Anno 2, numero 3 26 gennaio 2016 - Caporedattrice: Angela Forti

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Anno 2, numero 3 26 gennaio 2016 - Caporedattrice: Angela Forti
Anno 2, numero 3
                   26 gennaio 2016

Caporedattrice:
Angela Forti
Anno 2, numero 3 26 gennaio 2016 - Caporedattrice: Angela Forti
26 gennaio 2016

“O cuore, fa’ conto di avere tutte le cose del mondo”   pag. 1

SPORT: 7consigli per imparare ad amarlo                 pag. 2

Thor: dai miti alla Marvel                              pag. 3

Com’è nato il premio Nobel?                             pag. 4

Mobile Addicted                                         pag. 4

Sushi Pacinotti
Holi                                                    pag. 5

Vendendo Shakespeare un tanto al chilo
San Silvestro, o “Pene di poesia perdute”               pag. 6

Sezione mostre                                          pag. 7
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“O cuore, fa’ conto di avere tutte le cose del mondo”
Di Linda Veo, IV C

'La poesia nasce dalla vita, tutto ciò che è bello e tutto ciò che riesce a crescere è il risultato della vita'.
Sono parole di Forrug Farrokzad. Senza commenti o parafrasi o conoscenze più approfondite è quasi
magicamente salutare lasciarsi trasportare dal suono dei versi laddove tutti i vuoti si possono ricucire
con soffusa sostanza.

Il dono (Forrug Farrokzad)
Io parlo dell'estremità della notte
Io parlo dell'estremità del buio
E dell'estremità della notte.
Caro, se verrai a casa mia, portami una luce
E una finestra dalla quale
Possa guardare la folla del vicolo felice.

Quartina n.103 (Omar Khayyam)
O cuore, fa' conto di avere tutte le cose del mondo
Fa' conto che tutto ti sia giardino delizioso di verde
E tu su quell'erba fa conto d'essere rugiada
Gocciolata colà nella notte, e al sorger dell'alba svanita .

N.511 Emily Dickinson
Se tu venissi nell'autunno,
Scaccerei l'estate
Con un mezzo sorriso, e una mezza smorfia,
come la massaia una mosca.

Se potessi vederti in un anno,
Avvolgerei i mesi a gomitoli-
E li metterei ciascuno nel suo cassetto,
Per paura che i numeri si attacchino

Se solo secoli, tardassero,
Li conterei sulla mano,
Facendo la sottrazione, finché le dita non cadessero
Nella terra di Van Diemen.

Se sicura che quando questa vita fosse finita,
La tua e la mia, sarebbero,
La getterei da parte, come una buccia,
E prenderei l'eterno-

Ma ora, incerta della lunghezza
di questo spazio in mezzo,
Esso mi tortura, come l'ape fantasma,
che non rivela il pungolo.

                                                         Se non avessi confini
                                                         Incontrerei le parole che mi mancano
                                                         Nascoste
                                                         Forse
                                                         Dove il profumo delle nostre menti incontra il cielo.
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    SPORT: 7 consigli per imparare ad amarlo
    di Sofia Olivari, I^C

    Alcune persone rinunciano a dormire un'ora in         aperto aumenta il nostro livello di energia, ci
    più durante il week-end per dedicarsi allo            aiuta a impegnarci maggiormente nell'attività
    sport. C'è chi la mattina fa una partita a tennis,    che stiamo svolgendo e migliora il nostro
    chi alla sera va in palestra. Ci sono anche quelli    benessere mentale.
    che fanno i salti mortali per ritagliarsi due o tre
    ore a settimana da dedicare alla solita corsetta.     5. Peso e benefici: Oltre a concentrarci su
    Ma ci sono anche persone pigre che per alle-          quanti chili vorremmo perdere, è utile pensare
    narsi devono essere motivate. Per chi preferi-        ad altri benefici che l'attività fisica arreca
    rebbe stare seduto sul divano a guardare la tv        all'organismo. Fare sport infatti riduce il livello
    piuttosto che sudare facendo attività fisica,         dello stress, aumenta le risorse energetiche e
    potrebbe essere utile seguire alcuni semplici         determina un maggiore benessere psico-fisico
    consigli. In questo modo imparerete ad amare          in generale. Quando siamo a tavola, dobbiamo
    lo sport o almeno ad apprezzare l'esercizio           controllarci se non vogliamo che gli sforzi
    fisico.                                               compiuti durante l'attività risultino inutili

    1. Attività piacevole: È consigliabile iniziare       6. Musica: Noi ragazzi viviamo costantemen-
    con un'attività interessante che ci incuriosisce      te con la musica nelle orecchie, perché ci aiuta
    o che ci piacerebbe provare. Non lasciamoci           a rendere quello che facciamo meno pesante e
    influenzare da quello che consigliano gli amici       ad essere più felici. Questo vale anche nello
    o dalla tendenza del momento: se l'attività non       sport! Ascoltare la musica durante l'attività
    risulterà piacevole, si tenderà a trovare mille       fisica migliora i nostri risultati sportivi. Se
    scuse per non svolgerla e si rivelerà pesante         ascoltiamo le nostre canzoni preferite mentre
    anche psicologicamente.                               corriamo o siamo in palestra avremo una fonte
                                                          di distrazione dalla fatica, e questo ci indurrà
    2. Feedback: Con le moderne tecnologie                ad allenarci più a lungo e con maggior vigore.
    come il cardiofrequenzimetro o il contapassi
    possiamo verificare quante calorie abbiamo            7. Ricompense: Infine, se ci manca quel
    bruciato durante l'attività svolta. Un                briciolo di motivazione che serve, possiamo
    apparecchio che ci fornisce un'informazione           fissare degli obbiettivi: ogni obbiettivo
    immediata sugli sforzi compiuti può                   raggiunto corrisponderà ad un premio a nostra
    incentivarci a capire quali sono i nostri limiti e    scelta. Ovviamente ai più golosi è
    cercare di battere i nostri record impegnandoci       raccomandato di non esagerare con i premi
    sempre di più.                                        commestibili!

    3. Compagnia: Lo sport può diventare un               Buono sport a tutti!
    pretesto per incontrare gli amici e passare del
    tempo con loro. Fare quattro chiacchiere con i
    compagni mentre si fa attività fa sì che il tempo
    passi più velocemente e rende lo sport meno
    pesante. Se nella nostra cerchia non c'è
    nessuno che condivide il desiderio di allenarsi,
    si può cercare un nuovo compagno in palestra.
    Ricordiamoci che lo sport ci da l'occasione di
    fare nuove conoscenze.

    4. Aria aperta: Quale migliore occasione per
    passare del tempo all'aria aperta se non lo
    sport!? Non c'è niente di meglio che praticare
    esercizio fisico al parco, in mezzo alla natura.
    Studi scientifici dimostrano che allenarsi all'
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    Thor: dai miti alla Marvel
    di Laura Bellettini, IV^E

    Vi siete mai chiesti da dove provenisse la          malvagio e crudele. Abile mutaforma e
    leggendaria figura di Thor, dio del tuono dei       ottimo mago, pur dovendo portare (secondo la
    fumetti Marvel, impersonato, in seguito,            mitologia) il “Ragnarok” o “Crepuscolo degli
    dall'attore australiano Chris Heimsworth?           Dei” ( una sorta di Apocalisse), spesso aiuta gli
    Oppure Loki, l'insidioso fratellastro di Thor, a    dei e dà loro saggi consigli. Si avvicina di più
    cui l'inglese Thomas Hiddleston presta il volto?    alla versione mitologica il Loki di Hiddleston,
    Questi personaggi non sono invenzione di            che, pur ostacolando i buoni come The
    Stan Lee e di Jack Kirby, ma hanno origini ben      Avengers, in Thor The Dark World appare più
    più antiche. Sono, infatti, insieme a Odino e       intenzionato a seguire la causa di Thor, suo
    molti altri, divinità del pantheon vichingo.        fratellastro. La storia di Loki è molto comples-
                                                        sa e a tratti triste. Viene in tutti i casi adottato
                                                        da Odino (o come figlio o come fratello, a
                                                        seconda che si leggano fumetti nel primo caso
                                                        o mitologia nel secondo) ma per vari motivi si
                                                        ribella agli dei, poiché appare diverso da tutti
                                                        gli altri, in quanto mago e molto abile con le
                                                        parole. Per questo, nel fumetto, non ha amici e
                                                        l'unico che gli sta vicino é suo fratello Thor.

                                                        Odino, Padre degli Dei e signore di Asgard, è il
                                                        personaggio che si avvicina di più alla versione
                                                        mitologica. Saggio e valoroso, questo dio era
                                                        un dio viandante, creatore del nostro mondo,
                                                        che prima di sedere sul trono di suo padre Bor
                                                        viaggiò per tutti i Nove Regni dell'Albero
                                                        Yggdrasil per conoscerli. Fu anche un grande
                                                        combattente e, nei fumetti e nel film, adottò
    Ci sono però delle differenze con la tradizione     Loki durante la guerra contro i Giganti di
    nordica. Nella mitologia, ad esempio, Thor è il     Ghiaccio. Nella mitologia stringe una
    dio non solo del tuono, ma delle precipitazioni     fratellanza di sangue con il dio degli inganni,
    atmosferiche in generale ed è molto venerato        ovvero una sorta di patto stillato con il sangue.
    in quanto portatore di pioggia e quindi utile       Possiede una coppia di corvi, Huginn e Munin,
    alle coltivazioni. È presentato come un dio ir-     che alla mattina partono dal suo palazzo per
    ruento e impulsivo, ma molto, molto valoroso        tornare la sera a riferirgli le cose che hanno
    che ha a cuore la sorte del nostro mondo,           visto nei Nove Regni.
    Midgard. La sua arma, come nei fumetti, è il
    mitico martello Mjolnir, con il quale evoca         Questo è un esempio di come personaggi che
    fulmini e ha la magica proprietà di tornargli in    fanno parte del fumetto, in realtà hanno
    mano come un boomerang una volta lanciato.          origine e prendono ispirazione da una cultura
    A differenza del Thor cinematografico e fumet-      ben più antica, quella nordica, che è stata fonte
    tistico, è nipote di Loki, non suo fratello.        di ispirazione anche per il genere fantasy.
    È figlio di Odino e Jord, dea della terra, e        Inoltre conoscere questi personaggi potrebbe
    possiede un carro trainato da due caproni,          essere un modo per avvicinarsi alla mitologia
    Tanngnjostr e Tanngrisnir, che potevano             vichinga, sconosciuta ai più in quanto fuori dai
    essere riportati in vita dal loro padrone tramite   nostri programmi di studio.
    Mjolnir.                                            Per chi volesse avere un'idea di questa
                                                        tradizione, segnalo l'esilarante mito del furto
    Il subdolo e ambiguo Loki, invece, era il dio del   del martello di Thor.
    fuoco e degli inganni, presentato nei fumetti
    come l'acerrimo nemico di Thor e degli dei,
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  Come è nato il premio Nobel?
  di Davide Paturzo, II^F

                                                        istituito il Premio Nobel per l'economia che
                                                        suscitò critiche da parte dei discendenti della
                                                        famiglia Nobel poiché ritenuta una violazione
                                                        del marchio, in quanto il chimico svedese non
                                                        ne aveva previsto la nascita. E’ capitato spesso
                                                        che alcune assegnazioni fossero soggette ad
                                                        alcune polemiche; questo discorso riguarda
                                                        perlopiù il Nobel per la Pace la cui assegnazio-
                                                        ne, secondo alcuni, è stata spesso soggetto ad
                                                        influenze politiche che ne avrebbero pregiudi-
                                                        cato il vincitore più meritevole.
                                                        Ad oggi, l'Italia è al settimo posto nella
  Il Premio Nobel, come molti di voi sapranno, è        classifica mondiale per numero di premi dopo
  un premio assegnato ogni anno a coloro che si         Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia,
  sono distinti per i loro contributi alla società.     Svizzera e Russia. Il primo italiano a vincere un
  I vincitori di questa onorificenza vengono            Premio Nobel fu Camillo Golgi, pochi giorni
  selezionati generalmente ad Ottobre, mentre la        prima di Giosuè Carducci, che lo vinse per la
  cerimonia di consegna viene effettuata il 10          Letteratura. Per quanto riguarda il resto del
  Dicembre a Stoccolma, con l'esclusione del            mondo, sono soltanto tre le persone ad aver
  premio Nobel per la Pace, che viene consegna-         vinto il Premio Nobel due volte:
  to il medesimo giorno ma ad Oslo.                     Marie Curie (per la Fisica e per la Chimica),
  Le sue origini risalgono al 1867, quando Alfred       John Bardeen (entrambi per la Fisica) e
  Bernhard Nobel (1833- 1896 ), chimico e               Linus Pauling (per la Pace e per la Chimica);
  industriale svedese, inventò la dinamite e la         quest’ ultimo, inoltre, è stato l'unico ad aver
  balistite, un esplosivo da lancio. Da questi          vinto due premi Nobel da solo senza condivi-
  brevetti ricavò un'immensa fortuna che, al            derli con nessuno. Infine La più giovane
  momento della sua morte, destinò ad una               vincitrice del Premio Nobel per la Pace è stata
  fondazione con lo scopo di distribuire ogni           Malala Yousafzai che, all'età di 17 anni, è stata
  anno cinque premi a chi avesse reso i maggiori        premiata per il suo impegno per l'affermazione
  benefici all'umanità nei campi della chimica,         dei diritti civili e per il diritto all'istruzione
  fisica, medicina, letteratura e delle relazioni tra   delle donne (negato da un editto dei talebani)
  i popoli. Successivamente, nel 1969, venne            nella città di Mingora, in Pakistan.

   Mobile Addicted
   di Francesca Bonfigli, I^B

   “Una cosa di cui sono certo è che nel 2019 ,         degli altri senza incontrarli . Sono nati per
   ovunque volgeremo lo sguardo , verremo assa-         renderci liberi, sono utili, ma si sono
   liti dagli schermi” Questo disse Ridley Scott        conquistati nel nostro cervello uno spazio così
   nel 1982 parlando del suo film Blade Runner.         importante da non farci vivere “l’attimo
   Questo momento è arrivato prima del previsto,        fuggente”.
   dato che lo stiamo vivendo già oggi.                 Uno studio fatto agli inizi del 2015 ha
   Siamo dipendenti dai cellulari, quasi                dimostrato che guardiamo più lo smartphone
   intossicati. Sono ovunque, in casa, in autobus,      della televisione (3.4 ore al giorno contro le 2.8
   per strada, nei negozi ma soprattutto: in tasca.     della tv). Nell’arco di una giornata lo
   I cellulari connessi al web sono circa 25 milioni    consultiamo fino a 150 volte. Ovunque ci tro-
   in Italia , 2.7 miliardi nel mondo.                  viamo basta alzare lo sguardo per capire quan-
   Essi “accorciano le distanze”, permettono di         ta gente è ipnotizzata dallo smartphone.
   essere sempre raggiungibili, di sapere tutto
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    Il “global mobile Survey” realizzato dalla
    società di consulenza Deolitte, riporta che il
    35% degli italiani consulta la prima volta il
    cellulare entro i primi 5 minuti dal risveglio.

    I “mobile addicted” sono le persone così
    dipendenti da smartphone e tablet da aprire
    un’ applicazione almeno 60 volte al giorno; e,
    stando ai ricercatori di Flurry, società di
    proprietà di Yahoo , tra il secondo trimestre
    2014 e lo stesso periodo del 2015 questi sono
    aumentati a livello globale del 59%, passando
                                                        che consultano lo smartphone fino a 16 volte al
    176 a 280 milioni . Ma la distinzione in
                                                        giorno. Al “Massachusetts Instituite         of
    categorie della “look-down generation” non si
                                                        Technology” di Boston, in uno studio pubbli-
    ferma ai soli “dipendenti”. È un popolo compo-
                                                        cato nello scorso maggio , hanno definito lo
    sto anche dai “super user”, circa 590 milioni
                                                        smartphone “arma di distrazione di massa”.
    gli utenti assidui che aprono un’app tra le 16 e
    le 60 volte al giorno, seguiti dai “regolar user”

   Holi
   di Camilla Vaccarini, I^C

    Vi sarà capitato, forse, mentre stavate facendo     plenilunio (notte precedente al giorno di inizio
    zapping da un canale all’altro in tv, di imbat-     della festa), di un falò chiamato “Holika
    tervi in un documentario sull’India; magari vi      Dahan” che, come tutta la festa d’altronde, ha
    potrà essere capitato di sfogliare un libro di      come significato la vittoria del bene sul male e
    fotografia e di imbattervi nell’Holi.               l’inizio della pace. Nei giorni successivi nelle
                                                        città si accendono i festeggiamenti: le persone
 L’Holi è una festa indiana, penso la più famosa
                                                        si tirano addosso colori (chiamati gulal) e
 qui in Occidente, con la caratteristica usanza
                                                        acqua (altro che Color Vibe!). Questa festa
 dei partecipanti di tirarsi tanti colori addosso.
                                                        sancisce l’amore, la felicità, la pace e la bellezza
 Questa festività non ha un calendario preciso,
                                                        di stare insieme attraverso canti e balli.
 ma cade generalmente tra febbraio e marzo,
 il giorno dopo la luna piena, anche se in
 realtà i festeggiamenti cominciano numerosi
                 giorni prima. L’Holi fa parte
                 dell’antichissima tradizione
                 induista e per questo in realtà
                 non è festeggiato solo in India,
                 ma anche in Nepal e in zone del
  SUSHI          mondo dove la comunità indù è
PACINOTTI        radicata.

                    La festa si inaugura con
                    l’accensione, nella notte di
Anno 2, numero 3 26 gennaio 2016 - Caporedattrice: Angela Forti
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                                                        Questa tradizione deriva dal mito indù di
                                                        Krishna: egli, avendo la pelle scura, era invi-
                                                        dioso dell’amata Radha, che invece aveva la
                                                        pelle di un bianco candido; allora le dipinse il
                                                        viso per farla somigliare a lui. Il bello dell’Holi,
                                                        che significa “brucia” (riferito al male, che deve
                                                        appunto “bruciare” per permettere al bene di
                                                        prevalere), è che in questo periodo viene meno
                                                        la ferrea gerarchia legata alle classi sociali, e
                                                        tutti scherzano insieme, dal ricco al povero, dal
                                                        vecchio al giovane. Le fotografie scattate in
                                                        questo contesto (sono diffuse quelle di Steve
    Potrebbe essere considerata una via di mezzo        McCurry, dove prevale un netto contrasto tra
    tra il nostro Carnevale e San Valentino: ognuno     colori caldi e freddi) riescono a trasmettere
    dipinge il viso del proprio amato per mostrare      forti emozioni grazie ai colori accesi e vividi.
    il proprio sentimento con il colore.

San Silvestro
o “Pene di poesia perdute”
di Claudio Benedetto Maggi

Cosa colora un umido paesaggio invernale? Fuori non vedo altro che uno specchio del vuoto che regna
qui dentro. Non mi è dato neanche di godermi il silenzio, o il dolce tintinnio di un canto appena sussur-
rato. Cosa anima questa condizione deplorevole?
Un ricordo. Un insieme di suoni, colori, profumi così lontani nel tempo che risentirli mi provoca un
formicolio della pelle. È tutta una carrellata di emozioni confuse, che acquistano valore solo nel ricordo.
Una fiaba. Una fiaba incolore, inodore e insapore. Il finale di una fiaba non felice, solamente
liberatorio, fautore di un sonno cercato. L’inizio di una fiaba che desta da un torpore silenzioso, che
disturba quasi quanto i fischi di un treno che ferma in stazione.
Un treno. Un treno che arriva con tanta fretta di ripartire, le porte non si aprirebbero neanche ma
devono farlo per far salire qualcuno, qualcuno che deve salire ma tarda ad arrivare. Viene chiamato a
gran voce, ma non arriva. È una donna in abito rosso fuori dalla stazione con una valigia tenuta in una
mano, mentre l’altra si agita convulsamente nell’aria a ricreare immagini fantastiche che nessuno riesce
a interpretare. Aspetta, aspetta, e aspetta. Il treno non parte, ma più a lungo questo succede e più il
                        tempo per aspettare si esaurisce. Lei non lo sa, ma l’attesa che consuma è l’unica
                        cosa che dona un’emozione unica a quel quadro autunnale.
                        L’emozione che porta con lei sul treno, mentre corre e mentre una serie di
                        lacrime salate come l’acqua del mare le colano lungo le guance e cadono, pesanti
   VENDENDO             come interi oceani. Un treno, che riparte dolce come un’allodola. Non ha fretta,
SHAKESPEARE             perché a differenza della donna sa che l’attesa del viaggio è ciò che rende quell’
   UN TANTO             emozione unica. Una fiaba. Una fiaba che inizia come non ci si aspetta. Che ci
    AL CHILO            coglie proprio quando non chiediamo che dormire, di esserne risparmiati. È lì
                        invece che lei arriva, illuminata solo dalla fievole luce di un’istinto irrazionale,
                        l’istinto di vivere. Due persone che parlano, anzi che non parlano. Ascoltano,
                        guardano, ma non parlano.
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    Se lo facessero renderebbero quell’attimo raccontato, e la sostanza di quell’attimo diventerebbe
    malinconica. Un giorno avranno tempo di raccontarne e quell’attimo diventerà poesia. L’attimo
    nella sua più delicata forma sarà come una rosa, bello per un solo, infinito momento, poi il vento lo
    scioglierà dal suo legame infinitamente vivo, e disperderà i suoi petali alla misteriosa mercé del
    tempo. E allora quei petali diventeranno parole, dolcissime parole, dolcissima poesia. Perché alla
    fine che cos’è la poesia?
    Un ricordo. Una nostalgia incurabile di quando sappiamo di aver vissuto. Quanto è bello pensare
    di essere stati ispiratori di poesia, e allo stesso modo quanto è doloroso pensare di aver ceduto
    pochi attimi di ‘vita’ per secoli di ‘poesia’. La poesia è bella, meravigliosa, affascinante quanto una
    rosa. Ma quanto sanguina questa rosa, quante grida soffoca. Non possiamo prescindere dalla
    poesia, poiché è nostro dovere di uomini ricordare ai posteri, ma ancor più a noi stessi, che esiste
    la vita. Che quella vita che disperatamente vogliamo, arriverà quando la rinnegheremo. E allora
    ritorneremo bambini: impacciati, insicuri, tuttavia ansiosi di scoprire. E il tenero periodo della vita
    passerà: verrà prima semplicemente ignorato; poi ne verrà messa in dubbio la validità; poi verrà
    ripudiato; e infine, quando saremo prossimi alla morte, rimpianto.
    Tanto spesso ci avranno detto cosa sarebbe stato meglio fare, come sarebbe stato meglio vivere, ma
    quando noi ci ritroveremo a piangere sui ricordi di quello che effettivamente abbiamo raccolto,
    sapremmo che era l’unico modo in cui ci era sempre stato dato di vivere.
    Nessuno dovrebbe piangere giunto alla fine. Il pianto è una cosa dei vivi, è l’atteggiamento che la
    natura a inventato per renderci tutti uguali, per elevarci tutti allo stesso livello di vita. E dal pianto
    che assale, che abbatte, noi traiamo coscienza di essere ancora vivi, e per questo trasformiamo il
    pianto nella poesia, perché niente merita di essere ricordato più di quello che ha ricordato a noi
    quanto sia bello, ed unico, vivere.

    Ecco cosa colora un umido paesaggio invernale:
    Un ricordo.
    Un pianto.
    Una fiaba.
    Una Poesia.

   Sezione mostre:
   In questa rubrica segnaliamo le principali mostre sul territorio provinciale e nazionale
   a cura di Angela Forti

                      Gaugin
                Racconti dal Paradiso

              Milano, Museo delle Culture
           10 ottobre 2015 - 21 febbraio 2016
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  Hrair Sarkissian: Back to the Future
           mostra fotografica

        La Spezia, Fondazione Carispezia
       27 novembre 2015 - 21 febbraio 2016

                       Fattori
                   l’opera inedita

              Padova, Palazzo Zabarella
           24 ottobre 2015 - 28 marzo 2016

                                                       Alfons Mucha
                                                e le atmosfere Art Nouveau

                                                     Milano, Palazzo Reale
                                               10 dicembre 2015 - 20 marzo 2016

                                                    Matisse e il suo tempo

                                                     Torino, Palazzo Chiablese
                                                12 dicembre 2015 - 15 maggio 2016

                                                 Dagli impressionisti a Picasso
                                             I capovlavori del Detroit Institute of Arts

                                                     Genova, Palazzo Ducale
                                                25 settembre 2015 - 10 aprile 2016
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              Simbolismo
             I Fiori del Male

           Milano, Palazzo Reale
      3 febbraio 2016 - 5 maggio 2016

 La redazione:

 Angela Forti, Anna Maggi, Camilla Vaccarini, Claudio Benedetto Maggi, Davide
 Paturzo, Francesca Bonfigli, Laura Bellettini, Linda Veo, Nicola De Roberto,
 Sofia Olivari, Steven Salamone.

 Si ringrazia la prof.ssa Sergiampietri, referente del progetto

 Artwork in copertina: Kou Kou Ge, II^F

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