Documento Programmatico Previsionale 2020 - Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto - La ...

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Documento Programmatico
Previsionale 2020
Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto
INDICE

✓ Premessa metodologica                                 pag. 2

✓ La storia                                             pag. 3

✓ Il quadro normativo                                   pag. 5

✓ Le disponibilità economiche                           pag. 6

✓ Ripartizione delle risorse nei settori d’intervento   pag. 13

✓ L’attività Istituzionale                              pag. 16

    ▪    Indirizzi operativi

    ▪    Criteri strategici

    ▪    Modalità di intervento

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PREMESSA METODOLOGICA

Il Documento Programmatico Previsionale ha la funzione, indicata dalle previsioni dell’Atto di Indirizzo
emanato dall’Autorità di Vigilanza in data 5 agosto 1999 e dalla normativa di statuto, di individuare le
risorse disponibili, di delineare le priorità programmatiche e di indirizzare l’attività della Fondazione
nell’esercizio successivo.

Il Documento è stato, quindi, redatto tenendo presenti le disposizioni della Legge n. 448/2001 e del
relativo Decreto attuativo (D.M. n. 150/2004) che prevedono che la Fondazione operi, in via prevalente,
nei settori rilevanti, scelti ogni tre anni in numero non superiore a cinque, nell’ambito di quelli ammessi
di cui all’art. 1, comma 1, lett. c-bis del D. Lgs. 153/99.

Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione ha effettuato tale scelta in occasione del Programma
Pluriennale di Attività 2020-2021-2022 individuando quali comparti rilevanti i seguenti settori:

      -   Arte, attività e beni culturali
      -   Istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola
      -   Sviluppo locale ed edilizia popolare locale.
Gli altri settori ammessi sono i seguenti:

      -   Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa
      -   Volontariato, filantropia e beneficenza
      -   Assistenza agli anziani.
Il Documento relativo all’esercizio 2020, inoltre, tiene conto delle linee strategiche che sono state tracciate
nel citato Programma Pluriennale 2020-2021-2022 e ne rispecchia la filosofia, incentrata sulla
concentrazione di gran parte delle risorse verso progetti rilevanti, che possono assumere natura
pluriennale, al fine di consentire alla Fondazione di dare un reale contributo al miglioramento della qualità
della vita del territorio di riferimento nei suoi vari aspetti: culturale, economico e sociale.

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LA STORIA

La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto è la continuazione ideale della Cassa di Risparmio di
Orvieto, Ente pubblico economico, istituito su iniziativa di quaranta privati cittadini “con lo scopo di
raccogliere il risparmio, al quale viene attribuita una rendita sicura, e di impiegarlo convenientemente
presso operatori economici locali”.

La Cassa, nata il 17 novembre 1852 come da Rescritto Pontificio emanato da Papa Pio IX, inizia a
funzionare il 2 febbraio 1853 con un capitale di scudi 300, suddiviso in 30 azioni da scudi 10 ciascuna, e
con l’assistenza gratuita dei membri del Consiglio di Amministrazione; viene successivamente
riconosciuta con Decreto Reale del 17 dicembre 1863, come Società Anonima.

Nel giro di pochi anni, una delle più piccole Casse di Risparmio d’Italia si afferma, con graduale, ma
continua ascesa, e raggiunge una solidità tale che i frequenti sconvolgimenti politici non riescono a
compromettere. Dopo l’Unità d’Italia, si registra un continuo aumento delle attività della Cassa, necessaria
premessa per la realizzazione dello scopo precipuo della beneficenza; la prima erogazione è registrata nel
bilancio del 1860, con scudi 60 versati “a prò dell’asilo infantile di Orvieto”. Anche il decoro cittadino
non manca di richiamare la solerte attenzione dei dirigenti dell’Istituto, che finanzia la costruzione del
Nuovo Teatro e l’istallazione di un grande orologio in cima alla Torre del Moro.

Il secolo XIX si chiude con le notevoli elargizioni in favore delle feste centenarie del Duomo, del
Congresso Eucaristico e della Mostra d’Arte Sacra. Nel 1913, la Cassa apre la sua seconda filiale nel
Comune di Bolsena. Dal primo dopoguerra al 1953, anno del centenario, la beneficenza della Cassa
prosegue con finanziamenti in favore del Comune di Orvieto per la realizzazione dell’Accademia di
Educazione Fisica, di una Caserma per avieri, di una Scuola all’aperto e della torre campanaria del Palazzo
del Capitano del Popolo, oltre alle annuali erogazioni a favore di enti assistenziali, collegi, orfanotrofi,
asili e scuole di ogni genere, con particolare riguardo alle esigenze dell’Ospedale di Orvieto, al quale
destina risorse per gli allestimenti interni e per strumentazione sanitaria all’avanguardia.

Dal 1960 al 1989, la Cassa si espande con altre cinque filiali; nel 1990 la Cassa di Risparmio di Roma entra
nella compagine sociale della Cassa di Risparmio di Orvieto, con una partecipazione pari al 40% del
Fondo istituzionale della Cassa. Nel dicembre 1991, viene costituita la Società per Azioni Cassa di
Risparmio di Orvieto Spa, ai sensi della normativa di riforma del sistema bancario (c.d. legge Amato n.
218/1990), che prevede la separazione dell’attività imprenditoriale orientata al profitto dall’attività di
assistenza e sussidiarietà. Sono così nati due distinti soggetti: la Banca (società conferitaria), che svolge
attività creditizia sul mercato e la Fondazione (Ente conferente), che prosegue le originarie finalità di
interesse pubblico e di utilità sociale, grazie ai benefici economici derivanti dalla gestione del patrimonio
della società bancaria conferitaria di cui è azionista.
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La Fondazione, quindi, trae il suo originario patrimonio dai frutti dell’attività bancaria resa prospera grazie
all’impegno e all’operosità della comunità in cui la banca ha operato. E’ per tale motivo che la Fondazione
indirizza la sua azione, in via prevalente, verso i Comuni del circondario di Orvieto, in modo da restituire
al territorio, sotto forma di utilità sociale, parte della redditività del patrimonio che la comunità ha
permesso di accumulare nella gestione del risparmio.

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IL QUADRO NORMATIVO
Dopo la lunga stagione di riforme, partita con la c.d. Legge Ciampi (L. 23 dicembre 1998, n. 461),
proseguita con la c.d. Legge Tremonti (L. 28 dicembre 2001, n. 448) e culminata con le sentenze della
Corte Costituzionale nn. 300 e 301 che hanno ribadito la natura privata delle Fondazioni bancarie, nel
corso del 2012 l’Assemblea dei Soci dell’ACRI ha approvato la Carta delle Fondazioni, un documento
realizzato per tracciare le linee guida per un orientamento comportamentale comune che, nel rispetto
delle norme che disciplinano le fondazioni, consentirà di valorizzare l’azione e rafforzare i presidi di
autonomia, responsabilità, trasparenza e indipendenza.
In seguito a ciò, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, nel corso del 2013, ha provveduto alla
modifica dello Statuto e dei propri Regolamenti interni, con l’intento di adattare la propria
regolamentazione ai principi contenuti nella medesima Carta.

Il 22 aprile 2015, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa tra il Ministro dell'Economia e delle Finanze e
l’ACRI, a cui ha aderito anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Tale accordo ha segnato
l’avvio di un’autoriforma delle Fondazioni, volta a rafforzare alcuni principi cardine dell’attività
istituzionale (la diversificazione degli investimenti, l’autonomia ed efficacia della governance e la
valorizzazione e trasparenza dell’attività erogativa).

In adempimento alle previsioni del Protocollo, la Fondazione ha avviato, nel corso del 2015, attraverso
la creazione di un’apposita Commissione, una riforma del testo statutario, che si è completata nel corso
del 2016, con l’approvazione del nuovo Statuto, e dei propri Regolamenti interni.

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LE DISPONIBILITA’ ECONOMICHE

La normativa vigente dispone che “le Fondazioni, nell’amministrare il patrimonio, osservano criteri
prudenziali di rischio, in modo da conservarne il valore ed ottenerne una redditività adeguata” (art. 5, 1°
comma, D.Lgs. 153/99).

Il Documento Programmatico Previsionale 2020 è stato, quindi, elaborato osservando i principi di
economicità della gestione e di conservazione del valore del patrimonio, attraverso la previsione di
impiego di quest’ultimo in strumenti finanziari, con adeguata redditività, e nel rispetto del principio della
prudenza.

Per quanto riguarda la previsione delle risorse disponibili per l’esercizio 2020, essa è stata effettuata sulla
base delle stime della performance della gestione del patrimonio, elaborate settimanalmente dagli advisor
finanziari della Fondazione in attuazione delle linee generali di investimento indicate dal Consiglio di
Indirizzo.

Alla data del 31 agosto 2019 il patrimonio finanziario della Fondazione ammonta a circa 69,2 milioni di
Euro circa, suddiviso in Immobilizzazioni finanziarie (21,5 milioni di Euro circa), Strumenti finanziari
non immobilizzati (36,8 milioni di Euro circa), Crediti e Disponibilità liquide (10,9 milioni di Euro circa).

Venuto meno il rapporto con Nextam Partners, il Consiglio, al fine di salvaguardare al meglio il
patrimonio della Fondazione, nel mese di ottobre 2018 ha affidato una parte importante del patrimonio
a Mediobanca per la gestione di un portafoglio titoli atto a garantire un flusso cedolare e di dividendi
costante, a sostegno dell’attività istituzionale dell’Ente.

Il Consiglio di Amministrazione ha, poi, individuato, altri due gestori – BNL – Gruppo BNP PARIBAS
e Banca Popolare di Spoleto Gruppo Banco Desio e inoltre, ha ritenuto opportuno nominare Anthilia
proprio Advisor.

Tra le immobilizzazioni finanziarie, la quota maggiore è rappresentata dalla partecipazione nella banca
conferitaria Cassa di Risparmio di Orvieto Spa per 20,8 milioni di Euro circa, mentre la quota restante,
pari a circa 680.000 Euro, è suddivisa tra la partecipazione nella società strumentale Orvieto Arte –
Cultura – Sviluppo Srl, nella Banca Popolare di Bari e nel Fondo di investimento chiuso Centro Impresa.

Tra gli Strumenti finanziari non immobilizzati, la quota maggiore è rappresentata dal Portafoglio Titoli,
prevalentemente obbligazionari, di euro 17,6 milioni circa gestito da Mediobanca, dalle Gestioni
Patrimoniali Mobiliari affidate a: Mediobanca per euro 4,1 milioni circa, a BNL – Gruppo BNP Paribas
per 4,,6 milioni di Euro circa, e a Banca Popolare di Spoleto per 5 milioni circa, cinque Polizze di
capitalizzazione a premio unico sottoscritte con Aviva Vita Spa per 5,1 milioni di Euro circa e due polizze
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– attualmente in fase di riscatto – stipulate con Generali Paneurope, per un controvalore pari a circa 0,2
milioni di Euro.

Per quanto riguarda l’esercizio 2020, l’ammontare delle risorse disponibili per l’attività erogativa viene
individuato, nell’ambito del presente Documento, sulla base del bilancio preconsuntivo dell’esercizio
2019, predisposto con i dati disponibili al 31.08.2019.

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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO
                    STRUTTURA DEGLI IMPIEGHI DELLE ATTIVITA' FINANZIARIE

IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE                                                   21.514.019,96            NOTE
  - Cassa di Risparmio di Orvieto Spa                                          20.832.659,55     Dato al 31.08.2019
  - Banca Popolare di Bari                                                          5.670,00     Dato al 31.08.2019
  - Orvieto Arte - Cultura - Sviluppo Srl (in liquidazione)*                      175.690,41     Dato al 31.08.2019
  - Fondo Centro Impresa (in dismissione)*                                        500.000,00     Dato al 31.08.2019

STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI                                         36.772.453,91            NOTE
  - Gestione Patrimoniale Mobiliare Banca Popolare di Spoleto                   3.054.369,98     Dato al 31.08.2019
  - Gestione Patrimoniale Mobiliare Banca Popolare di Spoleto                   2.017.347,93     Dato al 31.08.2019
  - Gestione Patrimoniale Mobiliare BNL n. 80301165                             4.627.348,23     Dato al 31.08.2019
  - Gestione Patrimoniale Mobiliare Mediobanca n. 7561                          4.100.000,00     Dato al 31.08.2019
  - Portafoglio titoli Mediobanca                                              17.641.066,81     Dato al 31.08.2019
  - Polizze Aviva n. 8002626-27-28-29-30                                        5.126.148,20     Dato al 31.08.2019
  - Polizza Generali LPS GP 99237 (in fase di riscatto)                            71.648,20     Dato al 31.08.2019
  - Polizza Generali LPS GP 99261 (in fase di riscatto)                           134.524,56     Dato al 31.08.2019

CREDITI                                                                           245.864,27            NOTE
  - Acconto IRES 2018                                                              27.665,02     Dato al 31.08.2019
  - Acconto IRAP 2018                                                               2.155,20     Dato al 31.08.2019
  - Acconto INAIL 2018                                                                431,98     Dato al 31.08.2019
  - Depositi cauzionali                                                            40.080,00     Dato al 31.08.2019
  - Credito di imposta Fondo contrasto povertà educativa minorile                  53.344,85     Dato al 31.08.2019
  - Ritenute d'acconto su interessi e dividendi                                    82.557,95     Dato al 31.08.2019
  - Crediti da gestione patrimoniale                                               39.629,27     Dato al 31.08.2019

DISPONIBILITA' LIQUIDE                                                         10.676.874,11            NOTE
  - Conto corrente CRO Spa n. 1100495                                              10.080,93     Dato al 31.08.2019
  - Conto corrente Banca Prossima n. 147928                                           140,41     Dato al 31.08.2019
  - Conto corrente BNL n. 4024                                                          45,09    Dato al 31.08.2019
  - Conto corrente UBI Banca                                                          129,44     Dato al 31.08.2019
  - Conto corrente Banca Popolare di Spoleto n. 165900                                910,65     Dato al 31.08.2019
  - Conto corrente Mediobanca n. 2020                                           9.245.735,00     Dato al 31.08.2019
  - Conto corrente Mediobanca n. 2056                                           1.419.159,00     Dato al 31.08.2019
  - Fondo cassa                                                                       673,59     Dato al 31.08.2019

                                                                 TOTALE        69.209.212,25

* I valori iscritti tra le Immobilizzazioni Finanziarie sono presidiati da appositi Fondi del Passivo

                                                                                                                      8
Redditività

La redditività del portafoglio titoli gestito da Mediobanca per l’esercizio 2019 è approssimabile, in via
prudenziale, al 3,4% lordo (pari allo 2,5% netto).
La gestione dei titoli Mediobanca determina ricavi relativi ai proventi di negoziazione e agli interessi
attivi e dividendi. Sono stati valutati gli interessi cedolari e dividendi al 31.12.2019, relativi a titoli
presenti in portafoglio.

Le gestioni patrimoniali al 31/08/2019 presentano un rendimento medio pari al 2,23% lordo (pari al
1,65% netto), dato, quest’ultimo, che potrebbe subire variazioni positive, in considerazione delle attuali
condizioni più favorevoli dei mercati.
A titolo prudenziale non è stata apportata nessuna variazione al 31.12.2019 rispetto ai rendimenti
conseguiti al 31.08.2019.

La Fondazione ha proceduto in data 05.06.2019 alla cessione della partecipazione nella Cassa Depositi e
Prestiti Spa da cui è derivato il provento di negoziazione di euro 1,8 milioni circa. Tra le voci dei ricavi
non è presente il dividendo 2018 non ancora liquidato alla data della cessione delle quote.

Il rendimento delle Polizza AVIVA è approssimabile allo 2,21% lordo (pari allo 1,63 netto).
Il Consiglio di Indirizzo, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato la cessione di n. 2
polizze AVIVA ciascuna del valore di Euro 1 milione a Mediobanca con effetto dal 10.10.2019 ed ha
intenzione di cedere anche le altre 3 polizze nel corso dell’esercizio 2020.

Le polizze Generali PanEurope, per le quali la Fondazione nei primi mesi dell’esercizio 2018 ha
presentato richiesta di riscatto, tutt’ora in fase di completamento, presentano una valorizzazione negativa,
ad oggi non determinabile. Detta presunta passività potrà trovare comunque copertura nei rendimenti
del portafoglio titoli dal 01.09.2019 al 31.12.2019.

Non sono stati previsti proventi derivanti dalla partecipazione nella Banca conferitaria Cassa di Risparmio
di Orvieto Spa.

Oneri di gestione

Gli oneri di gestione sono stati stimati sulla base dei dati disponibili al 31 agosto 2019, che sono stati
proiettati alla chiusura dell’esercizio.

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Accantonamenti

La percentuale del 25% dell’avanzo atteso per l’esercizio 2019 viene destinato alla copertura della perdita
riportata nell’esercizio 2018 (art. 2 D.M. 26 marzo 2019)

Con D.M. 26 marzo 2019, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha individuato - per il periodo 1°
gennaio 2018 /31 dicembre 2018 - le misure dell'accantonamento alla riserva obbligatoria, fissato nella
misura del 20% dell'avanzo dell'esercizio, e dell'accantonamento patrimoniale facoltativo, fissato in
misura non superiore al 15% dell'avanzo dell'esercizio. Le fondazioni, inoltre, con atto motivato, possono
destinare prioritariamente parte dell’avanzo dell’esercizio alla copertura di disavanzi pregressi, tenendo
conto delle esigenze sia di salvaguardare il patrimonio, sia di garantire continuità all’attività istituzionale.
L’art. 2 del citato DM dispone, che ricorrendo i predetti casi eccezionali, il 25% dell’avanzo dell'esercizio
può essere destinato prioritariamente alla copertura dei disavanzi pregressi.

La percentuale degli accantonamenti, relativi alla riserva obbligatoria ed al volontariato, è stata considerata
costante rispetto agli ultimi esercizi.

                                                  *    *    *

Sulla base di tali previsioni e conformemente alle linee strategiche che sono state tracciate nel Programma
Pluriennale 2020-2021-2022, l’obiettivo erogativo per l’esercizio 2020 è pari ad Euro 500.000.

                                                                                                             10
STIMA RISORSE DISPONIBILI ESERCIZIO 2020
                      SULLA BASE DEL BILANCIO PRECONSUNTIVO DELL'ESERCIZIO 2019

A) PROVENTI                                                                                  3.283.455

   Proventi da gestione portafoglio titoli Mediobanca                                         1.300.000
                                                                     Interessi e dividendi      400.000
                                                                 Proventi di negoziazione       900.000
   Proventi da gestione patrimoniale Nextam (chiusa)                                              8.492
   Proventi da gestione patrimoniale Mediobanca               Rendimento al 31.08.2019           -4.596
   Proventi da gestione patrimoniale BNL                      Rendimento al 31.08.2019          123.241
   Proventi da gestione patrimoniale BPS                      Rendimento al 31.08.2019          104.216
   Rivalut/svalutaz. Polizze Aviva                                                               71.111
   Rivalut/svalutaz. Polizze Generali PanEurope                                                -198.696
   Proventi da negoziazione titoli immobilizzati                                              1.832.824
   Ricavi attività commerciale                                                                   46.500
   Sopravvenienze attive                                                                           363
   Arrotondamenti attivi

B) ONERI                                                                                     1.790.912

   ONERI AMMINISTRATIVI                                                                      1.052.393
     - Compensi e rimborsi spese organi st at ut ari                                           166.268
     - Oneri per il personale                                                                  126.900
     - Oneri per consulent i e collaborat ori est erni                                         325.839
     - Oneri per il servizio di gest ione del pat rimonio                                       99.526
     - Commissioni di negoziazione                                                              50.000
     - Ammort ament i                                                                           74.025
     - Accant onament i                                                                         52.813
     - Alt ri oneri                                                                            110.341
     - Gest ione commerciale                                                                    46.680
   ONERI STRAORDINARI                                                                           30.000
   IMPOSTE E TASSE                                                                             708.519

C) AVANZO DELL'ESERCIZIO (A - B)                                                             1.492.542

                                                                                                    11
DISTRIBUZIONE AVANZO DI ESERCIZIO
                                          E UTILIZZO RISORSE PER ATTIVITA' EROGATIVA 2020

C) AVANZO DELL'ESERCIZIO (A - B)                                                            1.492.542

D) COPERTURA PERDITA 2018 di euro 950.073 (25% AVANZO)                                        373.136
     Perdita residua 2018: euro 576.937
E)   ACCANTONAMENTO A RISERVA OBBLIGATORIA (20% AVANZO)                                       298.508

F) ACCANTONAMENTO PER IL VOLONTARIATO (L.266/91) (1/15 DIFF. C) - D)                           27.363

G) ACCANTONAMENTO RISERVA INTEGRITA' PATRIMONIO                                                     0

H) RISORSE DISPONIBILI PER ATTIVITA' EROGATIVA (C -D - E - F)                                 793.535

I)   STANZIAMENTI ATTIVITA' EROGATIVA 2020                                                    500.000

L)   FONDO STABILIZZAZIONE DELLE EROGAZIONI al 31.08.2019                                     778.662

M) ACCANTONAMENTO FONDO STABILIZZAZIONE DELLE EROGAZIONI (H - I)                              293.535

N) FONDO STABILIZZAZIONE DELLE EROGAZIONI al 31.12.2019 (L+M)                               1.072.197

                                                                                                   12
RIPARTIZIONE DELLE RISORSE NEI SETTORI DI INTERVENTO

      RISORSE DISPONIBILI PER ATTIVITA' EROGATIVA 2020                                 500.000

                                                SETTORI RILEVANTI

Arte, attività e beni culturali                                                         100.000

Educazione, istruzione e formazione, acquisto di prodotti editoriali per la
                                                                                         80.000
scuola
Sviluppo locale ed edilizia popolare locale                                             100.000

                                                      TOTALE SETTORI RILEVANTI          280.000

                                             ALTRI SETTORI AMMESSI

Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa                                     20.000

Volontariato, filantropia e beneficienza                                                150.000

                                  - Quota di competenza 2020 Fondazione Con il Sud         29.626

      - Quota di competenza 2020 Fondo per il Contrasto Povertà Educativa Minorile"        43.186

                                                         - Fondo di Solidarietà 2020       70.000

                                                                           Residuo          7.188

Assistenza agli anziani                                                                  50.000

                                                TOTALE ALTRI SETTORI AMMESSI            220.000

                                                                                              13
La ripartizione delle risorse disponibili è stata effettuata in misura equilibrata tra i tre settori rilevanti –
“Arte, attività e beni culturali”, “Istruzione e formazione”, “Sviluppo locale” – prescelti tenendo conto
dei programmi pluriennali, nonché sulla base di un criterio di rilevanza sociale, in relazione alla vocazione
turistico-culturale del territorio di Orvieto, nonché alla necessità di contribuire allo sviluppo culturale e
socio-economico della Città.

Le residue risorse sono state ripartite tra gli altri tre settori ammessi – “Salute pubblica”, “Volontariato,
filantropia e beneficenza” e “Assistenza agli anziani” – cui la Fondazione attribuisce, da sempre, grande
importanza, in quanto consentono di sovvenire alle esigenze delle categorie sociali più deboli.

La Fondazione destinerà, inoltre, una quota delle risorse per l’attività erogativa dell’esercizio al
finanziamento di iniziative comuni con le altre Fondazioni di origine bancaria della Regione Umbria,
nell’ambito dei progetti che verranno realizzati tramite la Consulta delle Fondazioni delle Casse di
Risparmio Umbre.
Tale quota è calcolata sommando il 3% delle risorse destinate all’attività erogativa da parte di ciascuna
Fondazione, il cui totale sarà poi ripartito, per ogni singola Fondazione, sulla base della tabella di
ripartizione delle spese comuni che viene approvata ogni anno; tale procedura consente così di fissare,
per ogni esercizio, un tetto massimo, per consentire alle Fondazioni di pianificare adeguatamente le loro
attività.

                                                                                                             14
RISORSE DISPONIBILI PER L’ATTIVITA’ EROGATIVA 2020

                                                       As s istenza agli a nziani
                                                                50,000
                                                                                                                    Arte, a tti vi tà e beni culturali
                                                                                                                                 100.000

Vol ontariato, filantropia, beneficienza
                 150.000

                                                                                                                                      Educa zione, i struzione e formazione
                                                                                                                                                      80.000

                      Sa l ute pubblica, medicina preventiva e
                                     ri a bilitativa                                Svi l uppo locale ed edilizia popolare
                                         20.000                                                    100.000

                                                                                                                                                                      15
L’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE

Indirizzi operativi

L’operatività nell’ambito dei settori prescelti sarà orientata dai seguenti indirizzi operativi:

 1)   Arte, attività e beni culturali
 •    Interventi conservativi e di valorizzazione su opere d’arte mobili in complessi monumentali e
      museali accessibili al pubblico, dando la preferenza agli insiemi organici ed ai progetti mirati;
 •    Archeologia negli aspetti della ricerca, del restauro e della valorizzazione, favorendo in modo
      particolare i progetti mirati che garantiscano anche il pubblico godimento dei materiali;
 •    Valorizzazione dei percorsi culturali nel territorio;
 •    Biblioteche e archivi, dando la priorità alla sicurezza dei materiali, al loro agevole accesso ed alla
      migliore fruibilità;
 •    Recupero e valorizzazione della cultura materiale e dei luoghi della sua produzione;
 •    Allestimenti museali di istituti di nuova creazione e riallestimenti/ampliamenti dei musei già
      funzionanti, di cui sia riconosciuto il rilevante interesse culturale;
 •    Iniziative (mostre, convegni, attività didattiche, ecc.) finalizzate all’arricchimento culturale, con
      particolare attenzione a quelle rivolte alla conoscenza, al recupero ed alla valorizzazione del
      patrimonio culturale ed ambientale locale;
 •    Acquisizione di opere di particolare importanza e significato artistico culturale, finalizzate alla
      pubblica fruizione;
 •    Musica de attività teatrale, nei loro aspetti conoscitivi, di conservazione e di educazione, alla luce
      di progetti culturali garantiti da originalità e serietà di realizzazione;
 •    Attività editoriale di elevato livello culturale, con particolare attenzione alla valorizzazione del
      patrimonio artistico, culturale ed ambientale locale.

 2)   Educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola
 •    Progetti relativi alla promozione di attività formative extra-curricolari nell’ambito della formazione
      artistica, specie se raccordati con istituti di istruzione superiore (università, accademie, conservatori,
      ecc.) o con istituzioni, che, disponendo di personale adeguato, siano in grado di elaborare proposte
      significative (musei, biblioteche);

                                                                                                             16
•    Percorsi di formazione post secondaria non universitaria, a supporto di scuole tecniche, che mirino
     a perfezionare figure professionali richieste dalle realtà produttive caratterizzanti il territorio;
•    Progetti relativi a corsi di orientamento per chi cerca lavoro o intenda cambiarlo, in prevalenza da
     destinare a persone diplomate o laureate;
•    Progetti che privilegino l’imprenditorialità giovanile e, in particolare, femminile anche mediante il
     ricorso a stages;
•    Progetti relativi all’integrazione scolastica di persone di lingua e cultura non italiana, in regola con
     i permessi di soggiorno, che provengano da singoli istituti o da amministrazioni territoriali;
•    Progetti di informatizzazione degli istituti di istruzione superiore e di orientamento per le scuole
     inferiori;
•    Progetti miranti a sostenere la promozione educativa e culturale dei giovani.

3)   Sviluppo locale ed edilizia popolare locale
•    Progetti, anche in collaborazione con associazioni rappresentative di categorie economiche,
     finalizzati allo sviluppo economico del territorio;
•    Progetti finalizzati a realizzare, in collaborazione con le associazioni rappresentative delle categorie
     professionali, percorsi formativi e di aggiornamento per gli operatori impiegati nei settori
     economici.

4)   Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitazione
•    Interventi miranti a rendere più funzionali le attività di difesa della salute pubblica nel territorio,
     anche mediante l’acquisto di macchinari e materiali.

5)   Volontariato, filantropia e beneficenza
•    Progetti volti a supportare le istituzioni dedicate agli strati più deboli della popolazione e le strutture
     di accoglienza di persone non autosufficienti;
•    Progetti che, anche cercando di stimolare la generosità e l’altruismo, per quanto riguarda lasciti e
     legati, rivolgano attenzione agli aspetti connessi a portatori di handicap e, in particolare, alle penose
     situazioni che si creano dopo la scomparsa dei parenti o di chi si prende cura dei soggetti assistiti;
•    Progetti volti a fornire aiuto di carattere psicologico, spirituale, assistenziale nei confronti di
     persone per le quali la situazione di malattia irreversibile evolva verso la fase terminale;

                                                                                                             17
•    Progetti volti a promuovere o a migliorare l’inserimento, nel contesto sociale e lavorativo, di
          soggetti con handicap e/o di soggetti in stato di disagio.

     6)   Assistenza agli anziani
     •    Progetti volti a supportare le istituzioni dedicate agli anziani.

Criteri strategici

Per quanto concerne i criteri strategici di ordine generale, ritiene di adottare i seguenti percorsi:

a.        intervenire nella logica della sussidiarietà rispetto alle finalità istituzionali degli enti pubblici;
b.        estendere quanto più possibile gli interventi dell’Ente, in modo equilibrato e differenziato, su tutto
          il territorio di riferimento;
c.        limitare la frammentazione delle risorse;
d.        favorire progetti che fungano da “moltiplicatori” di energie sociali, scientifiche e culturali;
e.        favorire, per quanto possibile, lo start up di iniziative che successivamente siano in grado di
          autofinanziarsi;
f.        coniugare la tradizione con l’innovazione. Quindi, favorire iniziative volte al rafforzamento di un
          ruolo internazionale per Orvieto, soprattutto nei campi nei quali possiede le più qualificate
          esperienze e le più radicate tradizioni. Agevolare anche l’apertura agli stimoli della società
          contemporanea, alle sperimentazioni ed alle ricerche più avanzate, favorendo lo sviluppo di
          strumenti di specializzazione che contribuiscano alla crescita di nuove attività sul territorio;
g.        salvaguardare e sviluppare le comunità locali e le iniziative della società civile;
h.        favorire progetti che comportino l’impegno e la formazione dei giovani;
i.        favorire interventi con effetti duraturi;
j.        privilegiare, per le iniziative progettate e realizzate da terzi, quelle sostenute da cofinanziamenti.

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Modalità di intervento

Nel perseguire le proprie finalità, la Fondazione opera in attuazione delle modalità previste dal
Regolamento dell’Attività Istituzionale, e precisamente:
  i.    in via prevalente, mediante il finanziamento di progetti ed iniziative proprie, anche in
        collaborazione con altri soggetti pubblici e privati interessati;
 ii.    sostenendo, quando possibile, progetti promossi da terzi nell’ambito dei programmi da essa
        individuati. Nell’ambito di tale modalità, effettua adeguate azioni informative finalizzate a
        stimolare la progettualità del territorio, procedendo poi ad una valutazione comparativa delle
        richieste a cui vengono applicati i medesimi criteri di scelta.

La filosofia del Programma Pluriennale è incentrata sulla concentrazione di gran parte delle risorse verso
progetti rilevanti, che spesso assumono natura pluriennale, al fine di consentire alla Fondazione di dare
un reale contributo al miglioramento della qualità della vita del territorio di riferimento nei suoi vari
aspetti: culturale, economico e sociale.

Tale concentrazione verrà realizzata destinando almeno il 60% delle risorse disponibili in progetti propri
e la residua parte verso progetti di terzi.

Nell’attività erogativa, la Fondazione destinerà, inoltre, una percentuale non superiore al 15% delle risorse
disponibili per progetti di terzi per le piccole erogazioni di importo inferiore a € 1.500,00.

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