Le allergie e le intolleranze alimentari - Novembre 2018 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Bambin Gesù
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Istituto per la salute del bambino e dell’adolescente Novembre 2018 Le allergie e le intolleranze alimentari
CONTENUTI IN QUESTO NUMERO 4 ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI: COSA C’È DA SAPERE Di Alessandro Fiocchi ALLERGIE 6 L’ALLERGIA ALLE PROTEINE DEL LATTE VACCINO Di Vincenzo Fierro ALLERGIE 8 L’ALLERGIA ALLE PROTEINE DELL’UOVO: CHE COS’È E QUALI SONO LE CAUSE Di Lamia Dahdah ALLERGIE 10 ATTENZIONE A NOCI, NOCCIOLE E ARACHIDI: L’ALLERGIA ALLA FRUTTA A GUSCIO Di Cristina Artesani COORDINAMENTO EDITORIALE: A.G. Ugazio, N. Zamperini COMITATO DI REDAZIONE: G. Morino, A. Reale, A. Tozzi, A. Turchetta, S. Vicari, F. Gesualdo SEGRETERIA: M. Mathieu 2 A scuola di salute
INTOLLERANZE 12 INTOLLERANZA AL LATTOSIO O AL LATTE? Di Rocco Valluzzi ALLERGIE 14 IL DECALOGO DELLA PREVENZIONE DELLE ALLERGIE Di Maurizio Mennini ALLERGIE 16 COME SI DIAGNOSTICANO LE ALLERGIE ALIMENTARI Di Stefania Arasi C E L I AC H I A 18 LA CELIACHIA È UN’ALLERGIA? Di Francesca Ferretti A scuola di salute 3
IN QUESTO NUMERO ch i ioc F o r nd sa s Ale Allergie Di e intolleranze alimentari: cosa c’è da sapere 4 A scuola di salute
IN QUESTO NUMERO S ulle allergie e sulle intolleran- 3. Le cause dell’aumento dell’allergia ze alimentari si chiacchiera all’uovo sono sotto indagine: condizio- molto, a tutte le età. A chi non ni di vita, abitudini alimentari, stress, è capitato, in un ristorante, di struttura della famiglia in divenire, abi- sentir dire: “questo non lo man- tudini igieniche, sono solo alcuni dei gio perché sono intollerante!”. Eppure, fattori che si stanno indagando. Poiché l’intolleranza alimentare non è una cate- allergici all’uovo si nasce e non si di- goria riconosciuta dalla medicina, se non venta, l’aumento di questa specifica al- per il lattosio e il glutine. lergia attrae l’attenzione sull’importan- Vediamo allora di esaminare insieme le prin- za del periodo prenatale. cipali cose da sapere per orientarsi in questo 4. I sintomi di un’allergia alimentare pos- variegato mondo. sono essere i più svariati. Partendo dal 1. L’allergia alimentare è in grande au- tratto gastrointestinale, dove vi possono mento. Studi ripetuti su gruppi di bam- essere reazioni immediatamente in bocca, bini nati nel 2005 e nel 2012 hanno di- oppure vomito, o diarrea, a volte anche mostrato che nel Regno Unito le allergie cronica, gli allergeni alimentari possono alimentari sono aumentate in quel perio- dare disturbi anche a livello respiratorio, do dal 2 al 5% della popolazione generale. cutaneo, generalizzato. Sono soprattutto Uno studio australiano riferito a bambini questi ultimi che preoccupano, perché le nati nel 2009-2010 riporta una frequenza reazioni generalizzate possono portare di allergia alimentare pari al 10%: in altre ad ipotensione e shock anafilattico. parole, un bambino su dieci in Australia Queste sono solo alcune delle cose che biso- ha avuto una reazione ad un alimento gna sapere. Altre le troverete nei prossimi confermata dai test più rigorosi. Si tratta articoli di questo numero. dunque di una malattia la cui frequenza è Molti altri temi non potranno essere trattati in progressivo aumento, soprattutto nel- nello spazio esiguo di un magazine. Ma or- le fasce più giovani della popolazione. mai l’allergia alimentare è così frequente che 2. Caratteristica di questa nuova ondata di mamme e papà devono stare sempre con allergia alimentare è l’allergia all’uovo, le antenne alzate su questo tema. che in molti Paesi è diventata la più fre- quente, mentre prima dominava l’aller- gia al latte. Un ambulatorio per la prevenzione dell’allergia nei neonati Di Maurizio Mennini Prevenire il più possibile la comparsa di allergia. È questo l’obiettivo del nuovo Ambulatorio di Diagnosi Precoce delle Allergie, realizzato dall’Unità Operativa di Allergologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù guidata dal dott. Alessandro Fiocchi. Si tratta di un innovativo contenitore di salute rivolto ai neonati ad alto ri- schio allergico. È attivo presso la sede di Roma - San Paolo e svolge attività di prevenzione delle varie patologie allergiche (rinite, asma, dermatite atopica, allergia alimentare o ai farmaci) con interventi precoci sulla dieta e sugli stili di vita delle future mamme e dei nuovi nati. 1. L’ambulatorio è attivo il lunedì e il giovedì dalle 14:30 alle 18:00, presso la sede di Roma - San Paolo (viale di San Paolo, 15). 2. Possono accedere esclusivamente i neonati con età inferiore ai 28 giorni di vita che abbiano almeno un familiare di primo grado (mamma, papà o fratello) affetto da allergia. 3. L’accesso è tramite prenotazione telefonica al CUP 06.68181 o tramite prenotazione assistita via web al link: https://nuovocup.ospedalebambinogesu.it/RichiestePrenotazioni 4. Al momento della prenotazione, sia telefonica che via web, sarà necessario essere in possesso dell’impegnativa per “prima visita allergologica” (codice: 89.7_2) completa di sospetto diagnostico “Anamnesi familiare di disturbi allergici” (codice: V19.6). A scuola di salute 5
ALLERGIE L’allergia alle proteine del latte vaccino Questo disturbo è Allergie alle proteine del latte vaccino: cosa fare? conseguenza della capacità Che cosa bisogna fare quando si sospetta dell’essere umano che il proprio bambino sia allergico al latte? di consumare latte di altre Il pediatra consiglierà certamente un test specie animali: ecco cosa cutaneo (Prick test), che può essere fatto a qualsiasi età, anche nei bambini più piccoli. Il comporta e come gestirlo risultato di questo test potrà essere sufficien- te a diagnosticare la malattia, ma la maggior Di Vincenzo Fierro parte delle volte dovrà essere corroborato I da un dosaggio di IgE specifiche mediante l consumo di latte di altre specie ani- un prelievo di sangue e, spesso, da un test di mali, e il suo consumo al di fuori del esposizione, che consiste nel somministrare periodo strettamente lattante, è una il latte in condizioni controllate in ospe- delle caratteristiche che distingue dale. la specie umana. Un tributo da pa- Se il sospetto viene confermato da questi gare alla disponibilità di questo prezioso mezzi diagnostici, il bambino dovrà evitare alimento è lo sviluppo di allergie. completamente il latte, i suoi derivati, i pro- Si può essere allergici al latte in diver- dotti che contengono latte: l’allergia infatti se forme, dalle più violente, chiamate è capace di determinare grandi disturbi an- IgE-mediate, a quelle più subdole, chiama- che con l’esposizione a piccole dosi. te non-IgE-mediate. Se invece la diagnosi non è stata posta con In tutti i casi, i sintomi si concentrano questi mezzi, consultate i vostri medici principalmente a livello gastrointestinale, perché non vengano eseguite inutilmente con reazioni più o meno violente. A volte diete di eliminazione per il latte, che spesso possono estendersi anche a livello cutaneo, vengono prescritte anche nel solo sospetto dove l’allergia al latte si manifesta con der- di allergia. matite atopica o orticaria, talvolta anche Il nome completo di questa condizione è croniche, o a livello respiratorio, dove il “allergia alle proteine del latte”. Questo latte può determinare delle reazioni di tipo significa che i bambini che ne sono affet- asmatico. Altri allergeni – come l’arachide ti non reagiscono al lattosio, lo zucchero o il pesce – sono visti come più pericolosi del latte, ma alle sue proteine. L’allergia al perché in grado di causare gravi reazioni latte non va pertanto confusa con l’intolle- allergiche; tuttavia, nel mondo ogni anno ranza al lattosio. una parte importante dei bambini deceduti per reazione anafilattica ha avuto una rea- zione al latte. L’ultimo caso, una ragazza a Pisa nello scorso agosto. 6 A scuola di salute
ALLERGIE Che cosa sono le IgE Le allergie alimentari sono causate da un’anomala reazione del sistema immunitario ad alcune molecole (dette allergeni) contenute in alcuni cibi. Nella maggior parte dei casi, la reazione immunologica che è alla base delle allergie coinvolge un tipo di anticorpi detti immunoglobuline E (IgE). In questo caso parliamo di allergia IgE-mediata. Si tratta delle reazioni più comuni e potenzialmente più gravi (fino allo shock anafilattico). Diversamente, le reazioni non IgE-mediate si basano su meccanismi immunologici in cui le IgE non compaiono, e sono di solito caratterizzate da sintomi più lievi. A scuola di salute 7
ALLERGIE L’allergia alle proteine dell’uovo: che cos’è e quali sono le cause Sta diventando una Tuttavia, non esistono bambini che, aller- gici all’albume, possano tollerare il tuorlo. delle più frequenti Infatti, l’architettura del tuorlo è struttu- allergie in molti rata su proteine identiche a quelle dell’al- Paesi del mondo bume che, sebbene in minore quantità, sono quindi contenute anche nel rosso. occidentale: ecco Esistono invece bambini che, allergici di cosa si tratta e all’uovo, possono consumare prodotti che come si manifesta lo contengono quando sono panificati. Questi bambini non possono mangia- re l’uovo, la pasta all’uovo, le creme che contengono uovo o la frittata, ma Di Lamia Dahdah possono consumare il panettone, la co- F lomba a Pasqua, i biscotti e le brioches. Ciò succede perché durante il processo di ino a pochi anni fa, nei bam- lievitazione in forno, le proteine dell’uovo bini piccoli l’allergia all’uovo si combinano con quelle del grano e quelle era seconda come frequenza del lievito, perdendo la loro caratteristica a quella al latte. Negli ultimi allergenicità. anni la classifica sembra essere L’allergia alle proteine dell’uovo tende a cambiata, e l’allergia alle proteine dell’uo- risolversi spontaneamente, con una durata vo sta diventando la più frequente in molti media di circa 3 anni. Il 50% dei bambini Paesi del mondo occidentale. Lo è di gran allergici all’uovo oggi, quindi, tra 3 anni lunga in Australia e nel Regno Unito, e sta non sarà più allergico. emergendo come problema importante in molte parti dell’Asia sud-orientale. Quali sono i sintomi Allergia alle proteine I sintomi causati dall’allergia alle proteine dell’uovo: che cos’è dell’uovo possono essere identici a quelli La caratteristica principale dell’allergia alle delle allergie alle proteine del latte. proteine dell’uovo è che, di regola, i bambini È però soprattutto nei bambini con derma- allergici all’uovo hanno reazioni fin dalla titi atopiche gravi che si ritrova questo prima somministrazione dell’alimento. tipo di allergia. Essi devono evitare l’uovo Mentre per il latte è necessario un primo in qualsiasi forma. Questi bambini possono contatto con l’alimento (la cosiddetta “sen- reagire all’uovo anche in forma inalatoria, sibilizzazione”) perché l’organismo svilup- ancora più spesso di quanto capiti ai bam- pi degli anticorpi che diventano nocivi, per bini allergici al latte. Pertanto, se il vostro l’uovo ciò non avviene. In qualche modo, si bambino è allergico all’uovo, sarà bene non potrebbe dire che allergici all’uovo si na- cucinare alimenti che contengono uovo in sce, allergici al latte si diventa. L’allergia sua presenza. alle proteine dell’uovo coinvolge soprattut- to le proteine dell’albume. 8 A scuola di salute
ALLERGIE L’allergia alle proteine dell’uovo in breve L’allergia e alle proteine p e ddell’uovo sta diventandoa la più frequente requente L’allergia r a ssi risolve iso ve ve inn mo molti Paesi s spontaneamente ane e t del de el mon mondo o occidentale occiden c n in circa c 3 aanni nn 1 4 2 3 SSi ma manifesta m a anifes I sintomi m fin ddallaa p fi prima im ppossono s n ccomprendere preen ere ssomministrazione omminis o ministrazion s azioi disturbi s u b ggastrointestinali a te ti a dell’alimento o ccutanei A scuola di salute 9
ALLERGIE Attenzione a noci, nocciole e arachidi: l’allergia alla frutta a guscio Si tratta di un’allergia che può risultare molto pericolosa: ecco come comportarsi Di Cristina Artesani L a frutta secca è cevono dai loro medici il consi- sono così pericolose. Quelle uno degli aller- glio di evitare anche l’arachide. più largamente diffuse, cioè geni più frequen- Nelle revisioni di casistica di causate da molti tipi di frut- ti che si trovano shock anafilattico fatale, la ta a guscio diversa, possono negli alimenti. frutta a guscio gioca un ruolo dare reazioni non gravi (solo Infatti, l’elenco degli allerge- di primaria importanza. Non in bocca o al massimo ortica- ni che obbligatoriamente de- solo le arachidi, ma anche la ria). I bambini che si trova- vono essere segnalati in eti- noce comune, la noce del Bra- no in queste situazioni sono chetta per la protezione del sile e la nocciola sono state as- identificabili per la presenza consumatore allergico, com- sociate alla morte per anafilas- di sensibilizzazione ad aller- prende l’arachide, il sesamo e si. Avere quindi un’allergia a geni comuni, chiamati pa- la “frutta a guscio”, con specifi- questo tipo di allergene non nallergeni. Invece, i bambini ca espressa per le mandorle, le è una cosa banale, ed esiste che sono sensibili alle protei- nocciole, le noci, le noci pecan, un pericolo concreto di rea- ne proprie di ciascun frutto le noci di macadamia, le noci zioni importanti. possono avere sintomi più im- del Brasile, i pistacchi, le noci di portanti. Il bambino che tolle- acagiù, le noci del Queensland. Un’allergia ra la mandorla, la nocciola, la Ciascuno di questi frutti può che non si risolve macadamia, ma reagisce alla avere una sua pericolosità spontaneamente noce del Brasile è di regola a intrinseca per alcuni consu- Inoltre, mentre le allergie al maggior rischio di avere rea- matori, e tutti insieme posso- latte e all’uovo tendono a ri- zioni anafilattiche anche mol- no condividere delle proteine solversi spontaneamente, i to gravi. Una considerazione che comportano il rischio di bambini con questo tipo di particolare nei casi di allergia reazioni allergiche. allergia tendono ad avere sin- alla frutta a guscio deve essere In Europa e in Italia, la più fre- tomi persistenti nel tempo. posta, quindi, all’eventualità quente delle allergie alla frutta Questo è il motivo per cui i di prescrivere ai genitori un a guscio è quella alla nocciola. bambini con allergia alla frut- farmaco salvavita, l’adrenali- Negli Stati Uniti e nel Regno ta a guscio sono quelli che più na monouso, che deve sempre Unito, la più frequente è quel- di altri possono avere bisogno essere portata con sé. In caso la all’arachide. Benché que- di procedure di desensibiliz- di ingestione accidentale, una sto alimento non possa essere zazione orale o di protezione puntura immediata di adre- strettamente definito un frutto mediante farmaci salvavita. nalina può salvare la vita del a guscio, molto spesso i pazienti Fortunatamente, non tutte le bambino allergico. che evitano la frutta a guscio ri- allergie alla frutta a guscio 10 A scuola di salute
ALLERGIE A scuola di salute 11
INTOLLERANZE Intolleranza al lattosio o al latte? Se ne parla spesso: proviamo a chiarire uno dei dubbi più frequenti dei genitori Di Rocco Valluzzi 12 A scuola di salute
INTOLLERANZE I l latte è l’alimento con cui tutti i esclusivo ricavano dal lattosio il 40% delle mammiferi nutrono la propria prole calorie totali giornaliere, è indispensabile, subito dopo la nascita e per l’uomo infatti, che l’intestino sia in grado di dige- costituisce una componente impor- rire questo composto. Solo se la lattasi ri- tante della dieta fin dai tempi più an- esce a portare a termine l’operazione di tichi. Nonostante in diverse parti del mon- scissione dei componenti del latte que- do sia utilizzato nell’alimentazione il latte sto può essere assimilato. proveniente dai vari mammiferi allevati (per La carenza di lattasi solo in rarissimi casi è esempio bufale in India, Cina, Egitto, capre congenita. Più spesso può essere determi- nelle regioni mediterranee, renne nell’Eu- nata da cause che si possono verificare du- ropa settentrionale), la fonte principale di rante il primo anno di vita del bambino, latte per il consumo è rappresentata, nei come per esempio una grave malnutrizione Paesi sviluppati, da quello di mucca. proteico-calorica, un’allergia alimentare, Eppure parecchi sono i bambini i cui ge- infezioni batteriche o virali. Questi distur- nitori denunciano disturbi attribuiti al suo bi provocano una sorta di raschiatura della consumo. Spesso dicono: “Dottore, il mio mucosa che riveste l’intestino e di conse- bambino è intollerante al latte”. guenza una carenza di lattasi, che si trova proprio sulla sommità delle cellule intesti- Esiste l’intolleranza al latte? nali, gli enterociti. Una superficie intestina- Come abbiamo già visto, l’intolleranza al le povera di lattasi non digerisce il lattosio latte non esiste. Esiste l’allergia alle pro- che, sostando quindi nell’intestino tenue teine del latte vaccino, una reazione dovuta e nel colon, esercita un’azione “osmotica”, a meccanismi immunologici che coinvolgo- ovvero richiama liquidi nell’intestino cau- no le proteine del latte danneggiando l’or- sando diarrea. ganismo del bambino. Se, durante l’allattamento, i casi di intolle- Esiste invece l’intolleranza al lattosio. ranza al lattosio sono quasi sempre causati Una buona percentuale della popolazione da patologie intestinali, molto diverso è il adulta di tutto il mondo ha una maldige- problema dell’intolleranza al lattosio negli stione del latte. La più bassa prevalenza di anni successivi. Dopo lo svezzamento, infat- questo disturbo si osserva nei Paesi scan- ti, l’attività della lattasi diminuisce secondo dinavi, mentre la più alta è rilevata tra gli uno schema geneticamente predefinito. indiani del Nord America, gli aborigeni au- Chi è affetto da deficit di lattasi può anda- straliani e in grandi aree del sud-est asiati- re incontro a diarrea, dolore addominale co dove addirittura per l’intera popolazione diffuso, crampi, tensione addominale e adulta il latte risulta indigeribile. flatulenza. Tutte manifestazioni determi- Il lattosio è l’elemento incriminato nel cat- nate non solo dall’azione “osmotica” che tivo processo digestivo del latte. La sua mo- abbiamo appena visto, ma anche dall’attivi- lecola, infatti, può essere scissa solo da un tà dei batteri presenti nel colon. Il lattosio particolare enzima presente nell’intestino, non digerito, infatti, viene fermentato dalla la lattasi. Questo enzima è carente in tutti i flora intestinale con produzione di gas e di mammiferi adulti e nella maggior parte degli altre sostanze che contribuiscono a creare esseri umani dopo i primi sei mesi di vita. Per questi disturbi. i neonati, che durante l’allattamento al seno Una questione di quantità Non tutte le persone con insufficienza di lattasi presentano disturbi non appena ingeriscono un alimento che contiene lattosio. La comparsa dei sintomi è dunque strettamente legata alla quantità di lattosio ingerito, ma anche altri fattori entrano in gioco, come per esempio il tipo di dieta che si segue. Assumere infatti fibre e latticini acuisce il problema. A scuola di salute 13
ALLERGIE Il decalogo della prevenzione delle allergie Di Maurizio Mennini Omega-3 per la mamma 5 in allattamento I probiotici 4 nella madre e nel bambino potrebbero essere utili per prevenire le allergie 3 Allattamento materno esclusivo 2 Dieta mediterranea, varia e sana 1 Stop al fumo 14 A scuola di salute
ALLERGIE 6 Alimentazione complementare (divezzamento) a 6 mesi, secondo raccomandazioni OMS 7 Introduzione dell'uovo a 6 mesi, all'inizio dello svezzamento, e alimenti a base di arachidi prima dell'anno 8 Utilizzo di emollienti cutanei che favoriscono il mantenimento dell’integrità della barriera cutanea 9 Riduzione degli stress: promozione delle attività di svago e sportive della coppia genitoriale, consigli logistici per una efficiente ed appagante vita domestica ed attenzione al rispetto del sonno quotidiano 10 I bambini che vivono in zone rurali (o vicino a una fattoria) sembrano essere meno allergici rispetto ai bambini che vivono in città A scuola di salute 15
ALLERGIE Come si diagnosticano le allergie alimentari Esistono tre gruppi di test in grado di fornire risposte: ecco quali sono Di Stefania Arasi 16 A scuola di salute
ALLERGIE P er diagnosticare le allergie ali-stessi. Si tratta delle tipiche manifestazio- mentari esistono una serie di ni allergiche immediate, che intervengono strumenti a disposizione del pe- solitamente entro due ore dall’assunzio- ne del cibo, si ripetono all’assunzione dello diatra. Si tratta, in particolare, di tre gruppi di test con carat- stesso alimento, e per le quali potrebbe al teristiche diverse. limite non essere necessario nemmeno un a. Test di sensibilizzazione in vivo: misu- test diagnostico di conferma. rano la presenza di anticorpi IgE per gli In altri casi, dove la situazione è più com- alimenti sulla pelle con prick test o patch plessa, un prick test può essere d’aiuto. test. I prick test consistono nell’appli- Il test “in vitro” più diffuso e di maggiore cazione di una sostanza sulla cute del accuratezza diagnostica è il dosaggio sul bambino e in una successiva scarifica- sangue delle IgE specifiche per i vari ali- zione (ovvero un’incisione superficiale menti. Più difficile, ma non meno impor- della cute). Lo sviluppo di un pomfo tante, è formulare una diagnosi negativa. nel giro di qualche minuto indicherà la Capire che “un bambino non è allergico” è presenza di allergia. Nel caso dei patch importante per lui (gli si evitano diete inuti- test, viene applicato sul dorso un cerot- li), per la famiglia (si evitano esami e attese to contenente la sostanza da studiare, e non necesssari) e per il sistema sanitario (si dopo 24-48 ore verrà verificata la pre- evitano spese superflue). Escludere un’al- senza di reazione cutanea. lergia, però, non è facile. Il pediatra lo può b. Test di sensibilizzazione in vitro: fare con i prick test, ma spesso il loro valore misurano la presenza di anticorpi IgE predittivo negativo ‒ cioè la loro reale capa- per gli alimenti nel sangue median- cità di identificare chi è davvero sano ‒ non te tecniche sempre più sofisticate. La è sufficiente. Lo stesso discorso vale per il loro ultima frontiera è quella della al- dosaggio delle IgE specifiche sul sangue. lergologia molecolare Ciascuno di questi test valuta la situazio- c. Test di reazione allergica vera e pro- ne alimento per alimento. Capita spesso pria, detto “test di provocazione”. Poi- che un bambino venga diagnosticato come ché non tutti i bambini che hanno an- allergico a più di un alimento. Soprattutto ticorpi IgE diretti contro un alimento nel caso di bambini piccoli affetti da derma- sono allergici, per sapere se un bambi- tite atopica, o di quelli più grandicelli affetti no è davvero allergico all’alimento per da un’infiammazione dell’esofago chiamata il quale ha anticorpi si deve fare il “test esofagite eosinofila. In questi casi, il pedia- di provocazione”, cioè il bambino deve tra si trova spesso di fronte ad una condizio- assumere l’alimento e la reazione deve ne di sospetta allergia alimentare, senza essere osservata e misurata. che sia possibile identificare una netta rela- zione tra l’assunzione di alimenti specifici e Come si usano la comparsa dei sintomi. È stato comunque i test diagnostici? rilevato che 6 cibi sono responsabili del 90% Vanno ordinati caso per caso. La diagnosi delle allergie alimentari: grano, pesce, uovo, di allergia alimentare è in molti casi sugge- soia, arachide e soprattutto latte. rita già dalla storia clinica o dai genitori A scuola di salute 17
CELIACHIA La celiachia è un’allergia? I sintomi e la diagnosi della malattia Di Francesca Ferretti 18 A scuola di salute
CELIACHIA L a celiachia è una malattia to dell’apparato gastrointestinale, molto intestinale cronica, dovuta frequenti nei bambini più piccoli in cui ad una reazione anomala del la malattia si manifesta subito dopo il di- sistema immunitario al glu- vezzamento, fino a forme “atipiche” che tine, una proteina contenuta rappresentano la maggior parte dei casi, e nei cereali a forma di spiga come frumento, sono più frequenti nei bambini più grandi, orzo, segale e alcune loro varianti. Il gluti- negli adolescenti e negli adulti. ne determina nei celiaci un’attivazione del Fra le manifestazioni “tipiche” abbiamo i sistema immunitario presente a livello del- disturbi dell’alvo, con emissione di feci poco la mucosa intestinale, con una conseguente formate, chiare e schiumose, stitichezza, infiammazione che porta alla distruzione meteorismo intestinale, inappetenza, nau- progressiva di alcune strutture, i cosiddet- sea, vomito, dolori addominali, calo di peso, ti villi intestinali, deputati all’assorbimen- arresto della crescita, pallore, astenia, umo- to dei nutrienti. re depresso. Le forme “atipiche” invece si La celiachia colpisce circa l’1% della po- manifestano con sintomi più marcati a cari- polazione, con una prevalenza nel sesso co di altri organi, quali anemia, altre anoma- femminile ed è più frequente nei pazienti lie degli esami del sangue, rachitismo (cioè affetti da altre malattie autoimmuni, nei riduzione della mineralizzazione dell’osso), portatori di alterazioni cromosomiche e nei debolezza muscolare, cefalea e altre disfun- familiari dei celiaci. Questa malattia ha una zioni neurologiche; problemi al fegato o al base genetica, è condizionata dall’intera- pancreas, afte della mucosa orale. zione con l’ambiente (assunzione di gluti- ne) ed è tipicamente scatenata da un’atti- Come si fa la diagnosi vazione del sistema immunitario (episodio La diagnosi di celiachia in età pediatrica viene fatta in Italia sulla base dei segni cli- infettivo, terapie antibiotiche, chemio e ra- dioterapia, stress). nici e dei risultati degli esami sierologici (anticorpi antitransglutaminasi e antien- I sintomi della celiachia domisio, test genetico). La biopsia intesti- I sintomi della celiachia sono molto varia- nale con esame istologico della mucosa è bili e si passa da forme così poco sintoma- indispensabile qualora gli esami sierologici tiche da essere definite “silenti” a forme non fossero tutti positivi. “tipiche”, con un grosso coinvolgimen- Esiste una cura per la celiachia? L’unica terapia possibile è la dieta rigorosamente priva di glutine che nella maggior parte dei casi è risolutiva. La dieta verrà mantenuta per tutta la vita perché ogni assunzione di glutine determinerebbe l’attivazione del sistema immunitario con l’infiammazione e l’atrofia della mucosa intestinale. A scuola di salute 19
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