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TMWmagazine Mensile di critica e approfondimento calcistico #67 LUGLIO 2017 MILAN I MAGNIFICI SETTE QUASI 150 MILIONI INVESTITI PER RIFARE GRAN PARTE DELLA ROSA, CALHANOGLU IL COLPO PIÙ ACCLAMATO FIORENTINA IL DUBBIO UN COMUNICATO DI ADDIO, LE CONTESTAZIONI E UNA DISTANZA CHE APPARE INCOLMABILE NAPOLI PATTO SCUDETTO LAZIO INZAGHI, LA CERTEZZA INTER SPALLETTI, L’UOMO GIUSTO foto Insidefoto/Image Sport
TMWmagazine SOMMARIO 2 #67 LUGLIO 2017 L’ALTRA METÀ DI MASSIMO VOLTA IL NUOVO IMPERO FOCUS MICHELA VOLTA, MOGLIE DEL DIFENSORE ROMA - VIVA LA REVOLUCIÓN CAMBIA TUTTO A TRIGORIA. FIORENTINA 35 DEL PERUGIA, RACCONTA LA LORO STORIA A POCHI GIORNI DAL MATRIMONIO. ARRIVANO L’UOMO DEI MIRACOLI DI IL DUBBIO METEORE DEL CALCIO SIVIGLIA E L’ALLIEVO DI ZEMAN. UN COMUNICATO DI ADDIO, LE CONTESTAZIONI E UNA IVÁN DE LA PEÑA 4 10 DISTANZA CHE APPARE IL VELOCE DECLINO DEL PICCOLO BUDDHA INCOLMABILE 36 SNAPSHOT TMW “ROMA GLI DIA FOCUS UNDER 21 CHAMPIONSHIP TEMPO E NON MILAN POLAND 2017 DELUDERÀ” I MAGNIFICI SETTE QUASI 150 MILIONI 37 PEP GUARDIOLA INVESTITI PER RIFARE AL TMW MAGAZINE PARLA PABLO GRAN PARTE DELLA BLANCO LO “SCOPRITORE” DI 7 MONCHI A SIVIGLIA 12 ROSA, CALHANOGLU IL COLPO PIÙ ACCLAMATO DI GUILLEM BALAGUE UN ALTRO MODO DI VINCERE. LA BIOGRAFIA. 43 EDITORIALE 3 CAGLIARI 17 HELLAS VERONA 21 NAPOLI 25 TORINO 29 LA POTENZA È NULLA SENZA EREDITÀ PESANTE IL PECCHIA DELLA DISCORDIA PATTO SCUDETTO IN BUONE MANI CONTROLLO CHIEVO 18 INTER 22 ROMA 4 UDINESE 30 ATALANTA 14 LARGO AI GIOVANI SPALLETTI, L’UOMO GIUSTO VIVA LA REVOLUCIÓN NE RIMARRÀ SOLTANTO UNO LA RIVINCITA DEL 1988 CROTONE 19 JUVENTUS 23 SAMPDORIA 26 SERIE B 32 BENEVENTO 15 IL SECONDO SECONDO ME FATTORE MANDZUKIC LANTERNA D’ORO UNA NUOVA SPERANZA LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI FIORENTINA 10 LAZIO 24 SASSUOLO 27 SERIE C 33 IL DUBBIO INZAGHI, LA CERTEZZA SOTTO IL SEGNO DI BUCCHI EVOLUZIONE CONTINUA BOLOGNA SAPUTO, COSA VUOI FARE DA 16 GENOA 20 MILAN 12 SPAL 28 TMW RADIO 34 GRANDE? IL FEDELE PERIN I MAGNIFICI SETTE 49 ANNI DOPO INTERVISTA AD ARRIGO SACCHI
TMWmagazine di Michele CRISCITIELLO @MCriscitiello #INTER WALTER #SABATINI PIERO #AUSILIO 3 Editore TC&C s.r.l. Sede Centrale, Legale ed Amministrativa Strada Setteponti Levante, 114 52028 Terranuova B.ni (AR) Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 Redazione giornalistica Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872 Sede redazione Firenze Via da Pordenone 12, Firenze Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336 Direttore Responsabile Michele Criscitiello criscitiello@tmwmagazine.com Direttore Editoriale Luca Bargellini bargellini@tmwmagazine.com Redazione Marco Conterio conterio@tmwmagazine.com Chiara Biondini biondini@tmwmagazine.com Hanno collaborato Diego Anelli, Simone Bernabei, Tommaso La potenza è nulla senza controllo Bonan, Ivan Cardia, Alessandro Carducci, Barbara Carere, Raimondo De Magistris, Lorenzo Di Benedetto, Luca Esposito, Marco Frattino, Andrea Giannattasio, Pietro Lazzerini, Gianluigi Longari, Tommaso Loreto, Simone Lorini, Andrea Losapio, S Lorenzo Marucci, Tommaso Maschio, Gae- tano Mocciaro, Andrea Piras, Stefano Sica, arà una grande estate per l’Inter, ma ad una condizione. L’Inter ha bisogno di semplicità nell’anno Daniel Uccellieri, Antonio Vitiello zero della ripartenza. Luciano Spalletti è un ottimo allenatore, inteso come tecnico e tattico, ma Fotografi come gestore del gruppo viene risucchiato dalla confusione se si trova in un posto dove c’è poca Federico De Luca, Federico Gaetano, chiarezza dei ruoli. E ripetiamo che dalla Cina non si può comandare. Stop allora ad intermediari Image Sport Agency, Agenzia Liverani influenti che allargano i cordoni delle borse a proprio uso e consumo, e fiducia ai tanti (troppi) Realizzazione grafica direttori sportivi che popolano le scrivanie di corso Vittorio Emanuele. Unità d’intenti da reperire TC&C s.r.l. in un binomio creatosi non per visioni comuni, ma per cause di forza maggiore: Walter Sabatini non ha scelto TMWmagazine Piero Ausilio né tantomeno Ausilio ha scelto Sabatini. Riusciranno a mettere da parte orgoglio e interessi per Supplemento mensile gratuito alla testata il bene di una piazza che non può più vivere nel caos? Ce lo auguriamo. giornalistica Tuttomercatoweb.com® Testata iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione, numero 18246 Il calcio che conta può trovare una protagonista assoluta, con disponibilità quasi illimitata. Non saper armeg - giare così tanta potenza sarebbe un delitto troppo grande per poter essere perdonato.
TMWmagazine di Alessandro CARDUCCI EDITORIALE #ROMA EUSEBIO #DI FRANCESCO #MONCHI 4 @AleCarducci U n Sabatini più pratico, più comprare male”, lo slogan con cui si è presenta- efficiente e meno anarchico. to a Trigoria. Così è arrivato Hector Moreno per Queste le speranze della diri- circa 5 milioni, seguito da Rick Karsdorp per 14 genza americana nel pren- milioni più 5 di bonus. Poi un altro acquisto low dere Ramón Rodríguez cost come Maxime Gonalons, qualità ed espe- Verdejo, meglio conosciuto rienza al costo di 5 milioni. come Monchi. Per lui parlano i trofei vinti con una realtà più piccola, come quella di Siviglia: Qualcuno in città ha iniziato subito a mugugnare, 5 tra Coppa UEFA ed Europa League, una vista l’ennesima rivoluzione in salsa giallo- Supercoppa Europea schiantando per rossa ma, visto il palmares 3-0 il Barcellona nel 2006, 2 edizio- di Monchi, questa ni della Copa del Rey e una della Di Francesco volta i tifosi posso- Supercoppa di Spagna. Non male, conosce Roma, no pazienta- considerando che tutto ciò è stato re, posso- raggiunto dovendo fare quello che il canto della no fidarsi, Walter Sabatini ha fatto in questi sirena che ti p e r c h é anni. Vendere a tanto, comprare ammalia quando in società possibilmente a poco, far quadrare stanno arri- i conti. Monchi non era abituato a va tutto bene e vando profes- superare i 15 milioni per un singolo distrugge tutto sionisti che acquisto, cifra sforata per esempio quando va male hanno già vinto dalla Roma in più occasioni in questi e che sanno come si fa. anni. Eppure, nonostante le eccellenti Prima l’ad, Umberto Gandini, cessioni, è sempre stato capace di alle- che ha vinto tutto con il Milan, poi stire squadre estremamente competitive: Monchi, che ha fatto i miracoli con il Siviglia. “Vendere non è un problema, l’importante è non foto Insidefoto/Image Sport
TMWmagazine di Alessandro CARDUCCI EDITORIALE #ROMA EUSEBIO #DI FRANCESCO #MONCHI 5 @AleCarducci Entusiasmo e scetticismo si fondo- no alla perfezione, invece, per descrivere l’arrivo di Eusebio Di Francesco. Monchi è Partiamo dallo scetticismo: un Sabatini l’ex allenatore del Sassuolo è giovane e non ha espe- più pratico, rienza a grandi livelli. Il così come Di rischio c’è, inutile girarci Francesco con intorno, ma anche Conte era inesperto prima di guida- Zeman re la Juventus o lo stesso Allegri prima di approdare al Milan. Di Francesco è un tecnico giovane, preparato, conosce Roma e le sue insidie. Le sue seduzioni, il canto della sirena che ti ammalia quando va tutto bene e distrugge tutto quando le cose vanno male. D’altronde, Di Francesco a Roma ha vinto uno scudetto da calciatore, vivendo anche un’espe- rienza da team manager nella stagione 2005/06 (con Luciano Spalletti in panchina, per ironia della sorte). Insomma, Trigoria è casa sua e nella Capitale proverà a riproporre quel calcio che tanto ha divertito i tifosi del Sassuolo. Un calcio fatto di verticalizzazioni, incroci, un gioco veloce, rapido, che ricorda un allenatore avuto nei primi anni a Roma, una vecchia conoscenza giallorossa come Zdenek Zeman. Uno boemo più razionale, però, più pratico. Un po’ come Monchi, un Sabatini più inquadrato, metodico e vincente. foto Insidefoto/Image Sport
TMWmagazine di Gaetano MOCCIARO INTERVISTA PABLO #BLANCO #MONCHI 7 @gaemocc TMW MAGAZINE “Roma gli AL TMW MAGAZINE influenzato Carlos Bilardo. da dia tempo Il tecnico argen- PARLA PABLO tino è stato solo un anno ma BLANCO LO è stato molto importante per “SCOPRITORE” DI e non la formazione di Monchi. Quando MONCHI A SIVIGLIA ha smesso di giocare ha iniziato a sviluppare il setto- deluderà” L re giovanile e man asciare un club nel quale hai mano che i risultati erano passato l’intera carriera, prima dalla sua parte i suoi poteri da giocatore e poi da allenato- sono aumentati, diventando il referente assoluto del re, è come un figlio che decide Siviglia. Si faceva quel che diceva”. di lasciare casa di mamma e papà: un salto se vogliamo nel Una leadership da sergente di ferro? buio, senza le comodità alle quali sei abituato. “No, assolutamente. La sua figura ovviamente era Ma necessario per il tuo percorso di crescita. Ramon riconosciuta ma Rodriguez Verdejo, meglio noto come “Monchi” è il i rapporti con i figlio prediletto del Siviglia. Il ragazzo entrato 19enne giocatori sono nella Cantera e uscito da dirigente affermato. Con sempre stati “Nella sua l’Italia e Roma come prima tappa fuori casa. Ai nostri microfoni è intervenuto chi lo ha visto nascere calcisti- molto buoni. E soprattutto si crescita camente, ossia Pablo Blanco. 61 anni, sevillista doc, difende i colori del club dal 1971 ed è lo storico respon- è dimostrato sempre presente, professionale sabile del settore giovanile: “L’ho portato io a Siviglia tant’è che c’era è stato molto che era un ragazzino. Aveva 19 anni, era un portiere agile, rapido con molta forza di volontà e ambizione. sempre dialogo e lui provvede- influenzato da Da lì ha fatto il suo percorso prima al Sevilla Atlético e poi in prima squadra dove vi ha giocato per nove anni. va a risolvere le cose”. Bilardo” Ancora oggi lo sento, i nostri rapporti sono ottimi”. Qual è stato Che persona era Monchi? il segreto del “Una brava persona, che negli anni ha acquisito la successo di Monchi al Siviglia? leadership. Sotto questo aspetto credo sia stato molto “Partiamo dal fatto che lui è nato nel club, lo conosce a
TMWmagazine di Gaetano MOCCIARO INTERVISTA PABLO #BLANCO #MONCHI 8 @gaemocc TMW MAGAZINE Tranquillità che rischia di mancare in una “Come definire Monchi? piazza come Roma. Un lavoratore con una “Ai tifosi della Roma dico questo: abbiate pazienza, non giudicatelo dopo due settima- grande forza interiore” ne, lasciatelo lavorare”. Più facile lavorare a Siviglia? “Anche da noi si respira calcio. L’unica diffe- renza forse è che le dimensioni della città sono menadito, dalla prima squadra alle giovanili. E questo più piccole. Ma la gente gli ha dato tempo e il è un grande vantaggio. Poi è un grande lavoratore, ha tempo è stato galantuomo”. molta forza interiore e pazienza. A Siviglia ha costru- ito un modello vincente, valorizzando elementi delle Ha un messaggio per Monchi? giovanili. Ha una mentalità aperta: conosce perfet- “Continua così, con la tua sapienza e la tua tamente il calcio internazionale. Vede molto bene il voglia. Sei giovane e Roma è una grande calcio e sa strutturare un club”. opportunità per maturare espe- rienza. Sappiamo che la piazza è Non a caso sono molti i campioni internazionali esigente, ma tu lavora come sai e ti scovati. “A lui dico di apprezzeranno”. “Al di là della sua grande competenza c’è una grande organizzazione. Il lavoro di scouting è efficiente, per la prima squadra ci sono a disposizione 14 osserva- continuare tori sparsi per il mondo, gestiti da un coordinatore. così: Roma saprà Questo permette un controllo capillare e un database di calciatori impressionanti” Nessuno ha mai messo in dubbio l’operato di apprezzarti” Monchi, nemmeno quando vendeva i migliori giocatori? “Mai. Fiducia incondizionata in lui anche da parte dei tifosi. Del resto quando porti a casa tutti questi trofei un motivo ci sarà. Monchi semplicemente sa già come rimpiazzare i pezzi da novanta che vengono ceduti. L’ambiente di conseguenza l’ha fatto lavorare con molta tranquillità”. foto Antonello Sammarco/Image Sport
TMWmagazine FOCUS di Tommaso 10 LORETO #FIORENTINA FIORENTINA #SALDI il Dubbio @To_Lo_ Un comunicato di addio, le contestazioni e una distanza che appare incolmabile P remessa: chi intendesse davvero ven- dere una società di calcio della massi- ma serie difficilmente sceglierebbe di esporsi pubblicamente con un comu- nicato stampa sul proprio sito ufficiale. Questo per dire che le parole riferite, alla fine di giugno, dall’house organ della Fiorentina suonano più come l’ennesima reazione dei proprie- tari del club viola a un clima che nell’ultimo anno si è fatto ancora più pesante. “La Proprietà della ACF Fiorentina comunica di essere assolutamente disponibile, vista l’insod- disfazione di parte della tifoseria, a farsi da parte e mettere la Società a disposizione di chi voglia acquistarla per poterla poi gestire come ritiene più giusto fare – si leggeva su violachannel.tv il 26 giugno scorso -. È questo il momento in cui chi vuole bene alla Maglia Viola e ritiene che la Società possa essere gestita diversamente e con maggiore successo, deve farsi avanti. Se, come si auspica e si spera, ci sarà un progetto fatto da ‘fiorentini veri’, questi troveranno mas- sima apertura e disponibilità da parte della Pro- prietà, come ennesimo attestato di rispetto nei confronti della Fiorentina e della città di Firenze. La Società sarà nel frattempo gestita con atten- zione e competenza dai suoi manager, i quali hanno tutta la stima necessaria della Proprietà e che, come sempre, lavoreranno con il massimo impegno possibile” foto Federico De Luca
TMWmagazine [ ] 11 Più che un comunicato FOCUS #FIORENTINA sarebbe servito un sano confronto a viso aperto La domanda di Diego Della Valle a ridosso della fine del campionato (“Dove sta il divertimento?”) è diventata il dubbio anche di Andrea, tramutandosi in un intervento che ha il sa- pore di una stizzita reazione a striscioni e contestazioni di una parte della tifoseria. Nel bel mezzo di un lavoro di ricostruzione a 360 gradi, con Pantaleo Corvino che stravolgerà la squadra partendo dalle vendite pesanti di Federico Bernardeschi, Nikola Kalinic e Borja Valero (con le conseguenti ripercussioni ambientali) con Mario Cognigni e la società intenti a cercare di ricreare un mini- mo rapporto con la città, con Gino Salica e Giancarlo Antognoni destinati a rientrare in pianta stabile, la famiglia proprietaria della Fiorentina prende ancora una volta le distanze. Quasi che nem- meno ci si parlasse all’interno della Fiorentina (tutti sono rimasti spiazzati). Certamente non sono in dubbio le buone annate e quanto di importante costruito in 15 anni di gestione, ma pretendere l’unanimità dei consensi appare poco realistico e poco incline al mondo del calcio. Nel quale qualsiasi proprietà, incluse le più vincenti, ha prima o poi incontra- to i malumori della propria tifoseria. Ed è poi in questa distanza tra la famiglia proprie- taria e la città che vanno ricercati i perché di un rapporto mai decollato. Proprio da lì, del resto, nascevano le recriminazioni di una parte della tifoseria, pronta a chiedere una gestione diversa, non investimenti fuori dalla porta- ta. Perché la frattura ulteriormente alimentata con il comunicato in questione (al di là di conseguenze pratiche sul piano finanziario visto che di compra- tori, per il momento, non se ne parla) altro non fa che rendere ancora più complessa. Serviva, forse, più un franco confronto con la città intesa come istituzioni e tifoseria piuttosto che una nuova sfida il cui rischio è quello di spingere tutto l’uni- foto Federico De Luca e Antonello Sammarco/Image Sport verso viola verso un vicolo cieco.
TMWmagazine FOCUS di Antonio 12 VITIELLO #MILAN MILAN #MERCATO I magnifici sette @AntoVitiello Quasi 150 milioni investiti per rifare gran parte della rosa, Calhanoglu il colpo più acclamato S arà la stagione del rilancio per il Mi- comprando sette giocatori a cifre molto importanti. Il vato dal Wolfsburg. Uno dei migliori giocatori sulla lan, l’anno zero in cui ripartire a vele primo ad aprire le danze è stato Mateo Musacchio, fascia, elemento pregiato per la quantità di cross che spiegate. I cinesi dopo il closing si prelevato dal Villarreal per circa 18 milioni, andrà a mette in area di rigore ma anche per i gol che porta sono dimostrati facoltosi e questo ha comporre insieme a Romagnoli la coppia di cen- con notevole frequenza. L’operazione Rodriguez permesso alla dirigenza di lavorare in trali difensivi. Successivamente i rossoneri hanno è costata al Milan più di 18 milioni comprensivi di modo deciso sul mercato. L’amministra- strappato Franck Kessie all’Atalanta, addirittura con bonus. Il treno rossonero però non si è fermato, anzi, tore delegato Marco Fassone e il direttore sportivo prestito biennale con obbligo di riscatto a 28 milio- ha proseguito con il quarto e quinto colpo in succes- Massimiliano Mirabelli stanno operando notte e ni. L’ex Cesena aveva impressionato positivamente sione. Parliamo di Andrè Silva, attaccante che arriva giorno per completare al meglio la rosa di Vincenzo tutto lo staff tecnico per le sue caratteristiche fisiche, dal Porto, costato quasi 40 milioni di euro, etichettato Montella e per ora i risultati sono stati eccellenti. Il giocatore che può essere prezioso in mediana. Poi da tutti come futura stella del calcio portoghese. Con Milan non sta perdendo tempo, anzi, ha stupito tutti è stata la volta di Ricardo Rodriguez, terzino arri- l’ausilio di Jorge Mendes, potente procuratore che foto Daniele Mascolo/PhotoViews
TMWmagazine FOCUS #MILAN 13 ha influenza al Porto, il Milan è riuscito ad ottenere un grande talento. Il quinto acquisto è stato un jolly d’attacco, un elemento che Mirabelli inseguiva da anni, ovvero Fabio Borini dal Sunderland, opera- zione in prestito con obbligo di riscatto a sei milioni. Finita qui? Nemmeno per sogno. Il sesto colpo, con la C maiuscola, è stato Hakan Calhanoglu, fantasista del Bayer Leverkusen, elemento polivalente che può essere schierato in molte posizioni del campo, come mezzala sinistra, come esterno d’attacco, trequartista o addirittura davanti la difesa. Calcia in modo feno- menale le punizioni e al momento è stato l’acquisto più acclamato dalla tifoseria. Arrivato per circa 24 milioni, bonus compresi, Calhanoglu per ora è il vero affare nel rapporto qualità/prezzo. Recentemente si è chiusa anche la telenovela Andrea Conti, gioca- tore inseguito da settimane e atterrato a Linate solo di recente per firmare con i rossoneri. È lui il settimo sigillo di questa instancabile dirigenza. Fassone e Mirabelli stanno lavorando senza sosta per mettere a disposizione di Montella giocatori di qualità nel più breve tempo possibile, il preliminare d’Europa League è il primo scoglio da superare ma l’obiettivo è senza dubbio partecipare alla prossima Champions League. Nonostante i 150 milioni di euro investiti in questa campagna estiva, il rinnovo di Donnarumma per l’attuale dirigenza è una delle vittorie più impor- tanti, per aver saputo gestire una patata bollente [ ] lasciata dalla vecchia gestione e per aver tenuto testa ad un procuratore potente come Raiola. Difesa totalmente rifatta con Conti, Musacchio e Rodriguez, in attacco Borini e Silva, a centrocampo la sostanza di Kessie e la fantasia del turco foto Imago/Image Sport
TMWmagazine EDITORIALE di Andrea 14 LOSAPIO #ATALANTA #EUROPA @Losapiotmw La rivincita del 1988 A BERGAMO È TUTTO PRONTO PER IL RITORNO IN EUROPA DELLA DEA. CON UNA GRAN VOGLIA DI RISCATTO “Un d che duigiuno F 26 an ra da inalmente Europa. Dopo 26 anni a Bergamo, concluse la l’Atalanta ritrova una competi- questione. L’Atalan- 1991 ni. Nel zione continentale, gioca- ta di Nedo Sonetti contro l’ultima te per quattro volte nella retrocesse e l’opi- propria storia escluden- nione pubblica si do le coppe minori, chiese se fosse l’Inter come la Mitropa. Incredibilmente l’ul- timo scenario nerazzurro in Coppa ammissibile che una squadra di ” UEFA è distante solamente 50km, Serie B rappre- stadio San Siro, 20 marzo 1991: dopo sentasse l’Italia. lo 0-0 dell’andata, i meneghini si impo- Insomma, qualcu- sero per due a zero con le reti di Aldo no avanzò la possi- Serena e del campione del mondo Lothar bilità di cambiare le Insomma, Matthaus. Era un altro calcio, con due stra- regole, spedendo in la semifinale contro il nieri all’Inter e uno solo, Evair, all’Atalanta. Europa un’altra squadra. KV Mechelen – capace di anno- La squadra di aveva intanto eliminato il Colo- Nulla di fatto, alla fine i berga- verare fenomeni come Preud’Homme, nia, grazie a una vittoria per 1-0 al Comunale dopo maschi, guidati da un campione Leo Clijsters (padre della famosa tenni- l’1-1 in Germania, il Fenerbahce a e vincendo anche di Portogallo (con il Benfica), di Svezia e sta) o Erwin Koeman – arriva come una in Turchia, e la Dinamo Zagabria nel turno prelimina- d’Europa (campionato e Coppa Uefa con il benedizione, perché l’Atalanta è l’unica re. Insomma, scalpi eccellenti in Europa, non come la Goteborg) come Glenn Stromberg, si iscris- italiana ancora in corsa. L’andata finisce 2-1 stagione precedente, quando l’avventura era durata sero alla Coppa delle Coppe. Il camaleon- in Belgio, al ritorno c’è la caccia al bigliet- solamente due partite, contro lo Spartak Mosca. tico Emiliano Mondonico in sella, lo spon- to: Bergamo è paralizzata, code chilome- sor SIT-COM a contrastare il classico nero triche al botteghino, gli spettatori sono 37 Però l’Atalanta, al di là delle sue due apparizioni in e azzurro, le prime posizioni in B... e una mila 500. Ora lo stesso impianto ne ospita Europa League, può contarne anche due nella defunta grandissima campagna europea, iniziata 22. Garlini segna al 39’, spedendo per 18 Coppa delle Coppe. Una nel 1963-64, dopo la vittoria con una sconfitta patita dai dilettanti galle- minuti l’Atalanta a Strasburgo, sede della nella finale di Coppa Italia contro il Torino – tripletta di si del Merthyr Tydfil (chi???), sorpassan- finale. Poi Rutjes pareggia e Emmers Domenghini, unico titolo per l’Atalanta nella sua storia do l’ostacolo OFI Creta, battendo il favo- conclude con il 2-1 finale. Il Malines, – e l’altra nel 1987-88. Una storia meravigliosa, perché ritissimo Sporting Lisbona con reti di alla fine, vince anche la finalissima con l’Atalanta arrivò in finale di Coppa Italia (un’altra volta) Nicolini e Garlini all’andata, Canta- l’Ajax, 1-0. A Bergamo, da due mesi, contro il Napoli di Maradona, Scudettato quell’anno, e rutti al ritorno. è febbre europea. Sognando una perse 3-0 seccamente, per opera delle reti di Renica, rivincita del 20 aprile 1988. Muro e Bagni all’andata, mentre quella di Giordano,
TMWmagazine EDITORIALE di Marco 15 FRATTINO #BENEVENTO MARCO #BARONI #SERIE A @MFrattino La prima volta non si scorda mai BENEVENTO FESTEGGIA LA STORICA PROMOZIONE IN SERIE A, IL NUOVO OBIETTIVO È DIFENDERE LA CATEGORIA U n anno fa era un semplice sogno modo tale da tenere viva l’anima della rosa campana ma categoria. Dopo l’impresa del doppio salto di cate- e nulla più. Invece il Benevento, che è arrivata fino a toccare il cielo con un dito. goria, la permanenza in Serie A sembra alla portata contro ogni pronostico, ha stupito della piazza a tinte giallorosse. tutti fino a conquistare la storica promozione in Serie A. La società sannita aveva a lungo insegui- to il sogno di giocare la B, categoria che sembrava “Un capolavoro firmato ‘stregata’ in tutti i sensi. Invece chi ha letteralmente stregato tutti è stata la formazione allenata da Marco Marco Baroni, tecnico Baroni che, lo scorso 8 giugno, ha compiuto una vera confermato dai sanniti e propria impresa di fronte il proprio pubblico. Pari a reti inviolate a Carpi nella finale playoff d’andata allo per scrivere altre pagine stadio ‘Sandro Cabassi’, poi l’1-0 decisivo firmato da George Puscas ha spedito la piazza campana dritta di storia” dritta in Paradiso. Un obiettivo raggiunto meritatamen- te, riuscendo a fare fuori in sequenza dagli spareggi di fine stagione prima lo Spezia, poi il Perugia e anche il più quotato Carpi. La squadra beneventana, però, ha dovuto salutare i talenti che le altre società avevano ceduto in presti- Una splendida prima volta, dunque. Il Benevento del to temporaneo per crescere senza fretta in cadette- patron Oreste Vigorito si prepara alla prima storica ria. Esempio lampante è quello di Alessio Cragno, apparizione in Serie A per recitare il ruolo della cene- portiere rientrato al Cagliari e risultato decisivo per il rentola di turno, ma con tanta voglia di compiere un cammino delle ‘streghe’. Così come quello di Puscas, altro piccolo miracolo. Sportivo, s’intende, magari in che tornerà in Campania. Chi è già arrivato è invece stile Crotone. Perché anche i calabresi sembravano Massimo Coda, arrivato dalla Salernitana e desidero- spacciati all’inizio dello scorso torneo, ma alla fine so di giocare nuovamente in Serie A dopo i trascor- hanno conquistato - all’ultima giornata - la meritata si con la maglia del Parma. Intanto la formazione di permanenza in massima divisione. Adesso a Beneven- Baroni ha riscattato Raman Chibsah dal Sassuolo to si sogna in grande perché Baroni è riuscito a scrive- e Bright Gyamfi dall’Inter. Dai nerazzurri è arrivato re una pagina memorabile della storia del proprio club, anche il difensore Andrew Gravillon, in attesa di altri ma conquistare la salvezza nella massima categoria colpi che il direttore sportivo Salvatore Di Somma sta avrebbe un sapore altrettanto speciale. E allora sarà preparando. Perché la Serie A era un semplice sogno importante questo mercato estivo, con un gruppo da e nulla più, almeno fino a un anno fa. Ma la realtà è potenziare e non smantellare (per quanto possibile) in ben diversa e adesso vede il Benevento nella massi-
TMWmagazine di Tommaso EDITORIALE JOEY #SAPUTO 16 MASCHIO #BOLOGNA Saputo, cosa vuoi fare da grande? BENE IL PROGETTO E I 100 MILIONI INVESTITI. MA SERVONO ANCHE I TOP PLAYER PER PUNTARE ALL'EUROPA A rrivato alla terza stagione da presi- ristrutturazione del Dall’Ara e delle aree circostanti che Sopratutto nell’annata che si è appena chiusa le dente, carica acquisita nel dicembre permetteranno un altro passo in avanti nella cresci- amarezze sono state tante con il progetto che è 2014 nel bel mezzo del campiona- ta e nel consolidamento, anche finanziario, sembrato vivere una stagione di stallo con forse to di Serie B, Joey Saputo è chia- del club. Investimenti che daranno i loro anche mezzo passo indietro. Durante i prossimi mato a decidere cosa vuol fare da frutti, non c’è da dubitarne, in un futuro due mesi la società di Saputo dovrà quindi dare grande e dove vuol portare il Bolo- a raggio medio-lungo e che sono un’accelerata per permettere di vivere non solo gna. L’obiettivo da sempre dichiarato e sbandierato necessari se si vuole fare calcio in una stagione serena lontano dalla zona retro- è quello occupare una posizione di classifica altra maniera seria in un mondo del calcio cessione, ma anche di vedere in campo una e ritrovare un’Europa che manca ormai da oltre un che sta cambiando radicalmente squadra che sappia divertire e regalare qual- decennio (Coppa Intertoto 2002-03). pelle e non può più solo affidarsi a che gioia – specialmente contro le big – a una magnati appassionati che spendo- tifoseria esigente che continua a riempire d’af- Bisogna dire che da quando è arrivato a Bologna gli no del loro a fondo perduto. fetto Saputo per quanto fatto e per aver impe- investimenti non sono certo stati lesinati o manca- dito al Bologna di sparire o navigare nei bassi- ti: prima per sistemare i conti in rosso ereditati dalle Ai tifosi però si sa queste cose inte- fondi del calcio italiano. Le prime mosse – De gestioni precedenti e conquistare immediatamente ressano relativamente, il loro sguar- Maio, Gonzalez, Poli – sembrano procedere sul quella Serie A vitale – per il palcoscenico e per i soldi do è rivolto sopratutto al campo e, solco già tracciato di giocatori e pur aumentando che permette di incassare fra botteghino e diritti tv – promozione a parte, non è che l’esperienza di una squadra mediamente giovane per la prosecuzione del progetto. Poi, oltre a quelli per negli ultimi anni siano non accrescono di molto la qualità generale. Per rinforzare anno dopo anno la rosa, sono arrivati quelli arrivate grandi infiammare la piazza e puntare alla colonna sini- per acquistare, modernizzare e ampliare il centro soddisfa- stra servono però almeno un paio di colpi tecnico “Niccolò Galli” di Casteldebole, consapevole zioni. importanti sopratutto a centrocampo che senza una base solida non si può costruire nulla e in attacco, giocatori che sappia- di duraturo. Per un totale di circa 100 milioni investiti no fare la differenza nei momen- nell’ultimo triennio a cui poi si aggiunge- ti difficili e possano cambiare ranno quelli per la il corso della gara in un attimo. Per diventare grandi e ambire all’Europa non solo a parole o r t a r e i l Bologna serve sì il progetto, ma anche i p “Intendo r livelli, in Europa, i giocatori forti e buoni. Dopo aver trovato un top player in diri- su certi no tempo e tanti genza – Saputo – ora Bologna n ma serviraestimenti” e il Bologna ne attendono uno inv uto in mezzo al campo che possa Joey Sap farli sognare.
TMWmagazine di Tommaso BONAN EDITORIALE #CAGLIARI GIOVANNI #ROSSI 17 Eredità pesante A CAGLIARI INIZIA IL POST CAPOZUCCA: È SBARCATO IL NUOVO DS ROSSI A ria nuova in casa Cagliari. Oppure, vanti (ha vissuto la sua lunga carriera da calciato- banali, di chi all’interno della famiglia Cagliari re, dal 1984 al 2003 quasi interamente tra C2 e C1, ha già capito (come molti preferiscono definirla). con una stagione in B al Como), Rossi ha iniziato la l’ambiente Da qualunque punto la si guardi, ad nuova carriera da direttore sportivo nel 2003/2004, e – soprat- ogni modo, appare evidente come con l’Aglianese, società con la quale aveva appena tutto – di chi è il cambiamento avvenuto all’interno concluso gli ultimi due campionati proprio da gioca- abituato a del club nelle ultime settimane sia già stato assimila- tore. Nella stagione appena conclusa – come detto – non lascia- to. Del resto, il rapporto col nuovo direttore sportivo, ha lavorato sotto la dirigenza Squinzi, società con la re nulla al Giovanni Rossi, nei fatti era già iniziato subito dopo quale ebbe una prima esperienza dal 2006 al 2010, caso. l’ultima giornata di Serie A e conseguente conclusio- contribuendo a portare il Club emiliano dalla C2 alla ne del campionato italiano. Dopo una stagione all’in- B. Da sempre particolarmente dedito ai giovani talenti, segna di una salvezza conquistata con ampio merito al termine della stagione 2009/2010 è stato assunto e in anticipo rispetto alle dirette concorrenti, dunque, dalla Juventus con il ruolo di responsabile e diretto- la società del presidente Tommaso Giulini ha deciso re sportivo delle squadre giovanili, un incarico che gli di proseguire nel processo di crescita e valorizzazio- ha dato esperienza internazionale ed un’importante ne dei giovani affidando la direzione sportiva ad una impronta manageriale. Dopo tre stagioni, come detto, nuova figura. Quel Giovanni Rossi che, pronti via, è il ritorno al Sassuolo. Nuovamente come direttore subito chiamato a racco- sportivo della prima squadra, gliere la pesante eredità ritrovando il Club in serie lasciata dal predecessore A e accompagnandolo Stefano Capozucca. Non proprio l’ultimo arrivato. “È stato uno dei sino alla qualificazione in Europa League. “Non era Così, grazie anche ad un protagonisti della facile da parte mia staccar- rinnovato organigramma societario che da questa qualificazione in Europa mi dopo anni dal Sassuolo – ha detto lo stesso Rossi estate ha visto implemen- tare la squadra scouting del Sassuolo” nella conferenza stampa di presentazione –, Cagliari (dallo storico capitano ha una storia importante e rossoblù Daniele Conti mi ha colpito fin da subito fino a Mattia Baldini), il nuovo per la progettualità e i traguardi uomo mercato è pronto a confermare quanto di buono importanti prefissati, dallo stadio al centro sportivo. E fatto negli ultimi tempi col Sassuolo. soprattutto il senso di appartenenza di questa squa- dra che rappresenta una regione intera. Sono questi i 51 anni (è nato a Massa il 24 maggio 1966), ex centra- valori che mi hanno convinto ad accettare”. Parole non
TMWmagazine EDITORIALE di Lorenzo 18 MARUCCI #CHIEVO VERONA ROLANDO #MARAN @lorenzomarucci Largo ai giovani segnato meno gol di tutti). Rodriguez, forte di testa e abile in area di rigore, sembra poter essere quella carta aggiuntiva che partendo dalla panchina può DUE OBIETTIVI PER IL NUOVO CHIEVO. provare a risolvere alcune partite. APRIRE UN NUOVO CICLO E SEGNARE PIÙ GOL Interessante anche l’acquisto di Gianluca Gaudino, centrocampista tedesco classe ‘96 che è reduce da D una stagione e mezzo al San Gallo ma che è cresciu- alle prime mosse di mercato del parlando di un classe ‘91: to nel Bayern Monaco. Pep Gaurdiola Chievo verrebbe da dire che il in attesa di possi- aveva una grande stima nei suoi confron- nuovo motto dei veneti è: largo ai bili nuovi colpi ti e non a caso lo ha fatto debuttare in giovani. Sì, un indirizzo che pare in attacco, prima squadra: Gaudino è figlio d’arte, chiaro quello del club gialloblù, il Chievo si suo padre Maurizio ha giocato a nell’ottica di un abbassamento è messo lungo nello Stoccarda con cui vinse dell’età media media della squadra che negli ultimi s u b i t o il campionato e la Supercoppa di anni è stata la più esperta - o meglio, la più anziana avanti col Germania nel 1992. - della serie A. L’idea è anche quella di preparare un lavoro per nuovo ciclo, basandosi su ragazzi di buon talento rinforzare Condivisibile anche la mossa che possano essere inseriti gradualmente ma che al un reparto di intervenire in difesa con un tempo stesso siano in grado di formare l’ossatura della che aveva giocatore in ascesa: Michele formazione del futuro. Ci penserà poi Rolando Maran bisogno di Rigione, classe ‘91, è appro- a mischiare con maestria gioventù ed esperienza. Il più scelte dato al Chievo a titolo defi- tecnico ex Catania sarà alla sua quarta stagione alla (il Chievo nitivo dal Cesena, a testi- guida del Chievo: sembrava destinato ad andarse- in genera- monianza di un legame ne, il salto di qualità - visti gli ottimi risultati consegui- le l’anno forte con il club romagnolo ti in questi anni - pareva dietro l’angolo e invece per passato è (in bianconero sono finiti abbracciare una big Maran dovrà attendere ancora. stata una Kupisz e Jallow). Con il suo Lavorerà, come ha sempre fatto, anche per migliorare d e l l e acquisto i clivensi riportano a alcuni giocatori, interessanti, ma che ancora devono forma- casa un prodotto del settore affermarsi (dovrà invece fare a meno tra gli altri di Izco zioni giovanile che poi era passa- e Spolli, svincolati). che to prima all’Inter e in seguito a ha Foggia, Cremonese, Grosseto, Luca Garritano, ad esempio, attaccante classe ‘94 è Catanzaro, Teramo, Lanciano e un giocatore su cui il Chievo intende scommettere: ha “Per Maran le sirene del Cesena. maturato la sua esperienza in B nel Cesena e adesso dovrà dimostrare di non subìre eccessivamente il salto in A. Sempre dai romagnoli è stato acquistato Aleja- mercato ma alla fine è ndro Rodriguez, centravanti esperto ma comunque ancora abbastanza giovane considerato che stiamo rimasto”
TMWmagazine EDITORIALE di Ivan F. 19 CARDIA #CROTONE DAVIDE #NICOLA @ivanfcardia Il secondo secondo me IL CROTONE PUNTA A RIPETERSI, CON GOL NUOVI DAL SAPORE RETRO “ I l secon- re che fatto trenta sia facile fare trentuno. Il secondo Fin qui, la parte facile. Le difficoltà, però, non sono do anno anno del Crotone in Serie A si apre con interrogativi insite solo nella necessità di ripetere l’annata da poco è sempre vecchi e altri nuovi. conclusa. Stanno nei valori tecnici, del Crotone e della il più diffi- Serie A: i rossoblù saranno comunque le 17-18^ forza cile, nella La base di partenza, nel complesso, è diversa, un del massimo campionato. Le nozze si fanno coi fichi carriera di anno dopo. Il direttore sportivo Giuseppe Ursino e secchi, che sono anche buonissimi da mangiare, ma un artista”. O di un il resto della dirigenza hanno capito cosa serve per alla lunga serve pure qualche altro piatto, magari forte. allenatore, perché completare la missione: l’anno di esperienza è servi- E il massimo campionato si è arricchito: il Verona farà la hit di Caparezza to, d’altra parte si è avvertito in maniera abbastanza un campionato (e un mercato) almeno da metà clas- la potrebbe canta- netto il cambio di passo da gennaio in poi. Ed è servito sifica. Il Benevento ha risorse che Crotone e Pescara re anche Davide anche il diverso coinvolgimento della famiglia Vrenna, non avevano, la SPAL ha l’ambizione, che spesso fa la Nicola: dopo il con Raffaele “junior”, figlio di Gianni, che ha preso differenza. Ripetersi, in sostanza, non sarà facile per mezzo miracolo in mano le redini del club, anche in questo mercato. tante ragioni: ma il secondo album, se va bene, vende dell’anno scorso, Diverso know how, in sostanza: si è capito cosa serve, anche più del primo. il tecnico piemon- a partire da un gruppo solido, la vera arma in più della tese ritenta la salvezza. sfida. Sulla carta, qualcuno potrebbe Le novità, poi, ci sono, ma hanno anche queste un pensare che l’obiet- vago sapore retro. Trattenere Diego Falcinelli, chia- tivo sia più sempli- ce da raggiungere, mato alla prima vera grande occasione della sua carriera, era proibitivo: gli Squali ci hanno provato, ma “Davide Nicola, dopo perché il Crotone ha era una missione impossibile. Per questo si è torna- il mezzo miracolo capito cosa serve per salvarsi, lo ha ti su un vecchio, dichiarato, obiettivo: Ante Budimir. Non più il bomber sconosciuto che Ursino pescò nel dell’anno scorso, ritenta messo in campo e ha raggiunto St. Pauli due anni fa perché facesse la differenza in Serie B. Ma neanche un bomber affermato: la stagio- la sfida” l’obiettivo. Però ne alla Sampdoria è andata meno bene del previsto, confermarsi è sempre l’ariete croato ha voglia di rilanciarsi, lo Scida non complicato: gli avver- vede l’ora di riabbracciarlo. E di ritrovare i suoi gol. sari ti conoscono, Con lui, un altro ritorno, quello di Marcello Trotta, che i valori tecnici non tanto bene ha fatto al fianco di Nicola. Più conoscen- subiranno un’im- za del massimo campionato, gol nuovi che sanno di pennata, qualcuno successo: quello già ottenuto in cadetteria. potrebbe pensa-
TMWmagazine di Simone BERNABEI EDITORIALE MATTIA #PERIN 20 @Simo_Berna #GENOA Il fedele Perin DOPO LA TRATTATIVA SOLO ACCENNATA COL “Il portiere MILAN, IL NUMERO UNO DEL GENOA VIAGGIA sogna il VERSO LA PERMANENZA Mondiale, N ma per la el vorti- ce di pato sul nascere una trattativa che altrimen- ti questo nuovo Milan avrebbe chiuso in convocazione merca- fretta, come dimostrato dai recenti acquisti ha bisogno di to che o g n i regalati a Montella. Perin, ancora alle prese col recupero dall’infortunio al ginocchio, ha una stagione da sessio- ne si alza da Pegli era finito, preferito puntare sulla certezza del posto a Genova, piuttosto che il salto nel buio nei protagonista” nei giorni scorsi, anche complicati intrighi di mercato legati al futuro Mattia Perin. Era lui il di Donnarumma. Soprattutto perché, fin nome buono per la sosti- dall’inizio, uno spiraglio per la sua perma- sicuro che sarà così”. Più chiaro non si può. tuzione di Gigio Donna- nenza a Milanello era stato lasciato aperto e Intanto però l’attualità racconta di una fase rumma al Milan quando quindi il solo dubbio è bastato per prendere finale del recupero ancora da completare. il portierone rossonero la decisione più semplice, ma anche meno La stagione è agli albori e Perin vuole viverla assistito da Mino Raiola scontata. Restare ancora al Genoa. Anche assolutamente da protagonista, ma per farlo aveva detto no alla prima perché dietro alla scelta c’è pure un altro ha bisogno di tornare al massimo della forma proposta di rinnovo. Perin motivo, segreto ma non troppo. L’ambizione dopo mesi di inattività. E di partite dell’NBA rappresentava il profilo e l’intenzione del numero uno del Grifone è viste in tv, sport di cui il giocatore è ghiotto giusto: giocatore italia- quella di giocare, o almeno partecipare, ai e che lo ha aiutato a vivere meglio il perio- no, prezzo accessibile, Mondiali in Russia della prossima estate, ma do di stop. Ora però si torna a parlare solo talento sicuro. Dopo i per farlo ha assoluto bisogno di giocare. E ed esclusivamente di calcio, con Perin che si primi incontri con la di giocare bene, per giunta. Possibilmente candida ad essere uno degli uomini simbolo società rossonera del chiedendo una pausa alla sfortuna che nelle della banda guidata da Ivan Juric. Le parten- suo entourage, però, il ultime stagioni si è abbattuta su di lui senza ze da Genova saranno parecchie, come numero uno del grifo- guardalo in faccia. “Uno dei miei prossimi spesso succede nei mesi estivi di trattative. ne ha preso una deci- sogni è quello di andare al mondiale nei tre Da Burdisso a Pandev, passando per Laxalt sione forte e chiara: portieri. So che la concorrenza è tanta, ma e Simeone. E dietro l’angolo c’è la possibi- “Io resto al Genoa”, ci proverò”, la sua confessione dei giorni lità già ventilata della fascia da capitano per il Perin-pensie- scorsi, immediatamente dopo aver parlato suggellare l’importanza della sua figura. Il ro fatto passare del futuro: “Ho già detto che mi piacerebbe tutto Napoli permettendo, ovviamente... all’agente, che rimanere anche il prossimo anno e fare una di fatto ha stop- bella stagione con i miei compagni, sono
TMWmagazine di Andrea GIANNATTASIO @giannattasius EDITORIALE #HELLAS FABIO #PECCHIA 21 Il Pecchia della discordia IL TECNICO CONFERMATO DA SETTI SI PREPARA ALLA SUA "PRIMA" IN A “I tifosi intanto restano L ’Hellas Verona è pronto a ripartire. E passata stagione ha lottato per la conferma del tecni- in attesa del primo stavolta con l’obiettivo ben preciso co persino nei periodi più cupi: (“A inizio anno ha fatto grande colpo di mercato per ricominciare a di conquistarsi una salvezza senza qualcosa di straordinario riportando subito entusiasmo eccessivi affanni, evitando cioè il batti- in città. La squadra giocava benissimo e il merito era cuore al fotofinish andato in scena quest’anno a maggio per la lotta verso tutto suo”). Ed i nodi cruciali attorno ai quali ruota lo scetticismo anti-Pecchia son sognare” la Serie A. L’appuntamento è stato fissato per lo scorso sostanzialmente due: la 5 luglio, con la squadra che agli ordini del confermato difficoltà nella gestio- Fabio Pecchia si è ritrovata a San Martino di Castroz- ne delle fasi cruciali za per iniziare a preparare una stagione che, tra le altre di campionato e la cose, metterà in palio una conferma per tanti. Primo poca esperienza tra tutti proprio il quarantatreenne tecnico di Formia, da allenatore di modo in cui sa lavorare con i giovani, elementi deter- confermassimo dal presidente Setti dopo la cavalca- prima squadra minanti che costituiranno in gran parte la rosa del ta in B e per la prima volta nella sua giovane carriera in un massimo nuovo Hellas (il baby attaccante del Napoli Lean- alle prese con una panchina nella massima serie da campionato. Tesi drinho è solo l’ultimo nome caldo sulla lista del ds allenatore. Senza quella fastidiosa etichetta di “vice” giustificabili alle Filippo Fusco, anche lui confermato dalla proprietà). che lo ha accompagnato prima nella sua esperienza quali però fanno Tanti pro e contro dunque sul tavolo dei tifosi giallo- di Napoli e poi, sempre con Rafa Benitez a fianco, da contraltare ben blu, che intanto restano in attesa del primo grande al Real Madrid ed al Newcastle (a proposito, proprio altri indizi (verso colpo di mercato, l’elemento più importante per rico- contro i Magpies è in programma un’amichevole le quali ha sempre minciare a sognare e rilanciare nel calcio che conta il prossimo 6 agosto). Sin qui un curriculum di tutto spinto la società una piazza appena uscita da un anno di purgatorio rispetto quello di Pecchia, passato dalla Serie B alla scaligera) ovvero Champions nel giro di pochi mesi. Eppure a Verona è l’idea di gioco rimasta più di una perplessità a proposito della confer- piacevole che ma dell’allenatore-avvocato, lo scorso anno piombato l’allenatore ha più di una volta in un vortice di difficoltà che in alcune saputo propor- fasi della stagione ha messo a serio repentaglio la re alla promozione diretta dell’Hellas. Ed è proprio da questo s u a aspetto che la città veneta ha preso ad interrogarsi squa- circa la convenienza o meno di confermare Pecchia, dra lo per il quale di recente sono arrivate parole di elogio scorso tanto da Maurizio Setti (“In Serie A potrà esprimere anno ancora meglio i propri valori umani e calcistici”) quanto e il dal dimissionario Luca Toni, colui che più di tutti nella
TMWmagazine EDITORIALE di Gianluigi 22 LONGARI #INTER LUCIANO #SPALLETTI @Glongari Spalletti, l’uomo giusto ENNESIMA RIPARTENZA PER L’INTER. ENNESIMO ASSALTO ALLA CHAMPIONS LEAGUE A ncora una volta, per l’ennesima convinzione all’ambiente. Questa la richiesta dell’Inter volta, si ricomincia da zero. Un’a- a Spalletti, oltre ovviamente alla necessità di recupera- mara consuetudine che da 7 lunghi re quella Champions League da cui da troppo tempo anni contraddistingue gli avvisi di i milanesi sono stati estromessi. Investimenti di primo stagione di un’Inter che nel frattem- piano sono scontati, vista l’imponenza economica po è passata attraverso tre proprietà della proprietà, meglio se valutati con intelligenza e diverse ed una moltitudine di giocatori dai quali cerca- rapportandoli alle effettive carenze della rosa attuale. re di ripartire, senza mai essere in grado di ricostrui- Anche per questo il nome di Borja Valero è stato il re quello spirito magico che tante soddisfazioni fu in primo speso dal tecnico toscano: dopo averlo sfiorato grado di regalare anni addietro. Insomma una start-up la scorsa estate a Roma, ora avrà modo di abbracciarlo annunciata, ed affidata ad un tecnico con quella fame a Milano. Milan Skriniar è il nuovo che avanza, specie di vittoria che potrebbe fare la differenza. E’ il mix tra se affiancato da un profilo affermato che ancora deve competenza e carattere ad aver fatto di Luciano Spal- essere reperito. Così come servirà un trascinatore in letti il prescelto dalla premiata ditta Ausilio-Sabatini mezzo al campo ed almeno un fuoriclasse davanti in per mettere in piedi l’opera di ricostruzione versione grado di segnare davvero, la differenza tra l’Inter e le estate 2017: un profilo alla ricerca di quella consacra- altre pretendenti ai posti al sole. zione che solo un successo tra gli italici confini, dopo i successi raccolti in Russia Insomma una ripartenza in sulla panchina dello Zenit, grande stile e con grande potrebbe regalargli. fiducia: quella legata a doppio filo con un progetto “Investimenti di livello, Le prospettive del resto, economicamente più che non sono così preoccupan- solido e con prospettive ti. Se da una parte è innega- bile che il finale di stagione intelligenti e ponderati” potenzialmente devastanti nella gerarchia del calcio dello scorso campionato italiano prima ed euro- abbia messo in discussio- peo poi. Un nuovo avvio ne il valore della rosa neraz- che per il condottiero di zurra, dall’altra è altrettanto Certaldo rappresenterà lapalissiano che i demeriti del gruppo abbiano acuito la possibilità effettiva di passaggio dalla lista dei anche le carenze dei singoli in un contesto finito allo grandi allenatori a quella dei migliori. E’ l’uomo sbaraglio non certo per mancanza di qualità. giusto? All’Inter non c’è davvero nessuno che voglia ipotizzare il contrario. Una guida sicura, in grado di infondere sicurezza e
TMWmagazine di Marco CONTERIO @marcoconterio EDITORIALE #JUVENTUS MARIO #MANDZUKIC 23 Fattore Mandzukic Torino nel 2017 e uno spezzone contro il Real Madrid in Champions League nella Caporet- to di Cardiff. Per questo, poi, la Juventus ha LA TRASFORMAZIONE DEL CROATO CHE HA CAMBIATO IL pure deciso di virare sul mercato. Mandzukic resta e rinnova ed è oramai considerato a tutti MERCATO DELLA JUVE E SEGNATO IL SUO FUTURO. gli effetti un’ala sinistra del 4-2-3-1. Contrat- to fino al 2020, prolungato il 25 maggio, con la Juventus che ha tracciato un ritratto ben l’Italia con il croato come esterno mancino. chiaro in occasione del comunicato ufficia- L’esperimento non è nuovo, per il calcio le dell’ex Atletico Madrid. “Forte, generoso, nostrano, visto che Josè Mourinho lì trasfor- caparbio, pronto a non lasciare un centime- mò e plasmò Samuel Eto’o, facendolo pure tro all’avversario fino all’ultimo secondo di diventare terzino in una sfida delicata come gara, anzi... Fino alla fine”. Per questo, infine, quella contro il Barcellona. La partita finì 3-1 è pure cambiata la strategia di mercato. per la Juventus, tra le mura nemiche, con Come vice Gonzalo Higuain, non più Mand- Q Mandzukic protagonista dell’assist del pareg- zukic ma Patrik Schick. Come esterno solo uella di Mario gio per Gonzalo Higuain. Nel 2017, poi, ha uno, perché il croato si è preso i galloni da Mandzukic è sempre giocato lì, in quel ruolo nuovo. Ester- titolare dello schema formato Champions e una storia fatta no, perché la tattica europea quello schema non ha intenzione di mollarli. “Un guerriero, di geometria. imponeva e perché Mario da Slavonski Brod non importa il ruolo”. Il dipinto migliore lo ha Dal rettango- aveva ben accettato e digerito che il suo fatto sempre Ante Cacic, commissario tecni- lo dell’area di mestiere non sarebbe più stato solo quello co della sua Croazia. Oltre le geometrie. Oltre rigore a quello più stretto e lungo della di far da sponda e da sonda tra le difese le posture. Un uomo ovunque. Gomiti larghi o fascia. È anche una storia di postura, avversarie ma d’essere piuttosto faticatore orizzonti diversi che siano. di posizione. Dai gomiti allargati, con e assist man. Il fisico maschera una velocità l’orizzonte posato sul proprio portiere, e una tecnica nuove, riscoperte a trent’an- fino alle galoppate sulla sinistra, con ni. Fattori che hanno indotto pure il ct della l’occhio che guarda l’estre- Croazia, Ante Cacic, ha trasformarlo ester- mo difensore avversario. no con la Nazionale biancorossa. “Conosco È la storia di una trasfor- bene Mario e sono tutt’altro che sorpreso delle prestazioni che sta offrendo nel nuovo n “E’ uiero, mazione e di un nuovo ruolo, che a trent’anni ha sistema di gioco”, ha avuto modo di dire il commissario tecnico in una recente inter- rr il gue porta saputo vestire al meglio, con Massimiliano Allegri vista, raccontando che a inizio carriera, da esterno d’attacco, Mandzukic ha già giocato im non uolo”Croazia come sarto d’eccezione. e con ottimi esiti. Per questo, poi, la Juventus La prima è stata al derby contro il Torino. L’allenatore ha continuato a credere in lui e, ironia della r della t ic, c italiano decise di schierare il sorte, da prima punta il croato ha giocato solo 4-2-3-1, sorprendendo nella gara di ritorno in campionato contro il Cac
TMWmagazine di Lorenzo DI BENEDETTO @Lore_Dibe88 EDITORIALE #LAZIO SIMONE #INZAGHI 24 Inzaghi, la certezza IL TECNICO DEI BIANCOCELESTI È CHIAMATO A RIPETERSI, CON IN PIÙ L'IMPEGNO EUROPEO. CONFERMARSI FRA LE PRIME SETTE SARÀ ANCORA PIÙ DURO S imone Inzaghi è e sarà il punto di potranno rendersi utili alla causa, visto che dopo partenza della Lazio che il prossimo aver fatto tutta la trafila come tecnico delle giovanili anno avrà il difficilissimo obiettivo lo stesso Inzaghi continuerà a pescare dalla Primave- di ripetere la grande stagione fatta ra per cercare nuovi giocatori che possano sbocciare nella Serie A 2016/2017. Non sarà anche tra i grandi. Visto che il mercato della società facile, perché il livello del nostro capitolina non potrà reggere il passo con le grandi campionato sarà probabilmente più alto rispetto alla del nostro paese, dato che le disponibilità econo- passata stagione, ma il club non vorrà fare passi indie- miche non sono certo le stesse, saranno le idee a tro nonostante il ritorno delle milanesi, che si sono fare la differenza e l’allenatore, alla sua prima intera rafforzate e continueranno a farlo, e le conferme di stagione su una panchina si Serie A ha dimostrato Juventus, Napoli e Roma. Le prime tre della classe di averne eccome. Per questo il club ripartirà dall’ar- della passata stagione hanno formato un solco molto tefice principale del ritorno in Europa League che ha importante con le altre squadre e difficilmente la Lazio avuto anche il merito di riuscire a far tornare protago- potrà sperare di colmare il gap, ma il tecnico proverà a nista Ciro Immobile. L’altra certezza è rappresenta- fare il meglio possibile per dare fastidio a tutti, puntan- ta proprio dall’attaccante napoletano che dopo aver do sulla voglia dei suoi di recitare una parte da prota- ritrovato la serenità nella Capitale in questa stagione gonisti. Inzaghi è dunque la certezza biancoceleste non vorrà certo fallire e il motivo è molto semplice. La e Claudio Lotito dovrà fare il massimo, insieme al prossima estate ci sarà infatti il Mondiale in Russia e direttore sportivo Igli Tare, per consegnare all’alle- il centravanti non vorrà perdersi l’appuntamento con natore una rosa di giocatori che lo possano seguire la manifestazione calcistica più importante al mondo. passo dopo passo qualunque cosa accada e anche Per farlo però dovrà essere decisivo fin da subito, già in caso di difficoltà, che inevitabilmente ci saranno a a settembre, visto che Giampiero Ventura lo convo- partire dalla prima gara. Saranno molti i giova- cherà per la sfida decisiva per la qualificazione contro ni che ancora una volta la Spagna. Da una parte Inzaghi, dall’altra Ciro Immo- bile. La Lazio si prepara alla prossima stagione parten- do dalla certezza in panchina e da quella in attacco, nella speranza di poter ripetere il grande campionato terminato lo scorso maggio. Lotito e Tare dovranno r t e d a I n zaghi. I però cercare di fare il massimo, investendo tutti i ripa ù” “La Lazio o la sua arma in pi soldi che il club biancoceleste incasserà dalle varie cessioni, perché Inzaghi si è meritato la fiducia e n giovani so adesso attende di poter alzare l’asticella.
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