Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta
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“...Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, affinché ne seguiate le orme..” (Pt 2/21) Anno XXV - N. 4 Dicembre 2007 Organo trimestrale di informazione, spiritualità e cultura della Delegazione di Lombardia del Sovrano Militare Ordine di Malta Una giornata indimenticabile con Sua Santità Papa Benedetto XVI in visita all’Ospedale dell’Ordine di Malta Il 2 dicembre 2007, Papa Bene- spettoso benvenuto e l’espressio- detto XVI ha visitato all’Ospe- ne della nostra gratitudine. dale romano “San Giovanni Chiedo la Benedizione Aposto- Battista” dell’Ordine di Malta lica per questo Ospedale, per tutti degenti e personale dell’impor- gli ammalati e per l’intero Ordine tante polo sanitario, da oltre 35 di Malta. anni punto di riferimento nella Sua Santità Benedetto XVI si neuroriabilitazione e nella cura è cosi espresso nella sua Ome- dei celebrolesi. lia: Cari fratelli e sorelle! Il Papa è stato accolto dal “Andiamo con gioia incontro al Gran Maestro dell’Ordine di Signore”. Queste parole, che ab- Malta Fra’ Andrew Bertie in- biamo ripetuto nel ritornello del sieme ai membri del Sovrano Salmo responsoriale, interpreta- Consiglio, il Cardinale Pio La- no bene i sentimenti che occu- ghi, il Cardinale Camillo Ruini, pano il nostro cuore quest’oggi, il prelato dell’Ordine Monsi- prima domenica di Avvento. La gnor Angelo Acerbi e i vertici ragione per cui possiamo anda- dell’Associazione dei Cavalieri re avanti con gioia, come ci ha di Malta guidata dal Presidente esortato a fare l’apostolo Paolo, Fausto Solaro del Bosco. sta nel fatto che è ormai vicina la Il Gran Maestro ha così salu- nostra salvezza. Il Signore viene! tato il Pontefice: Con questa consapevolezza intra- Santità, profonda è la nostra prendiamo l’itinerario dell’Avven- emozione e vivo il nostro compia- to, preparandoci a celebrare con cimento di poterla oggi accogliere fede l’evento straordinario del qui all’Ospedale San Giovanni Natale del Signore. Durante le Battista alla Magliana, genuina prossime settimane, giorno dopo testimonianza della vocazione e Papa Benedetto XVI con il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie. giorno, la liturgia offrirà alla no- dell’intima ragione d’essere della stra riflessione testi dell’Antico nostra antica istituzione. È infatti nostre istituzioni sanitarie sparse litazione, alcuni di essi affetti da Testamento, che richiamano quel nell’assolvimento della missione in Europa, in Africa, nelle Ameri- coma. vivo e costante desiderio che ten- di servizio all’uomo che in Ter- che in Asia e nel Medio Oriente. La Sua visita, Beatissimo Pa- ne desta nel popolo ebraico l’atte- ra Santa, culla della cristianità, Essa rappresenta una preziosa dre, è per noi tutti un forte inco- sa della venuta del Messia. Vigili i primi ospedalieri nell’undicesi- gratificazione per i membri del- raggiamento a mantenere un’at- nella preghiera, cerchiamo anche mo secolo, scelsero di dedicare l’Ordine, i religiosi, i medici, gli tenzione privilegiata verso coloro noi di preparare il nostro cuore ad la loro vita a quelli che chiama- infermieri e operatori sanitari ed i che soffrono e dà nuovo impulso accogliere il Salvatore che verrà a rono “i Signori Malati”. Fedeli a volontari che si prodigano al ser- allo sforzo in atto in tutto l’Ordi- mostrarci la sua misericordia e a questa scelta anche noi conside- vizio dei malati. Questo Ospedale ne per aggiornare ed approfondi- donarci la sua salvezza. riamo i malati la parte più cara di S. Giovanni Battista, posto nel- re la spiritualità dei suoi 12.000 Proprio perché tempo di atte- e preziosa della nostra missione la diocesi dì Vostra Santità, è ben membri e per animare le nostre sa, l’Avvento è tempo di speran- melitense. noto per le cure professionalmen- attività assistenziali nello spirito za ed alla speranza cristiana ho La Sua visita ad un Ospedale te elevate e per la grande umanità della mirabile Enciclica “Deus voluto dedicare la mia seconda dell’Ordine di Malta è uno specia- ed il profondo spirito cristiano Caritas Est”. Enciclica presentata l’altro ieri lissimo onore che si estende ai 40 rivolto ai pazienti in gran parte di Beatissimo Padre, con questi ospedali dell’Ordine ed a tutte le lunga degenza, bisognosi di riabi- sentimenti Le porgo il mio ri- segue a pagina 2 Relazioni Il nuovo I ragazzi, Terra Santa, “L’Osservatore dell’Ordine incarico protagonisti sulle orme Romano”, con la chiesa di Mons. Tonini a Loreto di Gesù Cristo ieri e oggi pagina 3 pagina 4 pagina 5 pagina 6 pagina 9 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in abbonamento postale In caso di mancato recapito si prega inviare al CMP Roserio per D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB LECCO la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto.
pagina 2 segue dalla prima pagina ufficialmente: essa inizia con le familiari, che con voi condivido- Malta si prodigava nel curare i Gesù, che nel Natale è venuto tra parole rivolte da san Paolo ai no ansie e speranze. Il Papa vi è malati, specialmente quelli pove- noi e tornerà glorioso alla fine cristiani di Roma: “Spe salvi fac- spiritualmente vicino e vi assicu- ri ed emarginati. Testimonianza dei tempi, non si stanca di visi- ti sumus - nella speranza siamo ra la sua quotidiana preghiera; vi di quest’amore fraterno è anche tarci continuamente, negli eventi stati salvati” (8,24). Nell’Enci- invita a trovare in Gesù sostegno quest’ospedale che, sorto intorno di ogni giorno. Ci chiede e ci av- clica scrivo tra l’altro che “noi e conforto e a non perdere mai agli anni 70 del secolo scorso, è verte di attenderlo vegliando, poi- abbiamo bisogno delle speranze la fiducia. La liturgia dell’Avven- diventato oggi un presidio di alto ché la sua venuta non può essere – più piccole o più grandi – che, to ci ripeterà lungo le prossime livello tecnologico e una casa di programmata o pronosticata, ma giorno per giorno, ci mantengono settimane di non stancarci d’in- solidarietà, dove accanto al per- sarà improvvisa e imprevedibile. in cammino. Ma senza la grande vocarlo; ci esorterà ad andargli sonale sanitario operano con Solo chi è desto non è colto alla speranza, che deve superare tutto incontro, sapendo che Egli stesso generosa dedizione numerosi vo- sprovvista. Che non vi succeda, il resto, esse non bastano. Questa costantemente viene a visitarci. lontari. Egli avverte, quel che avvenne grande speranza può essere solo Nella prova e nella malattia Dio Cari Cavalieri del Sovrano al tempo di Noè, quando gli uo- Dio, che abbraccia l’universo e ci visita misteriosamente e, se ci Militare Ordine di Malta, cari mini mangiavano e bevevano che può proporci e donarci ciò abbandoniamo alla sua volontà, medici, infermieri e quanti qui spensieratamente, e furono colti che, da soli, non possiamo rag- possiamo sperimentare la poten- lavorate, voi tutti siete chiamati impreparati dal diluvio (cfr Mt giungere” (n. 31). La certezza za del suo amore. Gli ospedali e a rendere un importante servizio 24,37-38). Che cosa il Signore che solo Dio può essere la nostra le case di cura, proprio perché agli ammalati e alla società, un vuole farci comprendere con que- salda speranza animi tutti noi, abitati da persone provate dal servizio che esige abnegazione e sto ammonimento, se non che raccolti stamane in questa casa dolore, possono diventare luo- spirito di sacrificio. In ogni ma- non dobbiamo lasciarci assorbire nella quale si lotta contro la ma- ghi privilegiati dove testimoniare lato, chiunque esso sia, sappiate dalle realtà e preoccupazioni ma- lattia, sorretti dalla solidarietà. E l’amore cristiano che alimenta riconoscere e servire Cristo stes- teriali sino al punto da restarne vorrei profittare della mia visita la speranza e suscita proposi- so; fategli percepire, con i vostri irretiti? al vostro ospedale, gestito dal- ti di fraterna solidarietà. Nella gesti e le vostre parole, i segni “Vegliate dunque…”. Ascol- l’Associazione dei Cavalieri Ita- Colletta abbiamo così pregato: del suo amore misericordioso. tiamo l’invito di Gesù nel Van- liani del Sovrano Militare Ordine “O Dio, suscita in noi la volontà Per compiere bene questa “mis- gelo e prepariamoci a rivivere di Malta, per consegnare ideal- di andare incontro con le buone sione”, cercate, come ci ricorda con fede il mistero della nascita mente l’Enciclica alla comunità opere al tuo Cristo che viene”. Sì! san Paolo nella seconda Lettura, del Redentore, che ha riempito cristiana di Roma e, in particola- Apriamo il cuore ad ogni perso- di “indossare le armi della luce” l’universo di gioia; prepariamoci re, a coloro che, come voi, sono a na, specialmente se in difficoltà, (Rm 13, 12), che sono la Parola ad accogliere il Signore nel suo diretto contatto con la sofferenza perché facendo del bene a quanti di Dio, i doni dello Spirito, la gra- incessante venirci incontro negli e la malattia. È un testo che vi in- sono nel bisogno ci disponiamo zia dei Sacramenti, le virtù teolo- eventi della vita, nella gioia e nel vito ad approfondire, per trovar- ad accogliere Gesù che in essi gali e cardinali; lottate contro il dolore, nella salute e nella malat- vi le ragioni di quella “speranza viene a visitarci. male ed abbandonate il peccato tia; prepariamoci ad incontrarlo affidabile, in virtù della quale È quanto voi, cari fratelli e che rende tenebrosa la nostra nell’ultima sua definitiva venuta. noi possiamo affrontare il nostro sorelle, cercate di fare in que- esistenza. All’inizio di un nuovo Il suo passaggio è sempre fonte presente: … anche un presente st’ospedale dove al centro delle anno liturgico, rinnoviamo i no- di pace e, se la sofferenza, retag- faticoso” (n. 1). preoccupazioni di tutti sta l’ac- stri buoni propositi di vita evange- gio dell’umana natura, diventa Cari fratelli e sorelle, “il Dio coglienza amorevole e qualificata lica. “È ormai tempo di svegliarvi talora quasi insopportabile, con della speranza che ci riempie di dei pazienti, la tutela della loro dal sonno” (Rm 13,11), esorta l’avvento del Salvatore “la soffe- ogni gioia e pace nella fede per la dignità e l’impegno a migliorarne l’Apostolo; è tempo cioè di con- renza – senza cessare di essere potenza dello Spirito Santo, sia la qualità della vita. La Chiesa, vertirsi, di destarsi dal letargo del sofferenza – diventa nonostante con tutti voi!”. Con quest’augurio attraverso i secoli, si è resa par- peccato, per disporsi fiduciosi ad tutto canto di lode” (Enc. Spe che il sacerdote rivolge all’assem- ticolarmente “prossima” a coloro accogliere “il Signore che viene”. salvi, 37). Confortati da questa blea all’inizio della Santa Messa, che soffrono. Di questo spirito Per questo, l’Avvento è tempo di parola, proseguiamo la Celebra- vi saluto cordialmente. Saluto, in s’è fatto partecipe il vostro bene- preghiera e di vigile attesa. zione eucaristica, invocando sui primo luogo, il Cardinale Vicario merito Sovrano Militare Ordine “Alla ‘vigilanza’”, che tra l’al- malati, sui familiari e su quanti Camillo Ruini e il Cardinale Pio di Malta, che fin dagli inizi si è tro è la parola chiave di tutto lavorano in quest’ospedale e sul- Laghi, Patrono del Sovrano Mili- dedicato all’assistenza dei pelle- questo periodo liturgico, ci esorta l’intero Ordine dei Cavalieri di tare Ordine di Malta, i Presuli e i grini in Terra Santa mediante un la pagina evangelica proclamata Malta la materna protezione di sacerdoti presenti, i cappellani e Ospizio-Infermeria. Mentre per- poco fa: ‘Vegliate dunque, perché Maria, Vergine dell’attesa e della le suore che qui prestano il loro seguiva il fine della difesa della non sapete in quale giorno il Si- speranza. servizio. Saluto con deferenza cristianità, il Sovrano Ordine di gnore vostro verrà’ (Mt 24,42). In un clima carico di emozio- Sua Altezza Eminentissima ne è stata celebrata la Mes- Frà Andrew Bertie, Principe sa officiata da Sua Santità e Gran maestro del Sovra- - presenti il Gran Maestro, il no Militare Ordine di Malta, Sovrano Consiglio e nume- che ringrazio per i sentimenti rosi membri dell’Ordine - per espressi a nome della Direzio- i pazienti, le loro famiglie, i ne, del personale amministra- medici e i volontari. tivo, sanitario e infermieristico Toccante l’incontro di Be- e di quanti prestano in diversi nedetto XVI con i pazienti ed modi la loro opera nell’ospe- il personale dell’Unità di ri- dale. Estendo il mio saluto sveglio, modernissimo repar- alle distinte Autorità, con un to dell’Ospedale specializza- particolare pensiero per il Di- to nella cura di quanti, dopo rigente sanitario, come anche il risveglio dal coma, hanno per il Rappresentante dei ma- bisogno di recuperare le più lati, ai quali va il mio ringra- elementari nozioni di sé e del ziamento per le parole che mi mondo esterno. Una delle hanno rivolto all’inizio della poche strutture sanitarie in Celebrazione. Italia specificatamente dedi- Ma il saluto più affettuoso cate al trattamento di questi è per voi, cari malati e per i vostri Il Papa con i medici dell’Ospedale San Giovanni dell’Ordine di Malta. pazienti.
pagina 3 Le relazioni dell’Ordine di Malta con la Chiesa L’“Obsequium pauperum” e l’Enciclica ‘Deus Caritas est’ di Angelo Acerbi, Prelato dell’Ordine di Malta Le dimensioni ecclesiali del- l’Enciclica ha il titolo “Caritas uomini” (n. 19). caritativa del nostro Ordine tra l’“Obsequium pauperum”, – l’esercizio dell’amore da parte L’Enciclica esemplifica i le esperienze caritative alle quali carisma dell’Ordine di Malta della Chiesa quale ‘comunità di modi con i quali la Chiesa ha allude il Santo Padre e quindi e alcune riflessioni alla luce amore’”. Nel preludio di questa praticato l’amore del prossimo scorgere una dimensione eccle- dell’Enciclica “Deus Caritas II parte il Santo Padre evoca in quanto comunità e indica siale nell’esercizio dell’ “obse- est” di Benedetto XVI “i fiumi di acqua viva che, gra- come, attraverso le varie espe- quium pauperum”. zie all’effusione dello Spirito, rienze caritative che si sono L’Ordine di Malta è nato all’in- sarebbero sgorgati dal cuore susseguite col passar degli anni, Titoli originali dell’agire segna della carità all’ombra del di credenti” (cfr. Gv.7, 38-39): il servizio di carità si è confer- caritativo. Titolo originale Monastero benedettino di S. “Lo Spirito”, scrive il Papa, “è mato come uno degli ambiti dell’agire caritativo è la respon- Maria dei Latini, come ospizio quella potenza interiore che ar- essenziali della Chiesa accanto sabilità che ogni cristiano e le di pellegrini, per la cura dei po- monizza il loro cuore col cuore all’annuncio della Parola di Dio comunità di cristiani hanno nei veri e dei malati. Le memorie di Cristo e li muove ad amare i e della celebrazione dei Sacra- confronti del Vangelo. È una antiche dell’ordine recano l’eco fratelli come li ha amati Lui…”, menti. “La carità non è per la responsabilità che scaturisce dell’intensa vita di carità che vi e ancora: “Lo Spirito è anche la Chiesa una specie di attività di dalla grazia battesimale e si regnava e che destava l’ammira- forza che trasforma il cuore del- assistenza sociale che si potreb- alimenta con la partecipazione zione dei visitatori. L’imperato- la fede ecclesiale… . Amore è be anche lasciare ad altri, ma all’Eucarestia. La Beata Teresa re Federico Barbarossa, tornato pertanto il servizio che la Chie- appartiene alla sua natura, è di Calcutta trovava per sé e per in patria dalla Terra Santa ove sa svolge per venire costante- espressione irrinunciabile della le sue religiose un nesso natu- aveva preso parte alla II Crocia- mente incontro alle sofferenze e sua stessa essenza” (n. 25). rale tra l’incontro mattutino col ta, “più tardi, e ripetutamente, ai bisogni, anche materiali degli Ci piace collocare la storia Cristo nell’Eucarestia e il servi- avrebbe ricordato commosso di zio reso nella giornata al povero aver visto coi i suoi stessi occhi nel quale vedevano la persona le molte opere di carità che ogni L’Orma rientra in porto di Cristo. giorno si facevano all’Ospedale Cari Amici lettori, Il riferimento a Cristo è pro- della Città Santa grazie all’im- dopo molti anni pieni di soddisfazioni e fatiche, le difficoltà e prio della missione caritativa pegno dei Cavalieri di S. Gio- le burrasche hanno avuto la meglio: “L’Orma” rientra in porto della Chiesa. È molto importan- vanni”. (F. Cardini, il Barbaros- con la malinconia del vespero e getta le ancore in attesa della te che anche l’Ordine di Malta sa, p. 112, Mondadori 2006) demolizione. nelle sue attività si impegni in La comunità ospedaliera continuità a far emergere nitida formatasi attorno al Beato Ge- Da tempo le vele erano in brandelli senza che nessuno se ne la propria immagine caritativa; rardo presto, con la Bolla di prendesse davvero cura. Così il mio amico Franco Belloni bra- ed è il mettere il Cristo al centro Pasquale II, ricevette il ricono- vissimo giornalista – l’unico vero volontario – ed io, abbiamo ad assicurare che l’immagine è scimento dell’autorità suprema capito che era l’ora di chiudere. Avevamo atteso per quasi un fedele a quella delle origini, le della Chiesa. Il 1° articolo di anno che qualcuno si ricordasse di noi per qualche chiacchie- quali sono appunto contrasse- questo Quaderno [fra’ Gio- rata sul nostro lavoro e per un supporto ormai divenuto indi- gnate da una forte motivazione vanni Scarabelli, “La Chiesa e spensabile. cristiana. l’Odine: riflessioni e riferimenti È vero che i problemi della conduzione di un periodico dove- storici”] illustra il nesso tra la vano ricadere principalmente su noi due giornalisti professio- Carità e Opere. Occorre chia- Chiesa Cattolica e l’Ordine di nisti ma siamo ormai vecchi e stanchi ed in ogni organismo rire qual è il senso che l’Ordine Malta lungo la storia fino ad che vuole rimanere vitale è necessario che, magari anche solo di Malta vuol dare alla sua atti- oggi. un po’ alla volta, avvenga un salutare ricambio generazionale, vità: mi pare che esso potrebbe Il presente articolo ha come prima programmato poi attuato. essere condensato nella seguen- tema: dimensioni ecclesiali del- te espressione: Carità-Opere di l’”Obsequium pauperum”, cari- Mi accomiato da voi con la tristezza di non poter indicare il carità. Può essere utile un chia- sma del nostro Ordine. Alcuni nome di chi mi succederà nella conduzione se tuttavia, all’im- rimento nel linguaggio perché aspetti di questo tema sono provviso, dovesse comparire un nuovo nocchiero capace di la mentalità moderna, special- considerati nel n. 4 dei Quader- evitare il disarmo della testata, giungano a lui gli auguri più mente nei “mass-media”, tende ni di Spiritualità “Tuitio fidei e affettuosi di una lunga e feconda navigazione. a globalizzare le istituzioni di Obsequium pauperum oggi”; beneficenza accomunandole col ma ci è sembrato opportuno Lascio con il rammarico di una esperienza che termina ma nome di “charity” e d’altronde proporre alcune altre riflessioni senza nessun rimpianto per il tempo dedicato all’”Orma” nello anche le diverse istituzioni ec- alla luce dell’Enciclica “Deus spirito di servizio dell’Ordine che spero guidi i miei futuri anni clesiastiche di aiuto sono a volte Caritas est” di Benedetto XVI. da semplice Cavaliere. dette semplicemente “caritas”, “caritas internazionale”, “cari- L’Enciclica “Deus Caritas Gianfrancesco Gonzaga est”. La seconda parte del- segue a pagina 11
pagina 4 A Loreto nuovo Prelato e Delegato Pontificio per il Santuario Monsignor Tonucci succede a Gianni Danzi Chi partecipa abitualmente ai Il mesto evento è invece quel- amato senza limite la porzione rendissima l’Arcivescovo Monsi- pellegrinaggi melitensi avrà no- lo dell’improvvisa scomparsa del popolo di Dio che gli era sta- gnor Giovanni Tonucci, Vescovo tato che la suggestiva espressio- dell’Arcivescovo Gianni Danzi, ta affidata. titolare di Torcello, quale nuovo ne “Signori Malati”, per un po’ che il due ottobre ha lasciato Grande è stata la commozione Prelato di Loreto e Delegato di tempo sostituita con quella di questa terra, stroncato da un nell’ultima domenica della sua Pontificio per il Santuario. “Pellegrini Assistiti” a causa di grave male. Era alla guida della vita, quando nelle chiese della Nato a Fano sessantasei anni or ragioni che non è qui possibile Prelatura territoriale di Loreto e Prelatura è stato letto il mes- sono, è stato ordinato sacerdote spiegare senza annoiare il letto- della Delegazione Pontificia per saggio che aveva inviato ai suoi a ventiquattro anni; nell’ottobre re, è tornata nell’uso abitudina- la Santa Casa dal febbraio del fedeli: «…il tempo si fa breve. dell’ottantanove è stato elet- rio. dumilacinque; succedeva a Sua Sento sempre più portarmi al- to Vescovo e si è trasferito ora Sublime sintesi di un aspetto del Eccellenza Monsignor Angelo l’incontro definitivo con Cristo, a Loreto ritornando nella sua carisma melitense sapientemen- Comastri, ora in Vaticano e crea- che dalla croce continua a dirci regione di nascita e lasciando te riassunto nelle ben conosciute to Cardinale da pochi giorni; dal “attirerò tutti a me”. l’incarico di Nunzio Apostolico parole “obsequium pauperum”, suo predecessore raccoglieva Se ci attira a Sé è perché “in Lui in Svezia, Danimarca, Finlan- la locuzione “Signori Malati” un’eredità difficile: incantatore siamo stati concepiti prima che dia, Islanda e Norvegia. Il suo suscita sovente attenzione, am- con la parola, naturalmente pre- il mondo fosse. La Madre, ai ingresso ufficiale è avvenuto il mirazione e plauso in chi, anche disposto all’accoglienza, i fedeli piedi della croce, accompagna primo dicembre. se solo incidentalmente, si in- lauretani e i molti pellegrini di il Figlio nel ritornare al Padre Proviene dunque dalla diplo- contra con l’Ordine. ogni condizione vedevano in e quindi accompagna anche mazia vaticana il nuovo Pastore Ciò è accaduto anche quest’an- Monsignor Comastri il Pastore, ognuno di noi. Ecco allora la di Loreto. Anche lui si lascerà no a Loreto quando, alla Messa la guida spirituale. Lasciata Lo- necessitò di usare il tempo…per conquistare dall’amore con cui di apertura del pellegrinaggio, reto per Roma, il Santo Padre contemplazione del Mistero di l’Ordine si pone al servizio dei l’Arcivescovo Franco Croci nel Giovanni Paolo II scegliendo Dio che opera in noi e tra noi… Signori Malati? Ne siamo certi! tenere l’omelia ha esternato la Monsignor Danzi inviava sul Per tutti la mia offerta al Padre e La conferma definitiva è previ- suggestione in lui evocata dal colle lauretano un Vescovo ti- la mia preghiera…». Con affetto sta per il prossimo ottobre. melitense concetto del malato mido, quasi impacciato nel suo autentico, i fedeli a lui affidati che è signore da servire come si dire, con un passato caratteriz- hanno pregato per il loro Pasto- Lodovico Valentini serve “Il Signore”. zato più da esperienze di ammi- re ormai agonizzante. Una fortunata combinazione, nistrazione di beni della Chiesa E l’anno prossimo? Chi trove- benché scaturita da un mesto e e meno da incarichi pastorali. remo ad accoglierci luttuoso evento, ci ha pertanto Prima di seguire la sua vocazio- quando torneremo concesso di conoscere ed ap- ne religiosa aveva conseguito un in pellegrinaggio alla prezzare questo illustre Presule; diploma di perito edile (premo- Santa Casa? La ri- fortunata perché egli si è tratte- nizione di una destinazione alla sposta la conosciamo nuto a Loreto solo per un bre- Santa Casa?) e fin dal suo arri- già dal diciotto otto- vissimo periodo in cui ha avuto vo a Loreto, giorno dopo gior- bre scorso, quando l’onere di reggere, in via interi- no, egli ha posto le sue indubbie il Santo Padre Bene- nale, la Delegazione Pontificia capacità al servizio della Chiesa detto XVI ha ufficia- del Santuario lauretano in attesa locale. Pur con uno stile diver- lizzato la nomina di dell’ingresso del nuovo Prelato. so da chi lo aveva preceduto, ha Sua Eccellenza Reve- S.E. Monsignor Luigi Stucchi, Vescovo Vicario di Varese. Incontro al Sacro Monte di Varese Incontro al Sacro Monte di Varese, venerdì 30 novembre, con i Confratelli di Varese. La S. Messa è stata Conce- lebrata da Mons. Luigi Stuc- chi Vescovo Vicario di Vare- se, dall’Arcipreste del Sacro Monte Don Angelo Corno e dall’Assistente Spirituale Da sinistra, Enrico Magnaghi, Guido Ferraro, Don Angelo Corno, S.E. Mons. Luigi Don Agostino Ferrario. Stucchi, Don Agostino Ferrario, il Delegato Guglielmo Guidobono Cavalchini e Angelo Calati.
pagina 5 Ragazzi entusiasti e felici al tradizionale Pellegrinaggio A Loreto con lo sguardo di genitori La numerosa partecipazione che ci sono stati donati e di tra- sione eucaristica, sempre sotto noi, la sequela della esperien- di giovani al Pellegrinaggio è smettere loro il senso di Dio di il preoccupato ma fraterno con- za terrena vissuta da Maria, ci la conferma dell’interesse an- cui i nostri genitori a loro volta trollo dei loro responsabili; ed in serve dunque per imparare a che delle nuove generazioni per ci hanno teneramente permea- questo breve volgere dell’appun- vivere con la stessa vera umiltà, queste iniziative e una sicurez- to, in quel mirabile sguardo di tamento annuale offertoci dalla nella certezza e nell’obbedienza za per il futuro dell’Ordine Madre cerchiamo faticosamen- visita melitense alla Santa Casa, di poter così corrispondere alla te di cogliere e così di fare no- ove il Verbo si è fatto carne, volontà divina con ogni nostro Mai come in questi ultimi anni stre la Sua forza benigna e la cerchiamo di ascoltarli nei loro gesto e fatica quotidiani. lo sguardo che, vicini all’Altare Sua celeste beatitudine che Le sentimenti più freschi ed intatti, Ascoltando poi, al ritorno, la Maggiore della Basilica di Lo- hanno consentito di generare con cui i nostri figli iniziano a loro emozionante, per alcuni reto, osserviamo nella figura il figlio dell’Altissimo senza al- prendere coscienza che si può entusiastica, esperienza di ser- della Madonna ritratta al mo- cuna esaltazione, bensì manife- fare qualcosa per vivere il Verbo vizio alla Santa Casa, e grazie mento dell’Annunciazione ci standosi quale “semplice” testi- Incarnato con chi ha più biso- alla serenità tipica della loro sta coinvolgendo. La Vergine, mone della coscienza che tutto gno di “vedere” vivere Cristo. iniziale stagione di vita, all’im- prossima madre, appare in quel viene da Dio e che quanto Egli Anno dopo anno ci stiamo con- pegno volenteroso che insieme i quadro come una giovane don- ci chiede per mezzo dei nostri vincendo che le ore trascorse a bambini sanno dare ed al cuore na turbata dalle parole dell’An- talenti va attuato senza paura. vederli lavorare insieme con il puro e generoso, anche noi ci gelo, e quasi sembra voglia fug- Eccoci dunque in pochi anni ca- giovanissimo popolo melitense sentiamo sospinti a credere che gire; nello stesso tempo, però, il tapultati nelle responsabilità di aiutano anche noi a rafforzarci tutte le nostre attività spirituali Suo inclinare del capo esprime educatori, a guardare increduli nella prova che ciascuno, con- e materiali troveranno più sem- l’umiltà verso Dio e l’amore e con tenerezza i nostri piccoli fidando nella forza dell’Amore, plicemente sicura base e certo verso l’umanità. che seguono – anche se ci pare ha da sùbito le possibilità di ri- avvenire, oltre che nuovi spazi e Noi, genitori da pochi anni talvolta con un po’ di fatica! – le trovare l’orma provvidenziale di fecondi strumenti di crescita. sempre timorosi sulla scelta diverse funzioni religiose in Ba- Dio negli inevitabili più difficili delle modalità di educare i figli silica o che guidano la proces- tempi dell’esistenza: così, per Giovanni e Paola Borgna Il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’ Andrew Bertie, con un gruppo di ragazzi partecipanti al Pellegrinaggio di Loreto.
pagina 6 2 Un breve viaggio intenso di emozioni n Pellegrinaggio in Terra Santa su di Maria Pi Ritornare nei luoghi sacri della cristianità non è solo un atto di fede, ma anche il modo miglio- re per una riflessione, dalla vi- sita in questa Terra martoriata dove Gesù visse predicò e operò i miracoli, sulla parola illumi- nante del Signore Dal 5 al 10 ottobre il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta ha program- mato un Pellegrinaggio in Terra Santa. Il primo giorno abbiamo vissuto l’emozione e la bellezza e la sensibilità che Betlemme esprime e dove è iniziata una nuova era, abbiamo celebrato la Santa Messa nella Chiesa di Santa Caterina con la par- tecipazione di tutto l’Ordine e con la più alta espressione della Chiesa nella presenza di S.E. Cardinale Pio Laghi e di S.E . Rev.ma Mons. Angelo Acerbi, “Dominus Flavit” Muro del Pianto, luogo di preghie abbiamo visitato la Basilica del- la Natività, dove oggi si posso- no ammirare stupendi tratti del delle persone che s’impegnano vecchia di Gerusalemme e con una sosta al Muro del Pianto, il pavimento in mosaico riportati ogni giorno ad accogliere e sal- l’ingresso alla basilica del Santo luogo di preghiera per eccellen- alla luce; i mosaici e le pitture vare la vita di bambini prematu- Sepolcro di Cristo che sorge sul za degli Ebrei. Il muro occiden- in stile bizantino sono dovuti ai ri, mamme con gravidanze dif- Monte Calvario, il luogo dove tale faceva parte di un insieme Crociati. ficili e un pronto soccorso per Gesù venne crocifisso e poco più vasto, edificato da Erode il Alla Grotta della Natività vi le emergenze distante,sepolto, una pietra Grande nel 20 a.C. gli enormi si accede attraverso due scale La domenica è dedicata a quella del Santo Sepolcro, che blocchi che restano furono ri- fiancheggianti l’abside centrale Gerusalemme la”Città Santa” è il segno della risurrezione, il sparmiati da Tito nel 70 d.C., della Basilica, è divisa in due per eccellenza casa dell’unico mistero centrale della fede cri- mentre fu distrutto il resto della zone il luogo dove la tradizio- Dio e per questo è particolar- stiana. costruzione. All’epoca romana ne ricorda la nascita di Gesù è mente sacra per le tre religioni La giornata “Mariana” pro- fu impedito agli Ebrei di venire segnato da una stella d’argento monoteistiche: ebraismo, cri- segue con la visita alla tomba a Gerusalemme, ma al tempo con scritto in latino “Qui dal- stianesimo e musulmanesimo. della Madonna, una semplice della dominazione bizantina fu la vergine Maria è nato Cristo Per i Cristiani essa rappresenta camera funeraria con un ban- loro permesso di recarvisi una Gesù” e di fronte il luogo della la culla e il simbolo della Chie- co di pietra simile al sepolcro volta l’anno, nell’anniversario mangiatoia, dove Maria pose sa, terrestre e celeste, e la custo- di Gesù, e una sosta alla chiesa della distruzione del Tempio. Gesù Bambino dopo” averlo de dei principali ricordi e san- di S Anna il luogo dove tradi- Essi allora piangevano sulla avvolto in fasce. Questo evento tuari della vita, passione, morte zionalmente sì i dice sia nata dispersione del loro popolo e della storia ci impone una sosta, e resurrezione di Gesù. Oggi la Madonna. Il giorno succes- sulle rovine del Tempio Santo, una riflessione, è un’emozione Gerusalemme, posta sull’alto- sivo sul Monte Sion si visita il perciò il muro occidentale fu indimenticabile, ma dimostra piano centrale della Palestina Cenacolo, è una sala grande e chiamato Muro del Pianto, e anche quanto è grande il nostro a circa 770 metri sul livello del addobbata in cui gli Evangeli- divenne luogo di manifestazio- amore per accogliere la parola Mare Mediterraneo e a 1165 sti raccontano l’ultima cena di ni religiose, nazionali e di culto. del Signore. Il Campo dei Pa- metri sul livello del Mar Morto, Gesù con gli Apostoli la sera del La vasta spianata può accoglie- stori è a circa tre chilometri a è nettamente divisa in due par- Giovedì Santo, durante la quale re migliaia di visitatori. sud di Betlemme ed è il luogo ti: “la città vecchia” e “la città Egli istituì l’Eucarestia ed il Sa- Lunedì 8 ottobre giungiamo dove gli angeli annunciarono la nuova”. cerdozio. Qui Gesù risorto ap- a Nazareth in Galilea, la regio- nascita di Cristo. Ha suscitato grandi emo- parve agli Apostoli. Visitiamo la ne più bella fertile della Terra Interessante è la visita del- zioni la celebrazione della S. Basilica della Dormizione della Santa situata in mezzo alle l’Ospedale dell’Ordine”Santa Messa al Getsemani è l’oOr- Vergine Maria; è una costru- colline, ha un posto particolare Famiglia”, punta di diamante to degli Olivi nel quale spesso zione imponente che domina il nel cuore di tutti i cristiani. Qui del Sovrano Ordine di Malta Gesù si ritirava con i discepoli monte Sion, possiamo ammira- l’angelo di Dio apparve a Maria per la modernità tecnologica a pregare o per passarvi la notte re, nell’abside, il mosaico della per annunziare la nascita di suo degli impianti per l’arreda- ed è uno dei posti più suggestivi Vergine e il Bambino; nella crip- figlio Gesù che crebbe in queste mento vivace e confortevole di Gerusalemme. La giornata ta, la Vergine dormiente circon- strade e sarà chiamato Nazare- dei reparti, ma soprattutto per si conclude con la Via Crucis data dalle Sante Donne dell’An- no. Martedì 9 ottobre giungia- l’efficienza e per la disponibilità attraverso le strade della città tico Testamento. Si procede per mo al lago di Tiberiade o Mare
pagina 7 3 nei posti dove nasce la nostra religione ulle orme del Nuovo Testamento ia Lucchini Basilica del Santo Sepolcro Monte delle Beatitudini dove sembra ancora era e di pellegrinaggio degli Ebrei. di sentire la parola di Gesù. di Gesù Cristo sul Monte Calvario. di Galilea, la sua lunghezza è di discepoli, vicino al fuoco acceso 21 chilometri da nord a sud e la sulla riva, quindi la traversata in sua larghezza massima di 12, il battello del lago è stata parti- livello delle acque è di 210 metri colarmente suggestiva con una sotto il livello del mare e la loro sosta a metà lago dove è stata profondità varia dai 40 ai 50 letta una pagina del Vangelo metri, così lo descrive Georges “La tempesta sedata” con una Adam Smith “La sua cornice è riflessione del nostro Padre Al- bellissima, la sua acqua dolce e berto Pranzo al kibbutz a base ricca di pesce, è di uno specchio di pesce San Pietro di cui il lago di un blu luminoso”. L’intensa e abbonda. straordinaria giornata prosegue La meta conclusiva del no- salendo il Monte delle Beatitu- stro pellegrinaggio è la sosta dini, sul pendio del colle che do- presso il fiume Giordano per il mina il lago, vicino alla chiesa rinnovo delle promesse batte- francescana costruita nel 1937, simali. Ritorniamo a Nazareth si ha l’impressione di udire la per la S Messa nella Basilica voce del Signore che proclama dell’Annunciazione cui parte- al mondo intero “Beati i poveri cipano tutti i pellegrini del So- di spirito, beati gli afflitti, bea- vrano Ordine di Malta non solo ti i perseguitati, perché di essi italiani ma numerosi gruppi è il Regno dei Cieli”, in questa provenienti dalla Spagna, Fran- splendida cornice noi pellegrini cia, Inghilterra e altre nazioni. Il ci siamo seduti sotto gli alberi, 10 ottobre prima di raggiungere e abbiamo letto un passo del l’aeroporto di Tel Aviv faccia- Vangelo e fatto delle riflessioni mo ancora una breve sosta al molto belle di fronte il lago di Monte Carmelo. E qui termina Gesù. Visita a Tabgha, che deri- questo pur breve ma intenso va dal greco “Heptapegon” det- passaggio in Terra Santa dove te le sorgenti. In questo luogo abbiamo gioito, ci siamo emo- ricco di acque, la tradizione ha zionati vedendo con i nostri posto il ricordo della moltipli- occhi i luoghi dove Gesù aveva cazione dei pani e dei pesci, a vissuto, predicato operato i mi- poche centinaia di metri incon- racoli, abbiamo percorso le sue triamo la chiesa del Primato di Orme. Per conoscerlo e capirlo S. Pietro. Qui avvenne l’incon- La Chiesa dell’Assunzione. tro del Signore risorto coi suoi segue a pagina 8
pagina 8 2 segue da pagina 6 ancora meglio, Rimarrà nei no- stri cuori un dolce ricordo e le espressioni, le più spontanee e semplici dinanzi a questa “Terra di Dio” che per tutti noi cristiani rappresenta insieme alla risur- rezione un punto di riferimento della nostra fede e della nostra religione. È stato toccante il congedo dal nostro amico Carmine che ci ha guidato in questo breve, ma intenso percorso, ha condiviso, ha vissuto e si è emozionato in- sieme con noi, ma soprattutto ci ha trasmesso il suo entusiasmo informandoci con la sua cultu- ra biblica di ciò che è avvenuto in questa Terra Santa, e dare un significato alla nostra esistenza. In noi il ricordo indelebile di “una dolcezza senza fine”. Maria Pia Lucchini L’Orto degli Olivi dove spesso Gesù si ritirava con i discepoli. Grande impegno della Delegazione per i Signori Ammalati In primo piano i nostri Pellegrinaggi L’anno da poco finito ha vi- stato organizzato da Giovanni buonissimo Natale augurando- di bei Pellegrinaggi insieme. sto la nostra Delegazione molto Borgna. Purtroppo non siamo ci di iniziare un altro anno pieno attiva sui Pellegrinaggi con i no- riusciti ad organizzare la vacan- stri Signori Ammalati. Abbiamo za ad Asiago che ogni anno riu- iniziato il 18 di aprile con una scivamo a fare per una decina di Un pulmino per il trasporto dei disabili giornata in Valtellina organizza- ammalati causa nla mancanza ta da una nostra carissima vo- fondi. Ma speriamo di farcela il lontaria Daniela Cuzzolin e suo prossimo anno. marito Flavio Oberosler che vi- A fine settembre siamo anda- vono a Lanzada in Valmalenco. ti in Terra Santa con un viaggio Grazie alla nostra Dama Maria organizzato dalla Principessa Luisa Grillone siamo riusciti a Benedetta Barberini. Pellegri- portare una quarantina di nostri naggio, che è stato veramente un Signori Ammalati. gran successo, da Milano erava- Dal 4 al 8 maggio si è svolto mo 70, siamo andati a Gerusa- il tradizionale viaggio a Lour- lemme, Betlemme, Nazareth, des. Siamo partiti con due aerei abbiamo navigato sul lago di da 180 posti portando con noi i Tiberiade e abbiamo rinnovato confratelli di Bolzano, Macera- il Battesimo nel Giordano. ta e Torino. Noi di Milano era- Dal 26 al 28 di ottobre c’è vamo circa 270 di cui una set- stato l’annuale Pellegrinaggio tantina di malati. Poi c’è stato il al Santuario di Loreto dove Pellegrinaggio di Oropa, che de- portiamo una cinquantina di stiniamo al nostro gruppo gio- ammalati: partiamo con cinque In occasione della celebrazione del S. Natale con i nostri vani, che si è svolto verso metà pullmann, due ambulanze e due Malati, è stata presentato e benedetto il pullmino attrezzato giugno. Siamo andati circa in pulmini in totale siamo 280 per- per il trasporto dei Disabili, dono della nostra Dama di Gran 25 con una decina di Ammalati, sone di Milano. Croce Magistrale Maria Amalia Colao. Nella fotografia S.E. insieme alla Delegazione di To- Per finire questo intensivo Mons. Redaelli, Vicario Generale della Diocesi Ambrosiana, rino, Bologna, Genova e Mode- anno c’è stata una colazione che ha presieduto la concelebrazione eucaristica nella Chiesa na. Spesso si aggiungono molti domenica 16 dicembre con i di San Francesco d’Assisi al Fopponino, benedice il magnifi- bambini con le madri, quest’an- nostri Signori Ammalati a cui co automezzo Fiat Ducato a 9 posti, dotato di sollevatore per no il Pellegrinaggio ad Oropa è abbiamo fatto gli auguri di un carrozzine.
pagina 9 3 Un articolo del 1961 ancora oggi di attualità Le difficoltà de «L’Osservatore Romano» di Giovanni Battista Montini Quando scrisse questo arti- quant’altro sembra fare l’attrat- colo Montini – il futuro Papa tiva, se non sempre l’interesse Paolo VI – era Arcivescovo di del così detto gran pubblico. Milano. Prima ancora nella Anche per la pubblicità, quanti Curia romana, come Sostitu- giusti, giustissimi castighi! Poi to Segretario di Stato era stato guardate le notizie: anche que- per molti anni il supervisore ste così composte, così ripulite, de “L’Osservatore Romano”. così dignitose da togliere al let- Resta, nonostante gli anni, tore ogni brivido, ogni sussulto, interessante per conoscere “il nei titoli e nel testo, quasi lo si giornale del Papa” volesse educare alla calma e alla buona educazione mentale. Un giornale, ognuno lo sa, è Giornale serio, giornale grave, sempre difficile a farsi; difficilis- chi mai lo leggerebbe sul tram o simo l’”Osservatore Romano”; al bar; chi mai vi farebbe croc- ma questo pochi lo intuiscono. chio d’intorno? Ricordo che al tempo in cui io Non è che un foglio di tanta prestavo servizio alla Segreteria importanza manchi di titoli su di Stato, dalla quale il giornale otto colonne, e di pagine dalla vaticano in certa misura dipen- composizione impressionante; de, mi capitava spesso di rac- ma l’occhio, avido di scorgere cogliere critiche in proposito, e che cosa mai sia scoppiato nel non delle solite concesse ad ogni mondo, subito si fa scrutatore, lettore su la stampa ch’egli poi si ritrae senza nulla lasciar legge (perché oltre la libertà di apparire della sua segreta de- stampa esiste, ed in grado ben lusione: la pagina, la grande più alto e non mai contestato, pagina, è in latino! Bene; tutti la libertà di critica alla stampa; lo conosciamo il latino; ma lo salvo che questa rimane ordi- leggeremo meglio stasera, o do- nariamente silenziosa, e quella mani; capite bene: è buon latino, invece rumorosa); le critiche non si può prendere troppo alla riguardavano la sproporzione Giovanni Battista Montini. leggera. fra il vastissimo campo, di cui il E anche quando la pagina dai giornale avrebbe dovuto essere di obolo, sia pure di San Pietro, persone che componevano la re- grandi titoli non è in latino, non specchio, il campo cattolico, e la non può concedersi di fare del dazione e che a quella, col Conte si può sempre dire ch’essa sia di relativa esiguità delle sue notizie, lusso. Sotto questo aspetto il Dalla Torre al centro, facevano dilettevole lettura. Edificante, sì; anzi, per vero dire, della stessa Vaticano, dignitoso nobile deca- allora corona). La difficoltà, o ma nessuno fa torto al veneran- capacità a darvi voce e risalto; duto, visse in questi ultimi tempi meglio le difficoltà, erano meno do giornale se esso non può ser- non diciamo poi della ristrettez- di economia, talora manto rega- apparenti, ma più reali, in altri vire da passatempo, come invece za del suo raggio di diffusione. le, un po’ consunto, sopra una settori. Pensate, ad esempio, al tant’altra stampa, conciliatrice Mancanza di servizî, pensavo; onorevole indigenza. paragone tra gli argomenti, ai di svago e di riposo. E non di- e così era, perché, al contrario di Ma non era questa la vera quali la stampa dedica comune- ciamo nulla della pagina, appa- quanto crede ordinariamente la difficoltà, di cui soffriva “l’Os- mente pagine e colonne, e gli ar- riscente quanto volete, ma piena gente, non esclusa la romana, il servatore Romano”, perché, alla gomenti ai quali questo giornale della consueta cronaca degli av- Vaticano (parola grossa) è sem- fine, i mezzi, non larghi, ma suf- offre la sua nobile voce. Si note- venimenti vaticani, che ci procu- pre stato, possiamo dire dalla ficienti, si trovavano: redattori, rà subito che su “l’Osservatore” ra, sì, il piacere d’uno spettacolo burrasca napoleonica in poi, as- corrispondenti, macchinario, non si parla, ex professo, ad sai limitato nei suoi mezzi; po- ecc. Poca roba, in confronto di tremmo anche aggiungere, au- esem- lico incomparabile, ma non sen- quanto pio, di teatro, di sport, di fi- za qualche dubbio d’averlo già dal dispongono i grandi giornali, nanza, di mode, di processi, di settanta ad oggi, alla concilia- ma buona; anzi, per qualche fumetti, di enigmistica,... o di zione almeno, povero. Chi vive verso, ottima (basti pensare alle segue a pagina 10
pagina pagina10 2 segue da pagina 9 provato eguale tant’altre volte. giornale vaticano. E questo che verenza per alcuni, di diffidenza perché si fosse arrogato compiti Questo ”Osservatore Roma- cosa significa? Si stampa in Va- per altri; raccomanda il foglio nuovi e profittatori, ma perché no”, tanto importante, tanto ac- ticano; e ciò gli vale prestigio e agli esperti, ai politici, agli stu- continuò impavido il suo ufficio curato e tanto caro, come si fa libertà. Ma si diffonde all’Italia e diosi, ai diplomatici, ai devoti, d’informatore onesto e libero. a renderlo quanto esso avrebbe all’estero; e ciò gli impone limiti ma non alla folla dei lettori co- Avvenne come quando in una diritto e quanto noi avremmo e riguardi non pochi. muni. sala si spengono tutte le luci, e ne dovere, un «grande giornale»? Si stampa in Vaticano; ed è per- Difficoltà gravi e molteplici rimane accesa una sola: tutti gli Quella accorata esperienza mi ciò in parte ufficiale, e in parte dunque, che spiegano in gran sguardi si dirigono verso quella istruì, sopra un altro capitolo di no: è responsabile, per un verso, parte la fatica di questo singola- rimasta accesa; e per fortuna difficoltà a cui il foglio vaticano come un oracolo della Gerar- rissimo giornale nella sua com- questa era la luce vaticana, la non può sottrarsi, e che torna- chia; è discutibile, per un altro posizione e nella sua diffusione. luce tranquilla e fiammante, ali- no tutte a suo onore; esso è un verso, come espressione del pen- Ma, a bene esaminare le cose, mentata da quella apostolica di «giornale di idee». Non è, come siero di chi vi scrive di propria sono queste stesse difficoltà che Pietro. “L’Osservatore” apparve moltissimi altri, un semplice autorità. La distinzione è chiara, gli conferiscono tanta digni- allora quello che, in sostanza, è organo d’informazione; vuol ma la realtà è delicata e com- tà nella funzione propria della sempre: un faro orientatore. essere e credo principalmente plessa, per il fatto che i lembi stampa periodica, tanta autorità E fu allora che rinacque la di formazione. Non vuole sol- della sacra stola arrivano spesso e tanta forza. fiducia nel giornale vaticano: tanto dare notizie; vuole creare al di là dei confini ufficiali; o si Ne feci io stesso l’esperimen- la sua sede, la sua funzione, la pensieri. Non gli basta riferire crede che arrivino; e allora sor- to nel triste e drammatico perio- sua rete d’informatori e di col- i fatti come avvengono: vuole ge, ad ogni passo, la questione, do dell’ultima guerra, quando laboratori, la sua autorità e la commentarli per indicare come o il dubbio sul peso da dare alle la stampa italiana era imbava- sua libertà, la stessa anzianità avrebbero dovuto avvenire, o notizie e agli articoli dell’illustre gliata da una spietata censura e ed esperienza possono farne un non avvenire. Non tiene soltan- e venerabile quotidiano. È que- imbevuta di materiale artefatto. organo di stampa di primissimo to colloquio con i suoi lettori; sta incertezza, che crea intorno “L’Osservatore” ebbe allora una ordine. lo tiene col mondo: commenta, all’”Osservatore” un alone di ri- funzione meravigliosa, non già Perché quelle che qui sono discute, polemizza. E se questo state indicate come difficoltà aspetto può destare interesse nel possono essere, con più saga- lettore, esige fatica enorme nello ce giudizio e più abile impiego, scrittore. “L’Osservatore Romano” considerate peculiarità, e come Non basta al redattore usare telefoni, telescriventi, comu- ha cambiato direttore tali costituire un’interessantissi- ma originalità del giornale. nicati, agenzie, forbici e colla; Nessun altro può avere oriz- egli deve usare il suo giudizio, Il professore Giovanni Maria Vian, filologo e storico della Chie- zonte più ampio di osservazio- la sua valutazione; deve cavare sa è dal 29 settembre 2007 il nuovo direttore de “l’Osservatore ne; nessun altro può avere più dalla sua esperienza e ancor più Romano”. Ha firmato il “quotidiano del Papa” dal numero del ricche sorgenti d’informazione; dalla sua anima una parola; una 28 ottobre. Il professore Vian è l’autore, curiosa coincidenza, nessun altro più importanti e più parola sua, viva, nuova, geniale. dell’unica storia ad oggi scritta di questo quotidiano. Storia vari argomenti di trattazione; E soprattutto vera. Soprattut- pubblicata nel Dizionario storico dl papato diretto da Philippe come nessun altro più autorevo- to buona. Qui il giornalista è Levillain ,edito a Milano da Bompiani nel 1996 alla voce “L’Os- le giudizio di orientazione e più interprete, è maestro, è guida, servatore Romano”. benefica funzione di educazione è talvolta poeta e profeta. Arte Nato a Roma 55 anni fa, Vian è professore ordinario di alla verità e alla carità. difficile. Sublime, sì; ma diffi- Filologia patristica alla Sapienza di Roma e docente anche nel- Non per nulla, come si dice, cile. Provare per credere. Ogni l’università “Vita-Salute” promossa dall’Istituto San Raffaele di è «il giornale del Papa». vero giornalista la conosce; ma Milano, dove insegna Storia della tradizione e della identità cri- Ed è certo verso questo re- qui, all’”Osservatore”, quest’ar- stiane. Dal 1999 è membro del Pontificio comitato di Scienze lativo primato nella missione te è quanto mai delicata ed esi- Storiche. Studia il giudaismo e il cristianesimo antichi, la storia giornalistica, che, pur con mo- gente. Non le bastano le risorse della tradizione cristiana, il papato contemporaneo. È autore destia di mezzi e con fraternità soggettive, di chi ha spirito, e sa di un’ottantina di studi specialistici, tra edizioni critiche e com- di linguaggio e di rapporti “l’Os- improvvisare, e dare alle parole menti a testi di Atanasio e di altri autori cristiani. Il suo libro più servatore Romano”, sempre più la scintilla felice dell’intuizione divulgativo, La donazione di Costantino, pubblicato nel 2004 giovane e fresco, orienta il suo e dell’umore; qui occorre an- dal Mulino ha avuto tre edizioni. Dal 1976 è redattore e consu- programma e raccoglie il voto che il rispetto ad un dottrinale lente scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana. comune al compiersi del cente- ampio e solenne, qual è quello Iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1976, è editorialista di nario della sua fedele e invitta della mentalità cattolica, sempre “Avvenire” e del “Giornale di Brescia”, e collaboratore di diversi pubblicazione. presente, sempre impegnativo. quotidiani e periodici, tra cui “il Foglio” di Giuliano Ferrara e Anzi questa obbiettività, cioè il bimestrale dell’uni- Giovanni Battista Montini questa continua testimonianza versità Cattolica del al panorama di verità morale Sacro Cuore “Vita e Da: “L’Osservatore Romano”, e religiosa, nel quale ogni cosa Pensiero”. 1 luglio 1961, Supplemento spe- dev’essere inquadrata, domanda Il neodirettore è ciale per i Cento anni della nasci- in chi scrive una convinzione, anche figlio di Nello ta del giornale. L’edizione critica un’affezione, un entusiasmo, Vian, amico di Gio- dell’articolo in G.B. Momtini, personali e vivaci, sempre vigi- vanni Battista Mon- Discorsi e scritti milanesi (1954- lanti, sempre operanti. tini e tra i fondatori 1963), Istituto Paolo VI, Brescia, Ecco perché l’arte del gior- dell’Istituto “Paolo 1997, pp. 4471-4475. nalista è difficile, come si dice- VI” di Brescia. Diri- va, all’”Osservatore”; e, quasi ge il giornale di cui non bastasse, essa si aggrava è stato a lungo colla- per un’altra considerazione; che boratore, e sul quale questo giornale non è soltanto hanno scritto sia il un giornale di idee (e di quali padre che il nonno idee, vicino a San Pietro!); ma Agostino. è anche un giornale d’ambiente; dell’ambiente vaticano. È, sì, il
pagina pagina11 3 segue da pagina 3 tas diocesana”… . In linguaggio rum”. L’Enciclica pontificia al n. dalla loro fede che diventa ope- mondo intero”. teologico “caritas” è anzitutto 31 a) reca: “Per quanto riguarda rante nell’amore (cfr. Gal. 5,6)”. Il Papa, poi, (n. 31 c) dà un l’amore trinario di Dio; carità è il servizio che le persone svolgo- avvertimento che conferma l’in- la grazia; carità è l’anima della no per i sofferenti, occorre in- Ambito della carità operosa. dirizzo seguito dal nostro Ordi- Chiesa. nanzitutto la competenza pro- L’art. 2 della Carta Costituzio- ne: “La carità non deve essere In quanto esercizio vissuto fessionale: i soccorritori devono nale stabilisce in modo chiaro un mezzo in funzione di ciò che “caritas” è amore fraterno che essere formati in modo di saper ambito e motivazione della “ca- oggi viene indicato come prose- si traduce in opere o in istituzio- fare la cosa giusta nel modo rità operosa” e afferma esplici- litismo. L’amore è gratuito; non ni per dare ad esso compimen- giusto”. L’Ordine di Malta nella tamente il nesso con la Chiesa: viene esercitato per raggiunge- to pratico con le varie forme sua storia ha realizzato opere “… guidato dagli insegnamenti re altri scopi… il cristiano sa di aiuto. Una cosa deve essere con esemplare competenza, della Chiesa, l’Ordine afferma quando è tempo di parlare di chiara: la carità non si identifi- sia nell’assistenza ai malati sia e diffonde le virtù cristiane di Dio e quando è giusto tacere di ca con l’attività caritativa; nel negli interventi d’urgenza uma- carità e di fratellanza, eserci- Lui e lasciar parlare solamente senso cristiano è un presuppo- nitaria. Sarà sempre necessaria tando senza distinzione di reli- l’amore”. Anche per i membri sto che sostiene e accompagna l’attenzione perché i membri e gione, di razza, di provenienza dell’Ordine di Malta deve esse- appunto le attività caritative; il i volontari dell’Ordine acqui- e di età, le opere di misericordia re l’afflatto interiore che li muo- risultato potremmo chiamarlo stino una certa professionalità verso gli ammalati, i bisognosi ve a far sì che “attraverso il loro “carità operosa”. che permetta loro di muover- e le persone prive di patria. In agire – come attraverso il loro Il chiarimento del significa- si correttamente nell’ambito modo speciale esercita l’attività parlare, il loro tacere, il loro to della parola ha il suo valore in cui operano. Ciò non toglie istituzionale in campo ospeda- esempio – diventino testimoni anche per l’Ordine di Malta. che, specialmente nell’attenzio- liero, inclusa l’assistenza socia- credibili di Cristo”. L’ “obsequium pauperum” in ne ai malati e ai poveri, anche i le e sanitaria, anche in favore Allargare gli orizzonti della azione è appunto una “carità non specialisti possano offrire il delle vittime delle calamità ec- “carità operosa” non significa operosa”. L’organizzazione e la conforto della loro presenza, di cezionali e delle guerre, curan- soltanto estendere l’orizzonte ramificazione delle opere devo- una buona parola e di semplici done l’elevazione spirituale e geografico dell’azione ma an- no avere come sostrato che le gesti di cordiale attenzione. la fede in Dio”. È un articolo che non perdere di vista le aree sostiene la carità cristiana che, Quel che è per tutti necessa- fondamentale molto ricco di di bisogno emergenti, quali la in sé, è una qualità d’ordine rio è di avere una chiara moti- contenuti. tossicodipendenza, il fenome- spirituale. Dunque, se è da una vazione attinta dalla formazione Già Giovanni XXIII in un no immigratorio dalle regioni carità cosi intesa che hanno e dalla pratica cristiana ed è in radiomessaggio ai fedeli prima povere della terra ecc. In una origine le opere melitensi, esse tal modo, che pur nella loro le- dell’inizio del Concilio Ecu- parola, oltre che alle “vecchie hanno un rapporto naturale gittima particolarità, essi riman- menico si era riferito alla “cat- povertà” delle quali il nostro con la Chiesa. Tale rapporto, gono nell’alveo della missione tolicità” per la quale la Chiesa Ordine è esperto da sempre, oc- benché distinto da quello delle della Chiesa. A questo propo- è ”la Chiesa di tutti e partico- corre guardare alle ”nuove po- istituzioni propriamente eccle- sito l’Enciclica, (n. 31 a) offre larmente la Chiesa dei poveri”. vertà” che affiggono anche una siastiche è reale: dal rapporto una visione molto opportuna L’Enciclica (n. 30 a) cita il De- società avanzata e che richiedo- con la Chiesa e dall’ispirazione della qualità degli operatori nel creto sull’apostolato dei laici no nuove formule e nuove ini- cristiana che vi è insita, l’attività servizio dei sofferenti. Questi, “Apostolicam actuositatem”, 8: ziative: il Papa Giovanni Paolo e le opere dell’Ordine ricevono scrive il Papa, hanno bisogno “Oggi che i mezzi di comunica- II raccomandava una “nuova la loro peculiare qualificazioni. di umanità… e dell’attenzione zione sono divenuti più rapidi e fantasia della carità” (‘Nuovo In tal modo la sua opera umani- del cuore”. Pertanto, oltre alla le distanze tra gli uomini quasi Millennio Ineunte’ n. 50). taria attuata in forme molteplici preparazione professionale, eliminate… l’azione caritativa Non sono poi da dimenti- ed estesa a tutti gli ambienti si serve “anche, e soprattutto, la può e deve abbracciare tutti as- care i soggetti che collaborano distingue dalle istituzioni sem- formazione del cuore” e indica solutamente gli uomini, e tutte alla “carità operosa dell’Ordine plicemente umanitarie o dalle loro “l’incontro con Dio in Cri- quante le necessità”, e soggiun- come volontari. Essi sono una comuni organizzazioni assi- sto che susciti in loro l’amore ge: “Superando i confini delle realtà che merita particolare stenziali. ed apra il loro animo all’altro” comunità nazionali la solleci- attenzione. Il fenomeno del Qualità degli Operatori che così che l’amore del prossimo tudine per il prossimo tende volontariato nelle sue diverse attuano l’ “obsequium paupe- sia “una conseguenza derivante ad allargare i suoi orizzonti al forme non è sfuggito alla consi- derazione dell’Enciclica “Deus Caritas est” (n. 30 b). Il Papa si Un animato torneo di rivolge ai volontari che si fanno carico di tanti servizi di aiuto al “BURRACO” prossimo ed esprime loro ap- Lo scorso 5 dicembre a prezzamento e ringraziamento cura della consigliera Donna e osserva: “Tale impegno costi- Lorenza Fisogni, si è svolto tuisce per i giovani una scuola un torneo di “Burraco”. Oltre di vita che educa alla solidarietà un centinaio i partecipanti che e alla disponibilità”. Le parole hanno affollato Palazzo Men- del Santo Padre sono di incita- ni a Milano, dando vita a una mento al nostro Ordine perché simpatica giornata con impor- valorizzi il proprio volontariato tanti risvolti benefici. Nella e ne curi la formazione. foto la Contessa Menni che ha ospitato la manifestazione Consonanti coinvolgenti. e Donna Lorenza Fisogni - Nella parte finale dell’Enciclica Thellung de Courtelary. segue a pagina 12
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