Normalità - Visioni di - Asarva

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Normalità - Visioni di - Asarva
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                                                                                                                                                        normalità

                                                                                                                                                                                  03 |
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Normalità - Visioni di - Asarva
editoriale

                                                                                        La distanza infelice della

                                           NUOVA NORMALITÀ
                                           Durante i mesi di lockdown, parlando della              nuova normalità che fin dall’inizio ha usato la
                                           nostra quotidianità, è stata spesso usata l’e-          stampella della temporaneità per tenere in piedi
                                           spressione «al tempo del coronavirus» per sot-          la speranza di un ritorno alla vecchia normalità.
                                           tolineare l’eccezionalità della situazione che si       Nemmeno il surrogato tecnologico ha potuto
                                           stava vivendo. La famiglia, la scuola, l’economia,      colmare il vuoto di una risposta che deve fare
                                           le relazioni, la musica, il teatro, il cinema, la po-   i conti con la nostra continua ricerca di senso.
                                           litica, persino la Tv: niente era più come prima.
                                           Come se la pandemia fosse stata uno scultore            Non si dovrebbe mai rispondere a una doman-
                                           invisibile in grado di rimodellare la realtà e i sen-   da con un’altra domanda, è vero, ma forse rifor-
                                           timenti che la attraversano. A ben vedere però          mulando meglio la prima si può trovare anche
                                           la Covid-19 (già, è femminile) ha profondamente         una risposta. Possiamo essere contemporane-
                                           cambiato una sola cosa: il significato del tem-         amente felici e distanziati socialmente? Come
                                           po liberato. Per molti quel tempo agognato per          spesso accade è l’arte ad aprire un varco sicu-
MICHELE MANCINO VICEDIRETTORE VARESENEWS

                                           dedicarsi alle passioni e a ciò che piace fare,         ro nella nebbia di incertezza che avvolge le no-
                                           la vera risorsa scarsa della nostra esistenza.          stre vite. Nel film «Into the wild», in italiano «Nel-
                                           Questa volta ce n’è stato concesso tanto ma a           le terre selvagge», tratto da una storia vera, il
                                           una condizione che ne ha completamente stra-            protagonista è un giovane che subito dopo la
                                           volto il significato: l’impossibilità di condividerlo   laurea abbandona la famiglia per intraprendere
                                           fisicamente con i nostri simili.                        un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti, fino
                                                                                                   a raggiungere le terre sconfinate e selvagge
                                           Quanto è importante la condivisione per gli es-         dell’Alaska dove può respirare l’aria della libertà
                                           seri umani? La pandemia ci ha posto di fronte           e riempirsi gli occhi della bellezza della natura in
                                           a una scelta limite: o l’isolamento o la vita. Al-      totale solitudine, lontano da tutto e da tutti. Qui
                                           lontanare gli altri per allontanare il virus. Una       troverà anche il suo tragico epilogo ma prima di
                                           battaglia combattuta sui balconi di tutta Italia,       andarsene scriverà una frase che riporta il tem-
                                           nelle file ordinate fuori dai supermercati e nel-       po sul binario dell’esistenza umana: «La felicità
                                           le spese solitarie nel negozio sotto casa. Una          è reale solo quando è condivisa».
Normalità - Visioni di - Asarva
SOMMARIO
                        editoriale
                                                     LA DISTANZA INFELICE DELLA NUOVA NORMALITÀ_________________________________________03

                      primo piano
                                                     RIPARTIAMO DA NOI. ROCCAFORTE VARESE NELLA LOMBARDIA IN AFFANNO____________________05
                                                     TENIAMOCI I TALENTI RIBELLI. CAMBIERANNO LE REGOLE E MIGLIORERANNO IL MONDO__________08
                                                     RIPARTIAMO SENZA CONFLITTI. LA GUERRA DEI SOLDI FA SOLO VITTIME_____________________ 10
                                                     VINCENTE E’ CHI SA COSTRUIRE PONTI DOVE GLI ALTRI VEDONO GLI ABISSI_________________ 12
                                                     TECNOLOGIE, INFRASTRUTTURE E TRANSIZIONE ENERGETICA. L’EUROPA HA LE IDEE CHIARE
                                                     CONTRO LA CRISI. NOI UN UN PO’ MENO..._______________________________________________ 14
                                                     L’EUROPRESTITO DIVIDE L’ITALIA MA CHI CONOSCE DAVVERO IL MES?______________________ 16

        dialoghi sul futuro
                                                     UNA VETRINA IN RETE. IN TEORIA SIAMO PRONTI, NELLA PRATICA MOLTO MENO______________ 18
                                                     L’URLO DELLO IOP: E’ LA NOSTRA RIVINCITA SULLE COSE ________________________________20
                                                     DAL CONTROLLO ALLA DELEGA. IL NUOVO LAVORO DÀ FIDUCIA____________________________22
                                                     IL “TRIPLETE” DEL CAMBIAMENTO DELLE PMI:
                                                     TELELAVORO, PRODUZIONE 4.0 E DIGITAL MARKETING____________________________________24
                                                     IL MEGAFONO DIGITALE FA VENDERE LA QUALITA’________________________________________26

    consigli per le imprese
                                                     LA CULTURA DEL RISCHIO_____________________________________________________________28
                                                     ALLA RICERCA DELL’INVESTITORE GIUSTO______________________________________________30
                                                     BELLA E SOSTENIBILE: AL MARKETING PIACE COSÌ_______________________________________32

              storie di impresa
                                                     SUCCESSI PER 100 ANNI DI “FILA” «IL MIO CONSIGLIO? PUNTATE SULL’IDENTITÀ» _______________34

                                                     IL NOSTRO VINO VIVE NEL TEMPO E HA LA FORZA NELLE PERSONE___________________________36

                                                     «NEL PERIODO PIÙ DURO NON CI SIAMO FERMATI. E HO REALIZZATO UN SOGNO»_____________38

                                                     DA COBRA A VODAFONE:
                                                     L’INNOVAZIONE VA DI CORSA CON IL MOTORE DELLE COMPETENZE_________________________40

                           rubriche
                                                     PRESSIONE SUI PREZZI. AVRÀ BUONE CHANCE CHI HA GUARDATO AVANTI___________________42

Magazine di informazione di Confartigianato Imprese Varese.                       Caporedattore - Davide Ielmini
Viale Milano 5 Varese - Tel. 0332 256111 - www.asarva.org                         Progetto grafico e impaginazione - Confartigianato Imprese Varese
                                                                                  Stampa Litografia Valli
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Autorizzazione Tribunale di Varese n.456 del 24/1/2002

Direttore Responsabile - Mauro Colombo                                            Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a euro 28 ed è compreso nella quota associativa.
Presidente - Davide Galli                                                         La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali
Normalità - Visioni di - Asarva
primo piano

        Ripartiamo da noi
        Roccaforte
        Varese
                     nella Lombardia
                     in affanno
                     Lidia Romeo

L’emergenza sanitaria dovuta al
Covid 19 ha inciso pesantemente
sul settore produttivo ed econo-
mico italiano e lombardo. Seppure
in un contesto generale di grande
difficoltà, il sistema imprese di Va-
rese e provincia sembra aver retto
meglio di altri alla crisi, tanto che
è l’unica provincia lombarda ad
avere un saldo positivo tra aziende
cessate e nuove attività nel primo
semestre 2020 (+1% con 40 azien-
de in più rispetto a dicembre 2019)
assieme a Sondrio (+1% con 10
aziende in più).
Normalità - Visioni di - Asarva
primo piano

        Le previsioni di Istat sul Pil italiano 2020 sono quelle
        meno drammatiche (-8,3%). Sia la Commissione eu-
        ropea sia il Fondo Monetario internazionale (Fmi) pre-
        vedono una contrazione del Pil nazionale superiore ai
        undici punti percentuali nel 2020. E il ritorno alla nor-
        malità nel 2021, sempre secondo le previsioni, porte-
        rebbe comunque un saldo negativo nel biennio 20-21
        di almeno 3 punti percentuali rispetto al Pil 2019.
        A incidere sui dati c’è la flessione di 1,9% dell’export
        nazionale registrata nel primo trimestre 2020 (Istat)
        e riconducibile per circa il 40% alla Lombardia, regione
        trainante dove l’export ha perso ben 3 punti percen-
        tuali. La dinamica negativa è imputabile alla forte con-
        trazione dell’export verso Germania (-8,2%), Francia
        (-7,0%) e Spagna (-7,8%). Tra i settori le flessioni varia-
        no tra un minimo della chimica (-2,1%) a un massimo
        dell’auto (-25%).

        Secondo i dati presentati da Unioncamere Lombardia
        il calo della produzione industriale nel primo trimestre
        2020 è di oltre 10 punti percentuali, con una relativa
        diminuzione degli ordini interni di -8.7%. «Ma l’anda-
        mento nel mese di aprile e nella prima metà di maggio
        saranno peggiori».
        Sempre secondo il rapporto di Unioncamere «il crollo
        nell’artigianato è stato maggiore che nell’industria».
        Per vari motivi, a cominciare dalla minore quota di fat-
        turato dipendente da ordinativi esteri, le dimensioni
        aziendali e la minore possibilità di passare a forme di
        telelavoro. A questo si aggiunga una crisi strutturale
        già in corso, con una sostanziale stagnazione regi-
        strata per tutto il 2019. A reagire peggio sono stati
        proprio i settori che già mostravano segni di crisi nel
        quarto trimestre 2019.

        Nei vari settori, la percentuale di aziende manifattu-
        riere che hanno riscontrato problemi finanziari va dal
        20% al 50%. Per le imprese artigiane però questo va-
        lore è vicino o superiore al 50% in ogni area di atti-
        vità economica. Con significative eccezioni, secondo
        l’Istat, per i comparti che hanno potuto continuare in
        qualche modo a lavorare durante il lockdown come
        computer, agricoltura, alimentare e farmaceutica

6 | imprese e territorio
Normalità - Visioni di - Asarva
primo piano   il quadro e le previsioni

                         (+66,9%). Positiva anche l’iniziativa di alcune azien-
                         de che si sono mostrate più pronte – o hanno avu-
                         to maggiori possibilità – nel convertire la produzione.
                         Nell’abbigliamento lombardo almeno 1 azienda su 4
                         (26,5% del totale), puntando sull’improvvisa neces-
                         sità di dispositivi tessili di protezione individuale. La
                         stessa strada hanno imboccato alcune aziende chi-
                         miche. Ma in generale questa soluzione ha coinvolto
                         solo il 2,6% delle imprese.
                         Nei settori di meccanica, chimica, gomma e plastica,
                         la percentuale di aziende manifatturiere che conta di
                         recuperare le perdite in un anno oscilla tra il 25 e il
                         30 percento.

                         I dati dei registri delle imprese lombarde segnalano
                         complessivamente, nel periodo compreso tra il 24
                         febbraio 2020–7 giugno 2020, 11883 cancellazioni e
                         7784 iscrizioni, con un saldo negativo di oltre 4 mila
                         imprese. Ma con significative differenze.
                         A patire le perdite maggiori in termini assoluti e an-
                         che percentuali è stata Milano (-1%) seguita, in termini
                         percentuali, da Mantova e Pavia. Le uniche a segna-
                         re un saldo positivo (+1%) sono state le province
                         di Sondrio (10 aziende in più rispetto a dicembre
                         2019) e Varese (40 aziende in più). Un dato parti-
                         colarmente significativo per la regione dei laghi che è
                         arrivata al lockdown dopo un biennio particolarmente
                         difficile (58028 aziende a fine 2019 contro le 62.798
                         del 2017) confermandosi comunque la quinta provin-
                         cia lombarda per numero di aziende e valore aggiunto
                         dopo Milano, Brescia, Bergamo e Monza e Brianza.

                         Il tessuto economico di Varese si è dimostrato tra i
                         più solidi davanti alla crisi (con Sondrio l’unica lombar-
                         da a registrare un numero di chiusure inferiore al 1%
                         di quelle attive) e anche particolarmente propositiva
                         e ottimista, tanto da superare subito all’indomani del
                         lockdown questo gap negativo, facendo registrare
                         580 nuove attività nei primi mesi del 2020 contro le
                         530 chiusure.

                                                                           imprese e territorio | 7
Normalità - Visioni di - Asarva
primo piano

                                                      Tandon Family professor di Busi-
                                                      ness Administration alla Harvard
                                                      Business School, è tra i 50 mana-
                                                        gement thinker più influenti del
                                                      pianeta: «Non pensiamo a emargi-
                                                       nati o piantagrane. I ribelli fanno
                                                       domande con curiosità e guarda-
                                                      no lo stesso problema o situazione
                                                             da più punti di vista»

                                                                   Marilena Lualdi

                                Teniamoci i talenti ribelli
                                   Cambieranno le regole
                                  e miglioreranno il mondo
 Il mondo nella fase 3 può rinascere con i           di incoraggiare la ribellione costruttiva.       zio. Quando pensiamo ai ribelli, pensiamo
 leader. Con i ribelli, quelli veri che sanno        La professoressa Gino non ha dubbi: esse-        ai guai – e prosegue - Bottura ha infranto
 spezzare i vincoli in maniera positiva. E si        re ribelli sarà fondamentale. Solo che è un      la tradizione trasformando ricette italiane
 trovano in ogni azienda: anzi, tutti dovreb-        termine capace di creare fraintendimenti,        tramandate da secoli. Mise in discussione
 bero essere talenti ribelli.                        mentre lei precisa: «Sembra che ci sia un’i-     le procedure di cottura e creò versioni in-
 Francesca Gino, Tandon Family professor di          dea fissa di ribelli. Sono creativi, le storie   novative e spesso sorprendenti dei piatti
 Business Administration alla Harvard Busi-          ci dicono, ma difficili per lavorarci insieme,   tradizionali».
 ness School, ricercatrice e autrice di diversi      i fanatici del controllo che creano il caos,
 libri (tra cui “Talento Ribelle” edito da Egea),    persone che preferiresti non avere come          Quindi il ribelle rompe le cattive abitudini. E
 inclusa da Thinkers50 nei 50 management             capo o impiegato. Dobbiamo cambiare il no-       ce ne sono tante: «Ci appoggiamo a ciò che
 thinker più influenti del pianeta, è trasci-        stro modo di pensare ai ribelli: non signi-      è comodo e familiare, fallendo facilmente
 nante esprimendo la sua speranza: «Che              fica essere un emarginato o un pianta-           nella routine. Preferiamo la certezza al dub-
 per i leader, per tutti noi, questo diventi un      grane. Quelli efficaci infrangono le regole in   bio. Accettiamo i ruoli sociali che ci vengo-
 momento di riflessione, e un’opportunità            modi positivi e produttivi. Ed ecco perché       no trasmessi, quasi senza domande, e se-
 per cambiare il modo in cui approcciamo il          avere il 100% di ribelli è utile».               guiamo il punto di vista della maggioranza.
 lavoro e gli altri. Spero che il cambiamento        Cita casi concreti: «Quando ho incontrato        I ribelli fanno domande con curiosità e
 sia per il meglio. Spesso leader in diverse         Massimo Bottura, dell’Osteria Francesca-         guardano lo stesso problema o situazio-
 organizzazioni sostengono che la risorsa            na in Modena, mi ha mostrato una foto di         ne da più punti di vista. Non hanno paura
 più importante siano i loro dipendenti. Que-        un artista concettuale cinese, Ai Weiwei,        di esprimere opinioni sul lavoro o di render-
 sta crisi ha dato loro la possibilità di dimo-      che aveva distrutto un vaso di 2000 anni:        si vulnerabili di fronte agli altri».
 strarlo nelle loro azioni». Ciò significa fare in   un’urna cerimoniale di grandi dimensioni in      La professoressa ha già avuto modo di evi-
 modo che ci siano le opportunità di apprez-         argilla, a forma di vaso di fiori contempora-    denziare cinque elementi chiave nel talen-
 zare il lavoro invece di vederlo come una           neo. In un istante, infranti due millenni di     to ribelle. Si parte dalla novità, la ricerca di
 fonte di frustrazione, nonché assicurarsi           storia. Perché? E per cosa? Un nuovo ini-        ciò che ci spinge a un superamento verso

8 | imprese e territorio
Normalità - Visioni di - Asarva
primo piano      CONTROCORRENTE: francesca gino

      Cosa fare in azienda?
      Ci sono due vie. La
      prima è attendere che
      la crisi passi. La se-
      conda è «ripensare il
      modo in cui lavoriamo
      e chiedersi cosa tenere
      e cosa gettar via»

                                                                                                                       FRANCESCA GINO
                                                                                                                         TANDON FAMILY
                                                                                                                            PROFESSOR
                                                                                                                           DI BUSINESS
                                                                                                                        ADMINISTRATION
                                                                                                                         ALLA HARVARD
                                                                                                                      BUSINESS SCHOOL

il nuovo. Poi la curiosità: «L’impulso che da     tolinea - Il secondo approccio è molto più       «Il cento per cento. È solo quando usiamo
bambini spingeva noi tutti a domandare            vincente. E ci darà il coraggio di ridisegnare   questi elementi chiave del talento ribelle
di continuo “perché?”. Il terzo elemento è        il futuro del lavoro».                           che sentiamo gioia nel lavoro che faccia-
la prospettiva, la capacità con cui i ribel-                                                       mo, un senso di soddisfazione completa
li ampliano costantemente la loro visione         Un esempio classico: «Prima del Covid19,         nella vita. Quindi perché fermarsi a meno?».
del mondo per riuscire a scorgerlo con gli        non pensavamo fosse possibile incontrar-         Così come il leader deve essere sì confi-
occhi degli altri. Il quarto è la diversità, la   si virtualmente per discussioni importanti.      dente, ma anche umile. Cita Greg Dyke al
tendenza a sfidare certi ruoli sociali prede-     Invece lo si può fare, come abbiamo impa-        suo arrivo alla Bbc all’inizio del 2000: «Per
terminati per raggiungere quanti possono          rato. Questa scoperta ci porterà a pensa-        segnalare il tipo di cambiamento che vole-
apparire differenti». Infine l’autenticità: «I    re più attentamente alle scelte, a quando        va vedere, il nuovo direttore generale ha
ribelli abbracciano tutto ciò che fanno, ri-      viaggiare, a come organizzare incontri, a        distribuito cartellini gialli come quelli degli
manendo aperti e vulnerabili per entrare in       come connettersi con altri colleghi».            arbitri. Se un membro dello staff ha visto
contatto con gli altri e imparare da loro».       La speranza di Francesca Gino è altresì          qualcuno cercare di bloccare una buona
Così una giusta dose di ribellione comporta       che questa crisi profonda crei una chance        idea, dovrebbe sventolare il cartellino giallo
una miscela di questi tratti: «Solo così si       per migliorare: «Spero che smetteremo di         in aria e parlare. Dyke voleva che i dipen-
possono cambiare le cose per il meglio, con       prendere le cose e le persone per scon-          denti usassero le carte per “dare un taglio
un approccio di rispetto invece di essere         tato, che apprezzeremo più spesso le parti       alle stronzate e farlo accadere”».
arroganti».                                       del lavoro o della vita di cui siamo grati, e    Ecco, i ribelli ispirano con le azioni: «Le or-
Che cosa può significare in azienda? Ci           che ci prenderemo il tempo di esprimere la       ganizzazioni hanno molto da guadagnare
sono due vie. La prima, attendere che la          nostra gratitudine. Spero anche che la col-      premiando l’esempio che hanno impostato.
crisi passi. La seconda? «Ripensare il modo       laborazione continui a portare fuori ener-       Incoraggiare il giusto tipo di violazione del-
in cui lavoriamo, chiedersi quali sono gli ele-   gia positiva. E che il futuro delle aziende      le regole è ciò che i leader di oggi devono
menti che hanno funzionato bene in pas-           incoraggi i ribelli». Ma quanti ne servono, in   fare per aiutare le loro organizzazioni (e se
sato da ritenere e quali da gettar via – sot-     un’impresa? La risposta è sorprendente:          stessi) ad adattarsi».

                                                                                                                                  imprese e territorio | 9
Normalità - Visioni di - Asarva
primo piano

           Ripartiamo
           senza conflitti
           La guerra dei soldi
           fa solo vittime
               L’era post Covid vista
              da Nadia Urbinati, do-
               cente di teoria politica
             alla Columbia Universi-
             ty: «Per la prima volta a
             nostra memoria ci siamo
              ritrovati in semi-libertà
                nella vita quotidiana:
              una condizione nuova»

10 | imprese e territorio
primo piano       RIFLESSIONi SUL NOSTRO tempO

Nell’era post Covid «occorre entrare in             nasconde i dubbi: «È giusto essere scetti-         lavoro. Oltre a minare la fiducia». Ma che
un’ottica di socialità condivisa». Una collet-      ci e critici sull’uso dei nostri dati da parte     cosa accadrà di questa umanità prova-
tività ritrovata o ricostruita, in cui l’Europa     del sistema pubblico, i servizi che vengono        ta dal coronavirus e dal lockdown? «Ha
deve fare la sua parte. E il nostro Paese           offerti passano di fatto dalle multinazionali.     conosciuto tante pandemie – risponde la
mostrarsi responsabile, fino in fondo.              Ci dicono che in questa iniziativa, finalizza-     professoressa Urbinati – dal Decameron ai
Nadia Urbinati, professor of Political Theory       ta alla nostra salute, i nostri dati verranno      Promessi Sposi, non c’è nulla di nuovo sot-
della Columbia University, guarda avanti,           eliminati i 31 dicembre, ma io vorrei sapere
                                                                                                       to il sole. Certo, questa è capitata a noi e
ma non tralascia la sua attenta analisi su          se c’è un sistema di controllo. Al di là del-
                                                                                                       ci sembra dirompente, lo è. Porterà a posti
ciò che abbiamo vissuto in questi mesi. Nel         la magistratura, che può perseguire dopo
                                                                                                       di lavoro persi appunto, a tensione socia-
nostro Paese e in America, dove appunto             però che è stato compiuto il danno».
lei insegna: qui al virus si è sovrapposta          Negli Stati Uniti il controllo dei cittadini per   le. Non vogliamo soffiare su questo fuoco.
un’altra emergenza, quella del conflitto raz-       battere la pandemia, non c’è stato: «Anche         Come dopo ogni conflitto bisogna fare uno
ziale. La professoressa Urbinati ha anche           quando sono state prese misure severis-            sforzo di ricostruzione, di pianificazione
preso parte al libro curato da Andrea Fer-          sime, New York e California ad esempio si          straordinario. Vero che noi non usciamo
razzi, “Il mondo che (ri)nasce. La nostra vita      sono sempre affidate alla volontarietà. Mai        da una guerra che ha portato distruzioni
dopo la pandemia”, edito da Rubbettino.             è stata usata la coercizione, un metodo            fisiche, ma ha inciso sulla socialità, sulle
«Per la prima volta a nostra memoria, ci                                                               imprese, sul lavoro».
siamo trovati liberi cittadini per legge ma                                                            Ecco così – prosegue – che «si tratta di
in semi-libertà nella vita quotidiana... Per                Per il futuro serve un
                                                                                                       pensare in termini collettivi e solidali, non
alcuni mesi (e per mesi ancora a venire) la                 nuovo approccio: «Pen-                     entrare in un’ottica di conflitto del tipo
paura del contagio è stata il canovaccio                    siamo in termini col-                      “date più soldi a me, non a loro”, proprio
delle nostre narrative, private e pubbliche».
                                                            lettivi e solidali. Se en-                 perché se entriamo in una competizione,
La ripresa spingerà ad un’altra narrativa,
magari non impeccabile, ma scritta «di-
                                                            triamo in competizione                     finiamo in un conflitto radicale».
rettamente e liberamente» da noi.                           finiamo in un conflitto
                                                            radicale che fa male»                      Secondo la docente, dobbiamo pensare in
Un concetto che sta a cuore a Urbinati,                                                                termini di cooperazione, per il bene di tutti:
attentissima anche al tema della privacy                                                               «Non solo chiedere, ma dare. Pretende-
ravvivato dalla app Immuni. «Il modo di in-                                                            re, bensì essere disposti a cooperare».
terpretare e proteggere la nostra libertà è         diverso dal nostro, nei Paesi anglosasso-          In questo senso l’Europa, apparsa prima
cambiato – precisa – Rodotà ci ha provato,          ni». Ciascuno ha anche usato un racconto           sfilacciata e poi in parziale recupero, può
uno dei primi in Italia e ed Europa. C’è tut-       dei numeri a sé: «La pandemia ha messo in          giocare un ruolo cruciale: «Non guardiamo
to l’aspetto del diritto all’oblio, l’eliminazio-   evidenza che ci sono regimi politici molto         a quando la Germania incamerava le ma-
ne dei segni del web che noi diffondiamo            diversi e c’è stato un uso politico dei nu-        scherine, ci sono stati elementi sbagliati,
quando compriamo o parliamo via web. Se-            meri».
                                                                                                       umanissimi, all’inizio, che poi sono stati
gni che lasciamo anche involontariamente.
                                                                                                       corretti. Interessante la lettera di Conte ai
Quando paghiamo con la nostra carta, ve-            Gli Usa, però, hanno dovuto affrontare un
                                                                                                       primi di febbraio dove si mostrava che l’Eu-
niamo tracciati nei nostri gusti, acquistia-        altro problema, non nato dal virus ma non
mo dei servizi e indichiamo i nostri desideri       meno dirompente: «Il razzismo ancora così          ropa non poteva intervenire nel classico
nel futuro».                                        violento. La polizia tra l’altro ha ancora pro-    modo del prestito con condizioni capestro,
Stiamo pagando un prezzo più alto di quan-          filing fondati sulla razza, come condizione,       come avvenuto con la Grecia, ma in modo
to pensiamo alle multinazionali che di fatto        naturale disposizione verso la delinquenza.        nuovo».
usano i nostri dati: «E il libero mercato è         Ciò si è inserito in un quadro socioecono-         A questo punto però – conclude – l’Italia
una favola pura». Su Immuni, Urbinati non           mico disastroso, con la perdita di posti di        deve mostrare di meritarselo: « ». Ma. Lu.                ma.

                                                                                                                                     imprese e territorio | 11
primo piano

VINCENTE E’ CHI SA COSTRU
 dove gli altri vedono solo abissi
                                       Christian Busch,
                                   docente e direttore del
                                  programma di economia
                                    globale alla New York
                                    University, ci conduce
                                   nel concetto di serendi-
                                  pity: «In epoca Covid ci
                                   sono persone e attività
                                  che abbracciano l’inatte-
                                     so in modi creativi»

 C’è chi vede un vuoto, chi lo identifica come     perla riconoscere e vale per tutti, piccole      tante per loro. Anche sul nostro territorio,
 un ponte e ci sale sopra. Vale in ogni cir-       imprese comprese. In ogni tempo, a comin-        del resto, esperienze in tal senso non sono
 costanza, persino ai tempi del Covid-19: si       ciare dal nostro scosso così fortemente          mancate, pensiamo solo alla produzione di
 può avere una visione differente e quella         dalla pandemia. «Il coronavirus è stato un       mascherine che ha visto la conversione di
 che permette di andare avanti, anzi oltre,        forte promemoria del fatto che il progres-       tante aziende in periodi di scarso reperi-
 si chiama serendipity. Un concetto chiaro         so dipende dall’abilità dell’uomo di trarre      mento dei dispositivi di protezione.
 a Christian Busch, docente e direttore del        il meglio dallo sconosciuto, dall’imprevisto
 programma di economia globale alla New            – afferma Busch - Sullo sfondo di una pan-       La sfida è navigare in tempi così incer-
 York University e visiting fellow alla London     demia che ha mutato il corso della vita quo-     ti verso riferimenti, porti quasi sicuri. E
 School of Economics. Che offre così dei           tidiana ed esasperato le disuguaglianze,         secondo il professor Busch, «i leader più
 suggerimenti validi per le piccole imprese,       abbiamo potuto testimoniare il fatto che         degni di nota hanno sviluppato – spesso
 anche nel suo libro “The Serendipity Mind-        persone e attività abbracciano l’inatteso in     inconsapevole – una predisposizione per
 set”     https://theserendipitymindset.com.       modi creativi».                                  l’inatteso che ha rilasciato la loro creatività
 Serendipiry, quella capacità di trovare una           Qualche esempio? Distillerie che invece      e pienezza di risorse. Il segreto è scorgere
 cosa meravigliosa, quando non si cercava          di chiudere si sono messe a produrre igie-       e connettere i puntini, da lì costruire ponti
 o magari si era in attesa di altro o si lottava   nizzanti. Compagnie di assicurazioni che         dove altri vedono abissi» conclude.
 per esso.                                         hanno dedicato il loro staff del call center     Con qualche istruzione. Primo punto, cam-
                                                   alla missione di diventare “eroi contro la so-   biare lo schema delle situazioni. Questo
 Con una persuasione di fondo, la fortuna          litudine”. E persone che si sono reinventate     passa dalle domande giuste. «Quale potreb-
 uno deve andare a cercarsela e deve sa-           e connesse a ciò che era davvero impor-          be essere l’opportunità nella crisi? – chiede

12 | imprese e territorio
primo piano       E SE CAMBIASSIMO PROSPETTIVA?

RUIRE PONTI

  il professore – Ad esempio, se sei una so-     citati, Turkcell che ha reagito al terremoto,       incubatori o di microimprese. Haier ha svi-
  cietà di design ed esplode l’emergenza Co-     mandando droni che permettessero alle               luppato proprio un modello di micro attività
  vid, la gente comprerà meno vestiti. Ma tu     reti telefoniche di funzionare. Così i dipen-       in cui i dipendenti sono incoraggiati a sfrut-
  potresti produrre maschere e camici. Come      denti si sono sentiti orgogliosi di lavorare        tare le opportunità e impegnarsi in quelle
  compagnie di auto possono produrre venti-                                                          più promettenti.
  latori e via dicendo. Da notare che in Asia,
  quando si diffuse la Sars, molte aziende di-
                                                         Primo punto, cambiare                       Ma la quinta direttiva è quella che abbrac-
  vennero di e-commerce, andarono dove la                lo schema delle situa-                      cia anche le precedenti: ovvero coltivare
  domanda già era andata».                               zioni. Secondo, trovare                     la capacità di individuare la serendipity.
                                                         una direzione mentre si                     Ovvero stare all’erta per cogliere eventi
  Seconda, preziosa direttiva: trovare una               è pronti per l’inatteso.                    inattesi e trasformarli in eventi positivi.
  direzione mentre si è pronti per l’inatte-             E poi sfruttare l’impre-                    Non è un processo facile, è come cerca-
  so. Qui bisogna avere la consapevolezza                visto per formare una                       re di notare qualcosa senza cercarlo. Ma
  che non si controlla il futuro. E un buon                                                          questo tenere alte le antenne è importan-
                                                         cultura aziendale
  modo può ispirare questo a dipendenti e                                                            te perché affina la capacità di cogliere una
  stakeholder, affinché vedano il loro scopo                                                         potenziale serendipity. Tanto che ci sono
  individuale che si connette con quello ge-     per la loro azienda, i suoi client grati e leali.   aziende che incoraggiano i componenti dei
  nerale dell’organizzazione.                                                                        loro team a incontrarsi settimanalmente
  Terza istruzione: sfruttare l’imprevisto per   Il quarto punto passa dal piazzare scom-            per cogliere se hanno incrociato qualcosa
  formare una cultura aziendale. Tra i casi      messe. Un esempio può essere quelle degli           di imprevisto nei giorni precedenti. Ma.Lu.

                                                                                                                                   imprese e territorio | 13
primo piano

           Tecnologie,
           infrastrutture                      «L’Italia ha un track
                                               record tutt’altro che
           e transizione                     lusinghiero nell’utilizzo
                                             dei fondi europei, basti
           energetica                         pensare all’incapacità

           L’Europa ha le idee chiare         di assorbire le risorse
                                               destinate alle nostre
           per portarci fuori dalla crisi       Regioni attraverso
                                                i fondi di coesione»
           Noi, forse, un un po’ meno...
           Nicola Antonello

14 | imprese e territorio
primo piano       da riforma ad ammoderamento

                                                                      PAOLO MAGRI
                                                                      EXECUTIVE VICE PRESIDENT
                                                                      AND DIRECTOR DELL’ISPI

Il Recovery fund servirà anche alle piccole        la qualità della spesa pubblica e sull’impatto     possibilmente già a partire da fine estate.
e medie imprese? L’Italia riuscirà a spen-         delle riforme sulle potenzialità di crescita del   Il motivo è legato al fatto che il prolunga-
dere questi fondi e dov’è meglio utilizzarli?      Paese».                                            mento dei negoziati e la relativa incertezza
In attesa che arrivi il sostegno dell’Europa,      «L’ideale sarebbe che il termine “riforma”         sulle risorse da destinare ai Paesi membri
previsto per il 2021, anche se il Governo ha       fosse proprio eliminato e sostituito da “am-       più colpiti dalla crisi potrebbe innervosire i
chiesto un anticipo, è meglio attrezzarsi con      modernamento dell’economia”, di cui l’Italia       mercati e far lievitare lo spread dei Paesi più
progetti e idee pronte.                            e molti altri Paesi europei hanno assoluta-        fortemente indebitati. Tuttavia l’opposizione
Anche se, come sottolinea Paolo Magri, exe-        mente bisogno. Quali siano queste misure           al Recovery Fund da parte di vari paesi del
cutive vice president and director dell’Ispi,      ci vengono periodicamente indicate dall’Ue         nord, a iniziare da Olanda e Austria, allunghe-
(Italian institute for international political     stessa e vanno dalla riforma del sistema fi-       ranno inevitabilmente i tempi. Difficile che le
studies) «è la stessa Commissione Europea          scale, nella direzione di una maggiore equità      risorse possano essere concretamente ero-
a indicare come dovrebbero essere utilizza-        e della riduzione delle tasse che gravano sul      gate prima del prossimo anno. Ma la chiu-
te le risorse del fondo. Il rilancio della cre-                                                       sura del negoziato già nei prossimi mesi,
scita sostenibile, in particolare, rimane una                                                         durante il semestre di presidenza tedesca
priorità per la Commissione. Saranno quindi                Il punto di vista di Pao-                  del Consiglio dell’Ue, lancerebbe comunque
certamente supportati i piani del Governo                  lo Magri, executive vice                   un segnale positivo ai mercati».
legati, ad esempio, allo sviluppo di nuove                                                            Infine un altro problema italiano: quello di
                                                           president and director
tecnologie, al rafforzamento delle infrastrut-                                                        riuscire a spendere e bene i fondi europei.
                                                           dell’Ispi: «Le idee della
ture, incluse quelle digitali e alla transizione                                                      Stavolta sarà quella buona? «In effetti –
                                                           Commissione Europea
energetica. Difficile non essere d’accordo                                                            conclude Magri - l’Italia ha un track record
su obiettivi di questo tipo, così come su
                                                           sono chiare e si sa che i                  tutt’altro che lusinghiero nell’utilizzo dei fon-
quelle ulteriori misure del fondo che mirano
                                                           tempi sono stretti»                        di europei. Basti pensare all’incapacità di as-
a incentivare gli investimenti privati europei                                                        sorbire tutte le risorse destinate alle nostre
e a incanalarli verso le aziende momentane-                                                           Regioni attraverso i fondi di coesione; per
amente in difficolta nei Paesi maggiormente                                                           non parlare dei vari scandali legati all’utilizzo
colpiti dal coronavirus».                          lavoro, alla maggiore efficienza della Pubbli-     dei fondi stessi. È una dinamica che in que-
                                                   ca amministrazione, inclusa l’istruzione e la      sto caso bisognerà evitare a tutti i costi. An-
Di certo, cittadini, imprese ed Europa si at-      formazione professionale, dalla lotta all’eva-     zitutto con uno stretto monitoraggio da par-
tendono delle riforme rinviate e mai attuate:      sione fiscale e alla riduzione dei tempi della     te della Commissione sull’utilizzo dei fondi e
«Il termine “riforma” – aggiunge Magri - in Ita-   giustizia, inclusa quella civile».                 sulla qualità della spesa. Poi attraverso uno
lia e in altri Paesi europei ricorda da vicino                                                        stretto coordinamento tra il Governo cen-
il periodo della precedente crisi finanziaria,     Già, ma quando arriveranno i soldi? «La ri-        trale, le Regioni e le parti sociali per far sì
quando spesso si accompagnava ai tagli e           chiesta, forte, del Governo italiano e dei Pae-    che tutte le risorse vengano utilizzate e
agli interventi della troika. Ma sembra che la     si del Sud dell’Eurozona, inclusa la Francia, è    che affluiscano laddove ci sia veramente
Commissione abbia imparato dal passato e           che le risorse messe a disposizione dal Fon-       più bisogno nella prospettiva di rilanciare
questa volta miri piuttosto a monitorare sul-      do possano essere erogate in tempi brevi,          crescita e occupazione».

                                                                                                                                     imprese e territorio | 15
Nell’ambito dell’emer-             primo piano
                             genza Coronavirus, tra le
                              misure messe in campo
                              dall’Europa a sostegno                                                      FOCUS MES
                              degli Stati membri più
                             colpiti è stata prevista la
                              possibilità di finanziare                                                                          MES
                                                                                                                               VS BTP
                             parte delle spese straor-
                                                                                                                     Tasso di interesse
                             dinarie in ambito sanita-
                              rio attraverso il ricorso                                                                  MES a 10 anni:
                                                                                                                           0,13% circa
                              ai fondi del Mes. E si è
                                                                                                                         BTP a 10 anni:
                                  aperto il dibattito                                                                     1,70% annuo

                            L’Europrestito divide l’Italia

MA CHI CONOSCE DAVVERO I
 Pro e contro il Mes. L’Europa mette a di-         (tra cui l’Italia) è stata prevista la possi-      teria tecnica del ministero dello Sviluppo
 sposizione le risorse per fronteggiare la         bilità di finanziare parte delle spese stra-       Economico, che insieme al ricercatore
 spesa sanitaria, senza condizionalità, ma         ordinarie in ambito sanitario attraverso il        dell’IBL Luca Fava ha pubblicato un “brie-
 l’Italia si divide sull’opportunità o meno di     ricorso ai fondi del Mes. Per il nostro Pa-        fing paper” sulle ragioni a favore dell’utiliz-
 attivare questa opzione. Il Meccanismo            ese si tratterebbe di avere accesso ad             zo delle risorse messe a disposizione dal
 europeo di stabilità (Mes) è stato creato         una somma di circa 36 miliardi di euro             Meccanismo europeo di stabilità. Ragioni
 nel 2012 per sostenere gli Stati membri           ad un tasso vicino allo zero, con l’unica          di convenienza, ma anche strategiche,
 dell’Eurozona temporaneamente impossi-            condizione che vengano utilizzati per in-          perché non solo «il finanziamento avrà un
 bilitati a finanziarsi sul mercato: è un trat-    vestimenti di carattere sanitario legati al        costo decisamente inferiore rispetto alle
 tato intergovernativo, nel cui board sono         superamento dell’emergenza Covid-19. I             alternative», come sottolineano Stagnaro
 presenti i ministri delle finanze dei 19 Stati    favorevoli sostengono che, in tal modo, il         e Fava, ma c’è da considerare anche il fat-
 aderenti (con decisioni da prendere all’u-        nostro Paese potrebbe avere accesso a              to che «l’Italia gioca un ruolo determinan-
 nanimità o con una maggioranza qualifica-         una linea di credito estremamente conve-           te all’interno della governance del Mes» e
 ta dell’85% in presenza di minacce per la         niente, alleggerendo in tal modo la pres-          che «rifiutando queste risorse, si rischia di
 stabilità finanziaria ed economica dell’area      sione sui mercati. I contrari temono che           dare l’impressione di un Governo ostaggio
 Eu). L’Italia, che ha partecipato portan-         ex post possano essere introdotte delle            dei veti incrociati tra i partiti, e incapace di
 do in dote 14 miliardi di euro al capitale
                                                   condizioni capestro, tali da menomare la           prendere decisioni razionali».
 del Mes, è il terzo azionista del Mes e ha
                                                   nostra sovranità nazionale.
 di fatto il diritto di veto su qualunque de-                                                         E in questa fase delicata, «anche alla luce
 cisione presa in condizioni di emergenza a        Pro-MES:                                           della sentenza della Corte costituziona-
 cui l’Italia. Negli anni della crisi del debito   «Offerta che non si può rifiutare»                 le tedesca sulla legittimità delle politiche
 sovrano i fondi del Mes sono stati attivati       Il Mes «è un’offerta che l’Italia non può e        non convenzionali della Banca centrale
 a favore di Grecia, Spagna, Portogallo, Ir-       non deve rifiutare» per Carlo Stagnaro,            europea, è imperativo mostrare che gli in-
 landa e Cipro.                                                               direttore ricerche      terventi di Francoforte rispondono a solide
                                                             Carlo Stagnaro
 Nell’ambito dell’emergenza Coronavirus,                     Direttore        e studi dell’Istituto   valutazioni costi-benefici e non ai capricci
                                                             ricerche e studi
 tra le misure messe in campo dall’Europa                    dell’Istituto
                                                                              Bruno Leoni e già       degli Stati membri – spiegano i ricercatori
 a sostegno degli Stati membri più colpiti                   Bruno Leoni      capo della segre-       dell’Ibl – quest’ultimo punto, in particola-

16 | imprese e territorio
primo piano       FACCIAMOCI I CONTI IN TASCA
                                                                                                                                 IPOTESI
                                                                                                                                DI SPESA
            COME
                                                                                                                            Il Corriere della
            SPENDERE                                                                                                           Sera ha fatto
                                                                                                                          una simulazione
            La condizione è                                                                                               delle risorse che
            che vengano det-                                                                                                 spetterebbero
            tagliate le spese                             IPOTESI DI                                                      alle Regioni sulla
            sanitarie fino al                             SPESA/1                                                          base del riparto
            2% del Pil.Rien-                                                                                              del Fondo nazio-
            trano tra le spese                                                                                                nale sanitario.
                                                                                                   IPOTESI DI
            ammissibili quelle                            Il segretario del Pd                                               Alla Lombardia
            per ospedali,                                                                            SPESA/2
                                                          Nicola Zingaretti ha                                              più di 6 miliardi
            centri di cura e                              messo a punto una
            riabilitativi, ambu-
                                                          serie di proposte per             Italia Viva propo-
            latori, diagnosti-
                                                          l’uso dei fondi: inve-           ne: 10 miliardi per
            ca, farmaceutici,
            prevenzione...                                stire nella ricerca;          ospedali e personale
                                                          digitalizzare il settore       sanitario; 10 miliardi
                                                          sanitario; dare cen-            per i servizi medici
                                                          tralità a medicina            e assistenza territo-

O IL MES?
                                                          territoriale e distretti        riale; 2 miliardi per
                                                                                        la digitalizzazione; 5
                                                                                       miliardi per la ricerca;
                                                                                       8 miliardi per imprese

  re, dovrebbe essere tenuto in conto da            rie – sottolinea Del Debbio – ogni anno l’I-      sparmiare, magari togliendo qualche letto
  Roma, in quanto l’Italia è tra i massimi be-      talia spende nella sanità circa 120 miliardi      di terapia intensiva, e ridare indietro quel-
  neficiari dell’attuale conduzione della Bce».     di euro, vi pare ragionevole indebitarsi per      lo che ci hanno dato». Insomma, il gioco,
  Oltretutto, fanno notare Stagnaro e Fava,         circa un terzo della spesa annua, quando          per Paolo Del Debbio, non vale la candela,
  «il nuovo programma in corso di adozione          ogni anno si discute se aumentare la spe-         ma fa emergere un problema strutturale
  non prevede alcuna condizionalità, tranne         sa di uno o due miliardi? Ma poi, in questo
  l’obbligo di destinare i finanziamenti rac-       momento, abbiamo bisogno di un prestito                  I favorevoli sostengono
  colti tramite il Mes alle spese sanitarie an-     per la sanità? Non è certo la priorità, ce               che il nostro Paese po-
  ti-coronavirus». Per l’Italia significherebbe     ne sono altre: ad esempio distribuire soldi              trebbe avere accesso a
  «accedere ad un finanziamento dell’ordine         a fondo perduto alle piccole e medie im-
  di 36 miliardi di euro a costo circa zero».
                                                                                                             una linea di credito con-
                                                    prese che hanno già deciso di chiudere,
  Il che, «a parità di altri elementi, potrebbe     perché questi mesi le hanno distrutte. E
                                                                                                             veniente, alleggerendo la
  determinare un risparmio annuo tra 500 e          l’Europa può fare qualcosa in questo sen-                pressione sui mercati. I
  600 milioni di euro per circa 10 anni».           so, ma ho poca fiducia che abbia la voglia               contrari temono le con-
  No-MES:                                           di farlo sul serio».                                     dizioni capestro
  «Indebitarci per la sanità non è la priorità»     Inoltre c’è la questione delle “condiziona-
  Ma sono ragioni strategiche e di conve-           lità”, che peserebbe sul rientro del debito
  nienza, sebbene opposte, anche quelle             contratto con il Mes: «Le condizionalità          dell’Europa: «Certi Paesi pensano che i
  che spingono Paolo Del Debbio, opinioni-          sono nello Statuto del Mes – precisa il           parametri, come deficit e debito pubblico,
  sta, anchorman e docente di Etica ed Eco-         professore dello Iulm – per il primo anno         siano intoccabili e validi in ogni momento,
  nomia all’università Iulm di Milano, a pro-       non ci saranno, ma dal secondo parte la           indipendentemente dalla situazione eco-
  pendere per il “No” al ricorso al prestito del    rumba. Mettiamo che, dopo il primo anno,          nomica. Come se l’economia non abbia i
  Mes. «Ci darebbe al massimo un prestito           il Coronavirus non rappresenti più un’e-          suoi cicli, in cui non valgono le regole di
            Paolo Del Debbio di circa 35 miliardi
                                                    mergenza, cosa facciamo? Torniamo alle            sempre ma quelle straordinarie. Non si
            Opinionista e    da utilizzare solo     condizionalità ordinarie? Molto probabile,        bada al debito quando c’è una pandemia
            Docente di Etica
            ed Economia alla per spese sanita-      e allora sarebbero dolori seri. Potrebbero        terribile in atto. Il debito si fa nei momenti
             Iulm di Milano                         chiederci qualche riforma sanitaria per ri-       di crisi, non quando tutto va bene». A.Li.

                                                                                                                                     imprese e territorio | 17
dialoghi sul futuro

                                                      Il lockdown ha costretto gli impren-
                                                        ditori a reinventarsi online sia nel
                                                      B2B che nel B2C portando i propri
                                                          prodotti in uno spazio digitale.
                                                          Tutto in discesa? Non ancora

                                            Una vetrina in Rete
                                            In teoria siamo pronti
                                              In pratica forse no
 Il lockdown, che ha impedito l’interazione         le oppure una “bottega virtuale” all’interno      del territorio. Se il Covid-19 ha preso molti
 fisica, ha costretto un po’ tutti gli impren-      di un portale come bottegheartigianali.           alla sprovvista nella “Fase 1” dell’emergen-
 ditori a reinventarsi online. Dagli atelier che    it (di Confartigianato Artser) o di uno dei       za, farsi trovare preparati per intercettare
 hanno organizzato veri e propri tour virtuali      grandi marketplace che nel periodo del lock-      il cambiamento della “Fase 3” e per preve-
 all’interno dei loro laboratori, mostrando le      down hanno ancor di più acquisito quote di        nire future ricadute diventa indispensabile.
 fasi di lavorazione, agli agenti immobiliari       mercato e di audience, o ancora modelli di        A maggior ragione se pensiamo che «su
 che hanno iniziato a dare appuntamento in          vendita innovativi come il dropshipping (un       760mila Pmi che abbiamo in Italia - il dato
 streaming ai potenziali acquirenti per delle       venditore che pubblicizza e vende il pro-         rivelato dal ministro dell’innovazione Paola
 visite virtuali in diretta all’interno degli im-   dotto all’utente finale senza materialmente       Pisano - solo il 9% sfrutta il canale digi-
 mobili in vendita.                                 possederlo nel proprio magazzino, ma fa-          tale in confronto alle aziende europee
 Fino al “social selling”, il coinvolgimento        cendo da intermediario rispetto al fornitore      che sono sul 15%. Bisogna aiutare le no-
 e la fidelizzazione degli utenti sui social        che si occuperà della spedizione): mettere        stre imprese a sviluppare canali digitali per
 network attraverso notizie, approfondimen-         in vetrina i propri prodotti sulla Rete e ren-    attirare i consumatori e farsi conoscere
 ti e consigli legati al proprio core business.     derli immediatamente acquistabili anche           anche all’estero».
 Ma al di là del marketing digitale, a cui tut-     direttamente con un click è diventata una         Una ricerca dell’Osservatorio Digital B2b
 ti si sono dovuti abituare anche a forza,          necessità ormai improcrastinabile per qual-       della school of management del Politecni-
 per mettere in vendita i propri prodotti c’è       siasi attività artigianale.                       co di Milano ha evidenziato che nell’emer-
 bisogno di un e-commerce, una vetrina o                                                              genza Covid-19 le organizzazioni già strut-
 uno showroom virtuale in cui trasferire il         Soprattutto se si considera il rischio di         turate con processi digitali hanno avuto un
 proprio catalogo e concretizzare le transa-        nuove ondate del Coronavirus, anche solo          vantaggio competitivo in termini di continu-
 zioni con i clienti, siano essi del segmento       in termini di nuovi focolai che potrebbero        ità operativa rispetto a quelle più indietro
 business (B2B) o consumer (B2C).                   costringere le autorità a ricorrere all’istitu-   nel percorso di digitalizzazione. Ad oggi in-
 Che sia un vero e proprio sito web azienda-        zione di nuove “zone rosse” su aree limitate      fatti, risulta essere la fatturazione elettro-

18 | imprese e territorio
dialoghi sul futuro          Tendenze a doppia cifra per l’e-commerce

nica, implementata dal 78% delle aziende,        tare singoli strumenti non integrati fra loro.     dall’inizio della crisi sanitaria, che andranno
la soluzione digitale più diffusa. Ma è un ob-   Ora più che mai, per restare competitivi e         a consolidarsi anche in futuro. «Potrebbero
bligo normativo che, secondo la ricerca, ha      sopravvivere, le imprese devono accelera-          rappresentare, non solo in questa fase di
trainato anche la crescita dell’ecommerce        re i processi di digitalizzazione e di integra-    transizione, ma anche nel futuro, un effi-
B2B: il valore degli ordini scambiati trami-     zione».                                            cace modello di sviluppo di retail omni-
te strumenti digitali fra imprese nel 2019                                                          canale per l’economia locale - secondo
ha raggiunto i 410 miliardi di euro, pari al                                                        il presidente di Netcomm Roberto Liscia -
19% del fatturato complessivo tra azien-                La School of Manage-                        con il click&collect è possibile ordinare
de (2.200 miliardi).                                    ment del Politecnico di                     online i prodotti da ritirare direttamente
«Durante l’emergenza Covid-19 - afferma                 Milano: «Gli investimenti                   in negozio, e grazie al digitale i negozi di
Riccardo Mangiaracina, responsabile                     in integrazione e collabo-                  un territorio possono fare sistema fino a
scientifico dell’Osservatorio Digital b2b               razione si stanno diffon-                   organizzarsi in un micro-marketplace lo-
- il digitale è diventato uno strumento in-                                                         cale, raccogliendo in un’unica piattaforma
                                                        dendo ma siamo ancora
dispensabile per garantire la continuità                                                            l’offerta dei commercianti per soddisfare
                                                        lontani da una piena ma-
operativa delle imprese. Ha consentito sia                                                          non solo la domanda del bacino di utenza
                                                        turità digitale»
di portare avanti i processi aziendali sia di                                                       locale, ma favorendo anche un ampliamen-
abilitare nuovi servizi e opportunità di bu-                                                        to dei propri confini, fino all’esportazione
siness». Gli investimenti in integrazione e                                                         dei prodotti».
collaborazione «si stanno diffondendo an-                                                           Insomma, le soluzioni (e con esse le oppor-
che nelle imprese più piccole e meno strut-      Secondo Netcomm, il Consorzio del Com-             tunità) sono innumerevoli, perfette per co-
turate, ma siamo ancora lontani da una           mercio Digitale in Italia, sono il click&collect   struire un “abito su misura” per ciascuna
piena maturità digitale. La maggior parte        e l’eCommerce di prossimità i nuovi para-          impresa. Anche di piccole e medie dimen-
di queste imprese infatti si limita ad adot-     digmi di consumo degli italiani, osservati         sioni. A. Ali.

                                                                                                                                  imprese e territorio | 19
dialoghi sul futuro

 L’URLO DELLO IOP: E’ LA NOSTR
                                      Abbiamo spinto all’e-
                                     stremo le conseguenze
                                      dell’internet of things
                                      e abbiamo trascurato
                                       il valore dell’uomo.
                                     Ne parla Filippo Poletti:
                                       «Le aziende parlino
                                     alle persone e tramite
                                            le persone»

 Iop: tre lettere e un urlo quasi liberato-      – Anche l’emergenza coronavirus l’ha mo-          sieme grazie (anche) alla tecnologia: «Che
 rio. Dopo essersi concentrati per anni sul      strato. Io credo che sia l’ora di rimetterle al   bello potersi rivedere e parlarsi – osserva
 cruciale Internet delle cose, è tempo di        centro. Intranet of people Intranet of pe-        ancora Poletti – L’uno di fronte all’altro.
 destarsi e focalizzare un altro tema: “In-      ople, indica la comunicazione digitale che        Anche con tutte le precauzioni per ragio-
 tranet of people”, ovvero delle persone.        possono fare le aziende rivolte alle perso-       ni sanitarie. Eppure mi è venuto in mente
 Non è solo un desiderio, bensì una strada       ne, e con le persone protagoniste. Siamo          stando con mia moglie e le mie due figlie,
 tracciata e confermata da esempi dei no-        in un momento difficilissimo, drammatico.         Elena e Francesca… noi usiamo lo smar-
 stri giorni, così dilaniati dall’emergenza ma   Ci troviamo in un nuovo mondo, quello del-        tphone, io per mestiere mi occupo di co-
 anche “curati” dalla capacità di reagire.       le persone per le persone». In realtà, un         municazione ma attenzione, c’è una rela-
                                                 filo afferra quest’epoca e il libro, legandoli    zione tra le persone. Per cui la tecnologia
 Così sprona con il suo libro Filippo Polet-     strettamente a un evento di cinquant’anni         può essere abilitante, ma di un rapporto.
 ti, giornalista e influencer, in particolare    fa: «Sì, nel maggio del 1970 – spiega Filip-      Non credo alla tecnologia per la tecno-
 su Linkedin dove sa porgere notizie rige-       po Poletti – fu approvato lo Statuto dei          logia. Tanto che per me Iot potrebbe es-
 neranti e con garbo indirizzare verso oriz-     lavoratori, che mise al centro dell’attenzio-     sere Internet of things to do». Le cose
 zonti di speranza. Il suo “Tempo di Iop. In-    ne alle persone. E il mio libro vuole esse-       da fare, non da lasciar “comandare” sulle
 tranet of people” (Dario Flaccovio Editore)     re un contributo per questo anniversario,         nostre vite.
 disponibile sia come ebook sia in formato       questo motivo, ovvero concentrarsi su di          Nel libro di Poletti scorrono storie che si
 cartaceo, conduce a una meta precisa ep-        loro».                                            nutrono di questa comunicazione in una
 pure che si rinnova sempre: indirizzare i                                                         direzione, quella dell’uomo.
 nostri sforzi a sviluppare la comunicazione     L’opera ha unito il lockdown e la fase suc-       Per le grandi imprese, o è una raccoman-
 interna sul posto di lavoro. «È il tempo di     cessiva di allentamento responsabile, il          dazione utile anche per quelle di minori
 ripartire dalle persone – ribadisce Poletti     distanziamento e la bellezza di restare in-       dimensioni? «Vale per tutti, grandi, medie,

20 | imprese e territorio
dialoghi sul futuro          l’era dell’intranet of people

TRA RIVINCITA SULLE COSE

  piccole» assicura il giornalista. Linkedin    municazione». Il volume di Poletti propone,        ratori polmonari: così hanno potuto curare
  è un luogo dove Filippo Poletti dialoga a     alla fine di ciascuno dei dieci capitoli, un’in-   i pazienti gravi colpiti da coronavirus, rico-
  fondo, con un riscontro crescente: «Credo     tervista con professionisti della comuni-          verati nelle terapie intensive. O ancora la
  nelle relazioni. Perché lo faccio? Perché     cazione, imprenditori, consulenti aziendali        Mondora a Berbenno di Valtellina, specia-
  imparo tantissimo e ricevo dalle persone.     e docenti. Tra questi c’è anche Gianluca           lizzata in prodotti informativi: tra le prime
  Mi impegno quotidianamente, sulla rete                                                           in Italia a conquistare la certificazione di
  bisogna essere presenti tutti i giorni. E                                                        B-corp e società benefit. Perché i fratel-
  mi piace aver dato vita a uno scambio sul-                                                       li Francesco e Michele Mondora credono
  la positività, perché credo che ci debba              «Intranet significa la
                                                                                                   nella sostenibilità e, ad esempio, assumo-
  essere una buona notizia per tutti. Poi c’è           rete che sa promuovere
                                                                                                   no un contadino ogni 20 persone. Che non
  anche la paura, certo».                               l’unità per il bene comu-                  solo coltivano i campi, ma creano momenti
                                                        ne, il dialogo aperto, la                  di socialità attraverso la consegna delle
  È quella che ci consente di non prendere
                                                        formazione per la cre-                     cassette di verdura settimanali.
  sottogamba le situazioni, come accaduto
  quest’anno con il coronavirus: «Basta che
                                                        scita continua, il benes-
  non diventi chiusura. Nei giorni di lock-             sere e la sostenibilità»                   Insieme, si può battere ogni nemico, persi-
  down con mia figlia, stavamo studiando                                                           no fronteggiare il Covid e ogni tipo di crisi.
  insieme e dal latino abbiamo preso una                                                           Ecco allora - è il messaggio di Poletti – che
  frase: anche se il timore avrà sempre più     Preziosa, direttore generale di Siare En-          Intranet significa la rete che sa promuo-
  argomenti, tu scegli la speranza. Questo      gineering, l’azienda alle porte di Bologna         vere l’unità per il bene comune, il dialogo
  io credo: scegliamo sempre la speranza,       incaricata all’inizio del mese di marzo dalla      aperto, la formazione per la crescita conti-
  anche nell’intranet e nel resto della co-     Protezione civile di fabbricare 2.350 respi-       nua, il benessere e la sostenibilità. Ma.Lu.

                                                                                                                                 imprese e territorio | 21
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