Sangalli: "34 miliardi persi ogni anno a causa delle infrastrutture"

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Sangalli: "34 miliardi persi ogni anno a causa delle infrastrutture"
7 Giugno 2019 -

Sangalli: “34 miliardi persi ogni anno
a causa delle infrastrutture”

MILANO – “Su 2400 imprenditori intervistati dalla Camera di commercio di
Milano, oltre il 91% si è detto favorevole alla Tav”.
È quanto afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, riferendosi
a un recente sondaggio, intervenendo a margine della Mobility conference
exhibition in Assolombarda.

La motivazione data da chi ha risposto alla domanda, ha aggiunto il
presidente, va soprattutto a guardare le ricadute economiche e ambientali.
“L’Italia -ha spiegato Sangalli- ha bisogno di più occupazione e di più

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crescita, e quindi di più investimenti. Innanzitutto quelli infrastrutturali,
per sanare carenze che pesano moltissimo sugli scambi commerciali e sul
turismo e che, più in generale, fanno perdere al nostro Paese 34 miliardi di
euro di Pil all’anno.
E quindi ‘Sì alle infrastrutture, sì alla Tav” ha concluso.

Conftrasporto su Via della seta e Tav

ROMA – Mentre l’Italia temporeggia, alla fine sarà la Cina a premere per la
Tav. Ne è convinta Conftrasporto-Confcommercio, il cui vicepresidente, Paolo

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Uggè, pensa che tra le due vie (quella della Seta e l’alta velocità) ci sia
più di una connessione.

“Se si consente alla Cina una sorta di ‘invasione’ e poi non si rafforzano le
vie d’uscita dal Paese, non è difficile pensare alle conseguenze: i prodotti
cinesi resteranno nel nostro mercato sostituendo il made in Italy – afferma
Uggè – L’altra ipotesi è che sarà la stessa Cina a premere per la
realizzazione della Tav. Non si dimentichi che siamo in presenza di un’azione
a tenaglia che prevede “l’invasione” del continente europeo sia dal nord, sia
attraverso l’hub cinese del Pireo, che potrebbe rafforzarsi per il possibile
collegamento con una linea ferroviaria balcanica, che per i porti liguri, il
tutto valutando l’ipotesi, non poi così remota, di un possibile passaggio al
Polo Nord dove i ghiacci si stanno sciogliendo. La Tav è quindi funzionale a
questi obiettivi”.

Per Conftrasporto-Confcommercio, ottenute le vie d’accesso ai mercati
europei, la Cina sarà libera di scegliere la strada più conveniente. “Le
pressioni incrementeranno – spiega Uggè – e se, per la superficialità della
gran parte dei politici italiani, Pechino otterrà anche il controllo delle
infrastrutture strategiche, in particolare di alcuni porti, per il ‘sistema
Italia’ i tempi saranno ancor più bui”.

“Opportuna, pertanto, l’azione del Presidente Mattarella, che cerca di porre
rimedio agli errori di prospettiva di chi non sa vedere oltre il proprio naso
– sottolinea il vicepresidente di Conftrasporto – Le reazioni fatte filtrare
dai rappresentanti degli interessi filo-cinesi, che rivelano l’intenzione del
leader maximo di non sottoscrivere un protocollo annacquato o addirittura di
rinviare il tutto, dimostrano quanto possano essere reali le preoccupazioni
di chi domanda garanzie precise a un Paese (la Cina) che non ha alcuna remora
a sottoscrivere impegni sull’ambiente, sulle regole sociali e sulla libertà
dei commerci, ma si guarda bene dal darne piena attuazione”.

“I cinesi – conclude Uggè – sono abilissimi a copiare e realizzare prodotti
che poi ci rivendono, ma non certamente pensano di acquistare i nostri”.

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Lettera d’intenti per Zes Venezia –
Rovigo

VENEZIA – A Ca’ Farsetti, sede del municipio della città lagunare, è stata
sottoscritta oggi la lettera d’intenti per invitare il Governo ad avviare,
entro il 31 Dicembre 2019, il procedimento per l’istituzione di una “Zona
economica speciale” (Zes) nell’area metropolitana di Venezia e Rovigo.

La firma del documento è stata preceduta dalla presentazione dei suoi
contenuti da parte del sindaco Luigi Brugnaro, del presidente di
Confindustria Venezia Vincenzo Marinese, dei prefetti di Venezia e Rovigo,
Vittorio Zappalorto e Maddalena De Luca, e dal presidente dell’Autorità di
Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale, Pino Musolino.

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Le Zes sono territori che si contraddistinguono per benefici fiscali e per la
possibilità di usufruire di alcune semplificazioni procedurali e doganali per
realizzare condizioni favorevoli alle imprese. Se ne contano circa 4000 al
mondo, di cui 800 in Europa. In particolare l’articolo 107 del Trattato sul
funzionamento dell’Unione europea prevede la possibilità, per il periodo
2014-2020, di costituire delle Zes anche in alcune aree del Nord Italia, tra
cui le zone di Porto Marghera, Arsenale, zona portuale e Tronchetto nel
Comune di Venezia e nella Provincia di Rovigo.

“Credo che sia arrivato il momento di fare le cose, non di continuare a
dividerci o a pensare che le iniziative siano contro qualcuno”, ha esordito
Brugnaro, dopo aver ringraziato e dato il benvenuto a tutti i presenti. “E’
l’ennesima occasione – ha proseguito – una proposta concreta, che sosteniamo
e che speriamo vada in porto. Noi stiamo proponendo all’Italia modelli di
condivisione. Nell’operatività dei mercati bisogna portare traffico in uscita
e in entrata, puntare sulla logistica: tutto questo ha una ricaduta totale
sul territorio. Se penso in particolare a Venezia questo è un modo di puntare
su un altro filone di sviluppo e superare così la monocultura turistica,
facendo sistema con l’area più vasta che la circonda che va fino a Rovigo. Ai
sindaci che sono qui oggi dico che devono sentirsi un tutt’uno con Venezia,
perché insieme possiamo far ripartire fabbriche, commercio e lavoro. Puntiamo
su una produzione onesta e green, che si può ottenere grazie alla ricerca. Mi
auguro che questa possa essere una giornata foriera di altri incontri, per
continuare a collaborare per la crescita del nostro territorio”.

Secondo il Piano industriale che Confindustria Venezia Rovigo ha elaborato,
infatti, l’istituzione di una Zes in Veneto, limitatamente alle sole aree
libere che oggi non producono di alcun reddito, pari a 385 ettari – suddivisi
in 215 ettari a Porto Marghera e 170 ettari nei comuni della provincia di
Rovigo – potrebbe attrarre 2,4 miliardi di investimenti (6,2 milioni per
ettaro), creando 26.600 posti di lavoro tra diretti ed indiretti (1 posto di
lavoro ogni 320.00 euro di investimento).

Totale sintonia con il Comune e con Confindustria Venezia Rovigo è stata poi
espressa dal presidente Pino Musolino, che ha sottolineato come le Zes
rappresentino un’opportunità di crescita per il porto e per l’economia,
visione condivisa anche dall’assessore della Regione Veneto Cristiano
Corazzari.

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Convegno sull’economia del mare a
Palermo

PALERMO – Un importante appuntamento sul tema “Economia del Mare. Opportunità
di sviluppo per il territorio” è in programma a Palermo, giovedì prossimo 21

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Marzo.

Il convegno, organizzato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Centro
studi per il Mediterraneo – Srm, avrà inizio alle ore 10, nella sala convegni
dell’Istituto bancario in via Cusmano 56.

Nell’occasione sarà presentato il quinto Rapporto “Italian Maritime Economy”
di Srm e illustrato l’impatto attuale e il potenziale di sviluppo della
cosiddetta ‘economia del mare’ per Palermo e la Sicilia.

I lavori saranno aperti dai saluti del sindaco Leoluca Orlando e del rettore
dell’Università di Palermo Fabrizio Micari, gli interventi dei relatori.

Secondo il programma, prenderanno la parola, nell’ordine: Alessandro
Albanese, presidente Camera di Commercio di Palermo ed Enna; Pierluigi
Monceri, direttore regionale Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo;
Pasqualino Monti, presidente Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia
Occidentale; Mauro Nicosia, presidente Confetra Sicilia e di Alessandro
Panaro, responsabile Maritime & Mediterranean Economy di Srm.

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Exportday 2019: le Dogane vanno
incontro alle imprese

ROMA – Per aiutare le imprese a prepararsi ad una eventuale Brexit, nel caso
non si dovesse definire un accordo, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha
organizzato, per il 18 Marzo, l’Exportday 2019: un evento in cui tutti gli
Uffici delle Dogane saranno a disposizione delle imprese, in particolare
quelle che hanno poca dimestichezza con le formalità doganali da assolvere
prima di effettuare operazioni commerciali con paesi extra Ue.

Già dal prossimo 30 Marzo 2019 infatti tutte le operazioni di acquisto e di
vendita tra l’Italia ed il Regno Unito non costituiranno più operazioni intra
Ue e, dunque, dovranno essere trattate come importazioni ed esportazioni, con
conseguente piena applicazione del Codice doganale dell’Unione.

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Lo stesso Direttore dell’Agenzia, Mineo, ha inviato nei giorni scorsi una
lettera agli operatori economici che sinora hanno effettuato transazioni
commerciali esclusivamente con il Regno Unito.
L’iniziativa sarà diffusa su tutto il territorio nazionale con il
coinvolgimento delle Camere di commercio, e intende fornire tutte le
informazioni necessarie per affrontare preparati l’impatto che la Brexit
potrebbe avere nelle attività commerciali, facendo in modo di effettuare le
transazioni senza soluzione di continuità.

Per conoscere le sedi in cui si svolgerà l’evento e i relativi programmi è
possibile collegarsi alla pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle Dogane.

La Commissione europea ha inoltre pubblicato una serie di documenti-guida
relativi a problematiche di carattere doganale e fiscale connesse alla Brexit
e una sintetica guida doganale per le imprese, con una check-list delle
azioni da intraprendere.

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Record di traffico per Toscana
Aeroporti

FIRENZE – Il Consiglio di Amministrazione di Toscana Aeroporti Spa che
gestisce gli aeroporti di Firenze e di Pisa ha approvato il bilancio
consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio al 31 Dicembre 2018.
Per il presidente Marco Carrai, “I risultati del 2018 sono particolarmente
positivi sia in termini di crescita dei passeggeri, con il Sistema
aeroportuale toscano che per la prima volta ha superato la soglia degli 8
milioni di passeggeri, sia in termini economici, con tutti gli indicatori in
crescita. Ci prepariamo ad affrontare con grande entusiasmo il 2019 che

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rappresenterà un anno storico per gli   aeroporti toscani: prenderanno infatti
il via i lavori per l’ampliamento del   Terminal di Pisa e quelli per la
realizzazione della nuova pista e del   nuovo Terminal di Firenze. Due progetti
che rivoluzioneranno completamente la   capacità e l’offerta di Toscana
Aeroporti con prospettive di crescita   particolarmente importanti”.

Con 8.182.161 passeggeri trasportati nel 2018, il Sistema aeroportuale
toscano ha stabilito il nuovo record assoluto di traffico (+ 3,7%). Gli
aeroporti toscani di Firenze e Pisa, nel 2018, sono stati collegati con 96
destinazioni, di cui 12 nazionali e 84 internazionali (23 operate in entrambi
gli scali), servite da 37 compagnie aeree (di cui 7 operanti in entrambi gli
scali), 22 legacy e 15 low cost. Il traffico cargo cresce del 10,0% nel 2018
con oltre 11.893 tonnellate di merce e posta trasportate.

Aeroporto Galileo Galilei di Pisa

Nuovo record di traffico passeggeri per l’aeroporto di Pisa che, con
5.463.080 passeggeri trasportati nel 2018, registra un aumento del 4,4%.
L’incremento è principalmente riconducibile al positivo andamento dei
movimenti dei voli totali (+3,0%) e del load factor dei voli di linea pari
all’87,1% (+0,4 p.p.). In crescita sia il traffico di linea internazionale
(+5,6%), che rappresenta il 73,3% del totale passeggeri, sia quello domestico
(+0,8% rispetto al 2017). I principali mercati per il Galilei risultano
essere, dopo quello nazionale (26,7%), il mercato britannico (21,0% del
totale), spagnolo (10,3% del totale) e tedesco (7,2% del totale). Il traffico
cargo registra una crescita del 9,9% rispetto al 2017 raggiungendo le 11.644
tonnellate di merce e posta trasportate. Tale risultato è dovuto
principalmente all’incremento del traffico courier gestito dal vettore DHL.

Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze

Traffico passeggeri record anche per l’aeroporto di Firenze, in crescita del
2,3% rispetto al 2017 con 2.719.081 passeggeri transitati nel 2018. Tali
risultati sono stati ottenuti nonostante anche il 2018 sia stato
caratterizzato da un elevato numero di voli dirottati/cancellati pari a oltre
1.200 movimenti per una perdita stimata di circa 126.000 passeggeri. Di
questi, ben 483 sono stati dirottati/cancellati per avverse condizioni meteo
a testimonianza dell’inadeguatezza dell’infrastruttura fiorentina. Al netto
della perdita stimata di passeggeri, il traffico dello scalo aeroportuale di

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Firenze avrebbe registrato una crescita del traffico passeggeri del +7,0%.
Solo una parte di tale traffico è stata recuperata dall’aeroporto di Pisa.
Positivo (+0,7 p.p.) l’andamento del load factor dei voli di linea pari al
79,6% rispetto al 2017. In aumento (+3,0%) il traffico di linea
internazionale (che rappresenta l’85,9% del traffico di linea). I principali
mercati del Vespucci risultano essere quello francese (19,8% del totale),
tedesco (18,7%) e italiano (14,1%).

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Msc conferma ordine per navi di lusso
a Fincantieri

GINEVRA – Msc e Fincantieri hanno annunciato oggi la firma dei contratti
definitivi per la costruzione di quattro navi da crociera di lusso.

Pierfrancesco Vago, executive chairman della divisione Msc Crociere, ha
dichiarato che ”con l’ordine di oggi, Msc entra in un nuovo segmento che ha
un forte potenziale a livello globale. Anche se siamo già presenti nel
mercato premium con Msc Yacht Club, servizio disponibile sulla flotta Msc
Crociere, il nostro nuovo luxury brand consegnerà a questo settore
particolare e in forte crescita una nave fantastica e un’esperienza da
vivere. Siamo inoltre fieri di collaborare ancora una volta con Fincantieri
per lo sviluppo e la costruzione di un’altra innovativa ed esclusiva classe
di navi”.

L’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha invece
sottolineato che quanto annunciato “conferma la capacità e la forza del
nostro Gruppo di convertire il soft backlog in carico di lavoro. Siamo
soddisfatti di aver centrato questo importante obiettivo in meno di cinque
mesi dall’accordo preliminare. La reputazione di Fincantieri su un mercato
complesso come quello crocieristico è ai massimi storici, e la nostra
leadership anche nel segmento del lusso, tra i più attivi in assoluto, si
rafforza ulteriormente con queste quattro navi, di pari passo alla relazione
con Msc e ai suoi piani di crescita.”

Le quattro unità avranno tutte una stazza lorda di circa 64.000 tonnellate e
saranno caratterizzate dalle soluzioni marittime di prossima generazione e
delle più recenti tecnologie per la tutela dell’ambiente. Ognuna sarà dotata
di 481 suite e da un design altamente innovativo, e introdurranno soluzioni
all’avanguardia per il comfort e il relax degli ospiti.

L’annuncio odierno fa seguito alla firma di un memorandum d’intesa tra le
parti dell’Ottobre 2018. I contratti, soggetti al finanziamento
dell’armatore, hanno un valore complessivo superiore ai due miliardi di euro.
Come previsto dai termini dell’accordo, la prima delle quattro navi extra-

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lusso verrà consegnata nella primavera del 2023. Le altre tre entreranno in
servizio una all’anno nei successivi tre anni fino al 2026.

Il nuovo brand dedicato al lusso opererà parallelamente al brand Msc Crociere
già oggi leader in Europa, Sud America, Golfo Persico e Sud Africa.

Da quando ha iniziato a lavorare con Fincantieri nel 2014, Msc ha ordinato
quattro navi, per un valore di 3,2 miliardi di euro. Le prime due, Msc
Seaside e Msc Seaview (nella foto), sono già in servizio. Le prossime saranno
consegnate nel 2021 e nel 2023, con Msc Seashore già in costruzione nel
cantiere di Fincantieri a Monfalcone.

Bureau Veritas certifica SuperJet

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International

MILANO – Il marchio di Bureau Veritas Italia sulla gestione delle procedure
di sicurezza e di tutela della salute sul posto di lavoro di SuperJet
International, società impegnata sia nella commercializzazione oltre che
nell’assemblaggio finale del velivolo Superjet 100 (SSJ100), sia
nell’assistenza post vendita e nell’addestramento di piloti e tecnici.

La società italo-russa ha infatti ottenuto da Bureau Veritas Italia la
certificazione OHSAS 18001 (sicurezza) che, negli obiettivi ribaditi anche
dall’amministratore delegato di SuperJet International, Stefano Marazzani,
non solo fornisce la conferma della validità delle procedure e degli schemi
di sicurezza messi in atto dall’azienda, ma rappresenta anche un passo
decisivo verso il raggiungimento della norma ISO 45001 che ha introdotto un
ulteriore standard sui sistemi di gestione della salute e sicurezza negli
ambienti di lavoro.

“Il conseguimento di questo certificato rappresenta la prova tangibile della
cultura aziendale di tutti i lavoratori di SuperJet International, che da
sempre è orientata verso una gestione responsabile della salute e della
sicurezza dei suoi dipendenti” – afferma l’amministratore delegato di
SuperJet International.

SuperJet International ha posto in atto un solido sistema di gestione per la
salute e la sicurezza in azienda. Ogni attività è stata impostata secondo il
cosiddetto Sistema di Gestione per la Sicurezza (SGS) e adottando tutte le
misure richieste dalla direttiva. Lo stesso processo di certificazione
condotto da Bureau Veritas Italia ha coinvolto anche i dipendenti
dell’azienda con corsi di formazione mirati alla prevenzione degli infortuni
e delle malattie professionali, monitorando nel contempo i processi aziendali
in maniera strutturata e costante, in modo da attuare un controllo
responsabile dei rischi.

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7 Giugno 2019 -

Brexit: scenari futuri e strumenti
operativi

MARGHERA – si parlerà di Brexit al nuovo appuntamento per il ciclo di
incontri de “I Giovedì della Dogana”, organizzato dall’Area
Internazionalizzazione di Confindustria Venezia e Rovigo, in collaborazione
con la Direzione Interregionale per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia
dell’Agenzia Dogane e Monopoli.

Il prossimo incontro, dedicato a “Brexit: scenari futuri e strumenti
operativi per pianificare il cambiamento”, si terrà giovedì 21 marzo alle ore
15.00 nella sede di Confindustria Venezia e Rovigo, via delle Industrie 19 a
Marghera ed in videoconferenza nella sede di Rovigo, in via A. Casalini 1.

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Saranno analizzati, nel dettaglio, i cambiamenti che interverranno a seguito
della Brexit e che determineranno nuovi adempimenti a carico delle imprese,
che intrattengono rapporti commerciali con il Regno Unito.

Obiettivo del convegno è quello di approfondire gli aspetti doganali ed i
cambiamenti di natura procedurale legati ai vari scenari possibili, con il
supporto dell’Agenzia delle Dogane.

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Mattioli alle celebrazioni dei 60 anni
del Cnel

ROMA – Questa mattina a Roma, sono stati celebrati i 60 anni dall’istituzione
del Cnel – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.

Nella storica sede di Villa Lubin si è tenuta la tavola rotonda ”L’attualità
del ruolo del Cnel,
la funzione dei corpi intermedi e la rappresentanza in Italia” introdotta dal
presidente Tiziano Treu.
Com’è cambiata la rappresentanza dei lavoratori e delle imprese negli ultimi
60 anni? Questa la domanda posta da Treu nel corso della tavola rotonda che
ha aperto le celebrazioni e che ha visto la partecipazione di Carmelo
Barbagallo, Vincenzo Boccia, Annamaria Furlan, Claudia Fiaschi, Maurizio
Landini e Giorgio Merletti.

Previsto dalla Costituzione, ma attivato solo a partire dal 1958, il Cnel nel
2018 ha compiuto 60 anni di vita. Per ricordarne la delicata funzione e il
ruolo strategico svolto fino ad oggi, oggi è stata organizzata una giornata
celebrativa a conclusione dell’anniversario.

Successivamente, si è tenuta un’Assemblea straordinaria alla presenza del
presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati che ha portato la
sua riflessione sul ruolo costituzionale e l’attualità del Cnel. In
rappresentanza del Governo è intervenuto il prof. Salvatore Giuliano,
sottosegretario al Miur.
La mattinata si è conclusa con la Lectio magistralis del costituzionalista
prof. Massimo Luciani.

In rappresentanza della Confederazione Italiana Armatori ha partecipato
all’evento il presidente Mario Mattioli insieme a Gennaro Fiore, Consigliere
del Cnel.

Infine, nel pomeriggio è stato presentato il libro “Per una storia del Cnel.
Antologia di documenti (1946-2018)” (Il Mulino), scritto dal giovane storico
dell’Università di Sassari Salvatore Mura che, grazie a documenti recuperati

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in biblioteche e archivi, ha ripercorso il ruolo del Cnel nella storia
d’Italia evidenziandone il ruolo strategico nei processi decisionali pubblici
più importanti della Repubblica.

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