QUARANTACINQUEANNI DI AGESC - AGESC ASSOCIAZIONE GENITORI ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ATEMPOPIENO 1975 - 2020 N. 2 del 25 / 12 / 2020 "POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE- AUT. N°402/2019 PUBBLICAZIONE INFORMATIVA NO PROFIT" “ Materiale informativo realizzato nell’ambito del Progetto: “ACCOGLI – Agire le Competenze di Cittadinanza in Ottica Globale Lavorando Insieme”, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese, ai sensi dell’art.72 del D.lgs n. 117 del 3.7.2017 e s.m.i. – Avviso n.1/2018 ” N ot i zi a r i o d el l ’ A s s oc i a zi on e Gen i t or i Sc uol e C a t t ol i c h e A GeSC - N . 2 A NN O XV D i c e m br e 2 0 2 0 Quarantacinqueanni di Agesc Sempre al vostro fianco PRESENZA PROGETTO TESTIMONIANZE ACCOGLI ED IMPEGNO AGESC
ATEMPOPIENO 2 - Dicembre 2020 - EDITORIALE 2020 - Un Anno per rinsaldare l’alle- E usciron a rimirar la anza della scuola con i genitori stella...cometa Molte persone desiderano gettare tante anche se le difficoltà, anche alle spalle il 2020 “annus horribilis”. economiche, sono risultate pesanti. E’ oramai passato un anno da quando con un “calam- Il sistema ha tenuto. bour” o gioco di parole scrissi duemilaeventi. Sarebbe Anche per la Scuola. stato l’anno delle celebrazioni del 45° e del pre con- Ma è proprio tutto da buttare? La Ma alle scuole paritarie cattoliche è gresso fitto e denso di avvenimenti. Ma il destino bef- scuola italiana ha dovuto affrontare mancata la collaborazione attiva fardo ha voluto diversamente ed abbiamo tutti vissuto la gestione in emergenza della pan- nella vita scolastica delle famiglie. un’epoca che ha riscritto la storia. demia con esperienze splendide di Molti gestori si sono sentiti più Il pensiero va ai più piccoli che conserveranno nella dedizione di dirigenti e docenti e at- “soli” nell’esperienza educativa dei mente e nei loro cuori questo periodo (alcuni pensieri tiva collaborazione delle famiglie in nostri figli. Esclusi per legge dalle disegnati sono a pag.18 e 19). scuole, i genitori si sono messi alla Ma dobbiamo ricordare anche il dolore dei malati e dei una sorta di prova generale per veri- loro familiari; il lutto di chi ha perduto persone care, ficare sul campo l’applicazione del ricerca di una modalità nuova per senza nemmeno poterle accompagnare; la disperazio- patto educativo di corresponsabili- collaborare con i gestori e questi ul- ne di chi ha visto svanire il lavoro e i risparmi; il lavoro tà. Ma ci sono state anche profonde timi si sono anch’essi messi alla ri- infaticabile di medici, infermieri, personale sanitario, lacerazioni tra scuole e famiglie cerca di una vicinanza diversa dei educatori e operatori dei servizi essenziali. La scuola ha dove la mancata assunzione di re- genitori. In molte scuole si è ripresa proseguito per i più piccoli una scelta saggia ma anche sponsabilità nella ricerca di garanti- l’attività associativa mentre in altre un incoraggiamento che ha potuto far continuare una è più faticoso. relazione educativa che coinvolge i ragazzi che sono re il servizio educativo alle giovani stati aiutati a crescere nella conoscenza dagli insegnanti generazioni ha portato alla chiusura Ma in tutte si è desiderosi di ritrova- in stretta connessione con le famiglie. Se c’è una cosa generalizzata di molte scuole con la re la collaborazione su cose impor- che tutti stiamo cercando di imparare dall’esperienza sospensione del servizio educativo tanti, perché la pandemia ha can- della pandemia è la riscoperta dell’essenziale; e l’esse- che lascerà profonde ferite. cellato molte delle certezze della nziale ha a che fare con le relazioni. Ne abbiamo patito Ma questa esperienza faticosa come società moderna, facendoci scopri- l’assenza e le restrizioni, ci sono mancati gli incontri “in è stata vissuta nelle scuole paritarie re più indifesi e insicuri. In realtà ab- presenza” – i collegamenti “da remoto”, per quanto biamo ridisegnato le nostre priori- utili, non sopperiscono all’assenza del corpo – e abbia- cattoliche? I gestori hanno compre- mo compreso una volta di più che tutto è dono e non è so fin da subito che era necessario tà, cancellando il superfluo. diritto acquisito: la salute, la passeggiata, il caffè al bar, coniugare in applicazioni pratiche L’educazione delle nuove genera- la visita ai propri cari, lo sport, la scuola e persino la nelle proprie scuole le indicazioni zioni è tornata al centro dell’intere- Messa. Potremo uscire da questa pandemia assumendo sanitarie e le disposizioni delle auto- sse di tutti. il vaccino della fraternità per continuare a coltivare la rità. Sanificazione degli ambienti, di- I nostri rappresentanti politici han- speranza e uscire fuori a rimirare quel cielo pieno di stanziamento, uso di dispositivi di no riscoperto la Scuola come moto- stelle che illuminano il buio del nostro cuore, per re per la ripresa del Paese e l’impo- spargere raggi di luce, per dare conforto ai più fragili e protezione individuali, igiene e di- rtanza delle famiglie come vero col- riportarci a benedire la vita e tutte quelle piccole cose sinfezione di mani e strumenti (ban- che solo ora stiamo riscoprendo. Natale siamo noi, ogni chi ecc.). lante della società. Riprendiamo il volta che riusciamo a non dimenticare chi siamo davve- Tutto bene. Si, anzi, No. Pronti da nostro cammino di educatori, insie- ro e a dare un senso a tutto ciò che, senza di noi, un subito si è dovuto procedere in base me, nelle “nostre” scuole. senso non l’avrebbe mai. alle disposizioni di legge: sospensio- Perché il futuro ha bisogno di noi e Sotto l’albero, mettiamo il meglio di noi: nessuno ne nell’infanzia, didattica a distanza non sarà più come prima. riceverà mai un regalo più grande e nessuno vivrà mai per le altre scuole. La collaborazione un anno migliore. Giancarlo Frare Massimo Malagoli esterna delle famiglie è stata impor- ATEMPOPIENO Direttore responsabile: Comitato di redazione: Stampa Massimo Malagoli Giancarlo Frare MEDIAGRAF Ernesto Mainardi Viale della Navigazione Interna, 89 NOTIZIARIO DELL’AGeSC, Redazione: Michele Cristoforetti 35027 Noventa Padovana Via Aurelia, 796 - 00165 Roma PADOVA ASSOCIAZIONE GENITORI Tel. 06/83085331 Collaboratori esterni: SCUOLE CATTOLICHE Fax 06/83085333 Progetto grafico: Giorgio Rompianesi N.2 - anno XV - Dicembre 2020 Rita Montagnani Stefano Chiapponi Fotografie: Aut. n° 30 del 26/11/2004 Claudio Ferrari Tribunale di Bergamo Paolo Biagioni
ATEMPOPIENO - Dicembre 2020 - 3 45° AGESC Presenza e impegno dell’Agesc Il 28 novembre del 1975 prese avvio l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche. Qual è il suo compito 45 anni dopo di Giancarlo Tettamanti Con il termine “cultura” si dare vita a comportamenti e dell’uomo di essere educato e vogliono indicare tutti quei aggregazioni che, pur senza insieme di educarsi, e quindi mezzi con i quali l’uomo affina ledere la libertà di nessuno, al bisogno di apprendere, ed esplica le sue molteplici sono “proposte culturali” inteso sia nel senso di scoprire doti di anima e di corpo, sostenute ed intrise di fede. la realtà, sia nel senso di procura di ridurre in suo Questi ambiti di cristianità, si impadronirsi di un metodo di potere il cosmo stesso con la fanno sempre più urgenti. ricerca, di analisi e di verifica, conoscenza ed il lavoro, rende Essi sono portatori di struttu- per un ricupero di quella più umana la vita sociale sia re libere, al servizio della capacità critica che oggi nella famiglia che in tutta la libertà e del bene comune: in spesso sembra paralizzata. società civile. questo senso la scuola cattoli- Da qui il sostegno della scuola il 28/11/1975 La “cultura” è dunque mezzo ca è – e deve essere ricono- cattolica, e il diritto delle fami- prese avvio di redenzione ed essa stessa sciuta – ambito di cristianità”. glie di esercitare la libera l’Associazione realtà da redimere e ciò com- È in quest’ottica che, il 28 decisione nella scelta Genitori Scuole porta per ogni cristiano il novembre del 1975, prese dell’educazione scolastica per compito di santificare tutte le avvio l’Associazione Genitori i figli. Cattoliche a realtà temporali e di superare Scuole Cattoliche. Promossa, “L’uomo non può fare a meno Milano quella pericolosa separazio- a Milano, da genitori di scuola di scegliere, perché non è nel ne, evidente più che mai nel cattolica che decisero – in un suo potere cessare di essere nostro tempo, tra fede e tempo difficile, coinvolgente uomo: pertanto non scegliere cultura, tra la propria religio- sia la società civile, che la la verità significa scegliere sità e l’insieme dei sentimen- comunità ecclesiale – di l’errore, non scegliere la virtù ti, delle aspirazioni, delle rispondere, al di sopra dei significa scegliere il vizio: esperienze e conoscenze che miraggi promessi da una l’uomo non è mai fuori da l’uomo vive ed assimila attra- società illuminista, al diritto di questa alternativa!” (Antonio verso il suo quotidiano. decidere una scelta per la Rosmini). Su questo sfondo, Il bisogno fondamentale vita, una scelta per l’uomo, sin dall’inizio l’associazione ha dell’uomo è di ricuperare la impegnandosi in promozione rappresentato e sostenuto il propria identità per progetta- dell’educazione, della fami- protagonismo dei genitori re il proprio futuro non come glia, della scuola cattolica, delle scuole cattoliche per contrapposto, ma in comunio- della libertà di insegnamento, una presenza attiva per-nel- ne con gli altri, di scoprirsi e della libertà religiosa. E ciò la-con la scuola in promozio- cioè come autentica persona rispondendo al bisogno ne di una libera scelta educa- umana. Come da precisazione fondamentale dell’uomo di tiva cristiana e per un impe- di Angelo Scola: “Il criterio è ricuperare la propria identità gno cristiano in un contesto dato dalla capacità di uscire e il senso vero della propria ecclesiale e sociale. Tettamanti dal proprio “particulare” e vita. A distanza di quarantacinque Consci che le anni il compito è quello di e s i g e n z e orientarsi verso una rinnovata dell’uomo vanno e più ampia capacità di stabili- valorizzate re legami sia all’interno della nell’unità della comunità scolastica, sia nel persona evitan- rapporto con le altre organiz- do il pericolo zazioni e istituzioni culturali, della dissocia- sociali e politiche. Questa è la zione e dello condizione per arrivare ad un sbilanciamento, possibile, auspicabile succes- corrisposero – so nel perseguimento degli per quanto loro obiettivi di autentica libertà e possibile – al responsabilità individuale e b i s o g n o collettiva. continua a pag. 11
ATEMPOPIENO 4 - Dicembre 2020 - 45° AGESC Una lettura dell’impegno socio politico Le fasi significative che hanno segnato la storia dell’AGeSC. di Ernesto Mainardi I PRESIDENTI AGESC COORDINATORE AGESC 1977 Giancarlo Tettamanti PRESIDENTI NAZIONALI 1977/1980 Giuseppe Marzetta 1990/1997 Roberto Lombardi 2006/2012 Maria Grazia Colombo 1980/1984 Giulio Galli 1997/2000 Stefano Versari 2012/2018 Roberto Gontero 1984/1900 Lorenzo Cattaneo 2000/2006 Enzo Meloni 2018/2021 Giancarlo Frare I primi anni L’AGeSC nasce nel 1975, poco dopo il ’68 e subito nel 1977 e negli anni successivi vedono la vittoria dopo la sconfitta dei cattolici al referendum sul delle liste di ispirazione cristiana contro tutte le divorzio del 1974. Il clima sociale, culturale e politico previsioni; in particolare il PCI, che aveva favorito la è molto effervescente, caratterizzato da una chiara creazione di liste di tendenza, parla di “autocritica”, tendenza laicista e di sinistra. La violenza, che “delusione”, “doccio fredda”. Molti soci, anche il sfocerà nell’assassinio di Aldo Moro, è diffusa anche sottoscritto, partecipano nei consigli di zona o nei nella società e spesso prende di mira luoghi di vita comuni ai dibattiti sul diritto allo studio, che viene dei cattolici, fra cui anche le scuole. Ma c’è anche finanziato proprio in quegli anni, per ottenere che una forte spinta alla partecipazione sociale, di cui venga riconosciuto anche agli studenti delle scuole sono segno i neonati Organi collegiali. In questa paritarie. Un altro tema significativo di confronto situazione i fondatori dell’AGeSC sentono il dovere di riguarda l’abolizione dei bacini di utenza che limita- associarsi per difendere il diritto di esistere delle no la libertà di scelta della scuola da parte delle fami- scuole cattoliche, il diritto di scegliere la scuola da glie. Nel 1983 la Chiesa pubblica il documento “La parte delle famiglie, il diritto di esprimere una Scuola cattolica oggi in Italia”, che accende nelle presenza di cristiani in una società sempre più plura- scuole un periodo di lavoro e di confronto sull’identi- lista. La rapida espansione dell’Associazione in Italia tà e fa crescere la presa di coscienza di tutti i membri dimostra come questa esigenza sia diffusa e sentita della comunità educante, compresi i genitori e in tra i laici cattolici e come sia importante ed efficace particolare quelli dell’AGeSC. In questa crescita l’opera di sensibilizzazione e formazione da essa sicuramente un grande aiuto viene da Papa Giovanni svolta su queste tematiche. Le elezioni scolastiche Paolo II eletto nel 1978. Anni Novanta Dal Congresso nazionale del 1990 si rilanciano il nascita del Forum delle Associazioni Familiari; orga- ruolo e gli obiettivi politici dell’Associazione che, nizza e partecipa a grandi manifestazioni di piazza a La Storia dopo i primi anni, non sono più così centrali. L’inte- Udine, Bologna e Milano. L’azione associativa conti- rlocuzione col mondo politico, senza esclusioni, nua su questi binari, creando alleanze con realtà di diventa costante, alla ricerca di ogni strada per diversa ispirazione ma con l’obiettivo della libertà di raggiungere gli obiettivi della parità e libertà di educazione: questo lavoro sfocia più tardi nella scelta. Una tappa importante di questo lavoro è, nel nascita del Comitato per la scuola della società civile. 1995, il riconoscimento della “parità come fatto di Nell’udienza riservata all’AGeSC nel 1998, il Papa civiltà” da parte del segretario del PDS, Massimo conferma il compito ecclesiale, culturale e socio-po- D’Alema, al Congresso AGeSC di quell’anno. L’Associ- litico dell’Associazione. Il nuovo millennio inizia con azione prepara, con l’aiuto di giuristi, proposte di l’approvazione della legge 62 sulla parità scolastica, legge relative alla parità e all’organizzazione del che viene criticata dall’AGeSC in quanto il riconosci- sistema scolastico sia a livello nazionale che regiona- mento giuridico non è accompagnato da un contri- le; ottiene il riconoscimento del Ministero come buto economico che è necessario per rendere effet- rappresentanza ufficiale dei genitori; lavora per la tiva la libertà di scelta.
ATEMPOPIENO - Dicembre 2020 - 5 45° AGESC Buono-scuola Il buono-scuola viene approvato in Lombardia nel parte di forze politiche contrarie, viene anche sotto- 2000: la soddisfazione dell’AGeSC regionale è grande posto al giudizio della giustizia amministrativa, perché l’Associazione ha sempre appoggiato lo uscendone indenne, ma risulta chiaramente logora- strumento del buono-scuola fin dal 1975 in quanto to dal momento in cui, da diritto riconosciuto per garantisce un diritto personale di ogni cittadino e ogni studente, diventa uno strumento di assistenza perciò intangibile e perché viene così accolta, in ai cittadini sotto un certo reddito. I problemi econo- forme diverse, una sua proposta di qualche anno mici della Stato, e di conseguenza delle Regioni che prima alla Regione. Presto altre Regioni introducono ricevono meno fondi, pesano sul finanziamento del il buono-scuola, in particolare il Veneto, ma anche buono-scuola. La riforma costituzionale del 2001 Emilia Romagna, Liguria, Puglia e Sicilia; purtroppo suscita la speranza che il trasferimento di fondi alle in Puglia non viene mai finanziato mentre in Sicilia Regioni per la scuola permetta un miglior sostegno sopravvive con fatica e molti ritardi. In Piemonte alla libertà di scelta – l’Associazione partecipa e l’AGeSC promuove una legge di iniziativa popolare sviluppa il dibattito in questo senso – , ma errori dei che ottiene una grande mobilitazione e diventa la via politici locali e crisi economica affossano la prospet- per introdurre il buono-scuola anche in questa tiva federalista. Dal 2003, sempre su iniziativa Regione. Alcune Regioni poi lo cancellano, altre lo dell’AGeSC, anche lo Stato introduce un buono-scuo- modificano e quasi ovunque i finanziamenti vengo- la, che viene abbandonato dopo tre anni quando no tagliati. Lo strumento subisce molti attacchi da cambia il Governo. Tempo di riforme Il ministro Berlinguer inizia una stagione di riforme, a svolto per capire le tante novità viene deluso dalle partire dall’autonomia scolastica e dalla parità, che scelte politiche. Questa stagione termina con il impegna l’AGeSC, fino al livello locale, in un lavoro di “cacciavite” del ministro Fioroni (il lavoro dell’AGeSC studio, di critica e di proposta. Su autonomia e porta alla pubblicazione di un libro bianco su questa parità, introdotti legislativamente da Berlinguer, la azione) che smonta quel che resta della riforma critica è rivolta alla mancanza di strumenti attuativi, Moratti e con l’opera della ministra Gelmini che ne si resta a livello di principi; sulla riforma di tutto il ripristina alcune parti. L’ultimo tentativo di riforma sistema di istruzione emergono molti dubbi sui cicli e complessiva è del governo Renzi con la cosiddetta critiche sulla scolarizzazione della formazione “Buona scuola”: ancora una volta l’AGeSC lavora con professionale. Quando la commissione Bertagna, grande impegno e con tutte le proprie risorse umane voluta dalla Moratti, presenta le sue proposte, per suggerire cambiamenti e miglioramenti l’Associazione coglie l’importanza del disegno com- dell’impianto complessivo; ancora una volta il risul- plessivo e delle novità introdotte, che però vengono tato finale è deludente. Tutti i tentativi di rinnova- in parte tradite dalla legge e infine stravolte dalle mento hanno previsto l’autonomia delle scuole, ma trattative con i sindacati: tutto il lavoro associativo nessuno ha veramente cercato di attuarla. La Storia Concretezza Gli ultimi anni, falliti tutti i tentativi di riforma, purtroppo molto limitato. E’ un lavoro che l’Associ- vedono l’AGeSC operare – pur senza mai abbando- azione compie in unità con le organizzazioni dei nare la richiesta di una piena libertà di scelta delle gestori del sistema paritario e che trova l’appoggio di famiglie – in vista di alcuni risultati concreti: rendere alcuni politici di diversi schieramenti. L’AGeSC resta certi i finanziamenti statali alla scuola paritaria i comunque convinta che solo l’autonomia, la piena quali ad ogni finanziaria venivano dimezzati per poi parità e la reale libertà di scelta sono i presupposti essere ripristinati a fatica nel corso dell’anno ed ora imprescindibili del miglioramento di tutto il sistema sono finalmente consolidati; conseguire il riconosci- di istruzione. Non basta citarli come principi astratti mento di fondi per il sostegno agli alunni disabili come sempre fa la politica, occorre attuarli con nelle istituzioni paritarie di tutti i livelli; sostenere strumenti concreti e realizzabili, così come accade in l’introduzione e man mano l’ampliamento delle tutta Europa detrazioni fiscali sulle spese scolastiche, ancora
ATEMPOPIENO 6 - Dicembre 2020 - 45° AGESC Davanti al Papa e alla Chiesa italiana 23 Novembre 1991: in Piazza San Pietro l’Agesc da voce a tute le famiglie della scuola cattolica di Roberto Lombardi Presidente Nazionale 1990-1997 noscimento ed un arruolamento della disse mentre baciavo l’anello. Quelle nostra Associazione, fra le risorse utili parole non furono solo la giusta gratifica- alla buona battaglia per la Libertà di Edu- zione e la definitiva legittimazione eccle- cazione. siale del nostro servizio, ma ribadirono Il Convegno, dove l’Agesc fu presente in che l’Agesc era ed è l’unica vera Associa- qualità e quantità, di persone, idee e zione di Famiglie della Scuola Cattolica.” proposte, svolgendo un ottimo giuoco di “Il Papa mi congedò cordialmente alzan- squadra, ed il mio intervento, nella gior- dosi dalla Sedia, le Sua voce profonda, le nata del 23 novembre 1991, dinanzi al Sue mani, il Suo sguardo, sciolsero la mia Santo Padre, in una Piazza San Pietro tensione. Non ero di fronte al Vicario di gremita come non mai, furono lo sdoga- Cristo, ad un protagonista della Storia namento definitivo della nostra Associa- ma ad un Padre che incoraggiava il pro- zione: le tante polemiche pretestuose prio figlio, che mi riconfermava nella mia sul nostro ruolo, furono spazzate via, col- testimonianza, come se mi avesse cono- locandoci, con piena autorevolezza, al sciuto da sempre e come un Padre atten- centro di un percorso, di Educazione e to e premuroso, mi offriva gratuitamente Missione, per costruire il “ponte” fra Fa- il Suo aiuto e la Sua umanità.” miglie, Scuola e Società Civile, così come Da quella giornata, così intensa ed esal- Giovanni Paolo II e Lombardi - 1991 piazza S. Pietro raccomandato nel Documento dei nostri tante, il cammino della nostra Associa- Vescovi del 1983, la “Scuola cattolica zione è ripreso con maggior vigore e de- Oggi in Italia”; terminazione, la staffetta dei Presidenti “Voi sposi e genitori Il Papa, nel suo intervento, ci rivolse l’ha condotta fino ad oggi, in un tempo queste parole: ”Voi cari Genitori siete che appare così diverso, ma i problemi di prolungate il vostro Sono stato Presidente Nazionale per sei chiamati ad accogliere e sostenere il fondo restano sempre quelli ed ora, più ruolo paterno e anni 1990/1996. L’evento storico più im- Progetto educativo della Scuola. E’ che mai, è necessaria la presenza delle portante, almeno per la vita della Scuola troppo preziosa la vostra condizione di Famiglie nella Scuola Cattolica. materno Cattolica Italiana, fu la “Prima giornata sposi e di genitori per non prolungare in Il momento attuale appare confuso, fra nell’educazione che della Scuola Cattolica Italiana”: si tratta- un certo modo il vostro ruolo paterno e tentazioni di esproprio del ruolo educati- va infatti di una assoluta novità, pasto- materno nell’educazione che la Scuola vo dei Genitori, la banalizzazione del ma- la Scuola Cattolica ralmente concretata nell’incontro fra la cattolica propone come serizio allo svi- trimonio, la babele del genderismo, ma propone” Chiesa Italiana e la sua Scuola Cattolica, luppo della vita, secondo la visione del l’Agesc, oggi come ieri, è un germe ed un che il Cardinale Camillo Ruini definì una Vangelo. Partecipare dunque alla vita punto di riferimento, che deve rivendica- S. Giovanni “definitiva riappropriazione reciproca”, della Scuola Cattolica è un titolo di re ogni giorno, il suo ruolo e la sua mis- Paolo II fra due realtà troppo spesso parallele merito che esige sempre più attenta sione, di fronte all’indifferenza di molti. ma distanti. L’evento per quanto ecce- considerazione da parte di tutti i sog- L’intuizione dei nostri padri fondatori è zionale, non era casuale, ma si poneva al getti educativi.” ancora attuale e chiede di essere decli- termine di un percorso di duro lavoro, Nell’ormai lontano 2005, su questo nata con rinnovata energia, per fronteg- svolto negli anni precedenti, dal stesso giornale, ebbi modo di rilasciare giare le sfide imposte da un contesto so- “Gruppo nazionale di Lavoro della un commento, intendo richiamare qual- ciale atomizzato, dove la Famiglia e la Scuola Cattolica” del quale feci parte sin che stralcio di quello che scrissi allora, Scuola Cattolica, stentano a contrastare dall’inizio in rappresentanza dell’Agesc. perché mi pare una testimonianza utile il riflusso nel privato, l’individualismo ed Il Gruppo era guidato, con intelligenza per i nostri genitori più giovani, che non il relativismo etico. ed intuito, dall’allora responsabile hanno vissuto quel periodo, per certi Si assiste ad una sorta di rinuncia collet- dell’Ufficio Nazionale di Pastorale Scola- versi esaltante, di storia associativa: tiva, ad essere protagonisti del proprio stica della CEI, Mons. Giuseppe Rizzo, ”Il “Convegno Nazionale” era comunque destino, a fronte di un globalismo che Lombardi profondo conoscitore della realtà delle in assoluto una “res nova” e fu un evento semplifica, in modo apparente, le diffe- nostre Scuole, già rettore del Collegio eccezionale perché: renze culturali ed assolve ogni peccato di PioX° di Treviso, un veneto di felice per la prima volta la Chiesa Italiana pro- omissione; eppure è bastato un semplice parola, di grande cultura, di grande poneva una riflessione sul ruolo e la virus a modificare il nostro modo di umanità. Nella sua “lettera alle scuole missione della Scuola Cattolica anche in vivere, a spezzare abitudini e frequenta- cattoliche” inviata per l’occasione, fra rapporto alle Chiese Locali; zioni, a mostrare l’insita debolezza delle l’altro affermò che: ”Il Convegno esige per la prima volta i Genitori, i docenti, nostre costruzioni sociali; da questa pan- un vero salto di qualità e la capacità di gli alunni di Scuola Cattolica venivano demia dobbiamo uscire più forti, risco- assumere adeguati atteggiamenti e convocati dinanzi al Santo Padre; per la prendo un nuovo percorso di solidarietà comportamenti: vitalizzare le articola- prima volta un Presidente dell’Agesc as- sociale che possa diventare anche carità zioni provinciali e regionali delle Asso- sumeva “coram populo” la rappresen- politica. ciazioni e Federazioni di Scuola Cattolica tanza di tutte le Famiglie di Scuola Cat- I sociologi si sono affannati a raccontarci e seguire con particolare attenzione il tolica. della società complessa… potremmo mai cammino dell’Associazione dei genitori “Quella Giornata ebbe un respiro sacra- sperare di riuscire a sopravvivere a tale AGESC per l’insostituibile contributo mentale: fu una sorta di Cresima complessità, da soli, senza l’aiuto degli che le famiglie sono chiamate a dare dell’impegno mio personale e dell’Asso- altri? L’Agesc è una mano tesa che solle- all’identità ed alla missione educativa ciazione tutta…confermata da quel cita la nostra generosità…sursum della SC.” Era dunque un pubblico rico- “Bravi Genitori!” che il santo Padre mi chorda!
ATEMPOPIENO - Dicembre 2020 - 7 45° AGESC L'Agesc e la “scoperta” della scuola della società civile di Stefano Versari Presidente Nazionale 1996-2000 Associazione ecclesiale, l'Agesc, e passaggio da una scuola sostanzial- scolari, che nella stessa istituzione associazione profetica. Sostenitrice mente dello Stato a una scuola della scolastica. La necessità cioè di valoriz- del ruolo dei genitori come “Chiristifi- Società civile, certo con il perdurante zare e riconoscere come protagonisti deles laici”, ben prima dell'omonima e irrinunciabile ruolo dello Stato, ma del fare scuola la società civile e i esortazione apostolica di Papa nella linea della sussidiarietà». Il corpi intermedi che ne costituiscono Giovanni Paolo II del 30 dicembre Rettor Maggiore della Congregazione la ricchezza e l'originalità, in primo 1988 . Associazione in divenire anche Salesiana, a sua volta, scriveva: «Si è luogo la famiglia. Le varie dizioni, nei suoi contorni storiografici. In arrivati a questa formulazione ("scuo- quindi, scuola di Stato, scuola cattoli- questo coerente con l'insegnamento la della società civile"), perché è ca, scuola privata laica, scuola della di Marc Bloch, secondo cui «il passato maturata la convinzione che il diritto società civile, ecc. non sono né è, per definizione, un dato non ad educare appartiene alla persona concorrenziali fra loro, né alternative modificabile, ma la conoscenza del umana... Chiesa e Stato, Congregazio- e quindi escludentisi a vicenda. Esse al passato è una cosa in fieri, che si ni e Istituzioni sono complementari e contrario esprimono le priorità di trasforma e si perfeziona incessante- intervento educativo mente» . Così che gli anni di nascita ovvero suggeriscono una “L’arte di dell'Associazione mutano nel tempo: scala di valori ontologici insegnare è l’arte il 1977 fino agli anni 2000. Il 1975 dei soggetti educativi . negli anni successivi. Una questione di assistere a una Non appaia strana la secondaria, eppure da accennare, scelta, in questa occasione, scoperta” per rendere comprensibile la colloca- di non accennare momenti (Mark Van zione dei due discorsi che Papa della ricca storia dell'Age- Doren) Giovanni Paolo II rivolse all'Agesc il 28 sc. Ho preferito riandare febbraio 1987 e il 6 giugno 1998 nel ad uno dei vertici dell'ela- decennale e ventennale della nascita, borazione associativa di nel 1977, dell'Agesc “nazionale” questi decenni, con la (come un tempo definita, a distingue- speranza venga coltivata re dalla data di nascita delle diverse nella mente della storia associazioni locali di Lombardia, dell'Agesc. Ma non solo. Le Piemonte, ecc. ecc.). vicende della emergenza Nel 1998 ebbi l'onore di guidare pandemica di questo 2020 l'Associazione, in qualità di Presiden- hanno per certi aspetti te Nazionale, nell'Udienza pontificia. fatto riscoprire i “fonda- Ma non per questo invito a rileggere mentali” della scuola della con acribia il discorso pronunciato società civile. Suggerendo nell'occasione da San Giovanni Paolo la necessità di riporre al II. Questi, invitando non solo a centro della comunità il rivendicare diritti, ma soprattutto a fare scuola come bene operare prioritariamente nella scuola primario per il nostro cattolica in ambito ecclesiale, educa- futuro. Versari tivo e sociale, definiva le tre dimen- Aiutando a comprendere sioni fondanti il fare associativo. devono offrire un servizio differenzia- che la scuola è necessaria alla Dall'approfondimento di queste to a tale potenzialità originaria, comunità e che la comunità ha un dimensioni – anche con il Congresso perché la persona diventi capace di ruolo fondamentale nel fare scuola, straordinario del 1999 – fu sviluppata esercitare questo suo insostituibile sia dal punto di vista organizzativo, l'elaborazione associativa della compito...» . sia, soprattutto, dell'apporto “scuola della società civile”, che trovò In altri termini, l'Agesc (e non solo) esperienziale che può fornire agli non pochi riverberi “ad extra”. aveva compreso la necessità di insegnamenti curricolari. La riscoper- Il card. Ruini, nel discorso di apertura “andare oltre” categorie consolidate ta dell'idea di “scuola aperta” e di della Assemblea della scuola cattolica di pensiero (prima ancora che “partecipazione di comunità” ne sono (27-30 Ottobre 1999), osservò: «Un organizzative), indicando il ruolo un esempio . Un campo enorme di tale rinnovamento può essere... primario dei soggetti naturali riflessione e lavoro per i genitori nella sinteticamente rappresentato come il dell'educazione sia nei processi scuola. E per l'Agesc.
ATEMPOPIENO 8 - Dicembre 2020 - 45° AGESC Una stagione di speranza Inizio del secondo millenio: vengono compiuti importanti passi verso la libertà di educazione, ma poi ci si ferma di Enzo Meloni Presidente Nazionale 2000-2006 Conosco l’Agesc dal 1977 quando la zionale mia prima figlia inizia la scuola ele- delle Asso- mentare nell’istituto Caterina Citta- ciazioni Legge 62 sulla dini di Bergamo, e la direttrice mi dei genito- parità, Forum propose di interessarmi di questa ri. delle Associazioni nuova associazione che voleva im- Quindi con dei Genitori nella pegnarsi a difesa dell’educazione decreto Scuola, ed in particolare della scuola catto- del 16 feb- lica. braio 2002 buono-scuola In quegli anni il dibattito sul tema n.14 viene regionale e del pluralismo delle istituzioni o istituito il nazionale nelle istituzioni era molto presente Forum na- e molti genitori erano impegnati zionale nella scuola per l’impulso dato alla l’acronimo FONAGS. delle associazioni dei genitori mag- loro presenza previsti dai decreti Atro momento significativo è l’intr- giormente rappresentative, previ delegati. oduzione del Buono Scuola in Lom- accordi con le medesime, al fine di I genitori erano sempre più coinvol- bardia e in altre regioni, ma anche valorizzare la componente dei geni- ti e il tema scuola era all’attenzione a livello nazionale si innesta il de- tori e di assicurare una sede stabile del mondo politico. creto interministe- Finalmente dopo anni di discus- riale Moratti-Tre- sione viene riconosciuto il ruolo monti nel 2003 che della scuola non statale e si arrivò stanzia 30 milioni di alle legge 62/2000 che riconosce- euro l’anno (per 3 va il sistema paritario. anni) a favore delle Vengo eletto presidente proprio famiglie degli alun- in quell’anno e mi trovai a rappre- ni delle scuole pari- sentare l’associazione nei vari ta- tarie. voli al ministero che mettevano a Questo contributo punto i regolamenti per l’attuazi- fu erogato su diret- one della legge sulla parità. ta richiesta dei ge- C’erano anche le condizioni molto nitori senza riferi- favorevoli perché l’allora ministro mento a reddito o patrimonio. di consultazione delle famiglie sulle vedeva bene la presenza dei geni- Anche l’entrata in vigore della legge problematiche studentesche sco- tori nella scuola come risorsa per 53/2003 impegnò l’associazione lastiche. migliorarla. per far conoscere alle famiglie i Le Associazioni chiamate a sotto- Il primo risultato fu che su proposta cambiamenti previsti dalla legge. scrivere la convenzione sono Asso- Agesc e dopo vari incontri il mini- ciazione italiana genitori AGE, As- Meloni stro decise di istituire un forum na- sociazione genitori scuole cattoli- che AGESC e Coor- dinamento genito- ri Democratici CGD. L’Agesc chiese e s p re s s a m e nte che nel forum ci fossero solo asso- ciazioni espressio- ne di genitori che operavano nella scuola e propose
ATEMPOPIENO - Dicembre 2020 - 9 45° AGESC L’educazione al centro L’Associazione è luogo dove ritrovarsi, trafficare idee e progetti, costruire guidizi di Maria Grazia Colombo Presidente Nazionale 2006-2012 Sei anni di presidenza nazionale centro il protagonismo dei genito- Agesc, un soffio. Da dove partire ri e l’educazione dei figli quale se non dai viaggi che ho fatto su e bene comune, ognuno di noi giù per la Penisola, dentro e fuori costruisce un pezzo dì storia. le stazioni al mattino prestissimo Grandi discorsi, grandi idee per tornare in ufficio e riuscire a perché tutti siamo fatti per cose sbrigare il mio lavoro. Giornate grandi che si affrontano con picco- piene, belle, entusiasmanti fatte li passi dentro cammini speciali. di incontri, con amici del sud che Ho imparato che occorre studiare, ho sempre amato dormendo nelle leggere, elaborare giudizi critici case delle suore, nel centro non improvvisati ma ponderati. storico di Bari o a Reggio Calabria. I documenti del Miur da leggere, Ho respirato una umanità immen- non i commenti ma i testi origina- sa e intrigante che ogni volta mi li. Allora dopo aver studiato ci si ricaricava delle fatiche non tanto può sedere ai tavoli istituzionali fisiche ma relazionali che a volte non con presunzione o indifferen- incontravo. La bellezza di entrare za ma con la postura corretta, nelle scuole, vedere i volti dei schiena diritta, una presenza che L’educazione è cosa del cuore come diceva don bambini, dei ragazzi, la gioia delle “parla” senza aprire la bocca Bosco, non uncuore sdolcinato ma un cuore mamme e di qualche papà che perché nasce da un diritto non da attento che sa parlare a tutti, anche a quelli che aspettavano con curiosità cosa una concessione. sono lontani come vissuto dalle tue idee. Ed io avrebbe portato di nuovo e di Stranamente scompare anche la ne ho incontrati tanti sul mio cammino, rapporti bello questa Agesc. paura di dover intervenire davanti difficili ma affascinanti, costruiti centimetro per E poi tante cene, spuntini, dolci e ai ministri, nelle commissioni della centimetro, guadagnati ma poi fantastici ed tanta accoglienza commovente Camera o del Senato luoghi degli “eterni”. Mi divertivo a guardare le espressioni attorno a tavoli dove ci si raccon- “addetti ai lavori“ che ti potrebbe- dei miei amici che conoscevano la mia idea tava tutto, si commentavano le ro far sentire in qualche modo politica e culturale quando incontravo Luigi parole dei miei interventi, ci si inadeguata. Berlinguer o la stessa Fedeli. arricchiva a vicenda. Ma io nella mia magica borsa Io non ho mai fatto politica attiva ma amo la Non ho perso un volto, una strada, avevo tutti i miei amici che mi politica perché secondo me ti aiuta a volare alto una mostra vista tra un treno e dicevano “tu sei tutti noi” e allora e non “morire” nel tuo vissuto indaffarato. È una l’altro, una particolarità cara ad un il coraggio si fa strada e diventa visione grande che acquisti nel vivere la vita di provinciale Agesc della sua terra parola, convinzione, affermazione tutti i giorni è come salire su un colle e vedere la infilata tra una corsa alla stazione sempre educata ma decisa che città, tu sei dentro quella città ma ne sei anche o all’aeroporto. non lascia indifferenti gli “addetti fuori. Se penso alla mia Agesc la vedo come su Alcuni spunti che avevo sempre ai lavori”. zoom, tante caselle, tanti volti, tante storie, una “nella mia borsa”: l’Agesc è bella, Noi siamo genitori, non abbiamo vivacità che ancora oggi porto nel cuore. è un luogo dove potersi ritrovare e nessun altro interesse che Ora sono da poco presidente di una bellissima trafficare idee, progetti e costruire l’educazione dei nostri figli e di Fondazione che si chiama Fondazione comunita- giudizi. Ancora, l’Agesc rimette al tutti i figli degli altri genitori. ria del Lecchese, nasce dalla Fondazione Cariplo e devo dire che mi appassiona tantissimo, anche Colombo lì si parla di educazione, famiglie, scuola, povertà e arte. Cioè si parla di ognuno di noi.
ATEMPOPIENO 10 - Dicembre 2020 - 45° AGESC L’AGESC abbraccia Papa Francesco Roberto Gontero Presidente Nazionale 2012 - 2018 “Siete qui non solo per confer- Ma Papa Francesco incalza. Ha il educatori dei propri figli. Promet- marvi nel vostro cammino di fede, suo progetto pastorale più volte to a nome di tutti di continure ad ma anche per esprimere la verità presentato al mondo della scuola impegnarci per realizzare quanto dell’impegno che vi contraddistin- non solo in Plaza de Maio a Bue- da lui delineato nell’Evangelii gue: quello liberamente assunto , nos Aires ma in tutto il mon- Gaudium:” La Chiesa in uscita è la di essere educatori secondo il do:”Ripristinare il patto educati- comunità di discepoli missionari cuore di Dio e della Chiesa.” vo, perché il patto educativo si è che prendono l’iniziativa, che si Papa Francesco, seguendo il suo rovinato, perché il patto educativo coinvolgono, che accompagnano, carisma, va subito al cuore della si è rotto!, e dobbiamo ripristinar- che fruttificano e festeggiano!”. questione, nell’udienza che con- lo.Gettare ponti: non c’è sfida più Prima delle foto ricordo con tutti i cede al Consiglio Nazionale nobile! Costruire unione dove bambini e seduto in mezzo a tutti “La vostra dell’Associazione il 5 Dicembre avanza la divisione, generare ar- noi gli doniamo il libro dedicato a Associazione si 2015, famiglie al seguito compre- monia quando sembra avere la lui scritto dal nostro Socio Rober- se. E il cuore è: “ essere educatori meglio la logica dell’esclusione e to Alborghetti “Quando il giorno pone a fianco secondo il cuore di Dio e della dell’emarginazione.” era una freccia. Papa Francesco. della scuola e Chiesa”. Mi chiedo rileggendole oggi se Gli anni nel mondo della scuola. della famiglia per Ho da poco terminato il mio di- per caso abbia partecipato a La testimonianza educativa” e scorso rivolto al Santo Padre e qualcuna delle riunioni che faccia- una ceramica dipinta a mano da gettare ponti” mentre ci parla sento sciogliersi mo in tutta Italia dove si fatica a Laura Marmai con il simbolo dei la tensione accumulata in questo trovare l’unione necessaria a 40 anni dell’Agesc. Papa Francesco ultimo mese di febbrili preparativi portare a termine i progetti, le Scendendo le scale del Vaticano la condotti magistralmente dalla iniziative , la fedeltà al compito gioia di tutti è palpabile e la grati- nostra Segreteria Nazionale, da assunto. tudine per una pienezza di un mo- Don Renato Mion e dal Comitato Ci invita a riflettere a come aiutare mento memorabile è immensa. Esecutivo. la scuola cattolica ad essere Perché ci siamo messi nel cammi- A 17 anni dall’ultima udienza all’altezza del compito educativo no dell’Agesc? Questa domanda, dell’Agesc con Giovanni Paolo II che si è assunto, “in particolare che continuamente ci dobbiamo (6/6/1998) nella stessa sala Cle- quando l’educazione che propo- fare personalmente e come grup- mentina siamo nuovamente a ne si esprime come – cattolica-,”. pi, trova le risposte nella sog- contatto con il Successore di Pie- L’udienza ricchissima di spunti di gettività ecclesiale della nostra tro. Ma le parole che ci rivolge riflessione si conclude con un col- Associazione, che tradotto signifi- sono dirette a stimolare una ri- po di scena degna del miglior re- ca: nella vocazione missionaria flessione non certo solo a cele- gista. Sento che Francesco chiede di ognuno di noi ad impegnarci brare i 40 anni di vita dell’Associ- a Padre Georghe quanti minuti per un servizio al bene comune, azione. ha ancora a disposizione ed allora ed insieme alla costruzione di una Il Papa continua:” E’ la stessa sfida decide di salutare tutte le fami- società più umana e giusta. che oggi sta anche davanti a voi. glie, persona per persona, e non Lo dobbiamo principalmente ai La vostra Associazione si pone al solo il Comitato Esecutivo come nostri figli, alle giovani generazio- servizio della scuola e della fami- precedentemente concordato. La ni. Loro ci guardano come guide, glia, contribuendo al delicato felicità dei presenti sale alle stel- come testimoni e come maestri, compito di gettare ponti tra scuo- le, quando il Papa stringe le anche quando alla sera o nei we- Gontero la e territorio, tra famiglia e scuo- mani, accarezza i bambini, è ekend usciamo di casa per anda- la, tra scuola e istituzioni civili.” inutile tentare di reprimere la re “all’Agesc”. Intuiscono che ci Difficile non pensare ai molti ten- commozione e la gratitudine: sva- muoviamo per uno scopo grande tativi che tutti i presenti, ognuno niscono in quei momenti i tanti e mentre ci guardano nasce già nel proprio territorio, con i propri anni di fatiche, di dubbi, di incer- dentro di loro il desiderio di vive- comitati e soci, ha tentato di at- tezze. re una vita buona come la nostra. tuare con successi e insuccessi, Nel mio discorso di saluto, scritto Oggi l’Associazione compie 45 delusioni, amarezze e soddisfazio- e pensato a più mani, pongo anni, ripensando alla ricorrenza ni. Difficile non pensare a quanti l’accento tra le altre cose alla ripenso ancora al richiamo di tentativi sono stati fatti a livello pressante questione della forma- Papa Francesco:” Sappiate farvi Nazionale e Locale per sollecitare zione dei genitori per la propria notare non per la facciata, ma per provvedimenti per la promozione crescita spirituale ma anche nel la coerenza educativa radicata della famiglia e della scuola Cat- campo socio- politico, per giunge- nella visione cristiana dell’uomo e tolica paritaria. Per la libertà di re al tema irrisolto della libertà della società.” scelta della scuola. di scelta dei genitori come primi Tanti auguri AGESC.
ATEMPOPIENO - Dicembre 2020 - 11 DOSSIER continua da pag. 3 di Giancarlo Tettamanti Una libertà e responsabilità il prevalente preoccupazione l’intera società. Si tratta di cui vettore è quello – all’inte- economica e del piegarsi ai vera rivoluzione antropologi- rno e all’esterno – di stabilire confusi programmi e agli ca, che coinvolge un po’ tutti i relazioni di insieme; libertà e ordinamenti ministeriali. fattori che riguardano la responsabilità che devono L’attuale crisi dell’educazione natura umana, facendo assur- essere dette e proclamate: ha a che fare non soltanto con gere a “diritto e pretesa” cioè con un atteggiamento da le singole difficoltà, ma riscrivere la natura umana per realizzarsi mediante un’ampia piuttosto con l’idea che abbia- legge e imponendo, con il e incisiva presenza associativa mo dell’uomo e del futuro. beneplacito soccorso ministe- nella scuola e sul territorio. Come rimuovere e con quali riale, corsi formativi nelle E ciò vale non soltanto a riferimenti aiutare una ricom- scuole dai bambini delle Sembra essere in livello di comunità scolastica, posizione educativa? scuole primarie sino agli crisi l’esperienza ma anche a livello di comunità ** L’inserimento della educa- anziani. Con l’inserimento elementare e cristiana, pur constatando zione civica, tra gli ordina- negli ordinamenti scolastici complessiva che, nel contesto attuale, menti scolastici, con lo studio diviene obbligatorio il non l’attenzione di quest’ultima della Costituzione e delle condiviso insegnamento del dell’educare alla sul territorio sembra essere conseguenti norme applicati- “verbo gender”, e ciò metten- vita ancora debole. Le sfide di ve, è materia nuova e impor- do a rischio sia la libertà di allora, oggetti di attenzione e tante nel contesto attuale di pensiero e di obiezione di di confronto associativo, oggi frammentazione del sapere. coscienza, e la stessa identità permangono caratterizzando Con tale approccio, le nuove delle scuole paritarie. Come la ancora l’impegno futuro: generazioni ne scopriranno, scuola cattolica reagirà? tuttavia oggi, tra “passato” e attraverso i singoli articoli, Operando una evangelizzazio- “futuro”, c’è un “presente” l’importanza, ma anche orpel- ne in uscita o una secolarizza- ricco di incognite, di problemi, li contraddittori, inspiegabili zione in entrata? di impegni. Si tratta di situa- paradossi, la presenza di Con i tempi nuovi, l’Agesc non zioni sulle quali non è possibi- contrasti tra vari commi, ha rotto il proprio immagina- le tacere, poiché tacere non troppe interferenze di vario rio sociale, non ha rotto la significa non dire nulla, bensì genere che ne condizionano il rappresentazione condivisa essere, delle situazioni, corre- sano sviluppo. Da qui l’incipit sulla quale si costruisce il sponsabili e conniventi. di una integrazione nell’inse- patto fra le persone. Ridicen- ** “Nella coscienza condivisa, gnamento del Magistero dosi i valori e gli obiettivi con ai diversi livelli – genitori e sociale della Chiesa, a com- cui ha deciso di stare insieme, famiglie, educatori, istituzioni plemento e chierimento. continuerà a costruire insie- – sembra smarrita non solo la Infatti: Con quali criteri avver- me a partire da una visione Tettamanti pratica felice di processi rà l’insegnamento? Come? Da che tenga conto del “bene educativi, bensì l’idea stessa chi? Con quale coscienza comune”. Ecco che allora, di educazione. Sembra essere civile? Con quale visione questo cammino associativo in crisi l’esperienza elementa- dell’uomo e della società? continuerà ad essere seguito, re e complessiva dell’educare ** Il problema economico condiviso, accompagnato, con alla vita e con essa l’interesse non è il solo a preoccupare le una presenza assidua tesa ad personale all’educazione, scuole cosiddette paritarie, iscrivere, nel proprio codice poiché ne è stata smarrita la cattoliche e laiche, che vede genetico, il valore della conti- chiave intrapresa e la motiva- lo Stato nei loro confronti nuità, con la spinta e il segreto zione essenziale” (Card. perennemente inadempien- della propria evoluzione, cioè Camillo Ruini). La proposta di te. C’è impellente un proble- della propria capacità di rispo- “senso” nella famiglia non c’è ma che predice ben maggiori sta alle mutare situazioni, o se c’è è molto debole; nella preoccupazioni: la legge Zan grazie alla fantasia, al reali- scuola la proposta è spesso che apre scenari multipli smo, al “sogno” ardito di solo formalista a causa della condizionando in futuro persone concrete.
ATEMPOPIENO 12 - Dicembre 2020- AGESC 1975-2020 Le Tappe di una di Silvio Petteni ed Ernesto Mainardi 28 NOVEMBRE 1975 – A seguito di renza episcopale italiana ne appro- sociazioni, partecipa alla nascita del un intenso lavoro preparatorio, i ge- va lo Statuto, annoverandola fra le Forum delle Associazioni Familiari nitori di diverse scuole cattoliche “Associazioni ecclesiali” che viene presieduta per molti anni milanesi si riuniscono in Assemblea 1979 – L’AGeSC partecipa alla sua da Luisa Santolini, allora segretaria e decidono di costituire l’Associazi- prima audizione parlamentare, in nazionale AGeSC. one Genitori Scuole Cattoliche. merito alla riforma della scuola su- 1994 – L’Associazione presenta una 4 DICEMBRE 1975 – Il neo Comitato periore. proposta di legge intitolata “Ordina- provvisorio AGeSC si impegna a par- 1980 e successivi – L’Associazione mento scolastico pubblico fondato tecipare alle prime elezioni degli or- dà vita in molte città (Milano, Berga- sulla libertà di educazione e di inse- gani collegiali distrettuali e provin- mo, Roma, Torino e altre) alle cosid- gnamento”. ciali e a sostenere la proposta di leg- dette Marce della Scuola Cattolica 10-12 NOVEMBRE 1995 – Il Con- Silvio Petteni ge 2232, primo firmatario Giordano, per una presenza visibile pubblica gresso nazionale approva il nuovo Presidente regionale che intende istituire il buono-scuola delle opere educative cattoliche. statuto e l’AGeSC assume carattere Lombardia per chi sceglie la scuola paritaria. 1981 – Viene eletto presidente na- di Associazione nazionale unitaria 4 APRILE 1976 – Primo Convegno zionale Giulio Galli, lombardo. con articolazioni territoriali. Massi- pubblico dell’Associazione a Milano, 1984 – Viene eletto presidente na- mo D’Alema, segretario del Pds, in- con la partecipazione del card. Gio- zionale Lorenzo Cattaneo, piemon- via un messaggio in cui riconosce vanni Colombo, dal titolo “Per una tese. che la parità è un fatto di civiltà da educazione libera”. 1985 – L’AGeSC partecipa alla nasci- attuare legislativamente. 8 LUGLIO 1976 – Atto notarile di co- ta dell’EPA (European Parents Asso- !995 e seguenti – L’AGeSC presenta stituzione dell’AGeSC, comprenden- ciation), che riunisce associazioni di proposte di legge regionale sul dirit- te il primo Statuto. genitori di tutta Europa e di tutte le to allo studio in Lombardia ed Emilia AUTUNNO 1976 – Nascono Apigesc ispirazioni. Romagna (Piemonte) e Aligesc (Liguria), realtà 25 OTTOBRE 1986 – L’Associazione 1996 – Viene costituito dalla CEI il associative regionali. sancisce l’incompatibilità fra incari- Consiglio nazionale della scuola cat- 19 FEBBRAIO 1977 – Prima Consul- chi associativi e incarichi politici. tolica, a cui partecipa anche l’Associ- Ernesto Mainardi ta nazionale AGeSC a Torino cui ade- 28 febbraio 1987 – Udienza conces- azione in rappresentanza di tutti i Segretario Nazionale riscono Lombardia, Piemonte e Li- sa all’AGeSC da Papa Giovanni Paolo genitori. guria e a cui presto si aggiungeran- II che l’incoraggia a perseguire 13 DICEMBRE 1996 – Viene eletto no Veneto, Puglia, Lazio, Emilia Ro- “l’educazione della gioventù, la sal- presidente nazionale Stefano Versa- magna, Friuli Venezia Giulia, Abruz- vaguardia della famiglia cristiana, ri, romagnolo. zo e Toscana. Coordinatore naziona- l’umanizzazione della società”, e a 13 APRILE 1997 – L’AGeSC, con altre le pro tempore sarà nominato Gian- “sostenere dinanzi ai poteri pubblici 30 organizzazioni, promuove una carlo Tettamanti, lombardo. i diritti propri della famiglia e della grande manifestazione pubblica al 5 GIUGNO 1977 – Viene approvato scuola libera, senza onerosi condi- Palavobis di Milano dal titolo “Di- il nuovo Statuto nazionale con im- zionamenti economici”. fendiamo il futuro”. pianto federalista. 1990 – Viene eletto presidente na- 25 OTTOBRE 1997 – Si svolge una AUTUNNO 1977 – Viene fondata zionale Roberto Lombardi, toscano. manifestazione in piazza a Bologna, l’OE.GIAPEC, organizzazione euro- 1991 – Il Ministero della Pubblica promossa dal Forum, a cui aderisce pea dei genitori di scuole cattoliche, Istruzione riconosce ufficialmente massicciamente l’Associazione, sul grazie all’opera di Mario Macchi, li- l’AGeSC come una delle associazioni tema “Famiglia e scuola nel nuovo La nostra gure, membro dell’AGeSC. legittimate all’interlocuzione con il Stato sociale”. 11-12 DICEMBRE 1977 – Prime ele- governo. Nello stesso anno l’Associ- 6 GIUGNO 1998 – Udienza speciale zioni degli Organi collegiali della azione organizza una manifestazio- di Giovanni Paolo II all’AGeSC: “Ne- scuola: vincono in gran parte d’Italia ne pubblica a Udine, con la parteci- gli ultimi venti anni l’Associazione ha le liste di ispirazione cristiana, grazie pazione di migliaia di persone, con- contribuito in Italia in modo consi- al decisivo contributo dei genitori di tro il referendum abrogativo della derevole, a superare una lunga sto- scuola cattolica sollecitati dall’Asso- legge regionale che, prima in Italia, ria di oblio della scuola cattolica ed ciazione. Documenti di varie sedi aveva introdotto il buono-scuola. a porre all’attenzione del mondo dell’allora PCI, che aveva ispirato al- 23 novembre 1991 – A conclusione politico e della pubblica opinione il tre liste, parlano di “delusione”, “au- del Convegno della CEI sulla scuola problema della libertà dell’educazi- tocritica” e “doccia fredda” per i ri- cattolica, si svolge un grande raduno one”. sultati assolutamente imprevisti. in piazza San Pietro in cui il presi- 27 NOVEMBRE 1998 – Vengono 15 GENNAIO 1978 – Viene eletto il dente dell’AGeSC saluta a nome di consegnate al Presidente del Senato primo presidente nazionale AGeSC tutte le famiglie il Santo Padre che lo 1milione e 400mila firme a sostegno nella persona di Giuseppe Marzetta, incoraggia a proseguire l’azione. della parità scolastica. lombardo. In quest’anno la Confe- 1992 – L’AGeSC, insieme ad altre as- 30 OTTOBRE 1999 – In piazza San
Puoi anche leggere