Il programma della coalizione progressista - COMUNE DI TIVOLI Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale - Giovanni ...

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Il programma della coalizione progressista - COMUNE DI TIVOLI Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale - Giovanni ...
COMUNE DI TIVOLI
Elezione diretta del Sindaco
e del Consiglio comunale
26 MAGGIO 2019

Il programma della coalizione progressista

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Il programma della coalizione progressista - COMUNE DI TIVOLI Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale - Giovanni ...
D’una Città non godi le sette o settantasette meraviglie
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Meraviglia. Questo è Tivoli.
La meraviglia delle sue Ville, dei suoi templi, dei suoi luoghi antichi.
La meraviglia delle sorgenti termali, delle cave e delle vecchie cartiere.
La meraviglia del suo fiume, dei monti e della campagna romana che la cingono.
Meraviglia, meraviglia ovunque.

E nelle meraviglie c’è orgoglio, c’è senso di appartenenza, un po’ di sana vanità, tanta potenzialità
inespressa.
C’è il racconto dell’importanza che abbiamo avuto nei secoli.
C’è la storia che ci ha preceduto e quella che seguirà.
C’è un sacco di cose.
Ma le meraviglie non danno risposte alle nostre domande.

È dall’esigenza di avere risposte che nasce IdeAzioni: l’unione delle forze progressiste, democratiche,
riformiste, civiche e ambientaliste.
Risposte ai bisogni, alle passioni, ai sogni.
Abbiamo raccolto centinaia di contributi da parte di tutti voi, nelle passeggiate di quartiere, con i
questionari cartacei e sul web, con i tavoli tematici aperti.

È al termine di questo intenso cammino di partecipazione attiva che abbiamo iniziato a scrivere il
nostro programma.
Che resta aperto. Come il finale in uno di quei film di cui non vedi l’ora che esca il seguito.

Perché la partecipazione è un cammino senza fine che porta con sé trasparenza e garantisce la
possibilità di ricostruire una comunità in grado di comprendere le scelte che la politica fa.
Ed è lungo questo cammino senza fine che continueremo a raccogliere quei bisogni, all’apparenza
personali ma in realtà collettivi: mai dimenticare che c’è sempre qualcuno che ha il nostro stesso
problema.
Compito delle istituzioni è risolverlo per tutti, non per l’uno o per l’altro.

A tal proposito vogliamo che siano chiare due cose.
Non ci saranno più possibilità per nessun egoismo, se non ci saranno opportunità uguali per tutti.
E non ci saranno più i conflitti di interesse che la storia, passata e recente, ci ha raccontato.
Inizia un viaggio che guarda lontano, ben al di là dei nostri confini, ben al di là dei prossimi
cinque anni.

È questo il senso della politica.

La politica che crea sviluppo e opportunità, guardando oltre l’ordinario e oltre il destino dei singoli,
lavorando per scrivere la storia di tutti.
È ORA di dare alla Città una visione e una vocazione.

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L
     o diciamo in molti, da tempo: Tivoli ha smarrito l’intreccio virtuoso tra attività
     economiche e produttive che ne ha caratterizzato la storia moderna e
     contemporanea. Negli ultimi decenni il perseguimento della vocazione turistica
non ha prodotto i risultati attesi, e nel frattempo si sono impoveriti il PIL cittadino, i
redditi, l’occupazione. Alle ragioni strutturali e alle contingenze globali si è sommata
una ridotta capacità di garantire alle diverse attività una coesistenza sostenibile e
fruttuosa.
Parallelamente si è acuita la diseguaglianza tra le aree del territorio comunale,
prodotta dalla lettura di una Città in cui le periferie si sono sviluppate in modo
disarmonico, a ridosso di esigenze specifiche. Villa Adriana nasce come centro abitato
legato alla Pirelli (oggi Trelleborg). Campolimpido assume la fisionomia di
insediamento residenziale. Bagni, oggi Tivoli Terme, rimane avviluppata alla
questione del Parco Termale, mai del tutto risolta. Anche l’annosa vicenda della
Nathan merita di essere affrontata avendo presente il potenziale simbolico per la Città
che quell’area racchiude.
L’osservazione del nostro presente impone, a Tivoli come altrove, la necessità di
ricucire un tessuto sociale sfilacciato, e che anche per questo fatica a far fronte a un
mondo che cambia. Le espressioni di crescente pluralismo culturale che
contraddistinguono i nostri tempi richiedono all’amministratore pubblico di rivolgere
un’attenzione scrupolosa al tema dell’integrazione, per disinnescare gli scontri di
civiltà e tramutarli in opportunità di incontro e pacifica convivenza.
Dal punto di vista urbanistico si tratta, oggi, di ripensare la Città in senso policentrico.
In questo senso, si avverte la necessità di ridisegnare la vivibilità di Tivoli alleggerendo
il centro di alcune funzioni e servizi da destinare in pianura. Appare inoltre di vitale
importanza rovesciare la tendenza romanocentrica delle domande di lavoro,
istruzione, cultura, sanità e tempo libero.
C’è poi il tema più strettamente economico dei tre «distretti regionali» (travertino,
aerospazio e turismo) che trovano sede nell’area tiburtina. Cuore e cervello d’una
nuova Tiburtina Valley potrà essere il Tecnopolo Tiburtino, dove l’insediamento più
recente, il «Data center Aruba», nel 2020 ospiterà circa duecento nuovi posti di
lavoro.
Sull’asse tiburtino ricade una decisiva responsabilità rispetto alla condizione di
precarietà dei piccoli Comuni che lo circondano. Un progetto che punti sulla crescita
e sullo sviluppo sostenibile della pianura risponderebbe, infatti, anche alle attese delle
comunità montane. La condizione di partenza è che Tivoli e Guidonia Montecelio
si rendano conto della funzione «metropolitana» delle loro azioni e scelte.
Più in generale, non si può continuare a pensare che Tivoli sia in grado di rispondere
autonomamente alla ingente domanda di servizi, lavoro e istruzione che insiste sul
proprio bacino demografico. Tivoli deve ambire a diventare il baricentro di un
territorio da risanare, dalle Valli dell’Aniene e del Giovenzano fino al GRA. Visto il
deperimento dell’ente Provincia e le difficoltà di Roma Capitale, per fare questo
occorre stipulare un “patto d’area vasta”, in cui siano coinvolti tutti gli enti locali e
che faccia perno su un meccanismo policentrico, assegnando funzioni e competenze
diffuse. In quest’ottica, la Città potrebbe delegare al «patto», in tutto o in parte, alcune
attività: dalla giustizia alla sanità, fino alla gestione del ciclo dei rifiuti.
Bisognerebbe, infine, porsi obiettivi simbolici, ma non effimeri, che rappresentino per
Tivoli una svolta radicale e al tempo stesso una valorizzazione del suo prestigioso
passato, antico e moderno. Ad esempio trasformare le aree manifatturiere dismesse
parzialmente o totalmente (cartiere, cave) in spazi museali, dedicati all’archeologia
industriale come all’arte contemporanea. Oppure concepire appuntamenti culturali
di risonanza internazionale che siano occasione di promozione territoriale e abbiano
un impatto di massa senza perdere di vista la qualità.
È ORA di costruire un ponte tra passato e futuro, per ricostruire la Storia di Tivoli.

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È ORA!
         C’è una questione che prima di ogni altra abbraccia il nostro tempo: la mancanza di
         LAVORO.
         È necessario, qui e ora, creare possibilità. Per tutti quei giovani che fuggono dalla
         Città e spesso varcano addirittura i confini nazionali. Per gli adulti, che all’improvviso
         perdono il lavoro.
         È una questione che riguarda tutti. A prescindere dallo studio, dall’apprendimento
         di una professione, dalle difficoltà che la vita ci pone.
         Il lavoro nobilita l’uomo. Ma nobilita anche le città.
         Lo abbiamo detto: oggi la nostra è una Città in cui le piccole e medie imprese fanno
         una grande fatica a restare in vita, in cui il lavoro legato alle pubbliche
         amministrazioni è saturo, in cui il pendolarismo vive disagi senza pari, in cui si investe
         poco e in cui i redditi sono bassi.
         È ORA di impegnarsi a investire risorse umane ed economiche per essere travolti dai
         finanziamenti regionali ed europei: strumenti essenziali per un Comune in difficoltà.
         Altra ricchezza aggiunta sarà portata dal turismo. E lo diciamo senza paura. Con la
         consapevolezza che tutti ne hanno sempre parlato e che tutti hanno fallito.
         Da sempre in questa Città Il turismo è stato lasciato all’improvvisazione della politica
         e all’impegno dei singoli. Noi gli daremo il rispetto che merita: come a oggi i corsi
         universitari di tutto il mondo ci raccontano, il turismo non è un’arte. È una scienza.
         E come tale va trattato, avvalendosi di chi sa, studia, programma, pianifica.
         Se lo scopo deve essere produrre lavoro la nostra deve divenire una Città innovativa,
         dinamica, agile. Oggi siamo soffocati dal traffico, dal disordine, dai parcheggi
         irrazionali, e dai trasporti pubblici disorganizzati.
         Muoversi all’interno dei nostri confini è difficile per chi abita qui e per chi proviene da
         fuori. Come lo è andare a Roma per studiare o lavorare.
         Per questo È ORA di investire nella pianificazione della mobilità, perché anch’essa è
         una scienza. La scienza che risponde a uno dei più grandi bisogni di tutti noi.
         Chiunque deve spostarsi o ha bisogno di qualcuno che lo faccia per lui. E ciò ha a
         che fare con ciò che abbiamo di più prezioso e irripetibile: il tempo.
         Quel tempo che tanti vorrebbero poter trascorrere anche nei parchi e nei giardini.
         Ma da quasi dieci anni queste aree, sia del centro che della periferia, vivono uno stato
         di profondo degrado: dieci generazioni di bambini non hanno avuto l’opportunità di
         scoprire cosa sia uno spazio pubblico curato, rispettato, studiato rispetto al contesto
         in cui si colloca e funzionale alle esigenze di tutte le età. Capiremo tra qualche anno
         le conseguenze di questa incuria. Intanto È ORA di restituire vita e senso ai parchi,
         ovunque essi si trovino.
         Così come le scuole. Tutti i quartieri ne hanno una. È ORA di costruire una proposta
         innovativa di utilizzo formativo e comunitario di questi luoghi negli orari non
         scolastici, per i bambini, i ragazzi e gli adulti. Lo faremo insieme a chi dirige e lavora
         nella scuola e insieme all’immenso patrimonio di associazioni della Città: è attorno
         alla scuola e ai parchi che le comunità di quartiere potranno costituirsi e trovare nuovi
         stimoli e prospettive.
         Solidarietà. È con essa che le comunità crescono. Per questo È ORA di affrontare il
         disagio sociale guardandolo negli occhi, fornendo servizi adeguati, strutturando
         interventi i cui i risultati siano misurabili e valutabili dagli operatori del settore ma
         anche dalla cittadinanza. Il diritto all’abitare, l’attenzione a chi è solo, il bisogno di
         chi vive in una situazione di difficoltà, sia essa fisica, psicologica o economica. Questi
         sono valori che ci sono propri.

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È ORA di dare attenzione ai nostri amici animali. Con aree dedicate. Favorendo le iniziative
di educazione al rapporto con un animale domestico e le adozioni quando in custodia
presso una struttura. Il mondo è tanto loro quanto nostro.
Le comunità si distinguono per la cultura.
È ORA che la cultura sia intesa come creazione dal basso, come occasione di
incontro, di apprendimento, di formazione della persona. E non può essere quindi
ovunque la stessa, uguale per tutti.
Perché la nostra Città è fatta di tante città. Ed è una cosa di cui la politica deve
prendere atto. E farne una ricchezza.
Così come le manifestazioni tradizionali e quelle di nuova ideazione devono
comportare un arricchimento diffuso, umano e materiale.
E poi sport. È ORA dello sport: il luogo dove si sviluppa più forte il senso di comunità,
dove si impara a rispettare le regole, dove la competizione nasce da sani principi. Lo
sport è sociale, economia, turismo, formazione. Lo sport è una sfida di partecipazione,
dove tutti insieme, società sportive e Comune, siedono attorno a un tavolo per
programmare un grande futuro corale: vogliamo che lo sport a Tivoli sia per tutti,
che gli spazi siano per tutti e che in questo modo il movimento sportivo cresca. Una
Città che fa sport è una Città in salute.
Una salute che dipende anche dall’ambiente. È ORA di controllo, tanto sulle nuove fonti di
inquinamento, come quello da onde elettromagnetiche, quanto sulle vecchie. È ORA
di spegnere i “roghi tossici” anche quando provengono da un altro Comune.
L’ambiente è anche lo spazio che viviamo. E quindi È ORA del decoro urbano inteso
come battaglia al degrado ma anche come accoglienza ai turisti degna di una Città
della nostra importanza. Senza tralasciare l’uno per l’altro.
Ed È ORA di maggior sicurezza: da un lato telecamere nei punti più sensibili per la
sicurezza pubblica e in quelli più strategici a difesa della sicurezza privata, dall’altro
massimo supporto alla protezione civile.
Parlando di pianificazione territoriale, che riteniamo essere la funzione più importante
a cui è chiamata la politica, stanzieremo come atto più importante le risorse necessarie
alla redazione del nuovo piano regolatore della Città. Si è perso troppo tempo, la
Città ha bisogno di incontrare il suo futuro e non può attendere ancora. È ORA di
dare un’anima a quei quartieri che hanno diritto e chiedono a gran voce di divenire
centri urbani, tutti con pari diritti e pari dignità.
È ORA del fiume Aniene, della sua analisi e tutela, dello sfruttamento delle sue sponde.
È ORA della Città termale perché una ricchezza come l’acqua sulfurea è una rarità
preziosa.
Ma l’atto della pianificazione necessita di uno sforzo ulteriore, che vada oltre il
territorio. Perché è vero che la politica è l’arte della possibilità: ma non esisteranno
possibilità concrete se il Comune di Tivoli, nella sua forma di Ente pubblico, non
sarà rivoluzionato.
E questa rivoluzione dovrà avvenire investendo fin da subito nell’informatizzazione
completa e nel personale, valorizzando i lavoratori già presenti e assumendone di
nuovi.
Una rivoluzione che dovrà anche portare il Comune a possedere una cosa
fondamentale che oggi non ha: i dati e la loro analisi.
Su ogni cosa. Perché una politica che compie scelte in assenza di dati preziosi per
conoscere la realtà che ci circonda e per poter misurare i risultati delle proprie azioni,
è una politica che sta facendo due cose: prima con arroganza improvvisa, poi con
astuzia racconta una realtà che non esiste.

È ORA di progresso. È ORA di innovazione. È ORA di Tivoli. Tante Città nella stessa Città.

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È ORA di generare lavoro
        Sviluppo territoriale
        L’eredità gloriosa di Tivoli come avanguardia manifatturiera del nostro Paese richiede
        un impegno finalizzato a rimettere in circolo la capacità dei produttori locali di fare
        sistema, per acquisire know-how, condividerlo e metterlo al servizio della comunità,
        anche grazie a una riuscita cooperazione tra pubblico e privato.
        L’economia territoriale ripartirà accogliendo e coordinando le istanze degli operatori
        del territorio (imprenditori, artigiani, commercianti, ecc.) in un tavolo di lavoro
        permanente al quale sarà chiesta partecipazione attiva: proposte, programmazione
        e monitoraggio di azioni e iniziative con la consapevolezza che centro e periferia
        devono far parte dello stesso sistema di crescita e sviluppo, con le loro differenze e le
        loro particolarità.
        Dalla Regione e dall’Europa: tanti sono i fondi per lo sviluppo territoriale a cui
        accedere. Tivoli non può restare chiusa in se stessa perché ricchezza aggiunta è
        necessaria: vivere di sole tasse e mutui è vivere senza sogni, senza speranze. È vivere
        indebitando chi verrà dopo di noi.
        Per questo sarà necessario creare all’interno del Comune un UFFICIO EUROPA
        in grado di intercettare, sviluppare e coordinare progetti senza i quali la finanza
        europea è un miraggio, tanto per il Comune quanto per le realtà imprenditoriali,
        come per quelle della cooperazione sociale e del terzo settore.
        Grazie a questi finanziamenti pubblici siamo certi riprenderanno anche gli
        investimenti privati: una Città che cresce è una Città stimolante e attrattiva, anche
        all’esterno.

        Innovazione
        Non c’è sviluppo senza progresso, questo ci è ben chiaro. Le possibilità di un
        avanzamento civile che sia fruibile dalla collettività risiedono nell’utilizzo delle risorse
        che la tecnologia ci mette a disposizione, attraverso i big data, e nella consapevolezza
        che per trarne beneficio è assolutamente necessario sviluppare una padronanza di
        questi mezzi che sia il più possibile diffusa nella popolazione.
        Il Comune ha un’importanza strategica nella promozione del sistema produttivo
        locale che vanta la presenza di intere filiere, come quelle nei settori dell’artigianato e
        dell’agricoltura, rimaste per troppo tempo prive del necessario supporto. Sarà
        necessario che l’Amministrazione si adegui al contesto economico attuale lavorando
        alla possibilità di estendere i confini delle iniziative commerciali anche attraverso
        l’utilizzo di piattaforme digitali.
        Le realtà produttive e le eccellenze territoriali dovranno essere accompagnate nella
        ricerca di iniziative per lo sviluppo di impresa: non è sufficiente la promozione
        dell’immagine della Città.
        Sarà necessario istituire patti territoriali tra le istituzioni coinvolte (Regione, MISE,
        Istituto Commercio Estero, ecc.) e gli operatori locali, in modo da favorire la nascita
        di un modello di sviluppo realmente partecipato.

        Il Comune, grazie a specifiche intese con istituti bancari, potrà intervenire al fine di
        reperire garanzie economiche e, rimodulando l’applicazione dei tributi locali, potrà
        incentivare la nascita e la crescita di nuove imprese tra giovani, anche attraverso
        l’individuazione di spazi comuni (coworking) all’interno dei quali condividere le
        conoscenze e favorire la nascita di start up e il loro successivo consolidamento sul

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mercato (incubatori e acceleratori di impresa).

Commercio e artigianato
Gli esercizi commerciali distribuiti sul territorio costituiscono da sempre un valore
aggiunto, per la funzione
di prossimità rispetto ai bisogni dei cittadini, che anche grazie ad essi vivono i
quartieri. Il riconoscimento di
tale funzione passerà attraverso misure volte a evitare la chiusura dei cosiddetti
“negozi di vicinato”, impedendo che gli aggregati urbani si trasformino in quartieri
dormitorio privi di storia.
Allo stesso tempo si dovrà proteggere e accrescere il capitale umano delle conoscenze
artigiane.
Sarà necessario produrre nuovi regolamenti e rimodulare le imposte comunali (ad es.
in materia di pubblicità, insegne, occupazione suolo pubblico, ecc.), individuando gli
strumenti in grado di dare sostegno e prospettiva a entrambi i settori.
Sarà indispensabile promuovere la nascita di veri e propri distretti dell’artigianato
con una particolare attenzione al centro storico.
Sarà necessario incoraggiare la costituzione di centri commerciali naturali prevedendo
anche una rimodulazione delle imposte comunali (ad esempio in materia di
pubblicità, insegne, occupazione suolo pubblico ecc.), al fine di fornire uno strumento
capace di innescare processi di una trasformazione progressiva, in grado di coniugare
marketing urbano con il marketing imprenditoriale promosso dai privati, costruendo,
su questa base, azioni di marketing territoriale quali sintesi utile e proficua di una
rinnovata convergenza tra attori pubblici e privati.

Agricoltura
L’agricoltura dovrà avere un ruolo centrale e propulsivo nell’economia territoriale.
Si dovrà incoraggiare lo sviluppo della filiera locale dei prodotti a chilometro zero,
attraverso l’individuazione di spazi destinati all’organizzazione della distribuzione
locale e al commercio, aprendo anche alla possibilità di consumare in loco prodotti
freschi del territorio.
Sarà importante restituire alla cittadinanza il senso del valore sociale dell’agricoltura,
favorendo la realizzazione di orti sociali di quartiere o di condominio e incoraggiando
l’utilizzo dei prodotti locali nelle attività di ristorazione e nelle mense scolastiche.
Gli agricoltori locali dovranno essere tutelati attraverso la creazione di un marchio
di qualità per i prodotti del territorio (DE.CO.).
Il Comune dovrà incoraggiare il recupero delle coltivazioni sui terreni a oggi incolti,
favorendo lo sviluppo di modelli cooperativi, soprattutto a partecipazione giovanile.
Bisognerà attivare immediatamente il Tavolo Verde quale strumento di
partecipazione delle realtà territoriali, per la condivisione dei programmi di sviluppo
e sostegno alla creazione di una rete tra imprese, che consenta di raggiungere
dimensioni ottimali per ottenere un risparmio economico nell’utilizzo di servizi
condivisi.
Occorrerà introdurre una visione multifunzionale dell’agricoltura, facendo sì che i
cicli agricoli e zootecnici possano essere impiegati anche per la fornitura di servizi
alla popolazione: agri-asili, agriturismo, gruppi di acquisto solidale e di acquisto
terreni, mercati agricoli di vendita diretta, vivai, didattica, cultura, tempo libero.

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GLI ORTI SOCIALI E URBANI
L’introduzione di orti sociali e urbani in tutto il territorio comunale avrà una serie di importanti benefici per molti cittadini.
Per realizzare questa misura l’Amministrazione metterà a disposizione aree destinate all’agricoltura (o non utilizzabili per
altri scopi) di proprietà pubblica, anche coinvolgendo altri enti.
Le aree destinate a orti sociali saranno dotate delle necessarie opere di servizio (recinzioni, illuminazione, rete per l’irrigazione,
ricoveri per attrezzi), saranno divise in lotti e i singoli lotti saranno assegnati in concessione ai cittadini, attraverso bandi a
evidenza pubblica che dovranno favorire prima di tutto le persone in condizioni economiche svantaggiate.
Allo stesso modo saranno individuate porzioni di aree verdi pubbliche per realizzare orti urbani e di quartiere in collaborazione
con associazioni territoriali, degli istituti scolastici dei centri polivalenti per anziani e di altre organizzazioni.
L’introduzione di orti urbani e sociali produrrà notevoli benefici sociali ed economici. Oltre al risparmio nell’acquisto di
prodotti ortofrutticoli, i cittadini coinvolti nel progetto avranno a disposizione alimenti freschi e sani.
Il progetto comprende anche la costituzione di una rete cooperativa per distribuire il surplus della produzione, non solo ai
consumatori ma anche a ristoranti, mense ecc. per favorire una grande rete a “chilometro zero”, anche con l’introduzione di
un marchio di qualità specifico da esporre nei locali pubblici.
Sono previsti anche strumenti di sussidiarietà come l’introduzione di una specifica banca del tempo, in cui i cittadini più
esperti, come gli anziani, potranno scambiare saperi e conoscenze con attività di lavoro negli orti.

                          Disoccupazione
                          L’inoccupazione di chi non ha mai lavorato o la disoccupazione di chi il lavoro lo ha
                          perso necessiteranno di interventi specifici che si sovrappongano all’impegno per lo
                          sviluppo territoriale, l’innovazione e il supporto alle filiere economiche presenti.
                          Fondamentale sarà coinvolgere le imprese nella definizione dei percorsi di formazione
                          professionale, in modo da creare di profili che corrispondano realmente alle esigenze
                          del mercato del territorio: un’iniziativa con cui far emergere opportunità di lavoro.
                          Si dovrà affrontare la fuoriuscita dal mercato del lavoro: un momento che può essere
                          particolarmente traumatico, non soltanto dal punto di vista economico, ma anche
                          sul piano della fragilità psicologica. Per questo l’Amministrazione definirà interventi
                          integrati multidisciplinari (sociali, formativi, economici) attraverso protocolli di intesa
                          con le istituzioni competenti, finalizzati alla rapida attivazione di misure a supporto
                          della persona che sostengano il reinserimento nel mercato del lavoro.
                          Sarà necessario coinvolgere i Centri per l’Impiego al fine di non disperdere nessuna
                          delle risorse destinate all’inserimento lavorativo.
                          Sarà indispensabile affrontare ciò che deriverà dall’applicazione del reddito di
                          cittadinanza sia a livello di formazione che di impiego dei destinatari per lavori di
                          pubblica utilità: il Comune andrà organizzato per far fronte a questa novità, studiando
                          forme e modi per impiegare le risorse umane disponibili e sfruttando le possibilità
                          per la formazione offerte dalla sua società Tivoli Forma srl.

                          Turismo
                          L’impegno per la valorizzazione delle bellezze del territorio, a partire dalle sue
                          “Villae”, è inscritto nel patrimonio genetico della Città. Questo destino
                          apparentemente ineluttabile non ha trovato conforto nelle politiche finora perseguite
                          dalle amministrazioni, che nell’avvicendarsi hanno adottato provvedimenti non
                          pienamente rispondenti alle necessità di pieno sviluppo turistico del contesto tiburtino.
                          Affinché la Città possa davvero vivere di turismo, sarà necessario realizzare
                          immediatamente un piano strategico integrato turistico quinquennale (con relativo
                          piano di marketing territoriale) e introdurre la figura del destination manager, che metta
                          in rete e coordini le azioni di tutti i partner (Comune, Terme, Villae, Fai, Reti di

                                                                                                     8
Impresa, Associazioni di categoria, ecc.). Le azioni prive di coordinamento e non
                          professionali rendono vano ogni sforzo e causano un dannoso spreco di risorse
                          pubbliche.
                          Per valorizzare il Brand Tivoli sarà necessario individuare le corrette ed efficaci strategie
                          per la promozione con i Tour Operator di programmi di visita che invoglino il turista
                          a permanere sul territorio più di una notte, innescando così dei processi virtuosi di
                          crescita del mercato (offerta di posti letto, ristorazione, artigianato e commercio di
                          qualità, ecc.).
                          Al fine di migliorare l’offerta il Comune dovrà realizzare, anche in partenariato
                          pubblico-privato, aree camper attrezzate in diverse zone del territorio, oltre a
                          promuovere la nascita di micro o medie strutture ricettive nel centro storico che
                          valorizzino le varie zone, anche quelle meno percorse, ispirandosi al concetto di
                          albergo diffuso.
                          Imprescindibile per la valorizzazione dell’offerta turistica sarà risolvere l’annosa
                          questione di Ponte Lucano, lavorando in sinergia con tutti gli Enti interessati alla
                          tutela dell’area al fine di coordinare e promuovere le attività necessarie a restituire
                          finalmente una parte di territorio di estremo valore alla Città, ai cittadini dei quartieri
                          circostanti e ai turisti, istituendo un tavolo permanente di lavori, in cui il Comune si
                          farà promotore e coordinatore della risoluzione delle complesse tematiche legate
                          all’area del Mausoleo dei Plautii, oggi tristemente svilita.
                          Alta rilevanza simbolica potrebbe avere la trasformazione della Cartiera Segrè-
                          Tiburtine in una pietra miliare dell’archeologia industriale. L’edificio, collocato
                          all’interno dell’area del Santuario di Ercole Vincitore, potrebbe ospitare un’area
                          museale che riunisca alcuni reperti risalenti alle epoche in cui quei locali sono stati

                                  LE AZIONI CONCRETE PER IL TURISMO
Siamo tutti convinti che, nell’anno 2019, Tivoli debba puntare su un turismo di qualità e sostenibile per poter sviluppare
la propria economia e creare posti di lavoro, non soltanto per i giovani.
Dopo tante parole, è ora di passare ai fatti.
Le prime azioni concrete, da realizzare nei primi sei mesi di amministrazione, saranno la redazione di un Piano strategico
per il turismo e la nomina di un destination manager, che abbia il compito di guidare i processi di governance.
La redazione del Piano strategico, che avrà un orizzonte temporale di cinque anni, dovrà seguire il seguente percorso:
    - fase preliminare di ascolto, con coinvolgimento degli operatori e delle organizzazioni di Tivoli;
    - fase di raccolta, studio e di analisi dei dati;
    - individuazione delle azioni concrete da compiere.
Gli indirizzi relativi agli obiettivi da raggiungere con il Piano:
    - potenziare la competitività del sistema turistico cittadino;
    - riorganizzare completamente il sistema dell’accoglienza, con particolare riferimento alla crescita graduale dei posti letto
        disponibili, al decoro, al sistema informativo, ai parcheggi e alla mobilità interna;
    - rinnovare, specializzare e integrare l’offerta turistica cittadina, con l’obiettivo di far vivere al visitatore l’esperienza che
        più si adatta alle proprie attitudini;
    - definire il relativo piano di marketing territoriale;
    - valorizzare e ripensare gli attrattori, intesi anche come manifestazioni tradizionali e di livello nazionale e internazionale,
        che coinvolgano la comunità e facciano vivere una vera esperienza al visitatore. Anche attraverso azioni per la
        valorizzazione dell’artigianato artistico e di qualità;
    - organizzare la rete degli attori, attraverso un reale percorso di partecipazione che coinvolga associazioni e organizzazioni
        di categoria;
    - riorganizzare il sistema della formazione, con l’obiettivo di creare le professionalità adeguate alla crescita dell’offerta
        di lavoro.
Completa le azioni da compiere l’istituzione di una Fondazione pubblica per la cultura e il turismo.

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sede di una fabbrica di cannoni per l’esercito pontificio e di un impianto di produzione
cartaria all’avanguardia per la tecnologia del tempo.
Di semplice realizzazione ma con evidenti risvolti sarà la pianificazione di itinerari
guidati, opportunamente segnalati attraverso l’utilizzo di una segnaletica turistica
efficace.
Sarà necessario istituire un punto di informazioni turistiche presso la Stazione
Ferroviaria di Tivoli e quella di Tivoli Terme.
Bisognerà, inoltre, rilanciare l’area Termale attraverso azioni di rigenerazione urbana,
per migliorare l’attrattività della zona con benefici indiretti all’indotto economico
delle attività turistiche e commerciali della zona.
ll Comune dovrà promuovere corsi e iniziative di formazione per mantenere vive le
professioni artigianali e artistiche che producano veri souvenir per i turisti, e dovrà
incentivare la nascita di botteghe d’arte lungo le vie principali frequentate dai visitatori
e di mercati dell’artigianato artistico e tradizionale da realizzare anche in
collaborazione con i mercati agricoli a chilometro zero.

È ora di vivere la città
È ora che una gestione intelligente dello spazio urbano, pianificato e conforme alle
mutate esigenze sociali
ed economiche diventi l’obiettivo fondamentale per l’Amministrazione. Il territorio
accoglie i nostri luoghi
di vita, di incontro e di lavoro e deve essere in grado di far coesistere servizi ed esigenze
diverse che ci consentano di condurre le nostre vite in modo pienamente
soddisfacente.
Sarà necessario intervenire in modo da ottenere un complessivo innalzamento della
qualità della vita degli abitanti, che sia indirizzata al superamento del concetto di
“periferie”, in favore di una Città diffusa e policentrica. Tutti i quartieri dovranno
avere pari dignità e decoro e dovranno essere valorizzati in relazione alle proprie
caratteristiche, in modo da poter diventare, in alcuni casi, anche elementi di sviluppo
del territorio. Un esempio sono i murales artistici sugli edifici privati, che in molti
contesti urbani sono diventati degli attrattori turistici oltre che dei motori di
riqualificazione delle aree in cui sono stati inseriti.

Mobilità e trasporti
La prima azione necessaria ed imprescindibile sarà la redazione del Piano urbano
della mobilità, del piano dei parcheggi e della sosta, del piano urbano del traffico: è
essenziale un riordino complessivo che ponga fine alle continue azioni singole che
spesso si sono rivelate infruttuose o addirittura dannose.
La nuova rete di mobilita’ dovra’ essere programmata, tenendo doverosamente conto
dell’opera straordinaria che a breve non solo andra’ a modificare la natura dei flussi
di circolazione, ma determinera’ le scelte d’insediamento territoriale dei prossimi
decenni: IL RADDOPPIO DEL BINARIO FERROVIARIO DELLA
ROMA/PESCARA NEL TRATTO LUNGHEZZA - TIVOLI TERME, con
l’attesa opportunita’ di affidare il servizio ‘da’ e ‘per’ Roma ad una metropolitana di
superfice, con utilizzo da parte dei cittadini e frequenze moltiplicate rispetto ad oggi.
Il raddoppio della ferrovia sara’ di per se’ elemento di riequilibrio delle dinamiche
urbane, unitamente al collegamento con le grandi infrastrutture recentemente
realizzate (qualcuna in via di completamento) quali lo snodo di Ponte Lucano e il
nuovo Ponte degli Arci e con la pianificazione del passante tra la curva dei Regressi

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IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
L’Unione europea ci impone di concludere entro l’anno l’affidamento del servizio per il trasporto pubblico locale, da mettere
a gara insieme ai Comuni di Marcellina e Guidonia Montecelio. Quest’ultima amministrazione avrà il ruolo di capofila,
secondo quanto già approvato dalla precedente Amministrazione. I tempi sono molto stretti e il piano sarà sviluppato
dall’agenzia regionale AREMOL, che seguirà le indicazioni fornite dai Comuni. Riteniamo pertanto indispensabile che il
Comune di Tivoli investa risorse in questa pianificazione, che per la sua fondamentale importanza strategica non può essere
eseguita sulla base di sensazioni e in assenza di informazioni.
Sarà necessario dunque:
finanziare uno studio approfondito, indagando la domanda di trasporto attuale e quella che potrebbe essere generata.
concordare con COTRAL e Ferrovie dello Stato un biglietto unico.
potenziare il servizio nelle aree non coperte dal COTRAL.
immaginare un servizio completamente ristrutturato in cui gli autobus non passino una volta l’ora perché percorrono tratte
lunghissime, ma percorrano tratte più brevi aumentando la frequenza dei passaggi. Com’è noto, il trasporto pubblico funziona
quando gli autobus servono costantemente e con continuità gli utenti in attesa.
imporre a chi vincerà la gara innovazioni nel servizio: dalle paline luminose alle fermate principali a una app per la
geolocalizzazione degli autobus in transito.
Vogliamo una Città dinamica e agile in cui ci sia la libertà di spostarsi senza mezzi privati.

                        e la provinciale Empolitana.
                        È urgente affrontare i principali nodi del traffico: la rotatoria dell’Ospedale, via
                        Empolitana, la via Tiburtina internamente a Villa Adriana e a Tivoli Terme: un
                        traffico congestionato è fonte di inquinamento e stress.
                        È urgente dare a Campolimpido una viabilità pedonale, completando il progetto della
                        doppia viabilità veicolare a senso unico e programmando così la realizzazione di
                        marciapiedi in ambedue le strade.
                        Saranno pianificati parcheggi periferici per la sosta di visitatori e lavoratori che
                        vengono da fuori Città: si deve evitare di congestionare ulteriormente il traffico.
                        Tali parcheggi dovranno essere organizzati con un sistema di trasporto ecologico e
                        veloce per raggiungere i servizi cittadini e gli attrattori culturali.
                        In quest’ottica di riorganizzazione i parcheggi del centro saranno destinati alla sosta
                        breve nonché ai residenti e alle persone con specifiche necessità (parcheggi
                        rosa/parcheggi disabili)
                        Nei quartieri periferici è necessario realizzare percorsi ciclopedonali protetti per la
                        mobilità urbana e di quartiere: si deve disincentivare l’utilizzo dei mezzi a motore
                        privati per spostamenti brevi, ridurre il traffico e i tempi di percorrenza oltre che
                        l’inquinamento derivante.
                        Si promuoverà la revisione completa della mobilità extra comunale partendo
                        dall’istituzione di un tavolo tecnico con i Comuni vicini e con la Regione, allo scopo
                        di migliorare le infrastrutture e i trasporti giornalmente utilizzati negli spostamenti
                        pendolari da e per Roma. Compito del tavolo tecnico sarà anche quello di concertare
                        l’equiparazione della tariffa nel casello di Tivoli e di Castel Madama al fine di ridurre
                        il traffico dentro Tivoli, per sgravare da smog e congestione il nucleo urbano della
                        Città.

                        Scuole, parchi e giardini
                        Affinché la vita associata possa davvero coinvolgere tutte le fasce di popolazione sarà
                        necessaria la rigenerazione completa del sistema dei parchi e dei giardini pubblici
                        comunali. Per questo bisognerà procedere alla ridefinizione delle aree in funzione

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delle singole particolarità delle stesse e del loro contesto: si studieranno soluzioni
destinate ad attività specifiche, dallo studio alla pratica sportiva, dalle aree ludiche a
quelle per gli animali;
mettere a punto il piano economico-finanziario affinché sia direttamente il Comune
a occuparsi delle aree verdi senza doverle necessariamente dare in affidamento,
modalità che nel tempo può essere causa di contenziosi, sequestri e inutilizzazione.
Sarà ottimizzato l’utilizzo delle strutture scolastiche al di fuori degli orari didattici
per la realizzazione di attività culturali e/o ricreative rivolte a ciascuna fascia di età,
di concerto con dirigenti scolastici e docenti, anche attraverso il coinvolgimento delle
tantissime associazioni del territorio. Ogni quartiere ha almeno un plesso scolastico:
vogliamo che le scuole siano il cuore pulsante delle nostre comunità.
Si migliorerà il ruolo dei centri anziani: costruiremo luoghi di incontro
intergenerazionale, all’insegna di esperienze arricchenti che testimonino come le
diverse fasce d’età possano essere partecipi di uno scambio reciproco.
Sarà istituita una Consulta permanente degli istituti scolastici cittadini che si occuperà
anche delle politiche di dimensionamento.
Saranno introdotte azioni per il potenziamento dell’offerta formativa scolastica
comunale per le fasce di età da zero a tre anni e da tre a sei anni.

Servizi
La digitalizzazione dei processi e l’abbandono della carta sono condizioni necessarie
a un miglioramento nell’accessibilità dei servizi da parte del cittadino. Hanno, inoltre,
degli effetti collaterali positivi sul piano ambientale: alleggeriscono la Città del traffico
veicolare e dal conseguente inquinamento atmosferico che deriva da spostamenti che
la tecnologia può rendere del tutto superflui e, dunque, evitabili. In futuro, infatti, la
gestione integrale delle pratiche on-line consentirà al cittadino di poter fare tutto da
casa.
A chi non usa internet, tuttavia, sarà garantita la disponibilità di uno Sportello
unico per il cittadino che, gradualmente, dovrà essere aperto in tutti i quartieri,
prendendo il posto delle delegazioni, ormai anacronistiche per concezione e
funzionamento.
Attraverso la realizzazione di servizi di prossimità sarà possibile restituire alla
collettività ambiti abbandonati, contribuendo alla riappropriazione di spazi e tempi
di libertà.

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È ORA di vivere meglio
        È ora che l’Amministrazione Comunale affronti le difficoltà dei propri cittadini, con
        determinazione e nel rispetto del principio di uguaglianza, attuando politiche attive
        di sostegno e inclusione per accompagnare le persone verso l’autosufficienza. Fuori
        e oltre il bisogno.
        La presenza importante di realtà associative sul territorio è una risorsa preziosa per
        contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico e per prevenire il rischio di
        emarginazione sociale. Per questo vogliamo aumentare le possibilità per le
        associazioni di accedere agli spazi pubblici come scuole, biblioteche o altre strutture
        pubbliche, siano esse già esistenti o da aprire nei quartieri, perché crediamo nei valori
        della condivisione e del coinvolgimento attivo della cittadinanza. Vivere insieme aiuta
        a decidere meglio.

        Welfare
        L’esistenza di un sistema di politiche sociali efficaci e rispondenti alle esigenze della
        collettività consente alla nostra Città di dare un contributo all’attuazione della nostra
        carta costituzionale, che ci impone di adempiere ai compiti di solidarietà e alla
        rimozione degli ostacoli all’eguaglianza sostanziale tra i cittadini.
        È necessario riprogettare insieme il processo di integrazione del servizio sociale
        comunale con i servizi sociosanitari distrettuali, come il Centro di Assistenza
        Domiciliare, il Servizio Tossicodipendenze, o il Dipartimento Salute Mentale, per
        pianificare gli investimenti fino all’ultima risorsa disponibile, attraverso la ridefinizione
        del Punto Unico di Accesso alle prestazioni sociosanitarie (PUA), evitando sprechi o
        duplicazioni inutili dei servizi.
        Negli ultimi anni, alla preoccupante recidiva derivante dalle dipendenze legate al
        consumo di droghe e all’abuso di alcool, si sono aggiunte nuove forme di dipendenza
        come le ludopatie: definiremo percorsi specifici di prevenzione e sensibilizzazione,
        anche tramite programmi coordinati con il SERD. Sarà inoltre necessario attuare
        misure di contrasto alla ludopatia attraverso campagne informative nelle scuole e sui
        mezzi di comunicazione
        La particolare attenzione al mondo dei più giovani esposti all’ulteriore deriva del
        (cyber)bullismo è un atto necessario affinché si tenda ad eliminare fenomeni di
        marginalizzazione.
        Gli impatti traumatici che ciascuno di questi fenomeni possiede sulla vita delle persone
        e dei rispettivi affetti dovranno spingere l’Amministrazione Comunale ad avere un
        ruolo centrale nell’attività di prevenzione del disagio sociale.

        Sanità
        L’Ospedale di Tivoli è il riferimento sanitario di un insieme vastissimo di Comuni.
        Ci batteremo affinché torni centrale nella sanità laziale.
        Ci faremo garanti di un presidio istituzionale permanente presso tutte le
        Amministrazioni sovraordinate che hanno le specifiche competenze per migliorare
        la situazione della sanità e dei presidi sanitari territoriali locali.
        Richiederemo un’indagine epidemiologica per mettere in luce l’incidenza di malattie
        che possano essere derivate da fattori sociali e/o ambientali di particolare gravità.

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Abitare
È ORA che abitare divenga un diritto uguale per tutte e tutti.
La verifica delle unità immobiliari di proprietà comunale è alla base dell’elaborazione
di un piano per la casa, che consenta di liberare nuove risorse da impiegare per la
riduzione della distanza tra fabbisogno sociale e domanda effettiva di abitazioni.
il Comune deve recuperare maggiore centralità nell’interlocuzione istituzionale con
gli altri soggetti coinvolti nelle politiche abitative (Regione e Ater in primis), anche
attraverso un UFFICIO CASA in grado di funzionare orientando i processi e
ponendosi come snodo del rapporto pubblico-privato.
Per migliorare le performance comunali nell’ambito degli interventi disponibili si
attueranno azioni volte a:
recuperare e razionalizzare gli immobili e gli alloggi di edilizia residenziale pubblica;
accedere ai fondi regionali destinati ai Comuni per realizzare interventi di
riqualificazione;
destinare contributi alle morosità incolpevoli;
destinare contributi a favore delle famiglie in difficoltà per l’acquisto della prima casa;
favorire il risanamento o il contenimento energetico degli alloggi di proprietà
pubblica.

Vogliamo favorire il ricorso a ulteriori interventi per riscontrare le esigenze del
fabbisogno abitativo, come
ad esempio:
l’individuazione di nuovi strumenti per il reperimento di immobili anche attraverso
nuove forme di compartecipazione pubblico-privato, verificando la possibilità di
raggiungere intese con l’istituto di vendite giudiziarie, finalizzate all’ampliamento
dell’offerta abitativa, a canone sostenibile, tramite il riuso del patrimonio immobiliare
in vendita giudiziaria, situato in aree urbane socialmente sensibili;
l’implementazione di progetti pilota di riattivazione del patrimonio pubblico e privato
non locato, favorendo l’incontro domanda/offerta nel mercato privato della locazione
sostenibile, attraverso garanzie economiche complementari;
l’attivazione di intese con Cassa Depositi e Prestiti, finalizzate alla valutazione della
sostenibilità di proposte di housing sociale, da parte di operatori privati del territorio,
per ampliare l’offerta di alloggi sociali per la locazione a canone calmierato e la
vendita a prezzi convenzionati;
l’allargamento della platea degli interventi in favore di persone con disabilità grave
previsti dalla Legge n. 112/2016 “Dopo di Noi”, in caso di riutilizzo di patrimoni
resi disponibili da familiari e da reti associative di familiari di persone con disabilità
(es. Co-housing).

Integrazione e pari opportunità
La nostra Città ospita comunità straniere che in questo territorio vivono e lavorano
e che, affinché possa migliorare l’integrazione, devono essere riconosciute valutando
le diversità culturali come fattore di crescita collettiva e lavorando affinché
l’immigrazione di seconda generazione possa sentirsi parte della comunità.
L’integrazione tuttavia non riguarda solamente le comunità straniere ma è un
fenomeno che attiene anche allo scambio intergenerazionale: la costruzione di un
rapporto forte con la propria comunità potrà essere raggiunta attivando spazi
alternativi di incontro e di ascolto, prevedendo lo sviluppo di attività che raggiungano
i giovani e mirino a facilitare processi di comunicazione con gli altri, sia ragazzi che
adulti, sia italiani che di origine straniera.

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Non meno importante per una comunità davvero integrata è l’intervento che
l’Amministrazione dovrà mettere in atto per contrastare fenomeni di emarginazione
derivanti dall’impossibilità di fruire gli spazi pubblici. Per questo sarà realizzato un
censimento di tutte le barriere architettoniche presenti sul territorio comunale al fine
di programmare concretamente gli interventi necessari alla loro rimozione.

Tutela degli animali
Per una corretta tutela degli animali è necessario gestire il presente e insieme
programmare il futuro.
Saranno necessari adeguati interventi sul territorio, anche a supporto e
sensibilizzazione della cittadinanza al fine di garantire il benessere degli animali.
Sarà necessario valutare la fattibilità della realizzazione di un canile/gattile sanitario
comunale, da realizzarsi anche in partenariato pubblico-privato al fine di abbattere i
costi sostenuti dal Comune e di migliorare il controllo sulle condizioni degli animali
ospitati.
Per contrastare il fenomeno del randagismo, è necessario istituire un Tavolo di
coordinamento con la Regione Lazio, il Comune di Guidonia, il Comune di Roma
e il Dipartimento di prevenzione veterinaria della ASL RM 5, allo scopo di
individuare strumenti di promozione delle adozioni e di sensibilizzazione in grado di
garantire la maggior incidenza possibile di animali sterilizzati, privati o liberi, sul
territorio comunale.

                                                             15
È ORA di crescere insieme
        La crescita di una collettività è reale solo quando condivisa.

        Partecipazione
        Sarà di fondamentale importanza il coinvolgimento dei cittadini, singoli o associati,
        nelle varie fasi dell’amministrazione comunale. Ciò è essenziale per poter effettuare
        una continua analisi dei bisogni collettivi e per individuare correttamente le azioni
        concrete da svolgere. I partiti e i movimenti restano, come afferma la Costituzione,
        gli strumenti naturali attraverso i quali i cittadini concorrono democraticamente a
        determinare la vita politica. Ma allo stesso tempo sono fondamentali le altre forme
        di partecipazione che possono consentire ai cittadini, singoli o associati, di essere
        coinvolti nell’analisi e nell’individuazione delle soluzioni. Allo stesso modo è
        fondamentale che i cittadini possano essere costantemente informati sui risultati
        ottenuti con le azioni amministrative introdotte, misurando, laddove possibile, gli
        effetti soprattutto in termini di miglioramento della qualità della vita e di risoluzione
        dei problemi.
        Gli obiettivi del complesso di azioni associate alla partecipazione sono così riassunti:
        rafforzare gli istituti di partecipazione e le forme di sussidiarietà orizzontale e
        circolare, al fine di coinvolgere la comunità tiburtina nei processi decisionali;
        consentire ai cittadini da un lato di poter verificare l’andamento ed il rispetto del
        programma elettorale e i risultati ottenuti, dall’altro di poter incidere sulle scelte
        amministrative.
        Le azioni concrete da mettere in campo:
        approvazione del regolamento per i referendum popolari consultivi su temi di grande
        interesse per la collettività;
        per temi di particolare interesse, introduzione di Consigli comunali aperti, con la
        possibilità di intervento da parte dei relativi portatori di interessi collettivi;
        attivazione reale delle Consulte, che devono essere coinvolte nell’attività di analisi,
        studio e programmazione;
        introduzione degli istituti delle Assemblee tematiche e delle Assemblee di quartiere,
        che si riuniscono periodicamente alla presenza del Sindaco e della Giunta;
        attivazione dei tavoli tematici permanenti con gli operatori e le categorie;
        attivazione del tavolo permanente per le manifestazioni e il calendario unico, a
        disposizione di organizzatori e operatori del settore, con una programmazione
        anticipata dei principali eventi;
        introduzione di forme di consultazione affinché i cittadini, singoli o associati, possano
        effettuare proposte sulla destinazione dei capitoli di spesa (bilancio partecipato);
        introduzione del bilancio sociale annuale, attraverso il quale i cittadini possano essere
        informati in modo assolutamente trasparente sugli obiettivi realmente raggiunti e sui
        risultati ottenuti per ogni singola voce di spesa.
        Apertura dell’ufficio delle idee, con l’obiettivo di ricevere le proposte innovative da
        parte dei cittadini sui temi dello sviluppo della Città.

        Cultura
        È ORA che cultura e turismo non siano più confusi. Perché la cultura è quella che
        abbraccia le nostre strade, le nostre piazze, le nostre scuole e le accademie, le cantine
        di chi fa musica e dipinge, le piccole compagnie teatrali, le associazioni che inventano

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e quelle che suonano, quelle che producono e quelle che combattono, i comitati che
festeggiano e quelli che difendono il proprio quartiere.
E in questi luoghi di incontro che la cultura viene prodotta Tivoli ha bisogno di un
progetto culturale vasto e di medio termine che riproponga il percorso di crescita
fatto da Matera. Ha bisogno di una visione complessiva di quello che vuole fare e di
dove vuole arrivare affinché tutte le iniziative si possano inserire in una visione
d’insieme e, passo dopo passo, possano concorrere alla realizzazione di una Tivoli
“Fabbrica di Cultura”, capace di promuovere manifestazioni e iniziative anche di
respiro internazionale ma che nascano dal basso, con il coinvolgimento dell’intera
comunità.
Tivoli è una Città dalle enormi potenzialità mai davvero analizzate e promosse. I
suoi abitanti, organizzati in
gruppi o associazioni, hanno sempre mostrato uno straordinario fermento culturale
da valorizzare.
Bisogna ora fare in modo che, così come avvenuto a Matera, siano messi in condizione
di trasformarsi da spettatori a protagonisti dello sviluppo culturale della propria Città.
Creeremo una Fondazione che guidi il processo di trasformazione della comunità in
fabbrica diffusa di cultura, che abbia un controllo pubblico e coinvolga tutti i soggetti
della società civile che ne vogliano far parte.
Apriremo le “officine dell’arte e della cultura” distribuite su tutto il territorio
comunale in cui si organizzino corsi e laboratori e in cui ci siano a disposizione
strumenti e attrezzature.
Superando il sistema dei bandi comunali per l’assegnazione in via esclusiva
dell’organizzazione delle manifestazioni tradizionali si potrà garantire la
partecipazione di chiunque voglia dare un contributo, senza che nessuno rimanga
escluso.
 A tal fine si istituirà un “Comitato organizzatore unico delle associazioni e dei
comitati”, con statuto approvato dal Consiglio Comunale, che garantisca la
partecipazione democratica di tutte le organizzazioni. L’Amministrazione Comunale
avrà il ruolo di delineare gli indirizzi e di chiedere al Comitato unico di presentare
una proposta in linea con gli indirizzi e con lo stanziamento di fondi comunali.
Al fine di garantire la massima partecipazione sarà inoltre istituito un tavolo
permanente per la programmazione degli eventi, che avrà il compito di programmare
un calendario delle manifestazioni in modo da evitare sovrapposizioni e consentire
agli operatori del settore ricettivo di promuovere pacchetti dedicati alle manifestazioni,
oltre che le manifestazioni stesse, attraverso i propri canali pubblicitari.
L’amministrazione Comunale dovrà svolgere il ruolo di stimolo alle associazioni
organizzatrici delle manifestazioni affinché, laddove possibile, siano organizzate in
modo da permettere al visitatore di vivere un’esperienza diretta, partecipando da
protagonista e non da spettatore passivo.
Le manifestazioni, inoltre, dovranno essere organizzate in tutti i luoghi del territorio
comunale, anche nei quartieri più lontani dal centro, cercando di individuare e
valorizzare le peculiarità e le tradizioni di ciascuna zona.
Il Comune si farà promotore anche dell’organizzazione di festival e manifestazioni
di interesse nazionale e internazionale a patto che abbiano caratteristiche tali da
rendere l’evento un volano di crescita per la collettività.

Manifestazioni e tradizione
Per incentivare il turismo sarà fondamentale “offrire un’esperienza” al visitatore
affinché non resti solo un

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fruitore passivo. Ciò significa mettere in rete tutto quello che è possibile fare o visitare
                         a Tivoli e nelle immediate vicinanze: passeggiate a cavallo, passeggiate in montagna,
                         rafting, discese su fune, esperienze nei laboratori artigiani e nella raccolta dell’olio,
                         ecc.
                         Offrire un’esperienza significa permettere al visitatore di essere parte attiva nelle
                         attività del territorio e nelle manifestazioni culturali, alcune già presenti e partecipate
                         nel nostro territorio. Ad esempio partecipando da figurante alle Idi Adrianensi,
                         attraverso convegni e rievocazioni che dovrebbero svolgersi sotto la supervisione di
                         un comitato scientifico e in cui il visitatore dovrebbe potersi immergere nella
                         rappresentazione ambientata in epoca romana, mangiando, dormendo e vivendo
                         davvero come il personaggio storico interpretato.
                         Allo stesso modo si potrebbero immaginare eventi immersivi di tipo analogo
                         ambientati, ad esempio, nel periodo rinascimentale all’interno di Villa d’Este.
                         Affinché le manifestazioni culturali possano davvero essere un volano anche per lo
                         sviluppo turistico e sociale della Città è necessario assicurare che i contributi alle
                         associazioni siano erogati sempre nella massima trasparenza e secondo criteri chiari,
                         ideando e valorizzando manifestazioni da svolgersi anche nei quartieri più lontani
                         dal centro e ponendo al contempo fine al sistema dei bandi esclusivi per
                         l’organizzazione delle manifestazioni tradizionali.
                         Questo tipo di manifestazioni (Carnevale, Fiera di San Giuseppe, Sagra del Pizzutello,
                         Settembre Tiburtino, Natale di Tivoli, Presepe Vivente, Rievocazioni storiche, ecc.),
                         che appartengono alla cultura e alla tradizione locale devono infatti essere organizzate
                         con il coinvolgimento di tutte le associazioni e i comitati che intendono partecipare
                         attivamente, sull’esempio di quanto fatto nella fiera revival al Carapone e nella Festa
                         di Mezza Estate alla Cittadella del 2017.
                         Questo obiettivo è realizzabile attraverso l’istituzione della Fondazione della cultura
                         o di altro soggetto analogo, il cui statuto sia definito dal Comune, che sia in grado di
                         far partecipare e coinvolgere tutte le associazioni e i comitati del territorio, che
                         formuleranno proposte in linea con gli indirizzi forniti dall’ l’Amministrazione
                         Comunale e con lo stanziamento di fondi comunali.
                         I festival, invece, per essere davvero attrattivi e incentivare un vero turismo stanziale
                         dovranno essere concentrati nel tempo, avere un tema declinato in tutte le sue forme
                         e coinvolgere l’intera comunità. Per far questo è necessaria l’istituzione di un tavolo
                         permanente per la programmazione delle manifestazioni al fine di evitare
                         sovrapposizioni e per permettere agli operatori del settore ricettivo di promuoverli
                         con largo anticipo e di vendere pacchetti specifici. Perché sia funzionale allo sviluppo

                             LE OFFICINE DELL’ARTE E DELLA CULTURA
Le officine dell’arte e della cultura, da aprire in particolare nei quartieri più lontani dal centro, saranno i luoghi in cui si
pianteranno i semi per una vera crescita che parte dal basso. Esse saranno attivate anche usufruendo di specifici contributi
economici che da diversi anni la Regione Lazio mette a disposizione dei Comuni.
Le officine saranno luoghi aperti anche alle associazioni e saranno delle vere e proprie fabbriche di cultura e di arte, oltre a
diventare luoghi di incontro, di ritrovo e di socializzazione. Esse saranno anche degli incubatori e dei moltiplicatori del
fermento culturale che anima la nostra Città.
Nelle officine saranno organizzati corsi e laboratori (gratuiti per i cittadini in condizioni economiche svantaggiate) aperti a
tutti.
Le officine saranno anche dotate di strumenti e attrezzature (palchi, sedie, amplificazione, luci, proiettori per videomapping
ecc.) che saranno a disposizione gratuitamente delle associazioni locali che intendono organizzare manifestazioni in luoghi
pubblici.

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