Milanese: Verso un risultato storico
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Milanese: Verso un risultato storico di Erika Noschese “Un grande risultato”. Così Guido Milanese, vice coordinatore regionale di Forza Italia commenta l’unità del centrodestra che ha trovato una sintesi attorno al nome del candidato sindaco Michele Sarno. Forza Italia, Udc e Nuovo Psi scenderanno in campo con un’unica lista che sarà messa a punto già nelle prossime ore. Una lista che conta sul sostegno totale dei giovani, grazie al coordinatore provinciale Pietro Costabile che, da settimane ormai, lavora incessantemente accanto al coordinatore provinciale Enzo Fasano. Onorevole, il centrodestra finalmente ha trovato la sua sintesi attorno al nome del candidato sindaco Michele Sarno e si delinea anche il quadro delle liste con Forza Italia, Udc e Nuovo Psi che dovrebbero andare insieme. A che punto siete? “Devo dire che già possiamo dire di aver raggiunto un grande risultato mettendo assieme tutti i componenti della coalizione di centrodestra. Io avevo già dichiarato che questa è la prima vittoria: trovare le ragioni di stare insieme, con un programma univoco e un progetto che andasse nella stessa direzione, rappresenta un grande segnale di unità ma anche un riscontro a livello nazionale perché oggi Salerno rappresenta uno scenario particolare anche a livello nazionale, data una situazione tale in cui il deluchismo ha egemonizzato la situazione; avere un risultato su Salerno significa avere un riscontro anche nazionale. Ritengo che Sarno stia andando velocemente verso un riconoscimento dell’elettorato, non solo di centrodestra perché si fa apprezzare anche in quegli strati della società civile che non erano abituati a votare il centrodestra ma per il suo modo di fare, per il suo modo di relazionarsi, per la sua umanità nei rapporti e nelle relazioni con le persone. Questo vuol dire che la scelta del
candidato sindaco ha trovato riscontro nell’opera di fatto; la coalizione sta andando bene, dal punto di vista della formazione delle liste: Forza Italia sta mettendo a punto l’intera lista, con la partecipazione di tutti e, in questo momento, c’è unità di intenti in tutte le componenti di Forza Italia per potersi muovere in sinergia e avere un risultato che possa riscattare anche le ultime vicende elettorali che ci hanno visto essere penalizzati per un margine minimale, a livello regionale, e non ottenere un eletto. Noi vogliamo raggiungere un risultato storico con Forza Italia, avendo non solo la rielezione dei consiglieri uscenti ma anche new entry che possa dare appiglio nuovo ed entusiasmo. Abbiamo anche i giovani, attraverso il coordinatore giovanile Pietro Costabile che sta facendo attivismo incredibile, dando una mano forte all’organizzazione della lista ed Enzo Fasano che sta buttando il cuore oltre l’ostacolo perché nonostante i suoi malanni sta veramente dando tutto e sta avendo una capacità di forza d’animo incredibile e di capacità politica nell’organizzare una lista competitiva”. L’obiettivo ora è il ballottaggio… “Sì, devo dire che, al di là dei posizionamenti politici, c’è la possibilità del ballottaggio, da parte nostra, anche considerando la spaccatura del centrosinistra che si presenta frastagliato e la Barone, persona che conosco da sempre e alla quale va il mio augurio e la mia stima ma al di là dei posizionamenti”. Può anticipare qualche nome dei candidati al consiglio comunale? “I nomi si stanno mettendo a punto in queste ore e a breve verrà completata la lista. Nei giorni scorsi ho incontrato il coordinatore provinciale Enzo Fasano e devo dire che la lista è completa. Naturalmente, ci saranno gli uscenti, poi ci saranno i giovani che entreranno in campo con voglia di fare e una buona dose di consenso già acquisito”. Resta da sciogliere il nodo Battipaglia dove il centrodestra rischia di non presentarsi unito. È stato raggiunto un accordo? “Devo dire che lì la discussione è ancora aperta. In questo momento, non è stata data una risposta definitiva ma si sta facendo un certo tipo di discussione proprio in queste ore. Speriamo in un accordo
generale, con una lista unica”. Forza Italia sostiene Fernando Zara ma resta in corsa anche Ugo Tozzi, il candidato sindaco individuato da Fratelli d’Italia che, ad oggi, non accenna a fare un passo indietro… “Battipaglia è ancora un nodo da sciogliere. I candidati dei singoli partiti restano in corsa ma la responsabilità ci impone di cercare fino all’ultimo momento una sintesi, le ragioni per stare insieme”. Ad Eboli, invece, confermato il pieno sostegno di tutta la coalizione al candidato sindaco Damiano Cardiello… “Non ci sono novità, Cardiello è il candidato sindaco ed è già in piena campagna elettorale. Siamo a sostegno di questo giovane che si è fatto valere in consiglio comunale, per le sue proposte e il suo approccio politico. Ritengo che alla fine l’intera coalizione si ritroverà su un unico nome”. Il pianoforte di Ruggero Leoncavallo La cantante e pianista Daniela Grimaldi ha ridonato alla musica e al pubblico lo strumento su cui il compositore aveva composto la sua prima opera, Chatterton e sul quale aveva cominciato a scrivere Pagliacci Di Olga Chieffi Potenza deve poter avere uno spazio dedicato a Ruggero Leoncavallo, che ha vissuto almeno tre anni lì, al seguito del padre Vincenzo magistrato e delle sue peregrinazioni tra Eboli e pretore, Montalto Uffugo in Calabria, dove il piccolo Ruggero visse da vicino una vicenda sanguinosa che nel 1865 costò la vita ad un giovane, preso come spunto per la sua
opera più nota, Pagliacci, Arienzo e in seguito quale presidente del tribunale, a Potenza. Qui a Potenza il giovane Ruggero, iscritto al Conservatorio San Pietro a Majella decise di intraprendere la carriera di musicista e, quindi, di “fuggire” quanto prima da lì, dalla famiglia e dal padre che lo avrebbe voluto, naturalmente giurisprudente come lui. Lo spazio dedicato all’esponente del verismo musicale, potrebbe ruotare attorno al pianoforte dove Ruggero Leoncavallo studiava a potenza, dava lezioni e compose la prima opera Chatterton e mise su carta qualche cellula motivica di Pagliacci, scoperto nel deposito del Teatro Francesco Stabile grazie ad alcune ricerche persone del posto: Pietro De Angelis e Luigi D’angelo. E qui entra in gioco la passione, la generosità, la consapevolezza di musicista, della musicista Daniela Grimaldi, alla quale fu riferito che nessuno avrebbe mai restituito al mondo lo strumento restaurato, così da poterlo sentir suonare come lo sentiva Leoncavallo. Cominciarono, così le ricerche e la Grimaldi acquistò in Milano un pianoforte, coevo e gemello, ovvero un ”Franz Seiler”, con meccanica a baionetta, in abete e palissandro, da cannibalizzare per far restaurare lo strumento del maestro, che ormai, dopo 142 anni non poteva più dirsi tale, distrutto com’era nel mobile e nella meccanica. Il 2 dicembre 2018 Daniela organizzò uno spettacolo per la raccolta fondi per il restauro e il 9 agosto 2019, giorno del centenario della morte di Leoncavallo ha restituito al mondo, con il supporto dell’associazione potentina “Un passo avanti”, il pianoforte perfettamente restaurato Fu, naturalmente, firmato un protocollo d’intesa, con l’amministrazione comunale, per aprire il museo Leoncavallo a Potenza, che si sarebbe aggiunto a quello di Montalto Uffugo, paese ove Leoncavallo ambientò Pagliacci e a quello di Locarno. Ma, dopo circa sei mesi dal rientro del pianoforte nel luogo dove andava a suonarlo il maestro, il mobile risultava completamente rovinato e da restaurare di nuovo, non solo, ma del museo non si è più parlato. Al momento, Daniela Grimaldi, non solo si è fatta carico dell’oneroso restauro del pianoforte, ma è divenuta
collezionista di diversi cimeli appartenuti a Ruggero Leoncavallo, da manoscritti, a cartoline, ad oggetti, abiti, lettere, autografi. L’idea è che a Potenza si possa trovare, finalmente, un luogo da dedicare a Ruggero Leoncavallo, sia esso il casino dei nobili, il foyeur del teatro o anche uno spazio nello stesso conservatorio “Gesualdo da Venosa”. Esiste un legame stretto tra il pensiero filosofico dell’esistenza e della ragione umane e il sapere del progettare-costruire, entrambe hanno un comune, e fondamentale riferimento, lo spazio. Noi uomini della fine ereditiamo il concetto di spazio come extensio, con esso Cartesio pensava lo spazio quale pienezza e continuità della materia e quindi quale medium del movimento, del tendere avanti a sé, quale sinonimo dell’amplificazione. Ecco che questo nuovo spazio potrà considerarsi il segno, nel suo divenir parola, suono, che diventa di-segno, archè, principio in quanto da-dove della progettualità, essenziale punto di dipartimento di ogni pensiero che, per essere se stesso deve discernere, giudicare, orientarsi, criticare, raccontare, continuando con Daniela Grimaldi a restituire qualcosa di una drammaturgia segreta, nella quale si annoderanno rapporti empatici, nascite, emozioni, che porteranno tutti a fare parte della scena che nascerà attorno al pianoforte di Ruggero Leoncavallo. Investire in argento: consigli e suggerimenti degli
esperti L’argento fa parte dei metalli preziosi sui quali è possibile investire, proprio come l’oro e il platino. Sebbene questi ultimi due siano mediamente più famosi, anche l’argento riserva delle ottime possibilità di guadagno, sia sfruttando il trading online sia acquistandolo direttamente sotto forma di lingotti o di monete. Molti analisti finanziari ritengono che esso, dopo aver già subito un rialzo, possa aumentare
nuovamente di prezzo lungo il 2021: la ragione sarebbe dovuta a una ripresa delle attività industriali che utilizzano questo materiale dopo la pandemia, con una conseguente crescita della domanda. La situazione appare, quindi, abbastanza incerta in quanto i recenti rialzi non consentono una valutazione sulla stabilità dell’asset, il quale rimane caratterizzato da una certa volatilità. Lo scenario dei mercati finanziari legati a questa tipologia di materia rimane quindi molto interessante, soprattutto sul breve periodo, come confermato dall’analisi aggiornata sull’argento messa a punto dagli esperti di Tradingonline.com. Dalle loro previsioni, infatti, si prospetta un andamento al rialzo da qui a un mese, mentre il boom di acquisti fisici del metallo appare in aumento. Tra i timori per una crescita dell’inflazione e una sostanziale facilità nel reperirlo,
l’argento si conferma uno dei beni rifugio più apprezzati e diffusi dopo l’oro. Le modalità con le quali si può investire su questo metallo sono diverse: lo si può fare, ad esempio, acquistandolo fisicamente oppure facendo trading su di essi con i CFD. Come investire in argento Chi desidera acquistare argento fisico online lo può fare comprando dei certificati che ne attestano il diritto di proprietà, oppure facendosi recapitare direttamente al proprio domicilio il metallo prezioso, sotto forma di lingotti o di lastre. Nel primo caso l’utente detiene il certificato ma il materiale vero e proprio viene custodito in un luogo specifico dotato di tutti i sistemi di sicurezza; qualora lo si volesse rivendere, basterà incaricare l’intermediario che si occupa di custodirlo di trovare un acquirente a cui proporlo, il quale per determinarne il prezzo si baserà sulla quotazione di mercato corrente. Le piattaforme più famose ed utilizzate per l’acquisto di argento fisico online sono Kitco, PAMP, CoinInvest e Bullionvalut, le quali sono famose per l’affidabilità e ala sicurezza. Per fare trading sull’argento con i CFD, invece, bisogna necessariamente aprire un conto presso un broker online; questo, che si occupa di mettere in relazione l’utente con il mercato, ricopre un ruolo fondamentale infatti è necessario affidarsi solo a piattaforme dotate delle principali regolamentazioni internazionali. Le più conosciute e apprezzate sono Trade.com, eToro, Capital.com e FP Markets, le quali consentono di fare trading con i CFD sfruttando anche interessanti funzionalità. Fra queste spicca il conto demo gratuito, ovvero un vero e proprio conto virtuale che, sebbene abbia in deposito una cifra fittizia (sebbene molto ingente, fino a 100.000 dollari), ricalca in tutto e per tutto le
dinamiche di uno reale. Per quanto riguarda i CFD, la cui sigla sta ad indicare le parole contracts for difference, essi hanno l’indubbio vantaggio di non dover acquistare direttamente un asset in quanto prevedono la speculazione sull’andamento del suo sottostante; ciò significa che il trader, non dovendo sobbarcarsi l’acquisto vero e proprio di un bene, può investire anche su asset molto costosi con un capitale ridotto. I CFD, inoltre, permettono di applicare la leva finanziaria. Questo è uno strumento particolarmente interessante in quanto consente di moltiplicare il guadagno; tuttavia, in caso di perdita, essa aumenterà di conseguenza. Si consiglia pertanto di valutare con attenzione la possibilità di applicarla o meno, soprattutto in relazione ad asset caratterizzati da un’intensa volatilità. Il solito Zazzaroni: «Salernitana impresentabile per la serie A» SALERNO – “Ci sono 3-4 squadre impresentabili in serie A: Venezia, Empoli, Salernitana e poi vedremo lo Spezia”. Lo ha dichiarato Ivan Zazzaroni (nella foto), direttore del Corriere dello Sport in onda su “Tutti convocati”, trasmissione
sportiva di Radio 24. Il giornalista sportivo per l’ennesima volta non spende parole generose nei confronti della Salernitana. “La buona notizia è sentire la gente tornare a cantare”, ha detto Zazzaroni sul ritorno dei tifosi negli stadi. Cantine Palo, la scommessa di un giovane imprenditore di Pina Ferro Nonostante la giovane età Giuseppe Palo di Pontecagnano in pochissimo tempo ha saputo affermarsi nel mondo dell’imprenditoria. Grazie alla sua tenacia, caparbietà e resilienza, oggi, le Cantine Palo sono un punto di riferimento. Un sogno che è divenuto realtà grazie ad un immenso spirito di sacrificio e alla consapevolezza che i sogni possono trasformarsi in realtà se coltivati nel modo giusto. Come nasce il progetto “Cantine Palo”? «Il progetto Cantine Palo parte da lontano, la mia famiglia lavora da sempre nel campo dell’agricoltura, io stesso ho sempre creduto in questo settore, fondando un’ associazione, la “Gera” e uno sportello che indicasse alle giovani generazioni un percorso imprenditoriale con strumenti utili alla realizzazione di vere start up innovative agricole. Da qui ho avuto modo e piacere, di conoscere numerosi professionisti del settore e grazie alla spinta della mia famiglia come dicevo, che sono la spina dorsale dell’azienda, siamo partiti (lavorando in squadra), con un grande vigneto in uno splendido paesaggio tra le due costiere, dove la flora e la fauna oltre alla tranquillità dei luoghi, rendono “Cantine Palo” il posto ideale per riposare e passare giornate spensierate in compagnia stringendo tra le
mani un calice di buon vino, ovviamente, targato Palo. Quali difficoltà hai incontrato lungo questo percorso? «Le difficoltà in ogni settore ci sono sempre ma la formazione, lo stare al passo coi tempi, seguire le evoluzioni del mercato, non solo italiano, sono elementi imprescindibili per restare sulla cresta dell’onda. Come le spiegavo all’inizio, Cantine Palo è un vero e proprio luogo dove fare passeggiate, trekking, ma anche dove poter mangiare cibo sano all’aria ape rta con aree gazebo e barbecue attrezzate e un’ area giochi per bambini. Ovviamente è uno spazio adatto anche ai nostri amici a quattro zampe. In questi mesi stiamo riprendendo l’attività dei compleanni e feste private, nel rispetto di tutte le norme anticovid e non c’è soddisfazione maggiore che vedere le persone andare via felici
e ritornare dopo qualche settimana con amici e conoscenti». Priscilla, non sono trasformista, resto nel c.destra “Sono una persona seria. In queste ore sto ricevendo inviti alle candidature dalla coalizione di Enzo Napoli, proposte ‘politiche’ dalla coalizione di Elisabetta Barone. Li ringrazio tutti ma non posso”. Cosi’ l’attrice hard Tina Ciaco, in arte Priscilla Salerno, in una nota. L’artista, originaria di Salerno, vorrebbe candidarsi alle prossime elezioni amministrative nella sua citta’. Una proposta supportata anche dal Nuovo Psi che aveva annunciato il suo inserimento nella lista di coalizione con Forza Italia e Udc. Ma l’iniziativa non ha trovato d’accordo gli alleati che hanno posto un veto sulla candidatura. “Non e’ il mio stile. Ho detto che il campo e’ quello del centrodestra e non mi iscrivero’ – dice l’attrice ed imprenditrice – mai alla lista dei politici trasformisti che inquinano tutti gli schieramenti e che cambiano secondo le convenienze. Io vivo del mio lavoro e della parola data. Prendo atto del veto ‘salernitano’ nei miei riguardi, prendo atto della violenza che si e’ scatenata, attendo i big nazionali del centrodestra moderno”. “Mi auguro – prosegue – intervengano, anche se impegnati su temi sicuramente piu’ importanti per il Paese perche’ le interlocuzioni con i loro rappresentanti sono state piene di incomprensioni per colpe anche mie. Se interverranno saro’ felice altrimenti trovero’ il modo di continuare comunque nel mio impegno”.
San Cipriano Picentino, Zoccola: «Auspico che l’Autorità giudiziaria, faccia luce sulle recenti vicende» di Pina Ferro Il consigliere comunale di minoranza Massimo Zoccola boccia l’esecutivo di San Cipriano Picentino guidato da Sonia Alfano. L’esponente dell’Assise non le manda a dire e, come un fiume in piena elenca quanto, a suo parere non va a partire dalla pressione fiscale. Il consigliere auspica anche che l’autorità giudiziaria possa presto fare luce su alcune questioni. Se dovesse fare un bilancio dell’Amministrazione Alfano, come sarebbe? «Assolutamente negativo, pessimo oserei dire. In campagna elettorale l’attuale sindaco (da ben 17anni membro del Consiglio comunale e da 12 in maggioranza) ebbe il coraggio di copiare il mio slogan professando il cambiamento. Dal mio, dal nostro canto, denunciammo il rischio che la sua elezione avrebbe solo significato, invece, una continuità che non avrebbe portato a nulla di buono a partire dalla competizione interna con il sindaco uscente e così è stato. Continuità in una gestione clientelare della cosa pubblica, continuità nell’indebitamento scellerato(nuovi debiti fuori bilancio, una anticipazione di liquidità di circa 3,5milioni di euro per bollette e fatture inevase dal 2013 che i cittadini sconteranno per i prossimi 28 anni,contrazione sciagurata di mutui e finanziamenti), continuità nel monopolio del dialogo politico, continuità nell’aumento della pressione
fiscale per coprire sprechi e cocciuta incompetenza (la tariffa Tari, ad esempio, quest’anno ha avuto l’ennesima impennata), continuità nell’incapacità di reperire fonti sovracomunali e nella superficiale e oltremodo onerosa amministrazione dei beni e dei servizi, nel completo disinteresse per l’ordinaria manutenzione del territorio… e cosa più grave,continuità nel prendere costantemente in giro, anche sui social, i cittadini e l’opposizione spesso sottacendo,ancora più spesso camuffando le proprie pecche dietro falsi alibi». Come ha gestito,a suo parere, l’emergenza Covid l’Esecutivo? Sono state diverse le interrogazioni presentate al primo cittadino durante la pandemia, avete ottenuto risposte? «Guardi, per la mia professione, ahimè, ho vissuto l’emergenza Covid in prima linea dalla prima ora e proprio perché combatto questo “mostro invisibile” ancora oggi da vicino quotidianamente, è stato da subito mio dovere nonché bisogno pensare e contribuire alle misure e agli aiuti necessari per tutelare ed assistere la mia comunità…altrettanto non sempre è stato fatto dall’Esecutivo. Non sono mancate approssimazione e superficialità anche in questo frangente: nonostante il mio Gruppo abbia cercato sempre la collaborazione (come dimostrato,ad esempio, nel reperimento di mezzi e scorte per il Banco Alimentare della Croce Rossa), depositando interrogazioni ed interpellanze contenenti non solo sollecitazioni ma anche e soprattutto suggerimenti sulla gestione economica, sociale e sanitaria della pandemia, spesso siamo stati ignorati e o liquidati sommariamente. E lo stesso atteggiamento ha caratterizzato pure l’avvio della campagna vaccinale nel nostro Comune,partita in ritardo ed a rilento per la mancanza delle richieste delle debite autorizzazioni. Se fino al 2019 la mancanza del Puc sembrava essere la causa di tutti i mali, ora tutti i ritardi, le inefficienze e gli errori trovano,ignobilmente,giustificazione nel Covid. Ecco uno degli alibi cui mi riferivo». La presidenza del Consiglio alla minoranza può essere vista come un’apertura verso l’opposizione o un invito alla collaborazione? «Nè l’una né
l’altro. È semplicemente il finale di un intreccio, di una farsa nata già in campagna elettorale. La dimostrazione? Dopo la nomina, quella parte di opposizione già estremamente blanda e remissiva nel suo ruolo che si limitava all’astensione e a qualche sporadico intervento su cenni storici, diviene suggeritrice, quasi consulente di parte, del primo cittadino durante le assise e vota costantemente a favore di tutto. Il 3volte sindaco Naddeo, acerrimo avversario per storia ed appartenenza politica, avalla addirittura l’aumento dei tributi (giusto per dirne una) senza batter ciglio! Qualcosa non tornava e non torna». Cosa auspica per il futuro? Nell’immediato, ora come ora, il mio primissimo augurio è che l’Autorità giudiziaria, già a lavoro, faccia luce sulle recenti vicende, interne e non,che stanno minando non solo il clima della Casa comunale ma soprattutto l’opinione pubblica:tutto ciò che sta accadendo ed emergendo non fa bene a nessuno ed il mio Paese, i miei concittadini non lo meritano. In un quadro più generico, se già prima San Cipriano aveva bisogno di rinnovamento, di nuova linfa, di nuove idee ed amministratori, dopo questi 2 anni tutto questo è urgente e vitale! All’indomani della sconfitta abbiamo perso qualche adepto scoraggiato dal risultato e, strada facendo, un nostro consigliere con ambizioni personali ha preferito proseguire da solo come era prevedibile ma la costanza della nostra presenza sul territorio, della nostra vicinanza alle persone, il nostro stare tra la gente e lavorare per loro ci sta facendo raccogliere ed accogliere tante,tantissime nuove energie, nuove adesioni,deluse, frustrate e tradite dall’aver riposto fiducia ancora una volta nei candidati sbagliati. Guardi, è facile accattivare i lettori dei social con belle frasi, con buoni propositi e ancora di più lo è riscuotere consenso promuovendo le politiche sociali e le iniziative pubbliche ma (nulla togliendo a ciò, anzi) amministrare non può essere solo questo:la qualità della vita della nostra comunità, le famiglie,i commercianti sono in ginocchio…non è più tempo di chiacchiere,ora è tempo di fatti. Il nostro progetto è più vivo che mai e continua a crescere #ConiCittadini».
Regali aziendali: ecco i migliori gadget per promuovere il proprio brand Promuovere il proprio brand è un’azione necessaria e fondamentale per gettare le basi per far crescere l’attività commerciale. Tra le possibilità che è bene prevedere allora è essenziale inserire nella propria strategia di marketing l’impiego di regali aziendali. I gadget promozionali difatti aiutano a rafforzare di molto le chance di successo del brand e della sua comunicazione. Proprio per questa ragione è importante indagare le soluzioni più efficaci e interessanti disponibili Quando si ha un in commercio. business ci sono una serie di operazioni strategiche che non possono e non devono mai mancare. Tra queste rientrano di certo tutte le azioni di comunicazione e marketing. Nel tempo si sono affermati strumenti differenti che
sanno regalare ottime soddisfazioni al brand dal momento che riscontrano il gradimento del pubblico. Ne sono un esempio i regali aziendali in special modo quando si scelgono i gadget promozionali. Questo passaggio risulta a tutt’oggi fondamentale. Ecco spiegato allora il perché sia importante scegliere gli oggetti di riferimento con la massima attenzione e cura. Nulla può essere lasciato al caso. Il rischio in caso contrario è di trovarsi con azioni di marketing poco funzionali e dallo scarso impatto positivo sul cliente. A questo propositivo, investire con successo nei gadget personalizzati per regali aziendali è sicuramente una delle strategie migliori per pubblicizzare il proprio brand in maniera efficace, in modo da raggiungere una platea sempre più ampia di potenziali consumatori. Gadget promozionali: utilità e interesse per il regalo perfetto. Il punto da cui partire e da tenere in grande considerazione è il pubblico a cui verranno destinati i gadget personalizzati. Sono le persone infatti a orientare sempre l’ago della bilancia nello stabilire le decisioni finali ottimali per gli interessi di tutti. L’obiettivo è quello di trovare un
articolo che sappia essere win-win su entrambi i fronti: i clienti e l’azienda che dona l’omaggio. Le occasioni migliori perciò sono rintracciabili solo seguendo due linee guida strategiche. Il riferimento in questo senso va all’utilità del gadget promozionale e all’apprezzamento del consumatore. Quando questi due aspetti combaciano allora si ha la certezza che le persone useranno con piacere e con costanza gli omaggi aziendali. Attraverso questi passaggi perciò il marchio entrerà con naturalezza e di diritto nella quotidianità privata e professionale delle persone. Una possibilità che permette di rafforzare visivamente e nella memoria l’identità dell’azienda donatrice. Ecco perché risulta strategico optare in ogni occasione per gadget promozionali che siano al contempo utili, interessanti e affascinanti. Molteplici possibilità per regali aziendali d’effetto Guardando alle precedenti osservazione diviene naturale puntare su alcuni ben specifici articoli promozionali. Il mondo dei gadget personalizzati è difatti estremamente vario e diversificato, ma alcune soluzioni risultano comunque più performanti. La prima opzione sempre verde che è bene valutare è rappresentata dalla penna. Dalle classiche penne a sfera alle originali multicolore, passando per le soluzioni touch la scelta è sempre ampia. Un’altra categoria di omaggi aziendali molto richiesta e apprezzata è collegata ai portachiavi data la loro utilità nella vita di tutti i giorni. A questi oggetti è poi possibile associare anche una shopper personalizzata che nell’epoca attuale attrae l’interesse di molti. Questo prodotto infatti diventa estremamente utile sia
per organizzare e trasportare in comodità le proprie cose sia per evitare le buste di plastica. Una scelta di questo genere oltre ad essere apprezzata parla al consumatore anche dei valori aziendali come ad esempio il rispetto dell’ambiente. Tema a cui sempre più persone sono sensibili e attente. Per concludere tra i gadget promozionali più in voga è bene ricordare i cappellini con il marchio aziendale e i capi di abbigliamento personalizzati. Picarone: In giro non ci sono alternative a Napoli La campagna elettorale per le amministrative sta per entrare nel vivo, ormai siamo al giro di boa che s’immette lungo la corsia che porta direttamente alla competizione che dovrà decidere i destini della città di Salerno. Osservatore privilegiato è sicuramente Franco Picarone che da ex assessore di questa città ma anche da consigliere regionale e presidente della commissione bilancio della Regione Campania conosce molto bene vizi, virtù e dinamiche politiche che in queste ore, inevitabilmente, pongono le basi per consentire alla città di avere un governo per i prossimi anni. Ed il consigliere regionale, molto vicino al governatore De Luca e sostenitore della riconferma a sindaco di Enzo Napoli, di dubbi ne ha veramente pochi: «Sto leggendo un po’ i commenti che ci sono in giro e non trovo proposte alternative
interessanti, non trovo un disegno, una visione. Noi apparteniamo ad un progetto politico che aveva un sogno per Salerno, quello del suo cambiamento, grazie al quale siamo usciti dall’ombra come comunità attraverso l’azione delle amministrazioni guidate da Vincenzo De Luca. E questo è un fatto innegabile, ed è sotto gli occhi di tutti, perché c’era un disegno di sviluppo urbanistico e sociale che è andato avanti con grande determinazione. Certo, si può anche fare qualche errore, ma il cambiamento di Salerno è innegabile. Molti luoghi disegnati da grandi architetti sono diventati attrazione turistica, opera che continua tuttora». Picarone non vede alternativa all’amministrazione Napoli: «Chi si vuole proporre deve avere un disegno alternativo politico valido e non ne vedo in giro. La realtà dei fatti è che Salerno sta crescendo da decenni attraverso una classe dirigente capace sul piano amministrativo e che ha trasferito parte delle sue competenze anche in Regione Campania, sempre grazie a Vincenzo De Luca. Oggi ci sono delle opportunità storiche per Salerno, c’è un riequilibrio nella distribuzione dei fondi e della stessa attenzione del governo regionale rispetto al nostro territorio. Ci sono opportunità inedite derivanti dai fondi europei e da quelli del piano nazionale di ripresa e resilienza, occasione questa che non va sprecata. Chi si propone in alternativa deve essere all’altezza di questo compito che riguarda la crescita della nostra comunità per i prossimi decenni. Non vedo altrove chi possa interpretare tale esigenza». Per la città Picarone disegna un ruolo importante nell’ambito di uno sviluppo su scala regionale: «C’è la reale opportunità per Salerno d’inserirsi in un progetto regionale e nazionale di area vasta. Un esempio: la decisione per il ripascimento della nostra litoranea s’inserisce nel masterplan per la Piana del Sele e si estende fino a Castellabate. Un disegno di sviluppo che non si ferma alla nostra città ma che ne fa il perno centrale, anche attraverso il completamento dell’aeroporto che pone Salerno come cerniera tra la costiera amalfitana e quella cilentana. Un progetto che vede impegnato il presidente De Luca anche per la parte che riguarda il
prolungamento della metropolitana leggera fino allo scalo. Anche la realizzazione del nuovo ospedale da quattrocento milioni di euro rappresenta una incredibile opportunità di lavoro, di sviluppo sociale e di offerta di servizi nell’ambito del piano ospedaliero regionale. Sono cose che s’inseriscono in un progetto di crescita della comunità. Si possono anche avere punti di vista diversi ma che alla città di Salerno sia stato affidato un ruolo decisivo è sotto gli occhi di tutti. In coerenza con tutto ciò la decisione di finanziare il completamento dell’ultima delle grandi opere: il palasport». Il presidente della commissione bilancio della Regione Campania respinge i rilievi riguardo alla gestione del Comune di Salerno alle risorse economiche ed umane: «Sicuramente c’è stato una fortissima riduzione dei fondi ma questo è dipeso da vari fattori, come la crisi economica e gli effetti della pandemia. Un problema comune a tutte le amministrazioni locali del nostro paese. Ai tagli da parte del governo nazionale vanno aggiunti i mancati introiti delle varie imposte locali, flussi di cassa da Tari ed Imu, che hanno ridotto la capacità amministrativa. Dobbiamo ringraziare anche l’onorevole Piero De Luca per il suo impegno in Parlamento per l’arrivo di trenta milioni di euro a sostegno del Comune di Salerno. Non si tiene però conto anche di un altro di fattore: la drastica riduzione del personale. Quando sono entrato al Comune di Salerno per fare l’assessore al bilancio avevamo poco più di duemila dipendenti, oggi ce ne sono appena settecento con una città che è cresciuta e con essa anche i servizi da erogare. Così è difficile fare fronte a tutto con regolarità. Ed anche in questo è intervenuta anche la Regione Campania nonostante non fosse sua competenza: si è fatta carico del concorsone che solo alla nostra città consentirà a breve di avere trecento unità di personale da smistare per i vari settori comunali. E non è la prima volta che la regione aiuta: asili nido, luci d’artista, stagione lirica al teatro verdi, manifestazioni di caratura nazionale hanno ricevuto la dovuta attenzione perché abbiamo ben chiaro il ruolo di Salerno in ambito regionale». C’è però chi parla
di sistema De Luca… «Quando si vincono ripetutamente le elezioni e per decenni con un margine così ampio e schiacciante non si può parlare in maniera credibile di sistema di potere – ribatte Picarone – evidentemente i cittadini apprezzano ed esprimono il loro favore. E questo ci induce a proseguire nel nostro progetto». Il centrodestra però si propone. «Francamente mi risulta non pervenuto. L’abbiamo già visto alla prova del governo dell’ente Provincia di Salerno ed hanno dovuto fare le valigie in quattro e quattr’otto subito dopo la loro esperienza. Il confronto con il governo di centrosinistra è impietoso. Non credo abbia le carte in regola in maniera credibile e un progetto valido. Fino ad ora di proposte interessanti: zero. Riguardo ai Cinque Stelle, anche la loro rappresentanza parlamentare non si è mai vista in questi ultimi cinque anni, si sono svegliati sono per la campagna elettorale, francamente anche con atteggiamenti asimmetrici rispetto alle alleanze locali». Ed il caso Priscilla Salerno? «Per me può tranquillamente partecipare alle elezioni, è un suo diritto, deve trovare però chi la candida. Ed anche in questo: se il centrodestra non trova un accordo per una cosa così banale come può pensare di governare una città e risolvere problemi complessi. Vedo solo una coalizione improvvisata e sbandata. Quindi l’alternativa dov’è?». Sarno: Pochi tornelli, capienza ridotta all’Arechi “Lo stadio Arechi pronto per la serie A? La carenza dei tornelli ha ridotto la capienza e sempre meno persone possono accedere allo stadio comunale”. Lo ha dichiarato l’avvocato Michele Sarno, candidato sindaco per la città di Salerno, in
occasione della prima partita di campionato, con la Salernitana che debutta ufficialmente in serie A. “Il sindaco Napoli ha annunciato, attraverso i suoi canali social, che l’Arechi è pronto ad accogliere le grandi squadre ospiti dei granata ma dovrebbe anche dire, per amor di verità e onestà intellettuale, che al di là delle disposizioni anti covid la capienza è ulteriormente ridotta a causa dei tornelli – ha dichiarato il candidato sindaco Michele Sarno – e quindi i tifosi risultano penalizzati dalla incapacità di un amministrazione che condanna la comunità alla energenzialita’ senza mettere in campo un’adeguata prevenzione tesa a ristorate gli interessi dei tifosi e dei salernitani. Con la vittoria dei granata e la conquista della serie A, il Comune avrebbe dovuto lavorare fin da subito all’adeguamento dell’Arechi, puntando anche sulla capienza che oggi conta 26500 posti a sedere raggiungendo i 36mila posti a sedere ma al di là delle promesse e dei proclami elettorali oggi nulla è stato fatto. A discapito, ancora una volta, della cittadinanza”.
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