REPUBBLICHE BALTICHE notti bianche - dal cuore della Lituania al Mar Baltico 5 - 11 luglio 2020 - La forma del viaggio

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REPUBBLICHE BALTICHE notti bianche - dal cuore della Lituania al Mar Baltico 5 - 11 luglio 2020 - La forma del viaggio
REPUBBLICHE BALTICHE
          notti bianche
dal cuore della Lituania al Mar Baltico
                     5 – 11 luglio 2020
REPUBBLICHE BALTICHE notti bianche - dal cuore della Lituania al Mar Baltico 5 - 11 luglio 2020 - La forma del viaggio
PIANO VOLI:
       5/07 Treviso - Vilnius 16.05 – 19.20
      11/07 Tallinn - Bergamo 21.55 – 23.50

        I DATI TECNICI IN PILLOLE:
    spostamenti interni con comodo bus privato
                      voli diretti
       incluse 2 cene in ristoranti tradizionali
      visite guidate da storico dell’arte italiano

     GLI INGREDIENTI DEL VIAGGIO:
                  storia e letteratura
                   castelli medievali
                      tre capitali
       varietà di paesaggi dalle ampie foreste
              alle dune del Mar Baltico

itinerario
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il racconto

Tre paesi affacciati sul Baltico, tre capitali incuneate tra oriente e
occidente nel cuore del Nord Europa. Un territorio
naturalisticamente sorprendente, tra foreste, laghi e corsi d’acqua.
Un sapiente intreccio fra le principali componenti culturali, artistiche
e religiose dell’Europa moderna distillato nei secoli e sopravvissuto
alle alterne vicende storiche del Novecento. Conosceremo l’eleganza
architettonica di Tallinn, Riga e Vilnius tra sopravvivenze gotiche,
splendori rococò e raffinatezza liberty. Ma anche la “pittura
melodica” del lituano Čiurlionis a Kaunas, antiche fortezze medievali
come quella di Trakai, presso Vilnius, riflesse su placidi specchi
lacustri, residenze degne delle più grandi corone europee come
quella eretta dall’italiano Rastrelli a Rundale, in Lettonia, e cittadine
rivierasche come Pärnu, in Estonia, dove il piacere per la villeggiatura
portò già nell’Ottocento ad una straordinaria fioritura di eleganti
dimore in stile fin de siècle. Questo itinerario ci porterà alla scoperta
di tre paesi che il nostro immaginario tende ad accomunare tra loro,
ma che in realtà scopriremo profondamente differenti, e tre città
tutt’altro che simili, da Vilnius, così profondamente slava dopo la
dominazione russa e quella polacca, a Riga, anseatica e quasi
germanica, fino a Tallinn, quasi una retrovia continentale dei paesi
scandinavi. Vilnius ci accoglierà con il suo fascino romantico, Riga
invece ci apparirà con tutta l’eco della sua forza commerciale nella
verticalità dei palazzi, mentre il centro storico di Tallinn ci sembrerà
uscito da un libro di fiabe con il suo Municipio,la guglia del vecchio
Tommaso, l’antica farmacia e i passages.
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il diario di viaggio

5 luglio:
      ore 13.00 ritrovo in stazione delle corriere per transfer per l’aeroporto di Treviso
      arrivati a Vilnius trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere
      cena libera e pernottamento in hotel 4*

6 luglio:
      in mattinata percorso nel centro storico di Vilnius, toccando i monumenti più
      importanti: la Porta dell’Aurora, l’università, il castello e la cattedrale
      pranzo libero
      prosecuzione del giro della città caratterizzata da edifici religiosi di ogni culto:
      importantissimo quello ebraico dato che era ritenuta la Gerusalemme d’Occidente.
      Alla fine del percorso una breve sosta nella Repubblica di Uzupis
      cena libera e pernottamento in hotel 4*

   7 luglio:
     sosta al Castello di Trakai, l’unico castello costruito su un’isola della Lituania.
     trasferimento a Kaunas, la capitale durante le due guerre e oggi città con due facce
     completamente diverse
     tempo libero per il pranzo in centro
     visita del Museo Čiurlionis: il museo cerca di ricalcare l’idea di fare convivere le due
     discipline favorite dall’artista: la pittura e la musica
     trasferimento in hotel 4* e sistemazione nelle camere
     cena in ristorante tradizionale

8 luglio:
      lungo la strada che porta in Lettonia visita della Collina delle Croci a Siauliai, da
      secoli luogo di pellegrinaggio e diventato simbolo dell’identità nazionale lituana
      pausa pranzo nel ristorante caffetteria del Palazzo di Rundale in Lettonia
      nel pomeriggio passeggiata all’interno del parco di questa grandiosa residenza con
      il giardino francese e la visita dell’edificio costruito da Bartolomeo Rastrelli,
      l’architetto italiano alla corte dello zar celebre per il Palazzo d‘Inverno a San
      Pietroburgo
      arrivo in hotel 4* a Riga e sistemazione nelle camere
      cena in ristorante tradizionale
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9 luglio:
      visita del centro storico di Riga, città della Lega anseatica. Qui i vicoli e le case
      hanno mantenuto il sapore medioevale e sono ancora evidenti tracce delle gilde che
      controllavano le attività commerciali
      pomeriggio dedicato alla visita dei castelli di Sigulda e Turaida, all’interno del parco
      naturale del Gauja. Il fiume dà il nome a questa importante riserva maturalistica
      prima di cena passeggiata per il quartiere liberty di Riga tra i bellissimi palazzi che
      si snodano fra Alberta Iela ed Elizabetes Iela, inseriti tra i beni Patrimonio
      dell’Umanità per l’Unesco
      pernottamento in hotel 4*

10 luglio:
      trasferimento in Estonia, lungo la strada sosta per una veloce pausa pranzo a Parnu
      e per passeggiare tra le vie di questa importante località balneare che si affaccia sul
      golfo di Riga e fra le dune della spiaggia, per molti tratti ancora selvaggia
      nel primo pomeriggio arrivo a Tallinn e sistemazione nelle camere in hotel
      visita del centro storico tutto racchiuso fra mura e torrioni, tanto da sembrare un
      luogo delle favole. Poco lontano si affacciano immensi palazzi di vetro, simbolo
      dell’industrializzazione moderna soprattutto nel campo dell’informatica
      cena libera e pernottamento in hotel 4*

11 luglio:
      in mattinata visita del convento di Santa Brigida a Pirita, oggi praticamente parco
      archeologico a causa della distruzione di Ivan il Terribile durante la guerra di Livonia
      passeggiata nel parco di Kadriorg, la residenza che Pietro il Grande regalò alla
      moglie Caterina dopo la conquista dell’attuale Tallinn
      rientro in centro per la pausa pranzo per godersi l’atmosfera della città
      trasferimento in aeroporto per Bergamo. All’arrivo un pullman ci attenderà per
      riportarci a Padova
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cosa vedremo: arte e storia

Vilnius con il suo castello e la cattedrale: è dall’alto che si inizia a conoscere Vilnius. Il
castello superiore che la preservò dagli attacchi dei Cavalieri Teutonici guarda il
sottostante palazzo dei granduchi, espugnato dai russi nel 1655 e riedificato negli anni
2000 quale simbolo della nuova Lituania. I corpi dei granduchi riposano nella
bianchissima cattedrale neoclassica affacciata su una piazza aperta fra le più luminose
d’Europa, dove troneggia, quasi appoggiata da un gigante di passaggio, la torre cilindrica,
ritrovo di ogni appuntamento importante.
università: dodici edifici compongono la cittadella universitaria di Vilnius, fondata dai
gesuiti nel 1579 e riedificata in una dinamica struttura rococò. Nell’Istituto di linguistica
un ciclo sulle Quattro stagioni affrescato tra il 1974 e il 1984 dal pittore Petras Repšys
mostra uno stupefacente, straniante miscuglio di reminiscenze: dalle grottesche classiche
a Bosch, al surrealismo.
Porta dell’Aurora: edificata nel ‘500 e unica sopravvissuta delle nove originarie, conserva
le forme di una classica porta di città, ma cela uno dei più originali e venerati santuari
dell’est europeo. L’antica Madonna nera effigiata sul lato interno, a cui si rivolgevano i
soldati di guardia, divenne nei secoli meta di pellegrini cattolici e ortodossi. Oggi questo
edificio militare non ospita che un susseguirsi ininterrotto di messe in lituano e in polacco.

chiese di ogni rito: se c’è una città che sembra concepita per la coabitazione tra riti
differenti, questa è Vilnius. Un palinsesto culturale sedimentato nei secoli in un crocevia
fra Russia, Polonia, Germania e Scandinavia. Incontreremo infatti, a pochi metri di
distanza fra loro, chiese cattoliche, greco ortodosse, uniate ucraine, luterane e dei vecchi
credenti. Senza dimenticare l’importanza della presenza ebraica: si parla della presenza
di 95 sinagoghe oggi scomparse, del 40% della popolazione che parlava la ligua yiddish.
Oggi purtroppo ne rimane solo una sopravvissuta agli eccidi nazisti, alla connivenza dei
lituani e alle persecuzioni di età staliniana.

Castello di Trakai: l’unico castello insulare dell’Europa orientale si specchia magicamente
nelle acque del lago Galvė, forse il luogo più fiabesco di Lituania. Fondato nel ‘300 come
primo centro amministrativo e originaria capitale dello stato, fu teatro della battaglia in cui
il granduca Vytaudas il Grande arrestò l’avanzata dei Cavalieri Teutonici.

Kaunas e il cigno bianco: due chilometri di viale alberato attraversano la nuova Kaunas
fino alla città vecchia, stretta attorno al Cigno bianco, il municipio la cui torre si erge con
l’eleganza di questo uccello noto alle favole. Seconda città del paese, Kaunas ne è stata la
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capitale fra le due guerre, quando russi e polacchi occuparono Vilnius. Rimase il cuore
più orgoglioso della resistenza antisovietica, fino al sacrificio dello studente Romas Kalanta
nel 1972.

Museo Čiurlionis: è uno dei meno noti, ma più affascinanti fra i grandi artisti europei dei
primi del ‘900. Negli anni in cui, da Matisse a Kandinsky, da Feininger a Miró, tutti
tentavano di fondere pittura e musica, questo artista lituano è colui che più di tutti seppe
avvicinarsi all’opera d’arte totale. Sì, perchè prima che pittore Čiurlionis era compositore!
Il museo di Kaunas è l’ardito tentativo di esporre assieme pittura e musica e noi non
mancheremo di perderci nelle sue tele dopo esserci immersi nelle sue sinfonie.

Palazzo di Rundāle: trionfale, così si può definire un ingresso in Lettonia che abbia come
prima tappa questo palazzo rococò concepito dal costruttore più alla moda dell’intera
Europa orientale, ovvero quel Bartolomeo Rastrelli, architetto di corte degli zar, che edificò
mezza San Pietroburgo. Nel 1737 Ernst Johann Biron, amico intimo della zarina Anna e
duca di Curlandia, stato vassallo del granducato lituano, gli commissionò questa residenza
dal respiro imperiale attorniata da splendidi giardini.

Riga: è una città anseatica, non c’è dubbio! Lo si respira nell’aria ai piedi della Casa delle
Teste Nere, la gilda dei mercanti lettoni, o nei vicoli dove antiche abitazioni mercantili si
susseguono, come quelle denominate “tre fratelli”, una delle quali, del ‘400, è la più antica
della città. Non mancano il castello fortificato, la cattedrale luterana e la chiesa di San
Pietro, esempi di un gotico ormai maturo.

quartiere liberty a Riga: sarebbe un delitto passeggiare per Riga senza individuare uno dei
suoi fiori all’occhiello: i suoi edifici liberty, inseriti nel 1997 tra i beni Unesco. Fu
l’architetto pietroburghese di famiglia ebraico tedesca Mikhail Eisenstein, padre del
celebre regista, a introdurre lo Jugendstil in città a partire dal 1903, prima di trasferirsi a
Berlino a motivo della rivoluzione sovietica.

Castello di Sigulda: era qui, lungo il corso del fiume Gauja, il quartier generale dei
Cavalieri Portaspada dell’ordine livoniano, fondato nel 1207 dal vescovo Alberto di Riga
e incorporato trent’anni più tardi in quello dei Cavalieri Teutonici. Qui risiedette il
Maresciallo dell’ordine fino al 1432 quando la fortezza fu annessa al ducato di Livonia,
per essere abbandonata agli inizi del ‘700 durante le guerre del nord.

Castello di Turaida: è in questo castello immerso nel verde che, a partire dal 1214,
risiedettero d’estate i vescovi di Riga ed è qui che, sulla cosiddetta “collina della chiesa”,
si conserva uno dei rari esempi di tradizionale chiesa lettone in legno, risalente al 1750.
Infine qui potrete sostare davanti al memoriale della Rosa di Turaida, forse la più struggente
leggenda d’amore che il Baltico abbia sentito raccontare.
Castello di Tallinn: a un tempo feudo vescovile e città anseatica Tallinn è una delle più
affascinanti e fiabesche città del nord Europa. La Porta-Torre della Gamba Lunga separa
nettamente la città bassa mercantile dalla fortezza del vescovo, cinta da turrite mura
cilindriche a protezione dai nemici esterni e dalle mai infrequenti insurrezioni dei sudditi!
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È qui che rimane ancor oggi la cattedrale cattolica e, poco distante, quella ortodossa voluta
dagli zar nell’800.
la città dei mercanti: ed eccolo il Pikk, la Gamba Lunga, la strada su cui si affacciano le
sedi delle gilde dei mercanti, straordinaria teoria di palazzi dal ‘400 al liberty. E infine si
raggiunge la gotica e vertiginosa chiesa di Sant’Olaf, le buffe “tre sorelle”, casette quasi
uscite da una fiaba di marzapane, e la più simpatica delle torri di Tallinn, Margherita la
Grassa, che quasi si affaccia sul Golfo di Finlandia.

antichi passages: conoscere Tallinn significa gustare questi suoi stretti vicoli che mettono
in comunicazione le vie principali attraversando cortili interni, come il celebre passaggio
di Santa Caterina, che taglia un antico convento domenicano distrutto dalla riforma, o
quello dello Spirito Santo che, partendo dalla più antica farmacia storica d’Europa ancora
in funzione, conduce all’omonima chiesa luterana dove si ammira uno splendido trittico
ad ante della fine del ‘400.

Convento di Santa Brigida a Pirita: si conservano ancora bene i resti di questo monastero
scoperchiato del ‘400 fondato dai Cavalieri Portaspada, distrutto dalla furia di Ivan il
Terribile durante la guerra di Livonia, attorniato nel ‘600 dal cimitero del locale villaggio
e concesso nel 1996 alle suore di Santa Brigida di Svezia. Anche qui le leggende non
mancano, come quella secondo cui un tunnel sotterraneo collegherebbe il sito alla cripta
di qualche chiesa del centro di Tallinn.

    cosa vedremo: paesaggi e gastronomia
Lago Galvė e Parco Nazionale di Trakai: uno degli scenari più amati della Lituania per
gite fuori porta e sport acquatici: 21 isole in cui nidificano 88 specie di uccelli. Verde e
blu si alternano senza posa interrotti solo dai rossi riflessi del castello granducale. Si narra
che d’inverno il lago non ghiacci (diventando così attraversabile), senza aver preso come
pedaggio la vita di un annegato.

Parco Nazionale di Gauja: è il più grande parco naturale della Lettonia: quasi 1000
chilometri quadrati di estensione attraversati dall’omonimo fiume, 900 specie arboree, 149
razze aviarie e 48 tipologie differenti di mammiferi. Né mancano luoghi
architettonicamente significativi come i castelli di Sigulda, Turaida e Cesis.

Golfo di Finlandia: a Tallinn non c’è posto migliore per godere di uno stupefacente
tramonto sul mare: il Linnahall, spaventoso mostro architettonico di età sovietica eretto
per l’olimpiade del 1980 e poi abbandonato. Camminando letteralmente sul tetto della
struttura si ha l’impressione di passeggiare sul dorso di un brontosauro che solo
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un’ingegnosa archistar contemporanea e gli interessi di non pochi investitori potrebbero
trasformare in bellezza.

zeppelin: desiderate da sempre salire su un famoso dirigibile? In Lituania proverete
qualcosa di simile assaggiando i cepelinai, il grosso gnocco di patate, non fritto ma bollito,
ripieno di carne trita, funghi, aringhe o formaggio.

pane di segale e forell: arrivati a ridosso del golfo di Finlandia, i sapori si fanno scandinavi
con il prevalere del pesce. Su salmone e merluzzo prevale il forell, la trota, che può essere
considerato il piatto nazionale estone, ovviamente accompagnato dal tradizionale pane di
segale o dalle amatissime patate.

birre: il litorale baltico, si sa, non è vocato alla viticoltura, ma c’è da consolarsi con la
vasta gamma di birre locali! In Lituania si va dalle industriali Švyturys e Kalnapilis alle
biržai alus, birre artigianali (kaimiškas alus) solitamente non filtrate, distillate nelle fattorie
a nord del paese, appunto nei pressi di Biržai. In lettonia la storia è legata alla Porteris del
birrificio Aldaris, fondato a Riga nel 1865. E in fatto di prodotti artigianali non rimarrete in
panne neppure in Estonia. Qui si bevono la Karl Friedrich e la scurissima Saku Tume,
mentre la Ollenaut si assapora osservando i buffi personaggi delle fantasiose etichette.

superalcolici: fu il farmacista lettone Abraham Kunze a inventare nel 1752 il Black
Balzams, l’amaro più tradizionale del Baltico, che unisce una base di vodka a circa 27
erbe e spezie differenti. In Estonia, invece, il Vana Tallinn è un’istituzione del 1962 creata
dall’artista Ilse Maar: una base di rum impreziosita da spezie con sentori di agrumi,
cannella e vaniglia. Tante furono, poi, le distillerie aperte in età sovietica che a Kaunas, in
Lituania, il Museo Stumbras è interamente dedicato alla vodka. Un consiglio? Fatevela
servire con una fetta di limone. Il barman la appoggerà reclinata sullo stretto imbocco del
bicchiere. Non rimane che succhiare la fetta trattenendo il respiro per alternare piccoli
sorsi: l’effetto esplosivo è assicurato!

                                               le cose non dette
Caraiti: a rendere la situazione ancora più variegata incontreremo un popolo di ceppo e
di lingua turchi stabilitosi anticamente in Crimea e convertitosi all’ebraismo. Poiché il
granduca Vytaudas ne assoldò gran parte per contrastare i Cavalieri Teutonici, oggi i loro
discendenti non sopravvivono più sul Mar Nero, ma nell’antica capitale lituana di Trakai.
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Collina delle croci: qui fin dall’800 le famiglie dei partigiani fatti sparire dal regime zarista
piantavano croci in memoria dei loro giovani. In età sovietica il regime per tre volte fece
abbattere con ruspe le 130 croci che si ergevano sulla bassa altura, ma sempre i lituani le
ricollocarono nelle notti seguenti, fino a che piantare croci sulla collina non divenne un
gesto collettivo, civile e religioso, di rivincita e di affermazione della libertà.

la rosa di Turaida: è forse la leggenda lettone più amata della Lettonia. Mettete due castelli
separati da una foresta e da una profonda vallata, mettete una giovane di nobile famiglia
e un prestante giardiniere, mettete infine una grotta adatta ad un incontro furtivo. Ecco gli
ingredienti di un amore struggente di cui non è lecito raccontare nel dettaglio se non nei
posti in cui, secoli fa, ebbero luogo gli eventi.

Roman Gary (Neri Pozza): nato nel 1914 a Vilnius da famiglia ebraica, Romain Kacew –
questo il suo vero nome – studia giurisprudenza a Parigi e presta servizio nelle forze
militari della Francia libera del generale de Gaulle, cosa che gli meriterà la Legion d’onore
e la nomina a Console generale di Francia a Los Angeles dove risiede negli anni ’50. Solo
dopo la tragica morte seguita, nel 1980, al suicidio della seconda moglie, l’attrice
americana Jean Seberg, si scopri che sotto diversi pseudonimi aveva pubblicato molti
romanzi. A Vilnius lo ricorda una scultura raffigurante la sua infanzia, narrata nel romanzo
autobiografico La promesse de l'aube (1961).

Anime baltiche (Iperborea): Mark Rothko, Hannah Arendt, Romain Gary, Gidon Kremer.
C’è un legame sotterraneo tra alcuni grandi nomi della cultura mondiale: i paesi baltici
dove sono nati e la cui anima li ha accompagnati nella fuga oltre confine. È sulle tracce di
quest’anima che Jan Brokken attraversa Lettonia, Lituania ed Estonia ricostruendo le vite
straordinarie di personaggi celebri e persone comuni, per riscoprire la vitalità di una terra
da sempre invasa e contesa, dove la violenza della Storia è stata combattuta con l’arte, la
poesia e la musica. Tra i palazzi Jugendstil di Riga e le mura di Tallinn, tra i vicoli ebraici
di Vilnius, i castelli della Curlandia e la Königsberg di Kant, oggi Kaliningrad, rivivono i
film di Ėjzenštejn, che si unì ai bolscevichi contro il padre zarista per ritrovarsi come lui
chiuso in un’ossessione di grandezza; le mille vite di Romain Gary, che nella letteratura
trovò rifugio dai campi nazisti senza mai riuscire a perdonarsi di essere un sopravvissuto;
quella frattura che attraversa tutte le tele di Rothko, strappato dai rossi tramonti della sua
Daugavpils; ma anche la Rivoluzione cantata della giovane Loreta contro i carri armati
sovietici, o la segreta diaspora dei baroni baltici, tra cui la moglie di Tomasi di Lampedusa,
prima psicanalista donna in Italia. Passato e presente si richiamano come in una sinfonia
in cui ogni dettaglio racconta una passione, un’illusione infranta, o una profonda nostalgia.
Il pacchetto, comprensivo di voli Ryan Air come da programma (quotazione al
24 gennaio 2020, da riconfermare al momento della prenotazione), alloggio 6
notti in hotel 4* con trattamento di b&b, pullman privato per tutta la durata
del tour, due cene, biglietti di ingresso ai monumenti, visite guidate condotte
da storico dell’arte italiano, transfer per i due aeroporti di andata e ritorno,
assicurazione medico-bagaglio, ha un costo di 1080 euro a persona in camera
doppia con almeno 25 partecipanti (dai 15 ai 19 partecipanti di 1260 euro, dai
20 ai 24 di 1140).

Sconto con tessera “viaggi” de laformadelviaggio: 20 euro.
Supplemento camera singola: 440 euro.

Assicurazione annullamento, opzionale e da richiedere al momento dell’iscrizione.

L’acconto del 25% va versato al momento dell’iscrizione.

NB: la quota di gestione pratica (10 euro a persona), il bagaglio da stiva (da richiedere e
quotare al momento della prenotazione, ad oggi la tariffa plus con bagaglio in stiva da 20
Kg è di euro 33,00 a tratta), i pranzi non indicati, eventuali mance e quanto non specificato
nelle voci precedenti.

Il programma potrà subire piccole variazioni indipendenti dalla volontà
dell’organizzazione.
L’agenzia di viaggi laformadelviaggio.it srl ricorda che il viaggiatore è tenuto ad informarsi
sui documenti necessari per l’espatrio e sulla loro validità.

Iscrivendosi a questo viaggio si accettano termini e condizioni elencati nel contratto di
vendita di pacchetti turistici (disciplinata - fino alla sua abrogazione ai sensi dell’art. 3 del
D. Lgs. n. 79 del 23 maggio 2011 [il "Codice del Turismo"] - dalla L. 27/12/1977 n° 1084
di ratifica ed esecuzione della Convenzione Internazionale relativa al contratto di viaggio
[CCV], firmata a Bruxelles il 23.4.1970 - in quanto applicabile - nonchè dal Codice del
Turismo [artt. 32-51] e sue successive modificazioni) che potete consultare sul nostro sito
alla pagina www.viaventisettembre.it/condizioni-generali o richiedere presso la nostra
sede.

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