @Glongari                               #ICARDI
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“Pazza Inter”
                                                                                  «Tutto nasce
Icardi segna,                                                                     dal rinnovo di
Wanda ride.                                                                      contratto di un
L’Inter ha                                                                      anno e mezzo fa»
perso ancora
Cronaca di un casus
belli che farà storia.
Anche nel club più
“pazzo” della Serie A

L’
                  autolesionismo
                  è da sem-
                  pre una delle
                  prerogative
                  principali di chi
                  sano di mente
non è. Figuriamoci allora se il
soggetto in questione fa della
sua vena di follia un motivo di
vanto, al punto da cucirsene
addosso l’etichetta con tanto di
aggettivo “Pazza”, ad introdurre
il nome della società “Inter” nel
titolo dell’inno ufficiale. Colei
che crea quasi scientemente
situazioni ai limiti del surreale,
e nelle quali sembra sguazzare
con particolare appartenenza e
dedizione.
Difficile dare una spiegazione
differente, se non scomodando
la natura stessa della società
nerazzurra quasi scomodan-
dola a goffa giustificazione
dell’avvenuto, per approfon-                                                                 Mauro ICARDI
dire lo spinoso “caso Mauro
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Icardi” che ha contraddistinto
la prima metà del mese appena
                                                                «In casa Inter
trascorso (per le due settimane                                  le idee sono
successive, come è noto, gli
argomenti sono stati diversi).                                    apparse fin
Un’apologia dell’assurdo che
parte da lontano, e che solo
                                                                   da subito
con la ricostruzione delle ma-                                  poco chiare»
novre accessorie può arrivare
a fornire un’idea il più possibile
tangibile di quanto accaduto nel
“casus belli” vero e proprio.
Si parte da un rinnovo di con-
tratto siglato un anno e mezzo
fa, con la promessa di rivedere i
termini contrattuali non appena
le condizioni economiche del
club lo avessero consentito.
Protagonista della trattativa non
un giocatore a caso tra quelli
strapagati nella scalcagnata
rosa nerazzurra, ma quello che
i dirigenti stessi identificarono
tempo addietro come il futuro
simbolo di ciò che il club interi-
sta avrebbe dovuto rappresen-
tare da quel giorno in avanti.
Una presa di posizione che
evidentemente mette la società
in una posizione di debolezza,
dalla quale non si rialzerà più.
Tantomeno nel goffo tentativo
estivo di non rendersi ostaggio
dei tweet di una neofita del
mondo dei procuratori, ma
comunque sufficientemente
esperta per ottenere le cifre de-
siderate nei tempi richiesti. Met-
tendo sostanzialmente in risalto                                                     Mauro
il concetto che le idee, dalle                                                      ICARDI
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parti di corso Vittorio Emanuele,
non sono per nulla chiare.
Una tensione che si mantiene
al filo del livello di guardia fino
al giorno in cui Icardi pubblica
un libro, su cui la comunica-
zione ed il marketing dell’Inter
non praticano il benché mini-
mo controllo. E che mette in
risalto un episodio di un paio di
stagioni prima suggellato nella
diatriba che abbiamo, nostro
malgrado, imparato a memoria
tra il centravanti e l’anima pul-
sante del tifo nerazzurro.
Tempistiche della polemica?
Ovviamente poche ore prima
del ciclo di ferro che avrebbe
potuto riportare il sereno nel
progetto de Boer, che due setti-
mane dopo avrebbe fatto la fine
che conosciamo.
Uno psicodramma che vanta
la partecipazione di tutte le
componenti in causa, quasi in
competizione nel tentativo di
farla l’una più grossa dell’altra.
Il capitano della squadra decide
di stilare un’autobiografia a 23
anni; la Curva Nord anima del
tifo nerazzurro per antonomasia
che decide di attendere la notte
prima della partita del presunto
rilancio per giurare guerra al
suo calciatore più rappresenta-
tivo, la società che prende una
posizione netta per poi riman-
giarsela nemmeno 24 ore più
tardi.                                                                                Mauro
E così il presunto rispetto nei                                                      Icardi
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confronti dei tifosi richiesto da
Javier Zanetti nell’immediato
                                                                «Gli unici ad
pre Inter-Cagliari, diventa una                                 aver capito la
multa senza la minima conse-
guenza disciplinare il giorno                                 situazione sono
successivo. Con l’unico risulta-
to di scontentare tutti, premu-
                                                              stati Icardi e sua
randosi tuttavia di mantenere                                 moglie Wanda»
comunque sempre piuttosto
evidente e tangibile la sensazio-
ne che sia la disorganizzazione
a regnare sovrana.
Una sensazione che diventa
certezza con i riscontri che arri-
vano puntuali dal campo. Con
Icardi protagonista di medie
realizzative fuori dalla norma e
progetti tecnici che, di contro,
si susseguono a cadenza ormai
tristemente regolare senza che
agli annunci di fiducia incondi-
zionata faccia seguito una co-
municazione coerente rispetto
alle intenzioni. Ammesso che
siano state tali. Ammesso che
qualcuno ci abbia capito qual-
cosa. A parte Icardi e Wanda
Nara.

                                                                                     Mauro
                                                                                    Icardi
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                                                IACOBELLIS       LIVERANI
                                                                                                   #INTER
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Icardi
o i tifosi?
A sbagliare
è stata
la società
In una stagione
tutt’altro che
semplice per
l’Inter lo
scontro fra
il capitano e
la curva ha
amplificato
il tutto

 N
                 on è un perio-
                 do semplice
                 per l’Inter.
                 Dai deludenti
                 risultati tanto in
                 Italia quanto in
Europa all’esonero di Frank de
Boer, passando per il lungo
casting per scegliere il nuovo
allenatore e lo scottante caso
Icardi. Sono tanti i temi che
in questi giorni hanno fatto
discutere, ma uno in particolare
potrebbe riservare ai tifosi nuo-                                                                       Graziano
ve sorprese durante la gestione                                                                             BINI
Pioli. Dopo i dissidi coi tifosi, El
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Cañito manterrà la fascia da ca-
pitano? Per cercare di risponde-
                                                                       «La situazione
re a questo importante quesito,                                         Icardi è stata
TMW Magazine ha intervistato
chi tale fascia l’ha indossata                                             gestita
con onore per ben sette anni
(dal 1978 al 1985): parliamo
                                                                       malissimo. La
dello storico capitano Graziano                                       biografia andava
Bini, che in bacheca vanta uno
Scudetto (1979-1980) e due                                               letta prima
Coppe Italia (1977-1978; 1981-
1982).
                                                                        che uscisse»
Bini, innanzitutto cosa signi-
fica indossare la fascia da
capitano dell’Inter secondo
lei?
“Si tratta di una grandissima re-
sponsabilità, qualcosa di sensa-
zionale che va però onorato col
massimo impegno e col giusto
esempio a tutta la squadra”.

Pensa che Mauro Icardi sia il
capitano giusto per guidare
questa Inter?
“Icardi è il top come bomber e
tecnicamente non si discute. Lo
reputo un calciatore straordina-
rio, dotato di grandi qualità e un
innato istinto del gol. Se è stato
scelto un motivo c’è, ma credo
che al momento quello legato
alla fascia da capitano sia l’ulti-
mo dei problemi dell’Inter”.

A cosa si riferisce di preciso?
“In questo momento l’Inter ha                                                           La protesta
bisogno soprattutto di dirigenti                                                  della Curva Nord
veri, capaci di farsi ascoltare
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dalla proprietà e dalla squadra.
Prima va costruita una socie-
                                                                      «L’argentino è
tà, poi si possono analizzare i                                         un bomber
singoli casi. Ciò che è successo
con Icardi è solamente una del-                                        straordinario.
le tante dimostrazioni di instabi-
lità del club nerazzurro”.
                                                                      Tecnicamente
                                                                      non si discute»
Non Icardi o i tifosi, secondo
lei dunque è stata la società
a commettere il principale
errore?
“Esatto. Se dobbiamo dare la
colpa a qualcuno per la sgrade-
vole situazione che si è creata,
questa va senza dubbio all’Inter.
I dirigenti erano a conoscenza
della biografia di Icardi e dove-
vano leggerne una bozza prima
della sua pubblicazione. Era
chiaro che certe frasi avrebbero
creato pareri contrastanti tra i
tifosi”.

Contrastanti sono state anche
le dichiarazioni pubbliche di
Ausilio e Zanetti all’indomani
della prima contestazione nei
confronti del giocatore.
“Hanno sbagliato entrambi.
Zanetti si è schierato al fianco
dei tifosi, ma sarebbe dovuto ri-
manere super partes. Ausilio ha
mostrato invece di non essersi
minimamente preoccupato della
vicenda. Insomma, il caso Icardi
è stato gestito malissimo”.
                                                                                           Mauro
Cosa consiglia all’Inter e al                                                             ICARDI
suo capitano?
PAZZA INTER - TMWma gazine TUTTOmercatoWEB com - TMW Magazine
TMWmagazine                                                    INTERVISTA/#GrazianoBINI        10
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                                                    SPORT
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                      TUTTOmercatoWEB   com®

“L’Inter deve prima di tutto
riacquistare serenità e fidu-
                                                                       «Pioli non alteri
cia, intraprendendo un lungo                                             gli equilibri
percorso col suo nuovo allena-
tore. Proprio a Pioli consiglio di                                       dell’Inter: la
non stravolgere gli equilibri già
esistenti, ma di tentare piuttosto
                                                                         fascia deve
di fare dei piccoli cambiamenti                                            rimanere
senza creare nuove tempeste”.
                                                                          ad Icardi»
Guai, quindi, a togliere la fa-
scia a Icardi proprio adesso?
“Guai. L’Inter pensi a ritrovarsi
e Icardi cerchi invece di miglio-
rare in termini di partecipazione
alla manovra per diventare un
calciatore ancora più completo.
Il resto sono solo chiacchiere”.

                                                                                        La protesta
                                                                                  della Curva Nord
TMWmagazine                                         Andrea                                                                                                    12
                                                  di          editoriale     ALBERTO                «Paloschi da titolare indiscusso a ultima
                                                   LOSAPIO                 #PALOSCHI                 alternativa»
                       TUTTOmercatoWEB   com®   @Losapiotmw   #ATALANTA

Fra porta
                                                                                                    l’ultimo nel giro delle rotazioni atalantine, anche die-
                                                                                                    tro a Pesic, finora oggetto misterioso per l’attacco.
                                                                                                    Se il serbo comunque era arrivato come opportunità

e attacco
                                                                                                    delle ultime ore di agosto, Paloschi è stato pagato
                                                                                                    7,5 milioni di euro, più un contratto quinquennale
                                                                                                    (con possibilità di prolungarlo ulteriormente) da ol-
                                                                                                    tre uno – netto – a stagione. Forse l’investimento più
L’Atalanta viaggia spedita, ma                                                                      oneroso della storia bergamasca, bruciato sull’altare
Pinilla, Paloschi e Sportiello                                                                      di un rigore sbagliato contro il Cagliari e di qualche
                                                                                                    opportunità gettata alle ortiche. La sua storia asso-
sono casi da risolvere                                                                              miglia molto a quella di un altro numero nove arriva-

L’
                 Atalanta viaggia a gonfie vele. Pure                                               to con tante pressioni a Bergamo: Robert Acquafre-
                 troppo, considerando i punti delle ul-                                             sca dalla sua esperienza in nerazzurro non si è più
                 time sette gare, se comparati ai tre                                               ripreso, Paloschi probabilmente avrà un’opportunità
                 delle prime cinque. L’Europa sembra                                                alla Lazio. Infine, ma non in ordine di importanza,
                 lì, a un passo, ma non tutto va per il                                             Marco Sportiello. La sua gestione è stata presso-
                 verso giusto. Perché ci sono almeno                                                ché paradossale, da parte di tutte le parti in causa.
tre calciatori che rischiano, a gennaio, di lasciare Ber-                                           Del portiere, che voleva andarsene a Napoli oppure
gamo con una valutazione estremamente inferiore a                                                   a Firenze, dell’allenatore, che ha denunciato il com-
quella di agosto. Il primo è Mauricio Pinilla, perché                                               portamento poco professionale a mezzo stampa
il cileno ha avuto qualche problemino a Genova con                                                  dopo l’amichevole del Bortolotti contro l’Eintracht
Gian Piero Gasperini, con strascichi che si sono                                                    a inizio agosto, della società, che ha giocato a rim-
protratti anche nelle prime settimane della nuova                                                   piattino all’ultimo giorno, prendendo sì Berisha con
avventura bergamasca. La situazione sembrava sta-                                                   la convinzione che Sportiello sarebbe partito, senza
bile, ma la crescita di Andrea Petagna – e le scelte                                                però averne la certezza. La sua valutazione, dai die-
del tecnico ex Genoa – allontano ulteriormente il cile-                                             ci milioni di euro di quest’estate, è già scesa verso
no. Per cui, almeno pare, non sono arrivare richieste                                               i sette, con outlook negativo (per usare un termine
nella scorsa sessione di mercato, eccezion fatta per                                                parecchio in voga nei mercati finanziari). Sportiello
quella della U de Chile, sua ex squadra ai tempi delle                                              difficilmente vedrà la porta ancora con Gasperini e
giovanili, che però lo avrebbe voluto gratis. Situazio-                                             rischia di essere il caso più spinoso: nessuno spen-
ne che potrebbe sbloccarsi nel corso del prossimo                                                   de soldi per un portiere, di base. Figuriamoci se in
gennaio, perché Pinilla lascerà con ogni probabilità                                                panchina a Bergamo.
Bergamo, a meno che – per una questione di oppor-
tunità – non debba rimanere quasi a forza. È però il
caso meno spinoso in seno alla famiglia Percassi.
Perché per un attaccante che dovrebbe andarsene,
ce n’è un altro che rischia seriamente di bruciarsi
dopo soli sei (due?) mesi di Atalanta. Ed è Alberto

                                                                                 foto Image Sport

                                                                                                     foto Image Sport
Paloschi, ex centravanti di Chievo Verona e Swan-
sea, che nelle prime giornate era partito come tito-
lare indiscusso, come una delle poche certezze di
questa squadra, ma che poi piano piano è diventato                                                                                              Mauricio PINILLA
TMWmagazine                                         Tommaso                                                                                                 13
                                               di             editoriale     ADAM                  «Mi piacerebbe entrare nella storia del club»
                                                    MASCHIO                #MASINA
                      TUTTOmercatoWEB   com®
                                                              #BOLOGNA

Da bandiera a
                                                                                                   poter incrinare. Sono invece bastate poche gior-
                                                                                                   nate di campionato e qualche prestazione sottoto-
                                                                                                   no a rovinare tutto e far emergere le prime crepe

sopravvalutato
                                                                                                   nel rapporto culminate con i gravi insulti ricevuti
                                                                                                   da Masina a opera di ignoti attraverso Wikipedia.
                                                                                                   “Nato in Marocco, viene adottato prima da un grup-
In poche partite Masina                                                                            po di suricati del deserto poi grazie all’intervento dei
                                                                                                   biologi ed esperti animalisti, passa ad una famiglia
finisce all’indice. E spunta                                                                       di Galliera, crescendo nell’hinterland bolognese”,
anche l’insulto razzista                                                                           così si è letto per qualche ora nella grande enciclo-

 N
                el calcio si sa, basta davvero poco                                                pedia online prima che si intervenisse a cancellare
                per cambiare gli umori dei tifosi e                                                l’insulto razziale e che la piazza e la società si strin-
                far passare dalle stelle alla stalle, e                                            gessero attorno al loro cinno. “Dopo l’incursione a
                viceversa, un calciatore. Se poi que-                                              sfondo razzista su Wikipedia, il Club e tutti i tifosi
                sto calciatore è un enfant du pays                                                 sono al fianco di Adam Masina”, ha twittato il Bo-
                la pressione e le attese nei suoi                                                  logna venendo ritwittato dalla gran parte dei tifosi
confronti si fanno ancora più elevate e il cambio                                                  felsinei pronti a difendere il terzino e allontanare le
di vento più forte. Questo sta accadendo a Bolo-                                                   accuse di razzismo ricadute, senza prove oggetti-
gna al terzino classe ‘94 Adam Masina dopo un                                                      ve, sulla città emiliana. Altri hanno invece suggerito
avvio di stagione al di sotto delle attese. Il ragaz-                                              di mandare in tribuna il calciatore per farlo smonta-
zo nato in Marocco e adottato da bambino da una                                                    re, pensando che le voci di mercato possano aver
famiglia di Galliera, nell’hinterland bolognese, ha                                                influito sulla testa del ragazzo e di conseguenza
bruciato le tappe esordendo appena ventenne in                                                     sulle sue prestazioni. Starà a Masina ora risponde-
Serie B senza praticamente più uscire dal campo                                                    re sul campo, allontanare i fantasmi e riprendersi
conquistando in rapida successione la promozione                                                   quello che è suo, non per diritto, ma per merito.
in massima serie e poi la permanenza nella stessa
sfoggiando prestazioni importanti tanto da arrivare
a conquistare la maglia dell’Italia Under 21 e l’at-
tenzione di grandi club come per esempio l’Inter.
Il sogno di Masina però è sempre stato quello di
essere profeta in patria, cosa mai semplice, e in
più di un’occasione il ragazzo ha ribadito di voler
legare il proprio nome al Bologna e diventarne un
giorno capitano e simbolo come lo fu Giacomo
Bulgarelli negli anni ‘60 e ‘70 dello scorso secolo.
“Io al Bologna a vita? A chi non piacerebbe entra-
re nella storia di un club”, è stata una delle frasi
più sottolineate nel capoluogo emiliano per esalta-

                                                                                                    foto Image Sport
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re il legame fra la squadra e uno dei suoi ragazzi
più promettenti. Una storia d’amore che sembra-
va non dovesse regalare intoppi e che neanche
le voci di mercato dell’ultima estate sembravano                                                                                                   Adam MASINA
TMWmagazine                                         Tommaso                                                                                                  14
                                               di             editoriale     MARCO                  «Una vicenda delicata, fatta di cori pesanti nel bel
                                                      BONAN                #STORARI                  mezzo di una gara»
                      TUTTOmercatoWEB   com®
                                                              #CAGLIARI
                                                                                                    e che Massimo Cellino (l’allora presidente) non

Un caso
                                                                                                    solo non gli aveva accordato, ma che provocarono
                                                                                                    anche la sua mancata conferma nella rosa. Un tito-
                                                                                                    lo di “mercenario”, dunque, conquistato con la ver-

tra i pali
                                                                                                    sione di parte della società cagliaritana, per quella
                                                                                                    trattativa non andata in porto. Una versione rima-
                                                                                                    sta nella penombra negli anni, riaffiorata nell’ultimo
                                                                                                    periodo, legata al valore simbolico della fascia di
Storari dalla fascia                                                                                capitano. Insomma, una vicenda delicata, fatta di
di capitano alla                                                                                    cori pesanti nel bel mezzo di una gara, condivisi in
                                                                                                    curva ma respinti in altre zone dello stadio, dove
contestazione degli ultras                                                                          ci sono stati anche gli applausi per Storari. Il quale

 D
                 all’esaltazione massima, all’insulto,                                              ha prontamente fatto valere la sua versione: quella
                 fino alla contestazione. Il rapporto                                               cioè in cui non ha mai chiesto adeguamenti di con-
                 tra giocatori ed ultras non conosce                                                tratto, e in cui per la sua conferma mancò l’accor-
                 mezze misure e passare dall’amore,                                                 do tra le società per effetto di sgarri precedenti di
                 quasi idolatria, alla ripugnanza è un                                              Cellino al Milan relativi ad altri affari e altri calciatori.
                 attimo. Basta un gesto, un errore o                                                Amarezza da una parte, dunque, e versioni che non
un messaggio equivocato perché tutto cambi in                                                       combaciano dall’altra. Il tutto, con la netta presa di
un attimo. In tutti i campionati, in tutte le serie, a                                              posizione da parte della società in favore del por-
qualsiasi livello, per qualsiasi giocatore o dirigen-                                               tiere, una volta affidata la fascia a Sau: “La tifoseria
te (basti pensare ai vari Maldini, Galliani e Icardi,                                               ha contestato Storari perché pensa, per motivi che
tanto per citare i più noti). E spesso – per l’appun-                                               non capisco, che lui non debba essere capitano.
to – c’è di mezzo la fascia di capitano e il ruolo di                                               L’allenatore – ha affermato il presidente Tommaso
rappresentante in campo della maglia e dei valori                                                   Giulini – ha scelto di dare la fascia a Sau, e il nostro
del club. Come è successo a Cagliari, uno dei casi                                                  portiere ha capito dimostrando di essere un capita-
più recenti: è il 18 settembre, quando, al Sant’Elia,                                               no vero. Non posso fare altro che ringraziarlo”. L’e-
durante Cagliari-Atalanta, un gruppo di ultras ca-                                                  volversi della situazione – come sempre succede in
gliaritani diffonde in curva un volantino in cui accu-                                              questi casi – sarà poi affidata al campo. E al tempo.
sa il portiere Marco Storari. “Quel mercenario non                                                  Con una salvezza sullo sfondo da raggiungere.
deve mai più scendere in campo da capitano”. Det-
to, fatto: dalla successiva partita in casa, contro la
Sampdoria, la fascia rossoblù passa sul braccio di
Marco Sau. “Gara troppo importante per farsi con-
dizionare da queste cose”, spiegherà poi l’allenato-
re Massimo Rastelli. Ma prima facciamo un passo
indietro, alla base delle motivazioni. Che non sono
da ricondursi a prestazioni ritenute insufficienti, né

                                                                                 foto Image Sport

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tanto meno a dichiarazioni considerate inapropria-
te. Quanto piuttosto a questioni di soldi. Ovvero
quelli che il portiere avrebbe chiesto in più alla fine
della stagione 2007-2008, per ritoccare l’ingaggio,                                                   Massimo RASTELLI
TMWmagazine                                          Lorenzo                                                                                                        15
                                                   di            editoriale            ANTONIO                 «Inglese è un 1991. Il tempo è dalla sua parte»
                                                    MARUCCI                       #FLOROFLORES
                      TUTTOmercatoWEB   com®   @lorenzomarucci   #CHIEVO VERONA

Attacco
                                                                                                               va dimenticato del resto che poco più di un anno fa si
                                                                                                               stava parlando dell’ipotesi di una chiamata in Nazio-
                                                                                                               nale viste le buone prestazioni al Sassuolo.

sotto esame
                                                                                                               A proposito di attaccanti va sottolineato anche come
                                                                                                               dopo una buona partenza, Roberto Inglese non sia
                                                                                                               ultimamente riuscito a confermarsi su buoni livelli. Su
                                                                                                               di lui il tecnico Rolando Maran conta molto, in esta-
La squadra di Maran viaggia                                                                                    te ha preteso e ottenuto che restasse, sconsigliando
ma Floro Flores e Inglese                                                                                      fortemente il club a cederlo nonostante fossero arri-
                                                                                                               vate varie richieste per il centravanti. In un percorso
sono un caso                                                                                                   di crescita come quello di Inglese possono verificarsi

  S
                  e c’è un giocatore da cui il Chievo                                                          momenti di alti e bassi anche se per lui pare essere
                  si aspetta senz’altro di più, questo è                                                       arrivato il momento della svolta: Inglese è un classe
                  Antonio Floro Flores. Sia per le sue                                                         ’91 e per il vero salto di qualità questa può e deve es-
                  qualità tecniche, sia per l’esperienza                                                       sere la stagione giusta. C’è ancora tempo per impor-
                  accumulata in tanti anni di carriera                                                         si e far vedere le proprie qualità, per affermarsi come
                  anche in serie A. La squadra di Ma-                                                          una pedina inamovibile del Chievo. Anche Maran
ran, al di là di qualche flessione comunque spora-                                                             farà di tutto per esaltare le caratteristiche di questo
dica, resta un gruppo molto valido e solido, capace                                                            giocatore potente fisicamente, cresciuto nel Pescara
anche di andare oltre le proprie possibilità, come ha                                                          e approdato al Chievo nel 2010. Ad inizio settem-
dimostrato lo scorso anno e pure in questa stagio-                                                             bre il tecnico dei veneti si è sbilanciato notevolmente
ne. L’attacco però non pare – almeno a giudicare dai                                                           su Inglese, forte delle sue convinzioni maturate nel
numeri e dai primi mesi di campionato – il punto for-                                                          corso dell’anno passato e durante la preparazione
te dei veneti, che sopperiscono a questo difetto con                                                           estiva: “Spero che uno dei ragazzi che alleno, possa
le reti dei centrocampisti e dei difensori. Non a caso                                                         confermarsi elemento da Serie A. In particolare pen-
proprio lo stesso Floro Flores di recente ha detto:                                                            so a Roberto Inglese: quest’anno per lui potrebbe
“Noi viviamo per il gol, ma adesso non è un proble-                                                            essere quello della consacrazione”. Tocca a inglese
ma. Arriverà. Per fortuna abbiamo in rosa centrocam-                                                           ora riemergere e trovare la giusta continuità di rendi-
pisti che segnano, come ad esempio Castro”. Certo                                                              mento. Anche il Chievo lo aspetta.
adesso serve un apporto anche del reparto offensivo
e in particolare pure da Floro Flores, approdato al
Chievo alla fine dello scorso mercato di gennaio dal
Sassuolo, dopo la partenza di Paloschi. Il suo pri-
mo gol con la maglia del Chievo lo ha realizzato il
16 aprile contro il Frosinone: in generale però il suo
rendimento è stato, guardando anche al campiona-
to in corso, al di sotto delle attese. Il trentatreeenne
napoletano non può comunque aver perso il fiuto

                                                                                            foto Image Sport

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del gol, la cattiveria non gli manca e peraltro è anche
un giocatore abituato a ricoprire vari ruoli in attacco,
dunque non appena per lui scoccherà una nuova
scintilla potrebbe tornare molto utile al Chievo. Non                                                           Roberto INGLESE
TMWmagazine                                         Ivan F.                                                                                                   16
                                                  di           editoriale    Davide                 «Se retrocessione deve essere, che sia col coltello tra
                                                   CARDIA                   #nicola                  i denti»
                       TUTTOmercatoWEB   com®   @ivanfcardia   #CROTONE
                                                                                                    vicepresidente Gualtieri, che ad aprile, nel giorno

Non sarà
                                                                                                    più bello della sua vita calcistica, parlava così: “An-
                                                                                                    cora non ci credo. Questa era una squadra di Terza
                                                                                                    Categoria, fondata da mio padre. Abbiamo fatto 35

un’avventura?
                                                                                                    anni di dilettanti, poi nel 1991 sono arrivati i fratelli
                                                                                                    Vrenna e con loro siamo arrivati in Serie A”. Una
                                                                                                    Serie A da non godersi, almeno per lui, almeno per
                                                                                                    ora. Una Serie A che rischia di essere una breve
Il Crotone e la Serie A:                                                                            visita: la vittoria col Chievo può essere un segna-
quando non è amore                                                                                  le di svolta, ma servirebbe molto altro. Servirebbe,
                                                                                                    fra le altre cose, un leader vero. Come era Ivan
a prima vista                                                                                       Juric l’anno scorso, come non riesce a essere Da-

    L
                  a Serie A conquistata sul campo                                                   vide Nicola in questa stagione. L’ottima stagione in
                  dell’Ezio Scida. Con la spinta e la                                               B col Livorno resta un ricordo troppo lontano nel
                  passione di un’intera città alle spal-                                            tempo, il tecnico piemontese ha le sue qualità ma
                  le. E poi non giocata, almeno nelle                                               ha fallito le esperienze successive. E la differen-
                  sue battute iniziali, su quello stes-                                             za, rispetto all’uomo nuovo di casa Genoa, si sta
                  so manto erboso. Ma a Pescara,                                                    facendo sentire davvero troppo pesante. A livello
a 607 chilometri di distanza, inaccessibile per il                                                  di motivazioni, prima ancora che di idee tattiche,
tifoso nelle cui vene non scorra davvero sangue                                                     dove pure qualcosa da dire vi sarebbe. Ma, anche
rossoblù. Per individuare cosa non ha funzionato,                                                   lì, servirebbe del capitale umano di più alto livello
almeno per ora, nell’approccio del Crotone con la                                                   tecnico. Soprattutto, quando individuare un caso
massima categoria calcistica italiana, si può partire                                               è difficile perché un po’ tutto sembra preludere
da lì. Da quelle forzate trasferte in Abruzzo, da un                                                allo spauracchio retrocessione, lo scenario diventa
impianto del tutto impreparato all’impatto con una                                                  davvero fosco. Però, se retrocessione deve essere,
nuova realtà. Un po’ come tutta la squadra, direb-                                                  che sia col coltello tra i denti. Non sarà un’avven-
bero i maligni. Lo stadio come simbolo, anche se                                                    tura, cantava Battisti. Rischia di esserlo, la liaison
non si può far pesare sulle spalle dei rossoblù tutto                                               tra il Crotone e la Serie A. Ma non molto piacevole.
il peso del cronico ritardo italiano nella gestione
dei propri impianti sportivi. Però il ritardo in quell’a-
spetto può essere un simbolo. E poi si scende nei
dettagli. Quelli di un mercato non proprio lineare:
l’affare Mazzarani ne è un altro simbolo. Ma in ge-
nerale, col massimo rispetto per i diretti interessati,
se in Serie A fa il titolare chi in Serie B ha faticato a
salvarsi (e a volte non vi è riuscito), magari anche
da comparsa, qualche problema c’è, inutile na-

                                                                                                                                                              foto Federico Gaetano
scondersi dietro un dito. La gestione dello spoglia-

                                                                                 foto Image Sport
toio, poi: tutti uniti, a parole. Però la sceneggiata tra
Falcinelli e Trotta non è lo spot migliore per l’unità
d’intenti che si dovrebbe respirare nell’ambiente
pitagorico. E ancora, le dimissioni a sorpresa del                                                    Raffaele VRENNA
TMWmagazine                                           di Andrea                                                                                                     17
                                                                    editoriale     RICCARDO                «Per lui in estate l’Empoli aveva chiesto una cifra
                                                  GIANNATTASIO                   #SAPONARA                  superiore ai 20 milioni»
                         TUTTOmercatoWEB   com®    @giannattasius   #EMPOLI

metamorfosi
                                                                                                           tre assist vincenti (oggi invece è inchiodato alla casella
                                                                                                           zero in entrambe le voci). Un’involuzione davvero paz-
                                                                                                           zesca. Inevitabile, dunque, che sulle rive dell’Arno si

Saponara
                                                                                                           parli di Saponara come di un vero e proprio “caso”,
                                                                                                           una metamorfosi al negativo che di fatto ha contribuito
                                                                                                           in maniera decisiva alle difficoltà di tutto l’Empoli, parti-
                                                                                                           to con un evidente freno a mano (sotto l’aspetto sia del
Un gol e un assist per                                                                                     gioco che dei risultati) e fin da inizio settembre perico-
il fantasista dopo una                                                                                     losamente immerso nelle sabbie mobili della parte più
lunga estate di mercato                                                                                    bassa della classifica. E il momento “no” di Saponara
                                                                                                           non ha avuto ripercussioni solo sull’andamento della

  D
                   alle parti del Castellani - almeno fino                                                 squadra di Giovanni Martusciello ma inevitabilmente
                   ad una settimana fa, prima dell’exploit                                                 ha comportato anche un discreto abbassamento del
                   di Pescara - si era cominciato a dice                                                   livello di “appeal” del giocatore stesso, che in questo
                   ormai da tempo che Riccardo Sapo-                                                       momento - come confermano i primi spifferi di merca-
                   nara avesse trovato davvero in fretta                                                   to in ottica invernale - avrebbe già iniziato a guardarsi
                   il suo proverbiale alter ego, alla luce                                                 attorno pur non trovando fino a questo momento rispo-
soprattutto della sua chiacchieratissima estate, dell’im-                                                  ste troppo gratificanti. Chi ben presto però potrebbe
ponente valutazione che di lui aveva fatto il presidente                                                   tornare a farsi sotto per il fantasista di Forlì è sicura-
Fabrizio Corsi ma soprattutto dello scadente rendi-                                                        mente il Bologna, che non potrà avere a disposizione
mento che il fantasista sta inanellando in questo inizio                                                   Verdi per molto tempo, così come la Fiorentina, ancora
di stagione. In Toscana in tanti lo definirebbero una va-                                                  alla perenne ricerca di un vero sostituto di Ilicic che né
riazione al maschile sul tema della “bella di Campiglia”,                                                  Borja Valero né Hagi hanno sin qui saputo rimpiazzare
ovvero l’affascinante fanciulla che “tutti vogliono ma                                                     adeguatamente. Tutto ovviamente ruota attorno (come
nessuno piglia”. Ecco, gli ultimi, tormentati mesi di Sa-                                                  sempre) alla valutazione che l’Empoli farà di Sapona-
ponara potrebbero essere riassunti in questa simpati-                                                      ra: se i toscani abbasseranno le pretese, per Riky le
ca definizione. Perché se è vero che l’ex Milan, alla luce                                                 porte della cessione si potrebbero improvvisamente
della sua ultima bella stagione con la maglia dell’Em-                                                     spalancare già a gennaio. In caso contrario, la preoc-
poli (cinque gol e dieci assist), ha attirato su di sé l’inte-                                             cupazione maggiore del fantasista dovrà essere quella
resse di tante squadre di Serie A (Bologna, Sassuolo e                                                     di riuscire a tornare ai suoi livelli il prima possibile per
Fiorentina su tutte) e non solo (a fine agosto si è vocife-                                                poter dare una mano decisiva alla sua squadra e farla
rato anche di un presunto pressing di Southampton ed                                                       uscire dalla lotta per non retrocedere.
Atlético Madrid), è altrettanto evidente come poi nes-
sun club abbia voluto affondare il colpo per aggiudicar-
si il trequartista romagnolo, spaventato dall’eccessiva
richiesta fatta pervenire dagli uffici del presidente Corsi
e dal dg Marcello Carli (oltre 20 milioni di euro). Tan-
te lunghe storie di corteggiamento, dunque, terminate

                                                                                        foto Image Sport

                                                                                                           foto Image Sport
poi con una serie di nulla di fatto, che inevitabilmente
hanno scosso il giocatore, ad oggi uno tra i calciatori
più in calo rispetto alla passata stagione, dove di questi
tempi Saponara aveva già segnato quattro gol e fornito                                                                                       Giovanni MARTUSCIELLO
TMWmagazine                                          Tommaso                                                                                               18
                                                di              editoriale     PAULO             «Eppure gli oltre ventimila tifosi viola meriterebbero
                                                       LORETO                 #SOUSA              eccome di sognare»
                       TUTTOmercatoWEB   com®         @To_Lo_   #FIORENTINA

Sousa,
                                                                                                 scorso, quando invece di Lisandro Lopez o Em-
                                                                                                 manuel Mammana arrivarono Yohan Benalouane,
                                                                                                 Tino Costa e Panagiotis Kone. Un vaso che da più

il realista
                                                                                                 parti si è provato a ricostruire incollando i pezzi rotti,
                                                                                                 forse facendo anche finta di nulla, ma che oggi Sou-
                                                                                                 sa racconta con la metafora di un brusco richiamo
                                                                                                 alla realtà. Proprio come quando ci si sveglia di so-
Il tecnico della Fiorentina                                                                      prassalto nel bel mezzo della fase r.e.m.. “Ho spinto
azzera i sogni viola e riporta                                                                   il sogno l’anno scorso – ha ribadito Sousa in sala
tutti alla realtà                                                                                stampa, a fine ottobre – ma alla fine mi hanno impo-
                                                                                                 sto la realtà”. Non è, per la verità, il solo concetto pe-
                    un nuovo capitolo. Un argomento                                              sante riferito dal portoghese (anche il riferimento a

    È
                  fino a qualche anno fa come minimo                                             un carattere della squadra impossibile da cambiare
                  scottante e da qualche anno riposto,                                           non è da poco, ancor più se considerato alla luce di
                  invece, semplicemente in un cas-                                               come potrebbero pensarla gli stessi calciatori), ma
                  setto. Probabilmente nel comodino                                              certamente è uno degli ambiti più scottanti dell’uni-
                  accanto a letto, in attesa di tempi mi-                                        verso Fiorentina. Perché se c’è qualcuno che avreb-
gliori. Il tabù dei sogni, dell’emozionalità del calcio                                          be invece bisogno di sognare (se non nel calcio o
che pian piano si va perdendo, è in effetti questio-                                             nello sport, in cos’altro in tempi complessi come
ne assai spinosa. Praticamente per tutti. Stritolata                                             quelli attuali?) sono proprio quei ventimila abbonati
com’è tra le dinamiche di un calcio sempre più nuo-                                              che, a Firenze, questa estate non hanno esitato. Nè
vo e brutto almeno alle latitudini italiane (altrove non                                         sono stati realisti. E non lo stati nemmeno quando,
è così) e la messaggistica assortita che la proprietà                                            in un mercoledì di pioggia torrenziale, si sono presi
(quella viola in questo caso) ha collezionato nell’ul-                                           una valanga d’acqua per vedere la scarsa intensità
timo decennio, la questione è stata di nuovo affron-                                             mostrata al cospetto del Crotone. Dopo anni in cui,
tata proprio da Paulo Sousa. Per inciso, alla vigilia                                            praticamente, i tifosi in questione hanno studiato più
della vittoriosa trasferta di Bologna. Parlare di sogni,                                         il bilancio che altro, che anche l’allenatore mettesse
in ambito di Fiorentina, non è mai stato semplice.                                               il carico sul realismo (nei confronti di tutti, squadra
Perché se dal campo qualche annata ha spinto dav-                                                inclusa) non è sembrata propriamente un’ottima
vero a sognare grazie ai suoi protagonisti, nei piani                                            idea. Per tanti motivi, non ultimo un futuro che, sogni
alti del club la strada lungo la quale coltivare i sogni                                         di gloria a parte, sembra allontanare sin da ora Paulo
è sempre stata tortuosa. E spesso descritta con la                                               Sousa dalla Fiorentina dei Della Valle.
calligrafia del bilancio, del gap insuperabile con altre
società, degli investimenti misurati al fair play finan-
ziario. E, chiaramente, comunque intrecciata al bi-
sogno di uno stadio di proprietà che, otto anni dopo
la primissima presentazione di Diego Della Valle,
resta ancora tutto teorico. In mezzo a plusvalenze

                                                                                  foto @FDLCOM

                                                                                                 foto @FDLCOM
diventate più famose di calciatori che hanno lasciato
il segno con il gol, s’incastra l’attuale posizione di
Paulo Sousa. Il tecnico non ha potuto fare a meno
di riaprire quel vaso di Pandora esploso a gennaio                                                                                                Paulo SOUSA
TMWmagazine                                      di Simone                                                                                                     19
                                                              editoriale       LUCAS                «Il paragone con Cristiano Ronaldo si porta dietro tante
                                                 BERNABEI                  #OCAMPOS                  aspettative»
                       TUTTOmercatoWEB   com®   @Simo_Berna   #GENOA

PAROLA
                                                                                                    contro la Sampdoria e nella gara col Milan quando
                                                                                                    comunque Ocampos non era al meglio. In gene-
                                                                                                    rale intorno a ‘La Mole’, questo il suo soprannome

ALL’OCAMPOS
                                                                                                    dovuto alla corporatura non proprio mingherlina,
                                                                                                    si respira un’aria di incertezza. Chi è il vero Ocam-
                                                                                                    pos? Il talento dalle immense potenzialità osserva-
                                                                                                    to nelle giovanili e in prima squadra al River Plate,
Il talentino argentino                                                                              o il funambolo indolente del triennio al Monaco? La
                                                                                                    risposta come sempre dovrà dettarla il campo, ma
non ha impressionato.                                                                               il giudizio (del tutto parziale) emerso fino ad oggi è
Almeno fino a oggi.                                                                                 più tendente alla seconda ipotesi. Il tempo comun-

 C
                 hiamarlo caso è probabilmente una                                                  que è ancora tutto dalla sua parte, non dimentichia-
                 forzatura, soprattutto alla luce dell’in-                                          moci che gli addetti ai lavori con l’occhio lungo lo
                 fortunio che lo ha tenuto lontano dal                                              hanno paragonato, per potenzialità, ad un certo
                 campo per diverse settimane. Ma                                                    Cristiano Ronaldo. Normale avere enormi aspetta-
                 sembra altresì lecito poter dire con                                               tive, se sulle spalle ti porti certi parallelismi. Norma-
                 estrema onestà che dai primi mesi                                                  le, come conseguenza, restare delusi se i numeri
italiani di Lucas Ocampos tutti, dagli addetti ai la-                                               non vanno a sostegno di questi paragoni. La sosta
vori ai tifosi passando per il tecnico Ivan Juric, si                                               per gli impegni delle Nazionali servirà anche e so-
aspettavano qualcosa di più. Qualcuno a fine esta-                                                  prattutto a lui. Un modo utile per ritrovare la miglior
te lo aveva definito senza mezzi termini il vero colpo                                              condizione e magari convincere Juric a regalargli
del calciomercato italiano, vista la sua conclamata                                                 sempre più continuità. Con la speranza, di tifosi,
classe e le precedenti esperienze in club importan-                                                 amanti del calcio e fantallenatori di tutta Italia, che
ti e blasonati. La formula del prestito con diritto di                                              il talentino albiceleste possa ripercorrere le orme
riscatto fissato a 8 milioni di euro non ha fatto altro                                             di un suo illustre connazionale come Diego Perot-
che aggiungere un tocco di bontà all’operazione                                                     ti. Uno che a Genova, dopo qualche problemino
portata avanti da Preziosi e Milanetto, visto che                                                   iniziale, è tornato agilmente agli antichi splendori.
con una spesa tutto sommato adeguata e dopo un
anno di studio il Grifone aveva la possibilità di por-
tarsi a casa un potenziale crack di livello mondiale.
Tutto questo a bocce ferme, perché come detto per
ora il campo ha raccontato tutta un’altra storia. Ad
oggi, nelle poche presenze dell’argentino da titola-
re, non è stato lasciato il segno fatta eccezione per
la recente gara con l’Udinese. E dire che il modulo
di Juric, un 3-4-3 in grado di diventare facilmente
3-5-2, sembrava costruito appositamente per esal-
tare le sue qualità di tecnica e profondità. L’infor-

                                                                                 foto Image Sport

                                                                                                    foto Image Sport
tunio al ginocchio ne ha frenato la crescita e l’in-
serimento e forse ha fatto sì che altri prendessero
il suo posto nelle gerarchie tattiche di Juric, come
dimostrano le due panchine consecutive nel derby                                                                                                       Ivan Juric
TMWmagazine                                        di Marco                                                                                                20
                                                                editoriale   Miralem                 «Pjanic ha tutto del campione. Gli manca solo una
                                                  CONTERIO                   #Pjanić                  cosa, ancora: il piglio del vincente»
                      TUTTOmercatoWEB   com®   @marcoconterio   #JUVENTUS

GLI ACUTI DEL
                                                                                                     “va aspettato, con calma”. è comprensibile che
                                                                                                     sottilinei come “si è inserito con difficoltà, ma è
                                                                                                     un ottimo professionista ed ha tutte le caratteristi-

PIANISTA
                                                                                                     che per affermarsi; nei recenti anni ha dimostrato
                                                                                                     di avere valore, per cui dobbiamo avere la pazien-
                                                                                                     za di aspettarlo”. Pazienza, nessuna fretta. La Ju-
                                                                                                     ventus è una macchina in corsa, una fuoriserie, e
Dopo un inizio stonato, il gol                                                                       Pjanić le è salito in corsa. Doveva esser da subito
col Chievo è un nuovo inizio                                                                         il cavallo in più, ma spesso questi s’imbizzarrisco-
                                                                                                     no e anche un fantino vincente come Massimi-
per Pjanić                                                                                           liano da Livorno ha dovuto dosare nerbate e ca-

  D
                 eve ancora entrare sotto le coperte                                                 rote, prima di inserirlo al meglio nel suo progetto.
                 tattiche di Massimiliano Allegri, Mi-                                               “Voglio fare sempre meglio -sottolinea il pianista di
                 ralem Pjanić. Al caldo del successo,                                                Tuzla, nato sotto le bombe di Bosnia ed Erzegovi-
                 delle vittorie. Nel tepore dei trion-                                               na-: qui alla Juventus c’è un nuovo sistema di gioco
                 fi e di quei trofei che, al di là della                                             ed un altro tipo di calcio rispetto a Roma, c’è meno
                 gloria, a Roma non ha mai vissuto,                                                  palleggio e mi sto adattando. Aspettative? Sono
conosciuto. Pjanić in giallorosso è stato Mozart,                                                    sempre alte in una grande squadra, ma io sono se-
violinista e pianista, spesso direttore d’orchestra.                                                 reno e contento di essere qui. Speriamo di conti-
Però non ha vissuto da protagonista le grandi pla-                                                   nuare a vincere. Il modulo dove possa rendere me-
tee, non è mai stato chiamato al di là del sipario                                                   glio? L’importante è la mentalità e sono certo presto
per ringraziare festante il pubblico che applaude.                                                   ci integreremo al meglio”. Ha ragione Marotta. Non
Esser talenti non è essere vincenti ed è questo                                                      serve fretta. Pjanić ha personalità da vendere e ta-
spirito, questo approccio che è mancato finora al                                                    lento da svendere. Gli manca la mentalità del vin-
bosniaco. La punizione contro il Chievo Verona, il                                                   cente, non un’altra qualità del campione. Solo l’ac-
grido di gioia e le braccia al cielo, sono le fotogra-                                               cento. La parentesi la chiude lui, con gli arcobaleni
fie di tutta la qualità che Miralem Pjanić da Tuzla                                                  su punizione. Due braccia al cielo, un sorriso, un
possa esprimere. Nato in un’area calda e incande-                                                    grido di gioia. Il gol da sogno contro il Chievo Ve-
scente della Bosnia ed Erzegovina, fulcro e incro-                                                   rona come nuova partenza. Come un nuovo inizio.
cio di commerci ed economie di musulmani, croati,                                                    Per infilarsi dolce, sotto le coperte tattiche juventine.
serbi, è poi cresciuto in Lussemburgo laddove la
famiglia si era rifugiata per le bombe, per la guer-
ra. Lì Pjanić studia, poi vira in Francia e là, al Metz
e al Lione, prende il volo. Perché da sempre il ta-
lento innato e le qualità balistiche, lo rendono un
giocatore geniale e quasi unico. Leggero, morbido,
un ballerino sulle punte ma con un’anima fragile
che gli permette poco d’avere il piglio del vincente

                                                                                  foto Image Sport

                                                                                                      foto Image Sport
che spesso è l’appiglio giusto nei momenti difficili.
E siccome campioni si nasce ma trionfatori si può
anche diventare, è normale che Giuseppe Marot-
ta, amministratore delegato di casa Juventus, dica                                                                                             Miralem Pjanić
TMWmagazine                                        di Lorenzo                                                                                                   21
                                                                editoriale          Filip                «A gennaio possibile la partenza del centravanti
                                               Di Benedetto                  #Djordjevic                  serbo»
                      TUTTOmercatoWEB   com®    @Lore_Dibe88    #LAZIO

Il Djordjevic
                                                                                                         troppo caos all’interno dello spogliatoio. Qualora
                                                                                                         però, durante la prossima finestra di trasferimenti
                                                                                                         estiva il giocatore dovesse chiedere la cessione

perduto
                                                                                                         Claudio Lotito e Igli Tare sarebbero forse pronti ad
                                                                                                         accontentarlo, a patto che arrivi un’offerta allettante
                                                                                                         che possa soddisfare sia la società capitolina che
                                                                                                         il giocatore. Se l’operazione, qualsiasi essa sia, do-
La Lazio ha iniziato alla grande                                                                         vesse andare in porto il direttore sportivo dovrebbe
la sua stagione, facendo però                                                                            mettersi al lavoro e non sarebbe certamente facile
                                                                                                         trovare il suo sostituto, visto che Immobile non si
scoppiare il caso Djordjevic                                                                             tocca e trovare un giocatore disposto a fare la ri-

  P
                                                                                                         serva, senza neanche avere la possibilità di giocare
                 artiamo da un presupposto: trovare
                                                                                                         in coppa, visto che i biancocelesti non partecipano
                 un caso, un qualcosa che non va, in
                                                                                                         a nessuna competizione europea, sarà un compito
                 casa Lazio, non è stato affatto facile,
                                                                                                         molto duro, specie nel mercato di gennaio quando
                 perché Simone Inzaghi sta facendo
                                                                                                         molte squadre tendono a tenersi stretti tutti i gioca-
                 un grandissimo lavoro alla sua pri-
                                                                                                         tori. Difficile capire se la società deciderà comun-
                 ma stagione, dall’inizio del campio-
                                                                                                         que di cedere il calciatore senza avere già pronto
nato, sulla panchina biancoceleste, e dopo una sta-
                                                                                                         il suo sostituto, ma comunque sia mancano an-
gione anonima i capitolini sono pronti a tornare a
                                                                                                         cora tanti giorni alla riapertura del mercato e sia la
lottare per l’Europa, o addirittura per la Champions
                                                                                                         dirigenza che il calciatore avranno la possibilità di
League. Se vogliamo però trovare il pelo nell’uo-
                                                                                                         capire quale possa essere la soluzione migliore per
vo in questa prima parte di stagione della Lazio, il
                                                                                                         tutti. La cosa importante per la Lazio sarà continua-
nome in cima alla lista degli insoddisfatti e di coloro
                                                                                                         re sulla strada imboccata a inizio campionato, per
dei quali ci si sarebbe aspettato sicuramente di più,
                                                                                                         far sì che l’unico caso degno di nota resti quello re-
è senza ombra di dubbio quello di Filip Djordjevic.
                                                                                                         lativo a un attaccante che spera e pretende di gio-
L’arrivo di Ciro Immobile durante la scorsa esta-
                                                                                                         care di più. Inzaghi ha risollevato le sorti della sua
te lo ha spento, oscurato e il serbo non è riuscito
                                                                                                         Lazio, e pensare che la stagione dei biancocelesti
a imporsi, neanche nelle poche volte nelle quali il
                                                                                                         era iniziata con un vero e proprio caso di mercato,
tecnico gli ha dato una chance. Sarà difficile per
                                                                                                         quello relativo a Marcelo Bielsa, mai arrivato a For-
l’attaccante arrivato a Roma nell’estate del 2014
                                                                                                         mello nonostante un presunto accordo già firmato.
a parametro zero dal Nantes recuperare posizioni
nelle gerarchie di Inzaghi e per questo molto pro-
babilmente a gennaio potrebbe chiedere la ces-
sione, ma a quel punto la Lazio dovrebbe tornare
sul mercato degli attaccanti. Questo rappresenta
dunque il problema più grande di questo splendido
inizio di stagione dei biancocelesti e il malconten-
to del centravanti serbo potrebbe in qualche modo

                                                                                                         foto Image Sport
                                                                                      foto Image Sport
danneggiare la serenità dell’ambiente e scombus-
solare i piani della società, anche se, conoscendo
il tipo, lo stesso Djordjevic non dovrebbe creare                                                                                                   Simone INZAGHI
TMWmagazine                                         Antonio                                                                                                      22
                                                 di             editoriale    VINCENZO                 «Montella spera nei soldi dei cinesi a gennaio»
                                                   vitiellO                  #MONTELLA
                       TUTTOmercatoWEB   com®   @AntoVitiello   #MILAN

I sei
                                                                                                       la squadra a gennaio per trovare maggiore spazio.
                                                                                                       Josè Sosa invece si è ritagliato scampoli di partita
                                                                                                       ma non ha mai convinto. Sia da regista che da mez-

sconosciuti
                                                                                                       zala l’ex Napoli è apparso lento e impacciato, un al-
                                                                                                       tro acquisto discutibile se si considerano i 7,5 milioni
                                                                                                       che il Milan ha versato nelle casse del Besiktas per
                                                                                                       prelevarlo ad agosto scorso. L’esplosione di Manuel
Più di 25 milioni investiti                                                                            Locatelli lo ha offuscato ma senza il giovane rosso-
dalla dirigenza ma                                                                                     nero il Milan avrebbe molte più difficoltà con Sosa
                                                                                                       titolare. L’argentino dovrà darsi una svegliata se vuo-
nessuno è titolare                                                                                     le davvero conquistare i tifosi e soprattutto convince-

        I
                 l Milan vola alto in classifica, oltre                                                re Montella. Infine Mati Fernandez che non ha mai
                 quello che si poteva attendere prima                                                  giocato un minuto a causa di un infortunio ottenuto
                 del via. Una squadra che sta provan-                                                  durante gli impegni con la Nazionale cilena. E’ un
                 do a combattere con i propri difetti                                                  Milan che sta sfruttando davvero poco gli acquisti
                 cronici per risalire dalla mediocrità in                                              estivi e nessuno dà la sensazione di poter insidiare
                 cui era sprofondata da qualche anno.                                                  i titolari. Montella si aspettava tutt’altro mercato ma
I problemi ci sono ancora ma l’allenatore e il suo staff                                               alla fine si è dovuto accontentare perché il club ha
stanno ottenendo il massimo da questo gruppo.                                                          fatto i conti la grandissima difficoltà di chiudere l’af-
Vincenzo Montella punta sullo zoccolo italiano, fat-                                                   fare con la cordata cinese in tempi brevi. Nonostante
to per lo più di giovani cresciuti nel vivaio milanista,                                               tutto il Milan è li tra i primi posti della classifica e se la
e ha recuperato giocatori che in passato sono stati                                                    sta giocando con tutti, ha battuto la Juve campione
solo di passaggio in quel di Milanello come Gabriel                                                    d’Italia dopo quattro anni di sconfitte, e sta recitan-
Paletta e Suso. Il grande cruccio però è relativo                                                      do un ruolo da protagonista grazie ad un ambiente
agli acquisti del mercato estivo, complicato perché                                                    più sereno. Con il cambio di proprietà il Milan dovrà
legato al budget dei cinesi e soprattutto alla proprie-                                                tornare necessariamente sul mercato per rinforzare
tà Berlusconi che sta per uscire di scena. Adriano                                                     il gruppo e dare ai titolari alternative qualitativamente
Galliani ha speso 25 milioni per acquistare sostan-                                                    più importanti. Ora sta ai cinesi accontentare il tec-
zialmente 6 riserve. Nessuno dei volti nuovi è titolare                                                nico campano e provare a sfruttare l’attuale annata
in questo Milan e pochi hanno un alto minutaggio,                                                      per tornare in Europa dopo un lungo digiuno.
Montella utilizza gli ultimi arrivati sono quando è co-
stretto a cambiare per squalifiche e infortuni. Gianlu-
ca Lapadula e Gustavo Gomez sono i giocatori che
sono stati impiegati di più dall’allenatore campano,
il paraguayano ha sostanzialmente sostituito Roma-
gnoli e Paletta quando sono stati costretti a saltare
impegni ufficiali, mentre Marko Pasalic ha esordito
in campionato solo dopo undici giornate, prima era

                                                                                                       foto Image Sport
                                                                                    foto Image Sport
un oggetto misterioso per tutti. Per non parlare di Le-
onel Vangioni, arrivato dal River Plate a parametro
zero e mani utilizzato da Montella. L’argentino se do-
vesse continuare su questo trend potrebbe lasciare                                                                                           Gianluca LAPADULA
TMWmagazine                                       di Marco                                                                                                23
                                                              editoriale      MANOLO                  «Da qui a gennaio l’ex Samp deve dimostrare di
                                                 FRATTINO                  #GABBIADINI                 meritare l’azzurro»
                       TUTTOmercatoWEB   com®    @MFrattino   #NAPOLI
                                                                                                      assicurare a Sarri - che alterna la soluzione Gabbia-

InGabbiato
                                                                                                      dini con quella del ‘falso nueve’ - un altro attaccante
                                                                                                      per fare fronte agli impegni in Italia ed Europa. Ma
                                                                                                      Manolo, in queste settimane, sa di giocarsi anche
                                                                                                      la conferma in maglia azzurra. Arrivato due anni fa
Il ko di Milik arma a                                                                                 grazie all’ok dell’ex tecnico Rafa Benitez, l’ex do-
doppio taglio per Manolo                                                                              riano con l’avvento di Sarri non ha mai reso secon-

L’
                   umore di Manolo Gabbiadini in                                                      do le aspettative. Questione di posizione in campo,
                   queste ultime settimane corrispon-                                                 probabilmente. Poiché l’ex trainer dell’Empoli ritie-
                   de esattamente a quello del Napo-                                                  ne Gabbiadini una prima punta, quando in passato
                   li, dall’infortunio di Arkadiusz Milik                                             ha fatto benissimo come esterno offensivo.
                   con la nazionale polacca a oggi.                                                   Ed ecco che i due gol siglati finora (uno in cam-
                   L’attaccante ex Sampdoria vorreb-                                                  pionato, l’altro in Champions) rendono amara la
be spaccare il mondo ogniqualvolta schierato in                                                       prima parte di stagione disputata dall’attaccante di
campo da Maurizio Sarri, ma la scarsa verve di                                                        Calcinate, le cui doti sono indiscutibili. Ne sa qual-
questo momento - unita alla manovra partenopea                                                        cosa Giampiero Ventura, che ha deciso di puntare
meno fluida del passato in zona gol - ha reso quasi                                                   anche su di lui per il nuovo ciclo della nazionale
disastroso il mese di ottobre e l’inizio di novembre                                                  italiana. Ma le voci sul futuro altrove sono sempre
sotto il profilo dei risultati. Colpa dei sette punti con-                                            lì, ad aspettarlo appena sbaglia un movimento in
quistati negli ultimi sei turni di Serie A e dei punti                                                area avversaria oppure una conclusione a rete. C’è
persi nel girone di Champions League in occasio-                                                      solo un modo per mettere a tacere tutto e tutti: fare
ne della doppia sfida contro il Besiktas. Trascorso                                                   gol e riportare il Napoli a vincere con continuità. Per
Halloween, in casa Napoli si continuano a vedere                                                      non restare ingabbiato tra speranze e aspettative,
i mostri e i fantasmi del passato. Su tutti quello di                                                 ma per mostrare a tutti che è finalmente pronto a
Gonzalo Higuain, ex azzurro che ha salutato Ca-                                                       caricarsi la squadra sulle sue spalle.
stel Volturno per vincere con la maglia della Juven-
tus. Gabbiadini, invece, s’è trovato a fare i conti con
la pressione della piazza partenopea e l’ambizione
di club e tifosi che vogliono vincere anche senza
l’uomo dei 36 gol realizzati nell’ultimo campionato.
Un affare decisamente difficile.
Prendere il posto dell’argentino, per Manolo, è mis-
sione impossibile e lo si sapeva dall’estate. Non è
una novità, e per questo il Napoli aveva deciso di
alternare - almeno a inizio stagione - lui e Milik. Ma
i risultati attesi non sono arrivati e la tifoseria ha af-
fidato a Gabbiadini gran parte delle proprie speran-
ze di tenere a galla il Napoli almeno fino a gennaio.

                                                                                   foto Image Sport

                                                                                                                                                          foto Image Sport
Quando Milik sarà alla fase finale del recupero fisi-
co dopo l’intervento di ricostruzione del legamento
crociato anteriore del ginocchio sinistro, con Au-
relio De Laurentiis e Cristiano Giuntoli pronti ad                                                    Manolo GABBIADINI
TMWmagazine                                     di Gaetano                                                                                               24
                                                             editoriale   Alessandro                 «Diamanti doveva essere un leader. Ad oggi non ha
                                                MOCCIARO                   #DIAMANTI                  inciso»
                       TUTTOmercatoWEB   com®    @gaemocc    #PALERMO

Nestorovski
                                                                                                     speso oltre 3 milioni di euro ma salvo la partita con-
                                                                                                     tro il Crotone dove ha offerto una prova più che suffi-
                                                                                                     ciente non si è mai elevato dal minimo indispensabi-

e poco altro
                                                                                                     le, per non dire dal mediocre. Tanto da essere stato
                                                                                                     anche scalzato nelle gerarchie. Diamanti era l’uomo
                                                                                                     di esperienza e qualità tecniche che doveva prende-
                                                                                                     re per mano un Palermo troppo giovane e inesperto.
Il Palermo cerca un volto                                                                            A oggi un assist contro il Torino, una bella prova con-
nuovo ma il mercato estivo                                                                           tro l’Atalanta e nulla più. Rajkovic è stato presentato
                                                                                                     da Maurizio Zamparini come vero colpo di mercato
ha regalato poco                                                                                     del Palermo, sottolineando come i centrali più forti

        I
                 n un Palermo che ha perso i suoi                                                    siano maturati alla sua età. Il curriculum dice Chel-
                 leader nello spogliatoio come Sor-                                                  sea, PSV, Amburgo, oltre che diversi gettoni con la
                 rentino e Maresca e in campo                                                        nazionale serba. Piccolo dettaglio: gli infortuni. Pro-
                 con gli addii di Vazquez e Gilar-                                                   prio ad Amburgo ha raccolto solo 45 presenze in 4
                 dino, la speranza riposta nei tifo-                                                 anni. E anche a Palermo prima il setto nasale, poi il
                 si rosanero era che i nuovi arrivi                                                  ginocchio l’hanno fatto giocare pochissimo. E quel
fossero ben oltre le aspettative, considerato che                                                    per quel che si è visto in realtà in tifosi hanno per-
nomi illustri, Diamanti a parte, non ne sono arrivati.                                               so poco: un’espulsione all’esordio al termine di una
Il primo terzo della stagione ha evidenziato un dato.                                                prestazione orribile e altre due gare da dimenticare.
Fra tutti l’unico acquisto davvero azzeccato è quel-                                                 Scendendo d’ingaggio troviamo un Gazzi mai an-
lo di Ilija Nestorovski, il quale si sta sobbarcando                                                 dato oltre il compitino, mentre Embalo, rientrato dal
da solo il peso dell’attacco. In verità altri due nomi                                               prestito a Brescia, sta pagando l’impatto nel mas-
sono da salvare, quelli di Josip Posavec e Haitam                                                    simo campionato e la concorrenza. Infine Sallai.
Aleesami. Il portiere dopo le incertezze iniziali è                                                  L’ungherese doveva essere una delle alternative
cresciuto con il tempo, mettendoci in alcune occa-                                                   in attacco a Nestorovski e Balogh ma sta anco-
sioni più di una pezza e dimostrando di poter stare                                                  ra pagando l’adattamento in una nuova realtà, pur
in Serie A. L’esterno norvegese è fin qui il miglior                                                 avendo mostrato nelle prime uscite delle buoni doti
assist-man, pure meglio di alcuni compagni più                                                       tecniche. Tanti, troppi volti nuovi che non riesco-
“blasonati” e in questo inizio stagione ha mostrato                                                  no a cambiare faccia al Palermo, almeno per ora.
anche una certa duttilità, potendo giocare esterno
basso, alto e all’occorrenza anche esterno d’at-
tacco in un 4-2-3-1. Considerato l’ingaggio dei tre
giocatori che non rientrano fra i più pagati della
rosa se non altro non c’è da essere insoddisfatti.
Diverso il discorso relativo Bruno Henrique, Ales-
sandro Diamanti e Slobodan Rajkovic. Se esclu-
diamo Gonzalez con i suoi 600mila euro annui i tre

                                                                                  foto Image Sport

                                                                                                                                                         foto Image Sport
appena citati sono i più pagati (700mila euro il brasi-
liano, 650mila Alino e 500mila il serbo). I tre avrebbe-
ro dovuto garantire il salto di qualità a livello tecnico
e di esperienza. Per Bruno Henrique, Zamparini ha                                                    Bruno Henrique
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