Aggiornamento sul VEGETARISMO - Dott.ssa Martina Montecchia -Dietista Specializzata in Alimentazione e Nutrizione Umana-Nuben

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      Aggiornamento sul
        VEGETARISMO
       Dott.ssa Martina Montecchia
                            -Dietista
    Specializzata in Alimentazione e
                 Nutrizione Umana-
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    Posizione ufficiale dell’ADA

       “le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le
        diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari,
        adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire
        benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di
        alcune patologie.

       Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per
        individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza,
        allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli
        atleti”.

      Fonte: Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets. J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-
    1282.
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    Cambiamento di prospettiva

       “Nel giro di qualche decennio c’è stato un vero e proprio
        cambio di prospettiva!

       Solo una generazione fa, le diete vegetariane erano
        considerate “mode” “capricci” e i testi di nutrizione
        mettevano in guardia da queste scelte

       Governi e organizzazioni sanitarie sconsigliavano questo
        stile alimentare, soprattutto per bambini e donne incinte.

       Erano state diffuse voci e diffusi i casi di bambini vegani
        malnutriti come prova del fallimento di questa
        alimentazione”
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    Le Unified Dietary Guidelines
       “Non superare, come quota totale di grassi, il 30% delle calorie
        e per i grassi saturi rimanere sotto il 10%

       Assumere il 55% delle calorie giornaliere sotto forma di
        carboidrati complessi

       Le calorie totali devono essere tali da non provocare un
        aumento del peso corporeo

       Consumare vegetali variati, frutta, cereali integrali, legumi

       Ridurre il consumo di cibi animali (specialmente se ricchi di
        grassi e colesterolo)”

    LA DIETA VEGETARIANA E’ QUELLA CHE SI
    AVVICINA DI PIU’ ALLE RACCOMANDAZIONI !
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    Prevenzione primaria

       “I vegetariani vivono circa 5 anni più a lungo rispetto alla
        popolazione generale dello stesso paese e godono in genere di
        un migliore stato di salute.

       Questi benefici sono riconducibili anche a migliori abitudini
        che riguardano il fumo, l’attività fisica e la composizione della
        dieta, oltre che alla semplice eliminazione della carne”.
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    Numerosi vantaggi per la salute
       < livelli di colesterolo ematico

       < rischio di cardiopatia

       < livelli di pressione arteriosa

       < rischio di diabete mellito di tipo 2

       < Indice di Massa Corporea

       < tasso di tutti i tipi di cancro

    L’UNICO ASPETTO NEGATIVO CHE CORRELA CON LA DIETA
    VEGETARIANA E’ RAPPRESENTATO DALL’OSTEOPOROSI, MA
    SEMPRE ASSOCIATO A REGIMI MAL PIANIFICATI!
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    Cardiopatia ischemica
       “Due ampi studi di coorte e una metanalisi hanno messo
        che i vegetariani presentano un rischio inferiore di morte
        per cardiopatia ischemica rispetto ai non-vegetariani.

       La differenza nel rischio persisteva anche dopo
        aggiustamento per BMI, abitudine al fumo e classe
        sociale”.

    QUINDI: altri aspetti di una dieta vegetariana possono essere
    responsabili della riduzione del rischio, al di là di quello che ci
    si può attendere a causa del ridotto BMI!
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    Livelli ematici di grassi

       Uno di questi aspetti è sicuramente la differenza nei livelli
        ematici di lipidi

       “Gli studi trovano ridotti livelli di colesterolo totale e di
        colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (LDL)
        nei vegetariani. Studi di intervento hanno ottenuto la
        riduzione dei livelli di colesterolo totale e LDL quando i
        soggetti sono stati passati dalla loro dieta usuale alla dieta
        vegetariana.

       In un ampio studio di coorte, l'incidenza di cardiopatia
        ischemica è stata stimata essere inferiore del 24% nei
        vegetariani dalla nascita e del 57% nei vegani dalla
        nascita rispetto ai carnivori”.
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    Effetti benefici sui lipidi ematici
       Più elevate quantità di fibre, il consumo di frutta secca,
        la presenza dei tanti FITOSTEROLI, i ridotti contenuti di
        grassi saturi, ECC…

       “I vegetariani consumano tra il 50% e il 100% in più
        di fibre. È stato ripetutamente dimostrato che le fibre
        solubili sono in grado di ridurre i livelli ematici di
        colesterolo totale e -LDL e di ridurre il rischio di malattia
        coronarica. Una dieta ricca di frutta secca riduce in modo
        significativo i livelli ematici di colesterolo totale e –LDL

       Gli steroli vegetali, che si trovano nella frutta secca e nei
        semi oleaginosi, nei cereali integrali e negli olii vegetali e
        in altri cibi vegetali, sono in grado di limitare
        l'assorbimento e ridurre i livelli ematici di colesterolo”
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    Più cibi vegetali : più fito-composti

       “Più fito-composti rispetto ai non-vegetariani; i flavonoidi e
        altri fito-composti sembrano possedere effetto protettivo
        come antiossidanti e come agenti antiinfiammatori,
        inoltre sarebbero in grado di ridurre l'aggregazione
        piastrinica e la formazione di trombi, e migliorare la
        funzione endoteliale.

       È stato osservato che i latto-ovo-vegetariani evidenziano
        una risposta vasodilatatrice significativamente migliore,
        suggerendo un effetto favorevole della dieta vegetariana
        sulla funzione dell'endotelio vascolare”
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    Ipertensione
       “Uno studio trasversale e uno studio di coorte hanno
        dimostrato la presenza di ridotti tassi di ipertensione tra i
        vegetariani rispetto ai non-vegetariani.

       Analoghi risultati sono stati riportati nell’ Adventist Health
        Study

    (La variabilità nelle assunzioni dietetiche e nello stile di vita
    all'interno dei gruppi di vegetariani studiati può limitare la forza
    delle conclusioni sulla relazione fra dieta vegetariana e
    pressione arteriosa)”.
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    Fattori benèfici
       “I fattori di una dieta vegetariana che possono essere
        responsabili di una riduzione dei valori pressori, includono
        l'effetto cumulativo di vari composti benefici presenti nei cibi
        vegetali come potassio, magnesio, antiossidanti, tipo di
        grassi della dieta e fibre.

       L'assunzione di frutta e verdura è risultata responsabile di
        circa la metà della riduzione dei valori di pressione arteriosa
        della dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension)

       Inoltre, 9 studi hanno riportato come il consumo di 5-10
        porzioni di frutta e verdura sia in grado di ridurre in modo
        significativo la pressione arteriosa”.
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    Diabete
       “Nell'Adventist Health Study, il rischio di sviluppare
        diabete, aggiustato per età, è risultato il doppio nei non-
        vegetariani in confronto ai coetanei vegetariani.

       Più elevate assunzioni di verdura, cibi a base di cereali
        integrali, legumi e frutta secca sono stati tutti associati con
        un rischio sensibilmente ridotto di insulino-resistenza
        e diabete di tipo 2 e con un miglior controllo glicemico,
        sia in individui normali che in individui con insulino-
        resistenza.

       Studi osservazionali hanno trovato che diete ricche di
        cereali integrali risultano associate con un miglioramento
        della sensibilità all'insulina”.
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    Cereali integrali e frutta secca!
       “I soggetti che consumano circa 3 porzioni al giorno di cibi a
        base di cereali integrali hanno una probabilità ridotta del 20-
        30% di sviluppare diabete di tipo 2 rispetto a chi ne consuma
        in quantità inferiori (meno di 3 porzioni alla settimana).

       Nel Nurses' Health Study, il consumo di frutta secca è
        risultato inversamente associato con il rischio di diabete di
        tipo 2 dopo aggiustamento per BMI, attività fisica e molti altri
        fattori.

       Il rischio di diabete per coloro che consumavano frutta
        secca cinque o più volte alla settimana è risultato ridotto
        del 27% rispetto ai soggetti con un consumo vicino allo zero

       Il rischio di diabete per gli individui che consumavano burro
        di arachidi almeno cinque volte alla settimana è risultato
        ridotto del 21% rispetto a coloro che non ne consumavano
        mai”.
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    Controllo glicemico

       “Le diete vegane ricche di fibre si caratterizzano per un ridotto
        indice glicemico e un basso o moderato carico glicemico.

        In uno studio clinico randomizzato di cinque mesi, una dieta
        vegana ha dimostrato di essere in grado di migliorare in modo
        considerevole il controllo glicemico in pazienti con diabete di
        tipo 2, permettendo al 43% dei soggetti di ridurre la terapia
        antidiabetica”.
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    Obesità
       “Nella popolazione degli Avventisti, il modello dietetico vegetariano
        è risultato associato con un più basso BMI, e il valore di questo
        parametro aumentava con l'aumento della frequenza di
        consumo di carne.

       Nell'Oxford Vegetarian Study, in tutti i gruppi di età e sia negli
        uomini che nelle donne, i valori di BMI erano più elevati nei non-
        vegetariani rispetto ai vegetariani.

       In uno studio trasversale di 37.875 adulti, dopo aggiustamento per
        l'età, i carnivori presentavano i più elevati valori medi di BMI, e i
        vegani i più bassi, mentre il BMI degli altri vegetariani si collocava
        su valori intermedi.

       In una coorte di individui responsabili dell'EPIC-Oxford Study,
        l'incremento ponderale in un periodo di 5 anni è risultato essere il
        più basso tra coloro che si spostavano verso una dieta che
        conteneva una minor quantità di cibi animali”.
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    Cancro

       “Per i tumori più diffusi è stato accertato un legame
        con il tipo di alimentazione.

       I dati che derivano dall'Adventist Health Study hanno
        dimostrato che i non-vegetariani presentavano un
        sostanziale aumento del rischio sia per i tumori del
        colon-retto che della prostata, in confronto ai
        vegetariani, mentre non erano presenti differenze
        significative nel rischio di tumore di polmone,
        mammella, utero, stomaco tra i gruppi, dopo controllo
        per età, sesso e abitudine al fumo”.
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    Azione anti-proliferativa
       “I fito-composti possiedono una potente attività
        antiossidante, anti-proliferativa e protettiva nei confronti
        dei tumori. Questi fito-composti interferiscono con molti
        processi cellulari coinvolti nella progressione del cancro”.

    -l'inibizione della proliferazione cellulare

    -l'inibizione dei circuiti di trasduzione del segnale e dell'espressione
    degli oncogeni

    - l'induzione dell'arresto del ciclo cellulare e dell'apoptosi

    - l'inibizione dell'angiogenesi…
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    World Cancer Reseaech Fund:
       “Frutta e verdura risultano protettive nei confronti dei
        tumori del polmone, del cavo orale, dell'esofago e dello
        stomaco e in forma minore di altri siti

       Il consumo regolare di legumi fornisce inoltre una qualche
        protezione nei confronti dei tumori dello stomaco e della
        prostata. È stato riportato che le fibre, la vitamina C, i
        carotenoidi, i flavonoidi e altri fitocomposti della dieta sono
        in grado di esercitare un'azione protettiva nei confronti di
        vari tipi di cancro

       Le verdure della famiglia dell'Allium possono proteggere
        nei confronti del tumore dello stomaco e l'aglio risulta
        protettivo nei confronti del tumore del colon-retto. La frutta
        ricca di licopene ha azione protettiva nei confronti del
        cancro della prostata

       Elevate assunzioni di cereali integrali sono in grado di
        fornire una sostanziale protezione nei confronti di vari tipi di
        tumore”
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    Il vegetarismo
    nel corso del Ciclo Vitale

       “Le diete vegane, latto-vegetariane e latto-ovo-vegetariane
        ben pianificate sono appropriate per tutti gli stadi del ciclo
        vitale, inclusi gravidanza e allattamento”.
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    Gravidanza e allattamento

       “Le richieste di nutrienti e di energia delle donne vegetariane in
        gravidanza e in allattamento non sono differenti da quelle
        delle    donne      non-vegetariane,      a     eccezione    delle
        raccomandazioni più elevate di ferro per le vegetariane”.
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    Dieta BEN PIANIFICATA

     “Adeguati apporti di energia rappresentano il primo
      obiettivo di ogni dieta vegetariana ben pianificata: durante la
      gravidanza, sostengono un appropriato incremento ponderale
      materno, che è fondamentale per permettere lo sviluppo del
      feto e per fornire l’energia di deposito necessaria anche per la
      produzione di latte.

     Diete  vegetariane restrittive sono sempre da
      evitare,   soprattutto     in   gravidanza  e
      allattamento!”
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    Incremento-Veg

       “Nella letteratura scientifica, l’incremento ponderale nelle
        mamme vegetariane (latto-ovo e vegane) viene descritto come
        adeguato!

       a riprova del principio che una dieta vegetariana correttamente
        pianificata è in grado di sostenere le aumentate richieste
        energetiche della gravidanza e dell’allattamento!”
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    Proteine in gravidanza
   “Il fabbisogno di proteine aumenta di circa il 30% in
    gravidanza. Le proteine sono i costituenti strutturali della
    creatura che si sta formando!

   Anche se assumere abbastanza proteine può essere motivo
    di preoccupazione, la maggior parte delle donne
    vegetariane mangia più delle proteine necessarie a
    soddisfare le richieste in gravidanza.

   Il consumo di almeno 7 porzioni di cibi ricchi di proteine, come
    legumi, tofu, tempeh, latte di soia, frutta secca e semi
    oleaginosi, permette facilmente di soddisfare il fabbisogno di
    proteine in gravidanza.”
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    Particolare attenzione a:
       “Calcio: includere almeno 8 porzioni di cibi ricchi di calcio
        tutti i giorni Tofu, tempeh, verdura a foglia verde, broccoli,
        fagioli di soia, fichi, semi di girasole, tahin di sesamo,
        mandorle, latte di soia fortificato, cereali e succhi di frutta
        fortificati.

       Le acque minerali a elevato contenuto di calcio (oltre 300
        mg/L) e povere di sodio (inferiore a 50 mg/L) costituiscono
        un’ottima fonte di calcio supplementare facilmente assimilabile.
        Bere 1.5-2 litri di acqua al giorno, preferibilmente fuori pasto,
        fornisce una quantità di calcio di almeno 450-600 mg solo a
        partire da questa fonte.

       Vitamina D: questa vitamina è scarsa in tutti i tipi di dieta perchè
        l’organismo è in grado di produrla quando la pelle è esposta al
        sole. Le donne in gravidanza devono rigorosamente esporre al
        sole almeno il volto e le mani, per 20-30 minuti per 2-3 volte alla
        settimana”.
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       “Vitamina B12: la vitamina B12 non si trova nei cibi
        vegetali in quantità adeguate.

       Le alghe e i prodotti a base di soia fermentata, come il
        tempeh, non sono buone fonti di vitamina B12.

       In caso di dubbi sulla quantità di B12 introdotta,
        scegliere di utilizzare un’integrazione preferibilmente
        SUBLINGUALE!”
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   “Ferro: il ferro è abbondantemente rappresentato nel regno
    vegetale. Legumi, verdura a foglia verde, melassa, frutta
    secca e semi oleaginosi, cereali integrali o cereali fortificati
    contengono tutti ferro.

   Comunque, le donne nella seconda metà della gravidanza
    hanno delle richieste di ferro estremamente elevate, che
    impongono l’assunzione di integratori indipendentemente
    dal tipo di dieta seguito.”
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       “Acidi grassi Omega-3: ben rappresentati anche nel Regno
        Vegetale. Bastano 1-2 porzioni al giorno, ogni giorno, di cibi
        comeche forniscono acidi grassi omega-3 che si trova nel gruppo
        dei legumi e della frutta secca e dei semi oleosi.

       Una porzione equivale a 1 cucchiaino di olio di semi di lino, 1
        cucchiaio di semi di lino (da consumare macinati) o circa 30 g di
        noci.

       Per il miglior rapporto tra i vari acidi grassi della dieta, è da
        privilegiare     per    la     cottura      l’olio   di     oliva.
        Per disporre anche di acidi grassi omega-3 a lunga catena,
        assumere piccole quantità di alghe!”
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    Allatta-Veg

       “Le linee guida per le donne in allattamento sono simili a quelle
        per la gravidanza. La produzione di latte richiede più calorie,
        quindi bisogna aumentare la quantità di cibo introdotta.

       Le porzioni minime consigliate rimangono quindi le stesse della
        gravidanza per tutti i gruppi alimentari, ad eccezione del gruppo
        dei cibi ricchi di proteine, per il quale sono consigliate un
        minimo di 8 porzioni al giorno.”
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    …e i bambini?

       “È naturale che chi compie la scelta vegetariana, la
        trasmette poi ai figli, come parte dell’educazione; ogni
        genitore trasmette ai figli i propri valori: c’è chi trasmette il
        rispetto della vita di tutti…

       Le abitudini alimentari si stabiliscono fin dalla prima
        infanzia. Le diete vegetariane danno al bimbo la possibilità
        di imparare a conoscere una grande varietà di cibi squisiti
        e nutrienti, che gli forniranno in modo eccellente tutto
        quello che gli serve in tutti gli stadi dello sviluppo, dalla
        nascita all’adolescenza.

       Lo aiuteranno, inoltre, a mantenere un normale peso
        corporeo, proteggendolo dal rischio di soprappeso-
        obesità che ormai affligge 1/3 dei nostri bambini!”
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    Svezza-Veg
    Da 5-6 mesi
       “Iniziare con l’introdurre le farine di cereali per
        l’infanzia (fortificate con ferro e calcio). Cominciare
        con quella di riso, che più difficilmente causa allergie.
        Poi passare ai cereali minori (miglio) e a quelli
        considerati pseudo-cereali (quinoa, amaranto…) poi
        ad avena e orzo. Per ultimo il cereale maggiore con
        glutine: il frumento! L’introduzione di un nuovo cereale
        deve avvenire ogni 3-5 giorni.

       Fin dai primi mesi dovrebbero essere introdotte
        piccole quantità(ben polverizzata o in crema) di frutta
        secca, preziosissima per l’introito di energia, di
        proteine, di acidi grassi essenziali…”
+
Da 6 a 8 mesi
   “Si può iniziare a introdurre la verdura, a piccolissime dosi, che
    deve essere scrupolosamente cotta e passata. Le patate, i piselli,
    le carote, i fagiolini sono tutte ottime verdure di prima scelta.

   Solo dopo aver iniziato le pappe salate, si inizia a introdurre la
    frutta. Provare con le banane e l’avocado schiacciati, le pesche
    passate, o il succo di mela.

   Inoltre, sempre circa a 8 mesi d’età, i bambini possono iniziare a
    mangiare cibi ricchi di proteine, come il tofu e i legumi, che devono
    essere ben cotti e passati. È importante, per evitare un eccesso
    di fibra, privilegiare i legumi decorticati. I legumi sono l’alimento
    proteico principale della dieta vegana già a partire dal
    divezzamento”
+
    Consigli

       “Privilegiare cibi ad alta densità calorica

       Evitare la fibra e privilegiare la forma raffinata dei cibi

       Aumentare gli introiti di ferro (legumi nelle 2 pappe del
        giorno, gli pseudocereali tipo quinoa e grano saraceno)

       Aggiungere una piccola fonte di Vitamina C ad ogni pasto
        per il miglior assorbimento del ferro non-eme (basta del
        succo di limone aggiunto alle pappe)

       Evitare i tannini (es. il Tè, riduce l’assorbimento del ferro)”
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    Veget-anziani

       “Nei Paesi industrializzati l’età media della popolazione sta
        aumentando e così anche gli anziani.

       I nostri figli hanno una maggior probabilità rispetto a noi genitori
        di vivere a lungo. Ma vivere come!?”
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    Una vecchiaia in salute

       “Le malattie più frequenti sono Artrosi, Arteriosclerosi ed
        Ipertensione con relative complicanze (ictus cerebrale con
        emiplegia, infarto cardiaco, arteriopatia periferica), Diabete,
        Osteoporosi, Parkinson e Demenza che rendono l’anziano
        vittima di enormi sofferenze.

       Queste patologie, sono prevenibili con una corretta
        Alimentazione, in varia misura. La loro incidenza risulta
        infatti nettamente superiore nei Paesi dove la dieta è ricca
        di prodotti animali e povera di cibi semplici. Nei Paesi dove
        la dieta si basa soprattutto su alimenti vegetali queste malattie
        sono molto meno frequenti od addirittura sconosciute.”
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    Rallentare il decorso di malattie

       “L’adozione tanto più precoce nella vita di una Dieta Vegetariana
        permette quindi esercitare effetti favorevoli fino in età avanzata. In
        questa fase della Vita, l’elevata assunzione di Antiossidanti può
        esercitare effetti positivi anche sul processo stesso di
        invecchiamento naturale.

       Il passaggio ad una Dieta basata su alimenti vegetali si è
        dimostrato utile anche quando si siano già sviluppate malattie
        croniche quali ad esempio Arteriosclerosi e Tumori.

       L’adozione di un regime Vegetariano si è rivelato una misura di
        Prevenzione Secondaria o Terziaria, in grado di rallentare od
        invertire il decorso di queste malattie, rappresentando una valida
        alternativa alla terapia medica e chirurgica. Ciò permette di
        incidere anche sull’utilizzo di farmaci, spesso responsabili di effetti
        collaterali e di vere e proprie malattie”
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    Stile di vita

       “In età anziana c’è più tempo per curare i vari aspetti dello Stile
        di Vita, e va posta particolare attenzione a mantenere variata la
        dieta, con l’uso di cibi crudi e poco lavorati, ricchi di Fibre e di
        Acqua.

       Il fabbisogno di tutti i Nutrienti è sovrapponibile a quello
        dell’adulto, con l’eccezione del Calcio, per il quale vi è
        indicazione (negli onnivori) ad un lieve aumento delle richieste.
        E’ importante poi, come in tutte le età, rispettare anche le altre
        variabili positive dello Stile di Vita, quali la pratica di regolare
        esercizio fisico, l’esposizione al sole, l’eliminazione del fumo e
        dell’alcool, e l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi.”
+
    Vegetarismo e sport
       “Quel che è certo , è che per l’elevato contenuto di carboidrati,
        il basso contenuto di grassi e il moderato contenuto di proteine,
        le diete vegetariane e vegane si adattano perfettamente alla
        pratica di esercizio fisico regolare!

       Nella dieta dell’atleta, i Carboidrati complessi sono il
        carburante d’eccellenza, mentre le Proteine hanno un ruolo
        plastico, di rinnovo del tessuto muscolare.

       La presenza o meno di carne nella dieta appare irrilevante per
        il livello di prestazioni raggiunte dagli atleti. Un’alimentazione
        basata su una varietà di cereali, legumi frutta secca e fresca
        e verdure è facilmente in grado di fornire tutti gli aminoacidi
        essenziali e il substrato energetico richiesto dall’organismo
        dell’atleta.”
+
    Buone prestazioni

       “La dieta vegetariana ha sicuramente numerosi effetti benefici
        per la salute ma non sono stati riscontrati cambiamenti sulla
        performance atletica…

       Se la dieta soddisfa i fabbisogni energetici e contiene una
        grande varietà di cibi ricchi di proteine vegetali, non servono
        integratori!”
+
    Contro i radicali liberi!

       “L’elevata assunzione di Antiossidanti è poi in grado di
        proteggere i tessuti dai danni secondari allo stress
        ossidativo causato dal pesante esercizio fisico!”
+
    Quali rischi

   “Che l’atleta si avvicini al mondo vegetariano per ridurre
    l’intake energetico, utilizzando il pretesto dei divieti imposti
    dalla dieta, allo scopo di perdere peso(soprattutto in certe
    categorie: ginnaste, maratonete…)

   Questi soggetti modificano le assunzioni dietetiche
    autonomamente e senza criterio, non utilizzando valide
    alternative alle proteine animali ecc…”

   Campanello d’allarme
+

       “La dieta vegana è una valida scelta perché consente di
        ottenere il giusto apporto proteico senza lo svantaggio di
        introdurre grassi animali.

       Tale dieta è poi in grado di apportare vantaggi a breve e lungo
        termine per la Salute (riduzione della Pressione Arteriosa, della
        dislipidemia, del grasso corporeo e degli altri fattori di rischio),
        garantendo all’atleta di poter continuare a lungo la propria
        pratica sportiva!”
+
    Carl Lewis

       Velocista e saltatore, 9 volte medaglia d’oro alle olimpiadi e 8
        medaglie d’oro ai campionati del mondo di atletica leggera;
+
    Edwin Moses

       Due volte medaglia d’oro nei 400 metri ostacoli ai giochi
        olimpici
+
    Martina Navratilova

       Tennista, vincitrice di 59 prove del Grande Slam
+
    Dave Scott

       Sei volte campione del mondo di Ironman Triathon
+
    Anthony Peeler

       Giocatore di basket professionista nella NBA, ex capitano dei
        L.A. Lakers
+
    Bill Pearl

       Bodybuilder, 5 volte Mr. Universo
+
    Kenneth Williams

       Campione mondiale di bodybuilding
+
    bibliografia

       SSNV- ADA Report          Fonte: Position of the American Dietetic Association: Vegetarian
        Diets. J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-1282.

       Impariamo a mangiare sano con i cibi vegetali               –L.Baroni- Societa Scientifica
        di Nutrizione Vegetariana - SSNV 4° edizione 2014

       Il piatto Veg-Mamy: la dieta vegetariana per la mamma e il suo piccolo
        –L.Baroni, I. Fasan, R.Fraioli

       I Vantaggi dell’alimentazione vegetariana            –L.Baroni

       Vegpiramid Junior -L. Pinelli, I. Fasan, L. Baroni Edizioni Sonda, 2012

       Alimentazione vegetariana e vegana per lo sportivo                –F.Bicocca, M.Vandoni.
        -Calzetti e Mariucci-
+

    GRAZIE
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