Paolo Puppa, "Scosse in famiglia" vince il Premio Betti 2018 - Il Mascalzone
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Paolo Puppa, “Scosse in famiglia” vince il Premio Betti 2018 Il testo di Paolo Puppa vince il Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018, mentre Giovanni Martucci vince il Premio Betti Unicam Camerino – A due anni dal terremoto che ha investito il territorio si è svolta a Camerino nel pomeriggio di sabato 27 ottobre la cerimonia di premiazione del Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018, organizzato dal Comune di Camerino con la collaborazione dell’Università che ha ospitato l’iniziativa e che ha consegnato, per la prima volta dall’istituzione del concorso letterario, un Premio assegnato dagli studenti. La sinergia con l’Università di Camerino è andata oltre il premio, facendo sì che il pomeriggio divenisse un momento di riflessione sui fratelli Betti, Emilio e Ugo. “Emilio e Ugo Betti: giustizia e teatro” è stato il titolo del convegno in cui illustri professori della Scuola di Giurisprudenza Unicam (Pier Luigi Falaschi, Felice Mercogliano, Carlotta Latini, Rocco Favale, Lucia Ruggeri,
Maria Pia Gasperini e Luca Petrelli) subito dopo i saluti istituzionali del rettore Claudio Pettinari e del vicesindaco Roberto Lucarelli, hanno trattato dei vari aspetti legati alla figura di Emilio, esimio giurista e padre della teoria dell’interpretazione del diritto, di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo della morte, per passare a “Ugo Betti e il Novecento teatrale italiano” dove sono intervenuti il presidente della giuria del Premio Ugo Betti Marco De Marinis, il coordinatore del Premio Ugo Betti Pierfrancesco Giannangeli e Massimo Marino, anch’esso membro della giuria del Premio Ugo Betti. Presente alla cerimonia anche Gilberto Santini, il quarto membro della giuria. A seguire la giuria di questa XVII edizione ha proclamato il vincitore del Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018 e la giuria degli studenti Unicam il vincitore del Premio Ugo Betti Unicam 2018. Il Premio dedicato a Betti prese il via nel 1963 in occasione del decennale della morte dell’autore. Non è stato sempre lineare il suo percorso, infatti si svolse a cadenza biennale fino al 1967, poi subì un’interruzione e venne ripreso nel 1988 e da allora, seppure senza una continuità regolare, è arrivato fino ad oggi. Un’edizione particolare quella di quest’anno, la diciassettesima: gli autori che hanno partecipato (18 in totale) dovevano presentare un testo ispirato al tema del “terremoto”, inteso come movimento tellurico ma anche come stravolgimento dell’anima, evento fisico e/o emotivo imprevedibile e incontrollabile. Su proposta del coordinatore prof. Giannangeli, condivisa dall’intera Amministrazione comunale, il contributo di partecipazione versato dai partecipanti in questa edizione verrà destinato al recupero dell’ottocentesco teatro Filippo Marchetti, un gioiello posto nel cuore della città e ora
inagibile per i danni provocati dal terremoto. Vincitore del Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018 è il testo “Scosse in famiglia” di Paolo Puppa a cui l’assessore Roberto Mancinelli ha consegnato la medaglia del Comune di Camerino e un assegno di 1.500 euro (è prevista anche la pubblicazione dell’opera nella Collana bettiana). Segnalata l’opera “La lotteria del libero scambio” di Filoreto D’Agostino. Vincitore del Premio Ugo Betti Unicam 2018 il testo “Nello spazio” di Giovanni Martucci a cui i ragazzi hanno consegnato la pergamena con la motivazione mentre il magnifico Rettore ha consegnato la medaglia Unicam.
Mam, Museo d’Arte sul Mare: la storia – 9 LE OPERE DEL MAM E LA LORO STORIA – 9 di Piernicola Cocchiaro
San Benedetto del Tronto, 2018-10-24 – Un’altra nuova scheda contenente le foto delle opere del MAM realizzate durante la nona edizione di “Scultura Viva”, nel 2004 e la loro storia. Le foto sono tratte dal catalogo del Festival dell’Arte sul Mare 2018, realizzato da Fabrizio Mariani, mentre la storia e’ tratta dal libro “Cercavo proprio te” di Piernicola Cocchiaro. Scultura Viva 2004 “Saluti da San Benedetto” e una storia finita bene Il più felice quell’anno, fu sicuramente Adriano Cellini, il fotografo freelance che oltre a fare il fotoreporter, aveva anche la passione delle cartoline. Ne aveva fatto stampare diverse, con vari soggetti, tra le quali anche alcune che riguardavano le opere di “Scultura Viva” e le aveva messe in vendita in alcune tabaccherie della città.
Tra le sue più belle ce n’era una in particolare, che a me piaceva moltissimo e aveva come soggetto la famosa casetta di travertino dello scultore coreano che purtroppo fu vandalizzata qualche anno prima. La casetta in primo piano, occupava la parte destra della cartolina, mentre nella parte sinistra si vedeva il mare color verde cupo che lui diceva fosse “il mare di Mario Luzi”. Quando Adriano vide l’opera finita dello scultore emiliano romagnolo Gianantonio Cristalli, non credette ai suoi occhi. Gianantonio aveva realizzato un originale bassorilievo che rappresentava un uomo sulla spiaggia e che occupava più della metà destra della faccia di un blocco di travertino, mentre, sulla parte sinistra liscia, aveva scritto in corsivo: “Saluti da San Benedetto”. Di per se il bassorilievo non era un gran che, ma quella scritta, gli conferì una originalità inaspettata. Praticamente Gianantonio realizzò una vera e propria cartolina a rilievo che poi arricchì colorandola parzialmente di giallo. E’ inutile dire che la foto dell’opera andò immediatamente ad arricchire la già bella collezione di Adriano. Oltre a Gianantonio Cristalli, quell’anno Carlo Melloni invitò al simposio due scultrici italiane, Cinzia Porcheddu e Grazia Volanti, il bulgaro Nicolas Mincu, la scultrice polacca Halinka Jakubowska, l’italiano Orazio Barbagallo, il coreano Kim, Si-Kwon e, come artista locale, l’italo albanese Genti Tavanxhiu. A dire la verità solo due furono le sculture di una certa qualità plastica, quella di Tavanxhiu e quella del bulgaro Mincu. Anche la scultura della polacca fu interessante, anche perchè composta da due blocchi adiacenti, ma il fatto che non fosse molto evidente un vero “lavoro scultoreo”, diminuì l’interesse del pubblico per essa. L’opera di Tavanxhiu invece, sebbene fosse astratta, fu molto apprezzata dal pubblico, soprattutto per il fatto che fu il frutto di molto lavoro, che mise in evidenza una grande professionalità dell’albanese. Il bulgaro Mincu realizzò un cubo che conteneva dei fiori trattati geometricamente e quello
che più piacque dell’opera fu il fatto che fosse praticamente a tutto tondo. L’opera di Mincu piacque anche a me, ma purtroppo, piuttosto che alla sua opera, ogni volta che ricordo Mincu, la mia mente torna all’incidente che Nicolas ebbe durante quell’edizione di “Scultura Viva” e che fortunatamente, finì senza alcuna conseguenza. L’incidente avvenne a circa metà settimana in un pomeriggio, durante il quale, visto che tutto sembrava procedere bene, mi presi la libertà di allontanarmi per un pò, per sbrigare in centro alcune cose che riguardavano l’organizzazione. Dopo circa una mezz’ora squillò il mio cellulare e qualcuno, forse Cristalli o Tavanxhiu, mi informò del fatto che Mincu si era tagliato una gamba. Aveva detto proprio così: “Mincu si è tagliato una gamba!”. Non chiesi i dettagli della cosa, rimasi impietrito e prima che quel qualcuno potesse replicare, mi ritrovai in bicicletta a correre come un forsennato verso il molo sud. Quando arrivai là, Nicolas era già stato portato in ospedale dall’ambulanza prontamente accorsa ed io senza fiato e con un filo di voce, chiesi agli scultori i particolari della vicenda. Solo allora capii che Nicolas non aveva perso la gamba, come avevo immaginato per tutta la mia corsa e che fortunatamente il taglio aveva interessato più il polpaccio che il tendine. Mi recai immediatamente in ospedale e raggiunsi Nicolas che aveva la gamba fasciata ed aspettava che il medico del pronto soccorso, che fortunatamente conoscevo bene, intervenisse sulla ferita. Il taglio era abbastanza profondo, mi disse il medico, ma non tanto da interessare l’osso o la parte superiore del tendine. Mi accasciai su una sedia e finalmente mi tranquillizzai. Dopo circa una quarantina di minuti, tutto sembrò finito, la ferita era stata medicata, ricucita e fasciata e Mincu sembrava essere veramente felice, come se gli avessero fatto un regalo. Più tardi, quando lo accompagnammo in albergo, lui mi confidò che la sua felicità era dovuta al fatto che si era preoccupato
molto per quanto accaduto e soprattutto del fatto che non era assicurato, come invece prevedeva il regolamento di partecipazione e quindi, visto che era stato curato alla perfezione, che tutto era andato bene e che soprattutto tutto era gratuito, era molto felice e riconoscente. Il giorno dopo venni a conoscenza dei dettagli raccapriccianti dell’incidente che praticamente era accaduto per una distrazione di Nicolas. Lui infatti, aveva lasciato a terra, dietro di se la sua mola grande e stava lavorando alla scultura con uno scalpello, quando, facendo un passo indietro, inciampò sull’attrezzo che si accese facendo impennare il disco diamantato. Il quale a sua volta tagliò la sua gamba alla base del polpaccio. Lui però mi disse che non si era accorto assolutamente di nulla e non aveva sentito alcun dolore, furono gli altri scultori ad accorgersi subito dopo che la gamba stava perdendo sangue e ad avvertirlo del fatto. Tutto finì comunque bene e Mincu, sebbene claudicante, il giorno dopo tornò al suo lavoro completando la sua scultura, ma da quell’anno, con l’aiuto di Renato, il mio caro amico avvocato, feci firmare ad ogni scultore una liberatoria che in caso di incidente dovuto alla propria imperizia, mi “liberava” da ogni tipo di responsabilità.
Grottammare: trofeo di marcia alla Lombardia Successo per la manifestazione nazionale in riva all’Adriatico. Quinta la squadra delle Marche, con il terzo posto dell’allieva fabrianese Gatti. Grottammare, 2018-10-28 – Una bella giornata di sport a Grottammare (Ascoli Piceno), che per la tredicesima stagione di fila ha ospitato una manifestazione nazionale di marcia. Quest’anno con il Trofeo delle Regioni giovanile, conquistato dalla Lombardia davanti a Toscana, Lazio e Puglia, mentre la rappresentativa delle Marche è riuscita a conquistare una buona quinta posizione. Protagonisti i tanti giovani impegnati nelle sei gare valide per la classifica. In evidenza l’allieva Camilla Gatti (Atl. Fabriano), brillante terza nella prova under 18 in 24”40” sui 5 km a poco più di mezzo minuto dal primo posto, poi settima Anastasia Giulioni (Atl. Avis Macerata, 27’00”) e tredicesima Sofia Baffetti (Atl. Fabriano, 28’42”). Nelle gare dei cadetti (under 16) chiude settimo Mattia Grilli (Team Atl. Porto Sant’Elpidio) con 30’02” sui 6 km e stesso piazzamento al femminile di Francesca Cinella (Atl. Civitanova), settima in 21’33” sui 4 chilometri, invece Aurora Patarca (Atl. Castelfidardo Criminesi) è 23esima in 26’21”. Tra i ragazzi (under 14), alle prese con i 2 km, quarta Lucia Lamura (Sef Stamura Ancona) in 10’17” su Elisa Marini (Atl. Avis Macerata), ottava in 10’40”, e Alessandra Papetti (Atl. Sangiorgese R. Rocchetti), 19esima con 11’29”. Al maschile quinto Francesco Maria Matteucci (Atl. Sangiorgese R. Rocchetti) in 10’03”, seguito da Pietro Lombardi (Sef Stamura Ancona, 17° in 11’06”) e Luca Cinella (Atl. Civitanova, 21° in 11’30”).
Gatti Camilla Tutte di alto livello tecnico le sfide sul lungomare in riva all’Adriatico. Dominio della squadra vincitrice della Lombardia tra gli allievi (under 18) con i netti successi di Daniele Breda (Sporting Club Alzano) in 36’10” sugli 8 km per oltre un minuto di vantaggio sui toscani Giulio Scoli (Atl. Livorno, 37’13”) e Andrea Cosi (Atl. Firenze Marathon, 37’19”), e della campionessa italiana Martina Casiraghi (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) con 24’05” sui 5 km, in fuga dall’inizio per staccare la pugliese Ida Mastrangelo (Atl. Don Milani, 24’33”). Nelle gare cadetti (under 16) vittorie dei due campioni tricolori in carica: Nicola Lomuscio (Atl. Giovanile Acquaviva, 27’44”) al termine di un duello con l’altro pugliese Pietro Pio Notaristefano (Atl. Don Milani, 27’47”), terzo Diego Giampaolo (Fiamme Gialle Simoni, 29’34”). Al femminile la toscana Giada Traina (Atl. Livorno, 20’27”) si lascia alle spalle la ligure Giulia Velka Corsolini (Gruppo Città di Genova, 20’46”) e la lombarda Elisabetta Ippoliti (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 20’49”). In azione anche i
giovanissimi della categoria ragazzi (under 14), con le affermazioni del laziale Andrea Di Carlo(Esercito Sport & Giovani, 9’48”) e della toscana Lucrezia Nieri (Atl. Prato, 10’02”). Il 47° Trofeo Serafino Orlini premia le Fiamme Gialle Simoni davanti ai toscani dell’Atletica Casalguidi e ai pugliesi dell’Atletica Don Milani, con la Lombardia ad aggiudicarsi il 13° Trofeo Simona Orlini dedicato alle categorie giovanili, nei confronti di Puglia e Toscana. Nel Trofeo Città di Grottammare, primo posto ai lucani dell’Ecosport Montescaglioso su Liberatletica Roma e Romatletica Footworks, in una giornata ventosa nella Perla dell’Adriatico ma senza pioggia. Presenti all’evento e alle premiazioni nella cornice di Palazzo Kursaal il sindaco Enrico Piergallini e l’assessore comunale Alessandra Biocca, insieme a Giuseppe Scorzoso, presidente del Comitato regionale Fidal Marche, e agli organizzatori del Centro Marcia Solestà capitanati da Vincenzo Ferretti, con la Fondazione Simona Orlini Onlus rappresentata dalla presidente Elisabetta Alessandrini. RISULTATI COMPLETI: http://www.fidal.it/risultati/- 2018/COD7084/Index.htm LINK ALLE IMMAGINI La squadra della Lombardia a Grottammare: http://www.fidal.it/upload/Marche/2018/Lombardia_- Grottammare2018.jpg L’allieva fabrianese Camilla Gatti (foto di archivio): http://www.fidal.it/upload/- Marche/2018/Gatti_Camilla.jpg Le foto indicate sono libere da diritti per l’uso editoriale, fatto salvo l’obbligo di citazione dell’autore. E’ escluso ogni altro genere di utilizzo.
Automobilismo, a Luca Filippetti di Loreto il 2° Formula Challenge Città di Spinetoli Tregua meteo, con leggera pioggia a tratti ma ottimo spettacolo nella gara valida per il Trofeo Zona Nord disputata a Spinetoli. Migliore prestazione assoluta per Luca Filippetti. Spinetoli (Ascoli Piceno) – Un numeroso pubblico ha assistito alle evoluzioni dei piloti impegnati nella seconda edizione del Formula Challenge sui 932 metri del tracciato ricavato nella Zona Artigianale di Pagliare del Tronto. Alla regia dell’evento l’appassionato staff della Pro Loco Pagliare- Spinetoli-San Pio X, con la collaborazione del Gruppo Sportivo AC Ascoli Piceno e dell’Automobile Club. La validità acquisita per il Trofeo nazionale Zona Nord potrebbe essere l’anticamera per l’assegnazione di una futura titolazione di Campionato
Italiano. Suddivisi in sette gruppi (per 11 categorie), i partecipanti hanno dato vita ad un lungo programma di batterie, tre manches per gruppo, con classifica stilata con la somma delle due migliori prestazioni. Il pronostico ha dato ragione a Luca Filippetti di Loreto, che con il suo prototipo E2SS Luca’s Car-Suzuki non ha avuto problemi nel regolare l’ascolano Giovanni Pancotti nel proprio gruppo aggiudicandosi anche la classifica assoluta, bissando così la vittoria dell’edizione 2017. Ad un meritato secondo posto troviamo il maceratese Samuele Martinelli (Peugeot 106) vincitore del Gruppo A, ed al terzo l’ascolano Federico Leoni su Subaru Impreza. Più ravvicinate le prestazioni, sull’ordine dei decimi, dal quarto posto assoluto dell’ascolano Massimo Di Ferdinando (migliore del Gruppo Attività di Base) fino al settimo del milanese Emanuele Raul Giora, che si è aggiudicato il Gruppo Racing Start. Gli altri vincitori di Gruppo sono stati l’ascolano Giorgio Romanelli su Peugeot 206 GT (Racing Start Plus), il giovane ascolano Emidio Luzi su Peugeot 106 (E1 Italia) e Gabriele Giardini di Fossombrone su Citroen Saxo che ha piegato di soli sette decimi il senigalliese Manuel Passini su Peugeot 106 nel Gruppo N, il più combattuto. Marco Neroni, presidente della Pro Loco Pagliare-Spinetoli-San Pio X, soddisfatto della riuscita dell’evento: “E’ andato tutto bene e dobbiamo ringraziare l’AmministrazIone Comunale e gli sponsor che hanno creduto nell’iniziativa, ed anche il Vespa Club Spinetoli che ci ha dato una mano. Per il prossimo anno speriamo di poter ottenere la titolazione tricolore e di poter migliorare il percorso per salire ancora in qualità.” Classifica assoluta: 1° Filippetti (Luca’s Car LF001-Suzuki) in 4’47”108; 2° Martinelli (Peugeot 106 S16) 4’59”420; 3° Leoni (Subaru Impreza) 5’08”889; 4° Di Ferdinando (Peugeot 106 Rally) 5’10”494; 5° Giardini (Citroen Saxo Vts) 5’12”873; 6° Passini (Peugeot 106 S16) 5’13”571; 7° Giora (Volkswagen Lupo) 5’15”060; 8° Romanelli (Peugeot 206GT 16V) 5’19”591; 9°
Toscani (Renault Clio) 5’21”609; 10° Aloisi (Volkswagen Lupo) 5’24”437.
Al porto di Ancona il premio “Stelle blu del Mediterraneo” Fra i cinque porti virtuosi, a livello nazionale, per sviluppo sostenibile e risparmio energetico Gli altri premiati sono Villasimius, Marina di Loano, Marina di Ravenna e Marina di Portisco Il presidente Giampieri, un successo di un percorso creato con tutti i soggetti istituzionali ed economici Ancona, 28 ottobre 2018 – Lo scalo dorico è stato riconosciuto fra i cinque, a livello nazionale, che, per impegno, obiettivi e azioni concrete messi in campo, si sono dimostrati virtuosi nello sviluppo sostenibile e nel risparmio energetico. Il premio, assegnato da Leonardo Multimedia in collaborazione con Cobat-Consorzio nazionale raccolta e riciclo, è stato consegnato a Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di sistema portuale, ieri sera nel Salone Becci a Marina di Pescara.
Il premio consiste in una bandiera europea con le due stelle attribuite ai cinque vincitori. Sul podio, insieme ad Ancona, ci sono Villasimius (Cagliari), cui è stata attribuita anche la prima edizione del 2015, Marina di Loano (Savona), Marina di Ravenna e Marina di Portisco (Olbia-Tempio). Al primo premio, che si svolse all’Expo 2015 di Milano, il porto di Ancona era già stato menzionato. Ad altri 27 porti, fra cui anche Marina di Pescara, è stata attribuita una stella. L’organizzazione effettua un monitoraggio su diversi parametri di carattere ambientale e sostenibile fra cui la raccolta dei rifiuti, con particolare attenzione alla differenziata, e l’accessibilità alle persone diversamente abili. La prima analisi, effettuata fra il 2014 e il 2015 su 130 porti, è stata estesa per questo secondo premio a 200 scali. Il focus è sui porti turistici ma per Ancona, come per altri porti italiani, è stato valutato lo scalo nel suo complesso. “Siamo veramente orgogliosi di questo riconoscimento – ha detto Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di sistema portuale -, perché sottolinea lo sforzo che abbiamo fatto negli ultimi anni e che stiamo intensificando per raggiungere, in porto, sempre maggiori livelli di sostenibilità. Tante le azioni e i progetti che abbiamo portato a termine ma siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare. Un lavoro che stiamo perseguendo insieme a tutto i soggetti istituzionali ed economici che costruiscono ogni giorno il successo del porto di Ancona, nel rispetto della crescente sensibilità al tema da parte della comunità”. Fra le ultime iniziative concretizzate, ha ricordato Giampieri, lo spostamento dei Tir allo scalo Marotti, con un risparmio, già nei primi due mesi di sperimentazione, di circa 11 mila chilometri di percorrenza all’interno delle aree portuali vicine alla città e la diagnosi energetica per definire i consumi dello scalo e poter intervenire con
provvedimenti adeguati. Rara, “Una strana famiglia” all’Ospitale Labirinti familiari film (storie di famiglie) RARA una strana famiglia di Pepa San Martin (Cile, Argentina, 2016) Giovedì 1° novembre, ore 21.15
Ospitale Casa delle Associazioni Paese Alto di Grottammare Grottammare – Nuovo appuntamento con un film sulla famiglia per la 24a stagione culturale dell’Associazione Blow Up di Grottammare intitolata LABIRINTI FAMILIARI: giovedì 1° novembre presso l’Ospitale, Casa delle Associazionial Paese Alto di Grottammare alle ore 21.15 verrà proiettato “RARA, una strana famiglia” (Cile, Argentina, 2016) di Pepa San Martin. La storia si svolge in Cile, a Vina del Mar, dove “Sara, tredici anni, vive con la sorella minore Catalina, con sua madre Paula e con Lia, la compagna della madre. La loro è una quotidianità serena e spensierata, fino a quando l’adolescenza di Sara non solleva in lei dei problemi. Il confronto con i compagni, l’ansia di farsi accettare dai ragazzi, la paura di venir giudicata, alimentano in Sara un’inquietudine crescente. Le cose si complicano quando il padre tenta, allora, di ottenere la custodia delle figlie. L’inquietudine della protagonista è il motore del film, come racconta il primo lungo piano sequenza all’interno della scuola, ma viene pian piano messo in prospettiva dalla battaglia legale tra il padre e la madre: qualcosa di molto più grande della ragazzina, che la supera e la esclude, ma nasce sul terreno fertile del suo smarrimento. Pepa San Martìn e la sceneggiatrice Alicia Scherson sono partite da una storia vera per fare un film che della verità si cura da cima a fondo: della verità della finzione. Il clima nel quale si svolge e ci avvolge Rara, infatti, è familiare prima di tutto perché appartiene alla verità della famiglia come luogo di convivenza, di tensioni e di affetti, e dunque a tutte le famiglie, a tutti i figli in quanto figli e ai genitori in quanto genitori” (Marianna Cappi). Un film da non perdere per la delicatezza del tocco e l’equilibrio nel racconto delle situazioni. L’ingresso è gratuito con tessera-abbonamento alla Federazione Italiana Cineforum 2018-2019, rilasciata dall’Assocazione Blow
Up al costo di 10 euro e che può essere sottoscritta velocemente all’ingresso. La tessera F.I.C. consentirà di partecipare liberamente a quasi tutte le iniziative del ricco calendario della rassegna consulta i programmi completi della stagione Istituto Confucio, incontro con lo scrittore pluripremiato Yu Hua A Macerata uno dei più grandi scrittori cinesi – Yu Hua Mercoledì 31 ottobre, alle 17 al Polo Pantaleoni l’Istituto Confucio ospiterà uno degli autori più influenti e acclamati della Cina contemporanea. Macerata – Per il ciclo “Percorsi letterari nella Cina contemporanea”, mercoledì 31 ottobre alle 17 al Polo Pantaleoni l’Istituto Confucio dell’Università di Macerata
ospiterà Yu Hua, uno degli autori più influenti e acclamati della Cina contemporanea, recente vincitore del Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane per il romanzo “Il settimo giorno”, un’ironica meditazione sul destino e sul senso della fine, una critica feroce della Cina contemporanea, fra comunismo e ipercapitalismo. Dal suo romanzo “Vivere!” è stata tratta l’omonima pellicola diretta da Zhang Yimou nel 1994. Nelle sue opere lo scrittore ha seguito la storia della Cina negli ultimi 50 anni, a partire dalla Rivoluzione culturale, un periodo di grandi turbolenze e sofferenze fino agli anni dell’apertura e del boom economico. “Uno dei principali compiti del nostro Istituto Confucio – spiega il direttore Giorgio Trentin – è avvicinare anche il grande pubblico alla conoscenza delle tante sfumature di una paese grande, complesso e solo apparentemente distante come la Cina. Lo facciamo proponendo eventi culturali, come questo ciclo letterario, che abbiamo l’onore di aprire con un personaggio del calibro di Yu Hua che, insieme a Mo Yan, premio Nobel 2012, e Su Tong, è uno degli autori che hanno rivoluzionato la produzione letteraria cinese”. Pluripremiato in occidente – è stato nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal governo francese e nel 2014 ha vinto il Premio letterario Giuseppe Acerbi – Yu Hua è uno degli scrittori cinesi più noti e amati all’estero. Riguardo al suo stile, il giornalista Marco Del Corona ha parlato di “ironia, gusto del sarcasmo e dell’eccesso, accompagnati da una scrittura capace di grande tenerezze e dolcezze”. Lo scrittore si è affermato con due romanzi che, attraverso storie individuali, danno una rappresentazione a un tempo
grottesca e commossa delle trasformazioni della società cinese: “Vivere!”, storia di un tenace attaccamento all’esistenza nonostante i rovesci e le disgrazie, ambientata negli anni della Repubblica popolare, e “Cronache di un venditore di sangue, il cui protagonista è un operaio che vive gli snodi più importanti della storia cinese recente vendendo il proprio sangue per far fronte alle sue esigenze e a quelle della sua famiglia. PallaMano, 2a vittoria consecutiva e convincente dell’Hc Monteprandone MONTEPRANDONE – La seconda vittoria consecutiva e un’altra prestazione tutto sommato convincente. È il sabato quasi perfetto dell’Handball Club Monteprandone, che dopo avere strapazzato Guardiagrele fa suo anche il derby contro Falconara (28-21 il risultato finale), regalandosi qualche sofferenza solo in avvio. Per adesso, insomma, l’impatto con la serie B è buono. Due su due al palazzetto di via Colle Gioioso per l’HC. Partita a ritmi non altissimi, ma Monteprandone riesce ben
presto a governarla. L’inizio è lento, poi i ragazzi di coach Vultaggio prendono il largo, pur tuttavia senza chiudere la gara. Ripresa quasi in fotocopia, con Falconara, al secondo scivolone stagionale, tenuto sempre a distanza di sicurezza. “Non c’è stato il miglioramento che mi aspettavo rispetto alla prima giornata” è la critica del coach monteprandonese, Andrea Vultaggio, che preferisce il bastone alla carota. “La manovra non è ancora fluida e qualcuno dei miei giocatori non è ancora al massimo della condizione. Ci capita di essere troppo ingenui in alcuni frangenti, ma sono convinto sia dovuto anche all’età, giovane, del gruppo” conclude Vultaggio. Domenica 4 novembre primo impegno in trasferta, a Chieti, contro una delle candidate per la vittoria del campionato. Come a dire che in Abruzzo l’Hc misurerà il suo valore. Questi i giocatori schierati dall’HC contro Falconara e le rispettive marcature: A. Di Girolamo, Giambartolomei, Funari, Cani 1, Coccia 11, Mattioli 4, Carlini, Pantaleo 9, Lattanzi, Parente 2, Campanelli, M. Di Girolamo, Salladini 1, Curzi.
Al via il 10° Premio Letterario Nazionale Città di Grottammare 10° CONCORSO CITTA’ DI GROTTAMMARE Grottammare – Organizzato dall’Associazione Pelasgo968 di Grottammare, si è ritagliato uno spazio di tutto rispetto nel panorama nazionale: non a caso, alla 9° edizione hanno preso parte 580 autori, provenienti da tutte le regioni italiane, nessuna esclusa, con oltre 1.000 opere in concorso, fra poesie in lingua, poesie in dialetto, racconti brevi e libri editi. Quattro sono, infatti, le sezioni in cui è suddiviso: poesia inedita in lingua italiana, poesia in dialetto, racconto/saggio breve e libro edito di poesia,narrativa/saggio; ad esse si aggiunge un premio speciale, oltre quello alla metrica presente fin dalla prima edizione, per una poesia o racconto breve a contenuto umoristico e/o erotico intitolato a Giuseppe Gioachino Belli. Altri Premi speciali: un premio dedicato ad un racconto o libro giallo, thriller, noir e un premio speciale per un’opera con tema l’autismo in collaborazione con l’associazione Omphalos Autismo & Famiglie. Il band ha scadenza il 31 gennaio di ogni anno, termine entro il quale i partecipanti, purché maggiorenni, possono inviare le loro opere. Da ricordare il patrocinio dato alla manifestazione oltre che dallo stesso Comune di Grottammare, anche dalla Regione Marche, dalla Provincia di Ascoli Piceno. Per l’ottavo anno consecutivo, inoltre, aderisce all’iniziativa anche il prestigioso Centro Nazionale di Studi
Leopardiani di Recanati. La Giuria è composta da elementi di spicco del panorama culturale italiano e anche in questa nuova edizione il premio gode della prestigiosa presidenza onoraria di Franco Loi, forse il maggior poeta italiano vivente. Le premiazioni sono fissate per sabato 4 maggio 2019 presso la sala Kursaal del Comune di Grottammare. Come è consuetudine, farà seguito la tradizionale Cena di Gala, un appuntamento ormai fisso di cultura e spettacolo, che raduna autori vincitori e non, per una serata di aggregazione molto partecipata. clicca l’allegato: PREMIO CITTA GROTTAMMARE 10° BANDO Gli appuntamenti con l’U.s. Acli Marche di lunedì 29 ottobre Dalla collaborazione tra U.S. Acli Marche e circoli ed associazioni affiliate nasce un ricco programma di iniziative programmate per lunedì 29 ottobre. A Stella di Monsampolo, presso i locali della Polisportiva
Spazio Stelle in Piazza Bachelet 5, sono in programma due iniziative. Alle 9 prosegue il Corso di yoga olistico organizzato nell’ambito del progetto regionale “Sport senza età” (ancora aperte le iscrizioni, informazioni e prenotazioni al numero 3358119319). Alle ore 21, invece, sempre nell’ambito del progetto “Sport senza età” si svolgerà un torneo promozionale di burraco all’interno dell’iniziativa nazionale “3m project – Metti in moto la mente” con la collaborazione della Polisportiva Spazio Stelle. Si può contattare la responsabile Patrizia Anelli (tel. 3398317594). Ad Ascoli Piceno, presso il Centro socio culturale Tofare in via Oristano 1 consueto torneo di burraco del lunedì con inizio alle ore 21 (informazioni e prenotazioni al numer 3389398632). Sempre ad Ascoli, alle 19, presso i locali della Palestra Yuki Club ultima lezione del corso gratuito di autodifesa. Per informazioni e per le iscrizioni si può contattare l’istruttore Emanuele Conti (3288777737).
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