Le allergie e le intolleranze alimentari - Novembre 2018 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Bambin Gesù

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Le allergie e le intolleranze alimentari - Novembre 2018 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Bambin Gesù
Istituto per la salute del bambino e dell’adolescente

                 Novembre 2018

         Le allergie
e le intolleranze alimentari
Le allergie e le intolleranze alimentari - Novembre 2018 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Bambin Gesù
CONTENUTI

                              IN QUESTO NUMERO

                  4    ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI:
                       COSA C’È DA SAPERE
                       Di Alessandro   Fiocchi

                              ALLERGIE

                 6     L’ALLERGIA ALLE PROTEINE
                       DEL LATTE VACCINO
                       Di Vincenzo   Fierro

                              ALLERGIE

                  8    L’ALLERGIA ALLE PROTEINE DELL’UOVO:
                       CHE COS’È E QUALI SONO LE CAUSE
                       Di Lamia    Dahdah

                              ALLERGIE

              10       ATTENZIONE A NOCI, NOCCIOLE
                       E ARACHIDI: L’ALLERGIA ALLA FRUTTA
                       A GUSCIO
                       Di Cristina   Artesani

         COORDINAMENTO EDITORIALE: A.G. Ugazio, N. Zamperini
         COMITATO DI REDAZIONE: G. Morino, A. Reale, A. Tozzi, A. Turchetta, S. Vicari, F. Gesualdo
         SEGRETERIA: M. Mathieu

2 A scuola di salute
Le allergie e le intolleranze alimentari - Novembre 2018 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Bambin Gesù
INTOLLERANZE

12   INTOLLERANZA AL LATTOSIO
     O AL LATTE?
     Di Rocco   Valluzzi

           ALLERGIE

14   IL DECALOGO DELLA PREVENZIONE
     DELLE ALLERGIE
     Di Maurizio    Mennini

          ALLERGIE

16 COME  SI DIAGNOSTICANO
   LE ALLERGIE ALIMENTARI
     Di Stefania   Arasi

          C E L I AC H I A

18   LA CELIACHIA
     È UN’ALLERGIA?
     Di Francesca   Ferretti

                                A scuola di salute 3
IN QUESTO NUMERO

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                             alimentari:
                           cosa c’è da sapere

4 A scuola di salute
IN QUESTO NUMERO

S
            ulle allergie e sulle intolleran-                 3. Le cause dell’aumento dell’allergia
            ze alimentari si chiacchiera                          all’uovo sono sotto indagine: condizio-
            molto, a tutte le età. A chi non                      ni di vita, abitudini alimentari, stress,
            è capitato, in un ristorante, di                      struttura della famiglia in divenire, abi-
            sentir dire: “questo non lo man-                      tudini igieniche, sono solo alcuni dei
gio perché sono intollerante!”. Eppure,                           fattori che si stanno indagando. Poiché
l’intolleranza alimentare non è una cate-                         allergici all’uovo si nasce e non si di-
goria riconosciuta dalla medicina, se non                         venta, l’aumento di questa specifica al-
per il lattosio e il glutine.                                     lergia attrae l’attenzione sull’importan-
Vediamo allora di esaminare insieme le prin-                      za del periodo prenatale.
cipali cose da sapere per orientarsi in questo                4. I sintomi di un’allergia alimentare pos-
variegato mondo.                                                  sono essere i più svariati. Partendo dal
1. L’allergia alimentare è in grande au-                          tratto gastrointestinale, dove vi possono
    mento. Studi ripetuti su gruppi di bam-                       essere reazioni immediatamente in bocca,
    bini nati nel 2005 e nel 2012 hanno di-                       oppure vomito, o diarrea, a volte anche
    mostrato che nel Regno Unito le allergie                      cronica, gli allergeni alimentari possono
    alimentari sono aumentate in quel perio-                      dare disturbi anche a livello respiratorio,
    do dal 2 al 5% della popolazione generale.                    cutaneo, generalizzato. Sono soprattutto
    Uno studio australiano riferito a bambini                     questi ultimi che preoccupano, perché le
    nati nel 2009-2010 riporta una frequenza                      reazioni generalizzate possono portare
    di allergia alimentare pari al 10%: in altre                  ad ipotensione e shock anafilattico.
    parole, un bambino su dieci in Australia                  Queste sono solo alcune delle cose che biso-
    ha avuto una reazione ad un alimento                      gna sapere. Altre le troverete nei prossimi
    confermata dai test più rigorosi. Si tratta               articoli di questo numero.
    dunque di una malattia la cui frequenza è                 Molti altri temi non potranno essere trattati
    in progressivo aumento, soprattutto nel-                  nello spazio esiguo di un magazine. Ma or-
    le fasce più giovani della popolazione.                   mai l’allergia alimentare è così frequente che
2. Caratteristica di questa nuova ondata di                   mamme e papà devono stare sempre con
    allergia alimentare è l’allergia all’uovo,                le antenne alzate su questo tema.
    che in molti Paesi è diventata la più fre-
    quente, mentre prima dominava l’aller-
    gia al latte.

Un ambulatorio per la prevenzione
dell’allergia nei neonati
Di Maurizio     Mennini
Prevenire il più possibile la comparsa di allergia. È questo l’obiettivo del nuovo Ambulatorio di Diagnosi
Precoce delle Allergie, realizzato dall’Unità Operativa di Allergologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
guidata dal dott. Alessandro Fiocchi. Si tratta di un innovativo contenitore di salute rivolto ai neonati ad alto ri-
schio allergico. È attivo presso la sede di Roma - San Paolo e svolge attività di prevenzione delle varie patologie
allergiche (rinite, asma, dermatite atopica, allergia alimentare o ai farmaci) con interventi precoci sulla dieta e
sugli stili di vita delle future mamme e dei nuovi nati.
1. L’ambulatorio è attivo il lunedì e il giovedì dalle 14:30 alle 18:00, presso la sede di Roma - San Paolo
     (viale di San Paolo, 15).
2. Possono accedere esclusivamente i neonati con età inferiore ai 28 giorni di vita che abbiano almeno
     un familiare di primo grado (mamma, papà o fratello) affetto da allergia.
3. L’accesso è tramite prenotazione telefonica al CUP 06.68181 o tramite prenotazione assistita via
     web al link: https://nuovocup.ospedalebambinogesu.it/RichiestePrenotazioni
4. Al momento della prenotazione, sia telefonica che via web, sarà necessario essere in possesso dell’impegnativa per
     “prima visita allergologica” (codice: 89.7_2) completa di sospetto diagnostico “Anamnesi familiare di disturbi
     allergici” (codice: V19.6).

                                                                                                          A scuola di salute 5
ALLERGIE

                       L’allergia alle proteine
                          del latte vaccino
            Questo disturbo è                                Allergie alle proteine
                                                             del latte vaccino: cosa fare?
            conseguenza della capacità                       Che cosa bisogna fare quando si sospetta
            dell’essere umano                                che il proprio bambino sia allergico al latte?
            di consumare latte di altre                      Il pediatra consiglierà certamente un test
            specie animali: ecco cosa                        cutaneo (Prick test), che può essere fatto a
                                                             qualsiasi età, anche nei bambini più piccoli. Il
            comporta e come gestirlo                         risultato di questo test potrà essere sufficien-
                                                             te a diagnosticare la malattia, ma la maggior
            Di Vincenzo   Fierro                             parte delle volte dovrà essere corroborato

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                                                             da un dosaggio di IgE specifiche mediante
                   l consumo di latte di altre specie ani-   un prelievo di sangue e, spesso, da un test di
                   mali, e il suo consumo al di fuori del    esposizione, che consiste nel somministrare
                   periodo strettamente lattante, è una      il latte in condizioni controllate in ospe-
                   delle caratteristiche che distingue       dale.
                   la specie umana. Un tributo da pa-        Se il sospetto viene confermato da questi
            gare alla disponibilità di questo prezioso       mezzi diagnostici, il bambino dovrà evitare
            alimento è lo sviluppo di allergie.              completamente il latte, i suoi derivati, i pro-
            Si può essere allergici al latte in diver-       dotti che contengono latte: l’allergia infatti
            se forme, dalle più violente, chiamate           è capace di determinare grandi disturbi an-
            IgE-mediate, a quelle più subdole, chiama-       che con l’esposizione a piccole dosi.
            te non-IgE-mediate.                              Se invece la diagnosi non è stata posta con
            In tutti i casi, i sintomi si concentrano        questi mezzi, consultate i vostri medici
            principalmente a livello gastrointestinale,      perché non vengano eseguite inutilmente
            con reazioni più o meno violente. A volte        diete di eliminazione per il latte, che spesso
            possono estendersi anche a livello cutaneo,      vengono prescritte anche nel solo sospetto
            dove l’allergia al latte si manifesta con der-   di allergia.
            matite atopica o orticaria, talvolta anche       Il nome completo di questa condizione è
            croniche, o a livello respiratorio, dove il      “allergia alle proteine del latte”. Questo
            latte può determinare delle reazioni di tipo     significa che i bambini che ne sono affet-
            asmatico. Altri allergeni – come l’arachide      ti non reagiscono al lattosio, lo zucchero
            o il pesce – sono visti come più pericolosi      del latte, ma alle sue proteine. L’allergia al
            perché in grado di causare gravi reazioni        latte non va pertanto confusa con l’intolle-
            allergiche; tuttavia, nel mondo ogni anno        ranza al lattosio.
            una parte importante dei bambini deceduti
            per reazione anafilattica ha avuto una rea-
            zione al latte. L’ultimo caso, una ragazza a
            Pisa nello scorso agosto.

6 A scuola di salute
ALLERGIE

Che cosa sono le IgE
Le allergie alimentari sono causate da un’anomala reazione del sistema immunitario
ad alcune molecole (dette allergeni) contenute in alcuni cibi. Nella maggior parte dei
casi, la reazione immunologica che è alla base delle allergie coinvolge un tipo di anticorpi
detti immunoglobuline E (IgE). In questo caso parliamo di allergia IgE-mediata.
Si tratta delle reazioni più comuni e potenzialmente più gravi (fino allo shock
anafilattico). Diversamente, le reazioni non IgE-mediate si basano su meccanismi
immunologici in cui le IgE non compaiono, e sono di solito caratterizzate
da sintomi più lievi.

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ALLERGIE

           L’allergia alle proteine dell’uovo:
               che cos’è e quali sono le cause
            Sta diventando una                                Tuttavia, non esistono bambini che, aller-
                                                              gici all’albume, possano tollerare il tuorlo.
            delle più frequenti                               Infatti, l’architettura del tuorlo è struttu-
            allergie in molti                                 rata su proteine identiche a quelle dell’al-
            Paesi del mondo                                   bume che, sebbene in minore quantità,
                                                              sono quindi contenute anche nel rosso.
            occidentale: ecco                                 Esistono invece bambini che, allergici
            di cosa si tratta e                               all’uovo, possono consumare prodotti che
            come si manifesta                                 lo contengono quando sono panificati.
                                                              Questi bambini non possono mangia-
                                                              re l’uovo, la pasta all’uovo, le creme
                                                              che contengono uovo o la frittata, ma
            Di   Lamia Dahdah
                                                              possono consumare il panettone, la co-

           F
                                                              lomba a Pasqua, i biscotti e le brioches.
                                                              Ciò succede perché durante il processo di
                         ino a pochi anni fa, nei bam-
                                                              lievitazione in forno, le proteine dell’uovo
                         bini piccoli l’allergia all’uovo
                                                              si combinano con quelle del grano e quelle
                         era seconda come frequenza
                                                              del lievito, perdendo la loro caratteristica
                         a quella al latte. Negli ultimi
                                                              allergenicità.
                         anni la classifica sembra essere
                                                              L’allergia alle proteine dell’uovo tende a
            cambiata, e l’allergia alle proteine dell’uo-
                                                              risolversi spontaneamente, con una durata
            vo sta diventando la più frequente in molti
                                                              media di circa 3 anni. Il 50% dei bambini
            Paesi del mondo occidentale. Lo è di gran
                                                              allergici all’uovo oggi, quindi, tra 3 anni
            lunga in Australia e nel Regno Unito, e sta
                                                              non sarà più allergico.
            emergendo come problema importante in
            molte parti dell’Asia sud-orientale.
                                                              Quali sono i sintomi
            Allergia alle proteine                            I sintomi causati dall’allergia alle proteine
            dell’uovo: che cos’è                              dell’uovo possono essere identici a quelli
            La caratteristica principale dell’allergia alle   delle allergie alle proteine del latte.
            proteine dell’uovo è che, di regola, i bambini    È però soprattutto nei bambini con derma-
            allergici all’uovo hanno reazioni fin dalla       titi atopiche gravi che si ritrova questo
            prima somministrazione dell’alimento.             tipo di allergia. Essi devono evitare l’uovo
            Mentre per il latte è necessario un primo         in qualsiasi forma. Questi bambini possono
            contatto con l’alimento (la cosiddetta “sen-      reagire all’uovo anche in forma inalatoria,
            sibilizzazione”) perché l’organismo svilup-       ancora più spesso di quanto capiti ai bam-
            pi degli anticorpi che diventano nocivi, per      bini allergici al latte. Pertanto, se il vostro
            l’uovo ciò non avviene. In qualche modo, si       bambino è allergico all’uovo, sarà bene non
            potrebbe dire che allergici all’uovo si na-       cucinare alimenti che contengono uovo in
            sce, allergici al latte si diventa. L’allergia    sua presenza.
            alle proteine dell’uovo coinvolge soprattut-
            to le proteine dell’albume.

8 A scuola di salute
ALLERGIE

L’allergia alle
proteine dell’uovo
in breve

          L’allergia
               e
alle proteine
     p          e ddell’uovo
     sta diventandoa
   la più frequente
              requente                      L’allergia
                                                  r a ssi risolve
                                                           iso ve
                                                               ve
      inn mo
          molti Paesi s                     spontaneamente
                                                    ane e t
del
de
 el mon
    mondo
        o      occidentale
               occiden
                 c      n                      in circa
                                                     c 3 aanni
                                                            nn

       1                                                    4

                        2                    3
                 SSi ma
                     manifesta
                     m a
                       anifes               I sintomi
                                                   m
               fin ddallaa p
               fi          prima
                             im      ppossono
                                        s n ccomprendere
                                                   preen ere
            ssomministrazione
              omminis
              o    ministrazion
                         s azioi   disturbi
                                     s u b ggastrointestinali
                                              a       te ti a
                 dell’alimento             o ccutanei

                                                           A scuola di salute 9
ALLERGIE

              Attenzione a noci,
             nocciole e arachidi:
         l’allergia alla frutta a guscio
                  Si tratta di un’allergia che può risultare
                  molto pericolosa: ecco come comportarsi
                                                 Di   Cristina Artesani

       L
                      a frutta secca è        cevono dai loro medici il consi-    sono così pericolose. Quelle
                      uno degli aller-        glio di evitare anche l’arachide.   più largamente diffuse, cioè
                      geni più frequen-       Nelle revisioni di casistica di     causate da molti tipi di frut-
                      ti che si trovano       shock anafilattico fatale, la       ta a guscio diversa, possono
                      negli alimenti.         frutta a guscio gioca un ruolo      dare reazioni non gravi (solo
       Infatti, l’elenco degli allerge-       di primaria importanza. Non         in bocca o al massimo ortica-
       ni che obbligatoriamente de-           solo le arachidi, ma anche la       ria). I bambini che si trova-
       vono essere segnalati in eti-          noce comune, la noce del Bra-       no in queste situazioni sono
       chetta per la protezione del           sile e la nocciola sono state as-   identificabili per la presenza
       consumatore allergico, com-            sociate alla morte per anafilas-    di sensibilizzazione ad aller-
       prende l’arachide, il sesamo e         si. Avere quindi un’allergia a      geni comuni, chiamati pa-
       la “frutta a guscio”, con specifi-     questo tipo di allergene non        nallergeni. Invece, i bambini
       ca espressa per le mandorle, le        è una cosa banale, ed esiste        che sono sensibili alle protei-
       nocciole, le noci, le noci pecan,      un pericolo concreto di rea-        ne proprie di ciascun frutto
       le noci di macadamia, le noci          zioni importanti.                   possono avere sintomi più im-
       del Brasile, i pistacchi, le noci di                                       portanti. Il bambino che tolle-
       acagiù, le noci del Queensland.        Un’allergia                         ra la mandorla, la nocciola, la
       Ciascuno di questi frutti può          che non si risolve                  macadamia, ma reagisce alla
       avere una sua pericolosità             spontaneamente                      noce del Brasile è di regola a
       intrinseca per alcuni consu-           Inoltre, mentre le allergie al      maggior rischio di avere rea-
       matori, e tutti insieme posso-         latte e all’uovo tendono a ri-      zioni anafilattiche anche mol-
       no condividere delle proteine          solversi spontaneamente, i          to gravi. Una considerazione
       che comportano il rischio di           bambini con questo tipo di          particolare nei casi di allergia
       reazioni allergiche.                   allergia tendono ad avere sin-      alla frutta a guscio deve essere
       In Europa e in Italia, la più fre-     tomi persistenti nel tempo.         posta, quindi, all’eventualità
       quente delle allergie alla frutta      Questo è il motivo per cui i        di prescrivere ai genitori un
       a guscio è quella alla nocciola.       bambini con allergia alla frut-     farmaco salvavita, l’adrenali-
       Negli Stati Uniti e nel Regno          ta a guscio sono quelli che più     na monouso, che deve sempre
       Unito, la più frequente è quel-        di altri possono avere bisogno      essere portata con sé. In caso
       la all’arachide. Benché que-           di procedure di desensibiliz-       di ingestione accidentale, una
       sto alimento non possa essere          zazione orale o di protezione       puntura immediata di adre-
       strettamente definito un frutto        mediante farmaci salvavita.         nalina può salvare la vita del
       a guscio, molto spesso i pazienti      Fortunatamente, non tutte le        bambino allergico.
       che evitano la frutta a guscio ri-     allergie alla frutta a guscio

10 A scuola di salute
ALLERGIE

   A scuola di salute 11
INTOLLERANZE

   Intolleranza
   al lattosio
   o al latte?
   Se ne parla spesso: proviamo a chiarire
   uno dei dubbi più frequenti dei genitori
   Di   Rocco Valluzzi

12 A scuola di salute
INTOLLERANZE

I
       l latte è l’alimento con cui tutti i       esclusivo ricavano dal lattosio il 40% delle
       mammiferi nutrono la propria prole         calorie totali giornaliere, è indispensabile,
       subito dopo la nascita e per l’uomo        infatti, che l’intestino sia in grado di dige-
       costituisce una componente impor-          rire questo composto. Solo se la lattasi ri-
       tante della dieta fin dai tempi più an-    esce a portare a termine l’operazione di
tichi. Nonostante in diverse parti del mon-       scissione dei componenti del latte que-
do sia utilizzato nell’alimentazione il latte     sto può essere assimilato.
proveniente dai vari mammiferi allevati (per      La carenza di lattasi solo in rarissimi casi è
esempio bufale in India, Cina, Egitto, capre      congenita. Più spesso può essere determi-
nelle regioni mediterranee, renne nell’Eu-        nata da cause che si possono verificare du-
ropa settentrionale), la fonte principale di      rante il primo anno di vita del bambino,
latte per il consumo è rappresentata, nei         come per esempio una grave malnutrizione
Paesi sviluppati, da quello di mucca.             proteico-calorica, un’allergia alimentare,
Eppure parecchi sono i bambini i cui ge-          infezioni batteriche o virali. Questi distur-
nitori denunciano disturbi attribuiti al suo      bi provocano una sorta di raschiatura della
consumo. Spesso dicono: “Dottore, il mio          mucosa che riveste l’intestino e di conse-
bambino è intollerante al latte”.                 guenza una carenza di lattasi, che si trova
                                                  proprio sulla sommità delle cellule intesti-
Esiste l’intolleranza al latte?                   nali, gli enterociti. Una superficie intestina-
Come abbiamo già visto, l’intolleranza al         le povera di lattasi non digerisce il lattosio
latte non esiste. Esiste l’allergia alle pro-     che, sostando quindi nell’intestino tenue
teine del latte vaccino, una reazione dovuta      e nel colon, esercita un’azione “osmotica”,
a meccanismi immunologici che coinvolgo-          ovvero richiama liquidi nell’intestino cau-
no le proteine del latte danneggiando l’or-       sando diarrea.
ganismo del bambino.                              Se, durante l’allattamento, i casi di intolle-
Esiste invece l’intolleranza al lattosio.         ranza al lattosio sono quasi sempre causati
Una buona percentuale della popolazione           da patologie intestinali, molto diverso è il
adulta di tutto il mondo ha una maldige-          problema dell’intolleranza al lattosio negli
stione del latte. La più bassa prevalenza di      anni successivi. Dopo lo svezzamento, infat-
questo disturbo si osserva nei Paesi scan-        ti, l’attività della lattasi diminuisce secondo
dinavi, mentre la più alta è rilevata tra gli     uno schema geneticamente predefinito.
indiani del Nord America, gli aborigeni au-       Chi è affetto da deficit di lattasi può anda-
straliani e in grandi aree del sud-est asiati-    re incontro a diarrea, dolore addominale
co dove addirittura per l’intera popolazione      diffuso, crampi, tensione addominale e
adulta il latte risulta indigeribile.             flatulenza. Tutte manifestazioni determi-
Il lattosio è l’elemento incriminato nel cat-     nate non solo dall’azione “osmotica” che
tivo processo digestivo del latte. La sua mo-     abbiamo appena visto, ma anche dall’attivi-
lecola, infatti, può essere scissa solo da un     tà dei batteri presenti nel colon. Il lattosio
particolare enzima presente nell’intestino,       non digerito, infatti, viene fermentato dalla
la lattasi. Questo enzima è carente in tutti i    flora intestinale con produzione di gas e di
mammiferi adulti e nella maggior parte degli      altre sostanze che contribuiscono a creare
esseri umani dopo i primi sei mesi di vita. Per   questi disturbi.
i neonati, che durante l’allattamento al seno

   Una questione di quantità
   Non tutte le persone con insufficienza di lattasi presentano disturbi
   non appena ingeriscono un alimento che contiene lattosio. La comparsa dei
   sintomi è dunque strettamente legata alla quantità di lattosio ingerito, ma anche altri
   fattori entrano in gioco, come per esempio il tipo di dieta che si segue.
   Assumere infatti fibre e latticini acuisce il problema.

                                                                                          A scuola di salute 13
ALLERGIE

   Il decalogo
   della prevenzione
   delle allergie
   Di Maurizio          Mennini
                                                                        Omega-3
                                                                   per la mamma
                                                                                    5
                                                                  in allattamento

                                              I probiotici    4
                               nella madre e nel bambino
                                   potrebbero essere utili
                                  per prevenire le allergie

                                                 3
                               Allattamento
                            materno esclusivo

                                            2
                  Dieta mediterranea,
                          varia e sana

                                            1
                                     Stop
                                  al fumo

14 A scuola di salute
ALLERGIE

6   Alimentazione complementare
    (divezzamento) a 6 mesi,
    secondo raccomandazioni OMS

                  7   Introduzione dell'uovo a 6 mesi,
                      all'inizio dello svezzamento,
                      e alimenti a base di arachidi prima dell'anno

                           8      Utilizzo di emollienti cutanei
                                  che favoriscono il mantenimento
                                  dell’integrità della barriera cutanea

                                  9      Riduzione degli stress:
                                         promozione delle attività di svago
                                         e sportive della coppia genitoriale,
                                         consigli logistici per una efficiente
                                         ed appagante vita domestica
                                         ed attenzione al rispetto
                                         del sonno quotidiano

                                  10     I bambini che vivono in zone rurali
                                         (o vicino a una fattoria)
                                         sembrano essere meno allergici
                                         rispetto ai bambini
                                         che vivono in città

                                                               A scuola di salute 15
ALLERGIE

                           Come si
                        diagnosticano
                          le allergie
                          alimentari

                       Esistono tre gruppi di test
               in grado di fornire risposte: ecco quali sono
                                Di   Stefania Arasi

16 A scuola di salute
ALLERGIE

P
             er diagnosticare le allergie ali-stessi. Si tratta delle tipiche manifestazio-
             mentari esistono una serie di    ni allergiche immediate, che intervengono
             strumenti a disposizione del pe- solitamente entro due ore dall’assunzio-
                                              ne del cibo, si ripetono all’assunzione dello
             diatra. Si tratta, in particolare,
             di tre gruppi di test con carat- stesso alimento, e per le quali potrebbe al
teristiche diverse.                           limite non essere necessario nemmeno un
a. Test di sensibilizzazione in vivo: misu-   test diagnostico di conferma.
    rano la presenza di anticorpi IgE per gli In altri casi, dove la situazione è più com-
    alimenti sulla pelle con prick test o patch
                                              plessa, un prick test può essere d’aiuto.
    test. I prick test consistono nell’appli- Il test “in vitro” più diffuso e di maggiore
    cazione di una sostanza sulla cute del    accuratezza diagnostica è il dosaggio sul
    bambino e in una successiva scarifica-    sangue delle IgE specifiche per i vari ali-
    zione (ovvero un’incisione superficiale   menti. Più difficile, ma non meno impor-
    della cute). Lo sviluppo di un pomfo      tante, è formulare una diagnosi negativa.
    nel giro di qualche minuto indicherà la   Capire che “un bambino non è allergico” è
    presenza di allergia. Nel caso dei patch  importante per lui (gli si evitano diete inuti-
    test, viene applicato sul dorso un cerot- li), per la famiglia (si evitano esami e attese
    to contenente la sostanza da studiare, e  non necesssari) e per il sistema sanitario (si
    dopo 24-48 ore verrà verificata la pre-   evitano spese superflue). Escludere un’al-
    senza di reazione cutanea.                lergia, però, non è facile. Il pediatra lo può
b. Test di sensibilizzazione in vitro:        fare con i prick test, ma spesso il loro valore
    misurano la presenza di anticorpi IgE     predittivo negativo ‒ cioè la loro reale capa-
    per gli alimenti nel sangue median-       cità di identificare chi è davvero sano ‒ non
    te tecniche sempre più sofisticate. La    è sufficiente. Lo stesso discorso vale per il
    loro ultima frontiera è quella della al-  dosaggio delle IgE specifiche sul sangue.
    lergologia molecolare                     Ciascuno di questi test valuta la situazio-
c. Test di reazione allergica vera e pro-     ne alimento per alimento. Capita spesso
    pria, detto “test di provocazione”. Poi-  che un bambino venga diagnosticato come
    ché non tutti i bambini che hanno an-     allergico a più di un alimento. Soprattutto
    ticorpi IgE diretti contro un alimento    nel caso di bambini piccoli affetti da derma-
    sono allergici, per sapere se un bambi-   tite atopica, o di quelli più grandicelli affetti
    no è davvero allergico all’alimento per   da un’infiammazione dell’esofago chiamata
    il quale ha anticorpi si deve fare il “test
                                              esofagite eosinofila. In questi casi, il pedia-
    di provocazione”, cioè il bambino deve    tra si trova spesso di fronte ad una condizio-
    assumere l’alimento e la reazione deve    ne di sospetta allergia alimentare, senza
    essere osservata e misurata.              che sia possibile identificare una netta rela-
                                              zione tra l’assunzione di alimenti specifici e
Come si usano                                 la comparsa dei sintomi. È stato comunque
i test diagnostici?                           rilevato che 6 cibi sono responsabili del 90%
Vanno ordinati caso per caso. La diagnosi delle allergie alimentari: grano, pesce, uovo,
di allergia alimentare è in molti casi sugge- soia, arachide e soprattutto latte.
rita già dalla storia clinica o dai genitori

                                                                                        A scuola di salute 17
CELIACHIA

                         La celiachia
                        è un’allergia?
                          I sintomi e la diagnosi
                               della malattia
                              Di   Francesca Ferretti

18 A scuola di salute
CELIACHIA

L
               a celiachia è una malattia        to dell’apparato gastrointestinale, molto
               intestinale cronica, dovuta       frequenti nei bambini più piccoli in cui
               ad una reazione anomala del       la malattia si manifesta subito dopo il di-
               sistema immunitario al glu-       vezzamento, fino a forme “atipiche” che
               tine, una proteina contenuta      rappresentano la maggior parte dei casi, e
nei cereali a forma di spiga come frumento,      sono più frequenti nei bambini più grandi,
orzo, segale e alcune loro varianti. Il gluti-   negli adolescenti e negli adulti.
ne determina nei celiaci un’attivazione del      Fra le manifestazioni “tipiche” abbiamo i
sistema immunitario presente a livello del-      disturbi dell’alvo, con emissione di feci poco
la mucosa intestinale, con una conseguente       formate, chiare e schiumose, stitichezza,
infiammazione che porta alla distruzione         meteorismo intestinale, inappetenza, nau-
progressiva di alcune strutture, i cosiddet-     sea, vomito, dolori addominali, calo di peso,
ti villi intestinali, deputati all’assorbimen-   arresto della crescita, pallore, astenia, umo-
to dei nutrienti.                                re depresso. Le forme “atipiche” invece si
La celiachia colpisce circa l’1% della po-       manifestano con sintomi più marcati a cari-
polazione, con una prevalenza nel sesso          co di altri organi, quali anemia, altre anoma-
femminile ed è più frequente nei pazienti        lie degli esami del sangue, rachitismo (cioè
affetti da altre malattie autoimmuni, nei        riduzione della mineralizzazione dell’osso),
portatori di alterazioni cromosomiche e nei      debolezza muscolare, cefalea e altre disfun-
familiari dei celiaci. Questa malattia ha una    zioni neurologiche; problemi al fegato o al
base genetica, è condizionata dall’intera-       pancreas, afte della mucosa orale.
zione con l’ambiente (assunzione di gluti-
ne) ed è tipicamente scatenata da un’atti-       Come si fa la diagnosi
vazione del sistema immunitario (episodio   La diagnosi di celiachia in età pediatrica
                                            viene fatta in Italia sulla base dei segni cli-
infettivo, terapie antibiotiche, chemio e ra-
dioterapia, stress).                        nici e dei risultati degli esami sierologici
                                            (anticorpi antitransglutaminasi e antien-
I sintomi della celiachia                   domisio, test genetico). La biopsia intesti-
I sintomi della celiachia sono molto varia- nale con esame istologico della mucosa è
bili e si passa da forme così poco sintoma- indispensabile qualora gli esami sierologici
tiche da essere definite “silenti” a forme non fossero tutti positivi.
“tipiche”, con un grosso coinvolgimen-

    Esiste una cura per la celiachia?
    L’unica terapia possibile è la dieta rigorosamente priva
    di glutine che nella maggior parte dei casi è risolutiva. La dieta
    verrà mantenuta per tutta la vita perché ogni assunzione di
    glutine determinerebbe l’attivazione del sistema immunitario
    con l’infiammazione e l’atrofia della mucosa intestinale.

                                                                                        A scuola di salute 19
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