3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA

Pagina creata da Rebecca Lanza
 
CONTINUA A LEGGERE
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
3 AGOSTO 1778
                                                        TEATRO ALLA SCALA

15 AGOSTO 1483
CONSACRAZIONE
CAPPELLA SISTINA

                                                        24 AGOSTO 1862
                                                        LA LIRA DIVENTA
                                                        MONETA NAZIONALE

    148/2019 | GIORNALE ITALIANO DE ESPAÑA - GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET | D.L.: MA-884-2008
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
ITALIA
  A MIL ANO IL 3 AGOSTO 1778 ... IL TEATRO ALL A SCAL A
  Il Teatro alla Scala, conosciuto anche come "la Scala", è il principale teatro d'opera di
  Milano. È considerato tra i più prestigiosi teatri al mondo, ospita da 241 anni i principali
  artisti nel campo internazionale dell'opera e, più in generale, della musica classica.
                   LA FACCIATA
  Gli elementi architettonici caratterizzanti sono il
  timpano, le paraste e le semicolonne visibili quan-
  do il teatro sorgeva su una lunga e stretta strada,
  successivamente, dopo la costruzione della piazza
  antistante, diventano meno evidenti, poiché la pro-
  spettiva angolare lascia il passo al punto di vista cen-
  trale. Con portico e terrazza aggettanti il teatro è una
  costruzione funzionale con emiciclo interno per la
  diffusione dei suoni. I caratteri stilistici del Piermarini
  si possono riassumere nella sobrietà della struttura e
  degli elementi decorativi usati con rapporti modulari.
  La facciata principale è la parte del teatro che ha su-
  bito, rispetto al progetto originario, il minor numero
  di modifiche. L'unica aggiunta è stata quella dei due
  piccoli corpi laterali sormontati da terrazzi (1835), i
  quali, se alterano lievemente la visione laterale rom-
  pendo la scansione dei tre diversi volumi della fac-
  ciata, fanno salva la percezione frontale. L'aspetto
  più innovativo del progetto è sicuramente la galleria
  che l'architetto antepone agli accessi del teatro. Un
  tempo era possibile, grazie a questo accorgimento,
  arrivare a pochi metri dall'ingresso, e al coperto, con
  la carrozza. I piani sono scanditi da cornicioni e dal                  granito di Baveno, di color grigio-rosa; per i parapetti,                 (i due laterali danno accesso ad altrettanti ambienti
  diverso rivestimento murario. Al piano terreno e al                     lo zoccolo del primo piano, le lesene, le colonne, la                     minori ricavati nei corpi aggiunti nel 1835) si accede
  mezzanino, su un basso bugnato si aprono sette ar-                      trabeazione che corre su queste, i timpani di tutte le                    a un ambiente, coperto da una volta a botte, lungo
  cate cieche, intonacate di chiaro come le superfici                     finestre e la cornice del grande timpano triangolare,                     quanto l'originale corpo aggettante della facciata, as-
  dei piani superiori. Originariamente le porte di acces-                 la pietra di Viggiù, un'arenaria di colore grigio paglie-                 sai stretto e basso. Da qui altrettante porte introdu-
  so al teatro erano solo due, in corrispondenza del-                     rino, e la pietra Gallina. L'architetto concepì la faccia-                cono nel foyer della platea e dei palchi. L'ambiente
  le arcate laterali della galleria. All'interno delle altre              ta principale per la visione di scorcio, giacché il teatro                è diviso, parallelamente alla facciata, da una fila di
  cinque aperture si aprivano, invece, altrettante fine-                  si trovava in origine in una contrada relativamente                       sei alte colonne in marmo. Le pareti sono decorate a
  stre. Oggi, ogni fornice ospita un portone, sormon-                     stretta. La visione frontale, e il curioso effetto del                    stucco con paraste che sorreggono fregi e una ricca
  tato dalle finestrelle arcuate del mezzanino. In cor-                   timpano sormontato da coppi, si è resa possibile a                        trabeazione in parte dorata. Diversi specchi riflettono
  rispondenza dei piedritti delle arcate corre un corso                   seguito dell'apertura di piazza della Scala, nel 1857.                    la luce dei lampadari di cristallo che pendono dalle
  di blocchi più sporgenti. Sporgente è anche il concio.                                                                                            volte. Sul fondo, l'ampio varco centrale dà accesso,
                                                                                                      Foyer                                         tramite una breve rampa tripartita da due colonne,
  Sopra alla galleria e ai corpi aggiunti dal Pestagal-                   La decorazione neoclassica e la stessa disposizio-
  li, un parapetto a balaustra, il cui disegno è ripreso                                                                                            alla platea. A destra e a sinistra, due coppie di varchi
                                                                          ne degli ambienti al piano terreno non sono quelle
  anche come zoccolo per le semicolonne e le lesene                                                                                                 più piccoli conducono tramite alcuni scalini ai corri-
                                                                          previste dal Piermarini. Originariamente, passato
  corinzie che scandiscono il ritmo dei diversi volumi al                                                                                           doi dei palchi (quelli centrali) e ai guardaroba della
                                                                          uno stretto corridoio parallelo alla facciata, analogo a
  primo piano. In corrispondenza del terrazzo, in mez-                                                                                              platea (quelli laterali). Nelle pareti laterali dell'atrio
                                                                          quello attuale, si accedeva a due ambienti oblunghi.
  zo alle quattro coppie di semicolonne, si aprono tre                                                                                              si aprono quattro porte: le prime comunicanti a de-
                                                                          Sul lato esterno di quello di sinistra si trovavano il
  porte timpanate. Sulla parete del volume intermedio                                                                                               stra e a sinistra, rispettivamente, con il buffet degli
                                                                          «camerino dei biglietti», la «camera per gli impresa-
  e sui terrazzi laterali si aprono altre quattro luci, sem-                                                                                        spettatori della platea, e con il bookshop, mentre
                                                                          ri» con l'attigua «camera per gli accordi», l'alloggio
  pre decorate da timpani triangolari, due a destra e                                                                                               le seconde con le "scale degli specchi" che danno
                                                                          del custode. Sul lato esterno di quello di destra, il
  due a sinistra. In corrispondenza dei capitelli corre                                                                                             diretto accesso ai ridotti dei palchi e delle gallerie.
                                                                          locale per il corpo di guardia con il «camerino per
  un fregio spezzato a festoni in stucco. Al di sopra                     l'ufficiale» e la «bottega del caffè» per la platea. Al                                                 Sala
  corre un'importante trabeazione su cui poggiano le                      centro, una sala di transito dove il pubblico attendeva                   Il Piermarini, nel progettare la Scala, si ispirò al teatro
  basi delle basse lesene e le cornici delle aperture                     l'arrivo delle carrozze. Percorsi fino al fondo i due                     di corte della reggia di Caserta di Vanvitelli: rispetto
  dell'odierno ridotto delle gallerie. Corona il prospetto,               corridoi, si entrava nell'atrio, o «vestibolo per la ser-                 a quest'ultimo manufatto tuttavia il Piermarini dise-
  in corrispondenza della galleria delle carrozze, un                     vitù», oblungo e non molto ampio, e finalmente, at-                       gnò una diversa curvatura e strutture decorative in
  timpano decorato, sempre su disegno del Piermarini,                     traverso tre porte, nella sala. Sempre da qui si acce-                    modo da ottenere un'acustica migliore del modello
  a bassorilievo in stucco da Giuseppe Franchi. Il sog-                   deva ai palchi, grazie a un duplice sistema di scale,                     di riferimento[60], segnando il definitivo superamento
  getto è l'allegoria de Il carro del Sole inseguito dalla                e a due «botteghe per chincaglierie». Tra il 1881 e il                    delle forme della sala teatrale barocca e diventando
  Notte (altrove detto Il carro di Apollo o di Fetonte).                  1884 furono rinnovate le decorazioni di questi am-                        il nuovo prototipo dei teatri neoclassici. La sala a for-
  [54] Ai due lati una balaustra interrotta, in corrispon-                bienti seguendo i disegni di ornato previsti in un pro-                   ma di ferro di cavallo divenne il modello per il teatro
  denza delle sottostanti lesene, da parapetti ciechi                     getto del 1862 degli architetti Savoia e Pirola. Oggi,                    all'italiana, fu successivamente ripresa in diversi teatri
  decorati da vasi fiammati. Per il bugnato fu scelto il                  varcata la soglia di uno dei cinque portoni centrali                      d'Europa per essere superata solo con la costruzione
             Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 2       e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 148/2019
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
del Palais Garnier a Parigi nel 1875. Fino al bombar-
                                                           ITALIA                             Palchi e gallerie                                            aprono sia le porte dei camerini, oggi utilizzati come
   damento del 1943 si era conservata la struttura ori-                        I sei livelli sono oggi organizzati in quattro ordini di pal-               guardaroba per gli spettatori dei singoli palchi, sia
   ginaria della volta, costituita da uno spesso strato di                     chi e due gallerie. I primi tre ordini contano trentasei                    quelle di accesso ai palchi. Varcata questa prima
   intonaco pressato su "bacchette", strisce larghe circa                      palchi, diciotto a destra e diciotto a sinistra, numerati                   porta in legno laccato, per accedere alla sala è ne-
   cinque centimetri ricavate da tondelli di castagno non                      in ordine crescente a partire dal proscenio; il quarto                      cessario aprire una seconda anta ricoperta di vellu-
   del tutto essiccati e lasciati a macerare nell'acqua, in-                   ordine ne conta invece trentanove, giacché tre palchi                       to. La cromia prevalente delle pareti dei corridoi e
   chiodate a centine in legno di pioppo. Queste erano                         occupano lo spazio che negli ordini sottostanti è riser-                    delle scale è giallo/arancio, mentre le zoccolature
   a loro volta appese mediante sottili tiranti in legno ai                    vato al palco reale. Su entrambi i lati del proscenio si                    sono nere. Sulle pareti delle scale d'accesso al pri-
   travettoni appoggiati sulle grandi capriate poste a so-                     affacciano ulteriori quattro palchi di proscenio, corri-                    mo ordine, invece, il marmorino è grigio-verde con
   stegno delle falde del tetto. Questo sistema, quasi un                      spondenti ai primi quattro ordini. I palchi e i retrostanti                 la fascia verticale in prossimità del corridoio gialla,
   controsoffitto, è stato per certi versi ripreso nel Teatro                  camerini erano un tempo decorati dai singoli proprie-                       in continuità con la tinta delle pareti di quel piano.
   degli Arcimboldi, dove il soffitto che vede lo spettatore                   tari con tappezzerie di differenti colori, tappeti, mobili,                 I pavimenti dei palchi sono oggi in cotto, lo stesso
   è in realtà composto da pannelli riflettenti rivolti verso                  specchi e sedie di loro scelta. In base a un inventario                     materiale previsto da Piermarini, i corridoi e i piane-
   la platea e fonoassorbenti rivolti verso l'orchestra. La                    del 1790 siamo a conoscenza della stoffa prevalente-                        rottoli delle scale sono invece in terrazzo veneziano.
   semplice volta della sala era intonacata, come pure                         mente scelta per le pareti dei palchi, una «tela di Vien-                   L'originaria unica galleria era collegata al vestibolo
   le pareti dei cinque ordini di palchi e le quattro grandi                   na, a fondo bianco, rosso, celeste, a righe, su cui sono                    per la servitù tramite due scale a chiocciola. Gli spet-
   colonne che racchiudono i palchi di proscenio. La sala                      sparsi o s'intrecciano rami o s'inviluppano fantasiose                      tatori con biglietti di galleria entrano oggi attraverso
   appariva all'origine in modo molto diverso da quanto                        composizioni alla cinese; la tendenza classicheggian-                       l'ingresso del Museo teatrale, in largo Ghiringhelli.
   si vede oggi: numerosi sono stati gli interventi, tra cui                   te è rappresentata da tappezzerie a "musaico"». Fu                          Nello spazio occupato nei piani sottostanti dai came-
   quello curato da Luigi Canonica (1808) e quello dello                       deciso che solo le tinte e l'andamento delle mantova-                       rini, si trovano in corrispondenza delle due gallerie i
   scenografo Alessandro Sanquirico (1830), ammirabile                         ne dovessero essere uniformi, di color rosso, e, a dif-                     guardaroba, non dissimili da quelli della platea. Diffe-
   nel suo complesso ancora oggi. Il boccascena è di 16                        ferenza di quanto avviene oggi, in foggia tale da poter                     rente è invece il disegno delle rampe che collegano i
   x 12 metri (identico a quello del teatro degli Arcimboldi,                  isolare completamente il palco dalla sala. In occasione                     due ultimi piani, ridisegnate nel corso del XX secolo.
   il quale è infatti stato costruito in modo tale che le sce-                 dei lavori di rinnovo del 1830, fu deciso, su indicazio-
                                                                                                                                                                                      Ridotti
   ne possano passare da un teatro all'altro). L'originario                    ne del Sanquirico, di adottare un nuovo colore e una
                                                                                                                                                           Vi sono oggi due ridotti. Il primo, in corrispondenza
   sipario in tela dipinta che si apriva a caduta è stato                      nuova foggia, così descritti in una lettera del 6 agosto
                                                                                                                                                           del terzo ordine di palchi, è destinato agli spettatori
   sostituito dall'attuale in velluto cremisi, con apertura                    di quell'anno: «un solo piegone candente nel mezzo
                                                                                                                                                           dei palchi. Il secondo, aperto nel 1958 nel luogo un
   all'imperiale, riccamente decorato a ricami in oro. Nel-                    e due code laterali, di un solo colore, quello celeste».
                                                                                                                                                           tempo adibito a "stanza delle stufe", è destinato a
   la parte superiore troneggia lo stemma del Comune di                        [65] Il modello delle nuove cortine, da riprodursi a cura
                                                                                                                                                           quelli delle due gallerie. L'aspetto di entrambi questi
   Milano. Sopra il boccascena, un orologio che indica                         dei proprietari dei singoli palchi, fu messo in opera nel
                                                                                                                                                           ambienti è stato più volte modificato nel corso de-
   l'ora (numero romano) e i minuti (numeri arabi, scanditi                    palco in uso all'I.R. Comando Militare (il numero 16
                                                                                                                                                           gli anni. In origine, nel locale che attualmente ospi-
   a intervalli di tempo di cinque minuti) è sorretto da due                   del primo ordine) e, per i palchi di proscenio, in quello
                                                                                                                                                           ta il ridotto delle gallerie si producevano le braci da
   grandi figure femminili in basso rilievo. Il palcoscenico,                  del governatore, il conte Francesco di Hartin. Nel 1838
                                                                                                                                                           porre in appositi bracieri dislocati nei vari ambienti
   originariamente in assi di pioppo solcato dalle guide                       furono rinnovate le dorature, i panneggi e il restauro
                                                                                                                                                           del teatro. L'attuale decorazione del primo ridotto,
   per i pannelli mobili delle scene, aveva dimensioni rag-                    delle decorazioni, ma, come si deduce da una lette-
                                                                                                                                                           intitolato ad Arturo Toscanini, risale all'intervento di
   guardevoli (oltre trenta metri di lunghezza e quasi ven-                    ra di Franz Liszt (che vi tenne due concerti pianistici
                                                                                                                                                           Luigi Lorenzo Secchi (1936). Il primo ambiente cui
   tisei di larghezza) e si prolungava un tempo nella sala                     nel febbraio 1838 e uno in settembre), i tendaggi non
                                                                                                                                                           si accede dal corridoio del terzo ordine, stretto e as-
   fino oltre il proscenio, nello spazio oggi occupato dalla                   mutarono colore. Nel 1844, tutti i panneggi del teatro
                                                                                                                                                           sai allungato, funge quasi da anticamera al più vasto
   buca d'orchestra. In base al progetto iniziale avrebbe                      divennero «cedrone», un verde brillante, ad eccezione
                                                                                                                                                           salone, corrispondente all'area del corpo aggettante.
   dovuto avere non sei ma sette campate, ridotte in cor-                      del palco reale, il cui predominante color rosso cremi-
                                                                                                                                                           A dividerli un muro in cui si aprono un grande varco
   so d'opera a causa di difficoltà nell'acquistare i terreni                  si fu scelto come tradizionale insegna di potere. Una
                                                                                                                                                           sorretto da quattro colonne marmoree e due varchi
   necessari. Lunghi ballatoi permettevano ai macchinisti                      tra le importanti trasformazioni che seguirono all'isti-
                                                                                                                                                           minori, a destra e a sinistra, che danno accesso ad
   di manovrare le scene. L'orchestra suonava fino agli                        tuzione dell'Ente Autonomo, fu l'uniformazione della
                                                                                                                                                           altrettanti vani più piccoli, ospitanti i buffet. Le pa-
   inizi del XX secolo allo stesso livello della platea, dalla                 decorazione dei palchi. Il compito fu affidato nel 1928
                                                                                                                                                           reti di tutti e quattro gli ambienti sono decorate da
   quale era separata grazie a un'"assata in pendio" che                       all'architetto Giordani, il quale decise di rivestirli uni-
                                                                                                                                                           specchi, fregi e paraste con capitelli corinzi dorati
   poteva essere rimossa in occasione delle feste da bal-                      formemente con un damasco rosso di seta con deco-
                                                                                                                                                           realizzati a stucco. Sopra questi ultimi corre la tra-
   lo. L'attuale fossa fu costruita all'inizio del Novecento.                  razioni in stile impero. I tendaggi tornarono a essere
                                                                                                                                                           beazione, assai importante nei due ambienti mag-
                                                                               color cremisi, rifiniti con gocce e pigne dorate. Nel
   I colori dominanti della decorazione attuale sono l'oro                                                                                                 giori, meno appariscente nei due buffet. Tre porte
                                                                               1988, i damaschi di seta furono sostituiti con una stof-
   e l'avorio. I decori, medaglioni e motivi floreali e zoo-                                                                                               finestre e due finestre si aprono dal salone verso
                                                                               fa di disegno abbastanza simile, ma in fibra sintetica
   morfi, sono realizzati in cartapesta dorata applicata sul                                                                                               piazza della Scala, una finestra da luce a ciascu-
                                                                               ignifuga. Nel corso degli ultimi lavori di restauro è stato
   legno laccato color avorio dei parapetti. Le colonnine                                                                                                  no dei due ambienti minori. Tre grandi lampadari di
                                                                               nuovamente posato del damasco di seta, sempre di
   che separano un palco dall'altro sono un po' arretrate                                                                                                  cristallo pendono dalla volta del salone e altrettanti,
                                                                               colore rosso, tra il rubino e il granato antico. I seguenti
   e le pareti stesse dei singoli palchi sono direzionate in                                                                                               più piccoli, illuminano il corridoio. Decorano il salone
                                                                               palchi hanno mantenuto la loro decorazione originaria,
   modo da permettere una migliore visuale anche dai                                                                                                       alcuni busti di compositori (Giacomo Puccini, Pietro
                                                                               in modo totale o parziale; in alcuni casi si può trattare
   palchi più laterali. Le tappezzerie alle pareti sono state                                                                                              Mascagni, Umberto Giordano), musicisti (Arturo To-
                                                                               solo di un soffitto affrescato, in altri di specchi o stucchi.
   uniformate in damasco cremisi. Del tutto simile è l'a-                                                                                                  scanini, opera di Adolfo Wildt) e responsabili del tea-
   spetto dalla platea delle due gallerie. Anche l'attuale                                     Scale e corridoi                                            tro, realizzati in marmo o in bronzo a partire dal dopo
   seconda galleria, nel progetto del Piermarini pensata                       Un complesso sistema di scale a più rampe (dette                            guerra. Le tappezzerie delle poltrone e dei divani
   quale unico loggione, si offriva alla vista in modo iden-                   «a tenaglia») collega il foyer con i corridoi di accesso                    sono realizzate con la medesima seta di colore giallo
   tico ai cinque ordini di palchi sottostanti, ma aveva in                    ai palchi. Nei primi tre ordini i corridoi dei palchi di                    utilizzata per i tendaggi. La disposizione degli am-
   realtà un soffitto a volta. Dalla volta, decorata a gri-                    destra e di sinistra non sono comunicanti a causa                           bienti è la medesima anche nel ridotto superiore, cui
   saille, pende il grande lampadario donato dai maestri                       del volume del palco reale, cui si accede dal secon-                        si accede dalla seconda galleria. Soltanto l'altezza
   vetrai di Murano dopo la seconda guerra mondiale.                           do ordine tramite un ampio vestibolo. Sui corridoi si                       delle volte è minore e più discreta è la decorazione.
         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
148/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 3
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
ITALIA
                                                     15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
                                                     La Cappella Sistina (Latino: Sacellum Sixtinum), dedicata a Maria Assunta in Cielo,
                                                     è la principale cappella del palazzo apostolico, nonché uno dei più famosi tesori
                                                     culturali e artistici della Città del Vaticano, inserita nel percorso dei Musei Vaticani.
                                                                                                                                                                                                      intervento di grande importanza da parte degli
                                                                                                                                                                                                      artisti nell’invenzione figurativa e iconografica.
                                                                                                                                                                                                      Da notare il piccolo contributo pittorico che il
                                                                                                                                                                                                      maestro Brunelleschi diede nell’ala nord dell’e-
                                                                                                                                                                                                      dificio. La concezione del programma icono-
                                                                                                                                                                                                      grafico complessivo fu ripresa secondo alcuni
                                                                                                                                                                                                      storici dall’Expositio super septem visiones li-
                                                                                                                                                                                                      bri apocalypsis, esegesi di episodi biblici risa-
                                                                                                                                                                                                      lente forse al nono secolo, ovvero dall’opera di
Di Antoine Taveneaux - Opera propria, CC BY-SA 3.0

                                                                                                                                                                                                      Gioacchino da Fiore, autore di una complessa
                                                                                                                                                                                                      teoria della “concordia” tra Antico e Nuovo Te-
                                                                                                                                                                                                      stamento. Il risultato fu un ciclo di grande omo-
                                                                                                                                                                                                      geneità, nonostante la partecipazione di artisti
                                                                                                                                                                                                      dalle personalità marcatamente diverse. Ciò fu
                                                                                                                                                                                                      possibile grazie all’adozione di una medesima
                                                                                                                                                                                                      scala dimensionale delle figure, all’impagina-
                                                                                                                                                                                                      zione e strutturazione ritmica simile, alle mede-
                                                                                                                                                                                                      sime tonalità dominanti, tra cui spicca l’abbon-
                                                                                                                                                                                                      danza di rifiniture in oro, che intensificano la
                                                                                                                                                                                                      luce con effetti che dovevano apparire partico-
                                                                                                                                                                                                      larmente suggestivi nel bagliore delle fiaccole e
                                                                                                                                                                                                      delle candele. Lo splendido complesso voluto
                                                     Fu costruita tra il 1475 e il 1481, all’epoca di                       le aveva già lavorato per il papa nella distrutta                         da Sisto IV fu anche nei decenni successivi al
                                                                                                                                                                                                      centro degli interessi dei pontefici, con inter-
                                                     papa Sisto IV della Rovere, da cui prese il nome.                      Cappella della Concezione nell’antica basilica
                                                                                                                                                                                                      venti che costituiscono pagine fondamentali
                                                     È conosciuta in tutto il mondo sia per essere il                       di San Pietro in Vaticano e che realizzò anche
                                                                                                                                                                                                      dell’arte del pieno Rinascimento. Nella prima-
                                                     luogo nel quale si tengono il conclave e altre                         la pala d’altare raffigurante la Vergine Assun-
                                                                                                                                                                                                      vera del 1504 la particolare natura del terreno
                                                     cerimonie ufficiali del Papa (in passato anche                         ta. La volta fu decorata da un cielo stellato di
                                                                                                                                                                                                      su cui sorge la cappella determinò probabilmen-
                                                     alcune incoronazioni papali), sia per essere de-                       Piermatteo d’Amelia, seguendo una tradizione
                                                                                                                                                                                                      te un inclinamento della parete meridionale che,
                                                     corata con una delle opere d›arte più conosciute                       medievale. Nel frattempo il signore di Firenze
                                                                                                                                                                                                      in seguito ad assestamenti, lasciò una vasta e
                                                     e celebrate della civiltà artistica occidentale, gli                   Lorenzo de’ Medici, nell’ambito di una politi-
                                                                                                                                                                                                      minacciosa crepa sul soffitto, che necessitò una
                                                     affreschi di Michelangelo Buonarroti, che rico-                        ca riconciliativa con gli avversari che avevano
                                                                                                                                                                                                      sospensione di tutte le funzioni nella cappella in
                                                     prono la volta (1508-1512) e la parete di fondo                        appoggiato la Congiura dei Pazzi (1478), tra cui
                                                                                                                                                                                                      via precauzionale. Giulio II della Rovere fece
                                                     (del Giudizio universale) sopra l›altare (1535-                        lo stesso papa, propose l’invio dei migliori ar-                          restaurare la volta con catene, sia sopra la volta
                                                     1541). È considerata forse la più completa e im-                       tisti presenti allora sulla scena fiorentina, quali                       principale sia negli ambienti inferiori, renden-
                                                     portante di quella «teologia visiva, che è stata                       ambasciatori di bellezza, armonia e del primato                           dola di nuovo agibile solo dopo la metà di ot-
                                                     chiamata Biblia pauperum». Le pareti inoltre                           culturale di Firenze. L’offerta venne accettata                           tobre. La lunga crepa, che si è scoperto partire
                                                     conservano una serie di affreschi di alcuni dei                        e il 27 ottobre 1480 Sandro Botticelli, Cosimo                            dall’angolo nord-est, venne tamponata con l’in-
                                                     più grandi artisti italiani della seconda metà del                     Rosselli, Domenico Ghirlandaio e i rispettivi                             serimento di nuovi mattoni, forse nell’estate del
                                                     Quattrocento (Sandro Botticelli, Pietro Perugi-                        collaboratori partirono per Roma, dove sono                               1504. La decorazione della volta di Piermatteo
                                                     no, Pinturicchio, Domenico Ghirlandaio, Luca                           documentati all’opera dalla primavera del 1481.                           d’Amelia risultò così danneggiata irreparabil-
                                                     Signorelli, Piero di Cosimo e altri). Esiste anche                     Ciascuno di questi artisti, con gli aiuti, tra gli                        mente. L’idea di far rifare la decorazione della
                                                     una “Cappella Sistina” nella basilica di Santa                         altri, degli aiutanti Pinturicchio, Piero di Cosi-                        volta a Michelangelo Buonarroti dovette venire
                                                     Maria Maggiore a Roma, edificata da Sisto V, e                         mo e Bartolomeo della Gatta, affrescò uno dei                             a papa Giulio nell’aprile del 1506, come testi-
                                                     una nella cattedrale di Savona, fatta edificare da                     quattro riquadri nella parete a destra dell’altare,                       monia una lettera inviata allo stesso Michelan-
                                                     Sisto IV come mausoleo per i propri genitori.                          poi, con un nuovo contratto datato 27 ottobre                             gelo dal capomastro fiorentino Piero Rosselli,
                                                                                                                            1481, vennero riconfermati per l’esecuzione de-                           il quale aveva ascoltato la notizia dalla voce
                                                     La decorazione pittorica                                               gli altri dieci riquadri restanti (i due sulla parete                     del papa stesso. La precipitosa fuga da Roma
                                                     Il programma generale della decorazione pit-                           dell’altare erano già stati completati da Perugi-                         di Michelangelo, per via degli intrighi che ave-
                                                     torica della cappella fu articolato su tre regi-                       no nella primissima fase) da ultimare entro il                            vano bloccato il suo grandioso progetto della
                                                     stri dal basso verso l’alto: lo zoccolo con finti                      marzo dell’anno successivo. I termini non ven-                            “Sepoltura” del papa, sospese il progetto fino
                                                     arazzi, il secondo ordine con scene del Vecchio                        nero sempre rispettati e al Perugino subentrò                             alla riappacificazione col papa, che avvenne nel
                                                     Testamento (scene della vita di Mosè) e del                            Luca Signorelli, che affrescò il Testamento di                            1507. Nel 1508 quindi l’artista tornò a Roma
                                                     Nuovo Testamento (scene della vita di Cristo) e                        Mosè e la Contesa intorno al corpo di Mosè sul-                           e sottoscrisse il contratto; il lavoro venne com-
                                                     infine l’ordine più alto con la rappresentazione                       la parete dell’ingresso. Il complesso program-                            pletato entro il 31 ottobre 1512. La decorazione
                                                     di pontefici martirizzati. La decorazione pitto-                       ma iconografico venne definito in ogni partico-                           della volta incontrò numerose difficoltà, tutte
                                                     rica venne avviata, nella parete dietro l’altare                       lare dal pontefice stesso e dai suoi consiglieri,                         brillantemente superate dall’artista e dai suoi
                                                     (quella oggi del Giudizio), dal Perugino, il qua-                      anche se la sua stessa complessità necessitò un                           collaboratori. Per essere in grado di raggiunge-
                                                               Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
      Pag. 4                                                   e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 148/2019
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
re il soffitto, Michelangelo necessitava di una
                                                           ITALIA              va, tra la zona mediana e quella superiore; qui,                            l’Assunta, a cui era dedicata la cappella, vene-
   struttura di supporto; la prima idea fu del Bra-                            all’altezza delle imposte delle finestre, il muro                           rata da Sisto IV in ginocchio. Le corrisponden-
   mante, che volle costruire per lui una speciale                             rientra per lasciare spazio a uno stretto cammi-                            ze tra le coppie simmetriche di riquadri tra una
   impalcatura, sospesa in aria per mezzo di funi.                             namento. Oltre questo confine i pilastri, che in                            parete e l’altra - in base all’iconografia tipolo-
   Ma Michelangelo temeva che questa soluzione                                 tutta la zona inferiore sono solo dipinti, diven-                           gica - sono esplicitate dalle iscrizioni (tituli) nel
   avrebbe lasciato dei buchi nel soffitto, una volta                          tano reali e reggono i peducci della volta. Sopra                           fregio soprastante: l’antico prefigura il nuovo e
   completato il lavoro, così costruì un’impalcatu-                            il portale, in corrispondenza del peduccio della                            il nuovo si perfeziona dall’antico, secondo un
   ra da sé, una semplice piattaforma in legno su                              volta, si trova un grande stemma papale Della                               concetto già espresso da sant’Agostino: «Dio,
   sostegni ricavati da fori nei muri posti nella par-                         Rovere con la quercia a dodici ghiande d’oro e                              ispiratore e autore dei libri dell’uno e dell’al-
   te alta vicino alle finestre. Questa impalcatura                            la tiara papale, appartenente a Sisto IV, ma fatto                          tro Testamento, ha sapientemente disposto che
   era organizzata in gradoni in modo da permet-                               all’epoca di Giulio II, suo nipote.                                         il nuovo fosse nascosto nell’antico e l’antico
   tere un lavoro agevole in ogni parte della volta.                           Pavimento                                                                   diventasse chiaro nel nuovo». Il messaggio
   Il primo strato di intonaco steso sulla volta co-                           Il pavimento del XV secolo è composto da tar-                               sottinteso è quindi come Mosè, prima guida e
   minciò ad ammuffire perché era troppo bagnato.                              sie policrome in marmo in stile cosmatesco. I                               legislatore del popolo eletto, con l’aiuto del sa-
   Michelangelo dovette rimuoverlo e ricomincia-                               disegni scandiscono il percorso processionale                               cerdote Aronne, prefiguri il Cristo, all’insegna
   re da capo, ma provò una nuova miscela crea-                                che va dall’ingresso alla cancellata con una se-                            della continuità della legge divina che, nel rin-
   ta da uno dei suoi assistenti, Jacopo l’Indaco.                             rie di cerchi collegati, affiancati ai lati da riqua-                       novarsi delle leggi mosaiche nel nuovo patto
   Questa non solo resistette alla muffa, ma entrò                             dri riempiti con motivi diversi. Nello spazio più                           del messaggio evangelico, viene poi trasmessa
   anche nella tradizione costruttiva italiana. ni-                                                                                                        da Gesù a san Pietro e ai suoi successori, cioè
                                                                               interno, davanti all’altare, i mosaici pavimentali
   zialmente Michelangelo era stato incaricato di                                                                                                          i pontefici stessi. In questo senso aveva un ruo-
                                                                               indicano la disposizione del trono papale e dei
   dipingere solo dodici figure, gli Apostoli, ma                                                                                                          lo fondamentale la scena della Consegna del-
                                                                               seggi dei cardinali, nonché il movimento dei ce-
   quando il lavoro fu finito ve ne erano presenti                                                                                                         le chiavi, affidata al Perugino, che testimonia
                                                                               lebranti durante le funzioni.
   più di trecento. Dell’impresa restano numerosi                                                                                                          il passaggio di tali poteri; sul lato opposto la
   disegni, che rappresentano un documento molto                                                                                                           Punizione di Quorah e dei suoi figli, di Botti-
                                                                               Gli affreschi                                                               celli, allude invece alla punizione che spetta a
   prezioso. In seguito anche Leone X desiderò le-                             La decorazione pittorica venne concepita in
   gare il proprio nome all’ineguagliabile prestigio                                                                                                       chiunque si opponga all’autorità del pontefice.
                                                                               stretto rapporto con le proporzioni architettoni-                           Si tratta dunque di una solenne riaffermazione
   della Sistina, fino ad allora patrocinata da pon-                           che della cappella, assecondando la scansione
   tefici della famiglia Della Rovere. Decise allora                                                                                                       di natura politica e dottrinale del primato di san
                                                                               delle pareti. Le partizioni si basano infatti sulla                         Pietro, della sua sacralità, intangibilità e della
   di donare una serie di preziosi arazzi intessuti                            scansione delle finestre, che genera lo spazio
   a Bruxelles su disegno di Raffaello Sanzio alla                                                                                                         pienezza dei poteri del pontefice. Il ciclo della
                                                                               per sei riquadri sotto ciascuna finestra delle pa-                          Sistina rappresenta una gigantesca storia spiri-
   fine del 1514. Gli arazzi, intessuti nella bottega                          reti laterali e per due in quelle frontale e poste-
   di Pieter van Aelst, mostrano le Storie dei santi                                                                                                       tuale dell’Umanità: dalla Creazione al Peccato,
                                                                               riore. Verticalmente gli affreschi sono ripartiti                           alla Redenzione, alla Fine del Mondo. Gli affre-
   Pietro e Paolo, i cui soggetti avevano precise                              in tre registri: uno inferiore con finti tendaggi,
   corrispondenze con i riquadri affrescati nel re-                                                                                                        schi delle pareti sono una rappresentazione del
                                                                               per la cui decorazione vennero poi eseguiti gli                             Regno della Legge e di quello della Grazia, resi
   gistro mediano. Questi arazzi, che ricoprivano
                                                                               arazzi di Raffaello; uno intermedio con le Storie                           con un tono commemorativo e agiografico. Mi-
   la zona destinata al papa e ai religiosi separata
                                                                               di Mosè e Aronne sul lato sinistro e le Storie di                           chelangelo intese la creazione e il peccato come
   dalla transenna marmorea, erano utilizzati nelle
                                                                               Gesù sul lato destro, con fitti rimandi tra una pa-                         drammi dell’umanità intera, e la Redenzione un
   solenni festività e si leggevano, come le storie
                                                                               rete e l’altra; uno superiore, oltre un cornicione                          atto di speranza e di fede che si realizza in ogni
   soprastanti, dalla parete dell’altare. Attraverso
                                                                               fortemente sporgente, che coincide con il livello                           momento e luogo. La dottrina neoplatonica,
   la celebrazione dei primi due “architetti della
                                                                               delle finestre e che a sua volta è divisibile in due                        presente nella sua formazione culturale, lo con-
   Chiesa”, Pietro e Paolo apostoli rispettivamente
                                                                               sottoregistri: uno con le figure dei primi ponte-                           duce ad una profonda spiritualità interiore. Le
   verso gli Ebrei e verso i “Gentili”, si riaffermava
                                                                               fici (da Pietro a Marcello) entro nicchie ai lati                           varie figurazioni hanno, oltre che un significato
   il collegamento col pontefice regnante, loro ere-
                                                                               delle finestre e uno, oltre un’altra cornice agget-                         letterale (Storie del popolo eletto), una più uni-
   de. Quando i primi sette arazzi arrivarono dalla
                                                                               tante, delle lunette affrescate poi da Michelan-                            versale funzione di rivelazione degli stati d’ani-
   Fiandra e furono collocati il 26 dicembre 1519
                                                                               gelo. Anche la parete di fondo presentava uno                               mo dell’uomo dopo il Peccato: la tristezza del-
   il cerimoniere Paris de Grassis annotò: «tota
                                                                               schema simile, con al centro, in corrispondenza                             la inconsapevole attesa (Antenati di Cristo), la
   cappella stupefacta est in aspectu illorum».
                                                                               dell’altare, una pala affrescata dal Perugino con                           cieca speranza di fronte al miracolo (Salvazioni

   Architettura
   È a pianta basilicale e misura 40,93 metri di
   lunghezza per 13,41 di larghezza (le dimensioni
   del Tempio di Salomone, così come vengono ri-
   portate nell›Antico Testamento). Ha un›altezza
   di 20,70 metri ed è coperta da una volta a botte
   ribassata, collegata alle pareti da vele e pennac-
   chi, che generano lunette in corrispondenza dei
   muri laterali. Sotto ciascuna lunetta si aprono le
   strette finestre ad arco che danno luce all’am-
   biente: sono sei su ciascuna parete laterale a
   cui si aggiungevano altre due aperture sul lato
   ovest, tamponate con la creazione del Giudizio.
   La cornice tra la zona inferiore e quella media-
   na è poco sporgente rispetto a quella successi-
         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
148/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 5
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
di Israele), la virile serenità della coscienza del
                                                        ITALIA              •    Separazione delle acque dalla terra (Genesi 1,9-10)                  realizzati da manifatture fiamminghe su disegni
  futuro (Profeti e Sibille).                                               •    Creazione di Adamo (Genesi 1,26-27)                                  di Raffaello. Essi riproducono eventi delle storie
                                                                            •    Creazione di Eva (Genesi 2,18-25)                                    dei principes apostolorum Pietro e Paolo, tratti
  Le pareti                                                                 •    Peccato originale e cacciata dal Paradiso                            dai vangeli e dagli Atti degli apostoli. Sotto le
  Parete ovest (altare)                                                          terrestre (Genesi 3,1-13.22-24)                                      Storie di Cristo si trovavano quattro arazzi con
  • Michelangelo, Giudizio Universale (1536-1541)                           •    Sacrificio di Noè (Genesi 8,15-20)                                   Storie di san Pietro a partire dalla Pesca mira-
  • Perugino, Nascita e ritrovamento di Mosè (distrutto)                    •    Diluvio universale (Genesi 6,5-8,20)                                 colosa; sull’altro lato, sotto le Storie di Mosè,
  • Perugino, Assunta con Sisto IV inginoc-                                 •    Ebbrezza di Noè (Genesi 9,20-27)                                     erano presenti sei Storie di san Paolo, a partire
     chiato (distrutto)                                                                                                                               dal Martirio di Santo Stefano fino alla Predi-
  • Perugino, Natività di Cristo (distrutto)                                Sibille e profeti                                                         ca di san Paolo agli Ateniesi, collocata oltre la
                                                                            •    Zaccaria                                                             cancellata. Raffaello, consapevole del confron-
  Parete sud                                                                •    Gioele                                                               to con Michelangelo, impostò i disegni a quel-
  La parete sud mostra le Storie di Mosè, databili                          •    Sibilla Delfica                                                      lo “stile tragico” inaugurato con l’Incendio di
  al 1481-1482. Dall’altare si incontrano:                                  •    Sibilla Eritrea                                                      Borgo, semplificando gli schemi ed enfatizzan-
  • Pietro Perugino e aiuti, Partenza di Mosè per l’Egitto                  •    Isaia                                                                do i gesti e la mimica dei personaggi, per ren-
  • Sandro Botticelli e bottega, Prove di Mosè                              •    Ezechiele                                                            derli più eloquenti e “universali”. Ben sette dei
  • Cosimo Rosselli o Domenico Ghirlandaio o Bia-                           •    Sibilla Cumana                                                       cartoni originari di Raffaello sono giunti sino
      gio di Antonio Tucci, Passaggio del Mar Rosso                         •    Sibilla Persica                                                      a noi e sono oggi conservati presso il Victoria
  • Cosimo Rosselli e Piero di Cosimo (attr.),                              •    Daniele                                                              and Albert Museum di Londra. Gli arazzi veri
      Discesa dal monte Sinai                                               •    Geremia                                                              e propri sono nella Pinacoteca Vaticana, dove
  • Sandro Botticelli, Punizione dei ribelli                                •    Sibilla Libica                                                       sono esposti nella Sala VIII. Dagli stessi disegni
  • Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta,                               •    Giona                                                                di Raffaello o da copie di essi sono state tratte
      Testamento e morte di Mosè                                                                                                                      varie repliche degli arazzi della Sistina, a oggi
                                                                                                                                                      distribuite in varie località italiane come Man-
                                                                            Antenati di Cristo                                                        tova e Loreto.
  Parete nord
  La parete nord mostra le Storie di Cristo, data-                          Lunette
                                                                            • Eleazar e Mattan
  bili al 1481-1482. Dall’altare si incontrano:
                                                                            • Giacobbe e Giuseppe
                                                                                                                                                      Organo a canne
  • Pietro Perugino e aiuti, Battesimo di Cristo                                                                                                      All’interno della Cappella Sistina si trova un or-
  • Sandro Botticelli, Tentazioni di Cristo                                 • Achim ed Eliud
                                                                                                                                                      gano a canne, collocato nell’angolo destro della
  • Domenico Ghirlandaio, Vocazione dei pri-                                • Azor e Sadoc
                                                                                                                                                      controfacciata. Lo strumento è stato inaugurato
       mi apostoli                                                          • Zorobabele, Abiud ed Eliacim
                                                                                                                                                      il 14 dicembre 2002 con un concerto dell’orga-
                                                                            • Giosia, Ieconia e Salatiel
  • Cosimo Rosselli (attr.), Discorso della mon-                                                                                                      nista Gianluca Libertucci alla presenza di varie
                                                                            • Ezechia, Manasse e Amon
       tagna                                                                                                                                          autorità vaticane, come il cardinale Angelo So-
                                                                            • Ozia, Ioatam e Acaz
  • Pietro Perugino, Consegna delle chiavi                                                                                                            dano e monsignor Piero Marini, nonché di Her-
                                                                            • Asaf, Giosafat e Ioram
  • Cosimo Rosselli, Ultima Cena                                                                                                                      mann Mathis, direttore della Mathis Orgelbau,
                                                                            • Roboamo e Abia
                                                                                                                                                      la ditta organaria che lo ha costruito Sito del
                                                                            • Iesse, Davide e Salomone
  Parete est (d’ingresso)                                                                                                                             costruttore Mathis Orgelbau - scheda sull’orga-
                                                                            • Salmòn, Booz e Obed
  • Hendrik van den Broeck (1572) su originale                                                                                                        no. L’organo ha due tastiere di 56 tasti ognuna e
                                                                            • Naasson
     di Domenico Ghirlandaio, Resurrezione di                                                                                                         pedaliera di 30 tasti ed è a trasmissione comple-
                                                                            • Aminadab
     Cristo                                                                                                                                           tamente meccanica.
                                                                            • Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuda (perduta)
  • Matteo da Lecce (1574), su originale di
                                                                            • Fares, Esrom e Aram (perduta)
     Luca Signorelli, Disputa sul corpo di Mosè

                                                                            Vele
  La volta
                                                                            • Vela sopra Zorobabele, Abiud ed Eliacim
  Lo schema della volta della Cappella Sistina
                                                                            • Vela sopra Giosia, Ieconia e Salatiel
  comprende diversi affreschi e tematiche che si
                                                                            • Vela sopra Ozia, Ioatam e Acaz
  possono così rappresentare: nella parte centrale
                                                                            • Vela sopra Ezechia, Manasse e Amon
  Michelangelo dipinse nove storie, tratte da Epi-
                                                                            • Vela sopra Roboamo e Abia
  sodi del libro della Genesi; ai lati di queste storie
                                                                            • Vela sopra Asaf, Giosafat e Ioram
  vi sono possenti figure di Ignudi che sostengono
                                                                            • Vela sopra Salmòn, Booz e Obed
  medaglioni, entro i quali sono raffigurate Scene
                                                                            • Vela sopra Iesse, Davide e Salomone
  dal Libro dei Re e contornano la parte centrale af-
  freschi raffiguranti Sibille e Profeti, al di sotto di
  essi, nelle vele e nelle lunette, sono raffigurati gli                    Storie dell’Antico Testamento
  Antenati di Cristo (la genealogia di Gesù); infine,                       •    Giuditta e Oloferne (Giuditta 13,1-10)
  nei quattro pennacchi posti agli angoli della volta,                      •    Davide e Golia (1 Samuele 17,1-54)
  Michelangelo dipinse alcuni Episodi di Salvezza                           •    Punizione di Aman (Ester 7,1-10)
  tratti dall’Antico Testamento. L’immensa opera fu                         •    Serpente di bronzo (Numeri 21,1-9)
  portata a termine tra il 1508 e il 1512.
                                                                            Gli arazzi
  Le storie della Genesi                                                    Durante le cerimonie importanti, la parte infe-
  •      Separazione della luce dalle tenebre (Genesi 1,1-5)                riore dei muri laterali, affrescata con finti ten-
  •      Creazione degli astri (Genesi 1,11-19)                             daggi, era coperta da una serie di dieci arazzi,                          Una delle pareti della Cappella Sistina

               Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 6         e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 148/2019
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
ITALIA
   24 AGOSTO 1862 LA LIRA DIVENTA MONETA NAZIONALE
   Correva l’anno 1862, era il 24 agosto e l’Italia era unita da poco più di un anno,
   quando venne emanato un decreto che stabilì la messa fuori corso di tutte le altre
   monete circolanti nei vari Stati preunitari entro la fine dell’anno. Di fatto, la Lira
   divenne ufficialmente la moneta nazionale italiana. Lo stampo delle lire venne affidato
   alla Zecca di Torino, la quale fu affiancata dagli stabilimenti di Milano e Napoli, i soli
   autorizzati a battere moneta, sotto il controllo della Banca Nazionale del Regno d’Italia.
   Per la Lira era l’inizio di un lungo percorso.                              lo di 948/1000), la lira Tron, seguita da quella                            cato di Milano circolava una lira d'argento del
   Re Vittorio Emanuele III di Savoia che suc-                                 del doge Pietro Mocenigo. Il duca Galeazzo                                  peso di 6,25 g al 552/1000 e con un diametro
   cesse sul trono d’Italia al padre Umberto I                                 Maria Sforza fa coniare nel 1474 a Milano                                   di 28 mm. Fu battuta da Maria Teresa d'Au-
   nel 1900, fu studioso di numismatica e gran-                                una lira d'argento, chiamata in seguito Testo-                              stria dal 1779, dopo la riforma monetaria del
   de collezionista di monete; pubblicò il Corpus                              ne. Una lira genovese fu coniata a Genova la                                1778. Il peso del fino era di 3,45 grammi. La
   Nummorum Italicorum (1909-1943), opera in                                   prima volta durante la dominazione milane-                                  monetazione fu proseguita dai suoi successori,
   20 volumi in cui sono descritte e classificate                              se. In seguito, poi, questa moneta si diffuse in                            Giuseppe II, Leopoldo II e Francesco II. All'i-
   le monete italiane. Durante il suo regno ven-                               molte città italiane (tra cui Firenze, Mantova                              nizio del XIX secolo gli Stati Italiani legati
   ne coniata una monetazione circolante ricca                                 e Bologna), anche se con riferimento a valo-                                alla Francia adottano la lira da 100 centesimi.
   e variegata. All’atto dell’abdicazione, donò                                ri differenti per la libbra. Ci furono lire anche                           Il diametro era di 23 mm ed il peso di 5 g di
   la sua collezione di monete allo Stato italia-                              pavesi, toscane, modenesi ecc. In Piemonte,                                 argento al 900/1000, pari a 4,5 grammi di fino.
   no: questa raccolta è parzialmente esposta                                  la lira venne introdotta da Emanuele Filiber-                               Nel Regno Lombardo-Veneto, sotto Francesco
   all’interno del Palazzo Massimo alle terme a                                to nel 1562, mentre nel 1793 venne adottato                                 I d'Austria e Francesco Giuseppe fu fino al
   Roma. L’epopea della Lira durò fino al pri-                                 il sistema decimale francese, con la suddivi-                               1854 una lira d'argento da 4,33 g al 900/1000
   mo gennaio 2002, quando l’entrata in circola-                               sione della lira in decimi e centesimi. Nel Du-                             per 22,5 mm pari a 3,897 grammi di fino.
   zione di monete e banconote in Euro aprì la
   fase della doppia circolazione per due mesi,
   fino al primo marzo 2002, quando la stori-
   ca moneta nazionale italiana venne ritirata.

                                  LIRA
   Il nome lira è usato dal Medioevo fino al XXI
   secolo per le monete di diverse nazioni; in par-
   ticolare la lira italiana è stata la valuta ufficiale
   dell'Italia fino al 28 febbraio 2002, quando è
   stata sostituita dall'euro. Il nome "lira" deriva
   dal latino libra ("bilancia"), che, prima con i
   Libripens dell'antica Roma e poi con Carlo
   Magno, indicherà sia un'unità di peso (in ita-
   liano libbra) che un bene, come un'unità mo-
   netaria (la libbra d'argento). Con la caduta di
   Roma, il susseguirsi di invasioni barbariche e
   l'ostilità degli stati che si venivano formando,                            La banconota da 10 000 lire con Dante Alighieri emessa dal                  La banconota da 10 000 lire con Michelangelo emessa dal
   le attività commerciali in Occidente vennero                                1948 al 1963.                                                               1963 al 1977.
   praticamente annullate, con la conseguente ri-
   duzione nella circolazione di monete. Questo
   durò fino all'affermazione sulle altre popola-
   zioni barbariche di Carlo Magno (768 - 814)
   e l'instaurazione dell'impero dei Franchi. Il co-
   nio delle monete venne quindi centralizzato ed
   il suo sistema monetario venne basato sull'ar-
   gento a causa della scarsa disponibilità d'oro,
   impiegato solo per gli scambi con l'Oriente.
   La moneta ufficiale dell'impero fu il "denaro",
   con un peso tale che con una libbra d'argento
   (di 434 g[senza fonte], contro i 327,45 g della
   libbra romana) si coniavano 240 denari. Come
   unico multiplo si aveva il "soldo", pari a 12
   denari: 20 soldi, quindi, corrispondevano ad
   una libbra d'argento. La libbra (o lira), inve-
   ce, non esisteva come moneta, rappresentando
   solo la base del sistema monetario. Nel 1472                                La banconota da 10 000 lire, detta Machiavelli emessa dal                   La banconota da 10 000 lire "Alessandro Volta" emessa
   Venezia con il doge Nicolò Tron conia la pri-                               1977 al 1984.                                                               dal 1984 al 1998. Sul retro compare l'immagine del Tempio
   ma lira d'argento da 20 Soldi (6,52 g con tito-                                                                                                         Voltiano di Como.

         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
148/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 7
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
ITALIA
  IN AGOSTO...CERIMONIA DEL VENTAGLIO
  La cerimonia del ventaglio è il rito di consegna di un ventaglio decorato al Presidente della Repubblica Italiana
  e ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato, tradizionale omaggio da parte dell'Associazione stampa
  parlamentare, che si tiene annualmente tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto, presso Palazzo del Quiri-
  nale, Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama, in vista della chiusura dei lavori parlamentari per la pausa esti-
  va. Il primo ventaglio fu consegnato il 7 luglio 1893 al Presidente della Camera Giuseppe Zanardelli; si trattava
  di un semplice ventaglio di carta sul quale erano apposte le firme di tutti i giornalisti della tribuna stampa. Dal
  1871, infatti, l'Assemblea era ospitata nella provvisoria aula Comotto, approntata in fretta in un cortile di Mon-
  tecitorio, che risultò essere molto calda d'estate e ghiacciata d'inverno; nei primi giorni di luglio del 1893, molti
  giornalisti della tribuna stampa, per combattere l'afa dell'aula, usarono dei ventagli. Zanardelli notò la trovata
  ed espresse ad alcuni corrispondenti, con ironia, la propria invidia. Da qui, il pretesto per il semplice dono.

  Si è svolta, al Palazzo del Quirinale, la tradizionale cerimonia di consegna del
  "Ventaglio" al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da parte del Pre-
  sidente dell'Associazione Stampa Parlamentare, Marco Di Fonzo, alla presen-
  za dei componenti del Consiglio direttivo, degli aderenti dell'Associazione
  e di personalità del mondo del giornalismo. È stato consegnato il Ventaglio re-
  alizzato da Gianna Parisse, vincitrice del concorso indetto dall'Associazio-
  ne Stampa Parlamentare di concerto con l'Accademia di Belle Arti di Roma.
         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 8   e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 148/2019
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
ITALIA
   NASCE IL MESE DI AGOSTO
   Il mese di Agosto trae origine dal nome
   del mese romano Augustus, proprio in
   onore dell’Imperatore Romano, Ottavio
   Augusto,a cui venne dedicato il mese
   grazie alle sue vittorie. Ma fu l’impera-
   tore Augusto che volle cambiare il nome
   a questo mese dedicandolo a se stesso, e
   per questo l’ottavo mese dell’anno diven-
   ne Augustus, e lo stesso imperatore tolse
   un giorno a Febrarius, Febbraio, per far
   si che lo stesso mese a lui dedicato aves-
   se lo stesso numero di giorni, come quel-
   lo di Giulio Cesare, motivo per il quale il
   mese di Luglio ed Agosto, sono gli unici
   due mesi contigui di 31 giorni. Il termine
   Ferragosto deriva dalla locuzione latina
   Feriae Augusti (riposo di Augusto) indi-
   cante una festività istituita dall'imperato-
   re Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva
   alle già esistenti festività cadenti nello
   stesso mese, come i Vinalia rustica, i
   Nemoralia o i Consualia. Era un periodo
   di riposo e di festeggiamenti che traeva
   origine dalla tradizione dei Consualia,
   feste che celebravano la fine dei lavori
   agricoli, dedicate a Conso che, nella reli-
   gione romana, era il dio della terra e del-
   la fertilità. L'antico Ferragosto, oltre agli
   evidenti fini di auto-promozione politica,
   aveva lo scopo di collegare le principali
   festività agostane per fornire un adeguato
   periodo di riposo, anche detto Augustali,
   necessario dopo le grandi fatiche profu-
   se durante le settimane precedenti. Nel
   corso dei festeggiamenti, in tutto l'impe-
   ro si organizzavano corse di cavalli e gli
   animali da tiro, buoi, asini e muli, veni-
   vano dispensati dal lavoro e agghindati
   con fiori. Tali antiche tradizioni rivivono
   oggi, pressoché immutate nella forma e
   nella partecipazione, durante il "Palio
   dell'Assunta" che si svolge a Siena il 16
   agosto. La stessa denominazione "Palio"
   deriva dal "pallium", il drappo di stoffa
   pregiata che era il consueto premio per i
   vincitori delle corse di cavalli nell'Antica
   Roma. La festa originariamente cadeva
   il 1º agosto. Lo spostamento si deve alla
   Chiesa cattolica, che volle far coincidere
   la ricorrenza laica con la festa religiosa Nome originale: Gaius Octavius Thurinus (alla nascita) - Gaius Iulius Caesar Octavianus
   dell'Assunzione di Maria.                     Augustus (dopo l'ascesa al potere imperiale) - Regno 16 gennaio del 27 a.C. - 19 agosto 14 d.C.

         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
148/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 9
3 AGOSTO 1778 TEATRO ALLA SCALA - 15 AGOSTO 1483 CONSACRAZIONE CAPPELLA SISTINA
ITALIA
  COSÌ                              SI                        CELEBRA                                                   IL                       FERRAGOSTO...
  In Lombardia e Piemonte, fino ai primi Il Ferragosto nella musica                                                                              15 août (tit. italiano: "15 agosto. Non
  decenni del XX secolo, era usanza dei Anche la lirica rappresenta il Ferragosto nell'O-                                                        sarà una vacanza per tutti") è un film
  datori di lavoro "dare il ferragosto" (in pera "Pagliacci" (nella foto) del compositore                                                        francese diretto da Patrick Alessandrin
  lombardo dà el faravóst) cioè dare de-
                                             napoletano Ruggero Leoncavallo. Gli even-
  naro o beni commestibili ai dipendenti.                                                                                                        Pranzo di ferragosto, diretto da Gianni
  A Torino i cittadini pranzavano al risto- ti si svolgono infatti nel giorno di Ferragosto                                                      Di Gregorio.
  rante o al sacco nel parco in riva al Po, ("Oh, che bel sole di mezz'agosto!"; "Per la
  era la "Festa dle pignate a la Madona dél Vergin pia di mezz'agosto!"). Anche nella mu-
  Pilòn". A Messina il 15 agosto si svol- sica leggera viene cantata la famosa canzone
                                                                                                                                                 Il Ferragosto nella letteratura
  ge la processione della Vara di Messina "Notte di Ferragosto" di Gianni Morandi.                                                               1. Alberto Moravia, Scherzi di
  dedicata alla Madonna Assunta. A Porto                                                                                                            Ferragosto
  Santo Stefano il giorno di Ferragosto,
  si svolge il Palio dell'Argentario, antica                                                                                                     2. Carlo Cassola, Ferragosto di morte
  gara remiera. A Montereale, nel giorno
                                                                                                                                                 3. Arturo Carlo Jemolo, Scherzo di
  di Ferragosto si tiene la gara poetica tra
                                                                                                                                                    Ferragosto
  cantori a braccio. La smorfia napoletana
  assegna al Ferragosto il n. 45. Al Molo
                                                                                                                                                 4. Renato Olivieri, Maledetto
  Caligoliano di Pozzuoli il 15 agosto si
                                                                                                                                                    Ferragosto
  tiene una sfida chiamata "O Pennone" o
  Palo di Sapone dove i concorrenti devo-                                                                                                        5. Raffaele Crovi, Ladro di Ferragosto
  no riuscire ad arrivare in cima e recupe-
  rare una bandierina sul palo cosparso di                                                                                                       6. Paolo Cevoli, Mare mosso, bandiera
  sapone. A Terracina il 14 agosto miglia-                                                                                                          rossa: Ferragosto a Roncofritto.
  ia di persone partecipano al "bagno di                                                                                                            Romanzo!
  mezzanotte". A Sarteano il 15 agosto, si
  svolge la Giostra del Saracino. A Paliano                                                                                                      7. Andrea Camilleri, Notte di
  il 15 agosto, si svolge il Palio dell'As-                                                                                                         Ferragosto
  sunta, rievocazione storica del corteo
  in onore della vittoria di Marcantonio Il Ferragosto nel cinema                                                                                8. Luca Ricci, Ferragosto addio!
  Colonna nella Battaglia di Lepanto. Il Ferragosto in bikini, è una commedia
  corteo è seguito dalla Giostra del Turco. italiana girata nel 1961. Regia di Marino                                                            9. Andre Vitali e Giancarlo Vitali,
                                             Girolami,                                                                                              Enigma di Ferragosto
  Il Ferragosto in cucina
  «A ferragosto, piccioni arrosto.» In To-                             Il sorpasso è un film del 1962, diretto da                                                                                                  1
  scana, piatto tradizionale di epoca ca-                              Dino Risi.
  rolingia. L'antica tradizione piacentina                                                                                                                                6

  prevede la preparazione della bomba di                               L'ascensore, terzo episodio di "Quelle
  riso con piccioni, piatto preferito di Eli-                          strane occasioni" diretto da Luigi Co-
  sabetta Farnese. In Sicilia il tipico gelu                           mencini.                                                                               9                                                     2
  di muluna, decorato con foglie di limone
  e fiori di gelsomino. A Roma la tradizio-                            Il giorno dell'Assunta, diretto da Nino Russo.
  ne vuole il pollo in umido con pepero-
                                                                                                                                                     5
  ni e da cocomero ben freddo. A Foggia,                               Un sacco bello, film italiano del 1980
  il piatto tipico è il galluccio, un gallo                            diretto ed interpretato da Carlo Verdone.
                                                                                                                                                                                   4
  di circa 3 kg ripieno, cotto al forno con                                                                                                                                                   7
  patate. Le Margheritine di Stresa sono i                             Ferragosto OK, film di Sergio Martino
                                                                                                                                                                               3
  biscotti che venivano offerti agli ospi-                             del 1986.
  ti dalla regina Margherita, in occasione                                                                                                                                                                          8
  dei ricevimenti di Ferragosto della Casa                             Quinze août, 15 août, (15 agosto) è un
  Reale. Piccole ciambelle dolci all'ani-                              cortometraggio francese (10 minuti) di
  ce come il Biscotto di mezz'agosto di                                soggetto drammatico, diretto da Nicole
  Pitigliano o lo Zuccherino montanaro.                                Garcia nel 1986
          Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 10   e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 148/2019
ITALIA
   ASSUNZIONE DI MARIA: 15 AGOSTO
    Maria, la madre di Gesù, terminato                                         cattolico, è un'anticipazione della ri-
    il corso della vita terrena, fu trasfe-                                    surrezione della carne, che per tutti
    rita in Paradiso, sia con l'anima sia                                      gli altri uomini avverrà soltanto alla
    con il corpo, cioè fu assunta, accolta                                     fine dei tempi, con il Giudizio Uni-
    in cielo. L'Assunzione, nel pensiero                                       versale. Questo giustifica le numero-
                                                                               se apparizioni di Maria nel corso del
                                                                               tempo in tutto il mondo, che la Chiesa
                                                                               cattolica, nei casi in cui le riconosce
                                                                               credibili, lo fa anche riguardo al fat-
                                                                               to che la Madonna appare realmente
                                                                               in carne e ossa. Il corpo glorificato
                                                                               non è soggetto alla relativizzazio-
                                                                               ne spazio-temporale né alla caduci-
                                                                               tà così come a nessuna legge fisica.
                                                                               La Chiesa professa che Maria è, con
                                                                               Gesù, l'unica persona in tutta la sto-
                                                                               ria dell'umanità a essere ufficialmen-
                                                                               te riconosciuta assunta in cielo già
                                                                               ora, prima della seconda venuta del
                                                                               Cristo. Ciò è possibile perché Maria,
                                                                               secondo la Chiesa, è stata l'unica per-                                     Le parole del Papa Pio XII nella
                                                                               sona a essere preservata dal peccato                                        solenne proclamazione:
                                                                               originale che ha coinvolto tutta l'u-
    Statua dell'Assunzione, 1808 opera di Mariano Gerada,
    Għaxaq, Malta                                                              manità. L'ultimo dogma della Chiesa                                         «Pertanto, dopo avere innalzato
                                                                               cattolica, proclamato da Pio XII, il 1º                                     ancora a Dio supplici istanze,
                                                                               novembre 1950, quasi un secolo dopo
                                                                               quello dell'Immacolata Concezio-
                                                                                                                                                           e avere invocato la luce dello
                                                                               ne, proclamato da Pio IX nel 1854.                                          Spirito di Verità, a gloria di Dio
                                                                                                                                                           onnipotente, che ha riversato in
                                                                                                                                                           Maria vergine la sua speciale
                                                                                                                                                           benevolenza a onore del suo
                                                                                                                                                           Figlio, Re immortale dei secoli
                                                                                                                                                           e vincitore del peccato e della
                                                                                                                                                           morte, a maggior gloria della
                                                                                                                                                           sua augusta Madre e a gioia ed
                                                                                                                                                           esultanza di tutta la chiesa, per
                                                                                                                                                           l'autorità di nostro Signore Gesù
                                                                                                                                                           Cristo, dei santi apostoli Pietro
                                                                                                                                                           e Paolo e Nostra, pronunziamo,
                                                                                                                                                           dichiariamo       e     definiamo
                                                                                                                                                           essere dogma da Dio rivelato
                                                                                                                                                           che: l'immacolata Madre di
                                                                                                                                                           Dio sempre vergine Maria,
                                                                                                                                                           terminato il corso della vita
                                                                                                                                                           terrena, fu assunta alla gloria
    Sono 500 anni da L'Assunzione dipinta da Tiziano, 1518,
    Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia                       Assunzione della Vergine di Rubens, 1626, nella Cattedrale di Anversa       celeste in anima e corpo».
         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
148/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 11
Puoi anche leggere