SIAMO TALI E QUALI A VOI - RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA

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SIAMO TALI E QUALI A VOI - RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
RadiocorriereTv
                                                             SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
                                                             numero 45 - anno 90
                                                             8 novembre 2021
         Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997

                                                  I GEMELLI DI GUIDONIA

                                                   SIAMO TALI
                                                  E QUALI A VOI
@Assunta Servello
SIAMO TALI E QUALI A VOI - RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Nelle librerie    IL 2023
e store digitali   NON È LONTANO
                   In più occasioni ho parlato del 2023 come l’anno della
                   nostra liberazione, della rinascita. E più passano i giorni,
                   più vado convincendomi di quanto affermato.
                   Rispetto allo scorso anno la situazione si presenta
                   sicuramente in via di miglioramento, ma non siamo ancora
                   del tutto al sicuro. Ricordate lo scorso Natale con tutte le
                   restrizioni?
                   Il 25 dicembre 2021 non è poi così lontano e la paura,

                                                                                  Vita da strada
                   purtroppo, sta tornando perché il virus continua a
                   circolare. Anche se con numeri controllati, resiste.
                   Come al solito i vari esperti presentano le loro opinioni,
                   ma il colpo di coda del Covid, a cui si unirà quello della
                   normale influenza invernale, sembra metterli tutti
                   d’accordo.
                   La situazione è chiara e ci impegnerà nel corso dei prossimi
                   tre mesi. La speranza è che con l’arrivo della primavera la
                   fase pandemica possa mutare in endemica e questo potrebbe
                   consentire una normalità controllata.
                   Anche se, come sostengono gli scienziati, un mondo
                   completamente immunizzato sarà difficile da vedere. Il
                   Covid ha raggiunto l’Antartide, in India dove vive un
                   miliardo e mezzo di persone, solo il due per cento è
                   vaccinato.
                   Una situazione non facile, ma è pur vero che tra tantissime
                   difficoltà siamo tornati a vivere una esistenza abbastanza
                   regolare. Abbiamo recuperato quegli spazi di libertà che
                   sembravano persi per sempre. Adesso sta a noi. Alla nostra
                   intelligenza, al rispetto di quelle poche regole basilari e
                   necessarie per non tornare, come nei giochi da tavolo, al
                   punto di partenza.
                   Il 2022 non è poi così lontano e speriamo che la mia
                   convinzione possa essere smentita con largo anticipo.
                   Buona settimana

                                                       Fabrizio Casinelli
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SOMMARIO                                                                                                                               PASQUALE
                                                                                                                                       CATALANO
                                                                                                                                                                       #MAESTRI                        BASTA UN PLAY                          MUSICA
                                                                                                                                                                                                                                                                                DONNE
                                                                                                                                                                                                                                                                            IN PRIMA LINEA
                                                                                                                                   “Per Carla, musiche che               Le lezioni                              La Rai             Anticipato dal singolo “Cambia           Intervista a Valentina
          N. 45                                                                                                                   appartengono al sempre”:             della settimana                        si racconta               un uomo”, esce venerdì 3             Ferrareis, Commissario
8 NOVEMBRE 2021                                                                                                                   intervista al compositore                                                    in digitale            dicembre “MATERIA (Terra)”,           Capo, responsabile della
                                                                                                                                     della colonna sonora                     32                                                     l’album che segna l’inizio del      Seconda Divisione dell’Ufficio
                                                                                                                                  originale del film su Carla                                                     38                nuovo progetto discografico di          Cerimoniale e Relazioni
                                                                                                                                             Fracci                                                                                         Marco Mengoni                 Esterne Cerimoniale e Studi
                                                                                                                                                                                                                                                                          Storici della Polizia di Stato
                                                                                                                                              22                                                                                                    42
                                                                                                                                                                                                                                                                                      52

                                                                                                                                                                 PREMIO ROBERTO                          STRIKE BACK:
                                                                                                                                  SILVIO ORLANDO                                                          VENDETTA                            MUSICA                             RAGAZZI
 VITA DA STRADA                                                                                                                                                     MORRIONE
                                                                                                                                     Il protagonista de “Il          Pietro Mecarozzi, con             Tornano le adrenaliniche         “Cantiamo la libertà”:                Tutte le novità del
                                                                                                                                   bambino nascosto”, nelle     l’inchiesta “Maremma Felix”,            avventure della Sezione           intervista a Enzo                 palinsesto Rai dedicato
             3                                                                                                                       sale dal 3 novembre,            ha vinto il prestigioso           20. Il venerdì in seconda        Gragnaniello e James                     ai più piccoli
                                                                                                                                   racconta l’incontro con il        riconoscimento per il              serata su Rai4 la nuova                Senese
                                                                                                                                   suo personaggio e con il       giornalismo investigativo            stagione in prima visione                                                      56
                                                                                                                                   giovane Giuseppe Pirozzi         riservato agli under 30                                                         44
                                                                                                                                                                                                                  40
                                                                                                                                              24                              34

                                                                                                                              ERNST KNAM E                                                                                                                                 LE CLASSIFICHE
                                      UN PROFESSORE                              MARE FUORI                                                                                                                                             PLOT MACHINE
                                                                                                                            ALESSANDRA MION                                                                                                                              DI RADIO MONITOR
                                           Da giovedì 11                     Al via la nuova stagione                                L’amore è il miglior                                                                                   Anteprima della                  Tutto il meglio della
                                        novembre, in prima                    della serie che ha per                              ingrediente: intervista ai                                                                                puntata in onda                   musica nazionale e
                                         serata su Rai1, la                   protagonisti i ragazzi                              pasticceri di “Dolce Quiz”,                                                                                su Rai Radio1                   internazionale nelle
                                       serie interpretata da                dell’Istituto di detenzione                             in onda il sabato alle                                                                                                                   classifiche di AirPlay
                                       Alessandro Gassmann                    minorile di Nidisa. Da                                    12.00 su Rai2                                                                                               46
                                      e diretta da Alessandro               mercoledì 17 novembre in                                                                                                                                                                                  58
                                               D’Alatri                       prima serata su Rai2                                           28

                                                12                                         18

     I GEMELLI                               ALESSIO                                                                              SAPIENS,
                                             LAPICE                                      CARLA                                UN SOLO PIANETA                        OSSI DI SEPPIA                     REVOLUTIONS                          CULTURA                         CINEMA IN TV
    DI GUIDONIA
  A tu per tu con Pacifico,            “Calogiuri, sbrigati!”:              Il primo film mai realizzato                      Sabato 13 novembre alle            Quattordici anni fa l’uccisione         Sei imperdibili viaggi        L'arte, la musica, la storia,         Una selezione dei film
Gino ed Eduardo Acciarino,               intervista all’attore               sulla vita della più grande                     21.45, Mario Tozzi torna su        del tifoso biancoceleste Gabriele      televisivi che esplorano       la danza, il teatro, i libri, la        in programma sulle
    grandi protagonisti                   napoletano che in                   ballerina italiana di tutti                    Rai3 con la nuova stagione          Sandri. Il racconto di quei fatti    l’evoluzione del pensiero            bellezza raccontati                      reti Rai
 dell’autunno della Rai, in               “Imma Tataranni”                     i tempi. Al cinema l’8, il                      del suo appassionante             drammatici dal 9 novembre su        umano. Il giovedì in seconda             dai canali Rai
radio, televisione e sul web            interpreta il giovane                 9 e il 10 novembre e il 5                      programma di divulgazione                        RaiPlay                        serata su Rai4                                                           60
                                      maresciallo che affianca                     dicembre su Rai1                                  scientifica                                                                                                    48
             6                        il sostituto procuratore                                                                                                                 36                                41
                                            nelle indagini                                 20                                                30

                                                14

                 RADIOCORRIERETV              DIRETTORE RESPONSABILE            www.radiocorrieretv.rai.it    Capo redattore              Grafica
                 SETTIMANALE DELLA RAI        FABRIZIO CASINELLI                www.raicom.rai.it             Simonetta Faverio           Vanessa Penelope
                 RADIOTELEVISIONE ITALIANA    Redazione - Rai                   www.ufficiostampa.rai.it                                  Somalvico
                                                                                                              In redazione
                 Reg. Trib. n. 673
                 del 16 dicembre 1997
                                              Via Umberto Novaro 18
                                              00195 ROMA
                                                                                                              Cinzia Geromino
                                                                                                              Antonella Colombo
                                                                                                                                                                  TUTTI I PROGRAMMI
                 Numero 45 - anno 90
                 8 novembre 2021
                                              Tel. 0633178213                                                 Ivan Gabrielli
                                                                                                              Tiziana Iannarelli
                                                                                                                                                                  SONO DISPONIBILI SU
                                                  RadiocorriereTv      RadiocorriereTv          radiocorrieretv
SIAMO TALI E QUALI A VOI - RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
A tu per tu con Pacifico, Gino ed Eduardo Acciarino,
    I GEMELLI DI GUIDONIA                      grandi protagonisti dell’autunno della Rai, in radio,
                                                televisione e sul web. Conduttori del programma

    CHE BELLO ESSERE POP!
                                                 di successo “Tre per 2” su Rai Radio2, con le loro
                                                imitazioni impeccabili hanno appena trionfato su
                                                     Rai1 in “Tale e Quale Show” di Carlo Conti

                                               R
                                                          agazzi, cominciamo col fare chiarezza su una que-
                                                          stione fondamentale: non siete gemelli e non siete
                                                          nati a Guidonia…
                                                          GINO: Ma siamo fratelli e siamo nati a Caserta…

                                               Come nascono i “Gemelli”?
                                               EDUARDO: Avevamo un altro nome, Effervescenti naturali, ave-
                                               vamo già fatto le nostre esperienze, spettacolo e anche alcune
                                               cose televisive, poi siamo arrivati da Fiorello all’“Edicola Fio-
                                               re”…
                                               GINO: Lui ha cominciato a soprannominarci gemelli, a dire che
                                               venivamo da Guidonia (dove la famiglia Acciarino vive dal 1990),
                                               lo faceva spesso. E così quello che pensavamo fosse il nostro
                                               soprannome è diventato il nostro nome d’arte (sorride).
                                               PACIFICO: Con Fiorello c’è stato anche il tour, dove eravamo
                                               presenti come i Gemelli di Guidonia. Lì è finita la vecchia storia
                                               e ne è cominciata un’altra…
                                               EDUARDO: Siamo molto affezionati a questo nome perché ci
                                               ha portato bene, con i dovuti scongiuri… (sorride).
                                               GINO: Però all’inizio ci suonava un po’ strano, per abituarci c’è
                                               voluto del tempo.

                                               Veniamo quindi a Guidonia, città della quale tenete alto il
                                               nome…
                                               GINO: Guidonia ce l’abbiamo nel nome… (sorride).
                                               EDUARDO: Ci viviamo sin da piccoli, è la nostra città d’adozio-
                                               ne.
                                               PACIFICO: Dopo la prima puntata di “Tale e Quale Show” ci ha
                                               chiamati il sindaco con la promessa di vederci appena possibile
                                               per consegnarci una targa.
                                               EDUARDO: Un feedback cittadino non l’abbiamo proprio rice-
                                               vuto perché, a causa degli impegni lavorativi, a Guidonia ci sia-
                                               mo pochissimo. Sono però in molti a scriverci in rete, a partire
                                               dai gruppi social della città e questo fa molto piacere.

                                               “Tre per 2” è il nome del vostro show radiofonico in onda
                                               con successo dal 2019 su Rai Radio2. Dal punto di vista dei
                                               consumatori se c’è un “tre per due” uno di voi è in omaggio…
                                               PACIFICO: C’è l’offerta (sorride).
                                               EDUARDO: Si gioca sul fatto di essere noi tre per Radio2. La
                                               radio è un’esperienza bellissima e al tempo stesso una palestra,
                                               ci ha dato anche l’opportunità di scoprire cose di noi che non
                                               sapevamo, ci ha consentito di fare nascere dei personaggi, di
                                               giocare con la musica, con le parole, con i telespettatori….

6                           TV RADIOCORRIERE                                                                        7
SIAMO TALI E QUALI A VOI - RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
GINO: Ma anche di fare emergere una vena ancora più comica,       EDUARDO: Essere pop è bello…                                          PACIFICO: Ascoltando Fiorello in “Viva Radio2”.                         Cosa dice il maestro Fiore delle vostre performance a “Tale e
    di testare un nuovo metodo di scrittura. Gli ascoltatori sono     GINO: Cerchiamo sempre di fare il nostro e di farlo al meglio.        EDUARDO: Lui è un po’ la nostra stella polare.                          Quale Show”?
    sempre stati numerosi, ma negli ultimi mesi, con la nostra par-   PACIFICO: L’obiettivo, in tutto ciò che facciamo, è sempre quello     GINO: Il sogno era quello di condurre un programma nostro,              EDUARDO: Ci scrive tutte le settimane. Il sabato ci manda il
    tecipazione a “Tale e Quale Show”, c’è stato un crescendo. Loro   di abbracciare tutte le fasce di pubblico. Siamo contenti quan-       proprio su Radio2, la radio che dà spazio all’intrattenimento,          report sulla nostra esibizione. Ci dice “siete grandi, mostruosi”,
    partecipano, fanno delle parodie pazzesche, si mettono in gio-    do questo accade.                                                     alla comicità, alle gag, alla leggerezza.                               spesso ci ascolta anche in radio.
    co cantando, sono sulla nostra linea.                                                                                                                                                                           GINO: Guarda la puntata in diretta il venerdì, o su RaiPlay il
                                                                      Ma la domanda vera e propria è un’altra, un difetto l’avete?          Cosa vi ha insegnato Fiorello?                                          sabato mattina… è super contento di tutte le imitazioni.
    Cosa state imparando del vostro pubblico?                         PACIFICO, GINO, EDUARDO: (risata corale).                             EDUARDO: Innanzitutto il ritmo.                                         PACIFICO: Lo fa sempre con un pizzico di ironia e ci dà consigli
    EDUARDO: Che è particolarmente attento, informato, a partire      EDUARDO: Se parliamo di gruppo alcune volte ci servirebbe                                                                                     per farci fare meglio.
                                                                                                                                            GINO: Ma anche come andare subito all’obiettivo per mante-
    dalle date, dalle informazioni storiche…                          un po’ più di faccia tosta, ci manca un po’ di malizia, che non è
                                                                                                                                            nere viva l’attenzione, così come calibrare la durata degli inter-
    PACIFICO: O dagli accenti…                                        ovviamente la disonestà.                                                                                                                      Vi aspettavate un’accoglienza tanto calorosa da parte del
                                                                                                                                            venti, o capire quale sia il momento giusto in cui fare una cosa
    GINO: Mi capitò di dire Abàno Terme e non Àbano Terme e arri-     PACIFICO: Quel pizzico di intraprendenza in più che serve in                                                                                  pubblico?
                                                                                                                                            durante un programma.                                                   PACIFICO: No, anche perché ci siamo trovati a fare qualcosa
    varono decine di messaggi, sempre in modo simpatico. È anche      qualsiasi settore.
                                                                                                                                            PACIFICO: Abbiamo avuto anche l’onore e il piacere di assiste-          che va al di là di ciò che solitamente facciamo.
    un pubblico equilibrato e collaborativo.                          GINO: Ma pensiamo che il nostro modo di essere possa anche
                                                                                                                                            re, e in piccola parte di contribuire, alla scrittura di alcune cose.   GINO: L’imitatore del gruppo fino a poco tempo fa ero più io.
                                                                      essere apprezzato.
    Piacete molto al pubblico della famiglia, mamme e nonne in                                                                              In un angolo, osservando, abbiamo cercato di fare nostri i se-          In questo caso sono usciti benissimo anche loro, è stata anche
    primis. Avete la faccia da bravi ragazzi…                         Come nasce la vostra passione per la radio?                           greti della scrittura, del mestiere.                                    una crescita del singolo.

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EDUARDO: La gente, a partire da chi non ci conosceva, si è
 affezionata subito a noi.

 Che consigli vi ha dato il vostro coach Antonio Mezzancella?
 PACIFICO: Lui è bravissimo. Per fare un esempio, penso alla no-
 stra imitazione dei Pooh. Il lunedì precedente la trasmissione
 non sapevo proprio dove andare a parare per fare la voce di
 Facchinetti, la tonalità potevo prenderla, ma non avevo quel
 tocco di Roby, che è caratteristico dei Pooh. Lui in quattro giorni
 mi ha dato consigli illuminanti che mi hanno aiutato a dare il
 colore necessario.

 Tra le tante performance ce n’è una a cui siete particolar-
 mente legati?
 PACIFICO: La prima, “Mille” di Fedez, Achille Lauro e Orietta
 Berti.
 GINO: Era la cosa più azzeccata, subito dopo l’estate, loro era-
 no i personaggi del momento.
 EDUARDO: Ci piace che il pubblico abbia visto tante sfaccetta-
 ture diverse, ha visto Il Volo, i Bee Gees, i Ricchi e Poveri. Siamo
 soddisfatti.

 Di solito un genitore è felice quando ha un figlio che diventa
 famoso, che succede in una famiglia in cui i figli famosi sono
 addirittura tre…
 GINO: I nostri genitori sono contenti, stiamo dando loro grandi
 gioie, l’ultimo periodo ha superato anche quelli precedenti. Ci
 sostengono sempre senza essere mai invadenti.
 EDUARDO: Sin dalle primissime cose che facevamo non si so-
 no mai messi in mezzo, hanno sempre avuto un approccio di-
 screto, vivendo con noi le gioie e le delusioni.

 Ci salutiamo con una novità in arrivo, a breve sarete protago-
 nisti di uno spettacolo teatrale che si chiamerà proprio “Tre
 per 2”, di cui Rai Radio2 sarà partner…
 PACIFICO: Il pubblico ritroverà tanti personaggi nati qui in ra-
 dio che faremo dal vivo…
 GINO: Partiremo il 2 dicembre dal Teatro Olimpico di Roma,
 con la regia di Mariano D’Angelo, e seguiranno altre date.

 Un buon motivo per venirvi a trovare in teatro?
 EDUARDO: Perché ci sono i Gemelli di Guidonia e perché c’è
 tutto, cercheremo di fare cose leggere, di divertire.
 GINO: Riproponendo anche qualche personaggio di “Tale e
 Quale”, avremo modo di mostrare al pubblico come nascono
 le imitazioni.

 Un gesto scaramantico prima di andare in onda?
 EDUARDO: Facciamo “Merda, merda, merda!” tutti e tre…
 PACIFICO: E ci si tocca il sedere, in radio come in Tv e a teatro.

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NOVITA’

                          UN PROFESSORE
© Anna Camerlingo

                         Da giovedì 11 novembre, in prima serata su Rai1,                 Rai1, Alessandro Gassmann veste i panni dell’insegnante che             è anticonformista e rivoluzionario; Simone è rigido e non ha
                                                                                          torna a Roma dopo anni di assenza per occuparsi di suo figlio
                          la serie interpretata da Alessandro Gassmann e                                                                                          mai infranto le regole; è cresciuto in fretta perché il padre se
                                                                                          Simone (Nicolas Maupas), quando la sua ex moglie si trasferi-           ne è andato quando era ancora un bambino. Inizialmente con
                                                                                                                                                                                                                                        LA STORIA INIZIA COSÌ
                         diretta da Alessandro D’Alatri. Una commedia in                  sce per lavoro a Glasgow. “Una serie diversa da quelle con cui
                                                                                                                                                                  lui Dante non ne combina una giusta. Non immagina, Simone,
                         sei serate con Claudia Pandolfi, Nicolas Maupas,                 mi ero confrontato finora, in quanto le linee di narrazione si

                                                                                                                                                                                                                                        D
                                                                                                                                                                  che l’apparente leggerezza del padre nasconde un animo feri-
                         Damiano Gavino, un viaggio singolare ed emozio-                  svolgevano tutte in una decisa orizzontalità: come un prezioso
                                                                                                                                                                  to, perché sul cuore di Dante gravano dei pesi di cui nessuno                   ante torna a Roma dopo anni per occuparsi
                                                                                          tessuto composto da più fili – afferma D’Alatri – Il primo filo era
                                       nante tra generazioni                                                                                                      sa, eccetto Virginia, sua madre. Qualcosa del suo passato che                   del figlio Simone, ma il ritorno è doloroso,
                                                                                          già contenuto nel titolo: la figura di un professore, nello spe-
                                                                                                                                                                  ha condizionato la vita. Nonostante il passato o forse anche                    evoca in lui brutti ricordi. Fra Simone e il pa-

                    D
                                                                                          cifico di filosofia, con la qualità di essere fortemente empatico
                                                                                                                                                                  per quello, Dante si appassiona a Manuel (Damiano Gavino) la                    dre i rapporti sono tesi, in casa e in classe,
                                ante Balestra, appena arrivato al liceo Leonardo Da       e lontano dalle convenzioni. Il professore che tutti avremmo
                                                                                                                                                                  “pecora nera della classe”, ma anche il più incline alla filosofia,   e a peggiorare le cose c’è anche la crisi che Simone
                                Vinci di Roma, è un prof di filosofia anticonformista e   sognato di avere. La filosofia, applicata alla realtà del vivere
                                                                                                                                                                  e cerca di occuparsene, ma la cosa destabilizza ancora di più         vive con Laura, la sua ragazza. Per fortuna Virginia, la
                                affascinante. Insegna in modo eccentrico il pensiero      quotidiano era un’altra occasione imperdibile: costruiva, oltre
                                                                                                                                                                  Simone, che ha scoperto di essersi innamorato proprio di lui.         nonna, si trasferisce da loro. A scuola invece Dante si
                                dei grandi filosofi e aiuta gli allievi a ragionare con   a meravigliose occasioni di riflessione, divertenti tonalità di
                                                                                                                                                                  Sarà Anita (Claudia Pandolfi), la mamma di Manuel, a interrom-        ambienta subito, affascina la giovane prof di matema-
                     la propria testa. Alcuni colleghi lo trovano irritante, ma grazie    commedia e l’esplorazione di variegati sentimenti tra le gene-                                                                                tica e prende a cuore Manuel, ragazzo ribelle ma bril-
                     a lui Socrate, Nietzsche, Epicuro e gli altri grandi pensatori non   razioni”. Il rapporto tra Dante e Simone non è facile. Il ragazzo,      pere la scia delle conquiste. Dante infatti capisce che quello
                                                                                                                                                                                                                                        lante considerato un caso disperato. Quando Anita, la
                     sono capitoli di polverosi manuali di filosofia, ma compagni         infatti, attraversa un momento delicato dei suoi sedici anni; ha        che si è creato tra lui e Anita non è mera attrazione e, anche
                                                                                                                                                                                                                                        madre di Manuel, nota Dante nel cortile della scuola
                     di viaggio che aiutano a risolvere i piccoli e i grandi problemi     da poco scoperto la propria omosessualità, e tutto vorrebbe             se confusamente, intuisce che la più improbabile delle storie
                                                                                                                                                                                                                                        ne è colpita: i due si sono già incontrati. Ma in quale
                     della vita. Nella serie diretta da Alessandro D’Alatri per Rai       tranne che avere Dante in casa come padre e in classe come              d’amore potrebbe rivelarsi la storia della sua vita e la chiave
                                                                                                                                                                                                                                        circostanza del passato?
                     Fiction, in onda da giovedì 11 novembre in prima serata su           professore. In effetti padre e figlio sono agli antipodi. Dante         per affrontare finalmente il suo passato. 

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Nella serie di Rai1 è il giovane maresciallo che
     ALESSIO LAPICE                       affianca il sostituto procuratore Imma Tataranni
                                         nelle indagini, uno dei personaggi più amati della
                                           fiction diretta da Francesco Amato e tratta dai
                                         romanzi di Mariolina Venezia. L’attore napoletano,
                                          apprezzato da pubblico e critica per le sue inter-
                                          pretazioni al cinema e in televisione, si racconta
                                         al RadiocorriereTv, parla del suo personaggio e del
                                         rapporto con gli spettatori: «Ricevere l’affetto del-
                                         le persone è la cosa più bella del mondo». Lunedì
                                              8 e martedì 9 novembre in prima serata

                                         I
                                                l pubblico di Rai1 sta confermando il grande affetto
                                                per la serie, è soddisfatto?
                                                Quando parte la seconda stagione di una serie che ha
                                                avuto successo hai sempre la curiosità di vedere come il
                                         pubblico ti seguirà, se continuerà a volerti bene, a essere ap-
                                         passionato al racconto. Sapevamo che i fan di “Imma Tataran-
                                         ni” ci stavano aspettando, anche perché le richieste di quando
                                         sarebbero uscite le nuove puntate non mancavano, ma devo
                                         dire che è stato bello trovarli così numerosi, che continuano a
                                         seguirci. Sono contento.

                                         Cosa ha significato per lei ritornare su quel set?
                                         Ricordo molto bene il primo giorno di riprese, quando abbiamo
                                         rispolverato dalla sartoria gli indumenti di scena di Calogiuri.
                                         Sono entrato nel camerino e li ho ritrovati sul divano, è stato
                                         molto bello. Ho pensato: io e Calogiuri siamo tornati. È stato
                                         ancor più emozionante visto il momento che stavamo vivendo,
                                         perché lavorare ci ha dato la possibilità di sentirci autorizzati
                                         a poterci divertire facendo il nostro mestiere. Quando si ac-
                                         cendeva la macchina da presa avevamo tutti una grandissima
                                         voglia di lanciarci in quello che stavamo facendo.

                                         Che sentimento prova nei confronti del suo personaggio?
                                         A lui voglio molto bene, lo stimo tanto. Ha grande voglia di

      A CALOGIURI DIREI:
                                         dimostrare a questa sua dottoressa, che idolatra come un mito,
                                         una donna che ha quella sicurezza, quella forza, quella deci-
                                         sione che a lui mancano, di essere capace, nel suo mestiere, di
                                         fare un passo in più. Cerca sicurezza, ma vuole anche essere

      SBRIGATI!
                                         utile agli altri in tutti i modi. È un personaggio buono, puro,
                                         pulito, senza pregiudizi, Calogiuri è come una spugna, assorbe
                                         tutto quello che c’è intorno a lui, è una parete bianca che ha
                                         voglia di essere scritta in ogni sua parte.

                                         Una crescita, quella di Calogiuri, che in questa stagione ap-
                                         pare evidente…
                                         Cerca di acquisire capacità, ha voglia di apprendere attraverso
                                         il suo percorso. Ma lo fa sempre cercando di non calpestare il
                                         prossimo, di non spingere e urtare nessuno. Ha grandi premura

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e attenzione e questo lo rende raro. Mi piace che metta davanti     Con Vanessa ho un rapporto di grande amicizia, di affetto sin-         Come vorrebbe il suo futuro, personale e professionale?              Da uomo del Sud che rapporto ha instaurato con Matera?
 a tutto il bene degli altri piuttosto che il suo.                   cero. Le voglio molto bene, è un’attrice straordinaria, ma anche       Non sono abituato a pensare molto come sarò. Cerco di affron-        Matera ha molto in comune con il mio Sud. Sono nato a Napo-
                                                                     un’amica molto bella e piacevole da frequentare fuori dal set.         tare il presente, di viverlo, di provare a godermelo e a volergli    li, dove vive ancora la mia famiglia. È una città ospitale, fiera,
 Se dovesse dare un consiglio al suo maresciallo per conqui-
                                                                     Abbiamo un rapporto sincero, vero, senza troppi filtri.                bene il più possibile. La notizia più bella è che il futuro è tut-   orgogliosa delle proprie tradizioni, la gente questa volta ci ha
 stare per davvero la dottoressa Tataranni, cosa gli direbbe?
 Gli direi… sbrigati Calogiuri, smettila di pensare così tanto, va                                                                          to da scoprire, non so cosa accadrà, ma questo è benzina. Per        accolto ancor più a braccia aperte anche perché, dopo la prima
                                                                     Come è cambiata la sua vita professionale con l’arrivo di “Im-
 bene tutto ma adesso mostra i tuoi sentimenti, fai qualcosa,                                                                               il domani, come uomo, spero di mantenere sempre la stessa            stagione, ci conosceva. Abbiamo sentito il calore dei materani,
                                                                     ma Tataranni”?
 non aspettare ancora. È vero pure che la dottoressa Tataranni è     Le serie generaliste e più popolari sviluppano un processo             curiosità o provare anche ad aumentarla. Credo che la curiosi-       un affetto simile a quello di Napoli, dove può capitare che una
 una donna legata a un altro uomo, ha una famiglia, ma la verità     più veloce di conoscenza e vicinanza alle persone. Avviene                                                                                  signora scenda in strada con il vassoio per offrire il caffè alla
                                                                                                                                            tà sia uno degli elementi imprescindibili di un essere umano,
 è che lui mette il bene altrui anche davanti alla propria sfera                                                                                                                                                 troupe. Penso sia una delle cose più belle del mondo, racconta
                                                                     con maggiore immediatezza rispetto a canali come il cinema,            senza siamo una natura astratta. Ti insegna a conoscere, a ri-
 emotiva, personale, sentimentale, dove fa casini perché non sa
                                                                     anche per un discorso numerico. Mi capita spesso di ricevere                                                                                una grande umanità, la facilità di trovare complicità anche con
 mai come comportarsi. Nel primo episodio ha tentato di fare                                                                                spettare gli altri, ad ascoltare, a visitare nuovi posti ad acco-
                                                                     messaggi commoventi, cosa che mi fa molto piacere. È anche                                                                                  persone estranee.
 un passo avanti, ma non è andata proprio bene.                                                                                             gliere e ad amare tutto ciò che è diverso da te, ti permette di
                                                                     interessante vedere come il pubblico colga caratteristiche del
                                                                                                                                            conoscere lati della tua persona che non hai mai conosciuto.         “Imma Tataranni – Sostituto Procuratore” è un appuntamen-
 Alessio Lapice e Vanessa Scalera di fronte a una pizza lonta-       personaggio alle quali non avevo pensato, dimostrando gran-
 ni dal set… di cosa parlano…                                        de affetto nei confronti di ciò che facciamo. Il nostro mestiere       Ogni essere umano ha la fortuna di scoprirsi attraverso gli al-      to imperdibile per moltissimi italiani, come vede le puntate?
 Durante le riprese ci è capitato spesso di raccontarci la gior-     si fa per il pubblico. Ricevere l’affetto delle persone è la cosa      tri, da soli non accadrebbe nulla. Anche per questo l’aspetto di     Divano, telecomando, Rai1, amici con i quali condividere sorrisi
 nata, aneddoti divertenti o delle nostre cose un po’ più private.   più bella del mondo.                                                   Calogiuri-spugna mi piace moltissimo.                                ed emozioni.

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GUARDANDO
                         SERIE TV                                 Rai2 propone la seconda stagione
                                                                   diretta da Milena Cocozza e Ivan
                                                                  Silvestrini, ambientata nel carcere
                                                                  minorile napoletano. Con Carolina

                                    IL MARE FUORI
                                                                Crescentini, Carmine Recano, Valenti-
                                                                  na Romani, Nicolas Maupas, Mas-
                                                                 similiano Caiazzo. Da mercoledì 17
                                                                       novembre in prima serata

                                                                L
                                                                        ’Istituto di detenzione minorile di
                                                                        Nisida a Napoli è un’interruzione di
                                                                        tempo e spazio per i ragazzi che nel
                                                                        pieno della loro giovinezza si sono
                                                                rivelati pericolosi per la società in cui vivono.
                                                                Qui dentro, nel vuoto provocato dallo sradica-
                                                                mento dal loro ambiente familiare e sociale,
                                                                hanno modo di capire chi sono stati, chi sono
                                                                e chi vorranno essere. Il primo passo da fare
                                                                per compiere questo percorso è conoscere la
                                                                famiglia da cui provengono e capire quella
                                                                verso la quale tendono. Nella seconda stagio-
                                                                ne di “Mare Fuori”, la serie nata da un’idea di
                                                                Cristiana Farina e di Maurizio Careddu, diretta
                                                                da Milena Cocozza e Ivan Silvestrini, in onda
                                                                su Rai2 dal 17 novembre, ogni detenuto si tro-
                                                                va di fronte, come uno specchio, la propria fa-
                                                                miglia, e verrà chiamato a compiere una scel-
                                                                ta. Seguirne le orme o rinnegarle? Troveremo
                                                                nuovi personaggi che faranno il loro ingresso
                                                                nell’IPM, come Kubra, una ragazza di origini
                                                                nigeriane colpevole di matricidio. O Sasà, un
                                                                ragazzino arrestato per violenza carnale, un
                                                                reato che è convinto di non aver compiuto. Le
                                                                nuove puntate vedono ancora una volta pro-
                                                                tagonisti i ragazzi rinchiusi nell’istituto, ma è
                                                                fuori da queste mura che si indaga per cercare
                                                                i veri responsabili dei crimini compiuti dai gio-
                                                                vani detenuti, perché quando un minorenne
                                                                sbaglia ci sono sempre degli adulti colpevoli.
                                                                Nella serie coprodotta da Rai Fiction e da Pi-
                                                                coMedia ritroveremo Carolina Crescentini (La
                                                                direttrice dell’IPM), Carmine Recano (il coman-
                                                                dante della polizia penitenziaria) e ancora
                                                                Valentina Romani (Naditza), Nicolas Maupas
                                                                (Filippo Ferrari), Massimiliano Caiazzo (Car-
© Sabrina Cirillo

                                                                mine Di Salvo), Ar Tem (Pino O’Pazzo), Matteo
                                                                Paolillo (Edoardo Conte). 

                    18                       TV RADIOCORRIERE                                                   19
IN ANTEPRIMA AL CINEMA                       Il primo film mai realizzato sulla vita della più grande balle-
                                                  rina italiana di tutti i tempi. Con Alessandra Mastronardi e la
                                                 regia di Emanuele Imbucci. Nelle sale l’8, il 9 e il 10 novembre
                                                                      e il 5 dicembre in onda su Rai1

                                                 U
                                                             n film che racconta la vita, la carriera e le emozioni di una delle
                                                             artiste italiane più amate di tutti i tempi, Carla Fracci. Un talento

CARLA,
                                                             straordinario, apprezzato e applaudito nel mondo, una donna capa-
                                                             ce di esprimere una femminilità sempre all’avanguardia. Dalla Scala
                                                 di Milano ai più prestigiosi palcoscenici del Pianeta, Carla ha portato la danza
                                                 al livello più alto. Al cinema l’8, il 9 e il 10 novembre e il 5 dicembre in prima
                                                 serata su Rai1, il film è liberamente ispirato all’autobiografia “Passo dopo pas-
                                                 so – La mia storia” e ripercorre il cammino umano e professionale di un’icona

STELLA
                                                 della danza mondiale, che nel 1981 il New York Times non stentò a definire
                                                 “prima ballerina assoluta”. La macchina da presa del regista Gabriele Imbucci
                                                 ci fa conoscere Carla bambina nell’immediato dopoguerra, quindi adolescente
                                                 e giovane donna nella Milano degli anni ‘50-’60. Poi l’ascesa al successo e la
                                                 difficile scelta di diventare mamma in un momento cruciale della sua carriera.
                                                 Istinto, passione e sfida, sono gli elementi che portano Carla Fracci alla con-

della danza
                                                 sacrazione internazionale. “Ho cominciato a leggerne l’autobiografia e vi ho
                                                 ritrovato la figura forte e determinata che mi aspettavo – afferma il regista
                                                 Emanuele Imbucci – ma anche i sorprendenti ricordi di una tenera bambina
                                                 sfollata in campagna per i bombardamenti, che già riusciva a cogliere nella
                                                 natura i primi elementi dell’armonia, quell’equilibrio, che l’avrebbe ispirata lun-
                                                 go tutto il suo percorso”. Realizzato con la consulenza della stessa Carla Fracci,
                                                 del marito Beppe Menegatti e della loro collaboratrice storica Luisa Graziadei,
                                                 il film, coprodotto da Rai Fiction e Anele, ha per protagonista Alessandra Ma-
                                                 stronardi ed è stato girato tra Roma, Orvieto e Milano. Nel cast Stefano Rossi
                                                 Giordani, che veste i panni di Beppe Menegatti, Paola Calliari (Ginevra Ande-
                                                 gari), Euridice Axen (Esmee Bulnès), Léo Dussollier (Rudolf Nureyev), Valentina
                                                 Romani (Anita Spelta). “Carla Fracci è stata una donna che ha raccolto innume-
                                                 revoli successi, attenta al rapporto col suo pubblico, ma che ha saputo sempre
                                                 difendere l’indipendenza delle proprie scelte – prosegue il regista – così, con
                                                 la salda volontà di mettere alla luce un bambino mentre era al culmine della
                                                 carriera, in contrasto col mondo del balletto dell’epoca che vedeva impossibile
                                                 il binomio ballerina – madre, compie un gesto di grande coraggio e di eman-
                                                 cipazione, che mostra tutta la modernità di questo grandissimo personaggio”.
                                                 Tra le location scelte per le riprese, uno dei templi mondiali dell’arte, il Teatro
                                                 alla Scala. “Ringraziamo il teatro, il sovrintendente, per averci dato questo me-
                                                 raviglioso set – afferma Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction – Il nostro
                                                 film racconterà una vera e propria vita vissuta, la vita di una donna straordi-
                                                 naria che ha calcato per più di 50 anni un palcoscenico mondiale. Carla Fracci
                                                 è tra le artiste che hanno varcato qualsiasi soglia. Il regista, la protagonista,
                                                 il cast, sono riusciti a cogliere qualcosa di particolare di Carla. Non vedremo
                                                 sono un’artista, ma una donna che è stata capace di sconfiggere un pregiu-
                                                 dizio sostanziale, ossia che una ballerina non potesse essere una donna, che
                                                 una donna non possa essere un’artista, mostrando come queste due anime si
                                                 possano invece fondere in maniera spettacolare”. Con “Carla” la sala del Pier-
                                                 marini si appresta dunque a ospitare, ancora una volta, un’artista il cui nome è
                                                 da sempre sinonimo di sogno e la cui arte è divenuta leggenda. Le musiche del
                                                 film sono scritte da Pasquale Catalano (Edizioni Curci – Rai Com).

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PASQUALE CATALANO

                                                                                                   Per Carla,
                                                                                                   MUSICHE CHE
                                                                                                   APPARTENGONO
                                                                                                   AL SEMPRE
                                                                   la leggerezza e la grazia che la contraddistinguono. Tantissimi       dinari, spesso sottoutilizzate. Noi italiani abbiamo una marcia     Sono un onnivoro. Escludo il jazz perché non mi appartiene,
                                                                   elementi umani sono nel film. Carla era una donna moderna             in più.                                                             dal metal alla musica elettronica ascolto tutto. Sono nato con
                                                                   ed è per questo che con le musiche sono sempre rimasto fuori                                                                              l’hard rock e il punk e la fortuna della mia generazione è che
                                                                                                                                         Lei ha studiato pianoforte, chitarra e violino. Come è diven-
                                                                   dal contesto storico, infatti non ce ne sono che richiamano il                                                                            non avevamo i maestri e ci siamo intrisi di qualsiasi cosa. Siamo
                                                                                                                                         tato poi compositore?
                                                                   passato, bensì musiche che appartengono al sempre.                                                                                        stati un po’ i primi ad attraversare gli stili senza la presunzione
                                                                                                                                         Ho unito due strade: la passione per il cinema che avevo sin
                                                                                                                                                                                                             di scrivere musica colta.
                                                                   Quanto tempo ha impiegato a scrivere tutti i brani della co-          da ragazzino e ancora non smetto, tant’è che guardo un film al
                                                                   lonna sonora?                                                         giorno, e quella per la musica, perché era la cosa che mi veniva    La musica metal e la musica classica però hanno un filo con-
     Esce l’8 novembre in digitale la colonna sonora                                                                                     più facilmente. Ad un certo punto le ho unite facendo teatro e
                                                                   Diversi mesi. Il lavoro è durato tra i sei e i sette mesi. Non è                                                                          duttore spesso unico…
  originale del film “Carla”, edita da Edizioni Curci e            facile e chi afferma il contrario fa cose superficiali.               poi il cinema. Ho iniziato con Paolo Sorrentino e poi è diventato   Certamente, hanno dei punti di contatto. In alcuni momenti,
 RaiCom. Il compositore ci racconta come le ha dato                                                                                      il mio lavoro.                                                      ad esempio, si possono ritrovare nei virtuosismi che sono quel
                                                                   La musica è stata eseguita e registrata da musicisti e tecnici
     vita e ci ricorda il grande talento dei musicisti e                                                                                 Ha firmato diverse colonne sonore di film e si è aggiudicato        momento di grandezza, di sublimità dello strumentista, che
                                                                   italiani…
                                                                                                                                         numerosi riconoscimenti internazionali. Ma qual è la soddi-         non è più un esecutore ma un musicista che riesce ad arrivare
                     dei tecnici italiani                          Questa è una cosa alla quale tengo tanto. Faccio parte di un’as-
                                                                                                                                         sfazione più grande quando riguarda un film con le sue mu-          ad una specie di situazione di nirvana, ad entrarci. Al di là degli
                                                                   sociazione di compositori di musica per film il cui presidente
                                                                                                                                                                                                             stili, si arriva a una sublimità che lega tutti i musicisti. Nel metal

I
                                                                   è ancora Ennio Morricone, che è quello che ci ha battezzati.          siche?
                                                                                                                                         Vedere che all’interno del film la mia musica ha espresso qual-     succede tanto.
       l film racconta il percorso umano e professionale di        Siamo più di cento musicisti. Vorrei che, come una volta, si tor-
                                                                                                                                         cosa che non arrivava con la recitazione o con le immagini e il     Qual è la colonna sonora della sua vita?
       un’icona della danza mondiale. Come ha dato vita alla       nasse a registrare in Italia con delle orchestre stabili. Ormai
                                                                                                                                         montaggio. Quindi, il fatto di diventare un elemento emotivo
       colonna sonora?                                             c’è l’elettronica, ma ci tengo molto a dire che la nostra catena                                                                          Non lo so, veramente, ma posso citare le colonne sonore che
                                                                                                                                         e semantico in più. Per quanto riguarda la musica, sentire a
       Carla ci ha lasciato durante la lavorazione del film ed è   comprende, dopo di noi, almeno il lavoro di altre quaranta per-                                                                           sono state per me le più importanti nella storia del cinema, che
                                                                                                                                         distanza di quindici anni o più, che la mia musica è utilizzata
 stata molto dura per noi, ma ha avuto modo di ascoltare an-       sone. Noi italiani siamo quelli che esportiamo talenti musicali                                                                           ne hanno cambiato il modo di vederlo e di farlo. Una è quella
                                                                                                                                         all’interno di un’altra cosa perché diventata un pezzo della me-
 che la colonna sonora. La danza classica è un terreno molto       in continuazione ed è una cosa che non si sa. Ad esempio, da                                                                              del “Terzo Uomo” con Orson Welles, le altre sono di Morricone
                                                                                                                                         moria delle persone. Non mi interessa la fama, non la rincorro,
 scivoloso, dove la musica ha i suoi tempi. Io volevo uscire da    poco, un italiano, dopo diciassette anni, ha vinto il “Premio Pa-                                                                         con “Un pugno di dollari” e “Indagine su un cittadino al di sopra
                                                                                                                                         ma la soddisfazione di sapere che ciò che ho inventato, appar-
 una dimensione puramente classica e volevo che emergessero        ganini”. Ci sono cose che non fanno notizia, eppure gli italiani                                                                          di ogni sospetto”. Poi, se devo aggiungerne una quarta, è “I mi-
                                                                                                                                         tiene a tutti.
 due lati: la modernità di questa donna, rispetto anche ai suoi    quest’anno si sono affermati in tutti i concorsi internazionali                                                                           steri del giardino di Compton House”. Sono secondo me le più
 tempi all’interno di un mondo fatto di regole e convenzioni, e    che ci sono. Io mi trovo di fronte a persone con talenti straor-      Lei che musica ascolta?                                             importanti, ma anche le più belle che siano mai state scritte.

22                                                                                                                           TV RADIOCORRIERE                                                                                                                                    23
Il protagonista de “Il bambino nascosto”,
     SILVIO ORLANDO                                              film diretto da Roberto Andò nelle sale dal 3
                                                            novembre, racconta l’incontro con il suo personaggio,
                                                             un insegnante di pianoforte che vive in un quartiere
                                                            popolare di Napoli, e con il giovane Giuseppe Pirozzi,
                                                                che nella pellicola interpreta Ciro, il figlio di un
                                                                  camorrista intenzionato a sfuggire a quello
                                                                     che sembra essere un destino segnato

                                                            C
                                                                       ome è stato coinvolto in questo progetto?
                                                                       Quando Roberto Andò e il produttore Angelo Bar-
                                                                       bagallo mi hanno mandato il copione l'ho letto e
                                                                       subito dopo li ho chiamati e ho risposto "io ci sono".
                                                            Non capita molto spesso in una carriera di avere a disposizione
                                                            un personaggio ricco e sfaccettato come quello che mi veniva
                                                            offerto.

                                                            Chi è il Gabriele Santoro che interpreta e che cosa gli accade
                                                            in scena?
                                                            Si tratta di un professore di musica sessantenne molto colto e
                                                            molto solitario che appartiene a un ceto alto borghese anche
                                                            se lo ha ripudiato, insegna al Conservatorio e vive in un palazzo
                                                            alla Sanità, in un appartamento al piano inferiore di quello di
                                                            una famiglia camorrista. Il divario enorme tra il professore eru-
                                                            dito, che vive in una sua dimensione artistica, e una famiglia
                                                            di malavita che abita al piano di sopra, è il cuore del film che
                                                            viene raccontato portando in scena un punto di vista borghese
                                                            all'interno del cuore pulsante della città. Santoro è andato a
                                                            vivere nel difficile quartiere della Sanità rintanandosi lì dopo
                                                            aver rifiutato il ceto sociale da cui proviene, e spia la vita di
                                                            quella specie di formicaio brulicante in un luogo dove si può
                                                            nascondere e restare il più inosservato possibile, un contesto
                                                            che non prevede la sua presenza in cui lui può essere e restare
                                                            invisibile, un semplice spettatore di quello che succede.

                                                            L'irruzione in casa di Ciro, bambino in fuga per motivi mi-
                                                            steriosi che si chiariranno col tempo, gli rivoluziona però la
                                                            vita…

         GABRIELE SANTORO?
                                                            Sì, come spesso accade, certi processi di autoisolamento porta-
                                                            no quasi sempre con loro qualcosa di autolesionistico: la vita
                                                            del professore si riduce a pochissime cose quali gli esercizi al
                                                            pianoforte, la lettura dei suoi poeti preferiti, il rapporto sem-
                                                            pre più disincantato con i suoi allievi, quelli a cui dovrebbe

       LO ASPETTAVO DA TEMPO
                                                            trasmettere la sua arte. Non è un musicista qualsiasi, è mol-
                                                            to dotato, ha rischiato di diventare un virtuoso del pianoforte,
                                                            è reduce anche da questo ulteriore fallimento per cui il suo
                                                            rinchiudersi in una specie di bozzolo lo ha visto inaridirsi nel
                                                            tempo nei rapporti con l'esterno. Il fulmine a ciel sereno del

                                         © Lia Pasqualino
                                                            ragazzino che gli si rifugia in casa con la sua disperazione, l'ir-

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ordinaria come se quello dovesse diventare inevitabilmente il        Quanto ha contato per lei tornare a recitare a Napoli?
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                                                                                                                                               ragionamenti: un piccolo operaio della vita. Tornando al tipo di     vo interpretato molti anni fa, curiosamente non ho girato tanti
                                                                                                                                               rapporto creatosi direi che è stato di grande fiducia reciproca,     film nella mia città e sulla mia città, ma questa volta c'è stata
                                                                                                                                               come quella che si crea con un fratello maggiore o un padre.         l'occasione di descriverla da un punto di vista forte e inedito.
                                                                                                                                               Che tipo di rapporto si è ricreato con Roberto Andò dopo la          Non ci sono al mondo molti luoghi come Napoli dove si possa
                                                                                                                                               vostra esperienza in teatro di qualche anno fa con "Il dio del-      raccontare la storia della compresenza di un erudito musicista
                                                                                                                                               la carneficina" di Jasmina Reza?"                                    nello stesso condominio di una famiglia camorrista, altrove la
                                                                                                                                               È il regista ideale per un interprete, ha idee molto precise e       situazione sarebbe poco credibile. Il popolo non è mai anda-
                                                                                                                                               chiare ma mai rigide, è sempre molto "in ascolto" di quello che      to via dal centro storico ma lo presidia, è questa la sua vera
                                                                                                                                               dicono i suoi attori. Ho avuto la sensazione di costruire il film    eccentricità che ne rende pienamente il fascino: i turisti che
                                                                                                                                               un po' insieme a lui grazie alla sua forte capacità di essere ac-    arrivano ne ammirano i monumenti e quanto c' è di più tipico e
                                                                                                                                               cogliente e aperto e alla sua grande onestà intellettuale. Ro-       caratteristico, ma sono affascinati proprio dal constatare come
                                                                                                                                               berto non ha sentito nessun tipo di quella inquietante seduzio-      e quanto il popolo viva la metropoli dal suo interno. Ultima-
                                                                                                                                               ne verso il male e la malavita che è molto radicata nel cinema
                                                                                                                                                                                                                    mente un po' tutte le città tendono a creare o a ricreare un
                                                                                                                                               e nella fiction di oggi, il suo è un punto di vista borghese molto
                                                                                                                                                                                                                    centro storico che è una sorta di museo all'aperto, ma senza
                                                                                                                                               forte, così come lo può essere comunque uno sguardo su Na-
                                                                                                                                                                                                                    vita vera al suo interno. Napoli è l'unico luogo in cui il popolo
                                                                                                                                               poli. È un intellettuale palermitano che negli scorsi decenni ha
                                                                                                                                                                                                                    presidia con forza il suo nucleo originario con tutte le sue luci,
                                                                                                                                               vissuto le fasi atroci della violenza della mafia e perciò, sotto
                                                                                                                                               questo punto di vista, è come se fosse in qualche modo "vac-         ombre, contraddizioni e pericolosità. Va sottolineato come il
                                                                                                                                               cinato": pur conservando uno sguardo di grande pietà umana           nostro film sia molto meno intimista di come appare, ma ab-
                                                                                                                                               verso le persone, la seduzione del male non la sente affatto e       bia invece una sua tesi politica molto forte, incentrata su una
                                                                                                                                               questo mi è piaciuto molto, è un atteggiamento che condivido         riflessione: come sia possibile spezzare la catena di violenza
                                                                                                                                               pienamente e che ci ha reso subito molto complici.                   quando viene tramandata dai genitori ai figli. 

 ruzione di questa sorta di scheggia impazzita, lo chiama alla        parte di Ciro ed è stato naturale che, oltre alla pagina scritta, ci
 responsabilità nei suoi confronti e col tempo, per uno strano        fosse un'ulteriore parte di "scrittura scenica", sia pure minima, e
 processo, proprio lui che dovrebbe salvare il bambino ne viene       in un ambito molto preciso. Roberto Andò aveva a disposizione
 a suo modo salvato perché, prendendosi a cuore la sua sorte,         un attore di cui si fidava e un ragazzino di talento, anche se
 ritorna a provare emozioni, a vivere, e forse anche a essere un      alle prime armi, e non abbiamo mai rinunciato a farci sorpren-
 artista.                                                             dere da quello che ci arrivava sul set, dall'estemporaneità di un
                                                                      bambino molto dotato, portatore di un mondo che un adulto
 Che cosa l'ha fatta amare il suo Gabriele Santoro?                   crescendo ha ormai dimenticato.
 È un personaggio che aspettavo da tempo, mi è apparso com-
 pleto nel suo essere molto "giocato" anche sui silenzi, nel mio      Come ha interagito con il suo giovane partner?
 lavoro ho notato come si tenda a sopravvalutare la parola,           La nostra è stata una scoperta reciproca, abbiamo avuto la for-
 mentre invece i silenzi e le pause contengono spesso più verità      tuna di girare in sequenza, seguendo ogni giorno l'iter narra-
 e ti permettono di raccontare molto di più. Santoro vive da solo     tivo del copione: nel nostro dramma da camera il blocco delle
 ed è molto introverso e viene fuori quindi un forte contrasto        scene ambientate in quel palazzo, che è uno dei protagonisti
 tra la sua introspezione e la furia disperata e violenta della       della storia, rappresenta circa l'80 per cento del racconto. Come
 vita che pulsa fuori dalla finestra e dalla porta del palazzo in     accade solo in rare occasioni magiche quello che succedeva ai
 cui lui vive. Confrontarmi con un una simile occasione ha rap-       personaggi nel corso del film si ripeteva anche per noi sul set:
 presentato una fantastica opportunità che mi ha consentito di        Giuseppe, che all'epoca delle riprese, un anno fa, aveva 11 anni
 attingere a tutto quello che ho imparato negli ultimi anni, por-     e si dimostrava già molto dotato per la recitazione, si è rivelato
 tandomi in qualche modo a "restituirlo" in scena.                    imprevedibile, come accade sempre per i bambini, e così quello
                                                                      che succedeva al suo personaggio in scena si ripeteva nella
 Il copione è stato osservato e rispettato rigidamente o c’è          nostra vita sul set e ci costringeva a una sorta di flusso vitale
 stata anche la possibilità di inventare qualcosa sul set?            all'interno del racconto: questo bambino molto particolare ha
 Per quanto accurata e credibile fosse la sceneggiatura, non era      portato un inedito elemento di vita e di vitalità. Suo padre fa
 facile prevedere "a tavolino" il rapporto di complicità che sareb-   il regista e lui quindi sapeva che cosa volesse dire stare su un

                                                                                                                                                                                                                                                                                          © Lia Pasqualino
 be nato tra me e il piccolo Giuseppe Pirozzi che interpreta la       set, ma allo stesso tempo lui portava con sé una passione stra-

26                                                                                                                                 TV RADIOCORRIERE                                                                                                                                  27
IL MIGLIOR INGREDIENTE?
                                                                                                                                    Tutti quelli buoni. Il cioccolato è la materia prima, come l’uovo,
        DOLCE QUIZ                                                                                                                  lo zucchero e la farina. Il cioccolato piace a noi, ma anche molto
                                                                                                                                    alla gente.

                                                                                                   L’AMORE CHE CI METTIAMO DENTRO
        Ernst Knam e Alessandra Mion (Frau Knam)                                                                                    Il dolce molto spesso si mangia in compagnia, è un bel mo-
                                                                                                                                    mento per stare insieme…
        sono i pasticceri del programma condotto da
                                                                                                                                    Stare insieme è sempre un bel momento. Il dolce può partire
 Alessandro Greco, in onda il sabato alle 12,00 su Rai2.                                                                            dalla colazione, si può mangiare dopo il pranzo o nel pomerig-
     In questa intervista ci raccontano come procede la                                                                             gio. Insomma, lo possiamo mangiare sempre. Anche prima di
       nuova avventura televisiva e ci danno consigli                                                                               andare al letto, un buon cioccolatino aiuta.

             e suggerimenti per i dolci autunnali                                                                                   Panettone o pandoro?
                                                                                                                                    Christstollen, il dolce natalizio tedesco. Noi lo produciamo.

 Ernst Knam                                                                                                                         Frau Knam

C
            ome sta procedendo questa nuova avventura televisiva
            in “Dolce Quiz”?                                                                                                        Come vive questa avventura televisiva insieme a suo marito?
            Bene, è un programma molto dolce, atmosfera bellissima                                                                  Molto bene nel senso che ero un pochino timorosa inizialmen-
            sul set. Sono molto contento.                                                                                           te, ma poi mi è piaciuto stare all’interno dello studio televisivo.
                                                                                                                                    La sicurezza me l’hanno trasmessa mio marito e Alessandro
 Com’è stato l’incontro con Alessandro Greco?                                                                                       Greco, due riferimenti per me, che mi hanno incoraggiato in
 Bellissimo. Una persona speciale, molto umana, una persona amica                                                                   questa avventura.
 e con grande conoscenza. Sa fare molto bene il suo mestiere.
                                                                                                                                    Il dolce ci rende felici?
 Ha aperto la sua pasticceria 29 anni fa. Cos’è sempre uguale nelle                                                                 Ci cambia anche l’umore. Il cioccolato può cambiare addirittura
 sue creazioni?                                                                                                                     la giornata e fa tornare il sorriso.
 L’amore che metto dentro.
                                                                                                                                    Che dolce autunnale vuole consigliare ai nostri lettori?
 Come è nata la passione per la pasticceria?                                                                                        In autunno mi piace fare i biscotti speziati o quasi natalizi. Can-
 A quale bambino non piacciono i dolci? Da noi i dolci li abbiamo                                                                   nella, cioccolato e spezie in genere. Poi mi viene in mente il
 sempre mangiati, in Germania era una tradizione. Già a novembre                                                                    frangipane con una base di frolla e la crema alle mandorle,
 si preparano i biscotti per Natale. Il nostro è un bellissimo mestiere,                                                            magari con i marroni o con le nocciole. Qualcosa insomma di
 perché creiamo cose con materie eccellenti.                                                                                        autunnale, anche come colori.

 Dove ha iniziato la sua esperienza?                                                                                                Qual è la cosa più difficile da imparare nella pasticceria?
 Ho iniziato dopo la scuola con l’apprendistato. Leggevo libri, ho fatto                                                            Più di una. La prima cosa il metodo, quindi l’organizzazione,
 esami, ho imparato tutte le basi, i fondamenti.                                                                                    la lettura della ricetta e la pesatura degli ingredienti e cosa si
                                                                                                                                    fa prima e cosa si fa dopo. In generale anche i tempi di riposo
 Come è cambiata la pasticceria?
                                                                                                                                    sono importanti, le temperature, come montare la panna. So-
 Prima la pasticceria era pesante e barocca, oggi conosciamo meglio
                                                                                                                                    no davvero tante cose da imparare come base. Ci vuole tanto
 le materie prime e le nuove tecniche e tecnologie da applicare. Io
                                                                                                                                    esercizio.
 cerco sempre di tirare fuori il gusto, non gli zuccheri. Il dolce oggi
 deve essere leggero, è sempre l’ultimo piatto che mangiamo e deve                                                                  Come si fa a tagliare una millefoglie senza romperla?
 essere gustoso e molto molto buono.                                                                                                E’ quasi impossibile. A me piace tantissimo, ma non la chiedo
                                                                                                                                    mai al ristorante proprio per l’imbarazzo di tagliarla. Però pos-
 L’ultimo, ma quello che attendiamo di più…
                                                                                                                                    siamo cercare di tagliarla con un coltello seghettato. Oppure,
 Certo, e può anche rovinare una cena perché è quello che ricordiamo
                                                                                                                                    mi insegna mio marito, dovremmo cercare di fare con la for-
 anche di più.
                                                                                                                                    chetta un taglio netto perpendicolare per rompere un primo
 Che sensazione le arriva quando la chiamano “il re del cioccolato”?                                                                pezzo.
 Non provo nulla. Dieci anni fa per la prima volta feci televisione e
                                                                                                                                    Qual è il vostro ingrediente segreto di coppia?
 mi attribuirono questo titolo al quale ero contrario. Non sono per i
                                                                                                                                    Quello che dovrebbe essere di tutti. Alla base c’è l’affetto con
 titoli, ho già un nome e un cognome. Non è l’abito che fa il monaco.
                                                                           ©Andrea Maria Falzone

                                                                                                                                    il quale si risolvono tutti gli attriti, ci si viene incontro e ci si
 Qual è il suo ingrediente preferito, a parte il cioccolato?                                                                        supporta. 

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antichi resti del genere Homo trovati in Europa, e alle tracce di
         NUOVA STAGIONE                                                                                        DNA preistorico, è possibile ricostruire la storia dei nostri pro-
                                                                                                               genitori e provare a capire perché di tante specie umane alla
                                                                                                               fine ne è rimasta soltanto una: la nostra. Mario Tozzi indagherà
                                                                                                               su quello che potrebbe essere il primo omicidio documenta-

 SAPIENS,
                                                                                                               to della storia umana. E visiterà anche la grotta di Chauvet, in
                                                                                                               Francia, una sorta di cappella Sistina del passato, e la grotta
                                                                                                               di Lamalunga, nella zona di Altamura (BA), dove si trova il più
                                                                                                               antico Neanderthal d’Europa, filmato e raccontato per la prima

 un solo Pianeta
                                                                                                               volta in conduzione. Infine, una delle più recenti e straordina-
                                                                                                               rie scoperte nel campo dell’evoluzione umana: in esclusiva, il
                                                                                                               programma “Sapiens” nella Grotta Guattari al Circeo nel Lazio,
                                                                                                               dove sono stati appena trovati resti degli ultimi Neanderthal,
                                                                                                               risalenti ad un’epoca vicina alla loro scomparsa sul pianeta.
                                                                                                               Nella seconda puntata Mario Tozzi, dalla montagna del Monvi-
 Sabato 13 novembre alle 21.45, Mario Tozzi torna                                                              so, il Re di Pietra, la più alta delle Alpi Cozie, racconterà l’appas-
                                                                                                               sionante storia meno conosciuta della conquista dell’Everest.
     su Rai3 con il suo appassionante programma di
                                                                                                               Per scoprire che le montagne si differenziano non tanto per
 divulgazione scientifica. Uomini, montagne, fiumi,                                                            l’altezza, come pensano i Sapiens, ma per la loro formazione.
      pietre, la nostra Terra protagonisti dei sei ap-                                                         Le montagne, infatti, sono antichi fondali oceanici e nascono,
  puntamenti. Nella prima puntata un’indagine sui                                                              vivono, si muovono… e muoiono.
                                                                                                               Con la terza puntata Mario Tozzi torna alle sue origini con il
 nostri antenati, con un’esclusiva visita nella Grotta
                                                                                                               racconto del motore Terra: dai Bagni di San Filippo (SI) Mario
 Guattari al Circeo nel Lazio, dove sono appena sta-                                                           Tozzi inizia la sua indagine sul centro della Terra, che è in parte
     ti trovati resti degli ultimi Neanderthal, risalenti                                                      ancora un mistero. Da Larderello (PI), primo luogo al mondo
          ad un’epoca vicina alla loro scomparsa                                                               dove si è sfruttata l’energia rinnovabile e pulita della Terra, la
                                                                                                               geotermia diventa una chiave per capire quale può essere il
                                                                                                               nostro equilibrato rapporto con il pianeta.

M
                                                                                                               Sempre in Toscana, nella quarta puntata, saranno protagoniste
               ario Tozzi e le sue incursioni nel passato, nel pre-
                                                                                                               le pietre: attraverso un viaggio nei luoghi più famosi di Firenze,
               sente e nel futuro della vita dei Sapiens saranno
                                                                                                               e a un documentario sulla Grande Storia della Francia, Mario
               di nuovo in prima serata su Rai3 a partire sabato
                                                                                                               Tozzi andrà alla scoperta delle ragioni per cui le città e le nazio-
               13 novembre alle ore 21.45. “SAPIENS – un so-
                                                                                                               ni sono lo specchio delle pietre di cui sono fatte.
 lo pianeta” tornerà ad appassionare un pubblico sempre più
 attento e desideroso di capire fenomeni complessi attraverso                                                  E poi ancora: un giorno nella vita della Terra. Come si modifica e
 quell’approccio diretto e immediato alla divulgazione scienti-                                                si trasforma il nostro pianeta ogni giorno che passa: dai vulcani
 fica che da sempre contraddistingue il lavoro di Mario Tozzi. Ci                                              alle piante, dai terremoti agli animali e ai Sapiens che modifica-
 sono mai stati altri uomini, prima di noi? E, se sì, che fine hanno                                           no l’ambiente. Con Tozzi tante dimostrazioni ed esperimenti per
 fatto? L’aspetto più importante delle montagne è davvero la                                                   comprendere i fenomeni che tengono in vita il nostro pianeta.
 loro altezza? O piuttosto sapere che un tempo erano il fondo di                                               Nella puntata che chiude questo primo ciclo, Mario Tozzi, do-
 vecchi oceani e cha hanno percorso decine di chilometri prima                                                 cumentando per la prima volta luoghi del sistema delle acque
 di fermarsi? La Terra può essere considerata una macchina? E                                                  del Colle Palatino di Roma mai svelati al pubblico, racconterà
 il suo calore ha davvero creato la vita? Qual è la nostra grande                                              le tappe fondamentali del rapporto dei Sapiens con l’acqua: dal
 storia? Quella delle gesta eroiche o quella delle pietre e dei                                                fiume Isar, affluente del Danubio, all’africano Okawango, che
 materiali che le hanno rese possibili? Questi sono solo alcuni                                                scorre nell’Africa sud-occidentale; dai numerosi corsi d’acqua
 degli interrogativi sui quali si concentrerà la quarta stagione di                                            della Nuova Zelanda al fiume Colorado e ai ghiacciai della Nor-
 “SAPIENS – un solo pianeta” approfondendo, conducendo ra-                                                     vegia, per un viaggio intorno al mondo alla scoperta dell’ele-
 gionamenti, provocando reazioni e ponendo interrogativi con                                                   mento naturale per eccellenza.
 i quali i Sapiens dovranno, prima o poi, fare i conti. Sempre da                                              “SAPIENS – un solo pianeta”, da un’idea di Mario Tozzi, Giovanna
 un angolo visuale differente e spesso sorprendente.                                                           Ciorciolini e Riccardo Mazzon, è un programma di Mario Tozzi,
 Il nuovo ciclo di puntate si aprirà con un’indagine eccezionale                                               Alberto Puoti, Fosco D’Amelio, Giuseppe Giunta, Elisabetta Mari-
                                                                       © Assunta Servello

 sugli antenati dell’Homo Sapiens realizzata presso il sito ar-                                                no, Riccardo Mazzon, Fabio Roberti e Stefano Varanelli. La Regia
 cheologico di Atapuerca nel nord della Spagna. Grazie ai più                                                  è di Luca Lepone. Produttore esecutivo Mara Querenghi. 

30                                                                                          TV RADIOCORRIERE                                                                            31
SERVIZIO PUBBLICO

 LA SETTIMANA                                                                                                                                                                                                        la cooperazione. Stefano Mancuso è docente di arboricoltura
                                                                                                                                                                                                                     generale e coltivazioni arboree all’Università di Firenze e diret-

 DEI #MAESTRI
                                                                                                                                                                                                                     tore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale.
                                                                                                                                                                                                                     Nella seconda parte della puntata la professoressa Gabriella
                                                                                                                                                                                                                     Turnaturi, già ordinaria di sociologia all’Università di Bologna,
                                                                                                                                                                                                                     ci parlerà “dell’importanza delle emozioni nella nostra vita e
                                                                                                                                                                                                                     dell’influenza del contesto sociale sul modo che abbiamo di
                                                                                                                                                                                                                     manifestarle”.

                    Il programma di Edoardo
                  Camurri è in onda dal lunedì                                                                                                                                                                       GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE – GENTILE E GIANNINI
                                                                                                                                                                                                                     Nella prima parte ci chiederemo “come sta la democrazia?” Co-
                  al venerdì alle 15.25 su Rai3
                                                                                                                                                                                                                     me è cambiato il rapporto tra i governanti e le masse duran-
                    e alle 17.50 su Rai Storia                                                                                                                                                                       te il XX secolo attraverso le figure carismatiche di Charles De
                                                                                                                                                                                                                     Gaulle e John Kennedy. Per comprendere come si sono evolute
                                                                                                                                                                                                                     le forme di costruzione del consenso fino a Trump e Macron,
                                                                                                                                                                                                                     sarà con noi Emilio Gentile, lo storico e accademico dei Lincei.
                                                                                                                                                                                                                     Nella seconda parte della puntata Cinzia Giannini, Direttore
                                                                                                                                                                                                                     dell'Istituto di Cristallografia del Consiglio Nazionale delle Ri-
                                                                                                                                                                                                                     cerche e Presidente della Società Italiana di Luce di Sincrotro-
                                                                                                                                                                                                                     ne, spiegherà che “cos'è e perché è così importante lo studio
                                                                                                                                                                                                                     dei cristalli oggi grazie ai microscopi a raggi X”. La verifica della
                                                                                                                                                                                                                     struttura cristallina, infatti, garantisce che il collagene da usare
     LUNEDÌ 8 NOVEMBRE – VITALE E CINELLI                                MARTEDÌ 9 NOVEMBRE – BOELLA E VELARDI                                gender gap che ancora persiste in campo informatico e quali
                                                                                                                                                                                                                     per riparare tessuti umani sia davvero compatibile con il nostro
     Nella puntata di oggi la slavista Serena Vitale ci guida sulle      “Chi sono le imperdonabili? Milena Jesenká, Etty Hillesum, Ma-       le prospettive di cambiamento della presenza delle donne in
                                                                                                                                                                                                                     organismo.
     “tracce del diavolo, sulla presenza del demoniaco nella cultura     rina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo sono cin-           questo settore”.
     russa”. Dall'influenza del Faust di Goethe alle leggende popo-      que figure fondamentali del Novecento”. Scrittrici, poetesse,
     lari per circa due secoli: da Gogol a Dostoevskij, da Sologub a     pensatrici, giornaliste, queste donne, mediante un uso della         MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE – MANCUSO E TURNATURI                            VENERDÌ 12 NOVEMBRE – MESSINA E LORENZONI
     Bulgakov il diavolo, i demoni sono ovunque. Perché? Serena          parola coraggioso e consapevole, hanno raccontato i dubbi e le       Il botanico Stefano Mancuso ci aiuterà a “capire come funziona         Nella puntata di oggi la storica dell'arte Maria Grazia Messina,
     Vitale è slavista e scrittrice, ha insegnato lingua e letteratura   angosce di un secolo scosso da due guerre mondiali. Con Lau-         il mondo delle piante che può aiutare il genere umano a risol-         già professoressa nelle università Ca' Foscari di Venezia e di Fi-
     russa all'Istituto Orientale di Napoli e all'Università Cattolica   ra Boella, professoressa di filosofia morale all’Università degli    vere i propri problemi, anche quelli più complessi”. Il mondo          renze, ci racconta “come l'eros ha attraversato un secolo di arte
     di Milano                                                           Studi di Milano, approfondiremo in particolare il percorso e le      vegetale è una storia di straordinario successo dal punto di           contemporanea: da Marcel Duchamp a Jeff Koons”. Un viaggio
     Nella seconda parte di questa puntata Ilaria Cinelli, membro        opere di Milena Jesenská, autrice di alcuni intensi reportage        vista evolutivo e rappresenta la stragrande maggioranza degli          tra avanguardie storiche e nuove tendenze dell'arte che ha co-
     esperto della Aerospace Medical Association e già comandante        che anticipano la minaccia nazista arrivando poi fino a docu-        esseri viventi. Le piante non solo hanno vere e proprie capacità       me centro l'altro da noi.
     senior di missioni di simulazione marziane, spiega “quali sono      mentare, a rischio della vita, l’invasione della Cecoslovacchia      cognitive, ma la loro organizzazione, il loro modo di scambiare        Nella seconda parte di questa puntata il maestro di scuola ele-
     le competenze e le abilità richieste oggi per diventare astro-      da parte delle truppe di Hitler.                                     informazioni e collaborare le rendono un esempio in grado di           mentare Franco Lorenzoni, fondatore della Casa Laboratorio di
     nauta”. Il mondo dello spazio, dopo essersi aperto alle donne,      Nella seconda parte della puntata, con l'aiuto della professo-       fornirci un modello diverso da quello al quale siamo abituati a        Cenci, spiega che “cos'è e come si insegna l'educazione civica
     dovrà diventare sempre di più inclusivo per tutti e avrà bisogno    ressa Paola Velardi, docente di informatica dell'Università La       ricorrere, abbandonando la gerarchia a favore delle strutture a        nelle scuole, come è stata introdotta e quali problemi si trova
     di persone con capacità diverse.                                    Sapienza di Roma, proveremo a capire “quali sono le cause del        rete, i rapporti basati sul potere e la forza per quelli basati sul-   ad affrontare”. 

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