La Madonna dei Cappuccini - Cammino
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La Madonna dei Cappuccini Anno LXXIII nº 4 Trimestrale Sped. in A.P. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 LO - Contiene I.R. OTTOBRE - DICEMBRE 2020
LA MADONNA DEI CAPPUCCINI LA MADONNA DEI CAPPUCCINI Periodico trimestrale I.R. PIAZZA DEI CAPPUCCINI, 2 ABSORBEAT 26841 CASALPUSTERLENGO (LO) TEL. 0377 84880 - FAX 0377 919962 Anno LXXIII n.4 OTTOBRE - DICEMBRE 2020 Sped. in A.P. Comma 20/c art. 2 legge 662/96 LO Conto Corrente Postale 220 60 206 intestato a: Direzione Commerciale Business - Lodi LA MADONNA DEI CAPPUCCINI CASALPUSTERLENGO I dati relativi agli abbonati saranno trattati nel rispetto di quanto stabilito dal Reg.Ue 2016/679, per finalità inerenti la gestione degli abbonamenti e per l’invio delle informa- zioni sulle iniziative della Parrocchia e del Santuario. Non sono comunicati o ceduti a terzi. Responsabile del tratta- mento dati è fra Giancarlo Martinelli, direttore editoriale. SOMMARIO pag 2 Preghiera di S. Francesco pag 3 Buon Anno pag 4 Festa dell’Immacolata col Vescovo pag 6 Andiamo a Casale pag 8 L’adorazione dei pastori INSERTO PAGINE GIALLE I Grazie – II-III Tempo di speranza e fantasia – IV Trent’anni di testimonianza – V Solidarietà in Avvento – VI Ciao Scalve – VII Ciao Nando – VIII FIGLI DI DIO: Battesimi, Matrimoni, Defunti pag 9 Inno alla vita PREGHIERA DI pag 10 Nonostante tutto … il catechismo pag 12 Manuel, il guerriero nella luce SAN FRANCESCO pag 14 Viaggio nella religiosità popolare Rapisca, ti prego, o Signore, In copertina: l’ardente e dolce forza Altare natalizio del tuo amore Retro copertina: Lettere a Santa Lucia la mente mia da tutte le cose Hanno collaborato: che sono sotto il cielo, MiriamBalossi - Vera Bonaita - Giacomo Bassi - Massi Bonà - perché io muoia per amore Remo Buttinoni - Piero Cattaneo - Franco Lottaroli - Fra Giancarlo Martinelli - Gianluca Lottaroli - Laura Nicò - Anna Peviani - Noemi Pisati - Alberto Pistore - Paola Re - Matteo Sansonetti - Fra Giovan- dell’amor tuo, ni Spagnolo – Leonardo e Martina come tu ti sei degnato di morire Editore: Beni Culturali Cappuccini ONLUS per amore dell’amor mio. Viale Piave, 2 - 20129 Milano Redazione: Frati Cappuccini P.za Cappuccini, 2 - Casalpusterlengo Dir. Resp.: Dir. Editoriale: P. Giulio Dubini Dir. Editoriale Fra Giancarlo Martinelli SANTE MESSE IN SANTUARIO Mail : fragiancarlom@tiscali.it FERIALI ore 7 - 9 - 17 Autorizzazione: del Tribunale di Lodi n. 208 del 6-10-88 PREFESTIVA ore 17,30 Stampa: ARS Tipolitografia s.n.c. Casalpusterlengo FESTIVE ore 7 - 8,30 - 10 - 11,15 - 17,30 Via Rinaldo Natoli, 41/43 Tel. 0377 84312 VISITA IL NOSTRO SITO www.comunicare.it/ofmcap/luoghi/casalpus.htm 2
EDITORIALE BUON ANNO NUOVO! C arissimi fratelli e sorelle del Santuario della Madon- na dei Cappuccini, Pace a voi! A nome mio e di tutti i frati del Santuario, vi giungano i nostri più cari e sentiti auguri per un Santo 2021! Abbiamo lasciato il 2020, anno che ricorderemo di sicuro per la sofferenza e il disagio che la pandemia ha portato con sé: abbiamo iniziato il nuovo anno accompagnati ancora dalla pandemia e non sappiamo fino a quando: siamo vicini a tutte quelle persone che stanno sof- frendo per la morte di un loro caro, per chi è stato colpito dal virus e ancora ne porta le conseguenze, per chi è rima- sto senza un lavoro, per chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese… a te, che stai soffrendo, affidiamo il tuo dolore nelle mani della Vergine Santissima, perché lo presenti al suo Figlio Gesù, nella certezza che Lui non ci lascia mai soli!!! La Madonna ci aiuta e ci invita ad alzare i nostri occhi verso suo Figlio: non servono parole, serve incontrare lo sguardo di Gesù, quello sguardo che ab- braccia i nostri dolori, le nostre fatiche, le nostre lacrime, i nostri cuori affranti…ed è un abbraccio che dà consolazione, per- ché lenisce il dolore…magari non lo toglie, ma ci aiuterà ad andare avanti, perché sappiamo e crediamo che Gesù è presente! E allora iniziamo il nuovo anno con questa grande certezza: essere accompagnati e custoditi dall’amore materno di Maria e dall’amore di Gesù… Il Signore, per intercessione della Madonna dei Cappuccini, vi benedica! fra Giancarlo Martinelli 3
CRONACA MARIANA FESTA DELL’IMMACOLATA COL VESCOVO Il vescovo si trova bene tra noi LParrocchia ’affetto vivo e sincero che il Vescovo Mau- rizio nutre nei confronti del Santuario, della e dei nostri frati lo avvertiamo ogni Insieme ai nostri Frati di Casalpusterlengo, in questo anno che ricorda il 50mo di fondazione della parrocchia del Santissimo Salvatore e il volta che accetta l’invito di venire fra noi e di 240mo dall'Incoronazione della statua della celebrare dall’altare della Madonna dei Cap- Madonna dei Cappuccini di Casale, ci strin- puccini. giamo attorno a Lei per dirle con un antico Ecco che l’auto giunge sul sagrato sempre con canto: siam peccatori ma figli tuoi, Immaco- breve anticipo, il Vescovo scende sorridente e lata, prega per noi”. saluta con semplicità Padre Giancarlo, i fedeli Il Vescovo rievocando il canto della sua infan- che si apprestano ad entrare e quelli già tra le zia, invita i ragazzi a imparare questo sem- panche: gesti semplici e amichevoli, privi di plice canto e quando saranno giovani e poi formalità, accompagnati sempre da un sorriso più grandi lo ripeteranno come invocazione caldo che annulla le distanze, crea subito un’in- del cuore quando capitasse – non succeda mai tesa. ! – di non partecipare alla Messa o di essere in All’altare rivolge un intenso saluto: “l'Immaco- peccato: “Siam peccatori ma figli tuoi, Imma- lata è il grande preludio del Natale. I Fran- colata, prega per noi”. cescani ne sono stati sempre figli tanto devoti Quell’invocazione ricorderà l’amore materno di del dogma dell’Immacolata. A Roma, nella Maria. Sentirci figli, sentirci piccoli di fronte Basilica dei XII Apostoli, essi espongono un alla grandezza dell’amore di Maria ci aiuta a drappo dell’Immacolata e cantano “Tota pul- vivere la certezza di essere sotto il segno della chra es Maria et macula originalis non est in misericordia, ci immette nel mistero di Dio che Te”;in san Pietro c'è il mosaico raffigurante è grandezza e perfezione. Ci sentiamo umili nel Pio IX che incorona la Vergine Immacolata e peccato ma desiderosi di avvicinarci alla per- san Francesco ai suoi piedi. fezione, di sentirla come un traguardo di san- 4
CRONACA MARIANA tità. Lo stesso Spirito che scese su di lei e le diede la forza di adempiere il suo ruolo e la sua missione può dare anche a noi la stessa fedeltà sotto la croce. “La Madonna Immacolata ci dice la verità di Dio (non qualche vago pensiero): la verità (!) su di Lui e su di noi. Dio è grande e anche noi lo possiamo essere, se, come avvenne per Maria, ci facciamo pic- coli c umili desiderando di diventare liberi. Dio è amore: Maria lo ha creduto amando e sperando. Se con la grazia di Dio ci lasciamo prendere dallo Spirito Santo che scese su di Lei per renderla Madre di Dio e ameremo - anche nel dolore e fino alla morte - come Lei che rimase fedele fino ai piedi della croce del Figlio, diventeremo per quella morte e risurre- zione figli nel Figlio e non andremo mai per- duti”. Il Vescovo ci invita, come nuove creature, ad essere a nostra volta creativi. Anche noi, in quanto creati a immagine di Dio, abbiamo la facoltà di realizzare nelle nostre vite il suo Il Vescovo conclude quindi l’omelia con una Regno di amore. preghiera per l’umanità sofferente, e si rivolge “Maria è l’Immacolata, senza macchia di pec- ai ragazzi e ai giovani con parole di speranza, cato. Non è stata nemmeno sfiorata dal pec- ricordando l’indulgenza plenaria: oggi, in cato originale, che è quell'inimicizia verso Dio piazza di Spagna i Romani e il Papa portano e gli altri e radice malata ereditata dalle ori- fiori all’Immacolata. gini. Noi ne veniamo liberati col battesimo. Sia “Il fiore può essere la confessione e la comu- per Lei che per noi la liberazione si realizza nione! Recitando poi il Credo, il Padre Nostro solo con la grazia di Cristo. Non siamo come e una preghiera per il Papa, avremo l'indul- Dio. Dio è il creatore, noi creature. È Lui che genza plenaria concessa in quest’anno di ci fa grandi. festosa commemorazione. La Madonna ci pre- Maria tutta santa, concepita senza peccato para al perdono e all'eucaristia, Lei che a Lou- originale, visse senza peccare mai, è la Luna rdes ha detto alla vostra coetanea Bernadette: che rispecchia la luce del Sole che è Cristo. Lei lo sono l'Immacolata Concezione”. è l'aurora del giorno sfolgorante come il sole Con il suo stile semplice, e spontaneo a tratti, invincibile che sorge a Natale ad illuminare il Vescovo Maurizio sorprende il coro into- l'umanità nel tempo e nell'eternità col dolore nando da solo le melodie dei momenti cruciali e il morire santificati dall'amore senza fine. della celebrazione, poi si complimenta per il Così, l'Immacolata è memoria nella chiesa e canto dell’Agnus Dei e alla fine della celebra- nel mondo della felicità che è l'Emmanuele, il zione si reca nel coro per chiedere il bis. Con Dio con noi. gioia e soddisfazione la corale esegue il canto. Noi potremo essere come Maria se non Il saluto finale è ancora una volta all’insegna cediamo alla tentazione di farci uguali a Dio, della cordialità, dell’affetto vivo e spontaneo accettando la proposta allettante e inganne- che emerge dai gesti e dai sorrisi. vole del peccato”. A cura di Laura Nicò 5
MADONNA DEI CAPPUCCINI ANDIAMO A CASALE ! Cronaca del Primo Centenario dell’Incoronazione Settimanale diocesano Il Lemene, 4 settembre 1880 S plendore e pietà, ovvero sentimenti sinceri di stupore e devo- di gloria. Quanta pietà verso la cara Madonna di Casale si zione, caratterizzano rivela in questa immensa le nostre feste apertesi folla di lodigiani che, giovedì, a Cento anni dal primo mattino fino a dall’Incoronazione della notte fatta, va e viene dal Madonna del 1780. Santuario! Splendore per l’elegante Non sanno allontanarsi addobbo, consistente in dalla loro amata Signora un bellissimo intreccio che assai a malincuore. di veli di diversi colori, I devoti pellegrini ven- con corone e festoncini nero fin da Milano; dai di fiori vaghissimi sopra paesi poi circonvicini si uno sfondo di tessuto sono riversati a Casale, damascato. specialmente da Codo- Simboli mariani dipinti gno che giovedì volle in forma di stemmi e aprire le feste centenarie bandiere da valente arti- di Casalpusterlengo. sta, epigrafi e un buon Codogno mandò molti numero di lampadari di curiosi che partirono cristallo danno all’appa- bene impressionati, rato una novità brillante. mandò moltissimi devoti che tornarono con il Quello, però, che rende splendido il Santua- cuore traboccante di gioia, mandò il suo clero rio è la scena celeste che si apre sull’altar mag- edificante e il suo valente maestro di musica giore e sfonda nel coro: una sala paradisiaca, che con l’inno Tota pulchra fece innalzare alla inondata da una luce fantastica, magica, ove gli Tutta bella Madonna lo spirito dei fedeli. angeli, da soli e a gruppi con mazzi di corone La S. Messa fu pontificalmente celebrata dal di fiori, pare intreccino una danza a corona Prevosto di Codogno. Al Vangelo e, sempre intorno al Simulacro taumaturgo (ritenuto in giovedì, alla sera prima della Benedizione, pre- grado di operare miracoli) della Madonna di dicarono due dei più distinti oratori cappuccini: Casale. la predicazione fu fruttuosa e dignitosa, chiara Maria si leva augustissima, degna di venera- ed elevata. zione, nel suo ricco vestimento alla lauretana Nonostante l’incessante andirivieni , la calma (la Madonna “vestita” come nel Santuario di dei devoti si mantiene perfetta. Loreto), adorna di ori e gemme, con la fronte Entrando ed uscendo di Chiesa vogliono fare cinta del diadema benedetto, ammantata da un tutti la loro offerta e tutti vogliono provvedersi trasparente stellato oro. delle Storie del Santuario, delle Litanie della È la Signora dei salvati e porta tra le braccia e Madonna di Casale (alla cui recita il Vescovo stringe sul cuore il Salvatore; è la Signora del Gelmini concesse 40 giorni d’indulgenza), Salvatore, ed è la Signora dei cuori; e i cuori le delle Canzoni illustrate, delle immagini bellis- fanno corona, le formano un trono, la vestono sime di Maria dell’incisore Santamaria, delle 6
MADONNA DEI CAPPUCCINI Medaglie con lo stemma Santuario per il secondo francescano o con la giorno delle feste cente- facciata del Santuario. narie. Uscendo ed entrando La giornata di venerdì in chiesa, poi, i devoti cominciò lietamente e si soffermano davanti devotamente: numero- a un gruppo di statue e sissime comunioni non immagini dipinte che si di sole donne; sempre trovano in una stanza piena la chiesa. tappezzata di ex-voto, Proprio ora sta suonando rappresentanti diversi l’ultimo segno della miracoli. Le figure/ Messa in canto: sta per statue dipinte ricostrui- celebrare il nostro caris- scono la scena del For- simo Guardiano, Padre naciaio che plasmò il Benigno da Saronno, simulacro della Madonna, di San Francesco con accompagnamento musicale dei casalesi, che, nelle vesti di un pellegrino, aiutò il Forna- che intendono così di fare onore ai loro Padri ciaio a modellare il volto di Maria e quella di Cappuccini. una fanciulla di Casale. Il Fornaciaio sta in ...ma è imminente la partenza della corsa del atto di lavorare sassi e mattoni dinanzi alla cara treno per Lodi e intendo inviare al Lemene, Madonna, mentre San Francesco pellegrino che esce ogni sabato mattina, l’articolo con la contempla l’opera del Fornaciaio da lui stesso descrizione delle feste prima di domenica così perfezionata e, intanto, una fanciulla casalese che i lodigiani si sentano invitati al Santuario. presenta a Maria i fiori più vaghi , simboli della Li esorto: Andiamo a Casale! virtù che brama. Lunedì tutti i Terziari che possono venire a Da una finestra della Casale sono invitati a stanza s’intravede nel raccogliersi nella chiesa bosco l’antica cappella parrocchiale (di S. Barto- della Madonna, che ricorda lomeo) per le ore otto di la dimenticanza in cui fu mattina, ora opportuna lasciata nel medioevo. per chi viene sia dalla E chi è che non si fermi parte di Milano, sia di Pia- volentieri a contemplare un cenza. Dalla Parrocchia si istante il ritratto di Padre muoveranno uniti sino al Carlo in atto di benedire Santuario. Per domenica si i devoti della Madonna di aspetta un mare di gente. Casale? Tutte le strade che condu- Giovedì fu un giorno di cono al convento saranno pura gioia, di quella gioia addobbate la sera della che i figli godono stando domenica e la sera della presso all’amata madre. Natività di Maria. Ci sarà Alle nove di sera la chiesa anche l’incendio della mac- era ancora piena zeppa di china, struttura su cui sono gente, tanto che bisognò montati i fuochi d’artificio. congedare le persone con Dal convento di Casale. le belle maniere, onde P.F. (Padre Pedrali Felice) lasciar agio ai solerti inser- adattamento di vienti di apparecchiare il Immagine con “i sinceri auguri di una zia”, 27.07.1905 Anna Peviani 7
ARTE IN SANTUARIO L’ADORAZIONE DEI PASTORI Una tela del '600-'700 in convento ne raffigura la scena raffinata e dolce di Noemi PISATI C ogliendo l’occasione delle festività natali- zie, andiamo ad osservare un dipinto del convento e rappresentante l’Adorazione dei Bambino, togliendosi umilmente il cappello e trattenendo il cane in loro compagnia; l’ul- timo, infine, si avvicina portando sulle spalle Pastori. una piccola pecora. Si tratta di un’opera di piccolo formato, databi- In basso, vicino alla mangiatoia, vediamo an- le tra ’600 e ’700, ma di autore ignoto. Ciò che che il bue e l’asinello. a noi interessa maggiormente è la scena raffi- La scena è ambientata in un edificio in rovina, gurata, raffinata e dolce. mentre nel paesaggio sullo sfondo notiamo, In primo piano, al centro, notiamo Gesù bam- rappresentato in piccolo, il momento in cui gli bino, sdraiato in una mangiatoia, ma adagiato angeli hanno annunciato ai pastori la nascita sopra ad un telo bianco, utile a proteggerlo dal- di Gesù: si intravedono infatti delle pecore al la ruvidità del legno e del fieno, ma allo stesso pascolo e due piccoli uomini, uno seduto e l’al- tempo probabile prefigurazione del sudario in tro in piedi, che guardano verso il cielo, dove cui sarà avvolto prima di essere posto nel se- sono apparsi dei cherubini circondati di luce. polcro. È Maria che scosta leggermente il telo per guardare Gesù e contem- poraneamente farlo vedere a noi e ai pastori. La Vergine è in ginocchio, con una mano sul petto, in segno di amore e devozione verso suo Fi- glio, vestita con il tipico abito ros- so, simbolo di umanità, e il man- to blu, segno di divinità, e con il capo coperto da un velo bianco. Dietro di lei, in piedi ma appog- giato ad un bastone, c’è Giusep- pe, che guarda Gesù e allarga una mano e il braccio, come ad indicare accoglienza e stupore per il miracolo che è davanti ai suoi occhi. Nella parte destra troviamo in- vece tre pastori: il primo, con indosso una tunica corta e una bisaccia, si inginocchia reggen- dosi al suo bastone, in segno di rispetto e saluto; dietro di lui, un altro pastore guarda in piedi il 8
EDITORIALE GRAZIE C arissimi parrocchiani, a tutti voi, i più sentiti auguri di buon anno! Lasciamo alle spalle un anno partico- perché l’io, senza lo Spirito, rischia di essere settoriale e non lavorare per l’unità… e noi non vogliamo questo! lare, che porteremo sempre nel cuore e inizia- Quindi ben vengano le diversità, suscitate mo un nuovo anno, con una certezza, fonda- dallo Spirito: rendono la Parrocchia ancora mento della nostra fede: quest’anno, aldilà di più Bella! quello che capiterà, saremo accompagnati da Vi affido un “compito”: pregare per la nostra Gesù Cristo, sempre! Parrocchia, perché sia sempre più riflesso Questo ci aiuterà a vivere Bene quest’anno… dell’Amore di Cristo! Sto muovendo i primi passi con e tra voi, Il Signore vi benedica! primi passi assai positivi: mi accorgo, sen- fra Giancarlo za idealizzare, di essere in una bella Parrocchia, fatta di persone che la tengono viva e sono di grande aiuto… vi ringrazio, come vi ringrazio per la bella accoglienza e vi- cinanza che avete dimostrato a me e a fra Emanuele. Una comunità che ha voglia di camminare, con lo sguardo rivolto a Gesù, con il desi- derio di fare bene: questo è quello che sto vedendo e toc- cando con mano. Ho incontrato le persone dei gruppi presenti, che ringra- zio anche a nome di tutti i parrocchiani: gruppi con le loro specificità e differen- ze, che fanno solo bene alla Chiesa, perché lo Spirito si manifesta in modi diversi per il Bene comune… è que- sto il riflesso del Vero opera- re: il Bene comune, e quan- do manca questo, manca lo Spirito e allora non è Lui che agisce, ma il nostro io e sappiamo quanto questo sia pericoloso per una comunità, Inserto Parrocchiale I
TAPPE FORMATIVE TEMPO DI SPERANZA E DI FANTASIA di Laura NICÒ IDPCM, n una vita condizio- nata ormai da mesi dai dalle restrizioni l’asinello, preparare il fieno fuori dalla porta, aspettare che suoni la e dalle regole, la cosa campanella nella strada: straordinaria è sco- il Covid non può togliere prire che in fondo siamo questi momenti a nessun capaci di adattarci, di bambino, perché c’è una trovare soluzioni nuove, ritualità nell’infanzia di mettere in campo che è un valore conser- la nostra fantasia e le vare, è un dovere rispet- nostre competenze per tare. non smettere di vivere, Ecco quindi che nel par- di pensare, di educare, cheggio esterno all’o- di parlare. Diceva Edith ratorio, accanto al falò, Stein che l’importante faticosamente distan- non è quello che ci ziati, i bambini possono capita, ma come sap- ammirare l’asinello di piamo reagire a quello Santa Lucia e ricevere che ci capita, quanto sappiamo perfino diven- un mazzetto di fieno, una piccola lanterna, un tare migliori, con l’aiuto di Dio. sacchetto di caramelle. Una speciale cassetta Abbiamo scoperto che il catechismo si può della posta raccoglie letterine di ringraziamento fare anche on line: i bimbi allegri, i catechisti a S. Lucia. I piccoli possono anche donare un creativi, qualche gioco e qualche testimonianza giocattolo per i bimbi meno fortunati: la in quell’oretta davanti al computer, nelle pro- Caritas li raccoglie, li igienizza e li consegna ai prie case. Distanti, ma si è stati insieme per un più bisognosi per la gioia del Natale. momento di crescita e ascoltando voci amiche. In questo Natale di tante ristrettezze occorre Arriva Santa Lucia arriva nonostante il Covid. un occhio attento ai bisogni, alle difficoltà di Non si può chi ha perso sospendere l’in- il lavoro vive fanzia, la magia il dramma di dei momenti non riuscire ad unici per la fan- assicurare una tasia di un bam- vita dignitosa bino: l’attesa, la alla propria notte che cala famiglia. Ecco con un briciolo allora, oltre la di desiderio, il ormai collau- mistero di quel data iniziativa carro pieno di di Famiglie regali che passa in rete, anche fra il cielo e la il cesto della terra. Vedere La Messa festiva in Auditorium solidarietà ai II Inserto Parrocchiale
TAPPE FORMATIVE sua vita. Arriva il Natale: il coprifuoco impedisce quest’anno di celebrare il miracolo della luce che rompe le tenebre della notte, ma Gesù nasce lo stesso anche nelle prime ore della sera. Il progetto già avviato di una rievocazione della nati- vità alle porte della chiesa sfuma a motivo del giusto distanzia- mento. Per lo stesso motivo anche il classico Presepe prende posto in forma ridotta nella prima cap- pella a sinistra in chiesa. Ora che le circostanze rendono tutto così essenziale: niente pranzi, cene, L’asinello di Santa Lucia incontri ... poco luccichio com- merciale e forse davvero la luce si piedi dell’altare, non solo per chi ha bisogno di accende più forte sulla capanna di Betlemme: ricevere ma anche perché nutre la nostra anima abbiamo l’occasione di vivere più profonda- nell’imparare a donare. Un Avvento in tempo di pandemia non con- sente molte iniziative, ma quale valore c’è nel far incontrare una sera alla settimana gli adolescenti, quelli della didattica a distanza, quelli del computer 8 ore al giorno, quelli che più di tutti hanno bisogno di uscire di casa e di vedersi? A loro la proposta dei Vespri, una preghiera antica che ha espresso sempre i senti- menti dell’uomo nelle vicissitudini della vita e la certezza di un Dio che ascolta, che ci cono- sce uno ad uno nella nostra unicità, che vede oggi ciascuno dei nostri ragazzi alle prese con un periodo così particolare e così strano della mente il significato del Natale. Arriverà presto il momento in cui tutto tornerà normale. Ne abbiamo un gran bisogno. Arriverà presto il momento in cui potremo di nuovo abbracciarci, avvi- cinarci, mangiare insieme, scambiarci gli auguri con un bacio o magari soffiare su una torta di compleanno. Occorre solo qualche mese, il corag- gio di credere nella scienza e nella medicina, la fede e la fiducia che le tempeste passano e qualche volta pos- sono lasciarci migliori. Inserto Parrocchiale III
CARITAS CAPPUCCINI TRENT’ANNI DI TESTIMONIANZA di Alberto PISTORE LalcuniPadre a Caritas Cappuccini, fondata nel 1989 dal nostro Mariano, con l’entusiasmo e la sensibilità di giovani (Mauro e Valerio in primis…), rappre- senta la risposta concreta ai bisogni dei più poveri. Ha appena celebrato il 30° anniversario (1989-2019), con una mostra fotografica e un mercatino missionario. Mantiene tutt'ora un primato, rispetto alle altre Cari- tas parrocchiali (quantomeno nella Diocesi), di essere il gruppo più giovane: nonostante i suoi 30 anni, solo uno, dei dieci volontari, ha raggiunto la pensione. È attenta alle attività missionarie che prima facevano riferimento al Gruppo Missionario. Da subito, nel chiale Emporio della Solidarietà, la Caritas Cappuc- 1989, Caritas e Gruppo Missionario Cappuccini sono cini, non dovendo più gestire e distribuire alimenti, si diventati un corpo e un’anima sola. Motivo di orgo- è “concentrata” sulla raccolta di: piccoli elettrodome- glio sono state le Giornate annuali della Solidarietà. stici ed utensili, materiale e attrezzature prima infan- Tanti i progetti e i missionari sostenuti: Fra Marcanto- zia, stoviglieria… da donare durante le aperture dello nio in Costa d’Avorio, impegnato nella lotta alla terri- Sportello (un Sabato mattina al mese). Da alcuni anni, bile Piaga di Buruli (con offerta mensile, allora di £ grazie all’impegno del volontario Massi, cerchiamo 10.000); Fra Luigi Giudici in Brasile, nella costruzione biciclette usate per i bisognosi. L’ultima Giornata della Casa del Pane (grande mensa/refettorio per i Missionaria, che ci ha visti presenti sul sagrato con poveri di Belém); Adozioni scolastiche a distanza, la cartellonistica e la distribuzione di segnalibri con dal 1999, in Costa d’Avorio (90 bambini tutt’ora aiu- preghiera, è stato il primo dei nostri “appuntamenti” tati) con la premura e l’attenzione di Suor Rosangela del nuovo anno pastorale. Le iniziative in programma delle Ancelle di Gesù Bambino; Progetto Mostar a sono diverse: la classica raccolta dei generi alimentari sostegno di una Casa di Riposo e di anziani soli in durante l'Avvento; la “raccolta del giocattolo” in occa- Bosnia Erzegovina con la passione e la perseveranza sione di Santa Lucia con il coinvolgimento delle classi di Suor Paolina; ed ancora, raccolte per i Missionari di catechismo; la Giornata della Vita, la prima Dome- Cappuccini in Camerun; mostre e mercatini di soli- nica di Febbraio, la Giornata della Solidarietà in prima- darietà organizzati negli anni, per dare una mano alle vera … Uno dei propositi più forti, per il quale abbiamo popolazioni colpite dalle grandi calamità naturali, progetti in cantiere, è il coinvolgimento dei ragazzi in Italia e nel mondo. L’intento della nostra Caritas è delle superiori con iniziative mirate e testimonianze, quello di essere una sorta di “antenna” per cogliere nella speranza di poter “seminare” anche nei più i bisogni, cercando di mantenere alta “l’attenzione” e giovani, un briciolo in più di senso di solidarietà e la sensibilità dei parrocchiani e dei fedeli che frequen- di attenzione agli ultimi. Cogliamo l’occasione per tano il santuario verso gli ultimi e le realtà bisognose. ringraziare, senza retorica, i sostenitori e gli amici Fino al 2014 lo Sportello Caritas, aperto dagli inizi di davvero speciali. Essi hanno permesso in questi anni sabato pomeriggio per la distribuzione di indumenti la realizzazione ed il mantenimento di tanti progetti e borse alimentari, è stato anche “centro d’ascolto”. e iniziative e ci sono stati vicini dandoci forza. Quando il Centro Caritas Sant’Antonio è diventato Un grazie ai frati che di volta in volta ci hanno seguito filtro di ascolto, per ragioni pratiche-organizzative, in questi 30 anni, ai volontari passati e presenti, in l’incontro ascolto degli utenti è stato unificato in quella particolare a Mario Mutti che silenziosamente ci ha sede. Dal Maggio 2019, con l’apertura dell’interparroc- dato un aiuto prezioso. IV Inserto Parrocchiale
CARITAS CITTADINA SOLIDARIETÀ IN AVVE NTO Ichevolontari dell’Emporio Solidale deside- rano ringraziare tutte le persone e famiglie hanno aderito alla raccolta di generi ali- partiti politici hanno dato il proprio contributo. Recentemente si è aggiunta una cooperativa sociale di Codogno. Inoltre va sottolineata la mentari e per l’igiene organizzata in Avvento collaborazione fondamentale con Protezione dalla Caritas cittadina delle parrocchie di S. Civile ed Amministrazione Comunale che Bartolomeo, dei Cappuccini, di Zorlesco e di vedono nell’Emporio uno strumento efficace Vittadone. per garantire il diritto al cibo per tutti. Nelle quattro settimane che hanno preceduto Attualmente vengono aiutate circa 150 famiglie il Natale sono stati raccolti ben 70 kg di caffè, pari ad oltre 500 persone. Senza la generosità 110 kg di zucchero, 395 litri di olio, 480 kg di dei cittadini, non sarebbe possibile soddisfare detersivi vari oltre a materiale scolastico e ad tali richieste che, nei mesi dell’epidemia, sono altri prodotti utili alle famiglie bisognose. cresciute in modo significativo. L’Emporio sta diventando sempre più un cata- Grazie a Dio, in quanto a solidarietà, i casalini lizzatore di solidarietà ed iniziative a favore fanno proprio bella figura! dei meno fortunati. Adesso dovremo affrontare un 2021 ancora Nei mesi scorsi singole aziende non solo locali molto incerto e pieno di incognite. (ad es. abbiamo ricevuto un bancale di patate Contiamo sul senso di appartenenza alla da un’azienda agricola calabrese), commer- nostra comunità che ci ha fatto sentire così soli- cianti italiani e stranieri, panettieri, super- dali e vicini. mercati, il Consolato Egiziano, anche alcuni I volontari dell’Emporio Solidale Inserto Parrocchiale V
VITA SPORTIVA ORATORIANA Ciao Scalve P iccolo difensore con la divisa di lana, quelle divise che ti fanno grattare la pelle, mi guardo allo specchio dello spogliatoio della Sportiva calcio, e tu dietro di me con la mano sulla spalla, mi stringi e mi ripeti: “Stag a tac!”. Io un piccolo difensore, anche tu quando giocavi, ci raccontavi di essere stato un difensore, dicevi che eri anche bravo come Facchetti! Ma forse Un abbraccio dai piccoli calciatori di un tempo i tempi non erano ancora maturi per le luci della ribalta. Difensore anche Non scordiamo le vacanze a Cancano: eri una fuori dal campo per noi, tuoi ragazzi. guida sicura su quelle maestose montagne, in Ci hai accompagnati negli anni più belli e, quei paesaggi infiniti, nel sole e nel sorriso! grazie a te, ci siamo divertiti tantissimo e Oggi le trovo facili le parole della ricono- siamo cresciuti. scenza. Forse con un po' di ritardo, come suc- Le cene a base di lepre a casa tua, con Giu- cede spesso con i genitori, mi viene facile seppina tua moglie, con Giuditta ed Alessan- dirti: quanto ti voglio bene! Anzi, quanto ti dro i tuoi bambini, che magari si domandavano vogliamo bene! perché ci fosse un continuo via vai di piccoli Ora mi guardo allo specchio con un po' calciatori nella loro casa. di barba, i capelli son grigi, e tu, sei sempre dietro di me, come quando in quell’ormai vecchio spoglia- toio mi stringesti la spalla, ed ancora mi sussurri: “Stag a tac!”, ma non più all’av- versario, ma come difensore della vita, dei valori essen- ziali, delle persone fragili. Tu così ci hai insegnato con il tuo esempio! Oggi una parola piccola ma sentita, vorrei urlarla: Grazie Scalve, Grazie per il grande cuore che ci hai regalato, lo por- tiamo nel nostro! Ciao caro Scalve, sei stato figura educativa per tutti quelli della mia classe, chiamati Scalven’s boys. I tuoi Scalven’s Boys VI Inserto Parrocchiale
VITA SPORTIVA ORATORIANA Ciao Nando C iao Nando. Ti saluto a nome della società sportiva ASD Cappuccini calcio di cui facevi parte da più di 30 anni. la tua stima, la tua capacità di ascolto e i tuoi consigli. Ma… riuscivi bene con i piccoli perché nella Una delle tue tante passioni era di allenare i tua vita ti esprimevi anche in molte altre rela- bambini al calcio. Siamo orgogliosi di averti zioni: interminabili chiacchierate, il Milan, i avuto con noi. Cappuccini, la politica e Casale, il tuo paese Tu chiedevi di animare i più piccoli. Sul campo che tanto hai amato. diventavi il più bambino tra i bambini con È stato bello conoscerti. Ti vedremo sempre i tuoi sprint: forza, come sei bravo, continua nel tuo/nostro campo sportivo. così, tu sai segnare, alzati campione riprendi Asd Cappuccini Calcio la palla e sbattila in rete ... capace di offrire Franco Lottaroli ai tuoi calciatori, il tuo sorriso e la tua voglia di vivere. Con responsabilità li educavi alla vita, hai inse- gnato che vincere è bello ma non è la cosa più importante, hai insegnato quanto fa crescere il divertirsi e il giocare insieme. Eri il “terrore” delle mamme per gli allena- menti sempre e comunque, con qualsiasi situa- zione di tempo, perché - mi spiegavi – se tu chiedi a qualsiasi bambino della mia squadra cosa ricorda della stagione scorsa, vedrai che tutti ti diranno “che belli gli allenamenti sotto la neve o nel fango”. Non lo facevi per esibizionismo ma perché eri certo che quelli erano i momenti forti in cui 15 singoli bambini diventavano una squadra. Quanti pulcini hai allenato. Ora tanti di loro sono giovani e uomini e ti ricor- dano non solo come allenatore ma anche e soprattutto come il loro fratello mag- giore a cui non hai mai fatto mancare Inserto Parrocchiale VII
FIGLI DI DIO Rinati a nuova BEATRICE SALVADERI di Mauro e Laura Peviani vita nel Battesimo ALESSANDRO CALAMARI di Francesco e M. Chiara Malotti LORENZO ROSSI di Samuele e Denise Caroglio GAETANO CAIAZZA di Antonio e Balbina Apice NELLA PACE DEL SIGNORE PODINI GAETANO CORNI M. GRAZIA PRANDINI GIUSEPPE PEZZI dott. LUIGI GALLI TERESA anni 74 - Via Fleming, 2 anni 78 - Via Forlanini 1 anni 85 - Via Grandi 25 anni 91 - V.le Cappuccini 107 anni 93 - Via Fleming 2 BORSOTTI GIOVANNA CIGOGNINI ANTONIO SARRI EMILIA FERRI FRANCESCA DE GRADI LEONIA anni 98 - Via Fleming, 2 anni 82 - Via Tiziano 1/B anni 84 - Via Canale, 5 anni 55 - Via Adda 2 anni 95 - Via Buonarroti, 10 BERNARDINI LIVIO FRIGE' ANGELA BIGNAMI CARLO LUGHIGNANI PIERGIANNI BARBIERI LAURA anni 95- RSA Somaglia anni 92 - Via Papa Giovanni,10 anni 92 - Sesto S. Giovanni anni 79 - Via Tiziano 1 B anni 84 - via El Greco 6 B OFFERTE n.n. alla Madonna e a Padre Carlo € 600; n.n alla parrocchia e ai poveri € 200; per il nuovo Messale € 90; offerte varie alle missioni € 250; cera per la lampada al Santissimo € 30; grazie alla Madonna € 20; Grazie a P. Carlo € 20; grazie alla Madonna e a P. Carlo € 100; Offerta per le missioni € 55; due amici offrono alla Madonna € 250; I vicini di Via Don Milani n m. di Paolo Scalvenzi € 105; in m. di Emilia Bugliesi le amiche per le missioni € 80; in m. di Guelfi Lina € 40; in m. del dott. Gino Pezzi “non fiori ma offerte per Famiglie in Rete” € 1000; FAMIGLIE IN RETE: novembre 1730 € , dicembre 1.730 € VIII Inserto Parrocchiale
IL TEMPO È DI DIO INNO ALLA VITA di Paola RE S ono successe tante cose in questi mesi, belle e meno belle, ma tutte ugualmente collegate tra loro da un preziosissimo filo di luce, quello Eppure capita nella vita che abbassando lo sguardo stanco per cercare ciò che hai perso, scorgi qualcos’altro che vale la pena di racco- della vita come dono di Dio e non come conqui- gliere. sta dell’uomo. Cosa mi rimarrà più di ogni altra cosa di que- L’orgoglio è riduzione di grandezza, al con- sto nostro tempo? Quale immagine tra le tante trario, semplicemente ricordando la verità che inchioderò nella memoria? pur dimenticata accompagna ogni nostro respi- Ebbene il sorriso di quel nonno che tenendo ro, dobbiamo convenire che il dono è una parte per mano il nipotino, seduto sulle panche del di noi stessi che viene gratuitamente regalata nostro santuario, pregava per la fortuna di esi- all’altro, non perché venga persa, ma per au- stere, per la forza di resistere e con l’umiltà di mentarne il valore. chi sa ringraziare. L’uomo è un soggetto aperto all’infinito chia- Ecco il vero inno alla vita: la certezza che vi sia mato a vivere la relazione per gli altri e con una sola felicità che vince la paura di vivere a gli altri e merita rispetto in ogni stagione e in favore del sopravvivere e cioè, come Gesù Cri- ogni aspetto della sua esistenza, dalla libertà, sto ci insegnò, amare ed essere amati. al benessere fisico e ma- teriale, ad aver una solida cultura ed un lavoro. Trattare questi temi è assai difficile e non si riesce a rimanere indifferenti alle emozioni che gli avveni- menti dell’anno che sta per concludersi infondono nei nostri cuori perché hanno coinvolto non solo la me- moria e gli affetti ma so- prattutto la responsabilità e la coscienza dell’agire di ciascun di noi. Il dramma che stiamo vi- vendo ci ha trovati impre- parati, ci ha messo di fronte alla realtà che l’uomo non è padrone della vita, tan- to meno della morte. Per molti la morte è arrivata all’improvviso, invincibile, facendo capire che la vita “è un soffio che va e non ritorna” (cfr Salmo 14). Disegno di Pierre-Auguste Rénoir 9
SEGNI DEL TEMPO NONOSTANTE TUTTO…IL CATECHISMO! Adolescenti e catechisti raccontano il C.A.D. (catechismo a distanza) “Oggi, grazie a Dio, c’è un sommerso di spe- ponese che deriva dal verbo hiku, tirare indie- ranza, di luce e di grazia che è veramente tro, e komoru, ritirarsi, e che significa “stare incredibile. Ed è costituito dai giovani”. in disparte, isolarsi”), siamo poi passati ad una Così si esprimeva Don Tonino Bello (vescovo e situazione in cui il ritiro sociale diventa una francescano secolare) a proposito dei giovani, necessità che entra a far parte del quotidiano che amava definire le “sentinelle del mattino”, dei giovani. i destinatari di un annuncio ed i chiamati ad In questo periodo la tecnologia è stata la nostra essere testimoni nei confronti dei loro coetanei. vera alleata: sì, perché dopo la necessità della Cosa ne è stato di loro in questo 2020? D.A.D. (didattica a distanza), con i ragazzi In quest’anno che, a causa della pandemia, ha abbiamo sperimentato la libertà del C.A.D. rivoluzionato la vita di tutti noi? (catechismo a distanza) entrando nelle loro Sembra un paradosso. case, in una sorta di intimità, dove li vediamo Se in precedenza per i catechisti era motivo di muoversi nei loro spazi di vita, facendoci sen- preoccupazione la ridotta socialità tra i giovani, tire vicini ed uniti. con lo stravolgimento portato dal Coronavirus I giovani hanno accolto con favore questa gli strumenti di comunicazione mediata non iniziativa e si sono resi conto che “durante il sono stati più una scelta per nessuno, neanche primo lockdown, decisamente più rigido, gli per i giovani: computer e smartphone sono incontri di catechismo a distanza sono stati diventati la nuova finestra verso l’esterno. uno spazio per poter rivedere gli amici” con Se prima temevamo la sindrome adolescenziale cui condividono un cammino di fede. allarmante detta “Hikikomori” (termine giap- Anzi, “prima, quando era normale trovarsi 10
SEGNI DEL TEMPO in presenza, il di breve tempo catechismo era la situazione è un momento precipitata di scontato. Poi, nuovo e siamo con il lockdown, ritornati al ci si è resi C.A.D. ancora conto della una volta, ma sua assenza e con un altro questo ci ha spirito. Certo, fatto maturare non ci si può come gruppo: esprimere come ci siamo accorti si vorrebbe, ma che neanche ora - lo si vede, questo è scon- lo si sente, lo si tato”. può quasi toc- La normalità, care - i ragazzi tendenzial- stanno rag- mente rassicu- giungendo una rante, racchiude nuova matu- però in sé il rità: indagare rischio di bana- e porsi interro- lizzare il quo- gativi, cercare tidiano: la diversità che, nostro malgrado, risposte che non vengono da sole, il desiderio abbiamo vissuto, ci ha portato una ricchezza di rimanere vicini nonostante la distanza … reciproca. Con questa presa di coscienza, tutto Papa Francesco non si stanca di ripeterci che ha assunto un sapore diverso. avere fede non significa non avere momenti dif- Questo ha incredibilmente permesso di recu- ficili, ma avere la forza di affrontarli sapendo perare ragazzi che non erano molto assidui che non siamo soli. E noi, catechisti e giovani, agli incontri in presenza, a significare che era non lo siamo stati: lo sappiamo! un momento di cui tutti avevano bisogno. Quando la solitudine di questo periodo finirà, Possiamo vederla come un’opportunità nella per i nostri adolescenti sarà senz’altro una quale Dio ha intercettato qualcosa di bello, grande occasione capire quanto sia importante quando tutto sembrava remare contro; e la Bel- incontrarsi, stringere legami profondi, guar- lezza … la si vive esclusivamente con il pros- darsi negli occhi e comunicare se stessi senza simo. avere paura, quella paura del confronto e del Gli incontri hanno permesso di riavere spe- giudizio che tanto spaventa, limita e disarma. ranza nel cuore, nonostante tutto: padre I catechisti si interrogano sempre su quale sia Turoldo parlava dello “scandalo della spe- il bene dei ragazzi e la loro percezione è che ranza”. la speranza che hanno dimostrato in questi Eh sì, perché il secondo lockdown ci ha portato momenti servirà loro per diventare dei cristiani la possibilità di incontrarci di nuovo, seppur più consapevoli, perché non succeda, come con tutte le cautele: il tentativo di ripresa del canta Noemi, “quanti giorni sono stati quasi catechismo in presenza è stato il frutto di un eterni … quanta vita che ho vissuto inconsa- desiderio di ricominciare, di dimenticare e di pevolmente … quanta vita che ho buttato via sperare. Come ci ricorda Giovanni Paolo II, per niente”. “non c’è speranza senza paura, né paura senza speranza”. Gianluca e Miriam Infatti questa ripresa è durata ben poco: nel giro con Leonardo e Martina 11
TESTIMONIANZA IL GUERRIERO NELLA LUCE Manuel a sei anni parlava con Gesù di Matteo SANSONETTI A nche se nella sua giovanissima vita non avesse parlato a tu per tu con Gesù, la storia di Manuel resterebbe un prodigio meraviglioso. in chiesa, perché voglio vedere Gesù!”. Ma è anzitutto Maria, la sua Mamma del Cielo che, fin dall’inizio della malattia, entra nei rac- Entrare nella storia di questo bambino baste- conti del bambino. Dapprima perché le Ave rebbe a sciogliere anche i cuori più induriti. E Maria – dice Manuel - lo fanno stare meglio: tuttavia quel piccolino di Calatafimi, paesello chiede spesso di recitarle, specialmente nei disperso fra le colline del trapanese, con il suo momenti di dolore perché lo fanno passare, o Gesù ci parlava davvero! in quelli di paura perché donano la forza e la Neppure i racconti più dettagliati basterebbero pace. Ma più passa il tempo, più i racconti di per comprendere la via crucis che Manuel ha quella Madre speciale prendono corpo, si fanno percorso per cinque anni, da quella mattina del quasi palpabili. 2005 in cui si sveglia con un forte dolore alla Il 13 ottobre 2007 sarà proprio Lei ad aiutarlo gamba destra. La diagnosi, a seguito di ricovero ad incontrare per la prima volta il suo grande presso l’Ospedale Pediatrico di Palermo, non amico Gesù. lascia scampo: tumore. È il giorno della Prima Comunione: Manuel ha Eppure, leggendo le pagine del diario di mamma solo 6 anni, ma date le allarmanti condizioni Enza, non ci si può che arrendere a quella che di salute ed il suo ardente desiderio di ricevere per Manuel restava una semplice evidenza: la Gesù, ottiene il permesso di anticipare il Sacra- sua battaglia è stata gioiosa e gloriosa! In mento. quella lotta contro il male, combattuta con una La giornata tanto attesa però non promette fortezza dell’Altro mondo, davvero Manuel ha bene, al risveglio il dolore alla gamba è insop- vinto! portabile tanto da non potersi alzare dal letto. All’inizio il bambino scalpita, vuole andare a Ma verso mezzogiorno il dolore misteriosa- scuola, giocare con i compagni, si lamenta e mente svanisce. Ecco come ce lo spiega: “La piange. Poi, qualche tempo dopo, accade l’in- Madonna ha detto: Non può Manuel ricevere spiegabile, l’incredibile: Manuel accetta le cure, Gesù zoppicando! E così ha fatto sparire il diventa sereno dolore. Grazie e docile. Suor Madonnina!”. Prisca è la prima Ed è proprio ad accorgersi del con l’Eucaristia ca mbia mento : che iniziano gli “Era piccolis- assidui colloqui simo, solo quat- di Manuel con tro anni. Ad Gesù. Ogni qual un certo punto, volta riceve l’O- prima di fare la stia il bambino terapia, comin- cade in profonda ciò a venire contemplazione in cappella. e, quando rie- Quando mi merge, riferisce incontrava, mi alla madre i suoi diceva: Portami colloqui con 12
TESTIMONIANZA Gesù. desidera conoscerlo e trascorrere un po’ di Difficili da credere in un bambino così piccolo. tempo con lui. Eppure... Come il “dopo-Comunione” di quella La casa e l’ospedale diventano presto un via- mattina di agosto quando, finito il ringrazia- vai di amici, laici e consacrati, e interi conventi mento, riferisce: “Oggi Gesù mi ha detto una alzano al Cielo suppliche e lodi per questo pic- frase bellissima: il tuo cuore non è tuo, ma il colo gigante della fede. Mio ed Io vivo in te”. E aggiunge: “Mamma, Ecco cosa racconta don Ignazio: “Manuel mi non ho capito bene queste parole, me le puoi diceva che Gesù aveva bisogno di lui perché spiegare?”. insieme dovevano salvare il mondo. Per questo lo Mamma Enza non sa cosa rispondere, con la aveva proclamato Guerriero della Luce!”. testa bombardata da mille interrogativi… E prosegue: “Verso la fine aveva forti dolori alla Per Manuel è talmente importante dialogare testa: dopo una Comunione scoppiò in pianto e con Gesù che si stupisce come, a volte, venga confidò a me e alla madre che Gesù gli aveva fatto ricevuto con tanta superficialità. un regalo speciale, ed essendo felice piangeva di E così scrive al Vescovo di Trapani: “Puoi dire gioia per questo. per favore ai tuoi sacerdoti di abituare tutti Gesù gli aveva donato due spine della sua corona ad almeno cinque minuti di silenzio e queste le aveva ora sul suo capo!”. per poter parlare con Gesù nel Solo pochi giorni dopo, da esame proprio cuore? scintigrafico, i medici si Pensa all’ultima persona accorgono di due masse che fa la Comunione, tumorali presenti nella non ha neppure il testa del bambino. tempo di dire ciao Nonostante dolori a Gesù!” . e sofferenze, gli E ai suoi amici: amici quasi mai “Gesù è pre- lo sentono lamen- sente nell’Eu- tarsi, a tutti caristia. ripete che sta Non ci cre- bene e trova dete? Provate sempre un a concen- motivo per trarvi, senza r i ng ra zia re. distrarvi. Il bambino Ricevuta la emana incre- Co m u n io n e dibile gioia, chiudete gli speranza e occhi, pre- amore per la gate e parlate vita. perché Gesù Luce che vi ascolterà e irrompe nella sua parlerà al vostro poesia intitolata cuore. Non aprite “Una vita davvero subito gli occhi. speciale”. Combatte Imparate a stare in con il sorriso, come un silenzio e qualcosa di vero guerriero! meraviglioso accadrà!” Vince la sua battaglia il 20 Chiunque sia innamorato di luglio 2010, nascendo in Para- Gesù e sente parlare di Manuel diso a soli 9 anni. 13
RECENSIONE “VIAGGIO” NELLA RELIGIOSITÀ POPOLARE Giacomo Bassi ci regala un volume-documento che riguarda soprattutto il nostro santuario di Piero CATTANEO S Massimo orpresa, meraviglia, stupo- Bassi, re e … molti ricordi:ar- que- estate, le feste (Natale, Pa- squa, Immacolata, Assunta, ve e vate lavora a Casalpu- ste le emozioni personali pro- nel leggere il volume dal S. Agnese, San Giuseppe, San Pietro, Sant’Antonio Aba- Dal 1972 titolo si occupa di “Aspetti della religiosità popolare nel sud-est di Mila- te…..). Ho partecipato anche a momenti di semplice e po- polareno. e civiltà conta- Casalpusterlengo e il territorio”, redatto e curato suo vera convivialità, ma ricchi di gesti di solidarietà, di coe- digiano. dal Ha prodotto prof. Giacomo Massimo Bassi. Personalmente oserei sione e di supporto reciproco, veri elementi caratterizzanti il rchitettura rurale e cu- definire “Documento” que- mondo contadino di allora. sto libro, perché mi ha per- Forse di tutto questo è rimasto ose messo ricerche suglicome di “scoprire” in-lo- poco, la società si è evoluta; digiano, che ha vissuto e vive attualmente nel ma i “segni” e le “testimonianze” di quella agricoli. Ha territorio di realizzato Casalpusterlengo, lae diffusi i molti monumentale cultura fondata su una religiosità popolare e an- aspetti della religiosità popolare. che su una solidarietà sociale, sono ben ripor- ante Ildella devozione Documento non è una guidapopolare e contadina “turistica” che tati nel volume. mira ad accompagnare il visitatore in luoghi Questo va letto, sfogliato con attenzione, in no”.delÈBasso vicepresidente Lodigiano, ma è un della “qualcosaCompagnia Ca- di più”. tempi lenti … non bisogna avere fretta. La C’è un valore aggiunto: si tratta infatti di una curiosità e gli stimoli a girare le pagine velo- . riflessione documentata e fondata sul signi- cemente sono molti: chi legge però sente l’e- ficato di “religiosità popolare” e in particolare sigenza di fermarsi per ammirare le immagini del termine “popolare”. di bambini, adolescenti, adulti, persone anziane “San Carlo Borromeo (si legge nel testo) ha riprese in momenti particolari, durante le pro- pensato e favorito il Vangelo per immagini cessioni nelle vie dei paesi in festa per la ri- particolarmente adatto all’istruzione di quel correnza del Santo Patrono o in occasione di mondo contadino quasi totalmente analfabe- battesimi, cresime, comunioni e matrimoni. ta”. Fra tutte le immagini riportate, l’autore si Le occasioni erano le devozioni che, come ri- sofferma di preferenza sull’immagine della porta l’Autore, nelle scadenze ormai tradiziona- Madonna dei Cappuccini. Nel Documento, li, potevano coprire molti mesi se non addirit- afferma l’Autore, l’argomento della devozione tura l’arco dell’anno temporale, nel susseguirsi popolare alla Madonna dei Cappuccini, viene delle stagioni. semplicemente introdotto, perché diverse sono Io stesso ho vissuto in cascina con i nonni e ho state negli anni, le pubblicazioni sulla storia del conosciuto da ragazzo esperienze di una cultu- Santuario e molti lavori sono tutt’ora disponi- ra popolare comprensiva di riti, tradizioni bili presso la segreteria del Santuario (vedasi religiose (es. il rosario serale in casa, davanti bibliografia) al camino nelle stagioni autunnali e invernali, Quali aspetti vengono in particolare evidenziati sull’aia la sera all’aria aperta,in primavera ed dall’Autore? 14
RECENSIONE La parte più ampia del libro è dedicata al donna dei Cappuccini, opera del prof. Piero Santuario della Madonna dei Cappuccini che Marzagalia, realizzato nel 1930, in occasione inizia con una bella e suggestiva immagine del 150° dell’Incoronazione. della Madonna attorniata dal corteo dei frati Rappresenta la “vecchia Statua” della Madonna Cappuccini e da alcuni popolani, tutti in un at- col Bambino, ancora circondata dagli angioletti teggiamento di estasi e di ammirazione. festanti. Successivamente (nel 1942) gli angio- L’Autore fa riferimento alle “prime testimo- letti sono stati sostituiti con il corteo dei frati nianze” ricorrendo a immagini che risalgo- oranti con il cero in mano e con la famiglia no al primo centenario dell’Incoronazione del fornaciaio (colui che plasmò la statua della (1880), ricorda poi che in occasione del cento- Madonna). cinquantesimo anniversario dell’Incoronazione Nel Santuario è custodito il quadro (168x117) (1930), si trova una produzione iconografica a olio su tela incollata su compensato del pitt. più abbondante. Pietro Posi Girardi che, nel 1942, ha raffigu- Nel tempo sono state realizzate una statua in rato il plastico posto sull’altare maggiore, per gesso policromo (che riproduce la statua della rendere fruibile ai visitatori e ai fedeli locali la Madonna) e piccole formelle in ceramica/lega riproduzione dell’istallazione tridimensionale metallica. originale. Nel libro si legge che la effige della Poi nel 1980, una piccola statuetta in ceramica Madonna dei Cappuccini è stata riprodotta di policroma, completa il panorama delle riprodu- frequente, ogni volta con modalità artistiche zioni della Madon- particolari, sulle na dei Cappuccini. facciate di edifici Giacom ASPETTI Giacomo Massimo Bassi chitetto, Si hanno notizie di rustici e civili, e sterleng DELLA RELIGIOSITÀ POPOLARE mondo quattro esempla- nella costruzione di dina del ri di statue della piccole colonne o rato lavori su num Madonna dei Cap- cappelle. L’imma- opera “A NEL SUD-EST MILANO sediame puccini; nel Docu- gine è stata ripre- nel Lod mento c’è un’am- sa non solo a Ca- sale No pia presentazione salpusterlengo ma CASALPUSTERLENGO E IL SUO TERRITORIO fotografica e de- Giacomo Massimo Bassi anche nei comuni scrittiva delle varie limitrofi, soprat- riproduzioni, so- tutto nelle cascine prattutto delle sta- (in piccole edicole, ASPETTI DELLA RELIGIOSITÀ POPOLARE NEL SUD-EST MILANO - CASALPUSTERLENGO E IL SUO TERRITORIO tuette, dei quadri e altarini un po’ di- dei dipinti su tavo- roccati e in piccole lette ,come ex voto, “cappelle” sparse e delle formelle, in tra i campi). Ciò parte esposte nel testimonia la dif- chiostro del con- fusa “religiosità vento. popolare” forte- A Casalpusterlengo mente collegata nel ci sono due Par- tempo e nello spa- rocchie e in quella zio territoriale del dedicata a San Bar- Basso Lodigiano tolomeo e Martino (sud-est di Milano, viene conservato Casalpusterlengo un dipinto a olio su e il suo territorio) tela (135X250) che Compagnia Casale Nostra alla Madonna dei madonn In copertina: Deposizione, Progett rappresenta la Ma- Cappuccini. 15
BELLE LE LETTERINE A S. LUCIA 117 bambini hanno disegnato e scritto messaggi S. Lucia grazie perché sei una persona buona, unica che hai donato i tuoi occhi. Aiuta tutti i bambini. Porta i doni a tutti i bambini che sono stati un po’ monelli, ai bambini più poveri. Porta la gioia, porta l’amore ai bambini di ogni colore. S. Lucia che i poveretti ricevano le medicine, il cibo e i vestiti necessari. Spero che il Covid-19 finisca presto. Il mio grazie a te è nulla rispetto a quello che fai tu, sei molto gentile e onesta. Grazie per quello che fai a tutti bambini. Io non vorrei dolci e giochi ma vorrei per favore che tu aiuti le persone povere. S. Lucia e Babbo Natale a me avete dato tutto. Però date i doni a chi non può permetterseli. Grazie dei doni. Quando torni in cielo saluta mio zio che mi manca tantissimo. Io continuerò a fare il bravo.
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