ENEA - Tecnologie per il Patrimonio Culturale - Innovazione tecnologica, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio culturale
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ENEA – Tecnologie per il Patrimonio Culturale Innovazione tecnologica, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio culturale Piattaforma Italiana Cultural Heritage MIUR - Roma, 5 maggio 2011 1
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) L’ENEA svolge attività di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico avvalendosi di competenze ad ampio spettro e di avanzate infrastrutture impiantistiche e strumentali dislocate presso: nove Centri di Ricerca cinque Laboratori di Ricerca uffici territoriali un ufficio di rappresentanza a Bruxelles 2
ENEA per il Patrimonio Culturale Ricercatori coinvolti: 137 Centri di Ricerca interessati: 8 Unità / Laboratori : 37 Interventi effettuati: più di 1.000 Esperienza nel settore: oltre 20 anni Brevetti depositati: 11
Aree di Intervento e Infrastrutture Stakeholder Settori Affini Amministrazione statale Turismo Edilizia Regioni, Enti locali … Università Enti di Ricerca Imprese Energia Ambiente Sistema per la governance Network multidisciplinare di laboratori Tecnologie turismo culturale Sistemi per la Diagnostica Caratterizz. Uso fruizione dei Ricadute avanzata strutturale Sostenibile Information Formazione Beni Culturali da per la e e Gestione e Sistemi Sistemi Communic. Realtà. Intelligenza settori conservaz. prevenzione dei Rischi Aggiornam. ed il rischi Ambientali Technology Profession. Virtuale Artificiale affini Sistemi per la restauro naturali e Antropici fruizione dei Beni Ambientali Risorse Umane Piattaforme Tecnologiche
Patrimonio Culturale: il modello di business e le macro-attività ENEA Modello di business del Patrimonio Culturale (MiBAC) Conoscenza Conservazione Fruizione Sviluppo Sostenibile Piattaforme tecnologiche avanzate Formazione / Aggiornamento professionale Trasferimento Tecnologico Ricerca Consulenza Servizi Formazione Metodologie Tecnologie Risorse Umane Infrastrutture Centri di Ricerca / Laboratori Consorzi ENEA per il Patrimonio Culturale
Conoscenza Caratterizzazione strutturaleL’ambito • Rilievo laser • Diagnostica strutturale • Analisi modale • Monitoraggio strutturale • Prove dinamiche e pseudo-dinamiche • Valutazione della sicurezza e criteri di verifica Esempi di tecnologie Caratterizzazione Sensori in fibra Radar a scansione, sismica ottica laser Endoscopia Radar Radar subacqueo Gammagrafia Radar satellitare Fluorescenza Georadar Laser-scan indotta da laser Invecchiamento in (LIF) camera climatica Laser Induced Breakdown Spectroscopy (LIBS)
Conservazione Diagnostica avanzata per il restauro L’ambito • Indagini sulla struttura delle opere • Caratterizzazione dei materiali utilizzati • Comprensione della tecnica costruttiva • Studi sulla genesi delle opere • Determinazione dello stato di conservazione • Individuazione dei fattori di danno e comprensione delle correlazioni causa-effetto. Esempi di tecnologie Analisi elementale Interferometria Radioscopia Analisi superfici Irraggiamento Riflettografia I.R. Colorimetria Gamma Spettrometria di Diffrazione x Laser-scan massa Endoscopia Radar Spettrometria x Fluorescenza x Radar satellitare Spettrofotometria Gammagrafia Termografia Georadar Ultrasuoni
Sviluppo Sostenibile Uso sostenibile e gestione dei rischi ambientali ed antropici L’ambito • Processi di dispersione e trasformazione chimica degli inquinanti atmosferici • Caratterizzazione fisica del particolato per opere conservate in musei e gallerie, e per opere all’aperto • Analisi chimiche • Analisi climatiche Esempi di tecnologie Analisi Monitoraggio Radar satellitare microbiologiche micro- e macro- Ricostruzione di Modelli di climatico immagini 2D e 3D dispersione Monitoraggio Rivestimenti a film degli inquinanti strutturale sottile su vetro atmosferici Osservazione Sistemi Informativi Modelli di del territorio Territoriali deposizione di inquinanti
Piattaforme Tecnologiche e Fruizione Piattaforma Tecnologica ICTL’ambito e GRID Computazionale • Condivisione su web di risorse HW e SW e di strumenti informatici presenti nei laboratori virtuali • Ricostruzione virtuale dell’aspetto originale di un bene • Analisi e monitoraggio dello stato di conservazione • Accesso remoto ai dati e ai modelli 3D in alta risoluzione • Accesso intelligente all’informazione culturale • Formazione a distanza e diffusione della conoscenza Esempi di tecnologie GRID Computing Web semantico Realtà Aumentata Calcolo scientifico Ontologie Piattaforma per l’e- Modellazione Grafica Remota 3D learning e la Visualizzazione comunicazione a Laser Scanner 3D Virtuale distanza Intelligenza Sistemi Informativi Trattamento Artificiale Territoriali digitale delle Archivi documentali immagini
Formazione Percorsi formativi blended-learning L’ambito • Long Life Learning per la Pubblica Amministrazione. • Corsi e master erogati in ambito accademico • Apprendimento collaborativo Esempi di tecnologie Authoring Content Learning System Management Management Communication System System Platform Grid Computing Digital Right Tecnologie Tecnologie Management innovative per la fruizione on Tecnologie diffusione sicura demand avanzate di dei contenuti comunicazione
Nel seguito sono descritti alcuni recenti esempi di tecnologie applicate dall’ENEA al Patrimonio Culturale Per approfondire le attività di ricerca ENEA per il Patrimonio Culturale Sito istituzionale: www.enea.it ENEA Web TV Canale tematico Beni Culturali Portale tematico: http://patrimonioculturale.enea.it 11
Campagna di monitoraggio eseguita con RGB Imaging Topological Radar L’RGB-ITR è uno scanner laser 3D a modulazione di ampiezza in grado di fornire oltre l’informazione strutturale anche quella colorimetrica, grazie all’uso di tre sorgenti laser (rosso, verde, blu) L’uso dello RGB-ITR consente: • Diagnosi remota non invasiva fino a 30m (strutturale e colorimetrica) • Catalogazione di beni artistici con modelli 3D completi e foto laser • Navigazione di modelli 3D per scopi didattici 12 Unità Tecnica: ENEA – UTAPRAD C. R. ENEA Frascati
Disinfezione / Disinfestazione del patrimonio bibliografico - documentale mediante irraggiamento γ Effetti dell’attacco di biodeteriogeni su carta fotografica a sviluppo ILFORD-ILFOBROM 2.1P lucida trattata con raggi γ La sperimentazione ha evidenziato che la carta fotografica in esame, se sottoposta ad una dose di irraggiamento pari a 3 kGy, non mostra modifiche fondamentali tali da favorire lo sviluppo del microfungo Penicillium chrysogenum o la erosione da parte dell’insetto corrodente Blaptica dubia. Valutazione degli effetti dell’irraggiamento γ sulla stabilità cromatica di stampe fotografiche (gelatina a colori KODAK degli anni 2000 e gelatine b/n colorite manualmente degli anni 1920) La valutazione delle coordinate cromatiche L*, Impianto di irraggiamento Calliope. Vista della cella di irraggiamento e della rastrelliera contenenti a*, b* del CIE L*a*b*system (ISO 7724-1) non le sorgenti di 60Co, in primo piano la piattaforma per il hanno evidenziato differenze significative tra i posizionamento dei campioni campioni non trattati e quelli trattati anche con dosi di 10kGy. 13 Unità Tecnica: ENEA – UTTMAT C. R. ENEA Casaccia
PROTOCENTER: Applicazione di tecnologie CAD/CAM ProtoCenter: applicazione di tecnologie cad/cam a supporto del restauro e della valorizzazione del patrimonio culturale Le attività del laboratorio ProtoCenter per I beni culturali prevedono: Progettazione di interventi di restauro virtuale senza impatto sull’originale Ricostruzione di copie virtuali in sostituzione dell’originale quando questo si trova in precarie condizioni di conservazione Completamento di collezioni dislocate in luoghi diversi o per le quali non sono più disponibili gli originali Proporre in collaborazione con gli esteri nuove interpretazioni dell’opera o del reperto offrendo ricostruzioni virtuali 3D Favorire la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale sia attraverso i mezzi di comunicazione digitale propri dell’ICT, sia mediante la creazione di bookshop all’interno dell’istituzione museale 14 Unità Tecnica: ENEA – UTT C. R. ENEA Bologna
Spettrometro portatile per imaging multispettrale applicato all’analisi di Beni Culturali La spettroscopia d’immagine iperspettrale si sta affermando come una delle tecniche principali nell’analisi e riproduzione delle opere d’arte. Gli strumenti realmente spettrofotometrici, oggi esistenti, sono però essenzialmente da laboratorio Lo scopo dell’attività è quello di costruire uno strumento che misuri il “fattore di riflessione spettrale” e sia allo stesso tempo accurato e portatile per misure in-situ Image-matrix sensor il principio di funzionamento di tale strumento è basato su un filtro variabile di Filtro a Filtro a dimensioni ridotte che ne costituisce l’unica sinistra destra parte in movimento rispetto al rivelatore Direzione di movimento del filtro variabile Partners: ENEA, CNR-INO, Università di Parma 15 Unità Tecnica: ENEA – UTTMATT C. R. ENEA Casaccia
Riqualificazione di edifici vincolati nel Centro Storico di Vittorio Veneto Sono state svolte indagini diagnostiche (Georadar, Soniche e Placometriche Endoscopiche Termografiche) per il recupero architettonico, energetico-ambientale degli edifici con soluzioni innovative Conservare e valorizzare gli edifici e gli ambienti storici (leggi di tutela); Migliorare il comfort e la sicurezza degli ambienti (utenza debole); Palazzo Todesco Ottimizzare le prestazioni energetiche degli involucri QUARTIERE - Serravalle 16 Unità Tecnica: ENEA – UTEE C. R. ENEA Casaccia
United Nations ECE Intern. Co-operative Programme on effects on Materials including Culturale Heritage ICP Materials ha cominciato il lavoro nel 1985. LìItalia (Enea) partecipa il Programma dal suo inizio con 4 stazioni di monitoraggio ed esposizione: ENEA C.R. Casaccia (Main station), Roma (ISS), Milano (ARPA Lombardia), Venezia (ARPA Veneto). Dal 2001 presso ENEA è stato creato il Centro per lo stock dei materiali a rischio nell’ambito del Culturale Heritage. Dal 2005 l’ENEA (Italia) ha la Co-Chiarmanship del Programma insieme alla KIMAB (Svezia). Nelle mappe sono riportati i livelli della corrosione del arenaria (sopra) e rame (sotto) sull’intero territorio nazionale sulla base dei dati del modello EMEP, usando le relazioni Dose/Effetto sviluppate dall’ICP Materials. Sulle mappe sono dislocati 94 000 monumenti schedati dalla Mappa del Rischio del Patrimonio Culturale Italiano dell’Istituto Centrale per il Restauro. I risultati sono estremamente importanti per la valutazione delle misure da adottare a livello locale per la tutela del CH nazionale. 17 Unità Tecnica: ENEA – UTTAMB C. R. ENEA Casaccia
Laboratorio Metodologie Diagnostiche Il Laboratorio Metodologie Diagnostiche sviluppa metodologie per controlli non distruttivi, per tecniche microanalitiche, per l’analisi delle caratteristiche termodinamiche dei materiali e per la correlazione con gli aspetti comportamentali. In questo ambito l’attività svolta per la conservazione del patrimonio artistico ha visto, nel corso di quasi trenta anni, la realizzazione di centinaia di interventi su beni storico artistici che hanno visto l’applicazione principalmente di tecniche non distruttive o microdistruttive. La possibilità di applicare in maniera integrata diverse tecnologie ha permesso in particolare per i materiali pittorici di giungere alla conoscenza dei materiali costitutivi, delle neoformazioni, dei prodotti di restauro e delle tecniche pittoriche. I più recenti interventi sono stati realizzati su tele e tavole pittoriche. 18 Unità Tecnica: ENEA – UTTMAT C. R. ENEA Casaccia
Sviluppo di sistemi di monitoraggio strutturale e di parametri ambientali basati su tecnologia in fibra ottica Sensori in fibra ottica Sensore inscritto nel Minima invasività/visibilità: corpo della fibra ottica Piccole dimensioni con cablaggio in serie di Mura Aureliane (Roma) numerosi sensori su cavetto di piccolo Fessurimetro in fibra diametro, con possibilità di impiego di ‘fibra ottica presso Torre L3 nuda’ (fibra ottica a vista, priva di cavetto protettivo) Bartolomeo Colleoni (Venezia) Monitoraggio permanente di frattura con sensore in ‘fibra nuda’ Semplice cablaggio di reti di sensori distribuiti su grandi superfici Sensori ottici ‘intrinseci’: Assenza di alimentazione elettrica al punto Sensore (‘fibra di misura nuda’) Alta affidabilità per monitoraggi permanenti: Assenza di drift termico Scuola Grande S. Rocco (Venezia) Resistenza agli agenti atmosferici Monitoraggio di subsidenza al porticato con sensori in fibra ottica Monitoraggio strutturale ed ambientale: Deformazioni statiche e dinamiche Movimenti relativi Temperatura Umidità 19 Unità Tecnica: ENEA – UTAPRAD C. R. ENEA Frascati
Piattaforma Tecnologica per il Patrimonio Culturale La creazione di reti di archivi e di Laboratori Virtuali, attraverso l’infrastruttura ENEA-GRID computazionale, permette l’accesso diretto su web a basi di dati distribuite sul territorio. I dati condivisi si riferiscono agli interventi effettuati per: La modellazione, la simulazione e le ricostruzioni virtuali 3D di beni anche non più Aree urbane e manufatti esistenti Laser Scanner 3D Ambiti di applicazione: La prevenzione di fenomeni di degrado e dei Aree e scavi archeologici danneggiamenti non visibili a occhio nudo LaEdifici e aree urbane ricostruzione dell’aspetto originale di beni Manufatti L’estrapolazione di informazioni sui materiali La catalogazione e la diffusione di documenti digitalizzati e di informazioni di contesto. Touch screen su 3D Aree e scavi archeologici 20 Unità Tecnica: ENEA – UTICT C. R. ENEA Bologna
Micro-biotecnologie per la conservazione e il restauro del Patrimonio Culturale Un’opera d’arte o un monumento, o qualunque oggetto di interesse storico-artistico (di seguito denominati “bene”), possono essere considerati e studiati come un ecosistema. La caratterizzazione microbiologica è utile in quanto: Permette di ottenere una mappatura dei microrganismi che hanno colonizzato il bene nel tempo, in assenza di qualsiasi intervento di conservazione o restauro Pone le basi per lo sviluppo di un protocollo di monitoraggio che permetta di seguire la velocità della colonizzazione microbica e Il cambiamento della popolazione microbica in funzione della composizione del substrato, delle condizioni ambientali e del restauro. Rappresenta un punto iniziale importante per qualsiasi intervento di restauro, permettendo una ragionevole previsione di come la comunità microbica si possa sviluppare. Il potenziale metabolico dei microrganismi rinvenuti può inoltre essere sfruttato per sviluppare nuove tecniche di restauro bio-based, caratterizzate da una maggiore compatibilità con i materiali, basso impatto ambientale per gli operatori e per l’opera e bassi costi. Lo sviluppo di tali tecniche, in alternativa o complementari alle tecniche convenzionali, è particolarmente auspicabile per problematiche di restauro rimaste irrisolte. CASO STUDIO: Indagine microbiologica nella tomba etrusca della Mercareccia (necropoli di Tarquinia) Biodeterioramento Bio-restauro: bioconsolidamento e biopulitura Isolamento di ceppi batterici e fungini finora mai riportati in relazione al patrimonio artistico, successivamente utilizzati per Cristalli di calcite Rimozione di colla Rimozione di Rimozione di resina sintetica sviluppare nuovi approcci al precipitati da animale da carta gommalacca da da lastre calcografiche restauro: batteri antica provino di dipinto murale 21 21 Unità Tecnica: ENEA – UTAPRAD C. R. ENEA Casaccia
MAR VASTO – Valutazione del rischio a Valparaíso (Cile) Il progetto "MAR VASTO – Valutazione del rischio a Valparaíso", coordinato dall’ENEA, con la partecipazione di partner Italiani e il supporto di autorità locali, è stato finanziato dal Banco InterAmericano di Sviluppo-IDB. Valparaíso rappresenta un caso emblematico di crescita, all'interno di un contesto ambientale molto particolare, di un porto dell'Oceano Pacifico strategico per il commercio marittimo (in particolare nei secoli XIX e XX), fino al declino successivo all’apertura del Canale di Panama (1914). Valparaíso racconta, infatti, la storia infinita di una stretta interazione tra la società e l’ambiente, mediante la stratificazione di numerosi e differenti livelli urbani e architettonici, talvolta colpiti da catastrofi e sempre in pericolo. Certamente la città è soggetta a molteplici disastri naturali (terremoti, tsunami, frane, la città ecc.) e antropici (specialmente incendi spontanei o indotti dall’uomo). Queste caratteristiche rendono Valparaíso un caso di studio paradigmatico per la mitigazione della pericolosità e i fattori di rischio devono essere valutati con attenzione prima di qualsiasi intervento di restauro da pianificarsi in futuro. Gli scopi principali del progetto per la Città di Valparaíso (Cile), dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2003, sono stati i seguenti: •valutare l'impatto dei principali disastri naturali e antropici (terremoti, tsunami, frane e incendi); •fornire analisi architettonico/urbanistiche e di vulnerabilità per un settore pilota del Cerro Cordillera, quartiere storico l’area di studio parzialmente compreso nell’area UNESCO; •fornire un rilievo e un’analisi di vulnerabilità per tre chiese monumentali (La Matríz, San Francisco del Barón, Las Hermanítas de la Divina Providencia) costituite da materiali diversi (muratura, cemento armato, legno e adobe) e situate in differenti siti della città; •sviluppare un archivio digitale GIS, ben organizzato, facile da usare e implementare nel futuro, con la presenza di mappe e scenari di rischio; •suggerire linee guida e proposte per interventi futuri. I risultati del progetto sono stati ottenuti mediante missioni in sito a Valparaiso e attività sviluppate in Italia. L’idea dietro questo archivio è stata quella di andare oltre i confini della semplice memorizzazione di dati per avere un potente strumento modulare di conservazione e gestione delle opere in totale sicurezza. Il cuore della tecnologia è l’acquisizione digitale ad alta risoluzione delle immagini di differenti tipi di opere come fotografie, dipinti, sculture, manifesti, disegni e molto altro. A tali oggetti vengono associati diversi tipi di informazioni: descrittive, economiche, bibliografiche, conservative e relative ai restauri. Il sistema lavora totalmente offline per mantenere la massima velocità di gestione e la massima sicurezza sui dati e può essere gestito da una sola persona o da più persone in un network. Può avere una uscita anche su un sito Web, dove sarà il gestore a decidere quali dati inviare evitando quelli critici. alcuni degli studi eseguiti http://www.marvasto.bologna.enea.it 22 Unità Tecnica: ENEA – UTSISM C. R. ENEA Bologna
Multipurpose digital archive Un software di gestione di archivi di grande dimensione legato alla continua evoluzione tecnologica. L’idea dietro questo archivio è stata quella di andare oltre i confini della semplice memorizzazione di dati per avere un potente strumento modulare di conservazione e gestione delle opere in totale sicurezza. struttura del software Il sistema lavora totalmente offline per mantenere la massima velocità di immagini con filigrana gestione e la massima sicurezza sui dati e può essere gestito anche da digitale una sola persona . Può avere una uscita su un sito Web, dove sarà il gestore a decidere quali dati inviare online evitando quelli critici. La struttura modulare dell’archivio permette l’interfacciamento con tutto quello che offre la moderna tecnologia. Molte sono le possibiltà, tra le quali: libro in Adobe •archiviare grandi collezioni con diversi tipologie di opere; esempi di uscite InDesign •pianificare mostre; •creare cataloghi personalizzati; •creare libri d’arte interfacciandosi con Adobe InDesign; •gestire la parte economica; •gestire la conservazione e il restauro dell’opera; •proteggere la proprietà dell’immagine su Internet utilizzando un timbro digitale; la scheda è su web •gestire un sito web in totale sicurezza; un clic per inviare una scheda con testo e le informazioni dal •salvare e modificare le ricerche effettuate; immagini su Web la scheda nel database web in tempo reale •lavorare con l’intero archivio offline anche sui nuovi smartphone come iPhone e tavolette come iPad. Un archivio flessibile e modulare adatto alle attuali tecnologie ma aperto a tutto quello che la tecnologia potrà offrire in futuro sempre con l’obiettivo di salvaguardare e preservare l’opera nel migliore dei modi ai fini della conservazione e del restauro. archivio sito Web online offline su per iPhone iPhone o iPad Unità Tecnica: ENEA – UTSISM C. R. ENEA Bologna
Spettroscopia THz per l'indagine scientifica delle opere d'arte Analisi di un dipinto a base di pigmenti naturali e oro parzialmente coperto da gesso. Campioni di K. Fukunaga – NICT, Tokyo Il contrasto è maggiore Dimostrazione della nella zona coperta dal gesso! capacità del THz di vedere sotto strati di gesso: si confronta l’immagine visibile con quella rilevata al THz in trasmissione (NICT) e in riflessione (ENEA). Si noti che il contrasto Immagine THz in dell’immagine è addirittura riflessione @ 0.15 THz migliore sotto il gesso (che ENEA Compact FEL funziona come coating Immagine THz Immagine Visibile antiriflesso). in trasmissione Dettaglio nel tratteggio @ 0.6 – 2.6 THz rosso NICT - Japan 24 Unità Tecnica: ENEA – UTAPRAD C. R. ENEA Frascati
ENEA – Tecnologie per il Patrimonio Culturale Innovazione tecnologica, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio culturale Presentazione Antonio Di Lorenzo (ENEA-UTICT), contributi di: Marianna Adamo Michele Caponero Stefan Doytchinov Stylani Fanou Gian Piero Gallerano Massimiliano Guarneri Maurizio Indirli Lorenzo Moretti Franca Persia Sergio Petronilli Angela Piegari Samuele Pierattini Anna Rosa Sprocati Piattaforma Italiana Cultural Heritage MIUR - Roma, 5 maggio 2011 25
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