Nel viaggio della conoscenza - Scheda sintetica del progetto - Vides
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Scheda sintetica del progetto Nel viaggio della conoscenza Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica Settore: Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Area: 1. Animazione Culturale verso Minori Durata del progetto: 12 mesi Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori Il progetto viene proposto dall' Associazione VIDES, fondata nel 1987 e promossa dall'Istituto delle Figlie di M. Ausiliatrice per la promozione della donna, dei giovani e dei bambini in condizione di svantaggio e povertà. Crede nel protagonismo giovanile per uno sviluppo integrale della persona adeguato ai tempi e al progresso tecnologico della società. L'Associazione é riconosciuta dal MAECI come ONG di sviluppo, é iscritta nella prima sezione del registro delle associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati e in quello della lotta alle discriminazioni (Dip.Pari Opportunità) ed è accreditata dal 2004 nell'Albo Servizio Civile come ente di I classe. Il VIDES nel suo complesso possiede: 82 enti associati, 44 Delegazioni in 13 regioni e 180 sedi di attuazione progetto. Nel suo impegno educativo raggiunge circa 40.000 minori, giovani e adulti in condizione di esclusione e povertà attraverso la collaborazione di circa 2000 tra volontari, operatori ed educatori. ENTI ATTUATORI L’ente Madre Mazzarello si occupa essenzialmente di attività educative ed assistenziali dirette nei confronti di Terzi (Minori, giovani ed anziani). La sede legale è a Palermo e una delle sedi operative è: Casa Madre Mazzarello – Via E. Di Blasi, 86- Palermo gestisce una scuola dell’infanzia, Scuola primaria e secondaria di 1° grado, attività culturali e ricreative pomeridiane, ed Oratorio Centro Giovanile. L’istituto esplica prioritariamente attività didattiche ed educative –sociali e parallelamente offre attività pomeridiane per l’occupazione sana e intelligente del tempo libero proposte sia agli alunni che ai ragazzi che frequentano il Centro giovanile. Con l’attività della Scuola sta cercando di lavorare sviluppando aspetti positivi della personalità dei minori e un approccio positivo con la scuola e lo studio percepito sempre come faticoso e non coinvolgente L’ente Istituto Maria Mazzarello si occupa essenzialmente di attività educative ed assistenziali dirette nei confronti di Terzi (Minori, giovani). La sede legale è anche sede operativa Istituto Maria Ausiliatrice Via Caronda, 224 – Catania, che gestisce scuola per l’Infanzia, scuola Primaria e Secondaria di 1° grado. L'Istituto gestisce anche un Oratorio Centro Giovanile, e attività sportive e culturali. Ai minori che frequentano l’Istituto Maria Ausiliatrice che provengono in parte da famiglie del quartiere, e in parte dall’hinterland catanese, e agli altri che si aggiungono nel pomeriggio per le attività integrative , si offre un servizio educativo e culturale per prevenire la disaffezione, e quindi la dispersione e l’abbandono scolastico, attraverso un accompagnamento personalizzato, una alfabetizzazione della lingua italiana più incisiva per gli immigrati, una attività di recupero culturale e sociale basato sulla assimilazione della cultura della partecipazione attiva, del rispetto delle norme e dell’esercizio di una cittadinanza attiva che li faccia sentire elementi vivi della società. L’ente Istituto Femminile San Giovanni Bosco si occupa essenzialmente di attività educative ed assistenziali dirette nei confronti di Terzi (Minori, giovani). La sede legale è anche sede operativa : Istituto Don Bosco - Via Brescia, 5 – Messina, che gestisce Scuola per l'infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di primo e secondo grado. La tipologia di utenza è eterogenea: gli alunni in parte provengono dalle zone limitrofe dell’Istituto, in parte affluiscono dai diversi centri della provincia, prevalentemente della costiera ionica e tirrenica. Le famiglie degli utenti si diversificano anche sotto il 1
profilo sociale, includendo famiglie con livelli di reddito medio-alto a famiglie con una situazione di elevato disagio economico-sociale che si evidenzia anche in talune difficoltà di apprendimento da parte degli stessi ragazzi. Sempre più crescente è inoltre il numero di immigrati extra-comunitari che solo in alcuni casi riescono ad integrarsi nel territorio, anche se all’interno dell’istituzione scolastica viene svolto un positivo lavoro di integrazione ed educazione alla diversità e multiculturalità per prevenire situazioni di emarginazione nei riguardi di extracomunitari che frequentano le classi. L’Ente Casa Madre Maddalena Morano si occupa essenzialmente di attività educative ed assistenziali dirette nei confronti di Terzi (Minori, giovani). La sede legale è a Catania e una delle sedi operative è l’Istituto Don Bosco - Via Fratelli Mazzaglia, 65/A – Catania che gestisce scuola per l’Infanzia, scuola Primaria. L'Istituto gestisce anche un Centro aggregativo, e attività sportive e culturali. La realtà economico-sociale è eterogenea data la compresenza di varie classi sociali, di abitazioni lussuose e medie e di zone di elevato degrado. Nel territorio si rileva la presenza di immigrati di origine africana e soprattutto asiatica, parte dei quali usufruiscono dei servizi educativi della scuola e del Centro Diurno. Nel quartiere si riscontrano problemi di vario genere soprattutto per una diffusa condizione di disagio minorile; per dare una risposta più efficace ai bisogni dei ragazzi del quartiere l'Istituto promuovere varie iniziative educative, culturali, sportive, aggregative a favore dei minori. Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi della criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto Il presente progetto comprende interventi di animazione culturale per la prevenzione e il contrasto del disagio educativo-scolastico da realizzarsi in 3 provincie siciliane: Catania, Palermo, Messina e di conseguenza si inserisce nel settore dell’educazione e della promozione culturale di minori e famiglie per potenziare l’offerta di servizi educativi integrati (scolastici ed extrascolastici) e nasce dall’esigenza di rispondere in maniera più efficace alle problematiche educative e sociali segnalate dalle famiglie e dalle istituzioni nei contesti territoriali in cui operano le SAP coinvolte; pertanto, il progetto opererà su situazioni problematiche/criticità riconducibile all’Obiettivo 4 dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030. I 4 Istituti interessati alla realizzazione del progetto prestano massima attenzione alla lettura e interpretazione di alcune espressioni di disagio avvertito nei minori frequentanti le scuole e i centri/oratori pomeridiani. Molti bambini, ragazzi e adolescenti iniziano la scuola con curiosità, con attesa; tuttavia, se arrivano tante frustrazioni, su quella curiosità, e quell’attesa prendono il sopravvento lo scoraggiamento e la fuga. La demotivazione, l’apatia, la disistima, sono sintomi di un nuovo disagio scolastico: i minori sembrano sempre più spesso indifferenti ad eventuali insuccessi scolastici, poco motivati o interessati a ciò che studiano o ad ottenere buoni risultati; la scuola è vissuta principalmente come luogo in cui incontrarsi con compagni e coetanei indipendentemente dagli obiettivi per i quali è stata istituita; il rapporto con gli insegnanti viene vissuto molto spesso con difficoltà. Questo atteggiamento si ripercuote nella vita di tutti i giorni, in cui i giovani sono spesso insicuri, hanno paura di mettersi alla prova e di assumere la responsabilità dei propri risultati. Per sintetizzare possiamo così descrivere 3 criticità di fondo: Bassa motivazione allo studio, disinteresse e conseguente bassa concentrazione e attenzione Basso rendimento scolastico con lacune nelle discipline di base Bassa convergenza educativa tra famiglia e insegnati con una demotivazione da parte dei docenti e scarsa presenza della famiglia alla vita scolastica dei figli L’attivazione di specifici corsi di recupero risulta solo parzialmente efficace, dal momento che non operano sulla motivazione ma solo sugli obiettivi didattici, e la demotivazione allo studio non è a carico di una singola disciplina ma, piuttosto, relativa alla vita scolastica nel suo complesso. La scuola ha una grande responsabilità educativa che non si riduce ad una semplice trasmissione di conoscenze in quanto è chiamata a coniugare i saperi con le relazioni e ad accrescere l’attenzione verso le individualità, promuovendo lo “star bene” dello studente all’interno dell’istituzione nel rapporto con sé stesso e con gli altri. Il suo presupposto di base è la valorizzazione delle risorse dell’alunno, degli interessi e abilità che emergono positivamente in una disciplina e che devono essere gratificati e rafforzati affinché lo studente si senta motivato ed impieghi le sue risorse con successo in ogni altra attività didattico-educativa. E' la sfiducia nelle proprie capacità a determinare spesso atteggiamenti rinunciatari, demotivazione o disimpegno e, di conseguenza alla base dell’insuccesso scolastico. Si auspica un vero viaggio alla conoscenza di se stessi, alla conoscenza dei propri talenti da mettere a disposizione della collettività. Il contesto territoriale PALERMO Il Comune di Palermo è il capoluogo della regione siciliana e come tale ha una popolazione di 678.492 2
abitanti. Il numero delle famiglie residenti è di circa 260.000, i minori da 0 a 14 sono circa 98.000 a fronte dei 129.000 ultra sessantacinquenni si evidenzia così un trend di bassa natalità (dati riferiti al 31 dicembre nel 2014 Annuario Comune di Palermo). Gli stranieri inscritti all’anagrafe sono circa 26.000 di cui il 20% è rappresentato da minori dai 0 ai 17 anni di età. La Città è caratterizzata da disuguaglianze sociali e numerosi disagi socio economici che riguardano soprattutto le fasce più deboli della popolazione come le famiglie con minori (come evidenziano anche i dati interni delle SAP). In particolar modo la povertà economica e l’aumento della disoccupazione (si è passati da 41 mila disoccupati nel 2014 a 48 mila nel 2015, con un incremento del 16,2%.) incide profondamente nella vita quotidiana delle famiglie, intaccandone anche l’equilibrio relazionale e la disponibilità alla cura e a prestare attenzioni alle esigenze dei minori. Molti genitori infatti, impegnati a trovare soluzioni lavorative anche precarie (e talvolta anche al limite della legalità), tendono a trascurare i figli nel loro percorso di crescita affettiva, sociale e scolastica. Ciò spesso diventa causa di abbandono/evasione scolastica (nell’anno 2013/14 sono 139 gli evasori della scuola dell’obbligo e 156 gli abbandoni) o di apertura di provvedimenti da parte del Servizio Sociale e dalle Autorità Giudiziarie (nel 2011 erano ben 2230 le richieste di intervento rivolte al Tribunale dei Minori). La tutela dei minori è un tema significativo per la Città di Palermo, si consideri che dal 2008 al 2011 quasi 6.000 minori sono stati oggetto dell’attenzione del Servizio Sociale Comunale e degli Uffici delle Autorità Giudiziarie. Ciò comporta, per il Settore Servizi Socio Assistenziali, un notevole impegno nell’utilizzo delle risorse professionali presenti al suo interno e la necessità del supporto costante delle altre agenzie educative del territorio che possano farsi carico delle esigenze scolastiche e didattiche e di integrazione e socializzazione. A tali esigenze, da tempo, cercano di rispondere la SAP palermitana indicata nel progetto, che attraverso esso desiderano potenziare tutte le azioni svolte in favore dei minori frequentanti le attività mattutine e/o pomeridiane MESSINA (MESSINA) Il comune di Messina, passaggio importante che unisce la Sicilia al resto dell’Italia, conta 234.2932 abitanti (dati ISTAT al 31/12/2017) ed ha una superficie di 213,75 Km2 Il mondo giovanile della comunità messinese, ricompreso nella fascia d'età tra i 5 e i 30 anni, rappresenta il 32% della popolazione del territorio comunale La città è tra le 5 province con il più basso livello di occupazione del Paese: insieme a Trapani, Agrigento, Enna, nelle quali il tasso di disoccupazione è compreso tra il 22,6% ed il 29%. Messina, è la città maglia nera, che registra un aumento dei disoccupati del 3,2% conquistandosi il triste primato della città siciliana dove si lavora meno con una notevole e crescente sacca di povertà, economica, sociale ed educativa. Cresce il tasso di Emigrazione (16,3%), e diminuisce quello di Immigrazione (9,24%), rispetto al 2016 si registrano 396 iscritti in meno e 553 cancellati in più. I residenti stranieri sono 11.885, in leggera crescita rispetto all’anno precedente, pari al 5,1 % della popolazione totale. Le comunità più presenti sono quella srilankese (4.003) e filippina (2.238), la prima in crescita e la seconda in diminuzione rispetto all’anno precedente. Come specificato nell’ultimo Piano di Zona (PDZ) del distretto socio sanitario 26 Messina, purtroppo, si caratterizza per una bassa natalità (che la rende una delle protagoniste del trend negativo nazionale); si registra infatti, nel 2012 un calo del 1,2% della popolazione minorile residente a fronte di un aumento del 4,2% della popolazione con età superiore ai 65 anni. Tale trend sembra associarsi anche al basso numero di servizi per l’infanzia presenti nel territorio che penalizza tanto i minori quanto il lavoro femminile. Dall’area famiglia e minori del PDZ emerge come le famiglie si trovano sempre più costrette a vivere tra le complessità e le numerose esigenze che una società in trasformazione presenta. A pesare maggiormente è il senso di precarietà che da quella lavorativa ed economica si traduce anche quella familiare in termini di trasmissione di valori e regole. Le separazioni sempre crescenti rendono evidente la problematicità che le coppie e i figli vivono, sia che tratti di minori che di giovani. I genitori, separati o no, spesso non sono in grado di entrare in relazione con i figli e ancor meno ad approcciarsi alle loro reali esigenze e a sostenerli nel loro percorso di crescita emotiva, sociale e scolastica; supportandoli nelle loro difficoltà. Ciò riguarda sia le famiglie “multiproblematiche” che le famiglie che presentano un buon livello socio economico e di istruzione. Tale “carenza del ruolo genitoriale” espone i minori a numerosi rischi: dall’insuccesso scolastico fino alla dispersione o abbandono della scuola dell’obbligo, avvio precoce al lavoro minorile, comportamenti illegali e ingresso nel circuito penale. La condizione di rischio viene acuità anche dall’assenza di validi servizi e agenzie educative che possano farsi carico in maniera adeguate delle esigenze dei minori. Le azioni proposte nel presente progetto mirano a contenere tali carenze sfruttando l’esperienza e le competenze già acquisite e consolidate presso la SAP di Messina. CATANIA La città di Catania è il secondo comune della Sicilia per popolazione e per densità abitativa comunale, circa 352.000 abitanti, di cui 10.319 sono stranieri immigrati (di questi 438 sono minori dai 0 ai 18 anni) Come viene evidenziato dal Piano di Zona Distretto 16 del triennio 2013/2015, tra la popolazione catanese 3
sono significativamente presenti gravi problematiche sociali tra cui: diffusa disoccupazione e povertà delle famiglie, minori con disagio socio-economico e a rischio di devianza, difficoltà di integrazione e inclusione sociale di cittadini stranieri e insufficienti risorse economiche comunali e distrettuali destinate a fronteggiare tali emergenze. Rispetto alla popolazione minorile il piano di zona mette in luce importanti disagi quali l’elevato numero di casi di evasione/abbandono scolastico e la significativa incidenza di minori con disagio neuropsichico, disturbo del comportamento, disturbo dell’apprendimento. Tutto ciò impone alle varie agenzie educative di avviare interventi coordinati di tipo specialistico e adeguato supporto al minore ed agli adulti di riferimento. Inoltre, il disagio conclamato dei minori, spesso, si traduce in comportamenti fortemente devianti che determinano interventi da parte dell’Autorità Giudiziaria. Sono, infatti, circa 2.900, nel triennio, i minori a Catania seguiti dai Servizi sociali e dal Tribunale per i Minorenni (448 nell’anno 2012 sono entrati nel circuito penale). Questi dati attestano la gravità della condizione minorile nella realtà catanese e manifestano la necessità di interventi orientati nell’ottica della prevenzione intercettando, prima possibile, gli indicatori di sofferenza. La costruzione di presidi educativi duraturi e sostenibili passa per il rafforzamento delle comunità educanti: la scuola, le famiglie, le reti sociali, i soggetti pubblici e privati, i singoli e le altre agenzie educative devono dunque interagire sempre più ed essere capaci di dialogare e costruire percorsi educativi congiunti. Con il progetto si vuol aiutare un maggior numero di minori a vivere in un ambiento protetto ed educativo, allontanati dalle strade aiutare i minori a scoprire il gusto della conoscenza e a sviluppare i propri talenti che possono essere a servizio del bene comune ritrovando nella scuola un ambiente ricco di stimoli e cercando di coinvolgere in questo processo anche le singole famiglie e di rispondere ai bisogni di educazione scolastica ed extra-scolastica. Destinatari e beneficiari del progetto Il progetto è rivolto a 900 bambini e ragazzi frequentanti le 4 SAP aderenti al progetto, identificabili nelle seguenti tipologie: - bambini della scuola primaria (300) - ragazzi della scuola secondaria di primo grado (500) - adolescenti della scuola secondaria di secondo grado (100 circa) A tutti i minori saranno rivolte attività di sostegno e di tutoraggio scolastico in ambito scolastico ed extrascolastico. BENEFICIARI Di tale iniziativa ne beneficeranno: - le famiglie degli studenti frequentanti le SAP, in particolare le famiglie di quei minori che manifestano scarsa motivazione allo studio, disinteresse e difficoltà negli apprendimenti. Le famiglie potranno trarre un estremo beneficio sia dalla attività specifiche in cui verranno direttamente coinvolte, che dalle altre azioni del progetto pensate per i loro figli. Il progetto aiuterà le famiglie a prendere coscienza delle difficoltà che i loro figli stanno vivendo e fornirà loro la possibilità di offrire agli stessi chiavi di lettura e strumenti adeguati ad affrontare i problemi. Inoltre, attraverso i percorsi di sostegno individualizzati e di gruppo proposti, potranno vedere un miglioramento della motivazione, nell’affrontare non solo il percorso scolastico ma anche la vita in generale dei propri figli, con effetti positivi sul loro benessere e il vivere l’esperienza scolastica con più serenità e fiducia. Infine, la possibilità che verrà offerta ai loro figli di vivere esperienze formative e ludico-ricreative sarà rafforzativa dell’autostima personale e della capacità di relazione e confronto e potrà veramente contribuire a migliorare il dialogo in famiglia. Gli stessi servizi informativi e orientativi offerti ai genitori e le possibilità di incontro e scambio con altri genitori potranno vedere rafforzato il ruolo educativo con un effetto auspicato positivo sul clima famigliare complessivo. - Gli insegnanti, gli educatori, i formatori, i tutor, che a vario titolo parteciperanno al progetto vedranno rafforzata la propria professionalità attraverso il virtuoso scambio di conoscenze, materiali e 4
strumenti di lavoro. Inoltre, potranno conoscere e sperimentare nuovi dispositivi didattici atti a motivare e dare fiducia ai percorsi dei minori. - Gli educatori, gli animatori e i volontari che operano negli oratori che beneficeranno delle ricadute positive della sperimentazione delle nuove metodologie didattiche sulle relazioni e sugli apprendimenti dei bambini che frequentano anche le attività organizzate nella fascia oraria pomeridiana. - Le Comunità educanti delle SAP che rifletteranno sul senso di appartenenza ad un “civile" da cui solo si rischia di pretendere senza offrire alcun apporto di dono personale. Obiettivi del progetto OBIETTIVO GENERALE: Il progetto mira alla definizione, nel contesto scuola, di un ambiente di apprendimento più motivante e coinvolgente per tutti gli alunni/studenti, specie per quelli in maggiore difficoltà, attraverso la sperimentazione di metodologie didattiche più partecipative e cooperative. OBIETTIVI SPECIFICI: 1)Incrementare la motivazione allo studio attraverso l'utilizzo di metodologie didattiche attive e cooperative (Tutoring, laboratori motivazionali, laboratori di autovalutazione delle competenze,... ) 2)Consolidare le competenze di base (ascolto attivo, comprensione del testo, ricchezza lessicale, argomentazione, impostazione e risoluzione di problemi, produzione di testi, uso interattivo degli strumenti). 3)Accrescere e migliorare la formazione e l'aggiornamento dei docenti sulle problematiche del disagio e difficoltà scolastiche e sulle nuove tecniche di fronteggiamento 4)Accrescere la partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei figli migliorando la conoscenza sulle problematiche del disagio e difficoltà scolastiche Indicatori di Risultato rilevati a fine Criticità Obiettivi Specifici progetto Bassa motivazione allo 1) Incrementare la motivazione 50% dei minori coinvolti nella studio: (scarsa allo studio attraverso l'utilizzo di sperimentazione di metodologie didattiche concentrazione; basso livello metodologie didattiche attive e innovative e ai laboratori didattici di attenzione, disinteresse, cooperative (Tutoring, laboratori motivazionali avranno una frequenza noia .....) motivazionali, laboratori di costante e il 30% del miglioramento del autovalutazione delle rendimento scolastico competenze,... Lacune nelle discipline di 2)Consolidare le competenze di 30% dei minori partecipanti ai laboratori base e bassi livelli di base (ascolto attivo, comprensione di apprendimento tutorato sarà in grado di apprendimento del testo, ricchezza lessicale, riconoscere le proprie difficoltà di argomentazione, impostazione e apprendimento e individuare personali risoluzione di problemi, metodologie di studio e concentrazione. produzione di testi, uso interattivo degli strumenti ). Scarsi e inadeguati percorsi di 3)Accrescere e migliorare la 80% dei docenti riceverà una formazione formazione e aggiornamento formazione e l'aggiornamento dei specifica sui principali disturbi/difficoltà di dei docenti sulle docenti sulle problematiche del apprendimento e sulle strategie didattiche problematiche relative al disagio e difficoltà scolastiche e innovative. disagio e difficoltà psico- sulle nuove tecniche di sociali. fronteggiamento. Scarso coinvolgimento e 4)Accrescere la partecipazione dei 30% dei genitori parteciperà a seminari su 5
partecipazione dei genitori genitori alla vita scolastica dei figli DSA e BES e sulle nuove espressioni di alle esperienze scolastiche migliorando la conoscenza sulle disagio minorile (disinteresse, noia, dei figli problematiche del disagio e solitudine, aggressività, cyberbullismo....) . difficoltà scolastiche Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari L’idea progettuale nasce dall'osservazione diretta del fenomeno, sempre più diffuso anche fra gli studenti delle scuole salesiane, di un disinteresse nei confronti dello studio e del percorso scolastico, che genera spesso apatia, demotivazione e noia piuttosto che coinvolgimento e interesse. L'intera proposta progettuale si sviluppa, dunque, attorno a interventi concreti che prendono in considerazione la possibilità di “recuperare” gli studenti più refrattari allo studio e sfiduciati nei confronti della possibilità di farcela facendo leva sul coinvolgimento attivo dei tre attori principali della scuola: insegnante- allievo-genitore. Per il raggiungimento degli obiettivi sopra descritti sono state individuate azioni e attività specifiche che saranno realizzate in tutte le SAP al fine di poter poi verificare e valutare la differente incidenza dell’azione educativa e la positività o meno della risposta da parte dei destinatari. I contenuti dei percorsi e delle attività proposte saranno naturalmente diversificati e adeguati ai due livelli di istruzione: primaria e secondaria di primo e secondo grado. Alcuni laboratori realizzati di mattina a scuola saranno riproposti il pomeriggio nella gestione delle attività oratoriali. Ogni attività prevista, di formazione o laboratorio, segue una modalità organizzativa articolata nelle seguenti fasi che si dettagliano di seguito: 1. Riunione di équipe per progettazione e programmazione interventi 2. Individuazione esperti per la conduzione delle attività di laboratorio e formative 3. Elaborazione calendario delle attività 4. Individuazione partecipanti 5. Realizzazione attività 6. Verifica partecipazione/Documentazione/Relazione conclusiva Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Azioni Attività 1.Accompagnamento 1.1. Laboratorio motivazionale: Incontri come gruppo classe con esperti e educativo-didattico per testimonianze con una prima tappa di autovalutazione, una seconda tappa sulle l'individuazione di prospettive e una terza sull’orientamento e su cosa mettere in moto per difficoltà, interessi e raggiungere gli obiettivi prefissati. Colloqui individuali e con le famiglie capacità e costruzione di Durante i primi 3 mesi dell’anno scolastico con incontri settimanali esperienze gratificanti 1.2 Laboratori alla scoperta dei talenti Incontri ed attività atte alla conoscenza delle proprie abilità e alla scoperta di nuovi talenti custoditi dentro. Opportunità di crescita attraverso l’arte, la musica, il teatro, la scrittura creativa. Ogni minore potrà scegliere liberamente il laboratorio da svolgersi in orario pomeridiano extrascolastico una volta la settimana per tutto il periodo della scuola 1.3 Tutoring: l'attività verrà proposta all’inizio dell’anno scolastico a tutti i ragazzi che fanno fatica a studiare. Ognuno sceglierà in accordo con la famiglia di 6
frequentarla tutti i pomeriggi per vivere un “luogo” di apprendimento dove ciascuno possa sentirsi a proprio agio, non giudicato per le carenze del proprio percorso scolastico. Gli studenti coinvolti saranno guidati da un tutor (docente o compagno) anche all'interno di un tempo emotivo per cui gli studenti possano iniziare ad affrontare i compiti o lo studio con tranquillità, cercando di superare anche tutti gli aspetti emozionali che l’insuccesso porta con sé: il non sentirsi capace. I curricula sono poi affrontati in maniera innovativa, attraverso metodologie inclusive che vanno dal cooperative learning al peer tutoring in cui i beneficiari stessi diventano sostegno uno per l’altro. L’attività sarà proposta in orario extrascolastico nei laboratori di sostegno allo studio proposti dagli oratori ad una platea più ampia di frequentanti. 2. Accompagnamento 2.1 Attività di Studio Assistito: educativo didattico per Si tratta di accompagnare i ragazzi nella realizzazione dei compiti scolastici l'assunzione di un suggerendo diverse modalità di studio, allo scopo di far cogliere ai minori metodo di studio più coinvolti quello proprio. Nello studio assistito i ragazzi lavorano individualmente efficace e in gruppo seguiti dal tutor al quale possono chiedere aiuto e suggerimenti (controllo delle procedure e dei risultati, spiegazione di una regola, costruzione di un percorso...) Tutti i pomeriggi per i ragazzi che con le famiglie lo scelgono 3. Formazione per i 3.1 Docenti in viaggio: docenti. Incontri formativi per rinnovare la motivazione dei docenti che a volte si dichiarano “dispersi” anch’essi a causa dell’incapacità di fare fronte alle richieste presentate da classi multiproblematiche. Gli incontri dedicati agli insegnanti promuovono una didattica più innovativa ed inclusiva, capace di valorizzare le singole competenze e conoscenze degli studenti. Sono invitati tutti gli insegnanti e il percorso prevede lo svolgimento degli incontri nel primo mese dell’avvio della scuola e alcuni incontri più tecnici ed esperienziali durante l’anno 3. 2 Cresciamo insieme: Le due giornate vogliono essere di riflessione e approfondimento per gli allievi della scuola secondaria di secondo grado e i loro docenti. Un modo concreto in cui si apprende insieme aiutati da esperti affrontando i temi relativi alla Pedagogia dei Diritti, alla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, al principio di partecipazione, ragionando insieme su come la scuola e la didattica possano fornire valide risposte e sostegno ai ragazzi nella costruzione della loro vita futura. 4.Formazione ai genitori 4.1 Genitori in viaggio: Tutte le famiglie degli allievi saranno invitati a 3 momenti particolari della vita della scuola. Un incontro si approfondirà il tema della condivisione come valore essenziale nella costruzione di una città educativa; un secondo incontro sulla relazione educativa e il dialogo Genitori figli e un terzo incontro un momento di 7
festa spettacolo. Tutte e tre gli incontri useranno la metodologia del learning to doing saranno preceduti da incontri di preparazione e saranno coinvolti i genitori e i figli. Tempi di realizzazione delle attività del progetto DIAGRAMMA DI GANTT MESI ATTIVITA’ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1. Laboratorio motivazionale X X X 2.Laboratorio alla scoperta dei Azione 1 X X X X X X X X x talenti 3.Tutoring X X x Azione 2 1. “Studio Assistito” X X X X X X X X x Azione 1.Docenti in Viaggio X X X 3 2.Cresciamo insieme X X Azione 1. Genitori in viaggio X X X 4 Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto Gli operatori volontari in Servizio Civile coinvolti nell’attuazione del progetto “In viaggio della conoscenza” realizzeranno le attività così come descritte al punto 9.1 e secondo il ritmo scandito dal diagramma di Gantt. Nell’ambito del progetto gli operatori volontari hanno in generale il ruolo di figura educativa di supporto, animatore delle attività ludiche/espressive e ricreative, co-progettista nell’organizzazione dei laboratori e dei percorsi di formazione, facilitatore della comunicazione e delle interazioni tra pari, facilitatore dei rapporti con il territorio. Ogni operatore volontario in servizio civile, supportato e coordinato dalle diverse figure professionali, diverrà parte integrante, previa informazione e formazione specifica, dell’équipe di progetto della SAP alla quale sarà assegnato e contribuirà secondo il suo ruolo e le sue specifiche competenze ed attitudini alle varie attività del progetto, collaborando fattivamente anche ad eventuali attività esterne attinenti al progetto e svolgendo in particolare le attività di seguito descritte. Essi, in alcuni casi, saranno incaricati di svolgere in prima persona le attività; in altri momenti si affiancheranno ai professionisti responsabili (riportati nella tabella al punto 9.4) individuati per lo svolgimento del compito corrispondente. La funzione degli operatori volontari, quindi, non sarà quella di semplice assistenza, bensì di supporto operativo e di coinvolgimento dei minori nello svolgimento delle attività. Attraverso l’iniziale percorso formativo, il graduale inserimento nelle attività stesse, il monitoraggio e la supervisione, gli operatori volontari saranno messi in grado di acquisire progressivamente una relativa autonomia nella gestione di alcuni aspetti degli interventi rivolti agli utenti. Durante tutto il periodo di servizio, saranno previsti per loro momenti di partecipazione ad attività formative insieme al personale educativo che già opera nelle scuole per favorire la presa di coscienza delle attività, dei compiti e dell’intera organizzazione che è richiesta per questo tipo di servizio. I giovani operatori volontari si sentiranno, così, incaricati di un mandato 8
che li porterà a sperimentarsi come coautori di un processo che, a partire dall’evidenza di una situazione problematica, possa individuare ed attivare possibili risposte per potervi far fronte. Ruolo dell'operatore Azioni Attività volontario 1. Accompagnamento 1.1. Laboratorio motivazionale: Incontri L’operatore volontario: educativo-didattico per come gruppo classe con esperti e Affianca gli insegnanti e gli l'individuazione di difficoltà, testimonianze con una prima tappa di esperti (psicologi) nell’attivare interessi e capacità e autovalutazione, una seconda tappa sulle esperienze e test di costruzione di esperienze prospettive e una terza sull’orientamento e su conoscenza di sé e di gratificanti cosa mettere in moto per raggiungere gli valorizzazione delle obiettivi prefissati. Colloqui individuali e con esperienze. Predispone il le famiglie materiale necessario Durante i primi 3 mesi dell’anno scolastico registra le presenze con incontri settimanali Redige il calendario degli incontri e un verbale per ogni 1.2. Laboratori alla scoperta dei talenti incontro Incontri ed attività atte alla conoscenza delle proprie abilità e alla scoperta di nuovi talenti custoditi dentro. Opportunità di crescita attraverso l’arte, la musica, il teatro, la scrittura creativa. Ogni minore potrà scegliere liberamente il laboratorio da svolgersi in orario pomeridiano extrascolastico una volta la settimana per tutto il periodo della scuola 1.3. Tutoring: l’attività verrà proposta Prepara il materiale necessario all’inizio dell’anno scolastico a tutti i ragazzi alle attività. che fanno fatica a studiare. Ognuno sceglierà Collabora con i responsabili in accordo con la famiglia di frequentarla tutti del laboratorio e partecipa alla i pomeriggi per vivere un “luogo” di progettazione delle attività. apprendimento dove ciascuno possa sentirsi a Predispone il materiale per le proprio agio, non giudicato per le carenze del attività di arte (pennelli, proprio percorso scolastico. Gli studenti colori, cartoncini) coinvolti saranno guidati da un tutor (docente Predispone il materiale per le o compagno) anche all'interno di un tempo attività di musica ( CD lettore emotivo per cui gli studenti possano iniziare cd, pc videoproiettore, ad affrontare i compiti o lo studio con strumenti musicali chitarre, tranquillità, cercando di superare anche tutti tastiera, batteria ecc) gli aspetti emozionali che l’insuccesso porta Predispone il materiale per le con sé: il non sentirsi capace. I curricula sono attività teatrali ( copioni poi affrontati in maniera innovativa, materiale per scenografie e 9
attraverso metodologie inclusive che vanno costumi) da cooperative learning al peer tutoring in cui Predispone il materiale per le i beneficiari stessi diventano sostegno uno attività di scrittura creativa per l’altro. (quaderni, penne, cartelloni, L’attività sarà proposta in orario pennarelli e fogli colorati) extrascolastico nei laboratori di sostegno allo Affianca il Tutor docente per studio proposti dagli oratori ad una platea più aiutare i ragazzi nella ampia di frequentanti. realizzazione dei compiti scolastici, sollecitando la partecipazione e suscitando motivazioni. Prepara il materiale necessario Offre ai ragazzi un aiuto individualizzato, ad esempio: migliorare la lettura, esercitarsi nel calcolo, allenarsi nella scrittura, esercitare la grammatica, correggere l’ortografia, impostare il disegno tecnico Propone un metodo di studio secondo le indicazioni suggerite dagli insegnanti per aiutarli nel raggiungimento dell’autonomia nell’organizzazione e gestione dei compiti e/o dello studio individuale. Si rende disponibile all’ascolto e al dialogo educativo e favorire una visione positiva di sé 2. Accompagnamento 2.1. Attività di Studio Assistito: L’operatore volontario: educativo didattico per Si tratta di accompagnare i ragazzi nella Accompagna i ragazzi nella l'assunzione di un metodo di realizzazione dei compiti scolastici realizzazione dei compiti studio più efficace suggerendo diverse modalità di studio, allo scolastici, sollecitando la scopo di far cogliere ai minori coinvolti partecipazione e suscitando quello proprio. Nello studio assistito i ragazzi motivazioni. lavorano individualmente e in gruppo seguiti 10
dal tutor al quale possono chiedere aiuto e Propone un metodo di studio suggerimenti (controllo delle procedure e dei secondo le indicazioni risultati, spiegazione di una regola, suggerite dagli insegnanti per costruzione di un percorso....) sostenerli nell’autonomia e Tutti i pomeriggi per i ragazzi che con le nell’organizzazione e gestione famiglie lo scelgono dei compiti e/o dello studio individuale. 3. Formazione per i docenti. 1.Docenti in viaggio: L’operatore volontario: Incontri formativi per rinnovare la Partecipa agli incontri di motivazione dei docenti che a volte si equipe di programmazione e dichiarano “dispersi” anch’essi a causa progettazione dell’itinerario dell’incapacità di fare fronte alle richieste formativo presentate da classi multiproblematiche. Gli - ricerca e predispone incontri dedicati agli insegnanti promuovono strumenti e materiali necessari una didattica più innovativa ed inclusiva, alla realizzazione del capace di valorizzare le singole competenze e laboratorio/corso conoscenze degli studenti. Affianca il conduttore nelle Sono invitati tutti gli insegnanti e il percorso attività di laboratorio prevede lo svolgimento degli incontri nel Registra la partecipazione primo mese dell’avvio della scuola e alcuni Cura la documentazione incontri più tecnici ed esperienziali durante dell'intervento (le schede di l’anno iscrizione, registri presenza, diari di bordo, schede di 3. 2 Cresciamo insieme: osservazione....) Le due giornate vogliono essere di riflessione - Collabora alla Stesura della e approfondimento per gli allievi della scuola relazione finale sull'attività secondaria di secondo grado e i loro docenti. -Partecipa alla verifica finale Un modo concreto in cui si apprende insieme aiutati da esperti affrontando i temi relativi Partecipa agli incontri di alla Pedagogia dei Diritti, alla Convenzione equipe di programmazione e ONU sui Diritti dell’Infanzia e progettazione delle due dell’Adolescenza, al principio di giornate evento partecipazione, ragionando insieme su come - ricerca e predispone la scuola e la didattica possano fornire valide strumenti e materiali necessari risposte e sostegno ai ragazzi nella alla realizzazione delle due costruzione della loro vita futura. giornate Affianca il conduttore nelle attività di laboratorio Registra la partecipazione Cura la documentazione dell'intervento (le schede di 11
iscrizione, registri presenza, diari di bordo, schede di osservazione....) - Collabora alla Stesura della relazione finale sull'attività -Partecipa alla verifica finale 4.Formazione ai genitori 1.Genitori in viaggio: L'Operatore volontario: Tutte le famiglie degli allievi saranno invitati - partecipa agli incontri di a 3 momenti particolari della vita della equipe di programmazione e scuola. Un incontro si approfondirà il tema progettazione degli incontri; della condivisione come valore essenziale - Prepara il calendario e gli nella costruzione di una città educativa; un inviti per le giornate con le secondo incontro sulla relazione educativa e famiglie il dialogo Genitori figli e un terzo incontro un - ricerca e predispone momento di festa spettacolo. Tutte e tre gli strumenti e materiali necessari incontri useranno la metodologia del learning alla realizzazione delle attività to doing saranno preceduti da incontri di previste preparazione e saranno coinvolti i genitori e i Registra la partecipazione figli. Cura la documentazione dell'intervento (le schede di iscrizione, registri presenza, diari di bordo, schede di osservazione....) - Collabora alla Stesura della relazione finale sull'attività -Partecipa allo spettacolo e alla verifica finale 48 Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*) 0 Numero posti con vitto e alloggio 48 Numero posti senza vitto e alloggio 0 Numero posti con solo vitto 25 ore Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari 5 Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari 12
Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio: Per garantire la buona riuscita del progetto agli operatori volontari sono richieste: flessibilità oraria secondo le esigenze delle varie attività e incremento delle presenze nei mesi di giugno e luglio per la realizzazione delle attività di animazione estiva. Disponibilità per brevi trasferte (campi, gite, soggiorni) ed in occasione di feste importanti per la vita delle varie sedi al fine di favorire momenti più prolungati e dedicati di relazione, partecipazione e verifica con l’utenza disimpegnata dall’azione formativa ordinaria. In tali occasioni le spese di vitto e alloggio sono a totale carico dell’Ente. Disponibilità a spostamenti e soggiorni fuori sede per i periodi di formazione generale e specifica anche se coincidente con giornate festivi e/o di riposo per consolidare la formazione degli operatori volontari attraverso il confronto con altri volontari impegnati nelle diverse realtà di servizio civile (eventuale presenza nei giorni prefestivi e festivi). Disponibilità alla guida dei mezzi della comunità per accompagnare i destinatari alla partecipazione di uscite di piccoli gruppi, partite di calcio, tornei sportivi, feste o manifestazioni presso altri centri. Disponibilità ad usufruire di alcuni giorni di permesso durante i periodi di sospensione delle attività delle SAP Conoscere e rispettare il regolamento interno e lo stile educativo presente nel Progetto dell’Opera salesiana della sede di attuazione. Rispetto delle norme in materia di sicurezza e di ambiente di lavoro Rispetto del segreto d'ufficio nei casi e nei modi previsti dalle norme vigenti Riserbo sui dati sensibili trattati nel corso delle diverse attività (come per esempio, nel bilancio del curriculum scolastico dell’allievo/a; monitoraggio e valutazione degli apprendimenti ecc). Partecipazione alle attività di formazione e di verifica, anche residenziale, organizzate dall’Ente proponente, per tutta la durata del servizio. 13
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato Sede di Nominativi degli Nominativi dei N attuazio Comune Indirizzo Cod N. vol. Operatori Locali Responsabili Locali di ne del . ident. per di Progetto Ente Accreditato progetto sede sede Cognome e nome Cognome e nome Prestigiacomo Casa Madre Via E. Di Blasi, Marisa 1 Palermo 16250 12 Mazzarello 86 - 90135 Scrivano Crocifissa Boscarello Istituto Maria Via Caronda, 224 2 Catania 28816 12 Enza Davì Giuseppa Ausiliatrice - 95128 Conti Maria Istituto Femminile Via Brescia, 5 - Ardita Ermelinda 3 Messina 25359 12 Ballo Eleonora San Giovanni 98124 Galizia Angela Bosco Grasso Rosa Anna Istituto San Via Fratelli Lucia 4 Giovanni Catania Mazzaglia 65/A - 28819 12 Davì Giuseppa Fallico Rosaria Bosco 95125 Alba Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017: Dal momento che il progetto “NEL VIAGGIO DELLA CONOSCENZA” è finalizzato a prevenire la dispersione scolastica, combattere l’abbandono del percorso formativo, il fallimento e l’insuccesso scolastico, e promuovere l’educazione al protagonismo sociale dei minori in sede di selezione saranno considerati requisiti preferenziali: - un diploma di scuola superiore preferibilmente con indirizzo scolastico nell’area degli studi umanistici, sociali, pedagogici, e psicologici; - un attestato di qualifica per Animatore socioculturale; - l’attitudine o l’interesse a lavorare con bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni con difficoltà di apprendimento; - l’interesse a sperimentarsi in attività educative e di animazione socio culturale; - un orientamento personale all’impegno sociale con fasce a rischio di emarginazione sociale; la propensione a svolgere attività di laboratorio, ludico, espressive e artistiche. N.B. Nel caso di bando indetto nel periodo degli esami di maturità potranno presentare domanda anche i maturandi. 14
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: Il VIDES come organismo non governativo (ONG) è riconosciuto soggetto erogatore di formazione e può rilasciare crediti formativi La Facoltà di Scienze dell’Educazione “AUXILIUM” - Cod. Fisc. 06753231007 Via Cremolino n° 141 – ROMA Eventuali tirocini riconosciuti: I tirocini sono riconosciuti dalla seguente UNIVERSITÀ: La Facoltà di Scienze dell’Educazione “AUXILIUM” CF 06753231007, con sede a Roma, riconosce l’esperienza di Servizio Civile svolta nel presente progetto, attribuendo CFU di tirocinio ai sensi dell’art. 10 comma 5 del DM 270/2004 (come da allegato). Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae: Per la certificazione di competenze e professionalità acquisite dagli operatori volontari nell’espletamento del servizio civile l’Ente si affiderà ASSOCIAZIONE COSPES LAURA VICUNA, CENTRO SOCIO- PSICOPEDAGOGICO PER L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE, in particolare bilanci di competenze. Agli operatori volontari verrà rilasciato, ai sensi della ISO 29990, un attestato specifico che certifica le competenze realmente acquisite (cfr. lettera di impegno allegata). Tali competenze verranno valutate alla fine del progetto attraverso le seguenti modalità: Valutazione del dossier del candidato Colloquio/intervista per verifica competenze e/o eventuale prova pratica delle competenze acquisite. Ai fini e per gli effetti delle disposizioni di cui al d.lgs. 13/2013 e del decreto 30 giugno 2015 si richiama la definizione di competenza, quale “comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale”. Nello specifico, il progetto così come articolato e descritto nelle sezioni precedenti permetterà agli operatori volontari di acquisire competenze specifiche del settore educazione e promozione culturale, nonché competenze riconducibili alle competenze chiave di cittadinanza definite dal Decreto Ministeriale n. 139/2007, che facilitino l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani coinvolti nel progetto stesso, così come da seguente tabella. Attività Competenze specifiche acquisite nello Competenze chiave di svolgimento dell’attività cittadinanza acquisite nello svolgimento dell’attività 1.1 Laboratorio Progettare e attuare attività di conoscenza di se e Collaborare e partecipare motivazionale motivazionali per bambini, preadolescenti e interagire in gruppo adolescenti nel contesto aggregativo, animando a comprendendo diversi punti di livello educativo l’attività, stimolando la vista, valorizzando le proprie e collaborazione tra pari, la condivisione e il supporto le altrui capacità, gestendo le reciproco e monitorando le dinamiche relazionali conflittualità, contribuendo tra pari mediante il supporto di strumenti strutturati all’apprendimento comune e alla (schede di osservazione) e non strutturati (diario realizzazione delle attività giornaliero attività). collettive, nel riconoscimento 15
dei diritti fondamentali degli altri. 1.2 Laboratori alla Progettare e attuare attività di didattica creativa per imparare ad imparare: scoperta dei talenti bambini, ragazzi ed adolescenti per la scoperta dei organizzare il proprio propri talenti, animando a livello educativo apprendimento, individuando, l’attività, stimolando la collaborazione tra pari, la scegliendo e utilizzando varie condivisione e il supporto reciproco e monitorando fonti e varie modalità di le dinamiche relazionali tra pari mediante il informazione e formazione supporto di strumenti strutturati (schede di (formale, non formale, osservazione) e non strutturati (diario giornaliero informale), anche in funzione attività). dei tempi disponibili, delle proporre strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro Progettare e attuare attività di aiuto compiti per acquisire ed interpretare 1.3 Tutoring bambini, preadolescenti e adolescenti nel contesto l’informazione: acquisire ed aggregativo, supportando i bambini nello interpretare criticamente svolgimento dell’attività, anche applicando l’informazione ricevuta nei strumenti compensativi per le difficoltà di diversi ambiti e attraverso apprendimento, stimolando la collaborazione tra diversi sistemi comunicativi pari, la condivisione e il supporto reciproco e valutandone l’attendibilità e monitorando le dinamiche relazionali tra pari l’utilità, distinguendo fatti e mediante il supporto di strumenti strutturati (schede opinioni di osservazione) e non strutturati (diario giornaliero attività 2.1 Attività di Progettare e attuare attività di studio assistito per acquisire ed interpretare Studio Assistito bambini, preadolescenti e adolescenti nel contesto l’informazione: acquisire ed aggregativo, supportandoli nello svolgimento interpretare criticamente dell’attività, verificare lo stato di autonomia l’informazione ricevuta nei raggiunta tramite schede di osservazione e il diversi ambiti e attraverso confronto in equipe diversi sistemi comunicativi valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni 3.1 Docenti in Progettare e attuare percorsi didattici di auto- Individuare collegamenti e viaggio formazione per il personale didattico/educativo, relazioni: individuare e curandone le diverse fasi della progettazione: dalla rappresentare, elaborando rilevazione dei fabbisogni formativi mediante argomentazioni coerenti, strumenti strutturati di rilevazione (questionari ex collegamenti e relazioni tra ante), alla ricerca e selezione di materiale formativo fenomeni, eventi e concetti adeguato al target e all’obiettivo formativo, alla diversi, cogliendone la natura verifica dei risultati raggiunti, sia mediante sistemica, individuando analogie strumenti strutturati (questionari finali), sia e differenze, coerenze e mediante il confronto in equipe. incoerenze, cause ed effetti. 3.2 Cresciamo Progettare e attuare manifestazioni ed eventi per i Collaborare e partecipare insieme docenti e gli allievi delle ultime classi, curandone le interagire in gruppo diverse fasi della progettazione: dalla ricerca e comprendendo diversi punti di selezione del materiale per la realizzazione delle vista, valorizzando le proprie e manifestazioni ed eventi gli incontri, le altrui capacità, gestendo le all’animazione delle suddette organizzazioni e alla conflittualità, contribuendo verifica finale all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. 1. Genitori in Progettare e attuare percorsi formativi per genitori, Comunicare viaggio curandone le diverse fasi della progettazione: dalla comprendere messaggi di genere rilevazione dei fabbisogni formativi ed educativi diverso (quotidiano, letterario, mediante strumenti strutturati di rilevazione tecnico, scientifico) e di (questionari rilevazione fabbisogni educativi), alla complessità diversa, trasmessi ricerca e selezione di materiale formativo adeguato utilizzando linguaggi diversi al target e all’obiettivo formativo, alla verifica dei (verbale, scientifico, simbolico, 16
risultati raggiunti e della soddisfazione dei ecc) mediante diversi supporti partecipanti, sia mediante strumenti strutturati (cartacei, informatici, (questionari di soddisfazione, sia mediante il multimediali) confronto in equipe - rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze, mediante diversi supporti (cartacei, informatici, multimediali Inoltre, il progetto permetterà agli operatori volontari di acquisire competenze di base e competenze trasversali, sia organizzative che relazionali, che fanno riferimento alle operazioni fondamentali proprie di qualunque persona posta di fronte ad un compito o a un ruolo lavorativo (e non), indipendentemente dall’ambito/settore. Nello specifico: Competenze di base: conoscere la struttura organizzativa ove si svolge il servizio (organigramma, ruoli professionali, flussi comunicativi, ecc…) ed orientarsi al suo interno; conoscere e utilizzare gli strumenti informatici di base (relativi sistemi operativi, word, powerpoint, internet e posta elettronica) necessari per il back office e l’organizzazione delle varie attività progettuali e per la valutazione dei risultati; conoscere e utilizzare i principali metodi per progettare e pianificare un lavoro, individuando gli obiettivi da raggiungere e le necessarie attività e risorse temporali e umane, monitorandone lo sviluppo nelle sue varie fasi attuative e interpretando i dati che emergono dalla verifica rei risultati conseguiti. Competenze relazionali: ascoltare e interagire empaticamente con i destinatari; adottare stili di comportamento propositivi ed improntati al rispetto reciproco; gestire i processi comunicativi interni ed esterni all’equipe progettuale; lavorare in team e per obiettivi ricercando sempre forme di collaborazione; collaborare con il personale dell’Ente e con i colleghi coinvolti nel progetto in relazione ai propri compiti e ai risultati da raggiungere; fronteggiare imprevisti, affrontare eventuali problemi e/o conflitti. Competenze organizzative: adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole e orari; gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità; organizzare autonomamente la propria attività, in base alle indicazioni ricevute; lavorare per obiettivi e rispettare i tempi di lavoro e le scadenze. FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI Sede di realizzazione La Formazione Generale degli operatori volontari sarà realizzata presso le sedi di attuazione dei progetti, ovvero presso: 1. CASA MADRE MAZZARELLO - VIA GIOVANNI EVANGELISTA DI BLASI 86 90135 PALERMO 2. ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE - VIA CARONDA 224 95128 CATANIA 3. ISTITUTO FEMMINILE SAN GIOVANNI BOSCO - MESSINA - VIA BRESCIA 5 98124 MESSINA 4. ISTITUTO FEMMINILE DON BOSCO - VIA FRATELLI MAZZAGLIA 65/A 95125 CATANIA - Sono previsti però 4 incontri zonali di macroarea: ► 2 incontri di formazione iniziale 12 ore ► 2 incontri di formazione 12 ore Gli incontri si faranno in: 17
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