RASSEGNA STAMPA 17 luglio 2018 - Travel Retail Italia

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RASSEGNA STAMPA 17 luglio 2018 - Travel Retail Italia
RASSEGNA STAMPA

 17 luglio 2018
RASSEGNA STAMPA 17 luglio 2018 - Travel Retail Italia
17/07/2018                                                                                                 diffusione:28796
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 INTANTO L'ANPAL ASSUME 250 TUTOR PER SEGUIRE I PERCORSI DEGLI STUDENTI DI 1200
 SCUOLE
 Alternanza nel mirino a partire dal nome e dall'obbligo Verso una riforma
 con più peso all'orientamento per il lavoro
 ANGELA IULIANO

 «Èun'alternanza che sarà più mirata all'orientamento e alla possibilità di avere un effetto sociale importante
 nei confronti dei nostri studenti». Il ministro dell'istruzione Marco Bussetti pensa a percorsi di alternanza
 scuola-lavoro che puntino sempre di più all'orientamento e ad avvicinare i giovani al lavoro. Una strada su
 cui incontrerà il cammino intrapreso dall'Anpal, l'agenzia nazionale politiche attive del lavoro, che non solo
 ha già lanciato da mesi un programma per l'assunzione di 250 tutor con competenze specifiche di
 formazione e orientamento da destinare a circa 1.200 scuole superiori per facilitare e consolidare i percorsi
 di alternanza e favorire il contatto tra scuola e impresa. Ma negli ultimi giorni ha anche siglato una serie di
 convenzione e protocolli proprio per rendere l'alternanza e i percorsi di transizione scuola-lavoro sempre
 più connessi ai cambiamenti in atto nel mercato del lavoro. Dai Consulenti del lavoro alla Confprofessisoni,
 passando per Federturismo, partnership che rappresentano «un importante passo avanti per la
 realizzazione della rete indispensabile per il lancio e la riuscita nel nostro paese delle politiche attive»,
 spiega il presidente dell'Anpal Maurizio Del Conte. Nate nell'ambito dell'azione di rafforzamento della Rete
 degli attori del sistema della domanda prevista dal Piano operativo AnpalAnpal Servizi 2017-2020 per
 potenziare le politiche di transizione e fronteggiare lo skill mismatch tra domanda e offerta di lavoro, queste
 tre nuove intese prevedono azioni per la diffusione della cultura dell'alternanza e di altri strumenti della
 transizione, tra cui tirocini ed apprendistato. Adottando e diffondendo modelli e buone pratiche,
 organizzando eventi di sensibilizzazione, coinvolgendo testimoni privilegiati e costruendo, grazie al
 supporto dei tutor e facilitatori di Anpal Servizi, un raccordo strutturato tra gli studi professionali e le
 istituzioni scolastiche, le università, gli Its (istituti tecnici superiori post diploma), i Cfp (centri di formazione
 professionale) e attivando percorsi diversifi cati di transizione. «Attraverso l'alternanza scuola-lavoro, gli
 studenti avranno la possibilità di respirare l'aria del lavoro e cogliere quelle sensazioni che permetteranno
 di maturare una scelta consapevole nel loro percorso di formazione universitaria», commenta il presidente
 di Confprofessioni Gaetano Stella. Obiettivo comune, quindi, migliorare l'alternanza scuolalavoro che «ha
 sicuramente dei lati positivi, come anche altri da rivedere», sottolinea Bussetti. Tra questi, M5S e Lega
 hanno indicato l'obbligatorietà, che in alcuni casi «ha fatto venire meno la qualità», nota il ministro. Al
 contrario l'alternanza deve essere «un'opportunità per le scuole» e non essere «percepita come un
 dovere». Appunto, «percorsi che servono per orientare e avvicinare al lavoro». Obiettivi che il nome stesso,
 alternanza, «non rende chiari», osserva Bussetti lasciando intendere un possibile intervento lessicale.
 «Dobbiamo considerare che per i ragazzi è un importante primo contatto con il mondo del lavoro, hanno la
 possibilità di conoscere da dentro le imprese e le realtà professionali nelle quali, domani, si potranno
 collocare. È una forma di orientamento che fa bene ai giovani e al Paese». © Riproduzione riservata

FEDERTURISMO CONFINDUSTRIA - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                                   6
RASSEGNA STAMPA 17 luglio 2018 - Travel Retail Italia
16/07/2018                                                                                              diffusione:9000
Pag. 3 N.27 - 16 luglio 2018                      TTG Italia                                               tiratura:8136

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  Intervista Linee guida
  Il ministro tour operator che apre alle imprese
  Gian Marco Centinaio, nuovo titolare del dicastero del Turismo , racconta quali saranno le sue priorità e
  affronta a tutto campo i temi caldi del comparto
  CRISTINA PEROGLIO

  È stata una delega a lungo attesa, altrettanto a lungo preannunciata e che ha sollevato anche qualche
  perplessità in chi lavora nel settore. Gian Marco Centinaio , ministro delle Politiche Agricole, da qualche
  giorno è anche ministro del Turismo e rispedisce al mittente senza tanti giri di parole le perplessità e i
  sorrisetti che hanno circondato l'abbinamento di agricoltura e turismo. "Non mi interessano i tecnici da
  salotto" dice senza mezzi termini. Sgombriamo il campo dalle illazioni: ci spieghi cosa c'entra l'agricoltura
  con il turismo? L'idea è quella di creare una filiera del Made in Italy: i turisti che vengono in Italia lo fanno
  per il paesaggio, le città d'arte, il mare, ma anche per il cibo e l'enogastronomia. Tutto insieme costituisce
  un'esperienza emozionale, che si compone di quello che il viaggiatore vede, ma anche di quello che
  assaggia. E magari, tornato in patria, andrà alla ricerca dei nostri prodotti originali e non delle cose
  contraffatte. L'ultima volta che la delega al Turismo è stata spostata ci sono voluti mesi per essere
  operativi? Purtroppo i tempi sono quelli, ma ho già iniziato a lavorare per creare una task force che ci
  permetta di essere operativi. Come immagina l'operatività del suo Ministero? Voglio far sì che non sia una
  scatola chiusa. Mi spiego: prevedo una collaborazione con il Mise, ma anche con la Farnesina o con il
  Ministero degli Affari regionali, che ha anche la delega alla Montagna. Penso al settore, insomma, come
  una delega trasversale. A proposito di regioni, c'è ancora aperta sul tavolo la questione del titolo V? Quali
  saranno i rapporti? La mia idea è quella di una forte collaborazione, ma senza rubare il lavoro agli
  assessori regionali. Anzi, vorrei prendere spunto da chi ha operato bene, da chi ha fatto cose interessanti,
  per trasferire queste esperienze anche a livello centrale. LE QUESTIONI APERTE Lei prende la delega in
  piena stagione turistica, e mentre infuria la polemica sul Decreto dignità e sulle nuove regole per i contratti
  a termine. Cosa dice alle imprese del comparto? Sono cosciente del problema. Ho già parlato con il
  ministro Di Maio: nei prossimi giorni affronteremo la questione per trovare un correttivo. Io ho proposto di
  reintrodurre i voucher per il settore, modificati in modo che non se ne faccia un abuso, e mi sembra che su
  questo ci sia un'apertura. Le associazioni di categoria del turismo non hanno apprezzato... Lo so bene. A
  loro garantisco un rapporto di collaborazione: ho già previsto una serie di incontri soprattutto per ascoltare.
  Vendita Alitalia: la lascia nelle mani del Ministero dello Sviluppo Economico o avrà voce in capitolo? La
  pratica è al Mise, ma il ministro del Turismo ci vuole mettere il becco. Voglio capire che politica aziendale
  c'è, perché una compagnia aerea serve sì per portare gli italiani in giro per il mondo, ma anche per
  sostenere i f lussi incoming. Se c'è un'idea di rotte utili in questo senso, allora Alitalia è utile. E a chi la
  venderete? La questione della vendita, e quindi anche la scelta dell'acquirente, è strettamente collegata a
  questo: la compagnia deve essere funzionale a far arrivare turisti in Italia. I commissari attuali piacciono al
  nuovo Governo? Vorrei incontrarli prima di esprimermi, per capire chi sono e cosa hanno fatto. A vedere la
  situazione da fuori, mi sembra che abbiano lavorato in maniera positiva per quello che potevano fare in
  questa situazione. Altra partita è quella dell'Enit, con il cda in scadenza a ottobre... Anche in questo caso,
  vorrei capire cosa è stato fatto, come sono stati spesi i soldi e vorrei vedere i progetti da realizzare.
  Francamente, non ho ancora capito cosa si è fatto... Tema risorse per le imprese: ha intenzione di
  confermare i tax credit ristrutturazione e digitalizzazione? La qualità degli alberghi è un asset fondamentale
  del turismo: non si può, mi permetta la battuta, promettere un 4 stelle e mettere il turista in un 4 stalle. Per
  questo ritengo che i fondi per le ristrutturazioni alberghiere siano fondamentali. Se poi si continuerà ad
  adottare il sistema del tax credit, ancora non lo so. Quello che è certo è che voglio, se possibile, potenziare
  le risorse disponibili. Finora abbiamo parlato di Italia: i t.o. outgoing possono fare riferimento sempre a lei?

SCENARIO TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                       33
RASSEGNA STAMPA 17 luglio 2018 - Travel Retail Italia
16/07/2018                                                                                               diffusione:9000
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  Assolutamente sì. Il turismo outgoing dà lavoro agli italiani tanto quanto l'inbound, dà reddito e ha bisogno
  di un punto di riferimento governativo. Parlate con me. Esperto Il neoministro Centinaio ha un'idea precisa
  di come funziona il mondo del turismo grazie all'esperienza che ha maturato in numerosi anni di lavoro nel
  comparto. Sul suo curriculum spicca, infatti, una esperienza in Club Med, per il quale fino al 2009 è stato
  responsabile vendite canale agenziale. Sempre per il Med dal 2006 al 2007 ha rivestito il ruolo di area
  manager Nord Italia e in seguito ha lavorato come direttore commerciale per il t.o. 'Il Viaggio', che opera su
  Africa, Turchia, Giappone e Golfo Persico
  Foto: Il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio
  Foto: Fra le priorità, lotta all'abusivismo, accordi con le Ota, revisione delle stelle degli hotel e dialogo con
  le aziende

SCENARIO TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                        34
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 VILLEGGIATURE IN CASE INDEMONIATE
 Vacanze da paura Anche i fantasmi vanno in ferie (e fanno affari)
 Il turismo horror ha numeri da record I posti più spaventosi? Sono quelli «infestati» da donne
 Massimo M. Veronese

 A giudicare da quello che diceva Nosferatu, principe della notte, vivere per sempre è peggio di morire:
 «Non avere la capacità di invecchiare è terribile. Durare attraverso i secoli, sperimentando ogni giorno le
 stesse futili cose». Per questo, più che terrore, i Casper e i Freddy Kruger che abitano, almeno così si
 sussurra, tante dimore italiane fanno tenerezza. E piacciono da morire anche se non somigliano al Warren
 Beatty del Paradiso può attendere o al Patrick Swayze di Ghost. Il turismo della paura infatti ha cifre che si
 aggirano sugli 85 milioni di fatturato, e tutte le grandi città, Milano, Roma, Torino e Genova hanno dato vita
 da tempo a spaventevoli « ghost tour » nei propri angoli oscuri. Pare sia Napoli la città con la più alta
 concentrazione di fantasmi. Incantano tutti ma soprattutto noi che non ci facciamo spaventare nemmeno da
 Di Maio al governo: quasi nove turisti su dieci sono italiani, seguono francesi, inglesi, tedeschi e spagnoli.
 Da vedere, o credere di vedere, del resto c'è molto. Nel parco di Villa d'Este, a Cernobbio, sembra si aggiri
 avvolta da un velo di candido chiffon una ricca signora vittima negli anni Quaranta di una brutale rapina: il
 ladro per sottrarle gli anelli le mozzò le dita. A farle compagnia, da una quarantina d'anni, due giovani
 caddies , quelli che portano le mazze da golf, fulminati da una saetta in buca 17. A Pietrasanta garantivano
 sull'esistenza di un soldato suicida che dopo morto, per non perdere le sane abitudini, ha continuato a
 montare di sentinella dal tramonto all'alba vicino alla chiesa di Santa Felicita. Un barista giurò di aver visto
 una strana bambina seduta sul muretto di una rocca e poi sparire. Il giorno dopo su una panchina è
 spuntato Elvis Presley. In una villa sull'Aurelia vicino a Camogli c'era, sempre secondo i «si dice», il
 fantasma di un giovane e baldo ufficiale della Regia Marina che cedeva il passo sorridente, togliendosi il
 cappello, alle sole donne. Tra i ruderi di Villa Polli Felice a Sorrento, ad ogni plenilunio, sbucava dal mare
 una donna di bianco vestito che gridando come Tina Cipollari a Uomini e donne guadagnava il maniero,
 inseguita da un cavaliere in sella a un nero destriero. Il bianco spettro della giovane figlia di Germano dei
 Gibelli, morta di crepacuore per non aver sposato l'amore suo, preferisce mostrarsi, piangendo tra i merli
 del castello di Valbona, nel padovano, solo a chi soffre pene d'amore come la Lecciso o Bianca Atzei. A
 Caprigliola, nelle notti di luna piena, una dama scende ballando la scalinata del borgo, accompagnata dalla
 musica di un violino. Nella rocca dei nobili Lupi di Soragna, vagola invece Donna Cenerina, vero nome
 Cassandra Marinoni da Brescia, fantasmessa menagramo dagli abiti color fuliggine, che compare solo per
 annunciare la morte di un membro della famiglia. Tiè. Nel museo di Benevento poi ce ne sono addirittura
 due: il «Monaco» che si aggira per le sale guardandoti fisso se ti incontra e « Scazzapurrei » uno scugnizzo
 coi capelli rossi. Alla reggia di Caserta invece spariscono gli addetti alla sicurezza durante l'orario di lavoro.
 A Capodarso, dalle parti di Caltanissetta, gli spettri organizzano persino un mercato della frutta: se compri
 un melone il giorno dopo lo trovi tramutato in oro. Sennò chiama il 118. Sul greto dell'Arno che scorre a San
 Giovanni Valdarno, solo quando piove, passa al galoppo una carrozza trainata da bianchi cavalli guidati da
 un auriga nero, con dentro un ricco signore in cerca delle sue ricchezze perdute. Elena Ducas, morta di
 fame per colpa di Carlo D'Angiò, la trovi affacciata al calar del sole al Castello di Lagopesole, ad Avigliano,
 dalle parti di Potenza. Occhio però: si fa viva solo ad ogni morte di Papa. LA DIABOLICA CASA ROSSA È
 a Cortenova, in Valsassina la casa più infestata d'Italia: ci fu sterminata una famiglia. Oggi la abitano solo i
 satanisti IL CASTELLO DI AZZURRINA Il corpo di Azzurrina, bimba scomparsa nel 1300, non fu mai
 trovato. Oggi pare abiti ancora nel Castello di Montebello LA CASA DELLE ANIME DI VOLTRI Questa
 antica locanda abbandonata, ricca di tunnel segreti a pochi chilometri da Genova, fu teatro di orribili delitti
 SORTILEGIO SUL PALAZZO VENEZIANO Ca' Dario ha da secoli una maledizione: chi la compra viene
 brutalmente ucciso o muore per strane cause «accidentali»

SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                           18
17/07/2018
Pag. 17 N.1553 - 16 luglio 2018                  Guida Viaggi

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  ZOOM / Medio raggio - Mediterraneo - Italia mare
  Grecia, Spagna Italia la triade vincente dell'estate 2018
  P.Ba.

  Grecia, Spagna e Italia sono le destinazioni sul podio del Mediterraneo nell'estate 2018. Da parte del
  turismo organizzato, i monitoraggi delle associazioni danno una maggiore fiducia dei consumatori ad adarsi
  ai tour operator e alle agenzie di viaggio, prospettando una crescita a due decimali. " Continua l'andamento
  positivo che aveva contraddistinto tutto il 2017, con una crescita a doppia cifra del settore del turismo
  organizzato anche per questa estate - osserva il presidente di Astoi, Nardo Filippetti -. Gli italiani sono
  maggiormente attenti nella prenotazione delle vacanze e si adano sempre di più alla nostra filiera.
  Prediligono la prenotazione anticipata per poter scegliere meglio, sia in termini di destinazioni e soluzioni di
  viaggio sia per i risparmi che possono ottenere" . A fine giugno, il portafoglio complessivo (non solo
  Mediterraneo) delle prenotazioni degli operatori aderenti all'associazione evidenzia una crescita di circa il
  13% rispetto allo scorso anno, a pari periodo, mentre l'advanced booking sale di circa il 18%, incidendo fino
  al 75% sui volumi. Con queste premesse, il Belpaese, che sta riscuotendo ampi consensi - secondo
  un'analisi b2c del Touring Club, del 90% di connazionali che andrà in vacanza, proprio l'Italia sarà la meta
  del 61% -, potrà continuare la rimonta nella classifica dei Paesi attrattori dei maggiori introiti da turismo,
  stilata dell'Unwto. Siamo tornati al quinto posto con 44 miliardi, contro i 61 mld della Francia al terzo e i 68
  mld della Spagna, al secondo. GfK: Italia a +7% Dalle analisi di GfK Italia che traccia direttamente le
  pratiche di viaggio attraverso i soMware gestionali di migliaia di agenzie, la Summer 2018 mostra una lieve
  essione del prezzo medio (-2%) e un incremento dei passeggeri dell'8%. " In particolare, la destinazione
  Italia registra una progressione del 7% - argomenta Daniela Mastropasqua, key account manage r -. La
  Puglia cresce di un decimale, la Sardegna riprende a doppia cifra, la Sicilia mostra una crescita importante
  e sta raggiungendo i valori della Puglia" . Da evidenziare che le crociere nel Mediterraneo crescono più del
  totale mercato, nonostante il prezzo sia leggermente in crescita. I Paesi dell'Africa mediterranea (sia Egitto
  sia Tunisia) risorgono con un segno più sul 100% e un prezzo medio in riallineamento al preriodo pre-crisi
  (+6%). " Ne paga lo scotto l'Europa mediterranea (Grecia e Spagna le più importanti) con trend in negativo,
  nonostante i prezzi siano mediamente costanti - conclude Mastropasqua -. Buone notizie anche per Albania
  e Turchia che, seppur di dimensioni contenute , segnano andamenti positivi rilevanti, anche se per motivi
  dierenti ". La ricerca è sulle prenotazioni aggiornate a maggio, per le partenze maggio-ottobre 2018 sul
  2017. Hanno ben intuito la situazione i tour operator che rinforzano sulle isole dello Stivale, come I Viaggi di
  Atlantide che fa il bis sulla Sicilia: il nuovo Atlantis Club Puntamajata aanca il consolidato Club Eloro. "
  Avevamo la necessità di inserire un prodotto a 4 stelle per completare la proposta sul mare Italia -
  argomenta Sam Moukrim, responsabile programmazione e vendite -. Un importante impegno di voli da
  Milano, Verona e Bergamo per Catania supporta la programmazione. Per il nuovo villaggio, è possibile
  optare anche sul collegamento Malpensa-Palermo ". Le prenotazioni aumentano del 7% in termini di
  fatturato, con un pareggio sul margine operativo lordo e " una incidenza significativa delle prenotazioni
  sull'Italia ". P.Ba.
  Foto: Cefalù

TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                            29
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 Spagna, Italia e Grecia le destinazioni più richieste dell'estate 2018

 Sono Spagna, Italia e Grecia le destinazioni più richieste per l'estate 2018. La Grecia registra le migliori
 performance e la Spagna è in recupero dopo la essione dello scorso anno dovuta al caro-prezzi. La
 Penisola cresce a doppia cifra ma su una stagionalità ancora troppo corta. Le famiglie? Prediligono ancora
 il format del villaggio, ma sono in aumento le richieste di hotel su misura, con caratteristiche basate sulla
 presenza di centri benessere, hotel per coppie e strutture con ristorazione specifi che e in grado di gestire
 allergie alimentari. È quanto emerge dai dati relativi alle partenze di questa estate elaborati della direzione
 del network Gattinoni Mondo di Vacanze che comprende circa 900 agenzie di viaggio distribuite in tutta
 Italia. Inoltre, l'Egitto balneare è in fortissima ascesa, e lascia supporre che il trend continuerà per tutto
 l'anno; la meta più richiesta è Marsa Alam (Mar Rosso), seguita da Marsa Matrouh (costa Mediterranea) e
 Sharm El Sheikh. La Tunisia dà segnali di ripresa, ma si prevede che i frutti si coglieranno nell'estate 2019.
 Le crociere piacciono sempre molto agli italiani e riscuotono successo anche grazie alle politiche
 promozionali, di sviluppo e di innovazione dei crocieristi, all'ampliamento della programmazione e
 dell'offerta. Nel cosiddetto lungo raggio l'andamento è sempre molto positivo verso l'Oceano Indiano, in
 particolare Maldive e Tanzania. Si assiste a segnali di ripresa verso i Caraibi, dove probabilmente
 l'interesse tornerà a manifestarsi massicciamente in inverno. Le persone che hanno prenotato vacanze
 organizzate da effettuare nel periodo giugno-settembre 2018 sono ad oggi il 15% in più rispetto a quelle
 dello scorso anno. La percentuale aumenta se oltre agli individuali si considerano i gruppi. È interessante
 notare che nelle agenzie entrano nuovi profi li, come, per esempio, i Millennials, e il web non è più vissuto
 come concorrente ma come strumento per avvicinare nuovi clienti. Infi ne, per i viaggi si spende di
 mediamente di più rispetto agli anni passati. «I comportamenti dei consumatori vanno colti: se tornano a
 rivolgersi con fi ducia alle agenzie di viaggi è perché hanno deciso di dare priorità alle garanzie, all'affi
 dabilità, alla concretezza che gli agenti di viaggio offrono loro diventando interlocutori reali ed attivi in ogni
 fase del viaggio», spiega Sergio Testi, direttore generale del Network Gattinoni. «Sono disposti a spendere
 di più rispetto a prima, ribadiscono che il tempo libero conta e vogliono nei loro momenti di vacanza evitare
 sorprese sgradevoli. Abbiamo investito molto per diffondere il brand e veicolare i consumatori nelle nostre
 agenzie. Campagne di comunicazione, pubblicità, iniziative tutto l'anno, ampliamento delle tipologie di
 programmazione. Parallelamente investiamo costantemente per dotare le agenzie di tutto ciò che può
 favorirle rispetto alla concorrenza, sia come offerta sia come supporto tecnologico e di marketing. I risultati
 di questo primo semestre fanno ben sperare per chiudere un 2018 con crescite importanti».
 Foto: Uno scorcio dell'isola greca di Santorini

SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                            17
17/7/2018                                                           L’Unione europea contro Airbnb Il sistema dei prezzi nel mirino | TTG Italia

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       L’Unione europea
       contro Airbnb
       Il sistema dei prezzi                                                                  HOTEL   17/07/2018   08:35

       nel mirino
                                                                                  Share

       Leggi anche: Airbnb

       La popolarità “non può essere una scusa per non conformarsi alle norme Ue di tutela dei
       consumatori”. Così la commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova lancia la stoccata
       ad Airbnb, illustrando le dure accuse lanciate dalla Commissione Ue al portale di affitti
       brevi.

                                                                                 Il sito finisce ancora una volta sul
       ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO                                               banco degli imputati, come
                ATTUALITÀ      12/07/2018   10:44
                                                                                 riporta repubblica.it: l’Europa ha
                                                                                 infatti puntato il dito contro una serie
                Il flop della ‘tassa Airbnb’: nel 2017
                                                                                 di pratiche per sanare le quali Airbnb
                incassati solo 19 milioni
                                                                                 avrà tempo fino a fine agosto.

                                                                                 Le accuse della Ue
                HOTEL     10/07/2018    15:08
                                                                                 A finire nel mirino, soprattutto la
                Airbnb, il Tar respinge il ricorso: il                           questione delle indicazioni relative
                giudizio sulla cedolare secca ad                                 ai prezzi. In particolare, secondo la
                ottobre                                                          Commissione, alcune pratiche
                                                                                 messe in atto da Airbnb
                                                                                 contrasterebbero con quanto
                                                                                 riportato nelle direttive sulle pratiche
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                                                                                 commerciali sleali e sulle clausole
                                                                                 contrattuali abusive, oltre a
                                                                                 contrastare con le indicazioni
                                                                                 contenute nel regolamento sulla
                                                                                 competenza giurisdizionale in
                                                                                 materia civile e commerciale.

                                                                                 In particolare, la commissione chiede
                                                                                 che le indicazioni dei prezzi nei
                                                                                 risultati di ricerca comprendano
                                                                                 tutte le tasse e tariffe obbligatorie,
                                                                                 oltre a riportare se l’offerta viene
                                                                                 fatta da un privato o da un
                                                                                 professionista, in quanto le tutele
                                                                                 per i consumatori sono differenti.

                                                                L’Unione europea, inoltre, afferma
                                                                anche che le clausole di utilizzo non
       possono conferire a Airbnb un potere illimitato di rimozione dei contenuti e pone anche
       l’accento sulla chiarezza delle regole in materia di sospensione del contratto.

https://www.ttgitalia.com/stories/hotel/144525_lunione_europea_contro_airbnb_il_sistema_dei_prezzi_nel_mirino/                                                                                    1/1
16/07/2018                                                                                                  diffusione:9000
Pag. 4 N.27 - 16 luglio 2018                         TTG Italia                                                tiratura:8136

                                                                                                                               La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  La legge Così cambiano le regole
  Pacchetti: i dubbi da sciogliere
  L'avvocato Gianluca Rossoni fa luce su alcuni aspetti della normativa entrata in vigore a inizio mese
  FRANCESCO ZUCCO

  Servizi turistici collegati, ser vizi accessori, il ruolo del cliente nel segnalare le problematiche: la nuova
  normativa sui pacchetti di viaggio, che recepisce in Italia la direttiva europea, è appena entrata in vigore e
  sono tanti i temi su cui ancora le idee del settore non sono troppo chiare. A sciogliere alcuni nodi ci pensa
  però l'avvocato Gianluca Rossoni, esperto di legislazione turistica, traendo spunto proprio dalle principali
  segnalazioni arrivategli dagli addetti ai lavori. I SERVIZI TURISTICI COLLEGATI Una delle prime questioni
  riguarda gli ormai famosi servizi turistici collegati, di cui si è già parlato. Ma resta un aspetto da precisare:
  "La norma - sottolinea Rossoni - lascia intendere che, in caso di dubbio, la combinazione costituisce un
  pacchetto e non 'servizi turistici collegati'". UNA QUESTIONE DI CHIAREZZA Ma davvero la situazione
  potrebbe non essere chiara? "In alcuni casi è chiarissimo - prosegue Rossoni -: volo più hotel è un
  pacchetto. Nel caso di una Ota, il 'carrello' è un pacchetto. Ma in agenzia di viaggi la cosa potrebbe non
  essere così lineare. Facciamo un esempio: un cliente entra in agenzia e acquista un servizio. Si trova bene,
  torna e ne acquista un altro sempre per lo stesso viaggio. Si tratta di servizi turistici collegati, ma
  ovviamente il cliente ha interesse ad affermare che invece si tratta di un pacchetto". L'importante, a questo
  punto, è che l'agente sia chiaro e precisi al cliente se sta vendendo servizi separati, servizi turistici collegati
  o pacchetti. E spiegare le tutele previste in ciascun caso". Ma attenzione: ci sono alcuni casi in cui la
  formula viene considerata sempre pacchetto se viene pubblicizzata o presentata come tale "o anche come
  formule analoghe, come 'Viaggio in India'". In altri termini, non si può pubblicizzare una formula come
  'viaggio', 'pacchetto' o nomi similari e poi vendere 'servizi turistici collegati'. "Il mio consiglio, in generale, è
  quello di informarsi sempre sulle esigenze del viaggiatore, anche dal punto di vista della tipologia di
  acquisto". LA COOPERAZIONE DEL VIAGGIATORE Dalla nuova legge arrivano anche alcuni chiarimenti
  per quanto riguarda i difetti di conformità e le relative lamentele (con richieste di rimborso annesse). Su
  questo piano, la nuova norma inserisce "un maggior obbligo di cooperazione da parte del viaggiatore",
  spiega Rossoni. Il cliente, infatti, "deve tempestivamente e senza ritardo evidenziare il difetto di conformità".
  Il dvd con le fotografie inviato 20 giorni dopo il rientro, dunque, potrebbe essere contestabile, in quanto non
  rappresenta certo una contestazione 'tempestiva'. Novità anche per le penali: l'importo stabilito, infatti,
  "deve essere ragionevole e deve rappresentare i costi effettivi". In pratica, non ci si può semplicemente
  appellare al fatto che la penale è stata stabilita in in certo modo, ma eventualmente bisogna anche essere
  in grado di precisare a cosa fanno riferimento i costi. IL NODO DEL 25 PER CENTO Sulla famosa
  questione del 25 per cento (ovvero l'incidenza massima dei servizi aggiuntivi sul costo totale del soggiorno
  in hotel oltre al quale si applica la legislazione del pacchetto di viaggio), bisogna precisare che non tutti i
  servizi sottostanno a questa norma. In alcuni casi, infatti, "il vincolo del 25 per cento non si pone". Sono
  infatti previsti dei servizi accessori che non sono computabili come servizi turistici ulteriori e che dunque
  non devono sottostare alla regola. Si tratta, comunque, di previsioni: la vera prova dei fatti arriverà solo con
  la prassi consolidata. I primi riscontri L'avvocato Gianluca Rossoni, esperto di legislazione turistica, precisa
  che comunque per valutare le diverse situazioni bisognerà aspettare la prassi
  Foto: SLe norme dettate dall'Unione europea sui pacchetti sono entrate in vigore in Italia e in tutto l'area
  comunitaria lo scorso primo luglio

SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                                20
Edizione del:17/07/18
                                                                  Dir. Resp.:Paolo Possamai                  Estratto da pag.:22
              Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA       Tiratura: 5.253 Diffusione: 6.544 Lettori: 50.000               Foglio:1/2

                                                                                                                                    Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
181-115-080

                                                                                                                 Peso:74%

                         Servizi di Media Monitoring
Edizione del:17/07/18
                                                         Estratto da pag.:22
              Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA                   Foglio:2/2

                                                                                Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
181-115-080

                                                             Peso:74%

                         Servizi di Media Monitoring
17/07/2018                                                                                               diffusione:37415
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 Oltre 23 mila posti barca a Nordest, 16 mila in Friuli Vg ma per il rilancio vero servono norme certe e meno
 cavilli
 Addio alle tasse dell'era Monti la nautica torna volano di crescita

 NICOLA BRILLO /veneziaDopo il crollo registrato nel post Lehman Brothers e le tasse del governo Monti, il
 settore della nautica da diporto tenta una difficile ripartenza. In Italia ci sono oltre 158 mila posti barca
 censiti, tra le diverse tipologie di approdo. In Veneto, al 31 dicembre 2016 i posti barca erano 2.246 nei
 porti turistici, 3.783 negli approdi e 510 nei punti di ormeggio. Mentre in Friuli Venezia Giulia le postazioni
 erano 6.183 posti nei porti turistici, 5.480 negli approdi e 5.121 nei punti di ormeggio. Questi i dati del
 ministero dei Trasporti sul diportismo. LA CRISI È ALLE SPALLERiguardo alla distribuzione dei posti barca
 fra le singole tipologie di infrastrutture (marina/porti turistici, darsene o punti di ormeggio) si può notare
 come quelli di maggiore qualità (porti turistici) siano concentrati in Liguria (oltre 16%), Friuli Venezia Giulia
 (12%) e Sardegna (12%), mentre i punti di ormeggio sono situati prevalentemente in Sicilia (24%),
 Sardegna (21%) e Veneto (13%). «Negli ultimi due anni la situazione dei porti turistici nel quadrante
 dell'Alto Adriatico è tutto sommato positiva, il sentimento dei gestori esprime soddisfazione, il periodo
 negativo dovrebbe essere alle spalle», commenta Giorgio Ribaudo, esperto di nautica di Horwath HTL Italia
 e professore all'Università di Bologna. La concorrenza con le coste della Croazia si sente meno, anche lì i
 prezzi sono cresciuti. «Dopo gli interventi del governo Monti si è manifestata un'avversione allo
 stazionamento in Italia, specie a Nordest - continua Gribaudo - a seguito anche dei maggiori controlli delle
 autorità e della tassa sopra i 10 metri, poi scomparsa, si è creata disaffezione. Solo l'annuncio ha spostato
 migliaia di imbarcazioni oltre confine».finita l'era delle lista d'attesaSui conti dei porti si fa sentire anche una
 programmazione errata, figlia degli anni 90 e inizio 2000. «Sono stati pensati e realizzati in situazioni di
 mercato differenti, con budget commerciali molto ambiziosi e piani di finanziamento ottenuti facilmente dalle
 banche - prosegue Ribaudo - anche con tassi di riempimento alti, i conti fanno fatica a tornare». Oggi a
 Nordest non ci sono liste di attesa lunghe per accedere ai porti, come negli anni 90. Poche le zone
 "superaffollate" in Italia: costiera amalfitana, Eolie, Liguria e Cinque Terre. «Dopo 10 anni difficili, ora il
 settore si sta riprendendo: il recupero è lento, oggi l'intero settore della nautica è al 20% del periodo pre-
 crisi - dichiara Roberto Perocchio, presidente nazionale di Assomarinas e titolare di Marina del Cavallino -.
 Negli ultimi 3 anni assistiamo un ritorno in esercizio di imbarcazioni che erano state messe in rimessaggio.
 L'utente è prudente sull'acquisto di beni impegnativi». Se si parla di porti la situazione è ancora incerta. 40
 nuovi porti turistici«A livello nazionale si sono creati ultimamente 40 nuovi porti turistici, che si inseriscono
 in un mercato debole - prosegue Perocchio -. Abbiamo raccomandato agli enti locali di procedere con
 cautela alla concessione di nuove aree per porti, quelli nuovi sono ancora in avviamento, molti porti turistici
 sono in difficoltà». Migliore è l'andamento per i porti con imbarcazioni superiori ai 24 metri, come Venezia,
 che ha registrato un incremento più sostenuto della media nazionale. Per i livelli occupazionali, la
 trasformazione in Marina resort, in particolare in Veneto e Friuli, ha portato benefici. «Occorre però
 completare il percorso con la riforma delle concessioni demaniali, distinguendo la portualità degli
 stabilimenti balneari - spiega il presidente nazionale Assonat, Luciano Serra -. Le imprese non possono
 essere distrutte dalle scelte della politica, ci sono tante persone che ci lavorano: 80mila addetti in Italia, più
 l'indotto». «Oggi chi viene in un porto, oltre ai classici servizi, deve trovare altro: sale riservate, spazio per
 bambini, palestra - prosegue Serra -. ma i conti devono essere in equilibrio. C'è una concorrenza spietata:
 in Francia ma anche in Croazia». meno burocrazia, norme certePer sviluppare il settore le sigle chiedono
 uno snellimento burocratico e la certezza delle norme. «In questi anni le strutture di Veneto e Friuli Venezia
 Giulia hanno potenziato molto la promozione all'estero per recuperare clienti, il mercato nazionale e locale
 si è infatti ridotto, anche il crollo delle due ex popolari ha contribuito alla flessione - conclude Perocchio -.
 Nel frattempo il ricambio generazione è molto lento, l'età media è oggi a 45 anni: le nuove generazioni

TURISMO PORTUALE - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                                          46
17/07/2018                                                                                           diffusione:37415
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 meno interessate al mezzo nautico». Nel 2008 si facevano 4.800 leasing nautici in Italia all'anno, nel 2015
 sono crollati a 300, -90% del mercato nazionale. La crisi finanziaria ha costretto gli istituti di credito più
 grandi a creare degli uffici appositi per gestire le imbarcazioni di quanti non riuscivano a pagare le quote di
 prestiti e leasing. Le zone di rimessaggio, in particolare di Monfalcone e Trieste, erano piene di
 imbarcazioni. -- BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

TURISMO PORTUALE - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                                      47
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 Oltre 23 mila posti barca a Nordest, 16 mila in Friuli Vg ma per il rilancio vero servono norme certe e meno
 cavilli
 Addio alle tasse dell'era Monti la nautica torna volano di crescita

 NICOLA BRILLO /veneziaDopo il crollo registrato nel post Lehman Brothers e le tasse del governo Monti, il
 settore della nautica da diporto tenta una difficile ripartenza. In Italia ci sono oltre 158 mila posti barca
 censiti, tra le diverse tipologie di approdo. In Veneto, al 31 dicembre 2016 i posti barca erano 2.246 nei
 porti turistici, 3.783 negli approdi e 510 nei punti di ormeggio. Mentre in Friuli Venezia Giulia le postazioni
 erano 6.183 posti nei porti turistici, 5.480 negli approdi e 5.121 nei punti di ormeggio. Questi i dati del
 ministero dei Trasporti sul diportismo. LA CRISI È ALLE SPALLERiguardo alla distribuzione dei posti barca
 fra le singole tipologie di infrastrutture (marina/porti turistici, darsene o punti di ormeggio) si può notare
 come quelli di maggiore qualità (porti turistici) siano concentrati in Liguria (oltre 16%), Friuli Venezia Giulia
 (12%) e Sardegna (12%), mentre i punti di ormeggio sono situati prevalentemente in Sicilia (24%),
 Sardegna (21%) e Veneto (13%). «Negli ultimi due anni la situazione dei porti turistici nel quadrante
 dell'Alto Adriatico è tutto sommato positiva, il sentimento dei gestori esprime soddisfazione, il periodo
 negativo dovrebbe essere alle spalle», commenta Giorgio Ribaudo, esperto di nautica di Horwath HTL Italia
 e professore all'Università di Bologna. La concorrenza con le coste della Croazia si sente meno, anche lì i
 prezzi sono cresciuti. «Dopo gli interventi del governo Monti si è manifestata un'avversione allo
 stazionamento in Italia, specie a Nordest - continua Gribaudo - a seguito anche dei maggiori controlli delle
 autorità e della tassa sopra i 10 metri, poi scomparsa, si è creata disaffezione. Solo l'annuncio ha spostato
 migliaia di imbarcazioni oltre confine».finita l'era delle lista d'attesaSui conti dei porti si fa sentire anche una
 programmazione errata, figlia degli anni 90 e inizio 2000. «Sono stati pensati e realizzati in situazioni di
 mercato differenti, con budget commerciali molto ambiziosi e piani di finanziamento ottenuti facilmente dalle
 banche - prosegue Ribaudo - anche con tassi di riempimento alti, i conti fanno fatica a tornare». Oggi a
 Nordest non ci sono liste di attesa lunghe per accedere ai porti, come negli anni 90. Poche le zone
 "superaffollate" in Italia: costiera amalfitana, Eolie, Liguria e Cinque Terre. «Dopo 10 anni difficili, ora il
 settore si sta riprendendo: il recupero è lento, oggi l'intero settore della nautica è al 20% del periodo pre-
 crisi - dichiara Roberto Perocchio, presidente nazionale di Assomarinas e titolare di Marina del Cavallino -.
 Negli ultimi 3 anni assistiamo un ritorno in esercizio di imbarcazioni che erano state messe in rimessaggio.
 L'utente è prudente sull'acquisto di beni impegnativi». Se si parla di porti la situazione è ancora incerta. 40
 nuovi porti turistici«A livello nazionale si sono creati ultimamente 40 nuovi porti turistici, che si inseriscono
 in un mercato debole - prosegue Perocchio -. Abbiamo raccomandato agli enti locali di procedere con
 cautela alla concessione di nuove aree per porti, quelli nuovi sono ancora in avviamento, molti porti turistici
 sono in difficoltà». Migliore è l'andamento per i porti con imbarcazioni superiori ai 24 metri, come Venezia,
 che ha registrato un incremento più sostenuto della media nazionale. Per i livelli occupazionali, la
 trasformazione in Marina resort, in particolare in Veneto e Friuli, ha portato benefici. «Occorre però
 completare il percorso con la riforma delle concessioni demaniali, distinguendo la portualità degli
 stabilimenti balneari - spiega il presidente nazionale Assonat, Luciano Serra -. Le imprese non possono
 essere distrutte dalle scelte della politica, ci sono tante persone che ci lavorano: 80mila addetti in Italia, più
 l'indotto». «Oggi chi viene in un porto, oltre ai classici servizi, deve trovare altro: sale riservate, spazio per
 bambini, palestra - prosegue Serra -. ma i conti devono essere in equilibrio. C'è una concorrenza spietata:
 in Francia ma anche in Croazia». meno burocrazia, norme certePer sviluppare il settore le sigle chiedono
 uno snellimento burocratico e la certezza delle norme. «In questi anni le strutture di Veneto e Friuli Venezia
 Giulia hanno potenziato molto la promozione all'estero per recuperare clienti, il mercato nazionale e locale
 si è infatti ridotto, anche il crollo delle due ex popolari ha contribuito alla flessione - conclude Perocchio -.
 Nel frattempo il ricambio generazione è molto lento, l'età media è oggi a 45 anni: le nuove generazioni

TURISMO PORTUALE - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                                          38
17/07/2018                                                                                           diffusione:17471
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 meno interessate al mezzo nautico». Nel 2008 si facevano 4.800 leasing nautici in Italia all'anno, nel 2015
 sono crollati a 300, -90% del mercato nazionale. La crisi finanziaria ha costretto gli istituti di credito più
 grandi a creare degli uffici appositi per gestire le imbarcazioni di quanti non riuscivano a pagare le quote di
 prestiti e leasing. Le zone di rimessaggio, in particolare di Monfalcone e Trieste, erano piene di
 imbarcazioni. -- BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

TURISMO PORTUALE - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                                      39
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Pag. 9 Ed. Napoli                                                                                           tiratura:255020

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  L'iniziativa
  Patto tra il porto di Los Angeles e i tre scali della Campania
  Tra gli obiettivi dell'accordo l'incremento dei rapporti commerciali e del turismo Spirito: "Noi bravi a
  movimentare merci e passeggeri, loro esperti nelle tecnologie ambientali"
  a lessandro vaccaro

  Quattro firme su un foglio, una stretta di mano. Nasce al Maritime Museum di San Pedro, in California, il
  memorandum d'intesa tra l'Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale, che mette insieme gli scali di
  Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia ed è presieduta da Pietro Spirito, e il porto di Los Angeles,
  rappresentato da tre autorità locali: Joe Buscaino, "councilman" di origini siciliane, Anthony Pirozzi Junior e
  Antonio Gioiello, anche loro italoamericani. Tra gli obiettivi dell'accordo, l'incremento di rapporti
  commerciali, cooperazione economica e turismo tra Italia e Stati Uniti.
   Spiega Spirito: «A Los Angeles esportiamo merci per quattro miliardi di dollari all'anno. È il quinto distretto
  per scambi commerciali dopo New York, Houston, Atlanta e Chicago». La gestione dello scalo californiano
  si basa su due elementi chiave di successo: infrastrutture e tecnologie verdi. All'aspetto ambientale è
  interessata l'Autorità campana.
   «Noi - aggiunge Spirito - siamo bravi nel movimentare merci e passeggeri e nel costruire comunità in cui
  porto e città convivono». Dunque, capitalizzare opportunità commerciali e turistiche a beneficio di entrambi
  gli "harbors". Nel siglare l'accordo, Buscaino commenta entusiasta: «That's amore. Da oggi siamo amici per
  sempre».
   Ad accogliere l'iniziativa con orgoglio è un'ampia platea di persone con radici ischitane: chi è nato a Forio,
  chi ha ancora parenti a Casamicciola o a Lacco Ameno. Il distretto di San Pedro, infatti, conta più di 80 mila
  abitanti, di cui 35 mila provenienti dall'isola flegrea. Tramandano storie di pescatori che sin dalla fine
  dell'Ottocento furono colpiti dalla febbre dell'oro californiana. Raccontano di tante altre famiglie che in
  seguito hanno attraversato l'oceano, sempre in cerca di fortuna. Al Maritime Museum spicca la presenza di
  Carmela Funiciello, icona degli ischitani emigrati negli Stati Uniti. Nella stessa sede Spirito illustra il piano di
  realizzazione del Museo del Mare e delle Migrazioni di Napoli, che prevede «il restyling degli ex Magazzini
  generali nel porto. È in corso la progettazione definitiva, a cui dovrà seguire prima il cambio di destinazione
  d'uso da parte del Comune, poi le conferenze dei servizi e la gara per l'esecuzione dei lavori». Nel percorso
  espositivo dovrebbero esserci anche tre navi romane ritrovate durante gli scavi della metropolitana in
  piazza Municipio. Paolo Giulierini, direttore dell'Archeologico di Napoli, annuncia: «Daremo un contributo
  per le fasi più antiche del futuro Museo. Abbiamo diversi mosaici con scene di pesca e oggetti che
  rievocano storie di naufraghi». L'accordo rientra nell'ambito di un'attività di sostegno al turismo in
  Campania, lanciata a Los Angeles dal console Antonio Verde con l'ambasciata e il ministero degli Esteri.
  Attività che include pure la spiegazione agli imprenditori americani della neonata Zes, la Zona economica
  speciale, che secondo Spirito «stimola la ripresa industriale in atto dal 2015 nella regione, attirando
  investimenti con gli incentivi fiscali e la riduzione della burocrazia per gli insediamenti delle imprese».
  Ultimo step: la valorizzazione dei tesori d'arte, da Pompei a Ercolano, dalla Reggia di Caserta a Paestum,
  raccontati ai tour operator californiani. Un programma articolato, messo a punto con la Camera di
  commercio italiana di Los Angeles, l'Ente nazionale del turismo e l'Istituto di cultura.
  Foto: Al centro, con il documento firmato, il presidente del porto di Napoli, Pietro Spirito, e l'americano Joe
  Buscaino

SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                               11
Edizione del:17/07/18
                                                                     Dir. Resp.:Paolo Panerai                      Estratto da pag.:8
              Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA       Tiratura: 98.970 Diffusione: 162.805 Lettori: 195.000               Foglio:1/1

                                                                                                                                        Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
075-139-080

                                                                                                                       Peso:9%

                         Servizi di Media Monitoring
17/07/2018                                                                                              diffusione:169116
Pag. 5 Ed. Bologna                                                                                         tiratura:255020

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  Quel Boeing 767, dalla Cina con amore
  Ieri al Marconi il primo charter non-stop dalla Repubblica popolare Prossimo obiettivo, un volo di linea

  Un esercito di zaini, macchine fotografiche e cappellini. Foto ricordo dietro la bandiera cinese, poi via a
  vistare il centro con pranzo in trattoria, per ripartire verso le altre tappe del "gran tour" in Italia. Dopo dieci
  ore di volo, sono atterrati ieri al Marconi i primi 240 passeggeri di un volo diretto Cina-Bologna. Arrivano da
  Shenyang, capoluogo della provincia di Liaoning.
   Hanno viaggiato su un volo charter, un Boeing 767-300 della Blue Panorama, con un pacchetto vacanze
  tutto incluso. Le Due Torri saranno la prima e l'ultima tappa di un viaggio di 15 giorni che terminerà con una
  visita a Fico.
   È il primo passo del "Programma Cina" che punta ad aprire sempre più Bologna al ghiotto mercato turistico
  cinese. Del resto la domanda è alta: la crescita di turisti cinesi in tutta l'area metropolitana è stata del 27%
  nel 2017 e del 16,2% nei primi cinque mesi del 2018.
   L'accordo del Comune col governo cinese doveva riguardare un pacchetto di cinque voli charter, ma tra
  ritardi e burocrazia ne sono stati allestiti solo due. Dopo quello di ieri, il prossimo arriverà dalla città di
  Taiyuan, il 22 luglio. Nomi di città che dicono poco al turista occidentale medio, ma che sono state scelte
  per un motivo preciso: «Si tratta di cittadine industriali dove abita la nuova borghesia cinese spiega
  l'assessore al turismo Matteo Lepore -: aree dove la gente ha cominciato da poco ad arricchirsi e a
  viaggiare richiedendo il passaporto, che fino a pochi anni fa era considerato superfluo».
   Un primo passo, per il presidente dell'aeroporto Enrico Postacchini, «in attesa di allinearsi alle altre grandi
  città italiane, aprendo nuovi voli di linea» per permettere anche ai bolognesi di scoprire la Cina senza
  bisogno di scali. «Oggi - osserva il governatore Stefano Bonaccini - l'Emilia Romagna apre la sua porta
  d'ingresso in Cina, un Paese al quale le nostre imprese guardano sempre più». Nel 2017 Bologna è stata la
  prima città metropolitana italiana ad aver ottenuto, insieme al suo aeroporto, il riconoscimento "Welcome
  Chinese", una sorta di bollino di qualità certificato dal ministero del turismo cinese che valuta parametri
  come presenza di cartellonistica in cinese, traduzione dei menù e disponibilità di acqua calda gratuita. Per
  la medicina tradizionale cinese, infatti, quella fredda danneggia lo stomaco.
   - c. gius.
   © RIPRODUZIONE RISERVATA
  Foto: All'arrivo Foto di gruppo per i 240 "pionieri"

SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                              13
17/7/2018                                                Fabio Lazzerini, Alitalia: “Ci siamo ripresi il trade” | TTG Italia

  Fabio
  Lazzerini,
  Alitalia:
  “Ci siamo
  ripresi il
  trade”
  DI REMO VANGELISTA
  TRASPORTI      17/07/2018   08:35

                                                                                   Share

  Leggi anche: Alitalia

  “Abbiamo dovuto vincere la diffidenza”. Così Fabio Lazzerini (nella foto), cco di Alitalia,
  racconta il rapporto tra la compagnia aerea e il mondo delle agenzie. Rapporto che, dopo la
  lenta fase iniziale, ha ripreso a macinare risultati. Il manager lombardo, in questa intervista
  con TTG Italia, sottolinea a più riprese la rinascita di Az sotto il punto di vista dei ricavi da
  traffico. Ricavi che, nei primi 6 mesi, sono infatti cresciuti del 10,6%.

                                                                                   “In questo primo semestre
  ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO                                                      dell’esercizio il trade ci ha supportato
            TRASPORTI     16/07/2018   08:01
                                                                                   sotto tutti i punti di vista – dice
                                                                                   Lazzerini –. In particolare, su alcune
            Alitalia, la via
                                                                                   linee a lungo raggio il peso delle adv
            del rilancio
            secondo Centinaio                                                      si è fatto sentire, come sull’Oceano
                                                                                   Indiano per esempio”.
            DI AMINA D'ADDARIO

                                                                                   Soddisfazione
            TRASPORTI     10/07/2018   10:14
                                                                                   Non è stato comunque facile, perché
            Alitalia: ricavi e traffico in aumento a                               i dettaglianti hanno vissuto stagioni
            giugno, boom del lungo raggio                                          difficili, perché il mondo del trasporto
                                                                                   aereo in generale, a volte, allenta i
                                                                                   rapporti con il trade. “Sappiano che
            TRASPORTI     12/07/2018   11:37                                       le adv hanno visto partenze e
            Alitalia, primo incontro Governo-                                      ripartenze, forse troppe. Però sin da
            Commissari: "Pronti ad azioni di                                       subito il commissario Gubitosi ha
            responsabilità”                                                        incontrato il mercato spiegando bene
                                                                                   la nuova ricetta e la rinnovata
                                                                                   collaborazione. Ora abbiamo un
                                                                                   dialogo continuo, che ci consente di
  PUBBLICITÀ                                                                       chiudere il semestre con grande
                                                                                   soddisfazione”.

https://www.ttgitalia.com/stories/trasporti/144524_fabio_lazzerini_alitalia_ci_siamo_ripresi_il_trade/                         1/2
17/7/2018                                                Fabio Lazzerini, Alitalia: “Ci siamo ripresi il trade” | TTG Italia

                                                            Rilancio internazionale
                                                            Proprio i primi 6 mesi dell’anno
                                                            potrebbero aver definitivamente
                                                            rilanciato il vettore anche in ambito
                                                            internazionale. Resta molto da fare e
                                                            da capire. Solo a fine estate saranno
                                                            infatti chiare le intenzioni del
                                                            Governo. “Intanto dobbiamo
                                                            sottolineare che i risultati sono stati
                                                            raggiunti senza aggiungere
                                                            capacità. Dopo 6 anni di perdita di
                                                            volumi siamo tornati a crescere –
                                                            rimarca il chief commercial della
                                                            linea aerea –. Non è semplice, ma i
  risultati si fanno sentire e ora sappiamo di aver riposizionato Az su quella fascia di mercato
  che porta redditività”.

  Un ritrovato equilibrio
  È servito anche dare equilibrio ai vari segmenti ed ora il traffico business, che valeva il 30
  per cento dei ricavi solo 10 mesi fa, è risalito al 40 per cento, con qualche aiuto anche alle
  casse visto che si tratta di un settore con ticket medio più alto. Certo ora servono nuovi
  aerei per sostenere la crescita, ma un vettore in amministrazione straordinaria non può fare
  investimenti in flotta e deve riuscire a ottimizzare ogni singola rotta. “Intanto abbiamo
  invertito la tendenza – conclude Lazzerini –. Con 3 aerei in più sul lungo raggio si potrebbe
  dare forza al piano di rilancio, ma è inutile parlarne ora. Siamo in salute e su alcune rotte ci
  siamo inseriti molto bene rosicchiando quote di traffico ai concorrenti. Adesso anche i
  partner delle alleanze ci guardano in maniera diversa…”.

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Pag. 7 N.1553 - 16 luglio 2018                  Guida Viaggi

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  TECNOLOGIA
  Lufthansa City Center adotta il sistema "Lucy"
  Il network lancia la sua piattaforma distributiva, che integra il protocollo Ndc e i Gds
  Gianluca Miserendino

  Si chiama Lucy la nuova piattaforma di distribuzione di Lu.hansa City Center International . Il network di adv
  in franchising si è così dotato di un front end personalizzato e brandizzato che, dopo una fase di test che ha
  coinvolto partner in paesi come Italia, Svizzera, Belgio, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, è
  oggi operativo per tutte le agenzie del network. Il nuovo strumento, basato sulla piattaforma tecnologica
  globale per i viaggi di Atriis Technologies , è stato lanciato in occasione della prima conferenza congiunta di
  Lcc e Travel Leaders Network . Le caratteristiche dello strumento " La nuova piattaforma - spiega Uwe
  Müller, managing director di Lcc - ci permette di compiere un enorme passo avanti nell'ottimizzazione
  dell'ecienza dei processi all'interno delle attività dei nostri franchisee e nell'unione delle tradizionali
  tecnologie di prenotazione esterna con le oerte basate su Ndc ". Lucy, in quanto piattaforma multifornitore
  che si fonda sulla tecnologia di distribuzione Ndc, integra infatti anche i tradizionali fornitori Gds Amadeus,
  Sabre e Travelport . Quanto ai contenuti prenotabili, "diverse compagnie aeree, noleggio auto e fornitori di
  treni come Heathrow Express o Amtrak possono essere prenotati tramite collegamento diretto", si legge in
  una nota della società. Per quanto riguarda le compagnie aeree, Lucy integra ad oggi le oerte del gruppo
  Lu.hansa , di British Airways , di American Airlines e della quasi totalità della gamma dei vettori
  internazionali low cost. Presto saranno aggiunte anche Air France-Klm , Air Canada ed Emirates , oltre ai
  provider assicurativi e ai fornitori di noleggio auto. " Con Lucy - precisa Jürgen Siebenrock, vice president
  of sales home markets & global key account management di Lufthansa group hub airlines oltre alle
  classiche funzioni di ricerca, prenotazione e biglietteria, gli utenti possono ora usufruire di tutti i servizi
  accessori e delle attività postvendita senza dover accedere ad altre piattaforme esterne ". Lucy in Italia (e in
  adv) Tra i "pilot" che hanno contribuito a sviluppare e adattare L ucy alle esigenze operative concrete delle
  adv ci sono anche due realtà "italiane": Lcc Viaggi Salvadori (la più "storica" agenzia Iata al mondo) e Lcc
  Vertours . Matteo Pellizzari, general manager di quest'ultima, ci spiega come " semplicità e linearità di
  processo " siano le prime caratteristiche del nuovo front end di Lufthansa City Center, che come network in
  franchising conta in Italia " 21 adv, tutte dalla Toscana in su ", e che sul mercato italiano " divide il suo core
  business tra un 60% di traco corporate e un 40% tra quello leisure e il mice ". Quanto al- l'assenza di
  Alitalia tra le compagnie aeree ad oggi "coinvolte" in Lucy, Pellizzari ipotizza che " considerato che Ndc è in
  questo momento uno dei focus principali per i vettori, anche per Alitalia potrebbe essere solo una questione
  di tempo ", mentre sul numero di ancillary rese disponibili attualmente dai vettori sui canali Ndc il manager
  spiega che " ci sono vettori che hanno già integrato diverse funzionalità e altri che al momento orono solo
  funzionalità di base ". E le adv del network come recepiranno i nuovi strumenti? " E' in atto un processo di
  formazione che è comunque necessario per conoscere la piattaforma e le logiche di un processo diverso:
  come per tutte le cose nuove, ci sono aspetti immediatamente migliorativi e soluzioni che hanno bisogno di
  tempo per essere introiettate. L'atteggiamento è quello di fare un primo passo verso il futuro ". Anche Jan
  van Steen di Lcc Omnia si soerma sul necessario cambio di mentalità degli agenti: " Le soluzioni di
  connessione diretta sono il nostro futuro. Certo, la mentalità delle agenzie di viaggio che hanno usato il
  sistema Gds per più di 20 anni deve adeguarsi, e questo cambiamento necessita di tempo. L'uso molto
  semplice di Lucy, tuttavia, ci rende molto positivi sul fatto che questo accadrà facilmente ".
  Foto: Un'agenzia di viaggi di Lu7hansa City Center

SCENARIO TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 17/07/2018                                                     32
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