Latte materno e farmaconutrizione - Breast milk and Pharmaconutrition - Giornale SIGENP
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LA FARMACONUTRIZIONE A CURA DI Antonella Diamanti dalla fisiopatologia alle applicazioni cliniche Latte materno e farmaconutrizione Breast milk and Pharmaconutrition INTRODUZIONE L’allattamento al seno è il modo naturale e consigliato Maria Elisabetta Baldassarre (foto) Valentina Rizzo di sostenere la crescita sana e lo sviluppo dei bambini. Dipartimento di Scienze Biomediche Il latte materno è un alimento completo, vivo e mutevole, ed Oncologia Umana che contiene tutti i nutrienti necessari nelle proporzioni Sezione di Neonatologia e TIN ideali per una crescita ottimale. Il latte di ogni madre è Università degli Studi “Aldo Moro”, Bari diverso e si adatta in modo specifico ai bisogni del suo bambino; la sua composizione cambia nel tempo. Il colostro, prodotto nei primi giorni di vita del neonato, è un liquido giallo arancio, denso, ricco di proteine, di sali minerali e di anticorpi di difesa. Permette al neonato di adattarsi meglio alla vita extrauterina e lo protegge dalle infezioni. Dopo il 3° giorno il colostro viene sostituito dal latte di transizione (fino al 20° giorno circa) e poi dal latte ABSTRACT maturo, molto più chiaro, di consistenza più acquosa, Human milk represents the optimal nutrition for infants and con un sapore più dolce. Col passare dei giorni infatti il is the key to sustaining health, growth and cognitive contenuto di lattosio aumenta per favorire development. The World Health Organization (WHO) l’accrescimento del tessuto celebrale. Anche il contenuto recommends that infants should be exclusively breastfed di grassi aumenta in modo da fornire una maggiore for the first 6 months of life and subsequently receive suitable complementary foods while breastfeeding energia, mentre le proteine diminuiscono perché continues up to 24 months of age or beyond. Human milk l’accrescimento corporeo del bambino tende a rallentare. feeding in early life may fundamentally and permanently La composizione del latte cambia anche dall’inizio alla change the biology, health and developmental outcomes of fine della poppata: all’inizio il bimbo riceve soprattutto the organism. liquidi e lattosio, cioè energia a disponibilità immediata per calmare la sua sete e la sua fame; poi il latte si KEY WORDS arricchisce di proteine e di grassi, che rappresentano Human milk; prevention; childhood obesity. energia a disponibilità ritardata, necessaria per la crescita. Alla fine della poppata vi è un ulteriore aumento Indirizzo per la corrispondenza dei grassi che inducono il senso di sazietà. Le qualità e la composizione del latte non dipendono Maria Elisabetta Baldassarre Dipartimento di Scienze Biomediche ed Oncologia Umana dalla dieta materna. Non esistono latti “cattivi” o “troppo Sezione di Neonatologia e TIN leggeri”. È necessario uno stato di malnutrizione Università degli Studi “Aldo Moro” veramente grave e prolungato perché il latte materno ne piazza G. Cesare 11, 70124 Bari risenta. La varietà della dieta materna poi modifica il E-mail: mariaelisabetta.baldassarre@uniba.it sapore del latte e il gusto del bambino sarà orientato ad accettare i cibi che incontrerà in seguito. COMPOSIZIONE DEL LATTE MATERNO1 Il latte materno è un’emulsione di particelle grasse in un doi: 10.19186/ggenp_2018.012 fluido. È in gran parte costituito da acqua in cui sono GIORN GASTR EPATOL NUTR PED 2018;X:2 59
BALDASSARRE M.E., RIZZO V. presenti zuccheri (lattosio e oligosaccaridi), proteine, presenti il lisozima, che esplica un’azione grassi, vitamine, minerali, fattori protettivi, enzimi ed favorevole sul metabolismo di numerose sostanze ormoni. e la lipasi, necessaria alla digestione dei grassi del latte; Acqua • fattore di crescita epiteliale: ormone che influenza Costituisce l’87% del suo volume. Serve per produrre la crescita e lo sviluppo del tratto intestinale. nuove cellule, eliminare le scorie e compensare le Zuccheri perdite abbondanti del lattante attraverso le urine e il sudore. Il latte contiene 70 grammi per litro di zuccheri, rappresentati da 60 grammi di lattosio e da 10 Proteine grammi di oligosaccaridi. La maggior parte è sintetizzata dalle cellule della Il latte di donna è molto più ricco di lattosio rispetto ghiandola mammaria. La composizione delle al latte di tutti gli altri mammiferi. Il lattosio a livello proteine del latte umano è tale da renderle intestinale favorisce lo sviluppo dei lattobacilli che assimilabili al 100% da parte dell’organismo del acidificano l’ambiente intestinale impedendo lo lattante. Sono costituite da: sviluppo di germi “patogeni” ed incrementa • caseina: grossa proteina ricca di fosforo riunita in l’assorbimento del calcio. Il lattosio è scisso prima piccoli aggregati contenenti calcio, magnesio e dell’assorbimento in glucosio e galattosio fosforo facilmente digeribili; dall’enzima lattasi che è già presente nel feto e • alfa lattoalbumina: necessaria per l’assimilazione raggiunge il suo picco alla nascita. Il glucosio e del lattosio, presente in abbondanza nel latte galattosio svolgono importanti funzioni nelle cellule umano e indispensabile per l’accrescimento delle cerebrali, muscolari, adipose e a livello epatico. Il cellule celebrali; galattosio in particolare è indispensabile per la • lattoferrina: serve a legare il ferro e a favorirne produzione dei cerebrosidi, i componenti di base del l’assorbimento intestinale. Nell’intestino lascia il tessuto cerebrale. Gli oligosaccaridi sono fibre ferro necessario per lo sviluppo dei batteri non prebiotiche che favoriscono lo sviluppo e la crescita patogeni contribuendo alla formazione della flora intestinale dei lattobacilli e dei bifidobatteri. intestinale benefica, utile per la difesa dalle Grassi infezioni. Grazie a questa proteina tutto il ferro contenuto nel latte materno viene assimilato e La quantità dei lipidi nel latte umano è di circa 40 utilizzato; grammi per litro, ma varia da donna a donna, in • immunoglobuline: difendono l’organismo dalle relazione all’ora della giornata, all’età del bambino, infezioni. Il latte è ricco di immunoglobuline A di alla quantità di latte prodotto. tipo secretorio (IgAs) che aderiscono alla mucosa I grassi sono costituiti per il 98% da trigliceridi, in intestinale formando una specie di “vernice” proporzione del 50% insaturi e del 50% saturi. Da sull’epitelio intestinale che impedisce il passaggio alcuni grassi insaturi deriva l’acido arachidonico di proteine estranee, germi e virus; (AA), necessario per la formazione dei neuroni e delle • aminoacidi liberi: si distinguono in aminoacidi prostaglandine, e l’acido docosaesaenoico (DHA). “essenziali”, che non possono essere sintetizzati Livelli più alti di DHA e AA nel sangue sono associati dall’organismo, ma che sono indispensabili alla ad un migliore sviluppo cognitivo e della vista. sua sopravvivenza e debbono essere forniti dagli Gli acidi grassi saturi del latte umano hanno una alimenti, e in aminoacidi non essenziali, che particolare composizione che li rende meglio l’organismo è in grado di produrre da sé. Il latte assimilabili da parte dell’intestino. materno è molto ricco di cisteina e taurina, I trigliceridi del latte inoltre trasportano le vitamine quest’ultima indispensabile per la moltiplicazione liposolubili (A, D, E, K) attraverso la mucosa e la funzionalità delle cellule cerebrali, del cuore e intestinale permettendo così il loro assorbimento. dei muscoli, della retina oltre che per il metabolismo dei grassi; Vitamine • enzimi: sono indispensabili per la produzione e la Il latte umano contiene tutte le vitamine di cui il distruzione delle molecole e delle cellule. Sono bambino ha bisogno, nelle proporzioni ideali, fatta 60 GIORN GASTR EPATOL NUTR PED 2018;X:2
LA FARMACONUTRIZIONE Latte materno e farmaconutrizione eccezione della vitamina K che per tale motivo va linfociti producono immunoglobuline, soprattutto supplementata nei primi 3 mesi di vita, momento in IgAs. cui inizia la capacità di sintesi autonoma di vitamina I fattori immunologici sono rappresentati dalle K nel lattante. immunoglobuline, anticorpi specifici prodotti dalla madre in base alle stimolazioni antigeniche ricevute Sali minerali e oligoelementi (vaccinazioni o infezioni spontanee), che proteggono Il latte materno contiene da 100 a 200 mg di sodio il bambino da quasi tutti i germi e i virus coi quali la per litro, poco cloro e poco potassio per non madre è venuta in contatto nel corso della sua vita. sovraccaricare di lavoro il rene. Il rapporto fra calcio Suppliscono alla mancanza di produzione autonoma e fosforo è ben equilibrato e consente un ottimo del lattante, che inizia dopo qualche settimana dalla assorbimento di questi elementi a livello intestinale. nascita. Si è visto inoltre che la presenza di IgA nel Il fluoro è contenuto in quantità sufficiente nel latte latte materno stimola la produzione di IgA da parte materno. Il ferro è contenuto nelle giuste proporzioni del bambino stesso: come se il sistema immunitario e viene assorbito in modo ottimale (tra il 20% e il 40% maturo della mamma “insegnasse” a quello contro il 10% di quello contenuto nel latte vaccino e immaturo del bambino come funzionare, con del 4% di quello contenuto nelle formule arricchite in benefici a lungo termine. ferro). Nel latte umano l’assorbimento del ferro è Il Lisozima contribuisce distruggendo le pareti dei favorito da alti livelli di lattosio e di vitamina C. Zinco, batteri e rafforzando l’azione delle immunoglobuline rame e manganese sono biodisponibili in maniera e della lattotransferrina. significativamente inferiore nelle formule rispetto al Quest’ultima, contenuta in tutte le secrezioni, è latte materno. capace di fissare e rilasciare il ferro. Ha effetto antianemico e batteriostatico in quanto blocca LATTE MATERNO E FARMACONUTRIZIONE l’accrescimento e la moltiplicazione dei germi. Gli effetti più importanti del latte materno in termini Il Complemento e l’Interferone hanno entrambi un di farmaco-nutrizione riguardano la prevenzione effetto antinfettivo. delle infezioni, dell’obesità e delle allergie. I fattori biologici sono rappresentati dal fattore di crescita crescita epiteliale che influenza la crescita Latte materno e infezioni e lo sviluppo del tratto gastrointestinale favorendo Potrà sembrare apparentemente lontano il rapporto anche la crescita dei Bifidobattteri e dei lattobacilli tra infezioni e nutrizione, ma in realtà un lattante o che influenzano la motilità intestinale e ostacolano un bambino che si ammala spesso è un bambino che la moltiplicazione dei germi putrefattivi. I lattobacilli sperimenta inappetenza ed un cattivo rapporto col sintetizzano le vitamine del complesso B e la cibo, fattori che possono giocare un ruolo importante vitamina K e favoriscono l’assorbimento di calcio, nello stato di nutrizione. Inoltre l’isolamento sociale grassi e vitamina D. Importante tutto il sistema (i giorni di asilo saltati, la mancata frequenza di modulatorio delle citochine. L’IL-8 è una citochina ambienti popolati da altri bambini) incide certamente proinfiammatoria coinvolta nella patofisiologia della sullo sviluppo neuromotorio ed esperienziale, di cui NEC. L’interleuchina 1-β può stimolare la secrezione l’alimentazione fa parte. È dimostrato che i bambini dell’IL-8 attraverso l’attivazione del fattore di allattati al seno si ammalano meno nel corso dei trascrizione nucleare κB (NF-κB) nelle cellule primi anni di vita. intestinali. Il latte materno sembra inibire tale Il latte materno svolge un importante ruolo di pathway di attivazione. Il latte materno potrebbe protezione “immunologica” nei confronti del pertanto essere protettivo nei confronti dello bambino attraverso fattori cellulari, immunologici e sviluppo di NEC neonatale mediante la “down- biologici. regolazione” dell’espressione genica dell’IL-82. I fattori cellulari, rappresentati dai leucociti, sono Latte materno e obesità: le proteine indispensabili per combattere le infezioni. Il latte materno, in particolare il colostro, è un tessuto L’allattamento al seno riduce il rischio nel bambino vivente molto simile al sangue perché contiene e nell’adolescente di sviluppare la più comune delle numerosi globuli bianchi; i macrofagi “fagocitano” i malattia ad origine dismetabolica nei paesi batteri e producono fattori biologici di difesa. I industrializzati quale l’obesità. L’entità dell’effetto GIORN GASTR EPATOL NUTR PED 2018;X:2 61
BALDASSARRE M.E., RIZZO V. protettivo dell’allattamento materno è di circa il 10%, materno è un fattore epigenetico nutrizionale in ma tende a essere meno evidente con l’aumentare grado di influenzare l’espressione genica e quindi il dell’età del bambino3. L’obesità è infatti una malattia fenotipo, attraverso diversi meccanismi. Il ad eziologia multifattoriale e con il crescere “peroxisome proliferator-activated receptor-γ” (ppar dell’individuo diversi fattori ambientali (abitudini γ2) è un fattore di trascrizione espresso negli alimentari e motorie, stile di vita) tendono a ridurre adipociti che ne regola la differenziazione, la l’impatto dei numerosi effetti protettivi legati sensibilità all’insulina, il metabolismo delle all’alimentazione al seno4. Le proteine sono i lipoproteine. Tra le numerose varianti del gene ppar macronutrienti del latte umano più studiati in γ2, una delle più comuni è il polimorfismo pro-12ala. relazione al rischio obesità. Numerose proteine Il polimorfismo pro-12ala del gene ppar γ2 è contenute nel latte materno (insulina, adiponectina, associato ad un più elevato valore di BMI nel leptina e, più recentemente, il suo recettore) bambino e ad obesità in età adulta. L’allattamento al sembrano contribuire al complesso meccanismo di seno in misura-dose dipendente modula in modo regolazione degli apporti nel lattante5. L’assunzione favorevole l’effetto negativo del polimorfismo pro- di queste proteine col latte materno, insieme a fattori 12ala sull’incidenza di obesità. In altri termini, di carattere meccanico (minor flusso di latte al seno bambini con questa variante allelica, e quindi rispetto al biberon e maggior affaticamento nella predisposti all’obesità, se allattati al seno, vedono suzione, ecc.) contribuirebbe alla migliore capacità annullarsi l’effetto negativo della variante allelica, di autolimitazione degli apporti nel lattante rispetto a chi riceve latte artificiale. alimentato al seno rispetto a quello alimentato con latte adattato. Inoltre i risultati di più studi Latte materno e obesità: gli oligosaccaridi prebiotici concordano nel dimostrare un’associazione tra Gli oligosaccaridi presenti nel latte di donna elevato apporto proteico nei primi anni di vita e presentano all’estremità riducente una molecola di accrescimento della massa adiposa nelle età lattosio che può essere allungata da disaccaridi del successive6,7. I meccanismi attraverso i quali galattosio e N-acetilglucosamina e modificata da l’elevata assunzione di proteine causa un fucosio e/o acido sialico10. Ad oggi sono stati incrementato rischio di depositare trigliceridi in identificati più di 200 diversi oligosaccaridi nel latte eccesso sono in corso di definizione. Convincenti umano. Molti dei loro effetti biologici sono altamente evidenze supportano l’ipotesi del coinvolgimento di struttura-specifici. Sono caratterizzati da un’elevata fattori ormonali (IGF-1, insulina) e della variabilità inter-individuale nella composizione, e concentrazione di specifici aminoacidi (aminoacidi intra-individuale nel corso della lattazione. Dopo ramificati) nel processo d’incremento della cellularità essere stati ingeriti resistono alla degradazione adiposa e nell’accumulo di depositi lipidici indotto intestinale e giungono al colon, costituendo un dall’elevato carico proteico8. substrato utilizzabile da alcune specie batteriche (ad Latte materno e obesità: i fattori epigenetici9 esempio Bifidobatteri), favorendone la crescita e, conseguentemente, modificando la composizione Con il termine di epigenetica, dal greco epi (επί): del microbiota intestinale. La composizione e sopra, genetica: geni, “sopra il dna”, si fa riferimento l’attività della flora che riveste l’intestino svolge un a tutti quei fattori in grado di modificare ruolo cruciale nel modulare il trofismo della parete l’espressione genica e quindi il fenotipo di un intestinale e parte della sua attività biologica, in individuo. I fattori epigenetici non alterano la particolare immunitaria e metabolica. Infine tali sequenza nucleotidica del dna, ma ne modificano oligosaccaridi possono essere in parte assorbiti l’espressione. I meccanismi epigenetici, che dall’intestino ed esercitare azioni a livello sistemico. comprendono le acetilazioni e le metilazioni post- È stata dimostrata sia nell’animale che nell’uomo traduzionali del dna, sono la base per comprendere un’associazione tra microbiota intestinale e obesità. la relazione tra organismo e ambiente. Negli ultimi Il trattamento antibiotico nei primi mesi di vita può anni si discute molto sull’ epigenetica nutrizionale, comportare effetti metabolici a lungo termine11. È ovvero sugli effetti che i diversi nutrienti possono quindi verosimile che la manipolazione del avere nei confronti del dna o della cromatina microbiota intestinale, indotta da oligosaccaridi, attraverso modifiche della loro espressione. Il latte possa essere utile a scopi preventivi e/o terapeutici 62 GIORN GASTR EPATOL NUTR PED 2018;X:2
LA FARMACONUTRIZIONE Latte materno e farmaconutrizione dell’eccesso ponderale e/o delle sue conseguenze includendo studi che mostrano un effetto protettivo metaboliche. Alderete TL, et al. hanno recentemente dell'allattamento al seno, nessun effetto, e anche un dimostrato l’ipotesi che differenze nella aumento del rischio di malattie atopiche in neonati composizione di oligosaccaridi nel latte umano allattati al seno. Le ragioni relative a questi dati siano associate alla crescita e alla composizione contrastanti e confondenti comprendono corporea nei primi 6 mesi di vita12. In particolare, una l’impossibilità di controllare l’introduzione dei cibi maggiore diversità degli oligosaccaridi misurata nel solidi nella dieta in relazione all’età del bambino, la latte materno 30 giorni dopo il parto è risultata dieta materna, i diversi criteri diagnostici per la associata ad una minor adiposità nel lattante ad un malattia allergica, e la “causalità inversa” (madri di mese di vita. All’età di 6 mesi, per ciascun mg/ml di neonati ad alto rischio tendono ad allattare di più latto-N-fucopentoso misurato in più nel latte rispetto alla popolazione generale). Il rapporto materno, si osservava una riduzione di 1,1 kg di peso dell’American Academy of Pediatrics (AAP) del 2012 corporeo e 0,79 kg di massa grassa. Sempre a 6 suggerisce un effetto protettivo dell’allattamento al mesi, per ciascun mg/ml in più di fucosil-disialilatto- seno esclusivo condotto per più di 3 mesi N-esaosio e latto-N-neotetraosio misurati nel latte sull’insorgenza di asma, dermatite atopica ed materno, si riscontrava un incremento dello 0,04% ed eczema, sia nelle popolazioni a basso che ad alto una riduzione dello 0,03%, rispettivamente, della rischio (27% e 42% rispettivamente nei neonati a massa grassa. Ovviamente si tratta di dati basso rischio e in quelli con una storia familiare preliminari, che necessitano di conferma in altra e positiva). La maggior parte dei dati disponibili più ampia casistica. Inoltre, dovranno essere sull’allattamento al seno si basa però su studi compresi i meccanismi di azione con cui i diversi osservazionali. Per questo motivo, gli studi oligosaccaridi o mix di questi promuovono le sull'allattamento al seno presentano diversi fattori variazioni della deposizione di massa adiposa nei confondenti, tra cui la natura retrospettiva della lattanti. Non dimentichiamo infatti che è stato maggior parte di essi (che hanno nell’errore identificato un meccanismo di veicolazione entero- sistematico il loro principale ostacolo), la difficoltà mammaria di batteri di origine intestinale materna nella differenziazione tra allattamento al seno nel latte e quindi l’assunzione diretta di batteri da esclusivo e parziale e, nella maggior parte dei casi parte del lattante attraverso il latte della nutrice13. Il altre variabili difficili da valutare in modo corretto latte di donna avrebbe quindi fisiologicamente (nei paesi industrializzati le madri di neonati allattati proprietà sia pre- che pro-biotiche che devono in al seno appartengono ad più alta classe socio- buona parte ancora rivelare quali effetti comportano economica, hanno un più alto livello d’istruzione e di in vivo sia a livello intestinale che metabolico. QI, non fumano, hanno una dieta sana, una minore esposizione occupazionale ad agenti tossici e Latte materno e allergie generalmente una qualità di vita migliore) . Ad oggi I benefici per la salute indotti dall'allattamento al è stato completato solo uno studio prospettico, il seno e dal latte umano sulla prevenzione delle PROBIT (Promotion of Breastfeeding Intervention allergie possono essere attribuiti alle proteine e alle Trial), effettuato in Bielorussia. Nello studio PROBIT componenti immunologiche presenti nel latte umano è stata utilizzata una randomizzazione per cluster tra cui le immunoglobuline, le citochine e alcune allo scopo di confrontare popolazioni in cui veniva cellule specifiche. L’assunzione attraverso il latte effettuata una promozione all’allattamento al seno materno degli alimenti, che sono stati prima (percentuali di allattamento esclusivo a 3 mesi di età: processati e modificati, gioca ugualmente un ruolo 43,3%) rispetto a popolazioni simili nelle quali non importante nell’induzione della tolleranza orale. Nel veniva effettuato alcun intervento di promozione 1936 un primo studio condotto su più di 20.000 dell’allattamento al seno (percentuali di allattamento bambini con un follow-up di 9 mesi ha dimostrato esclusivo a 3 mesi di età: 6,4%)15. Il PROBIT non ha come l’allattamento al seno abbia determinato una evidenziato alcun effetto protettivo sul rischio di riduzione dell’incidenza di eczema di 7 volte nei manifestare sintomi di allergia e diagnosi di malattie bambini allattati con latte materno14. Tuttavia, la allergiche nelle popolazioni con un tasso più elevato letteratura medica successiva a questa di allattamento materno. osservazione fornisce risultati contrastanti A prescindere da questi risultati, i benefici GIORN GASTR EPATOL NUTR PED 2018;X:2 63
BALDASSARRE M.E., RIZZO V. dell’allattamento al seno sulla salute richiedono di content in infant formula reduces BMI and obesity risk at raccomandare l’allattamento materno a tutti i school age: follow-up of a randomized trial. Am J Clin Nutr 2014;99:1041-51. bambini, compresi coloro che hanno una storia 7. Pimpin L, Jebb S, Johnson L, et al. Dietary protein intake is familiare positiva per patologie atopiche. associated with body mass index and weight up to 5 y of age È importante continuare a studiare ancora i in a prospective cohort of twins. Am J Clin Nutr 2015;30:221- componenti del latte materno, miniera inesauribile di 30. informazioni per il futuro della salute del bambino, e 8. Kirchberg FF, Harder U, Weber M, et al. Dietary protein intake di indagare il contributo degli alimenti affects amino acid and acylcarnitine metabolism in infants complementari, ancora largamente inesplorato, aged 6 months. J Clin Endocrinol Metab 2015;100:149-58. prospettando nuovi orizzonti per la nutrizione 9. Verduci E, Banderali G, Barberi S, et al. Epigenetic effects of dell’infanzia. human breast milk. Nutrients 2014;6:1711-24. 10. Abrams SA, Hawthorne KM, Pammi M. A systematic review of BIBLIOGRAFIA controlled trials of lower-protein or energy-containing infant formulas for use by healthy full-term infants. Adv Nutr 1. Andreas NJ, Kampmann B, Mehring Le-Doare K. Human 2015;6:178-88. breast milk: a review on its composition and bioactivity. Early 11. Bode L. Human milk oligosaccharides: every baby needs a Hum Dev 2015;91:629-35. sugar mama. Glycobiology 2012;22:1147-62. 2. Polat A, Tunc T, Erdem G, et al. Interleukin-8 and its receptors 12. Alderete TL, Autran C, Brekke BE, et al. Associations between in human milk from mothers of full-term and premature human milk oligosaccharides and infant body composition in infants. Breastfeed Med 2016;11:247-51. the first 6 mo of life. Am J Clin Nutr 2015;102:1381-8. 3. Horta BL, Victora CG. Long-term effects of breastfeeding: a 13. Rodríguez JM. The origin of human milk bacteria: is there a systematic review. Geneva (Switzerland): WHO Press; 2013. bacterial entero-mammary pathway during late pregnancy 4. Casazza K, Fontaine KR, Astrup A, et al. Myths, presumptions, and lactation? Adv Nutr 2014;5:779-84. and facts about obesity. N Engl J Med 2013;368:446-54. 14. Clifford G. Grulee. The influence of breast and artificial feeding 5. Zepf FD, Rao P, Moore J, et al. Human breast milk and on infantile eczema. Clin Pediatr 1936;2:646-7. adipokines – A potential role for the soluble leptin receptor 15. Kramer MS, Chalmers B, Hodnett ED, et al Promotion of (sOb-R) in the regulation of infant energy intake and Breastfeeding Intervention Trial (PROBIT): a randomized trial development. Med Hypotheses 2016;86:53-5. in the Republic of Belarus. JAMA 2001;285:413-20. 6. Weber M, Grote V, Closa-Monasterolo R, et al. Lower protein KEY POINTS ► Il latte materno gioca un ruolo importante nella prevenzione delle infezioni e dell’obesità infantile ► Principalmente coinvolti nella prevenzione dell’obesità sono la qualità e quantità delle proteine, i fattori epigenetici, gli oligosaccaridi prebiotici ► Ancora controverso è il ruolo del latte materno nella prevenzione delle allergie ► È sempre importante raccomandare l’allattamento esclusivo al seno per almeno i primi sei mesi di vita, continuando se possibile fino a due anni 64 GIORN GASTR EPATOL NUTR PED 2018;X:2
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