Milanese: Verso un risultato storico

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Milanese: Verso un risultato storico
Milanese: Verso un risultato
storico
di Erika Noschese

“Un grande risultato”. Così Guido Milanese, vice coordinatore
regionale di Forza Italia commenta l’unità del centrodestra
che ha trovato una sintesi attorno al nome del candidato
sindaco Michele Sarno. Forza Italia, Udc e Nuovo Psi
scenderanno in campo con un’unica lista che sarà messa a punto
già nelle prossime ore. Una lista che conta sul sostegno
totale dei giovani, grazie al coordinatore provinciale Pietro
Costabile che, da settimane ormai, lavora incessantemente
accanto al coordinatore provinciale Enzo Fasano. Onorevole, il
centrodestra finalmente ha trovato la sua sintesi attorno al
nome del candidato sindaco Michele Sarno e si delinea anche il
quadro delle liste con Forza Italia, Udc e Nuovo Psi che
dovrebbero andare insieme. A che punto siete? “Devo dire che
già possiamo dire di aver raggiunto un grande risultato
mettendo assieme tutti i componenti della coalizione di
centrodestra. Io avevo già dichiarato che questa è la prima
vittoria: trovare le ragioni di stare insieme, con un
programma univoco e un progetto che andasse nella stessa
direzione, rappresenta un grande segnale di unità ma anche un
riscontro a livello nazionale perché oggi Salerno rappresenta
uno scenario particolare anche a livello nazionale, data una
situazione tale in cui il deluchismo ha egemonizzato la
situazione; avere un risultato su Salerno significa avere un
riscontro anche nazionale. Ritengo che Sarno stia andando
velocemente verso un riconoscimento dell’elettorato, non solo
di centrodestra perché si fa apprezzare anche in quegli strati
della società civile che non erano abituati a votare il
centrodestra ma per il suo modo di fare, per il suo modo di
relazionarsi, per la sua umanità nei rapporti e nelle
relazioni con le persone. Questo vuol dire che la scelta del
Milanese: Verso un risultato storico
candidato sindaco ha trovato riscontro nell’opera di fatto; la
coalizione sta andando bene, dal punto di vista della
formazione delle liste: Forza Italia sta mettendo a punto
l’intera lista, con la partecipazione di tutti e, in questo
momento, c’è unità di intenti in tutte le componenti di Forza
Italia per potersi muovere in sinergia e avere un risultato
che possa riscattare anche le ultime vicende elettorali che ci
hanno visto essere penalizzati per un margine minimale, a
livello regionale, e non ottenere un eletto. Noi vogliamo
raggiungere un risultato storico con Forza Italia, avendo non
solo la rielezione dei consiglieri uscenti ma anche new entry
che possa dare appiglio nuovo ed entusiasmo. Abbiamo anche i
giovani, attraverso il coordinatore giovanile Pietro Costabile
che sta facendo attivismo incredibile, dando una mano forte
all’organizzazione della lista ed Enzo Fasano che sta buttando
il cuore oltre l’ostacolo perché nonostante i suoi malanni sta
veramente dando tutto e sta avendo una capacità di forza
d’animo incredibile e di capacità politica nell’organizzare
una lista competitiva”. L’obiettivo ora è il ballottaggio…
“Sì, devo dire che, al di là dei posizionamenti politici, c’è
la possibilità del ballottaggio, da parte nostra, anche
considerando la spaccatura del centrosinistra che si presenta
frastagliato e la Barone, persona che conosco da sempre e alla
quale va il mio augurio e la mia stima ma al di là dei
posizionamenti”. Può anticipare qualche nome dei candidati al
consiglio comunale? “I nomi si stanno mettendo a punto in
queste ore e a breve verrà completata la lista. Nei giorni
scorsi ho incontrato il coordinatore provinciale Enzo Fasano e
devo dire che la lista è completa. Naturalmente, ci saranno
gli uscenti, poi ci saranno i giovani che entreranno in campo
con voglia di fare e una buona dose di consenso già
acquisito”. Resta da sciogliere il nodo Battipaglia dove il
centrodestra rischia di non presentarsi unito. È stato
raggiunto un accordo? “Devo dire che lì la discussione è
ancora aperta. In questo momento, non è stata data una
risposta definitiva ma si sta facendo un certo tipo di
discussione proprio in queste ore. Speriamo in un accordo
Milanese: Verso un risultato storico
generale, con una lista unica”. Forza Italia sostiene Fernando
Zara ma resta in corsa anche Ugo Tozzi, il candidato sindaco
individuato da Fratelli d’Italia che, ad oggi, non accenna a
fare un passo indietro… “Battipaglia è ancora un nodo da
sciogliere. I candidati dei singoli partiti restano in corsa
ma la responsabilità ci impone di cercare fino all’ultimo
momento una sintesi, le ragioni per stare insieme”. Ad Eboli,
invece, confermato il pieno sostegno di tutta la coalizione al
candidato sindaco Damiano Cardiello… “Non ci sono novità,
Cardiello è il candidato sindaco ed è già in piena campagna
elettorale. Siamo a sostegno di questo giovane che si è fatto
valere in consiglio comunale, per le sue proposte e il suo
approccio politico. Ritengo che alla fine l’intera coalizione
si ritroverà su un unico nome”.

Il pianoforte                       di       Ruggero
Leoncavallo
La cantante e pianista Daniela Grimaldi ha ridonato alla
musica e al pubblico lo strumento su cui il compositore aveva
composto la sua prima opera, Chatterton e sul quale aveva
cominciato a scrivere Pagliacci

Di Olga Chieffi

Potenza deve poter avere uno spazio dedicato a Ruggero
Leoncavallo, che ha vissuto almeno tre anni lì, al seguito del
padre Vincenzo magistrato e delle sue peregrinazioni tra Eboli
e pretore, Montalto Uffugo in Calabria, dove il piccolo
Ruggero visse da vicino una vicenda sanguinosa che nel 1865
costò la vita ad un giovane, preso come spunto per la sua
opera più nota, Pagliacci, Arienzo e in seguito quale
presidente del tribunale, a Potenza. Qui a Potenza il giovane
Ruggero, iscritto al Conservatorio San Pietro a Majella decise
di intraprendere la carriera di musicista e, quindi, di
“fuggire” quanto prima da lì, dalla famiglia e dal padre che
lo avrebbe voluto, naturalmente giurisprudente come lui. Lo
spazio dedicato all’esponente del verismo musicale, potrebbe
ruotare attorno al pianoforte dove Ruggero Leoncavallo
studiava a potenza, dava lezioni e compose la prima opera
Chatterton e mise su carta qualche cellula motivica di
Pagliacci, scoperto nel deposito del Teatro Francesco Stabile
grazie ad alcune ricerche persone del posto: Pietro De Angelis
e Luigi D’angelo. E qui entra in gioco la passione, la
generosità, la consapevolezza di musicista, della musicista
Daniela Grimaldi, alla quale fu riferito che nessuno avrebbe
mai restituito al mondo lo strumento restaurato, così da
poterlo sentir suonare come lo sentiva Leoncavallo.
Cominciarono, così le ricerche e la Grimaldi acquistò in
Milano un pianoforte, coevo e gemello, ovvero un ”Franz
Seiler”, con meccanica a baionetta, in abete e palissandro, da
cannibalizzare per far restaurare lo strumento del maestro,
che ormai, dopo 142 anni non poteva più dirsi tale, distrutto
com’era nel mobile e nella meccanica. Il 2 dicembre 2018
Daniela organizzò uno spettacolo per la raccolta fondi per il
restauro e il 9 agosto 2019, giorno del centenario della morte
di Leoncavallo ha restituito al mondo, con il supporto
dell’associazione potentina “Un passo avanti”, il pianoforte
perfettamente restaurato Fu, naturalmente, firmato un
protocollo d’intesa, con l’amministrazione comunale, per
aprire il museo Leoncavallo a Potenza, che si sarebbe aggiunto
a quello di Montalto Uffugo, paese ove Leoncavallo ambientò
Pagliacci e a quello di Locarno. Ma, dopo circa sei mesi dal
rientro del pianoforte nel luogo dove andava a suonarlo il
maestro,   il mobile risultava completamente rovinato e da
restaurare di nuovo, non solo, ma del museo non si è più
parlato. Al momento, Daniela Grimaldi, non solo si è fatta
carico dell’oneroso restauro del pianoforte, ma è divenuta
collezionista di diversi cimeli appartenuti a Ruggero
Leoncavallo, da manoscritti, a cartoline, ad oggetti, abiti,
lettere, autografi. L’idea è che a Potenza si possa trovare,
finalmente, un luogo da dedicare a Ruggero Leoncavallo, sia
esso il casino dei nobili, il foyeur del teatro o anche uno
spazio nello stesso conservatorio “Gesualdo da Venosa”. Esiste
un legame stretto tra il pensiero filosofico dell’esistenza e
della ragione umane e il sapere del progettare-costruire,
entrambe hanno un comune, e fondamentale riferimento, lo
spazio. Noi uomini della fine ereditiamo il concetto di spazio
come extensio, con esso Cartesio pensava lo spazio quale
pienezza e continuità della materia e quindi quale medium del
movimento, del tendere avanti a sé, quale sinonimo
dell’amplificazione. Ecco che questo nuovo spazio potrà
considerarsi il segno, nel suo divenir parola, suono, che
diventa di-segno, archè, principio in quanto da-dove della
progettualità, essenziale punto di dipartimento di ogni
pensiero che, per essere se stesso deve discernere, giudicare,
orientarsi, criticare, raccontare, continuando con Daniela
Grimaldi a restituire qualcosa di una drammaturgia segreta,
nella quale si annoderanno rapporti empatici, nascite,
emozioni, che porteranno tutti a fare parte della scena che
nascerà attorno al pianoforte di Ruggero Leoncavallo.

Investire     in    argento:
consigli e suggerimenti degli
esperti

L’argento    fa   parte   dei
metalli preziosi sui quali è
possibile investire, proprio
come l’oro e il platino.
Sebbene questi ultimi due
siano mediamente più famosi,
anche l’argento riserva delle
ottime     possibilità     di
guadagno, sia sfruttando il
trading       online      sia
acquistandolo    direttamente
sotto forma di lingotti o di
monete.     Molti    analisti
finanziari    ritengono   che
esso, dopo aver già subito un
rialzo,    possa    aumentare
nuovamente di prezzo lungo il
2021: la ragione sarebbe
dovuta a una ripresa delle
attività   industriali    che
utilizzano questo materiale
dopo la pandemia, con una
conseguente crescita della
domanda.    La    situazione
appare, quindi, abbastanza
incerta in quanto i recenti
rialzi non consentono una
valutazione sulla stabilità
dell’asset, il quale rimane
caratterizzato da una certa
volatilità.
Lo scenario dei mercati finanziari legati a questa tipologia
di materia rimane quindi molto interessante, soprattutto sul
breve periodo, come confermato dall’analisi aggiornata
sull’argento messa a punto dagli esperti di Tradingonline.com.
Dalle loro previsioni, infatti, si prospetta un andamento al
rialzo da qui a un mese, mentre il boom di acquisti fisici del
metallo appare in aumento. Tra i timori per una crescita
dell’inflazione e una sostanziale facilità nel reperirlo,
l’argento si conferma uno dei beni rifugio più apprezzati e
diffusi dopo l’oro. Le modalità con le quali si può investire
su questo metallo sono diverse: lo si può fare, ad esempio,
acquistandolo fisicamente oppure facendo trading su di essi
con i CFD.

Come investire in argento

Chi desidera acquistare argento fisico online lo può fare
comprando dei certificati che ne attestano il diritto di
proprietà, oppure facendosi recapitare direttamente al proprio
domicilio il metallo prezioso, sotto forma di lingotti o di
lastre. Nel primo caso l’utente detiene il certificato ma il
materiale vero e proprio viene custodito in un luogo specifico
dotato di tutti i sistemi di sicurezza; qualora lo si volesse
rivendere, basterà incaricare l’intermediario che si occupa di
custodirlo di trovare un acquirente a cui proporlo, il quale
per determinarne il prezzo si baserà sulla quotazione di
mercato corrente. Le piattaforme più famose ed utilizzate per
l’acquisto di argento fisico online sono Kitco, PAMP,
CoinInvest e Bullionvalut, le quali sono famose per
l’affidabilità e ala sicurezza.

Per fare trading sull’argento con i CFD, invece, bisogna
necessariamente aprire un conto presso un broker online;
questo, che si occupa di mettere in relazione l’utente con il
mercato, ricopre un ruolo fondamentale infatti è necessario
affidarsi solo a piattaforme dotate delle principali
regolamentazioni internazionali. Le più conosciute e
apprezzate sono Trade.com, eToro, Capital.com e FP Markets, le
quali consentono di fare trading con i CFD sfruttando anche
interessanti funzionalità. Fra queste spicca il conto demo
gratuito, ovvero un vero e proprio conto virtuale che, sebbene
abbia in deposito una cifra fittizia (sebbene molto ingente,
fino a 100.000 dollari), ricalca in tutto e per tutto le
dinamiche di uno reale.

Per quanto riguarda i CFD, la cui sigla sta ad indicare le
parole contracts for difference, essi hanno l’indubbio
vantaggio di non dover acquistare direttamente un asset in
quanto prevedono la speculazione sull’andamento del suo
sottostante; ciò significa che il trader, non dovendo
sobbarcarsi l’acquisto vero e proprio di un bene, può
investire anche su asset molto costosi con un capitale
ridotto. I CFD, inoltre, permettono di applicare la leva
finanziaria. Questo è uno strumento particolarmente
interessante in quanto consente di moltiplicare il guadagno;
tuttavia, in caso di perdita, essa aumenterà di conseguenza.
Si consiglia pertanto di valutare con attenzione la
possibilità di applicarla o meno, soprattutto in relazione ad
asset caratterizzati da un’intensa volatilità.

Il     solito    Zazzaroni:
«Salernitana impresentabile
per la serie A»
SALERNO – “Ci sono 3-4 squadre impresentabili in serie A:
Venezia, Empoli, Salernitana e poi vedremo lo Spezia”. Lo ha
dichiarato Ivan Zazzaroni (nella foto), direttore del Corriere
dello Sport in onda su “Tutti convocati”, trasmissione
sportiva di Radio 24. Il giornalista sportivo per l’ennesima
volta non spende parole generose nei confronti della
Salernitana. “La buona notizia è sentire la gente tornare a
cantare”, ha detto Zazzaroni sul ritorno dei tifosi negli
stadi.

Cantine Palo, la scommessa di
un giovane imprenditore
di Pina Ferro

Nonostante la giovane età Giuseppe Palo di Pontecagnano in
pochissimo tempo ha saputo affermarsi nel mondo
dell’imprenditoria. Grazie alla sua tenacia, caparbietà e
resilienza, oggi, le Cantine Palo sono un punto di
riferimento. Un sogno che è divenuto realtà grazie ad un
immenso spirito di sacrificio e alla consapevolezza che i
sogni possono trasformarsi in realtà se coltivati nel modo
giusto. Come nasce il progetto “Cantine Palo”? «Il progetto
Cantine Palo parte da lontano, la mia famiglia lavora da
sempre nel campo dell’agricoltura, io stesso ho sempre creduto
in questo settore, fondando un’ associazione, la “Gera” e uno
sportello che indicasse alle giovani generazioni un percorso
imprenditoriale con strumenti utili alla realizzazione di vere
start up innovative agricole. Da qui ho avuto modo e piacere,
di conoscere numerosi professionisti del settore e grazie alla
spinta della mia famiglia come dicevo, che sono la spina
dorsale dell’azienda, siamo partiti (lavorando in squadra),
con un grande vigneto in uno splendido paesaggio tra le due
costiere, dove la flora e la fauna oltre alla tranquillità dei
luoghi, rendono “Cantine Palo” il posto ideale per riposare e
passare giornate spensierate in compagnia stringendo tra le
mani un calice di buon vino, ovviamente, targato Palo. Quali
difficoltà hai incontrato lungo questo percorso? «Le
difficoltà in ogni settore ci sono sempre ma la formazione, lo
stare al passo coi tempi, seguire le evoluzioni del mercato,
non solo italiano, sono elementi imprescindibili per restare
sulla cresta dell’onda. Come le spiegavo all’inizio, Cantine
Palo è un vero e proprio luogo dove fare passeggiate,
trekking, ma anche dove poter mangiare cibo sano all’aria ape

                           rta con aree gazebo e barbecue
attrezzate e un’ area giochi per bambini. Ovviamente è uno
spazio adatto anche ai nostri amici a quattro zampe. In questi
mesi stiamo riprendendo l’attività dei compleanni e feste
private, nel rispetto di tutte le norme anticovid e non c’è
soddisfazione maggiore che vedere le persone andare via felici
e ritornare dopo qualche settimana con amici e conoscenti».

Priscilla,                         non               sono
trasformista,                       resto             nel
c.destra
“Sono una persona seria. In queste ore sto ricevendo inviti
alle candidature dalla coalizione di Enzo Napoli, proposte
‘politiche’ dalla coalizione di Elisabetta Barone. Li
ringrazio tutti ma non posso”. Cosi’ l’attrice hard Tina
Ciaco, in arte Priscilla Salerno, in una nota. L’artista,
originaria di Salerno, vorrebbe candidarsi alle prossime
elezioni amministrative nella sua citta’. Una proposta
supportata anche dal Nuovo Psi che aveva annunciato il suo
inserimento nella lista di coalizione con Forza Italia e Udc.
Ma l’iniziativa non ha trovato d’accordo gli alleati che hanno
posto un veto sulla candidatura. “Non e’ il mio stile. Ho
detto che il campo e’ quello del centrodestra e non mi
iscrivero’ – dice l’attrice ed imprenditrice – mai alla lista
dei politici trasformisti che inquinano tutti gli schieramenti
e che cambiano secondo le convenienze. Io vivo del mio lavoro
e della parola data. Prendo atto del veto ‘salernitano’ nei
miei riguardi, prendo atto della violenza che si e’ scatenata,
attendo i big nazionali del centrodestra moderno”. “Mi auguro
– prosegue – intervengano, anche se impegnati su temi
sicuramente piu’ importanti per il Paese perche’ le
interlocuzioni con i loro rappresentanti sono state piene di
incomprensioni per colpe anche mie. Se interverranno saro’
felice altrimenti trovero’ il modo di continuare comunque nel
mio impegno”.
San   Cipriano   Picentino,
Zoccola:    «Auspico    che
l’Autorità     giudiziaria,
faccia luce sulle recenti
vicende»
di Pina Ferro

Il consigliere comunale di minoranza Massimo Zoccola boccia
l’esecutivo di San Cipriano Picentino guidato da Sonia Alfano.
L’esponente dell’Assise non le manda a dire e, come un fiume
in piena elenca quanto, a suo parere non va a partire dalla
pressione fiscale. Il consigliere auspica anche che l’autorità
giudiziaria possa presto fare luce su alcune questioni. Se
dovesse fare un bilancio dell’Amministrazione Alfano, come
sarebbe? «Assolutamente negativo, pessimo oserei dire. In
campagna elettorale l’attuale sindaco (da ben 17anni membro
del Consiglio comunale e da 12 in maggioranza) ebbe il
coraggio di copiare il mio slogan professando il cambiamento.
Dal mio, dal nostro canto, denunciammo il rischio che la sua
elezione avrebbe solo significato, invece, una continuità che
non avrebbe portato a nulla di buono a partire dalla
competizione interna con il sindaco uscente e così è stato.
Continuità in una gestione clientelare della cosa pubblica,
continuità nell’indebitamento scellerato(nuovi debiti fuori
bilancio, una anticipazione di liquidità di circa 3,5milioni
di euro per bollette e fatture inevase dal 2013 che i
cittadini sconteranno per i prossimi 28 anni,contrazione
sciagurata di mutui e finanziamenti), continuità nel monopolio
del dialogo politico, continuità nell’aumento della pressione
fiscale per coprire sprechi e cocciuta incompetenza (la
tariffa Tari, ad esempio, quest’anno ha avuto l’ennesima
impennata), continuità nell’incapacità di reperire fonti
sovracomunali e nella superficiale e oltremodo onerosa
amministrazione dei beni e dei servizi, nel completo
disinteresse per l’ordinaria manutenzione del territorio… e
cosa più grave,continuità nel prendere costantemente in giro,
anche sui social, i cittadini e l’opposizione spesso
sottacendo,ancora più spesso camuffando le proprie pecche
dietro falsi alibi». Come ha gestito,a suo parere, l’emergenza
Covid l’Esecutivo? Sono state diverse le interrogazioni
presentate al primo cittadino durante la pandemia, avete
ottenuto risposte? «Guardi, per la mia professione, ahimè, ho
vissuto l’emergenza Covid in prima linea dalla prima ora e
proprio perché combatto questo “mostro invisibile” ancora oggi
da vicino quotidianamente, è stato da subito mio dovere nonché
bisogno pensare e contribuire alle misure e agli aiuti
necessari     per    tutelare    ed   assistere     la    mia
comunità…altrettanto non sempre è stato fatto dall’Esecutivo.
Non sono mancate approssimazione e superficialità anche in
questo frangente: nonostante il mio Gruppo abbia cercato
sempre la collaborazione (come dimostrato,ad esempio, nel
reperimento di mezzi e scorte per il Banco Alimentare della
Croce Rossa), depositando interrogazioni ed interpellanze
contenenti non solo sollecitazioni ma anche e soprattutto
suggerimenti sulla gestione economica, sociale e sanitaria
della pandemia, spesso siamo stati ignorati e o liquidati
sommariamente. E lo stesso atteggiamento ha caratterizzato
pure l’avvio della campagna vaccinale nel nostro
Comune,partita in ritardo ed a rilento per la mancanza delle
richieste delle debite autorizzazioni. Se fino al 2019 la
mancanza del Puc sembrava essere la causa di tutti i mali, ora
tutti i ritardi, le inefficienze e gli errori
trovano,ignobilmente,giustificazione nel Covid. Ecco uno degli
alibi cui mi riferivo». La presidenza del Consiglio alla
minoranza può essere vista come un’apertura verso
l’opposizione o un invito alla collaborazione? «Nè l’una né
l’altro. È semplicemente il finale di un intreccio, di una
farsa nata già in campagna elettorale. La dimostrazione? Dopo
la nomina, quella parte di opposizione già estremamente blanda
e remissiva nel suo ruolo che si limitava all’astensione e a
qualche sporadico intervento su cenni storici, diviene
suggeritrice, quasi consulente di parte, del primo cittadino
durante le assise e vota costantemente a favore di tutto. Il
3volte sindaco Naddeo, acerrimo avversario per storia ed
appartenenza politica, avalla addirittura l’aumento dei
tributi (giusto per dirne una) senza batter ciglio! Qualcosa
non tornava e non torna». Cosa auspica per il futuro?
Nell’immediato, ora come ora, il mio primissimo augurio è che
l’Autorità giudiziaria, già a lavoro, faccia luce sulle
recenti vicende, interne e non,che stanno minando non solo il
clima della Casa comunale ma soprattutto l’opinione
pubblica:tutto ciò che sta accadendo ed emergendo non fa bene
a nessuno ed il mio Paese, i miei concittadini non lo
meritano. In un quadro più generico, se già prima San Cipriano
aveva bisogno di rinnovamento, di nuova linfa, di nuove idee
ed amministratori, dopo questi 2 anni tutto questo è urgente e
vitale! All’indomani della sconfitta abbiamo perso qualche
adepto scoraggiato dal risultato e, strada facendo, un nostro
consigliere con ambizioni personali ha preferito proseguire da
solo come era prevedibile ma la costanza della nostra presenza
sul territorio, della nostra vicinanza alle persone, il nostro
stare tra la gente e lavorare per loro ci sta facendo
raccogliere ed accogliere tante,tantissime nuove energie,
nuove adesioni,deluse, frustrate e tradite dall’aver riposto
fiducia ancora una volta nei candidati sbagliati. Guardi, è
facile accattivare i lettori dei social con belle frasi, con
buoni propositi e ancora di più lo è riscuotere consenso
promuovendo le politiche sociali e le iniziative pubbliche ma
(nulla togliendo a ciò, anzi) amministrare non può essere solo
questo:la qualità della vita della nostra comunità, le
famiglie,i commercianti sono in ginocchio…non è più tempo di
chiacchiere,ora è tempo di fatti. Il nostro progetto è più
vivo che mai e continua a crescere #ConiCittadini».
Regali aziendali: ecco i
migliori     gadget      per
promuovere il proprio brand

  Promuovere il proprio brand è un’azione necessaria e fondamentale
per gettare le basi per far crescere l’attività commerciale. Tra le
possibilità che è bene prevedere allora è essenziale inserire nella
propria strategia di marketing l’impiego di regali aziendali. I gadget
promozionali difatti aiutano a rafforzare di molto le chance di
successo del brand e della sua comunicazione. Proprio per questa
ragione è importante indagare le soluzioni più efficaci e interessanti

disponibili  Quando si ha un
              in   commercio.

business ci sono una serie di
operazioni strategiche che
non possono e non devono mai
mancare. Tra queste rientrano
di certo tutte le azioni di
comunicazione e marketing.
Nel tempo si sono affermati
strumenti   differenti    che
sanno    regalare    ottime
soddisfazioni al brand dal
momento che riscontrano il
gradimento del pubblico. Ne
sono un esempio i regali
aziendali in special modo
quando si scelgono i gadget
promozionali.
Questo passaggio risulta a tutt’oggi fondamentale. Ecco
spiegato allora il perché sia importante scegliere gli oggetti
di riferimento con la massima attenzione e cura. Nulla può
essere lasciato al caso. Il rischio in caso contrario è di
trovarsi con azioni di marketing poco funzionali e dallo
scarso impatto positivo sul cliente.

A questo propositivo, investire con successo nei gadget
personalizzati per regali aziendali è sicuramente una delle
strategie migliori per pubblicizzare il proprio brand in
maniera efficace, in modo da raggiungere una platea sempre più
ampia di potenziali consumatori.

Gadget promozionali: utilità                                e
interesse per il regalo perfetto.
Il punto da cui partire e da tenere in grande considerazione è
il pubblico a cui verranno destinati i gadget personalizzati.
Sono le persone infatti a orientare sempre l’ago della
bilancia nello stabilire le decisioni finali ottimali per gli
interessi di tutti. L’obiettivo è quello di trovare un
articolo che sappia essere win-win su entrambi i fronti: i
clienti e l’azienda che dona l’omaggio.

Le occasioni migliori perciò sono rintracciabili solo seguendo
due linee guida strategiche. Il riferimento in questo senso va
all’utilità del gadget promozionale e all’apprezzamento del
consumatore. Quando questi due aspetti combaciano allora si ha
la certezza che le persone useranno con piacere e con costanza
gli omaggi aziendali.

Attraverso questi passaggi perciò il marchio entrerà con
naturalezza e di diritto nella quotidianità privata e
professionale delle persone. Una possibilità che permette di
rafforzare visivamente e nella memoria l’identità dell’azienda
donatrice. Ecco perché risulta strategico optare in ogni
occasione per gadget promozionali che siano al contempo utili,
interessanti e affascinanti.

Molteplici possibilità per regali
aziendali d’effetto
Guardando alle precedenti osservazione diviene naturale
puntare su alcuni ben specifici articoli promozionali. Il
mondo dei gadget personalizzati è difatti estremamente vario e
diversificato, ma alcune soluzioni risultano comunque più
performanti.

La prima opzione sempre verde che è bene valutare è
rappresentata dalla penna. Dalle classiche penne a sfera alle
originali multicolore, passando per le soluzioni touch la
scelta è sempre ampia. Un’altra categoria di omaggi aziendali
molto richiesta e apprezzata è collegata ai portachiavi data
la loro utilità nella vita di tutti i giorni.

A questi oggetti è poi possibile associare anche una shopper
personalizzata che nell’epoca attuale attrae l’interesse di
molti. Questo prodotto infatti diventa estremamente utile sia
per organizzare e trasportare in comodità le proprie cose sia
per evitare le buste di plastica.

Una scelta di questo genere oltre ad essere apprezzata parla
al consumatore anche dei valori aziendali come ad esempio il
rispetto dell’ambiente. Tema a cui sempre più persone sono
sensibili e attente. Per concludere tra i gadget promozionali
più in voga è bene ricordare i cappellini con il marchio
aziendale e i capi di abbigliamento personalizzati.

Picarone: In giro non ci sono
alternative a Napoli
La campagna elettorale per le amministrative sta per entrare
nel vivo, ormai siamo al giro di boa che s’immette lungo la
corsia che porta direttamente alla competizione che dovrà
decidere i destini della città di Salerno. Osservatore
privilegiato è sicuramente Franco Picarone che da ex assessore
di questa città ma anche da consigliere regionale e presidente
della commissione bilancio della Regione Campania conosce
molto bene vizi, virtù e dinamiche politiche che in queste
ore, inevitabilmente, pongono le basi per consentire alla
città di avere un governo per i prossimi anni. Ed il
consigliere regionale, molto vicino al governatore De Luca e
sostenitore della riconferma a sindaco di Enzo Napoli, di
dubbi ne ha veramente pochi: «Sto leggendo un po’ i commenti
che ci sono in giro e non trovo proposte alternative
interessanti, non trovo un disegno, una visione. Noi
apparteniamo ad un progetto politico che aveva un sogno per
Salerno, quello del suo cambiamento, grazie al quale siamo
usciti dall’ombra come comunità attraverso l’azione delle
amministrazioni guidate da Vincenzo De Luca. E questo è un
fatto innegabile, ed è sotto gli occhi di tutti, perché c’era
un disegno di sviluppo urbanistico e sociale che è andato
avanti con grande determinazione. Certo, si può anche fare
qualche errore, ma il cambiamento di Salerno è innegabile.
Molti luoghi disegnati da grandi architetti sono diventati
attrazione turistica, opera che continua tuttora». Picarone
non vede alternativa all’amministrazione Napoli: «Chi si vuole
proporre deve avere un disegno alternativo politico valido e
non ne vedo in giro. La realtà dei fatti è che Salerno sta
crescendo da decenni attraverso una classe dirigente capace
sul piano amministrativo e che ha trasferito parte delle sue
competenze anche in Regione Campania, sempre grazie a Vincenzo
De Luca. Oggi ci sono delle opportunità storiche per Salerno,
c’è un riequilibrio nella distribuzione dei fondi e della
stessa attenzione del governo regionale rispetto al nostro
territorio. Ci sono opportunità inedite derivanti dai fondi
europei e da quelli del piano nazionale di ripresa e
resilienza, occasione questa che non va sprecata. Chi si
propone in alternativa deve essere all’altezza di questo
compito che riguarda la crescita della nostra comunità per i
prossimi decenni. Non vedo altrove chi possa interpretare tale
esigenza». Per la città Picarone disegna un ruolo importante
nell’ambito di uno sviluppo su scala regionale: «C’è la reale
opportunità per Salerno d’inserirsi in un progetto regionale e
nazionale di area vasta. Un esempio: la decisione per il
ripascimento della nostra litoranea s’inserisce nel masterplan
per la Piana del Sele e si estende fino a Castellabate. Un
disegno di sviluppo che non si ferma alla nostra città ma che
ne fa il perno centrale, anche attraverso il completamento
dell’aeroporto che pone Salerno come cerniera tra la costiera
amalfitana e quella cilentana. Un progetto che vede impegnato
il presidente De Luca anche per la parte che riguarda il
prolungamento della metropolitana leggera fino allo scalo.
Anche la realizzazione del nuovo ospedale da quattrocento
milioni di euro rappresenta una incredibile opportunità di
lavoro, di sviluppo sociale e di offerta di servizi
nell’ambito del piano ospedaliero regionale. Sono cose che
s’inseriscono in un progetto di crescita della comunità. Si
possono anche avere punti di vista diversi ma che alla città
di Salerno sia stato affidato un ruolo decisivo è sotto gli
occhi di tutti. In coerenza con tutto ciò la decisione di
finanziare il completamento dell’ultima delle grandi opere: il
palasport». Il presidente della commissione bilancio della
Regione Campania respinge i rilievi riguardo alla gestione del
Comune di Salerno alle risorse economiche ed umane:
«Sicuramente c’è stato una fortissima riduzione dei fondi ma
questo è dipeso da vari fattori, come la crisi economica e gli
effetti della pandemia. Un problema comune a tutte le
amministrazioni locali del nostro paese. Ai tagli da parte del
governo nazionale vanno aggiunti i mancati introiti delle
varie imposte locali, flussi di cassa da Tari ed Imu, che
hanno ridotto la capacità amministrativa. Dobbiamo ringraziare
anche l’onorevole Piero De Luca per il suo impegno in
Parlamento per l’arrivo di trenta milioni di euro a sostegno
del Comune di Salerno. Non si tiene però conto anche di un
altro di fattore: la drastica riduzione del personale. Quando
sono entrato al Comune di Salerno per fare l’assessore al
bilancio avevamo poco più di duemila dipendenti, oggi ce ne
sono appena settecento con una città che è cresciuta e con
essa anche i servizi da erogare. Così è difficile fare fronte
a tutto con regolarità. Ed anche in questo è intervenuta anche
la Regione Campania nonostante non fosse sua competenza: si è
fatta carico del concorsone che solo alla nostra città
consentirà a breve di avere trecento unità di personale da
smistare per i vari settori comunali. E non è la prima volta
che la regione aiuta: asili nido, luci d’artista, stagione
lirica al teatro verdi, manifestazioni di caratura nazionale
hanno ricevuto la dovuta attenzione perché abbiamo ben chiaro
il ruolo di Salerno in ambito regionale». C’è però chi parla
di sistema De Luca… «Quando si vincono ripetutamente le
elezioni e per decenni con un margine così ampio e
schiacciante non si può parlare in maniera credibile di
sistema di potere – ribatte Picarone – evidentemente i
cittadini apprezzano ed esprimono il loro favore. E questo ci
induce a proseguire nel nostro progetto». Il centrodestra però
si propone. «Francamente mi risulta non pervenuto. L’abbiamo
già visto alla prova del governo dell’ente Provincia di
Salerno ed hanno dovuto fare le valigie in quattro e
quattr’otto subito dopo la loro esperienza. Il confronto con
il governo di centrosinistra è impietoso. Non credo abbia le
carte in regola in maniera credibile e un progetto valido.
Fino ad ora di proposte interessanti: zero. Riguardo ai Cinque
Stelle, anche la loro rappresentanza parlamentare non si è mai
vista in questi ultimi cinque anni, si sono svegliati sono per
la campagna elettorale, francamente anche con atteggiamenti
asimmetrici rispetto alle alleanze locali». Ed il caso
Priscilla Salerno? «Per me può tranquillamente partecipare
alle elezioni, è un suo diritto, deve trovare però chi la
candida. Ed anche in questo: se il centrodestra non trova un
accordo per una cosa così banale come può pensare di governare
una città e risolvere problemi complessi. Vedo solo una
coalizione improvvisata e sbandata. Quindi l’alternativa
dov’è?».

Sarno:    Pochi   tornelli,
capienza ridotta all’Arechi
“Lo stadio Arechi pronto per la serie A? La carenza dei
tornelli ha ridotto la capienza e sempre meno persone possono
accedere allo stadio comunale”. Lo ha dichiarato l’avvocato
Michele Sarno, candidato sindaco per la città di Salerno, in
occasione della prima partita di campionato, con la
Salernitana che debutta ufficialmente in serie A. “Il sindaco
Napoli ha annunciato, attraverso i suoi canali social, che
l’Arechi è pronto ad accogliere le grandi squadre ospiti dei
granata ma dovrebbe anche dire, per amor di verità e onestà
intellettuale, che al di là delle disposizioni anti covid la
capienza è ulteriormente ridotta a causa dei tornelli – ha
dichiarato il candidato sindaco Michele Sarno – e quindi i
tifosi risultano penalizzati dalla incapacità di un
amministrazione che condanna la comunità alla energenzialita’
senza mettere in campo un’adeguata prevenzione tesa a
ristorate gli interessi dei tifosi e dei salernitani. Con la
vittoria dei granata e la conquista della serie A, il Comune
avrebbe dovuto lavorare fin da subito all’adeguamento
dell’Arechi, puntando anche sulla capienza che oggi conta
26500 posti a sedere raggiungendo i 36mila posti a sedere ma
al di là delle promesse e dei proclami elettorali oggi nulla è
stato fatto. A     discapito,    ancora   una   volta,   della
cittadinanza”.
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