Meraviglie del Salento - Puglia
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Salento Il blu del cielo e le trasparenze del mare delimitano il Salento, l’antica Messapia, la “Terra fra due mari”. In un mosaico di tesori opera della natura o dell’uomo I l Salento si estende sulla parte meridionale della Puglia (conosciuta come oggi si vedono lungo le coste. Nel volume Brindisi, una pro- vincia tra la terra e il mare di “Tacco d’Italia”), tra il mar Angela Marinazzo (Mario Ionio ad ovest e il mar Adda Editore) si legge: Adriatico ad est. “Generazioni di Micenei, Illiri, Un territorio che racchiude l’in- Romani, Longobardi, Bizan- tera provincia di Lecce, quasi tini, Arabi, Normanni, Svevi, tutta quella di Brindisi e parte Aragonesi, Spagnoli, vi hanno di quella di Taranto. Un territo- lasciato tracce più o meno rio dove, tra il blu del cielo e le ni illustri: Cicerone scrisse le ravvisabili nella lingua, nelle trasparenze verde-azzurre del “Lettere Brindisine”, vi morì tradizioni, nel diritto, nell’arte, mare, a dominare il paesaggio Virgilio mentre tornava proprio nel costume, nell’architettura. ci sono distese di olivi e innu- da un viaggio in Grecia). Terra di transito, di conquista, merevoli segni del passaggio Fino al VII secolo l’alto salento a volte aggredita, spogliata, di popoli e invasori. divenne terra di confine fra sfruttata dall’invasore di turno, Anticamente i greci chiamava- Longobardi (a nord) e ma anche - nei momenti felici no Messapia (“Terra fra due Bizantini (a sud). - utilizzata, stimolata, nutrita”. www.luoghidelmondo.info mari”) la penisola salentina. Tra il IX e il X secolo la peniso- Una storia che oggi si legge Dopo l’ultima grande ribellione la salentina fu spesso assalita negli scavi archeologici (e guidata da Taranto (ex capita- dai Saraceni contrastati dai molto è ancora da scavare, le della Magna Grecia) nell’80 Bizantini che nel frattempo scoprire, interpretare, legge- a.C., alle popolazioni fu rico- avevano strappato tutta la re), nei musei, nelle chiese, nosciuta la cittadinanza roma- Puglia ai Longobardi. nelle torri di avvistamento, ma na. Brindisi divenne un porto Guerre, incursioni di barbari o anche nei frantoi ipogei, nelle importante, anche se secon- semplici pirati, tentativi di con- ville e nei tanti monumenti dario rispetto a quello della quiste (con la forza o per anche di un passato recente. fiorente Egnatia (antica città matrimonio) proseguirono nei Tutto parla della terra tra i due pugliese di cui oggi rimangono secoli. Gli assalti via mare si mari, il Salento, della sua solo rovine nei pressi dell’o- fecero particolarmente intensi grande ricchezza fatta di tanti dierna Fasano), e uno degli nel XVI secolo, tanto che ven- capolavori e meraviglie, siano scali per l’Oriente e la Grecia nero edificate centinaia di torri essere opere della natura o (da Brindisi transitarono roma- di avvistamento, che ancor dell’uomo. 2
Itinerari megalitici A Minervino di Lecce è stato realizzato un sentiero che, tra gli ulivi, conduce al dolmen “Scusi”. Non lontano, a ricordare misteri non svelati, un menhir M inervino di Lecce (a 42 km dal capoluogo), con le frazioni di Cocumola e Il Comune, per valorizzare questo territorio così ricco di testimonianze megalitiche, ha Specchia Gallone, si trova inaugurato (aprile 2009) il nella valle dell’Idro, una zona Parco Culturale dolmen ricca di acqua e con vastissi- “Scusi”. L’itinerario propone me estensioni di ulivi. una tranquilla passeggiata tra Esistono diverse ipotesi sull’o- ulivi plurisecolari e millenari, rigine del nome. Secondo muretti a secco e viottoli di alcuni studiosi, Minervino campagna. Un sentiero deli- sarebbe stato fondato dagli ra dell’Adriatico siano stati mitato da blocchi di pietra, che Japigi nel luogo in cui aveva- distrutti e rasi al suolo diverse intendono ricreare la fisiono- no eretto un tempio dedicato volte, durante le invasioni dei mia del territorio in epoca pre- alla Dea Minerva. La presenza Saraceni, VIII-IX secolo, e dei romana e pre-ellenica, condu- sul territorio comunale del dol- Turchi, 1480-1481). ce al megalite composto da men, che aveva la funzione di C’è anche un’ipotesi che una lastra di calcare non lavo- accogliere sacrifici umani e di accredita una Minervino di ori- rata (3,80x2,50 m con un foro animali agli dei, confermereb- gine romana, avvalorata dai del diametro di 20 cm al cen- be il fatto. ritrovamenti di antiche vestigia tro), poggiato ad un metro dal www.luoghidelmondo.info Un’altra ipotesi suggerisce di tale periodo e di una strada suolo su otto pilastri (uno è che Minervino sia stata fonda- la cui pavimentazione è molto monolitico, gli altri sono costi- ta nel IX secolo, a memoria simile a quella della via Appia tuiti da pietre sovrapposte). dell’antica Castro, un tempo che da Roma si estendeva All’inizio del sentiero un altro chiamata “Minervium”, distrut- fino a Brindisi. percorso porta a uno dei più ta dai pirati saraceni in una bei menhir (men=pietra, delle loro scorribande lungo le Dolmen e menhir hir=lungo) pugliesi. coste salentine. La popolazio- Nella campagna di Minervino E’ davvero emozionante pas- ne scampata all’attacco, rifu- si erge il dolmen “Scusi” (dol- seggiare nella campagna giatasi nell’entroterra, fondò il men da dol=tavola e men=pie- salentina tra dolmen e menhir, nuovo nucleo (gli storici riten- tra; Scusi è il nome del fondo), segni straordinari di un tempo gono che tutti i casali e i villag- uno dei monumenti preistorici per noi avvolto nel mistero, gi posti sia nell’interno sia più rappresentativi del Salento pensando a chi, migliaia di all’esterno della fascia costie- risalenti all’età del Bronzo. anni fa, qui vi abitava. 5
I Bronzi di Brindisi Sono affascinanti e chiudono splendidamente il percorso che, di sezione in sezione, porta alla scoperta del Museo Archeologico Provinciale Q uante storie potrebbero raccontarci. Sono lì, austeri ad ascoltare le suppo- Una sezione, quella dei bron- zi, davvero affascinante, ma anche gli altri percorsi in cui è sizioni di chi, ammirato dalla articolato il Museo Archeolo- loro bellezza, li accerchia. gico offrono preziose curio- Furono forse gettati in mare sità. per alleggerire la nave che li trasportava sorpresa da una Il Museo tempesta? O fu addirittura la La visita al Museo si articola in nave con tutto il suo prezioso sei sezioni: l’epigrafica (con carico ad inabbissarsi? E Emilio Paolo, il console roma- iscrizioni in latino, ebraico e quale era, originariamente, la no vincitore della battaglia di greco), la statuaria (con le loro destinazione? E’ vero che Pidna del 168 a.C. Ma non splendide statue romane rin- erano diretti verso una fonde- sono sole. Lì vicino altre deci- venute nel centro storico di ria? ne di reperti bronzei racconta- Brindisi), l’“antiquarium” (con Misteri che sembrano accre- no frammenti di storia. Tutti le due sezioni comprendenti le scere il fascino dei Bronzi di recuperati in circostanze for- collezioni Civica-De Leo e Brindisi. Tra i tanti pezzi che tuite sin dal 1972. Nel 1992 fu Marzano-Gorga con vasi àpuli compongono le collezioni condotta una campagna di e àttici, monete…), la preisto- www.luoghidelmondo.info esposte al Mapri, il Museo scavo subacqueo a Punta del rica (con i materiali di scavo Archeologico Provinciale Serrone (due miglia a nord del rinvenuti nel territorio della Francesco Ribezzo di Brindisi porto di Brindisi) che, sebbene provincia), la numismatica (il museo, dedicato al grande non abbia potuto svelare alcu- (comprendente monete di età studioso di cultura messapica, ni dei misteri che avvolgono classica, medioevale e moder- è stato riaperto il 19 aprile questi reperti, ha però riporta- na) e la già descritta mostra 2009 dopo alcuni lavori di to allo luce una serie di ulterio- subacquea: “I Bronzi di Punta ristrutturazione durati oltre ri preziose testimonianze. Ci del Serrone”. due anni), sono loro, i famo- sono due teste di personaggi Ciascuna sezione espone sissimi Bronzi di Punta del con barba che riprendono il pezzi di grande importanza Serrone, a entusiasmare i visi- tipo figurativo del filosofo, due artistica provenienti da vari tatori. Al terzo piano una sala immagini femminili e fram- siti, sia apuli, sia greci: vasi, accoglie le splendide statue di menti di panneggi databili manufatti d’uso quotidiano, un togato romano e di Lucio attorno al IV-III secolo a.C. epigrafi, oggetti votivi… 7
La sistemazione museale Al primo piano sono collocate comprende reperti che dall'età due sezioni dedicate rispetti- preistorica giungono fino al vamente alla Preistoria e alla tarda età romana. Sul sito Messapia. La prima raccoglie i della Provincia di Brindisi risultati di varie campagne di dedicata al museo si legge: scavo effettuate nella provin- “La complessità dei contenuti cia di Brindisi. La seconda si da comunicare e dei percorsi sviluppa lungo un articolato da seguire ha suggerito la rea- percorso dove le pareti delle lizzazione di strumenti visivi a sale sono trasformate nelle supporto dei materiali esposti. pagine di un libro che accom- Lungo il percorso museale si pagna il visitatore alla scoper- incontrano pannelli caratteriz- ta dei Messapi, popolazione di zati dalla presenza di testi e antiche origini che abitò la supporti grafici tali da consen- penisola salentina a partire tire la comprensione del conte- vano l’acqua dal pozzo), cra- dall’VIII sec a.C. sto storico dei reperti esposti, teri (vasi utilizzati nell’antica Interessante, lungo il percor- in un racconto continuo sceno- Grecia per mescolare acqua e so, la vetrina che custodisce graficamente comunicativo”. vino). Nelle teche sono espo- gli oggetti ritrovati nella tomba Il percorso di visita prende sti anche manufatti in metallo di un giocatore. avvio nel porticato dove sono (fibule, statuine, lucerne e Al terzo piano, al centro di una collocati una serie di oggetti lamine miniaturistiche con sala, è stato collocato un eterogenei: ceppi d’ancora in iscrizioni), vetri, monete e una grande mosaico pavimentale piombo, sculture, stele onora- ricca collezione di figure ed romano con la rappresenta- rie municipali, sarcofagi e vari elementi decorativi in terracot- zione del labirinto e, nel qua- elementi architettonici. ta come arule (piccoli altarini), drato centrale, la lotta tra Al piano terra si incontra la antefisse (elemento della Teseo e il Minotauro. prima sezione, l’Antiquaria, copertura dei tetti) ed elemen- Si arriva infine alla sezione dedicata alle “Collezioni” ti votivi. dedicata all’archeologia sub- www.luoghidelmondo.info esposte per classi di materiali: L’esposizione prosegue al acquea e ai Bronzi. Con la ceramica, manufatti in bronzo, piano sotterraneo dove è ospi- guida di vasellame, sculture, terracotte votive e architettoni- tata la sezione epigrafica con anfore, ceppi d’ancora in che, vetri, lucerne, monete iscrizioni greche, latine e alcu- piombo e ancore in pietra e (queste ultime databili dall'età ne epigrafi ebraiche. attraverso un ricco apparato classica a quella medievale). I Al centro della sala sono didattico si cerca di far coglie- pannelli didattici aiutano a esposte le sculture (per lo più re al visitatore le connessioni comprendere l’uso e la desti- sculture funerarie e decorative che la civiltà pugliese, nella nazione dei vari reperti. pertinenti a monumenti pubbli- fattispecie brindisina, ha intes- Notevole è la collezione di ci e privati) di età romana pro- suto con il mondo balcanico, ceramica (con esemplari rea- venienti dalla città: statue la Grecia e l’Egeo orientale. lizzati a partire dal VI fino al III decorative di età repubblica- Attraversando la ricostruzione sec a.C.) che comprende vasi na, statue iconiche e ritratti in scala di una prua, ricolma di attici, italioti, trozzelle (vasi maschili e femminili di età anfore, di una nave onoraria si con le quali le donne attinge- imperiale. arriva al termine del percorso. 8
Antiche testimonianze L’area archeologica di Roca Vecchia a Melendugno, gli affreschi a Specchia Gallone e a Poggiardo, il Museo della Civiltà Messapica di Vaste M elendugno, Specchia Gallone, Poggiardo e Vaste. Sono nomi collegati ad ricettacolo delle acque; fu riscoperta nel 1929 nel corso di uno scavo). altrettanti pezzi di storia e Vaste (l’antica Basta, fonda- sono alcune delle meraviglie ta probabilmente attorno al del Salento. 600 a.C.), oggi frazione di A Melendugno si trova l’a- Poggiardo, fu una città di con- rea archeologica di Roca siderevole importanza. Il mi- Vecchia (sorta su un prece- gliaio di abitanti di oggi sono dente sito preistorico). ben poca cosa rispetto ai Durante l’età del Bronzo rappresentazione del Giudizio 30mila stimati nel periodo di venne distrutta dal fuoco e poi Universale, di San Francesco massimo splendore della città ricostruita. Con i Messapi d’Assisi, di Sant’Antonio da al tempo dei Messapi. venne ampliata e cinta da Padova e di San Giorgio che A Vaste si trova il Museo della imponenti mura che dovevano uccide il drago. Civiltà Messapica. Il Museo, difenderla dagli attacchi via A Poggiardo una piccola ospitato nelle sale del Palazzo terra mentre a est era protetta piazza-giardinetto cela un Baronale, raccoglie un impor- dal mare. Centro fiorente e vero tesoro: il Museo (sotter- tante patrimonio di oggetti www.luoghidelmondo.info popoloso, fu frequentato fino raneo) degli Affreschi di Santa d’arte messapica, romana e al Medioevo e venne abban- Maria degli Angeli, importante medievale. Degni di menzione donta, per rifugi più sicuri, testimonianza della civiltà le teche che accolgono i resti dopo l’invasione dei Turchi. bizantina. Una suggestiva del cavaliere e dell’atleta, con All’interno, invece, della chiesa esposizione lascia intuire i loro corredi funerari rinvenuti di Sant’Anna a Specchia come doveva essere la cripta in due tombe messapiche. Gallone si può ammirare un ipogea di Santa Maria (sorta Vaste vanta anche il possesso ciclo pittorico di dipinti murali intorno all’anno Mille) che li di 17 “tesserae lusoriae” (anti- del XIV sec che copre comple- ospitava. La bellezza dei tratti co gioco romano) in avorio e tamente le pareti della navata dei volti dei Santi è giunta di un “tesoretto” di monete e del presbiterio. Gli affreschi quasi intatta fino ai nostri gior- romane (150 stateri in argento rappresentano scene dell’An- ni nonostante secoli di noncu- del III sec a.C.) che sono in tico e del Nuovo Testamento ranza (la cripta, abbandonata attesa di ulteriori lavori di oltre alle raffigurazioni di nel XV sec, fu riempita di pie- ampliamento del Museo per Santi. Di particolare pregio la trame e usata addirittura come poter essere esposte. 10
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Meraviglie in tavola Trionfo di profumi e sapori, dall’olio al vino, dai prodotti più semplici ai più fantasiosi, tante specialità di mare e di terra. Anche questo è Salento L e distese di olivi fanno subito capire che nel Salento olive e olio sono una prodotta, per affioramento, in quantità limitata. E’ quanto di meglio si possa chiedere per cosa seria. Ma non sono l’uni- purezza, aroma e ricchezza di ca eccellenza di questa terra. sostanze nutrizionali. Il secon- Un’altra colonna portante è do, ottenuto dalle olive raccol- rappresentata dalla viticoltura. te nei mesi di ottobre e Il Negroamaro, coltivato quasi novembre, ha un colore giallo esclusivamente in Pugllia, è oro con riflessi verdi, profumo un vitigno tipico del Salento. fruttato con tipico retrogusto di Con esso si ottengono, anche (moderne tecnologie) si fon- mandorla. Il sapore è pieno e in purezza, dei grandi vini dono per dare prodotti come vivace, di oliva appena franta. rossi. Spesso al Negroamaro l’olio ottenuto da olive raccol- Il “Masseria QuattroMacine” è si accompagna la Malvasia te, fra ottobre e gennaio, dalle infine un extravergine dal Nera di Brindisi e di Lecce, migliori piante, messe a dimo- gusto più maturo e dolce. E’ anch’essa capace di connota- ra da più di quattrocento anni. ottenuto dal sapiente connu- re fortemente il territorio. Le olive sono immediatamen- bio di olive, raccolte nei mesi In tutti i giardini, poi, ci sono te portate nel frantoio divise di novembre e dicembre, pro- www.luoghidelmondo.info piante di agrumi, dal limone, per cultivar e campagne di ori- venienti da oliveti della fami- all’arancio, al mandarino, in gine per individuare resa e glia Cazzetta e di quelle di alcuni casi anche il cedro. qualità oltre che per poterne selezionati produttori locali. conservare al meglio fragan- Un breve accenno a una Olio e olive za, profumi e proprietà orga- novità dell’azienda: il liquore- Parliamo di olivi, olive e olio e nolettiche. infusione di olive a base di parliamo dell’azienda Terra L’olio extravergine Biologico, grappa nato dal recupero di d’Otranto di Palmariggi in pro- ad esempio, ottenuto dalle un’antica ricetta. vincia di Lecce (info: tel. cultivar Ogliarola Salentina e 0836.354473, www.oliocazzet- Cellina di Nardò, è rigorosa- Vite e vino ta.com) da quattro generazioni mente controllato e certificato. Passiamo ai grandi vini e visitia- della famiglia Cazzetta, “olivi- La gamma degli extravergine mo la Cantine Due Palme di coltori per storia e passione”. include anche “Spontaneo” e Cellino San Marco in provincia di In azienda vecchio (tradizione “Prezioso”. Il primo è una vera Brindisi (info: tel. 0831.617909, ed esperienza) e nuovo e propria “spremuta di olive” www.cantineduepalme.it). 12
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fantasia. Ingrediente base la genuinità. I profumi e i sapori del mare si mescolano con quelli dell’orto, allo straordina- rio olio di oliva, il tutto accom- pagnato da pane, taralli e fri- selle, inaffiati da splendidi vini. Fra le specialità troviamo la pitta, una pizza bassa di pata- te contente una gran quantità di ingredienti vegetali, quali Un’altra bellissima realtà del cipolle, rape, pomodoro. un filo di mosto cotto di fichi e Salento. Ne fanno parte 850 Tipico anche il pane con le una spolverata di zucchero a soci viticoltori, produttori di olive chiamato puccia e, per velo (nella foto). uve Negroamaro, Primitivo, quel che riguarda la gastrono- Susumaniello e Malvasia Nera mia da “passeggio”, il rustico, Dal forno (vitigni autoctoni) oltre a una sfoglia sottile cotta in Proprio le pittule sono una Sangiovese, Montepulciano, forno contenente un impasto delle specialità del forno Cabernet Sauvignon e Merlot, di besciamella, mozzarella, Caroppo di Specchia Gallone Pinot nero e bianco, pomodoro, pepe ed occasio- in provincia di Lecce (info: Chardonnay e Sauvignon. nalmente noce moscata. www.panificiocaroppo.it, tel. Un notevole medagliere pre- Tipiche sono le frisedde o 0836.818519). Ma ogni pane, mia qualità e impegno ed è frise, ciambelle di pane biscot- tarallo o frisa che esce dal indice degli alti livelli qualitativi tato di una certa durezza, rea- forno leccese (in pietra, ali- raggiunti dalla Cantina guidata lizzate spesso con grano d’or- mentato da ramaglie d’ulivo e dall’enologo Angelo Maci. zo e tagliate a metà cottura in pulito dopo ogni cottura con Notevoli il “Canonico”, Salento senso orizzontale, che vanno foglie d’alloro) di Donato Igt Negroamaro, e “Primitivo”, ammorbidite immergendole Caroppo è davvero speciale. E Rosso Salento Igt. brevemente in acqua prima di non potrebbe essere altrimen- www.luoghidelmondo.info condirle con olio, sale e pomo- ti: per la scelta delle materie La gastronomia doro. prime, delle ricette, del meto- La cucina salentina viene defi- Assolutamente da provare le do di lavorazione (impasto nita “povera”, ma alla quale pittule, frittelle di forma gros- indiretto), sempre nel rispetto certo non è mai mancata la solana, magari guarnite con assoluto della tradizione. Il pasticciotto “Obama” Entusiasmante la pasticceria salentina. Tra i dolci si distingue il pasticciotto leccese. Anzi, su tutto trionfa la versione di Angelo Bisconti, della pasticce- ria Chéri di Campi Salentina, che dal classico “biondo” si è tinto di “marro- ne” (grazie al cacao) e, al suo interno, nasconde una deliziosa crema al cioc- colato. Un nuovo dolce, dedicato al presidente degli Stati Uniti Barak Obama, che sembrerebe nato quasi per caso, quasi una “dolce casualità”, ma così non è. E’ solo il risultato di un pizzico di fantasia, tanta esperienza e innumerevoli tentativi per ottenere il pasticciotto, al cacao e cioccolato, perfetto. Info: www.pasticciottoaobama.com 14
Cittàdagustare MangiareBereDormire Palazzo Scarciglia Il Villino L’Araba Fenice Un antico palazzo settecentesco A Santa Cesarea Terme (Le) “Il Specialità salentine, ma sopratut- (fu anche residenza vescovile) nel Villino” (via Umberto I, 19) è un to di pesce per questo bel risto- cuore del centro storico di ristorante sul mare tutto da “gusta- rante nel cuore di Brindisi (corso Minervino di Lecce racchiude il re”. Incredibili antipasti di pesce Roma 31). Il titolare, Dario B&B Palazzo Scarciglia gestito con (chiedendo le “delizie” vengono Schina, saprà consigliare il pesce amorevole cura da Carmela e serviti: polpo in umido e in insala- più fresco. D’altronde la famiglia Giuseppe. La loro missione sem- ta, moscardini fritti, seppie arro- Schina è da generazioni impegna- bra quella di far sentire il loro stite e gratinate, pesce spada in ta nella ristorazione e ogni giorno ospite più che gradito. Sono sem- capaccio e gratinato, salmone e Dario sceglie i prodotti più genui- cozze), linguine all’astice, arago- ni da proporre ai propri ospiti. sta (al vapore o alla griglia)… Tel. 0831.590009 Tel. 0836.944202 www.ilvillinosrl.it www.luoghidelmondo.info Foto Spiagge Puglia Casa Pasca A Cocumula (Le) in via Bonaven- pre pronti ad accogliere ogni Li Pusciai tura Pasca si trova questo B&B richiesta e a far in modo che sia B&B a Cocumula (Le) in via ricavato da Casa Pasca, una esaudita. Martiri d’Otranto. corte, risalente al XVI secolo, La colazione, semplice, ma non Cocumola, vecchio granaio della posizionata nel retro di Palazzo banale, mette in tavola le migliori messapica Bastae (oggi Vaste), è Pasca, uno dei palazzi barocchi specialità salentine, i dolcetti e le un piccolo grazioso centro più affascinanti della zona. Qui un torte sono tutte fatte in casa oltre immerso nel verde argento di oli- tempo vi erano le cantine, le stalle che dai titolari, da figli e nipoti. veti secolari. Non mancano i loca- ed i magazzini che fungevano da Da Palazzo Scarciglia bastano po- li caratteristici dove è d'obbligo area attrezzata per i servizi e lo chi minuti in auto per raggiungere gustare piatti tipici del posto o svolgimento delle attività agricole. il Dolmen “Li Scusi”, Santa Cesa- sorbire ottimi gelati. Spazi oggi trasformati in deliziose rea Terme dista 3 km, Otranto 8. Tel. 0836.954726 camere e spazi comuni. Tel. 0836.818142 www.lipusciai.it Tel. 338.9296715 www.palazzoscarciglia.it www.casapasca.it 15
Testi e foto di Rosangela Castelli www.luoghidelmondo.info Puglia Info: Spiagge Puglia cell. 348.6283353 www.spiaggepuglia.it Semar Viaggi www.semar-viaggi.it 16
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