Le castagne in cucina - Luigi Gandola - Associazione Castanicoltori Lario Orientale
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Indice Presentazione 1 n L’autore Luigi Gandola 2 n Le castagne 4 Farina di castagne 8 Purea di castagne 8 Castagne secche 9 Castagne ammollate 9 Castagne ammollate cotte 9 Caldarroste 10 n Ingredienti base 11 n Ricette base Pasta bianca 14 Pasta rossa 15 Pasta verde 15 Fondo bruno 16 Crema pasticcera alle castagne 17 Pasta frolla alle castagne 17 n Ricette Insalatina di mamma Flora 20 Calamaro ripieno al pesce di lago 22 Il meglio del lago di Como in tempura di farina di castagne 24 Ravioli alla mozzarella di bufala e castagne con salsa di pesto 26 Gnocchi di patate alla clorofilla di verdure e castagne 28 Tagliatella di pasta fresca alla bolognese 30 Raviolo di pasta di gnocco alla ricotta e castagne 32 Risotto di castagne con la sua birra 34 Lucioperca su crema morbida di castagne 36 Petto di faraona in crosta di speck ripieno di mozzarelle e castagne 38 Savarin alla farina di castagne con banana flambè 40 Crema gratinata alle castagne 42 Tartelletta alle mele Golden al profumo di nocciole 44 con gelato alla noce di cocco Tiramisu alla farina di castagne 46
Presentazione Comunità Montana Triangolo Lariano La castagna per secoli, almeno fino I corsi di cucina, aventi quale filo all’inizio della seconda metà del se- conduttore la castagna e i suoi deri- colo scorso, è stata l’alimento fon- vati, tenuti da uno chef di eccellenza damentale per la gran parte della quale si sta sempre più dimo- popolazione rurale e il castagno frut- strando il bellagino Luigi Gandola, tifero non a caso era “l’albero del hanno prorogato la tradizione, ela- pane”. Generazioni di contadini e borando i vecchi gusti e sapori in montanari si sono nutriti di questo nuovi piatti che hanno riscosso un prezioso cibo. In montagna, addirit- successo ed apprezzamenti inim- tura ogni famiglia “viveva” di casta- maginabili. gne per almeno 4-5 mesi l’anno e anche nel Triangolo Lariano non si Nel presente ricettario, che racco- sfuggiva a questa regola. glie le principali ricette elaborate ed apprezzate duranti i corsi di cucina, Piatti poveri, semplici ma ricchi di la Comunità Montana Triangolo La- tradizioni e di sapori. Chi non ricorda riano intende chiudere in bellezza il le caldarroste (biröll o büròll) o le ca- ciclo delle proprie pubblicazioni del stagne lessate (farù) o pelate (pelèe progetto “I Castagneti dell’Insubria”, o pelàa) o castagne e latte, ecc. con l’augurio che il progetto possa Nell’ambito del progetto Interreg “I trovare continuità nelle future pro- Castagneti dell’Insubria”, assieme grammazioni. alle molteplici altre iniziative di valo- rizzazione dei castagneti e del castagno, non poteva pertanto Vittorio Molteni mancare anche il capitolo dedicato Presidente Comunità Montana alla cucina e alle sue tradizioni. Triangolo Lariano 1
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Luigi Gandola Nasce a Lecco il 27 agosto 1983. Dal 1989 frequenta le scuole del- l’obbligo con ottimo profitto e si iscrive, dopo il conseguimento della licenza media, alla scuola alber- ghiera di Casargo (LC), per poi con- cludere il suo ciclo di studi a Ponte di Legno (BS), nel giugno 2000. Per arricchire, integrare e stimolare le sue conoscenze e le sue abilità culinarie lavora come stagista e poi come Chef Tournant al Grand Hotel Villa d’Este di Cernobbio (5 stelle lusso), sotto la guida degli Chef Pa- rolari e Bosetti, che insieme al padre Mino sono i maestri d’inizio; conti- nua nel frattempo a fornire aiuto prezioso ai genitori, proprietari del Ristorante Salice Blu di Bellagio. Con gli anni diventa un abile “archi- tetto di vegetali intagliati”, confer- mando l’intuizione della sua maestra elementare che già riconosceva in lui spiccate doti artistiche. La sua grande passione per i piatti creativi e la sua sempre crescente voglia di imparare e di migliorarsi sono lo stimolo che lo portano ad af- frontare gare e competizioni a livello nazionale ed internazionale e a vin- cere titoli importantissimi, tra cui se- gnaliamo solo le 39 medaglie d’oro e ricordiamo i seguenti titoli: Oro Olimpico Carving Cup Erfurt Germa- 2
nia 2004; Miglior Cuoco di Lombardia Oltre che alla sua professione di 2005; Campione Cucina Medi- Chef, l’instancabile Luigi Gandola si terranea 2004-2008; Finalista Italiano dedica al giardinaggio, alla cura Prix Culinarie Taittinger 2006-2009. dell’orto botanico, alla gestione della selva castanile, alla raccolta dei Nel 2005 diventa titolare del Risto- funghi, alla progettazione, realizza- rante Salice Blu di Bellagio e, dopo zione e restauro di arredi e oggetti aver dato un nuovo stile all’arreda- in legno. mento del locale, cambia anche l’impostazione della cucina miglio- randola e rendendola più raffinata, conservando tuttavia l’aspetto della cordialità nell’accoglienza e della ge- nuinità nella preparazione dei piatti. Dopo innumerevoli competizioni in- ternazionali, nell’aprile 2013 entra a far parte del cast del programma te- levisivo “La Prova del Cuoco”, a se- guito della vittoria al concorso di ammissione in diretta Rai “Caccia al Cuoco”. dove vince sbaragliando tutti gli avversari. Ora Luigi è uno degli chef del pro- gramma di Antonella Clerici e condi- vide una grande amicizia con lo chef Sergio Barzetti. La creatività lo porta a creare piatti sempre nuovi, valorizzando e predi- ligendo la cultura culinaria italiana, curando con passione e scegliendo ogni giorno con precisione le mi- gliori materie prime, anche serven- dosi di erbe e verdure provenienti dal suo orto, che cura personal- mente con l’aiuto della mamma. 3
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA LE CASTAGNE È un piacere per me scrivere un libro riguardante le castagne, poiché è un’occasione che mi consente di rivi- vere i momenti felici della mia infanzia, quando per ore osservavo l’impegno e la dedizione che mio nonno e mio padre mettevano nella cura dei nostri castagneti, situati nell’area del monte Garnasca sopra Bellagio all’interno del Triangolo Lariano. In altri momenti in- vece rimanevo ad ascoltare i loro rac- conti, ora ambientati durante la guerra ora aneddoti divertenti, nei quali le ca- stagne avevano sempre un ruolo de- cisivo. Ricordo come se fosse oggi le passeg- giate nel bosco e l’emozione nel tro- vare zone piene di ricci e di castagne! Tutto ciò mi ha portato ad apprez- zare questo meraviglioso frutto e a trattarlo con il massimo dell’atten- zione e del rispetto, sin dalla sua raccolta. Una castagna non do- vrebbe mai essere raccolta e posta La castagna è il frutto del castagno, in una borsa di plastica, poiché que- pianta coltivata in molte regioni sto materiale trattiene l’umidità e fa- temperate di Europa, America, Asia vorisce l’insorgere di muffe. È e Africa. Nel genere Castanea, buona consuetudine invece mettere oltre al Castagno europeo (C. sativa), le castagne appena raccolte in ricordiamo tra le altre borse di vimini, felci o iuta ed il Castagno cinese (C. mollissima), esporle per almeno due giorni al tie- il Castagno giapponese (C. crenata) pido sole autunnale, che ne toglie e il Castagno americano (C. dentata). l’umidità e le rende pronte per la la- vorazione. Dalla tipica cottura delle castagne del Triangolo Lariano si ottengono le caldarroste, meglio conosciute come burol nel dialetto locale. La 4
loro preparazione non è affatto sem- Castagne come alimento plice (vedi ricetta base). Insieme Grazie al loro ottimo contenuto di car- all’andare a fa func e al nustranel, i boidrati complessi, le castagne sono burol erano il rituale più importante un vero e proprio alimento base, in dell’autunno nella zona, grazie ai grado di sostituire i più pregiati ce- quali si riunivano famiglie e amici in reali. Non a caso lo storico greco Se- un clima di festa e gioia. nofonte, vissuto tra il 430 ed il 355 Fin dai tempi antichi, la castagna rap- a.C., definì il maestoso castagno presenta uno tra gli alimenti essenziali (pianta che può raggiungere i trenta per la popolazione, utilizzata anche du- metri d’altezza) “albero del pane”. rante le carestie, tanto da guadagnare Dal punto di vista nutrizionale, la ca- l’appellativo di “pane dei poveri”. stagna è un alimento pregiato, gra- Oggi le castagne si possono trovare zie all’alta percentuale di amidi anche al mercato dell’ortofrutta in abbinata a un discreto contenuto di diversi packaging (fresche, secche o grassi, proteine, sali minerali (so- ridotte in farina). prattutto potassio, fosforo, zolfo, In cucina, le castagne si prestano magnesio, calcio, ferro) e vitamine per infinite preparazioni; i ristoranti (C, B1, B2 e PP). Queste caratteri- spesso fanno anche ricorso alla ver- stiche, unite all’ottima digeribilità, sione ammollata surgelata, dalla rendono la castagna un frutto sano quale io diffido in quanto prodotto e nutriente, ideale anche per gli non sempre di buona qualità. sportivi. Selva di Enco 5
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Perché le castagne hanno quel Perché le castagne sono così di- particolare sapore dolciastro? verse? Poiché durante la cottura, buona Le castagne hanno diverse dimen- parte dell’amido si riduce in zuccheri sioni (grandi e piccole), forme (ton- semplici. Ciò le rende controindi- deggianti, piatte o emisferiche), cate a chi soffre di diabete. determinate geneticamente e in base alla posizione assunta all’in- Ulteriori impieghi delle castagne terno del riccio che le contiene. Nel Grazie al loro elevato valore nutri- caso in cui il riccio contenga un’uni- tivo, alla ricchezza in sostanze an- ca castagna, si parla di marroni; tiossidanti quali polifenoli, tannini e quando invece ne contiene da due vitamine, nella farmacopea popolare a quattro, si parla di castagne. le castagne sono indicate per diversi Il riccio, molto spinescente, si apre utilizzi in caso di debilitazione, avita- in autunno a maturazione raggiunta. minosi, anemia, infezioni batteriche e virali. L’infuso e il decotto sono utili Accorgimenti utili in caso di bronchiti e diarrea; i gar- Le castagne sono coperte da una garismi con l’infuso di foglie sono pellicola aderente (episperma), che un ottimo rimedio contro infiamma- penetra anche zioni di gola e bocca. nella polpa e che rende più difficile L’assenza di glutine e l’elevato va- l’eliminazione della buccia; per faci- lore nutritivo ne fanno un ottimo litare tale operazione, le castagne componente nella dieta dei soggetti devono passare da un ambiente re- celiaci. frigerato a quello bollente della cot- Inoltre, l’acqua di bollitura delle ca- tura, per poi essere nuovamente stagne costituisce un ottimo fertiliz- raffreddate con acqua fredda a pre- zante per le piante. parazione ultimata. Se sottoposte a tale trattamento, perdono facil- Consigli per l'acquisto mente anche l’episperma. Personal- All’acquisto, la buccia deve presen- mente preferisco e consiglio la tarsi integra e lucida, senza spacca- cottura come caldarroste, grazie alla ture. Al tatto una castagna fresca quale la pulizia risulta più completa appare soda e il suo guscio non e l’umidità viene del tutto eliminata. cede se premuto con le dita. 6
Alcune varietà di castagno Bianchina, Bianchit da frutto del Triangolo Lariano Da Piaz (denominazioni locali): Lanada Maròn, Marùn Marunésa, Marunéss Mora Piatùn Piugitt Rossera, Rusèra Temporiva, Tempurif Tempurif de Lasnic Topia, Tupia Ustàn Bianchit Verdesa Tempurif 7
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Come deve essere conservata Farina di castagne la castagna e come si deve Si tratta di una farina delicata, che procedere per la preparazione non può essere conservata a lungo delle ricette? come le altre. Se deve essere man- tenuta a lungo, consiglio di conge- Esistono molti modi per lavorare rarla, ma ricordo che una volta le castagne. Di seguito ne scongelata deve essere consumata suggerisco alcuni. immediatamente. Purea di castagne Si ottiene con la cottura a fiamma molto viva in acqua abbondante senza aggiunta di sale o zucchero, af- finché le castagne si disfino e si ridu- cano in puré il prima possibile. Per velocizzare questa preparazione, con- siglio di ammollare 24-36 ore prima la castagna in acqua fredda, cambiando ripetutamente l’acqua e conservando in frigorifero, per impedire la plorife- razione di muffe e batteri. Ottenuto il composto, scolare e frullare con l’au- silio di un frullatore. 8
Castagne secche Castagne ammollate cotte È una delle più conosciute tecniche Si tratta del passaggio successivo di conservazione delle castagne e alle castagne ammollate. Dopo le anche la migliore per la conserva- 36 ore di reidratazione, far correre zione in un tempo massimo di 12 sotto acqua corrente fredda per 5 mesi. Quando l’umidità è inferiore al minuti in una casseruola; poi cuo- 15%, è possibile realizzare un’ot- cere in acqua fredda a fuoco molto tima farina. lento per almeno 3 ore, badando a non far bollire troppo la pentola. Se Castagne ammollate durante la cottura parte delle casta- Si definisce castagna ammollata la gne si disfa o si rompe, consiglio di reidratazione delle castagne in un fare la purea, selezionando le casta- lasso di tempo non inferiore a 24- gne a post cottura, così da ottenere 36 ore. Mettere prima la castagna in due preparazioni di base in una volta acqua fredda, cambiando ripetuta- sola. mente l’acqua e conservando in frigorifero, per impedire la plorifera- zione di muffe e batteri. 9
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Caldarroste Generalmente dopo 20-30 minuti, in Le caldarroste non sono di facile base al fuoco e alla dimensione preparazione. delle castagne, le caldarroste sono La cosa più importante da conside- pronte e non resta che sbucciarle e rare è la provenienza: le castagne de- mangiarle. Talvolta, per evitare la car- vono provenire da un’unica raccolta, bonizzazione eccessiva del tegu- meglio ancora se da un’unica pianta, mento e del seme edibile vero e per evitare cambi di gusto, sapore, proprio e la diffusione di un aroma umidità, freschezza e grado di essica- acre/pungente, è preferibile togliere tura parziale del prodotto (che inizia le castagne dal fuoco ancora lieve- dopo il distacco naturale delle casta- mente “al dente”, porle a riposo per gne dall’albero). A rischio solo le rac- almeno 5 minuti in un recipiente iso- colte dopo vento, pioggia e alta lante (coccio, plastica), ben avvolte umidità, poiché questi agenti atmo- e coperte con foglie di fico, e la- sferici alterano il prodotto. sciare che la cottura si completi gra- La cottura: sostenere la padella sopra zie al calore residuo immagazzinato. il fuoco e girare le castagne regolar- Consiglio di effettuare la cottura nel mente per impedire che brucino. modo più intenso e breve possibile; al Ricordo ancora il profumo delle cal- contrario, una cottura dolce e prolun- darroste che cucinava papà Mino e gata provoca una perdita di vapore, quelle delle zie Rosaria e Santina. che rende le castagne molli o secche. 10
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA INGREDIENTI BASE Cannella Adoro la cannella, per il suo aroma! So- litamente compro le stecche e le riduco in polvere io stesso. La uso spesso per contrastare il sapore del cioccolato ed è protagonista del “Regel” nel Toch. Un pizzico sopra la tartelletta di mele non può mai mancare. Frutto della passione Il frutto della passione è il mio ingre- diente preferito per le salse di ac- compagnamento ai dolci. A volte, quando è leggermente aspro lo ab- bino ai carpacci come elemento acido. Con i frutti più dolci invece preparo un ottimo gelato. Pomodori datterino di Sicilia Da giugno a settembre li raccolgo direttamente nel mio orto e quando li compro mi assicuro che proven- gano da agricoltura biologica. Nel nostro menù non mancano mai gli spaghetti e i tagliolini con il sugo di pomodori datterini. Mamma Flora li usa per dare ancora più gusto alla sua insalata. Farina gialla A Mulini del Perlo, una frazione di Bellagio, il signor Fausto Sancassani da tre generazioni produce questa farina. Anni fa veniva macinata usando il mulino a pietra, ora un mu- lino meccanizzato. È l’ingrediente base per preparare il Toc, il piatto tra- dizionale di Bellagio. 11
Mirto Coltivo anche il mirto in un angolo del mio orto, alle spalle della cucina del Salice Blu. Per esaltarne l’aroma sono solito friggerlo prima di usarlo per decorare i piatti di pesce e di carne. Salvia officinalis multicolore Mamma Flora mi ha insegnato che ogni tipo di salvia va bagnata poco. Le piante del mio orto non sopravvi- vono agli inverni troppo rigidi perché sono delicate. Visto che la salvia è tricolore la uso per decorare i piatti cento per cento italiani. Melissa È l’erba aromatica più coltivata nel mio orto. Amo molto il suo retrogusto di limone e il suo aroma balsamico, particolarità queste che rendono la melissa perfetta per essere abbinata agli ingredienti creativi del mio Ra- violo di farina di mais. Al ristorante prepariamo anche un ottimo burro alla melissa. Timo arancio, maggiorana, elicrisio Il timo arancio è molto delicato e ot- timo in abbinamento al Lucioperca e ai formaggi. La maggiorana è estremamente profumata e l’elicri- sio si sposa perfettamente con il sa- pore del tartufo. Il suo profumo mi ricorda molto la Germania, visto che quest’erba aromatica è molto pre- sente nei loro piatti. 12
Noce moscata Nella mia besciamelle, la noce moscata non manca mai, come non la dimentico quando preparo gli gnocchi di patate. La grattugio sempre all’ultimo momento e non utilizzo mai la polvere già pronta! Patate viola Originarie della Francia, queste patate sono povere di amido ma molto gu- stose. Le coltivo nei miei orti, in monta- gna. Sono inadatte per preparare gli gnocchi e non sono facili da sbucciare. Per farlo infatti bisogna cuocerle molto bene. Io le servo mantecate con la bur- rata di Andria. Vaniglia Tahiti È la qualità di vaniglia che preferisco, per morbidezza, gusto ed eleganza. Con- tiene il doppio dei semi di qualunque altro tipo di vaniglia. La utilizzo per aro- matizzare le meringhe, ma anche per i gelati e le creme. Pistilli di zafferano Uso i pistilli e non la polvere perché trovo che il loro gusto e la loro intensità siano più decisi. Devono essere sem- pre di qualità e spesso li compro du- rante i miei viaggi a Dubai. Lo zafferano mi piace così tanto che sto provando a coltivarlo nei miei giardini. È il protagonista del mio risotto con fiori di zucchina e tartufo, ma è anche l’in- grediente con cui coloro la mia pasta fresca all’uovo. 13
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA RICETTE BASE Pasta base Ingredienti: 250 gr di farina di semola di grano duro rimacinata 2 uova ½ bustina di zafferano in polvere 50 ml di acqua sale In una ciotola rompi le uova, unisci l’acqua, lo zafferano e il sale, quindi mescola tutto con una forchetta. Di- sponi la farina di semola su una spianatoia a fontana e versaci lenta- mente il composto di uova. Mescola con una forchetta e incorpora poco alla volta la semola. Quando non sarà più possibile mescolare con la forchetta inizia a lavorare a mano. Lavora con i palmi per almeno 10 minuti, quindi forma una palla, avvol- gila nella pellicola trasparente e falla riposare per 30 minuti a tempera- tura ambiente. Togli poi la pellicola, infarina la spianatoia e un matterello con la semola e stendi l’impasto fino ad ottenere una sfoglia sottile. Verifica spesso che la pasta non si attacchi al piano. Munisciti di una rotella e taglia delle strisce dello spessore di 1,2 cm. In alternativa puoi usare la macchina 14 per la pasta manuale.
Pasta rossa Pasta verde Ingredienti: Ingredienti: 250 gr di farina di semola 250 gr di farina di semola di grano duro rimacinata di grano duro rimacinata 1 uovo 1 uovo 50 gr di barbabietole cotte e frullate 50 gr di spinaci lessati e frullati sale sale Rompi l’uovo in una ciotolina, sbat- Procedi come per la pasta rossa, ag- tilo con una forchetta e condiscilo giungendo alla semola e all’uovo gli con un pizzico di sale. Versa la se- spinaci lessati e frullati. Lavora fino mola a fontana su una spianatoia e ad ottenere un impasto omogeneo, versa l’uovo nel centro. Unisci la quindi copri con della pellicola e fai barbabietola frullata e amalgama gli riposare per 30 minuti. ingredienti, prima con una forchetta poi con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico. Av- volgi la pasta nella pellicola e fai ri- posare per 30 minuti. Infine procedi come per la pasta base. 15
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Fondo bruno Ingredienti: 100 gr di sedano 100 gr di carote 100 gr di cipolle 1,5 kg di ossa di vitello 2 pomodori 1 ciuffo di gambi di prezzemolo 1 foglia di alloro 5 l di acqua Distribuisci le ossa di vitello su una placca da forno foderata con carta da forno e falle tostare a 170° C per circa 30 minuti. Nel frattempo lava il sedano e i po- modori, pela le carote e la cipolla. Poni le verdure con i gambi di prez- zemolo e la foglia di alloro in una casseruola. Quando le ossa sono cotte trasferiscile nella casseruola, copri con l’acqua e porta a bollore. Quando raggiunge il bollore elimina con un mestolo forato la schiuma che si formerà in superficie, poi ab- bassa la fiamma al minimo e fai cuo- cere per circa 6 ore, in modo che si riduca ad 1/5. Ultimata la cottura filtra il composto attraverso un colino in modo da eli- minare le ossa e le verdure. 16
Crema Pasticcera Pasta frolla alle castagne alle castagne Ingredienti: Ingredienti: 1 lt latte intero 700 gr farina 00 300 gr zucchero 300 gr farina di castagne 100 gr farina 00 500 gr zucchero semolato 40 gr farina di castagne 500 gr burro 8 tuorli d'uovo 10 tuorli d'uovo 1 baccello di vaniglia Tahiti Portate ad ebollizione il latte in una Lavorate in una bacinella lo zuc- casseruola. Contemporaneamente chero con il burro per un minuto. in una bacinella mescolate i tuorli Unite poi successivamente i semi di d'uovo con lo zucchero e le farine, vaniglia, la farina 00 e la farina di ca- unite il latte bollente, rimestate per stagne. Infine unite i tuorli e mesco- un minuto e portate il tutto a bollore. late per un solo minuto in maniera La crema pasticciera è pronta: raf- da non riscaldare troppo l'impasto. freddatela rapidamente e servite. 17
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA RICETTE Le castagne in cucina 18
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Insalatina di mamma Flora Procedimento Lavare le insalate sotto abbondante acqua fredda corrente, in modo da Ingredienti (per 2 persone): eliminare ogni possibile residuo ter- 50 gr di rucola selvatica roso. Asciugarle poi con un panno 50 gr di insalata Milano da cucina. 50 gr di insalata Chioggia Tagliare l’insalata Milano e la Chiog- 100 gr di pomodori datterino di Sicilia gia a julienne molto sottile e porle in 30 gr di ananas a cubetti una ciotola. 30 gr di castagne ammollate Unire la rucola selvatica, l’ananas a 20 gr di melograno fresco cubetti, i chicchi di melograno e i po- 60 ml di olio extra vergine di oliva modori datterino lavati e tagliati a 20 ml di aceto di vino bianco metà. sale In una ciotolina versare l’olio, l’a- ceto, una presa di sale e sbattere con una frusta piccola o una for- chetta fino ad emulsionare. Versare il condimento sull’insalata, mesco- lare bene e impiattare. Tagliare a la- melle le castagne ammollate e disporle sopra l’insalatina. 20
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Calamaro ripieno al pesce di lago Procedimento Per il ripieno del calamaro Far rosolare lo scalogno e il burro e Ingredienti (per 1 persona): aggiungere il filetto di lavarello e di 100 gr di calamari persico; aggiungere poi i missol- 1 scalogno tini, eliminati della pelle e delle re- 30 gr di burro sche. Aggiungere della mollica di 100 gr di lavarello pane e poco sale, essendo il missol- 50 gr di filetto di persico tino già saporito. Aggiungere un filo 3 missoltini di panna fresca, le castagne e frul- 30 gr di mollica di pane lare il tutto. 20 gr di panna fresca 50 gr di patata viola Nel frattempo pulire il calamaro, far- 30 gr di formaggio magro di latteria cirlo con la spuma, senza riempirlo 50 gr di castagne cotte troppo. Portare a cottura le patate viola e realizzare una purea mantecata con formaggio magro di latteria. Cuocere in forno a 180° per 2 minuti e servire sulla purea di patate viola. 22
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Il meglio del lago di Como in tempura Procedimento di farina di castagne Per la pastella In una ciotola mescolare con una Ingredienti (per 2 persone): frusta le farine, il tuorlo, l’acqua e un pizzico sale, fino a ottenere una Per la pastella massa liscia e omogena. Farla ripo- 50 gr di farina per tempura sare in frigorifero, coperta con della 30 gr di farina di castagne pellicola, per 20 minuti, aggiun- 35 ml di acqua gasata gendo qualche cubetto di ghiaccio. 2 gr di sale 1 tuorlo Per la salsa alla senape e castagne Intiepidire l’aceto e la senape in un Pesci pentolino con una spolverata di 70 gr di filetto di lavarello pepe rosa e una presa di sale. In una 50 gr di filetto di pesce persico ciotola per il bagnomaria mescolare 70 gr di filetto di lucioperca il tuorlo con l’acqua e la purea di ca- 80 gr di filetto di trota salmonata stagne, poi aggiungere l’aceto e la 40 gr di filetto di agone senape, continuando a mescolare con una frusta. Poggiare la ciotola Per la salsa alla senape e castagne su un pentolino con acqua bollente 1 tuorlo e montare la salsa. All’ultimo incor- 20 ml di acqua porare il burro precedentemente 25 gr di senape rustica a l’ancienne fuso. 50 gr di burro 20 ml di aceto di Xeres Per la cottura dei pesci sale e pepe rosa a mulino Porre sul fuoco una casseruola o 15 gr di purea di castagne una padella con abbondante olio e portarlo a 170° circa. Immergere i fi- letti dei vari pesci in pastella, farli scolare qualche istante per elimi- nare l’eccesso, poi trasferirli diretta- mente nell’olio bollente e lasciarli cuocere fino a farli diventare dorati e croccanti. 24
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Ravioli alla mozzarella di bufala e castagne Procedimento con salsa di pesto Adagiare la pasta colorata su un piano di lavoro leggermente infari- Ingredienti (per 4 persone): nato, quindi con un coltellino o una 320 gr di pasta colorata rotella ritagliare dei quadrati di circa 8 cm di lato. Porre nel centro di ogni Per il ripieno e il condimento quadrato una mozzarellina e un cuc- 50 ml di olio extra vergine di oliva chiaino di pesto e delle castagne 50 gr di basilico fresco leggermente triturate, bagnare leg- 5 gr di pinoli germente i bordi di pasta, ripiegare 10 mozzarelle ciliegine il quadrato in modo da ottenere un di bufala da 50 gr triangolo e premere bene per sigil- 150 gr di castagne cotte larlo. Ottenuto il triangolo, unire i 5 gr di burro due angoli della base facendoli at- taccare e lasciando un buco nel cen- tro per favorire la cottura. Per il pesto Versare nel vaso di un frullatore le foglie di basilico lavate e mondate, l’olio, i pinoli e una presa di sale. Frullare fino ad ottenere una salsa li- scia e omogenea. Cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente salata per circa 5 mi- nuti, facendo però attenzione che il bollore non sia troppo forte. Ultimata la cottura, scolare i ravioli, condirli con burro fuso e servirli ben caldi. 26
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Gnocchi di patate alla clorofilla di verdure Procedimento e castagne Lavare le patate sotto acqua cor- rente e sistemarle tra due strati di Ingredienti (per 5 persone): sale grosso in una placca da forno. 250 gr di patate Infornare a 180° per circa un’ora. 1 tuorlo Nel frattempo lavare e pulire gli spi- 75 gr di amido di mais naci eliminando i gambi più duri, 100 gr di farina 00 quindi sbollentarli in poca acqua leg- 30 gr di farina di castagne germente salata per 5 minuti, sco- noce moscata larli, raffreddarli sotto acqua fredda, 100 gr di spinaci strizzarli molto bene e tritarli fine- 50 gr di barbabietole cotte a vapore mente con l’ausilio di un frullatore. 30 gr di burro Una volta ultimata la cottura delle 5 gr di salvia patate, toglierle dal forno, pelarle e schiacciarle con uno schiacciapatate su un tagliere di legno o su un piano da lavoro non di marmo, in modo che non si freddino. Unire il tuorlo, l’amido di mais, un pizzico di sale e della noce moscata grattugiata al momento. Amalgamare con le mani fino a ottenere una massa piuttosto corposa. Dividere l’impasto otte- nuto in tre porzioni uguali. Alla prima aggiungere gli spinaci tritati e metà della farina 00; alla seconda por- zione le barbabietole frullate e la fa- rina 00 rimasta; alla terza porzione aggiungere la farina di castagne. Impastare fino a ottenere una pasta compatta. Formare dei cilindri, infa- rinando il piano di lavoro in modo che non si attacchino, e con un col- tellino tagliare gli gnocchi e model- larli con i palmi delle mani. 28
Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e portarla a bollore. Nel frattempo in una padella antia- derente sciogliere il burro e la salvia. Quando l’acqua comincia a bollire, cuocere gli gnocchi tutti insieme. Quando vengono a galla scolarli con l’aiuto di un mestolo forato e trasfe- rirli nella padella con il burro sciolto. Farli insaporire per un minuto e ser- virli ben caldi. 29
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Tagliatelle di pasta fresca alla bolognese Procedimento Per le tagliatelle In una ciotola rompere le uova, unire Ingredienti (per 4 persone): il sale, quindi mescolare tutto con una forchetta. Disporre le farine su Per la pasta: una spianatoia a fontana e versarci 200 gr di farina di semola di grano lentamente il composto di uova. duro rimacinata Mescolare con una forchetta e in- 100 gr di farina di castagne corporare poco alla volta la semola. 4 uova Quando non sarà più possibile me- sale scolare con la forchetta, iniziare a la- vorare a mano. Lavorare con i palmi Per il sugo alla bolognese: per almeno 10 minuti, quindi for- 500 gr di carne di vitello (coscia) mare una palla, avvolgerla nella pel- 150 gr di ritagli di salumi licola trasparente e farla riposare per (guanciale, prosciutto etc.) 30 minuti a temperatura ambiente. 50 gr di cipolla Togliere poi la pellicola, infarinare la 50 gr di sedano spianatoia e un matterello con la se- 50 gr di carote mola e stendere l’impasto fino ad 100 gr di fondo bruno ottenere una sfoglia sottile. Verifi- 10 gr di funghi secchi care spesso che la pasta non si at- 50 ml di vino rosso Cabernet tacchi al piano. Munirsi di una rotella 50 gr di concentrato di pomodoro doppio e tagliare delle strisce dello spes- 50 ml di olio extra vergine di oliva sore di 1,2 cm. In alternativa usare sale la macchina per la pasta manuale. pepe Per la salsa alla bolognese Pelare cipolla e la carota e mondare la costa di sedano, quindi tritare tutte le verdure finemente. Porre una casseruola sul fuoco con l’olio e il burro. Quando il burro sarà schiumoso, aggiungere il trito di ver- dure e farle appassire. Unire gli scarti dei salumi, precedentemente passati due volte al tritacarne (è 30
possibile utilizzare anche un frulla- i funghi conservando l’acqua di cot- tore), aggiungere il concentrato di tura, strizzarli, tritarli e aggiungerli al pomodoro e spegnere il fuoco. Far sugo insieme al fondo bruno. riposare per 5 minuti. Versare nella casseruola del sugo Dividere la carne di vitello in cinque anche l’acqua di cottura dei funghi e parti da 100 gr ciascuna. Porre una lasciar cuocere il tutto per circa 45 padella antiaderente sul fuoco con minuti. Al termine regolare di sale e un filo di olio e far rosolare la carne di pepe. una porzione alla volta a fiamma vi- Cuocere le tagliatelle in abbondante vace per pochi minuti. Man mano acqua bollente salata per circa 3 mi- che la carne sarà rosolata trasferirla nuti, poi scolarle, condirle con il nella casseruola con il soffritto. Ulti- sugo alla bolognese e servirle ben mata la cottura della carne, riaccen- calde. dere il fuoco sotto la casseruola, bagnare con il vino rosso e far eva- porare la parte alcolica. In un pentolino versare 300 ml di acqua, i funghi secchi e porre sul fuoco. Portare a bollore, poi scolare 31
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Ravioli di pasta di gnocco Procedimento Lavare le patate sotto acqua cor- rente e sistemarle tra due strati di Ingredienti (per 4 persone): sale grosso in una placca da forno. 250 gr di patate Infornare a 180° per circa un’ora. 1 tuorlo Una volta ultimata la cottura delle 75 gr di amido di mais patate toglierle dal forno, pelarle e 100 gr di farina 00 schiacciarle con uno schiacciapatate 30 gr di farina di castagne su un tagliere di legno o comunque noce moscata su un piano da lavoro non di marmo, 10 gr di cacao in polvere in modo che non si freddino. Unire 50 gr di ricotta di capra il tuorlo, l’amido di mais, un pizzico 30 gr di burro di sale e della noce moscata grattu- 25 gr di castagne cotte giata al momento. Amalgamare con 5 gr di menta fresca le mani fino a ottenere una massa sale piuttosto corposa. Aggiungere infine pepe le farine. Impastare fino ad ottenere una pasta compatta. Formare dei dischi del diametro di 7 cm. ciascuno e riempirli con le ca- stagne mantecate con ricotta, sale, pepe e menta. Richiudere i ravioli a mezzaluna. Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e portarla a bollore. Nel frattempo in una padella antia- derente sciogliere il burro e il cacao in polvere. Quando l’acqua comincia a bollire, cuocere i ravioli tutti insieme. Quando vengono a galla scolarli con l’aiuto di un mestolo forato e trasferirli nella pa- della con il burro sciolto. Farli insapo- rire per un minuto e servirli ben caldi. 32
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Risotto di castagne con la sua birra Procedimento In una casseruola bassa a risotto soffriggere lo scalogno tritato fine- Ingredienti (per 1 persona): mente in olio extra vergine di oliva e 70 gr di riso Carnaroli una noce di burro. 50 ml di birra di castagne Aggiungere le castagne preceden- 50 gr di purea di castagne temente ammollate e bollite (vedi ri- 50 gr di castagne ammollate cette di base). 1 scalogno Rosolare e aggiungere il riso, to- 250 ml di acqua stare. Bagnare con la birra e con del- 30 gr di parmigiano grattugiato l'ottimo brodo realizzato con l’acqua 10 gr di farina di castagne e la farina di castagne ben setac- 5 gr di finochhietto selvatico ciata in precedenza. Cuocere per 10 30 gr di burro minuti, poi aggiungere la purea di 20 ml di olio extra vergine di oliva castagne. Cuocere per altri 5 minuti. sale Mantecare con parmigiano e burro pepe e finocchietto tagliato finemente. Nota dello chef: il risotto si presenta con lo stesso colore del risotto con i funghi. 34
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Lucioperca su crema morbida di castagne Procedimento Per il purè di castagne Cuocere le patate intere nel forno Ingredienti (per 4 persone): caldo per circa 2 ore a 150° gradi. To- 1 lucioperca di 1.8 kg pescato glierle poi dal forno e sbucciarle. timo fresco Unire la purea di castagne (vedi ri- 500 gr di purea di castagne cetta base). Mettere in una casse- 500 gr di patate a pasta gialla ruola con la panna, sale e pepe; 80 gr di burro rendere il tutto un purè molto omo- 50 gr di panna fresca geneo. brodo vegetale Sfilettare il lucioperca e dividerlo in 80 gr di olio extra vergine d’oliva 6 porzioni più o meno dello stesso sale e pepe al mulino peso. Far marinare il pesce con olio, 30 gr di castagne secche ammollate un pizzico di sale, pepe e alcuni ra- metti di timo fresco per 15 minuti a temperatura ambiente. Trascorso il tempo di marinatura, ag- giungere le castagne tagliate a la- melle sopra al pesce dalla parte della polpa. Far rosolare il pesce in una padella antiaderente con olio e poco burro per circa 2 minuti girandolo con molta cura in modo che non si disfi. Successivamente trasferire il tutto in forno caldo a 180° per circa 10 mi- nuti. Impiattamento Stendere il purè di castagne, ada- giarvi sopra il pesce, cospargere con del timo fresco. 36
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Petto di faraona in crosta di speck ripieno Procedimento di mozzarella e castagne Pulire il petto di faraona, eliminare la pelle e condire la carne con un filo Ingredienti (per 1 persona): di olio, un pizzico di sale e una spol- 1 petto di faraona con aletta verata di pepe. Avvolgere il petto del peso di 180-200 gr nella pellicola trasparente e batterlo 5 fette di speck dell’Alto Adige IGT delicatamente. sale e pepe al mulino Per la farcitura Per la farcitura Frullare la mozzarella con le casta- 100 gr di mozzarella fior di latte gne fino ad ottenere un composto li- 50 gr di castagne cotte scio e omogeneo, poi trasferirlo in una sac a poche e stenderne una Per la salsa striscia sul petto di faraona. Arroto- 50 ml di fondo bruno lare la carne formando un involtino 50 gr di burro e le fette di speck per chiuderlo. 5 gr di aceto balsamico Avvolgere il tutto con della pellicola e farlo rotolare sul tavolo per com- Per il contorno pattarlo. Eliminare la pellicola e sof- 40 gr di patate a pasta gialla friggere il rotolo in una padella ½ tuorlo d’uovo antiaderente con poco olio fino a far 10 gr di amido di mais prendere colore alla carne. Trasfe- 1 albume rirlo poi su una placca da forno e 10 gr di granella di nocciole farlo cuocere nel forno caldo a 175° 1 foglia di alloro per 15 minuti. olio extra vergine d’oliva 50 gr di fagiolini Per la salsa 1 fetta di pancetta affumicata Utilizzare la padella in cui si ha sof- fritto la carne, eliminandola dall’olio Per il tortino di riso rimasto, versare il fondo bruno e 15 gr di riso rosso Thai Red unire l’aceto balsamico, una noce di 15 gr di riso venere burro ed emulsionare con una fru- 15 gr di riso integrale sta. Lasciar cuocere per circa 5 mi- nuti, fino a quando la salsa sarà leggermente addensata. 38
Per il contorno A parte far sbollentare i fagiolini pre- Lessare le patate in acqua bollente cedentemente mondati in acqua salata per il tempo necessario a bollente salata per 5 minuti, poi sco- farle diventare morbide. Controllare larli, raffreddarli sotto acqua cor- la cottura con uno stecchino di rente e avvolgerli nella fetta di pan- legno: quando entrerà senza diffi- cetta affumicata. Infornarli a 100° coltà, la patata sarà lessata. Sco- per 2 minuti prima di servirli. larle, pelarle e schiacciarle con lo schiacciapatate. Per il tortino di riso Unire il tuorlo, l’amido di mais e Cuocere separatamente i 3 diversi amalgamare gli ingredienti fino a ot- tipi di riso per 1 ora e 30 minuti in ab- tenere un composto liscio e omoge- bondante acqua bollente salata, neo. Con le mani formare prima una quindi scolarli e mescolarli in una pa- palla poi una piccola pera. della con burro, olio e un cucchiaio di In una bacinella versare l’albume e acqua di cottura. Condire con sale e montarlo con una forchetta. Immer- pepe e trasferire il tutto in uno stam- gerci la pera di patata, poi passarla pino di alluminio da creme caramel nella granella di nocciole. compattando con un cucchiaio. Posizionare la foglia di alloro sulla sommità della pera, affinché sembri Impiattamento la foglia, e friggere il tutto in abbon- Servire la faraona ben calda, in- dante olio per friggere per 2-3 minuti sieme alla salsa, alla pera di patata, fino a farla dorare uniformemente. al tortino di riso sformato sul piatto e ai fagiolini. 39
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Savarin alla farina di castagne Procedimento con banana flambè Per il savarin Versa il burro a pezzetti in una plane- Ingredienti (per 5 persone): taria e montalo con lo zucchero a 125 gr di burro velo e il lievito. Quando l’impasto di- 100 gr di zucchero a velo venta bianco e spumoso aggiungi le 3 uova uova poi le farine e l’amido di mais, 100 gr di farina 00 setacciandoli. 100 gr farina di castagne Imburra gli stampini da savarin e in- 1⁄2 bustina di lievito vanigliato farinali con la farina di nocciole. Tra- 100 gr di amido di mais sferisci il composto montato in una sac a poche e riempi tutti gli stam- Per la banana flambè pini fino a metà. Riempi completa- 2 banane mente gli stampini con l’impasto. 150 gr di zucchero di canna Inforna a 165°C per circa 20 minuti. 50 gr di liquore all’arancia Per la banana flambè Per la decorazione Taglia la banana a rondelle di circa 1 lamelle di cocco alchechengi cm di spessore e ponile in una pa- menta fresca della a freddo con lo zucchero di frutti di bosco canna. Fai cuocere a fuoco medio e, frutto della passione quando lo zucchero comincerà a ca- ramellare e a sciogliersi, aggiungi il liquore all’arancia e dagli fuoco. At- tendi qualche istante che la fiamma si estingua quindi togli dal fuoco. Impiattamento Con un coppapasta crea un letto di banane caramellate, appoggiaci so- pra il savarin tiepido e decora con la- melle di cocco alchechengi. 40
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Crema gratinata alle castagne Procedimento Per la crema Versare la panna in un pentolino, Ingredienti (per 4 persone): unire la purea di castagne e porre sul fuoco. Far scaldare a 65° poi Per la crema alle castagne spegnere la fiamma e far riposare 3 uova per 5 minuti prima di frullare il tutto 6 tuorli con un frullatore ad immersione. Fil- 150 gr di zucchero semolato trare il composto frullato con un co- 1,5 l di panna doppia 35% lino cinese e versarlo in 6 stampini 150 gr di purea di castagne da creme bruleè. Far cuocere la 150 gr di zucchero di canna crema a bagnomaria in forno caldo per gratinare a 120° per circa 20 minuti. Ultimata al cottura, lasciar freddare Per l’infusione completamente la crema prima di acqua calda cospargere lo zucchero di canna zucchero semolato sulla superficie e dargli fuoco con il 1 bustina di infuso al mango fiammeggiatore, ottenere la caratte- e frutti rossi ristica crosticina. Se non si possiede il fiammeggiatore, porre nuova- Per la decorazione mente gli stampini in forno caldo 50 gr di mirtilli sotto il grill a 180° per 5 minuti. 3 frutti della passione menta in foglie Per l’infusione cocco a lamelle Riscaldare l’acqua senza però farle 6 rametti di ribes raggiungere il bollore, quindi toglierla dal fuoco, immergerci le bustine e la- sciarle in infusione per 15 minuti. Impiattamento Servire la crema gratinata alle casta- gne direttamente nello stampino dove è stata cotta, insieme a una tazzina di infuso esotico. Decorare il piatto con i frutti rossi la- vati, i frutti della passione, qualche foglia di menta e le lamelle di cocco. 42
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I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Tartelletta alle mele Golden al profumo di nocciole con Procedimento gelato alla noce di cocco Per il gelato Versare il latte in una casseruola, Ingredienti (per 2 persone): unire la polpa di cocco grattugiata e lo zucchero semolato e porli sul Per la tartelletta fuoco. Raggiunto il bollore, togliere 125 gr di burro la casseruola dal fuoco e far fred- 100 gr di zucchero a velo dare, unire la panna pastorizzata e 3 uova versare il composto nella gelatiera. 100 gr di farina 00 Preparare il gelato seguendo le 80 gr di farina di castagne istruzioni della macchina. ½ bustina di lievito vanigliato 100 gr di amido di mais Per la tartelletta 250 gr di mele Golden In una planetaria montare il burro, lo 50 gr di farina di nocciole zucchero a velo e il lievito vanigliato 50 gr di zucchero di canna fino a quando si otterrà un compo- cannella in polvere sto bianco e spumoso. Unire allora le uova poi, poco alla volta, incorpo- Per la salsa di frutti rare le farine e l’amido di mais se- 200 gr di misto fragole, ribes e lamponi tacciandoli. Continuare a mescolare 100 gr di zucchero semolato fino a far amalgamare gli ingredienti. Imburrare degli stampini da tartel- Per il gelato letta. In una ciotolina mescolare la 250 ml di latte intero farina di nocciole, lo zucchero a velo 100 gr di polpa di cocco grattugiato e un pizzico di cannella. Usare il 125 gr di zucchero semolato composto ottenuto per “infarinare” 250 ml di panna gli stampini imburrati. Trasferire l’impasto di burro e uova in una sac a poche sulla quale sarà stata montata una bocchetta a testa piatta e distribuirlo sul fondo e sui bordi degli stampini. Sbucciare le mele e privale del tor- solo, tagliarle a fettine molto sottili. Distribuire le fettine di mela sugli stampini compattandole bene. Spol- verare la superficie con il misto di fa- 44
rina di nocciole, zucchero e cannella mente sciolto, frullare il tutto con un e infornare a 180° per 25-30 minuti. frullatore ad immersione fino ad otte- nere una salsa liscia e omogenea. Per la salsa ai frutti rossi Lavare i frutti rossi eliminando even- Impiattamento tuali piccioli e rametti, quindi versarli Servire la tartelletta accompagnan- in un pentolino insieme allo zucchero dola con una pallina di gelato e guar- e mettere sul fuoco. Portare a bollore nire il piatto con qualche goccia di e, quando lo zucchero sarà completa- salsa ai frutti rossi. 45
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Tiramisu alla farina di castagne Procedimento Per i biscotti savoiardi Rompere le 14 uova e separare i Ingredienti (per 10 persone): tuorli dagli albumi. Montare i tuorli 600 gr di zucchero semolato con 300 gr di zucchero fino ad otte- 400 gr di farina di castagne nere un composto chiaro e spu- 200 gr di amido di mais moso. Montare gli albumi con 200 14 uova intere gr di zucchero. Prendere una ciotola 5 tuorli e versarci i tuorli montati, metà 350 ml di caffè espresso dell’amido di masi e metà degli al- 450 gr di mascarpone bumi montati. Unire la farina di ca- 140 ml di Marsala secco stagne setacciata continuando a cacao in polvere q.b. mescolare, quindi aggiungere il granella di zucchero q.b. resto dell’amido di mais e degli al- bumi. Ottenuta una massa omoge- nea, trasferirla in una sac a poche e formare dei biscotti larghi 1 centi- metro e lunghi 7 centimetri su una placca da forno foderata con della carta da forno. Cospargere i biscotti così ottenuti con la granella di zuc- chero e infornare a 170° per 5 mi- nuti. Ultimata la cottura, tirarli fuori dal forno, coprirli e lasciarli raffreddare. Per la crema allo zabaione In una planetaria montare i 5 tuorli rimasti con 50 gr di zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spu- moso. Versare lo zucchero rimasto in una padella insieme al Marsala e porlo sul fuoco fino a fargli raggiun- gere il bollore, quindi, inclinando un poco la padella, fargli prendere fuoco in modo che la parte alcolica si estingua completamente. Versare 46
lo sciroppo così ottenuto sui tuorli scotti e un ultimo strato di crema. mentre ancora si stanno montando, Spolverare con il cacao amaro in pol- in modo da pastorizzare la massa. vere e porre in frigorifero per 30 mi- Completare aggiungendo il mascar- nuti. A piacere decorare il tiramisù pone e amalgamandolo con gli altri con qualche foglia di menta fresca ingredienti. appena prima di servirlo. Impiattamento Il consiglio dello chef Foderare il fondo di uno stampo con Noi del Salice Blu facciamo il nostro i biscotti savoiardi imbevuti nel caffè mascarpone, montando la panna espresso, coprirli con uno strato di oltre misura e facendo attenzione a crema e creare un altro strato di bi- non farlo diventare burro. 47
I CASTAGNETI DELL’INSUBRIA Crediti Promotore: Comunità Montana Triangolo Lariano Via Vittorio Veneto 16 - 22035 Canzo (CO) www.cmtl.it Testi: Luigi Gandola Foto: Archivio fotografico Ristorante Salice Blu di Bellagio (CO) Giulio Fezzi Coordinamento editoriale: Amedeo Gelpi (Comunità Montana Triangolo Lariano) Giulio Fezzi Progetto grafico: Layout • Panzeri Renato Stampa: Grafiche Valsecchi snc, Erba (CO) © Copyright 2014 Testi e foto dei rispettivi autori © Copyright 2014 Comunità Montana Triangolo Lariano Giugno 2014 Progetto “I Castagneti dell’Insubria” Progetto cofinanziato tramite il FERS Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Nell’ambito del Programma Interreg IIIA Italia-Svizzera 2007-2013 www.castagnetidellinsubria.eu 48
Questo opuscolo non è un libro di cucina ma intende offrire al- cuni spunti pratici per riscoprire sulla nostra tavola il sapore della castagna, frutto che caratterizza da sempre il Triangolo Lariano. Sono infatti descritte alcune ri- cette di base, che possono essere utilizzate per la preparazione di pietanze secondo i propri gusti e la propria fantasia, oltre che alcune ricette più elaborate per valorizzare i prodotti locali ed affinare le proprie doti culinarie.
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