Ruolo degli acidi grassi omega-3 LC-PUFA in gravidanza e nell'allattamento
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Rivista di Ostetricia e Ginecologia Vol. 3, No. 1, marzo 2008 Ruolo degli acidi grassi omega-3 LC-PUFA in gravidanza e nell’allattamento G. Alvino, I. Cetin I Clinica Ostetrica e Ginecologica, Università degli Studi di Milano, Fondazione IRCCS Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, Milano li acidi grassi polinsaturi a lunga catena (LC-PUFA) della famiglia omega-3, principalmente l’acido ei- G cosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesanoico (DHA), sono implicati in numerose reazioni biologi- che, tra cui la modulazione del processo infiammatorio, interferendo nella produzione eicosanoidi. Per que- sto motivo sono stati proposti per la cura di patologie correlate a un meccanismo infiammatorio cronico (ar- trite reumatoide, colon irritabile, asma), per la prevenzione del rischio aterogeno cardiovascolare, più re- centemente di quello aritmogeno e anche per la prevenzione di sindromi psichiatriche (depressione). Per al- cuni di questi scopi sono necessari ulteriori studi che chiariscano il beneficio portato da queste sostanze, per altri, come l’utilizzo in ambito cardiologico, rappresentano una realtà ben consolidata. Per quanto riguar- da l’ambito ostetrico e pediatrico il DHA, contenuto nel pesce, si è dimostrato capace di influenzare la dura- ta della gravidanza e la crescita fetale e neonatale con notevoli ripercussioni sullo sviluppo neurologico e vi- sivo del bambino. Molti studi hanno riportato una relazione positiva tra un più alto consumo di pesce da par- te delle donne e un ridotto rischio di parto pre-termine, di basso peso alla nascita, un miglioramento cogniti- vo, della coordinazione e del comportamento neonatale. La fonte di LC-PUFA per il feto è rappresentata dal- la madre che con una corretta dieta può fornire un quantitativo idoneo di DHA e altri LC-PUFA. Ciò prose- gue durante l’allattamento durante il quale la quantità di DHA contenuta nel latte materno è direttamente proporzionale alla quantità assunta con la dieta. INTRODUZIONE componenti strutturali specifiche di Gli acidi grassi polinsaturi a lunga questo tessuto così importante. catena (LC-PUFA) derivati da grassi La crescita dell’organismo umano è L’accrescimento fetale nel terzo tri- essenziali omega-6 e omega-3 sono eccezionalmente rapida durante la mestre della gravidanza prevede particolarmente importanti: i loro gravidanza e nei primi anni di vita: a principalmente la deposizione di precursori [omega 6 → acido lino- differenza degli altri tessuti, lo svi- massa grassa, e anche il tessuto ner- leico (LA); omega 3 → acido alfa-li- luppo cerebrale accelera durante la voso si compone principalmente di nolenico (ALA)] si dicono “essen- seconda metà della gravidanza per lipidi complessi (3). Il contenuto li- ziali” perché possono essere assun- completarsi tra il primo anno di vita pidico della dieta materna, del latte ti esclusivamente con la dieta in e negli anni a seguire (1, 2). materno o delle formule (qualora quanto l’organismo umano non è Questo processo è alla base dello non fosse possibile allattare) ha in grado di sintetizzare molecole di sviluppo neuro-cognitivo e compor- fondamentale importanza non sol- acidi grassi di questo tipo. tamentale, visivo e motorio di ogni tanto, quindi, come fonte di energia Il feto e il neonato possono invece individuo; pertanto, è essenziale che ma anche in quanto rappresenta il produrre molecole a lunga catena a partire dalla vita fetale fino a quel- pool da cui vengono estratte le mo- derivate dagli acidi grassi essenzia- la neonatale e infantile siano fornite lecole strutturali del sistema nervo- li, gli LC-PUFA omega-6 e omega-3 all’organismo in crescita tutte le so centrale. [omega 6 → acido arachidonico 1
Omega-3 LC-PUFA in gravidanza e allattamento (AA); omega 3 → acido docosae- si a 18 atomi di carbonio che pre- di allungamento e desaturazione di saenoico (DHA)], ma in modo mol- sentino rispettivamente un doppio questi acidi grassi sono comuni alle to poco efficiente rispetto alle esi- legame in posizione 6 (omega 6) e due vie biosintetiche e presentano genze dell’organismo, che deve in- in posizione 3 (omega 3) della cate- un meccanismo di “competizione vece accumularli rapidamente so- na carboniosa: i precursori di que- per il substrato” che in presenza sia prattutto nella retina e nel cervello ste due famiglie di acidi grassi, ALA di ALA sia di LA favorisce la con- (4). La quota di sostanza preforma- (C18:3, n-3) e LA (C18:2, n-6) sono versione di ALA in EPA. ta che viene fornita al feto e al neo- infatti “essenziali” e devono essere Gli LC-PUFA sono precursori degli nato con la dieta materna prima e apportati all’organismo con la dieta. eicosanoidi, derivati ossidati alta- con la dieta diretta poi, pertanto, è ALA e LA non possono interconver- mente bioattivi. AA è il precursore estremamente importante. tirsi ma possono essere elaborati: le predominante, presente in alte con- Numerosi studi epidemiologici e catene carboniose possono essere centrazioni in tutti i fosfolipidi di osservazionali hanno dimostrato denaturate ed allungate al fine di membrana. AA può essere ossidato che le popolazioni che si nutrono produrre derivati LC-PUFA. da tre differenti sistemi enzimatici: prevalentemente di pesce, ossia di ALA viene trasformato in acido ei- ciclossigenasi (formano prostaglan- alimenti contenenti alte percentuali cosapentaenoico (EPA: C20:5, n-3) dine e trombossani), lipossigenasi di acidi grassi omega-3, registrano e poi in DHA (C22:6, n-3), mentre (formano leucotrieni) e citocromo mediamente gestazioni più lunghe LA è convertito in AA (C20:4, n-6) P450 monossigenasi (formano19- e e pesi neonatali maggiori (5). (Figura 1). 20-HETE). Le attività biologiche de- Molti organismi internazionali co- DHA è un componente fondamen- gli eicosanoidi sono diverse e di- me la Child Health Foundation e la tale delle membrane cellulari, spe- sparate: per esempio la prostaglan- stessa Comunità Europea hanno cialmente del cervello e della reti- dina E2 (PGE2) influisce sui vasi puntato il riflettore su questo argo- na; AA è sia un elemento costituti- sanguigni, le vie aeree, lo stomaco, mento in un’epoca e in un luogo in vo delle membrane cellulari sia il i reni, la funzione di neutrofili, linfo- cui probabilmente queste risorse precursore di importanti molecole sono disponibili per tutti ma spesso di messaggio intercellulare quali non correttamente utilizzate o mi- prostaglandine e leucotrieni. Figura 1 nacciate dal crescente pericolo di Gli enzimi coinvolti nelle reazioni Biosintesi degli acidi grassi polinsaturi. inquinamento. Questo interesse ha portato negli ultimi anni allo svi- luppo di raccomandazioni nutrizio- Serie omega-6 Serie omega-3 nali inerenti ai lipidi, per la gravi- danza e l’allattamento, basate su COOH COOH una revisione sistematica della let- Acido linoleico Acido alfa-linolenico teratura e sull’esito di una consen- 18:2 n-6 18:3 n-3 PGE1 sus conference cui hanno preso PGF1 TXA1 parte i maggiori esperti internazio- LTA3 COOH nali in quest’ambito e a completa- LTC3 Acido diomogammalinolenico LTD3 18:3 n-6 mento del progetto europeo PERI- PGD3 LIP, tenutasi nel settembre 2005 a PGD2 PGE3 Wildbad Kreuth, Germania, e inti- PGF2 PGF3 COOH COOH PGI3 tolata “Dietary fat intake during the PGI2 Acido arachidonico Acido eicosapentaenoico TXA2 20:4 n-6 20:5 n-3 TXA3 perinatal period in health and di- LTA4 LTA3 LTC4 LTB3 sease” (6). LTC3 LTD4 Membrane cellulari COOH ACIDI GRASSI ESSENZIALI Acido docosaesaenoico 22:6 n-3 L’organismo umano può produrre Sviluppo neuro-retinico acidi grassi saturi e monoinsaturi ma non può sintetizzare acidi gras- 2
G. Alvino, I. Cetin citi, e recettori del dolore (4). Anche gli omega-3 possono essere utiliz- Fonte alimentare zati per la sintesi di eicosanoidi, che però hanno caratteristiche opposte Acidi grassi omega-3 a quelle derivate dall’AA: determi- Acido alfa-linolenico (18:3 n-3, ALA) Oli e semi di lino, oli e vegetali in genere, noci alghe, avocado, foglie verdi, fagioli di soia nano il rilassamento della muscola- tura liscia e la vasodilatazione (pro- Acido eicosapentaenoico (20:5 n-3, EPA) e Pesce Acido docosaesaenoico (22:5 n-3, DHA) stacicline) (Figura 1). Per questo motivo il meccanismo di Acidi grassi omega-6 competizione per il substrato assu- Acido linoleico (18:2 n-6, LA) Semi e frutta oleosa, oli e margarine vegetali, me un significato molto particolare: cereali integrali e legumi gli acidi grassi omega-6, infatti, so- Acido arachidonico (20:4 n-6, AA) Carne, uova e pesce no molto più abbondanti in natura e nelle nostre diete, ma la catena enzimatica di elaborazione favori- sce gli omega-3 quando presenti. DHA è influenzata dal potenziale Tabella 1 Acidi grassi essenziali e derivati: fonti alimentari. genetico, dal sesso, dalla disponibi- lità di acidi grassi essenziali nella ACCUMULO FETALE E dieta; la quantità, però, è comun- NEONATALE DI LC-PUFA que piuttosto bassa rispetto alla la membrana eritrocitaria dei neo- reale necessità. La supplementazio- nati e che il livello di AA e DHA La concentrazione del DHA nel cer- ne con ALA, il precursore del DHA, progressivamente si riduce rispetto vello inizia in utero con una depo- è infatti molto meno utile nel pro- a quello di neonati allattati al seno sizione quantitativamente più mar- muovere la concentrazione di DHA (10). Pertanto, le formule per i lat- cata nella seconda metà della gravi- di quanto non sia la supplementa- tanti devono essere addizionate danza. L’accumulo di DHA nel cer- zione diretta con DHA e non è in con queste molecole (Tabella 2). vello prosegue dopo la nascita rag- grado di consentire un’idonea de- giungendo un totale di circa 4 g tra posizione di DHA nel cervello feta- i due e i quattro anni di età. Il DHA le (9) (Tabella 1). EFFETTI SULLA GRAVIDANZA rappresenta, inoltre, uno dei più Il latte materno contiene sia AA sia importanti lipidi retinici, rappresen- DHA; le formule in passato non Gli acidi grassi sono precursori di tando più del 50% degli acidi gras- contenevano questi due grassi, se molecole quali prostaglandine, leu- si contenuti nei segmenti esterni non in minime quantità, e l’uso di cotrieni e trombossani, che vengo- dei coni e dei bastoncelli (7). formule non specificamente arric- no liberate dai tessuti in corso di in- Gli enzimi responsabili dell’allun- chite ha dimostrato che la sintesi di fiammazione e che sono responsa- gamento e della desaturazione dei LC-PUFA a partire dai precursori es- PUFA sono già presenti nel fegato senziali non è sufficiente al conse- fetale a epoche gestazionali preco- guimento di concentrazioni accet- Tabella 2 ci, sebbene la loro attività cominci tabili di LC-PUFA nel plasma o nel- Composizione lipidica del latte materno. ad essere significativa solo poco prima della nascita (8). Pertanto, gli acidi grassi omega-3 e omega-6 che il feto riceve in utero derivano prin- Lipidi totali 3,8 g/100 ml cipalmente dal trasporto placentare e infatti le concentrazioni nel san- Grassi saturi (palmitico, laurico, stearico, miristica, caprico 45% gue funicolare sono influenzate Grassi monoinsaturi (oleico, palmitoleico) 42% dalla dieta materna. Grassi polinsaturi (LA, ALA, AA, EPA, DHA) 13% Sia neonati a termine sia pre-termi- Colesterolo 20-25 mg/100 ml ne sono in condizione di sintetizza- LA: acido linoleico; ALA: acido alfa-linolenico; AA: acido arachidonico; EPA: acido eicosapentaenoico; re DHA e AA e la rapidità di con- DHA: acido docosaesaenoico. versione del LA in AA e del ALA in 3
Omega-3 LC-PUFA in gravidanza e allattamento bili della regolazione del flusso san- infiammatoria. L’alterata invasione nologico e infettivo, mentre le ano- guigno uteroplacentare. Da qui il del trofoblasto nelle arteriole spira- malie cromosomiche o genetiche loro possibile ruolo nella determi- liformi deciduali nelle primissime costituiscono solo il 10% dei casi. nazione di un travaglio prematuro, fasi dello sviluppo embrionario de- Nello IUGR sono state rilevate alte- della preeclampsia e del ritardato terminerebbe un processo di rea- razioni nel profilo lipidico che po- accrescimento intrauterino (IUGR). zione da parte dell’organismo ma- trebbero essere correlate alle pato- L’apporto aumentato di omega-3 in terno al prodotto del concepimen- logie più frequenti riscontrate nei proporzione agli altri grassi deter- to, che coinvolgerebbe meccanismi neonati di basso peso come altera- minerebbe la down-regulation del- immuno-mediati e infiammatori ali- zioni della funzione retinica e ritar- la sintesi degli omega-6 e conse- mentati dalla produzione locale di do nello sviluppo neurocomporta- guentemente la ridotta produzione citochine e prostaglandine. Inoltre mentale (18). di PGE2e PGF2α, che determinano si determinerebbe un quadro di È stata osservata alla nascita, a cari- le modificazioni cervicali all’inizio transitoria ischemia del sistema fe- co di questi neonati, una riduzione del travaglio. Verrebbe inoltre au- toplacentare, legata al mantenimen- della quota relativa di LC-PUFA, poi mentata proporzionalmente la pro- to da parte delle arteriole spiralifor- riconfermata dalle valutazioni in duzione di prostacicline PGI2 PGI3, mi del tessuto muscolare sensibile utero (19). Non è ancora stata chia- che svolgono un ruolo rilassante alle stimolazioni ormonali e chimi- rita la reale causa di questa diver- sul miometrio (Figura 1). che, alla mancata formazione di va- sità che potrebbe essere localizzate Un altro possibile effetto relativo al- si placentari e a ridotta resistenza, a diversi livelli, probabilmente la durata della gravidanza potrebbe con conseguente danno ossidativo compartecipanti: il metabolismo essere legato alla disorganizzazione (ischemia, riperfusione) (14, 15) materno, il passaggio placentare, il dell’attività elettrica miometriale in Gli acidi grassi della famiglia ome- metabolismo placentare, il metabo- modo molto simile all’attività antia- ga-3 potrebbero ridurre, con un lismo fetale. ritmica esercitata dai derivati ome- meccanismo di competizione per il Le alterazioni morfologiche, strut- ga-3 a livello cardiaco: ciò potrebbe substrato della delta-6 desaturasi, la turali e funzionali che si osservano determinare un ritardo nella com- sintesi di AA e di conseguenza dei nella placenta delle gravidanze parsa di contrazioni ritmiche e re- suoi metaboliti. Recentemente è complicate da IUGR (20) potrebbe- golari a livello miometriale (11). stata eseguita una valutazione siste- ro essere alla base di una riduzione In seguito a queste scoperte sono matica di 6 studi randomizzati e del trasporto o del metabolismo de- stati effettuati numerosi studi volti a controllati che proponevano la gli acidi grassi. Le catene enzimati- chiarire il ruolo protettivo degli supplementazione con omega-3 al che necessarie alla desaturazione e omega-3 nei confronti del parto fine di prevenire la preeclampsia: all’allungamento degli acidi grassi prematuro valutandone il contenu- gli Autori concludono che non c’è essenziali sono state individuate to plasmatico materno, oppure sup- una sufficiente evidenza per racco- nella placenta (21), ma sono pre- plementando con DHA le donne in mandare la supplementazione con senti in piccole quantità e sarebbe- vari modi (uova, capsule ecc). omega-3 anche se registrano una ro responsabili solo in minima quo- Numerosi studi randomizzati e con- riduzione dell’incidenza di parto ta dell’approvvigionamento di acidi trollati hanno dimostrato una ridu- prima della 34a settimana e un pic- grassi del feto. zione percentuale di parto pre-ter- colo significativo aumento di peso Sono stati individuati diversi mec- mine in donne senza fattori di ri- neonatale (16). canismi di trasporto che coinvolgo- schio supplementate in gravidanza Lo IUGR costituisce la seconda cau- no la diffusione semplice degli aci- con DHA. Studi recenti hanno inol- sa di basso peso alla nascita dopo il di grassi non esterificati (quota mi- tre evidenziato che la supplementa- parto pre-termine ed è responsabile nima ma che potrebbe essere ne- zione con derivati omega-3 è in gra- di un aumento di mortalità e di mor- gativamente influenzata da un’alte- do di prevenire l’alta prematurità in bilità perinatale (17). Nella grande rata maturazione placentare) e il donne ad alto rischio (12, 13). maggioranza dei casi, le cause del ri- trasporto mediato da proteine di Le prostaglandine, i leucotrieni e i tardo di crescita non sono note. Esse membrana selettive, ma non ci so- trombossani sono coinvolti anche vengono attribuite a una inadeguata no dati relativi alla loro funzione in nei disordini ipertensivi della gravi- placentazione con conseguente in- caso di IUGR (22). danza, probabilmente attraverso un sufficiente vascolarizzazione utero- Gli effetti della supplementazione meccanismo correlato alla risposta placentare, a disturbi di tipo immu- con omega-3 sulla crescita fetale 4
G. Alvino, I. Cetin sono ancora oggetto di dibattito. munque il livello di omega-3 nella sociata a una bassa pressione san- Gli studi disponibili dimostrano un dieta e lo sviluppo cognitivo. Que- guigna all’età di 6 anni (31): poiché piccolo aumento di peso neonatale sto viene valutato con scale diverse la pressione arteriosa nell’infanzia nei bambini nati da donne che han- che tengono conto di diversi aspet- riflette quella dell’età adulta, questo no ricevuto una supplementazione ti dell’“intelligenza” di un indivi- effetto potrebbe essere positivo per e un significativo aumento della cir- duo. Per altro questa è influenzata ridurre la pressione arteriosa e di conferenza cranica (16); bisogna da diversi fattori tra cui quelli am- conseguenza il rischio cardiovasco- considerare, però, che il periodo di bientali, quelli genetici ecc., e quin- lare nell’età adulta. supplementazione, così come la di le conclusioni relative a tale Ci sono anche evidenze che la sup- dose somministrata, è estremamen- aspetto andrebbero limitate ai sin- plementazione con LC-PUFA possa te diverso e che questo rende i ri- goli test o alle singole funzioni con- modulare in qualche modo la ri- sultati difficilmente interpretabili in siderate di volta in volta. sposta immunitaria: i bambini nati modo univoco. Le evidenze epidemiologiche ripor- da donne con atopia che sono stati tano un’associazione tra alti livelli randomizzati per ricevere un alto di consumo materno di pesce du- dosaggio di olio di pesce durante la OUTCOME NEONATALE rante la gravidanza e più alti pun- seconda metà della gravidanza teggi di quoziente intellettivo ver- hanno dimostrato una migliore ri- Funzione visiva bale. Nei bambini allattati al seno, il sposta all’antigen skin prik test al- I bambini nascono con un sistema DHA status a due mesi di vita è cor- l’età di un anno e una dermatite visivo solo parzialmente formato e relato alla capacità di produzione e atopica meno severa rispetto a durante il primo anno di vita la vi- comprensione del linguaggio a 14 e bambini le cui mamme hanno rice- sione migliora rapidamente (23, 18 mesi di vita (26, 27). vuto placebo (32). Uno studio in 24). La valutazione dell’efficienza È stato inoltre valutato lo sviluppo bambini prematuri ha dimostrato del sistema visivo è molto comples- cognitivo di bambini allattati al se- che la popolazione linfocitaria, la sa specialmente nelle età in cui il no le cui mamme erano state sup- produzione di citochine e la matu- bambino non può comunicare di- plementate per 4 mesi dopo il par- rità antigenica sono simili tra bam- rettamente e comprende sia valuta- to con 200 mg/die di DHA e ai 30 bini che hanno ricevuto latte uma- zioni elettrofisiologiche (potenziali mesi di vita ha dimostrato un signi- no e formule supplementate con evocati visivi, VEP) sia valutazioni ficativo miglioramento dello svilup- LC-PUFA, mentre i bambini che funzionali (forced choice preferen- po psicomotorio (28). hanno ricevuto una formula non tial looking, FLP). Anche lo sviluppo motorio può es- arricchita differiscono in tutti questi Molti studi hanno valutato l’effetto sere influenzato da una precoce parametri (33). della concentrazione di DHA sul si- supplementazione con LC-PUFA: stema visivo in crescita e hanno di- per valutarlo si considera l’insieme mostrato che la capacità visiva del di vari parametri come i movimen- APPROVVIGIONAMENTO neonato è correlata al DHA status, ti generali, il sistema organizzativo DI LC-PUFA PER IL FETO ossia alla concentrazione plasmati- neuromotorio ecc, che sembrano E IL NEONATO ca ed eritrocitaria di DHA, e che la positivamente influenzati dal teno- supplementazione delle gravide re di DHA, almeno nei primi 18 Lo stile di vita e soprattutto la dieta con olio di pesce (ricco di omega- mesi di vita (29, 30). materna influenzano i livelli di LC- 3) migliora questo parametro neo- In uno studio randomizzato l’uso di PUFA disponibili per essere trasfe- natale (24, 25). Diversi studi osser- alti quantitativi di olio di pesce du- riti al feto (34). Il DHA viene trasfe- vazionali hanno anche dimostrato rante la seconda metà della gravi- rito preferenzialmente per la pre- che i livelli di DHA nel latte mater- danza (2,2 g di DHA e 1,1 g di EPA senza a livello placentare di un tra- no sono positivamente correlati al- al giorno) ha evidenziato una mi- sporto attivo verso il feto mediato lo sviluppo visivo nei bambini al- gliore coordinazione occhio-mano da specifiche proteine di trasporto lattati al seno (26). del bambino all’età di 2,5 anni (25). (FATP1 e FATP4) e di ligandi di membrana che favoriscono il tra- Sviluppo cognitivo Altri effetti dei LC-PUFA sporto placentare del DHA rispetto È molto difficile valutare la relazio- La supplementazione dietetica nelle a quello degli altri acidi grassi co- ne tra la supplementazione o co- formule con DHA e AA è stata as- me, per esempio, LA (35). 5
Omega-3 LC-PUFA in gravidanza e allattamento La Consensus Conference di Wildbad Kreuth ha indicato come utile e rac- Conclusioni e raccomandazioni sull’approvvigionamento dietetico di grassi in comandabile un apporto nutrizio- gravidanza e in allattamento della Comunità Europea, supportati dal Perinatal nale di circa 200 mg/die di DHA sia Lipid Intake Working Group durante la gravidanza sia durante 1. La quantità giornaliera di grassi che deve essere assunta durante la gravidanza e l’allat- allattamento. tamento, come proporzione dell’intake energetico, dovrebbe essere la stessa di quella raccomandata per la popolazione generale 2. Gli omega-3 LC-PUFA, in particolare il DHA, dovrebbero depositarsi in quantità ade- guate nel cervello e nei tessuti fetali durante la vita intrauterina e neonatale precoce. RUOLO DEL GINECOLOGO Diversi studi hanno mostrato un’associazione tra intake dietetico di acidi grassi o di oli contenenti omega-3 LC-PUFA durante la gravidanza e/o l’allattamento, e lo sviluppo vi- Le donne in età fertile possono fa- sivo e cognitivo così come di altri outcome funzionale del bambino. La donna in gravidanza o in allattamento dovrebbe raggiungere un intake di almeno cilmente raggiungere la quota di 200 mg/die di DHA. Intake di più di 1 g di DHA o di più di 2,7 g di omega-3 LC-PUFA DHA raccomandata consumando sono stati usati in protocolli randomizzati senza che venissero evidenziati eventi avversi una o due porzioni di pesce di ma- 3. Le donne in età fertile possono raggiungere la quantità necessaria di DHA mangiando re alla settimana, includendo pesci 1-2 porzioni di pesce di mare a settimana, soprattutto di pesce grasso che è una buo- “grassi” che sono una buona fonte na fonte di omega-3 LC-PUFA. Queste dosi di pesce raramente superano i livelli tollera- bili di contaminanti ambientali assumibili. Il pesce più idoneo per la dieta dovrebbe es- di acidi grassi omega-3, senza biso- sere selezionato entro una ampia varietà di specie evitando pesci grandi e predatori che gno di aumentare la quantità di accumulano più metilmercurio grassi che vengono introdotti quo- 4. L’uso del precursore, ALA, è molto meno utile rispetto al preformato DHA ai fini della tidianamente con la dieta. Un deposizione di quest’ultimo nei tessuti cerebrali quantitativo del genere solitamente 5. Non c’è evidenza che le donne in età fertile il cui apporto nutrizionale di LA è adegua- to necessitino di una quota addizionale di AA non supera la dose di DHA racco- mandata né il quantitativo di conta- 6. Alcuni studi hanno dimostrato che l’approvvigionamento dietetico materno di pesce, olio di pesce, o omega-3 LC-PUFA determina un lieve allungamento della gravidanza, minanti ambientali tollerabile con un piccolo aumento del peso neonatale e un rischio ridotto di parto prematuro. l’assunzione di alimenti (Tabella 3). L’importanza clinica di questi effetti non è mai stata chiaramente dimostrata Altre fonti di LC-PUFA n-3 includo- 7. Uno screening per le inadeguatezze nutrizionali dovrebbe essere effettuato durante la no alimenti appositamente arricchi- gravidanza, preferibilmente durante il primo trimestre. Se vengono rilevate delle abitu- dini alimentari inadeguate, dovrebbe essere offerta una consulenza dietetica individua- ti e supplementazioni dietetiche le in gravidanza così come in allattamento (compresse, oli, tavolette), che so- no invece raccomandati a chi non LC-PUFA: acidi grassi polinsaturi a lunga catena; DHA: acido docosaesaenoico; ALA: acido alfa-linole- nico; LA: acido linoleico; AA: acido arachidonico; EPA: acido eicosapentaenoico. si nutre di pesce con la dieta o a chi appartiene a specifiche categorie di persone, note per osservare una dieta particolarmente povera di maggiore necessità di LC-PUFA (36) Tabella 3 Raccomandazioni per donne in gravidanza e questi elementi (vegetariane vega- ma soprattutto di DHA, particolar- che allattano. ne, adolescenti, immigrate, persone mente carente nelle diete moderne. sottoposte a dieta obbligata a causa Queste indicazioni nutrizionali, per- di qualche patologia). tanto, andrebbero ribadite alle don- Numerosi studi hanno dimostrato ne in gravidanza e anche a quelle in della paziente e indirizzarla a una che una dieta a base di pesce, di età fertile o con desiderio di prole. dieta bilanciata contenente almeno olio di pesce o di olio algale ricco Infatti, i lipidi che vengono resi di- due porzioni di pesce alla settimana in omega-3 LC-PUFA durante la sponibili per la circolazione utero- (Tabella 3), che tra gli alimenti è gravidanza determina un’aumenta- placentare sono principalmente de- quello in assoluto più ricco di DHA ta durata della gestazione, pesi rivati dalla lipolisi del tessuto adipo- preformato. In presenza di categorie neonatali conseguentemente più so che si verifica nel terzo trimestre a rischio è importante considerare la elevati e un ridotto rischio di parto di gestazione e che si deposita nel consultazione con uno specialista pre-termine (16). primo trimestre di gravidanza oltre dietologo, almeno per le pazienti Le gravidanze gemellari o le gravi- che durante tutta la vita della donna. con diete visibilmente insufficienti e danze singole ripetute a breve di- Durante la prima visita in gravidanza per le categorie a rischio di compli- stanza l’una dall’altra creano una si devono indagare le abitudini die- cazioni della gravidanza quali il par- condizione di relativa carenza e una tetiche, non solo quelle voluttuarie, to prematuro e lo IUGR. Qualche 6
G. Alvino, I. Cetin ri), senza considerare la scomodità di Alimento Contenuto di omega-3 dovere assumere diverse dosi di un (g/100 g di prodotto) supplemento dietetico. La complian- ce delle pazienti, come è noto, è in- Salmone dell’Atlantico (al forno, alla piastra) 1,8 versamente proporzionale alla diffi- Acciuga europea (sott’olio) 1,7 coltà che si propone loro e al tempo Sardina del Pacifico (in umido) 1,4 di applicazione. Sgombro dell’Atlantico (al forno, alla piastra) 1,0 Trota Arcobaleno (al forno, alla piastra) 1,0 Pesce spada 0,7 SUPPLEMENTAZIONI DI Tonno (in umido) 0,7 LC-PUFA Sogliola o platessa (al forno, alla piastra) 0,4 Merluzzo dell’Atlantico (al forno, alla piastra) 0,1 Il consumo di pesce può aumentare l’esposizione della mamma e del neonato a contaminanti ambientali come metilmercurio, diossina e PCB. Tabella 4 dovrebbe raggiungere almeno 200 Questi contaminanti potrebbero a Contenuto di omega-3 nel pesce. Fonte: USDA Nutrient Database for Standard Reference. mg/al giorno (molte capsule conten- mascherare o addirittura annullare i gono DHA ma in quantitativi irriso- benefici effetti che gli PUFA possono avere sulla crescita fetale (37, 38). La European Food Safety Authority domanda in merito alla dieta di soli- Tabella 5 ha considerato questo aspetto e ha Contenuto di omega-3 nei diversi alimenti. to consente di individuare le catego- Fonte: USDA Nutrient Database for Standard concluso che le donne in età fertile rie a maggiore rischio di squilibri e di Reference. che consumano due porzioni di pe- fornire qualche regola che general- sce a settimana (la dose raccoman- mente la donna “in attesa”, più at- data appunto durante la gravidanza tenta del solito al suo benessere e in- e l’allattamento) non dovrebbero in teressata a quello del suo bambino, Altre fonti Contenuto questo modo superare il livello tol- di omega-3 di omega-3* è ben lieta di accogliere. La proposta (g/100 g di prodotto) lerabile di contaminanti ambientali di supplementazioni particolari, con assunti in una settimana. oli o pillole specifiche, andrebbe ri- Ricotta 0,1 servata a situazioni particolari, a Fontina/Caciotta 0,8 donne restie a modificare le loro abi- Latte vaccino intero 0,05 tudini o a situazioni di particolare ca- Yogurt intero 0,05 BIBLIOGRAFIA renza. In commercio sono disponibi- Uovo di gallina 0,05 1. Sinclair AJ. Long-chain polyunsaturated fat- li diverse formulazioni ma bisogna Uovo di oca 0,5 ty acids in the mammalian brain. Proc Nutr prestare particolare attenzione a sug- Burro 1,0 Soc 1975; 34: 287-291. gerire prodotti idonei: dovrebbe es- Olio di lino 57 2. Crawford MA, Hassam AG, Williams G. sere nota la provenienza del DHA Semi di lino 17 Essential fatty acids and fetal brain growth. (alghe, pesci ecc.) e il procedimento Lancet 1976; 1: 452-453. Noci 6,2 di estrazione e di purificazione dai Rosmarino 6,2 3. Battaglia FC, Meschia G. Introduction to fe- contaminanti ambientali, che pur- tal physiology. Academic Press, 1986. Semi di zucca 5,0 troppo sono molto abbondanti nel 4. Innis SM. Perinatal biochemistry and physi- Origano secco 4,2 ology of long chain polyunsaturated fatty pesce dei nostri mari. Dovrebbe Basilico secco 2,0 acids. J Pediatr 2003; 143 (4 Suppl): S1-S8. inoltre essere indicato il rapporto tra Mandorle 0,3 5. Olsen SF, Hansen HS, Sorensen TIA et al. DHA e il precursore EPA, che è sem- Nocciole 0,1 Intake of marine fat, rich in (n-3)-polyun- pre presente negli alimenti di origine saturated fatty acids, may increase birth- ittica, ma che è stato oggetto di qual- Olio di oliva 0,07 weight by prolonging gestation. Lancet che perplessità in merito alla supple- Alghe 0,05 1986; 2: 367-369. mentazione in gravidanza e in allat- *Prevalentemente acido alfa-linolenico. 6. Koletzko B, Cetin I, Brenna JT for the tamento. Infine, il contenuto di DHA Perinatal Lipid Intake Working Group. 7
Omega-3 LC-PUFA in gravidanza e allattamento Dietary fat intake for pregnant and lactat- 18. Vilbergsson G, Samsioe G, Wennergren M JA et al. Long-chain polyunsaturated fatty ing women. Br J Nutr 2007; 98: 873-877. et al. Essential fatty acids in pregnancies acids have a positive effect on the quality of complicated by intrauterine growth retar- general movements of healthy term in- 7. Clandinin MT. Brain development and as- dation. Int J Gynecol Obstet 1991; 36: fants. Am J Clin Nutr 2003; 78: 313-318. sessing the supply of polyunsaturated fatty 277-286. acids. Lipids 1999; 34: 131-137. 30. Bouwstra H, Dijck-Brouwer DJ, Boehm G et 19. Cetin I, Giovannini N, Alvino G et al. al. Long chain polyunsaturated fatty acids 8. Uauy R, Mena P, Wegher B et al. Long Intrauterine growth restriction is associated and neurological developmental outcome chain polyunsaturated fatty acid formation with changes in polyunsaturated fatty acid at 18 months in healthy term infants. Acta in neonates: effect of gestational age and fetal-maternal relationships. Pediatr Res Paediatrica 2005; 94: 26-32. intrauterine growth. Ped Res 2000; 47: 2002; 52: 750-755. 127-135. 31. Forsyth JS, Willatts P, Agostoni C et al. Long 20. Kaufmann P, Scheffen I. Placental devel- chain polyunsaturated fatty acid supple- 9. Brenna JT. Efficiency of conversion of alpha- opement. In: Polinand RA, Fox WW, edi- mentation in infant formula and blood linolenic acid to long chain fatty acids in tors. Fetal and neonatal physiology. WB pressure in later childhood: follow-up of man. Curr Opin Clin Nutr Metab Care Saunders Company, 1998, pp 59-70. randomized controlled trial. BMJ 2003; 2002; 5: 127-132. 21. Cho HP , Nakamura M, Clarke SD. Cloning 326: 953. 10. Hoffman DR, Birch EE, Yolanda SC et al. expression and fatty acid regulation of the 32. Dunstan JA, Prescott SL. Does fish oil sup- Visual function in breast-fed term infants human delta5-desaturase. J Biol Chem plementation in pregnancy reduce the risk weaned to formula with or without long- 1999, 274: 37335-37339. of allergic disease in infants? Curr Opin chain polyunsaturated at 4 to 6 months: a randomized clinical trial. J Pediatr 2003; 22. Kuhn DC, Crawford M, Stevens P. Transport Allergy Clin Immunol 2005; 5: 215-221. 142: 669-677. and metabolism of essential fatty acid by 33. Field CJ, Thomson CA, Van Aerde JE et al. the human placenta. Contrib Gynecol Lower proportion of CD45RO+ cells and de- 11. Abeywardena MY, Head RJ. Longchain n-3 Obstet 1985; 13: 139-140. ficient interleukin-10 production by formu- polyunsaturated fatty acids and blood ves- sel function. Cardiovasc Res 2001; 52: 361- 23. Uauy R, Hoffman DR, Mena P et al. Term in- la-fed infants, compared with human-fed, is 371. fant studies of DHA and ARA supplementa- corrected with supplementation of long- tion on neurodevelopment: results of ran- chain polyunsaturated fatty acids. J Pediatr 12. Olsen SF. Is supplementation with marine n- domized controlled trials. J Pediatr 2003; Gastroenterol Nutr 2000; 31: 291-299. 3 fatty acids during pregnancy a useful tool 143 (4 Suppl): S17-S25. 34. Krauss-Etschmann S, Shadid R, Campoy C et in the prevention of preterm birth? Clin Obstet Gynecol 2004; 47: 768-774. 24. SanGiovanni JP, Berkey CS, Dwyer JT et al. al, NUHEAL study group. Fish oil and folate Dietary essential fatty acids, long-chain supplementation of pregnant women and 13. Horvath A, Koletzko B, Szajewska H. Effect polyunsaturated fatty acids and visual reso- maternal and fetal DHA and EPA plasma lev- of supplementation of women in high-risk lution acuity in healthy fullterm infants: a els - a randomized European multicenter tri- pregnancies with long-chain polyunsatu- systematic review. Early Hum Dev 2000; 57: al. Am J Clin Nutr 2007; 85: 1392-1400. rated fatty acids on pregnancy outcomes 165-188. and growth measures at birth: a meta- 35. Larqué E, Demmelmair H, Klingler M et al. analysis of randomized controlled trials. Br J 25. Dunstan JA, Simmer K, Dixon G et al. Expression pattern of fatty acid transport Nutr 2007; 98: 253-259. Cognitive assessment at 2 1/2 hear follow- protein-1 (FATP-1), FATP-4 and heart-fatty ing fish oil supplementation in pregnancy: a acid binding protein (H-FABP) genes in hu- 14. Shoij H, Koletzko B. Oxidative stress and randomized controlled trial. Arch Dis Child man term placenta. Early Hum Dev 2006; antioxidant protection in the perinatal peri- Fetal Neonatal Ed 2008; 93: F45-F50. 82: 697-701. od. Curr Opin Clin Nutr Metab Care 2007; 10: 324-328. 26. Innis SM, Gilley J, Werker J. Are human- 36. McFadyen M, Farquharson J, Cockburn F. milk long-chain polyunsaturated fatty Maternal and umbilical erythrocyte omega- 15. Kingdom J, Huppertz B, Seaward G et al. acids related to visual and neural develop- 3 and omega- 6 fatty acids and haemorhe- Development of the placental villous tree ment in breast-fed infants? J Pediatr 2001; ology in singleton and twin pregnancies. and its consequences for fetal growth. Eur 39: 532-538. Arch Dis Child Fetal Neonatal Ed 2003; 88: J Obstet Gynecol Reprod Biol 2000; 92: 35-43. 27. Innis SM, Gilley J, Werker J. N-3 docosa- F134-F138. 16. Szajewska H, Horvath A, Koletzko B. Effect hexaenoic acid is related to measures of vi- 37. Halldorsson TI, Meltzer HM, Thorsdottir I et al. of n-3 long-chain polyunsaturated fatty sual and neural development in breast-fed Is high consumption of fatty fish during preg- acid supplementation of women with low- infants to 14 months of age. Am J Clin Nutr nancy a risk factor for fetal growth retarda- risk pregnancies on pregnancy outcomes 2002; 75: 406S. tion? A study of 44,824 Danish pregnant and growth measures at birth: a meta- 28. Jensen, DL, Voigt RG, Prager TC et al. women. Am J Epidemiol 2007; 166: 687-696. analysis of randomized controlled trias. Am Effects of maternal docosahexaenoic acid 38. Jackson A, Key T, Williams C, et al. Advice J Clin Nutr 2006; 83: 1337-1344. intake on visual function and neurodevel- on fish consumption: benefits and risks. 17. Battaglia FC. Intrauterine growth retarda- opment in breastfed term infants. Am J Clin Committee on Toxicity. Scientific Advisory tion: an invitational symposium. J Reprod Nutr 2005; 82: 125-132. Committee on Nutrition. The Stationery Med 1978; 21: 283-286. 29. Bouwstra H, Dijck-Brouwer DJ, Wildeman Office, 2004. 8
G. Alvino, I. Cetin Ruolo degli acidi grassi omega-3 LC-PUFA in gravidanza e nell’allattamento 1) Che cosa si intende per acidi grassi “essenziali”? b) in gravidanza l’importante è assumere molti omega-6 perché migliorano la crescita fetale a) sono acidi grassi che l’uomo riesce a produrre c) in gravidanza bisognerebbe mangiare 3 porzioni solo in minima quantità e pertanto deve assu- di pesce la settimana, meglio se tonno o altri mere con la dieta grossi predatori b) sono molecole difficilmente reperibili in natura, d) in gravidanza andrebbero consumate almeno 2 pertanto devono essere forniti all’uomo con ap- porzioni di pesce la settimana, preferendo pesci positi supplementi ricchi di grassi omega-3 c) il DHA e l’acido arachidonico sono acidi grassi essenziali d) sono acidi grassi che l’uomo non può sintetizza- re e pertanto devono essere assunti con la dieta 4) Le donne a maggior rischio di carenza di DHA in gravidanza sono: 2) Quali sono gli effetti degli omega-3 a) le donne che vivono nelle isole Faroe, perché sulla gravidanza? hanno una dieta poco variata b) le donne di età >40 anni a) determinano un aumento della velocità di cre- c) le donne con gravidanza gemellare scita fetale e del peso della placenta d) le donne molto giovani, le donne immigrate, le b) influiscono negativamente sulla crescita fetale e donne che seguono diete obbligate o molto re- sullo sviluppo neurologico del neonato strittive c) possono contribuire a prevenire il parto prema- turo e la preeclampsia d) non hanno alcun effetto significativo 5) Il quantitativo di DHA giornaliero consigliato dagli esperti della Comunità Europea è: 3) Secondo le raccomandazioni della Comunità a) 600 mg/die Europea: b) 2,7 g/die a) in gravidanza è meglio non assumere omega-3 c) 1,4 g alla settimana perché potrebbero avere un effetto embriotossico d) non è stato stabilito un quantitativo preciso Ruolo degli acidi grassi omega-3 LC-PUFA in gravidanza e nell’allattamento 1) Che cosa si intende per acidi grassi “essenziali”? 4) Le donne a maggior rischio di carenza di DHA in gravidanza sono: d) sono acidi grassi che l’uomo non può sintetizza- re e pertanto devono essere assunti con la dieta d) le donne molto giovani, le donne immigrate, le donne che seguono diete obbligate o molto re- strittive 2) Quali sono gli effetti degli omega-3 sulla gravidanza? 5) Il quantitativo di DHA giornaliero consigliato c) possono contribuire a prevenire il parto prema- dagli esperti della Comunità Europea è: turo e la preeclampsia c) 1,4 g alla settimana 3) Secondo le raccomandazioni della Comunità Europea: d) in gravidanza andrebbero consumate almeno 2 porzioni di pesce la settimana, preferendo pesci ricchi di grassi omega-3 9
Puoi anche leggere