Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta

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Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta
“...Cristo patì per voi, lasciandovi
                                                                                                                                                  un esempio, affinché
                                                                                                                                             ne seguiate le orme..” (Pt 2/21)

                                                                                                                                                    Anno XXV - N. 4
                                                                                                                                                     Dicembre 2007

                                              Organo trimestrale di informazione, spiritualità e cultura della Delegazione
                                              di Lombardia del Sovrano Militare Ordine di Malta

                                               Una giornata indimenticabile con Sua Santità

        Papa Benedetto XVI in visita all’Ospedale
                 dell’Ordine di Malta
  Il 2 dicembre 2007, Papa Bene-                                                                                                      spettoso benvenuto e l’espressio-
  detto XVI ha visitato all’Ospe-                                                                                                     ne della nostra gratitudine.
  dale romano “San Giovanni                                                                                                              Chiedo la Benedizione Aposto-
  Battista” dell’Ordine di Malta                                                                                                      lica per questo Ospedale, per tutti
  degenti e personale dell’impor-                                                                                                     gli ammalati e per l’intero Ordine
  tante polo sanitario, da oltre 35                                                                                                   di Malta.
  anni punto di riferimento nella                                                                                                        Sua Santità Benedetto XVI si
  neuroriabilitazione e nella cura                                                                                                    è cosi espresso nella sua Ome-
  dei celebrolesi.                                                                                                                    lia:
                                                                                                                                         Cari fratelli e sorelle!
     Il Papa è stato accolto dal                                                                                                         “Andiamo con gioia incontro al
Gran Maestro dell’Ordine di                                                                                                           Signore”. Queste parole, che ab-
Malta Fra’ Andrew Bertie in-                                                                                                          biamo ripetuto nel ritornello del
sieme ai membri del Sovrano                                                                                                           Salmo responsoriale, interpreta-
Consiglio, il Cardinale Pio La-                                                                                                       no bene i sentimenti che occu-
ghi, il Cardinale Camillo Ruini,                                                                                                      pano il nostro cuore quest’oggi,
il prelato dell’Ordine Monsi-                                                                                                         prima domenica di Avvento. La
gnor Angelo Acerbi e i vertici                                                                                                        ragione per cui possiamo anda-
dell’Associazione dei Cavalieri                                                                                                       re avanti con gioia, come ci ha
di Malta guidata dal Presidente                                                                                                       esortato a fare l’apostolo Paolo,
Fausto Solaro del Bosco.                                                                                                              sta nel fatto che è ormai vicina la
   Il Gran Maestro ha così salu-                                                                                                      nostra salvezza. Il Signore viene!
tato il Pontefice:                                                                                                                    Con questa consapevolezza intra-
    Santità, profonda è la nostra                                                                                                     prendiamo l’itinerario dell’Avven-
emozione e vivo il nostro compia-                                                                                                     to, preparandoci a celebrare con
cimento di poterla oggi accogliere                                                                                                    fede l’evento straordinario del
qui all’Ospedale San Giovanni                                                                                                         Natale del Signore. Durante le
Battista alla Magliana, genuina                                                                                                       prossime settimane, giorno dopo
testimonianza della vocazione e                         Papa Benedetto XVI con il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie.                    giorno, la liturgia offrirà alla no-
dell’intima ragione d’essere della                                                                                                    stra riflessione testi dell’Antico
nostra antica istituzione. È infatti          nostre istituzioni sanitarie sparse       litazione, alcuni di essi affetti da          Testamento, che richiamano quel
nell’assolvimento della missione              in Europa, in Africa, nelle Ameri-        coma.                                         vivo e costante desiderio che ten-
di servizio all’uomo che in Ter-              che in Asia e nel Medio Oriente.             La Sua visita, Beatissimo Pa-              ne desta nel popolo ebraico l’atte-
ra Santa, culla della cristianità,            Essa rappresenta una preziosa             dre, è per noi tutti un forte inco-           sa della venuta del Messia. Vigili
i primi ospedalieri nell’undicesi-            gratificazione per i membri del-          raggiamento a mantenere un’at-                nella preghiera, cerchiamo anche
mo secolo, scelsero di dedicare               l’Ordine, i religiosi, i medici, gli      tenzione privilegiata verso coloro            noi di preparare il nostro cuore ad
la loro vita a quelli che chiama-             infermieri e operatori sanitari ed i      che soffrono e dà nuovo impulso               accogliere il Salvatore che verrà a
rono “i Signori Malati”. Fedeli a             volontari che si prodigano al ser-        allo sforzo in atto in tutto l’Ordi-          mostrarci la sua misericordia e a
questa scelta anche noi conside-              vizio dei malati. Questo Ospedale         ne per aggiornare ed approfondi-              donarci la sua salvezza.
riamo i malati la parte più cara              di S. Giovanni Battista, posto nel-       re la spiritualità dei suoi 12.000                 Proprio perché tempo di atte-
e preziosa della nostra missione              la diocesi dì Vostra Santità, è ben       membri e per animare le nostre                sa, l’Avvento è tempo di speran-
melitense.                                    noto per le cure professionalmen-         attività assistenziali nello spirito          za ed alla speranza cristiana ho
    La Sua visita ad un Ospedale              te elevate e per la grande umanità        della mirabile Enciclica “Deus                voluto dedicare la mia seconda
dell’Ordine di Malta è uno specia-            ed il profondo spirito cristiano          Caritas Est”.                                 Enciclica presentata l’altro ieri
lissimo onore che si estende ai 40            rivolto ai pazienti in gran parte di          Beatissimo Padre, con questi
ospedali dell’Ordine ed a tutte le            lunga degenza, bisognosi di riabi-        sentimenti Le porgo il mio ri-                            segue a pagina 2

  Relazioni                             Il nuovo                         I ragazzi,                      Terra Santa,                              “L’Osservatore
  dell’Ordine                           incarico                         protagonisti                    sulle orme                                Romano”,
  con la chiesa                         di Mons. Tonini                  a Loreto                        di Gesù Cristo                            ieri e oggi

  pagina 3                              pagina 4                         pagina 5                        pagina 6                                  pagina 9

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                                                               segue dalla prima pagina

ufficialmente: essa inizia con le       familiari, che con voi condivido-      Malta si prodigava nel curare i          Gesù, che nel Natale è venuto tra
parole rivolte da san Paolo ai          no ansie e speranze. Il Papa vi è      malati, specialmente quelli pove-        noi e tornerà glorioso alla fine
cristiani di Roma: “Spe salvi fac-      spiritualmente vicino e vi assicu-     ri ed emarginati. Testimonianza          dei tempi, non si stanca di visi-
ti sumus - nella speranza siamo         ra la sua quotidiana preghiera; vi     di quest’amore fraterno è anche          tarci continuamente, negli eventi
stati salvati” (8,24). Nell’Enci-       invita a trovare in Gesù sostegno      quest’ospedale che, sorto intorno        di ogni giorno. Ci chiede e ci av-
clica scrivo tra l’altro che “noi       e conforto e a non perdere mai         agli anni 70 del secolo scorso, è        verte di attenderlo vegliando, poi-
abbiamo bisogno delle speranze          la fiducia. La liturgia dell’Avven-    diventato oggi un presidio di alto       ché la sua venuta non può essere
– più piccole o più grandi – che,       to ci ripeterà lungo le prossime       livello tecnologico e una casa di        programmata o pronosticata, ma
giorno per giorno, ci mantengono        settimane di non stancarci d’in-       solidarietà, dove accanto al per-        sarà improvvisa e imprevedibile.
in cammino. Ma senza la grande          vocarlo; ci esorterà ad andargli       sonale sanitario operano con             Solo chi è desto non è colto alla
speranza, che deve superare tutto       incontro, sapendo che Egli stesso      generosa dedizione numerosi vo-          sprovvista. Che non vi succeda,
il resto, esse non bastano. Questa      costantemente viene a visitarci.       lontari.                                 Egli avverte, quel che avvenne
grande speranza può essere solo         Nella prova e nella malattia Dio             Cari Cavalieri del Sovrano         al tempo di Noè, quando gli uo-
Dio, che abbraccia l’universo e         ci visita misteriosamente e, se ci     Militare Ordine di Malta, cari           mini mangiavano e bevevano
che può proporci e donarci ciò          abbandoniamo alla sua volontà,         medici, infermieri e quanti qui          spensieratamente, e furono colti
che, da soli, non possiamo rag-         possiamo sperimentare la poten-        lavorate, voi tutti siete chiamati       impreparati dal diluvio (cfr Mt
giungere” (n. 31). La certezza          za del suo amore. Gli ospedali e       a rendere un importante servizio         24,37-38). Che cosa il Signore
che solo Dio può essere la nostra       le case di cura, proprio perché        agli ammalati e alla società, un         vuole farci comprendere con que-
salda speranza animi tutti noi,         abitati da persone provate dal         servizio che esige abnegazione e         sto ammonimento, se non che
raccolti stamane in questa casa         dolore, possono diventare luo-         spirito di sacrificio. In ogni ma-       non dobbiamo lasciarci assorbire
nella quale si lotta contro la ma-      ghi privilegiati dove testimoniare     lato, chiunque esso sia, sappiate        dalle realtà e preoccupazioni ma-
lattia, sorretti dalla solidarietà. E   l’amore cristiano che alimenta         riconoscere e servire Cristo stes-       teriali sino al punto da restarne
vorrei profittare della mia visita      la speranza e suscita proposi-         so; fategli percepire, con i vostri      irretiti?
al vostro ospedale, gestito dal-        ti di fraterna solidarietà. Nella      gesti e le vostre parole, i segni             “Vegliate dunque…”. Ascol-
l’Associazione dei Cavalieri Ita-       Colletta abbiamo così pregato:         del suo amore misericordioso.            tiamo l’invito di Gesù nel Van-
liani del Sovrano Militare Ordine       “O Dio, suscita in noi la volontà      Per compiere bene questa “mis-           gelo e prepariamoci a rivivere
di Malta, per consegnare ideal-         di andare incontro con le buone        sione”, cercate, come ci ricorda         con fede il mistero della nascita
mente l’Enciclica alla comunità         opere al tuo Cristo che viene”. Sì!    san Paolo nella seconda Lettura,         del Redentore, che ha riempito
cristiana di Roma e, in particola-      Apriamo il cuore ad ogni perso-        di “indossare le armi della luce”        l’universo di gioia; prepariamoci
re, a coloro che, come voi, sono a      na, specialmente se in difficoltà,     (Rm 13, 12), che sono la Parola          ad accogliere il Signore nel suo
diretto contatto con la sofferenza      perché facendo del bene a quanti       di Dio, i doni dello Spirito, la gra-    incessante venirci incontro negli
e la malattia. È un testo che vi in-    sono nel bisogno ci disponiamo         zia dei Sacramenti, le virtù teolo-      eventi della vita, nella gioia e nel
vito ad approfondire, per trovar-       ad accogliere Gesù che in essi         gali e cardinali; lottate contro il      dolore, nella salute e nella malat-
vi le ragioni di quella “speranza       viene a visitarci.                     male ed abbandonate il peccato           tia; prepariamoci ad incontrarlo
affidabile, in virtù della quale            È quanto voi, cari fratelli e      che rende tenebrosa la nostra            nell’ultima sua definitiva venuta.
noi possiamo affrontare il nostro       sorelle, cercate di fare in que-       esistenza. All’inizio di un nuovo        Il suo passaggio è sempre fonte
presente: … anche un presente           st’ospedale dove al centro delle       anno liturgico, rinnoviamo i no-         di pace e, se la sofferenza, retag-
faticoso” (n. 1).                       preoccupazioni di tutti sta l’ac-      stri buoni propositi di vita evange-     gio dell’umana natura, diventa
    Cari fratelli e sorelle, “il Dio    coglienza amorevole e qualificata      lica. “È ormai tempo di svegliarvi       talora quasi insopportabile, con
della speranza che ci riempie di        dei pazienti, la tutela della loro     dal sonno” (Rm 13,11), esorta            l’avvento del Salvatore “la soffe-
ogni gioia e pace nella fede per la     dignità e l’impegno a migliorarne      l’Apostolo; è tempo cioè di con-         renza – senza cessare di essere
potenza dello Spirito Santo, sia        la qualità della vita. La Chiesa,      vertirsi, di destarsi dal letargo del    sofferenza – diventa nonostante
con tutti voi!”. Con quest’augurio      attraverso i secoli, si è resa par-    peccato, per disporsi fiduciosi ad       tutto canto di lode” (Enc. Spe
che il sacerdote rivolge all’assem-     ticolarmente “prossima” a coloro       accogliere “il Signore che viene”.       salvi, 37). Confortati da questa
blea all’inizio della Santa Messa,      che soffrono. Di questo spirito        Per questo, l’Avvento è tempo di         parola, proseguiamo la Celebra-
vi saluto cordialmente. Saluto, in      s’è fatto partecipe il vostro bene-    preghiera e di vigile attesa.            zione eucaristica, invocando sui
primo luogo, il Cardinale Vicario       merito Sovrano Militare Ordine              “Alla ‘vigilanza’”, che tra l’al-   malati, sui familiari e su quanti
Camillo Ruini e il Cardinale Pio        di Malta, che fin dagli inizi si è     tro è la parola chiave di tutto          lavorano in quest’ospedale e sul-
Laghi, Patrono del Sovrano Mili-        dedicato all’assistenza dei pelle-     questo periodo liturgico, ci esorta      l’intero Ordine dei Cavalieri di
tare Ordine di Malta, i Presuli e i     grini in Terra Santa mediante un       la pagina evangelica proclamata          Malta la materna protezione di
sacerdoti presenti, i cappellani e      Ospizio-Infermeria. Mentre per-        poco fa: ‘Vegliate dunque, perché        Maria, Vergine dell’attesa e della
le suore che qui prestano il loro       seguiva il fine della difesa della     non sapete in quale giorno il Si-        speranza.
servizio. Saluto con deferenza          cristianità, il Sovrano Ordine di      gnore vostro verrà’ (Mt 24,42).              In un clima carico di emozio-
Sua Altezza Eminentissima                                                                                                   ne è stata celebrata la Mes-
Frà Andrew Bertie, Principe                                                                                                 sa officiata da Sua Santità
e Gran maestro del Sovra-                                                                                                   - presenti il Gran Maestro, il
no Militare Ordine di Malta,                                                                                                Sovrano Consiglio e nume-
che ringrazio per i sentimenti                                                                                              rosi membri dell’Ordine - per
espressi a nome della Direzio-                                                                                              i pazienti, le loro famiglie, i
ne, del personale amministra-                                                                                               medici e i volontari.
tivo, sanitario e infermieristico                                                                                               Toccante l’incontro di Be-
e di quanti prestano in diversi                                                                                             nedetto XVI con i pazienti ed
modi la loro opera nell’ospe-                                                                                               il personale dell’Unità di ri-
dale. Estendo il mio saluto                                                                                                 sveglio, modernissimo repar-
alle distinte Autorità, con un                                                                                              to dell’Ospedale specializza-
particolare pensiero per il Di-                                                                                             to nella cura di quanti, dopo
rigente sanitario, come anche                                                                                               il risveglio dal coma, hanno
per il Rappresentante dei ma-                                                                                               bisogno di recuperare le più
lati, ai quali va il mio ringra-                                                                                            elementari nozioni di sé e del
ziamento per le parole che mi                                                                                               mondo esterno. Una delle
hanno rivolto all’inizio della                                                                                              poche strutture sanitarie in
Celebrazione.                                                                                                               Italia specificatamente dedi-
     Ma il saluto più affettuoso                                                                                            cate al trattamento di questi
è per voi, cari malati e per i vostri      Il Papa con i medici dell’Ospedale San Giovanni dell’Ordine di Malta.             pazienti.
Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta
pagina 3

                                     Le relazioni dell’Ordine di Malta con la Chiesa

                            L’“Obsequium pauperum”
                         e l’Enciclica ‘Deus Caritas est’
                                              di Angelo Acerbi, Prelato dell’Ordine di Malta

  Le dimensioni ecclesiali del-      l’Enciclica ha il titolo “Caritas   uomini” (n. 19).                     caritativa del nostro Ordine tra
  l’“Obsequium      pauperum”,       – l’esercizio dell’amore da parte       L’Enciclica esemplifica i        le esperienze caritative alle quali
  carisma dell’Ordine di Malta       della Chiesa quale ‘comunità di     modi con i quali la Chiesa ha        allude il Santo Padre e quindi
  e alcune riflessioni alla luce     amore’”. Nel preludio di questa     praticato l’amore del prossimo       scorgere una dimensione eccle-
  dell’Enciclica “Deus Caritas       II parte il Santo Padre evoca       in quanto comunità e indica          siale nell’esercizio dell’ “obse-
  est” di Benedetto XVI              “i fiumi di acqua viva che, gra-    come, attraverso le varie espe-      quium pauperum”.
                                     zie all’effusione dello Spirito,    rienze caritative che si sono
L’Ordine di Malta è nato all’in-     sarebbero sgorgati dal cuore        susseguite col passar degli anni,    Titoli originali dell’agire
segna della carità all’ombra del     di credenti” (cfr. Gv.7, 38-39):    il servizio di carità si è confer-   caritativo. Titolo originale
Monastero benedettino di S.          “Lo Spirito”, scrive il Papa, “è    mato come uno degli ambiti           dell’agire caritativo è la respon-
Maria dei Latini, come ospizio       quella potenza interiore che ar-    essenziali della Chiesa accanto      sabilità che ogni cristiano e le
di pellegrini, per la cura dei po-   monizza il loro cuore col cuore     all’annuncio della Parola di Dio     comunità di cristiani hanno nei
veri e dei malati. Le memorie        di Cristo e li muove ad amare i     e della celebrazione dei Sacra-      confronti del Vangelo. È una
antiche dell’ordine recano l’eco     fratelli come li ha amati Lui…”,    menti. “La carità non è per la       responsabilità che scaturisce
dell’intensa vita di carità che vi   e ancora: “Lo Spirito è anche la    Chiesa una specie di attività di     dalla grazia battesimale e si
regnava e che destava l’ammira-      forza che trasforma il cuore del-   assistenza sociale che si potreb-    alimenta con la partecipazione
zione dei visitatori. L’imperato-    la fede ecclesiale… . Amore è       be anche lasciare ad altri, ma       all’Eucarestia. La Beata Teresa
re Federico Barbarossa, tornato      pertanto il servizio che la Chie-   appartiene alla sua natura, è        di Calcutta trovava per sé e per
in patria dalla Terra Santa ove      sa svolge per venire costante-      espressione irrinunciabile della     le sue religiose un nesso natu-
aveva preso parte alla II Crocia-    mente incontro alle sofferenze e    sua stessa essenza” (n. 25).         rale tra l’incontro mattutino col
ta, “più tardi, e ripetutamente,     ai bisogni, anche materiali degli       Ci piace collocare la storia     Cristo nell’Eucarestia e il servi-
avrebbe ricordato commosso di                                                                                 zio reso nella giornata al povero
aver visto coi i suoi stessi occhi                                                                            nel quale vedevano la persona
le molte opere di carità che ogni                     L’Orma rientra in porto                                 di Cristo.
giorno si facevano all’Ospedale        Cari Amici lettori,                                                        Il riferimento a Cristo è pro-
della Città Santa grazie all’im-       dopo molti anni pieni di soddisfazioni e fatiche, le difficoltà e      prio della missione caritativa
pegno dei Cavalieri di S. Gio-         le burrasche hanno avuto la meglio: “L’Orma” rientra in porto          della Chiesa. È molto importan-
vanni”. (F. Cardini, il Barbaros-      con la malinconia del vespero e getta le ancore in attesa della        te che anche l’Ordine di Malta
sa, p. 112, Mondadori 2006)            demolizione.                                                           nelle sue attività si impegni in
       La comunità ospedaliera                                                                                continuità a far emergere nitida
formatasi attorno al Beato Ge-         Da tempo le vele erano in brandelli senza che nessuno se ne            la propria immagine caritativa;
rardo presto, con la Bolla di          prendesse davvero cura. Così il mio amico Franco Belloni bra-          ed è il mettere il Cristo al centro
Pasquale II, ricevette il ricono-      vissimo giornalista – l’unico vero volontario – ed io, abbiamo         ad assicurare che l’immagine è
scimento dell’autorità suprema         capito che era l’ora di chiudere. Avevamo atteso per quasi un          fedele a quella delle origini, le
della Chiesa. Il 1° articolo di        anno che qualcuno si ricordasse di noi per qualche chiacchie-          quali sono appunto contrasse-
questo Quaderno [fra’ Gio-             rata sul nostro lavoro e per un supporto ormai divenuto indi-          gnate da una forte motivazione
vanni Scarabelli, “La Chiesa e         spensabile.                                                            cristiana.
l’Odine: riflessioni e riferimenti     È vero che i problemi della conduzione di un periodico dove-
storici”] illustra il nesso tra la     vano ricadere principalmente su noi due giornalisti professio-         Carità e Opere. Occorre chia-
Chiesa Cattolica e l’Ordine di         nisti ma siamo ormai vecchi e stanchi ed in ogni organismo             rire qual è il senso che l’Ordine
Malta lungo la storia fino ad          che vuole rimanere vitale è necessario che, magari anche solo          di Malta vuol dare alla sua atti-
oggi.                                  un po’ alla volta, avvenga un salutare ricambio generazionale,         vità: mi pare che esso potrebbe
    Il presente articolo ha come       prima programmato poi attuato.                                         essere condensato nella seguen-
tema: dimensioni ecclesiali del-                                                                              te espressione: Carità-Opere di
l’”Obsequium pauperum”, cari-          Mi accomiato da voi con la tristezza di non poter indicare il          carità. Può essere utile un chia-
sma del nostro Ordine. Alcuni          nome di chi mi succederà nella conduzione se tuttavia, all’im-         rimento nel linguaggio perché
aspetti di questo tema sono            provviso, dovesse comparire un nuovo nocchiero capace di               la mentalità moderna, special-
considerati nel n. 4 dei Quader-       evitare il disarmo della testata, giungano a lui gli auguri più        mente nei “mass-media”, tende
ni di Spiritualità “Tuitio fidei e     affettuosi di una lunga e feconda navigazione.                         a globalizzare le istituzioni di
Obsequium pauperum oggi”;                                                                                     beneficenza accomunandole col
ma ci è sembrato opportuno             Lascio con il rammarico di una esperienza che termina ma               nome di “charity” e d’altronde
proporre alcune altre riflessioni      senza nessun rimpianto per il tempo dedicato all’”Orma” nello          anche le diverse istituzioni ec-
alla luce dell’Enciclica “Deus         spirito di servizio dell’Ordine che spero guidi i miei futuri anni     clesiastiche di aiuto sono a volte
Caritas est” di Benedetto XVI.         da semplice Cavaliere.                                                 dette semplicemente “caritas”,
                                                                                                              “caritas internazionale”, “cari-
L’Enciclica “Deus Caritas                                                      Gianfrancesco Gonzaga
est”. La seconda parte del-                                                                                           segue a pagina 11
Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta
pagina 4

                          A Loreto nuovo Prelato e Delegato Pontificio per il Santuario

Monsignor Tonucci succede a Gianni Danzi
Chi partecipa abitualmente ai         Il mesto evento è invece quel-          amato senza limite la porzione        rendissima l’Arcivescovo Monsi-
pellegrinaggi melitensi avrà no-      lo dell’improvvisa scomparsa            del popolo di Dio che gli era sta-    gnor Giovanni Tonucci, Vescovo
tato che la suggestiva espressio-     dell’Arcivescovo Gianni Danzi,          ta affidata.                          titolare di Torcello, quale nuovo
ne “Signori Malati”, per un po’       che il due ottobre ha lasciato          Grande è stata la commozione          Prelato di Loreto e Delegato
di tempo sostituita con quella di     questa terra, stroncato da un           nell’ultima domenica della sua        Pontificio per il Santuario.
“Pellegrini Assistiti” a causa di     grave male. Era alla guida della        vita, quando nelle chiese della       Nato a Fano sessantasei anni or
ragioni che non è qui possibile       Prelatura territoriale di Loreto e      Prelatura è stato letto il mes-       sono, è stato ordinato sacerdote
spiegare senza annoiare il letto-     della Delegazione Pontificia per        saggio che aveva inviato ai suoi      a ventiquattro anni; nell’ottobre
re, è tornata nell’uso abitudina-     la Santa Casa dal febbraio del          fedeli: «…il tempo si fa breve.       dell’ottantanove è stato elet-
rio.                                  dumilacinque; succedeva a Sua           Sento sempre più portarmi al-         to Vescovo e si è trasferito ora
Sublime sintesi di un aspetto del     Eccellenza Monsignor Angelo             l’incontro definitivo con Cristo,     a Loreto ritornando nella sua
carisma melitense sapientemen-        Comastri, ora in Vaticano e crea-       che dalla croce continua a dirci      regione di nascita e lasciando
te riassunto nelle ben conosciute     to Cardinale da pochi giorni; dal       “attirerò tutti a me”.                l’incarico di Nunzio Apostolico
parole “obsequium pauperum”,          suo predecessore raccoglieva            Se ci attira a Sé è perché “in Lui    in Svezia, Danimarca, Finlan-
la locuzione “Signori Malati”         un’eredità difficile: incantatore       siamo stati concepiti prima che       dia, Islanda e Norvegia. Il suo
suscita sovente attenzione, am-       con la parola, naturalmente pre-        il mondo fosse. La Madre, ai          ingresso ufficiale è avvenuto il
mirazione e plauso in chi, anche      disposto all’accoglienza, i fedeli      piedi della croce, accompagna         primo dicembre.
se solo incidentalmente, si in-       lauretani e i molti pellegrini di       il Figlio nel ritornare al Padre      Proviene dunque dalla diplo-
contra con l’Ordine.                  ogni condizione vedevano in             e quindi accompagna anche             mazia vaticana il nuovo Pastore
Ciò è accaduto anche quest’an-        Monsignor Comastri il Pastore,          ognuno di noi. Ecco allora la         di Loreto. Anche lui si lascerà
no a Loreto quando, alla Messa        la guida spirituale. Lasciata Lo-       necessitò di usare il tempo…per       conquistare dall’amore con cui
di apertura del pellegrinaggio,       reto per Roma, il Santo Padre           contemplazione del Mistero di         l’Ordine si pone al servizio dei
l’Arcivescovo Franco Croci nel        Giovanni Paolo II scegliendo            Dio che opera in noi e tra noi…       Signori Malati? Ne siamo certi!
tenere l’omelia ha esternato la       Monsignor Danzi inviava sul             Per tutti la mia offerta al Padre e   La conferma definitiva è previ-
suggestione in lui evocata dal        colle lauretano un Vescovo ti-          la mia preghiera…». Con affetto       sta per il prossimo ottobre.
melitense concetto del malato         mido, quasi impacciato nel suo          autentico, i fedeli a lui affidati
che è signore da servire come si      dire, con un passato caratteriz-        hanno pregato per il loro Pasto-                   Lodovico Valentini
serve “Il Signore”.                   zato più da esperienze di ammi-         re ormai agonizzante.
Una fortunata combinazione,           nistrazione di beni della Chiesa        E l’anno prossimo? Chi trove-
benché scaturita da un mesto e        e meno da incarichi pastorali.          remo ad accoglierci
luttuoso evento, ci ha pertanto       Prima di seguire la sua vocazio-        quando torneremo
concesso di conoscere ed ap-          ne religiosa aveva conseguito un        in pellegrinaggio alla
prezzare questo illustre Presule;     diploma di perito edile (premo-         Santa Casa? La ri-
fortunata perché egli si è tratte-    nizione di una destinazione alla        sposta la conosciamo
nuto a Loreto solo per un bre-        Santa Casa?) e fin dal suo arri-        già dal diciotto otto-
vissimo periodo in cui ha avuto       vo a Loreto, giorno dopo gior-          bre scorso, quando
l’onere di reggere, in via interi-    no, egli ha posto le sue indubbie       il Santo Padre Bene-
nale, la Delegazione Pontificia       capacità al servizio della Chiesa       detto XVI ha ufficia-
del Santuario lauretano in attesa     locale. Pur con uno stile diver-        lizzato la nomina di
dell’ingresso del nuovo Prelato.      so da chi lo aveva preceduto, ha        Sua Eccellenza Reve-

                                                                                                                     S.E. Monsignor Luigi Stucchi,
                                                                                                                       Vescovo Vicario di Varese.

                                                                                                                              Incontro
                                                                                                                      al Sacro Monte di Varese

                                                                                                                     Incontro al Sacro Monte di
                                                                                                                     Varese, venerdì 30 novembre,
                                                                                                                     con i Confratelli di Varese.
                                                                                                                     La S. Messa è stata Conce-
                                                                                                                     lebrata da Mons. Luigi Stuc-
                                                                                                                     chi Vescovo Vicario di Vare-
                                                                                                                     se, dall’Arcipreste del Sacro
                                                                                                                     Monte Don Angelo Corno
                                                                                                                     e dall’Assistente Spirituale
                Da sinistra, Enrico Magnaghi, Guido Ferraro, Don Angelo Corno, S.E. Mons. Luigi                      Don Agostino Ferrario.
           Stucchi, Don Agostino Ferrario, il Delegato Guglielmo Guidobono Cavalchini e Angelo Calati.
Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta
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                               Ragazzi entusiasti e felici al tradizionale Pellegrinaggio

                 A Loreto con lo sguardo di genitori
 La numerosa partecipazione           che ci sono stati donati e di tra-        sione eucaristica, sempre sotto          noi, la sequela della esperien-
 di giovani al Pellegrinaggio è       smettere loro il senso di Dio di          il preoccupato ma fraterno con-          za terrena vissuta da Maria, ci
 la conferma dell’interesse an-       cui i nostri genitori a loro volta        trollo dei loro responsabili; ed in      serve dunque per imparare a
 che delle nuove generazioni per      ci hanno teneramente permea-              questo breve volgere dell’appun-         vivere con la stessa vera umiltà,
 queste iniziative e una sicurez-     to, in quel mirabile sguardo di           tamento annuale offertoci dalla          nella certezza e nell’obbedienza
 za per il futuro dell’Ordine         Madre cerchiamo faticosamen-              visita melitense alla Santa Casa,        di poter così corrispondere alla
                                      te di cogliere e così di fare no-         ove il Verbo si è fatto carne,           volontà divina con ogni nostro
Mai come in questi ultimi anni        stre la Sua forza benigna e la            cerchiamo di ascoltarli nei loro         gesto e fatica quotidiani.
lo sguardo che, vicini all’Altare     Sua celeste beatitudine che Le            sentimenti più freschi ed intatti,       Ascoltando poi, al ritorno, la
Maggiore della Basilica di Lo-        hanno consentito di generare              con cui i nostri figli iniziano a        loro emozionante, per alcuni
reto, osserviamo nella figura         il figlio dell’Altissimo senza al-        prendere coscienza che si può            entusiastica, esperienza di ser-
della Madonna ritratta al mo-         cuna esaltazione, bensì manife-           fare qualcosa per vivere il Verbo        vizio alla Santa Casa, e grazie
mento dell’Annunciazione ci           standosi quale “semplice” testi-          Incarnato con chi ha più biso-           alla serenità tipica della loro
sta coinvolgendo. La Vergine,         mone della coscienza che tutto            gno di “vedere” vivere Cristo.           iniziale stagione di vita, all’im-
prossima madre, appare in quel        viene da Dio e che quanto Egli            Anno dopo anno ci stiamo con-            pegno volenteroso che insieme i
quadro come una giovane don-          ci chiede per mezzo dei nostri            vincendo che le ore trascorse a          bambini sanno dare ed al cuore
na turbata dalle parole dell’An-      talenti va attuato senza paura.           vederli lavorare insieme con il          puro e generoso, anche noi ci
gelo, e quasi sembra voglia fug-      Eccoci dunque in pochi anni ca-           giovanissimo popolo melitense            sentiamo sospinti a credere che
gire; nello stesso tempo, però, il    tapultati nelle responsabilità di         aiutano anche noi a rafforzarci          tutte le nostre attività spirituali
Suo inclinare del capo esprime        educatori, a guardare increduli           nella prova che ciascuno, con-           e materiali troveranno più sem-
l’umiltà verso Dio e l’amore          e con tenerezza i nostri piccoli          fidando nella forza dell’Amore,          plicemente sicura base e certo
verso l’umanità.                      che seguono – anche se ci pare            ha da sùbito le possibilità di ri-       avvenire, oltre che nuovi spazi e
Noi, genitori da pochi anni           talvolta con un po’ di fatica! – le       trovare l’orma provvidenziale di         fecondi strumenti di crescita.
sempre timorosi sulla scelta          diverse funzioni religiose in Ba-         Dio negli inevitabili più difficili
delle modalità di educare i figli     silica o che guidano la proces-           tempi dell’esistenza: così, per                 Giovanni e Paola Borgna

                Il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’ Andrew Bertie, con un gruppo di ragazzi partecipanti al Pellegrinaggio di Loreto.
Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta
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                                                                                                         Un breve viaggio intenso di emozioni n

                                                   Pellegrinaggio in Terra Santa su
                                                                                                                                                         di Maria Pi

  Ritornare nei luoghi sacri della
  cristianità non è solo un atto di
  fede, ma anche il modo miglio-
  re per una riflessione, dalla vi-
  sita in questa Terra martoriata
  dove Gesù visse predicò e operò
  i miracoli, sulla parola illumi-
  nante del Signore

Dal 5 al 10 ottobre il Sovrano
Militare Ordine Ospedaliero di
San Giovanni di Gerusalemme
di Rodi e di Malta ha program-
mato un Pellegrinaggio in Terra
Santa. Il primo giorno abbiamo
vissuto l’emozione e la bellezza
e la sensibilità che Betlemme
esprime e dove è iniziata una
nuova era, abbiamo celebrato
la Santa Messa nella Chiesa
di Santa Caterina con la par-
tecipazione di tutto l’Ordine e
con la più alta espressione della
Chiesa nella presenza di S.E.
Cardinale Pio Laghi e di S.E .
Rev.ma Mons. Angelo Acerbi,                                        “Dominus Flavit”                                                  Muro del Pianto, luogo di preghie
abbiamo visitato la Basilica del-
la Natività, dove oggi si posso-
no ammirare stupendi tratti del       delle persone che s’impegnano          vecchia di Gerusalemme e con          una sosta al Muro del Pianto, il
pavimento in mosaico riportati        ogni giorno ad accogliere e sal-       l’ingresso alla basilica del Santo    luogo di preghiera per eccellen-
alla luce; i mosaici e le pitture     vare la vita di bambini prematu-       Sepolcro di Cristo che sorge sul      za degli Ebrei. Il muro occiden-
in stile bizantino sono dovuti ai     ri, mamme con gravidanze dif-          Monte Calvario, il luogo dove         tale faceva parte di un insieme
Crociati.                             ficili e un pronto soccorso per        Gesù venne crocifisso e poco          più vasto, edificato da Erode il
     Alla Grotta della Natività vi    le emergenze                           distante,sepolto, una pietra          Grande nel 20 a.C. gli enormi
si accede attraverso due scale              La domenica è dedicata a         quella del Santo Sepolcro, che        blocchi che restano furono ri-
fiancheggianti l’abside centrale      Gerusalemme la”Città Santa”            è il segno della risurrezione, il     sparmiati da Tito nel 70 d.C.,
della Basilica, è divisa in due       per eccellenza casa dell’unico         mistero centrale della fede cri-      mentre fu distrutto il resto della
zone il luogo dove la tradizio-       Dio e per questo è particolar-         stiana.                               costruzione. All’epoca romana
ne ricorda la nascita di Gesù è       mente sacra per le tre religioni           La giornata “Mariana” pro-        fu impedito agli Ebrei di venire
segnato da una stella d’argento       monoteistiche: ebraismo, cri-          segue con la visita alla tomba        a Gerusalemme, ma al tempo
con scritto in latino “Qui dal-       stianesimo e musulmanesimo.            della Madonna, una semplice           della dominazione bizantina fu
la vergine Maria è nato Cristo        Per i Cristiani essa rappresenta       camera funeraria con un ban-          loro permesso di recarvisi una
Gesù” e di fronte il luogo della      la culla e il simbolo della Chie-      co di pietra simile al sepolcro       volta l’anno, nell’anniversario
mangiatoia, dove Maria pose           sa, terrestre e celeste, e la custo-   di Gesù, e una sosta alla chiesa      della distruzione del Tempio.
Gesù Bambino dopo” averlo             de dei principali ricordi e san-       di S Anna il luogo dove tradi-        Essi allora piangevano sulla
avvolto in fasce. Questo evento       tuari della vita, passione, morte      zionalmente sì i dice sia nata        dispersione del loro popolo e
della storia ci impone una sosta,     e resurrezione di Gesù. Oggi           la Madonna. Il giorno succes-         sulle rovine del Tempio Santo,
una riflessione, è un’emozione        Gerusalemme, posta sull’alto-          sivo sul Monte Sion si visita il      perciò il muro occidentale fu
indimenticabile, ma dimostra          piano centrale della Palestina         Cenacolo, è una sala grande e         chiamato Muro del Pianto, e
anche quanto è grande il nostro       a circa 770 metri sul livello del      addobbata in cui gli Evangeli-        divenne luogo di manifestazio-
amore per accogliere la parola        Mare Mediterraneo e a 1165             sti raccontano l’ultima cena di       ni religiose, nazionali e di culto.
del Signore. Il Campo dei Pa-         metri sul livello del Mar Morto,       Gesù con gli Apostoli la sera del     La vasta spianata può accoglie-
stori è a circa tre chilometri a      è nettamente divisa in due par-        Giovedì Santo, durante la quale       re migliaia di visitatori.
sud di Betlemme ed è il luogo         ti: “la città vecchia” e “la città     Egli istituì l’Eucarestia ed il Sa-       Lunedì 8 ottobre giungiamo
dove gli angeli annunciarono la       nuova”.                                cerdozio. Qui Gesù risorto ap-        a Nazareth in Galilea, la regio-
nascita di Cristo.                           Ha suscitato grandi emo-        parve agli Apostoli. Visitiamo la     ne più bella fertile della Terra
      Interessante è la visita del-   zioni la celebrazione della S.         Basilica della Dormizione della       Santa situata in mezzo alle
l’Ospedale dell’Ordine”Santa          Messa al Getsemani è l’oOr-            Vergine Maria; è una costru-          colline, ha un posto particolare
Famiglia”, punta di diamante          to degli Olivi nel quale spesso        zione imponente che domina il         nel cuore di tutti i cristiani. Qui
del Sovrano Ordine di Malta           Gesù si ritirava con i discepoli       monte Sion, possiamo ammira-          l’angelo di Dio apparve a Maria
per la modernità tecnologica          a pregare o per passarvi la notte      re, nell’abside, il mosaico della     per annunziare la nascita di suo
degli impianti per l’arreda-          ed è uno dei posti più suggestivi      Vergine e il Bambino; nella crip-     figlio Gesù che crebbe in queste
mento vivace e confortevole           di Gerusalemme. La giornata            ta, la Vergine dormiente circon-      strade e sarà chiamato Nazare-
dei reparti, ma soprattutto per       si conclude con la Via Crucis          data dalle Sante Donne dell’An-       no. Martedì 9 ottobre giungia-
l’efficienza e per la disponibilità   attraverso le strade della città       tico Testamento. Si procede per       mo al lago di Tiberiade o Mare
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nei posti dove nasce la nostra religione

ulle orme del Nuovo Testamento
ia Lucchini

                                                                        Basilica del Santo Sepolcro                       Monte delle Beatitudini dove sembra ancora
era e di pellegrinaggio degli Ebrei.                                                                                             di sentire la parola di Gesù.
                                                                    di Gesù Cristo sul Monte Calvario.

                                                                                               di Galilea, la sua lunghezza è di      discepoli, vicino al fuoco acceso
                                                                                               21 chilometri da nord a sud e la       sulla riva, quindi la traversata in
                                                                                               sua larghezza massima di 12, il        battello del lago è stata parti-
                                                                                               livello delle acque è di 210 metri     colarmente suggestiva con una
                                                                                               sotto il livello del mare e la loro    sosta a metà lago dove è stata
                                                                                               profondità varia dai 40 ai 50          letta una pagina del Vangelo
                                                                                               metri, così lo descrive Georges        “La tempesta sedata” con una
                                                                                               Adam Smith “La sua cornice è           riflessione del nostro Padre Al-
                                                                                               bellissima, la sua acqua dolce e       berto Pranzo al kibbutz a base
                                                                                               ricca di pesce, è di uno specchio      di pesce San Pietro di cui il lago
                                                                                               di un blu luminoso”. L’intensa e       abbonda.
                                                                                               straordinaria giornata prosegue             La meta conclusiva del no-
                                                                                               salendo il Monte delle Beatitu-        stro pellegrinaggio è la sosta
                                                                                               dini, sul pendio del colle che do-     presso il fiume Giordano per il
                                                                                               mina il lago, vicino alla chiesa       rinnovo delle promesse batte-
                                                                                               francescana costruita nel 1937,        simali. Ritorniamo a Nazareth
                                                                                               si ha l’impressione di udire la        per la S Messa nella Basilica
                                                                                               voce del Signore che proclama          dell’Annunciazione cui parte-
                                                                                               al mondo intero “Beati i poveri        cipano tutti i pellegrini del So-
                                                                                               di spirito, beati gli afflitti, bea-   vrano Ordine di Malta non solo
                                                                                               ti i perseguitati, perché di essi      italiani ma numerosi gruppi
                                                                                               è il Regno dei Cieli”, in questa       provenienti dalla Spagna, Fran-
                                                                                               splendida cornice noi pellegrini       cia, Inghilterra e altre nazioni. Il
                                                                                               ci siamo seduti sotto gli alberi,      10 ottobre prima di raggiungere
                                                                                               e abbiamo letto un passo del           l’aeroporto di Tel Aviv faccia-
                                                                                               Vangelo e fatto delle riflessioni      mo ancora una breve sosta al
                                                                                               molto belle di fronte il lago di       Monte Carmelo. E qui termina
                                                                                               Gesù. Visita a Tabgha, che deri-       questo pur breve ma intenso
                                                                                               va dal greco “Heptapegon” det-         passaggio in Terra Santa dove
                                                                                               te le sorgenti. In questo luogo        abbiamo gioito, ci siamo emo-
                                                                                               ricco di acque, la tradizione ha       zionati vedendo con i nostri
                                                                                               posto il ricordo della moltipli-       occhi i luoghi dove Gesù aveva
                                                                                               cazione dei pani e dei pesci, a        vissuto, predicato operato i mi-
                                                                                               poche centinaia di metri incon-        racoli, abbiamo percorso le sue
                                                                                               triamo la chiesa del Primato di        Orme. Per conoscerlo e capirlo
                                                                                               S. Pietro. Qui avvenne l’incon-
                                       La Chiesa dell’Assunzione.                              tro del Signore risorto coi suoi               segue a pagina 8
Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta
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                                                               segue da pagina 6

ancora meglio, Rimarrà nei no-
stri cuori un dolce ricordo e le
espressioni, le più spontanee e
semplici dinanzi a questa “Terra
di Dio” che per tutti noi cristiani
rappresenta insieme alla risur-
rezione un punto di riferimento
della nostra fede e della nostra
religione.
     È stato toccante il congedo
dal nostro amico Carmine che ci
ha guidato in questo breve, ma
intenso percorso, ha condiviso,
ha vissuto e si è emozionato in-
sieme con noi, ma soprattutto ci
ha trasmesso il suo entusiasmo
informandoci con la sua cultu-
ra biblica di ciò che è avvenuto
in questa Terra Santa, e dare un
significato alla nostra esistenza.
In noi il ricordo indelebile di
“una dolcezza senza fine”.

             Maria Pia Lucchini

L’Orto degli Olivi dove spesso Gesù
     si ritirava con i discepoli.

                             Grande impegno della Delegazione per i Signori Ammalati

           In primo piano i nostri Pellegrinaggi
    L’anno da poco finito ha vi-      stato organizzato da Giovanni       buonissimo Natale augurando-         di bei Pellegrinaggi insieme.
sto la nostra Delegazione molto       Borgna. Purtroppo non siamo         ci di iniziare un altro anno pieno
attiva sui Pellegrinaggi con i no-    riusciti ad organizzare la vacan-
stri Signori Ammalati. Abbiamo        za ad Asiago che ogni anno riu-
iniziato il 18 di aprile con una      scivamo a fare per una decina di         Un pulmino per il trasporto dei disabili
giornata in Valtellina organizza-     ammalati causa nla mancanza
ta da una nostra carissima vo-        fondi. Ma speriamo di farcela il
lontaria Daniela Cuzzolin e suo       prossimo anno.
marito Flavio Oberosler che vi-            A fine settembre siamo anda-
vono a Lanzada in Valmalenco.         ti in Terra Santa con un viaggio
Grazie alla nostra Dama Maria         organizzato dalla Principessa
Luisa Grillone siamo riusciti a       Benedetta Barberini. Pellegri-
portare una quarantina di nostri      naggio, che è stato veramente un
Signori Ammalati.                     gran successo, da Milano erava-
    Dal 4 al 8 maggio si è svolto     mo 70, siamo andati a Gerusa-
il tradizionale viaggio a Lour-       lemme, Betlemme, Nazareth,
des. Siamo partiti con due aerei      abbiamo navigato sul lago di
da 180 posti portando con noi i       Tiberiade e abbiamo rinnovato
confratelli di Bolzano, Macera-       il Battesimo nel Giordano.
ta e Torino. Noi di Milano era-            Dal 26 al 28 di ottobre c’è
vamo circa 270 di cui una set-        stato l’annuale Pellegrinaggio
tantina di malati. Poi c’è stato il   al Santuario di Loreto dove
Pellegrinaggio di Oropa, che de-      portiamo una cinquantina di
stiniamo al nostro gruppo gio-        ammalati: partiamo con cinque             In occasione della celebrazione del S. Natale con i nostri
vani, che si è svolto verso metà      pullmann, due ambulanze e due         Malati, è stata presentato e benedetto il pullmino attrezzato
giugno. Siamo andati circa in         pulmini in totale siamo 280 per-      per il trasporto dei Disabili, dono della nostra Dama di Gran
25 con una decina di Ammalati,        sone di Milano.                       Croce Magistrale Maria Amalia Colao. Nella fotografia S.E.
insieme alla Delegazione di To-            Per finire questo intensivo      Mons. Redaelli, Vicario Generale della Diocesi Ambrosiana,
rino, Bologna, Genova e Mode-         anno c’è stata una colazione          che ha presieduto la concelebrazione eucaristica nella Chiesa
na. Spesso si aggiungono molti        domenica 16 dicembre con i            di San Francesco d’Assisi al Fopponino, benedice il magnifi-
bambini con le madri, quest’an-       nostri Signori Ammalati a cui         co automezzo Fiat Ducato a 9 posti, dotato di sollevatore per
no il Pellegrinaggio ad Oropa è       abbiamo fatto gli auguri di un        carrozzine.
Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta
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                                         Un articolo del 1961 ancora oggi di attualità

  Le difficoltà de «L’Osservatore Romano»
                                                           di Giovanni Battista Montini

 Quando scrisse questo arti-                                                                                      quant’altro sembra fare l’attrat-
 colo Montini – il futuro Papa                                                                                    tiva, se non sempre l’interesse
 Paolo VI – era Arcivescovo di                                                                                    del così detto gran pubblico.
 Milano. Prima ancora nella                                                                                       Anche per la pubblicità, quanti
 Curia romana, come Sostitu-                                                                                      giusti, giustissimi castighi! Poi
 to Segretario di Stato era stato                                                                                 guardate le notizie: anche que-
 per molti anni il supervisore                                                                                    ste così composte, così ripulite,
 de “L’Osservatore Romano”.                                                                                       così dignitose da togliere al let-
 Resta, nonostante gli anni,                                                                                      tore ogni brivido, ogni sussulto,
 interessante per conoscere “il                                                                                   nei titoli e nel testo, quasi lo si
 giornale del Papa”                                                                                               volesse educare alla calma e
                                                                                                                  alla buona educazione mentale.
Un giornale, ognuno lo sa, è                                                                                      Giornale serio, giornale grave,
sempre difficile a farsi; difficilis-                                                                             chi mai lo leggerebbe sul tram o
simo l’”Osservatore Romano”;                                                                                      al bar; chi mai vi farebbe croc-
ma questo pochi lo intuiscono.                                                                                    chio d’intorno?
Ricordo che al tempo in cui io                                                                                        Non è che un foglio di tanta
prestavo servizio alla Segreteria                                                                                 importanza manchi di titoli su
di Stato, dalla quale il giornale                                                                                 otto colonne, e di pagine dalla
vaticano in certa misura dipen-                                                                                   composizione impressionante;
de, mi capitava spesso di rac-                                                                                    ma l’occhio, avido di scorgere
cogliere critiche in proposito, e                                                                                 che cosa mai sia scoppiato nel
non delle solite concesse ad ogni                                                                                 mondo, subito si fa scrutatore,
lettore su la stampa ch’egli                                                                                      poi si ritrae senza nulla lasciar
legge (perché oltre la libertà di                                                                                 apparire della sua segreta de-
stampa esiste, ed in grado ben                                                                                    lusione: la pagina, la grande
più alto e non mai contestato,                                                                                    pagina, è in latino! Bene; tutti
la libertà di critica alla stampa;                                                                                lo conosciamo il latino; ma lo
salvo che questa rimane ordi-                                                                                     leggeremo meglio stasera, o do-
nariamente silenziosa, e quella                                                                                   mani; capite bene: è buon latino,
invece rumorosa); le critiche                                                                                     non si può prendere troppo alla
riguardavano la sproporzione                                   Giovanni Battista Montini.
                                                                                                                  leggera.
fra il vastissimo campo, di cui il                                                                                   E anche quando la pagina dai
giornale avrebbe dovuto essere          di obolo, sia pure di San Pietro,    persone che componevano la re-       grandi titoli non è in latino, non
specchio, il campo cattolico, e la      non può concedersi di fare del       dazione e che a quella, col Conte    si può sempre dire ch’essa sia di
relativa esiguità delle sue notizie,    lusso. Sotto questo aspetto il       Dalla Torre al centro, facevano      dilettevole lettura. Edificante, sì;
anzi, per vero dire, della stessa       Vaticano, dignitoso nobile deca-     allora corona). La difficoltà, o     ma nessuno fa torto al veneran-
capacità a darvi voce e risalto;        duto, visse in questi ultimi tempi   meglio le difficoltà, erano meno     do giornale se esso non può ser-
non diciamo poi della ristrettez-       di economia, talora manto rega-      apparenti, ma più reali, in altri    vire da passatempo, come invece
za del suo raggio di diffusione.        le, un po’ consunto, sopra una       settori. Pensate, ad esempio, al     tant’altra stampa, conciliatrice
   Mancanza di servizî, pensavo;        onorevole indigenza.                 paragone tra gli argomenti, ai       di svago e di riposo. E non di-
e così era, perché, al contrario di           Ma non era questa la vera      quali la stampa dedica comune-       ciamo nulla della pagina, appa-
quanto crede ordinariamente la          difficoltà, di cui soffriva “l’Os-   mente pagine e colonne, e gli ar-    riscente quanto volete, ma piena
gente, non esclusa la romana, il        servatore Romano”, perché, alla      gomenti ai quali questo giornale     della consueta cronaca degli av-
Vaticano (parola grossa) è sem-         fine, i mezzi, non larghi, ma suf-   offre la sua nobile voce. Si note-   venimenti vaticani, che ci procu-
pre stato, possiamo dire dalla          ficienti, si trovavano: redattori,   rà subito che su “l’Osservatore”     ra, sì, il piacere d’uno spettacolo
burrasca napoleonica in poi, as-        corrispondenti,      macchinario,    non si parla, ex professo, ad
sai limitato nei suoi mezzi; po-        ecc. Poca roba, in confronto di
tremmo anche aggiungere,

                                                                                                                                             au-
                                                                                                      esem-       lico incomparabile, ma non sen-
                                                               quanto        pio, di teatro, di sport, di fi-     za qualche dubbio d’averlo già
                          dal           dispongono i grandi giornali,        nanza, di mode, di processi, di
settanta ad oggi, alla concilia-        ma buona; anzi, per qualche          fumetti, di enigmistica,... o di
zione almeno, povero. Chi vive          verso, ottima (basti pensare alle                                                 segue a pagina 10
Papa Benedetto XVI in visita all'Ospedale dell'Ordine di Malta
pagina
           pagina10
                  2

                                                                  segue da pagina 9

provato eguale tant’altre volte.      giornale vaticano. E questo che         verenza per alcuni, di diffidenza      perché si fosse arrogato compiti
    Questo ”Osservatore Roma-         cosa significa? Si stampa in Va-        per altri; raccomanda il foglio        nuovi e profittatori, ma perché
no”, tanto importante, tanto ac-      ticano; e ciò gli vale prestigio e      agli esperti, ai politici, agli stu-   continuò impavido il suo ufficio
curato e tanto caro, come si fa       libertà. Ma si diffonde all’Italia e    diosi, ai diplomatici, ai devoti,      d’informatore onesto e libero.
a renderlo quanto esso avrebbe        all’estero; e ciò gli impone limiti     ma non alla folla dei lettori co-      Avvenne come quando in una
diritto e quanto noi avremmo          e riguardi non pochi.                   muni.                                  sala si spengono tutte le luci, e ne
dovere, un «grande giornale»?         Si stampa in Vaticano; ed è per-            Difficoltà gravi e molteplici      rimane accesa una sola: tutti gli
Quella accorata esperienza mi         ciò in parte ufficiale, e in parte      dunque, che spiegano in gran           sguardi si dirigono verso quella
istruì, sopra un altro capitolo di    no: è responsabile, per un verso,       parte la fatica di questo singola-     rimasta accesa; e per fortuna
difficoltà a cui il foglio vaticano   come un oracolo della Gerar-            rissimo giornale nella sua com-        questa era la luce vaticana, la
non può sottrarsi, e che torna-       chia; è discutibile, per un altro       posizione e nella sua diffusione.      luce tranquilla e fiammante, ali-
no tutte a suo onore; esso è un       verso, come espressione del pen-        Ma, a bene esaminare le cose,          mentata da quella apostolica di
«giornale di idee». Non è, come       siero di chi vi scrive di propria       sono queste stesse difficoltà che      Pietro. “L’Osservatore” apparve
moltissimi altri, un semplice         autorità. La distinzione è chiara,      gli conferiscono tanta digni-          allora quello che, in sostanza, è
organo d’informazione; vuol           ma la realtà è delicata e com-          tà nella funzione propria della        sempre: un faro orientatore.
essere e credo principalmente         plessa, per il fatto che i lembi        stampa periodica, tanta autorità            E fu allora che rinacque la
di formazione. Non vuole sol-         della sacra stola arrivano spesso       e tanta forza.                         fiducia nel giornale vaticano:
tanto dare notizie; vuole creare      al di là dei confini ufficiali; o si        Ne feci io stesso l’esperimen-     la sua sede, la sua funzione, la
pensieri. Non gli basta riferire      crede che arrivino; e allora sor-       to nel triste e drammatico perio-      sua rete d’informatori e di col-
i fatti come avvengono: vuole         ge, ad ogni passo, la questione,        do dell’ultima guerra, quando          laboratori, la sua autorità e la
commentarli per indicare come         o il dubbio sul peso da dare alle       la stampa italiana era imbava-         sua libertà, la stessa anzianità
avrebbero dovuto avvenire, o          notizie e agli articoli dell’illustre   gliata da una spietata censura e       ed esperienza possono farne un
non avvenire. Non tiene soltan-       e venerabile quotidiano. È que-         imbevuta di materiale artefatto.       organo di stampa di primissimo
to colloquio con i suoi lettori;      sta incertezza, che crea intorno        “L’Osservatore” ebbe allora una        ordine.
lo tiene col mondo: commenta,         all’”Osservatore” un alone di ri-       funzione meravigliosa, non già              Perché quelle che qui sono
discute, polemizza. E se questo                                                                                      state indicate come difficoltà
aspetto può destare interesse nel                                                                                    possono essere, con più saga-
lettore, esige fatica enorme nello                                                                                   ce giudizio e più abile impiego,
scrittore.                                              “L’Osservatore Romano”                                       considerate peculiarità, e come
Non basta al redattore usare
telefoni, telescriventi, comu-
                                                         ha cambiato direttore                                       tali costituire un’interessantissi-
                                                                                                                     ma originalità del giornale.
nicati, agenzie, forbici e colla;                                                                                         Nessun altro può avere oriz-
egli deve usare il suo giudizio,        Il professore Giovanni Maria Vian, filologo e storico della Chie-            zonte più ampio di osservazio-
la sua valutazione; deve cavare         sa è dal 29 settembre 2007 il nuovo direttore de “l’Osservatore              ne; nessun altro può avere più
dalla sua esperienza e ancor più        Romano”. Ha firmato il “quotidiano del Papa” dal numero del                  ricche sorgenti d’informazione;
dalla sua anima una parola; una         28 ottobre. Il professore Vian è l’autore, curiosa coincidenza,              nessun altro più importanti e più
parola sua, viva, nuova, geniale.       dell’unica storia ad oggi scritta di questo quotidiano. Storia               vari argomenti di trattazione;
E soprattutto vera. Soprattut-          pubblicata nel Dizionario storico dl papato diretto da Philippe              come nessun altro più autorevo-
to buona. Qui il giornalista è          Levillain ,edito a Milano da Bompiani nel 1996 alla voce “L’Os-              le giudizio di orientazione e più
interprete, è maestro, è guida,         servatore Romano”.                                                           benefica funzione di educazione
è talvolta poeta e profeta. Arte              Nato a Roma 55 anni fa, Vian è professore ordinario di                 alla verità e alla carità.
difficile. Sublime, sì; ma diffi-       Filologia patristica alla Sapienza di Roma e docente anche nel-                   Non per nulla, come si dice,
cile. Provare per credere. Ogni         l’università “Vita-Salute” promossa dall’Istituto San Raffaele di            è «il giornale del Papa».
vero giornalista la conosce; ma         Milano, dove insegna Storia della tradizione e della identità cri-                Ed è certo verso questo re-
qui, all’”Osservatore”, quest’ar-       stiane. Dal 1999 è membro del Pontificio comitato di Scienze                 lativo primato nella missione
te è quanto mai delicata ed esi-        Storiche. Studia il giudaismo e il cristianesimo antichi, la storia          giornalistica, che, pur con mo-
gente. Non le bastano le risorse        della tradizione cristiana, il papato contemporaneo. È autore                destia di mezzi e con fraternità
soggettive, di chi ha spirito, e sa     di un’ottantina di studi specialistici, tra edizioni critiche e com-         di linguaggio e di rapporti “l’Os-
improvvisare, e dare alle parole        menti a testi di Atanasio e di altri autori cristiani. Il suo libro più      servatore Romano”, sempre più
la scintilla felice dell’intuizione     divulgativo, La donazione di Costantino, pubblicato nel 2004                 giovane e fresco, orienta il suo
e dell’umore; qui occorre an-           dal Mulino ha avuto tre edizioni. Dal 1976 è redattore e consu-              programma e raccoglie il voto
che il rispetto ad un dottrinale        lente scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana.                 comune al compiersi del cente-
ampio e solenne, qual è quello               Iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1976, è editorialista di        nario della sua fedele e invitta
della mentalità cattolica, sempre       “Avvenire” e del “Giornale di Brescia”, e collaboratore di diversi           pubblicazione.
presente, sempre impegnativo.           quotidiani e periodici, tra cui “il Foglio” di Giuliano Ferrara e
Anzi questa obbiettività, cioè                                                         il bimestrale dell’uni-            Giovanni Battista Montini
questa continua testimonianza                                                          versità Cattolica del
al panorama di verità morale                                                           Sacro Cuore “Vita e           Da: “L’Osservatore Romano”,
e religiosa, nel quale ogni cosa                                                       Pensiero”.                    1 luglio 1961, Supplemento spe-
dev’essere inquadrata, domanda                                                         Il neodirettore è             ciale per i Cento anni della nasci-
in chi scrive una convinzione,                                                         anche figlio di Nello         ta del giornale. L’edizione critica
un’affezione, un entusiasmo,                                                           Vian, amico di Gio-           dell’articolo in G.B. Momtini,
personali e vivaci, sempre vigi-                                                       vanni Battista Mon-           Discorsi e scritti milanesi (1954-
lanti, sempre operanti.                                                                tini e tra i fondatori        1963), Istituto Paolo VI, Brescia,
    Ecco perché l’arte del gior-                                                       dell’Istituto “Paolo          1997, pp. 4471-4475.
nalista è difficile, come si dice-                                                     VI” di Brescia. Diri-
va, all’”Osservatore”; e, quasi                                                        ge il giornale di cui
non bastasse, essa si aggrava                                                          è stato a lungo colla-
per un’altra considerazione; che                                                       boratore, e sul quale
questo giornale non è soltanto                                                         hanno scritto sia il
un giornale di idee (e di quali                                                        padre che il nonno
idee, vicino a San Pietro!); ma                                                        Agostino.
è anche un giornale d’ambiente;
dell’ambiente vaticano. È, sì, il
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tas diocesana”… . In linguaggio         rum”. L’Enciclica pontificia al n.    dalla loro fede che diventa ope-     mondo intero”.
teologico “caritas” è anzitutto         31 a) reca: “Per quanto riguarda      rante nell’amore (cfr. Gal. 5,6)”.        Il Papa, poi, (n. 31 c) dà un
l’amore trinario di Dio; carità è       il servizio che le persone svolgo-                                         avvertimento che conferma l’in-
la grazia; carità è l’anima della       no per i sofferenti, occorre in-      Ambito della carità operosa.         dirizzo seguito dal nostro Ordi-
Chiesa.                                 nanzitutto la competenza pro-         L’art. 2 della Carta Costituzio-     ne: “La carità non deve essere
      In quanto esercizio vissuto       fessionale: i soccorritori devono     nale stabilisce in modo chiaro       un mezzo in funzione di ciò che
“caritas” è amore fraterno che          essere formati in modo di saper       ambito e motivazione della “ca-      oggi viene indicato come prose-
si traduce in opere o in istituzio-     fare la cosa giusta nel modo          rità operosa” e afferma esplici-     litismo. L’amore è gratuito; non
ni per dare ad esso compimen-           giusto”. L’Ordine di Malta nella      tamente il nesso con la Chiesa:      viene esercitato per raggiunge-
to pratico con le varie forme           sua storia ha realizzato opere        “… guidato dagli insegnamenti        re altri scopi… il cristiano sa
di aiuto. Una cosa deve essere          con esemplare competenza,             della Chiesa, l’Ordine afferma       quando è tempo di parlare di
chiara: la carità non si identifi-      sia nell’assistenza ai malati sia     e diffonde le virtù cristiane di     Dio e quando è giusto tacere di
ca con l’attività caritativa; nel       negli interventi d’urgenza uma-       carità e di fratellanza, eserci-     Lui e lasciar parlare solamente
senso cristiano è un presuppo-          nitaria. Sarà sempre necessaria       tando senza distinzione di reli-     l’amore”. Anche per i membri
sto che sostiene e accompagna           l’attenzione perché i membri e        gione, di razza, di provenienza      dell’Ordine di Malta deve esse-
appunto le attività caritative; il      i volontari dell’Ordine acqui-        e di età, le opere di misericordia   re l’afflatto interiore che li muo-
risultato potremmo chiamarlo            stino una certa professionalità       verso gli ammalati, i bisognosi      ve a far sì che “attraverso il loro
“carità operosa”.                       che permetta loro di muover-          e le persone prive di patria. In     agire – come attraverso il loro
     Il chiarimento del significa-      si correttamente nell’ambito          modo speciale esercita l’attività    parlare, il loro tacere, il loro
to della parola ha il suo valore        in cui operano. Ciò non toglie        istituzionale in campo ospeda-       esempio – diventino testimoni
anche per l’Ordine di Malta.            che, specialmente nell’attenzio-      liero, inclusa l’assistenza socia-   credibili di Cristo”.
L’ “obsequium pauperum” in              ne ai malati e ai poveri, anche i     le e sanitaria, anche in favore            Allargare gli orizzonti della
azione è appunto una “carità            non specialisti possano offrire il    delle vittime delle calamità ec-     “carità operosa” non significa
operosa”. L’organizzazione e la         conforto della loro presenza, di      cezionali e delle guerre, curan-     soltanto estendere l’orizzonte
ramificazione delle opere devo-         una buona parola e di semplici        done l’elevazione spirituale e       geografico dell’azione ma an-
no avere come sostrato che le           gesti di cordiale attenzione.         la fede in Dio”. È un articolo       che non perdere di vista le aree
sostiene la carità cristiana che,            Quel che è per tutti necessa-    fondamentale molto ricco di          di bisogno emergenti, quali la
in sé, è una qualità d’ordine           rio è di avere una chiara moti-       contenuti.                           tossicodipendenza, il fenome-
spirituale. Dunque, se è da una         vazione attinta dalla formazione            Già Giovanni XXIII in un       no immigratorio dalle regioni
carità cosi intesa che hanno            e dalla pratica cristiana ed è in     radiomessaggio ai fedeli prima       povere della terra ecc. In una
origine le opere melitensi, esse        tal modo, che pur nella loro le-      dell’inizio del Concilio Ecu-        parola, oltre che alle “vecchie
hanno un rapporto naturale              gittima particolarità, essi riman-    menico si era riferito alla “cat-    povertà” delle quali il nostro
con la Chiesa. Tale rapporto,           gono nell’alveo della missione        tolicità” per la quale la Chiesa     Ordine è esperto da sempre, oc-
benché distinto da quello delle         della Chiesa. A questo propo-         è ”la Chiesa di tutti e partico-     corre guardare alle ”nuove po-
istituzioni propriamente eccle-         sito l’Enciclica, (n. 31 a) offre     larmente la Chiesa dei poveri”.      vertà” che affiggono anche una
siastiche è reale: dal rapporto         una visione molto opportuna           L’Enciclica (n. 30 a) cita il De-    società avanzata e che richiedo-
con la Chiesa e dall’ispirazione        della qualità degli operatori nel     creto sull’apostolato dei laici      no nuove formule e nuove ini-
cristiana che vi è insita, l’attività   servizio dei sofferenti. Questi,      “Apostolicam actuositatem”, 8:       ziative: il Papa Giovanni Paolo
e le opere dell’Ordine ricevono         scrive il Papa, hanno bisogno         “Oggi che i mezzi di comunica-       II raccomandava una “nuova
la loro peculiare qualificazioni.       di umanità… e dell’attenzione         zione sono divenuti più rapidi e     fantasia della carità” (‘Nuovo
In tal modo la sua opera umani-         del cuore”. Pertanto, oltre alla      le distanze tra gli uomini quasi     Millennio Ineunte’ n. 50).
taria attuata in forme molteplici       preparazione         professionale,   eliminate… l’azione caritativa             Non sono poi da dimenti-
ed estesa a tutti gli ambienti si       serve “anche, e soprattutto, la       può e deve abbracciare tutti as-     care i soggetti che collaborano
distingue dalle istituzioni sem-        formazione del cuore” e indica        solutamente gli uomini, e tutte      alla “carità operosa dell’Ordine
plicemente umanitarie o dalle           loro “l’incontro con Dio in Cri-      quante le necessità”, e soggiun-     come volontari. Essi sono una
comuni organizzazioni assi-             sto che susciti in loro l’amore       ge: “Superando i confini delle       realtà che merita particolare
stenziali.                              ed apra il loro animo all’altro”      comunità nazionali la solleci-       attenzione. Il fenomeno del
     Qualità degli Operatori che        così che l’amore del prossimo         tudine per il prossimo tende         volontariato nelle sue diverse
attuano l’ “obsequium paupe-            sia “una conseguenza derivante        ad allargare i suoi orizzonti al     forme non è sfuggito alla consi-
                                                                                                                   derazione dell’Enciclica “Deus
                                                                                                                   Caritas est” (n. 30 b). Il Papa si
                                                                              Un animato torneo di                 rivolge ai volontari che si fanno
                                                                                                                   carico di tanti servizi di aiuto al
                                                                                 “BURRACO”                         prossimo ed esprime loro ap-
                                                                                  Lo scorso 5 dicembre a           prezzamento e ringraziamento
                                                                              cura della consigliera Donna         e osserva: “Tale impegno costi-
                                                                              Lorenza Fisogni, si è svolto         tuisce per i giovani una scuola
                                                                              un torneo di “Burraco”. Oltre        di vita che educa alla solidarietà
                                                                              un centinaio i partecipanti che      e alla disponibilità”. Le parole
                                                                              hanno affollato Palazzo Men-         del Santo Padre sono di incita-
                                                                              ni a Milano, dando vita a una        mento al nostro Ordine perché
                                                                              simpatica giornata con impor-        valorizzi il proprio volontariato
                                                                              tanti risvolti benefici. Nella       e ne curi la formazione.
                                                                              foto la Contessa Menni che
                                                                              ha ospitato la manifestazione        Consonanti        coinvolgenti.
                                                                              e Donna Lorenza Fisogni -            Nella parte finale dell’Enciclica
                                                                              Thellung de Courtelary.
                                                                                                                          segue a pagina 12
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