NARRAZIONI GEOGRAFICHE RIGUARDANTI LE ELEZIONI PRESIDENZIALI AMERICANE DEL 2020
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John Agnew NARRAZIONI GEOGRAFICHE RIGUARDANTI LE ELEZIONI PRESIDENZIALI AMERICANE DEL 2020 Questo numero della rivista si apre con un contributo di uno studioso di fama internazionale come John Agnew il quale ci propone importanti spunti per la comprensione, in chiave geografica, dei risultati delle elezioni 2020 del presidente degli Stati Uniti d’America. Nella sua attività di ricerca e di didattica Agnew si è interessato, fra l’altro, di geografia politica e di geografia elettorale. Ha prestato particolare attenzione alla realtà italiana, soggiornando a lungo nel nostro Paese dove, fra l’altro, ha condotto ricerche di grande interesse sulla Lega di Bossi e sull’Italia di Berlusconi. Chi scrive ha avuto l’opportunità di collaborare con lui durante gli studi condotti a Varese, dove si affermò il movimento leghista, e di curare con Mauro Palumbo, sociologo dell’Università di Genova) il volume Luogo e Politica. La mediazione della geografia tra stato e società, Milano, Unicopli, 1991. C.B. Narrazioni geografiche riguardanti le elezioni presidenziali americane del 2020 Il dibattito politico sulle recenti elezioni presidenziali americane è stato dominato da due narrazioni geografiche: nella prima, gli Stati americani vengono considerati come “appartenenti” ad uno dei due principali schieramenti politici (Rosso-Repubblicano vs. Blu-Democratico); nel secondo, si mette in evidenza la dicotomia tra gli ambienti rurali, conservatori e reazionari, e quelli urbani, dinamici e cosmopoliti. Ciascuna delle due narrazioni è stata confrontata con la geografia del voto del 2020, la cui distribuzione territoriale suggerisce una nuova narrazione, dove le dimensioni suburbana e regionale assumono grande importanza nel determinare l’esito delle votazioni. Geographical Narratives of the 2020 US Presidential Election Two geographical stories have dominated interpretation of recent US presidential elections: the designation of states as “belonging” to one or other of the two major political parties (Red vs. Blue) and a fundamental divide between conservative/reactionary rural places and dynamic/cosmopolitan urban places. These two narratives are discussed and confronted with the results of the US presidential election. A different geography is highlighted based on the joint importance of suburban and regional effects in the outcome of the election. 1. Introduzione1 terminano il vincitore non in base al nume- ro di voti di ciascuno Stato, ma in base al lo- 1 Si ringrazia Davi- ro peso nel “Collegio elettorale”. de Pavia – Sapien- Il dibattito politico americano degli ultimi za Università di Ro- dieci anni ha messo al centro due narrazio- Con l’intento di ripartire equamente i dirit- ma, Dipartimento ni geografiche: gli Stati rossi (Repubblicani) ti delle maggioranze e delle minoranze del di Lettere e Culture contro quelli blu (Democratici); gli ambien- Paese, le istituzioni americane del XVIII se- moderne, Ufficio So- ti rurali contro quelli urbani. Cosa hanno di colo diedero maggior peso agli Stati più pic- ciale dell’AIIG – per attraente queste narrazioni per gli studiosi e coli e meno popolati e a quelli del Sud, do- aver curato, con di- i politici americani? Come contribuiscono al- ve l’economia schiavista sopravvisse fino alla sponibilità e intelli- la comprensione delle elezioni presidenziali Guerra Civile e dove si contarono addirittura genza, la pubblica- gli schiavi per il calcolo dei seggi di ciascuno zione di questo sag- americane del 2020? Come dovremmo valu- gio con particolare tarle? Di sicuro, ciascuna delle narrazioni ci Stato alla Camera dei Rappresentanti, sebbe- riguardo alla tradu- dimostra che l’analisi spaziale conta più che ne questi non potessero partecipare al voto. zione in lingua ita- mai, contrariamente alla visione di una ge- All’interno del Collegio elettorale, ciascuno liana. ografia non più capace di relazionarsi con dei cinquanta Stati americani è rappresenta- il mondo d’oggi, dominato dai social media e da una comunicazione istantanea e senza confini. Per il funzionamento del sistema elettorale, l’esito del voto americano è vincolato da una serie di variabili geografiche, come l’impat- to delle forze socio-economiche e politiche in un dato territorio. Se il solo conteggio dei vo- ti bastasse a dichiararne il vincitore, Donald Trump non sarebbe diventato presidente nel 2016, o non avrebbe fantasticato di cambia- re i risultati del 2020 contestando i voti di so- li sei Stati. Ma i voti da soli non bastano. Le elezioni presidenziali americane sono orga- nizzate geograficamente, nel senso che de- 9 Fig. 1. Voti ottenuti dai due candidati e numero degli elettori presenti in ogni stato.
alla fondamentale divisione del Paese in Sta- ti “blu” (Democratici) e Stati “rossi” (Repub- blicani) (cfr. Hopkins, 2017), mentre l’esito del voto viene determinato da una “mancia- ta” di Stati “viola” dove la maggioranza cam- bia sovente di colore. Questa narrazione tro- va il suo fondamento nell’analisi storica del Fig. 2. Risultati to dai “Grandi elettori”, il cui numero varia voto ai due partiti principali e nel loro radi- delle elezioni a seconda del numero dei Rappresentanti, a camento sul territorio, nella correlazione tra presidenziali dal cui si sommano sempre due Senatori per cia- le loro percentuali e la distribuzione dei di- 1980 al 2020: scuno Stato. Concretamente, il meccanismo versi gruppi etnici e nella storia socio-cultu- numero di voti e del sistema elettorale – dove i grandi elettori rale ed economica di ogni Stato in termini “grandi elettori”. di uno Stato vengono assegnati in blocco al d’industrializzazione, organizzazione del la- partito che ha preso la maggioranza dei voti voro e stili di vita. In questo quadro, gli Sta- – ha fatto sì che i candidati alle presidenziali ti del sud tendono ad essere considerati più concentrassero gli sforzi nei confronti degli conservatori degli altri riguardi ad una serie Stati in bilico, dove l’elettorato è più volatile, di questioni di carattere ideologico, princi- onde riuscire ad ottenere abbastanza “Gran- palmente a causa della storia della schiavitù, di elettori” da fare la differenza nel compu- della religione evangelica e dell’ostilità verso to complessivo. Nel 2016 e, ancora, nel 2020 il governo federale, dovuta alla perdita del- questi Stati in bilico furono il Michigan, la la Guerra Civile. Fino alla presidenza di Ni- Pennsylvania e il Wisconsin. xon, questi Stati furono convintamente de- Per capire i risultati delle elezioni presiden- mocratici, per poi passare dalla parte dei re- ziali americane, bisogna andare al di là delle pubblicani dal momento in cui il partito as- sole categorie socio-demografiche (uomini/ sunse posizioni favorevoli ai bianchi del sud. donne, giovani/anziani, neri/bianchi ecc.), Col rimescolamento etnico della Nazione, gli analizzando il contesto geografico in cui si è atteggiamenti a lungo attribuiti al Sud fini- votato. Infatti, ad influenzare il voto è stato rono col nazionalizzarsi tramite il Partito Re- più il luogo di residenza degli elettori, della pubblicano, trovando l’appoggio dei bianchi forza elettorale dei candidati a scala naziona- di tutto il Paese (Maxwell and Shields 2019). le; sia nel 2000 sia nel 2016, il candidato ri- Di certo, quest’espansione è stata recepita in sultato vincitore risultò perdente al voto po- maniera diversa dalle varie aree del Paese, a polare nazionale. Sono dei casi estremi che, causa delle contingenze di carattere locale e tuttavia, confermano la tesi secondo la qua- regionale come, ad esempio, il grado di ur- le la Presidenza degli Stati Uniti d’America banizzazione, la distribuzione della crescita si vince ottenendo il numero di voti giusto al economica e i diversi credo religiosi. In que- posto giusto (Fig. 2). sto senso, la nazionalizzazione dell’elettorato Le due narrazioni geografiche più diffuse – bianco pro-Trump si è rivelata più complessa Stati rossi vs. Stati blu e ambiente rurale vs. della teoria della narrazione. ambiente urbano – hanno fornito una chiave Sebbene non si tratti di una novità, la secon- di lettura delle recenti elezioni presidenzia- da narrazione è divenuta ancor più popola- li e, più in generale, delle dinamiche ineren- re della prima a seguito delle elezioni presi- ti la politica americana in senso lato, sia alla denziali del 2020 (cfr., per esempio, Rodden scala regionale sia a quella locale, riuscendo 2019). In essa, l’elettorato americano è pola- a interpretare le dinamiche geografiche sot- rizzato tra due campi opposti, l’ambiente ru- tese al Collegio elettorale, la grandezza degli rale e l’ambiente urbano, con una prevalen- Stati Uniti e le differenze socio-economiche za dei sostenitori di Trump nelle piccole città locali. Dopo una loro descrizione, ciascuna rurali del Paese e di quelli di Biden nella gran delle due narrazioni verrà confrontato con le parte delle aree urbane, economicamente di- elezioni presidenziali del 2020, per poi pro- namiche e cosmopolite. Essendo maggiorita- cedere con una critica dei loro limiti e con rio, il sistema elettorale americano assegna la la proposta di una narrazione differente, ela- vittoria ai Democratici nelle città con molti borata in considerazione del voto del 2020. voti in più di quanto è necessario ai Repub- blicani per vincere nelle aree rurali. Questo 2. Le due narrazioni geografiche “spreco” di voti democratici delle città favori- sce quindi il Partito Repubblicano, che vince I dati relativi alle elezioni presidenziali del nelle aree rurali con un minor numero di vo- 2020 sono stati sintetizzati e inquadrati da due ti. Una tendenza ancora più evidente nelle vo- 10 narrazioni geografiche. Una di queste allude tazioni del Congresso, dove si tenta di aggre-
gare i voti dei democratici in pochi distretti. compromettere l’immagine del Paese, di cui Certamente, questo legame tra i democratici sono un emblema gli abitanti delle zone in- e l’ambiente urbano rende le politiche eco- terne (e.g. Wuthnow 2018; Agnew and Shin nomiche e culturali del partito inadeguate ad 2019; Bartels 2020). essere applicate fuori dai confini delle rocca- forti cittadine (Thompson 2020). Una que- 3. Le elezioni presidenziali americane stione non di poco conto per un partito for- del 2020 mato da gruppi diversi per identità e interes- si, a differenza di quello repubblicano, solido sia nell’ideologia di destra sia nella composi- Il Collegio elettorale che corrisponde a ogni zione etnica della sua base, composta in pre- Stato attribuisce un premio ai cosiddetti “Sta- valenza dai bianchi (Grossmann e Hopkins ti in bilico” in cui l’elettorato dei partiti in 2016). L’analisi del voto delle singole contee competizione per conquistare la maggioran- sembra confermare l’esistenza di un binomio za è all’incirca lo stesso e dov’è alto il nume- tra i democratici e le aree ad elevata densità ro delle persone che passano facilmente da di popolazione e i repubblicani e quelle me- uno schieramento all’altro ad ogni elezione no dense: durante le presidenziali del 2020, presidenziale. Nelle elezioni del 2016, Trump gli elettori delle contee a più bassa densità di è andato in vantaggio di poco nel Michigan, popolazione hanno infatti votato per Trump in Pennsylvania e nel Wisconsin, nonostante con una netta maggioranza del 33%, più dei che il totale dei voti da lui ottenuti siano stati 32 punti percentuale del 2016, mentre i so- inferiori a quelli di Hillary Clinton. La stessa stenitori di Biden delle contee più urbaniz- situazione si è verificata nel 2020, con Biden zate hanno scartato i repubblicani del 25%, che ha vinto con pochi punti percentuali in la stessa percentuale ottenuta da Hillary Clin- Arizona e in Georgia. ton nel 2016 (Economist 2020). Un buon metodo per analizzare la geografia Si evincono due temi dalla narrazione del delle elezioni del 2020 è quello di confron- dualismo rurale-urbano (Agnew e Shin 2019): tare i voti ottenuti da Trump nel 2016 e nel il primo riguarda l’aspetto economico, rap- 2020 a livello delle singole contee di uno Sta- presentando le aree rurali come quelle “la- to (Fessenden et al. 2020). Così facendo, si fa- sciate indietro” dalla crescita economica, con vorisce l’individuazione dei principali cambia- i giovani che emigrano nelle città per l’assen- menti nelle preferenze dell’elettorato, al fine za di prospettive occupazionali, contribuen- di comprenderne le cause che sottendono la do ad aumentare l’età media della popola- loro geografia. Tra i fattori che hanno contri- zione. Nelle elezioni del 2020, la somma del buito al successo di Trump c’è stata l’affluen- PIL delle contee che hanno votato a maggio- za, che nel 2020 ha registrato un incremento ranza Biden corrisponde infatti al 70% del va- medio del 7,5% rispetto alle elezioni del 2016. lore nazionale (Muro et al. 2020). All’oppo- Naturalmente, quest’incremento non dipen- sto, Mansfield et al. (2019) dimostrano come de solamente da Trump, che ha perso le ele- a partire dalla crisi finanziaria del 2008, colo- zioni nel Paese e negli Stati in bilico. Piuttosto, ro che lavorano nel mondo del commercio quello che ha reso imprevedibile quest’elezio- provino una crescente ostilità verso gli accordi ne è stato il cambio di schieramento di alcuni di commercio internazionali, ancora più evi- gruppi etnici, storicamente schierati con i de- dente nei confronti di quelle persone che ri- mocratici (alcuni elettori latino-americani, in siedono nei pressi di zone industriali in crisi; particolar modo in Texas e in Florida). una dinamica influenzata anche dall’“etno- Emergono tre aspetti dall’analisi del carto- centrismo”, così come sottolineato dagli au- gramma delle variazioni di voto nel periodo tori dello studio. Il secondo tema riguarda 2020-2016 (Figura 3). Il primo riguarda la sta- lo stato d’ansia delle persone, in larga parte bilità delle contee, che solo in pochi casi mo- bianche, che vivono nei pressi di zone indu- strano valori superiori ai dieci punti percen- striali rurali in declino di un Paese che, nel tuali, dando ragione ai tanti che sostengono pieno di una crisi economica, deve gestire i che gli orientamenti politici del Paese siano fenomeni migratori e i cambiamenti cultura- sostanzialmente stabili (Sances 2019). A que- li in atto. Questo disagio è responsabile della sta scala il cartogramma suggerisce come nel rabbia, del rancore e del razzismo popolare, Paese, malgrado la presenza di ampie zone in cui Donald Trump ha attinto fin da quando rosa e azzurro chiaro, esistano profonde dif- è sceso in campo dal suo ufficio di New York, ferenze all’interno di ciascuno Stato, metten- con l’obiettivo di soccorrere il Paese dal “mas- do in crisi la dicotomia tra Stati “rossi” e Stati sacro” (perlopiù associato con le aree urbane “blu”. Infatti, la gran parte dell’elettorato di e i loro residenti) che, più tardi, accuserà di Trump vive negli Stati vinti da Biden (Bump 11
Contributi la costa occidentale), si spiega l’exploit di Bi- den ottenuto con il voto popolare. Inoltre, nel cartogramma vengono enfatizzate le variazioni pro-Trump delle aree rurali del Midwest, del- le Prairies e della Valle del Mississippi, dove le alte percentuali corrispondono però ad un basso numero di voti in termini assoluti, a cau- sa della bassa densità di popolazione di queste regioni. Questo dimostra come il divario tra i due schieramenti tenda ad acuirsi se conside- rato in rapporto alla densità di popolazione. Nel 2020, Donald Trump ha ricevuto circa 10 milioni di voti in più rispetto alle elezioni del 2016, ma ha perso a causa della buona pre- stazione elettorale di Joe Biden che, in termi- 2020b). Questa constatazione porta al terzo e ni di voto popolare, partiva già in vantaggio Fig. 3. Cambiamenti ultimo aspetto emerso dall’analisi, ovvero che ereditando i voti di Hillary Clinton del 2016. del voto nelle aree le variazioni registrate tra il 2016 e il 2020 so- Ma quello che colpisce maggiormente è che suburbane no effetto di dinamiche avvenute alla scala re- la maggior parte dei suoi nuovi voti, sebbe- e overperformance gionale e locale (Kolko and Monkovic 2020). ne Trump abbia battuto Biden soprattutto in di Donald Trump Alcune di queste dinamiche derivano dalle ambito rurale, provenga dagli ambienti urba- 2020-2016. precedenti elezioni presidenziali. Ad esem- pio, l’aumento dei voti per Trump nello Utah ni del Paese. Ad eccezione della Florida, do- e nell’Idaho meridionale è dovuto al successo ve le variazioni sono in prevalenza a suo favo- che vi ottenne il candidato di un partito terzo re, Trump ha perso per un soffio nelle aree in occasione delle votazioni del 2016. Altrove, urbane e in quelle suburbane. Ciononostan- queste dinamiche riguardano invece il passag- te, ha guadagnato un significativo numero di gio ai repubblicani di una parte dell’elettora- voti nei dintorni di Los Angeles, San Diego, to democratico, come avvenuto nelle contee Phoenix, Houston, e Salt Lake City. Riguardo della Valle del Rio Grande, in Texas, e nella all’affluenza, Trump ha incontrato le maggio- contea Miami-Dade, nel sud della Florida, de- ri criticità nel Michigan e, in misura minore, terminando la vittoria dei repubblicani in ta- in Pennsylvania e Wisconsin, dove gli elettori li Stati. Viceversa, sono passate a Biden l’area dei sobborghi di Philadelphia, Pittsburgh, De- urbana di Dallas-Fort Worth, in Texas, assie- troit, e Milwaukee si sono presentati in massa me a Jacksonville e ad altre zone rurali del- per votare il suo avversario (Fig. 4). la Florida (Campo-Flores and Zitner 2020). In sintesi, l’esito delle elezioni presidenziali Ad ogni modo, la trama della rappresentazio- del 2020 non è stato deciso nelle città o nelle ne – dove le percentuali non sono state rap- campagne, ma nei sobborghi delle principali portate al numero dei residenti delle singole città dei tre Stati in bilico. Non bisogna dimen- contee – mostra come le migliori prestazioni ticare che Trump non avrebbe mai potuto vin- elettorali di Joe Biden coincidano, in tutti gli cere le elezioni con i soli voti delle aree rura- Stati Uniti, con i quartieri periferici di tutti gli li, corrispondenti al 14% dell’elettorato ame- Stati Uniti, dove risiede il grosso della popola- ricano del 2018. Prendendo in considerazio- zione, specie nei pressi di Atlanta, in Georgia, ne il caso della contea di Los Angeles, dove si Philadelphia in Pennsylvania, Denver in Colo- trova una città che Trump ha definito appar- rado, e Houston, Au- stin, San Antonio, e Dallas-Fort Worth in Texas. Somman- do questo aspetto al- le vittorie realizzate nella gran parte del- le città (sebbene la città di Philadelphia sia passata a Trump) e in altre zone degli USA (specie lungo 12 Fig. 4. Il voto nelle contee della Pennsylvania alle elezioni presidenziali del 2016 e del 2020.
tenente al “terzo mondo”, i repubbli- cani hanno ottenuto 1 milione e 100 mila voti, corrispondenti alla somma di quelli ottenuti in 633 contee rurali (Van Dam 2020). Hanno contribuito alla buona performance di Trump an- che i voti degli elettori ad alto reddi- to, uomini in particolare, che abitano nei sobborghi e nei centri extraurba- ni più ricchi (Zhang and Burn-Mur- doch 2020; Davis 2020). Questi elet- tori fanno parte della tradizionale ba- se repubblicana, e il loro malcontento verso la retorica populista di Trump è stato bilanciato dall’apprezzamento per al- quantità rivelatasi nel 2020 relativamente infe- Fig. 5. A sinistra, cune posizioni del partito favorevoli al taglio riore a quella dello schieramento avversario. il cartogramma con delle tasse e alla deregolamentazione ambien- Questo consente di spiegare il continuo succes- i risultati elettorali nei tale (e.g. Osnos 2020). Né la narrazione degli so dei repubblicani nei ballottaggi (per i Rap- distretti dell’Arizona presentanti, i Senatori e di Dirigenti degli uffi- (in grigio, le aree di Stati rossi/blu né quella del dualismo rurale/ Phoenix e Tucson, urbano è stata quindi in grado di rappresen- ci pubblici), anche in quei luoghi dove Trump roccheforti di Biden); tare questa situazione, determinata da una se- stava perdendo le elezioni). In Arizona, sono a destra, le riserve dei rie di dinamiche che avvengono “nel-mezzo”. probabilmente tre le cause del successo di Bi- nativi (Tribal Lands) . den del 2020. Una riguarda il massiccio arri- 4. L’ambito suburbano-regionale vo di migranti dagli Stati della Costa occiden- tale, come la California, e dallo Stato di Wa- shington, che hanno portato sensibilità politi- Quello che insegnano i tre Stati in bilico (co- che diverse da quelle degli storici abitanti del- lore viola) è che in questi i partiti hanno un le aree maggiormente urbanizzate dello Sta- radicamento debole sugli elettori. Contempo- to (Balk 2020). La seconda riguarda la reazio- raneamente, altri due Stati come l’Arizona e ne dell’elettorato repubblicano alla personali- la Georgia hanno votato per Biden nel 2020 tà “velenosa” di Trump, specie per quanto ri- dopo aver votato per anni i repubblicani, ta- guarda gli attacchi personali del Tycoon a Jo- le comportamento li rende moderatamente hn McCain, l’ormai defunto senatore dell’Ari- viola. Ad ogni modo, Trump ha tenuto in en- zona. Questi hanno spinto la sua vedova, da trambi gli Stati, soprattutto nelle zone rurali abitate dai bianchi, ma il suo successo è stato sempre repubblicana, a schierarsi con Joe Bi- fortemente ridimensionato dai cambiamen- den nel 2020. Infine, un ruolo decisivo è sta- ti pro-Biden delle contee più urbanizzate e to quello dei nativi americani dell’Arizona, la di quelle a maggioranza etnica (nativi ameri- cui affluenza alle urne, forse sovrastimata in cani in Arizona e afro-americani in Georgia). fase elettorale, è stata comunque superiore ri- Sia in Arizona sia in Georgia, Biden è riusci- spetto al passato, compromettendo l’attinen- to a smuovere più di Trump gli elettori senza za in Arizona della narrazione rurale-urbana un’occupazione, nonostante abbia perso in (Caldera 2020). Una delle ragioni di quest’af- Stati come la Florida e il North Carolina, che fluenza è verosimilmente il malcontento su- tanti opinionisti avevano schierato con i blu. scitato dal Governatore, trumpiano, nei con- In casi come questi, la storica appartenenza fronti della gestione della pandemia. Questa politica degli Stati è stata compromessa dal- ha creato problemi alla vita nelle riserve dei la mobilitazione delle minoranze e dal recen- nativi americani, specie nelle regioni del nord- te arrivo di migranti da altre zone del Paese. est e del centro-sud dell’Arizona (Fig. 5). I sobborghi di questi due Stati hanno una sto- In Georgia, l’elevata affluenza alle urne ria peculiare, specie per quanto riguarda le pe- dell’area metropolitana di Atlanta si deve tan- riferie di Phoenix e di Atlanta. A parità di con- to alla massiccia campagna di tesseramento dizioni, esiste una specifica correlazione tra la del Partito Democratico, rivolta in primo luo- perdita di voti dei repubblicani e i loro buo- go agli afro-americani, in secondo alle conse- ni risultati nelle contee più distanti dai centri guenze di una controversia relativa all’elezio- urbani, ad eccezione di quelli dov’è più alta ne nel 2018 del Governatore dello Stato. In la presenza delle minoranze etniche. Ciono- tale occasione molti elettori afro-americani nostante, come notato in precedenza, la gran vennero estromessi dalle votazioni. (McWhir- parte dell’elettorato repubblicano risiede nel- ter 2020). Come avvenuto in Arizona, le mi- le aree urbane e suburbane principali, in una grazioni di latino-americani e di americani 13
di origine asiatica, provenienti dal nord-est mocratici negli Stati in bilico e, di conseguen- degli USA e dalla California, ha diversificato za, dalla capacità del Partito Repubblicano di la composizione dell’elettorato, rendendolo “digerire” questa paranoia distopica nei pros- più complesso dello schema che oppone i ne- simi anni (Waldman 2020). Ad ogni modo, se ri ai bianchi, riproponendo la narrazione di Trump dovesse essere ricandidato nel 2024, un elettorato polarizzato tra rossi e blu. Que- l’ampio bacino di elettori non-polarizzati del sto ha portato ad un aumento delle probabi- 2020 suggerisce uno scenario meno prevedi- lità di eleggere dei democratici nei vari uffi- bile di quello di un’America perennemente ci pubblici dei distretti suburbani della Geor- polarizzata – tra Stati rossi contro Stati blu e gia; una tendenza che può essere invertita solo tra aree rurali contro aree urbane – proposto tramite l’interdizione, di una parte dell’elet- dalle narrazioni qui discusse. torato democratico, che Trump reclamereb- be in relazione alle sue accuse infondate di “frode massiccia”, operata da coloro che gli Bibliografia avrebbero precluso la vittoria nel 2020, o tra- mite una rivisitazione dell’ideologia repub- AGNEW, J. and SHIN, M. (2019) Mapping Populi- blicana più inclusiva nei confronti del nazio- sm: Taking Politics to the People, Lanham MD: Row- nalismo bianco. man and Littlefield. Il messaggio geografico che si evince dall’ana- BALK, G. 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ZHANG, C. and BURN-MURDOCH, J. (2020) By RODDEN, J. A. (2019) Why Cities Lose: The De- numbers: how the US voted in 2020, Financial Ti- ep Roots of the Urban-Rural Political Divide, New mes, 7 November. York: Basic Books. SANCES, M. W. (2019) How Unusual was 2016? Flipping Counties, Flipping Voters, and the Edu- Los Angeles, University of California; cation-Party Correlation since 1952, Perspectives Consulente scientifico in Politics, 17, 3: 666–78. di Ambiente Società Territorio Cultura e progetto del territorio e della città - Una introduzione, di Arturo Lanzani I l testo si propone di offrire un’introduzione all’urbanistica e temporale del processo di crescita urba- alla progettazione territoriale, campi d’indagine variegati e na) si alternano a una riflessione concer- complessi che vengono trattati dall’autore attraverso un ex- nente la dimensione rurale, tra rivoluzio- cursus cronologico che dagli albori del genere umano e dell’an- ne agraria e nuove dinamiche evolutive. tichità muove in direzione della contemporaneità. In questo La terza parte del testo, focalizzata sul viaggio attraverso le diverse epoche, i vari processi territoriali, XVIII secolo, passa in rassegna i diversi i numerosi progetti urbanistici, le eterogenee teorie e pratiche modi di pensare, in termini di esplorazio- messe in essere, il testo diventa una sorta di guida pensata per ni e ricerca sul campo, oltre che le fonda- fornire un primo orientamento e fornire gli strumenti essenzia- mentali nozioni di ambiente, territorio e li per sviluppare un senso critico in un settore vasto e multifor- paesaggio. A tale scopo, l’autore fa ricor- me. In tal senso si dimostra molto utile per le sue valenze espli- so a diverse esperienze e alle produzio- cative e le sue applicazioni didattiche. ni di figure di spicco quali Montesquieu, La prima parte del testo tratta delle forme di organizzazioni del- Rousseau, Hutton, Buffon, Cuvier, La- lo spazio terrestre, della pianificazione territoriale e dell’urbani- marck, Volney, von Humboldt, Goethe stica nelle epoche più remore e in età classica. Le principali tra- e Friedrich. Filosofia, letteratura, geolo- sformazioni materiali e simboliche del territorio, a partire dagli gia, cartografia e pittura alimentano così embrionali segni di vita umana nell’ambiente naturale sino alle le diverse visioni del mondo analizzate. Il prime concettualizzazioni e rappresentazioni spaziali, mettono percorso proposto dall’autore termina con alcuni cenni alla scuola di pensiero occi- in evidenza soprattutto il passaggio dalla temporaneità alla stan- dentale e orientale per meglio compren- zialità permanente degli insediamenti umani, il ridisegno dello dere le vicende urbanistiche e territoriali e intavolare un con- spazio attraverso le pratiche agricole e l’allevamento, la costru- fronto tra contesti sociali e culturali (soprattutto in ambito eu- zione di nuove architetture, la sperimentazione delle antiche ropeo e, più specificamente, italiano). tecniche e pratiche pubbliche e private di pianificazione, l’ori- L’impostazione cronologica dell’opera è funzionale a un’effica- ginalità della polis greca, l’importanza della civitas romana e la ce comprensione del presente e non alla mera ricostruzione di progressiva differenziazione dei paesaggi urbani. una storia delle città, del territorio e della loro regolamentazio- Nella seconda parte del testo si evidenzia la discontinuità tra ne. Il volume è infatti pensato per essere il primo di una serie di mondo classico e moderno, con il graduale dominio della sfera tre che, secondo le intenzioni dell’autore, dovrebbero analizzare cittadina a scapito di quella rurale e con la città mercantile che gli anni Settanta del Novecento e proporre le nuove prospetti- acquisì la sua posizione di vertice all’interno di un reticolare si- ve degli ultimi decenni. In quest’ottica il volume è un utile stru- stema gerarchico. Uno sviluppo, questo, confermato peraltro da mento per avvicinare il lettore all’urbanistica e alla progettazio- innumerevoli riforme, innovazioni, azioni governative ed inter- ne territoriale, campi compositi, articolati, dai confini indistinti, venti di stampo urbanistico che proliferarono nel corso del Ri- complementare ad altri settori e con una forte utilità didattica. nascimento e poi nella città del XVI, XVII e XVIII secolo, attra- 15 verso opere di abbellimento, riordino e modernizzazione. Tali considerazioni (che mettono in evidenza una maggior estensione Dino Gavinelli
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