Oltre il disasrto incendi I sentieri frassati - C.A.I. Salerno
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Pubblicazione semestrale Giugno - Dicembre 2017 Num. 2 - Anno XXXI - Spedizione in abb. postale 50% - Comma 27 Art. 2 legge 549/95 la prevenzione Oltre il disasrto incendi I sentieri frassati alla ribalta nazionale Biodiversità e l’impegno dei soci
VITA DI SEZIONE LA ROSA BIANCA di Francescopaolo Ferrara “Cultivo una rosa blanca en julio como en enero para el amigo sincero…” Questi versi di Jose Marti (1853-1895, poeta cubano) mi ven- gono spesso alla mente e questa volta anche a proposito del nostro Club Alpino. La rosa bianca che ognuno di noi coltiva (o dovrebbe coltivare) è quella della neve e, per estensione, della montagna. La coltiva infatti d’estate come d’inverno e la custodisce più o meno gelosa- mente nel suo cuore. Ricordare e sottolineare il valore negativo di simili atteggia- Riflettiamo allora, specie in questo momento in cui si avvicina menti costituisce forse una predica “inutile”, tante volte fatta. Può l’appuntamento elettorale, sul come noi coltiviamo la nostra rosa. trattarsi, anzi, di un discorso non degno delle cime e persino bana- Più o meno si è detto, non a caso, poiché la nostra passione può le, laddove sarebbe più opportuno affrontare i grandi temi che il essere vissuta in tanti modi. CAI del 2018 ci propone, quali l’eterna sfida della tutela dell’am- Come sfida alla montagna, come lotta, come contemplazione, biente, il riscaldamento del pianeta, il ruolo del CAI nel recupero come occasione di crescita culturale e spirituale, ma anche come delle terre alte e nelle zone sempre più devastate dagli eventi mero divertimento. Quest’ultima modalità corrisponde talora all’at- sismici, la crescente burocratizzazione del sodalizio che rende sem- teggiamento più ricorrente, specie negli ambienti in cui la tradizio- pre meno agevole la gestione ordinaria delle normali e piccole ne della montagna non è radicata. sezioni, persino l’eventuale ripopolamento dei paesi di montagna Essa si esprime così: “Andare per monti, si, ma fino a un certo abbandonati ad opera dei migranti… punto. associarsi al CAI, si, ma con responsabilità limitata, come ad D’accordo, per carità, ma consentite ad un vecchio caino, le- un qualsiasi altro circolo”. E ancora: gato ancora alla “pancia” ovvero al sentimento della montagna, “Frequento le escursioni che mi piacciono e magari me ne in- di lasciare a menti più giovani ed avvertite, l’approfondimento dei vento delle mie, da farsi con pochi intimi. Evito la prenotazione grandi temi, e di intonare ancora una volta la musica del sentimen- del bus o relativa ad altro appuntamento, perché voglio cambiare to, (a proposito, perché non si canta più?) ricordare che prima di idea fino all’ultimo. Brontolo e protesto per principio nei confronti pensare alla vetta bisogna assicurarsi del sentiero di partenza, di del direttore di escursione o dei consoci che vanno troppo piano ricordare che per coltivare e per far crescere un fiore c’è appunto o troppo forte.” Idem per qualsiasi altra iniziativa, salvo a senten- bisogno delle radici. ziare che “Il CAI dovrebbe fare (o non dovrebbe fare) questo o D’altronde non è compito di chi scrive e che rappresenta in quello”. qualche modo il passato, ma di coloro che si propongono per il futuro, ed in particolare di coloro che possono e debbono candi- darsi per la prossima scadenza elettorale, discutere e prospettare i massimi sistemi e le concrete iniziative in tema ad es. di scuole di alpinismo e speleologia, di gestione della sentieristica, di eventi culturali, di sinergia con gli enti pubblici ed altre associazioni, spe- cie in ordine alla tutela dell’ambiente. E prima ancora chiediamoci se veramente amiamo la monta- gna e la nostra associazione, e meditando “terra terra” sulla cen- nata scadenza elettorale chiediamoci quale impegno siamo dispo- sti a profondere, affrontiamo la sfida e l’onere della candidatura al Consiglio Direttivo, ma non per inserirci in quel consesso solo per dare pareri e consigli agli altri (“il Cai dovrebbe fare” ma chi è il CAI, chi, come, quando?) In soldoni: chi tiene aperta la sede, chi tiene il sito, chi partecipa alle manifestazioni, chi garantisce un mi- nimo di presenza alle escursioni in modo da tenere unito il gruppo, chi è disposto ad eventuali turni presso un eventuale rifugio, chi va a segnare i sentieri? Vale a dire (e mettete in conto della vecchiaia anche il latino!) : “Factores verbi non auditores neque dicitores tantum”, cioè rea- lizzatori e non ascoltatori nè annunziatori soltanto del messaggio. Solo così, coltivando anzitutto l’umile terra, coltiveremo e fare- mo crescere la rosa bianca. P.S. Costituiscono corollario di queste righe il ringraziamento e la lode per coloro che si sono finora impegnati nel lavoro sezionale. Farne i nomi potrebbe essere scambiato come una indebita inter- ferenza elettorale da parte del Presidente Onorario. Sia consentita però una eccezione - per motivi obiettivamente incontestabili - rela- tivamente al sempreverde Presidente uscente Sandro Giannattasio ed alla infaticabile Segretaria Isa Buonocore. pagina 2 n. 2/2017
ATTUALITA’ PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL MINISTERO Una vigorosa sollecitazione viene dal Presidente generale Torti, che invita tutte le realtà territoriali del CAI, forti delle loro compe- DELL’ISTRUZIONE E IL CAI tenze ed esperienze, a moltiplicare l’impegno proponendo iniziative di Sergio Stammelluti e attività al mondo della scuola - sia agli studenti sia agli insegnanti e ai dirigenti - al fine di aumentare l’attenzione e l’amore per la L’art. 9 della nostra Costituzione recita: “La Repubblica promuo- montagna e, più in generale, per la natura. ve lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il Alfredo Nicastri, ricordando il cospicuo programma di escursioni paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” dedicate ai più piccoli organizzato per il 2017 dalla Commissione Partendo dalla Costituzione e da altre norme e convenzioni, di Alpinismo giovanile della Sezione di Salerno, sostiene, infatti, che a fine ottobre tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e del- esistono oggi condizioni favorevoli perché la nostra Sezione possa la Ricerca (MIUR) e il Club Alpino Italiano è stato siglato il nuovo operare con successo nelle scuole di Salerno e provincia. A questo Protocollo d’Intesa “Rafforzare il rapporto tra scuola e conoscenza proposito è da ricordare, tra le esperienze realizzate in campo na- del territorio”, che avrà durata triennale. Per il CAI ha firmato il zionale nello scorso anno scolastico, quella concretizzata nel nostro Presidente generale Vincenzo Torti. territorio, a Bellosguardo, nel Parco Nazionale del Cilento -Vallo Nella premessa dell’intesa il MIUR riconosce al CAI, tra l’altro, di Diano-Alburni con il Corso nazionale di aggiornamento “Storia l’azione che svolge a tutela del paesaggio e del patrimonio cultura- e Futuro in Appennino” (Risorse e sostenibilità), organizzato dalla le e sociale della montagna e delle popolazioni delle aree montane, nostra infaticabile Anna Maria Martorano, Operatore Naturalistico attraverso iniziative di formazione rivolte anche a giovani in età sco- Culturale Nazionale del CAI (ONCN) e membro del Comitato Scien- lare, in materia di educazione alla solidarietà, alla conservazione tifico Campania. dell’ambiente, alla conoscenza del territorio e della sua storia. Il Mi- Per garantire continuità tra le generazioni è importante trasmet- nistero apprezza l’utilizzo dell’ambiente montano, da parte dei CAI, tere alle nuove , anche attraverso esperienze concrete e interessanti quale laboratorio naturale per avviare i giovani alla conoscenza di cittadinanza attiva, di promozione sociale, non solo l’amore per delle risorse e degli equilibri dell’ecosistema, alla consapevolezza la montagna, ma anche per la natura in generale: è essenziale far dell’esigenza di tutelare le forme delle biodiversità, alla riscoper- capire l’importanza di proteggere quel patrimonio irripetibile di cui ta del rapporto uomo-ambiente, nonché delle tradizionali attività tanto si parla, ma per il quale ben poco si fa. dell’economia montana, della straordinaria ricchezza culturale delle D’altra parte, come in tutti i settori, per ottenere risultati positivi popolazioni delle vallate della montagna e della necessità di tutela è indispensabile uno sforzo comune tra le svariate componenti inte- anche attraverso pratiche alternative di turismo sostenibile. ressate: scuole, docenti, studenti, CAI, enti locali, associazioni, ecc. Il MIUR prende atto anche che il CAI intende contribuire alla L’alternanza scuola-lavoro, seppure tra le tante difficoltà che sta formazione dei docenti nella strutturazione di metodologie didat- incontrando nell’attuale fase di attuazione, è fondamentale nell’ot- tiche dedicate all’educazione motoria in ambiente, alla didattica tica che mira al raggiungimento degli obiettivi indicati da Agenda dell’arrampicata, alla didattica multidisciplinare finalizzata alla 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta da ben 193 Paesi mem- conoscenza dell’ambiente montano e delle sue valenze, nonché sul bri dell’ONU. I giovani studenti saranno portati a fare esperienze corretto modo di frequentarlo. dirette e a rafforzare le competenze trasversali richieste, quali il Il CAI intende mettere a disposizione delle istituzioni scolasti- lavoro di gruppo, la capacità organizzativa, la progettazione, la che di secondo grado, pur nel rispetto dei principi e delle scelte comunicazione, le competenze di cittadinanza, la conoscenza e il di autonomia scolastica, le esperienze progettuali da applicare nel rispetto del territorio. campo dell’alternanza scuola-lavoro, consolidando una metodolo- In tutto questo il CAI può senz’altro dare il suo contributo ai gia dell’apprendimento fondata sul saper fare. giovani. Alunni dell’Istituto Scolastico “E. Medi” di Battipaglia pagina 3 n. 2/2017
EVENTI L’INCANTO DI UN LIBRO di Gaetano Troisi L’ITALIA DEI SENTIERI FRASSATI di Antonello Sica (Premio Capri-San Michele, XXIV edizione) Ho deposto il libro sopra un leggio e lo sfoglio, gradualmente e con diletto. È ponderoso, elegante, già importante nel tempo a misura di un popolo di marciatori. a vedersi e degno di figurare nella bi- Mi sia però consentita una deroga, una pic- blioteca di ogni “caino” (sigla dal suono cola deroga: dinanzi alla “scogliera delle stim- sinistro ma cara e familiare a quanti bat- mate” e lungo i sentieri “fra eremi, conventi e tono i sentieri di montagna sotto l’egida antiche vie in Casentino e oltre” le mie emozioni del CAI). Al solo sfogliarlo, l’interesse si galoppano tra i due versanti dello scibile: il ter- fa crescente fino a stemperarsi in storia reno e il celeste, con le straordinarie capacità collettiva di un popolo di marciatori, di che fanno diverso l’uomo dal mondo animale. generazione in generazione, dalle Alpi ai Nasce per me, in questo spaccato del libro, il più reconditi siti dell’Appennino e delle mistero dell’origine della vita e le tormentose Isole. Una catena umana che marcia, per domande che vi si collegano, comunque si vo- lo più ogni domenica, snodandosi lungo gliano appagare. le creste dei monti in gioiosa scioltezza. Per questo mi è agevole notare che il “cam- Il libro si immerge in questa realtà e minitalia”, invogliando a “tornare ai principi fondamentali dell’esi- la rende plastica, visibile, modellandola sulla sensibilità del marcia- stenza” come sostiene Daniele Colli nella “mistica della strada” - un tore che trova nella comunità il suo spazio vitale, con l’immersione nel suo scritto che appare nella presentazione del libro - non può che seno della Grande Madre, custode e generatore della linfa perenne arricchirsi dalla conoscenza diffusa dei sentieri dedicati alla memo- che perpetua la vita. L’habitat da custodire è eccezionale al di là ria di un giovane di grande fede religiosa, stroncato da un destino degli oltraggi continuamente inferti alla sua bellezza. Il libro ci fa crudele, appassionato escursionista. muovere in un mondo incantato. Non è facile, perciò, distaccarsene: Antonello Sica, di sicuro a sua insaputa, lo imita in maniera egre- in ogni pagina, in ogni foto tra le tante che impreziosiscono il volume, gia: anche la sua scrittura è mossa dalla “fede”: e non è poco in ognuno ritrova un pezzo del suo passaggio lungo sentieri faticosa- tempi contrassegnati da valori in prevalenza edonistici, destinati a mente battuti. La memoria si risveglia nel succedersi delle emozioni. È svanire nell’attimo di una felicità che non lascia traccia del suo pas- una sorta di pellegrinaggio alla riscoperta del sacro che si cela nella saggio. La ricerca più che decennale di Antonello da Padula, si fa, bellezza del “Creato”. per questo, ancor più singolare e preziosa. A voler indicare un luogo a preferenza di altri si corre il rischio Non mi sono mai azzardato a “presentare” un libro. È la prima di descriverli con parole inadeguate. E allora meglio il silenzio, o il volta che ho sentito di farlo, non per il richiamo dell’amicizia o del rifugio nella immaginazione sollecitata dal silenzio, in contesti na- senso di appartenenza a un Club che, nel tempo, si è trasformato in turali di impareggiabile valore. Il libro li seleziona nel vasto corre- rifugio sicuro dinanzi alle fluttuazioni delle umane vicende. do fotografico che lo impreziosisce e lo rende unico nel suo genere: Altro non aggiungo: la pagina accanto, ove Antonello Sica spie- scritto a due mani, da Antonello Sica e Daniele Colli (ma oserei dire, ga la nascita del suo lavoro e le tappe faticose del suo realizzarsi, ideato e scritto, in prima battuta, dal primo e portato a compimento sono chiare, semplici e suasive per la motivazione che scorre lenta e da entrambi, con il sostegno prestigioso del CAI che ha dato il suo sicura, come un fiume verso foce. Non posso, anche per questo, non imprimatur). Si tratta di un’opera imponente, che va ben oltre le nor- mettere in conto l’insufficienza della mia parola. Ma dico a quanti mi mali occasioni editoriali: si coglie, nel libro, il senso più che verace ascoltano: scegliete un libro che vale. Leggete il libro che vi propon- del percorso ultracentenario di un’Istituzione benemerita, cresciuta go: non dubito che vi lascerà dentro qualcosa di indelebile. pagina 4 n. 2/2017
EVENTI I QUATTRO PILASTRI DEI SENTIERI FRASSATI di Antonello Sica I venti anni trascorsi dapprima nel coordinare la realizzazione della rete italiana dei Sentieri Frassati (1996-2012) e subito dopo (2012-2016) nel curare, con Dante Colli, il “monumentale” volume L’Italia dei Sentieri Frassati, mi stimolano - e quasi mi obbligano - a fare sintesi di questo incredibile cammino. Lo faccio con gioia, sul finire di questo sorprendente 2017 nel corso del quale proprio per L’Italia dei Sentieri Frassati sono giunti tre importanti riconoscimenti: la distribuzione del libro in pressoché tutte le Sezioni del Cai grazie alla donazione fatta dal Cai Cam- pania (che s’è accollato l’onere di una tiratura straordinaria) in oc- 3. Il tutto è superiore alla parte (EG, 234-237). casione dell’Assemblea dei Delegati tenutasi a Napoli a maggio; il Pur non essendo legati da una continuità territoriale (diversa- grande successo delle vendite, che ha portato il Consiglio Centrale mente dalle tappe continentali del Sentiero Italia) per tutti i Sentieri del Cai a dover deliberare già a giugno la prima ristampa del Frassati italiani il maggior valore si è subito identificato proprio nel libro; ed infine, a settembre, l’assegnazione del prestigioso Premio far parte di un’unica rete escursionistica nazionale. Nel mentre, per- Capri - San Michele, giunto alla XXXIV edizione! ciò, si è andati a produrre progressivamente del materiale illustrati- Con pari gioioso stupore devo riconoscere che i “segnavia” che vo e promozionale per ciascun specifico percorso, non è mai sfuggito hanno ben orientato la costruzione del progetto Sentieri Frassati di mente che occorresse realizzare una pubblicazione che già nella sono in qualche modo stati i quattro principi - proposti da papa veste grafica ne accomunasse la grande bellezza e di tutti offrisse, Francesco - che “orientano specificamente lo sviluppo della convi- con pari attenzione e dignità, la descrizione più ampia dei diversi venza sociale e la costruzione di un popolo in cui le differenze si ar- tesori, unici … eppure contenuti nello stesso scrigno. monizzino all’interno di un progetto comune” (Esortazione Apostolica Ecco perché al progetto escursionistico conclusosi nel 2012 si è Evangelii gaudium, 24 novembre 2013, 221). voluto immediatamente far seguire un progetto editoriale che, pen- 1. Il tempo è superiore allo spazio (EG, 222-225). sato già in prospettiva del 150° anniversario della fondazione del Grazie alla grande ramificazione territoriale delle sue Sezioni CAI (2013), ha richiesto tempi di realizzazione ancora una volta ne- e allo straordinario numero di associati (oltre trecentomila) il Club cessariamente lunghi affinché la pubblicazione fosse frutto di quella Alpino Italiano avrebbe potuto portare a compimento già entro un stessa coralità che aveva contraddistinto la realizzazione della rete solo anno l’idea di intitolare al torinese Pier Giorgio Frassati (1901- escursionistica. Si sono perciò rispettati i diversi tempi con cui cia- 1925) un sentiero di particolare interesse naturalistico storico e re- scuno ha potuto offrire il proprio contributo … ed alla fine anche ligioso in ogni regione d’Italia. Ma, se così fosse stato, il mero eser- quella per la realizzazione del volume L’Italia dei Sentieri Frassati cizio delle proprie capacità organizzative avrebbe prevalso sulla è stata la gioia di un intero popolo (il popolo dei Sentieri Frassati) opportunità di far emergere, coi giusti tempi e modi, la ricchezza e non solo di una parte. umana che il sodalizio avrebbe sicuramente saputo esprimere nella 4. L’unità prevale sul conflitto (EG, 226-230). promozione di un progetto dal più ampio e profondo significato Grazie al fatto che i Sentieri Frassati siano stati un progetto non culturale. già calato dall’alto, bensì nato spontaneamente dal basso e fattosi Aver, dunque, preferito ad una veloce “marcatura territoriale” pian piano strada non per opera di forzati convincimenti, ma per l’affidarsi - carico di speranza - a persone di buona volontà che spontanee ed entusiastiche adesioni di locali Sezioni del CAI (spesso avrebbero saputo trovare e costruire, anno dopo anno, i giusti lega- congiuntamente ad altre associazioni, tra cui spiccano la Giovane mi e le necessarie condivisioni progettuali con le proprie comunità, Montagna e l’Azione Cattolica) è stato sempre tenuto lontano, o ha rappresentato il primo fondamentale pilastro e fattore di succes- agevolmente superato, il rischio di conflitti per divergenze nella scel- so dei Sentieri Frassati. È stato proprio questo camminare lento del ta dei percorsi o per altri aspetti organizzativi. progetto che lo ha gradualmente irrobustito, determinando così le Con questa forte esperienza di rapporti fraterni e idilliaci ab- giuste occasioni per trovarsi e ritrovarsi. Per tutto, valga qui il ricor- biamo affrontato anche il progetto editoriale, benché si trattasse dare il reiterato e sempre emozionante rito dell’unione delle acque questa volta di un’attività che doveva essere governata dall’alto di ciascun sentiero inaugurato negli anni precedenti con quelle di della Sede Centrale del CAI. E in questa diversa prospettiva di re- ogni nuovo sentiero: un’occasione di incontri che ha creato e raffor- lazioni, alla vigilia dell’andare in stampa (fine marzo del 2016) ci zato legami umani autentici. siamo sorprendentemente ritrovati, d’improvviso, a fare i conti con 2. La realtà è più importante dell’idea (EG, 231-233). un repentino ripensamento proprio da parte di chi l’opera editoria- Il secondo fondamentale pilastro è stato quello di partire da le doveva economicamente sostenere, con conseguente immediato un’idea non rigidamente preconfezionata, ma che si lasciasse in blocco del libro in tipografia. Per un vero e proprio esercito di volon- qualche modo incarnare nelle specifiche realtà di ciascun territorio, tari che ancora una volta si era gratuitamente speso anche in questo la cui preminente ricchezza poteva essere individuata solo da chi lo cammino della parola si è trattato di un evento così inaspettato e viveva e conosceva fin nel profondo. E la stessa idea di sentiero si doloroso da destare, di primo acchito, più d’una ragione di conflitto è lasciata declinare nelle più diverse forme, che hanno giustamente all’interno del sodalizio. prevalso su quello che poteva essere teoricamente ipotizzato; ne è Ma ecco, invece, che di fronte alle novantanove ragioni che scaturita una variegata rete escursionistica nazionale d’incredibile avrebbero ben potuto giustificare e amplificare questo conflitto … ricchezza e che, spaziando da percorsi di poche ore a cammini di la mano forte di Pier Giorgio Frassati - dico io - ci ha guidati nel più giorni, fa davvero emergere quelle storie di varia umanità che lasciar prevalere l’unica ragione che doveva ancora una volta far- hanno segnato il cammino di un popolo. ci riprendere quell’esercizio di pazienza e tenacia che pure ave- La ricchezza di questi tesori ritrovati - in molti casi proprio at- va contrassegnato in varie occasioni i nostri passi: il mantenimen- traverso quel sapersi guardare intorno con stupore che l’idea dei to dell’unità tra tutti i componenti di questa fantastica cordata. Di Sentieri Frassati ha volutamente stimolato - ha riempito a tal punto fronte ad una gestazione divenuta improvvisamente difficile, sono di gioia molte comunità, da spingerle a voler periodicamente ri- dunque prevalse le ragioni dell’unità, e perciò della vita, che hanno cordare la felice occasione dell’inaugurazione del proprio Sentiero consentito al Presidente generale Vincenzo Torti di far venire alla Frassati; continuiamo così ad assistere ad un fenomeno che credo luce (novembre del 2016) questa bella creatura, per la quale si può non abbia pari nel panorama escursionistico nazionale: le celebra- ora ben comprendere il particolare affetto che in tanti nutriamo, zioni dei decennali e, da un po’, anche dei ventennali. proprio perché edita dal Club Alpino Italiano. pagina 5 n. 2/2017
TUTELA OLTRE IL DISASTRO: GLI INCENDI NON SI SPENGONO, SI PREVENGONO di Maria Rosaria Mari dell’Ambiente Gian Luca Galletti per evidenziare ancora una volta Caldo intenso e incendi devastanti, se si volesse raccontare l’assenza di presidi adeguati e di piani di manutenzione preventi- in spietata sintesi l’estate appena strascorsa le parole sarebbero va contro il rischio incendi. queste. Bilancio orribile per le nostre aree. “Al di là della mano che ha appiccato il fuoco, che è solo la Secondo i dati elaborati da Legambiente e raccolti dalla Commissione europea nell’am- bito del progetto Copernico, tra il mese di maggio e il 26 luglio sono andati in fumo 72.039 ettari di superfici boschive, solo in Campania, una delle regioni più colpite insie- me alla Sicilia, 13.037 ettari, e sicuramente le stime non sono complete, visto il reiterarsi os- sessivo del fenomeno in tutto il mese di agosto. Sono state devastate dalle fiamme aree boschive, macchia mediterranea e terreni a coltivazione agricola, in proprietà private come in aree naturali protette, in Cilento, nei Picentini, nel Parco nazionale del Vesuvio, sui monti Lattari, in costiera Amalfitana e Sorren- tina. L’assetto paesaggistico e naturale della nostra regione è stato sconvolto, in qualche caso, in modo irreversibile. Lo abbiamo con- statato tutti attraversando le nostre terre, indi- stintamente costellate del luttuoso colore della fuliggine. Accanto alla perdita di verde, di specie vegetali ed animali, è ora a repentaglio la tenuta idrogeologica del territorio. A chi sia giovato questo gioco al massacro è questione di non scintilla, questo sarebbe stato ben più facilmente e rapidamente facile soluzione che probabilmente resterà inevasa, nonostante le contenuto se i boschi fossero stati nel corso dell’anno adegua- inchieste aperte dalla magistratura e qualche successo delle forze tamente curati, correttamente manutenuti, puliti dalle sterpaglie di polizia: piromani solitari, rete malavitosa, interessi criminali di e dall’immondizia, dotati di vie spartifuoco e sentieri, oltre che piccolo calibro, tutti insieme si sono avvantaggiati di una situazione naturalmente di servizi antincendio.” climatica favorevole, con la lunga siccità, e di una oggettiva fra- Uniti per non cedere all’oblio, ad ottobre un ampio spettro di gilità del sistema di difesa. Ben altri ostacoli avrebbe incontrato associazioni, tra le quali Italia Nostra, Lega ambiente, WWF, Lipu, la mano criminale se i terreni non si fossero offerti alla distruzione Fai, Cai di Cava dei Tirreni si sono incontrate per riprendere atti- con tutte le caratteristiche capaci di alimentare e diffondere gli vamente un tema che rischiava di essere consumato nell’emozione incendi. del momento. Già da luglio associazioni e gruppi spontanei si sono attivati A tutti gli enti preposti, locali e nazionali hanno chiesto di disin- per sollecitare serie politiche di salvaguardia. FAI - Fondo Am- nescare il terribile congegno normativo che collega l’erogazione di biente Italiano e CAI - Club Alpino Italiano hanno scritto al Ministro risorse finanziarie al numero e all’estensione degli incendi. Lo scempio al patrimonio ambientale non si ferma solo a colpi di elicotteri e canadair, che oltretut- to aggiungono il danno di inondare con acque saline terreni a vocazione agricola. La vera chiave di svolta, l’unica possibile difesa dagli incendi è la prevenzione. Riusciranno gli enti responsabili a capovolgere la tendenza ed ad attuare un presidio del territorio, una costante manutenzione del pa- trimonio naturale, un pattugliamento di vigilanza? Forse un drone potrà salvarci? Se ciò avverrà la società civile e le associazioni di volonta- riato sapranno rispondere offrendo, come hanno già fatto, un generoso contributo attivo alla tutela del pae- saggio. pagina 6 n. 2/2017
CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI SALERNO PROGRAMMA ESCURSIONI GENNAIO-DICEMBRE 2017 1 gennaio (lunedì) 11 marzo Spiaggia di Cetara - (ore 12:00) Monte Raistulo Bagno di Capodanno Gruppo Marzano - Eremita Referente: Sandro Giannattasio 339.4875688 Percorso: Piano del Casotto Imperiale (1113 m) - M. Neurale (1386 m) M. Raistulo (1488 m) - Rifugio Brigante Angiolillo 7 gennaio Dislivello: 500 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Sentiero F. Raso (Colline salernitane) Direttori: Ciro Nobile 339.1695263 - Carmine Nobile 388.0735376 Percorso: Convento Spirito Santo di Capriglia - Piano di Diecimare Partenza: ore 8:00 Dislivello: 350 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: E Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Franca Calenda 333.4198054 18 marzo Partenza: ore 8:30 Monte Bastiglia (Monti Picentini) 14 gennaio Percorso: Chiesa S. Lucia di Orignano (245 m) - Costa S. Lucia Ciaspolata sui Monti Picentini M. Bastiglia (718 m) - Valico del Pastino (609 m) - Fusara (336 m) Programma dettagliato in sede e su www.caisalerno.it Dislivello: 470 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: E Direttori: Alfredo Nicastri 349.4027623 - Annamaria Martorano 338.9498941 21 gennaio Partenza: ore 8:30 Manutenzione ambientale sul sentiero 168 B (Monti Picentini) Percorso: SP Giffoni-Serino - La Croce di Carbonara - M. Lieggio 25 marzo Dislivello: 600 m - Durata: non quantificabile - Difficoltà: E Grotta del Caliendo - (Monti Picentini) Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Carmine Nobile 388.0735376 a cura del Gruppo Speleologico della sezione Partenza: ore 8:00 Direttori: Raffaele Basile 338.4053301 - Vincenzo Sessa 347.4749240 28 gennaio 2 aprile (Lunedì in Albis) STACCARE E CONSERVARE Casalvelino - Acciaroli - (Parco Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni) Dislivello: 200 - Durata: 3 ore - Difficoltà: E Monte Cucùlo - (Monti Picentini) Direttori: Enza Guida 328.9724919 - Maria Teresa Labella 347.1545073 Percorso: Terravecchia di Giffoni Valle Piana (300 m) - M. Cucùlo (765 m) Partenza: ore 8:00 Pietra con Acqua (523 m) - Terravecchia Dislivello: 500 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E 4 febbraio Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Luigi Monetti 320.4306767 Ciaspolata sui Monti Picentini Partenza: ore 8:30 Programma dettagliato in sede e su www.caisalerno.it 11 febbraio 8 aprile Segmento del Cammino di San Matteo Intersezionale Regionale di Primavera a cura della sezione di Cava (Parco Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni) In collaborazione col Gruppo TAM 15 aprile Percorso: Acquavella - Drodo - Stella Cilento - Preta Chiatta - Monte Stella Traversata nord-sud da Chiunzi a Cetara - (Monti Lattari) Dislivello: 870 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Percorso: Valico di Chiunzi (656 m) - Varco delle Tramontane - Pietrapiana Direttori: Camillo Gallo 333.1486384 - Paola Daniele 388.1693901 M. Finestra (1145 m) - Lo Spagnolo - Monti del Demanio Partenza: ore 8:00 M. Avvocata (1014 m) - Cetara Dislivello in salita: 1000 m - in discesa: 1500 m - Durata: 10 ore - Difficoltà: EE 18 febbraio Direttori: Aldo Tisi 347.7227413 - Alessandro Cunego 348.4975636 Monte Stella da nord a sud - (Monti Picentini) Partenza: ore 7:30 da Caprecano di Baronissi ad Ogliara Dislivello: 600 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: E 21/22 aprile Direttori: Ennio Capone 338.8715121 - Donato Di Matteo 392.9709865 Dalla Madonna del Granato alle Gole del Calore per il Rifugio di Trentinara Partenza: ore 8:00 (Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni) Percorso (sab. 21): Mad. del Granato (250 m) - Polveracchio (909 m) 24/25 febbraio Valico di Vesole Notturna invernale su neve al Monte Cervati Rifugio Trentinara (con pernottamento) (Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni) Percorso (dom. 22): M. Vesole (1210m) - M. Chianiello (1319m) - Gole del Calore Percorso: Vallicelle (1200 m) - Collata La Gorla (1366 m) Remolino Fontana del Prete (1585) - Chiaia Amara Dislivello totale (in salita): 1900 m - in discesa: 1650 - Durata totale: 15 ore - Difficoltà: EE M. Cervati (1899) - Rifugio Rosàlia (cena e pernottamento) Direttori: Mario Salsano 335.7154446 - Paolo Sarni 339.2132116 Sorgente dell’Acqua che suona - Vallicelle Partenza: ore 9:00 di sab. 21 dal Santuario della Mad. del Granato di Capaccio Dislivello: 800 m - Durata: 5 ore (per la sola escursione notturna) - Difficoltà: EAI Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Carmine Nobile 388.0735376 22 aprile Partenza: sabato 24 ore 14:00 (da Salerno) - ore 15:30 (da Monte S. Giacomo) Gole del Calore - (Parco Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni) Intersezionale con Montano Antilia in collaborazione col gruppo TAM 25 febbraio Percorso: Ponte Remolino di Felitto (185 m) - Pietratetta - Ponte medioevale (290 m) Traversata di M. Comune - (Monti Lattari) Dislivello: 250 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E Percorso: S. Maria al Castello - M. Comune (877 m) - M. Vico Alvano Direttori: Ciro Nobile 339.1695263 - Rossana Braca 347.5854529 Colli S. Pietro Andrea Scagano 327.2588839 Dislivello in salita: 250 m - in discesa: 600 - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Partenza: ore 7:30 Direttori: Ennio Capone 338.8715121 - Gaetano Florio 328.9174587 Partenza: ore 8:00 25 aprile (mercoledì) 4 marzo Da S. Agata dei 2 Golfi alla Grotta delle Sirene - (Monti Lattari) Il Sentiero della Primula Palinuri - (P.co Nazionale del Cilento e Vallo di Diano) Percorso: Torca - Recommone - Marina di Cantone - Nerano - M. San Costanzo Percorso: Bivio Palinuro S.S. 447 - Molo dei Francesi - Spiaggia Ficocella Punta Campanella Antiquarium - Porto - Punta del Fortino - Punta della Quaglia Dislivello in salita: 600 m - in discesa: 700 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E/EE Faro - Torre di Cala Fetente - Tempa della Guardia - Fiume Lambro Direttori: Diana De Nicola 366.6043707 - Aldo Tisi 347.7227413 Bivio S.S. 447 Partenza: ore 7:30 Dislivello: 450 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: T/E Direttori: Giovanni Guerra 328.6319760 - Maria Teresa Giovannelli 339.6346466 Partenza: ore 7:30 pagina 7 n. 2/2016
Cena e pernottamento al Camping Trentova e ritorno diurno in Kayak 27/28/29 aprile Direttore: Mario Salsano - 335.7154446 Grande Traversata dei Monti Picentini Partenza: ore 18:00 da Lago di S. Maria di Castellabate Da Calvanico a Calabritto (Alta Via dalla Valle dell’Irno alla Valle del Sele) Dislivello totale: 4500 m - Durata totale: 27 ore - Difficoltà: EE 23/24 giugno Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Carmine Nobile 388.0735376 La cresta dell’Infinito - (Parco Nazionale del Pollino) Partenza: ore 7:30 di venerdì 27 Intersezionale col CAI di Castrovillari Percorso: Colle Marcione (1227m) - Serra Dolcedorme (2267m) 29 aprile Colle Impiso (1570m) Madonna del Fiume e Madonna della Neve - (Monti Picentini) Dislivello: 1400 m - Durata: 9 ore - Difficoltà: EE Percorso: Calabritto - Ponticchio (600 m) - Fontana dei Palummi Direttori: Michele Loguercio 345.5612183 - Diana de Nicola 366.6043707 Cappella rupestre sul Rio Zagarone-Santuario della Madonna della Neve Partenza: ore 15:00 di sabato 23 Dislivello: 350 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: T/E Direttori: Giovanni Varallo 347.1851116 - Luigi Monetti 320.4306767 24 giugno Partenza: ore 8:30 Sentiero Francesco Tullio - (Gruppo Marzano-Eremita) Percorso: Piano di Campo di Colliano (1250m) - Largo Vione (1325 m) - Fontana Giancarlo 1 maggio (martedì) Pietra di Portula (1024 m) - Pietra del Carruozzo (1190 m) - Pescopagano (950 m) Dal Sentiero della Sposa alle Gole di Tremonti Dislivello: 530 m - Durata: 8 ore - Difficoltà: E/EE Percorso: Centro storico di Giungano (140 m) - Sentiero della Sposa Direttori: Ennio Capone 338.8715121 - Pietro Tullio Terrazza panoramica di Trentinara (610 m) - Ponte Solofrone (140 m) Partenza: ore 7:30 Dislivello: 500 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E Direttori: Mario Salsano 335.7154446 - Paolo Sarni 339.2132116 1 luglio Partenza: ore 9:00 da Giungano 79.esima Tappa del Sentiero Italia Passo della Sentinella - Casone Aresta - (Monti Alburni) 6 maggio Percorso: Passo della Sentinella (900 m) - Fontana Corcomone (1200 m) Grotta dell’Acqua di Scario Varco dello Schiavo (1054 m) - Casone Aresta (1160 m) (Parco Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni) Dislivello: 450 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Dislivello: 370 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E/EE Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Alessandro Cunego 348.4975636 Direttori: Camillo Gallo 333.1486384 - Paola Daniele 388.1693901 Partenza: ore 7:30 Partenza: ore 7:30 7/8 luglio 13 maggio Monte Camicia dai due versanti - (Gran Sasso) Monte Ruazzo - (Monti Aurunci) Programma dettagliato in sede e su www.caisalerno.it Percorso: Rifugio Acquaviva (805 m) - M. Mesole (1056 m) - M. Ruazzo (1314 m) Direttori: Giuliana D’Andrea 347.1799640 - Diana De Nicola 366.6043707 Dislivello: 730 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Direttori: Paolo Sarni 339.2132116 - Mario Salsano 335.7154446 8 luglio Partenza: ore 7:00 Su e giù per le Acque Nere - (Monti Picentini) Percorso: Piano Acque Nere (1060 m) - Acqua della Pietra - Rifugio Candraloni (1157 m) 19/20 maggio Dislivello: 200 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: T/E Monte Breccioso - (Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise) Direttori: Alfredo Nicastri 349.4027623 - Michele Pezzulo 089.234504 Intersezionale col CAI di Frosinone e Pesaro Partenza: ore 8:00 Referente: Annamaria Martorano - 338.9498941 15 luglio 20 maggio Valloni Pagliariello e Infrattata - (Monti Picentini) Sentiero dei Limoni - (Monti Lattari) Percorso: Curticelle di Giffoni Valle Piana (420 m) - Porta di M. Diavolo (941 m) Da Maiori a Minori e prosieguo per Ravello Atrani Varco del Pistone (850 m) - Il Fontanone - Serra Figliolito - Cucchiaturo (250 m) Referente: Bruno Infante - 335.8153516 Dislivello: 600 m - Durata: 7 ore - Difficoltà: E/EE Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Carmine Nobile 388.0735376 27 maggio Partenza: ore 7:30 80.esima Tappa del Sentiero Italia Casone Aresta - Sicignano - (Monti Alburni) 16/23 luglio Percorso: Casone Aresta (1160 m) - Fontana di Lauro Fuso (1372 m) Escursioni tra le valli di Courmayeur (Alpi Graie) Varco dei Cavalieri (1500 m) - M. Panormo (1742 m) Programma dettagliato in sede e su www.caisalerno.it Vuccolo della Rena - Sicignano (650 m) Direttori: Annamaria Martorano 338.9498941 - Tina Lupini 333.6629794 Dislivello: 800 m (in salita) - 1300 m (in discesa)-Durata: 6 ore - Difficoltà: E Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Alessandro Cunego 348.4975636 22 luglio Partenza: ore 7: 30 I circhi glaciali dell’Aquilania da Roccamandolfi (Monti del Matese) Intersezionale col CAI di Benevento e Bojano 24/31 maggio Dislivello: 900 m - Durata: 8 ore - Difficoltà: EE Pantelleria tra storia e natura Direttori: Giuliana D’Andrea (Sa) 347.1799640 - Ugo Lazzaro (Sa) 349.3627515 Programma dettagliato in sede e su www.caisalerno.it Enzo Auletta (Bn) 320.7406508 - Massimo Martusciello (Bo) 389.0907352 Referenti: Annamaria Martorano 338.9498941 - Anna Maria Coppola 335.6887616 Partenza: ore 7:00 2/3 giugno 28/29 luglio Sila Grande - “Sentiero di Montenero” CAI 420 Le Gole alte del Raganello - (Parco Nazionale del Pollino) Intersezionale con Serra Pedace: sottosezione di Cosenza Dalla Sorgente della Lamia a S. Lorenzo Bellizzi Da Nocelle (diga Lago Arvo) a Cagno Durata: 9 ore - Difficoltà: EEA Dislivello: 1100 m - Durata: 8 ore - Difficoltà: E Direttori: Aldo Tisi 347.7227413 - Mario Cioffi 333.8502818 Direttori: Mario Cioffi 333.8502818 - Anna Maria Martorano 339.9498941 Partenza: ore 7:00 da S. Lorenzo Bellizzi 3 giugno Sentieri e Ferrate di Sasso di Castalda 4/5 agosto Programma dettagliato in sede e su www.caisalerno.it Escursione notturna per il Vallone Cantariello - (Monti Alburni) Referenti: Antonello Sica 331.3599053 - Aldo Tisi 347.7227413 Partecipazione all’“Alba del Paesaggio” del Comune di Postiglione con concerto in quota a Campo d’Amore (1600 m) 10 giugno Referente: Luca Palladino 329.5966093 Affondatore di Vallivona - (P.co Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni) Intersezionale con Avellino e Montano Antilia 11/12 agosto Dislivello: 600 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E/EE Notturna al Bivacco San Raione - (Monti Picentini) Direttori: Caterina Ciccarelli (Sa) 333.2747470 - Andrea Scagano (Ma) 327.2588839 In collaborazione con l’Associazione ‘“Accellica 2000’“ di Giffoni Valle Piana Gilda Ammaturo (AV) 366.6215069 Percorso: Cugno di Acerno (600 m) - Bosco dei Pellegrino - Acqua Fredda Partenza: ore 7:30 Timpone dell’Accellica (1444 m) - Bivacco S. Raione (1400 m) 16/17 giugno Dislivello: 800 m - Durata (percorso notturno): 4 ore - Difficoltà: E/EE Sentiero dei Trezeni - (Parco Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni) Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Diana De Nicola 366. 6043707 In notturna da S. Maria di Castellabate alla Baia di Trentova Partenza: ore 20:00 di sabato 11 da Acerno pagina 8 2/2016
19 agosto 14 ottobre Circuito Acernese - (Monti Picentini) Monte Pizzuto - (Monti Alburni) Percorso: Capo Casale di Acerno - Vallebona - Sorgente di Tannera Percorso: Postiglione (630 m) - Varco Medoro - M. Pizzuto (1403 m) Fiumara di Tannera - Ponte Pinzarrino - Acerno Varco Chiaimunno - Postiglione Dislivello: 800 m - Durata: 7 ore - Difficoltà: E Dislivello: 800 m - Durata: 6 ore - Difficoltà:E Direttori: Diana De Nicola 366.6043707 - Donato Di Lascio 320.7959174 Direttori: Michele Loguercio 3455612183 - Alessandro Cunego 348.4975636 Partenza: ore 7:30 Partenza: ore 7:30 26 agosto 21 ottobre Cima della Tufara (1208) - (Monti Picentini) Monte Vulture Varco del Faggio (1150m) - Versante nord di M. Felascosa - cima della Tufara (1208 m) Percorso: Laghi di Monticchio (600 m) - Abbazia S. Michele - M. Vulture (1326 m) Discesa a Piano Acque Nere (1060 m) - Acqua della Pietra - Varco del Faggio In collaborazione col Gruppo TAM Dislivello: 350 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Dislivello: 700 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Direttori: Alfredo Nicastri 349.4027623 - Michele Pezzulo 089.234504 Direttori: Paola Daniele 388.1693901 - Maria Teresa Labella 347.1545073 Partenza: ore 8:00 Partenza: ore 7:00 1/2 settembre 28 ottobre Vetta Orientale del Corno Grande per la Ferrata Ricci - (Gran Sasso) Monte Catello e Monte Canino - (Monti Lattari) Percorso: Prati di Tivo - Piana del Laghetto - Madonnina (2028 m) Percorso: Pianillo di Agerola (603 m) -Colle Sughero - M. Canino (1426 m) Rifugio Franchetti (2432 m) - Ferrata Ricci M. Catello (1390 m) - Capo Muro - Tre Colli - Bomerano - Pianillo Vetta orientale del Corno Grande (2903 m) - Ghiacciaio del Calderone Dislivello in salita: 600 m - in discesa: 800 m -Durata: 6 ore - Difficoltà: EE Dislivello: 1000 m - Durata: 7 ore - Difficoltà: EEA Direttori: Giuseppe Bellucci 339.7138004 - Luca Bellucci 393.3732678 Direttori: Mario Cioffi 333.8502818 - Aldo Tisi 347.7227413 Partenza: ore 7:30 Partenza: ore 15:00 di sabato 1 4 novembre 2 settembre Monte Faiatella - (Parco Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni) da Termini a Punta Campanella - (Monti Lattari) Dal Piano di Campolongo Dislivello: 500 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: T/E Dislivello: 500 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Direttore: Ennio Capone 338.8715121 Direttori: Enzo Butrico 3281176666 - Luigi Monetti 320.4306767 Partenza: ore 8:00 Partenza: ore 7:30 11 novembre 9 settembre Manutenzione ambientale sul sentiero 106 B - (Monti Picentini) 1) dalla Fontana dell’Arioso a Castelmezzano e Pietrapertosa Percorso: Piani di Giffoni - Passo della Giumenta - Butto della Neve Dislivello: 700 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E Dislivello: 500 m - Durata: non quantificabile - Difficoltà: E/EE Direttori: Michele Loguercio 345.5612183 - Alessandro Cunego 348.4975636 Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Carmine Nobile 388.0735376 2) Via Ferrata Salemm Partenza: ore 7:30 Dislivello: 250 m (in salita) - 400 m (in discesa) - Durata: 4 ore - Difficoltà: EEA Direttori: Aldo Tisi 347.7227413 - Rosario Bartiromo 338.4598784 18 novembre Partenza: ore7:30 Monte Marzano - (Gruppo Marzano-Eremita) Percorso: Collianello - Sentiero del Brigante - Piano di Pecore - M. Marzano (1527 m) 16 settembre Dislivello: 700 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E 1) dal Faito a Positano per la Conocchia e il Pistillo - (Monti Lattari) Direttori: Ornella Carusi 335.6628199 - Vincenzo Muccione 333.8108714 Percorso: Stazione funivia - M. Molare - Conocchia - S. Maria a Castello - Positano Partenza: ore 7:30 Dislivello in salita: 400 m - in discesa: 1550 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E/EE Direttori: Caterina Ciccarelli 333.2747470 - Aldo Tisi 347.7227413 2) dal Faito al Convento di S. Michele 25 novembre Dislivello: 240 m - Durata: 3 ore - Difficoltà: T Gioi: nel cuore del Cilento Antico - (P.co Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni) Direttore: Ennio Capone 338.8715121 Percorso: Cardile (490 m) - Sorgente Palumenta (660 m) - Gioi Cilento (690 m) Partenza: ore 7:30 Lago Lavinia (710 m) - Tempa del Bosco (908 m) - Mad. del Carmine (505 m) Cardile 22/23 settembre Dislivello: 740 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E Pizzo di Sevo - (Monti della Laga) Direttori: Giovanni Guerra 328.6319760 - Mario Salsano 335.7154446 Intersezionale col CAI di Amatrice Partenza: ore 7:30 Percorso: Macchie Piane (1580 m) - Colle dell’Orto - Pizzo di Sevo (2419 m) Dislivello: 850 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E - (+ 2° percorso di Difficoltà: T) 2 dicembre Direttori: Ennio Capone 338.8715121 - Annamaria Martorano 338.9498941 Traversata di Diecimare - (Colline Salernitane) Partenza: ore 14:30 di sabato 22 da Spiano di Mercato S. Severino a Salerno Dislivello: 700 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E 23 settembre Direttori: Ugo Lazzaro 349.3627515 - Carmine Nobile 388.0735376 M. Cercetano - (Monti Picentini) Partenza: ore 7:30 Percorso: Piano Verteglia (1220 m) - Varco la Creta - M. Cercetano (1339 m) Dislivello: 200 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: T/E 9 dicembre Direttori: Alfredo Nicastri 349.4027623 - Michele Pezzulo 089.23450 da Pogerola ad Amalfi - (Monti Lattari) Partenza: ore 8:00 Percorso: Pogerola (252 m) - Valle delle Ferriere - Pontone - Torre dello Ziro - Atrani Dislivello: 300 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E/EE 30 settembre Direttori: Giuseppe Villani 320.111814 Aldo Tisi 347.72274138 Intersezionale regionale d’autunno Partenza: ore 7:30 a cura della sezione di Napoli 16 dicembre* 6/7 ottobre Grotta del Brigante Giardullo - (Monti Picentini) Monte Terminillo Percorso: Campagna - Riponi - versante nord-est di M. Ripalta - Grotta del Prete Intersezionale col CAI di Antrodoco Dislivello: 500 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: E/EE Programma dettagliato in sede e su www.caisalerno.it Direttori: Sandro Giannattasio 3394875688 - Liberato D’Alessandro 338.7529520 Direttori: Myriam Caputo 339.25715600 - Ugo Lazzaro 3493627515 Partenza: ore 7:30 *(Dopo l’escursione pranzo sociale a Campagna o dintorni) 7 ottobre M. Raiamagra - (Monti Picentini) 23 dicembre Intersezionale con Montano Antilia Monte Somma e i Cognoli di Levante - (Parco Nazionale del Vesuvio) Percorso: Lago Laceno (1050 m) - Vallepiana - Loggetta - cima Raiamagra (1667 m) Percorso: Ottaviano - Cognoli di Levante e Corde di lava Dislivello: 750 m - Durata: 6 ore - Difficoltà: E Dislivello: 320 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: T Direttori: Ciro Nobile 339.1695263 - Andrea Scagano Direttori: Ennio Capone 338.8715121 - Gaetano Florio 328.9174587 Partenza: 7:30 Partenza: 8:00 pagina 9 2/2016
30 dicembre CALENDARIO Intersezionale Campana a cura della sezione di Cava BRINDISI DI FINE ANNO ALPINISMO GIOVANILE 31 dicembre (lunedì) Gennaio - Dicembre 2018 Accellica sud - (Monti Picentini) BRINDISI DI FINE ANNO PER “FERRATI CAINI” Percorso: Croci di Acerno - Variante al sentiero 190 - Accellica sud -Direttissima est - Croci Dislivello: 800 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: EEA Direttori: Sandro Giannattasio 339.4875688 - Carmine Nobile 388.0735376 Partenza: ore 8:30 dalle Croci di Acerno Domenica 14 Gennaio - Parco Reg. dei Monti Picentini AR - Monte Bastiglia Dislivello: 500 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Direttori: AAG Ciro Nobile 3391695263 Per aggiornamenti su eventuali variazioni consultare ONC Alfredo Nicastri 3494027623 il sito internet della sezione Domenica 18 Febbraio - P.co reg. dei Monti Picentini www.caisalerno.it Ciaspolata al lago Laceno Dislivello: 450 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: E Direttori: AAG Ciro Nobile 3391695263 ONC Alfredo Nicastri 3494027623 PROGRAMMA 2018* Domenica 18 marzo - P.co reg. Monti Lattari AR - Monte Falerio ALPINISMO e ARRAMPICATA Dislivello: 450 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E a cura del gruppo Direttore: ONC Alfredo Nicastri 3494027623 alpinismo e arrampicata sezionale (348.0316889) Domenica 15 aprile - P.co Naz. Cilento e Vallo di Diano Atena Lucana Arrampichiamo giocando Con il gruppo di alpinismo sez. - Dislivello: 200 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: T Domenica 14 gennaio Domenica 5 agosto Direttori: ONC Alfredo Nicastri 3494027623 Salerno - Monte Terminio Salerno - Gran Sasso IS Marco. Del Regno 3471307361 Alpinismo invernale Alpinismo Domenica 4 febbraio Domenica 26 agosto Domenica 6 Maggio - P.co Naz. del Cilento e Vallo di Diano Salerno - Monti del Matese Salerno - Ripe della Falconara Inters. con sottosez. Di Montano Antilia Alpinismo invernale Arrampicata sportiva A - Diga dell’Alento Domenica 4 marzo Domenica 2 settembre Dislivello: 450 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Salerno - monti del Matese Salerno - Cresta della Conocchia Direttori: AAG Ciro Nobile 3391695263 Alpinismo invernale Alpinismo ORTAM Rossana Braca 3475854529 Domenica 1 aprile Domenica 30 settembre Andrea Scagano 3272588839 Salerno - monte Meta Salerno - Faicchio Alpinismo invernale Arrampicata sportiva Domenica 13 Maggio Domenica 29 aprile Domenica 7 ottobre Alpinismo in città Salerno - Monte Bulgheria Salerno - Gallo Matese Programma dettagliato sul sito web Alpinismo Via multi-pitch Direttore: AAG Ciro Nobile 3391695263 Domenica 6 maggio Domenica 28 ottobre Domenica 8 Giugno - P.co Reg. Monti Picentini Salerno - Capo D’orso Salerno - Capo D’Orso Grotta Strazzatrippa Via multi-pitch Arrampicata sportiva Tutti in piedi: l’avventura è in grotta Domenica 27 maggio Domenica 4 novembre Con il gruppo Speleologico sez Salerno - Monte Alpi Salerno - Punta Campanella Programma dettagliato sul sito web Alpinismo Via multi - Pitch Direttori: ONC Alfredo Nicastri 3494027623 Domenica 3 giugno Domenica 25 novembre Vincenzo Sessa 3474749240 Salerno - Monte Moneta Salerno - Avella Alpinismo Arrampicata sportiva Dall’1 al 6 Settembre - P.co Reg. Monti Lattari Domenica 24 giugno Domenica 2 dicembre Trekking Interregionale con l’Alpinismo Giovanile del Lazio Salerno - Monte San Liberatore Salerno - Monte Tifata Direttori: AAG Ciro. Nobile 3391695263 Arrampicata sportiva Arrampicata sportiva ONC Alfredo Nicastri 3494027623 Dal 23 luglio al 29 luglio Domenica 23 dicembre Salerno - Alpi (Valle D’Aosta) Salerno - Monte Papa Domenica 16 settembre - P.co reg. Monti Picentini Alpinismo Alpinismo invernale AR - Giornata al rifugio, al monte Raistulo Con la commissione sez. TAM *Programma dettagliato in sede Dislivello: 450 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Direttori: AAG Ciro. Nobile 3391695263 ORTAM Rossana Braca 3475854529 Domenica 15 ottobre - Parco Reg. Monti Picentini AR - Lungo il corso del Tusciano Dislivello: 400 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Direttori: ONC Alfredo Nicastri 3494027623 ORTAM Rossana Braca 3475854529 Domenica 4 novembre - P.co reg. Monti Picentini AR - Pizzo San Michele Dislivello: 500 m - Durata: 5 ore - Difficoltà: E Direttore: ONC Alfredo Nicastri 3494027623 Domenica 2 dicembre - Colline Salernitane A - Viviamo la storia della nostra città Con la commissione sez. TAM Dislivello: 300 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: E Direttori: ONC Alfredo Nicastri 3494027623 ORTAM Rossana Braca 3475854529 pagina 10 2/2016
PROGETTI PROGETTO HABITAT un’attività intensiva ed estesa con personale esperto in quanto trop- po dispendiosa e dispersiva. Alcune di queste specie ad esempio ovvero Il valore delle piante … (dei nostri piedi)? il pungitopo (Ruscus aculeatus), il bucaneve (Galanthus nivalis), la di Maria Teresa Loffredo Per i Martedì culturali il 3 ottobre2017nella sede del CAI Sa- lerno arrivano il professore della università “L. Vanvitelli”di Caserta Sandro Strumia e la collaboratrice (nonchè moglie) Annalisa San- tangelo: si presentano come curatori del progetto di monitoraggio della Rete Natura2000 in Campania, secondo la direttiva europea 92/43 CEE, per il programma “Habitat”. Con l’aiuto di immagini ci parlano di livelli di biodiversità, di aree protette, di leggi qua- dro, di allegati articoli commi, di S.I.C. (sito di interesse comunita- rio), di Z.P.S. (zona di protezione speciale), di burocrazia … cose un po’ ostiche per la maggior parte dell’uditorio, eppure tutti in sala comprendiamo che hanno una grande passione per la natura, per il territorio da conoscere - custodire - salvare, per la salvaguardia delle specie protette ai sensi della normativa vigente nazionale e internazionale. Subito sentiamo di condividere tanti punti di vista, Galanthus nivalis tanto più che noi siamo in una regione, la Campania, dove esistono genziana maggiore (Gentiana lutea), l’agrifoglio (Ilex aquifolium), tante specie da tenere sotto osservazione secondo le direttive in il faggio (Fagus sylvatica) sono facilmente riconoscibili anche da questione e i “famosi” allegati IV e V. personale non esperto che, se opportunamente coordinato ed istru- ito, può rappresentare un valido aiuto per la raccolta di dati distri- butivi. Il punto dei nostri Strumia e Santangelo è proprio quello di coinvolgere tanti volontari del CAI ad approfittare del loro tempo libero per la raccolta di dati attraverso l’acquisizione di informa- zioni geo-riferite con una applicazione android fornita appunto dai curatori del progetto. In questo modo si determinerebbe nei nostri soci una maggiore consapevolezza del patrimonio della biodiversi- tà della Campania ed una più attenta tutela del territorio. Per molti sarà dunque possibile dare un contributo con le nuove tecnologie che permettono la geo- referenziazione nella convinzione che le nostre “piante” saranno importanti per le piante di tutto il territorio e le nostre escursioni avranno un valore aggiunto. Ilex aquifolium (IV) - Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa. (V) - Specie animali e vegetali di interesse comunitario il cui prelievo nella natura e il cui sfruttamento potrebbero formare og- getto di gestione. Dunque i due arrivano al punto… ovvero l’obiettivo finale di questo incontro e ci parlano del potenziale ruolo dei soci CAI per la raccolta di dati e l’attività di monitoraggio di specie vegetali protette di facile riconoscimento e ampia diffusione nel territo- rio della Campania. La nostra regione infatti presenta un campionario di grande biodiversità: in essa sono presenti 2864 specie, ma proprio questo rende non proponibile Gentiana lutea Fogus sylvatica Ruscus aculeatus pagina 11 n. 2/2017
ESCURSIONI ESCURSIONE CAI SUL MONTE DELLA STELLA di Camillo Gallo Il 14.10.2017 si è svolta con successo e con la partecipazione - Il sito è ubicato in una posizione strategica nel bacino del di quasi 50 Soci l’escursione sul Monte della Stella nel Cilento; la Mediterraneo, proteso tra la foce del fiume Alento che fungeva da bellissima giornata, senza vento e con temperatura estiva, ha per- amplissimo porto e il mare, consentendo una visuale che nelle gior- messo di godere appieno lo splendido panorama che si mira dalla nate terse si prolunga fino alla Sicilia e alla Sardegna; per questo vetta e di gustare con piacere il pranzo all’aperto preparatoci da motivo fu deciso in tempi recenti di impiantarvi una potente stazio- un’Associazione locale. ne radar che provocò purtroppo lo spianamento e la dispersione La visita particolareggiata del complesso megalitico risalente delle preesistenze ancora in situ sulla cresta; la possibilità di con- al III millennio a.C. attestato sulla rupe, che era lo scopo principa- trollare a vista una vastissima area giustificherebbe peraltro la va- le dell’escursione, ha destato stupore ed un animato dibattito tra stità del complesso megalitico e del nucleo abitativo ivi insediatosi. quelli convinti dell’autenticità del sito e gli scettici, divisi tra coloro - Nel corso dei millenni tali rovine sono state invase e sommerse che si ostinano a negare qualsiasi intervento umano sulle enormi da una vegetazione che ancora oggi ne impedisce una completa rocce affioranti nell’area sommitale e quelli che invece, sostenuti da rilevazione; è poi evidente che esse sono state riutilizzate, modifi- alcuni commenti letti sui siti web, fanno risalire al periodo longobar- cate ed anche distrutte dai vari insediamenti umani succedutisi fino do tali opere monumentali. all’epoca medioevale. In effetti è storicamente accertata la presenza di un insedia- - La presenza nell’area di strutture isolate, come la “preta dù mento chiamato Lucania nel X secolo che nel secolo successivo venne mulacchio” o la “preta ‘nzitata”, legatesi poi a tradizioni popolari denominato Cilento. E prima ancora è probabile che lì fosse collo- in uso fino a tempi recenti, è da leggere come l’esistenza di un cata Petilia, l’antica capitale dei Lucani. più articolato complesso megalitico di cui tali strutture facevano A ciò contribuì anche mio nonno, ing. Emilio Guariglia, autore parte; uno dei tanti ingressi alla cittadella fortificata sommitale di di una pubblicazione comparsa sulla ‘Rassegna storica salernitana’ cui si riporta la foto attesta per esempio, e senza ombra di dub- del 1944, che nelle sue ricerche non escluse tuttavia la presenza di bio, l’intervento umano nella sagomatura delle rocce e quindi, di un castrum ancora più antico. conseguenza, induce a ritenere tali anche quelle che, concludendo A suffragare l’ipotesi dell’esistenza di un enorme complesso il perimetro esterno, possono a prima vista sembrare naturali: non megalitico fortificato caldeggiata da Pasquale Giuliani, nostra gui- si dimentichi che questi antichi costruttori sfruttarono l’esistenza di da nel sopralluogo e autore di una pubblicazione sull’argomento rocce già affioranti modificandole e rialzandole secondo le neces- presentata a suo tempo anche nella nostra sede, bastano secondo sità difensive e talvolta enucleandole a scopi cerimoniali, d’orien- me poche considerazioni: tamento ed astronomici. pagina 12 n. 2/2017
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